Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Schopenhauer allo stesso tempo non può abbracciare l’idealismo in quanto afferma che
soggetto e oggetto esistono esclusivamente come poli della rappresentazione stessa; al di
fuori della realtà rappresentativa non ha senso parlare di soggetto e oggetto.
Kant aveva sbagliato ad affermare che il fenomeno non si può superare; secondo
Schopenhauer il compito della filosofia è proprio quello di squarciare il velo di Maya dalle
apparenze, bisogna andare al noumeno.
L’errore di Kant è stato proprio quello di pensare di arrivare al noumeno per via razionale.
COME ARRIVO AL NOUMENO?
(Riprende vagamente Spinoza)
Arrivo tramite il corpo. Il corpo non è asettico ma lancia dei segnali, arriva alla volontà (al
conatus per Spinoza) .
Ricordiamo che l’uomo è un’unità di pensiero e corpo.
L’essenza del corpo è la volontà (il noumeno).
Schopenhauer immagina che la volontà è all’origine di tutto; la caratteristica della volontà è
quella di essere libera dalla ragione. Siamo in balia della più radicale irrazionalità quindi la
stessa volontà è anch’essa irrazionale.
La volontà viene vista come una forza cieca , è un’energia incausata e non ha alcuna meta
oltre sé stessa. Possiamo quindi affermare che la vita vuole la vita stessa, vuole la volontà e
tutto ricare dentro l’orizzonte del vivere e del voler vivere.
→Il capolavoro di Schopenhauer dal titolo “il mondo come volotà e rappresentazione” riassume
il suo pensiero. In questa opera ci parla di un pessimismo che riguarda il creato.
La visione pessimista di Schopenhauer si contrappone con Hegel.
La vita individuale è un cieco divenire senza scopo → visione irrazionale e pessimista.
Queste delusioni che alimentano il nostro vivere in modo illusorio, sono state smascherate.
Schopenhauer ci offre delle vie, riprendendo le filosofie occidentali, che permettono all’uomo
di liberarsi dal dolore ma non utilizzo il suicidio poichè questo è espressione della volontà
dell’uomo in quanto il suicidio provoca dolore.
Esistono quindi dei modi che ci privano in modo continuativo delle sofferenze?.
La risposta è affermativa e le forme sono le seguenti:
➢ L’arte;
➢ L’etica della pietà o compassione;
➢ L’ascesi.