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I
llt
1. VaruErn
Doctrinal l)luralisn.,, cwr- I7.'pp. tlottrine intorno alla dottrina. Quindi, c'è la rivelazione divina nella
iq',r"c,a Ni"!,o dcr rnareriale ner pres..rrrr,
calritolo fu scrirto orima per Do,,tiIoni"pir',riii,,.i"".r;Z.i;Aòij*iti)blb,,t,ti,,
.1uale Dio ci ha parlato un tempo tramite i suoi profeti e più recen-
Ic)7|), p. L Vcdi aÀche pii.r*rii, p. i;o:;,',:r;';.1N.d.D.l
lemente nel suo Figlio (Ebrei L, L-2). C'è il decreto della Chiesa nel
A
originale inulcse "ottgoing" . il te'ninc ricorre l vorta .1r-rale la decisione dei cristiani radunati coincide con la decisione
I v.lta nel cap. t. iietcttlo; neil./z rroiuzr.ttt,, .lcllo Spirito Santo (Atti 15,28). Ci sono le tradizioni apostoliche:
iolr? ;i ;;;.;,'B;:)" ,,r0,,o, J volre nel ca1,. i, .\)
i
;;il; "
.;lis;.;Jrlririrrì, inautentica possono divenire esseri umani autentici e cristiani auten-
sia di una graziir inrcriorc ri,,,r; n,,, r,,,,, til
;;;p;rra csrcri.r.e
crisro cìcsù' A nrorivo .r"r; ;,,;l;#l'rr,nri,,,riva chc ci vicrr,.,r,r tici solo purificando la loro tradizione.
dotrirra' roiché q.ucsra r",;;, i;,,,ì;r.'r, quesra p,r.rrr ,, Però, contro tali deviazioni c'è la funzione normativa delle dot-
on,,.,,,a saruì ura cr.rrr.irr,r trine. Infatti la specialità funzionale Dialettica dispiega sia la verità
colrìune' lr'rfine, tare dottrin-a ."r"un"
r.r"mpirà ra funzione co,rrrr raggiunta sia gli errori disseminati nel passato. La specialità funzio- lil
quella .,',ii.-,i"u, à .r,"li,-.,,i"J.ì',iu-u'p,,,1,, nale Fondamenti discrimina tra verità ed errore facendo appello alla
::Ì'It"lffilhefrcttiva, i,
' realtà fondante della conversione intellettuale, morale e religiosa. Il ltil
I
[,ssr è elFcrtiva
bi,..:H':;;;:'.r,,;1t;:,',,",.''lì:l:.:;.*'::lT;,:;,;T1i.;l,il,l risultato di tale discrirninazione è la specialità funzionale Dottrine e
così le dottrine che si basano sulla conversione vengono contrappo-
diamo, conrc vi arriviarnà. È
dottrina è un insienr" ai.riÀiÀ.ìì"'ji'*tori
a"ìr ;;i;;;;,'
r,ni,ria*i'
ix' .irl,l,,, r,, ste alle aberrazioni che risultano dalla mancanza di conversione. Di
vita, la sLra conoscenza,la;r, ,;ì;;. che informano r,, r,,,, conseguenza, mentre coloro che non sono convertiti possono non
È ccrstituriva clella comrrrir;r, ?ìvere nessuna reale apprensione di cosa è l'essere convertiti, hanno
poiché la cornunità e'siste in.q"r*.ìi
a un insieme corrunerr(.rrrr. almeno in Dottrine lÉidenza sia che qualcosa manca loro sia che
accettato di significati e di valàri
.on,livisi dzr persone che sta,r() ,r I'ranno bisogno di pregare per I'illumin azione e di cercare istruzione.
conrarro tra di loro. Infine, è cornunicatrr"
agìi apostoli, dagli rportoii rii"r".tr-"rro.r
p.i.rrJJÀr;,; iii;,i,,,,, Va notato che il carattere normativo delle dottrine ora indica-
età al g.regge cli ctri essi erirno
cìa questi in ciirst.rrr,r to appartiene alla specialità funzionale derivata dalle due precedend
lrastor.i. " rp"iià[tà, Dialettica e Fondamenti. È una normatività chè risulta da
C'è ulteriormerte l, frrrìor" norn,rtiu,
clelle clottri,e. (ìli rr, tin metodo determinato. È ,r-ru normatività distinta da quella attribu-
mini possono essere o meno convertiti
inr"il.tt.rrti;;;;,;;;i;,,,
te, religiosamenre. Se non I" ;";r;,;'lr'iìu,.,.rn, ita alle opinioni dei teologi a motivo della loro eminenza personale o
di conversi.rr,, ,, clell'alta stima in cui sono tenuti nella Chiesa o tra i suoi funzionari.
'617B0DTll07t) rl)uLrlirr.l ()7it. lnfine, naturalmente, la normatività di qualsiasi conclusione teolo-
glrilìc:rttr tJcl ter.rrrilre ..drrilrirra..' IrP 5 (r; .[J11;1 \.iu.iazi(,n(,firrllt.rr,,l .,r eica è distinta e dipende dalla normatività attribuita alla rivelazione
i. qu,ri,,J,, un,., hss,r rrn:r. cntitzr rtìetotIrI,;,1,
c sPcr.irrlirrr frilrzi()nali ,,,,, d, *S:"lji;;;.ì;:l''d,,rrri,,..; le rlortrine (ilr,Urr,, ,1 clivina, alla Scritturaispirata, o alla dottrina della Chiesa.
",1
serìc'arc errrrr .rrrellrr snr:ciaiirì in
unir bas,- rrrcr,',li,l,,sic,r't .. . I .r,,, "",r"a.i.ùi.riì,il,,'.i,,.,ii""
iriìi ì:ilil;:ri. ,ìl:; , ,,,,
;;i,il;i,'J i;rìrarc. cor)r r( )lhrc rrrt.l,,,1,,1,,
Slcitmen rc». [N..1.D.]
366 Matodo in Teologia
12. Dottrine )67
effi cacia
può essere espresso co, ('r':r concepita non empiricamente ma normativamente. Era l'opposto
e accur atezzr r.fi,rlr.i?""f ;;;:''
,|,'lla barbarie. Era questione di acquisire e assimilare i gusti e le ca-
c'è un purìro urteriore. ù;;;É che
stata introdotta con successo
la crottrina crisdana sirr l)rrcità, gli ideali, le virtù e le idee che venivano inculcate in una buona
in ,n,dt.u iulturr, il suo sviluppo l,rrniglia e attraverso un curriculum nelle arti liberali. Essa poneva I'ac-
seguen e utilizzerà ulreriorrn sr.ni.
en r. . rir*r.
asr)e*o è illustraro abboudantc,rr";;;;;iì ;l q;"il; ; rr rl.16ìr"_,,,
r
f
f r crìto nofi su fatti ma su valori. Non poteva che rivendicare di essere
Daniélou su una cristianità gt;il;;..iorr,"sposizionc <.rer car<rirrrrrt, rrrriversale. I suoi classici erano opere d'arte immortali, la sua filosofia
sione dei n.risteri crisriani, .h",,era sua apprc, ,'r,r la filosofia perenne, le sue leggi e le sue strutture erano il depo-
stilistici dello .spti t u a t ir.
iiliii^^"i";;;,rr" dr pensiero e i senr.ri 'rt,r della saggezza e della prudenza del genere umano. I-leducazione
i i
ir Figtio e Io SpiritJcrr , lrrssicista era questione di modelli da imitare, di personaggi ideali da
persone distinte. ra ", "r:;.il;
crisrianir, sirJriir'ìi id;;;ifi;;;"i.r'"ri*,,rirt, r
('rììulare, di verità eterne e di leggi universalmente valide. Essa mirava
Quesri e a]tri srrani concetU t.àur.ono
esegesi' apocalisse'
.rp..rrior.nella fornra rli ;r l)r'odurre non il mero specialista ma l"'uomo universale"lr, il quale
visione'..c"ri;;;h".ìungo i secori
luppate Ie idiosincrasie di .ha;;tl.iii'"'rrrionari. si sono svi l)( )tcsse por mano a qualsiasi cosa e farla brillantemente.
continuadve, una volta compr.r" Tari differcrrzr, Il classicista non è pluralista. Sa che le circostanze alteruno i
,pi"grte, non minacciano l,rrrri , rrsi, ma è molto più profondamente convinto che le circostanze sono
" , 1riìlcosa di accidentale e che, al di là di esse, c'è una qualche sostan-
trine sono espresse, ma non può implicare nessuna diversità ne]la ,liventoriPetitivo. ,
"'"t'ù;;uo;rnuiin"'"n ziazione ha luogo nel processo
): crescita'
-- di ^-^-.'
dottrina stessa della Chiesa.
Ora vedremo più avanti che le dottrine chiamate dogmi sono ll neonato vive in ;;;;d; di immedlatezza' ll bambino avaiza
t;.gnificato' Ladulto di senso
permanenti, ma la nostra conclusione non poggerà su assunzioni ,,,,, esukanza in un -.;;;;""d;ià àal
( ornune non dubita #ffi;il;"a"ì."i. ria il mondo mediato dal
classiciste. Ancora, noi non siamo relativisti, per cui riconosciamo che esso sia me-
qualcosa di sostanziale e di comune nella natura umana e attività Ma può non essere troppo consaoevole
'iurrificato.
