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Hume

= filosofo scozzese —> empirista

“Critica alla mozione di causa”


! si interroga sul rapporto tra causa ed effetto

—> questi due hanno una natura CONTINGENTE (= il legame può esserci come non esserci)

⁃ Alla causa A non fa seguito necessariamente la causa B

= il rapporto tra la causa A e l’effetto B non è retto dalla necessità

Esempio: se giochi a pallone devi fare attenzione perché puoi spaccare un vetro

—> può succedere come può non succedere

! beh però aspetta, non è mica detto —> tutte le volte che ho lanciato la palla la finestra
non si è rotta

= NON possiamo essere certi se non è ancora successo

⁃ Tu credi si possa spaccare il vetro però lo si può rilevare solo a POSTERIORI

—> finché non tiro la palla non posso sapere se il vetro si romperà

! L’uomo portato dall’abitudine trasforma un 99% in un 100%, da un “tutte le volte che”


ad un “sempre”

⁃ Siamo abituati: abitudine

—> da un rapporto contingente ad uno necessario, NON é così

Rousseau
Discorso sull’origine della disuguaglianza umana
Gli uomini sono disuguali? Si, perché?
⁃ disuguaglianza politica non morale
Non è auspicabile, quindi non è tollerabile
Es. Non è tollerabile che ci siano persone tanto ricche e persone tante povere

Qual’è l’origine di questa disuguaglianza?


⁃ problema della proprietà privata, ciò che era pubblico diventa privato
Locke: la proprietà è legittima perché nasce dal lavoro
Rousseau: la proprietà nasce da una appropriazione indebita (= qualcosa che non ti spetta lo prendi, deriva da un atto di usurpazione) —> prendo il tuo portafoglio e pretendo pure
che questo portafoglio sia mio e che io abbia ragione
⁃ per renderla debita ci si appella alla legge
Le leggi però tutelano solo i ricchi
—> il legislatore fa una legge su misura per il ricco, non per il povero
Condono: reato che viene legittimato, per esempio una veranda sul balcone, per farlo devi pagare
—> le multe anche vengono condonate, se non paghi una multa con la legge del condono te la cavi pagando meno
LA MAGISTRATURA AIUTA SOLO I POTENTI, sono al servizio degli usurpatori
⁃ i potenti si scrivono le leggi su misura , la legislatura viene corrotta
Rende sana l’illecito !!!
⁃ l’usurpazione passa dall’essere economica a politica - governo da legittimo a illegittimo

PARS DESTRUENS - parte critica della critica di Rousseau

Contratto sociale
Progetto politico con cui Rousseau tende a risanare i mali politici tipo la disuguaglianza
⁃ stato di natura, per Rousseau è uno stato positivo
Le cose vanno male nel momento in cui l’uomo entra a farne parte (completamente contrario a Hobbes)
⁃ in Hobbes i diritti dell’individuo vanno solo al Leviatano, gli uomini cioè i sudditi li cedono a lui, LI ANNULLA
⁃ Per Rousseau questi diritti vanno al sovrano, quindi a tutta una serie di persone, non li annulla ma LI AMPLIFICA, al suddito che rinuncia alla libertà privata entrando in
una società gli verrà data una libertà generale, a livello civile
STATO DI NATURA: quello stato in cui l’uomo rinuncia ai suoi diritti per una libertà sociale, un contratto che da libertà poi anche all’individuo
—> una forma politica per cui ognuno pur trasferendo al sovrano i propri diritti obbedisce solo a se stesso = formula della democrazia (noi diamo i diritti al parlamento, questo
parlamento lavora per darci un altro tipo di libertà, la stessa di cui ci eravamo privati)
⁃ in democrazia non sottostai al parlamento, perché il parlamento lo istituisci e lo scegli tu
⁃ Quello che non è democrazia è quando trasferisci i tuoi diritti ad uno solo che fa quello che vuole, non opera per il bene comune, la GARANZIA, la QUALITÀ, cosa fai
dell’uso della mia libertà (il monarca usa la libertà per fare il suo di bene non quello comune)
Le democrazie possono essere malate, perché una volta ch dai il voto al politico lui fa quello che vuole
SOLUZIONE: democrazie dirette, quelle delle poleis greche (ti riunivi in piazza, INATTUABILE)
—> lui scrive costituzioni per società piccole per attuare una democrazia diretta = in Italia NON sarebbe possibile attuarla

VOLONTÀ GENERALE = problema della democrazia, tutti troppo diversi, chi fa gli interessi del popolo? Tutti pensano al bene personale, non quello comune, esempio: le tasse,
fanno male a me ma con queste tasse potrei pagare s mangiare ai poveri
⁃ volontà organicasti a (= per il bene dell’organo), quello che si decide lo si decide per il bene dell’organismo, non quello personale
Se devo votare una legge non devo pensare a me ma all’organismo
Esempio: ma io la panna, è buona ma il fegato sta mal, non la devo mangiare PER IL BENE DELL’ORGANISMO, non devo pensare solo al fatto che piace alla gola
⁃ la volontà generale non la si ha in un’assemblea solo per la quantità di voti, ma per la QUALITÀ, cioè se fa bene all’organismo
Esempio: fate un anno a scuola e mettiamo tutti 10 e vi promoviamo, tutti dicono di si, ma nella QUALITÀ non è bene, perché sarà una classe di ciucci
⁃ chi decide la cosa per l’organismo?
L’organismo sceglie ciò che è bene per l’organismo, NON per il singolo
CONCEZIONE ORGANISTICA
Ogni singolo deve essere maturo e scegliere il bene per l’organismo
KANT
Deve fare conti con filosofie precedenti:
·

dogmatismo del razionalismo ragione éin grado


- di comprendere la realtàcome veritàin se
·
razionalismo credono nel carattere necessario dic ausa ed effetto

empirismo-t utto cioche avviene non è necessario, ma contingente (non puoi prevedere nientel

.
scetticismo= nesso tra causa ed effetto non necessario, perchénon posso trarre conclusioni a priori
es non posso sapere con certezza se domani piovera
cis ono queste difficoltà:
NECESSITAdel razionalismo

CONTINGENZA dell'empirismo
critica
suafilosofia= o trascendentale

I non perchécritica qualcune


compito delimitare ambito c onoscenza limita il

saperne
di

filosofia ha pretese che non possono essere soddisfatte


Ces. olimostrazione esistenza D io)
di
I

oltrepassano conoscenza sensibile


kant é d'accordo con Empiristi: se come punto di partenza non c'éun dato sensoriale non è possibile nessuna conoscenza

CRITICA della RAGIONE


P URA (1700

opera importante K ant


di

permette dic onoscere realtà


oggetto ragione pura fragione che ci

veritàparte dai sensi ma non si esaurisce in essi

vole porre limiti ad alcune pretese dela


ragione pura
Ipretese metafisiche (olobbiamo lasciar starel

PROBLEMA
diKANT nel CONOSCERE
l a REALTA

Ma la realtàche io conosco e che vedo éla realtàin sé?


