Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Tuba)
Cartesio è considerato il fondatore del RAZIONALISMO moderno
Intende la ragione come facoltà in grado di discernere il vero dal falso, dunque come il principale organo di verità.
Attraverso la ragione, pensa di poter elaborare una nuova visione del mondo, fondata su idee certe (chiare e distinte).
La sua filosofia non vuole essere meramente speculativa: intende rispondere anche ad esigenze di tipo pratico.
Per raggiungere questo obiettivo, la filosofia dovrà dotarsi di un metodo rigoroso, fondato su regole ben precise.
Le idee cartesiane
Con tale termine C. intende, in senso moderno, i contenuti (molteplici ed eterogenei) del Pensiero, della Res cogitans.
Le idee cartesiane sono dunque diverse dalle Idee platoniche, corrispondenti a modelli ideali, universali ed eterni.
C. distingue tre tipi di idee:
1) innate idee presenti in me da sempre, ovvero non derivanti dall’esterno, dall’esperienza (per es: io, Dio);
2) avventizie idee derivanti dall’esterno, dall’esperienza (per es: pietra, albero, uomo);
3) fattizie idee elaborate da me stesso, non riconducibili agli altri due tipi di idee (per es: centauro, sirena)
Il problema del rapporto tra Res cogitans e Res extensa: l’ipotesi della ghiandola pineale
Dopo aver tracciato una divisione netta tra le 2 Sostanze, C. si interroga sul rapporto che esiste tra di esse.
Che vi sia un rapporto scambievole tra di esse – tra Spirito e Materia, Anima e Corpo – è un fatto del tutto evidente.
Ma come spiegare tale reciprocità? C. pensa di poterla spiegare attraverso l’ipotesi della ghiandola pineale.
Si tratta di una ghiandola posta al centro dei due emisferi cerebrali, corrispondente all’odierna epifisi.
La sua collocazione mediana renderebbe possibile l’unificazione delle sensazioni provenienti dalle due metà del corpo.
Tale soluzione apparirà pseudo-filosofica e pseudo-scientifica ai pensatori successivi a C.