,i[,;;Hru;;'fi:;;; o'undo -"tié m'no ufla filosofia' trova molto
umana; ma questo lo poniamo non in proposizioni eternamente va-
,lilficile oggettivare i t;ffii i; ;i"ù i;ia'ali
egli sa che le sue a{Fer-
lide, bensì nella struttura del tutto aperta dello spirito umano, nci di dire che conosce
precetti trascendentali sempre immanenti ed operativi, benché irrc" rrurzioni sono vere f*iÈ;;;" cade neli'ettotè
"
t lrurdo una buona occhiata'
spressi: sii attento, sii intelligente, sii ragionevole, sii responsabile,
Poi, non c'è unffi;mondo mediato dal significa'o:-I?1lhé ^
Infine, gli individui umani differiscono l'un l'altro non solo attravcf. nuo-
so l'individuazione mediante la materia, ma anche nella loro mctr. ,,,,,no iirno .t I'it'i"lligenzaumana si sviluppa' può fondamentale
"scoprtre
" C'è p"'ò-
r i' tecniche di .ono"Lnli' Prot"dinlento
Mi"'rifàrisco ad esso come il senso
talità, nel loro carattere, nel loro modo di vivere. Infatti, i concctti
umani e i corsi umani di azione sono prodotti ed espressioni di attl ,.lrc è praricu,o ,po.,iir,""l--."r!. e di appren-
di cornprensione, la comprensione umana si sviluppa col tempo, trrlt' (()rìrune. C'è it pro.i';-tp();;;""t di insesnamento
iidiuidui di un gruppo'
sviluppo è cumulativo e ogni sviluppo cumulativo risponde alle crrrr ,lir'enro che awiene;;;';;-.nte n-egli
ammira, cerca di imitare' forse non ci riesce' osserva o
dizioni urnane e arnbientali del suo luogo e del suo tempo. Il classi ì i,r.
"t,r,
,rscolta cli nuovo, pr;;ip;;;"ni"
n"o a che con la pratica atriva
cisnro stesso fu un esempio assai notevole e senza dubbio nobilc rli di inrèllezioni' che
tale sviluppo cumuladvo; ma la sua pretesa di essere l'unica cultrrllr .'ll,r oerfezior,.. il 'n'"t'''ul"ion"
'i'Jiuio "con
:' liìffi;.,,";".ii' ai rrir"",are
successo le.situazioni T::'::'i'i'
del genere un-ìano non può più essere sostenuta. I
in una situaztone nuova
,,,,;É;direndersi conto di ciò che è insolito
far.fronte a questo'
: , ;;;; dt tentativi, di procedere a
ricorrcnti uariano secondo il
Tuttavia, Ie situazioni che sono
qualità di senso comune quante
4. Dm'EenENZrAZroNr DELLA coscrENZA t,,.,go Ji"r'.ilp.. cÀì lisono tanre
Ciò che è comun-e al senso
',.tto le differenze iiì;;Éì; Jiìt-'p;' procedimento' In
( ()nlune non è il.";;;;?;;"1o ma
il^suo 1s13n]
Determinare il punto di partenza, il processo, il risultato firrrrh: .1.'llemoltissirnequalitàc,èunCarafieristicoproCessoauto-Cofrettlvo
àll'i'''d'gin" e all'intelle-
di qualsiasi svilup;ro dottrinale particolare richiede un'indaginc slo ,li apprendirnento' L;;t;";i""a «là origine
all'azi6ne' La parola e
rica esatta. Determinare la legittimità di qualsiasi sviluppo richic.h' zi.ne. I-lintell.rio'""i;;T;i;^u' o^i:i'e
per dar origine a un'in-
una storia valutativa; ci si deve domandare se il processo era o notl l'rrzione presto. r,taì tiitiT" i ltttiàiroti
e a un'intellezione più piena'
era sotto la guida clella conversione intellettuale, morale e religiosrr. , ,,gìi*
fut" to" questo mondo' con
f
gruppi che possoro far uso sia del linguaggio i ',('nso comune di un qualche paese lontano o di un tempo passato.
orclinario si, diàuell,, Nono, c'è lo sviluppo della letteratura post-scientifica e di quel-
tecnico, e c'è il g.rp'o che puo far ,rà,.,lo,J.l
tirg;rgg;" oraìrrri,, lrr l)ost-erudita. Esse stanno alla scienza moderna e alla erudizione
I
o oI senso conlLllle.
sesto, c'è Ia letteratura post-sistematica. All'interno rrroderna pressappoco come la letteratura post-sistematica stava al
della cultrr- r,isterna antico. I
5.LX SCOPERTA CONTINUATTVA DE,LLA MENTE: PARTE 1 Eppure, anche in un'epoca confinata all'apprensiti: :iTP:l:1
a clo cne e
,'rirt.ràiu possibilità di respingere il falso e di awictnarsr
la costruzione simbolica'
vt'ro. Questa consisteva ,,.i
'"it'tt'pretare si rispondeva
Vcnivano impiegati p;;;;;;" gii stessi materiali e
Abbiamo esposto una semplice lista delle differenziazioni della riordina-
coscienza umana. Però queste dlfferenziazioni caratte rizzano anclre ,,ri" rì"*, iÀ'Àr?ar. ò1;;; p"t§ aggiunte, eliminazioni'
rcnd che davano,r.r*rÀuu titpott'-àllu -vecchia
domanda'
stadi successivi nello sviluppo culturale e, siccome ogni stadio pre" r r
a dagli scrittori
cedente non è in grado di prevedere gli stadi seguenti, la serie, in Una tale ."i.r,..i..ì,'io"", si dice, fu effettuat
le tradizioni dei popo-
quanto una totalità, può essere denominata la scoperta continuativu ,lel Primo T"rtrrrr"rrtà. Essi poterono.usare
Ma ciò che
della mente. Infine, questa serie contribuisce non poco a una com- ìf'"f.*i'rff. ,*p" ài'r*." f', p.*iUilità.di esprimersi.
la
prensione dello sviluppo delle dottrine, dal momento che le dottrinc (.s'ressero fu qualcosa;i;;.;i àiif"r"r,r.. Il Di; d'Israele eseguiva
:,,:,';;;ì;l;*.,i, rto.i, umana molto reale, Gli interrogativi intorno
hanro significato entro i contesti, ma la scoperta continuativa dellu
,rlla creazion" intorno uit;"t,i."o giorno
erano f interesse per I inizio
mente cambia i contesti, e così, se le dotffine devono conservare il "
(' r)er la fine della ,rorià. No., si faéva menzione di una battaglia pri-
loro significato entro i nuovi contesti, devono essere riformulate. di re o di un popolo
Conseguentemente, da una lista di dtfferenziazioni dobbiamo or:n ,,,i,lii,r"'à";lr'd"i,;i;"; ;;;;;,.r.,e
divina
o
o
della sessualità umana' il
volgerci a una serie di sviluppi. Considereremo (1) la reinterpretazione ,'t",,o, ,ron E'.., n".r.,r, .Llto d"11" stelle-
,.]r.""u sacralizzazione della fecondità della natura'
della apprensione simbolica, (2) la purificazione filosofica dell'antrtt' verifi.cò' l'uso di
pomorfismo biblico, (l) l'uso occasionale del significato sistematictt, Similmente d.l Nr-,à',o Testamento, si dice' si
nel tardo gir'rdaismo e
(4) la dottrina teologica sistematica, (5) la dottrina della Chiesa diperr. r:rr)oresenrariori ,i-toii.h" p."r"nti anche
furono
dente dalla dotffina teologica sistematica e, nella Parte 2 al prossinttl :;:lrff;ilr.tr-"'"tt""",ico. Ma queste rappresentazioni
finalità cristiane
,,:;;" il;;';;; ;h;È Àu"t""""-'ubordinate a i
tr:inacristologicadellacommunicatioidiclnryatumg'Secondoquesta
la Chiesa del quarto secolo era divisa su una questione che non ct'rr
considerazion., cul..tà":i^ i^ità.4i
p""o"^ e di natura perché è
sono
stata formulata al tempo del Nuovo Testamento. Affrontò la clrrc
##;.h.ÀL ii"a"ìip"*à"..tri"iersi se divinità eilumanità Figlio:.:"'o
stione parlando della consustanzialità del Figlio col Padre. Qucsto, nesativo' com'è chc
naturalmente, non è un volo speculativo interessato ad un'apprcrr
:;iili;;ì;;;;;;À" é, io
'u'oe il Àedesimo' Per prevenire questo
Siunore Gesù Cristo ,ì' unito
il Figiio nostro Signo-
,li,bbio il concilio p,'i; di;";t" t-ài "*ura:
sione dell'essere divino o dell'essenza divina. Molto semplicemetrtr'
significa che ciò che è vero del Padre è vero anche del Figlio, eccclt(l àiuini'a à umanità sono due nature'
che il Figlio r-ron è il Padre. Come si esprime Atanasio: eadern de l':tlut
H ffi;;;; Circa settantacin-
C'è un contesto incipientemente metafisico' che se cri-
,1uae de Patrc tlicuntur, axcepto Patris noruinc't'. O, comc si esprimc il
,.,,," ,ìà ;;p;Ui;;d.ì#' i;;;l"s'bi'antini
scoprirono
prefazio della messa della clornenica della Trinità: Quod enim dc ttnr delle nature deve essere
sto è una persona.t;;;;;;;t""
Illotu
gktria, rauclante' te, u'edintus, hoc de Filio tuo, hoc de Spiritu satt(ltt "na piccola st enbypo-
1,riva di pe-rsona.
