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BAUDELAIRE

I FIORI DEL MALE


Impossibilità di attingere alla purezza nell’età contemporanea
Baudelaire 1857
Significa che Baudelaire come Flaubert è nato e cresciuto in un contesto culturale
ROMANTICO
I romantici cosa volevano:
 DESIDERIO DI UNA FELICITA’ INFINITA, ASSOLUTA
Quando questa felicità non è raggiungibile l’uomo romantico sperimenta la NOIA
Leopardi la definiva come il più sublime dei sentimenti umani, nasce dall’impossibilità di
colmare questo desiderio di felicità
Baudelaire questa felicità la chiama SPLEEN
Tema da cui parte anche Baudelaire
Per Baudelaire la noia è una condizione non solo individuale e psicologica, ma una
condizione UNIVERSALE e METAFISICA, che accomuna tutti gli uomini perché in tutti gli
uomini c’è un desiderio di felicità che non può essere soddisfatto a causa della realtà finita,
l’uomo è condannato a sperimentare la noia
REALTA’ SPLEENETICA
Baudelaire usa la parola SPLEEN perché in inglese questa parola significa MILZA, perché
secondo le teorie mediche antiche è l’organo secondo cui nascono i sentimenti negativi, la
depressione
Secondo Baudelaire l’uomo vive tra queste tensioni:
 la tensione all’infinito, cioè l’IDEAL
 lo SPLEEN

PUNTO ELEVAZIONE
Poesia, tentativo dell’idea di uomo come assoluto
2 poli:
 POLO DELL’IDEAL, corrisponde a tutto ciò che sta al di la della realtà, tensione che
ognuno di noi ha nel non accontentarsi della realtà
Tutto ciò che è oltre la realtà
 Alla realtà lui abbina la NOIA

Elevazione, alto, ideal, tensione dell’uomo a non accontentarsi, ad andare oltre


Polo opposto, la realtà, in basso fonte di noia, di spleen

Se la realtà e spleenetica, dove si può ricercare una fuga dallo spleen?


Nell'ARTIFICIALE
Se la realtà, la natura è spleenetica all’uomo non resta che rifugiarsi nell’artificiale
Le droghe, l’alcool e altro
Baudelaire vive una vita da DANDY
Dandy: persone che seguono il culto della bellezza, raffinato, stravagante
L'importante è soddisfare il bisogno, attrverso cosa non è importante, se attraverso l’alcool
o in chiesa
Io posso ritrovare questo bisogno nella purezza nell’innocenza, ma anche nella corruzione
nelle droghe, nell’alcool
L'importante è sfuggire allo spleen

Le donne nel decadentismo: o sono molto femme fatal, pericolose o sono molto pure
Estrema purezza o estrema corruzione, nei fiori del male troviamo poesie dedicate a quelle
pure e a quelle corrotte
Femme fatal contrapposta alla donna pura
Altra poesia in cui emerge il tema del cielo e dell’inferno

INNO ALLA BELLEZZA


Sembra la rappresentazione di SALOME
Ultime 2 strofe
Esaltazione della bellezza, che non coincide con la morale “non è importante che tu venga
dal cielo o dall’inferno”
L'unica cosa importante è rendere l’universo meno orribile, questo deve fare la bellezza: la
fuga dalla realtà
Enorme: non significa grande, ma exnorma, cioè fuori dalla norma
La bellezza è qualcosa di fuori dalla realtà che non trovo nella natura, ma è qualcosa di
artificiale
Rappresentazione della femme fatal

Il poeta ricerca la felicità nell’artificiale, nella vita da dandy


Ma in che modo posso realmente sconfiggere lo spleen?
O con la morte o con l’arte
L'arte permette all’uomo di INTUIRE CIO’ DI CUI L’UOMO NON PUO’ REALMENTE FARE
ESPERIENZA
Io nella viga di tutti i giorni non posso toccare l’assoluto, posso immaginarlo, intuirla
attraverso l’arte
Attraverso l’arte posso vedere collegamenti e corrispondenza che nella realtà non posso
vedere
ANALOGIA, processo non razionale, ma intuitivo, attraverso il quale il poeta trova vicinanza
somigliane e corrispondenze attraverso ciò che è finito e ciò che è infinito
Siamo all’opposto della filosofia del positivismo
Per il positivismo si conosce solo attraverso la scienza e la ragione, per Baudelaire attraverso
l’intuizione, l’analogia, il poeta deve andare proprio a ricercare questi collegamenti e dopo li
traduce attraverso figure retoriche
La metafora: sostituzione di un oggetto con un’immagine come “la sera” metafora della
vecchiaia
La sineddoche: una parte per il tutto “tetto” per indicare la casa
La metonimia
L'ossimoro: accosto 2 cose che non sono esattamente l’opposto
La sinestesia: accostare immagini provenienti da sensi diversi

