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UN看TÅ 2看○○丁営ecento

看i Decameronこi漢p冒acere d冒raccontal.e

掴国書諾C e n ZC 。 n諾⋮諾詰.量輩詰謙語ta ﹁。醜岩盤軸両誌即諾彊


閥㊨㊨園髄㊥$竜㊨ S竜の軸㊥㊨田園㊥醍㊥騰翁軸㊨ 直観‡魂配弱鰯関配翁㊨ ㊨⑱醜雷㊨㊨
= Decameron (in greco “dieci giomate’’) e una li Decameron ha una struttura particoiare, deno-
raccolta di cento nove=e in voigare fiorentino di minata “a comice’’: eSSa COnSiste in una storia-
argomenti diversi e di varia lunghezz争, COmPO- COntenitore, Per l’appunto la cornice, Che ha la
Sta da Boccaccio tra iI 1349 e ii 1351. E un’ope- funzione di co=egare tra Ioro le cento noveIIe. La
ra di grandissima importanza per ia nostra Iet- COmice e ambientata a Firenze neI 1348, duran-
teratura, SOttO diversi aspetti: te l’epidemia di peste; Boccaccio immagina che
⑥ daI punto di vista formaIe, PerChe ha rappre- dieci giovani - Sette ragaZZe e tre ragaZZi - Per
SentatO l’inizio de=a diffusione di un nuovo ge- Sfuggire ai contagio si rechino in una vi=a in cam-
nere letterario, que=o deIia nove=a, fino ad a=o- Pagna, dove trascorrono lietamente冊empo tra
ra sconosciuto in ltaIia e in Europa; danze, feste e conversazioni.
O dai punto di vista del contenuto, PerCh6 neI Perdieci giomi, i giovani s=ncont「ano su un pra-
to e ognuno racconta una storia. Per procedere
Decameron compaiono personaggi e situazio-
in modo ordinato, Og両giomo i giovani del De-
ni tratti da=a contemporaneita, Che prima di
CamerOn eleggono una 「egina o un re, a Cui spet-
aIiora non erano mai stati ritenuti degni di es-
ta di fissare il tema de=a giornata, Cioe l’argo-
Sere raPPreSentati in un’opera le廿eraria impor-
mento de=e dieci nove=e che saranno raccontate,
tante;
a tumo, quel giomo; a=a fine, quind主ie nove=e
㊤ daI punto di vista iinguistico, PerChe la ricchez-
SOnO CentO. Ogni nove=a e preceduta da=a pre-
Za e la varieta dei vocabo=, insieme con I’eie-
SentaZione che ne fa ii gjovane narratore ed e
ganza de=a costruzione sintattica, Offrono un Seguita dai commenti del pubblico formato dai
mode=o di scrittura in prosa che verra rIPreSO
giovani de=’“a=egra brigata’7,
e imitato fino a=,Ottocento.

堕㊨鰯㊧㊨雷鶴㊨輔壱蝿㊥
Ecco Io schema riassuntivo della struttura deli’opera.

 ̄「ema libero
Pamplnea

FiIomena Awenture a lieto fine

Chi ottiene o ritrova una cosa a iungo desiderata

FiIostrato Amor=nfeIici
Fiammetta Feiicita raggiunta dagli amanti dopo awenture e casi straordinari
GIi autori e i testi

A朝腹で顕窪地紬や弼

居㊨⑫配管㊨論調軸 na㌔ in contrapposizione a=a “commedia divina’’


di Dante; mentre queSt’uItima, infatti, eSPrimeVa
J 嘉 a

I personaggi, gIi ambienti e ie situazioni presen-


iI tentativo di raggiungere Dio e ia beatitudine
tati ne=e nove=e dei Decameron sono tratti dal-
CeIeste, = Decameron non si occupa di questio-
1a reaIt含itaiiana dei xIV SeCOIo; Si trattava di una
ni spiritua= e reIigiose ma di sentimenti e deside-
a 十 e 評 ト a

reaIta dinamica e in trasformazione, in cui gli idea-


ri umani.
1i cava=ereschi di cortesia, generOSita, magnifi-
CenZa, tipici deI mondo medievaIe, COnVivevano 施髄的室班盆e且O S田舎
COn VaIori nuovi come i’inte冊genza, i’intrapren-
denza e I’arguzia, eSPreSSione de=a nascente bo「 CoSI come sono vari g= argomenti, a=o stesso
modo variano le sceIte st帥stiche e iinguistiche
ghesia mercantiIe e affaristjca. Per esprimere Ia
multiforme e variegata reaita del suo tempo, di Boccaccio. Eg旧nfatti, nei tentativo di ripro-
r e ﹂′ トートー、㍉ e ﹂′、e"‖