,'te ;*t ;3*.a- di"uttion" non
s i t t t, t) i/fcrc t tI i d t] i s crct ir-t r t i s sc n I i tn u s.
ciZè sull'essere una natura
con e senza essere
rlasia e anhypostasta,
Ancora, il concilio
cli Calcedonier, nel secondo capoverso .lt,l
suo decreto(1, introdusse i ternini "persorìa" e "natura". Ma la tt,o l)crsonar2' ,^^.^c^i^^ Esso Àictinsrre ttra la
E'o"^ distingue
C'è un contesto pienamente metafisico'
I
logia posteriore ha resc'r molto misterioso cluello che, nel decreto stt's t quella reale; distingue ulte-
, I istinzione verbale, ;'I;l;;;;;"'it-
so, è dcl tutt() selìlplice e chiaro. Infatti, il primo capoverso asscristr' divide le distinzioni
r o rmente t.u ami,rri"àiì;"rì;;;'s;i.
-i"oti ; si trova nel
che è l'unico e il meclesimo Figlio nostro Signore Gesù Cristo clrc
reali minori ,.t .u,o"o'àì""i" à?f
i
tu'o utulogico che
è <<perfetto nella divinitzì e il medesimo perfetto nell'umanità, r,t'r'rr l^ to*Ip'"t'sione imperfet-
rristero clell'incarna'à'"t " i'nne ricerca Vatica-
mente Dio e il medesimo veramente uomo, [...] consustanzialc trrtr raccomandata àal concilio
trr ma fruttuosissima del mistero
il Padre nella sua divinità e il n-redesirno consustanziale con noi rrt'llrr
suir umanitzì, [...] nato clal Padre prima cli tutti i secoli nella srrrr .li
ì,.,'iiD§i016 tDB 17e6, ND 112-(N'd'D')l)' solo nella tarda Sco-
vinità e ir-r questi ultinri giorni il medesimo [...] nato dalla Vcrltirrr'
Il contesto pi""'"'"J*"--oafisico.emeise fondamen-
l,rstica pienamenre #;;il;ilà. ni, ."tt, s,-,à'intenrione
Maria nella sua urnanitzì>> rr. sforzo fino in fondo per arrivare
Quanclo al capoverso successivo il decreto parla di pers()nrr ('
i:È:"""iil:;il" ils."i;;;i.;i;;; della radizione cristiana' Le
di nature, non c'è dubbio che l'unica persona è I'unico e meck'sirrr,r
,r un'assimil azionetJ;;;;tai"1t' Anselmo di Canterburv e
,lifferenze enormi
figu"'
Figlio nostro Signore, e che le due nature sono la sua divinità t' lrr ';;H;;";t;"dt
;;oi" Ji secolo e ntezzo di fati-
'
i,mmaso a'aq,rinolf,ì;;
I
?i
"" per lavorare in vista
sua umanitzì. Pufe, questa affermazione può ricorrere in un coul('sln tt"tintut" i dati'
t lrc senza sosta per;Jt;;;;;
logico, in un contesto incipientemente metafisico e in un colrl('sl(l p"' assimilarti stabilendo
pienamente metafisico. Quando questi contesti non sono clist irrti, ,li una loro comprensione in commentu'ì'
quando alcuni di essi norl sono neppure compresi, ciò che Cak'r',1,t
D'B' EvaNs' Leontius of Btzantium' An
nia dice della persona e della natura può essere ridotto a una glirrrrh' Origenist
12
Recente e originale: (DC)
s"iàies' Washington
mistificazione. r'ttristology,o,r*u"tà"i'ò'ft'"d;;;fàiÉv'""Iì"É
C'è un contesto logico. Esso opera semplicemente sulle pr'(ìlìu I e70.
sizioni. Può essere illustrato dal resoconto, dato sopra, del sigrrilir'rrtt, r''-f"f
i d i o rn a t u m'
di consustanzialità. Può essere ancora illustrato dalla successivrr rLrl * S,.s,[la
r ,,r,,0ào-*, TÀ e
co m ry u n i ca t io 'sqf
Incarnati Wrd' a cura di R'M' D
llli m:Vt',t"::t,.?J t
j*'#:{^trir#;ri::?*s,#ii:',',1:;il*-';ù'}i'ifi sr
r0
ArANASto, Oratio III contra Arianos, 4, MG 26, )29 A i;v#»l;j t lì:i..u'' t-"n"'gà n *'
i'ffi fif?'ftÉ] ;:ft g!
(N.d.D.)]. |, l'Ji* ffi ;;;ì',à ì. c "r I :
'1 DS t01 IDB 148, ND 614 ,;,;'il, "'
diriri.". di attributi tt'it tlttt' lì('lsollc ehc e c(
c Per "decreto" qui si intende la "Definizione" conciliare ìi;ìiò ì, p. 5el». (N'cltl ( l( ")l
72. Dottrine 371 I
[g*#-s{{;;;;-r:1*:"ÉT»:,*d ,lr'lla grazia senza discutere della libertà, (2) discutere della natura
,lclla libertà senza discutere della grazia, e (l) elaborare le relazioni
tttt grazia e libertàtr.
ilt
Ho abbozzato quello che può essere considerato il lato brillan-
tt'de1lo sviluppo teologico medievale. Ora devo fare alcune riserve.
Non c'è dubbio che per i pensatori medievali era necessario volgersi
,r clualche fonte esterna per ottenere una sotto-struttura sistematica.
N«rn c'è dubbio che non potevano far di meglio che volgersi ad Ari-
r;totele, Ma oggi è molto evidente che Aristotele è stato sostituito.
Lgli rappresentò in modo splendido uno stadio precedente dello svi-
lrrlrpo umano - l'emergenza del significato sistematico. Ma egli non
,rrrticipò 1'emergenza successiva di un metodo che ha considerato una
rrrrccessione continuativa di sistemi. Non considerò l'emergenza suc-
, ,'ssiva di una Philologie che si prefisse la ricostruzione storica delle
,,struzioni del genere umano. Non formulò I'ideale successivo di
,rrra filosofia che fosse al tempo stesso critica e consapevole dell'im-
lxtt'tanza della storia, che andasse alla radice delle dispute filosofiche
,' i'he basasse una visione capace di abbracciare le differenziazioni
,lt'lla coscienzaumana e le epoche della storia umana.
Non soltanto Aristotele è stato sostituito, ma sono anche dive-
rrrrti manifesti certi difetti. Il suo ideale di scienza in termini di neces-
',itrr è stato messo da parte non solo dalla scienza empirica moderna
r,,,r anche dalla matematica moderna. Ancora, nel suo pensiero c'è un
lt lto offuscamento della differenz,a tta i nomi comuni sviluppati dal
',('rìso comune e i termini tecnici elaborati dalla scienza esplicativa.
Lrrtrambi questi difetti, ingranditi molte volte, riapparvero nella Sco-
l,rstica del quattordicesimo e quindicesimo secolo. I-ideale di scien-
,,r cccessivamente rigoroso spiega, in parte, l'emergere prima dello
',r t'tticismo e poi della decadenza.I-loscuramento della distinzione
l rir nomi comuni e termini tecnici è responsabile, in parte, del verba-
lr:inro per il quale la Scolastica è stata così aspramente rimprovetata.
Le dottrine della Chiesa e le dottrine teologiche appartengono
,r t orìteSti differenti. Le dottrine della Chiesa sono il contenuto della
lcstinronianza dell.a Chiesa a Cristo; esse esprimono I'insieme di si-
l' Su questo processo vedi iÌ mio Grace and Freedonq.Il significato della di-
.rrìri()ne di Filippo [u che i due ordini costjtuivano la definizione della grazia e
, ,,rr t'iò eliminavano la precedente visione estrinseca la quale concepiva la grazia
, ,,r,,c la liberazione deUa libertà.
379
72. Dottrine
)18 Metodo in Teologia
parte' considerava come cor-
itvevano scoperto. Larcaista, dall'altra
gnificati e valori che informano la vita cristiana individuale e collet-
;:;#;;;;i.*ri a"rrri"u .É" ,o'
si p^otesse trovare nel significato
tiva. Le dotrine teologiche sono parte di una disciplina accademica, e della tradizione patristi-
t.vidente o de[a s..itt"r"l o d"lla scritiura
che si prefigge di conoscere e comprendere latradizione cristiana c storica' varie teorie dello
c,r. Secondo, .ol .r",."'" della conoscenza
di favorirne lo sviluppo. Come i due contesti sono diretti a fini ben maggiore o minore succes-
r"trrp-p. r"i;;;"l"rb;;;té e applicate con
distinti, così sono anche disuguali in estensione. I teologi pongono questa sostiene che si possono
so. C'è, tuttavia, unuii"u op'ion"t
molte domande che non sono rnenzionate nelle dottrine della Chie-
:i;'.";;i;";;.'i J'pfà "'h"'
ai p".'ono""rli' si devono stu-
sa. Ancora, i teologi possono differire tra loro pur appartenendo alla
,liare e analizzatepro.."ittorici conòreti' mentre' per conoscere la
e determinare
medesima Chiesa. Infine, nei circoli cattolici le relazioni delle scuolc
ì,,." f.*ir-rr" ti a""" tittittt" 'llu storia valutativa di conversione
teologiche tra di loro e rispetto alle clottrine della Chiesa sono Lu'l o assenza
terreno la cui mappa è stata tracciata con cura. Quelle che si chiama-
lìT-";#',*U" àia.iri., a.U, presenza
irrtelletiuale, morale e religiosa' il nostro ab-
no note teologiche e censure ecclesiastiche non solo distinguono trrt
A questo punto, p"ò, è necessario interrompere
mente e inirodurre la nozio-
l,ozzodella scoperr,'tàÀiit"'ii"u i"ilu
questioni di fede e opinioni teologiche, nra indicano anche tutto ut'ro
spettro di posizioni intermedie'{.
