Sei sulla pagina 1di 2

Schopenauer

Schopenauer nacque a Danzica nel 1788 da famiglia agiata. Durante la sua vita fa molti viaggi che
lo portano a chiudersi. Alla morte del padre, egli studia arte e lettatura e poi inizia a scrivere diverse
opere. Insegna a Berlino ma nessuno lo segue. Morì nel 1860 a Francoforte.

Egli ebbe una forte influenza da Platone per la volontà di liberarsi dal mondo in cui vive (come il
mito della caverna), da Kant per la volontà di raggiungere il noumeno e per la critica al realismo: le
cose sono indipendenti dal soggetto e dal Buddismo per il fatto che la vita non abbia una meta.
Egli critica fortemente Hegel e l'Idealismo per il razionalismo e le Filosofie occidentali.

Nell'opera "Il mondo come realtà e rappresentazione", egli afferma che esistono 2 prospettive per
osservare la realtà:
1) Il mondo come rappresentazione: Proprio come Kant, anche lui crede che l'uomo è in grado di
conoscere il mondo circostante solo seguendo degli schemi. In Kant, questi schemi sono le
categorie dell'intelletto e le forme a priori della conoscenza. Per Schopenauer, invece, esistono solo
3 forme che sono: Spazio,Tempo e Causalità (legge di causa-effetto).
Il principio di causa-effetto prende forme diverse in base al campo su cui opera:
-del divenire: che regola i rapporti tra gli oggetti naturali.
-del conoscere: che regola i rapporti tra premesse e conseguenze.
-dell'essere: che regola i rapporti spazio-temporali e aritmetico-geometriche.
-dell'agire: che regola i rapporti tra un'azione e le sue cause.
2I)Il mondo come pura apparenza: la scienza è quindi illusoria e la vita è un sogno.

Per uscire da questo sogno, l'uomo deve squarciare il cosidetto "Velo di Maya", ovvero la realtà
apparente, tramite il corpo. Il corpo permette all'uomo di entrare nel noumeno, l'essenza delle cose.
Schopenauer critica Kant perchè non aveva considerato il corpo come parte dell'uomo.
Per Schopenauer, l'uomo è unione di coscienza, volontà e corpo.
Il corpo, tuttavia, non deve essere considerato come un oggetto qualunque, come oggetto di studio,
ma come mezzo con cui possiamo comprendere la realtà. Inoltre, il corpo non è meccanico e non è
soggetto a spazio, tempo e principio di causa-effetto.
Il corpo manifesta la volontà di vivere (non volontà di agire).
La volontà di vivere è la radice dei dolori dell'uomo (pessimismo) e si sviluppa in 2 fasi: La prima
fase in cui si oggettivizza sotto forma di Idea e che sarà il modello che, nella seconda fase, sarà la
base di tutte le volontà di vivere di ogni individuo.
La volontà di vivere per Schopenauer è parallela all'Assoluto per Hegel ed è anche la radice dei
dolori dell'uomo (pessimismo cosmico (come Leopardi)).
La volontà di vivere è cieca, in quanto non tende a nessun fine, unica, in quanto si manifesta in tutti
gli individui ma comunque unica, eterna, in quanto non è soggetta al tempo, incondizionata, in
quanto non si fa influenza dal mondo esterno, indistruttibile, in quanto anche dopo la morte
continua a vivere (il suicidio non pone fine alla volontà di vivere ed è la massima affermazione
dell'uomo, chi si suicida vuole continuare a vivere ma non è soddisfatto delle proprie condizioni) e
irrazionale, in quanto la vita non ha uno scopo.
L'uomo ha sempre dei bisogni e quindi della mancanze. Quando questi bisogni vengono realizzati,
l'uomo prova una soddisfazione istantanea ma poi prova subito noia e, in più, ci saranno sempre
nuovi ed infiniti bisogni che l'uomo dovrà realizzare.
La vita è un pendolo che tende tra dolore e noia da cui l'uomo non può fuggire.
L'uomo non è in grado di dominare la realtà tramite la ragione (critica alle filosofie occidentali
ottimistiche e razionalistiche).
L'uomo può Squarciare il velo di Maya tramite:
-Arte: Conoscienza disinteressata delle Idee senza uso di spazio, tempo e causalità. L'Idea è
l'oggetto dell'arte ed è pura ed universale poichè si basa sull'intuizione. L'Arte si oppone alla
Scienza, che è conoscenza interessata della natura che ci circonda.
Le 2 forme di arte maggiori sono la Tragedia e la Musica che, inscenando le emozioni più forti, in
maniera universale ed oggettiva, consolano l'uomo: l'uomo non soffre da solo.
L'arte, tuttavia, ci allontana dal dolore per poco tempo.
-Etica della Pietà: mostra all'uomo gli atteggiamenti per superare l'egoismo dell'uomo e questi
atteggiamenti sono la Giustizia e la Carità.
La Giustizia consiste nel non fare del male.
La Carità consiste nel fare del bene.
L'uomo deve provare compassione per il prossimo, soffrendo con lui.
Anche l'Etica, però, è temporanea.
-Ascesi: L'uomo deve rinunciare a tutti i piaceri materiali, attuando una castità perfetta (che va oltre
quella cristiana che si limitava solo ai piaceri sessuali) e mortificare i desideri.
L'Ascesi non combacia con la ricerca del Nirvana, poichè il Nirvana porta a trovare una pace
immensa, mentre l'Ascesi il nulla.

Potrebbero piacerti anche