Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
—> questi due hanno una natura CONTINGENTE (= il legame può esserci come non esserci)
Esempio: se giochi a pallone devi fare attenzione perché puoi spaccare un vetro
! beh però aspetta, non è mica detto —> tutte le volte che ho lanciato la palla la finestra
non si è rotta
—> finché non tiro la palla non posso sapere se il vetro si romperà
Rousseau
Discorso sull’origine della disuguaglianza umana
Gli uomini sono disuguali? Si, perché?
⁃ disuguaglianza politica non morale
Non è auspicabile, quindi non è tollerabile
Es. Non è tollerabile che ci siano persone tanto ricche e persone tante povere
Contratto sociale
Progetto politico con cui Rousseau tende a risanare i mali politici tipo la disuguaglianza
⁃ stato di natura, per Rousseau è uno stato positivo
Le cose vanno male nel momento in cui l’uomo entra a farne parte (completamente contrario a Hobbes)
⁃ in Hobbes i diritti dell’individuo vanno solo al Leviatano, gli uomini cioè i sudditi li cedono a lui, LI ANNULLA
⁃ Per Rousseau questi diritti vanno al sovrano, quindi a tutta una serie di persone, non li annulla ma LI AMPLIFICA, al suddito che rinuncia alla libertà privata entrando in
una società gli verrà data una libertà generale, a livello civile
STATO DI NATURA: quello stato in cui l’uomo rinuncia ai suoi diritti per una libertà sociale, un contratto che da libertà poi anche all’individuo
—> una forma politica per cui ognuno pur trasferendo al sovrano i propri diritti obbedisce solo a se stesso = formula della democrazia (noi diamo i diritti al parlamento, questo
parlamento lavora per darci un altro tipo di libertà, la stessa di cui ci eravamo privati)
⁃ in democrazia non sottostai al parlamento, perché il parlamento lo istituisci e lo scegli tu
⁃ Quello che non è democrazia è quando trasferisci i tuoi diritti ad uno solo che fa quello che vuole, non opera per il bene comune, la GARANZIA, la QUALITÀ, cosa fai
dell’uso della mia libertà (il monarca usa la libertà per fare il suo di bene non quello comune)
Le democrazie possono essere malate, perché una volta ch dai il voto al politico lui fa quello che vuole
SOLUZIONE: democrazie dirette, quelle delle poleis greche (ti riunivi in piazza, INATTUABILE)
—> lui scrive costituzioni per società piccole per attuare una democrazia diretta = in Italia NON sarebbe possibile attuarla
VOLONTÀ GENERALE = problema della democrazia, tutti troppo diversi, chi fa gli interessi del popolo? Tutti pensano al bene personale, non quello comune, esempio: le tasse,
fanno male a me ma con queste tasse potrei pagare s mangiare ai poveri
⁃ volontà organicasti a (= per il bene dell’organo), quello che si decide lo si decide per il bene dell’organismo, non quello personale
Se devo votare una legge non devo pensare a me ma all’organismo
Esempio: ma io la panna, è buona ma il fegato sta mal, non la devo mangiare PER IL BENE DELL’ORGANISMO, non devo pensare solo al fatto che piace alla gola
⁃ la volontà generale non la si ha in un’assemblea solo per la quantità di voti, ma per la QUALITÀ, cioè se fa bene all’organismo
Esempio: fate un anno a scuola e mettiamo tutti 10 e vi promoviamo, tutti dicono di si, ma nella QUALITÀ non è bene, perché sarà una classe di ciucci
⁃ chi decide la cosa per l’organismo?
