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LEZIONE 1 CORSO DELL’OTTAVA – livello 1

(…) circa dal 1° minuto


Sarà diviso in tre livelli, in tre bimestri, andremo avanti fino a fine marzo – aprile.
Il primo sarà proprio “che cos'è l'ottava”, la domanda più gettonata.
Come è stata usata, da chi è stata usata, dove è stata usata e perché.
Il secondo livello dell'ottava riguarderà: cos'è la fisica platonica, la creazione delle geometrie
mentali. Come si potenzia la memoria analogica e molto altro.
Il terzo ed ultimo livello riguarderà il Come diventare ottava, come utilizzarla concretamente,
quindi ci saranno esercizi ed i livelli applicativi dell’ottava.
Ogni termine della mensilità vi invieremo un test con degli esercizi che poi vedremo insieme tutte
le volte.
Vi faccio dire da Giorgia quelli che sono i bonus: i test con gli esercizi, la lezione privata di due ore
con papà e poi ci sarà sempre a disposizione la chat di gruppo con assistenza quindi sarà un
whatsapp o telegram e poi alla fine di tutto un attestato di partecipazione alla fine del ciclo dei sei
mesi.

Insomma mi sembra di aver detto tutto, in realtà è poco. Però io passerei la parola a papà, che
sono sicura che è emozionato.

(...)
min. 3.26
Io vi devo fare gli auguri, soprattutto vi devo augurare tanta pazienza, perché il tempo c'è questa
volta per spiegare e per fare domande, per capire.
Soprattutto, come spesso faccio, posso anche soffermarmi per far capire, perché questo è un mea
culpa: do sempre per scontato tanti passaggi, che dovrebbero essere normali, ma normali non
sono.
Di normale non c’è neanche la persona, figuriamoci i passaggi. Quindi io vi capisco, per cui parlare
dell'ottava è una cosa che da pionieri siete venuti a fare stasera e lo farete per i prossimi mesi
perché...

Perché vi devo dire subito che prima non esisteva un percorso dell'ottava, mi spiego.
Il mondo iniziatico tutto, a tutti i livelli da sempre, a tutte le latitudini, come spesso dico, non aveva
mai riassunto o messo a disposizione di tutti e sottolineo tutti quella che è la dinamica, il cuore, la
matrice del proprio sapere.
Quindi, di nuovo, quello di cui parleremo è essenzialmente il centro del sapere di tutto il mondo
esoterico, ancora meglio e lo sottolineo.
È il luogo da cui tutte le espressioni esoteriche esistenti del mondo hanno preso piede.
Poi vi renderete conto che l’ottava non è solamente la matrice di tutte le applicazioni tra virgolette
esoteriche, dico tra virgolette, perché poi quando entri nell'Ottava di esoterico non è che rimanga
molto, eh.
Cioè tante cose vanno a scomparire, perché quelli che sono presunti misteri che io odio perché io
sono uno di quelli che ho iniziato a occuparmi di misteri, poi alla fine non lo sono stati più. Quelli
che sono presunti misteri, che poi vanno a decadere.
E ci si rende conto di essere di fronte ad una struttura conoscitiva, che, come vi ho detto prima, è il
cuore, è in nuce ciò che ha rappresentato l'essenza di tutto il sapere iniziatico da sempre.
Quindi quello che condivideremo in questi mesi e spero di poterlo condividere tutto.

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Anche in questa occasione come faremo nelle prossime occasioni, io mi fermerò ogni 45 minuti,
poi chi vuol fare domande, chiaramente è libero di farle.
Le domande che non verranno evase, chiaramente lo farò il giorno dopo, il giorno dopo ancora, via
mail oppure in chat. Come volete voi.
Per cui per me è molto importante che questa cosa voi tra virgolette la impariate, non so se il
termine giusto.
Spendo ancora due parole su quello che in qualche modo ho utilizzato come maniera con cui tra
virgolette promozionare la scuola.
Io con l’ottava mi sono fatto nuovo. Mi sono creato una nuova vita. Ho creato un lavoro per me,
per la mia famiglia e per altre persone che mi girano intorno.
Questo perché? perché l’ottava per esprimersi per essere compresa ha bisogno del simbolo, quindi
io non ho detto delle cose che non sono vere, quando in qualche modo ho accennato al fatto che
imparare l’ottava vuol dire imparare anche tra virgolette un mestiere, che può essere applicato in
così tanti campi e io per primo ancora adesso mi stupisco, perché mi contattano talmente tante
persone in campi così disparati e diversi, io mi stupisco.
Però obiettivamente è ciò che succede, quando si entra in questo mondo; altrettanto
obiettivamente, vi renderete conto degli appartenenti a questo mondo antichi e moderni il perché
loro poi sono capaci a fare tante cose e si occupano di tanti mondi.
Occuparsi dell'ottava è un qualche cosa come occuparsi di tutto ciò che noi possiamo immaginare
capire inventare.
Altra cosa che rimane per sempre, questa rimane per sempre. L'ottava non è una cosa inventata,
punto. È un qualche cosa che è stata estrapolata non sappiamo da chi o quando dalla natura.

Estrapolata dalla natura, dall'osservazione attenta della natura, che ha però una particolarità
molto importante: la natura, la natura non è solo qui.

La natura è presente in tanti mondi; questa cosa la sappiamo, adesso la scienza ci ha aiutato in
questo senso.

L’ottava ha, come dire, presente ciò che sostanzialmente può succedere con altre leggi in altri
mondi in altre dimensioni; soprattutto insegna a chi in qualche modo la persegue, la comprende
che noi sì che siamo figli tridimensionali di questa realtà, ma possediamo dentro di noi le
caratteristiche dimensionali delle altre realtà in termini emotivi.
Quindi la struttura emotiva di cui noi siamo fatti ha delle qualità dimensionali. Cioè, e poi parto
dall’inizio, noi abbiamo delle qualità emotive che in termini spazio-temporali non rispondono a
questa realtà, se vogliono.

