Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DELL’OTTAVA
PRIMA
LEZIONE
SECONDO MODULO
I SOLIDI
PLATONICI
IN NATURA
Diciamo che cosa assolutamente bisogna ricordare quando si parla di solidi platonici. Ecco, i solidi platonici sono
costruiti, costituiti da una sommatoria di triangoli in termini geometrici, ma questo, in termini conoscitivi, è molto
importante, perché di per sé il triangolo rappresenta poi la sostanza di quello che
l'ottava, in tutti i termini, in tutti i modi in cui la vogliamo immaginare. L’Ottava è
Trina per quanto riguarda il tempo, è Trina per quanto riguarda lo spazio, è Trina per
quanto riguarda i livelli emozionali; cioè le nostre emozioni singole, prese una per
una, sono trine, non sono mai duali, tanto per capirci. Poi andremo un po’ più
nello specifico, però, questo vorrei che voi lo ricordaste perché è molto importante.
L'avevamo già notato quando ci eravamo occupati del famoso sigillo di Giordano
Bruno, Venere o Amore, io ve lo faccio ricordare, ve lo faccio notare. Un altro
aspetto fondante estremamente importante dei solidi platonici, è quello citato in altre
occasioni, per il quale loro, unici sia in natura che in termini geometrici hanno la
capacità di convivere uno dentro l'altro come delle matrioske. Come? Loro riescono,
come dire, a inserirsi con questa dinamica: il tetraedro sta nel cubo, il cubo sta
nell’ottaedro, l’ottaedro sta nell’icosaedro e l’icosaedro sta nel dodecaedro. Questo è il loro modo di stare insieme, ok?
Questi sono fiocchi di neve. Vorrei che voi vi rendiate conto che
la forma esaedrica, cioè le sei propaggini di per sé, rappresentano
un settenario perché al centro hanno sempre una matrice. Il
settenario, a sua volta è matrice della struttura cubica. La vedete
qua a destra? Quindi voi quando vedete un fiocco di neve,
sappiate che quello è un cubo che vi cade addosso. Ma quel cubo
è un settenario così almeno vi rendete conto del perché il 7, per
esempio, viene utilizzato costantemente e continuamente in tutti i
paragrafi, in tutti i riferimenti religiosi, tutti i miti, tutto quello
che volete, c’è sempre il 7, perché quella chiaramente è la
dinamica con cui l'ottava si trasmette, ma soprattutto la presenza
numerica di cui stiamo parlando è, come vi ho detto in altre
occasioni, il modo preferito attraverso il quale il mondo iniziatico
ha contaminato attraverso questo sapere tutte le dinamiche con
cui noi abbiamo trasferito informazioni all'umanità. Di per sé
questi sistemi numerici, siccome sono sistemi mentali utilizzati
dalla natura, se noi li inseriamo in un contesto bibliografico su di
noi agiscono a un livello talmente subliminale che aprono dei
varchi veramente incontrollabili, all'interno dei quali
l'informazione può accedere. Quindi un'informazione che utilizza
le strutture numeriche dell'ottava è un'informazione che può avere
un duplice modo di approcciarci può essere un’informazione
estremamente utile, eticamente adatta a noi, come
un'informazione non utile e non adatta a noi. Quindi sappiate che
l'utilizzo di queste dinamiche numeriche, che provengono da questi aspetti geometrici ha come aspetto fondante l'etica
consequenziale, per cui un'etica di un certo tipo è necessaria per l’utilizzo di queste strutture numeriche. Quando
abbiamo fatto la lezione del primo livello che riguardava la presenza dell'ottava oggi, in termini non solo numerici ma
anche geometrici, come vi feci vedere con Spielberg o altri, è una presenza dettata da uno scopo, spesso, prettamente
economico, non etico. Quindi sappiate che un tempo vi era l'obbligatorietà di utilizzare le parole della natura in termini,
se vogliamo, geometrici o numerici corrispondenti, affinché la struttura condivisa e condivisibile a livelli bibliografici e
Questi sono sempre i solidi platonici in alcuni aspetti, guardate questo, è cloruro di sodio che è cubico.
Guardate la grafite.
Poi c'è un aspetto che è quello virus, quello batteriologico. I virus spesso hanno conformazioni riconducibili a
icosaederi e dodecaedri. Quindi, come potete vedere, la natura fa sfoggio di dinamiche platoniche a tutti i livelli. Questa
è una delle geometrie più utilizzata negli ultimi due anni per definire un probabile virus che in qualche modo ci ha
colpiti. E quindi come vedete la presenza è continua.
Qua ci sono dei riferimenti riguardanti esseri vissuti in epoche precedenti alla
nostra. Per cui questi sono tutti microrganismi che noi abbiamo ritrovato
nell'ambra, in tanti riferimenti che in qualche modo hanno custodito quelle
che erano gli esseri viventi che milioni di anni fa ci hanno preceduto, i quali,
come vedete, manifestano costantemente delle forme platoniche, quindi non è
una questione di adesso, giusto per capirci, la natura si è sempre spessa in
questo modo.