L’organismo sceglie ciò che è bene per l’organismo, NON per il singolo
CONCEZIONE ORGANISTICA
Ogni singolo deve essere maturo e scegliere il bene per l’organismo
KANT
Deve fare conti con filosofie precedenti:
·
empirismo-t utto cioche avviene non è necessario, ma contingente (non puoi prevedere nientel
.
scetticismo= nesso tra causa ed effetto non necessario, perchénon posso trarre conclusioni a priori
es non posso sapere con certezza se domani piovera
cis ono queste difficoltà:
NECESSITAdel razionalismo
CONTINGENZA dell'empirismo
critica
suafilosofia= o trascendentale
saperne
di
PROBLEMA
diKANT nel CONOSCERE
l a REALTA
es. Se
gambe del banco sono rosse anche quando tutti usciamo da stanza èrealtà
2 categorie realta
.
realta' FENOMENICA=ció che appare, che si presenta a nostri sensi
.
realtàNovMENICA pensiero,
oggetto del pensiero. Conoscenza Autentica
I
sensit intelletto forniscono
non ci realtànoumenica
Fambito metafisica
esconosciamobancocerchepossiamovedereascetti
fenomenicipunto dpartenza
i sensi e
Legittimo pensare che realtài n sé(noumeno sia diversa ma non sapere comerealmente
sempre
come sarà banco in sé? l a domanda
Posso pormi
visione
.
Non posso sapere la risposta soggettiva
uscire da me stessa e
dovrei guardare con
oggettività
termine dela
trascendentale: filosofia k ant
di
Identità =
nostramente riconduce attributi ad una sostanza, ma funzione r iferimento
di operata da sintesi mentale
Il
significato u na cosa, énella costo nella mente?Neud mente
di
cose
I senza
significato non hanno senso
Kant
DEVE FARE I CONTI CON LA FILOSOFIA CHE LO A PRECEDUTO: il dogmatismo del
razionalismo e lo scetticismo dell’empirismo
⁃ Dogmatismo del razionalismo: la ragione è in grado di comprendere la realtà come
verità / in sè
⁃ Gli empiristi lo hanno svegliato dal suo sogno dogmatico, gli hanno fatto capire che la
ragione non comprende la realtà in se. Lo hanno svegliato dall’idea che i nessi tra le
cose nella realtà fossero retti da un principio di necessità = tutto ciò che avviene non è
necessario. Tutto ciò che succede nella realtà è contingente !!! (=non puoi prevedere
niente)
—>Scetticismo perché non possiamo fare nessuna previsione relativa al futuro. Il nesso tra
causa ed effetto non è necessario. (fugge alla nozione di necessità) , perché non posso
trarre conclusioni a priori
⁃ Quindi ci sono queste difficoltà = una rigorosa necessità del razionalismo, una
disperante contingenza dell’empirismo
—> questo perché la filosofia ha delle pretese che non possono essere soddisfatte e sono
infondate (= dimostrare l’esistenza di dio), perché coincidono con l’oltrepasso della
conoscenza sensibile.
Es > la filosofia del passato ha preteso di dimostrare l’esistenza di dio = pretesa infondata
perché è inutile tentare di dimostrare dio se ogni conoscenza parte da un dato sensibile /
sensoriale
Quindi Kant è d’accordo con gli empiristi = se non c’è un dato sensoriale come punto di
partenza non è possibile nessuna conoscenza
FIOOSOFIA CRITICA: delimitare la conoscenza nel sapere e nella filosofia innanzitutto a ciò
che parte dai sensi ma non si esaurisce nei sensi
Critica della ragione pura > 1a opera importante di Kant scritta nel 1700
ha come oggetto la ragione pura (= ragione teoretica cioè la ragione che ci permette di
conoscere la realtà)
= la critica della ragione che conosce la realtà significa delimitare cosa può conoscere
autenticamente la ragione e cosa resterà nell’ambito della metafisica (= si intende tutto ciò
che non rientra nell’ambito di una conoscenza rigorosa, non è oggetto della conoscenza
scientifica effettiva perché c’è un limite all’inizio, non parte da un dato sensibile)
La verità parte dai sensi ma non si esaurisce in essi (si usa il lavoro dell’intelletto)
* vuole porre dei limiti alle pretese della ragione pura ( conoscere dio, l’anima)
1
- distinzione tra realtà in se e realtà come appare
1. Una realtà che sia tale indipendentemente dalla percezione del soggetto = è una realtà
in sè
Es se le gambe del banco sono rosse anche quando tutti usciamo dall’aula saranno
effettivamente rosse. Realtà
Una realtà che sia indipendente dalla percezione soggetto (indipendente che tu sia una
mosca o un uomo) è una realtà in se
Noumeno = può essere pensato MA NON CONOSCIUTO perché non rientra nell’ambito dei
sensi, noi non potremmo avere una conoscenza del noumeno ma può essere pensato
tranquillamente e rientrerà nell’ambito della metafisica
Es: conosciamo il banco perché? Perché noi possiamo vedere gli aspetti fenomeneoci, il
punto di partenza è sensoriale, lo vediamo grazie alla luce.