Non rispondono a questa realtà, se vogliono; se vogliono conformarsi a questa realtà, allora va
benissimo, ma se decidono di vivere lo spazio il tempo in modo diverso come spesso succede...
Allora sappiate che questa dovuta al fatto che noi fuori siamo fatti come questa realtà e dentro
come le altre dimensioni, dove lo spazio il tempo si comportano in modo diverso.
Questa è la natura, questa è l'ottava.

Altra cosa da dire, poi iniziamo.

Meccanicamente, matematicamente, numericamente e geometricamente, siccome vi ho detto


prima essere stata estrapolata dalla natura, allora come si comporta può? Che cosa fa dentro di
noi?
Esempio che vi rifarò, non dico tutte le date che ci incontreremo, ma quasi, però per le prime mi
dovete perdonare, perché non voglio che questa cosa ve la dimentichiate.

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Siccome ho fatto l'esempio, così come la natura è dentro di noi, sappiate che per avere un
esempio pratico di cos'è la natura, cos'è l'ottava in natura, potete benissimo immaginare come è
fatta la luce.
È fatta da 7 colori? si uniscono quei 7 colori in un ottavo colore che è il bianco?
Ecco. Quella è l'ottava, che si sta muovendo del mondo fisico e tridimensionale.
La stessa cosa vale per il suono do re mi fa sol la si ...do; la stessa cosa vale, che ne so per i cristalli:
le dinamiche aggreganti dei cristalli sono sette.
La stessa cosa vale per i gas, la legge dell'ottetto.
La stessa cosa poi potrei andare avanti a farvela valere per il DNA, per le leggi orbitali per tutto
quello che ci circonda. Ok?
Quindi vorrei che rimanesse impresso nella vostra mente da adesso e lo ripeterò il fatto che se
dovessimo finire l'ottava numericamente (poi lo faremo geometricamente) essa è fatta da 7
momenti più uno, quella è l'ottava.
Non potete sbagliarvi.
Facciamo il paragone con quello che succede fuori e ciò che succede dentro di noi, utilizzando un
qualche cosa che bene o male conosciamo.
Sette colori più uno diventa l'ottavo colore, tu entri in un ambito iniziatico.
Non è obbligatorio, eh. Io non ci sono mai entrato in quel ambito, non c'è bisogno di parlare anche
con certi avvenimenti non sempre negativo sempre positivo, ma è qualche cosa di estremamente
consumato da millenni la modalità attraverso la quale le religioni insegnano l’ottava a noi che
siamo ottave.
Se tu entri nel mondo cristiano e guardate che il mondo cristiano quello che sa come immaginavo
l'ha preso dal mondo ebraico, l’ebraico dalle altre religioni, ecco lì ti insegnano le virtù che sono 7.
Che sommate diventano la santità: 7 + 1
Questa cosa la potete moltiplicare per tutte le religioni del mondo, per tutte le applicazioni
iniziatiche del mondo; quando sentite parlare dei chakra, è sempre questo meccanismo all'opera
in tutte le applicazioni esistenti nel mondo.
L'alchimia, la gematria, in tutte le applicazioni esistenti nel mondo.
Quindi voi vi state occupando di qualche cosa, ma sicuramente vi chiarirà quello che già state
facendo o sicuramente vi aiuterà ad entrare in un mondo dove il mistero c’è, se le cose non si
sanno in questo modo.

Ma quando in qualche modo si praticano così, scompare ed è un qualche cosa che possiamo fare
nostro; è la prima volta che viene insegnata l'ottava, la prima volta, non esisteva il percorso
dell'ottava, non esisteva.
Io me ne occupo da 20 anni, prima non c'era. Non perché non ci fosse l'ottava. Io non ho inventato
niente. Semplicemente io sono stato come dire più abile forse a mettere insieme tu quei puzzle,
tutte quelle particelle tutte quelle piccole parti che avevano bisogno di combaciare, tutto qua.
È da qui che puoi deriva questo piano di studi e questa dinamica.

Passiamo alla giornata di stasera, a quello che dobbiamo fare stasera.

Stasera ci dovremmo occupare del modo con cui l'ottava parla, del modo con cui l'ottava si è
rivolta all'umanità e l’ha utilizzata nei millenni come tutt'ora.
Come l'ottava parla? utilizza il simbolo.
Che cos'è il simbolo? È sostanzialmente una modalità piuttosto raffinata con cui osservare
qualcosa di immensamente piccolo o di piccolo, che ha però la capacità di parlare di qualcosa che
è immensamente grande.
L’immensamente grande, di cui discuteremo per tutti questi mesi, è un qualche cosa che se per voi
va bene potremmo definire anche il divino.

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Se per voi non è adatto, potremmo definire natura. Per me va bene il divino, io di quello mi
occupo.

Ora che succede?

Questo tipo di percorso non è solamente un percorso all'interno del quale si acquisiscono nozioni.
Questo è un percorso all'interno del quale si matura in una certa direzione, affinché quelle che
sono le nostre caratteristiche che noi riteniamo migliori, possono approdare in questa realtà in
una nuova realtà.
Poi vedremo perché e come. Ma di nuovo tornando a noi, il simbolo ha questa grandissima
capacità di dialogo, di fare da tramite con noi e qualche cosa di enormemente più grande.

Però sappiate che il simbolo non ha una dimensione definita, il simbolo è un qualche cosa che è lì,
ma ha la capacità di dialogare con ciò che non vediamo, è estremamente raffinato. Tant’è vero che
il simbolo viene utilizzato da sempre da tutte le civiltà come lo utilizziamo noi tuttora ad altissimo
livello.
Circa 15° min.

