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APPUNTI

ITALIANO MODULO I

UOMINI E NO (VITTORINI)
Si tra a di un romanzo scri o a caldo durante la guerra che me e in campo una
duplicità evidente:
1. Da un lato è un romanzo romanzesco
2. Dall’altro lato è un romanzo fortemente poe co

Muove dalla s da alla densità del linguaggio, e crede di vincerla grazie a un


linguaggio che resta insieme narra vo e molto poe co
Addiri ura, in ques tempi, il linguaggio che usa Vi orini ricorda la poesia
erme ca metafore e procedimen di ripe zione che sono par colarmente rari
nella narra va che solitamente è fondata sullo spostamento orizzontale
che conduce allo sviluppo della trama
Qui si ha sia lo sviluppo della trama che ha una costruzione fortemente poe cizzante
a cui corrisponde una duplicità come quella fra uno spazio iden cato in un modo
molto preciso (come su una carta geogra ca) che fa tu ’uno con una forte
generalizzazione e simbolizzazione

Allo stesso modo, i comportamen dei personaggi sono rappresenta in modo


ogge vo, al limite del BEHAVIORISMO (branca della psicologia de a anche
comportamen smo, è una teoria psicologica elaborata per la prima volta da John B.
Watson, per i behavioris la psiche può essere studiata in modo scien co solo
a raverso le sue manifestazioni esterne (il comportamento umano). Al contrario, i
fenomeni interni della psiche non sono conoscibili in quanto i da ricava a raverso
l’introspezione sono sogge vi e impossibili da veri care. La psicologia behaviorista si
dedica quindi allo studio del comportamento per risalire alle cara eris che
dell’a vità mentale degli individui.)
Ma insieme c’è il LIRISMO (cara eris ca della le eratura moderna)

Il romanzo inoltre presenta una duplicità costante nella scelta editoriale di alternare
capitoli in tondo a capitoli in corsivo
La tecnica di Vi orini fa si che nei capitoli in tondo e i quelli in corsivo ci sia una
contrapposizione tra narratore esterno ogge vo (poco intrusivo)

narratore interno
prende la parola e stabilisce una sua
relazione personale con alcuni
personaggi, ma in par colare con il
protagonista
Protagonista ENNE 2 (soprannome da par giano, nome di ba aglia)
Molte aperture di Vi orini non andavano a genio al par to Comunista

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Lui sosteneva la ricerca della felicità e della libertà, ma il par to comunista, a


sostegno della rivista “il Politecnico” uscita poco dopo "Uomini e No", che si
proponeva di portare la cultura nel mondo, non era d’accordo
Inizia così uno scontro con Toglia dove Vi orini risponde tramite un ar colo sul
Politecnico dove spiega che gli intelle uali facevano un lavoro liberissimo

I 23 GIORNI DELLA CITTÀ DI ALBA (FENOGLIO)


Si tra a di un libro di raccon , non è un romanzo.
Si ado a una terza modalità narra va in questo caso, ossia il narratore esterno con
focalizzazione interna, de a anche prospe va ristre a (molto e cace perché rende
molto bene i fa nel corso del loro svolgersi. Questa prospe va rende molto bene
l’esperienza dei fa del personaggio durante il loro svolgimento).
C'è quindi un narratore esterno che non spiega MA rappresenta le vicende dal punto
di vista di un personaggio.

Il '900 fa diventare dominante questa pologia di narrazione che era già abbastanza
presente alla ne dell' '800
Il le ore viene quindi obbligato a partecipare ai fa senza avere conoscenze in più
rispe o al personaggio
Va ricordato inoltre che la narra va di Fenoglio è cara erizzata dalla scelta di usare
la prospe va di chi vive fa mentre li vive
Tu o ciò entra con la scelta di guardare i fa me endo nel mirino anche argomen
nega alla rappresentazione, sceglie il realismo estremo e provocatorio, la sua
narrazione non sta con i pregiudizi.
Costruisce quindi una rappresentazione che è anche la stessa rappresentazione in cui
la durezza di quello che vediamo da un lato ci costringe a stare nel punto di vista dei
personaggi, ma non per questo diven amo empa ci
Con la focalizzazione interna abbiamo una forte intensi cazione delle emozioni che
porta ad un e e o di SUSPENSE

LA RAGAZZA DI BUBE (CASSOLA)  


Si tra a di un libro molto a accato e cri cato, così come l'autore
Cassola è stato un poeta di grande successo e spesso nel mondo degli intelle uali il
successo viene guardato con di denza e disprezzo
Nel corso della metà del 900, ci sono però delle avanguardie nuove che rilanciano in
modi diversi una le eratura che contesta la comunica vità anche in nome di una
contestazione di un sempre più di uso sistema di industria culturale (ri utare la
comunicazione = ri utare la commercializzazione) in nome di una rivolta di un
capitalismo diventato ora più di uso, il cosidde o neocapitalismo.

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In Italia c’è una neoavanguardia nata nel 1963
ha connota molto suoi come il ri uto alla partecipazione
emo va o coinvolgimento, ha una sostanziale an pa a nel
sen mento e nella comunicazione, MA è portatrice di cri ca

Un autore come Cassola non solo è un autore fortemente emo vo ma è anche un


autore che concede molto spazio ai sen men (in questo caso sen men d’amore di
Mara, ragazzina del romanzo che sarà la danzata di BUBE, un ragazzo par giano)
Succede che l’insistenza sui sen men e sulla dimensione privata, in una fase
immediatamente successiva alla guerra, diventano un segnale forte che mol lessero
come un segnale di cedimento alla consolazione e alla perdita di capacità cri ca

Vi è anche la focalizzazione interna ma l’e e o è diverso: il personaggio portatore


della focalizzazione per gran parte del romanzo è Mara che è una ragazzina che non
capisce molte cose perché non le sa e non le conosce, ma che ci porta da un lato
nelle emozioni e dall’altro lato ci obbliga spesso a non capire come Mara non capisce
(esempio: come quando assiste ad un processo contro il suo amato Bube, ma non
capisce nulla e quindi l’e e o del non capire viene trasmesso al le ore in quanto
viene raccontato come Mara non capisce)
Questa prospe va ci costringe ad avere a che fare con la vita nel corso del suo
scorrere, che ci costringe anche a molte ignoranze perché la maggior parte delle
cose non le sapremo mai perché è il personaggio a non capirle (è una ragazza del
popolo)
Siamo davan a un linguaggio narra vo ELLITTICO omissione di contenuto anche
molto importante
In questo modo Cassola e Bassani ("Il Giardino dei Finzi Con ni") vennero a acca
con de nizione di essere le nuove Liale, dal nome di una scri rice Liala cioè colei che
ha fondato in Italia il romanzo rosa (romanzo sen mentale con forte elemen di
esaltazione dei valori familis ci, volontà di consolazione etc.)
Per i membri dell’avanguardia, Cassola e Bassani apparivano come autori di facili
romanze sen mentali
Dar della “Liala” a qualcuno signi ca accusarlo di fare romanzi rosa come Liala.

IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI (BASSANI)


Si tra a di un romanzo in forma di memoriale dove il protagonista racconta la sua
storia
Il narratore racconta il tempo in cui frequentava il giardino dei Finzi Con ni un luogo
chiuso dove le vicende hanno portato ad un cambiamento nella vita del protagonista
che passa da essere un ragazzino all'essere un adulto
 

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Richiamando il mondo perduto Bassani fa un’operazione che ha un forte accento


sull’importanza della memoria, una memoria portata a recuperare non solo i
momen importan e decisivi ma anche i momen felici, un modo in cui l’intensità
dei sen men riporta sia a felici ricordi ma anche a un dovere della memoria.
Piacere del ricordo diventa doveroso per ricordare accento e co e prous ano (in
"A la recherche du temps
perdu")
Bassani è fortemente in uenzato da Proust e vuole ricostruire da lontano un mondo
che non c’è e che è anche un mondo di sen men suoi
Il memoriale viene usato sia per la rappresentazione di tragici even (la Shoah in
Italia), sia per il richiamo al mondo felice vissuto e poi perduto
La scri ura serve quindi per far rivivere tu o, anche gli ogge che si ha paura che
muoiano perché non vengono ricorda

UOMINI E NO, ELIO VITTORINI


Ha cominciato a scrivere molto giovane, era glio di un ferroviere e quindi studia da
autodida a
Vi orini, così come Pavese, è una gura fondamentale nel panorama le erario
poiché di onde la le eratura inglese e quella americana
grande scri ore, tradu ore e organizzatore di cultura (ma è stato anche altro)
Dirige la rivista IL POLITECNICO a raverso la quale vuole portare la cultura nel
mondo, vuole essere in grado di cambiarlo
sostenuta dal par to comunista italiano cozza con Toglia
Sono anche gli anni dell'engagement impegno culturale degli autori (tu o
par rà con Sartre)
Vi orini lo ava per una cultura libera da ogni po di condizionamento
Ricercava la libertà e la felicità

Primo romanzo uscito subito dopo la ne della guerra, nel giugno 1945 fu scri o
durante
Ci sono 4 edizioni di "Uomini e No", noi leggiamo la quarta
Titolo molto forte volontà contrapposizione morale
me e in an tesi umanità e non umanità: essere uomini e
allontanarsi dall'esserlo

Tu a la le eratura di Fenoglio parte dalla volontà di demis cazione


Da un lato la rappresentazione e la narrazione di questo libro ha for elemen di
mito, MA presenta consapevolmente elemen di ambiguità sul piano morale e viene
spesso cri cato

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Dall’altro lato, nel caso di Fenoglio, questa volontà corrisponde a una reinvenzione di
una epica di secondo grado, più complessa.
Fenoglio demis ca, realismo integrale res tuisce una verità alla resistenza

Titolo: non ci dice che ci sono buoni e ca vi


il non uomo è in agguato in tu gli uomini
Esempio: capo fascista viene chiamato cane nero ma nel libro verranno rappresenta
cani che sono più umani di lui

Questa evidenza della disumanità di qualcuno a fronte di una realtà cruenta e la


possibilità che ci sia dell’umanità nei cani o un barlume di capacità di misericordia
nei cani, non ci deve far dimen care il fa o che Vi orini ci dà risposte non
elementari ma cruente.
Il nemico è umano, in alcuni casi appare come un nemico come nemico da colpire,
quando appare come umano non si riesce a colpire perché appare come un uomo.
Comunque la si voglia considerare, la violenza è qualcosa di terribile ma anche
qualcosa di necessari.
Fin dalle prime pagine Vi orini pone la ques one di una violenza che si ponga al
servizio di una futura felicità, ma la ques one della felicità non può essere
dimen cata.
Cosa comba o a fare se non per la felicità degli uomini?
Uccido pensando a un futuro in cui non dovrò uccidere e in cui tu sono felici.

Vi orini appare anche un po’ schema co, lo vuole essere ma senza esagerare. Il
fa o di me ere a contrasto una storia d’amore e una vicenda bellica è una scelta
voluta ma anche cri cata, nonostante questo libro sia molto amato da alcuni.
Cri che sopra u o dalla sinistra.
Accusato semplicismo ideologico, e di aver cerato una rappresentazione che ignora
aspe o economico-sociale
Vuole costruire una provocazione

STORIA
Il protagonista è il capitano del GAP di Milano (gruppi azione par giana) non solo
delle grandi ci à
forte connotazione poli ca di sinistra con
comunis , socialis e giellini (gius zia e libertà)
GAP gruppi molto piccoli forma da 4 o 5 par giani con orientamento poli co
appartenente allo stesso par to in modo da agire con compa ezza

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N2 è un par giano e ciente di cui si intuiscono delle cara eris che intelle uali ma
non è connotato come intelle uale
in qualche modo è vicino al popolo (non si sa se è un popolano, Vi orini non se ne
occupa molto)
Questa non precisazione si lega anche alla possibilità tra un dialogo tra N2 e lo
scri ore stesso che diventa un personaggio
Si parla di SDOPPIAMENTO scri ore che assomiglia al protagonista e il
protagonista che assomiglia allo scri ore.
Lui dice di essere molto simile a N2, ed N2 è un leader
È normale che nella storia della le eratura coloro che sono intelle uali non sono
tanto abili, intelle uale e imbranato sono quasi sinonimi, MA in N2 non c'è niente di
ine o.
N2 è innamorato di Berta (che è più grande di lui di 3 anni, nata nel 1908 così come
Elio Vi orini)
un po’ più giovane
Il problema più grande però è che Berta è sposata e vive in un tempo in cui esiste
l’adulterio ma conseguire un divorzio era molto di cile così come lo era rompere
con la propria famiglia (le convenzioni dei rappor di coppia e familiari rendevano
molto di cile la ro ura di una famiglia)
Tan aman ma niente divorzi, non esistevano, era di usa l’ipocrisia
Non si parla di Chiesa ma si allude molte volte alla di coltà di Berta a chiudere la
relazione che sta diventando menzognera in confronto alla verità dei sen men .

Vi orini ha una concezione METAFISICA


esiste una verità vera da qualche parte ed è
anche quella dei sen men , chi segue la verità si
libererà degli schemi ed andrà a tu arsi nel usso
della vita.
Ci mostra Enne 2 speranzoso che Berta possa nalmente cogliere la verità dei suoi
sen men , prendere a o del proprio amore e rompere con il marito, questa è la sua
speranza.
MA ciò che cara erizza Berta è l'INDECISIONE
Nel fra empo la storia va avan , vediamo un’azione par giana che va a buon ne,
vengono ammazza il capo del tribunale e 4 solda inizio di uno sviluppo
dramma co
Il governo fascista insieme ai nazis devono decidere la rappresaglia, deboli ed
incapaci di difendere gli italiani.
Per ogni morto tedesco 10 mor italiani.

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In questa vicenda tragica avremo il momento che potrebbe essere della verità
Berta ed Enne 2 che si incontrano anche a Largo Augusto una piazza di
Milano, qui sono espos i mor della Rappresaglia, ques mor esibiscono
una realtà inconfutabile, dei sen men , dell’uomo ma che è una verità così
assoluta da dover prendere a o di tu e le verità.
Davan a ques mor Berta non può non diventare consapevole del fa o che deve
fare una scelta
Anche l’amore chiede di riconoscere l’umanità profonda di ognuno di noi
Sembra che s a per arrivare a una decisione, ma non ci arriva
Enne 2 capisce che Berta non farà mai una scelta, pensa di non poter con nuare a
vivere se il suo amore non arriverà a buon ne, pensiero contraddi orio rispe o alla
scelta poli ca di con nuare la lo a.
Farà in modo di morire portando con sé un po’ di fascis
Porta con sé una contraddizione...si lascia morire anche se è un par giano, va contro
gli ideali
Enne 2 dramma camente decise di morire, anche se Lorena gli propone di scappare,
è ancora in tempo.

In tu o il romanzo sono presen delle an tesi dal punto di vista tema co molto
for : pubblico e privato
guerra e amore
uomo e non uomo

Tu o questo richiama all’esigenza de ni va di porre una liberazione dalle


oppressioni, forme astra e, convenzioni… il problema della felicità che torna ad
essere un problema individuale e colle vo.

Ha il sogno di raggiungere la verità della vita, se riusciamo a raggiungerla


spaccheremo tu o
Bisogna cercare di aderire al usso della vita, senza indugio Filoso a Vitalis ca
Vi orini è meno complesso di Pirandello ma ci esibisce un rapporto tra un’esigenza
sen mentale e una poli ca, una felicità che deve essere il ne anche di una lo a
violenta.

L’infanzia è il massimo momento di verità sen mentale, viene mi zzata, c’è una
verità che è più vicina a noi quando siamo ignari, quando sono bambino sono più
vero, si è liberi dalle convenzioni sociali.

Vi orini non cri ca la resistenza ma la problema zza, la me e a confronto con


l’esigenza della felicità, che pare rinunciabile.

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Non ci liberiamo facilmente neanche della ques one della violenza… Vado a pa
con Hitler o vado di bo e?
Le conseguenze sono che ammazzerò il nemico, ho una donna che amo e che mi
ama?
Qualcosa non quadra, in modo brutale traggo le conseguenze, non posso più vivere e
quindi mi lascio morire.

Enne 2 non è un protagonista in cui ci immedesimiamo facilmente


da un lato ci invita ad avere un rapporto con la verità ul ma ma non ci fa
immedesimare facilmente, non c'è ombra di pate smo ma c’è un innalzamento
s lis co che ci porta verso il poe co.