Fossi onesto dovrei dire appare rossa perché dire sono rosse significa ipotizzare una realtà
indipendente dal soggetto conoscente. vedere = decifrare gli stimoli sensoriali attraverso il
nostro apparato visivo
Dovrei dire che appaiono rosse ad una vista frontale, binoculare che è la nostra, perché se
dico che sono rosse dico che è una realtà indipendente dai sensi (però posso pensarlo)—>
posso dire che IO le vedo rosse, NON posso dire che SONO rosse
Le gambe appaiono rosse è un’apparenza oggettiva, a tutti gli umani appaiono rosse è una
realtà trascendentale, fenomenica
Banco rosso = il rosso del banco è una realtà fenomenica, ciò che appare a tutti noi
(conoscenza normale e quotidiana)
⁃ ma davvero sono rosse? Potrei pensare (Noumeno) che in se le gambe del banco
siano del colore x (in quanto colore che non posso percepire perché se lo percepissi
diventerebbe un fenomeno).
⁃ La nostra percezione sensibile è condizionata dal modo in cui gli occhi sono sistemati e
dal nostro sistema nervoso
⁃ È legittimo chiedersi come potrebbe essere la realtà in se. Il noumeno è come è il banco
in se ma noi non sappiamo com’è il banco in se perché se lo sapessimo diventerebbe
un fenomeno però è legittimo pensarlo ma non conoscerlo.
Pensarlo (metafisica)= i sensi non posso usarli perché non proviene da essi
2
⁃ NON POSSO sapere la realtà in se del banco
Non si esame mai da una realtà fenomenica, ci si mostra sempre a qualcun altro
1. Com’è una persona in se non si può sapere, se io mi chiedo a me stessa chi sono, non
posso rispondere
⁃ è sempre una visione soggettiva, dovrei uscire da me stessa per saperlo, non è
possibile, posso solo chiedermelo
Quindi lui studia gli elementi mentali/ culturali che ci permettono di avere del mondo
un’esperienza = cioè una conoscenza.
Es: se noi parliamo delle caratteristiche dell’ arancia parliamo di caratteristiche che sono
tutte ricollegabili all’arancia
!!! Problema di Locke : era che la sostanza ontologicamente non esiste, solo a livello
linguistico= era solo un termine economico.
⁃ Kant dice che ha ragione, la sostanza arancia come un essere sostanziale non esiste,
però c’è una via di mezzo tra una posizione come quella di Spinosa o Cartesio che
affermano che la sostanza esiste (indipendentemente da tutti gli attributi) e quella di
Locke che dice che non esiste proprio.
I——-I——-I
S. K. s. = locke
Il nocciolo duro = ciò che resta, c’è chi crede che cambi (Locke) e che crede resta sempre
la stessa (Spinoza e Cartesio)
Per Aristotele e Spinoza e tu sei qualcuno perché dentro di te c’è una sostanza
indipendente dalle caratteristiche, e dalle circostanze
Per Locke la tua sostanza cambia in base alle circostanze = noi siamo spugne e quindi noi
non siamo nessuno e assorbiamo le sostanze
⁃ posizione trascendentale
Chi sei tu? NO TROPPO FORTE, ma neanche sei un’insieme casuale di attributi TROPPO
DEBOLE perché io ho un identità
⁃ Identità come funzione trascendentale significa che la nostra mente è fatta in modo tale
da ricondurre gli attributi sempre ad una sostanza, ma questa funzione di rifermentò è
operata da una sintesi mentale.