Ma è linguaggio che l’ottava ha utilizzato sempre. Ed utilizzerà sempre, perché è un linguaggio che
veicola le nostre emozioni e le nostre strutture conoscitive, consce e non.
Ancora, il simbolo non ha limiti.

Il limite del simbolo siamo noi, nel senso che ciò che noi possiamo comprendere da un simbolo
dipende molto dal livello di comprensione che noi abbiamo raggiunto.
Se noi cambiamo questo livello di comprensione, per capirci, una cosa che va più alla moda: la
nostra vibrazione, allora il simbolo ci dice altre cose, non una porta aperta verso l’immensamente
grande, ma più porte aperte verso immensamente grande.

È capace di aprirci più porte, regolandosi con ciò che noi in qualche modo siamo stati capaci di
vedere, quindi il suo limite siamo noi, lui formalmente grossi limiti non è ha.
Non ha grossi limiti, però come dire ha la capacità di dire tanto, ma siccome dalle mie parti si
direbbe un'altra parola, adesso è un po' presto.
Siccome siamo agli inizi le parolacce le utilizzerò al secondo livello, adesso ancora no.
Cerco di terminare il primo livello, cercando di avere un minimo di aplomb e qualche voto lo porto;
io quando torna a casa devo superare un esame che più grosso di quello di stasera, che è quello
delle mie ragazze, che, come entrano in camera mia cominciano a cazziarmi dall'inizio alla fine su
tutto.
Non dico che non fanno bene certe volte.

Tornando a noi, il simbolo ha queste caratteristiche, ha queste capacità.

E quindi ti dice “guarda che dipende da te, non dipende da me. Però io tutto non te lo voglio dire,
perché se io ti dico tutto oppure guardi uno e gli altri?” invece l'accostamento, l'utilizzo di un
numero limitato di simboli, perché i simboli appartenenti al mondo dell'ottava non sono tanti.

Come i numeri appartenenti al mondo dell'ottava.


Quindi sostanzialmente noi vedremo questi simboli, che sono quelli sparsi in tutto il mondo da
sempre, ripeto, voi mettete le mani nella pancia dell'esoterismo tutto il mondo, in questo caso,
che ha l'unico vincolo ed un unico difetto ed un unico limite. È che questa la facciamo in italiano,
se l'avessimo fatta in inglese in americano in russo, stasera non so quanta gente c’era.
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Sempre perché noi pensiamo che quello che possiamo mettere in campo, essendo provincia della
provincia della provincia del mondo, sia qualitativamente e mentalmente inferiore agli altri.
Vi dico assolutamente che alla fine di questo corso di questa scuola ovunque nel mondo le
capacità e ve lo assicuro di leggere i luoghi, di trovare i simboli, di capire simboli.
E se qualcuno che viene e vi batte sulla spalla “ti posso fare da guida?” gli dici No. Stai calmo, che
mò ti spiego io cosa stiamo guardando, che cosa sto vedendo, perché ha dipinto così perché ha
scolpito così. Chi ha inventato quella cosa perché ha inventato. Da che cosa deriva è un'altra cosa.
E questa dinamica, ripeto, non è una dinamica legata al sapere.

È una dinamica legata al sapere ed all'essere, perché l’essere che poi sai, a volte ritiene di non
essere, come dire, abbastanza e cerca di migliorarsi e poi capisce come migliorare, che questa è la
cosa più importante.
In buona sostanza alla fine in questa scuola vi auguro a tutti quanti di cambiare completamente
vita lavoro e divertirvi un casino. Cioè questo sto cercando di dirvi, perché questo per me non è un
lavoro.
Io mi diverto un mondo, ho scritto una ventina di anni da quando ho iniziato a occuparmi
dell'ottava (mi rendo conto che è una cosa da curare) questo però è quanto di più bello mi poteva
succedere, visto che provenivo da un ambiente in cui non era esattamente ciò che facevo.
Ero figlio di un commerciante quello che facevo prima, non voglio dire che sia brutto, però non era
per me e quindi io materialmente ho cambiato tutto.
Qualche cosetta del simbolo ve l’ho detta, poi mano a mano integriamo.
Come si legge il simbolo imparare a leggere? Se voi lo volete imparare anche ai fini professionali
Fate voi. Io questa cosa ve la lascio con molto piacere, vi devo dire che ciò che stiamo
condividendo non vieni insegnato.

Questo è veramente qualche cosa di estremamente nuovo.


Circa 20° min.

Ma nello stesso tempo è estremamente antico, perché il mondo iniziatico sapeva come usare il
numero; il problema è che non lo condivideva con tutti.
Io lo faccio, perché sostanzialmente, considerando le brutture che vediamo a volte e considerando
il livello in cui avremmo dovuto essere in questo momento, e considerando quello che succede nel
quotidiano, penso che condividere con tutti una qualità mentale ed emozionale di alto livello in
qualche modo ci qualifichi, ci permetta di vivere la vita in modo diverso.

Il numero si può leggere con il numero.

Il numero si può leggere anche con la geometria, il simbolo si può leggere con la geometria.
Poi arriverà il momento in cui leggeremo i simboli con il colore, poi arriverà il momento in cui
leggeremo i simboli con il suono.
E poi ci accorgeremo che quelli che sono simboli sono sostanzialmente delle emozioni, sono
strutture emozionali che, quando vengono messi insieme diventano degli schemi, delle strutture
mentali che cambiano completamente il nostro modo di pensare, di essere, vedere, ragionare
rapportare con tutto ciò che ci circonda ed inventare creare e volere.

Numero

Come si usa il numero e come il numero si affaccia nel mondo dell'ottava attraverso il simbolo?
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Chi vi parla è una persona che… io adesso ho 60 anni a dicembre devo farne 61.