Enne 2 non è un ine o ma pa sce una condizione di impossibilità di raggiungere la


felicità, non è eroico.
Un par giano che decide di lasciarsi morire per amore.
Non discute la scelta di schierarsi da una parte, ma la mostra da una prospe va un
po’ diagonale, non ortodossa e per questo viene rimproverato
Proprio questo personaggio serve a Vi orini per so olineare in con nuazione la
condizione della violenza e della morte, farò una scelta giusta ma qualcuno ci morirà.
Se Enne 2 è problema co non lo è il popolo, (che è un protagonista colle vo)
Vi orini = populista.
I ce bassi sono portatori di posi vità nei popolani c’è il buono
Non problema zza il con i o popolo e borghesia ma me e a fuoco la bontà del
popolo e il conformismo piccolo borghese.
Berta esibisce l’incapacità di uscire dal conformismo dei piccoli borghesi.

I passi in corsivo sono più dedica al privato, all'amore e al pensiero interiore.

FILOLOGIA
Prima edizione del 45
Quasi certamente ha collocato nel romanzo un numero e una percentuale di capitoli
in corsivo molto elevata (era sposato con una brava ragazza siciliana, con Rosa
Quasimodo, lui abbandonò la sua famiglia ed andò da Gine a Varisco, sa cosa può
provare Berta) da un punto di vista le erario aveva dato troppo spazio al privato.

Seconda edizione del 49


Ha tagliato dras camente tu o il romanzo, sopra u o il corsivo.

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Terza edizione del 60


Ha rielaborato il testo riavvicinandosi a quello che aveva fa o nel 45, ristabilendo
ancora un po’ di corsivi.

Quarta edizione del 65


Ancora un po’ più vicino alla scri ura del 45, non vuole allontanarsi troppo dalla
vicenda personale.
136 capitole che non hanno tolo, solo 23 sono in corsivo.

Un romanzo che ci me e duramente davan una contraddizione tra privato e


pubblico.

SCELTE STILISTICHE
Italiano povero, essenziale che fa tu 'uno con la scelta di proie are verso il poe co
Italiano standard, vicino al parlato MA non colloquiale (no gerghi, diale o,
parolacce…)
Italiano medio depurato degli estremi, ma proie ato verso l'alto da procedimen
poe ci: ripe zioni

CAPITOLO I
Già dalle prime righe no amo la ripe zione di parole, suoni e frasi
spinta poe ca a una situazione descri a in modo elementare (fa sempre bel
tempo in una ci à dove si muore e si ammazza)
Essenzialità, sintassi nominale (non ci sono verbi)
Simmetrie e asimmetrie sinta che (inverno mite)
Insistenza sul 1908 data di nascita Vi orini e Berta
tempo della verità perché tempo dell'origine
Ribadisce ancora con ripe zione spinta verso l'alto, perifrasi per descrivere
personaggi (L'uomo del posteggio bicicle e)
Anafora splendeva

CAPITOLO II
Intuiamo che si sta per veri care qualcosa importante e signi ca vo
Perifrasi per uomo che si era fermato a guardare libri (lascia sospe are che sia
intelle uale)
Lo sguardo di Enne 2 si ssa su un tram e vede una gura femminile, gura che viene
presentata da un pezzo di gomito e la spalla
Questo si ricollega al fa o che se un elemento compare è automa camente
signi ca vo: se lo sguardo di Enne 2 si so erma su una gura femminile, equivale al
fa o che questa gura femminile viene interpretata dal le ore come qualcosa che
quasi sicuramente implica una certa importanza.

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“Pur sapeva di non essersi sbagliato” mostra una percezione parziale alla quale si
accompagna una certezza che è dell’ordine
dell’intuizione.
Lui non ha solo visto, quello che ha visto gli è pure bastato
È perché la ama che sa con certezza che si tra a di Berta
C’è una certezza che non può essere messa in discussione perché quel “suono” che si
ricollega al tram che passa è anche altro.

“se embre, o obre, novembre, dicembre” indicano con nuità, maniera di


esprimere una mancanza di fra ure.

“era come tu sei stata” percezione che ha portato il protagonista/personaggio


alle stesse percezioni che ha avuto in passato.
È chiaro che sta iniziando ad emergere una contrapposizione presente in tu o il libro
fra una posi vità possibile (storia d'amore) e una situazione tragica, di guerra.
Questa elementare contrapposizione tra il posi vo e il nega vo, il sole e le macerie,
l’inverno che più mite di così non è mai stato e la guerra è lo sfondo su cui ingranano
tu e le altre contraddizioni.

Perché è la nascita di Berta a segnare l’inizio di una condizione posi va?


Perché l’origine è di nuovo il luogo dell’auten co, della verità della conoscenza e dei
sen men
Collegarsi alla nascita di lei è in qualche modo un collocarsi alla verità assoluta ossia
quella a cui Vi orini aspira
Il dialogo a ne capitolo II è un dialogo non realis co: per tu o il romanzo Vi orini
farà un uso molto ampio di dialogato, dialogato assai sinte co e accompagnato da
didascalie molto sommarie.
Il dialogato ha un e e o di rallentamento: corrisponde ad una le ura in tempo
reale, allude alla scena teatrale, ci ricorda come la narra va di solito non sia il tempo
reale ma sia più veloce.
Narrare signi ca sinte zzare se non c’è dialogo. I tempi di questo romanzo sono
brevi, ma rappresenta in modo rallentato, a questo collabora un uso massiccio delle
gure di ripe zione.

FOCUS SU SELVA
Figura anziana che sta con i par giani
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È una delle poche gure di donne


Quali cata in modo ripetuto con “bella vecchia”. La sua vecchiaia è una capacità di
valutare e leggere la realtà
La sua gura NON viene descri a, ed è evidente come in tu o il romanzo non si
hanno dei tra descri vi dei personaggi o anche dei luoghi.
Avviene una narrazione che spezza gli equilibri: non c’è ritra o.
Questo ha a che fare con il fa o che i personaggi spesso vengono guarda
dall’interno ma è più una scelta di rinunciare a quel modulo an chissimo della
le eratura chiamato ENFASIS
si ricollega al fa o che saltano le descrizioni dei personaggi
come saltano quelle dei luoghi che vengono nomina
ma non descri bensì cara erizza con pochi tra (s le
con evidente modernità)
Figure di ripe zione
Non vi è solo la ripe zione di parole (GEMINATIO), ma anche altre
Qua ro elemen che servono per iden care le gure di ripe zione:
1. Le ripe zioni possono avvenire non soltanto tra parole ma anche tra unità più
grandi della parola: non vi è solo il gemina o, ma vi sono ripe zioni anche di
suoni (alterazioni, assillabazioni), vi è poi la gura e mologica (sognare un
sogno, guerreggiare una guerra)

2. Vi orini usa in modo signi ca vo il POLIPTOTO ( gura in cui un termine (verbo,


[che dà più possibilità] un agge vo o sostan vo [meno possibilità]) viene
ripetuto ma coniugato in modi diversi) esempi: inizio capitolo 9: “so, sai,
saperlo”. Capitolo X “cercato, cercar ”, ne capitolo XV “ingrandiva, ingrandita”

3. Le ripe zioni possono essere vicine o distan . Quando le ripe zioni sono di
molte parole e avvengono a distanza si parla di ritornelli.

4. Quando entrano in gioco delle parole citate a distanza si creano e e di


simmetria anafora

Tu o questo per dire che la ripe zione non è un blocco unico ma un insieme
complesso di procedimen
Vi orini ne fa un uso molto ampio e sistema co

Che e e o si produce con queste ripe zioni?


1. Innalzamento s lis co

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2. Sovrapposizione di signi ca laddove ci sono parole che non sarebbero


associate ma che la ripe zione le associa
3. Ipno co, ossia sono parole che non sarebbero associate ma che la ripe zione
associa

Vi orini non si accontenta, esagera e usa anche comparazioni e metafore


Esempio all’inizio del paragrafo 44 c’è un’ampia cara erizzazione del coprifuoco
come un immenso ragno.
Siamo di fronte un testo narra vo ma poe zzante, un narratore che non interviene e
che risulta essere molto poco perce bile.
Non è un narratore dramma zzato (che è in scena). La storia in poche parole è un
po’ un triangolo (lui, lei, l’altro)
la vicenda più banale
Questo ménage à trois verrà poi reinterpretato in diversi modi come ne La Ragazza di
Bube etc
Ci si trova in uno spazio connotato in una maniera par colare: molto concreto,
collocato in un momento storico da un lato, dall’altro proie ato sia verso il mondo
che verso un tempo che non è un tempo storico cronologicamente individuato.

CAPITOLO XVII
Chiude i paragra in tondo
Presenza dell’ul mo personaggio femminile Lorena
ragazza profondamente a ra a
da Enne 2
Metafora del “deserto” metafora forte che allude al possibile mondo di squallore
che diventa però il luogo di una possibile rivelazione.
Insieme all’immagine delle ossa, quella del deserto è connotata all’immagine della
morte.
L’immagine dello spe ro invece perseguita Enne 2 tanto che in casa sua c’è un
ves to di lei viva, vera e amata ma se svuotato dalla presenza di lei, questo ves to
diventa uno spe ro non più immagine di vita MA di morte
Quando Enne 2 entra nella sua camera vi è un evidente stacco narra vo, molto
ritmato e proteso in un’ambivalenza prosa-poesia molto par colare per un testo
narra vo

CAPITOLO XVIII
È il primo capitolo in corsivo
La sua camera diventa deserto subisce la delusione della mancata e usione con

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l’amata e contemporaneamente è deserto perché


tu o è deserto in un mondo segnato dalla
tragedia della guerra.
Vi è per la prima volta il narratore che dice “io” nel romanzo: questo io narrante
vedremo che è diverso dal protagonista ma hanno molte cose in comune.

“questo è il suo nome [..] nomi che ha avu ” il nome non è solo nome, è iden tà
sociale.
Non ci viene chiarito di che nomi si sta parlando
Il narratore inserendosi nella storia ne diventa personaggio
siamo di fronte ad una infrazione delle regole narra ve chiamata: METALESSI
(trasgressione delle regole che sembravano assodate)
Il narratore inizia un dialogo con il protagonista, ci fa sospe are quasi che la
narrazione sia biogra ca

Ques paragra in corsivo funzionano tramite alcune operazioni:


1. Parlare della narrazione stessa DIMENSIONE METANARRATIVA (il narratore
esplicita di avere esigenza di parlare di questa vicenda)
2. Viene resa possibile la DIMENSIONE DELL’INTROSPEZIONE,
dell’approfondimento psicologico
3. Si apre lo spazio per LA RIFLESSIONE GENERALIZZANTE, che diverrà ri essione
capitale sull’umano, sulla violenza, sulla guerra e sul non umano
4. Messa in scena di un ALTER EGO
5. Messa in scena di un NARRATORE INTERNO MA ONNISCIENTE
6. Narratore chiamato in causa in questa MESCOLANZA DI TEMPI

CAPITOLO IXX
La realtà diventa più reale perché entra in una realtà assoluta, come se l’amore ci
portasse in un’altra dimensione in cui non c’è separazione.
C’è una mescolanza di sogge
Nella parte nale del primo blocco di corsivi, verrà realizzato il desiderio del
protagonista.
Il narratore interrompendo tu e queste mediazioni ci proie erà dire amente
dentro una vicenda dell’infanzia nella quale ci sono Enne 2 bambino e Berta
bambina. È possibile un incontro nell’infanzia per questa mescolanza dei tempi,
grazie alla dimensione assoluta.
Si fa uso di termini che alzano lo s le e il poe co si sta sfumando verso l’infan le in
quanto siamo in un contesto di bambini.
Il dialogato cos tuisce una dimensione tra il tempo del racconto (INTRECCIO) e dei
fa narra (FABULA).

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La fabula è un qualcosa che il le ore ricostruisce, ma nel testo noi troviamo solo
l’intreccio che ges sce ciò che avviene nella fabula tramite:
1. ORDINE: rela vo all’ordine con cui compaiono nell’intreccio i fa che
ricostruiamo nella fabula (esempio: tramite l’analessi)
2. DURATA: è la velocità e il ritmo della narrazione. Le storie sono più o meno
veloci anche a seconda di cosa viene raccontato; in questo caso è spesso una
durata lenta e dilatata grazie al dialogato che fa tu ’uno con questo spingere
verso verità assolute intorno alle quali ci si so erma

SCHEMA CARICATO DAL PROF


La ques one riguarda la complessità delle relazioni di tempo all’interno di una
narrazione. Di cilmente ce ne rendiamo conto ed è fra gli aspe più importan
della Narratologia o Teoria della narra va. Tu raccon amo e padroneggiamo
complesse gramma che narra ve (esempio: il lupo che si mangia la nonna e
Cappucce o rosso. Una volta ucciso si ritorna tu felici e conten )
Con Vi orini il sistema dei personaggi diviso in buoni e ca vi, senza dis nzioni
ne e, cosa che la narra va moderna ci ha insegnato a NON fare
(esempio: come si può fare Walter White di Breaking bed che diventa uno
spacciatore? Come si fa a fare per il protagonista di House of Cards? Un bastardo,
ma simpa co e sopra u o è il protagonista)
siamo alle prese con eroi an eroici e protagonis per la quale dovremmo fare il
fo perché protagonis ma con i quali è di cile avere una partecipazione
valoriale, morale.
Narra va di un certo po segna con ne ne o tra buoni e ca vi
Narrazione ormai poco in uso che mostra tema ca complessa della narra vità
barzelle e
qualcuno le sa raccontare e qualcuno no (apparentemente semplice ma molto
complessa la dinamica del comico)

TEMPO una delle dimensioni più importan della narrazione


Le narrazioni sono temporali, hanno uno sviluppo lineare della lingua e del testo
La narrazione orale ha una temporalità evidente (quando parliamo ciò che diciamo
coincide col tempo, ma è un presente che si disfa in con nuazione lasciando posto al
passato e proie ato verso un futuro che diventerà passato)
Ogni narrazione prevede una di erenza stru urale non eludibile fra logica e
cronologia dei fa narra e la loro disposizione nel testo
dis nzione che può essere sinte zzata con fabula e intreccio
Fabula dimensione logico-cronologica dei fa racconta
Intreccio modo in cui i fa sono dispos nel testo

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Fabula e intreccio NON sono la stessa cosa


Nessuna ascolta o legge la fabula
non esiste, non è scri a, è solamente il prodo o di una
serie di inferenze logiche a raverso le quali chiunque
ascol o legga la storia può ricostruire la cronologia
reale anche se non vede molte cose
Esistono varie dimensioni temporalità (noi ci concentriamo su due)
ORDINE è l'ordine in cui fa sono narra nell'intreccio, ordine dell'intreccio non
coincide mai con la fabula (anche in una narrazione elementare è
improbabile che venga svolta me endo i fa in la nello stesso ordine
in cui si sono veri ca ) in ogni narrazione c'è una forte presenza di
ANACRONIE (termine indica sfasature tra favola e intreccio)

DURATA ci obbliga a fare un confronto fra due dimensioni diverse, ovvero: il


tempo dedicato a degli even e la loro durata reale.
In una narrazione scri a, la durata è data dal confronto fra lo spazio
dedicato a cer even dentro il testo (misurato in righe, pagine ecc…) e
la loro durata e e va.
Il punto ipote co di coincidenza fra il tempo reale della durata dei fa e lo spazio
che a loro viene dedicato nel racconto (intreccio) è la SCENA
cioè il dialogato senza
didascalie, interruzioni e
sovrapposizioni

Normalmente il racconto accelera quello che sono i fa .


Nell’accelerazione abbiamo un sommario in cui il tempo dell’avventura scorre più
velocemente di quello del racconto (in poche ore, per molte ore, giorni, mesi o anni)
ELLISSI caso limite dove abbiamo 0 testo e il tempo dell'avventura trascorre e il
narratore non racconta nulla tocca spesso aspe scabrosi (ad esempio la
sessualità o casi violen )
In "Uomini e No", troveremo tragedie non viste o non viste no in fondo dove non
appare, per esempio, la nale soluzione tragica e disgustosa della morte di July e la
morte di Enne 2
nale che ha una par colare rilevanza anche perché Vi orini non ci
presenta la morte di Enne 2.
Possiamo dire che il libro ha 2 nali (il secondo cambierà la logica di quello appena
visto).