ANALOGIA = somiglianze tra cose lontane, processo intuitivo attraverso il quale il poeta
trova somiglianze e corrispondenze tra ciò che é finito e infinito.
questo periodo é opposto al positivismo perché quest’ultimo usa la scienza mentre qua no

FIG RETORICHE
METAFORA: (la sera = vecchiaia)
SINEDDOCHE: (ciglia = occhi)
METONIMIA: (bevo il bicchiere)
OSSIMORO: (ghiaccio bollente)
SINESTESIA: (urlo nero)

CORRISPONDENZE
manifesto della poetica simbolista
Corrispondenze

È un tempio la Natura ove viventi


pilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l'uomo
tra foreste di simboli dagli occhi
familiari. I profumi e i colori
e i suoni si rispondono come echi similitudine
lunghi che di lontano si confondono
in unità profonda e tenebrosa,
vasta come la notte ed il chiarore. similitudine e ossimoro

Esistono profumi freschi come


carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
L'espansione propria alle infinite
cose, come l'incenso, l'ambra, il muschio,
il benzoino, e cantano dei sensi
e dell’anima i lunghi rapimenti.

prima parte enunciazione dei principi teorici = teorica


Natura con N maiuscola si riferisce a qualcosa di metafisico e il tempo é sacro
il poeta deve scrivere della natura come una foresta di simboli attraverso l’analogia
seconda parte esercitazione pratica creando corrispondenze e sinestesie =pratica
ha associato l’olfatto, tatto, vista,
la sinestesia deve essere come via di fuga, artificiale, ricco e trionfante
il poeta che intuisce l’infinito c’è la perdita/ rapimento di sé stesso
INFINITO DI LEOPARDI che compara ciò che conosce e non ma Baudelaire va oltre ciò che
conosce.
leopardi è un sensista mentre Baudelaire ricrea la realtà
ALBATROS
Spesso, per divertirsi, i marinai
Prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, pigri compagni di viaggio,
Le navi in volo sugli abissi amari.
L’hanno appena depositato sulla tolda [il ponte della nave],
E già il re dell’azzurro, maldestro e impacciato,
Strascina pietosamente accanto a sé
Le grandi ali bianchi come se fossero remi.
Com’è sinistro e fiacco il viaggiatore alato!
Lui, poc’anzi così bello, com’è comico e brutto!
Uno gli mette la pipa sotto il becco,
Un altro, zoppicando, imita lo storpio che volava!

Il Poeta è come lui, principe delle nubi


Che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
Esule in terra fra le grida di scherno,
Le sue ali da gigante gli impediscono di camminare.
albatros: nasce nel romanticismo ma si approfondisce nella II metà dell’800. Come se poeta
non potesse più confrontarsi con società industrializzata
la suddividiamo tra la terza e la quarta strofa perché paragona albatros e poeta
i campi semantici sono il cielo e la terra. Le grandi navi bianche sono anche ciò che, nel
momento in cui è sulla terra gli impediscono di camminare. Le ali sono l’animo del poeta e la
sua capacità nel vedere oltre e ricreare la realtà. Si approfondisce la frattura tra artista e
società e lui utilizza l’immagine della PERSITA DELL’AUREOLA quindi la perdita del suo ruolo.
[matisse puntinismo e poesia il viaggo]

POETI SIMBOLISTI: p. 466


Paul Verlaine: lui ha usato l’espressione poeti maledetti per una raccolta di scritti; e in un
sonetto scrive che è l’impero che da la fine della decadenza. La sua poesia è famosa per gli
effetti musicali
Artur Rimbaud: scrive la lettera al veggente che è fondamentale del decadentismo e
simbolismo
Mallarmé: raggiunge esiti più oscuri perché anticipa alcune tendenze del 1900 infatti la sua
poesia è più ermetica