rre di contesti continuativi'
Ora a partire dal Meclioevo fino al Vaticano II le dottrine della
Chiesa cattolica hanno mutuato dalla teologia una precisione, una
concisione e una sistem azione che in epoca precedente non avevan(),
In generale, il significato di queste dottrine non è sistematico ma, cli 6. CoNrssTI coNTINUATIVI
solito, è post-sistematico. Non si prrò inferire che cosa un documento
della Chiesa deve significare, a partire dalla propria conoscenza della
teologia. Al ten-rpo stesso, un'interpretazione esatta presuppone unlr conte-
È ,tutu distinzione tra contesto materiale e
già' f-attauna
conoscenza della teologia. Ma presupporrà anche una corìoscenza il contesto ma-
,'t. rJr-ui.ì."òti, ir t'"t"t a"t Nuovo Testamento è
dello stylus curiae.Infine, qr-resti presupposti sono condizioni neces- Testamento: dice quali sono
rcriale di ciascuno d.iiib;iJJN'o'o
sarie ma non sufficienti. Conoscere che cosa effettivamente significl. di dati sul Cristianesimo pri-
le altre aree, estrem;;;pt*iiegiate'
no i documenti della Chiesa richiede in ogni caso ricerca ed esegesi, raggiunto attraverso
Senza dubbio, i lettori vorrebbero trovare qui una spiegazionc
;;;t;;. buii'ult.u parte, un co.,t"tto formalele èdomÀde danno origi-
della legittimità di questo influsso della teologia sulla dottrina del"
i:i"i*r.* r à;;ì;;";'";i;i"";à'mande;
opposte danno origine ad ulterio-
rrc a risposte opposte; le risposte
la Chiesa. Ma questa è evidentemente una questione teologica, non Lenigmà va crescendo'
metodologica. Ciò che tuttavia il n-retodologo può fare è indicare i
ìid#;"rdi; ."ii r]i"'iori risposte opposte'
gradualmente ad
rino a che si fa una ..op.rtu. Le cose cominciana
contesti differenti nei quali questa questione è stata sollevata. Pri"
,rclattarsi fra loro. P";;it;;re un
periodo di intellezioni che cresce
mo, previamente alla emergenza della coscienza storica, si aveva l'al. Èà;;,"d; cominciano a produr-
ì:;;,dH";;.; Aril #" "iteriori e men^tre si
risultati d"...r..ni''Ù' p"ìt
ternativa dell'anacronismo e dell'arcaismo. I-lanacronista attribuivrt ai vista è raggiunto'
alla Scrittura e ai Padri un afferrare implicito di ciò che gli scolastici 'c le risposte ad t"§t
t)ossono fare ulterioriào'n'iat' T:jlli'"' un
":' costrulto
E stato
lignlfi.utirrumente ciò che è già stato accertato'
'{ Vedi E,J. Fotrlunru, Notes, theological.inThe Ncu Catholic Encyclopediu,
10, p. )2) lGale, Farmington Hills (MI) (N.dd.CC.)l 1Q003'z1, pp.451- Lonergan stia pensando alla
vol. descrizione data qui, sembrerebbe che
h Darla
a p' 215'
tlistinzione tru .on,.rro11-i.l}ti,rl, .'..rr.rio
4r5 (N.d.D.)l;el'indice sistematico delDSlEncbiridion Synzbolorutn (N.d.D.)"1 .ff.ttiuo tròvata.sopra
aconteito for-
fdefinitionum et declarationurn de rebus fidei et nxorut?l, Herder, Barcinone- *uitti^lt" e
Non c'è precedente
Friburgi Brisgoviae-Romae (N.d.CC.)1, lDsNzrNcrR-ScuÒNulrzun, edizionc i i;i;;. Ni'; ;;dì-ewY""';;;;à;ì;À1ìi;ton"ìio
zz' p. T2. t N'd'D'l
XXXII (1961) (N.d.D.)l sotto Ht d eHt bb, pp. 848 e 847 .
181
72. Dottrine
t80 Metodo in Teolctgia
Ignorava
contesto formale: un insieme di domande e risposte intrecciate le (.r'isto, come uomo, peccare? Sentiva Ia concupiscenza?
una co-
quali rivelano il significato di un testo. ,,;,;,ù;.;i A; g'tr'ii'uìtifit'nt"? In che misura? Aveva
Un contesto continuativo sorge quando una successione di testi :illffi; d#;;-ài Dio? Conosceva tutto ciò che era pertinente
"rulu
,,i;;;;ì.;iàr,.? Aueuu libertà di
, scelta?
.1, ^-^^: !
esprin-re la mente di una singola comunità storica. Un tale contesto ^i allargò
si ^11,
dai concili greci
continuativo rende necessaria una distinzione tra contesto previo e Ancora, it.o.,,"r,J*;1.;i;d.t*ato
presente,tutta la ScritùraelaTradi-
contesto susseguente. Perciò un'affermazione può prefiggersi di trat. rrclle scuole medievali per tener ma
collaborativo e metodico'
tare una questione e di prescindere da altre questioni ulteriori. Ma zi.ne. Era no., ,olt^t'à continuàtivo' tt"-:1"^,91:^t::i"to
risolverne una non mette a tacere le altre. Di solito contribuisce ad ,rrrche dialetti.o. Et^ Ià"iàtt tt'e abbracciavu
afferrare più chiaramente le altre ed a prcmere con maggiore urgen-
'i
rrpposte tra di loro, ;i;;t;;;; a distinguere tra opposizione nella
nela dàttrina della Chiesa' che ac-
za p{ la loro soluzione. Secondo Atanasio il concilio di Nicea fecc rl.rtrina teologica
";;t:i;i;;
uso di un terminc non scritturistico, non per creare un precedentc, i:;#iii,#,i;;,"#;"il;Jrl.-*.*'""1,,§,.^:lu;.:;f;;,"
interagentt sono rapprt"ti:1'^
ma per far fronte a un'emergenza. Ma l'emergenza durò per circa Infine, i contesti
dottrine della Chiesa l1ì,:;
[entacinque anni e, circa vent'anni dopo che si era quietata, il conci- l,.,lle dottrin","otogi.h" "^a;i ."n,.rto_d.lle
IL I t"ologi erano sotto f in-
,
lio Costantinopolitano I ritenne necessario rispondere in modo non .l,rl periodo *"ai"uià'hì;;iV;;;;;
rrrrsso delle dottrine à"ri, òt i..,
sulle quali riflettevano. Inversamen-
tecnico alla domanda se solo il Figlio o anche lo Spirito Santo fossc
non avrebbero avuto 1a loro
consustanziale al Padre. Cinquant'anni piir tardi, a EIèso, fu neces" l(', senza i teologi f. Ài'i"" a"li"Chiesa ordinei'
sario chiarire Nicea affermando che era I'unico e il rnedesimo coltri porr-ri.r",iuiit;; h il;;tncisione e il loro
1,r'ccisione
che era r-rato dal Padre ed era nato anche dalla vergine Maria. Circrt
venti anni dopo fu necessario aggiungere che I'unico e il medesinrtt
poteva essere sia eterno che temporale, sia immortale che mortalc, 2
DELLA MENTE: PARTE
poiché aveva due nature, Oltre dr-re secoli dopo fu aggiunto l'ulteriu' 7 .LNSCOPERTA CONTINUATIVA
re chiarirrento che la persona divina con due nature ha anche cluc
operazioni e due volontà.
Tale è il contesto continuativo delle dottrine della Chiesa clrc Ladecisionemedievaledifarusode|corpusaristotelicocome
della teologia con una
non esisteva prima di Nicea ma che, pclco alla volta, venne all'esi- rrra sotto-struttura tà*p*'a un'integrazione
dell'universo-mate-
stenza successivamente a Nicea. Esso non enuncia ciò che Nicea irr- lilosofia e con una'pitga'ion" particolareggiata unitaria del
dl"'nu visione
tendeva. Enuncia ciò che risultò da Nicea e ciò che di fatto divenrrc ri,rle. Tale int"g.u'iJnà-offrì il uantaggio
il contesto enffo il quale Nicea doveva essere compreso. rrrondo, ma né h Jil;'.ì"*i.[ir-i3ii p"nri.ro aristotelico_incul-
sossette a
Come si può distinguere tra stadi previ e stadi susseguenti in utt ,:;;;;;ii;;incipio tr'à tt visioni unitarie del mondo sono
contesto continuativo, così un contesto continuativo può esserc itt notevoli cambiamenti'
relazione con un altro. Di queste relazioni le più comuni sono la «lc
rivazione e I'interazione. Quindi, il contesto continuativo che cort'c ), p',1 5:'<Ora' questa scoperta-della
mente
t 647B0DTE070 (Dublin 197 1
Dottrinc 38)
12.