&vello che conosco attraverso sensi e
ragione éla realtà?
La realtàesiste così com'é senza che io la conosca?
.

una realtà che sia tale indipendentemente da percezione del


soggetto èrealtàin se

es. Se
gambe del banco sono rosse anche quando tutti usciamo da stanza èrealtà

Non esiste realtà indipendente da nostro alto


percettivo
vediamo, percepiamo o tocchiamo qualsiasi cosa

es. usciamo tuttie mettiamo telecamera


gambe restano lo stesso rosse

2 categorie realta

.
realta' FENOMENICA=ció che appare, che si presenta a nostri sensi

.
realtàNovMENICA pensiero,
oggetto del pensiero. Conoscenza Autentica
I
sensit intelletto forniscono
non ci realtànoumenica

Noumeno-pensato, ma non conosciuto non rientra nell'ambito sensoriale

Fambito metafisica

esconosciamobancocerchepossiamovedereascetti
fenomenicipunto dpartenza
i sensi e

Idovrei dire che appaiono rosse perchélo vedo grazie aisensi


Percezione sensibile èimmediata, colpisce subito i nostri sensi
Agambe realtàfenomenica
rosse=

davvero sono rosse? posso pensare che siano d u


i n colorex non percepibile (perchésennosarebbe fenomend
.
nostra percezione sensibile condizionata e sistema nervose
ela occhi

Legittimo pensare che realtài n sé(noumeno sia diversa ma non sapere comerealmente

Apparire e essere sono e cose diverse

sempre
come sarà banco in sé? l a domanda
Posso pormi
visione
.
Non posso sapere la risposta soggettiva
uscire da me stessa e
dovrei guardare con
oggettività
termine dela
trascendentale: filosofia k ant
di

condizioni di possibilitàd iun'esperienza


I

I conoscenza fenomenica dela realtà

stuola elementi mentali/culturali che permettono


ci avere
di un'esperienza (conoscenza del mondo

sintesi caratteristiche sensoriali di


stimoli
* deve e
oggetto
es. arancia=
aspra, spremuta, buccia, arancione
Non siamo solo la somma
degliattributi
Sostanza non éne forte (Spinozal nédebole (Lockel, ma éuna FUNZIONE, NON Un ESSERE

funzione che opera una sintesi

Identità =
nostramente riconduce attributi ad una sostanza, ma funzione r iferimento
di operata da sintesi mentale

Il
significato u na cosa, énella costo nella mente?Neud mente
di

cose
I senza
significato non hanno senso
Kant
DEVE FARE I CONTI CON LA FILOSOFIA CHE LO A PRECEDUTO: il dogmatismo del
razionalismo e lo scetticismo dell’empirismo
⁃ Dogmatismo del razionalismo: la ragione è in grado di comprendere la realtà come
verità / in sè

⁃ i razionalisti sono convinti del carattere necessario di causa ed effetto

⁃ Gli empiristi lo hanno svegliato dal suo sogno dogmatico, gli hanno fatto capire che la
ragione non comprende la realtà in se. Lo hanno svegliato dall’idea che i nessi tra le
cose nella realtà fossero retti da un principio di necessità = tutto ciò che avviene non è
necessario. Tutto ciò che succede nella realtà è contingente !!! (=non puoi prevedere
niente)

—>Scetticismo perché non possiamo fare nessuna previsione relativa al futuro. Il nesso tra
causa ed effetto non è necessario. (fugge alla nozione di necessità) , perché non posso
trarre conclusioni a priori

> es. non posso sapere se domani pioverà

⁃ Quindi ci sono queste difficoltà = una rigorosa necessità del razionalismo, una
disperante contingenza dell’empirismo

La sua filosofia è detta = critica o trascendentale


⁃ critica: non che critica qualcuno, ma significa che ha come compito delimitare il proprio
ambito di conoscenza (pone dei limiti alle cose che si possono conoscere attraverso la
filosofia e la conoscenza generale) = limita il sapere

—> questo perché la filosofia ha delle pretese che non possono essere soddisfatte e sono
infondate (= dimostrare l’esistenza di dio), perché coincidono con l’oltrepasso della
conoscenza sensibile.

Es > la filosofia del passato ha preteso di dimostrare l’esistenza di dio = pretesa infondata
perché è inutile tentare di dimostrare dio se ogni conoscenza parte da un dato sensibile /
sensoriale

Quindi Kant è d’accordo con gli empiristi = se non c’è un dato sensoriale come punto di
partenza non è possibile nessuna conoscenza

FIOOSOFIA CRITICA: delimitare la conoscenza nel sapere e nella filosofia innanzitutto a ciò
che parte dai sensi ma non si esaurisce nei sensi

Critica della ragione pura > 1a opera importante di Kant scritta nel 1700

ha come oggetto la ragione pura (= ragione teoretica cioè la ragione che ci permette di
conoscere la realtà)

= la critica della ragione che conosce la realtà significa delimitare cosa può conoscere
autenticamente la ragione e cosa resterà nell’ambito della metafisica (= si intende tutto ciò
che non rientra nell’ambito di una conoscenza rigorosa, non è oggetto della conoscenza
scientifica effettiva perché c’è un limite all’inizio, non parte da un dato sensibile)

La verità parte dai sensi ma non si esaurisce in essi (si usa il lavoro dell’intelletto)

* vuole porre dei limiti alle pretese della ragione pura ( conoscere dio, l’anima)

* Queste pretese sono della metafisica che noi dobbiamo lasciare.

Il problema di kant nel conoscere la realtà


(Come Cartesio, ma per lui la realtà è fondata nel cogitò ha già la soluzione sta puttana)

MA la realtà che io conosco, e che vedo è la realtà in se (= così come è


indipendentemente dal soggetto conoscente) ? Quello che conosco attraverso i sensi e
la ragione corrisponde alla realtà? La realtà esiste così come è senza che io la
conosca ?
trova via di
mezzo tra razionalisticoatia priori) e empirismo esperienzal (
girzisintestionale
soluzione:

1
- distinzione tra realtà in se e realtà come appare

1. Una realtà che sia tale indipendentemente dalla percezione del soggetto = è una realtà
in sè

Es se le gambe del banco sono rosse anche quando tutti usciamo dall’aula saranno
effettivamente rosse. Realtà

Una realtà che sia indipendente dalla percezione soggetto (indipendente che tu sia una
mosca o un uomo) è una realtà in se

Esiste una realtà indipendente dal nostro atto percettivo?