Riguarda il nostro DNA, in questo caso. Sembra che non ci sia un collegamento con le geometrie che stiamo in qualche
modo condividendo. Ma un’elica come quella, ragazzi miei, non è che vi debba dire io che sono ottave su ottave. Ma di
per sè voi sapete benissimo quali sono le dinamiche con cui numericamente il DNA è costituito. In altre occasioni
questa cosa ve l'ho accennata, ma gli elementi costituenti il DNA sono quattro. Mentre gli elementi che vengono
utilizzate dal RNA, che è colui che legge il DNA per creare noi, chiamiamola così, sono tre. Cioè l'intervallo quattro
volte tre è un intervallo riconducibile al cubo e all’ottaedro. Quindi tenete presente che poi i solidi platonici non è
che possono o debbano apparire solo sotto il profilo geometrico numerico. Ci sono gli intervalli che li rappresentano, li
vedremo meglio adesso, fra poco, ve li devo ripetere, che sono necessari.
Ora noi abbiamo come dire contezza dei solidi platonici intestati a Platone. Sappiate che i solidi platonici sono presenti
nella storia umana da sempre. Il problema è che l'ufficialità non riesce a capire il perché. Quindi tenete presente che
giustamente, siccome sono le modalità con cui l'ottava si esprime, siccome l'ottava sua volta è presente nel sapere
umano da sempre, e non sappiamo di chi, di conseguenza sono di platonici, ma sono antichissimi per quanto riguarda la
loro presenza nel mondo delle civiltà che ci hanno preceduto. Altra cosa che vi devo dire, come indicava il filmato, è
che i solidi platonici sono stati associati nel momento di Platone, nel momento platonico, nel Timeo, ai 5 elementi.
Sappiate che uno degli aspetti più importanti che riguarda appunto la scuola è
questa. Con l'ottava noi possiamo vincolare, tutti, compresi noi, a una
dinamica conoscitiva. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che nel momento in
cui Platone, o chi per elui, ha deciso che i 5 solidi platonici rappresentassero i
5 elementi, questi sono stati intesi nei secoli a venire come una verità, ma
non è una verità. Cerco di spiegarla meglio. Il motivo per cui, in tutti i campi
creativi, l'essere umano, cosciente o no, ha utilizzato numeri, intervalli e
geometrie riconducibili all'ottava, nel caso specifico quelle platoniche, è
legato alla necessità di creare situazioni conoscitive che avessero un
fondamento di verità. In automatico noi riconosciamo come vere certe
informazioni, se corredate da questo sigillo. Che, ripeto, può essere numerico, può essere intervallare, come può essere
geometrico, ma sempre riconducibile all'ottava. E questo noi lo facciamo per “simpatia”. Cioè noi riconosciamo quel
tipo di matrice come un qualche cosa di cui fidarci. Dopodiché il gioco è fatto, l'informazione passa. Quindi, nel caso
specifico io vi potrei prendere o dare tutta una serie illimitata di riferimenti al numero 5, che ogni volta che voi leggete
sentite, vedete, sappiatelo, nascono dal solidi platonici. Il 5 presenti in Oriente sono i 5 solidi platonici, i 5 presente che
ne so, nella lista sumera dei re, Le 5 città, sono i solidi platonici, sono sempre i solidi platonici. Quindi ci sono
dinamiche infinite con cui rappresentare il 5. Nessuna di esse è vera. Nessuna. Ma tutte lo sono state. Nel momento in
cui questa cosa subisce un'evoluzione conoscitiva come quella che stiamo mettendo in campo noi, allora ci rendiamo
conto della facoltà e della facilità con cui, attraverso queste dinamiche, possiamo inserire il presunto vero nella mente
degli uomini. Attenzione a questa cosa, perché questa circola da millenni nella storia dell'umanità. Io quando sento
parlare di complotti, oggi mi viene sempre da ridere. Certo, ci sono molti aspetti che, insomma, non fanno ridere. Ma se
io dovessi dire qual è stato il più grande complotto ai danni dell'umanità e a favore dell'umanità, ripeto, e a favore
dell'umanità, messo in atto da sempre, riguarda all'ottava, sappiatelo questo. Anche a favore dell'umanità, di nuovo, lo
ripeto, per la terza volta, perché con l'ottava, poi se questa cosa diventa di nostra gestione e noi ci facciamo padroni
dell'ottava, smette di essere “complottistica” e diventa la modalità attraverso la quale in modo schietto, puro e
immediato, noi possiamo interagire con tutto ciò che ci circonda in termini emozionali, e quindi trasformare quelle che
sono le dinamiche dei nostri desideri in realtà. Quindi vuol dire che l'ottava funziona, ha funzionato per migliaia di
persone ad altissimo livello. Ma quando chi conosce tutto ciò lo utilizza per altre motivazioni, attenzione eh, di nuovo