Io ho iniziato occuparmi di simboli, senza accorgermene, a 42 anni e questo lo dico, perché c'è
tempo per tutti.

La modalità con cui ho cominciato a occuparmene è piuttosto avulsa da un certo tipo di


insegnamento iniziatico. Perché è una modalità, che potremmo anche chiamare occasionale.
Ma che occasionale tanto non è.

Poi vedremo, quando ci occuperemo del secondo livello, come certi eventi emotivi in qualche
modo evocano dentro di noi qualche cosa che già c'è, oppure portano dentro di noi qualche cosa
che non c'è.

E questi sono meccanismi che forse l'uomo non tanto condivide, o capisce o ha preso sotto esame,
ma sostanzialmente esistono.

Ora che succede? come molti di voi, perché qualcuno lo sto torturando già da un po' di tempo, ma
come molti non sanno, quindi chi sa, deve avere pazienza e questa volta dobbiamo andare
comunque con calma.

Io ho cominciato occuparmi di numeri senza sapere che quei numeri avevano a che fare con
simboli. Senza sapere che quei simboli avevano anche fare con l'ottava, senza sapere che l’ottava
avere a che fare col mondo iniziatico a 42 anni.
Il mondo iniziatico che vi sto indicando non è un mondo iniziatico qualsiasi, è tutto il mondo
iniziatico, come ho cercato di dirvi.
Per avere un'idea minima temporale della temporalità di quello che è l'utilizzo dell'ottava nella
storia umana vi lascio subito una specie di mancorrente cui in qualche modo agganciarsi per non
perdersi. È un mancorrente fatto da tremila anni di storia umana, che vi riassumo brevemente di
luoghi e personaggi che hanno utilizzato l'ottava, sempre.

Voi dovete immaginare che abbiamo storicamente un riferimento riguardante l'ottava molto
vicino a noi, non stupitevi comunque del tempo, che si situa a 3000 anni fa.

Stiamo parlando di un luogo che è la Palestina di oggi, dove sostanzialmente i Giudei fanno una
specie di dichiarazione pubblica in cui ammettono di conoscere l'ottava, attraverso una dinamica
cromatica ben precisa, poi la vedremo.

Poi il passaggio di questo sapere arriverà nelle mani di un gruppo piuttosto organizzato, che sono i
templari.
Poi verrà trasferito nei fedeli in amore che sono Brunetto Latini Cavalcanti Dante e poi approdare a
quelli che sono i giordaniti fondati da Giordano Bruno; poi avranno un nuovo nome e la
utilizzeranno ognuno di loro in modo diverso e si chiameranno i Rosacroce.
Attualmente l'ottava è utilizzata in molti luoghi del mondo, in alcuni apparati industriali e
soprattutto in alcune società, che si occupano in modo molto creativo e direi in modo molto
multinazionale dei loro prodotti.
Al di là di questo. Questi sono i 3000 anni, vi devo dire che non sono 3000 anni in cui l’ottava è
utilizzata, è sulla terra da un tempo indecifrabile.
Tornando a noi come inizio io, io vivo in una città che è L'Aquila. Dicevo, sono figlio di un
commerciante, ho fatto sempre commerciante.

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Per motivi contingenti al mio essere commerciante si crea una situazione particolare, sia in termini
economici che in termini di salute familiare; il corto circuito di queste due situazioni è tale per cui
per me diventa fondamentale, diventa come dire un modo con cui evitare di pensieri del
quotidiano che spesso si affollano nella nostra mente, ci distruggono, ci rovinano le giornate
nell'osservazione di un qualche cosa che si trovava appunto nella mia città e sulla facciata di una
basilica della musica la basilica è quella di Collemaggio, la mia città è L’Aquila.
Adesso vi faccio vedere come ho iniziato ad occuparmi di numeri, senza sapere di ciò che facevo,
ciò che facevo veramente.
Questa è la modalità con cui ho iniziato a occuparmi di numeri. Come potete vedere è un rosone.

Ho codificato un rosone, e non mi sembra di conoscere nessun altro che abbia fatto una cosa del
genere nella storia, esattamente a 42 anni; non ve lo ripeto, per caso, poi vedremo perché quel 42.

Sostanzialmente, perché dentro di noi l’ottava canta, è sempre attiva. Perché non siamo cose
diverse, noi siamo già l'ottava.
Poi impariamo a ricordarci quello che siamo o meglio la spinta verso il ricordarci si fa potente si fa
molto attiva, per me era fondamentale osservare questo rosone.

Io mi rendo conto che è una cosa piuttosto particolare, non gliene fregava niente a nessuno allora,
adesso forse a qualcuno.
Nel giro di qualche mese ho cominciato a leggere i numeri di questo rosone; questo cosa vuol dire
tra parentesi che non vi sono luoghi sacri nel mondo dov'è sostanzialmente il numero sia non
rintracciabile.
Ovunque tutti i luoghi del mondo c'è il numero, in tutti i luoghi sacri del mondo c'è la geometria, in
tutti i luoghi sacri del mondo c'è il colore e via dicendo perché? perché in tutti i luoghi sacri del
mondo, per un lunghissimo periodo, sono stati costruiti per riassumere tutti gli aspetti presenti
nella natura.
Per questo nel mondo iniziatico il tempio è un qualche cosa di estremamente importante, perché
è il luogo in cui l’uomo ricorda chi è lui e soprattutto ricorda di chi siamo figli.

Allora poi vedremo meglio il corto circuito personale, perché questa non è una cosa di secondo
piano; l'aspetto personale, quando a volte è legato ad una certa situazione piuttosto negativa,
deflagra.

Non deve essere legato per forza ad una situazione negativa.