Boccaccio mette in scena persona重婚di tu冊i tipi: durre le vicende umane come appaIOnO neIIa
realta, adatta iI proprio stiIe aII’argomento e al
grandi signori, artigiani, nOb帥decaduti, banchie-
ri, Se「Vitori, ricchi mercanti, frat主nobiIdonne e PerSOnaggio: Se I’argomento e comico, OPPure i

POPOlani; queSti personaggi si trovano coinvoIti PerSOnaggi appartengono a ceti soci〔油um時a=o-


in awenture di volta in voita drammatiche o comi- ra utiiizza un linguaggio popoIaresco, COIo「ito,

Che, Serie o grottesche, ma SemPre VerOSimili, Vivace; Se invece l’argomento e drammatico,

ambientate in luoghi riconoscib紺e caratterizza- OPPure i personaggi sono nob時anche冊nguag-


te daiia presenza di passioni umane: il desiderio gio diventa piむricercato, SOIenne, ra冊nato. ln
amoroso, la voionta di arricchirsi, l’attrazione ver- genere, tuttaVia, la sintassi e elaborata, COn Perio-
SO il buon cibo e iI buon vino, iI gusto de=o scheト di ampl e ricchi di subordinate ispirati ai cIassi-
ZO. 1I movente delIe azioni non e Iegato soIo a=a C=atin主
SOddisfazione di un desiderio o di un bisogno pra-
tico e conc「eto; Ci sono anche personaggi che
esprimono valori come I’inte川genza pratica, la
nobiita d’animo,冊spetto, Ia capacita dj soppor-
tare fatiche e sacrifici per un giusto fine.
﹁く-“-千丁重さi音、昌心音﹂事手工言上干しi-・・¥〇・。iさ、臆。要。〇億日ト。-、∴ノ,︰らし(-聖i.←i。しi匿い1  霊華1〇・・昌i京i!1 ︿)重 を嚢中〇〇、・〇〇止・・・()=﹁じけり十∵∵+十下

揚翁$の輔蜜離㊧鯛翁開聞翁輔翁
一     言∴∴∴∴一    一    一     ﹁∴∴∴∴-

廿a le quaIita umane Boccaccio apprezza


in particolare l’inte看Iigenza e l’intrapren-

denza, a PattO Che appartengano a un


animo cortese e gentiIe言n mancanza
deI quale esse si trasformano facilmen-
te in grettezza e meschinita, Che aw帖
SCOnO l’uomo anziche migiiorarlo.
Boccaccio cerca quindi di rappresenta-
re I’uomo neiIa sua complessita, mO-
Strandone le virttl e le deboIezze, i pregj
e i difetti. Per questo motivo, iI Decameron
e stato definito come Ia “commedia uma-

トFrancesco Ubertini detto il Bachiacca,


La rIOVeIIa di Ghismonda, 152O ca.,
Corai GabIes, Lowe Art Ga=ery.
UNITA 2

Giovann冒Boccaccio

七佐久.ここI五千 C他他b e短冊


(Decameron, Vl, 4)

Neila sesta giornata del Decameron vengono narrate noveile Iegate ai


tema deI motto spiritoso, deIIa rISPOSta PrOnta, della battuta divertente o
inte帖gente che trae d’impaccio = protagonista, facendogIi risolvere bril-
Iantemente una situazione d櫛ciIe. 1n questa nove=a sono posti di fron-
te un gran signore, Currado Gianfigiiazzi, e il suo servitore Chichibio, un
CuOCO bugiardo e chiacchierone che, Per amOre di una fanciu=a, ha cer-
CatO d=mbroglia「e = suo padrone. AI momento deIia resa dei cont申due
PrOtagOnisti manifestano al meglio le proprie quaiita: Currado si dimostra
generoso e dotato di un intel‖gente senso de=’umorismo; Chichibio, daI
CantO SuO, riesce a farsi perdonare proprio grazie aIle sue buffe chiac-
Chiere.