⁃ no -> perché qualsiasi cosa noi la vediamo, sentiamo o tocchiamo

⁃ Es anche se tutti usciamo dall’aula e mettiamo la telecamera le gambe restano lo stesso


rosse

Kant distingue due categorie relative alla realtà

Realtà fenomenica e la realtà noumenica = due termine di origine greca

⁃ il fenomeno = ciò che appare, ciò che si presenta ai nostri sensi

⁃ Il noumeno = pensiero, oggetto del pensiero, è la realtà in se Conoscenza autentica =


sensi + intelletto = non possiamo avere una conoscenza del noumeno senza

"filtro" conoscenze a priori
Metafisica= solo ragionamenti, atto noetico (è un semplice pensiero)

Noumeno = può essere pensato MA NON CONOSCIUTO perché non rientra nell’ambito dei
sensi, noi non potremmo avere una conoscenza del noumeno ma può essere pensato
tranquillamente e rientrerà nell’ambito della metafisica

Es: conosciamo il banco perché? Perché noi possiamo vedere gli aspetti fenomeneoci, il
punto di partenza è sensoriale, lo vediamo grazie alla luce.

—> le gambe del banco sono rosse o appaiono rosse?

Fossi onesto dovrei dire appare rossa perché dire sono rosse significa ipotizzare una realtà
indipendente dal soggetto conoscente. vedere = decifrare gli stimoli sensoriali attraverso il
nostro apparato visivo

Dovrei dire che appaiono rosse ad una vista frontale, binoculare che è la nostra, perché se
dico che sono rosse dico che è una realtà indipendente dai sensi (però posso pensarlo)—>
posso dire che IO le vedo rosse, NON posso dire che SONO rosse

Le gambe appaiono rosse è un’apparenza oggettiva, a tutti gli umani appaiono rosse è una
realtà trascendentale, fenomenica

(I daltonici non vanno considerati, perché è il singolo, è un eccezione)

⁃ la percezione sensibile è immediata = colpisce immediatamente i nostri sensi

Banco rosso = il rosso del banco è una realtà fenomenica, ciò che appare a tutti noi
(conoscenza normale e quotidiana)

⁃ ma davvero sono rosse? Potrei pensare (Noumeno) che in se le gambe del banco
siano del colore x (in quanto colore che non posso percepire perché se lo percepissi
diventerebbe un fenomeno).

⁃ La realtà in se non so se è come la vedo perché sono schiavo della visione.

⁃ La nostra percezione sensibile è condizionata dal modo in cui gli occhi sono sistemati e
dal nostro sistema nervoso

⁃ È legittimo chiedersi come potrebbe essere la realtà in se. Il noumeno è come è il banco
in se ma noi non sappiamo com’è il banco in se perché se lo sapessimo diventerebbe
un fenomeno però è legittimo pensarlo ma non conoscerlo.

Conoscerlo = sensi + intelletto

Pensarlo (metafisica)= i sensi non posso usarli perché non proviene da essi

—> poteri pensare che il banco è rosso, ma posso solo pensarlo

Apparire e essere sono due cose diverse.

Io posso pensare come una cosa sia in se ma non posso conoscerla.

La realtà in se è come la vedo?


No, per vedere la realtà in se dovrei staccarmi gli occhi e avere una visione oggettiva, NON
SI PUO FARE

Come sarà il banco in se senza la mia percezione?

⁃ POSSO pormi la domanda

2
⁃ NON POSSO sapere la realtà in se del banco

Non si esame mai da una realtà fenomenica, ci si mostra sempre a qualcun altro

1. Com’è una persona in se non si può sapere, se io mi chiedo a me stessa chi sono, non
posso rispondere

⁃ è sempre una visione soggettiva, dovrei uscire da me stessa per saperlo, non è
possibile, posso solo chiedermelo

Trascendentale è un termine chiave della filosofia di Kant

Cos’è trascendentale per Kant?

⁃ sono le condizioni di possibilità di un’esperienza

Che cos’è l’esperienza?

⁃ è la conoscenza fenomenica della realtà

Come avviene la conoscenza? NON GLI INTERESSA LIVELLO NEUROFISIOLOGICO


(cervello sistema nervoso ecc.)

Quindi lui studia gli elementi mentali/ culturali che ci permettono di avere del mondo
un’esperienza = cioè una conoscenza.

Locke = la conoscenza di un oggetto non è la conoscenza dell’oggetto ma è un insieme di


qualità

⁃ Conoscenza = operazione di d’intensi (= unificazione) —> quando noi conosciamo un


oggetto operiamo una sintesi delle sue caratteristiche e di tutti gli stimoli sensoriali che
produce in noi.

Noi sintetizziamo tutte le caratteristiche e le colleghiamo tutte una all’altra

Es: se noi parliamo delle caratteristiche dell’ arancia parliamo di caratteristiche che sono
tutte ricollegabili all’arancia

!!! Problema di Locke : era che la sostanza ontologicamente non esiste, solo a livello
linguistico= era solo un termine economico.

⁃ Kant dice che ha ragione, la sostanza arancia come un essere sostanziale non esiste,
però c’è una via di mezzo tra una posizione come quella di Spinosa o Cartesio che
affermano che la sostanza esiste (indipendentemente da tutti gli attributi) e quella di
Locke che dice che non esiste proprio.

I——-I——-I

S. K. s. = locke

Il nocciolo duro = ciò che resta, c’è chi crede che cambi (Locke) e che crede resta sempre
la stessa (Spinoza e Cartesio)

Per Aristotele e Spinoza e tu sei qualcuno perché dentro di te c’è una sostanza
indipendente dalle caratteristiche, e dalle circostanze

⁃ ma io chi sono? Sarei io se fossi nata da un’altra parte?

La sostanza è sostanza, e tu sei tu indipendentemente dalle circostanze empiriche

Per Locke la tua sostanza cambia in base alle circostanze = noi siamo spugne e quindi noi
non siamo nessuno e assorbiamo le sostanze

KANT: noi non siamo solamente la sommatoria degli attributi

⁃ posizione trascendentale

La sostanza non è ne forte (Spinoza) ne debole (Locke) ma è una FUNZIONE e non un


essere
È un funzione trascendentale = cioè una funzione che opera una sintesi

Chi sei tu? NO TROPPO FORTE, ma neanche sei un’insieme casuale di attributi TROPPO
DEBOLE perché io ho un identità

⁃ Identità come funzione trascendentale significa che la nostra mente è fatta in modo tale
da ricondurre gli attributi sempre ad una sostanza, ma questa funzione di rifermentò è
operata da una sintesi mentale.

3
Es: l’arancia non esiste ma viene ricostruita trascendentalmente, cioè è una costruzione
della nostra mente ( non è una fantasia ) perché la nostra mente ovunque vuole vedere un
essere autonomo che noi possiamo indicare.

sintesi degli attributi ad una sostanza

⁃ questa sostanza sta nel mio cervello

Es: la ricerca del significato delle cose

io come essere umano non posso essere felice se non posso attribuire un capo ed una
coda, non ha significato

⁃ il significato è nella cosa o nella mente?