Stasera lo possiamo condividere senza questa negatività, nel caso mio specifico di allora, invece,
c'era una situazione particolare, che in qualche modo mi spingeva ad evadere dalla mia realtà.
Attenzione che qua si gioca l’essenza dell'ottava ed io questa cosa ve la devo riproporre per
sempre, fino a che non finiamo.
Evadere dalla mia realtà.
La mia realtà mi andava strettissima. Un po' perché mi rendevo conto che non era più quella che io
avevo sposato, un po' perché la situazione diciamo così politica di allora aveva fatto sì che la mia
città venisse ristrutturata, rivista, tanto da chiudere il centro storico che, molto intelligentemente
come dire, fu fatto per spostare tutto quello che commercialmente era utile nei centri
commerciali, non so se mi spiego.
Distruggendo quello che era il centro storico di una città come questa, che ha almeno 800 anni,
cosa fatta ovunque in Italia, non solamente a L’Aquila.
Io non voglio entrare nelle beghe politiche, me ne frega niente.

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Io sono per risolvere, non sono per polemizzare, non me ne importa nulla. In quella situazione, vi
ho detto, si è aggiunta una questione di salute che mi ha costretto tra virgolette, perché non ero
costretto, io sentivo un forte senso di libertà nell'evadere in questo modo.
Io non sono mai entrato in una chiesa o meglio, sono entrato qualche volta, mi posso dire
cattolico, ma non praticante, non sono, come dire, una persona che mai si è occupata di questo
mondo. Però questo guardare, questo osservare…
Guardate, quello che noi stiamo servendo adesso, non distante da un mandala non è diverso da
uno yantra…è la stessa cosa è cambiato.

Ma questo osservare… poi vedremo che questa è la geometria del DNA dall'alto, troveremo tutta
una serie di situazioni, che ci possono far capire perché questa cosa almeno su di me aveva un
certo tipo di influsso, perché ognuno di noi ha una sua particolarità in questo senso.
Quindi, sostanzialmente, io venivo costantemente rapito, direi quasi ogni giorno, dall'osservazione
del rosone della Basilica di casa mia o meglio dell'Aquila.
L'Aquila, attualmente non arriva a 50mila abitanti, non è neanche un quartiere di Roma,
figuriamoci di altre città.

Era fondamentale questo momento, perché aveva questa grandissima caratteristica di


consegnarmi una specie di stato emozionale, che nonostante tutto mi consentiva di vivere le
giornate con un certo equilibrio. Punto, nient'altro.
Questa osservazione, come ho detto tantissime volte, è andata avanti per 3 mesi.

Una mattina mi è venuto estremamente spontaneo prendere una penna che avevo in tasca,
prendere dei foglietti con i quali prendevo gli ordini nel mio locale che ho avuto a L'Aquila.
Osservare con attenzione quelle che erano le parti costitutive di questo rosone e trarne dei
numeri.
Quando vi ho detto prima “guarda che il simbolo si legge con il numero”, vi ho dato, come dire, un
assist piuttosto importante, perché davvero potete leggere tutti i simboli con i numeri; se non
sono i numeri, sono la geometria e la geometria che voi state osservando è prettamente se
vogliamo circolare, ma non solo sferica.

Che cosa ho evinto dall'osservazione?

Intanto, mi sono accorto che questa parte centrale era chiaramente quella che dava il là al tutto ed
era costituita (guardate bene adesso eh. Non ve lo dimenticate, comunque è registrato, quindi vi
rimarrà) da questi otto petali che partivano da questo piccolo cerchiolino.
A me immediatamente quel 8 mi ha colpito tantissimo. Non vi so dire perché, adesso sì.

Da questa struttura poi dipartivano queste 12 braccia, sono 12.

Vi ho risparmiato, diciamo, tutta la parte kitsch della storia, ma io non so se metterla.


La parte kitsch vuole, ormai è quasi leggenda, è che sostanzialmente dura il periodo di
osservazione intensa che ho fatto di fronte a rosone, sono stato quasi sempre in compagnia. Sono
stato quasi sempre in compagnia, perché accanto a questa basilica, allora, adesso non più
esistevano ancora diciamo gli ambulatori distaccati di quello che era l'ex manicomio, dove diciamo
i pazienti ancora si recavano a prendere le loro medicine.
E questo mio essere così solitario davanti a questo rosone di 5 metri e mezzo di diametro con la
testa per aria non era sfuggita a coloro che si recavano in questi uffici e aveva procurato anche
qualche problematica ai dottori che si occupavano dei pazienti.
Dottori che tra l'altro venivano nel mio locale, e che dopo po' cominciarono a dirmi “Senti Michele
facci una cortesia, ma sei costretto a metterti là?” … perché questi vengono da noi e ci dicono:
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“dottò, tu vuoi dare le medicine a noi, ma sei sicuro che siamo noi i malati? Guarda a quello sta
sempre con la testa in su, non puoi dare anche a lui qualche cosa”.
E questa cosa qua in qualche modo era cominciata a trapelare in giro per la città, si legò talmente
tanto a questo aspetto che dopo un po' non rimasi più solo ad osservare rosone, ma ero
praticamente sempre circondato da queste persone, che tra l'altro poi si recavano anche presso la
mia attività.
Tornando a noi.
36° min.
Io andavo avanti nell'indagare quella mattina numericamente, dopo averlo osservato per mesi e
come vi ho detto prima, dopo quelle 12 braccia continuavo a contare vedevo una 123456789…
altre 24 braccia.

Qua chiaramente, almeno a me, dava un'idea di una struttura numerica presente in una struttura
architettonica di cui non sapevo quasi nulla, se non che era stata fatta da un papa, Celestino V, di
cui non è che si parla lodandolo.