urrado Gianfigliazzil’Si come ciascuna di voi e udito e vedu〔O PuO〔e2

C avereJ SemPre de11a nos〔ra Ci〔ti e s〔atO nObife ci〔亡adino, liberale e ma.gm-

fico, e Vi〔a_ CaValleresca 〔enendo, COn〔inuamente in ca_ni e in uccelli s’e dile〔-

〔a一亡O3, le sue opere magglOri al presen[e lasciando s〔are4. Il quale con un suo

falcone avendo un di presso a Pere〔Ola5 una gru ammazza〔a, trOVandola

gra-SSa e glOVa-ne, quella- mand6 ed un suo buon cuoco, il qua.le era chiama-
〔O Chichibio, ed era- Viniziano; e Si gli mand6 dicendo che a. cena l,arros[is-

Se e gOVema.SSela6 bene.

1. Currado GianfigIiazzi: SlgnOre fiorentInO dI Cani e uCCe用Per ia caccia.


rlCCa famig自a"               4. 1e sue ope「e… Stare: Per nOn ParIare ora (ai
2. puote: Pu6.              presente) dei suoi meritl e incariChi maggiori.
3. e vita… dilettato: e COnducendo vita caval- 5. PeretoIa: locallta PreSSO FirenZe,
leresca, Si e SemPre dlVertito addestrando 6. governasseIa: la preparasse.


しa novel音a
La nove=a e un 「acconto in prosa che presenta aIcune caratteristiche fisse:
● un intreccio nar「ativo formato da esordio, SVOIgimento con varie vicende, aWenture e COIpi

di scena, COnCIusione;
● I’ambientazione in un Iuogo e in un tempo riconoscib冊e verosim掴grazie a=e indicazioni con-

tenute neI testo;


. 1a presenza di un numero limitato di personaggi, rea= o immaginari, ma SemPre VerOSim掴e

Credib帥.

Fino al xIV SeCOIo le uniche forme di narrazione in p「osa voIgare esistent=n Europa erano rac-
COnti brevissimi che, ii pitl de=e volte, aVeVanO Io scopo di trasmettere contenuti morali o inse-
gnamenti reIigiosi; COn Boccaccio, invece, lo scopo delIa narrazione diventa queI!o di rappre-
Sentare Ia reaita e interessare =etto「i.
Gli auto営i e i testi

ロー珊塚壕群で車夢一昨一㌔誓う二三か三二どこ
Chichibio言I quale come nuovo
bergoIo era- COSI PareVa7, a.CCOnCi6
la gru工a mise a fuoco e con sol-
hci〔udine a cuocerla_ COminci6.

La quale essendo gia presso che


cotta grandissimo odor ve-
nendone, aVVenne Che una
femine〔ta della_ COn[rada, la

qual Brunetta- era Chiama-


〔a e di cui Chichibio era
forte innamorato, en〔r6
nella cucina., e Sentendo
l’odor della gru e veggen-

dola, PregO Caramente


Chichibio che ne le des-
Se una COSCla.
Chichibio le rlSPOSe
cantando e disse: <Voi non
l,avri da mi8, donna Brunetta,
voi non l,avri da mix>.
Di che9 donna Brune[ta eSSen-
do un poco turbata’gli disse: “In
fe di Dio, Se 〔u nOnla-mi da-i, tunOn

avrai ma.i da me cosa che ti plaCCia》,

e in brieve le pa.role furon moltelO; a-1la


fine Chichibio, Per nOn CruCCiarll la sua donna, SPIC-
cata12 Puna de11e cosce a11a- gru’gliela diede. Essendo poi davanti a Curra.do

e ad alcun suo forestiere13 messa la. gru senza coscia-’e Currado maravi-

gliandosene, fede chiama-re Chichibio e domando11o che fosse divenuta l札


tra coscia della gru14. Al qua-le il vinizian bugiardo15 subi亡amente rlSPOSe:

“signor mio’le gru non hanno se non una coscia e una gamba》・ Currado

allora turbato disse: <Come diavol non ha.nno che una coscia e una. gam-
ba? Non vid,io maLI Plu gru Che quesca?16≫
Chichibio seguit6:妃gli e17’meSSer, COm,io vi dico; e qua-ndo vI Pla-CCia,

io il vi far6 veder ne, vivi18》.