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Il testo, se noi teniamo l’equilibrio fra il testo (nel senso dello spazio dedicato nel
testo a degli even ) e la loro durata reale (degli even ) abbiamo un’unità di misura
che ci consente di capire se c’è ACCELERAZIONE o RALLENTAMENTO

RALLENTAMENTO ANALISI il tempo della narrazione scorre molto più lento


rispe o ai fa , narrazione non è ferma ma si
limita a percorrere lo spazio rappresentato (ad
esempio le descrizioni (descrizioni DIEGETICHE))
(quando il narratore non si limita a raccontare i
fa ma sviluppa il testo dilatandolo al di là di
quello che è il suo sviluppo temporale (esempio:
descrizioni))
PAUSA il narratore si ferma completamente e sviluppa
qualcosa che non ha più niente a che fare con il
movimento della narrazione. Mol sostengono
che non esista la pausa, tu o quello che accade
nel testo narra vo produce un avanzamento
della diegesi per quanto minimo.

Nella narra va classica (dell’800), normalmente c’è un equilibrio forte tra le par
dialogate e le par di sommario (narra ve).
La narra va del 900 spezza questo equilibrio sviluppando in modo abnorme sia il
dialogo, analisi ecc… aumentando da un lato il testo (più corposo tramite
l’ampliamento delle scene) e per altri aspe diminuendolo aumentando le
componen di ellissi.
In Vi orini troviamo equilibrio profondamente cambiato, scene dialogate sono
numerose, lunghe, con rappresentazioni scorciate e momen di analisi che però
sono con na nelle pagine in corsivo.
Ci sono passi in corsivo dove i tempi si mescolano in maniera abesca, ma
complessivamente, la fabula di Uomini e no marcia abbastanza “dri a” con la
cara erizzazione di molte scene dialogate in cui ci viene rivelato qualcosa.
Dal punto di viste dell'ordine "Uomini e no" è un testo semplice

Il 900 sviluppa molto la psicologia (anche quella del profondo) laddove la narrazione
sia legata ad un certo po di idea della psiche umana, è probabile che i rappor
temporali sal no in modo clamoroso (esempio: Coscienza di Zeno !!nessuno è in
grado di spiegare bene l’ordine con cui avvengono i fa . Non pochi fa vengono
racconta più di una volta come il modo in cui si sposa Zeno e la vicenda del suicidio
del cugino)

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Questo dimostra come nelle narrazioni ci sia una dimensione che si chiama
FREQUENZA ovvero il numero di volte in cui un evento viene narrato.
Narrazione dove non c'è cronologia ricostruibile ACRONICA

Vi orini organizza una narrazione con una ne a dis nzione di campo tra quelli che
stanno dalla parte giusta e dalla parte sbagliata. Da un certo punto di vista, una
narrazione che ha un’assiologia, o sistema di valori, elementare come i buoni e
ca vi che fa tu ’uno con quelle componen un po' abesche e con l’a eggiamento
di forte idealizzazione della resistenza dei suoi valori.
Diciamo che i par giani sono buoni e gli altri sono ca vi
da questo punto di vista bisogna notare l’abisso che separa Fenoglio e Vi orini

Ritorniamo sul romanzo


SISTEMA DEI PERSONAGGI
si dispongono creando simmetrie (autore consapevole) e spesso
iden ca con soprannomi o poco altro
Vi orini organizza una narrazione in cui il protagonista è complesso e problema co
Narrazione basata su dis nzione di campo fra chi è dalla parte giusta e chi sta dalla
parte sbagliata
Narrazione che ha un'assiologia (sistema di valori) elementare come i buoni e i ca vi
che fa tu 'uno con elemen abeschi e con a eggiamento di forte idealizzazione
della resistenza e dei suoi valori (par giani sono buoni e gli altri sono ca vi)
Ne a preponderanza maschile e di altre an personaggi (quelli femminili sono
pochi) perché la guerra è a are dei maschi
Abbiamo un’iden cazione del protagonista, di personaggi minori che andranno ad
occupare scene abbastanza rilevan

Dall'altro lato abbiamo una presenza molto rilevante e stru uralmente decisiva di
gure femminili
Selva incaricata di tenta vo di mediazione fra Enne 2 e Berta e pur non facendo
una difesa esplicita nei confron di Berta le dice che necessita lasciare il
marito e le fa capire che dovrebbe seguire l'amore e non le convenzioni
sociali
Berta l'amata che non si decide, tormentata che non si decide a lasciare il
marito da un lato è alle prese con un dilemma classicamente borghese e
legato alle vicende di conformismo e convenzioni sociali, ma dall'altro
lato si trova sul con ne della possibilità di conquista della verità assoluta
e della possibilità di perdere questa verità assoluta
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Spesso all'interno del romanzo possiamo trovare il termine perdersi perché la


con nua allusione a una verità assoluta assume a tra dei contorni che sono tocca
in modo laico ma alludono alla religione si parla di perdersi o salvarsi
Vi orini non è credente e Uomini e no non è un testo improntato sui valori della
religione ma è evidente che Vi orini fa un uso costante delle immagini tra e dalla
religione come uno strumento per far comprendere dei valori più generali ancora (ci
si può salvare se si riesce ad accedere alla verità, per cer aspe la verità è so o i
nostri occhi ma è possibile perdersi)
Perdersi perché non si riesce ad acceder alla verità come Berta ma perdersi può
anche diventare la morte reale
Immagine religiosa va quindi a toccare i discorsi che riguardano Berta e le sue
indecisioni
MA a Berta viene opposta altra gura femminile di Lorena
sta e a par giana a ra a da
Enne 2
Lorena si trova al centro di due episodi principali
1. Va da Enne 2 e gli si o re, lui ha tan dubbi e si ritrova in crisi sul suo essere
uomo (avendo avuto tan anni as nenza sessuale dubita della sua virilità), in
questo caso Lorena si oppone a Berta e nonostante occupi poco spazio nella
narrazione è un personaggio molto importante perché non è legata a
convenzioni sociali (lo ama e ci fa l'amore)
La sua femminilità non è oscura o legata a convenzioni sociali, immagine della
femminilità obla va (si dona senza chiedere nulla in cambio, a lei basta
essergli vicino)
1. Verso la ne del romanzo cerca convincere Enne 2 a scappare ma non ci
riesce, Enne 2 comprende la sua morte imminente MA Lorena resta solo lì,
dona la sua presenza come segno a e o

CAPITOLO VII 
Appare Selva (personaggio strategico) sente che Berta possa essere compagna
di n2 e quindi una possibilità di vita equilibrata e felice
Termine compagna come danza stabili è un termine che negli ul mi anni si u lizza
anche nelle conversazioni normali ma è un uso molto recente che indica cambio
morale
Gioco sulla equivoca o doppia accezione seman ca del termine compagna, in
questo caso è una segnalazione della ques one che non era ancora stata esplicitata
che però Selva rende chiara come se stesse imponendo un chiarimento a Berta
Avere o non avere una compagna vita indicato come un mo vo per cui si può essere
o non essere felici

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CAPITOLO VIII
Selva guarda Berta con insistenza e in modo molto intenso
Altro lungo dialogato
Svolta non solo felicità amorosa ma la felicità deve essere lo scopo della vita
Felicita che però va conquistata a raverso la guerra, la guerra civile
Linguaggio medio con poche escursioni verso alto o basso
Selva chiama in causa Berta ma Berta o non risponde perché non sa rispondere o
chiama in causa la sua incertezza

CAPITOLO IX
Anche nel paragrafo IX Berta con nua a non sapere
Vi orini ha sempre avuto nelle sue a tudini ideologiche l’os lità verso il
conformismo.
Non a caso la sua prima raccolta di raccon si chiama PICCOLA BORGHESIA.
Il suo percorso ideologico è complesso:
da giovane si schiera con il fascismo di sinistra (radicale e moralista nel senso buono)
Nel giro di pochi anni percepisce che il fascismo era conformismo, gioco sporco
Negli anni 30 vive una crisi profondissima che è la crisi di mol fascis (crisi davan
alla guerra di Spagna)
L’incertezza di Berta si proie a chiaramente anche su Enne 2
egli è chiamato a fare i con
con questa “sospensione”
Dal punto di vista narra vo sono tan i momen in cui Enne 2 aspe a Berta che non
è solo in senso le erale (lei che arriva a Milano), ma è anche un’a esa in senso
meta sico. Non riesce ad uscire una condizione di a esa.

CAPITOLO LVVIX
Berta esce dalla folla e Enne 2 ha la sensazione che ci possa essere una soluzione
“sai cosa sembra? Che io abbia un incantesimo in te [...] i suoi occhi gli stessi che
avevano guardato i mor ”
correlazione esplicita fra la visione dei mor , cioè la percezione non ri utabile
dell’umanità e di ciò che è UOMO e l’amore.
In questo paragrafo è ipo zzata più di una volta una sorta di coincidenza assoluta, di
fusione fra i personaggi che coinciderebbe con la riconquista di questa verità
estrema che è dell’amore e della vita colle va.
LORENA la scena con lei si sviluppa tra i capitoli XXIII e XXVI

CAPITOLO XXV
Lorena è a casa di Enne 2 e si comporta con disinvoltura.
Le chiede di essere più contenuta perché si sente in qualche modo a ra o.
 

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Enne 2 sta in qualche modo cedendo al desiderio ma si pone un problema: il


problema morale.
Lei è molto più aperta, lo desidera ma non vuole una relazione stabile, è una donna
libera e il suo pensiero risulta essere forte.
Egli si pone la ques one che per fare l’amore bisogna essere innamora .

Triangolazione tra Berta, Lorena e Selva


Vediamo evidente la distanza ideologica e umana tra Berta e Lorena
Lorena = emblema di una nuova femminilità, Lorena è la rappresentazione di una
gura laica, generosa a donarsi alla gura maschile, ma non legata ai
conformismi
Una discreta importanza è data alla ques one della violenza e tu o quello che
comporta un guerra civile (più crudele della guerra comune)

CAPITOLI XXXVI-XXXVII-XXXVIII-XXXIV
Davan a noi abbiamo par giani che si preparano all'azione ma il narratore
commenta me endo in gioco il fa o che sono persone normali (paci che e buone),
le quali si vedono costre e a uccidere.
Da un lato vediamo u lizzato un linguaggio volutamente semplice e, a raverso
questo linguaggio, l’autore allude a situazioni assolute.
Abbiamo persone che vengono mostrate nella loro bontà le quali però si trovano alle
soglie della morte.
Di mol di essi non sappiamo quasi niente, se non il nome.
La semplicità è vicina alla verità (non avere troppi ar ci è un segnale morale e
conosci vo forte).
Tu a l’ideologia vi oriana ruota a orno all’avvicinarsi all’originario (originario =
verità assoluta e pura)
Molte ripe zioni della parola “Perché” (so o forma di domanda)
sequenza molto esibita nella sua simmetria
Gli interroga vi in sequenza vanno a toccare quelle azioni che cos tuiscono la
condizione di chi ogni giorno me e in gioco la propria vita. Vi orini vuole, inoltre,
so olineare che la ba aglia comba uta dai par giani non è normale.
Troviamo poi un diba to dove, all’interno, troviamo una ripe zione di “non so”
Ripe zione di “perché” chi comba e una guerra civile, in questo caso, non lo fa
per obbligo di legge; comba ere per il proprio stato è un
obbligo, invece ques uomini semplici e buoni
comba ono ed uccidono perché lo vogliono fare
Anche se può sembrare una cosa nega va, in realtà è il contrario, perché loro
me ono in gioco la propria vita per poter garan re al popolo la libertà.
Vi orini ha un’evidente VOLONTÀ DI APPROSSIMAZIONE

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i par giani sono uomini del popolo (componente di


populismo che si a anca all’idea che i ce bassi siano
portatori di una moralità superiore)
Opposizione tra par giani e solda tedeschi
Vi orini si so erma a lungo sull’immagine dei solda tedeschi che sono a guardia dei
mor
sono giovani e belli (de ni
carini scelta lessicale chiara)
Custodiscono i mor , quali sono in evidente contrasto con la bellezza e la gravità del
compito a cui sono so opos .
Il fa o che essi siano carini è in contrasto con il compito che svolgono. Inoltre i mor
vengono de ni , al contrario dei solda , bru .
Il risultato che vediamo nella narrazione è che la bellezza fa tu ’uno con
l’indi erenza morale.
Abbiamo anche componen di disgusto che vengono introdo e in maniera marcata.
Capitano Clemm massima espressione della ca veria dei nazis , ha con nua
volontà di colpire e uccidere l’uomo.
I par giani uccidono perché l’uomo possa essere uomo, i tedeschi uccidono e
colpiscono, colpendo a loro volta l'umanità

CAPITOLI LXII-LXIII       Morti di Largo Augusto


Dopo un secondo a acco al tribunale, i tedeschi, oltre a coloro che vennero uccisi,
eseguirono una rappresaglia per strada uccidendo persone casualmente.
La rappresentazione non chiarisce completamente quello che sta succedendo, ma si
adegua all'approssimazione perce va della protagonista (in questo caso Berta).
In ques paragra troviamo Berta che cammina lungo Largo Augusto e vede molta
gente, la quale è andata a vedere i mor . Non capendo cosa s a succedendo,
domanda cosa è successo e le persone le rispondono dicendo che non è accaduto
“niente di straordinario”.
I mor possono svolgere il compito di indurre Berta a capire ciò che è davvero
umano

Volumetria della Stazione Centrale di Milano e del Duomo


due degli esempi migliori di archite ura fascista
Ques edi ci svolgevano il compito di mostrare la maestosità della ci à di Milano.
La volumetria è un segnale semio co e seman co lo spazio glori ca la nazione.
Ulteriore esempio è il Palazzo di Gius zia.

Berta nota, stranita, la presenza di gruppi di stracci a terra. Non è normale che gli
stracci siano per terra, ma lei lo considerò quasi come un evento normale, ma le

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scarpe ca urarono la sua a enzione, perché era un bene troppo prezioso durante la
guerra (che di solito venivano rubate ai mor )
I mor coinvol nella rappresaglia svolgono il compito di imporre a Berta una verità.
Nei mor troviamo dei ragazzini, tra cui una bambina, e un anziano. In totale in
questa rappresaglia vengono uccise 126 persone.
La narrazione si fa dramma ca e surreale perché alcuni di ques mor parleranno
per lanciare, in qualche modo, un messaggio.
Queste gure prendono dei tra simbolici (il vecchio prende l’immagine di saggezza
e superiore sapienza). Accanto ai mor c’è la gente.
Davan a ques mor Berta capirà che i tedeschi hanno voluto colpire l’uomo dove
era più uomo (creare terrore nell’uomo con la rappresaglia casuale)
Tu sanno che nessuno è al sicuro e che, se i par giani con nueranno a fare le loro
azioni, morirà gente in modo casuale.
Così i nazis cercarono di condizionare le persone e, in qualche modo, obbligarli a
non sostenere i par giani con le loro azioni.
Le persone non cedono al rica o morale di chi vuole seminare terrore
“niente di straordinario”
bisogna essere pron a comba ere e non farsi vedere deboli

CAPITOLO LXIII    punto di svolta del romanzo


Berta è a Largo Augusto, capisce la verità , ma non riesce a trarne le conseguenze.
Nessuno chiese spiegazioni su quello che era successo, ovvero riguardo alla
rappresaglia appena eseguita.
Però no amo che tu compresero quello che stava accadendo
capacità di arrivare alla verità

CAPITOLO LXIV
L’a enzione si pone sulla bambina e sul suo viso
lei osservava un uomo adulto che a sua
volta la guarda
La bambina parla facendo cominciare un dialogo tra i mor e i vivi
I mor comunicano una
verità decisiva
La bambina comincia poi a parlare con l’uomo morto accanto a lei.
Tu o ciò l’evidenza dell'intenzione di chi ha voluto colpire l’uomo dove era più
uomo.
La parola tema ca del tolo (uomo) torna con un'accezione arricchita.
Questa intenzione fa captare la volontà di ribellione e non la paura.
La percezione di quello che è stato fa o e della profondità dell’o esa all’uomo è una
verità che porta con sé tante altre verità

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Tu avevano capito ogni cosa, ovvero avevano toccato la volontà essenziale.