Altro non sapevo. Per me le cose importanti, o meglio le cose che in qualche modo mi
sconcertavano era andare dal commercialista, magari sapere quanto costava il caffè, questi erano
le mie dinamiche mentali, non c'avevo altro, quindi una roba piuttosto basic.

Allora ho continuato con molta attenzione ad osservare e mi sono reso conto che, alla fine di
queste braccia, c'erano questi buchi.

Ripeto, li chiamo mezzi busti per capirci, però anche lì si palesava una struttura numerica, perché
per ogni braccio i buchi erano due.

Al ché io prendevo nota e mi rendevo conto che esistevano 12 + 24 braccia ed adesso vi faccio
notare. Guardate che ognuno di queste braccia ha un capitello diverso ed una forma diversa
attenzione.
Guardate che questa cosa è estremamente raffinata ed importante, vi voglio dire che i rosoni
almeno nella nostra zona sono stati costruiti secoli fa, questa è una chiesa di 780 anni fa, in una
zona che adesso viene caratterizzata dalla presenza di una città che si chiama Avezzano; lì c’erano i
cistercensi, in quella zona là che facevano i rosoni.
Vuol dire che il costruttore di questa Basilica, oltre a saper costruire a volere questa basilica fatta
in un certo modo aveva chiesto che il rosone fosse fatto in un certo modo. E io vedevo che questo
progetto in qualche modo era un progetto con una logica numerica.
Quindi per riassumere la logica numerica esistente in questo tipo di struttura qual è?

8 petali più uno, ma sempre 8 petali, 12 braccia più 24 quindi in tutto 36 braccia; poi a fronte di 12
braccia 24 busti, a fronte di 24 braccia 48 busti; poi prendete i busti 24 più 48 sono 72.
Ma 12 + 24 braccia è 36.
Con questi numeri hanno scritto tutti i testi sacri del mondo, tutti i miti del mondo, tutti. Non è che
ci sia un mito in Indocina in Thailandia in Giappone… una religione, tutte le religioni del mondo,
tutti i miti del mondo hanno dentro questi numeri il 72 il 144 i multipli del 72 i multipli del 36.
Quindi non era solamente un leggere un’informazione numerica, che ha che fare con
un'informazione simbolica, che a che fare con una struttura conoscitiva che non conoscevo.
È una cosa che va molto aldilà di una, tra virgolette, ipotetica scoperta fatta in provincia del Centro
Italia, perché la dimensione del significato, cui questa struttura numerica può approdare, è
universale.

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Se voi andate in India, troverete questo, se vuoi andate, che ne so penso agli indiani d'America se
avete l'opportunità di confrontarvi con loro, loro hanno le otto direzioni per pregare wakataka;
tanto per darvi una piccolissima idea, è un piccolissimo esempio di ciò che stava succedendo a me
non cosciente in quel momento, 20 anni fa, o quasi.

Quindi formalmente presi nota di questi numeri e feci una cosa. Mi venne spontanea, ma che fa
parte del mondo dell’ottava. Questi numeri li dobbiamo usare.

Poi vedremo cosa c'è dentro i numeri. Io non vi lascio con i numeri.

Penso che questo sia sicuramente l'unica ricerca, che è riuscita ad approdare al significato di questi
numeri ed a ciò che si trova dietro i numeri e quando parleremo delle emozioni, che
corrispondono a quelle braccia, che si trovano dietro a quei numeri, andremo ancora a monte di
quelle emozioni.

Quindi è un percorso estremamente pregnante. Invasivo devo dire.

Attenzione. Io non mi fermerò ai numeri, perché guardate, se dobbiamo fermarci ai numeri, voi
potete andare su internet e questa modalità di parlare di questi numeri, cioè del 72, della somma
del 72 e del 36 e cioè del 108 e del 216 e via dicendo, la potete trovare in migliaia di siti, in
centinaia di libri, senza che nessuno ti dica mai che cacchio sono sti numeri veramente.

Quindi adesso subito apro la parentesi: io non disdegno nulla delle applicazioni dell'ottava.
Però guardate che l’ottava parla delle capacità che l'uomo ha, non che gli angeli hanno o che gli
altri intermediari possono avere, che l'uomo ha, perché l'ottava fa capire che il potere umano è
tale da inventare divinità, da inventare strutture divine, come possono essere quelle angeliche, da
inventare la magia, da inventare tutto quello che vuole, se lo crede realtà.
Noi abbiamo un potere enorme e la tutela di questo potere enorme in termini creativi che l’ottava
mette in campo e che disorienta completamente e continuamente chi ti circonda.

Difficilmente può entrare dentro di te in termini conoscitivi, cognitivi, complottistici e via dicendo.

L'ottava ti porta a creare una realtà tua, estremamente tua, intangibile, che una volta compresa ed
una volta esercitata, ci dà la grandissima possibilità di convivere con la nostra realtà, ma di creare
la nostra, in qualsiasi momento.
E poi vedremo con i personaggi appartenenti all'ottava quanto questa cosa è successa comunque e
sempre in situazioni economiche politiche commerciali molto ma molto ma molto ma molto
peggiori della nostra.

Detto questo andiamo avanti.

Io mi segno questi numeri, è stato il mio primo contatto vent'anni fa con questo mondo, cioè per
la prima volta, mi sono accorto che in una cosa che chiamavano rosone, che non sapevo nemmeno
che cosa servisse, c’era un’informazione numerica; ne prendo nota e faccio quello che stavo per
dirvi, ho cominciato ad utilizzare quei numeri.

Senza sapere nulla di quello che quei numeri testimoniavano. E dove mi avrebbero portato.
Adesso attenzione però eh. Perché quello che stiamo condividendo non è solamente una dinamica
con cui si può leggere il simbolo.