Currado, Per amOr dei forestieri che seco aveva19, nOn VOlle die〔rO a.1le

parole a.ndare20, m disse: “Poi che t:u di’di firmelo vedere ne, vivi21, COSa
che io mai pid non vidi n6しdii dir che fosse22’e io il voglio veder domat〔i-

7, iI quaie… PareVa: ii quaIe era effettivamen- 16. Non... questa?: nOn ho mai visto u=’aItra

te chiacchierone e sciocco (nuovo beIgOIo) gru oitre a questa?


COme Semb「ava. 1了.各gIi e: e.

8, Voi… da mi: VOi non l’avrete da me. 18. e quando... ne’vivi: e, quando vor「ete’lO

9. Di che: di ci6, ve lo dimost「er6 neIIe gru vive.

10. in b「ieve… mOIte: in breve, ParIarono 19. per amor… aVeVa: Per 「ispetto nei confron-

moIto. ti deg= ospitI Che erano con iui.


11, CruCCiar: far arrabbiare, 2O. dietro... anda「e: rISPOndere a=e parole di

12. spICCata: StaCCata. Chichibio.


13. aIcun suo fo「estiere: aIcuni suoi ospit主 21. Poi che… ne, vivi: POich6 tu sostieni di

14. domando=o… gru: gli chiese che cosa ne POterIo dimostra「e ne=e gru vive・
fosse stato de=’aItra coscia de=a gru. 22. cosa○○, che fosse: COSa Che io non ho mai

15. vinizian bugiardo: Si riferisce a Chichibio. Sentito dIre Che potesse essere.

877
UNITÅ 2音Ii Trecento

na e sa.r6 conten〔O23; maio 〔1 glurO in sul corpo di Cris〔O, Che, Se al〔ramen一

汀d
〔i sari24, Che io 〔i far6 conciare in maniera_ Che 〔u COn 〔uO damo [i ricorde_

rai, SemPre Che 〔u Ci viverai, del nome mio25》.

S
Fini〔e adunque per quella sera le parole, la ma.〔〔ina seguente come il

S 轡韓.什A唇∵創.n 割当D上山什“軸⋮仙丁畔.S
glOmO apParveJ Currado’a Cui non eraL Per lo dormire l’ira cessata, tu亡〔O
ancor gonfia.〔O26 si lev6 e comand6 che i ca.valli gli fosser mena〔i27声fat〔O

mon〔ar Chichibio sopra un ronzino28, VerSO una fiumana, alla riva. della

quale sempre soleva in sul far del di29 vedersi delle gru, nel men630 dicen-
do‥ ≪Tos[O31 vedremo chi avri iersera men[i〔O, O [u O io”.

Chichibio’Veggendo che ancora durava rira di Currado e che fu gli con-


Venia pruova della sua bugia32, nOn SaPPiendo come po[erlasi fire33, CaVal-
CaVa a.PPreSSO a Currado con la- magglOr Pa-ura. del mondo, e VOlen〔ieri, Se

PO〔u[O aVeSSe, Si sarebbe fuggl〔O; ma nOn PO[endo, Ora, innanzi e ora addie-
〔rO e da la〔O Si rlgua.rdava, e Ci6 che vedeva credeva che gru fossero che stes-

SerO in due piedi34.


Ma gla Vicini al fiume pervenu〔1’gli venner prlma Che a-d alcun vedu〔e

SOPra la riva. di quello35 ben dodici gru, le qua-1i叫〔e in un pi主dimorava-


no) Si come qua-ndo dormono soglion fare36. per che37 egli pres〔a.men〔e38

mos〔ra[ele a- Currado, disse‥ 《Assai bene po亡e[e, meSSer, Vedere che iersera

i畦 a⋮日 印=・α
Vi dissi tl vero, Che le gru non hamo se non una coscia e un ple, Se VOi rlgua-r-
da-〔e a quelle che coli stamo》・

Currado vedendole disse: “Aspe亡亡a.〔i, Che io亡i mos〔err6 che elle n’han-

no due”’e f註tosi alquan〔O Plu a. que11e vicino grid6 “ho, ho!,,, Per lo qua-⊥

grido le gru, mandato l,al〔rO Ple glu,叫亡e dopo alquan〔1 PaSSi comincia-
rono a fugglre・ Laonde39 curra.do rivol〔O a Chichibio disse‥ ≪Che 〔i par,

ghiot〔One? Par〔i40 ch’e11e n,abbian due?”