Questo è il mo vo per cui Berta (prospe va dominante in questa scena) potrebbe
trarre anche conseguenze personali da questa visione.
“ogni uomo morto era come la bambina” tu i mor rappresentano la stessa
ingius zia e, quindi, la stessa verità
Figlio-di-Dio par giano che lavora per i tedeschi insieme a El Paso e Ibarruri, sono
in ltra .
Si occupa di curare i cani del Capitano Clemm.

CAPITOLO LXV  
Altra conversazione tra i mor , che comprende ancora la bambina

CAPITOLO LXVII   
Berta sta piangendo e si avvicina a lei un vecchio che le dice che non deve piangere,
perché se si piange si stanno acce ando le condizioni che hanno posto i nazis ,
rendendo inu le ogni cosa
Presenza dei cani diventano un’immagine del contrasto tra umano e disumano,
ques cani sono a ama e sono par colarmente carichi che
uno di loro (cagna Greta) diventa quasi protagonista, viene
mandata ad azzannare un ambulante che passava di (Giulaj)
aggredito da cagna Greca, la uccide con una lima.
La morte della cagna diventa una nuova occasione per i tedeschi di mostrare la loro
brutalità.
Vi orini so olinea che i tedeschi sono più ca vi degli italiani.
Giulaj viene aggredito, incarcerato e poi portato in caserma dai tedeschi, dove il
Capitano Clemm si vendica. (Il capitano ha tre cani e ques cani sono sta
programma camente a ama )
Quando Giulai viene portato in caserma, viene chiamato dal Capitano per quello che
sembra un interrogatorio
(capitoli XCIII-CIII episodio lungo ed ina eso, violento che prepara la ri essione in
corsivo che troviamo poi dai capitoli CIV al capitolo CVII)
Giulaj viene portato nel cor le dove il Capitano lo chiama.
Comincia questa specie di interrogatorio , dove poi Clemm ordina a Giuliaj di
spogliarsi, per poter veri care la veridicità di quello accaduto (ovvero voleva
veri care la veridicità dell'evento che ha portato all’uccisione della cagna Greta)

CAPITOLO CI
Qui ritroviamo il senso di questa farsa tragica.

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La nudità è un avvicinamento all'essenziale l’uomo nudo è ancora più uomo, ma


non basta.
Il capitano Clemm fa tu e queste domande perché ha bisogno di sapere più
informazioni possibili, dato che vuole conoscere la sua vi ma, cercando così di
arrivare alla sua umanità. Voleva conoscere che cosa era quello che stava
distruggendo
I cani vengono fa avvicinare e sono a ama . Giulaj si spaventa, ma anche se lui si è
reso conto di quello che sta per succedere. Nonostante ciò il capitano con nua a
negare quello che sta per accadere. Alla ne si fa buio e abbiamo assis to in modo
sconvolgente a una rappresentazione dove la volontà di Clemm è la
rappresentazione massima di distruzione di uomo.
A questo estremismo corrisponde la necessità, da parte del narratore, di
intraprendere una ri essione.
Rappresentando questa scena sconvolgente, capiamo che oltre all’umano, all’interno
dell’uomo troviamo sempre il non-umano.

CAPITOLI CIV-CVII
Se l’umano è colui che lo a per la libertà, abbiamo anche colui che è violento (le
rappresaglie e il massacro di Giulaj).
L’uomo è sia colui che viene o eso sia colui che o ende.
Quindi la domanda che Vi orini ci pone è estrema.
Anche i cani sono in mori e dispera .
Blut (uno degli altri cani del Capitano Clemm) sa che non può più seguire Figlio-di-
Dio dopo quello che ha fa o, ovvero che non può più essere amico dell’uomo
Enne 2 viene iden cato da un tabaccaio vicino a casa sua.
Il protagonista spera, poi, che Berta prenda conoscenza della verità che ha visto
durante l’episodio di Largo Augusto.
Una volta appreso che Berta non avrebbe preso la decisione più giusta, Enne 2
decide di lasciarsi morire.
Tornato a casa, riceve una visita di Lorena che gli consiglia di scappare, ma lui non
vuole farlo perché è stanco.
Riceve poi la visita di altri par giani che vanno a salutarlo, rendendosi conto che
forse può essere il loro ul mo saluto.
Tra di loro c’è anche un operaio che ricompare nelle ul me sequenze.
Lorena cerca di stare vicina ad Enne 2 durante le sue ul me ore di vita.

CAPITOLO CXIII
Lorena è a casa di Enne 2, chiede una sedia ed è fermamente decisa a restare con lui
tu a la no e.
“semplice” termine che è dell'ordine della verità e dell’essenziale.
Lorena sa di essere vicino ad una verità essenziale.

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Enne 2 so re perché la sua situazione privata non avrà una soluzione e vuole
aspirare ad o enere una condizione vicina alla semplicità.

CAPITOLI CXXIX-CXXX-CXXXI (in corsivo)


Il narratore prende la parola e si avvicina ancora di più ad Enne 2 con la volontà di
partecipare ai suoi ul mi momen e cerca di separare Enne 2, pronto alla morte,
dalla verità.
In ques paragra in corsivo il narratore con nua a sviluppare il tema dell’infanzia
facendo comparire i genitori di Enne 2 (sopra u o il padre, che ha for tra
autobiogra ci, ovvero rimanda alla gura del padre di Vi orini).

“aspe o gente” quelli che arriveranno sono, in realtà, i nazis che lo uccideranno.

Buio che cala la morte che sta arrivando che sembra coinvolga tu o il mondo

“e lei bambina?” Il narratore vuole fargli arrivare la Berta bambina , ovvero la


verità di Berta
La vicenda sta ad indicare (e anche a so olineare) tu e le vicende di morte ed
aggressione ed è, di conseguenza, una vicenda che rimanda con nuamente al
des no dell’uomo.
Enne 2 che aspe a la morte è come una specie di macchina (non è più un essere
umano) perché l’umanità è stata portata via dal narratore
Il narratore salva l’umanità di Enne 2, il quale si era arreso di fronte alla morte
La scena della morte di Enne 2 non può chiudere il romanzo Enne 2 è morto
ma la lo a deve con nuare

Penul mo blocco e ul mo blocco in corsivo an cipano morte Enne 2 (con un'ellissi)


Presente discussione su cosa è uomo comprende anche non uomo
Blocco in corsivo rappresentazione Enne 2 isolato nel suo appartamento e
arrivano par giani a fargli visita
fra di loro compare un giovane operaio

Enne 2 riceve la no zia di ciò che è successo (cani mor e messi in una ghiacciaia e
congela , la morte del capitano Clemm ucciso da El Pason e la ca ura di altri
par giani)
Assis amo ad un lungo periodo dove compaiono mol personaggi dei quali
conosciamo pochi tra
Il giovane operaio è l'ul ma persona che vede Enne 2, Enne 2 gli dà l'incarico
raggiungere un par giano che è il capo di un gruppo dei GAP che si chiama Orazio,
gli comunica un indirizzo che deve essere imparato a memoria e questo par giano

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incaricato da Enne 2 discute con lui sul fa o che lui voglia imparare e diventare "in
gamba" (espressione comune e connotata)
Par giano che discute con Enne 2 sta parlando della necessità di imparare ad essere
par giano e sopra u o imparare a comba ere

CAPITOLO CXXVII
Il par giano vorrebbe collaborare con Enne 2
Enne 2 ha dichiarato di voler ammazzare Cane nero ma lui si o re di aiutarlo
venendo cacciato
È evidente che questo dialogo della volontà del par giano giovane di imparare
cos tuisce il passaggio del tes mone espressione di con nuità
Espressione di una dimensione che in "Uomini e No" compare in modo appena
accennato e che diventerà centrale in più raccon di Fenoglio

I giovani che vogliono crescere, ci ricordano che c’è tu a una generazione diventata
grande nella guerra e, dolorosamente, è diventata grande comba endo (guerra
serve per diventare grandi ((par giani sono ragazzini) discorso che si riprende anche
con Fenoglio)
Evidente da parte di Vi orini la volontà di fare da contrappeso a ciò che sta per
succedere, ovvero la morte di Enne 2
Enne 2 viene disumanizzato diventa strumento di morte, si libera della sua
umanità e diventa una macchina, un'arma
Quando il narratore dichiara di volersi portare via Enne 2 da bambino, vuol dire
portarsi via la verità di Enne 2, l’umanità.
Ne salva in qualche modo la dimensione umana, e ca e di sen men (forte scelta
ideologica e pedagogica)
Romanzo incardinato sul con i o risolvibile per Enne 2 fra dimensione privata che lo
porta alla volontà di morire perché non riesce a trovare la soluzione ai suoi problemi
d'amore; e la dimensione colle va, ossia Enne 2 par giano e ciente, capo di un
gruppo GAP, uomo che non può essere connotato in nega vo.
Questa contraddizione su Enne 2 si incaglia ma Vi orini non vuole che questo sia il
messaggio nale, i paragra che concludono il romanzo sono strategici per quanto
riguarda la sua ideologia.

Il protagonista è di nuovo il giovane operaio che raccoglie il tes mone di Enne 2 e


deve essere al centro della narrazione
Insieme ad altri par giani capitana da Orazio di cui il giovane operaio ha o enuto
l’indirizzo vuole essere in gamba e imparare
ossia imparare a fare la guerra, colpire i
nemici (frasi for )

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I par giani sono su un camion, fanno un’azione par giana tra Pavia e Milano e vanno
ad uccidere i tedeschi
Il primo incontro è un incontro con una motocicle a con il sidecar, sul sidecar c’è un
pezzo grosso dell’esercito tedesco, un mezzo generale
Il par giano giovane comincia quindi a sparare, non prende bene la mira ma poi ci
riesce viene so olineato ancora che sta imparando
Compare poi un’altra motocicle a ed egli riesce a colpire anche questo mezzo.

CAPITOLO CXXXV
Mentre si muovono con il camion, arrivano ad un incrocio dove c’è una casa che
funziona da modesto bar
Davan a questa casa c’è una moto tedesca perché ha la sigla che incomincia con
WH
Il giovane operaio vuole scendere per andare a colpire il tedesco che sarà da solo
dentro al bar
A prima vista, nell’azione del giovane operaio c’è un salto di qualità perché vuole fare
qualcosa di nuovo e di più pericoloso
vuole scontrarsi faccia a faccia
Il giovane entra nel bar, chiede un ca è, c’è un’a esa
A questo punto accade qualcosa di nuovo, l’operaio si siede, guarda il tedesco e gli
strizza l’occhio ( ne paragrafo 135)
Il giovane par giano non uccide in quella occasione, ma perché nel tedesco
riconosce l’uomo (nel giovane nemico riconosce l'uomo)
Ribadisce la contrapposizione tra chi sa riconoscere l’umano e, invece, vuole colpire
l’uomo dove è più uomo
la stessa scelta di non sparare ribadisce la contrapposizione che è
naturalmente morale e poli ca
Questo momento potrebbe essere considerato come un'epifania dell'uomo,
determinante per mostrare il gesto di misericordia del par giano che non uccide in
quell'occasione, il gesto ribadisce la di erenza fra chi sa riconoscere umano e chi
vuole colpire l'uomo dove è più uomo

Ul me parole del romanzo      "imparerò meglio" disse l’operaio


Queste parole rimandano alla necessità di so olineare che la guerra deve con nuare
no alla ne dell’invasione tedesca e del fascismo
Messaggio che va a controba ere la ne tragica di Enne 2, ma questo messaggio è
preceduto da una scena emblema ca
riconoscimento dell’umano nel nemico
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Vi orini all'inizio faceva parte del fascismo, successivamente cambia completamente


opinione
Movimento che rivendicava una situazione migliore, un mondo moralmente pulito,
un mondo senza corruzione poli ca, volevano una poli ca che sapesse res tuire il
giusto peso a valori morali incorro , sen vano la necessità di uno stato puro
A ques ideali mol aderirono con sincerità e convinzione, si credeva quindi che il
fascismo potesse essere un ideale
Assis amo ad un periodo di grandi violenze dopo la prima guerra mondiale, c'era il
terrore che si veri casse la rivoluzione bolscevica (e nascerà il cosidde o biennio
rosso)
Mol ci credevano pensando che il fascismo potesse portare una nuova purezza MA
tu o cambia quando il fascismo sale al potere e diventa un par to
La delusione si di onde anche fra i giovani che credevano che si potesse cambiare
Il punto di passaggio per Vi orini fu la Guerra di Spagna, con questo avvenimento
per i fascis doveva essere normale schierarsi a favore di Franco ma per alcuni
fascis non andava bene, si creò una delusione che li convinse ad allontanarsi dal
par to fascista

Nel corso della seconda guerra mondiale l'Italia si schiera con i tedeschi pensando di
risolvere presto la situazione ma l'esercito italiano non era adeguato a comba ere
un con i o di tale portata
Mussolini fu ritenuto responsabile di questo disastro
nell'estate del 1943 si forma movimento interno opposto al fascismo che decide
di defenestrare Mussolini
Il gran consiglio del fascismo (con termini odierni il gran consiglio dei ministri), nella
no e fra il 24 e 25 luglio del 1943 decise di togliere la ducia a Mussolini
cade il fascismo

Due date importan


25 luglio 1943 gran consiglio del fascismo depose ducia a Mussolini e cade il
fascismo
8 se embre governo italiano a dato provvisoriamente al generale Badoglio
che conduce una tra a va segreta con i nemici, segreta
perché era pericoloso fare un'alleanza contro i tedeschi quando
erano ancora sul territorio italiano, la tra a va portò la
rma dell'armis zio il 4 se embre ma venne comunicato l'8
Ma fu sinonimo di disfa a, Mussolini venne incarcerato e poi liberato dai tedeschi
perché ritenevano necessario far avviare un governo che coprisse l'Italia centro-

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se entrionale ma non meridionale perché gli allea stavano risalendo dalla Sicilia
(risalivano senza trovare grandi opposizioni)
Italia veniva liberata lentamente partendo dal sud dagli allea (americani, francesi e
inglesi) ma tedeschi me ono Mussolini al governo, governo che in realtà era
controllato da loro e che quindi era una sorta di GOVERNO FANTOCCIO
Il governo aveva sede sul Lago di Garda e veniva chiamato Governo della Repubblica
di Salò
Governo controllato dai tedeschi a cui i fascis collaboravano con ferocia
I tedeschi quindi da allea diventano nemici
Al nord gli an fascis formano governo clandes no che comba eva il governo di
Mussolini e i nazis

Periodo molto delicato e terribile che va dall'8 se embre del 1943 al 25 aprile del
1945 con la liberazione

I 23 GIORNI NELLA CITTÀ DI ALBA


 
FENOGLIO VS VITTORINI
La distanza fra lo s le fenogliano e quello di Vi orini è una distanza molto grande;
diverso è anche l’a eggiamento nei confron della resistenza anche se sono
entrambi scri ori che hanno comba uto nella resistenza.

Vi orini è mosso dalla volontà di comunicare un messaggio posi vo,


dramma co perché si domanda il senso della violenza, e per cer
aspe è costre o ad amme ere che la guerra è sempre male
Vuole dare corpo ad un messaggio posi vo, ha la volontà di comunicare
messaggi di cara ere generale (come già dal tolo si vede)

Fenoglio schema camente, al contrario quello che non vuole fare è dare
messaggi né comunicare ideologie, ci res tuisce la realtà così come è
perché vuole liberarla da ogni astra ezza
Questo non signi ca ri utare gli ideali della resistenza, ma signi ca voler fare un
altro po di rappresentazione, voler escludere qualsiasi po di mi zzazione,
idealizzazione etc.