Voi non ve ne state accorgendo. Mi dovete scusare di questo ma io sto in qualche modo.
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Io sto cercando di entrare in una dinamica conoscitiva con voi che semina nella nostra mente, ma
soprattutto nel nostro cuore, un interesse verso quello che abbiamo ed una voglia di capire quello
che noi siamo e da dove veniamo.
Che sarà inarrestabile, non sarà possibile fermare mai.
In altri termini ed è brutto dirlo, vi sto hackerando, perché questi che non sono numeri, entrano
profondamente dentro di noi, perché ognuno di essi rappresenta uno dei tre eventi principali,
che presi dalla natura dentro di noi agiscono costantemente continuamente giorno dopo giorno
minuto dopo minuto attimo dopo attimo.

E sono la morte la resurrezione e l'ascensione, ovvero, l'inverno la primavera e l'estate, non c'è un
solo pensiero che noi facciamo, che non abbia dentro la trinità.

Attenzione a questa cosa ed i numeri che vi sto citando, tutti, sono figli di questo meccanismo,
tutti. Io non lo sapevo ve l’ho anticipato adesso. Avrei dovuto dirvelo ad aprile, abbiamo finito
stasera, stiamo a posto.
Sostanzialmente questo mi consegnò una struttura numerica, con la quale io c'ho giocato, la
mettiamo così. Quindi l'ho utilizzata sommandola moltiplicandola elevandola.

E guardate che è uno degli aspetti che ci spetta, quando noi esaminiamo il simbolo.

Guardate che non c'è scritto da nessuna parte sotto il rosone a fianco, sopra, che non devi
sommare, no.

Tu stai guardando una struttura numerica, che si approssima fortemente ad una struttura genetica
e come tale può essere strutturato utilizzata ed usata.
Ed ancora, state utilizzando o meglio state guardando una struttura simbolica che è fatta da 5
momenti, non ve lo dico per caso, perché questo 5 vedrete che è estremamente importante, è una
delle cose più importanti che appartengono all’ottava.
C'è un momento qua il primo, lo vedete? dove ci sono i mezzi busti,
C’è un secondo momento e sono le braccia,
Un terzo momento e sono i mezzibusti,
Un quarto momento e sono di nuovo le braccia,
Un quinto momento è qua al centro, quindi vuol dire che quel rosone è diviso in 5 parti.

Con il secondo livello vedremo cosa sono i cinque solidi platonici, adesso no.
Ora io mi fermo, se ci sono delle domande da fare, fatele.

Min. 47.32

Se c'è qualcosa che non ho spiegato bene. Non ho detto bene, che non è comprensibile, che non è
chiara.

- ”Io vorrei chiederti una cosa, di definirmi per favore il mondo iniziatico.”
Tu chi sei? Scusami, non ti sto vedendo, perché guardo l'immagine.
- ”Andrea.”
Allora Andrea, sai cos'è il mondo iniziatico? un mondo piuttosto articolato adesso, che è iniziato,
scusa il bisticcio di parole, millenni fa appoggiandosi a due capisaldi: uno religioso ed uno
prettamente iniziatico e che cosa intendo? perché poi sono tutte e due iniziatici.

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Quello che noi definiamo, come abbiamo definito prima, non so i rosacroce, quello è un mondo
iniziatico.

Quello che abbiamo definito prima, nella dinamica palestinese il mondo ebraico che si è occupato
è un mondo iniziatico, la radix davidis, tutti coloro che facevano parte della radice di Davide a
Gesù, quelli appartengono al mondo iniziatico che sa che cos'è l'ottava, che sa quelle poche cose
che ci siamo detti fino ad adesso, ma molte di più.
È un mondo iniziatico il mondo massonico. Hai presente? quello è un mondo che condivide con,
che ne so, il mondo della radix già da millenni una certa modalità con cui utilizzare l’ottava; per
capirci il mondo della radix (che è il più antico) che prima ho citato, ma ce ne sono tanti con altri
nomi che utilizzano l'ottava, è un mondo che sostanzialmente utilizza molto l’ottava per costruire
luoghi sacri.

Ma questa cosa poi completamente passerà in una parte del mondo iniziatico, che è la
massoneria. La quale si occuperà di costruire i luoghi e poi definirà i propri appartenenti come
pietre, che vengono utilizzate per costruire un tempio fatte da più persone.
-L’iniziatico è la parte che c'è tra il segreto, l’esoterico e la sua messa in opera?
Sì, bravissima.

-”ti faccio un'altra domanda, poi ho finito. C'è una parte etica per cui nell'insegnare questa ottava
per cui magari c'era anche una ragione inizialmente per cui le persone erano poche… ad oggi se
tutto il mondo avesse, tutte le persone che vivono nel mondo avessero questa conoscenza,
sarebbe il caos totale? se ci deve essere anche una certa qualità dell’essere perché è eticamente
venga tramandata questo insegnamento oppure no?

Ti faccio questo esempio. Nel 1666 brucia Londra.


Il re chiama Christopher Wren, che era un appartenente al mondo iniziatico e con lui Newton,
Hook ed altri personaggi importantissimi di Londra per gestire la ricostruzione di Londra, perché
era bruciata tutta quasi. Ricostruirono in muratura tutto eccetto il tempio della massoneria nel
1666.
Christopher Wren, che era gran maestro della massoneria inglese, in quel momento disse “la
massoneria è finita, io il tempio non lo ricostruisco”, quindi vuol dire che 300 anni fa decise di non
costruirlo, perché la parte etica del mondo iniziatico, secondo lui, stava terminando o era quasi
terminata o era finita.

La risposta è sì, il mondo dell'ottava ha avuto quasi sempre un’applicazione etica.


Attualmente ha un'applicazione più commerciale che etica.