prendo spunto per lo la zoom di domenica, chiedo scusa se mi faccio questo tipo di pubblicità, però vabbè, in questo
caso è per dirvi che, per esempio, nel caso di tutti gli antichi calendari che ci hanno preceduto, che hanno caratterizzato
le civiltà più famose, di cui spesso parliamo, come quelle mesopotamiche, egizie e quant'altro, una struttura numerica
temporale diventa la responsabile di uno schema mentale da cui discendono tutti gli aspetti matematici, geometrici,
religiosi, architettonici, costruttivi, tutto ciò che ne deriva, deriva proprio da uno schema temporale. Siccome gli schemi
temporali variavano da civiltà a civiltà, noi abbiamo avuto sempre l'impressione che fossero differenti, invece tutti i
calendari del mondo sono fatti da intervalli in ottave o da strutture numeriche in ottave. Questo vuol dire che ci sono
state intere civiltà che per millenni hanno vissuto secondo dinamiche temporali, che hanno praticamente dettato la
modalità con cui vivere, appunto, il tempo. Se stessi, la società, gli eventi e quant'altro. Quindi guardate che con l'ottava
ci si può fare di tutto. Quindi comprendere anche questo aspetto è parte integrante della scuola, tenetelo sempre
presente, perché è una di quelle cose più importanti che possiamo sicuramente darvi e condividere in questi mesi.
Dopodiché, voi vi renderete conto, ma in automatico, ma immediatamente, quando avete smesso di fare questa scuola,
che qualsiasi tipo di messaggio, strategia, tecnica o dinamica che in qualche modo spaccia la possibilità innovativa di
accedere a modalità estremamente proficue con cui creare nuove realtà, nuove società, nuove gioie, nuovi momenti di
profitto, sono molto, ma molto spesso dinamiche evinte da questo da questo percorso, che hanno sostanzialmente di
questo percorso preso solo alcune parti per creare delle mode nuove con cui pensarci ed essere. Non vi è nulla, ripeto,
Andiamo avanti. Ora dove di nuovo appaiono, oltre al Timeo nel tredicesimo
libro di Euclide. Lì c'è tutto un lavoro dedicato ai solidi platonici che se voi
andate a esaminare non è male, e lì è un'altro di quei momenti storici in cui
appaiono i solidi. Nel mondo iniziatico, poi, non è che non siano stati palesati,
sono apparsi, riapparsi più volte. C'è un personaggio che è fondamentale di
questo mondo che è Piero della Francesca, che scrive, come potete vedere. Il
Libellus de Quinque Corporibus. Cioè questo è un libro dedicato solo ai 5
solidi platonici. Sappiate questo, tenetelo presente come un assioma, come un
postulato: più indietro si va per sapere e più avanti si va con il sapere,
quando di mezzo c'è l'ottava. Tenetelo sempre presente eh, perché più
indietro si va e più l'ottava è manifestata in termini originali e con qualità e
caratteristiche che spesso, dopo il mondo iniziatico, non sarà più capace di rappresentare. Quindi un libro come questo,
se voi lo trovate tradotto in italiano leggibile, voi lo dovete prendere. Dovete prendere questo e Piero della Francesca
non è uno qualsiasi, si capisce già di che cosa sta parlando con questi nodi che si
trovano qua nell'incipit, lo vedete? Queste sono le ottave, quindi Piero della
Francesca è uno di loro, tenetelo presente questo. Uno dei libri, direi l'ultimo, e vi
esorto a leggerlo, ripeto, uno dei libri, l'ultimo che il mondo iniziato ci concede e
ci consente di utilizzare per capire delle cose sui solidi platonici, è il De Divina
Proportione. Questo libro qua ve lo dovete leggere, non ci sono cavoli. Questo è
un libro scritto da Luca Pacioli e illustrato da Leonardo da Vinci. Illustrato da
Leonardo da Vinci, capite? Quindi vuol dire che fra i due c'è un sodalizio di un
certo tipo. Qual è il sodalizio? Luca Pacioli è un frate che insegna a Padova, che è
stato uno dei luoghi più esoterici, una delle università più esoteriche o meglio più
iniziatiche di tutto quello che è il
panorama universitario italian0 dal
1300 al 1600 quasi. È un frate che
insegna matematica, e che insegnò
matematica e non solo a Leonardo
da Vinci. A Leonardo da Vinci,
1 poi passo il Maglietto, cioè passò
l'incarico che aveva il Pacioli di
gestire il mondo iniziatico di
allora, e quindi di gestire coloro che poi nel frattempo sarebbero
diventati giordaniti, rosacroce, ecc. Quindi c'è un rapporto tra di loro, è
un sodalizio tra di loro molto importante. Leonardo, che è un Leone, ce
l'ha nel nome, e quindi voi adesso sapete che quel Leone è simbolo
dell'ottava ed è colui che gestirà questo mondo per qualche decennio.