3
Es: l’arancia non esiste ma viene ricostruita trascendentalmente, cioè è una costruzione
della nostra mente ( non è una fantasia ) perché la nostra mente ovunque vuole vedere un
essere autonomo che noi possiamo indicare.
io come essere umano non posso essere felice se non posso attribuire un capo ed una
coda, non ha significato
Es: sbarco in una grande città e ci devo passare 6 mesi, come faccio ad orientarmi?, sono
perso perché c’è una moltitudine di stimoli sensoriali che mi fanno perdere, sono nulla.
Arriva l’amico che mi da delle indicazioni per aiutarmi, ma che sono chiari solo nella sua
mente non nella mia. Piano piano inizio ad orientarmi quando mi dice destra e sinistra.
⁃ Es: la farmacia è là, non capisco non lo so, la farmacia è la a destra, destra = mi fa
capire, percepire che la farmacia è la in quel punto
Destra e sinistra, avanti e dietro mi aiutano a percepire perché non esistono a livello
ontologico. Ci costruiamo una realtà ordinata per muoverci con disinvoltura
punti cardinali
Es mica il barbiere ha scritto sull’insegna sono a destra.
—> quando se in una città devi mettere dei punti di riferimento, per ordinare lo spazio, per
percepire ciò che è intorno a me grazie a FUNZIONI TRASCENDENTALI
Il trascendentale è una funzione.
Problema
L’empirismo ci ha detto che le nozioni di sostanza e il rapporto di causa ed effetto sono
qualcosa di non necessario (contingente) > cosi tutto tende ad un grande dubbio.
Es. dell’arancia ci sono solo le sue qualità = quindi la sostanza sembra essere qualcosa che
fluttua nell’aria
- Kant deve trovare una via di mezzo tra una necessita forte (razionalismo) e una
contingenza debole (empirismo)
Es: La sostanza posso essere io > è difficile pensare che saremmo gli stessi se fossimo nati
in Giappone
= noi abbiamo rifiutato anche che noi siamo l’effetto delle nostre contingenze
* Kant ci spiega come il nesso causa ed effetto non sia qualcosa di affidato all’abitudine
(Hume) ma neanche sia qualcosa di necessariamente forte
2
-Per kant sia la nozione di sostanza che il legame tra causa ed effetto sono dotati di una
necessità trascendentale (x noi)
facoincidere esperienza ragione
e
Es: se tutte le volte che tiro una palla alla finestra e quella si rompe > la necessita non sta
negli oggetti ma non esiste neanche = la necessita di questo nesso tra causa ed effetto sta
nel soggetto —> vuol dire che il soggetto ordina gli eventi della realtà > secondo un
principio di necessita che pero è una necessita trascendentale cioè necessità soltanto del
soggetto
= è Trascendentale > cioè è il SOGGETTO che non può che leggere la realtà in termini di
causa ed effetto
= noi umani andiamo sempre alla ricerca delle cause > è nella nostra modalità di pensare.
Anche il bambino chiede sempre il perché delle cose > ma perché siamo fatti cosi
—> Quindi qualcosa di necessario c’e per forza > perché sennò tutto sarebbe sospeso in
aria e non si andrebbe da nessuna parte.
—> di conseguenza Kant ha raggiunto una posizione intermedia che LIMITI il razionalismo
= perché la filosofia critica trova dei limita al sapere dell’uomo.
- anche destra e sinistra non appartengono alle cose > ma appartengono alla nostra
conformazione mentale = perché noi siamo fatti in un modo e quindi per poterci orientare
usiamo queste funzioni trascendentali per non vivere nel caos.
Es: un oggetto non ha una parte destra > perché non gli serve - ma è un’ordinamento
spaziale che imponiamo noi con le nostre categorie mentali
sechivolo occhi
éuguale
- Che cos’è la realtà? la realtà così com’è precede (anche se chiudo gli occhi la realtà è li
perché è cosi) o succede al soggetto?