È nella mente, NON nella cosa

analisi sensibilità attraverso ragione

ESTETICA TRASCENDENTALE, sezione di “critica della ragion pura”

⁃ tratta dell’estensis (percezione sensibile) , cose che si possono percepire

Come posso percepire lo spazio?

Es: sbarco in una grande città e ci devo passare 6 mesi, come faccio ad orientarmi?, sono
perso perché c’è una moltitudine di stimoli sensoriali che mi fanno perdere, sono nulla.
Arriva l’amico che mi da delle indicazioni per aiutarmi, ma che sono chiari solo nella sua
mente non nella mia. Piano piano inizio ad orientarmi quando mi dice destra e sinistra.

⁃ Destra e sinistra = tipiche funzioni trascendentali cioè condizioni di possibilità


dell’esperienza e che mi aiutano a percepire ciò che è intorno a me (senza di queste
sono persa in un caos sensoriale, non posso orientarmi) (sono criteri trascendentali, non
appartengono alle cose, ma appartengono alla nostra capacità di orientarci nello spazio
costruiscono uno spazio)

⁃ faccio passare all’essere ciò che prima per me non esisteva


lo esistenza
e

⁃ Es: la farmacia è là, non capisco non lo so, la farmacia è la a destra, destra = mi fa
capire, percepire che la farmacia è la in quel punto

Destra e sinistra, avanti e dietro mi aiutano a percepire perché non esistono a livello
ontologico. Ci costruiamo una realtà ordinata per muoverci con disinvoltura
punti cardinali
Es mica il barbiere ha scritto sull’insegna sono a destra.

—> quando se in una città devi mettere dei punti di riferimento, per ordinare lo spazio, per
percepire ciò che è intorno a me grazie a FUNZIONI TRASCENDENTALI
Il trascendentale è una funzione.

Problema
L’empirismo ci ha detto che le nozioni di sostanza e il rapporto di causa ed effetto sono
qualcosa di non necessario (contingente) > cosi tutto tende ad un grande dubbio.

Es. dell’arancia ci sono solo le sue qualità = quindi la sostanza sembra essere qualcosa che
fluttua nell’aria

- Kant deve trovare una via di mezzo tra una necessita forte (razionalismo) e una
contingenza debole (empirismo)

PROBLEMA DDELLA NOZIONE DI SOTANZA


= la sostanza non è qualcosa di necessario, innato, preesistente

Es: La sostanza posso essere io > è difficile pensare che saremmo gli stessi se fossimo nati
in Giappone

= noi abbiamo rifiutato anche che noi siamo l’effetto delle nostre contingenze

Es: se ci guardiamo allo specchio siamo uguali

* entrambe le posizioni sono criticabili

PROBLEMA DEL NESSO CAUSA ED EFFETTO


Da spinoza a Leibniz > il nesso di causa ed effetto è necessario perché l’effetto sembra
essere contenuto già nella causa.

* Kant ci spiega come il nesso causa ed effetto non sia qualcosa di affidato all’abitudine
(Hume) ma neanche sia qualcosa di necessariamente forte

La posizione di Kant > prova a trovare una via di mezzo in tutto

2
-Per kant sia la nozione di sostanza che il legame tra causa ed effetto sono dotati di una
necessità trascendentale (x noi)
facoincidere esperienza ragione
e

La necessita trascendentale dice che il soggetto conoscente > L’IO PENSO

Opera una sintesi trascendentale conferendo necessità all’esperienza

Es: se tutte le volte che tiro una palla alla finestra e quella si rompe > la necessita non sta
negli oggetti ma non esiste neanche = la necessita di questo nesso tra causa ed effetto sta
nel soggetto —> vuol dire che il soggetto ordina gli eventi della realtà > secondo un
principio di necessita che pero è una necessita trascendentale cioè necessità soltanto del
soggetto

- Ma il rapporto tra causa ed effetto da dove viene? È necessario interpretare la realtà


pensando sempre che ci sia una causa? IL NESSO DI CAUSA ED EFFETTO DA DOVE
ESCE FUORI? NON è NELLE COSE E NON è CASUALE.

= è Trascendentale > cioè è il SOGGETTO che non può che leggere la realtà in termini di
causa ed effetto

= noi umani andiamo sempre alla ricerca delle cause > è nella nostra modalità di pensare.

Anche il bambino chiede sempre il perché delle cose > ma perché siamo fatti cosi

—> Quindi qualcosa di necessario c’e per forza > perché sennò tutto sarebbe sospeso in
aria e non si andrebbe da nessuna parte.

—> di conseguenza Kant ha raggiunto una posizione intermedia che LIMITI il razionalismo
= perché la filosofia critica trova dei limita al sapere dell’uomo.

- anche destra e sinistra non appartengono alle cose > ma appartengono alla nostra
conformazione mentale = perché noi siamo fatti in un modo e quindi per poterci orientare
usiamo queste funzioni trascendentali per non vivere nel caos.

- L’unica arma dell’uomo è l’intelligenza > che ci consente di mettere un po d’ordine

Es: un oggetto non ha una parte destra > perché non gli serve - ma è un’ordinamento
spaziale che imponiamo noi con le nostre categorie mentali

Il trascendentale è una necessita di genere > dell’uomo.

sechivolo occhi
éuguale
- Che cos’è la realtà? la realtà così com’è precede (anche se chiudo gli occhi la realtà è li
perché è cosi) o succede al soggetto?

- il realismo dice che la realtà ci precede > sia che io la veda o no la realtà è li = mette ai
margini il soggetto

Es: la sedia è una sedia indipendentemente dal fatto che io la veda

- è una posizione ingannevole perché è tutto costruito dal nostro cervello

NON È LA POSIZIONE DI KANT

Può esserci un realtà che ci precede ma a livello noumenico > da noi mai percepibile

Es: sento la musica > parlo già del prodotto finale —> bisognerebbe dire che il mio orecchio
ha trasformato vibrazioni uditive in musica

- la rivoluzione copernicana pone il soggetto al centro della realtà che la precede e


l’oggetto è costruito

- La rivoluzione copernicana della conoscenza: Kant elabora una concezione della


conoscenza che costituisce una vera e propria rivoluzione, perché al centro del processo
conoscitivo non pone più l’oggetto ma il soggetto con le sue capacità e attività. La
conoscenza consiste nell’attività con cui il soggetto organizza i fati forniti dall’esperienza,
ordinandoli, elaborandoli, unificandoli mediante l’intervento di alcune funzioni mentali. La
conoscenza si figura, pertanto, come il risultato di un’attività, una costruzione umana.
L’oggetto della conoscenza non è un dato ma è un prodotto della sua attività. >
COSTRUITO DAL SOGGETTO

non émondo che modena uomo, ma évomo che modella la natura

La stessa matematica rivela la costituzione trascendentale della nostra coscienza

> noi non potremmo fare dei calcoli se non avessimo dei principi ordinatori (= tipo maggiore
o minore).