Ma ripeto, è colui che illustrerà il De Divina Proportione, con che cosa?
Con 60 solidi, estrapolati anche dai solidi platonici. È colui, ripeto, che
come potete vedere, per primo inventa, state attenti a questa cosa qua,
dei solidi platonici con le facce vuote. Questa è una sottigliezza che
2 forse sfugge ai molti. Ma la differenza tra la faccia piena e la faccia
vuota, come vedete qua a destra (1)? O qui in basso a sinistra (2)?
Questa lo chiamerà Septuagintaduarum Vacuum Solidum, (2) vuol dire
che è fatto di 72 facce. Guardate qui (1), vuol dire che se quel solido ha le facce vuote non è qui. Non è qui. E’ un solido
appartenente a un'altra realtà. Cioè lui sa che i solidi platonici hanno un'ennesima capacità, che non è solamente quella
di rappresentare in termini materiali ciò che ci circonda, vedremo in termini mentali e emozionali ciò che noi proviamo,
e in termini macroscopici ciò che noi vediamo intorno a noi, ma hanno anche la responsabilità di rappresentare in
termini, se vogliamo geometrici, quella che è la struttura dimensionale intorno a noi.
Tornando a noi, qual è la parte più importante del De Divina Proportione? La parte più importante del De Divina
Proportion, e adesso scendiamo proprio dentro a quelle che sono le dinamiche più importanti dei solidi platonici, e
questa. C'è un terzo capitolo del De Divina Proportione che chiaramente si occupa del rapporto aureo. Lo vedete qua.
Io ho approfittato anche di qui con Walt Disney per mettervi un filmato che forse molti di voi già conoscono, che di per
sé è utile per capire dove si nasconde dove si nascondono i rapporti aurei. Quindi voi ce l'avete giusto per non
dimenticare tutti i luoghi, tutti i riferimenti a quello che è il rapporto aureo, anzi i tre rapporti aurei.
Questo giusto per riassumere quello che ci siamo detti fino adesso.
Quello che però mi interessa di più farvi notare è come questi rapporti aurei transitano dalla dinamica dimensionale alla
dinamica tridimensionale, e appaiono non solo nel corpo umano, ma chiaramente in natura, di cui noi siamo i migliori
rappresentanti. Ricorderete quando vi ho fatto notare quella spirale presente in Venero o Amore.
Questa tabella va a rappresentare come si possono ancor di più sintetizzare i solidi platonici con gli intervalli che voi
state vedendo. Questi sono intervalli molto importanti perché quando noi ci siamo occupati della lezione sulla Proto
scienza, diventano le modalità preferite con cui esprimere le leggi orbitali. Tutto ciò che ha a che fare con l'ottica, tutto
ciò che ha a che fare con un certo tipo di fisica, tutta la fisica classica si
esprime attraverso questi intervalli. Questa è un po’ la buona sostanza,
quindi questo aspetto va ad aggiungersi a ciò che i solidi platonici
combinano intorno a noi e dentro di noi. C'è un altro aspetto, anzi, visto
che ci siamo, vorrei farvi vedere quella che era l'immagine della
copertina, riguardante un libro famosissimo, il Mysterium
Cosmographicum di Keplero, con il quale lui costruì quell'impalcatura
astronomica attraverso la quale noi, per la prima volta, siamo stati
capaci di definire le strutture orbitali celesti. Come potete vedere,
stiamo parlando di una visione platonica dell'identificazione di quelle
che sono le orbite planetarie con delle geometrie ben precise. Quindi
Keplero sapeva benissimo, essendo uno dei maggiori rappresentanti in
quel periodo del mondo iniziatico, che tutto quello che si trova intorno a
noi, che si muove intorno a noi, che si forma intorno a noi, che noi
pensiamo, è riconducibile a questo aspetto. Questo tipo di copertina e
quel libro poi gli costarono cari, anche se poi diede inizio, diciamo, a
una rivoluzione cosmografica. Gli costarono cari perché dovette in
qualche modo disconoscere quello che fu il meccanismo attraverso il
quale lui giunse alle tre leggi orbitali. Quindi l'ufficialità accettò le tre
leggi orbitali che sapeva e vedeva che funzionavano, ma non accettò la
matrice attraverso la quale lui passò per arrivare alle leggi orbitali
https://www.youtube.com/watch?v=ONZX9GeeygY&ab_
channel=ieoie (clikka per link a video Youtube)
Ora nasce la terza ottava e con essa nasce la geometria sacra, di cui ci siamo occupati, quei petali famosi che daranno
forma a tutto quello alla maggior parte delle dinamiche che ci circondano.
Tetraedro stella. Tenete presente che tutti questi passaggi saranno passaggi che noi stiamo facendo e faremo in termini
mentali, evolutivi. Per comprendere l'ottava li stiamo già facendo.
