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SOCRATE, PLATONE,
ARISTOTELE E PLOTINO
SOCRATE
Per conoscere il suo pensiero dobbiamo affidarci alle testimonianze di aristofane, di senofonte, di
platone e di aristotele. Socrate divenne protagonista dei dialoghi di platone.
Platone traspone il proprio pensiero in quello di socrate, si produce quindi una sovrapposizione tra le
due posizioni. Nel Menone si possono evidenziare le tesi socratiche dell'identità tra bene e virtù
come possiamo sapere cosa è il male per noi? domanda che socrate pone ad alcibiade, la risposta:
conosci te stesso ( iscrizione del tempio di delfi dedicato ad apollo). Conoscendo noi stessi possiamo
sapere cosa sia il male o il bene per gli altri e per la polis.
bene dipende dalla conoscenza di sè allora devo capire chi sono, però per socrate il corpo non
identifica la mia realtà personale. Noi siamo la nostra anima: l'uomo è quella parte dell'anima dove
risiede la razionalità, quella parte che è segno del divino che è in noi
bene è ciò che è consono alla dimensione più propria e migliore di noi stessi. all'anima conoscitiva e
razionale
la virtù è scienza: nel menone si legge che l'intelligenza rende liberi e l'ignoranza rende schiavi: La
salute, la ricchezza, la bellezza risultano essere utili solo quando vengono usate correttamente.
nell'uomo tutto dipende dall'anima e le qualità di essa dipendono dall'intelligenza, in ciò consiste la
libertà. Si è schiavi quando si è soggiogati dal richiamo di cose che non sono di per se cattive ma lo
diventano quando sono sottratte alla ragione
intellettualismo etico: la conoscenza del bene è condizione necessaria, ma anche sufficiente del darsi
della virtù. per fare il bene basta possedere la scienza del bene. Tesi che però può essere letta in un
altro modo: noi facciamo il male perchè fraintendiamo il valore e quindi lo scambiamo per bene, a
ciò si riferisce socrate nel menone. la conoscenza allora può aiutare a smascherare questo
meccanismo.
PLATONE
idea del bene e la vita mista: la riflessione di platone prende avvio dalla lezione socratica ( il bene
coincide con la virtù propria dell'uomo, ovvero con la sua dimensione razionale). Riflessione di
carattere antropologico ed etico.
nei passi della Repubblica: La vera realtà non è data dal mondo sensibile ma dal mondo
soprasensibile delle idee che può essere conosciuto dal sapere scientifico della ragione ( dianoia) e
dall'intelligenza ( nous)
nel filebo vi è la domanda di cosa sia il bene per l'uomo e la risposta è diversa da quella socratica: la
vita buona è quella mista composta da intelligenza e piacere.
ideal del bene può essere conosciuto? per socrate la virtù è sapere del bene, per platone un tale
sapere deve riguardare un bene pienamente appagante, ovvero il bene supremo: le cose vuone perchè
siano tali devono riferirsi al bene assoluto ---> idea di bene---> tale idea è principio di realtà di tutte
le idee, essa ha anche una valenza ontologica perchè da essa tutte le ose e ruurt