- il realismo dice che la realtà ci precede > sia che io la veda o no la realtà è li = mette ai
margini il soggetto
Può esserci un realtà che ci precede ma a livello noumenico > da noi mai percepibile
Es: sento la musica > parlo già del prodotto finale —> bisognerebbe dire che il mio orecchio
ha trasformato vibrazioni uditive in musica
> noi non potremmo fare dei calcoli se non avessimo dei principi ordinatori (= tipo maggiore
o minore).
Nella matematica dobbiamo dare per scontato il possesso di alcuni elementi trascendentali
> se non avessimo la capacita di ordinare i numeri in modo consequenziale ci sarebbe caos
Es: anche il prima e il dopo derivano dalla nostra costituzione trascendentale, proprio come
denserà e sinistra
3
Anche il ritardo serve per ordinare il tutto senno ci sarebbe solo il caos, cosi come il
calendario
L’ANALITICA TRASCENDENTALE
Mentre l’estetica trascendentale riguardava la percezione sensibile > sono i sensi che con
intuizioni pure spazio e tempo ordiniamo la realtà. Spazio e tempo sono intuizioni pure
proprie dell’estetica trascendentale della percezione sensibile
- la percezione sensibile è un primo grado di sintesi (1o grado di ordinamento degli stimoli
sensoriali) questi vengono ordinati dalle intuizioni spazio tempo e nasce un 1o ordine di
esperienza. pesezone
sensibilegenerienza
- Es: nuovo arrivato a new York > il 1o grado di sintesi è l’orientarsi spazio temporalmente
-
Mentre la percezione è più passiva (la vista è passiva) > l’intelletto ordina i vari elementi
della realtà e dell’esperienza secondo le categorie
Cosa fa l’intelletto in più rispetto alla sintesi già operata da spazio e tempo?
Il problema della causa può essere discusso richiamando 3 categorie di giudizi (giudizio = è
il rapporto trainfo
soggetto e predicato)
~E
in seguito a esperienza
EMPIRISTI - Giudizio sintetico a posteriori : l’opposto del giudizio analitico a priori. Sintetico significa
che si aggiunge qualcosa al soggetto che prima non sapevo perché non era implicito al
soggetto.
Tutti giudizi a posteriori sono contingenti perché non è necessario che una rosa sia rossa
Contingente > è una caratteristica che può esserci ma puo anche non esserci
Andiamo in là con le nostre conoscenze però non è sempre vero perché la rosa puo
essere bianca > difetto del giudizio sintetico
rosaprònon essere rossa
- giudizio sintetico a priori : unisce le due parti positive dei giudizi precedenti. Dal giudizio
sintetico a posteriori prende l’elemento di sentiticità che ci faceva progredire nella
conoscenza e dall’analitico a priori prende l’elemento di priorità che era un giudizio
necessariamente vero.
- Che la rosa punga le persone è un fatto sintetico > perché devi fare l’esperienza per
capire che punge . A priori significa che > il rapporto che ce tra la rosa e il pungere è un
rapporto necessario a priori = perché ogni volta che prendo una rosa mi pungo.