Icosaedero, dodecaedro, tetraedro che si muovono al suo interno. Per ricaduta, per ricaduta intorno a noi, questi
diventano gli eventi classici, no? Abbiamo detto prima, inverno, primavera, estate, dietro si nasconde tutto. Ciò vuol
dire che tutto quello che collabora affinché tutto ciò avvenga si sta muovendo costantemente. Quindi non esistono realtà
immobili.
Lo interrompo tanto voi a casa con calma lo potete vedere tutto. E questo aspetto adesso io ve lo inserisco perché è
giusto inserirlo, è giusto che in qualche modo voi vi soffermiate su un fenomeno che riguarda appunto il nostro pianeta,
sul quale si sono, come dire, create tutta una serie di “mode” che ormai sono state abbandonate, sono ormai chiuse nel
passato, come se il fenomeno non ci fosse più, mentre invece il fenomeno esiste ancora ogni anno. E si ripete
praticamente ovunque sulla terra. Sto parlando di questo.
In termini bidimensionali appare così, ma se voi in qualche modo riuscite a tradurlo in termini tridimensionali, come
vedete a destra… Quando ci siamo occupati della lezione di architettura, io ve lo dissi, guardate che se ci sono delle
piramidi sulla terra vuol dire che l’ottaedro lo conoscevano. Il tetraedro lo conoscevano. Quindi tenete presente che
sicuramente una civiltà di questo tipo sulla terra c'è stata. Tutto qua, quindi io questo ci tenevo a farvelo notare perché
così potete sicuramente attrezzarvi anche in questo senso attraverso la scuola, perché non è che attraverso questa
dinamica noi abbiamo fatto a meno di inserire qualcosa riguardante tutto ciò, no? L'abbiamo in qualche modo citato. Io
ho fatto, non molto tempo fa, una specie di App, adesso si dice così, per tutti, riguardante il modo con cui leggere il
simbolo, si chiama il Bignami del simbolo. Nel Bignami del simbolo, che probabilmente rappresenterà un futuro livello,
vi è anche quella che è la lezione, lì sono 11 lezioni più o meno come queste, di un'ora, riguardante appunto tutto il
mondo dei cerchi nel grano. E chi ha fatto la scuola, chi si è occupato dell'ottava, seppur per pura curiosità si volesse
occuparsi anche dei cerchi nel grano, e beh, si troverebbe in una situazione conoscitiva molto particolare, perché
sicuramente non parte da zero, ve lo posso proprio garantire, e sicuramente quello poi smette di essere uno dei tanti
misteri. Anche questa, come dire, rappresenta una certezza.
Questo è un pochettino il vademecum dell'utilizzo dei solidi platonici. Ora però andiamo alla ciccia, la cosa che a me
interessa di più, essenzialmente. Che è quella che segue.
Pronto? Tutto bene, sì. Serataccia come la vogliamo vedere, non lo so.
Bella tosta!
Io l'avevo detto che il secondo livello è da fuga. Però se non c'è il primo livello in anticipo sono guai. Perché questo,
insomma, comincia andare verso una direzione un po’ particolare. Adesso si entra nei meccanismi con cui l'ottava
funziona, e in qualche modo viene utilizzata da sempre. Però soprattutto si mettono insieme tutta una serie di
informazioni che di per sé rimarrebbero sospese come indipendenti, una dall'altra, invece no, non è così. Ora vado a
prendere subito… Giuliana!
No, ma io questa sera sono in ascolto. No, effettivamente è tosta è tosta, ma io ho avuto opportunità di leggere una
frase di un tuo libro dove si dice che noi dovremmo cominciare veramente a immaginarci come dei cubi e quindi questa
è un modo per aiutarci a entrare in quest'ottica. In effetti è uno sforzo che dobbiamo fare sicuramente, cioè più
riusciamo a entrare in questa tecnica è più sicuramente ci sarà facile capirlo. E’ naturale quello che tu hai detto anche
prima di questa esperienza di questa signora, cioè fino a quando comunque non si riesce a vivere questa emozione, ma
proprio viverla, probabilmente rimane ancora troppo una questione mentale, e quindi va elaborata, elaborata,
elaborata, fino a che la nostra costruzione mentale non diventa cubica, cioè non diventa quindi una geometria che
prende forma sempre di più nella nostra struttura mentale. Questo è quanto mi sento di dire.