Chichibio quasi sbigo〔亡i〔O’nOn SapPiendo egli s〔eSSO donde si venisse41,
rlSPOSe: “Messer si, ma VOi non gridas〔e Kho ho,, a quella di iersera; Che se

COSi grida〔O aveS[e亘Ia avrebbe cosi ral〔ra COSCia. e l,al〔rO Pi主fuor manda.-

〔a’COme hamo fa〔〔O queS〔e”.


A Currado plaCque 〔a.n〔O queS〔a rlSPOSta-, Che [u〔〔a la sua ira- Si conver-

〔i42 in f料亡a- e riso, e disse: “Chichibio’tu hai ra.glOne, ben lo dovea fire43”.

Cosi adunque con la sua pron[a e so11azzevol44 rispos[a Chichibio ces-


S6 la mala ven[ura45 e paceficossi46 coI suo slgnOre.
(Giovanni Boccaccio, Decamem, Mllano, Garzan[i, 1980)

23・ e io… COntentO: lO Io vogllO Vedere doma- 34. ci6 che… due piedi: tutte le cosQかe vede-
両mattina, e allora ml riterr6 soddisfatto, Va g= sembravano gru su due pledi.
24. se altramenti sara: Se nOn Sar2] COS十 35. gli venner.・・ di que=o: Vide p「ima degii aitr主
25. che io… deI nome mio: io tl far6 siSte- SuIia riVa del fiume.
mare in modotaIe cheti rlCOrderai di me a 36. in un pie... fare: StaVanO ferme su una
tuo danno, ammeSSO Che tu rieSCa a SOPraV- ZamPa SOla, COSうcome fanno di soiitO quan-
do dormono.
26. gonfiato: gOnfio d’ira. 37, Perche: PerCui.
27. menati: POrtat主COndotti. 38. prestamente: lmmediatamente.
28. ronzino: CaVaiio di poco valore, da fatiCa. 39. 」aonde: Per Cui.
29. in sui fardel dl: ali’alba. 40, Parti: ti pare.
30. nel men6: lo port6, 41" nOn SaPPiendo... venisse: nOn SaPendo da
31. 1bsto: Ora, Subito. dove g旧OSSe Venuta l当dea,
32・ far gIi convenia… bugia: doveva trovare una 42. convert了: traSform6,
PrOVa Per dimostrare ci6 che aveva sostenu- 43, ben... fare: lo dovevo fare dawero.
to con ia sua bugia. 44. so=azzevol: divertente.
33・ nOn SaPPiendo… fare: nOn SaPendo come 45. cess6... ventura: eVit6 iI castigo.
riuscire a cavarseia. 46: PaCeficossi: fece pace.
音                              Gli autori e i testi

Guida a寒寒,analisi
In questa noveiIa Boccaccio tratta uno dei temi tagonista de=a nove=a e anche lo stile de=’auto-
che gIi sono p沌Car廿inte噂enza, Che per lui re si adatta a lui. lnfatti sono presenti moIte
当山 ○ ○ a ﹂

Significa prontezza di spirito? CaPaCita di sapeト eSP「eSSioni dialettaIi (COme (〈Voi non i’avri da mi〉))
si adattare a=a situazione, rICaVandone il mag- e una Struttura del testo e del periodovolutamen-

gior vantaggio personale. Altro tema fondamen- te SemPIice・


tale e que=o de=a furbizia che, COme
in questo caso, nOn e mai volgare,
Anzi, il nobiIe Gianfig=azzi apprezza
taImente I’arguzia dei servo Chichibio


