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IL SIMBOLISMO

→ a cavallo tra 1800 e 1900

→ poesia come espressione letteraria del decadentismo

→ la poesia ha molti sviluppi, il mezzo letterario più vicino all’irrazionale, mentre la prosa
ha più regole e dev’essere fatta seguendo un determinato ordine

→ nasce in Francia negli anni 70, anche se Baudelaire è il suo anticipatore, è


considerato il Padre del Simbolismo

→ è totalmente opposto al Positivismo

→ Il fulcro del Decadentismo è il mistero intorno a noi e dentro di noi (nel momento in cui
viene scoperto non è più un mistero, ci si può arrivare attraverso l’intuizione che solo
l’artista può avere.


→ Perché si chiama simbolismo? Ci sono due realtà: quella materiale e spiegabile
(compito della scienza e della ragione), e quella immateriale (inconscio freudiano, non
la conosciamo, è misteriosa)

→ come ci si può arrivare? Possiamo capirlo


attraverso i simboli, dobbiamo concentrarci su un
linguaggio ≠ da quello materiale.

→ Alcuni sentono istintivamente, non con le orecchie


ma con i sensi, udito, olfatto, ecc.. qualcuno
capisce qualcosa che non vediamo, ma possiamo
percepire con l’intuito.

I SIMBOLISTI
→ rifiutano il razionalismo, vogliono esplorare l’irrazionale, in quanto ciò che conta è ciò che è
a noi sconosciuto

→ l’arte è l’unico strumento per esplorare l’irrazionale, l’arte va al di la delle apparenze

→ caratteristiche importanti tipiche dell’artista sono l’intuizione, sensazione, percezione

→ utilizzo dei simboli come metodo per scoprire il mondo

→ poesia e arte cercano di utilizzare linguaggi comunicativi diversi (es.cinema)

→ nuovo linguaggio, chiave di accesso al mondo irrazionale

→ i simbolisti sono interessati ai simboli nel mondo che ci circonda, il mondo dentro di noi sarà
esplorato durante le avanguardie del 1900

LA TECNICA
Metafore

Sinestesie → strumenti del passato utilizzati in maniera diversa e innovativa

Analogie

C’è una nuova musicalità, si scrive utilizzando parole che spesso stanno meglio per il suono che
per il loro significato. In ambito poetico si ragiona come se si fosse in ambito sinfonico.

Arte da pochi e per pochi: i maestri del simbolismo francese sono → Verlaine

→ Rimbaud

→ Mallarmè

VERLAINE
→ nasce in Francia nel 1844, prende spunto di Baudelaire ed è lui il vero fondatore del
simbolismo poetico

→ anch’esso come ogni poeta maledetto ha una vita sregolata, scandalosa e volutamente
anticonformista

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L’ARTE POETICA pag 232

È una poesia manifesto dove ci sono i concetti fondamentali di una scuola, il simbolismo ha
caratteristiche precise.

La struttura è → circolare, inizia e poi ritorna al punto di partenza, la musicalità

→ riprende da Baudelaire l’utilizzo dei sensi per spiegare la poesia, i sensi ci fanno
capire l’irrazionale

→ utilizza le parole per evocare sensazioni

→ è una poesia indefinita, sensoriale, leggera ma non superficiale

→ usa esempi ed analogie

→ tutto deve essere indefinito e vago

BAUDELAIRE
→ Scrive I Fiori del Male nel 1857 (stesso anno di Madame Bovary)

→ Rottura netta tra artista e società che lo circonda

→ Primo poeta predecessore simbolista, poeta maledetto (parigini, pochissimi, vivono in


condizioni esagerate e ai limiti della società, droghe, ecc..)

BIO
→ Parigi 1821, famiglia borghese

→ padre muore e madre si sposa con un militare severo che fa diventare Baudelaire insofferente

→ 1841 viaggio in India, dove scopre l’oppio

→ mentre è in India il patrigno muore, eredita tutti i suoi beni e torna in patria

→ diventa quindi un Bohémien, ovvero vita sregolata, relazioni assurde, ostenta la sua relazione
con una mulatta, frequenta fumatori si hashish, si indebita… è pieno di soldi e non ha bisogno
di lavorare

→ la madre gli confisca i beni per evitare che li estingua

→ scrive I Fiori Del Male, raccolta poetica che viene processata per immoralità in quanto si
parla anche di rapporto tra arte e stupefacenti, di paradisi artificiali, di droghe sconosciute…

→ questa vita sregolata lo strema e va in Belgio nel 1867 dove muore per attacco al cuore

Baudelaire è l’idea incarnata del poeta maledetto, che vive la vita come un’opera d’arte
anche a costo di autodistruggersi (tutti i poeti maledetti morirono giovani)

I FIORI DEL MALE


→ è una raccolta che scrive, ma riscrive dopo il processo per togliere le parti “immorali”

→ rispetta totalmente i canoni dell’artista bohémien, vive i paradisi artificiali per vedere la realtà in
modo ≠

→ è una sottospecie di “canzoniere” di 126 poesia, è un romanzo di poesie, non una raccolta
casuale

→ la storia è quella del percorso dell’animo umano

→ sei capitoli → spleen: termine non traducibile, indica qualcosa che non va, ma non si sa cosa,
_____________è un malessere generale, noia, insofferenza.