Nella matematica dobbiamo dare per scontato il possesso di alcuni elementi trascendentali

> se non avessimo la capacita di ordinare i numeri in modo consequenziale ci sarebbe caos

Es: anche il prima e il dopo derivano dalla nostra costituzione trascendentale, proprio come
denserà e sinistra

3
Anche il ritardo serve per ordinare il tutto senno ci sarebbe solo il caos, cosi come il
calendario

* trascendentale è quell’elemento che rende possibile l’esperienza —> trascendentale è un


principio ordinatore dell’intelletto che mette in ordine tra gli stimoli sensoriali che
riceviamo dal mondo esterno.

* Es: i cassetti che mettono in ordine i nostri

* Quindi perche ci sia una realtà, un esperienza è necessario un principio trascendentale


che ordina > es: estetica trascendentale.

come funziona inteneto umano

L’ANALITICA TRASCENDENTALE
Mentre l’estetica trascendentale riguardava la percezione sensibile > sono i sensi che con
intuizioni pure spazio e tempo ordiniamo la realtà. Spazio e tempo sono intuizioni pure
proprie dell’estetica trascendentale della percezione sensibile

L’analitica trascendentale riguarda la facoltà dell’intelletto

- la percezione sensibile è un primo grado di sintesi (1o grado di ordinamento degli stimoli
sensoriali) questi vengono ordinati dalle intuizioni spazio tempo e nasce un 1o ordine di
esperienza. pesezone

sensibilegenerienza
- Es: nuovo arrivato a new York > il 1o grado di sintesi è l’orientarsi spazio temporalmente

-
Mentre la percezione è più passiva (la vista è passiva) > l’intelletto ordina i vari elementi
della realtà e dell’esperienza secondo le categorie

Le categorie possono essere > di sostanza, causa ed effetto.

Cosa fa l’intelletto in più rispetto alla sintesi già operata da spazio e tempo?

Costituisce degli esseri per collocarli nello spazio e nel tempo.

nell’analitica trascendentale risolve lo scetticismo humieano nei confronti della nozione di


causa.

Il problema della causa può essere discusso richiamando 3 categorie di giudizi (giudizio = è
il rapporto trainfo
soggetto e predicato)

- Giudizio analitico aragione


no
R AZIONALISTI
priori = determinano un rapporto tra soggetto e predicato che ha le
seguenti caratteristiche: La Rosa è un fiore > è un giudizio analitico perché l’essere fiore
è implicito nella rosa - cioè il predicato è già ricompreso nel soggetto (dicendo rosa io
penso subito a fiore) —> sembra che dica delle ovvietà e non mi dice niente di più
non sembro avere nessun guadagno di conoscenza. Il vantaggio di un giudizio a priori
sta nel fatto che gode di 2 caratteristiche —> universale e necessario

La Rosa è un fiore è ovvio e io posso determinarlo prima ancora di vederla

~E
in seguito a esperienza
EMPIRISTI - Giudizio sintetico a posteriori : l’opposto del giudizio analitico a priori. Sintetico significa
che si aggiunge qualcosa al soggetto che prima non sapevo perché non era implicito al
soggetto.

Tutti giudizi a posteriori sono contingenti perché non è necessario che una rosa sia rossa

Contingente > è una caratteristica che può esserci ma puo anche non esserci

La Rosa è rossa è un giudizio sintetico a posteriori perché solo dopo l’esperienza


io posso sapere se la rosa è rossa.

Andiamo in là con le nostre conoscenze però non è sempre vero perché la rosa puo
essere bianca > difetto del giudizio sintetico
rosaprònon essere rossa

- giudizio sintetico a priori : unisce le due parti positive dei giudizi precedenti. Dal giudizio
sintetico a posteriori prende l’elemento di sentiticità che ci faceva progredire nella
conoscenza e dall’analitico a priori prende l’elemento di priorità che era un giudizio
necessariamente vero.

- Es: la rosa mi ha punto > unisce un soggetto (rosa) e un predicato (pungere).

- Che la rosa punga le persone è un fatto sintetico > perché devi fare l’esperienza per
capire che punge . A priori significa che > il rapporto che ce tra la rosa e il pungere è un
rapporto necessario a priori = perché ogni volta che prendo una rosa mi pungo.

- Kant ora deve determinare che rapporto di causa ed effetto c’è tra la rosa e il dito che
sanguina > si interroga sullo statuto del rapporto causale

4
- Non si tratta di una necessita forte > perché la rosa non punge sempre —> la puntura
della rosa non è implicito analiticamente nel concetto di rosa

- Devo fare infatti l’esperienza >e dopo averla fatta > il nesso tra puntura e rosa è qualcosa
di necessario. È una necessita trascendentale

1. La causa non sta nelle cose ma sta nel soggetto (il rapporto causale sta nel soggetto
che si punge ma non è implicito nella rosa)

2. Differenza tra necessita metafisica e necessita trascendentale

. concetti deriva
empirici= da mia esperienza

ho visto tot cose fatti allo stesso modo e ho creato concetto di
sedia
·

concettipuri-categorie a priori,sono giàpresenti nel mio intereto

lo penso fa coincidere esperienza e ragione

ideepleva ragione
LA DIALETTICA TRASCENDENTALE

> tre sezione della critica della ragion pura

l’estetica trascendentale (estetica = percezione sensibile = intuizioni pure > spazio e tempo)
> ordiamo gli stimoli sensoriali e i fenomeni grazie a queste prime categorie (lo spazio, il
tempo)

l’analitica trascendentale > non rientrano le percezioni sensibili, il prima e il dopo >
categorie di sostanza, causa ed effetto > parte dal presupposto che la costruzione della
realtà non può fermarsi soltanto a un livello percettivo > necessaria una sintesi ulteriore da
parte dell’intelletto (intelletto sintetizza > ordina ulteriormente la nostra esperienza
costruendo una realtà più complessa > una realtà di sostanze e di rapporti tra queste
sostanze)

sintesi trascendentale = costruzione della realtà > ordinare gli sti moli sensoriali spazio-
temporalmente

la realtà è costruita > ora comprendiamo la realtà come situata spazio-temporalmente,… >
abbiamo costituito una realtà ordinata

uomo non può conoscere tutto ma pretende di


farlo e inventa 3 idee

tre idee trascendentali (noumeni che la metafisica pretende di conoscere):

I
idee di anima > pretesa di conoscere la realtà incondizionata dei nostri fenomeni interni