ー   ー   ︺-  -   -
﹂▲

Che Ia sua ira 《《Si converで=n festa e


 准∴
﹂)

riso)〉, rea=zzando cosl que=iscatto



sociale deIIe ciassi umiIi che e un altro


``chiodo fisso’’del p「ogramma deI

Decameron.
La figura di Chichibio e positiva soし
e ﹂ は  a .-

to tutti g= aspetti, PerChe e sponta-


nea e naturaIe in tutte ie occasioni:
quando non sa dire di no a旧nnamo-
rata, quando reagisce senza indeci-
Sioni di fronte ai padrone e ai conv主
tati negando ci6 che sarebbe evidente
a tutti, O quando riesce a tog=ersi daI-
﹁。虹∴ト∴Lノ

I’impiccio con una battuta che gli pro-


Cura ii perdono del padrone.
Ii povero cuoco veneziano, Pur eSSen-
do un subaltemo, diventa co§同PrO-
l, e ﹂

トCaccia aIIe gru, m面atura dei Codex


VIndobonensis Series Nova 2644 conservato
PreSSO la Osterreichischen National Bibliotek
di Vienna,

士別訪誓蔓卦結≡㊨高富
I

l
争 ・町∴∴旧∴臣

1 La noveIIa pu6 esse「e divisa in quattro sequenze; identificane i confini e comp-eta L6ischema se-

guente.

i細事両○○後【lt- 高み≪Cur融0負`易的安里ふ皇≪嬢c`初oねが℃≫・童 の名・≪調印ゐIeco小。の・SUO伍Ico僻≫ai…    雪 子三千子  :

● l l

ゐ≪P雌C笹oss{’coI suo s(5のOr巳≫・


UNiTÅ 2音11巾ecento

2 Quale episodio deiia noveila rappresenta, a tuO aWiso, ii mom。nt。 di m。SSim。 t。nSi。n。 na胴tiva?

3 T「a g-i aggettivi proposti, SCegli que-1i rifer剛a ciascuno dei personaggi indicati; attenZione, aIcu-
ni aggettivi non si adattano a nessun personaggio.
Affascinante - generOSO - bugiardo - rispettoso - ubbidiente - Chiacchierone -
to/lerante - OSpitale - Spiritoso - devoto - gen亡i/e - prOVOCante - eS優ente.

a. Currado:
プ b. Chichibio:

C. Brunetta:

4 Ne- corso del racconto Chichibio passa attraverso diversi stati d,animo; PrOVa a descrive川con uno
O PitI aggettivi opportuni compietando ie frasi.

a. Nei confronti di Brunetta e

b. Nei confronti di Currado, durante la cena, e

c. Durante Ia cavaIcata verso ii fiume e

d" Quando si trova di fronte le gru su=a riva e

e・ A=a fine, dopo che Currado ha fatto volare via Ie gru, e

5 per quaIe motivo, SeCOndo te, Currado perdona Chichibio?

1ト つ( 「グつつ一つ
∴ 1ノーヾ二二二二二_=∴三、・一二,

6 しe誓ql!enZe deiIa noveiia spno qra? esciusivamente narrative e dia-ogiche.一n questo modo, a tuO
awISO, iI ritmo de=a narraziOne riSuIta:
囲pacato e riflessivo,    圃Iento e solenne.   園veIoce e dinamico,

7 Dove e ambientata la vicenda? Sottoljnea gli e-ementi dei testo che ti permettono di rispondere.

8 Dopo aver individuato g旧ndicatori di tempo, Cioe -e espressioni che riveIano quando si svolge Ia
StOria, indica quanto dura ia vicenda narrata,

9 Ricostruisc。a sintassi (SOggettO, Predicato, COmPlementi) deIie frasi p「oposte, SenZa mOdificarne
ivocabo=.
a" 《川quaIe con un suo falcone avendo un di presso a Peretoia una gru ammazzata)〉.
b. 《・Essendo poi davanti a Currado e ad alcun suo forestiere messa la gru senza coscia)).

/臆二二へ( 一 一 Iぐ二二二>   二二一二⊃一へ
⋮蕊2・岳tOri圃

u -   裏○○

10 una “risposta pronta,,, Per eSSere dawero divertente, nOn deve mai essere voIgare, Offensiva o arro-

gante; a VOIte, Per6, SuCCede che quaicuno, Per CerCare di essere spjritoso a tutt= costi, diventi anti-
Patico o maieducato. Ti e mai capitato di pensare “avrebbe (O aVrei) fatto meglio a stare zitto"? in
quale occasione? Racconta nel quademo la tua esperienza personale,

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