→ quadri parigini: racconti di vita quotidiana a Parigi

→ il vino: parla delle sostanze alcoliche/stupefacenti per vedere la realtà diversa

→ il fiori del male


→ rivolta: verso la vita

→ morte

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In questa raccolta parla dell’itinerario spirituale del poeta, non dell’uomo, ma di Baudelaire, del
singolo. C’è una ricerca della bellezza, della modernità, del sesso, alcol, oppio, per sfuggire.

Fa anche una rivolta contro Dio, attua una trasgressione suprema.

IL TITOLO:
Fiori: elemento della bellezza per antonomasia, della purezza, della bontà…

Male: per definizione l’esatto contrario del concetto di fiore.

Il titolo è quindi una fusione contraddittoria, come può il male produrre fiori?

→ cita Wilde: dal diamante non nasce nulla, dal letame nascono i fiori
→ c’è una ricerca della bellezza in un mondo in cui di bello c’è poco, paradossalmente più
c’è degrado attraverso l’alcol, sesso e droghe, più ricerco il bello

Tutto questo gira attorno alla figura dell’artista, ovvero l’unico che riesce a intuire che la realtà
reale è quella percepibile attraverso i simboli e le corrispondenze.

LA FORMA
Si inizia a cambiare la forma sia nell’arte generica, ma anche nella musica.

Baudelaire usa metodi e strumenti già esistenti ma in modo più ampio, sinestesia (accostamento
di sensi ≠), ossimoro, analogie (più cose che però simboleggiano un’altra, ≈Bibbia)

Uno dei primi testi nella raccolta è considerato il fondatore del simbolismo

CORRISPONDENZE pagina 223

Misteri e corrispondenze espresse/i attraverso i simboli, percepibili solo dall’artista.

Ma parla della natura, non del mistero dentro di noi, come si farà invece nel 1900 con Freud.

Baudelaire non è totalmente simbolista, perché parla del mistero che ci circonda.

È una poesia che usa le figure retoriche e i sensi per dare sensazioni di corrispondenze.

L’ALBATRO pagina 227


L’albatro è un uccello marittimo, il principe degli oceani, deve stare in volo per settimane intere
con le sue grandi ali.

Baudelaire usa l’albatro come rappresentazione dell’artista nella società della 2^rivoluzione
industriale.

È una poesia che utilizza termini non ricercati e un tono colloquiale, informale.

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IL ROMANZO DECADENTE
→ il romanzo si avvicina sempre di più al romanzo del 1900, si aggiungono (ma non si
sostituiscono!) generi ai romanzi moderni

→ c’è un abbandono del realismo, sempre più basato sull’interiorità, psicologia

→ come avviene per la poesia, si inizia a fare viaggi non nella storia, ma nella psicologia:
nuovi contenuti, argomenti… non si parla di fatti / comportamenti / ambientazione
sociale, c’è un’osservazione delle passioni, impulsi, erotismo… sono elementi
irrazionali, pulsioni!

→ si avvicina all’estetismo

→ l’inconscio è un argomento esplorato da molti autori, il primo è Huysmans (francese),


ma il più importante è Oscar Wilde

I PERSONAGGI

→ sono sempre più complessi, hanno pulsioni punibili moralmente, sono nevrotici (hanno
nevrosi, ossessioni…), i avvicinano alla follia. Molte delle loro nevrosi sono causate da
relazioni complicate

→ le donne → si parla della femme fatale, sono personaggi sensuali, ammaliatrici

→ ≠ da dame borghesi perfette

→ hanno caratteri forti

→ sono dame che fanno perdere la testa all’uomo, lo travolge di sensi e passioni

→ gli uomini → nasce la figura del dandy, raffinato, anticonformista (=Wilde), ostenta eleganza

→ sono personaggi che lanciano mode, che vanno contro la società anche per
l’abbigliamento che usano

→ L’INETTO → è una nuova figura, l’esempio per eccellenza è ne la coscienza di Zeno - Svevo

→ è incapace nel fare qualcosa, in questo caso è incapace nella vita, nel
realizzarsi, negli obiettivi

→ l’autore fa diventare l’inetto un protagonista, motivo per cui i romanzi


decadenti non fanno successo: il lettore non vuole immedesimarsi e
identificarsi nell’inetto. Il romanzo decadente prenderà piede solo quando si
scoprirà che l’inetto è colui che non ha coraggio di affrontare i propri problemi,
che non è capace di vivere nella società perché è ≠, più intelligente