LETTERA DEL VEGGENTE DI A. RIMBAUD


A Paul Demeny
Charleville, 15 maggio 1871
(…) Io è un altro. [l’io non è quello che i poeti vi hanno raccontato fino ad ora, l’anima è
altro] Se l’ottone si desta tromba, non è certo per colpa sua. La cosa mi pare ovvia: io assisto
allo sbocciare del mio pensiero: lo guardo, lo ascolto: do un colpo d’archetto; la sinfonia si
agita nelle profondità, oppure salta con un balzo sulla scena. Se i vecchi imbecilli [vecchi
poeti] non avessero trovato dell’Io che il significato falso, non avremmo da spazzar via
questi milioni di scheletri che, da tempo infinito, hanno accatastato i prodotti del loro
guercio intelletto, proclamandosene fieramente gli autori! (…) Funzionari, scrittori: autore,
creatore, poeta, quest’uomo non è mai esistito! Il primo studio dell’uomo che voglia essere
poeta è la sua propria conoscenza, intera; egli cerca la sua anima, l’indaga, la tenta,
l’impara. Appena la sa, deve coltivarla; la cosa sembra semplice: in ogni cervello si compie
uno sviluppo naturale; tanti egoisti si proclamano autori; ce ne sono molti altri che si
attribuiscono il proprio progresso intellettuale! - Ma si tratta di fare l’anima mostruosa (…) Io
dico che bisogna

esser veggente, farsi veggente. Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e


ragionato disordine di tutti i sensi.
Tutte le forme d’amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i
veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di
tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa il grande infermo, il grande
criminale, il grande maledetto, - e il sommo Sapiente! - Egli giunge infatti all’ignoto! Poiché
ha coltivato la sua anima, già ricca, più di qualsiasi altro!
Egli giunge
All’ignoto, e quand’anche, smarrito, finisse col perdere l’intelligenza delle proprie visioni, le
avrà pur viste! Che crepi nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innominabili: verranno
altri orribili lavoratori; cominceranno dagli orizzonti sui quali l’altro si è abbattuto (…)
Dunque il poeta è veramente un ladro di fuoco.
[prometeo] Ha l’incarico
dell’umanità, degli animali addirittura; dovrà far sentire, palpare, ascoltare le sue invenzioni;
se ciò che riporta di laggiù ha forma, egli dà forma; se è informe, egli dà l’informe, Trovare
una lingua; - Del resto, dato che ogni parola è idea, verrà il tempo di un linguaggio
universale! (…) Questa lingua sarà dell’anima per l’anima, riassumerà tutto: profumi, suoni,
colori; pensiero che uncina il pensiero e che tira.
Il poeta definirebbe la quantità di ignoto che nel suo tempo si desta nell’anima universale:
egli darebbe di più - della formula del suo pensiero, della notazione della sua marcia verso il
Progresso! Enormità che si fa norma, assorbita da tutti, egli sarebbe
veramente un moltiplicatore di progresso! (…) La Poesia non ritmerà più l’azione; sarà più
avanti.

Principio della poesia simbolista e delle corrispondenze con l’influenza di Baudelaire


Il poeta è un veggente perché vede quello che gli altri non vedono e lo vede tramite un
disordine di tutti i sensi.
Loro inventano una lingua con esperimento delle vocali quindi poeta è un moltiplicatore di
progresso nel senso dell’anima e che va oltre la realtà finita quindi creare una nuova lingua
per andare oltre. Ciò rende l’anima mostruosa (=enorme)
DECADENTISMO
Positivismo: esaltazione della scienza
Decadentismo: rifiuto del progresso, della società di massa e fuga nell’IRRAZIONALE
Parola usata in un sonetto di Verner, in cui lui dice “sono l’impero alla fine della decadenza”,
quindi lui si identifica con la fase finale della decadenza, del declino dell’Impero Romano
Questo progresso per loro è il DISFACIMENTO DI UN MONDO
In questa definizione c’è sia l’idea di un disfacimento, di una fine, ma anche di una bellezza,
di una raffinatezza
Gli intellettuali che si identificano in questa definizione di Verner danno un’idea positiva,
mentre la critica le darà un’idea negativa

Cosa si intende per decadentismo:


 Ci si può riferire al particolare movimento letterario, che si sviluppa nel 1880, e
comprende una raccolta di scritti di Verner dedicati ai POETI MALEDETTI, e il
romanzo di Huysmans con A RITROSO o CONTROCORRENTE, che escono nel 1884
 Ci si può riferire a tutta l’arte e la letteratura che rifiuta il progresso e tende
all’irrazionale

