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1.4. Questioni
Rudolf Carnap
Empirismo, semantica e ontologia
determinate
regole tormali. In tisica è molto difticile
poiché il linguaggio della più evitare le entità
fisica sospette,
re
e
serve per comunicare risultati e
previsioni, quindi non può essere assunto per ta-
Un fisico, come un mero calcolo.
sospettoso delle entità astratte,
chiarare non
del interpretata e non interpretabile può forse cercar di di-
linguaggio della tisica, quella parte che si una determinata parte
come coordinate
dello riferisce ai numeri reali
spazio-tempo come valori di
o
grandezze tisi-
aEmpiricism,
(1950), Semantics, and Ontology», Revue
pp. 20-40; Internationale de Philosophie 4
cessity, ristampato con modifiche in Rudolf
Chicago, University
E. Priore
(da Il of Chicago Press, Carnap, Meaning and Ne
Pp. 626-652) neoempirismo, cura di Alberto1956?, pp. 205-221. Traduzione di
a
Pasquinelli, Torino, UTET, 1969,
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che, alle funzioni, di
ai due specie
queste cose come limiti, ecc. Molto
obbiamo ora distinguere
Dob di certe en-
un uomo che
tutti
chiunque
1giorni fa
altro, ma con la probabilmente,
egli parlerà di
coscienza inguieta nuove
di
in
q u e s t i o n e .
chiameremo pro
metodi puramente
logici o
logico o un
di riferimento problematico
gnate da predicati e concetti ad esempio proprietà desi che il
sistema esterno ha un carattere
studiosi
esame
si un
oppongono
necessario
sto
procedimento, che violerebbe i principi basilaritortemente a que-
condurrebbe un' ontologia
tale da
rendere
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è possibile risolverla, perché
le in è posta in maniera errata. L'es I problemi
concernenti queste
scientitico
senso
sto concetto, significa essere un
elemento del sistem Sale possono
essere tattorí
decisivi.
di natura teoretica. Ma
tali problemi non pos-
terpretato come segno di una sua accettazione della credena nella più tre è uguale a cinque»; 4) universali
quantificatori per gli enunciati («per ogni n, ...»), e per gli
realtà del mondo delle cose; non vi è alcuna credenza, o asserzione, tale che...»), con le normali reg0
enunciati esistenziali («esiste un n
o assunto, poiché questa non è una questione teoretica. Accettare il le deduttive.
mondo cosale non significa niente di più che accettare una certa for- «esiste è un
Qui affiorano di nuovo problemi interni, esempio,
ad
ma di linguaggio, in altre parole, accettare regole per formulare e di le cui soluzioni, tuttavia, vanno
numero primo maggiore di cento?»,
del
mostrare enunciati, per accoglierli o respingerli. L'accettazione cercate, non empiricamente, per mezzo di osservazioni,
bensi per
osservazioni fatte, anche all'ac dell'analisi logica, basata sulle regole date in rapporto
alle
linguaggio cosale porta, in base alle mezzo
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stema non è vuoto; ció è
le ma deducibile è analitico.
che
stabiliscono che immediatamente dalle. pu0 stare
al posto dei puntini)
chiave tanto atfermativa, complesse argomentazioni in dovuto dire «che Chicago sia grande è un
c o n c e t t o pro-
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fatto che non ricorra alcun
riferimento del genere negli enunciati esj- Il sistema delle proprietà di cose. l linguaggio cosale contiene ter-
stenziali di cui sopra mostra che i concetti proposizionali
non sono mini come «rosso», «SolidO», «pietra», «casa», ecc., termini usati per
entità linguistiche. Che. poi, in questi enunciati non si faccia riferi che le cose hanno in comune. Noi ora introdu-
descrivere attributi
mento alcuno a un soggetto (un osservatore, un conoscitore; non ecc., le quali possono
si ciamo delle nuove variabili, diciamo «», «g»,
dice, intatti. «esiste un p. che e necessario per il Signor X»), parole suddette, il
e termine generale «pro-
che i concetti propos1zional1 (e le loro proprieta, come la
mostra venir sostituite dalle
necessità, prietà».Vengono fornite nuove regole, che ammettono affermazio
ecc.) non sono soggettivi. Sebbene caratterizzazioni di questo tipo o ni del tipo «il Rosso è una proprietà», «il Rosso è un colore», «que-
simili siano, a rigore, supertlue, nondimeno possono risultare
prati- sti due fogli di carta hanno in comune almeno un colore» (cioè, «esi-
camente utili. Se vengono fornite,
vann intese, non come parte in- ste un f, tale che f è un colore, e..»).