)82 Metodo in Tcohgia
Ho indicato in modo sommario una serie cli cambianren lositivismo''. Lo .toriJismf isultante
ti fondamentali che si sono verificati negli ultirni quattro l;iì;';;;i;ri f''rono i lavori di Barth e di Burt-
e mezzo. Essi modificano I'immagine che l'uotno si fa di se stcsso
sr'<'olr
rììann. Entrambi
.r-,"
"uu""'ù',n"
.i.o,,oÈbt'o l'importan.za della conversione *"1'l:
nella sua resi che, sebbene.la
1
11111
nel suo mondo, la sua scienza e la sua concezione della scienza, lrr l: ."iìilr;. il"É;;;h6;io-uppuru" l.llll
anche religio-
L
sua storia e la sua concezione della storia, la sua filosofia e la srr,r di pii
1
lillìll
religiosa; e c'è la. parte.religio.u' .._1,.
canza di conversione intellettuale, per cui erano ostili al Cristiancsitrro ,:'i"ài"."a.*" adtu.,"id"n u
della Bibbia per arrl-
La scienza moderna è una cosa, e le opinioni extra-scientilit lrr' ì,J;I^';ììi^;;;-J"1" ogge*ivazloni mitiche restimonianza' ,
pure
sffro meccanicista che travisava la natura ed escludeva la libert à c l,r ,,"r" iulr.."rtiru a"Uu conversione intellettuale come T?l1f : I
responsabilità umana 5. |
ì.ìì"i*,.§.lolaconversionejntellettua1epuòCorreggere]lhdel:1o
La storia moderna è una cosa e i presupposti filosofici degli sto :i;'E;ffi. §i;;;;;;i;" intellettuale può eliminare la nozionc
l..lijilr,r"ij"J.*; scientifica rappresenr;ta da Bultmann. Nondt-
rici un'altra. H.G. Gadamer ha esaminato i presupposti di Schh'ict
macher, Ranke, Droyseu, e Dilthey'6. In modo più sommario Krttt rneno la .o.,r"rrio,."i;;il;# àu .tolu
non è 2ff2512n22' neve I
('ssere esplicitata
gto'onto'"
i"';;;;f,;o S ;&;".
t'L *t'odo
I' Per un'esposizione del successore filosofico cui gli scienziati hantro ir,lt' (.sDlicito deve includlr" .ri i., sia del metodl della scienza che
rito una volta superato il «lererminislno meccanicista, vedi P.A. HuELRN, ()r,rrr
"ì,
lutn Mechanics and Oblectiurty. cir.
'l6
H.-G. Gn»auru, \X/ahrhcit undMethode, cit., pp. 162-250 ltrad.inp,l. liutl,
and Method, cit., pp. 773-264 (N.d.D.)l ltrad. it. Verità e metodo, cit. (N.dcl.( ]( | ) I
8. Lo svnuppo DELLE DorrRrNE circostanze non è irrilevante nella storia valutativa che decide della
legittimità degli sviluppi.
Nel chiudere questo breve paragrafo, noto la concezione de1
,
Ho già quggerito che non c'è un solo modo e neppure un insic. prof. Geiselmann, secondo il quale il dogma dell'Immacolata Con-
me limitato di modi in cui le dottrine si sviluppano. in ultri termini, cezione e quello dell'Assunzione di nostra Signora differiscono da
l'intelligibilità propria delle dottrine in svilup-po è l'intelligibilità lur quelli definiti nei concili ecumenici. Questi ultimi risolvevano que-
manente nel processo storico. La si conosce nòn costru"rào ,nu t".r. stioni controverse. I primi ripetono ciò che era g1à insegnato e ce-
r]l a,prlor;, ma a pr.tsteriori medianteRicerca, Interpretazione, Storirr, lebrato in tutta la Chiesa cattolica. Conseguentemente sono da lui
Dialettica e Ia decisione di Fondamenti. chiamati dogmi "cultici"20. Il loro unico effetto fu che il magistero
Un gruppo di modi in cui le dottrine si sviluppano l,ho chit solenne ora proclama ciò che prima era proclamato dal magistero
mato la scoperta continuativa della mente. euando à coscienza c,, ordinario. Forse potrei suggerire che la psicologia umana, e specifi-
struisce il suo mondo simbolicamente, essa pro.ede reinterpretanrkr camente il miglioramento dei sentimenti umani, è l'area che va esplo-
materiali tradizionali. Quando essa inclina vàrso la filosofia, un serr«, rata p$ arrivare a comprendere lo sviluppo delle dottine mariane.
fane o un clemente di Alessandria escluderanno l'rnt.opo*o.fir,-,,,.,
dall'apprensione umana del divino. Lapprensione di Dio puramenl(,
spirituale che ne risulta creerà rrru t..rriàrretrafa cristologia biblicrr
e quella posteriore, e i mezzi tecnici a disposizione in .,iu culrrrlrr 9. Lr, PERvTANENZADET DoGMI
post-sistemarica possono essere impiegati pèr chiarire la fede. L rrs.
di tali mezzi tecnici apre la porta aunà teoiogia nella quale il signi(i
cato sistematico diviene fondamentale, e quàta teolo§ia a sua r,,lr,, La permanenza del significato dei dogmi fu insegnata nella co-
puo dare alle dottriue della chiesa una précisior", ur", concisiout, t. stituzione Dei Filius promulgata nel concilio Vaticano I. Esso ricome
una organizzazione che altrimenti esse non avrebbero. Infine, un trrlt. nel capoverso finale dell'ultimo capitolo del decreto (DS 3020 tDB
qoilvglqimento generale-nel sistemarico può essere colpito in raclitr: 1800, ND 116 (N.d.D.)l) e nel canone appostovi (DS l04l IDB
dalle differenziazioni della coscienza di iipo metodi.o, o ,, 1818, ND 139 (N.d.D.)l). Cosa esattamente fosse significato, suppo-
della filosofia moderna così da porre la chiera di fronie ,l"*Jir,,,
di.,r,,,,, sto, implicato in questa affermazione di significato permanente viene
o di ritornare a una cristolo-gia àntenicena o di progredir. r.rro .,,,,' ,rlla luce da uno studio della costituzione stessa.
posizione moderna fino in fondo. Al quarto e ultimo capitolo vennero apposti tre canoni. Questi
, Tuttavia, iI gruppo_suddetto, benché tenga presente non picr.o
la parte dello sviluppo dottrinale, non d.rr..Jr"i" considerato'c.rrrr
r:ivelano che l'attacco di questo capitolo era diretto contro un tazio-
nalismo che considerava i misteri come non-esistenti, si prefiggeva di
l'intera storia. Abbastanza spesso lo sviluppo è diarettico. ru u".ir;, i. climostrare i dogmi, difendeva conclusioni scientifiche opposte alle
scoperta perché un errore contrario è staio sostenuto. clottrine della Chiesa, asseriva che la Chiesa non ha nessun diritto di
Ancora, Ie dottrine non sono meramente dottrine. Esse s«rrr. emettere giudizi sulle concezioni scientifiche, e atffibuiva alla scienza
costitutive tanto del singolo cristiano quanto della comunità crislirr la competenza di rcinterpretare i dogmi della Chiesa (DS 3041.-3043
na. Esse posso,no rafforzare o appesantire la fedeltà del singolo. ì)r,s IDB 1816-1818, ND Bt-r39 (N.d.D.)l).
sono unire o disgregare. Possono conferire autorità pot.L. poss,
no essere associate con ciò che è congeniale o con ciò " che è alierro rr
una data forma di governo o a una d-ata cultura. Non è in un vrror. 20
J.Iì. Gusrr-uaNN, Dognaa,in H. FHss (ed.), Handbuch theologischer Grund-
4 prto spirito, bensì in condizioni e circostanze storiche concr(,r(. hegrffe,I, Kòsel-Verlag, Mùnchen 1962, p.2)1. l"ctsltic" nell'originale inglese.
che gli sviluppi ricorrono, per cui la conoscen za di tali condiziorri t. rN.dd.CC)l
188 Metodo in Teologia 12. Dottrine 389
ffin
r )92 Metodo in Teologia
ne| uotum che egli presentò alla commissione preconciliare2r, sia nello dagli antichi babilonesi' dai
schema che egli presentò per la discussione agliinizi del Vaticano I22.
i,,;,;';i;..ri airr.i."ii,;;;;';piocompresa meglto dal matema-
Ma come precedentemente abbiamo osservato riguardo a Ni-
.;;".i dai matematici moderni. Ma è
" f';'" dai greci' e con tutta Probabilità
cea, così dobbiamo ora ripetere riguardo al Vaticano I che le sue af-
i,::;ffi;ffiil;;';;;l;
fetmazioni stanno non soltanto entro il contesto previo del pensiercr ;;;;il;;;^;;ii;
--- -ò.à à,i p""'to'i g'eci-'h" non dai babilonesi'
del 1870, ma anche entro il contesto conseguente che fa attenzione
i dog*Iro;p!'-"'"'ti"nel loro-significato poiché sono
semplicemenre #;L.iffi ;spressioni di
ierità, e di verità che,
a questioni, dalle quali il Vaticano I ritenne opportuno prescindere. 'on
Infatti, Gùnther e Frohschammeq ciascuno a suo modo, si interessa- ;;i}]'6;,",o rivelate da Dio, non_ potrebbero essere conosciutepossono essefe
rono della storicità, e specialmente della storicità delle dottrine della fu,;;;. Ùnu ,"ttu che sono rivelate e credure,
sèmpre migliore
comDrese sempre meglio. Ma questa comprension"
Chiesa. Il Vaticano I si accontentò di scegliere un aspetto delle loro di qualcos'altro'
c deila verità rivelata e non
idee che era inaccettabile. Ma non cercò di affrontare la questionc .toii.ità dei dogmi. Infatti, i dogmi sono
Né ouesro a .oni- lu
sottostante della storicità dei dogmi, questione che da alToraha ac- entro il loro
quistato risalto. Dobbiamo allora chiederci se la dotmina del Vatica- ,n"r,'r)fi.,-i."il;ii;à)toni hanno significato solo continuativi sono
no I sulla permanenzadel significato dei dogmi sia conciliabile con la .àri.r,". I conresri.Lno .o.,tinuativi edl contesti di Le
storicità che caratterizza il pensiero umano e l'azione umana. .i,,,;il;À;;ì;;i*";i; g"r ri, di derivazione e inrerazione.