Caratteristiche:
 IRRAZIONALISMO, in opposizione al positivismo il decadentismo rifiuta l’idea che la
realtà si possa conoscere con la scienza o la ragione, perché la VERA ESSENZA DELLE
COSE non è nella realtà, va oltre la realtà
 Per andare oltre la realtà si ricercano ANALOGIE e CORRISPONDENZE, l’uomo deve
andare oltre e deve vedere il mistero nelle cose, in questo senso diventano
strumenti di conoscenza anche SOGNO, FOLLIA, ALLUCINAZIONE, ALCOL e DROGHE,
quindi tutto ciò che è abnorme

Fondamenti filosofici degli scrittori decadenti:


 Schopenhauer, che dice che l'uomo è vittima della volontà, così gli eroi decadenti
sono spesso vittime della loro stessa volontà che li porta a fare cose eccezionali, nella
speranza di uscire dalla normalità
 Nietzsche che si ribella ai valori del mondo occidentale e cerca di esprimersi al
massimo delle sue possibilità, il superuomo, ha ispirato molto il decadentismo, ma
soprattutto D'Annunzio

Esperienze più significative:


 Per la poesia, il SIMBOLISMO, precursore Baudelaire, in Italia D’Annunzio e Pascoli
 Per la prosa, il ROMANZO DECADENTE, con CONTROCORRENTE di Huysmans, nel
1889 IL PIACERE di D’Annunzio, e 1891 con IL RITRATTO DI DORIAN GRAY di Oscar
Wild
La poetica del decadentismo si basa sull’arte come strumento PRIVILEGIATO DI
CONOSCENZA, per uscire dalla realtà, quindi l’artista deve tendere al bello, la bellezza è
obbiettivo assoluto e va oltre la morale, questo atteggiamento prende il nome di ESTETISMO
Per attingere alla conoscenza l’arte si serve dell’analogia, quindi un linguaggio evocativo, che
diventerà sempre più misterioso e oscuro, si parla quindi di un’arte ARISTOCRATICA,
ELITARIA

Temi:
 Ammirazione per le epoche in decadenza
 Senso della bellezza, del lusso, della bellezza
 Passione per i caratteri malati, quindi sempre personaggio con una malattia
 Esaltazione e vitalismo, che discendono dal superuomo di Nietzsche

Prototipi di personaggi decadenti:


 Il poeta maledetto, quello che ricerca nel disordine di tutti i sensi una lingua nuova
per indagare la realtà
 Esteta, colui che vuole fare della propria vita un’opera d’arte
 Inetto, grande protagonista della letteratura, inetto vuol dire incapace a vivere, ad
adattarsi, che si collega al suo essere superiore
 Femme fatale

RIFLESSIONE SUL RAPPORTO CON IL ROMANTICISMO E IL POSITIVISMO


 ROMANTICISMO E DECADENTISMO
Cose in comune: si basano su esperienze e sensi, non si basano sulla ragione e sulla scienza,
quindi l’IRRAZIONALITA’
Nel decadentismo prevale il tema dell’artificio
 ROMANTICISMO E POSITIVISMO
Alcuni tratti del naturalismo vengono reinterpretati dagli scrittori decadenti
Alcuni temi della scrittura decadente li troviamo nei testi di Pasolini
Alcuni aspetti tematici del decadentismo li troviamo anche nei testi del decadentismo
Hanno atteggiamento diverso verso il progresso

ROMANZO DECADENTE
La bibbia del decadentismo è A RITROSO o CONTROCORRENTE, pubblicato nel 1884 e scritto
Huysman
Stroncato dalla critica
Huysmann, alunno di Zola, aveva frequentato le sue serate
L'influenza del naturalismo è in parte evidente soprattutto nel primo capitolo del romanzo, i
capitoli sono dedicati a un tema, sono delle MONOGRAFIE
Nel capitolo dedicato alla letteratura francese c’è Baudelaire
In un capitolo spiega anche le relazioni che ha avuto, prima con una acrobata americana,
dopo con una ventriloqua e infine con un uomo
La trama è povera d’eventi
Nel primo capitolo racconta della scelta del protagonista che lascia la casa di famiglia

ROMANZO D’INTERNI, all’esterno non succede nulla, tutto si ambienta dentro questa
residenza, che lui sta costruendo a sua immagine e somiglianza
Il narratore è ESTERNO, e adotta il punto di vista del protagonista