L'ultima attermazione è un'as-
tegrante del sistema, ma solo come note
marginali, con lo scopo di serzione interna, asserzione di natura empirica e fattuale. Tuttavia,
fornire al lettore un aiuto o delle comode associazioni I'enunciato esterno, l'enunciato filosofico circa la realtà delle pro
tive, tendenti a rendere rappresenta-
l'apprendimento dell' uso delle espressioni prietà - un caso speciale della tesi della realtà degli universali - è pri-
piu facile di quanto non assicurerebbe da solo il
delle regole. Una caratterizzazione di questo tipo è semplice sistema
vo di contenuto conoscitivo.
analoga alle spie.
gazioni asistematiche che un tisico talvolta fornisce ai
principianti.
Egli puo, ad esempio, dire d'immaginare gli atomi di un gas come Il sistema dei numeri interi e razionali. All'interno di un linguaggio
contenente il sistema di riferimento dei numeri naturali, possiamo
piccole stere rotanti a grande velocità, o il campo
e le
sue oscillazioni come una elettromagnetico
tensione e una vibrazione
introdurre prima gli interi (positivi e negativi), come relazioni tra
ca nell etere. Di fatto, quasi-elasti- numeri naturali, e poi i numeri razionali, come relazioni tra interi.
però, tutto quello che può essere detto intor- Ciò comporta l'introduzione di nuovi tipi di variabili, di espressio
no agli atomi o ai
campi è implicitamente contenuto nelle leggi tisi-
che delle teorie in ni sostituibili ad esse, e dei termini generali «intero» e «numero ra-
questione. zionale».
In
Carnap |1947] ho sviluppato un metodo semantico che assume i Il sistema dei numeri reali. Basandosi sui numeri razionali, è possi-
proposizionali come entita definite mediante concetti1 bile introdurre i numeri reali come classi di tipo particolare (seg-
me intensiIoni di
proposizioni). proposizioni (più specificamente, co
Per facilitare la
matico, aggIungo alcune elucidazioni informali comprensione dello sviluppo siste menti) di numeri razionali (secondo il metodo sviluppato da De-
tura
dei concetti proposizionali. Dico che asistematiche, concernenti la na
e
e da Frege). S'introducono un ulteriore
non usata né per espressione
e
un l'espressione «concetto proposizionale» dekind nuovo tipo di varia-
tale, ma linguistica, né per un evento soggettivo, men bili, espressioni sostituibili ad esse (per esempio «v2»), e il termine
piuttosto per qualcosa di
ne
in natura . . Applichiamo oggettivo, che può, no, trovare esempliricazi0o
generale «numero reale».
a l'espressione 'concetto proposizionale' giudizio
entita di un certo tupo logico, vale o
dire,
. nell ambito di linguaggio, per mezzo quelle
a a entità che
di proposizioni possono essere espres
un
Dopo una discussione più l sistema di coordinate spazio-temporali della fisica. Le nuove en-
S1Z1Onali particolareggiata circa la
(dichiarative)» (p. 20).
relazione fra i concetti Prop tità sono i punti dello spazio-tempo. Ciascuna è una quadrupla or
e 1 fatti, circa la natura dei
e
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tipo di
entità?
un punto o di una di un
regione
qualitativi spazio-temporale è descritto con 'ai
l'accettazione
di predicati ba
significato riguardan
zione di numeri come (ad esempio, «caldo») o mediante
situazione
3. Che della
essenziali che s o n o
valoriI delle grandezze fisiche (ad l'attribu.
caratteristiche caratteristiche
le entita,
massa, temperatura e simili).
esempio
Riassumiamo
di un
nuovo tipo di
non contiene
punti passaggio dal sistema delle cose (che
l'introduzione
trattati
p r e c e d e n t e m e n t e .
nel lin-
si fra loro da relazioni spazio-temporali,
spaziali
ma
solo oggetti estesi, connes-
te
comuni ai
vari esempi
di un nuovo tipo
di entità e
rappresentata
dall'introduzione
di un
sistema di
accordo a un nuovo in-
terminati tratti, quantunque non decisione. La nostra scelta di de-
usate in
guaggio devono essere
che entità particolari
per
rita da conoscenze teoretica di per séstessa, è sugge. me
d'espressione,
Vi possono essere
nomi nuovi
anche ricor-
teoretiche,
scelta dei numeri reali al posto
o
logiche o fattuali. Ad esempio, la
sieme di regole.