- Kant ora deve determinare che rapporto di causa ed effetto c’è tra la rosa e il dito che
sanguina > si interroga sullo statuto del rapporto causale
4
- Non si tratta di una necessita forte > perché la rosa non punge sempre —> la puntura
della rosa non è implicito analiticamente nel concetto di rosa
- Devo fare infatti l’esperienza >e dopo averla fatta > il nesso tra puntura e rosa è qualcosa
di necessario. È una necessita trascendentale
1. La causa non sta nelle cose ma sta nel soggetto (il rapporto causale sta nel soggetto
che si punge ma non è implicito nella rosa)
. concetti deriva
empirici= da mia esperienza
ho visto tot cose fatti allo stesso modo e ho creato concetto di
sedia
·
ideepleva ragione
LA DIALETTICA TRASCENDENTALE
l’estetica trascendentale (estetica = percezione sensibile = intuizioni pure > spazio e tempo)
> ordiamo gli stimoli sensoriali e i fenomeni grazie a queste prime categorie (lo spazio, il
tempo)
l’analitica trascendentale > non rientrano le percezioni sensibili, il prima e il dopo >
categorie di sostanza, causa ed effetto > parte dal presupposto che la costruzione della
realtà non può fermarsi soltanto a un livello percettivo > necessaria una sintesi ulteriore da
parte dell’intelletto (intelletto sintetizza > ordina ulteriormente la nostra esperienza
costruendo una realtà più complessa > una realtà di sostanze e di rapporti tra queste
sostanze)
sintesi trascendentale = costruzione della realtà > ordinare gli sti moli sensoriali spazio-
temporalmente
la realtà è costruita > ora comprendiamo la realtà come situata spazio-temporalmente,… >
abbiamo costituito una realtà ordinata
I
idee di anima > pretesa di conoscere la realtà incondizionata dei nostri fenomeni interni
> le tre pretese < tre forme di realtà noumeica che la metafisica pretende di conoscere
hanno la caratterista di essere la totalità incondizionata della nostra esperienza > PRETESE
DI TOTALITÀ INCONDIZIONATA
anima > la nostra identità personale > la possiamo conoscere come se avesse una
sostanzialità metafisica > la risposta di Kant è NO
identità personale > totalità che racchiuda tutti i nostri fenomeni interni
> sostanza totale di tutte le nostre esperienze… > RAZIONALISTI > Cesare varca il
Rubicone > idea di anima come totalità > quello che tu sei è già tutto lì
> saresti tu anche se fossi nato in Giappone > la tua totalità è una compiutezza
incondizionata
5
LA DISSOLUZIONE DELL’IDENTITÀ PERSONALE > EMPIRISMO > quello che tu sei = una
cozzaglia di qualità > quello ch età sei non si può determinare a priori
> quello che tu sei lo potremmo dire soltanto alla fine > come facessimo una sommatoria di
addendi
rifiuta il modello empiristico > un’identità noi ce l’abbiamo > ma che identità è > NON
NECESSARIA MA TRASCENDENTALE (anche la visione razionalista è abolito)
“tu sei egoista” > non puoi che essere egoista > punto di partenza noumenico,
razionalistico, d’identità necessaria forte
KANT > sono egoista/faccio l’egoista? > sei egoista non in modo necessario > ma
attraverso la categoria egoista collego tutte le tue qualità
> IDENTITÀ TRASCENDENTALE > come un filo con cui si cuciono insieme pezzi di stoffa
vestito (la nostra identità) nasce già fatto > no il vestito si cuce > CUCIRE > da un lato si
sottrae a quell’idea razionalistica per cui la nostra identità sia già pronta
né un pezzo unico come se non fosse stato cucito né una cozzaglia di pezzi di stoffa
IDENTITÀ COSTRUITA > filo = categoria di sostanza > categoria non sostanza
tu sei così > dal punto di vista giuridico non resta che la pena di morte
né posso dire che l’assassino sia lì per caso > il fatto che abbia ucciso è un fatto
contingente
Kant > io dico che sei un assassino ma non perché sei un assassino perso > né posso
negare che il fatto he tu abbia ucciso una persona sia un fatto contingente
tu hai ucciso e ti categorizzo come assassino > non posso sapere se sei un’assassino vero
e proprio
IDEA DI ANIMA CHE CONTESTA KANT > propone un’identità ma sei un assassino solo
sulla base di una categorizzazione giuridica
es. un voto non sei 4 ma la tua esecuzione è da 4 > giudizio che non è una totalità e
neanche incondizionato, però non posso negare che a febbraio hai preso 4 > non posso
dire che a marzo prenderai 4 > prescindere dal tempo, incondizionato
> non si può conoscere la totalità della persona > a 20 sei un assassino e lo sarai anche a
60
> pretesa incondizionata > se ne infischia del fatto che per conoscere c’è bisogno del
tempo
fenomeni esterni
IDEA DI MONDO
6
> esiste un mondo?