un'altra'
verirà possono .rr"r"'iì-rà;;" i; una cultura.e
predicate,in
In breve, le premesse teoretiche dalle quali segue la storicità stiie e secondo la maniera di una diffe-
del pensiero umano e dell'azione umana sono (1) che i concetti, Ic f'"r,l,i."il;;"ili;,;nello
'r;;;;;i";;J"lh .or.i"r,ru, d"fltti'" dalla chiesa nello stile e secon-
teorie, \e affermazioni, i corsi di azione umani sono espressioni della e comprese dai teologi in
comprensione umana, (2) che la comprensione umana si sviluppa col ,il'ffi;;ì;* ai ""'rti., itfferenziazione, il significato del dogma
tempo e, a mano a mano che si sviluppa, i concetti, le teorie, le affcr" ùnaterz'à.Ciò che è permanentemente vero è
questo significato
mazioni,i corsi di azione umani cambiano, (l) che tale cambiamento nel contesto in cui 5;;r;; definito' Per accertare
azione' di
clevono essere ditpi;;;j" tit.,*t ai Ricerca'
di Inìerpret
è cumulativo, e 4) che non ci si deve attendere che i cambiamerìti significato, si proce-
cumulativi in un luogo o in un tempo coincidano con quelli in un §i.ii, I di oi;"tri.u.'p., enunciare og_gi questo hno a Lomunlca-
altro luogo o in un altro tempo. .1. ui,.r""rro Fondamenti, Dottrine, Sistematica,
in ogni cultura
Tuttavia, c'è una notevole differcnza tra la comprensione piir zioni. Le .o-rni.uio,iiirh"" tono iatr" ^-ogniclasse
coscienza'
piena dei dati e la comprensione più piena di una verità. Quanclo i ;;;;;"" delle varie diffetenziazioni della allora dal fatto che essi espri-
La oermane;;;i-d;gÀi rir.rltu
dati sono compresi maggiormente, risulta l'emergenza di una nllovrl parte, risulta dai
teoria e il rifiuto delle teorie precedenti. Tale è il processo contintra"
n,.ro"lrlir",oi"ri*lrtiu i|.o sroricirà, dall' altranei loro contesti' e
i;;;iii ;h;l" rn".-u,iÀ"i hanno significato solo
(2) che i contesti t""" t()"tì't'ati"i ih" questi
tivo nelle scienze empiriche. Ma quando una verità è maggiormentc contesti continuativi
sono moltePlici.
2t ll uotum è stato pubblicato da Hermann-Josef Pottmeyer nel suo lav.,t,,, Ciò che è opposto alla storicità dei dogmi lo'i,l',I:1,ry:
Der Glaube uor dem Anspruch der \Vissenscbaft, Herder. Freiburg im Breisgrrrr manenzabensìipresuppostieleconquisteclassictste.llClassldsmo
1968. Vedi I'appendice, ipecialmente pp. ,0*, 5i,";54"^,55'". C'iuna preziosrr dovesse essere conceprta n:i:T^p'"t1-
discussione di DS 1020 e DS l04l a pp. 431-456 [Vedi anche Docninal Plur,il f ràr.,ppo..va che.la c,,ltt..ra
mente ma normatlvamente' e fece tutto
quanto p:leu3 per determl-
ism, p. 89, nota 27,sul libro di Pottmeyer. (N.d.D.)l
2 Vedi i capitoli ,, 6, I I, 12 e 14 dello schema di Franzelin in J.D. MnNst, ,are una cultura pt'*ànente' Ciò che pose fine ai
Sacrorunz Conciliorum l'{oua et Amplissima Collectio, Akademische Druk.rr, "J;;,;;i;;"^1",
presupposti .lurri.iriii' i' stotiu tiititu' Ciò che gettai
ponti tra le
Verlagenstalt, Graz1960-1961, vol.50, coll. 62-69,e Ie abbondanti annotaziorri,
8l-108.
il;ir"";;;ti."ia"u, fede è una teologia metodica'
394
Metodo in Teologia
12. Do/lrittt )95
11. IT PLURALISMo E L,UNITA
DELLA FEDE
da i misteri rivelati da Dio e, per i cattolici, proclamati infallibilmen-
ci te dalla Chiesa. Il significato di queste proclamazioni
si trova al di là
sono rre fonti di prurarismo. prirn.o,
sociali e culturali diflcrcnze ringuisriche, delle vicissitudini del processo storico urnano. Però i contesti entro
!1nno
J,g,;;;';alilà.Jifferenri di sensJcomune. i quali tale significato è colto, e così il modo in cui tale significato è
Secondo, Ia coscienza prò
érr"." inaiit....rrlata o può essere espresso, variano sia con le differenze culturali sia con il grado di
renziata' così da Irarrare diffe_
anrbiti
.o, .o-p.ràiza quarche òorrrbinazione di differ enziazione della coscienza umana.
fferc, ri qror i. ii r"nr. ;ffi
di
;., ra rrascende nza-, r-a\.rezra, Tale variazione ci è familiare dal passato. Secondo il Vaticano
i r sistema, ; I met.,do, l
og^i individuo ad ogni,lrr;
t.;-;;#'""i ii'n,"rrori,à 6 rosofi ca. Terzo, in II la rivelazione awenne non solo attraverso parole, ma attraverso
o gli inizi, o il orogrcs.s.o più
;;;;; i, j'"rir r.r" ir;;;;, bili;à,astratta, parole e azioni2).La prcdicazione apostolica fu indirizzata non sol-
dclla converrinn" ìnt.llà,irrrà,
o,r"ni g"rrn.l", ;;;";,"r.ii."r"irroo" tanto agli ebrei nei modi di pensare dello Spritjudentum, ma anche ai
ffi;;[, o retigiosa.
ci sono due modi in ;;ilr".i;d.r;,.ffirò
greci nel loro linguaggio e idioma. Mentre gli scritti del Nuovo Te-
sccondo i presupposri .r.rrlirìì';è;. concepira. stamento parlavano più al cuore che alla mente, i concili cristologici
"ssere
sora currura. miravano esclusivamente a formulare le verità che dovevano guidare
ct, lru ra n orr è consegui
ta dat r",nit i.l, i" j;i;, ì euesia unica
i barbari. Nondimcio l;;;}#;r"'i:'.;rrr" H;;trl.Jii,ri,; u, la propria mente e le proprie labbra. Quando la teologia scolastica
hanno ralento. Si inizia qr;;;;';;;;r,i aperra per coloro che rimodellò il credere cristiano entro uno stampo derivato da Aristo-
degli antichi autori _",liurt. lo ,ir.lià diligente tele, non abbandonò né la rivelazione divina, né la Scrittura, né i
rando Ia filoso6a . l11rìi;Hi, oL:"*l: quesra carriera impa- concili. E se i teologi moderni avessero do'"'uto trasporfe la teoria
ra teorogia ,.otrJ,ìJr,".
divenendo esDerri i" ,ii;i*.";;ràri...'ir si mira are arre carichc medievale nelle categorie derivate dall'interiorità contemporanea e
gn an do I'app iovazio,r. orriene ir successo guada- dai suoi correlati reali, avrebbero fatto per il nostro tempo ciò che i
; li"f*;;;' ;:; o'..rnnrggi gi usti. E,.,ìÀ più grandi scolastici fecero per i loro,
qu"_
r, r"d. Jqì
".i., " . r,?"d;;;
.i
ij?jl; ii_"::Xl": il, "r Io,,o,.,i u,,
Nel passato, allora, è esistito un notevole pluralismo nell'espres-
sione. Attualmente nella Chiesa sta silenziosamente scomparendo Ia
Tale classicismo. rurravia,
non [u mai «;ualcosa di più vecchia insistenza classicista su un'uniformità universale, e sta emer-
volucro meschino che i,in_
'J"i,.;;ri;ri;;;. ir';"ra racrice e base der,unirrì
è I'essere innamorati diiil-ìii;,i"iil.]r'rrore
gendo un pluralismo di modi in cui il significato cristiano e i valori
i,ondato l'intinro d"i noriri da parte di Dio h, cristiani sono comunicati. Predicare il Vangelo a tutte le nazioni è
è sraro dato (Rornani
.;;ffii[r:so Io spiriio sr,rtà1h" .i predicarlo a ogni classe in qualsiasi cultura nel modo che corispon-
ad un rempo Ia conversior,g
5,.il. t;;;;;,;;;;,; d.i quesio do,o costituiscc .le alle capacità assimilative di quella classe e di quella cultura.