2 idea di mondo > la realtà incondizionata esperienza esterna

3 idea di Dio > la realtà incondizionata esperienze interne ed esterne

> le tre pretese < tre forme di realtà noumeica che la metafisica pretende di conoscere

hanno la caratterista di essere la totalità incondizionata della nostra esperienza > PRETESE
DI TOTALITÀ INCONDIZIONATA

idea = pretesa di conoscienza di una realtà incondizionata

anima > la nostra identità personale > la possiamo conoscere come se avesse una
sostanzialità metafisica > la risposta di Kant è NO

non possiamo unire l'O PENSO a


qualcosa dimateriale
conosci te stesso diceva socrate > grande ingenuità metafisica > pretesa metafisica che
Kant rifiuta > un’io stabile, totale e incondizionato dentro di noi c’è? Leibniz dice di no

identità personale > totalità che racchiuda tutti i nostri fenomeni interni

> sostanza totale di tutte le nostre esperienze… > RAZIONALISTI > Cesare varca il
Rubicone > idea di anima come totalità > quello che tu sei è già tutto lì

TOTALITÀ INCONDIZIONATA > non condizionata né dallo spazio, né dal tempo

> saresti tu anche se fossi nato in Giappone > la tua totalità è una compiutezza
incondizionata

> identità forte indipendente dalla famiglia, luogo in cui nasci…

estremo opposto >

5
LA DISSOLUZIONE DELL’IDENTITÀ PERSONALE > EMPIRISMO > quello che tu sei = una
cozzaglia di qualità > quello ch età sei non si può determinare a priori

> quello che tu sei lo potremmo dire soltanto alla fine > come facessimo una sommatoria di
addendi

KANT COSA DICE?


identita
dissoluzione

rifiuta il modello empiristico > un’identità noi ce l’abbiamo > ma che identità è > NON
NECESSARIA MA TRASCENDENTALE (anche la visione razionalista è abolito)

“tu sei egoista” > non puoi che essere egoista > punto di partenza noumenico,
razionalistico, d’identità necessaria forte

empirista > magari potrai anche diventare altruista

KANT > sono egoista/faccio l’egoista? > sei egoista non in modo necessario > ma
attraverso la categoria egoista collego tutte le tue qualità

> IDENTITÀ TRASCENDENTALE > come un filo con cui si cuciono insieme pezzi di stoffa

vestito (la nostra identità) nasce già fatto > no il vestito si cuce > CUCIRE > da un lato si
sottrae a quell’idea razionalistica per cui la nostra identità sia già pronta

> né vestito > aggregato di pezzi di stoffa

né un pezzo unico come se non fosse stato cucito né una cozzaglia di pezzi di stoffa

IDENTITÀ COSTRUITA > filo = categoria di sostanza > categoria non sostanza

chi sei tu? sono quello attraverso cui vengo categorizzato

riconduco le mie azioni a una categoria > MA SONO EGOISTA? davvero?

tu sei così > dal punto di vista giuridico non resta che la pena di morte

né posso dire che l’assassino sia lì per caso > il fatto che abbia ucciso è un fatto
contingente

Kant > io dico che sei un assassino ma non perché sei un assassino perso > né posso
negare che il fatto he tu abbia ucciso una persona sia un fatto contingente

tu hai ucciso e ti categorizzo come assassino > non posso sapere se sei un’assassino vero
e proprio

(es. verità processuale > non verità in sé)

IDEA DI ANIMA CHE CONTESTA KANT > propone un’identità ma sei un assassino solo
sulla base di una categorizzazione giuridica

es. un voto non sei 4 ma la tua esecuzione è da 4 > giudizio che non è una totalità e
neanche incondizionato, però non posso negare che a febbraio hai preso 4 > non posso
dire che a marzo prenderai 4 > prescindere dal tempo, incondizionato

giudizi per Kant sono oggettivi tanto più sono limitati.

dell’esperienza noi non abbiamo mai una conoscenza totalitaria

> non si può conoscere la totalità della persona > a 20 sei un assassino e lo sarai anche a
60

Kant > a 20 sei un assassino a 60 non lo so

> pretesa incondizionata > se ne infischia del fatto che per conoscere c’è bisogno del
tempo

fenomeni esterni

IDEA DI MONDO

> pretesa noumenica relativa alla totalità di fenomeni esterni

6
> esiste un mondo?

IDEA DI MONDO LA RIFIUTA > appartenente alla dialettica trascendentale, una


pseudoconoscenza

> pretesa di totalità incondizionata

c’è un mondo > posso pensarlo > ma io conosco il mondo > conosciamo una porzione
molto limitata del mondo > un’aula > unica cosa che io conosco > conoscendo l’aula della
4B, non conosco tutto lo spinelli

l’astronauta quando va in orbita lo vede questi mondo > vedrà una dimensione spaziale
molto più estesa di quanto vediamo noi di quest’aula > vede prima gli Stati uniti e poi il
Giappone > tu vedi sempre e solo delle porzioni limitate

> terra opera una rotazione > cos’è successo nell’africa

LA CONOSCENZA È OGGETTIVA NON É LA TOTALITÀ > sempre limitata e condizionata

vedi il mondo se giri velocissimo > no vedi il mondo nel 2023 > 20 milioni di anni fa magari
era come marte

> non ti autorizza a dire io conosco il mondo

> una conoscenza solida è sempre condizionata al qui ed ora

> vedo una realtà in modo oggettivo, sicuro ma quanto più è limitata questa esperienza >
totalizzare un’esperienza parziale, questo lo fa la metafisica

coloro che volessero ostinarsi a parlare di idea di mondo, incapperebbero in ANTINOMIE >
una contrapposizione di due tesi egualmente sostenibili

É
IL TUO
> TUTTO È IL CONTRARIO DI TUTTO > se lo dici a qualcuno, lo accusi di parlare del nulla

IL NULLA
chi parla dell’idea di mondo parla di nulla > della tua esperienza conoscitiva sarà sempre
limitata > però conoscenza solida

dell’idea di mondo non possiamo avere una conoscenza oggettiva e salda

“si parla del sesso degli angeli” > non sappiamo neanche se esistono

> se il mondo non esiste noi non possiamo dire nulla

affermazioni contraddittorie
~coppia di

antinomia > puoi dire sia che il mondo abbia avuto un suo inizio e chi dice che sia sempre
esistito > come fai a determinarlo se il mondo non esiste

LA TERZA ANTINOMIA > ciò che accade nel mondo accade sulla base di leggi
deterministiche di natura > ciò che accade secondo un nesso di causa ed effetto accade
secondo un nesso deterministico

non tuto ciò che accade nel mondo avviene secondo un rigoroso nesso causale > è
possibile una causalità libera > se tiro uno schiaffo a uno non è una necessità fisica o
chimica > MA CAUSALITÀ VOLONTARIA

esiste la libera volontà per Kant > non possiamo determinarlo perché ci manca l’oggetto

non diciamo la libertà che esiste o non esiste > esiste la libertà nel mondo, nel soggetto
umano? non esiste il mondo

noi conosciamo solo delle porzioni isolate, singole della realtà e solo su quelle abbiamo
parola

C’è il sospetto che

Problema della dialettica

Il sesso degli angeli mondo può essere pensato ma non conosciuto

Le leggi della fisica valgo non per il mondo fenomenico

Mondo neumenico. La libertà data la opzioone a öè possibile la libertà

incognita.