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Vuole una le eratura molto coraggiosa, non che Vi orini non fosse coraggioso, ma
Vi orini aveva bisogno di non cedere a qualsiasi po di pressione an resistenziale
(di qui il messaggio forte di “imparerò meglio” cioè nché non si ha nito si spara)
Fenoglio ha anche l’intenzione di far percepire la complessità del rapporto fra gli
intelle uali e la guerra, dove la guerra è per gli intelle uali non solo occasione di
crescita, non solo di azione
In Fenoglio appare non solo la percezione di un mondo di pericolo e terrore, ma
anche l’ulteriore ques one del rapporto fra il ceto intelle uale (piccolo borghese) e i
ce popolari.
La distanza quindi fra i due viene ancora una volta so olineata da questo rapporto e
dalla volontà di Vi orini di mi zzare il ceto popolare

Fenoglio, nel mostrarci una realtà così com’è, una realtà cruda, ci vuole mostrare una
grande prova per gli individui e il popolo che implica il recupero della capacità di
agire e il dramma di essere costre a riconoscere le nostre fragilità po davan alla
morte, ma anche tu o il disagio creato dal venir meno in tu e le condizioni della
vita quo diana (tema che abbiamo intravisto in Vi orini ma che non è messo al
centro)
Questa situazione di disagio e di distruzione della vita quo diana è molto presente in
Fenoglio e la sua insistenza sulla corporeità diventa anche l’insistenza sulla
creaturalità dell’uomo
Esempio si trova un passo cara eris co di Fenoglio: presenza di linguaggio
poe co ma anche di elemen provocatori. Fenoglio vuole demis care,
toglierci ogni idealizzazione, ogni illusione, andiamo a percepire la
realtà così com’è
Proprio perché scopriamo quanto è di cile la realtà, quanto è duro stare al mondo,
in seconda ba uta, questo diventa un modo per dire quanto è grande l’uomo.
Non punta sull’umano, sull’astrazione dell’umano davan ai nostri occhi ma ci fa
percepire quanto sia eroica la lo a quo diana, nella resistenza ancora di più.

Un’altra di erenza con Vi orini è la distanza anagra ca


Vi orini è nato nel 1908, Fenoglio invece è nato nel 1923 e appar ene alla
generazione fondamentale della resistenza na durante il fascismo
La generazione dei primi anni ’20 (la stessa di Calvino), è la generazione che ha
scoperto il fascismo nei suoi disastri ma che non aveva neanche potuto immaginare
che ci fosse un modo diverso.

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Va ricordato che:
1. Fenoglio sta con gli “azzurri modera ”
2. Fenoglio e il fratello Walter, furono ca ura dai fascis e la scamparono
perché fu salvato da una tra a va condo a dalla mamma e dai pre essendo
credente questo ci porta al fa o che in mol tes di Fenoglio la vicenda è vista
dall’interno del prigioniero

Nel libro i personaggi spesso si muovono con un meteo os le perché è un'occasione


per rappresentare cosa è la vita, inoltre accentua l'antagonismo della vicenda
Ognuno di noi è in lo a ed è costre o a comba ere per la propria vita
Guerra è simbolica per rendere cosa è la vita, vita messa all'estremo nelle situazioni
più aspre
Vuole toglierci tu e le illusioni riesce a creare epica dell'io contro il mondo
Fenoglio non vuole sminuire il valore della resistenza, anzi lo res tuisce perché
liberato di ogni mis cazione, illusione; nonostante la prima parte del libro sia molto
gro esca e mol si scandalizzarono

Fenoglio mostra molta in uenza della FILOSOFIA FENOMENOLOGICA


pensa l'essenziale liberando ragione
umana dai pregiudizi, tu o parte
dall'epoché ossia una sospensione del
giudizio, prima ci liberiamo dai
pregiudizi e prima potremo arrivare a
una rappresentazione del reale più vera

Tecnica narra va molto complessa, deve collaborare a una percezione della realtà
cosi come è
strategia opposta a Vi orini (Vi orini non si preoccupa di non essere reale,
voleva produrre un e e o ipno co; nulla di ciò in Fenoglio)
Fenoglio scri ore che ha voluto elaborare l'esperienza della resistenza come
un'esperienza decisiva per la sua vita e per quella di tu ed è considerato da mol il
grande scri ore della resistenza italiana
Bisogna anche ricordare che Fenoglio mentre fa il par giano scrive

Fenoglio ha con nuato a girare intorno agli stessi elemen ed argomen , even che
diventeranno la base della maggior parte dei suoi romanzi, mol dei quali non ni
perché muore giovane, a soli 41 anni

Ricordiamo che Vi orini era glio di un ferroviere, proviene quindi da una famiglia
umile e questo lo porta ad essere autodida a

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Anche Fenoglio proviene da una famiglia umile, il padre è macellaio, e la madre aiuta
in cassa; quindi è una famiglia piccolo borghese di commercian
MA piccolo borghese ha possibilità di cambio status sociale
Il glio del macellaio di alba può andare a fare le scuole “dei signori”, si appassionò
mol ssimo della le eratura inglese ma anche alla musica e alle canzone e inglesi
Protagonista di "UNA QUESTIONE PRIVATA" MILTON
La le eratura inglese punto riferimento s lis co e culturale che lo spingono alla
so olineatura dell'immagine dell'eroe solitario

Ebbe la fortuna di incontrare 2 grandi maestri:


LEONARDO COCITO che comba é coi par giani e fu impiccato dai tedeschi nel
1944
PIETRO CHIODI losofo dell'esistenzialismo e mediatore (traduce in italiano
integralmente "Essere e tempo" di Heidegger)
I suoi maestri contribuiscono a questa convinta elaborazione/esperienza culturale
non provinciale

Il rientro dalla guerra non fu un rientro facile


Una cara eris ca importante di questo scri ore è che non era inserito nel ceto
intelle uale, era un isolato da questo punto di vista, anche se proprio le sue scri ure
le erarie lo misero in conta o con le élite della nostra cultura e le eratura.
Egli NON è inserito organicamente nei ce intelle uali, è a suo modo un isolato
questo contribuisce alla sionomia dell’eroe solitario
È isolato ma per scrivere deve entrare in conta o con gli editor.
Non è uno che si me e poi a fare una professione intelle uale (gran parte degli
scri ori fanno poi delle professioni intelle uali perché di solito, chi scrive non si
guadagna la vita con la scri ura)
Egli fa invece il corrispondente per una azienda vinicola di Alba, fa un lavoro un po'
marginale, amministra vo da piccolo borghese.
Come già de o, durante la guerra par giana scrive, è come se avesse scri o un
unico libro invece ne ha scri due:
1. Uno sulla resistenza
2. Uno sulla storia dei ce che avevano cos tuito l’ambiente della lo a
par giana nelle Langhe.

Lui con nua a scrivere di questa esperienza fondamentale che ha segnato la sua vita
e con grande so erenza con nua a dare a questa esperienza il massimo di intensità
possibile
Uno fra i migliori scri ori della nostra storia che ha con nuato a riorganizzare i
propri tes .

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Scrive anche durante i comba men e me e insieme un testo che viene


convenzionalmente chiamato APPUNTI PARTIGIANI

• “convenzionalmente” perché non è un libro con il tolo, sono gli appun che
scrive Fenoglio

• Mostrano n dai primi passi l’intenzione di Fenoglio di andare a costruire un


grande romanzo che deve essere la somma della sua esperienza par giana:
romanzo in tolato "Il par giano Johnny" (libro scri o con una lingua inventata
[metà italiano e inglese] che porta poi a problemi lologici perché non lo ha
mai nito e si tra a di un libro complesso), non esiste nemmeno un'unica
versione, c'è stata quindi una serie di montaggi fra le varie edizioni

• Vuole rar fuori un grande romanzo ma n dalle prime rielaborazioni nel corso
della seconda metà degli anni 40 pensa che sia opportuno trarre dei tes più
brevi da pubblicare se possibile abbastanza rapidamente. La prima
elaborazione compiuta che porta un testo NON pubblicato ma che Fenoglio
vorrebbe pubblicare, di cui abbiamo la redazione completa, è quella in tolata
"Raccon della guerra Civile"

1. Pronto nel 1949


2. Titolo coraggioso perché Fenoglio azzarda un’espressione problema ca che la
storiogra a ha ado ato come opportuna che all’epoca era una piccola
provocazione
3. Riesce a proporre questo volume o con 7 raccon a editori importan
BOMPIANI (perplesso) ma, sopra u o, ha un’interazione molto a con
Mondadori (lavorava Vi orini) e Einaudi (lavorava Calvino)
4. Il libro così com'è non viene giudicato ancora pronto per essere pubblicato
5. Ci lavora ancora e dalla rielaborazione del primo volume viene fuori proprio "I
23 giorni della ci à di Alba"; libro fa o
di raccon della resistenza ma ha 12 raccon (6 di argomen resistenziale e 6
di argomento albese e langarolo, 4 dei sei raccon langaroli parlano
dell’immediato secondo dopo guerra)

Il pacche o dei "Raccon della Guerra Civile" del 1949 viene integrato pressoché
integralmente nel volume "I 23 giorni della ci à di Alba"
Questo deve far ricordare che Fenoglio nella costruzione del libro va a calcolando i
pesi, le simmetrie.
quindi la sequenza dei raccon è ripensata che ci dà degli esi abbastanza
riconoscibili, è vistoso il contrasto tra i toni abbastanza be ardi de "I 23 giorni

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della ci à di Alba" (racconto che è provocazione) e il tono che si va facendo


alla Fenoglio del racconto che segue in tolato “L’ANDATA”
I toli dicono molto, più di quello che ci pare a prima vista (ad esempio la ba aglia di
Alba non è una tra le più importan ma lo è per Fenoglio)
Un altro elemento forte che ci me e in chiaro che Fenoglio ha costruito con una
ricerca di simmetrie il libro è il fa o che dei 6 raccon resistenziali, i primi 3 sono
raccon di storie colle ve senza evidente so olineatura dei personaggi di rilievo (23
giorni della ci à di Alba, l’andata e il trucco), il secondo pacche o ha un protagonista
importante che spesso è percepibile n dal tolo ("Gli inizi del par giano Raoul")
micro-romanzo di formazione
in ambito par giano
“Vecchio Blister” vecchio che in realtà è un giovane ma appare vecchio nel
contesto
“Un altro muro” che in realtà è il racconto di una fucilazione
Questa sequenza non calibra solamente la scri ura all'interno dei raccon ma calibra
anche le simmetrie fra di loro
Ci sono anche elemen in comune: i raccon che parlano della vita civile sono
spesso segan da una profonda violenza anche dal punto di vista delle relazioni
interpersonali, questo rimanda alla percezione di uno mondo os le, all'insistenza
forte da parte di Fenoglio sulla condizione di ogni singolo uomo sba uto sulla terra
(parla di EIEZIONE)

Da un lato Fenoglio ha una visione dramma ca, antagonista e con i uale del
mondo, potremmo anche dire visione tragica se per tragico intendiamo una visione
di un mondo dove non c'è conciliazione, dove le an tesi non trovano una sintesi e
dove a tu i livelli c'è un'elevata con i ualità
MA parlare di tragico risulta essere un po' forviante perché è evidente che da parte
di Fenoglio ci sia la volontà di evitare ogni soluzione consolatoria e anche il
pate smo può essere consolatorio.
Se leggendo "Uomini e no" abbiamo notato che Vi orini fa in modo di
problema zzare ciò di cui parla e quindi di evitare facili soluzioni consolatorie, in
Fenoglio questa scelta è ancora più radicale e provocatoria nei confron del le ore
Egli evita ogni facile empa a e immedesimazione arrivando in taluni casi, come ne “I
23 giorni della ci à di Alba”, a elemen di deformazione gro esca, momen in cui il
ri uto dell’empa a, della consolazione diventa una cri ca forte o comunque una
volontà di demis cazione molto marcata (già presente nel tolo e ancora di più
nell'incipit)

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Ques raccon sono sta poi rielabora e rimandano alla tradizione dei
“RACCONTI PARTIGIANI”
nascono sulle riviste clandes ne
I raccon par giani sono di vario po, sono raccon in cui quasi sempre la
dis nzione fra buoni e ca vi è molto forte e pate ca
Si ha la necessità di leggere con quella duplicità di registro (BASSO E ALTO) nei quali
da un lato c’è la volontà di demis cazione che implica anche un avvicinamento a
modi colloquiali che talvolta sono deforman (quando si parla di fare bordello nel
modo di sparare), a questo uso sistema co di questo abbassamento comico con
elemen visibili di demis cazione fa riscontro un innalzamento s lis co e una
epicizzazione

L’intenzione di Fenoglio di demis care ha a che fare con la volontà di mostrare la


vita così com’è senza pregiudizi ideologici.
In tu o questo c’è una volontà forte di far percepire l’esperienza dall’interno e quindi
anche questo è una accentuazione della dimensione esistenziale. Dall’altro lato è
chiaro che in Fenoglio c’è una volontà di dare conto alla durezza della guerra anche
laddove la sua rappresentazione è volutamente an tragica (esempio: par giani che
in a esa dell’a acco dei repubblichini si me ono a giocare a carte e si distraggono
vicenda raccontata con assenza di coinvolgimento emo vo)

I 23 GIORNI DELLA CITTÀ DI ALBA


• Narratore che non ha la focalizzazione interna, mentre gli altri raccon
resistenziali lo hanno perché il punto di vista interno rimanda comunque alla
partecipazione dell’autore a quei fa che li elabora volendo farci percepire da
vicino quello che accade
• La persona vicina ai fa in questo libro è vicina all’uomo Fenoglio
• Racconto che nonostante tu o costruisce una partecipazione nei confron
della resistenza
• Racconto nel quale l’inizio metà circa del racconto è cara erizzata da un
a eggiamento fortemente ironico al limite del sarcasmo che però non deve
trarre in inganno perché non è così unilaterale come sembra. Per altro ci
potrebbe consen re di ri e ere sugli e e della manipolazione della durata
dal punto di vista temporale
• Suddiviso in 2: su 18 pagine, 9 sono dedicate a 22 giorni (le prime 9
raccontano dalla presa di Alba del 10 di o obre a la ne di o obre. L’a acco
viene all’inizio di novembre e in sostanza dura un giorno) e 9 sono dedicate a
un giorno.
• Nella prima parte del racconto c’è molta a esa mentre nella seconda
succedono molte cose essendo più veloce.
 

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• A noi interessa la di erenza di tono perché i toni be ardi e francamente
umoris ci dell’inizio ricevono un contrappeso forte dal passaggio a una
dimensione che pur non perdendo aspe di abbassamento dell’intensità
emo va e di ironia, però mostra sempre più che siamo davan a even
dramma ci contrassegna dalla so olineatura di una pioggia con nua che in
modo tu ’altro che nascosto viene paragonata al diluvio.
• S le distante da quello di Vi orini

RACCONTO I 23 GIORNI DELLA CITTÀ DI ALBA


“Alba la presero in duemila il 10 o obre e la persero in duecento il 2 novembre
dell'anno 1944.”
siamo di fronte a elemen che vanno nota : precisa connotazione dal punto
di vista temporale che possiamo opporre alla rela va vaghezza dei riferimen
vi oriniani.
Altro elemento è la simmetria numerologica alla quale corrisponde con evidenza
un’intenzione di demis cazione so olineata dalla simmetria, opposto questo 2000
e il 200 che non viene spiegato
Val la pena di so olineare come a pagina 12, venga so olineato che i 200 che
restano viene pesata interamente la ba aglia di Alba (siamo già alle prese con il
doppio registro di demis cazione)
"Presero, persero" dovrebbe suggerire somiglianza ma in realtà sono oppos

Pagina 18
“in quel medesimo giorno [...] par giani che sparavano nel ro a segni e taroccavano
le ragazze e riuscivano a non sen re il fragore della ba aglia di alba, che così fu
perduta alle ore 2 pomeridiane del giorno 2 novembre 1944”
2 numero ricorrente, e successivamente saranno proprio i par giani a scherzare sul
fa o che la ba aglia avvenga il giorno dei mor

FOCUS SULLO STILE FENOGLIANO


• Usa nomi repubblicano e repubblica con riferimento alla repubblica di Salò
che non viene mai nominata esplicitamente
• Non si troverà diale o stre o, ma espressioni del diale o piemontese
• Andamento sinta co che fa sen re il parlato con ridondanze, dislocazioni,
discordanze verbali…
• Abbassa il registro s lis co sia a raverso un lessico volutamente spinto verso
il colloquiale e per no verso il volgare e lo fa verso una sintassi non del tu o
aderente alle regole gramma cali cioè vicina alla oralità
• Vi sono molte simmetrie, c’è tanto lavoro dietro questo modo scanzonato
• Tante an tesi calcolate
 

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• Il suo gioco è molto provocatorio


• S le denso cara erizzato da un’al ssima densità di soluzioni s lis che spesso
dissimulate dove è le erario anche l’abbassamento.
• Vuole farci sen re la gente che commenta
• Fa penetrare dappertu o l’oralità che va a modulare le scelte di lessico
• Evidente in uenza della le eratura inglese

“i repubblicani ripassarono il ume Tanaro con armi e bagagli [...] per guardare se
non li seguivano d’appresso” armi e bagagli è una frase fa a per dire “con tu o
quello che ho” (abbassamento s lis co vistoso)

D’appresso alza il tono, è un po' le eraria, è uno sfo ò (presa in giro) usarlo

“quando furono sull’altra sponda e su di loro non rimase che polvere ricadente”
innalzamento s lis co per dire che se la facevano so o ed erano terrorizza .
Vi sono tan elemen comici.