..ù;i.;;;oiar."
rale ed anche a quella ;nt"lt"tiriiJuq L LUr ara conversjone m. Nella maggior parte dei casi tale predicazione sarà diretta a una
coscienza che è poco differenziata. Dovrà quindi essere multiforme
lnolrre, Ia conversion. .àffi.r,
mente uno stato de'a mente se è crjstiana, non è semplicr. così come sono le diverse qualità di senso comune generate dai molti
i.t .uo."..Le "òr è essenziare una'c.orrr linguaggi, forme sociali, significati e valori culturali dell'umanità. In
ponen re n "
rersosserriva. in rerper;;;È,
;; ì,,., ti*il;
i
r;.;i i:ilT'3 pi ri,,, ciascun caso il predicatore dovrà conoscere la qualità di senso comu-
ore t;à; t."o
òfl :;,j Hl;.;.rfTeri o,, ian za cris Ii a n, r.
2t CoNCtLto
VarIcaNo II, Costituzionc dogmatica sulla Diuina Riuelazione,
fi :'uì:"'i#"#'T[',:;i:,iT;i,';Tffi ?;,*"**l:.;,r:l"i 1,2. [«Questo piano della Rivelazione è realizzato con eventi e parole aventi
rrn'unità interiore: le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, mani-
Terzo'la funzione dere dottrine lc'stano e confermano l'insegnamento e le realtà significate dalle parole, men-
ne della restimonian ru
dera chiesa sra enrro ra funti.
*irtiuÀi-,il#;r.sra resrimon ianza dgrr.tr
tre'
(
le parole proclamano le opere e chiariscono il lnistero in essé contenuto>>
ttp:/,/www.v arican.va/ archive,/hist_councils/ii_vatican_council,/documents/
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vat-ii_const_1 965 1 1 1S_dei verbum_en.html). (N.d.D. )l
12. Dottrint )91
396 Metodo in Teologia
diviene tutto
ne al quale egli pada, e dovrà sempre tenere a mente che, quando la
La Chiesa allora, seguendo I'escmpio di san Paolo'
nel modo appro-
rr tLrtti Essa .o-rti.u .?a che Dio ha'rivelato
sia
coscienza è solo scarsamente differenziata,l'artiv'àre a conoscere non soprattu"gl.nil
nriirto alle varie drff"ir"oiioni della coscienza sia'
ricorre-indipendentemente dall'agire. quallta dl
Ma se la fede deve essere nutrita in persone con poca cultura, i,,t,J; r;;t.priato a ciascuna delle pres.soché innumerevolt
non segue che quelle colte debbano essere trascurate. Ora, come il r.'';;; ;;;"r". Pr.", questi molti modi di parlare.n"l :".-p?lt'""
polche' seDDene
rrrrlla di più che un pluralismo delle comunicazionl
,:rr" tirtit-olte, pure possono essere tutte in eodem ["']
solo modo per comprendere la qualità di senso comune di un altro è dognate'
di arrivare a comprendere il rrodo in cui egli o ella comprenderebbc,
('( )Ll('m sensu eddemque sentenlia'
-'
parlerebbe, agirebbe in una qualsiasi di una serie di situazioni chc niente
comunemente si verificano nella sua esperienza, così anche l'unicrl
N;;dimeno diveni..,,r*o a rutti, benché non comporti le
à.fr" comunicazioni' tuttavia non è senza
modo per capire la ditferenziazione della coscienza di un altro è rli l,ii, .il;;;ì;irfit.. sviluppo multiforme in co-
srrc difficoltà. Da una parte, richiede uno
conseguire la medesima differenziazione in se stessi. ognl ttlttg^1'1"i;
Ulteriormente, afferrare con esattezza la mentalità di un al" l,,ro che governano o int.gn,no' Dall'altra.parte'
da partc or
tro è possibile soltanto se si rzrggiunge la stessa differenziazionc <t r,r cli sviÉppo è atto a divenire og.getlo di oppostztone
ptttone nozione di
mancÀnza d i d iffè renz iazione. I n f at ti, cias cun a drff er enziazione cl cl - t'.l.ro che falliscon. ;.1;;;A'iiÉ' con scarsa
generi letterari
la coscienza conìporta un certo rimodellarnento del senso comul.ìc, ì,,,,Jìri""" moderna pir*o iisistere che badare ai
il
, t,,.li scrirri biblici è ;i;;;
fraudolento pèr respingere
Dapprima il senso comune assllme la sua onniconrpetenza sempli "rpediente hanno nessun gusto
d"llu Scrittura' Quelli che non
cemente perché non può conoscere meglio. Però, er ffrano a miuì() 'j;ìifi;;;.hiuto
rrcr il sisnificato sistematico continueranno a ripetere.che è meglio
che ricorrono successive differcnziazioni della coscienza, un numcl'(,
sempre maggiore di ambiti è controllato nel modo appropriato, r'
l'...,#" iffi ;;;;];;ir. a"nrirrr,- anche se quelli che^cercano la
può definire ciò di
così è sottratto alla competenza del senso comune. La chiarczza c lt
.le{ìnizione ir,rirtorro n-.i]it" ;h; difhahet'te si
non è infor-
proprietà aumentano attraverso restrizioni. Il proprio senso cornurìc .rri non si ha esperie;;;. I;fi";, toloro la. cui cosèienza incapa-
saranno
ì,ì,,,, i" lf .".tr rfrrrruru,a di signifi cato si"stematico
iniziale è purgato dalle sue senrplificazioni, dalle sue metafore, ,liti di Nicea' p::-tJl
suoi miti e dalle sue mistificazioni. Col raggiungimento della pit'rrrt .:i ;i ;ff*tr." il ,igniÀ.ri" aiào€mi quali quello
che cto che non na
dlfferenziazione, il senso conìune è confinato totalmente entro il srro ,-,irrnno saltare uil.gtu*.nte alla conclusione
.ignificato per loro è appunto senza signihcato'
"""'Aì;i?fi.àfi"
ambito proprio dell'immediato, del particolare, del concreto.
Tuttavia, ci sono molte strade per un pieno raggiungimerrt«r, r'
rr*lJ*.ono rl.uné regole. Primo, poiché i.lVan-
a tutti, bisogna cercare t tnodt dl rappre-
molte varietà cli raggiungimento parziale. Predicare il Vangelo a trrtti ;l,.l,r deve essere p."diòuto
s.trtazione di differénti pér comunicare 1a verità rivela-
vuol dire predicarlo nel modo appropriato a ciascuna delle varictà rli " "rpr.rrione sia ad ogni drtretenùazione della
raggiungimento parziale e, corrìe pure, di pieno raggiungimento. lrrt ,ì #;""s* 6;'d,;;;';;;;r; per la sua fede' è obbli-
, .scienza. S".o.rdo, ,tì.,",ij;;"-plicemenle
per venire incontro alle esigenze proprie degli inizi del significato si più pienamente dttterenztata' Lerzo'
stematico che Clemente di Alessandria negò che gli antropomorlisnti rÌrrto a conseguire una coscienza
dal
('ssuno, ."-pli..-J,ìl;;; h t; d"de, .è-obblig ato ad astenersi
r ì
della Scrittura dovessero essere presi alla lettera. Fu per venire incott chiun-
tro alle esigenze di un significato completamente sistematico chc'lrt .t,seguire r'u .or.ì.n,;;;ptt più differeniiata' Qtarto'
Scolastica medievale cercò un'esposizione coerente di tutte le vclitù
;,,,,'-;;; cercare d; .tpriÀ.'e fa propria fede nel modo appropriato
nessuno dovrebbe
di fede e di ragione. Fu per venire incontro alle esigenze dell'eruclizio lifi
: J;ià";";;;#;;;ii;.o,l.i""'u "' Quinto'
con
lì;;ì;;" su argomenti che non comprende; e nessuno
;ì;jizi
ne contemporanea che il concilio Vaticano II decretò che l'interprttr
della Scrittura deve determinare il significato inteso dallo scrittorr, par-
t' Ya aoorezzata in Lonergan I'apertura di mente che informa in modo
biblico, e conseguentemente deve farlo col comprendere i gencri lt't la quarta regola'
r i, ,rlare la seconda, la terza e
terari e le condizioni culturali delluogo e del tempo dello scritt«rrr',
ii
)99
12. Dttllritrc
398 Metodo in Teologia
pappagallo il
che il tcologo è solo un
una coscienz'a,meno o differentemente differenziata è capace di com- rìon conducono a concludere già tti::}:'
(r.ale non ha nulla da fare se non ripeterequantoè
prendere accuratamente ciò che è detto da una persona con una co- ' d"ll"?::È;iilì;;;;;Èit"olo[i ffattano molti
Dalla ,to,iu essi sono
scienza più pienamente differenziata.