7
LA QUARTA ANTINOMIA —> esiste una causa

Idea di Dio= totalità di tutti i fenomeni (esterni, interni)

Kant critica le pretese della metafisica nel conoscere l’esistenza di Dio. Kant attacca la prova
ontologica. A partire dell’idea dell’esistenza di Dio (esistenza perfettissimo), Dio non può essere
privo di esistenza.

—> Kant = esistenza non è un predicato= non è qualità implicita a priori in un soggetto

- Esistenza NON PUÒ essere un concetto


immaginario
- Esistenza è un fatto empirico

3
! es. io sono ricchissima > yacht

caviale però dire é diverso dall’esibire

villa a MonteCarlo

esistenza non è una nozione come tutte le altre, é un FATTO—> per essere tale deve ricadere in
un concetto empirico

Kant non dice che Dio non esiste, dice che NON si manifesta, non è oggetto di conoscenza.

PROBLEMA DELLA LIBERTÀ

! es. ti rimprovero perché presuppongo che tu la prossima volta non farai quello che hai
fatto.

Però non ha senso rimproverare un leone —> fame è una necessità

nostra libertà viene cancellata o siamo liberi di noi stessi?

! es. che ci posso fare se sono nato nel Bronx e mi drogo? —> non c’è niente che possa
scusare la nostra inerzia
libertàsarebbe predeterminata
non puòessere spiegata/conosciuta se fosse antecedente
ci

CRITICA DELLA RAGION PRATICA


exicalmorale
morale = - bene/male

- rispetto/dignità

legalità morale è come persona traditrice, ma non c’entra con questione giuridica. Giustizia scatta
quando avvengono fatti concreti.

La questione morale riguarda le amicizie, le cose intime quindi NON DENUNCIABILI

le condizioni della morale sono ciò che ci rendono diversi da animali

Essere umano è conflittuale

! 2 livelli per Kant

- Razionalità

- Animalità

—> Problema dell’essere é che si compiono degli atti, ma noi ci accorgiamo dei reati che
compiamo, a differenza degli animali

! Non siamo né animali né santi

fanatismo morale = pensare che la vita morale non sia un conflitto ma una condizione naturale

Fanatico é colui che ha delle pretese

“io sono buono” vuol dire che non ho mai fatto niente di male

È meritevole dire —> “io mi sforzo di essere buono”

! VITA MORALE SI BASA SULLO SFORZO per Kant.


azione morale deve essere incondizionata
2 premesse
libertaCautonomia deva
strettamente legata a concetto di sceltal
- sforzo = non c’è sforzo senza merito

- libertà

Esiste una legge morale (universale e necessaria) che ci dice come comportarci?

UNIVERSALITÀ E NECESSITÀ DELLA LEGGE MORALE

- la legge morale

= deve essere universale e necessaria perchè qualcuno potrebbe contestare

—> la legge morale è scritta nella ragione (secondo Kant)

! Legge comanda in modo IMPERATIVO

= rigorosa, a cui non ci si può sottrarre senza eccezioni

- ogni essere in grado di ragione può trovare questa legge nella ragione

! È un IMPERATIVO (= obbedire semplicemente perchè è così) CATEGORICO (= non


ammette eccezioni, comanda per amore della legge)

= vita morale

- esempio: per dimagrire dvi mangiar di meno

- Esempio: devi stare fermo al rosso

—> Kant dice che si può assumere con: tu devi

Legato a scopo
! IMPERATIVO IPOTETICO (= si obbedisce solo che ci sono fini o scopi)

= non della vita morale

- esempio: se vuoi dimagrire devi mangiare di meno

- Esempio: se NON vuoi finire in galera NON devi uccidere

mi per il fatto
metto a dieta per dimagrire, non essere a dieta
stesso di

L’arbitro giuridico non è l’arbitro morale

= il comandamento è rigoroso

- vai in guerra per uccidere / se uccidi è per legittima difesa (= ambito giuridico)

- dotati di una sensibilità umana se uccidi hai un malessere interno / non uccidere (= ambito
morale)

! DRAMMA MORALE - conflitto

1. Io ho ucciso una persona

2. Questa persona voleva uccidere i miei genitori

—> imperativo categorico: TU DEVI

Ma, io devo fare cosa?

- perché “fare qualcosa” è variabile e potrebbe cambiare il valore rigoroso

1. Comanda in modo formale, è un compito infinito

PRIMA FORMULAZIONE

1 “Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere nello stesso tempo COME
principio di una legislazione universale” Legge

autonoma (posta da a STESSO te STESSO TE

= qualunque cosa tu voglia fare DEVI farla come se fosse il principio di una legislazione

universale

- esempio: mi chiedo, che sto facendo, può essere trasformato in una legge dell’universo?

Isarei
contento seazionichefaccio regole che pongo valessero per tutti e ricadessero anche su di me?
! Un’azione morale resiste alla contraddizione

—> non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te

universale dovere fine a se stesso

2
LA SECONDA FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO

—> agisci in modo da portate l’umanità nella tua, come fine MAI come mezzo
-
bisogna agire per BENE COMUNE

! Fine = vedere nell’altro un valore assoluto

- sei mio amico (= vedere un fine, non un mezzo)

Non devo trattare l’altro come un mezzo ma come un fine

—> adesso devo trattare ance la mia persona come fine e non come mezzo

- hai mancato di rispetto a te stesso

! Esempio: la relazione in cui ti senti un oggetto, non dire la verità alla nostra coscienza

Trattarsi come mezzo

- bevi così stai bene! , ubriaco e tossico dipendente (= fa del suo corpo uno strumento e perde la
sua dignità)

Il giovane è conformista per natura —> duplicità

1. Non sopporta le regole

2. Segue le mode, beve, usa il telefono, si muove in gruppo

—> cosa c’è peggio del conformismo?

- anche la costituzione è il massimo della strumentalizzazione

( prostitute consapevoli non c’è ne sono)

3 3° FORMULAZIONE DELL’IMPERATIVO CATEGORICO

= agisci in modo che la tua volontà possa considerare SE STESSA come universalmente
legislatrice (= uguale alla 1°)

persona suddito e
legislatore
! Qual è la differenza?