“i generali che piangevano e mugolavano che si sen vano sen re dalla


vergogna” evidente è lo sfo ò
Con sempli cazione sinta ca (che ellissi del predicato)

Alla ne del racconto si parla anche delle campane che suonano per la liberazione di
Alba
“casomai ce n’era sempre da vedere uno o due con le mani legate dal l di ferro e il
muso macellato (espressione volutamente abbassata che fa riscontro ad una realtà
tragica)” si ricorda che ad Alba si vedevano i par giani ma quelli che si vedevano
erano soltanto i par giani

PARATA DEI PARTIGIANI


Una cara eris ca dei par giani è che non hanno una divisa, non avendo una divisa
uniforme devono inventarsi qualcosa per mostrarsi all’altezza della parata anche se
non hanno le divise da parata.
Ecco la rappresentazione in cui l’abbassamento comico è ancora più vistoso “fu la più
selvaggia parata della storia moderna (evidente l’esagerazione), solamente di divise
ce n’era per 100 carnevali (iperbole)

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"Fece un’impressione senza pari quel par giano semplice (piccolo gioco di parole)
che passò rives to dell’uniforme di gala di colonnello di ar glieria con gli alamari
neri e le bande gialle e intorno alla vita il cinturone rosso nero dei pompieri con il
grosso gancio” si arrangiano per apparire più belli, più ricchi ma sopra u o
capaci e all'altezza

“s larono gli azzurri con il fazzole o azzurro e i garibaldini con il fazzole o rosso e
tu portarono ricamato sul fazzole o il nome di ba aglia. La gente leggeva i nomi
come si leggono i numeri sulla schiena dei corridori ciclis con gli uomini s larono
anche le par giane e la gente, tra la folla, incominciò a mormorare “povera
Italia”” povera Italia perché le ragazze presentano abi mascolini.
Agli anni 40, la donna in pantaloni era già abbastanza osé
Le ragazze par giane erano portatrici di un’indipendenza che non era soltanto nel
comba ere i fascis , era anche nell’a rontare l’a vità di una vita pericolosa e
promiscua.
Nella provocazione c’è un passaggio ancora più forte perché si racconta come i
par giani, una volta nita la processione, scappano in gran numero da un’altra parte

Fine pagina 5
“intanto in Via Maestra [...] a farsi regalar tu o” sfo ò ancora più evidente.
Impiego del linguaggio militare per parlare dell’impiego delle pros tute

EPONIMO nome del racconto che dà tolo alla raccolta


L’inizio che abbiamo visto è un inizio clamoroso, si è segnalato in più occasioni che si
è davan ad un a acco par colarmente provocatorio nel quale Fenoglio esibisce una
volontà di an -retorica, ma sembra quasi sbe eggiare la stessa azione
par giana NON è così
C’è una modulazione ben percepibile in cui dai toni be ardi dell’inizio si passa a un
tono dramma co anche se Fenoglio man ene sempre un a eggiamento fortemente
an tragico.
Ri uta in ogni momento una facile empa a, non c'è un abbandono emo vo ma
nonostante le a tudini ironiche che abbiamo constatato in realtà il modo di
raccontare queste vicende è un modo che so olinea in qualche modo persino
insieme al disordine, approssimazione e a quell’essere sgangherato delle formazioni
par giane, c’è comunque un qualcosa che ha a che vedere con una partecipazione
auten ca a suo modo eroica.
[la strumentazione retorica usata in ques raccon è ra nata, e molto ricca Fenoglio
accosta in modo programma co abbassamen che fanno percepire il parlato
(abbassamen …) e dall’altro lato costella questa rappresentazione e il tessuto

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s lis co del suo testo di con nui elemen che sono anche di cara ere poe co che
puntano verso il basso e delle volte verso l’alto]
Fenoglio è molto a ento alle modulazioni interne, ma anche alle modulazioni fra i
diversi raccon
Alla rappresentazione per lunghi tra scanzonata de "I 23 giorni della ci à di Alba",
fa riscontro il racconto come "L’andata" che è un racconto tragico. In questo racconto
si ritroveranno anche diversi riferimen alla ba aglia di Alba appena perduta.
Oltre a rimodularli, riorganizza i raccon così come la sequenza.

Pagina 8 e 9
• Linguaggio volutamente spinto verso il basso
• “la repubblica, stabilì un fronte di non più di mezzo chilometro [..] carro
armato come un verme” comparazione di disgusto (verme) oltre che strana.
Ciò ha a che fare come il movimento del carro armato che si muove in una
maniera disagiata.
• A questo punto della storia il racconto ha mantenuto un tono fortemente
ironico che colpisce entrambe le par ma, non a caso, l’elemento che sembra
contribuire dal punto di vista della intonazione e dell’atmosfera s lis ca è
L’ELEMENTO METEOROLOGICO
con gura non soltanto una situazione ambientale, ma una
sorta di basso con nuo di Fenoglio, di un mondo os le.
Fine pagina 9
• Si veri ca una prima svolta e un cambiamento piu osto marcato di
intonazione
• “ma verso la ne di O obre [...] ume Tanaro parve rizzarsi in piedi tanto
crede” uso di metafore costante, antropomor zzazione
In Vi orini l’e e o poe co era o enuto in modo molto vistoso a raverso le
gure di ripe zione e un uso più modico di trasla a fronte di un lessico
fortemente sempli cato, MA NON è il caso di Fenoglio perché: il lessico è ricco
a vari livelli, tono volutamente modi cato, uso di trasla costante.

"Il ume esagerò al punto che si smise d'aver paura della repubblica per cominciare
ad averne di lui" c'è componente di iperbole ma anche situazione di ansia e
preoccupazione ancorata nei fa (personi cazione)

"Poi spiovve decisamente, ma il ume rimase di proporzioni più che


incoraggian " un'altra specie di ba uta per dire che rimane grosso

I par giani e i fascis cercano di fare una tra a va: i fascis vogliono riconquistare
Alba senza spendere energie e i par giani non dichiarano del tu o di essere in
di coltà ma "i fascis non vollero dire che non avevano voglia di riprendersi Alba [...]
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non lo fecero” oscillazione di toni molto marcata, diseroicizzazione della ba aglia di


Alba e dall'altra parte il caso non toglie nulla al valore di quelli che nonostante la
situazione insostenibile comba ono

Il seguito è la svolta ulteriore


il 1 di Novembre (Alba presa 2 Novembre) c’è l’a acco e si capisce che i fascis
stanno per a accare:

“due sole cose erano ben chiare [...] i par giani delle Langhe”
è proprio a pagina 11 che viene so olineato che ci sono si 200 uomini sui quali vi
pesò la ba aglia di Alba.

“Tu applaudirono [...] anche solo la camicia”


passaggio fenogliano perché da un lato ci ricorda chi erano i par giani (ragazzini
inesper che si cimentavano contro militari professionis ).

La trasandatezza, le divise scombinate, le non divise, l’approssimazione anche


nell’organizzare la ba aglia non sono più soltanto il segno di una condizione che può
essere presa in giro allegramente, ma sono il segno della capacità di resistenza, della
vitalità, del coraggio anche irrazionale, di quelli che sono sta disponibili a morire
per questo

Pagina 12 e seguenti
• Ci si chiede che cosa è successo, perché c’è un boato
"par una pa uglia [...] la repubblica non veniva”
da un lato l’evento tragico, uso di una concordanza non corre a

• La ba aglia sta per cominciare e la prima azione è un’azione da un lato


presentata nel modo trauma co, ma dall’altro lato è rappresentata con una
secchezza che è l’an retorica di Fenoglio.

• “i repubblicani [...] li ammazzarono colle carte in mano"


sequenza sinta ca per asindeto con 3 coordinate in parallelo che servono a
dare l’idea della fulmineità dell’azione

• L’azione con nua, i fascis stanno marciando, si dice “la terrà marcì”
è un iperbole più che una rappresentazione realis ca
Si nota anche l’inesperienza di alcuni par giani perché alcuni di loro si
me ono a fumare e accendere la sigare a= diventare un bersaglio al buio

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• “a quest’ora i fascis non erano già più vergini di mor ”


brutalità di questa immagine. Espressione che con ogni probabilità echeggia il
parlato

• “fango che cresceva come se avesse il lievito dentro”


comparazione abbastanza estesa che è un’esagerazione.

• “pioveva come in principio e le armi si arrugginivano a vista d’occhio”


iperbole

• “stavolta c’erano [...] parecchi pun della sua divisa”


rappresentazione della morte

• “verdi come ramarri”


comparazione agli animali cos tuisce abbassamento linguis co.
La presenza di animali andrebbe commentata perché a seconda degli scri ori,
si trova uno “zoo” diverso. C’è chi punta sull’abbassamento come TOZZI (che fa
paragoni con mosche, zanzare, formiche, ragni, vermi), D'Annunzio (cavalli,
gri, leoni, aquile).
Paragonare i solda fascis ai ramarri non dimostra un a eggiamento
par colarmente benevolo

• “il più grande e lungo [...] ba aglia”


sequenza in asindeto (stracciò, spianò sonno verbi cara erizza da suoni
sgradevoli).
La scelta di ques verbi non è solo un’alli erazione ma anche un contributo
alla sgradevolezza

• “fece dei mor , ma non tan ”


ambiguità fenogliana: da un lato ci porta a riconoscere la tragedia in corso ma
dall'altro lato rimane vago
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DETTAGLIO DEL FANGO


Fango su cui si scivola e si ritroverà anche nel racconto “L'andata”

• “il pendio [...] a grappoli improperandosi”


contesto tragico, rappresentato in modo che possa sembrare comico e il verbo
IMPROPERANSOSI verbo che deriva da un nome.
È un’espressione che è di alto s le? Per cer aspe si essendo molto
ricercata, per altri aspe no, sia per quello di cui parla, sia perché alla
componente aulica dell'improperio si accosta quello a cui Fenoglio fa
riferimento

Passaggio non comico ma tragico durante questa ba aglia i par giani sono sta
conforta dal fa o di udire e sparare una
grossa mitragliera che dopo si rompe.
Sfortuna , ma eroici (mitragliera antropomor zzata)

Altra immagine che torna spesso in Fenoglio: il ro a segno (spesso solda sparano
come un ro a segno)
Alba fu perduta il 2 Novembre 1944
L’ordine di ri rata fa una segnalazione molto signi ca va perché viene de o che i
par giani, pur sapendo che si devono ri rare, non lo vogliono fare.

• “tu avevano spallato armi [...] tremava come una creatura"


mescolarsi di toni di erenzia fra loro, ma anche la sostanza di questa
ba aglia ingloriosa rivela il valore e il coraggio di chi prova a resistere
nonostante la ba aglia sia perduta ma non vuole che nisca così presto

La ci à viene abbandonata, i par giani hanno un eroismo inu le e dall’altro lato


vorrebbero in qualche modo far vedere il loro eroismo. Addiri ura, mol si sporcano
di fango in faccia per dimostrare il fa o che sia stata una ba aglia di cile
A ques toni fortemente ambigui e alla parabola narra va, è evidente che questo
racconto è problema co dal punto di vista della posizione di chi aderisce alla
resistenza.
Potremmo dire che il seste o resistenziale va a coppie:
• Il tono be ardo de "I 23 giorni della ci à di Alba" è il contrappunto della
tragedia senza troppe mediazioni DELL’ANDATA
• Il confronto secco fra il cinismo dei par giani del TRUCCO e vice versa
l’idealismo e l’ingenuità del candore di Raoul (GLI INIZI DEL PARTIGIANO
RAOUL) che cresce e diventa uomo

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• L’esecuzione dei par giani che ammazzano un par giano e poi l’esecuzione dei
fascis della coppia IL VECCHIO BLISTER e UN ALTRO MURO

Tema dell'esecuzione
• Tema che ricorre perché è una maniera per Fenoglio di so olineare di nuovo
la brutalità della guerra
• Per esempio, gli ul mi due raccon parlano di esecuzione

Il narratore
Il narratore de "I 23 giorni della ci à di Alba" è un narratore che si riesce ad
iden care con precisione.
Non è esa amente esterno ma non è di certo interno, non è neanche esterno con
focalizzazione interna.
Questo narratore è esterno ma si lascia percepire vicino ai fa racconta , è QUASI
un narratore tes moniale cioè NON protagonista della storia che racconta ma ha
partecipato ai fa che racconta
Ne "L'andata" è esterno, ma a tra ha la focalizzazione che quasi sempre cade su
Negus che è il capo del gruppe o
Di cile iden care il protagonista.

L’ANDATA
• Di cile iden care il protagonista perché i protagonis sono 5 se vogliamo
dirlo in modo sommario: Negus, Bimbo, Colonnello, Treno, Biagino.
Di ques personaggi abbiamo pochissimi elemen cara erizzan , non c’è una
rappresentazione sionomica, non abbiamo nessun elemento di descrizione
del loro aspe o, ma percepiamo alcuni tra psicologici sopra u o dai loro
comportamen e dalle loro parole.
È un racconto molto sinte co, scocciato dove è una rappresentazione in cui
Fenoglio davvero non concede niente.

• Intenzione profondamente an -retorica ma non possiamo trascurare il fa o


che si rappresenta una tragedia (dove muoiono tu )
(an retorica = a eggiamento volto alla ricerca di un'onesta essenzialità
nell'espressione)

• C'è una rappresentazione molto forte di una vicenda tragica

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• Racconto che resta a lungo sospeso


Fenoglio è molto bravo nel tra enere la tensione e poi farla esplodere in un
nale “trauma co”

• Viene so olineata la presenza del par giano Bimbo


15 anni chiamato anche con altri nomi (zanzarino, merdino, merdone…)
È un par giano inesperto che si comporta da ragazzino e questo dà fas dio sia
perché si dedica ad evocare le donne sia perché è cara erizzato da un
entusiasmo un po' fuori posto
tra o psicologico che Fenoglio descrive un po' con pochi scorci
È lui che dà inizio all’azione perché dice che sua sorella può dare il segnale
dell’arrivo di un fascista, sergente, da solo, con la possibilità di ca urarlo

• Titolo NON neutrale si presuppone un andata senza ritorno

Elemento importante
Insistenza su mol aspe corporei sgradevoli
scelta molto provocatoria,
alterna va (esempio: Colonnello
che deve andare di corpo a inizio
scena, si comincia l'azione con
questo disagio, realismo che tra a
aspe solitamente esclusi
dalla narrazione, uno degli
elemen più importan della
narrazione)
Anche Negus verso la ne proverà una nausea che diventa dell’animo, disgusto della
vita (sensazione corporea si confonde con quella logica)
Ci sono nel testo fenogliano alcune parole diale ali piemontesi

“quando il meccanismo del campanile [...] fantasma re angolare”


si sta facendo giorno, ma non lo è ancora.
uso strano della parola "dirugginirsi" è il contrario di arrugginirsi ma usata
in modo scorre o in questo contesto
Abbiamo il meccanismo dell’orologio che inizia a sgranchirsi e il cielo che incomincia
a smacchiarsi dal nero (sta diventando giorno)
Di nuovo le cose prendono vita e diventano esseri viven
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Dobbiamo saper leggere in questa insistenza sugli elemen di corporeità, della


durezza della vita… non soltanto del realismo ma la so olineatura della lo a
evidente di ques personaggi che hanno una vita ancora più di cile di quella degli
altri

Bimbo ha tanta voglia di comba ere, è smanioso


parla di una ragazza Carmencita ma ne parla talmente tanto che suscita l'ira di
Negus che a sua volta gli ra uno schia o

Bimbo ha tanta voglia di comba ere ed è cara erizzato da un'elevata autos ma, la
smania di Bimbo di voler fare un'azione indipendente porta a compierla, ma questa
nirà male.
Colonnello invita Bimbo a non correre tanto, perché è inu le correre quando si sa
che si andrà in una missione quasi sicuramente suicida.
Ci sono mol riferimen interni, si ritrovano vari rimandi, i raccon cos tuiscono
varie serie di elemen in comune sono numerosi i rimandi alla vicenda di Alba

I romanzi che leggeremo in seguito sono tu colloca , riguardo al contesto


temporale, dopo la conquista (da parte dei fascis ) della ci à di Alba
Bimbo si cara erizza per un’insistenza per l’azione di guerra
vuole a tu i cos iniziare un’azione autonoma ed insiste quindi sulla necessità
di agire e co la sua giovane età spinge anche alla morte
Nomignoli da a Bimbo zanzarino, merdino, merdoncino
Cambio di passo dal punto di vista della velocità narra va in questo racconto rispe o
a "I 23 giorni della ci à di Alba” consiste nell'uso ampio del dialogato
Mentre "I 23 giorni della ci à di Alba" aveva una presenza rilevante del dialogato, i
successivi raccon (tu e 5) in modo analogo sono delle SCENE (episodi
rela vamente brevi, svol nell'ambito di poche ore a cui dedica molte pagine)
Uso insis to della scena e a momen l'uso della focalizzazione interna su un
personaggio ne "L'Andata" è Negus che diventerà il punto portante per le
narrazioni nali

Pagina 17
Cambio di passo di velocità narra va rispe o al racconto “I 23 giorni della ci à di
Alba” uso ampio del dialogato
focalizzazione interna su Negus
Uno degli aspe che ci riporta la focalizzazione interna è l’uso abbastanza frequente
di un elemento linguis co ( pico della narra va scri a) ossia la DOPPIA DEISSI
elemento linguis co ed è un segnale inequivocabile del cambio di prospe va
dei personaggi
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DEISSI il ricorso ad espressioni che, all'interno di un enunciato, facciano


riferimento: alla situazione spazio-temporale in cui lo stesso
enunciato è emesso (in relazione al tempo dell'enunciazione si parla di
origo dei ca); alle persone che eme ono o ricevono l'enunciato.