c’è un mondo > posso pensarlo > ma io conosco il mondo > conosciamo una porzione
molto limitata del mondo > un’aula > unica cosa che io conosco > conoscendo l’aula della
4B, non conosco tutto lo spinelli
l’astronauta quando va in orbita lo vede questi mondo > vedrà una dimensione spaziale
molto più estesa di quanto vediamo noi di quest’aula > vede prima gli Stati uniti e poi il
Giappone > tu vedi sempre e solo delle porzioni limitate
vedi il mondo se giri velocissimo > no vedi il mondo nel 2023 > 20 milioni di anni fa magari
era come marte
> vedo una realtà in modo oggettivo, sicuro ma quanto più è limitata questa esperienza >
totalizzare un’esperienza parziale, questo lo fa la metafisica
coloro che volessero ostinarsi a parlare di idea di mondo, incapperebbero in ANTINOMIE >
una contrapposizione di due tesi egualmente sostenibili
É
IL TUO
> TUTTO È IL CONTRARIO DI TUTTO > se lo dici a qualcuno, lo accusi di parlare del nulla
IL NULLA
chi parla dell’idea di mondo parla di nulla > della tua esperienza conoscitiva sarà sempre
limitata > però conoscenza solida
“si parla del sesso degli angeli” > non sappiamo neanche se esistono
affermazioni contraddittorie
~coppia di
antinomia > puoi dire sia che il mondo abbia avuto un suo inizio e chi dice che sia sempre
esistito > come fai a determinarlo se il mondo non esiste
LA TERZA ANTINOMIA > ciò che accade nel mondo accade sulla base di leggi
deterministiche di natura > ciò che accade secondo un nesso di causa ed effetto accade
secondo un nesso deterministico
non tuto ciò che accade nel mondo avviene secondo un rigoroso nesso causale > è
possibile una causalità libera > se tiro uno schiaffo a uno non è una necessità fisica o
chimica > MA CAUSALITÀ VOLONTARIA
esiste la libera volontà per Kant > non possiamo determinarlo perché ci manca l’oggetto
non diciamo la libertà che esiste o non esiste > esiste la libertà nel mondo, nel soggetto
umano? non esiste il mondo
noi conosciamo solo delle porzioni isolate, singole della realtà e solo su quelle abbiamo
parola
incognita.
7
LA QUARTA ANTINOMIA —> esiste una causa
Kant critica le pretese della metafisica nel conoscere l’esistenza di Dio. Kant attacca la prova
ontologica. A partire dell’idea dell’esistenza di Dio (esistenza perfettissimo), Dio non può essere
privo di esistenza.
—> Kant = esistenza non è un predicato= non è qualità implicita a priori in un soggetto
3
! es. io sono ricchissima > yacht
villa a MonteCarlo
esistenza non è una nozione come tutte le altre, é un FATTO—> per essere tale deve ricadere in
un concetto empirico
Kant non dice che Dio non esiste, dice che NON si manifesta, non è oggetto di conoscenza.
! es. ti rimprovero perché presuppongo che tu la prossima volta non farai quello che hai
fatto.
! es. che ci posso fare se sono nato nel Bronx e mi drogo? —> non c’è niente che possa
scusare la nostra inerzia
libertàsarebbe predeterminata
non puòessere spiegata/conosciuta se fosse antecedente
ci
- rispetto/dignità
legalità morale è come persona traditrice, ma non c’entra con questione giuridica. Giustizia scatta
quando avvengono fatti concreti.
- Razionalità
- Animalità
—> Problema dell’essere é che si compiono degli atti, ma noi ci accorgiamo dei reati che
compiamo, a differenza degli animali
fanatismo morale = pensare che la vita morale non sia un conflitto ma una condizione naturale
“io sono buono” vuol dire che non ho mai fatto niente di male
- libertà
Esiste una legge morale (universale e necessaria) che ci dice come comportarci?