DE ESSEINTES: appartiene a una famiglia nobile, si parte parlando della galleria dei suoi
antenati che ha in casa, dopo dei suoi genitori, morti quando aveva 17 anni, di una malattia
vaga; quindi, a partire dagli antenati fino ai genitori c’è questo clima di malattia che si
riflette sul protagonista
Ha studiato dai gesuiti, è molto colto, ma ha avuto un’educazione molto rigida
Diventato maggiorenne ha ereditato il patrimonio di famiglia, ma non l’ha fatto sentire
meglio, figura caratterizzata dalla noia, dallo spleen
Aveva la necrosi
Sintomi sia fisiologici, sia psicologici, uno come lui fa fatica anche a mangiare
Questo giudizio critico lo spinge a lasciare la città

CONCLUSIONE PRIMO CAPITOLO


Vediamo l’influenza di Baudelaire, si tuffa nei bassi fondi, deve provare tutto
Ma lo spleen lo accompagna sempre
Sintomo psicologico, anche quello fisico, il tremare
Stile molto ricercato e raffinato
Vuole non sentire il frastuono della vita, non vuole avere relazioni con la città; quindi,
appunto vende il palazzo di famiglia per trasferirsi a
Vediamo 2 figure tipiche: ESTETA e INETTO, è il primo esteta e l'inetto
Lui si sente diverso dagli altri, ma non inferiore

Questo libro citato nel “ritratto di Dorian gray”


Oscar wild dice: “i peccati del mendo in veste preziose”
Parla dello stile: stile difficile, espressioni tecniche ed elaborate
Riconosce la ascendenza del simbolismo su questo libro
Baudelaire, cielo e inferno, anche se autore francese, ha molta influenza
Forma di incantamento, fascino di tutto ciò che è sogno, tutti termini molto decadenti
Oscar Wild, primo fan

BRANO
Brano in cui racconta come ha arredato la sala da pranzo, come se fosse una nave, tema che
ricorda il viaggio, molto caro a Baudelaire
Definizione molto chiara dell’artificio, i geni ricercano l’artificio
Lui mostra di rifiutare sia la natura, ma anche il progresso
La natura può essere ricreata dall’uomo e fatta anche più bella
Il tempo è venuto a soppiantare la natura con l’artificio
A questo si collega la “tartaruga sul tappeto”
Il tappetto ha queste tinte accese, questi bagliori dorati e lui vuole mettere qualcosa che
svalorizzi queste sfumature, allora trova una tartaruga in un negozio

DA A RITROSO
Tappeto giallo Aladino e viola prugna e pensa che se mettesse qualcosa di opaco che si
muove sopra a questo tappeto ne valorizzerebbe la luce
Vede questa tartaruga e vuole questa
Ma non fa quello che si aspettava
Ha comprato la tartaruga viva, l’ha messa sul tappetato, ma sporca i toni del tappeto senza
ravvivarli, non è l’effetto che voleva, capisce che forse ha sbagliato strategia
Invece che metterci qualcosa di opaco serve qualcosa che brilli per spegnere un po’ quei
bagliori
Così non va bene bisogna trovare un’altra soluzione
La prima cosa che decide di fare è RIVESTIRE LA TARTARUGA D’ORO, ma non è convinto del
tutto
Allora decide di farlo incastonare di gemme rare, gusto decadente per le cose rare
LESSICO: “visigoto” “barbarico” riguardo del decadentismo per le epoche passate, i
decadenti preferiscono le epoche di crisi, di passaggio
Anche lui prende ispirazione da un album di disegni giapponesi
La parte difficile era scegliere le pietre:
Diamanti no perché li hanno tutti, anche smeraldi e rubini no perché gli ricorda i fanaletti
degli onnibus, simbolo di modernità
La ametista no perché la indossano le macellaie, anche i topazi no perché li hanno la
borghesia
L’esteta disprezza la società borghese, va alla ricerca di qualcosa di unico
Tutto ciò che è civilizzato o noto non va bene per Des Esseintes
C’è sempre il gusto decadente per ciò che è fascinoso e sconcertante
Questa è la BIBBIA DEL DECADENTISMO, detta il gusto agli artisti decadenti
Raffinatezza dello stile, libro scritto per persone di pari livello culturale, aristocratico
Nell’ultimo paragrafo, parole che rimandano al decadente:
Scintillii misteriosi e perversi, rimando alla femme fatal
Malaticci dai riflessi agri e febbrosi, la malattia e una conseguenza della natura e per loro la
natura fa schifo
Torbido
Per un momento il suo bisogno di bellezza, di ricercatezza è appagato, in tutto il libro va alla
ricerca di questo senso di bellezza che non riesce mai a raggiungere al punto che la sua
nebriosi si aggrava

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