Pagina 19 e seguenti 
"Negus capiva che adesso"
narratore usa un passato per fare riferimento a degli even anteriori
Nel momento in cui il narratore passa ad “adesso”, ha spostato il fuoco della
rappresentazione
Vediamo la presenza di due pun di vista ravvicina da non darci un’a ra va
percepibile, ma ci fa avvicinare al racconto (crea contraddizioni morfo-sinta che).
Indicazioni dei che contradi orie (esempio pagina 19: racconto orientato verso
il punto di vista di Negus e alla ne sarà solo
su di lui)
Ci spinge ad avere una partecipazione più ravvicinata ai fa che si svolgono mentre
si svolgono
I micro spostamen verso i fa narra sono degli incoraggiamen al le ore che
viene quasi obbligato a stare nella vicenda.

Capacità di Fenoglio di mescolare gli s li in contrapposizione con l'oscillazione di


Vi orini che è sempre moderata

"rinculare" termine militare, ritorno dello sparo

"lontanare" (verbo privato dal pre sso) (lo ritroviamo anche in “La sera del dì di
festa” ) e e o imprevisto di allontanamento dalla norma

contrappunto le erario (cul smo)


cul smo = u lizzo di una forma linguis ca non per forza arcaica ma dotata di un
pres gio che la dis ngue dal linguaggio corrente e la me e in risalto in
modo contrastante
Linguaggio u lizzato da Bimbo abbassamento no alle parolacce e resoconto
narra vo che viene toccato da abbassamento
narra vo
I termini for non sono un presagio di morte, ma sono un uso an tragico
Sorta di ritornello in riferimento al mal di pancia di Colonnello (comincia a sen rsi
male quando si stanno avvicinando alla ci à di Alba) indica il realismo conseguente,
MA da un lato è una provocazione (realismo creaturale) i segnali di corporeità
sono segnali di fragilità

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Mentre fa riferimento alla corporeità di Colonnello, prepara anche un riferimento


alla corporeità di Negus (all'inizio è sica, ma diventerà presagio di morte e diventa il
desiderio di volersi abbandonare ad essa)
(Anche Raoul nel suo disagio ha sensazione vomito e di nausea)
Fenoglio vuole con nuamente so olineare il fa o che il corpo è in con nuo scontro
con il mondo di cile e la situazione in cui si trovavano in quegli anni

Pagina 21 e seguenti
Il rapporto par giani-popolazione civile è spesso in contrasto
Un contadino saluta i par giani chiamandoli “patrio ” (implica che siano i par giani
quelli che vogliono il bene della nazione)
Il contadino consiglia loro di uscire dalla strada e li avvisa del fa o che in giro c’è la
cavalleria
MA i par giani (sopra u o Bimbo e Treno) non sono molto convin della
dichiarazione del contadino (Bimbo vuole comba ere)
Presenza di piemontesismi “Negus disse niente e allungò il passo”
I par giani guardano Alba ricordano il fa o che pochi giorni prima ero all’interno
della ci à, mentre adesso possono solo osservarla da lontano

Pagina 24 e seguenti
I par giani sono arriva alla casa della sorella di Bimbo. Qui il punto di vista si sposta
dai par giani al sergente fascista.
Radio-Londra fonte di informazione perché davano anche trasmissioni in italiano,
che venivano ascolta sopra u o al nord d’Italia
Colpo di scena ellissi la sorella di Bimbo ha dato il segnale, ma questa
segnalazione non ci viene raccontata (come il sergente,
noi non sappiamo che i par giani stanno arrivando)
L’oste era preoccupato uno degli esempi sui rappor burrascosi e complica tra
par giani e popolazione civile
Poco dopo l’a acco al sergente, Negus comincia ad avere la nausea che viene
inizialmente associata alla stanchezza
Dopo abbiamo la marcia dei par giani con il prigioniero e qui il racconto si rivela
elli co (non sono state de e alcune cose che stanno avvenendo) e ritroviamo il
secondo colpo di scena il dubbio sull’avver mento annunciato dal contadino
cadde, perché la cavalleria sta arrivando
Uso le erario di una similitudine “cadde rigido in avan ”
"come il tamtam vicino nella foresta" segnale di pericolo
so olineatura dell'os lità dell’ambiente fango ovunque che rende di cile i
movimen (si scivola)
Il punto di vista poi cambia, divenendo quello di Negus, che cerca di scappare

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Mentre leggiamo della sua fuga, ci viene de o che Bimbo viene ucciso e
successivamente viene ucciso anche Colonnello (il racconto è veloce)
Fango dovunque e si scivola situazione dramma ca rappresentata con grande
rapidità
Verranno in seguito uccisi anche Treno e Biagino
di nessuno abbiamo visto il momento in cui
vengono ammazza , ma abbiamo capito che
sono sta uccisi
Frequen in Fenoglio le immagini che rimandano al mare e all’acqua
La stanchezza, a fronte della situazione, diventa una CUPIO DISSOLVI (farla nita in
fre a perché non ce la fa più).
La resa di Negus risulta molto dramma ca perché contenuta, non ci viene spiegato
nulla ma l’autore cerca di farci percepire le stesse sensazioni provate da Negus.

Pagina 27-28
Sensazione di RALLENTY la morte di Negus avviene in pochi secondi, ma Fenoglio
cerca di farci percepire al meglio la morte del personaggio Lo spostamento, inoltre,
rende più percepibile la forza della situazione
Il punto di vista torna esterno a pagina 27

IL TRUCCO
Racconta di un esecuzione
C’è un gruppe o di 3 par giani: Giulio, Napoleone (Nap) e il Moro
I tre par giani fanno parte del gruppo di René (il cui capitano viene chiamato “Il
capitano” per antonomasia).
Avevano il compito di gius ziare un prigioniero
Si trovano in macchina loro tre, assieme al prigioniero e a una sta e a.
Termini in sos tuzione di ammazzare scorciare o “aggiustare”
Ricorrere del disgusto Napoleone tocca la coscia del prigioniero e prova
sensazioni sgradevoli che ci portano a una sensazione
corporea.
Percezione che se non si trovano i mor è meno probabile che i locali abbiano
problemi

Pagina 30-31-32
Il trucco (che non viene rivelato narrazione elli ca) è la narrazione di Moro che
dice, mentre Giulio e Napo li gano, “vedetevela voi, io sto qua”.
Il Moro si è inventato qualcosa per stare con il prigioniero vicino alla macchina
C’è un momento di incertezza, ma non abbiamo alcuna spiegazione

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Giulio va di gran passo, mentre Napo ha male alla milza (quasi un mal di pancia), poi
si riprende e avrà una conversazione con dei locali per decidere dove seppellire il
prigioniero.
Rumore è il rumore della zappa che scava una fossa per un cadavere
Sen re il rumore della zappa vuol dire avere la certezza che qualcuno sta per essere
ucciso e che la fossa sia des nata a lui
La ra ca non viene chiarita e non si sa di cosa si sia tra ato, avviene dietro la collina
quindi sentono ma non vedono
In realtà il Moro, appro ando della loro assenza, ha ucciso il prigioniero fascista
Finale brutale dove par giani discutono del prigioniero in modo brutale
Riferimento al realismo sorbisco (alle componen corporee più disgustose o basse)
Il prigioniero prima di essere gius ziato si fa la pipì addosso, spesso chi sta per
essere gius ziato perde il controllo delle proprie viscere
Questa so olineatura vuole indicarci la paura del prigioniero
elemento di umanità e anche di fragilità
Se il prigioniero ha paura, non vi è tanta soddisfazione, si ha più soddisfazione a
uccidere uno che, di fronte alla morte, con nua ad a ermare di essere fascista
(quindi è contento che si sia pisciato addosso)
I par giani cercano di consolarsi, perché pensano che il Moro non si è diver to tanto
come lui in realtà sperava
Presentazione par colarmente provocatoria mostra la volontà di fare male che ci
allontana da qualsiasi idealizzazione
Di erenza tra Vi orini e Fenoglio molto grande
Vi orini voleva dimostrare che nei par giani non c’è ca veria nel voler uccidere
uomo, ma era proprio una volontà (perché anche relazionata alla patria)
Qui si va no in fondo, dobbiamo prendere a o che la ca veria sia presente anche
nella parte buona dell’uomo

GLI INIZI DEL PARTIGIANO RAOUL


Racconto molto complesso
Qui il protagonista (inizialmente Sergio ma poi cambia nome in Raoul) è unico ed è
de nito, delinea un unico percorso preciso
E’ un mini-romanzo di formazione (Bildungsroman)
forma simbolica importante; vediamo un movimento dello spazio sociale
(qualcuno che nasce in un modo e poi cambia)
Vi è un rapporto tra giovinezza - ine tudine - inconsapevolezza
Qui il racconto delinea un percorso che termina con un forte disagio
Raoul è un giovane piccolo borghese, è all’ul mo anno delle superiori ma è già un
intelle uale

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A raverso un percorso nel quale la generica capacità di capire com’è il mondo, Raoul
è anche protagonista di un mini-romanzo dell’ine tudine (non è solo ingenuo, ma
anche imbranato).
Fenoglio sinte zza un romanzo di formazione in un contesto par giano includendo
in esso anche un romanzo dell’ine tudine
Viene ribadito che l’adesione alla resistenza segna una prova per formare all’età
adulta, che viene formata nel modo più dramma co.
Il percorso disegna una esaltazione poco fondata all'inizio e il con i o con la realtà
Raoul vive una condizione di disagio che va crescendo
Nei primi minu , che poi diventano ore, si trova nella condizione di una percezione
di disagio e paura ancora infan lmente prova un senso di disagio che diventa
senso di esclusione
Entra in crisi e pensa di scappare, senza farsi beccare, e tornarsene a casa da sua
madre (che lo aveva avvisato)
Però trona con i par giani e viene mo vato perché gli viene dato il compito di fare la
sen nella, compito che lo fa sen re integrato

Racconto ar colato con una stru ura quasi da romanzo di formazione, ossia: "Gli
inizi del par giano Raoul"
In questo racconto Fenoglio me e a fuoco una ques one intelle uale (Raoul è uno
studente ma che va a comba ere, me e quindi a fuoco una ques one centrale della
resistenza cioè quella di chi andava a comba ere a rontando non solo i disagi di una
vita fa cosa e pericolosa ma si andava anche a collocare in un contesto di ce
popolari poco propensi a riconoscere la nezza del pensiero ma abitua a ragionare
a raverso capacità pra che)
Presente evidente traccia autobiogra ca (in qualche modo Fenoglio giovane
studente potrebbe avere vissuto esperienze simili)
Percorso che delinea un inizio in condizioni di idealizzazione esagerata e di mancata
consapevolezza della realtà, trauma dello scontro co una realtà di cile da idealizzare
Uso del punto vista fortemente unitario, viene privilegiato il punto di vista di Sergio
che poi diventa Raoul
Possiamo dire che c'è forte analogia fra questo racconto e racconto "Un altro muro"

Pagine 34 e seguenti
Raoul molto giovane 18 anni scarsi
ques one dell'età molto ripetuta e tornerà come
tema importante nel racconto "Vecchio Blister"
Vecchio Blister ha 40 anni e il fa o di avere quest'età lo isola dalla massa di par giani
(elemento di potenziale ducia e ricorso a persone più esperte ma allo stesso tempo
di sospe o)

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Raoul viene rappresentato nell'aspe o dell'abbigliamento (ritra o di un ragazzo per


bene, piccolo borghese, ves to non per ciò che lo a ende)
Comparsa sintassi non corre a
Ges di Raoul mostrano la sua ingenuità si presenta con tu e le cose nuove
come se stesse andando ad una festa
No amo che il punto di partenza di questo mini romanzo è la sensazione di essere
separato dalla comunità (non avere senso di appartenenza)

"mosche o a bracciarm" imbracciato

"E poi aveva i capelli n sulle spalle come uno del Seicento"
allusione a "I promessi sposi"

Fenoglio me e a fuoco degli elemen per i quali il protagonista ha dei privilegi che
sono il segno della sua condizione borghese, vengono lascia nel corso della
narrazione (esempio: quando un par giano si rivolge a Raoul chiedendogli se ha del
tabacco, domanda sembra generica ma in realtà è speci ca; una volta rollarsi le
sigare e indicava il passo dietro al comprarsi le sigare e già fa e, il fa o che il
par giano non chieda dire amente se ha una sigare a è un segno della condizione
sociale e si aspe a il tabacco non le sigare e nazionali che Raoul possiede e il
par giano ne prende 2)
Raoul ha le sigare e nazionali non erano costose o ra nate (sono piu osto
economiche, segnale di un borghese non troppo
ricco)
Il par giano non si accontenta di una sigare a ma ne prende due
Il privilegio sociale di Raoul verrà anche so olineato nel passaggio della pistola
nuova messa in risalto, pistola che si è comprato apposta
Parabola di Raoul all'inizio è di incrinatura alla sua percezione ideale della guerra, va
sentendosi come un uomo valoroso

Si reca dal comandante Marco, nessuno gli dà par colare a enzione, Raoul esplora
tra le stanze del palazzo del comune dove vi è il presidio par giano e nella terza
stanza trova una donna con un uomo che si stavano scambiando a e uosità no a
poco prima
Uomo portava una divisa vengono evocate le diverse divise del romanzo
In questo contesto Raoul si aspe ava una situazione formale, un arruolamento
Marco si accorge che Raoul è diverso dagli altri par giani è uno studente e si
vede

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Percorso di Raoul segnato non solo dalla delusione, che dal nostro punto di vista
diventa la demis cazione da parte di Fenoglio, ma anche dal more di non essere
acce ato
Una percezione immediata del non essere al posto giusto
Raoul è go o perché non sta al suo posto, fa o che va so olineato per
ricordare come siano sta in tan che hanno spostato la propria condizione
sociale e sono entra in un contesto cara erizzato da comportamen non
acquisi
Marco chiede a Raoul se è uno studente (studente di 4° superiore)
Aspe o sinta co del dialogato "Non c'è granché di studen tra i par giani"
Uso frequente del verbo uscire in modo transi vo dal punto di vista dell'italiano
è una scorre ezza "uscì la
pistola a metà"

Passaggio par colarmente signi ca vo capitano Marco vuole sapere come si


chiama il nuovo par giano
Raoul esita perché di nuovo si sente a disagio, a confronto con gli altri teme che la
sua scelta di aver cambiato nome sia mo vo di risate sfo ò
Ma in realtà Marco lo apprezza
Passo importate perché viene messo in evidenza un verbo che si rivelerà essere
centrale nel racconto RIDERE
Comico è qualcosa di molto complesso e delicato, mostra la delicatezza culturale del
comico far riuscire a ridere o meno
legato anche a sistemi di valori condivisi (oggi nessuno riderebbe per sfo ò su
disabili o gay)
Henry Bergson scrisse un libro molto importante sul riso nel quale spiega che ridere
non si fa da soli MA si ride sempre con qualcuno contro altri
Racconto costellato di riferimen al riso ma in ques riferimen Raoul non ride mai,
sono sempre gli altri che ridono
A eggiamento del ridere è un segnale importante del percorso di Raoul

Signi ca vo che Marco (più intelligente degli altri) invi Raoul a mescolarsi con gli
altri
Raoul esce ma nessuno lo accompagna, solitudine profonda, non dell'esser solo a del
sen rsi fuori posto

Par giani si stanno allenando sparando e Raoul si avvicinava a loro MA si sente come
in collegio, se non peggio quindi si sente male

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I par giani, vedendolo arrivare, lo prendono in giro pesantemente perché la


resistenza era iniziata dopo 8 se embre 1943 (Raoul veniva considerato come uno
che se l’era presa con comodo ed erano passa anche più di 10 mesi)
A questo punto Raoul sente nel suo disagio che i par giani sono bru (“hanno facce
non umane”) cosa che non è vera
non s amo assistendo a una percezione ogge va, ma a una percezione sogge va
di Raoul che li vede più ca vi di lui e non si ritrova con loro

Pagina 38
Arriva un par giano che, a de a di Raoul, aveva una faccia umana, sembra
simpa co Sgancia
Dopo aver visto il suo sorriso, che appariva pieno quasi dal sembrare feroce, Raoul
pensa di essersi sbagliato
Viene poi mostrato so lmente che Raoul si faccia fregare sapendo che lo stava
fregando
“solo più” forma diale ale piemontese

Abbiamo capito che Raoul percepisce il suo essere borghese come qualcosa che lo
me e in debito nei confron di coloro che sono meno fortuna di lui, ha un senso di
colpa nei confron degli altri compagni che non sono come lui
Il disagio di Raoul ha un evidente derivazione dalla sua condizione sociale (si sente in
colpa perché sta meglio degli altri)
Compare Jole personaggio femminile, è una sta e a par giana
Tornerà in altre scene.