- la legge morale
- ogni essere in grado di ragione può trovare questa legge nella ragione
= vita morale
Legato a scopo
! IMPERATIVO IPOTETICO (= si obbedisce solo che ci sono fini o scopi)
mi per il fatto
metto a dieta per dimagrire, non essere a dieta
stesso di
= il comandamento è rigoroso
- vai in guerra per uccidere / se uccidi è per legittima difesa (= ambito giuridico)
- dotati di una sensibilità umana se uccidi hai un malessere interno / non uccidere (= ambito
morale)
PRIMA FORMULAZIONE
1 “Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere nello stesso tempo COME
principio di una legislazione universale” Legge
autonoma (posta da a STESSO te STESSO TE
= qualunque cosa tu voglia fare DEVI farla come se fosse il principio di una legislazione
universale
- esempio: mi chiedo, che sto facendo, può essere trasformato in una legge dell’universo?
Isarei
contento seazionichefaccio regole che pongo valessero per tutti e ricadessero anche su di me?
! Un’azione morale resiste alla contraddizione
—> non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te
2
LA SECONDA FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO
—> agisci in modo da portate l’umanità nella tua, come fine MAI come mezzo
-
bisogna agire per BENE COMUNE
—> adesso devo trattare ance la mia persona come fine e non come mezzo
! Esempio: la relazione in cui ti senti un oggetto, non dire la verità alla nostra coscienza
- bevi così stai bene! , ubriaco e tossico dipendente (= fa del suo corpo uno strumento e perde la
sua dignità)
= agisci in modo che la tua volontà possa considerare SE STESSA come universalmente
legislatrice (= uguale alla 1°)
persona suddito e
legislatore
! Qual è la differenza?
- diversa accentuazione
Ma chi te lo fa fare? B
—> queste norme devono essere autonome quindi coincidono con me stesso
—> esempio: tu stai ferma al rosso per RISPETTO DELLA REGOLA, azione fine a se stessa, lo
faccio perchè devo
- legalità
KANT: l’essere umano non è né un angelo né una bestia —> fare azione morale implica sforzo
aspetto della morale = mettersi nei panni degli altri (conoscere individualità dell’altro)
Nessuno compie il bene volentieri tranne i Santi —> però Kant era deista e non considerava i
santi
Una azione morale non può ricevere piacere in cambio, sennò sarebbe immorale
condizione presuppone
- perfezionamento morale
- raggiungere santità
- esistenza di Dio che fa da giudice, dando alla fine ciò che si merita
! Kant pensa che vita possa continuare dopo la morte —> postula (esigenza):
- esistenza di Dio
- aldilà
- immortalità dell’anima
—> Su questa Terra morale e rispetto sono importanti, dopo la morte = compito di Dio —> si
spera che qualcuno nell’aldilà ci premi
sentimento
CRITICA DEL GIUDIZIO
= Concetto di fine e il bello
- É un giudizio riflettente (considerazione post factum; riflessione su realtà già accaduta) e non
determinante ( aiuta a costruire realtà)
! Esempio: Pattinaggio su ghiaccio se mi vede un indigeno pensa che io sia matta perché
non è in grado di classificarlo in alcuna categoria
! Esempio: Una nuova lingua: non capisco a con tempo imparo e capisco
—> Aggiungere aggettivi alle frasi è un’altra considerazione/ osservazione —> giudizio riflettente
umano
! Ci sono dei criteri di valutazione estetica UGUALI per tutti. —> meglio le Hawaii o la
discarica?
oggettiva,
duratura soggettivo,
temporaneo
! Esempio: quando vediamo una persona bella, non vogliamo metterle le mani addosso ma
idealizzare i sentimenti
= ci attrae anche la dimensione spirituale (= simpatica sto bene con lei) non solo estetica (= ci
autorealizziamo)
- il bello è UNIVERSALE —> necessario perchè non è un concetto (= fa parte delle forme
conoscitive)
= la bellezza è una dimensione complessiva, NON esiste una REGOLA per essere bello
—> una persona non nasce bella perchè è una dimensione = deve generare nell’altro una
soddisfazione
—> il fine esiste perchè non è un caso che il nostro corpo funzioni così
É NECESSARIO
- bellezza è così (come se alla zebra avessero dipinto le strisce)
capacitàumane
SUBLIME MATEMATICO
va oltre
SUBLIME DINAMICO
inquietudine beatitudine
+