- diversa accentuazione

- SE STESSA —> concetto di autonomia

= sono io che do la legge (SONO LIBERA)

! Esempio: dieta —> devo farla A

Ma chi te lo fa fare? B

Nessuno, io, sono padrone della mia azione A

- l’azione è morale se è LIBERA

1. Eteronomia= legge che proviene dagli altri, dall’esterno

2. Autonomia= norma che propongo io

Uno è libero quando si rispettano le regole

—> queste norme devono essere autonome quindi coincidono con me stesso

= non è LIMITATIVA (elemento russoiano)

! Differenza tra moralità e legalità

- moralità: per Kant è intenzionale

—> esempio: tu stai ferma al rosso per RISPETTO DELLA REGOLA, azione fine a se stessa, lo
faccio perchè devo

- legalità

—> esempio: io sto ferma al rosso perchè ho paura della sanzione

= eliminata la sanzione quella è una sanzione conosciuta

= non hai rispetto per te stesso e per la regola

Per Hobbes: non esiste morale

Per Kant: rispetto per la legge morale

! Volontà di Dio—> molti uomini si sono frenati dalla sanzione divina !

se ti comporti male = andrai all’Inferno

religione non può fondare la morale

Appellandosi a Dio = si cade nell’eteronomia (legge dall’esterno rivolta a te)

La morale ESISTE: se c’è rispetto autonomo della legge

KANT: l’essere umano non è né un angelo né una bestia —> fare azione morale implica sforzo

aspetto della morale = mettersi nei panni degli altri (conoscere individualità dell’altro)

Nessuno compie il bene volentieri tranne i Santi —> però Kant era deista e non considerava i
santi

Rapporto morale si sottrae a gratitudine

1. uno non fa favori perché venga restituito

2. non faccio regalo per ricevere regalo

Una azione morale non può ricevere piacere in cambio, sennò sarebbe immorale

IPOTIZZA CONCETTO DI SOMMO BENE

condizione presuppone

- perfezionamento morale

- raggiungere santità

- dire lo faccio con piacere

! precondizione della felicità

- esistenza di Dio che fa da giudice, dando alla fine ciò che si merita

- immortalità dell’anima precondizione della virtù

! Kant pensa che vita possa continuare dopo la morte —> postula (esigenza):

- esistenza di Dio

- aldilà

- immortalità dell’anima

Si varca il confine della ragion pura—> parlare dell’esistenza di Dio è illecita

—> Su questa Terra morale e rispetto sono importanti, dopo la morte = compito di Dio —> si
spera che qualcuno nell’aldilà ci premi

Amore e Libertà sono incondizionati

Posizione Kant = RIGORISTA= non possiamo trarre piacere

sentimento
CRITICA DEL GIUDIZIO
= Concetto di fine e il bello

—> Critica del giudizio estetico = Bello


Sublime
+

Teologico = del fine

- É un giudizio riflettente (considerazione post factum; riflessione su realtà già accaduta) e non
determinante ( aiuta a costruire realtà)

! Esempio: giudizio determinante—> MONTAGNE (le costruisco con i vari elementi)

- Visione della realtà mediata = tutto si costruisce

! Esempio: Pattinaggio su ghiaccio se mi vede un indigeno pensa che io sia matta perché
non è in grado di classificarlo in alcuna categoria

Bisogna comprendere determinate cose grazie alla categoria

! Esempio: Una nuova lingua: non capisco a con tempo imparo e capisco

! BISOGNA CATEGORIZZARE IN BASE ALL’AMBIENTAZIONE!

- Le regole sintattiche sono le categorie


aconnette a sentimento

—> Aggiungere aggettivi alle frasi è un’altra considerazione/ osservazione —> giudizio riflettente
umano

Giudizio estetico non fa parte della realtà

= Questa bellezza cos’è?? Per Kant è un SENTIMENTO

! Ci sono dei criteri di valutazione estetica UGUALI per tutti. —> meglio le Hawaii o la
discarica?
oggettiva,
duratura soggettivo,
temporaneo

- Kant fa distinzione tra BELLEZZA e PIACERE = 2 cose distinte

1. bellezza: oggettiva, il bello ha contribuito alla conoscenza dell’oggetto

2. Piacere: soggettiva, ha a che fare con idea di possesso, temporaneo

LA BELLEZZA SI DISTINGUE DAL PIACERE PER IL DISINTERESSE

1. Il bello: dimensione collettiva


senso diarmonia
.

2. Il piacere: si riferisce alla sfera sensibile, è SOGGETTIVO

! Kant da un giudizio formale

= non discute il contenuto, ma la forma

—> è importante il COME non il cosa

- l’esperienza estetica è CONTEMPLATIVA

= noi possiamo trarne un godimento che a che fare con i sensi

Che emozione suscita la bellezza? (= dimensione interiore)

- la bellezza coincide con una dimensione ARMONIOSA (= proporzione, equilibrio)

! Esempio: quando vediamo una persona bella, non vogliamo metterle le mani addosso ma
idealizzare i sentimenti

= ci attrae anche la dimensione spirituale (= simpatica sto bene con lei) non solo estetica (= ci
autorealizziamo)

! Esempio: il quadro viene immortalato nella sua dimensione

—> il movimento viene espresso da una scultura immobile

La bellezza è una ì menzione di AUTOREALIZZAZIONE

= è importante la dimensione che si crea lasciando stare l’estetica

! Caratteristiche di ciò che viene definito BELLO

= bellezza a dimensione intellettiva

- disinteresse: la bellezza è disinteressata al fatto spirituale

—> contemplazione ci autorealizza

Una cosa è BELLA perchè è BELLA non perchè piace

- il bello è UNIVERSALE —> necessario perchè non è un concetto (= fa parte delle forme
conoscitive)

= la bellezza è una dimensione complessiva, NON esiste una REGOLA per essere bello

—> una persona non nasce bella perchè è una dimensione = deve generare nell’altro una
soddisfazione

! Incapacità nel definire la bellezza

- FINALITÀ senza scopo —> mistero della natura

! Esempio: sembravamo essere usciti con un fine ma senza farlo apposta

—> il fine esiste perchè non è un caso che il nostro corpo funzioni così
É NECESSARIO
- bellezza è così (come se alla zebra avessero dipinto le strisce)

GIUDIZIO TEOLOGICO —> relativo alla fine

- critica del giudizio estetico (analizzare)

1. Esperienza del bello: armonia, dimensione pacifica e idealizzante

—> armonia immediata

2. Esperienza del sublime: esperienza di minacciosità, compensata da un elemento di armonia

—> armonia mediata perchè preceduta da una minaccia

capacitàumane
SUBLIME MATEMATICO
va oltre

! Esempio: piazza rossa a Mosca

Basilica di San Pietro

—> colpiscono con la mastodonticità

- dimensione di spaesamento che viene recuperata dalla bellezza e dal piacere

SUBLIME DINAMICO
inquietudine beatitudine
+

! Esempio: mare in tempesta, bello se contemplato a distanza

—> ti minaccia per la sua potenza

- però la bellezza viene all’occhio se contemplato a distanza

! Esempio: film dell’orrore

Il sublime è l’occasione per mostrare la superiorità dell’uomo sulla natura

= siamo noi che trasformiamo ciò che è naturale in esperienza di bellezza

—> OPERAZIONE DI SUPERIORITÀ


MORALE
! Abbiamo un marine di indipendenza dalla natura

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