Pagina 40 e seguenti
Raoul si accorge che il fa o di essere uno sconosciuto non era una componente che
lo favoriva
Disagio che cresce Raoul si sente in dovere di fare un gesto militaresco (ba ere i
tacchi e me ersi sull’a en ) gesto secondo lui necessario ma
l’a eggiamento è completamente fuori luogo nel contesto
par giano
Il pasto: il pane se lo rubano l’un l’altro, come accade con le bistecche
(immangiabili); vengono portate anche delle pere (acerbe e dure come pietre)
Raoul trova strano questo contesto perché non può sfamarsi e si sente a disagio
Un par giano, Miguel, vuole seguire Jole per spiarla e Marco non ba e ciglio e ride
con gli altri, anche in questo caso Raoul è totalmente a disagio.
Un’altra scena dove no amo il suo disagio la vediamo quando il gruppo ha un
dialogo sulla poli ca e i par giani cri cano i monarchici e Raoul si sente quasi
a accato.

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Tu ridono ma il disagio di Raoul aumenta a dismisura


disagio corporeo (senso
di nausea)
Raoul si allontana, perché disgustato e spaventato da tu o, e con nua ad invocare la
mamma (cara eris ca del romanzo di formazione passaggio dall’infan le all’età
adulta)
Dopo tan disagi, Raoul è tentato di andarsene e nella sua paura, ormai razionale,
teme anche che i par giani lo seguano con le armi.
Scappa e si nasconde in un fosso, in questo contesto la crisi di Raoul è arrivata al
culmine e ha un rimorso che coincide con il ricordo di chi gli aveva sconsigliato di
par re, ossia la madre.
Quando Raoul rievoca la madre, narra vamente parlando, abbiamo uno stop e un
arretramento FLASHBACK
Ogni sfasatura tra fabula e intreccio viene de nita ANACRONIA
(l’ordine crea e e di prospe va narra va e vediamo che ogni narrazione ha delle
sfasature)

ANALESSI ashback è la norma dei raccon , è normale che i raccon


si svolgono ricordando fa passa e poi facendo dei
sal temporali ancora più indietro (non se ne vedono
molte perché le analessi sono qualcosa che è in
rapporto con l’uso della durata e se ci sono scene non
possono fare grandi movimen nel tempo). Vanno a
interrompere un certo po di narrazione, se facciamo
una scena non possiamo andare avan e indietro nel
tempo in con nuazione

PPROLESSI ashforward sono più di cili da ges re e sono meno naturali, ci


vuole una strategia narra va più par colare.

In tu i raccon il rapporto fabula-intreccio è ben sviluppato.


Le analessi aumentano qui e in "Un altro muro”, dove abbiamo un protagonista che
ricorda.
Inoltre ritroviamo l’analessi anche in “Vecchio Blister” (ricorda i fa che lo hanno
portato a trovarsi in quella situazione)
La sua corsa disperata assomiglia alla corsa di Milton nel nale di “Una ques one
privata”
Analessi: Raoul torna indietro di o o ore, perché sta già cambiando idea vediamo la
scena della sua partenza, dove la madre cerca di convincerlo a rimanere e
lui rimane fermamente convinto della sua decisione di unirsi ai par giani.

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La donna cerca anche di tra are, ma Raoul è irremovibile

“tu non sei buono per fare il soldato”


sembra che la madre la pensi come i par giani

“se con gli altri sapesse ser duro quasi crudele come lo era [...] non riusciva
sicuramente la porcheria del cambio della pistola"
sintassi assenso e considerazione psicologica, sa essere forte con i deboli e debole
con i for
Nessuno aveva fa o caso alla sua assenza e, quando torna, a Raoul viene chiesto di
andare a fare la sen nella
passaggio psicologico determinante c’è una percezione di essere
stato in qualche modo acce ato.
Nel momento in cui gli viene dato un incarico comincia far parte di quella comunità,
si sente acce ato da quella comunità e ha la percezione che gli altri si dano di lui.
Finito il periodo di guardia deve andare a dormire ma gli esce di cile, anche perché
non è assolutamente abituato a quel contesto

Pagina 46 e seguenti
Qui Fenoglio con nua la narrazione, ma facendo un trucco
non siamo sta avver che la scena non è realtà ma è un sogno, ha sognato
qualcosa di preven vabile, dato il contesto, ma non è accaduto nulla.
Il le ore è vincolato al punto di vista di Raoul, percepisce la distanza dal pensiero del
protagonista ma ha bisogno di segnali, che qui non si ritrovano.
Delio ul mo par giano con cui Raoul ha a che fare prima di addormentarsi ed il
primo con cui parla quando si sveglia
"mancava solamente” sinta ca assenso singolare per riferirsi a un plurale
Raoul dice a Delio che ha sognato che quest’ul mo veniva ammazzato (minimo
gesto aggressivo): sta entrando nelle nuove norme di comportamento acquisendo
uno spirito più adulto, assume un a eggiamento più duro.

Raoul ride la sua risata, unita a quella di Delio, segnano una nuova
appartenenza, il gesto della risata include Raoul nella comunità dei
par giani.

VECCHIO BLISTER
Qui Fenoglio a ronta il tema del rapporto tra i par giani e i civili
Questo tema viene messo a fuoco a raverso la vicenda di un par giano che me e a
rischio il rapporto comportandosi abbastanza male, infa Blister si ubriaca e cerca
altro alcool presso le case dei civili e, man mano che va di casa in casa, diventa

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sempre più ubriaco e violento, arrivando alle minacce e anche a sparare (uccide un
cane)
“sporca la bandiera” fa qualcosa che me e in ca va luce tu a la comunità
par giana di fronte ai civili
Blister ha fa o qualcosa di terribile e deve essere gius ziato dai suoi stessi
compagni si percepisce il bisogno di costruire una gius zia semi regolare
Il tema della violenza si mischia a quello della moralità, perché è giusto uccidere un
par giano che si comporta male
Fenoglio ci dimostra il dramma di coloro che devono ammazzare uno che sta con
loro
Oltre al tema generale dei civili, della violenza e della moralità, troviamo il gioco dei
pun di vista (suspense)
da un lato troviamo Blister (svolge una specie di arringa, si auto convincerà che
la sua arringa difensiva sia andata a buon ne) e dall’altro troviamo la comunità
(che sa che dovrà condannare)
Anche il nale de “La luna e i falò", termina con una esecuzione legata allo
spionaggio (San na, personaggio bello e doppiogiochista, e deve venire gius ziata
dai compagni)
Qui Fenoglio costruisce una linea narra va seconda a raverso la voce stessa di
Blister (c’è il primo narratore e poi c’è un altro personaggio che prende in mano la
storia e racconta lui)
Anche ne “La ragazza di Bube” ritroviamo il fenomeno della linea narra va seconda:
Bube, a lungo fuori scena, rientrerà nel racconto per raccontare un evento violento
di cui è stato vi ma
Blister è colui che, nei momen di tensione, si me e a raccontare delle storielle
comiche ed è qui che ci dice che ha 40 anni
Vediamo che con nua a raccontare la sua storia, cercando più volte di gius carsi
(a erma che nell'ul ma casa, dove ha ucciso anche il cane, ha visto un gagliarde o
fascista, in realtà era solo ubriaco e quel gagliarde o era il premio di una gara di
ballo)

Pagina 54
Blister con nua a raccontare di aver fa o il proprio dovere e, a quel punto, si è fa o
mezzogiorno e i par giani vanno a mangiare.
Tu erano in silenzio, mangiavano e pensavano e si sen vano solo rumori dei pia
e delle posate.

Presenza insis ta del tema dell’esecuzione, diventa problema co nel momento in


cui si parla di “esecuzione interna”

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Vediamo la necessità di gius zia, di e ca forte che sos ene la necessità di uccidere
La presenza di un narratore di secondo grado, abbiamo un ulteriore narratore che è
un personaggio della storia
Blister compie una narrazione che è anche un arringa narra va
il ne ul mo è la sentenza (che sarà la condanna a morte)
Blister amme e ma ra fuori vari argomen di difesa (spesso marginali)
Era sicuro di aver convinto i suoi compagni, era convinto che l’esecuzione fosse una
messa in scena e che, una volta nito “il teatro”, tu sarebbero torna a vivere la
loro vita
Ancora una volta Fenoglio costruisce dei rappor di simmetria:
Blister deve essere gius ziato ma pensa che non verrà ucciso; nel racconto seguente
troveremo due giovani che dovranno venire gius zia da fascis (ma non terminerà
come ci aspe amo)
gesto di alto spessore Blister stende le proprie mani in avan (scena che
vediamo sia a pagina 71 sia alla ne del racconto).
Vediamo inoltre che, durante il racconto, si torna spesso sulla ques one di Alba,
Blister era il soldato par giano che, dopo che Alba era stata perduta, aveva l’incarico
di reperire i corpi senza vita dei compagni mor in ba aglia, sempre Blister pensava
che non poteva essere condannato dato che aveva svolto un compito di simile
importanza
Inoltre, all’interno del racconto, ci saranno par giani che vogliono gius ziare Blister
mentre altri non se la sentono
tema del teatro Blister si vuole convincere che tu o sia una messa in scena,
prima cerca di auto convincersi e poi cerca di convincere gli altri compagni
Blister interpreta quello che sta succedendo come un’azione che non giungerà mai
no in fondo (quando, in realtà, alla ne verrà ucciso)

UN ALTRO MURO
Siamo nella ci à di Alba riconquistata dai nazis .
Anche qui abbiamo la costruzione di un punto di vista
Narratore esterno con focalizzazione interna (il narratore ha la voce ma assume una
focalizzazione interna ssa, su un solo personaggio, importante perché da un lato
consente a Fenoglio di enfa zzare le angosce di un prigioniero che sta per essere
gius ziato, dall’altro vediamo come, a raverso questo procedimento, il narratore
che è a conoscenza di tu o decide di non dirci tu o ciò di cui lui è a conoscenza)
aumento della suspense e del coinvolgimento emo vo
Max punto di vista principale
Lancia secondo soldato
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Focalizzazione interna ci fa stare vicino al personaggio, condividiamo le sue


emozioni, l’e e o narra vo è un altro: l’uso della focalizzazione interna ci fa vedere
come a raverso questo procedimento il narratore che sa tu o evita di dirci tu o e in
modo ancora più marcato ci costringe a tu arci nel non sapere del protagonista
Siamo costre a vedere ciò che vede lui una visione limitata
Risultato di questa scelta narra va è aumento della percezione emo va sia un
aumento della tensione o suspence

Presenza di de agli autobiogra ci vistosi

Potassa caus ca sostanza che serve per la pulizia

Insistenza sul punto di vista interno Max viene portato in una cella molto buia
siamo costre a vedere solo degli scorci (assumiamo la sua percezione visiva)
Capiamo che Max non viene picchiato mentre gli altri si
di erenza di tra amento
Max è badogliano (fronte dei liberal democra ci) mentre Lancia è un garibaldino

A enzione ai de agli par giani che vanno a fare la pipi (hanno una la a dove
sbrigano i loro bisogni)
Anche qui vediamo spesso che la sintassi riprende le scorre ezze dell’oralità

Paragone con la prima no e di Raoul


non è dramma ca come quella di Max e Lancia, Max ragiona e pensa,
stupendosi del fa o che Lancia si sia addormentato subito e lo guarda pensando
che sia morto sguardo delirante, cerca di immaginarsi come sarà lui stesso
da morto

Pensiero rivolto alla madre classico pensiero nei momen d’angoscia


Max viene preso anche da una ri essione meta sica e religiosa, pensa che nulla della
sua vita dipenda da lui e pensa a Dio a ermando che non c’è, sopra u o in quelle
circostanze pensa che non esista; poi pensa alla madre (analessi) e al suo dolore, ma
non riesce ad averne pietà perché ha bisogno della sua pietà per se stesso, pensa
anche a una sua ex danzata (Mavi) e vede nel suo pensiero il suo nuovo danzato e
prova per quest'ul mo un invidia stravolgente, solo perché lui ( danzato) non
doveva essere fucilato
Pensa quindi alla vita e a quante cose gli mancheranno e prova invidia per chi
con nua a vivere e fare cose comuni
Ri essione molto agitata sullo stare al muro con chi, Max spera di stare al muro
insieme a Lancia “se ci me ono al muro insieme
facciamoci forza tra di noi”
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I solda fascis chiedono a Lancia di togliersi le scarpe e gli danno delle ciaba e, le
scarpe venivano conservate perché considerate un lusso

A Max non viene chiesto nulla altro elemento di di erenziazione

Viene posta par colare a enzione sul tema del muro


I protagonis cercano di allontanare il momento della morte a raverso piccoli
pretes
Max viene colpito da un mal di pancia (malessere corporale) perché sta realizzando
che sta per morire (siamo sempre più coinvol con le sue sensazioni corporali)
bisogni corporali Max chiede di poter urinare (non si sa se ne ha realmente
bisogno o è solo un pretesto per poter allungare i momen di
vita)

Alla ne vediamo Max e Lancia al muro, Max perde la percezione visiva, ma si


accorge che Lancia viene ucciso (vede il sangue scorrere sul terreno) e pensa che,
dopo Lancia, toccasse a lui ma ciò non avviene.
Le percezioni di Max sono solo udito e ta o, dato che la vista è rivolta al muro (Max
è la nostra vista che in questa situazione diventa non vista)
Con nua a sen re qualcosa al suo anco che scorre morbidamente (sensazione di
essersela fa a addosso)
Ci giunge evidente il fa o che Lancia è stato gius ziato mentre Max viene
risparmiato perché è ogge o di scambio (come avvenne a Fenoglio
tra o autobiogra co)
Realismo che ci me e anche di fronte a elemen sgradevoli della corporeità
Non dobbiamo dimen care che il senso della rappresentazione non è quello di
mostrare i sii della resistenza ma esaltare la forza dell’uomo, me ere in luce che
ques personaggi così fragili e deboli servono a ribadire l’importanza dell’umanità
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