Poi guarda Giuliana, adesso c'è, come dire, un surplus geometrico di identificazione, no? Ma questo è un trampolino. È
un passaggio. Perché io vi ho accennato prima, il fatto che poi di per sè tutte queste geometrie sono tutte inserite dentro
una sfera, ma la sfera va intesa come strategia mentale finale, attraverso la quale vedersi e capirsi e comprendere che di
per sè noi chiaramente veniamo d'altrove. Allora uno tante volte va cercando gli extraterrestri, vedi che siamo noi quelli
là. Di per sé il fatto che noi siamo frequenze pensanti è, come dire, la motivazione per cui poi qua abbiamo questo
incubo, quasi no, di rappresentarci attraverso una dinamica di vita. E quindi chi fa l'operaio chi fa l'avvocato, chi prende
questa strada, chi ne prende un’altra, però deve in qualche modo istituzionalizzarsi no, per vedersi. Qua si sta facendo
un percorso un po’ diverso, perché intanto è il punto di riferimento, il principio, l'esempio. Ma chi è che ti viene a dire
“guarda che tu devi cominciare a pensare che sei un cubo!” Nel mondo iniziatico questa cosa la sanno. Questo è il
problema. Perché loro sono resi conto che in natura esiste, cioè hanno fatto una cosa semplice, se c'è lì e noi siamo figli
della natura, perché questo sostengono giustamente, perché noi non dovremmo utilizzare questa dinamica per accedere
a un atto di comprensione molto più alto? Perché poi quell'atto di comprensione, che bene o male poi ha a che fare con
il terzo livello, è la modalità con cui lo stesso poi certifica la sua presenza attraverso un certo tipo di creatività, di
propensione e quant'altro. È un atto di comprensione che chiaramente ha bisogno di pezze d'appoggio, quindi il vedersi
in quel modo là serve proprio a questo, perché serve alla nostra frequenza a dire “vabbè, allora se è vero questo fatto
qua, cavolo, allora pure io posso”. Cioè è quel passaggio là ci porta a toccare una specie di confine, che è sempre qua,
ma non è più qua, capito? Per cui poi le conseguenze sono per esempio, la mattina che ti guardi allo specchio e dici “io
la prossima lezione non la voglio sentire più, ora chiamo Claudia e dico dì a papà non si offendesse, ma io non lo voglio
vedere più.” Perché però è un modo con cui, come dire, togliere tutto quello che in qualche modo adesso ha
rappresentato la nostra frequenza ed entrare in frequenza con qualche cosa che rappresenta l'inizio del nostro arrivo, e
non la nostra presenza qui.
Posso solo ancora dire una cosa, mi permetti solo di fare un attimo, ma una piccola divagazione legandomi a quello
che si dice di Sitchin, solo per legare un attimino quella che è il nostro essere frequenze e quindi assumere forma con
questa storia che io non riesco ancora molto bene a capire se è proprio tutta fandonia piuttosto che no.
Non voglio creare o entrare in argomenti come questo. Tante cose di Sitchin sono notevoli. Sono molto importanti e mi
dispiace che l'ufficialità non le abbia utilizzate, non le utilizzi, non le riconosca come tali. Però questo è un giochetto
che l'ufficialità fa perché ci tiene alla pagnotta e in qualche modo fa bene. Ma al di là di, questo io ho codificato il
Rosone grazie all'astrolabio del Sitchin. L'astrolabio, che Sitchin portò nel suo primo libro, era la modalità con cui il
mondo mesopotamico osservava i cieli. Io, non l'ho mai detta sta cosa qua, partendo da quell’astrolabio che riportò
Sitchin, io ho codificato il rosone. Quindi vuol dire che il meccanismo del rosone, che chiaramente come abbiamo visto
è un meccanismo numerico presente un po’ dappertutto, a me è diventato più chiaro grazie a quel passaggio. Molte cose
che lui riporta, andrebbero esaminate con un minimo di attenzione in più, perché non è che sia tutto chiaro, per quanto
riguarda la storia dell'umanità che è estremamente e infinitamente più antica di quello che ci vogliono far credere. Ok.
Grazie.
Sì, se riesco a fare una domanda poi devo andare. Come giustamente Keplero ha nella sua terza legge no, quindi di
conseguenza anche i pianeti hanno dei movimenti che ci riportano ai solidi platonici, in un qualche modo. Quindi se
pensiamo che i pianeti, dopo secoli, millenni, anni, a volte anche solo in un qualche modo, vanno a sovrapporsi,
congiungersi, quindi anche lì è già indicata un'evoluzione umana dall'ottava diciamo. E quindi anche il fatto che in
questo momento ci sia un'apertura maggiore verso, ad esempio, quello che stiamo facendo qua, è anche un po’ voluto,
diciamo, da un'energia più alta. Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Casanova per definire quelle che sono i rapporti umano stellari diceva una cosa saggia, secondo me. Lui diceva questa
cosa qua: “Le stelle predispongono. L'uomo decide”. OK, ma il fatto che ci sia un'interfaccia umano-stellare, questa è
innegabile. Quindi il fatto che ci possa essere una dinamica di evoluzione planetaria e stellare compatibile a quella
umana, è innegabile. Come fa a non esserci? Cioè, non è che solo noi diventiamo e cambiamo. È chiaro che tutto quello
che ci circonda si evolve con questa legge. E quindi da lì tutto quello che sostanzialmente i pianeti e le stelle ci
permettono di capire e vedere, che tra l'altro è ancora ben poco, perché non abbiamo adesso grandissimi strumenti.