rrrgomenti che le
J'3ù Chiesa.non trattano' e che
a*"i*
Tale pluralismo eserciterà poca atffazione su persone propense Ie ouali' particolarmente
sr,rti i primi , orooo''iJ'doltìil;;ologiche
a semplificare eccessivamente. Ma la vera minaccia per l'unità della lo'sfondo'é parte del contenuto
rrclla Chiesa .utto"tu,"lli;'"t;;
fede non sta né nelle molte qualità di senso comune, né nelle moltcr È totittt"'nel nostro capitolo
differcnziazioni della coscienza umana. Sta piuttosto nell'assenza tli ,li successiv" dott'i"";;ii;Ctit* una distinzione tra religione
conversione intellettuale, o morale, o religiosa. Il pluralismo che ri- srrlle specialita f"''io"'àiii[Uì'*t i'tto tale riflessione con
,' rifleisione *ll' '"tigit;' ;ù[i'*";É-
idenrifrcato
;; sp e cializzar a che oltab-re
sulta dalla rnancanza di conversione è particolarmente pericoloso in
Lr t eol o s ia, ì?;à;;;"" ;; del soggetto
tre modi. Primo, quando l'assenza di conversione ricorre in quelli ",.o'u'o
che governano la Chiesa o insegnano in suo nome. Secondo, quan. l,r specializz azionedel camno.e ]i,ifil"ilju'ion"
funztonart'
do, come accade attualmente, è in corso nella Chiesa un movimento l,iamo distinto otto specialità proprio da. recare' con-
per uscire dal classicismo ed entrare nella cultura moderna. Tcr'- Il teologo, 'tto'I'n'u"un"';;b;;;:-uo ooiché altrimentl non
autonomia'
zo, quando persone con coscienza parzialmente differenziata non seguentemenr" po"i?je quulche ,iu r"o proprio. Inoltre, in
solo non si comprendono l'una con l'altra, ma anche esaltano [trrr 1*rrrebbe recare
n.J.'rl'.'.;;ib;;h"
teoloqico è stato elaborato
l,ase alla presente
elemento fra (N.dd.CC.)l il sistema o il metodo o l'erudizione o "t;;ì'ì;;;àti*"tod,o
il criterio che deve *t'"'d^t;'ùi;;igsg
t;u'"t"ttÉio d"llu sua'autono-
I'ir-rteriorità o la preghiera scarsamente progredita in modo tale rlrr oialettica raduna' classifica' ana-
rrria. Infatti tu ,p"tioìiii?Lì'it"lrc tht u'l"t'n o' de gli storici'
mettere da parte le conquiste e bloccare 1o sviluppo negli altri quat
r.za leconcezioni .l':#flffi ii"t;;;;
tro [elementi (N.dd.CC.)]. La specialità fun'ional" Fondamenti
li
.lculi interpreti, dei ricercatori' oosizioni che procedo-
,lcìermina quali concezioni rappre'"n'inol" uale' morale' e rel i giosa'
,r «, dalla p resenza d"'l];;;;Ài-àìt1it1"tt ìiueluno 1'assenza di
12. L tutoNoMrA r' quali rappresentino le contro-po'i'ioni-tÉtgiudiche rà I' au tenticità
DELLA TEoLoGTA
,.,,nversione. r rr, *"prì.ì;:i;J"" 1"".1"s"
:uii;il;i " ,ari. .on1.rio- e lo farà sulla pietra dr paragone
i"ir"
Q-u-esto naturalmen:" !::'l:*'1?
cl-re è la ,.r, p.opt'il"tà"iitita- cto
tenderà a mettere insteme
-è
Ciò cui Karl Rahner fa riferimento come Denzingertheologit,il
defunto Pierre Charles di Lovar-rio lo chiamava positivismo cristiir ,lall'essere ,.t rnttoiJir,iàiiiUit"'-H'ta ciò che è inau-
a mettere insieme
che è autentito, toil"-p""
no. Esso concepiva che la funzione del teologo fosse quella di rrrr
&ili" '*att' ' inautenticità' Il contrasto tra
1
propagandista delle dottrine della Chiesa. Il teologo corrpiva il srr«r rcntico e, invero, iì:llt;
di buona volontà'
.lue non sfuggirà ug'li anche respon-
dovere quando ripeteva, spiegava, difendeva esattamente ciò che u'rr
Come 1' u"ot3*i'"o*ini
;ililà; tìit"'io' così'esige
di cònservT-:,l^ loto
stato detto nei documenti della Chiesa. Non aveva nessun contri[ruto
sabilità. I teologi devono essere
t"'pot'*Éili
suo proprio da recare, e così non ci poteva essere nessuna questi()tx. Jr" lo"'o'o esercitare--sui fedeli
casa in ordine, tff#ààri"À"t*
riguardo al suo non possedere alcuna autonomia nel fare ciò. ' t"Stogithe possono avere sulle
('a causa d"1l'itfltilo-tfo t" aot"i"" con
Naturalmente, è vero che la teologia non è una fonte della rivt.
tlo*rine d"llu Chi:";:ilrt i;;"
i-.,* u"q,r"stà responsabilità
lazione divina, né un'aggiunta a17a Scrittura ispirata, né un'autolitir i loro pensieri aI
che promulga le dottrine della Chiesa. E, anche vero che un teokrgo tanta maggi""
"fH;;;;'1o '1"a''
di
'" ";ù;;;;no
ti" ti' fornito loro il meto-
cristiano dorrrebbe essere un essere umano autentico e un cristiarro tcma del metodo;'';;;"t" "ptttui" e' usandolo' arrivano a
.lo perfetto, ,at'i3ì-" il &il;
àisponibil"
autentico, e così non sarà secondo a nessuno nell'accettare la rivclrr
,liscernere Ie sue defici"n'" a rimediarne i difetti'
zione,la Scrittura e la dotuina della sua Chiesa. Ma queste premcss(, "
401
400 Metodo in Teologia
12. l\tllrint'
Ora si potrebbe pensare che si leda l'autorità di coloro che r'ir.rale ha una visuale srorica. sa
che il significato di una.proposr-
un contesto' Sa che i contestl
hanno potere nella Chiesa se si riconosce che i teologi hanno un zione diviene determinato solo entro svilupp-o
conftibuto loro proprio da recare, che essi possiedono una certa à"rr" q"^ii'a di senso comune' con 1o
':;ì;;;:;i-;r;;; d;[' umana e-con la
,lclle culture, con le iifi"t:;i;;i;;i
coscienza
autonomia, che hanno a loro disposizione un criterio strettamente
il;;;;"" i't"11"tt'ale' morale e religiosa'
teologico, e che hanno una grave responsabilità che sarà più efficace- r)r'csenza o 1'assenza religiosa di una
mente soddisfatta adottando un metodo e lavorando gradualmente l)i conseguer,rr, "rru'àiì;;;;" ';; la apprensione dottrina. I-lappren-
ré-ologica. delà ìtessa
per migliorarlo. t 1 rrtrina e la apprenrio""^
prop'ria qualità
:.i.ne relieioru u*i"nì^*"""ti" il contesto della
Io penso piuttosto che I'autorità di coloro che hanno potere propria
nella Chiesa non ha nulla da perdere e molto da guadagnare da que- §,o'#;il
:i I ;;ù; ;;;;; ;;i;ura i n. evor uzione' deua
ziata' dei propri sforzi,incessanti
sta proposta. Non c'è niente da perdere nell'ammettere il fatto stori- ( ()scienza indifferenziarià diff"'"n
e religiosa' Al
co evidente che la teologia ha un contributo da recare. C'è molto da r)('r' raggiungere la .;;;l#ì'ì"fi"""'f"'^-ot'lt'è storica e'dialetti-
guadagnare riconoscendo l'autonomia e mettendo in rilievo che essu ( r)rìrrario, l'rppr"nriJni;t"tl"*t;;
a"," aàt"'te
, ir. È srorica in qrurrio'uif.r.r'iÀati
contesti differenti nei quali la
implica responsabilità. La responsabilità infatti conduce al metodo,
differenti' q-gi*T':'t"
e il n-retodo se è efficace rende superfluo il lavoro di polizia. Colonr rrcclesima dottrina è;';;"tpt;t'u in -"di
contro-poslzlonl e cerca
:;:ì,;;;il";;" la differenzitra posizionile contro-poslaonl'
e
che hanno potere nella Chiesa hanno il dovere di proteggere la reli-
gione sulla quale i teologi riflettono, ma spetta ai teologi stessi di por- ìiì ;;ìi;ù;;;ie posi'ioni e di rovesciare
tare il carico di rendere la dottrina teologica qualcosa che riscuota il
consenso come qualsiasi alra disciplina accademica di vecchia data,
C'è un ulteriore aspetto della questione. Benché io sia un catto-
lico romano con concezioni piuttosto conservatrici quanto alle dot-
trine religiose e della Chiesa, ho scritto un capitolo sulle dottrinc
senza sottoscrivere a nessuna se non alla dottrina intorno alla d«lt"
trina esposta dal concilio Vaticano I. Lo ho fatto deliberatamente,
e il mio scopo è stato ecumenico. Desidero che sia il più semplicc
possibile per teologi di differente fedeltàr'l'adattare il mio metodtr
ai loro usi. Anche se i teologi partono da differenti confessioni rli
Chiesa, anche se i loro metodi sono analoghi piuttosto che sir-r:ili,
nondimeno questa analogia aiuterà tutti a scoprire quanto hanno in
comune, e tenderà a mettere in luce quale accordo ancor più granrlc
potrebbe essere raggiunto.
Infine, una distinzione tra teologia dogmatica e teologia clol
trinale può servire a mettere a fuoco dei punti che abbiarno cercit
to ripetutamente di pome. La teologia dogmatica è classicista. Essrr
tende a considerare come pacifico che su ogni problema ci sia urrn
ed una sola proposizione vera. Si propone di determinare quali s«rrrrr
le uniche proposizioni che sono vere. AI contrario, la teologia dot.
ergan) " 60100DTE070
" 00DTE07 0 (il dattiioscritto di Lon
8 17 ry lis"lf #:^e; hanno "distin-
pubbllcato
I Originale inglese "dffirent allegiance", nel senso di "difTerente e così lo stesso testo
corrlt.s ril a^tAàtàtitt" duto'll'editore)
sione". 1,.rrcva". tN.d'D.l