questione;
m a alcuni
di questi nomi
possono
sistema di rife
in del
coordinate non dipende mlto da fatti dei numeri interi razionali come
o del tipo dell'introduzione
nuovo
rere nel
linguaggio prima cosale c o n t i e n e
certamen-
sperimentali, ma è
dovuta so- 1l linguaggio d e l l ' i n t r o d u z i o n e del
prattutto considerazioni di semplicità
a (Cosi, ad esempio,
matematica. La
coordinate razionali non risulterebbe in contlitto con restrizione a
rimento.
te espressioni del
tipo
«blu» e «casa» prima
e può
c o n t e n e r e paro-
Potrebbe essere intesa come un problema interno; allora composte chiuse, se ve ne sono)
ambigua. riabili". Con l'ausilio delle variabili, si possono formulare atterma-
la risposta affermativa è analiticae ovvia. Oppure, se interpretata co
nel nostro
zioni generali concernenti le nuove entit
me questione esterna: «introdurremmo tali e tali forme Dopo aver introdotto le nuove forme all'interno del linguaggio,
è
linguaggio?», non appare più un quesito teorico, bensi pratico, un possibile formulare con illoro ausilio problemi interni e loro possibili
problema di decisione, più che di conoscenza, e quindi la formula soluzioni. Un problema di questo tipo può essere empirico o logico
essa puó venir
Z1one proposta condurrebbe a errori. Ovvero, infine, di conseguenza, la soluzione vera lo è fattualmente o analiticamente
intesa nel senso seguente: «basandoci sulle nostre esperienze, I'uso
delle forme linguistiche in questione sarà vantaggioso e fecondor
Questo è un problema di natura empirica e fattuale; ma concern .W.V.O.Quinefu il primo a riconoscere l'importanza dell'introduzione di va-
tipo «reale o riabili come indicazione dell'accettazione di entità. «L'ontologia, cui è impegnato
formulazione del
una questione di gradi. Quindi, una h iso di un linguaggio, include solo gli oggetti che cadono... nel campo di va
no?» sarebbe insufficiente. lori delle sue variabili» (Quine [1943], p. 119; si vedano anche Qune I9971
1947b]).
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numeriche reali (co-
Dobbiamo distinguere con chiarezza della
tisica con
le
variabili
calcolo)
risultereb-
realtà di platonica,anche
blema di questo tipo Molti
come un problema ilosofi considerano
Ihe
denominabile platonismo.
storica. I| ca
un pro. be metatisica
del breve nota
sceverato risolto prima
e
dell ontologico, che deve
esseTe respinge
la
a questo punto
una
detinito e s t e r
gla dal
( i r c o l o dli
Vienna
Moritz Schlick,
ossia
dal gruppo
intluenzato dalle idee di
In contrasto con problema della realtà guida di logico. I|
Circolo,
realta e della ir
questo punto di vVista, noi assumiamo che
dell'empirismo
entrambe le
tesi della
zione di nuovi modi di dire l'introdu- mento
Witgenstein, respinse p s e u d o - e n u i n c i a t " ; a s t e s s a
cosa si ri-
non richicda necessariamente una Lucdwig
ficazione teoretica, non
implicando alcuna asserzione di giusti realtà del mondo
esterno
come
universal1 (entita a s t r a t t e ,
nella no
riferimento lin
Cosi, è chiaro che l'accettazione di un sistema di
una dottrina metafisica concernente
la realta
guistico non implica rilevazione lingiust-
delle entità considerate. Mi sembra dovuto alla mancata
di una s t r u t u r a
di signilicato e quelle li tatto, tra la accettazione
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nesse con la semantica. In un stessa è legata da un rappor
analisi semantica del significato si di. particolare entita, cui
l espressione
dalla relazione esem
ce che determinate espressioni una ossia,
di un linguaggio stanno a designare di designazioneo di denominazione,criticata appare cosi un caso
(o nominare. o denotare, o
significare) certe entità
to
da «Fido» Fido. La credenza
che. Finché oggetti o eventi fisici (ad extra-linguisti.
esempio, Chicago o la morte
nlificata
cioé un caso dell impiego, come nomi, di espres
dipostatizzazione, espressioni co-
di Cesare) vengono assunti «tido» è un nome,
come designata (entità designate) non sioni che non
sono nomi.