Ma infatti era proprio da mettere in contrapposizione al fatto, siamo ancora immersi in una situazione materiale
diciamo, per cui questa situazione in cui con in cui l'essere umano è in questo momento, comunque, rispecchia
sicuramente molto meno tutto questo discorso che abbiamo fatto stasera e quindi mi chiedo, è vero che c'è
un'evoluzione in mezzo, ma è anche vero che c'è qualcosa che sembrerebbe ostacolare questa evoluzione.
Quello che tu definisci ostacolo c'è sempre stato. Ma assolutamente. Il fatto che ci sia questo scambio vicendevole tra
evoluzione umana ed evoluzione della natura ad alto livello, ma anche a medio e piccolo livello, è un qualche cosa che
rappresenta una costante, però in questo tipo di costante io starei un po’ come dire attento a definire questa come una di
quelle epoche più negative delle altre. Non so se mi spiego. Perché come puoi vedere quello che sta succedendo per noi
stasera lo devi moltiplicare per x volte, perché non è che ci sia solo questo tipo di percorso a cui le persone stanno
aderendo, cioè ci sono tanti percorsi, ma questo lo sappiamo. Quindi secondo me, adesso come adesso, è più facile far
notare con i mezzi che ci sono gli eventi negativi che crea l'uomo, questo sì, che sembrano in qualche modo oscurare
quelli positivi. Un tempo questa cosa non c'era. Ma un tempo c'erano molti più eventi negativi di oggi. E neanche un
tempo di millenni fa. Quindi questa visione del nostro periodo come di un periodo del ferro, ci starei attento a definirla
tale perché secondo me quello che sta succedendo globalmente, in questi termini, è un qualche cosa che sicuramente sta
capitalizzando tutto ciò che questi personaggi hanno seminato nei secoli. Questo sicuro perché i mezzi che abbiamo
adesso sono quindi non la vedrei come un'epoca negativa, assolutamente no.
Non è negativo, stavo solo pensando al fatto che siccome l'ottava è stata utilizzata, è utilizzata in questo momento in
termini economici, chiaramente questo prevede che anche tutte le persone che in qualche modo seguono determinati
percorsi hanno la mente è cubica giustamente, e ha impregnato dentro questo tipo di memoria e diventa un po’ più
difficile.
Questo sì, questo indubbiamente perché c'è un utilizzo spropositato dell'ottava in questi termini adesso. Questo
assolutamente, una volta che fai questo tipo di percorso te ne accorgi in modo macroscopico, cioè è una roba esagerata,
questo sì. Però insomma, devo dire che, almeno per quanto riguarda noi qualche cosetta di meglio la stiamo facendo. Mi
sembra, eh. Boh, non lo so. Direi vediamo dopo che succede, io sono in attesa, vediamo un po’, alla fine mi dicono
sempre, oh, te lo ricordi a quello là, eh. Quello che ha fatto la scuola, eh, ma lo sai che fa le rapine, come fa le rapine?
Oh, ma gli riescono tutte, mannaggia quanti soldi ha fatto? Altre domande.
Il clima, così come ad esempio tu prima hai citato l'evento borsa no, la borsa segue un ritmo molto preciso che ha a che
fare con l'ottava, quindi è un qualcosa di ritmico, ma anche l'evento clima segue, si può legare, cioè la ciclicità di un
clima si può legare al ritmo dell'ottava?
La ciclicità del clima, se non gli rompiamo le scatole, ha questa dinamica. Il problema è che noi l'abbiamo accentuata. E
questo è un aspetto scientifico che stiamo appurando, adesso abbiamo un po’ più di informazioni, c’era un andamento
ben preciso che rappresentava la modalità con cui la terra è cresciuta e si è evoluta. Non è che la terra non utilizzi
energia per crescere, cioè è facile che anche la fenomenologia tellurica tettonica sia dovuta proprio a questa capacità
della terra di assumere energia da tutto ciò che la circonda. Detto questo, in termini macroscopici è un po’ una
conseguenza ciclica di tutto ciò, perché noi di fasi in cui la glaciazione è comparsa e scomparsa ne abbiamo avute, lo
sappiamo adesso. Troviamo anche una scaletta in questo senso. Ma adesso come adesso non troviamo più questo tipo di
dinamica, noi siamo completamente sprovvisti di modalità, di sistemi predittivi in questo senso. Io forse mi sbaglio, ma
io non vedo nessun tipo di previsione metereologica o tettonica, non riescono manco più a capire cosa succederà. Cioè
io vivo in montagna, non so se mi spiego. E non abbiamo neve da anni, quest'anno addirittura. 14 15 ° a dicembre, a
Certo, beh, questo è indiscutibile no? Cioè nel momento in cui si eliminano l'egoismo e il potere e l'egocentrismo è
chiaro che poi tutto può diventare più naturale e rispettare naturalmente i cicli stabiliti effettivamente sì, cioè il
discorso potere ha preso piede un po’ in tutti gli ambiti, per cui fino a quando non ci rimettiamo in sesto penso che
dovremmo ancora lavorare in modo non buono.