→ è un personaggio che condanna i valori sbagliati della borghesia

CARATTERISTICHE (che poi porteranno alla rivoluzione del romanzo del 1900)

→ i temi sono psicologici: il modo in cui sono scritti i romanzi realistici non va bene per

descrivere, per il romanzo realistico c’è l’intreccio (che con il


romanzo decadente perde importanza) e descrizioni minuziose
(non si può descrivere con precisione qualcosa come l’inconscio,
che non ci è definito)

→ personaggi: ci si concentra si un solo personaggio, sull’individuo e sul suo mondo

interiore (non è più corale come nel verismo/realismo e le ambientazioni/


relazioni con gli altri non contano più di tanto)

[nb: paragone Mastro Don Gesualdo, Verga si stava già distaccando!]

→ spazio e tempo: sono lasciati da parte, il tempo non è lineare, segue lo sviluppo

psicologico che non è razionale, i pensieri vanno a 360°, non c’è una linea

→ punto di vista: totalmente soggettivo, non c’è una visione oggettiva da fuori, ci sono molte

cose raccontate al di fuori di quello che il personaggio fa, ci si concentra su


cosa il personaggio prova

→ stile: romanzi d’élite, ci sono termini ricercati; c’è profonda analisi della psicologia umana

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Ci sono 3 autori principali:

Huysmans estetismo Wilde estetismo D’Annunzio

HUYSMANS
OPERA: CONTROCORRENTE
PERSONAGGIO: DES ESSENTES

→ Huysmans inizia come naturalista

→ 1884 pubblica Controcorrente, considerato il 1° romanzo decadente: il protagonista è Jaques


Des Essentes, un aristocratico annoiato dalla materialità della società borghese / capitalista. La
trama si basa sul fatto che Jaques si ritira fuori dalla città, e vive dedicandosi all’estetismo: la
sua abitazione viene trasformata in un tempio di bellezze ma alla lunga torna alle normalità
precedenti, viene sconfitto.

→ Si tratta della figura dell’inetto, la mediocrità generale ha sopravvento su di lui!

WILDE
OPERA: DORIAN GRAY
PERSONAGGIO: DORIAN GRAY

→ Wilde nasce in Irlanda (Dublino) durante gli anni della regina Vittoria

→ rappresenta se stesso, è l’incarnazione perfetta del dandy, era omosessuale (considerato un


reato ai tempi, per questo finirà in carcere)

→ studia a Oxford, è ricco-borghese di famiglia

→ diventa sempre più famoso per la sua esuberanza, viene invitato negli Stati Uniti e in tutta
Europa per delle conferenze sull’estetismo, ormai affermato

→ Scrive → testi teatrali come Salomé: premetto che Giovanni Battista è realmente esistito.

Re Erode ha una figliastra (Salomé), che durante un


banchetto si invaghisce di Giovanni [da racconti
Evangelici], che però è rinchiuso per il suo affermare
l’avvento di un messia, e la respinge. Nel frattempo Erode
si invaghisce della bella Salomè e le chiede di danzare
per lui. Lei fa la danza dei sette veli, ma in cambio gli
chiede di uccidere il Battista, la quale testa viene servita
al banchetto su un piatto d’argento.

→ romanzi come Dorian Gray: si parla di un giovane molto bello, che vorrebbe che la

sua propria bellezza duri per sempre. Si fa fare un ritratto


e fa un patto con il Diavolo, secondo il quale egli dona a
lui la sua anima, in cambio di far invecchiare il ritratto e
non la sua reale persona.

Si dedica quindi a una vita lussuriosa, sregolata, contro


qualsiasi regola morale, uccide anche il pittore del
quadro perché l’aveva rimproverato per il suo stile di
vita. Il ritratto nel frattempo diventa sempre più brutto e
vecchio, quindi Dorian lo nasconde in soffitta. I rimorsi lo
spingono a riguardarlo e per la rabbia lo accoltella: in
quel momento lui diventa vecchio e muore, mentre il
dipinto torna come era in origine.

Questo romanzo vuole sottolineare che la bellezza


umana finisce, mentre l’arte ci da l’immortalità, solo
l’arte può sfidare il tempo!

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Nella prefazione di Dorian Gray (pag 250), Wilde elenca tutti i principi del decadentismo:

→ l’artista è creatore di cose belle


→ conta l’arte non chi l’ha fatta

→ l’artista non vuole e non deve dimostrare nulla, ha solo l’obbligo di fare ciò che gli altri
non sanno fare

→ l’arte non ha legami ne con la morale ne con la forma


→ virtù e vizi sono materiale d’arte

→ “tutta l’arte non serve a nulla” → non deve avere fini pratici, è fine a se stessa

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