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Grazie al processo di identificazione cioè di Idem, l'essere umano apprende, nel senso di prendere stabilmente
dentro di sé, rende proprio, quanto i propri genitori, il proprio gruppo di appartenenza gli insegnano. Accanto a
tale processo va ipotizzata però, un'altra "variabile" specificamente umana che è la creatività ovvero il processo
simbolopoietico detto Autòs. Quest'ultimo nasce dal desiderio di rompere la rete gruppale insita nell'uomo
attraverso una disposizione espressiva che permette al soggetto di trasformare i significati appresi in nuovi
significati, liberandosi dai vincoli della cultura istituita divenendo meno assoggettato e più agente attivo in
grado di autodeterminarsi. In questa prospettiva la rete può assumere configurazioni sempre nuove e diverse.
• identità dell'uomo caratterizzata sin dall'origine dalla culturalità, nata dall'incontro dinamico tra lui e
l'ambiente,
• il concetto di rete gruppale che ci abita ma è contemporaneamente idem e autos, Alterità e creatività,
permanenza e cambiamento.
Questi concetti possono spiegare anche la psicopatologia come blocco totale della creatività facendosi che
l'uomo rimanga assillato dalla quotidianità causando un irrigidimento della matrice cosiddetta matrice satura.
Questo concetto di normalità e psicopatologia concepita in un'ottica di pensiero familiare viene ripreso da
Pontalti e Menarini. (quaderno).
Concetto di Matrice: il concetto foulksiano di matrice riguarda persone legate molto strettamente e
intimamente, e la loro rete interattiva concerne la sfera centrale della loro vita. La rete, è il sistema totale di
persone che vanno raggruppate insieme rispetto alla loro reazione comune ad un evento esterno e gli individui
che compongono la rete corrispondono a punti nodali. Il termine rete è considerato un analogia alla rete neurale
come insieme che agisce e reagisce costantemente, non come somma di neuroni. Quando un gruppo di persone
stabilisce rapporti intimi esse creano un nuovo fenomeno cioè il campo totale degli avvenimenti tra tutti loro,
esse creano il contesto del gruppo. Il sistema non è da concepire con un insieme di relazione diadiche, ma
quello che succede ad un nodo della rete si riflette su tutta la rete. Il campo mentale dunque non esiste come
entità ma come una serie di eventi che si muovono e procedono istante per istante. Il nucleo della rete è definito
plexus, un gruppo ristretto della rete quale può essere la famiglia e altri personaggi significativi che hanno
avuto una particolare importanza sia per la formazione dei conflitti che per la loro risoluzione. La matrice può
essere definita come la rete di tutti i processi mentali individuali, il mezzo psicologico in cui essi si incontrano,
comunicano e interagiscono ciò che è all'interno e all'esterno. La realtà obiettiva esterna è inseparabile
dall'essere, animale o umano e dall'individuo di cui essa è il mondo, ed è perciò parte pure della realtà
psicologica". Allo stesso modo viene superata la contrapposizione individuo-gruppo: la persona-individuo
esiste nella sua mente e nella nostra esperienza il suo corpo è indubbiamente un'entità individuale coerente ma
esiste una matrice mentale soprapersonale.
• fondamentale, essa è altrimenti della matrice di base e rende possibile la Capacità di persone estranee
di capirsi, riferirsi a sensazioni comune e condividere ciò che sta succedendo in un determinato
momento, Essa è pre-esistente rispetto all'azione esperienziale del soggetto ovvero fondata sulla
relazione tra valori saldamente radicati e trasmessi culturalmente Si tratta di livelli primaria
d'interazione basati sul incontro tra proprietà biologiche della specie e mediazione culturale.
Dall'incontro genotipo-fenotipo si esplicano le modalità pratiche di organizzazione dell'esperienza
psichica. Questa matrice fondamentale rimane statica e immutabile mentre all'interno di essa possono
articolarsi sottogruppi dinamici.
• Dinamica, la conoscenza più stretta tra i membri ed i loro più intimi scambi, producono il formarsi di
una matrice dinamica, attuale, sempre in movimento e sempre in sviluppo. I cambiamenti che
avvengono all'interno di questo nuovo contesto relazionale sono in grado di produrre un
cambiamento nell'organizzazione psichica del singolo ponendosi come luogo trasformativo .
La famiglia originaria è la rete primaria in cui si forma in modo decisivo la personalità del futuro individuo.
Questa rete ha un asse verticale che punta al passato, ai genitori, alla fanciullezza dei genitori, al rapporto dei
genitori con i propri genitori, e tutto questo entra nella parte più interna del fanciullo in formazione...
L'individuo è, fin dalla nascita, ma prima ancora nella pre-concezione che di lui ha il gruppo dentro cui verrà al
mondo, in rapporto con una struttura collettiva. Tale struttura collettiva (cultura) lo "fonda" "nei suoi piaceri,
nei suoi saperi, nel suo linguaggio, nella sua coscienza a priori di sé". I valori inculcati, l'intero rapporto col
mondo e con gli oggetti, l'intero modo di esprimersi, di respirare, di dormire, di svegliarsi, di divertirsi, di
parlare, il comportamento totale dell'individuo è stato modellato in modo decisivo dal gruppo familiare
originario prima ancora del suo divenire filogeneticamente soggetto. L'individuo è inconsapevole di tutto
questo: egli è normalmente convinto che il suo modo di sentire e di pensare sia quello naturale e giusto, che il
suo linguaggio è quello che si parla realmente.