Mentre
viene sollevato alcun serio dubbio. Ma notevoli Si dice che non sono nomi, dato che non
«cinque», ecc.,
sollevate, specialmente da alcuni empiristi, contro
obiezioni vengono me
«rosso»,
alcunché.
designare
entità astratte quali designata: ad esempio, contro l'assunzione di
a
stanno
discussione concernente l'accettazione dei
enunciati seman La nostra precedente
tici della torma seguente: ci permette ora di chiarire la situazione delle
sistemi di riterimento Prendiamo come esempio
1)«la parola 'rosso designa una proprietà di cose»; entità astratte assunte quali designata.
2) «la parola 'colore designa una
3)
proprieta di proprietà di cose»; T'enunciato:
a)«'Cinque' designa un
numero».
da parola 'cinque designa un numero»; nostro lin-
4) «la parola 'primo designa una di questo enunciato presuppone che il
proprietà di numeri»; La formulazione chiamato il
forme di espressione che abbiamo
5) l'affermazione 'Chicago è grande des1gna un concetto pro guaggio L contenga le variabili
posizionale» sistema di riterimento dei numeri, in particolare, contenga
Se L contiene queste for
Quelli che criticano questi enunciati non numeriche e il termine generale «numero».
respingono, ovviamen-
te.l'uso delle espressioni in l'enunciato che segue è analitico in L:
questione, come «rosso» o «cinque»; né me,
b) «Cinque è un numero»
negano che queste espressioni siano signiticanti. Ma esser
canti, essi attermerebbero, non è la stessa cosa che avere un
signifi. Inoltre, per rendere l'enunciato a) possibile, L deve
contenere
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empiriche
per
problema di esistenza come
te, non distinguerle
dalle prove
logichee
dialettiche in
problemaintendono
è
il
problema
un
problema teorico. Essi, in questo
caso-per
degli elettroni
-
come
«prove
alcuna
i n d i c a z i o n e
circa
naturalmen-
suggerisce
Taluni
garla, come
abbiamo visto. I lorotroppo ovviarisposta
e
affermativa a tale tinenti
nel caso
lato». Oltre
a ció, egli non
siftatte
prove
rilevanti.
come
una
torma
destinata
a popolare
il
nei
centauri o nei de-
ste mito,
ta
realmente un sistema di aver
acquisito problema ester-
la certezza
listi
superstizione o di analoghe
alla credenza menzionata,
poiché
l'accettazione
relative forme del sistemaentità
di
del tipo in che esi
questione, è giustifica-
di
tizie,
o
almeno dubbie,
di
la
nuovo
contusione già
interno talso (o
dubbio).
linguistiche entroriferimento
mostra
Questo
enunciato cardina-
è un numeri
mo visto
che il il
problema esterno non è nostro
e
l'incorporazione
linguaggio. Ma noi
delle
moni.
una
superstizioneo
un mito
ad esempio,
i numeri
naturali
come
t r e libri».
Le forme linguisti-
un
problema pratico concernente abbia- Prendiamo,
«qui ci
sono
variabili e il
di queste forme
problema teorico, bensi
l'accettazione
un
li. cioe,
in contesti come
dei numeri,
includendo
nel nostro
stificazione teorica
linguistiche.
Tale accettazione o non accettazione
non richiede che del
sistema di
riterimento
sono
generalmente
usate
regole espli-
dità), poiché non (fatta una
«numero»,
formulare
eccezione per la una giu- termine generale ed è tacile sistema
del
implica credenza
«principio °Fido-Fido» è «una teoria o
convenienza
asserzione.
e
la fecon- consueto
linguaggio
comunicativo,
Così, le
caratteristiche logiche di questo
molti problemi
Ryle dice che il cite per il loro uso.
chiare (mentre
Ryle sbaglia chiamandolo una teoria. grottesca. Grottesco o no, di riferimento sono
sutticientemente
ovviamente
ancora aperti).
decisione pratica di accettare Si identifica, aritmetici, s o n o ,
il problema
piuttosto, con la interni, cioè,
problemi concernente
Forse, Ryle è storicamente nel determinati sistemi di riferimento. Nonostante ciò, perdura
la controversia
del sistema dei
numeri. Supponiamo
o
n
n
a
cendo appello a un
traintendimento
reperibili nell' esperienza immediata, potrebbero essere accettate co- asseriscono o implicano mi
di semantica n o n
me costituenti ultimi della realtà.