Comunque vi devo dire che Claudia vi invierà un brano di un personaggio che ha creato il gruppo dei 5, che si chiama
Satie. Il gruppo dei 5 era un gruppo fatto da 5 personaggi che appartenevano al mondo dei rosacroce micidiali, tra cui da
lì c'era anche Dalì. Ma con esso ci sarà il link di un libro scaricabile di Goethe. Quindi queste due cose se vi va,
insomma tenetevele, perché uno riguarda le tre ottave e l'altra pure, così vedete l'applicazione delle tre ottave in termini
musicali e bibliografici.
Dimmi Adriana.
Mi viene in mente Ildegarda e tutti questi personaggi che abbiamo analizzato con te, che sono riusciti a crearsi la
realtà che desideravano perché sorretti chiaramente dal forte desiderio di riuscire a fare. Però questo ci dà la
dimostrazione che ognuno di noi ha la capacità di poterlo fare. Secondo te è qualcosa che comunque, avendo noi
questa potenzialità di farlo, è possibile che inconsciamente uno possa realizzarla un'altra realtà, e con questo mi volevo
collegare col discorso di Bartolomeo e anche di Giuliana prima. Creo, cioè è vero, esiste, è reale, è materia ciò che in
cui Io credo. E quindi se un pensiero collettivo faccio l'esempio, il clima cambia, non ci sono più le mezze stagioni, non
nevica più e questa fede, chiamiamola così, che non è un desiderio questa fede che perché noi crediamo che sia
veramente così possa essere ciò che realizza questo tipo di realtà, perché siamo in tanti, possiamo noi, in tanti
inconsciamente, senza utilizzare consciamente i meccanismi dell'ottava per creare le realtà, poi riuscire a modificare la
realtà collettiva di tutti. Se crediamo tutti la stessa cosa?
In questo potenziale esiste, io ti rispondo con un'altra domanda, ci fu un popolo, no? Il quale credette intensamente nella
venuta del Messia. E questa cosa era talmente forte dentro di loro che per secoli manifestarono questo desiderio
attraverso una preghiera ben precisa che aveva una struttura altrettanto precisa che loro facevano in un orario altrettanto
preciso. È venuto quel Messia si o no? La materializzazione di un evento desiderato è l'essenza dell'ottava. E la
realizzazione di un evento indesiderato, ma comunque evocato ha un forte potenziale.
Però necessita comunque di utilizzare strutture, anche se tu non sai che sono le strutture d'ottava, però la tua tradizione
ti porta a fare quel tipo di preghiere in un certo modo, o magari a livello di nostro potenziale, tu riesci comunque.
Ci riesci comunque e sai perché? Facciamo un esempio pratico, no? Così molto vicino. Io quando mio padre venne a
Torino, stiamo parlando di sessant'anni fa, venne a Torino perché lui non voleva più patire la fame, aveva un desiderio,
fare dei soldi per poter vivere bene, lui, la sua famiglia. E’ un desiderio, anche quello non sapeva nulla dell'ottava. È
riuscito.
Esatto, volevo fare riferimento all'esperienza che hai accennato e che è successa qua a Finale durante il seminario,
perché conoscendo bene questa persona, la potrei definire la San Tommaso per eccellenza. Lei non crede a niente, cioè
dubita di qualunque cosa, ma è molto interessato e ti sta seguendo e sta approfondendo. Il suo più grande desiderio
effettivamente è quello di avere la prova concreta di poterla toccare con mano e per quello che mi è venuto in mente da
dire, l'esperienza così particolare che ha vissuto di vedersi dentro quella forma, vederla proprio, che almeno io le
invidio tantissimo per la sensazione, per quello che ha avuto. E secondo me nasce dal desiderio di vederlo, di poterlo
vedere, di poter crederci. In questo, infatti, adesso, assolutamente già, dico io, adesso lo so, tutto quello che ci racconta
Michele è vero, perché io ci sono stata dentro questo pubblico, quindi questo ha creato la possibilità di avere un
un'esperienza talmente incredibile come quella che gli è successo.
Vabbè, son due bambini che trovano un cubo sulla spiaggia. Guarda. Cosa c'è dentro, 7 parti. Lui diventa
intelligentissimo e lei parla con gli animali. Però lui, per portare le cose da un posto all'altro, usa il tetraedro stella e i
cubi li vede.
Allora se non c'è altro, io vi saluto, vi do appuntamento a venerdì prossimo. Penso che saremo in tre. Giorgia, vi manda
la registrazione, grazie di tutto signori. Ciao Ciao, buonanotte.