Cosi, in accordo con questo orien- viamente, gli studiosi riterimento possano venir
nimamente che le
entità a s t r a t t e cui fanno
tamento di pensiero, l'esistenza delle entità astratte
mediante sensazione, né
me-
potrebbe essere
asserita solo se si riuscisse a dimostrare o che alcune entità astratte dati immediati, né
sperimentate c o m e razionale. U n ' a t t e r m a z i o n e di
d'intuizione
sono immediatamente date, o che le entità astratte in diante qualsiasi altro tipo assai dubbio. La
genere posso u n a s s e r t o psicologico
no venir definite mediante
tipi di entità parimenti date. Poiché que- questo genere sarebbe invero taar
sti empiristi non hanno trovato alcuna entità del tipo di entità, cui si deveo n o n si deve
astratta compresa nel questione psicolagica irrilevante per gli studiosi
dominio dei dati sensoriali, essi o hanno
negata la loro ricorso c o m e dato immediato, è del tutto
o
esistenza, i tisici, i matematici, gli economisti, ecc.,
1in
hanno compiuto un futile tentativo per definire gli universali in ter di semantica, come per
mini di particolari. Alcuni filosofi contemporanei,
specialmente i ti- rapporto agli esempi menzionati primao.
losofi inglesi seguaci di Bertrand Russell, la pensano sostanzialmen-
Essi
te in termini simili. sottolineano la distinzione tra i dati (ciò che 5. Conclusione
risulta immediatamente dato alla coscienza; per esempio, i dati sen-
soriali, esperienze appena trascorse, ecc.) i costrutti basati sui da-
e
Per quelli che vogliono sviluppare o usare metodi semantici, la que-
ti. L'esistenza o realtà è attribuita solo ai dati; i costrutti non sono stione decisiva non è il problema ontologico dell'esistenza delle en-
entità reali; le espressioni linguistiche corrispondenti sono soltanto tità astratte, bensi, piuttosto, la questione se lluso di forme linguisti-
modi di comunicare e realmente non designano alcuna cosa (remi-
che astratte, o, in termini tecnici, l'uso di variabili di livello superio-
niscenze dei flatusvocis criticheremo in questa
nominalistici). Non
occasione tale concezione generale. (Nella misura in cui essa è un re al primo, è fecondo e utile per gli scopi delle analisi semantiche
principio di accettazione di certe entità, e ne rifiuta altre, lasciando chevengono intraprese, cioè delle interpretazioni, del
delle analisi,
le chiarificazioni, o delle costruzioni di linguaggi
da parte qualsiasi pseudo-enunciato ontologico, tenomenistico e no-
cialmente di linguaggi scientitici. Qui, comunicativi, spe-
minalistico, non si possono muoverle obiezioni teoriche). Ma se que so e nemmeno discusso. Non si
questo problema non è deci-
tratta di una
sta
concezione conduce alla tesi gli scienziati e i
che filosofi, quali
i si o no, ma di un semplice questione di
accettano le entità astratte, asseriscono o implicano con ciò la loro problema di gradi. Tra i tilosoti che hanno svolto
presenza come dati immediati, allora essa deve essere
respintaal come
un
fraintendimento. I riferimenti ai punti spazio-temporali., cam 10
Sellars [1949], Pp. 502 sgg., analizza chiaramente le radici
po elettromagnetico, o agli elettroni in fisica, ai numeri reali o com tenere che la relazione di dell'errore «di ri-
plessi e alle loro funzioni in matematica, al potenziale emotivo o a del concetto di
ente
designazione della teoria semantica sia una ricostruzione
presente in un
esperienza».
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concettuale
relatività
analisi semantiche e hanno meditato sugli Esistenza e
devené essere
l'oggettivismo
be un gran contributo. I critici dovranno mostrare che è possibile co- Anche se
vicolo cieco, la risposta
non
francese, né
in un filosofia
struire un metodo semantico privo di ogni riferimento alle entità ha fatto la
ventesimo
sofia del assoluto, come
tavole, le s e -
astratte e idoneo a conseguire con mezzi più semplici essenzialmen cadere nel
relativismo
comune. Ci s o n o le
del regioni dello
senso
siasi branca della scienza, sarâ di fatto decisa dalla loro efficienza pace
nel mondo,
comune,
strumentale, cioè dal rapporto fra i risultati ottenuti e la quantitààe cose. [..] il realismo del senso
da seguire per
preservare
in tutte le s u e
complessità degli sforzi richiesti. Decretare dogmatiche proibizioni La strada
assurditàe
antinomie del
realismometatisico
soggettivo,
a controllo sulla ba- evitandole idealismo
di certe forme linguistiche, invece di sottoporle X: materialismo, tipo Y:
nell 'uso pratico, è più che futile; in- ben note varietà (tipo chiamato realismo interno.
un ruolo utile.
Siamo cauti nel « n o n c'è verità da s c o -
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