E se fosse conosciuta da tante persone, che sposassero la parte etica, avrebbero un grandissimo
impatto queste persone nella società, come avviene per pochi.
A me quello che dà fastidio è proprio il fatto che un tempo tutto ciò che aveva un aspetto etico
venisse utilizzato e conservato per pochi e che oggi, che non ha più questo aspetto etico, tant'è
vero che proprio il mondo attuale dei rosacroce non conoscono l’ottava, perché non sono un
aspetto etico come fondamento io non parlo del singolo, ma della società tutta iniziatica.

Non solo non conoscono l'ottava, ma non la applicano come finalità etica; ti faccio un ultimo
esempio e poi ti dico e poi mi fermo e passiamo alle altre (domande).
Il mondo dell'ottava ha partorito personaggi, dove l'aspetto etico non sempre è stato eccelso.
Mentre da una parte loro hanno messo a profitto il loro sapere con tecniche esecutive, con
capacità costruttive oppure pittoriche eccezionali, dall'altro l'aspetto umano ha fatto difetto
indipendentemente dall’evoluzione che ha avuto l'ottava.
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Ti faccio un esempio più vicino a noi, potrei parlarti il Gabriele D'Annunzio, ma lì non è grandissima
la cosa che ha fatto più scalpore, quello che forse è più conosciuto, ma ce ne sono tanti altri, è
Caravaggio.

Caravaggio è un personaggio appartenente completamente al mondo dei Rosacroce, che stavano


per nascere. Ma che eticamente non riesce a raggiungere il livello che plasticamente raggiungeva
in termini pittorici, grazie all'ottava in ambito pittorico. Si perde.

Due simboli che penso e spero valgano per tutti per indicare questi due aspetti.
Colui che appartiene al mondo dell'ottava a qualsiasi mondo iniziatico (massone, rosacroce), non
adesso, un tempo, è colui che viene definito con un simbolo, che è il cigno bianco.

È colui che riesci a portare a termine la sua missione ed è colui che nel suo ultimo gesto dedicato
all'umanità attraverso il suo talento (il canto del cigno da lì che deriva) fa una cosa immortale per
l'umanità, quello non solo ha avuto la fortuna di condividere questo sapere che è divino, ma lo ha
regalato l'umanità come giustamente va fatto, perché uno dei simboli più importanti che condivide
il mondo religioso ed iniziatico è il pellicano, che si becca il costato. Il simbolo più importante. C'è
anche il cigno nero, cioè colui che è bravo ad utilizzare l'ottava a fare quello che utilizza. Ma che, in
termini emotivi ed etici non è all'altezza di quello che sa fare.

- “Morte resurrezione ed ascensione ed i numeri che corrispondono a queste tre cose?”

Allora i numeri che corrispondono a queste tre cose... Se vogliamo… ti sto cercando di sintetizzare
il più possibile sta cosa per evitare poi di perderla. Nel senso che poi dovrà essere condivisa da
tutti in un secondo momento.

Facciamo così. Tu calcola che il 36 lo puoi vedere come la morte, il 72 come la resurrezione, ed il
108 come l'ascensione che è la somma dei primi due.

Anche se non è esattamente così.


Bisogna scendere ancora più nello specifico e per farlo dovremmo aspettare qualche altra lezione
più in là, perché se no andiamo troppo avanti, ci perdiamo ed è una cosa che voglio evitare.

-ho visto la stessa domanda in chat che ti volevo fare. Quello che non riesco a ricordarmi. Tu parli
sempre di 3 stagioni, quando tradizionalmente sono quattro, come ce lo puoi spiegare?

Questa è una domanda del secondo livello. Però ti rispondo non ci sono problemi.

Hai presente quando noi identifichiamo una forma platonica con la morte?
- Sì, il tetraedro
Bravissimo e secondo te perché esiste il tetraedro stella?

-Perché è doppio.
Esatto, quello è l'aspetto che riguarda l'autunno e l’inverno.

Quello è un aspetto che in qualche modo ha a che fare con la morte di una stagione, che in
qualche modo inizia e va verso la fine. Quello è il tetraedro stella.
Quando tu parli solo del tetraedro, allora è solo l'aspetto morte.

- Quindi ci sono solo quattro stagioni, però due sono riunite perché l'inizio della fine poi la fine.

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- Ok, grazie.

Ci sono alcune cose in chat, se vuoi te le leggo.


-Tra le 2 braccia oltre ai buchi c’è il quarto, il fiore, si tratta di una struttura frattale?

No, non è una struttura frattale, è una struttura che praticamente si crea, che potrebbe anche
avere un riferimento numerico, ma che formalmente geometricamente si crea per far posto a quei
due buchi.

Cioè quella è una struttura che viene in automatico a crearsi come spazio tra il braccio ed i due
mezzi busti. Però la struttura numerica che va in qualche modo tutelata, ricordata sempre e che
viene confermata poi da tutto quello che rappresenta l’utilizzo della stessa, come vi ho detto prima
in tutti i miti e in tutte le religioni del mondo e non solo, in tutte le applicazioni dell'ottava del
mondo tai chi, qi gong, yoga, gematria, alchimia, chiaramente utilizza i riferimenti numerici che
per stasera abbiamo condiviso.

Quindi, quello che sta dicendo la nostra amica è un fattore più artistico che numerico.

Perché poi lì c'è ancora molto di più, se uno osserva con attenzione. Queste sono candele, non so
se mi spiego. È di là che passa la luce.

Poi questa è un'altra cosa ancora, che andrà esaminata più avanti, perché la prossima lezione si
occuperà di quello che questo rosone è capace di fare dentro la basilica e questo meccanismo vale
per tutti i luoghi sacri allineati con la luce; perché poi bisogna capire che cos'è la luce, com’è fatta
la luce. Sono tutti i passaggi che, insomma, richiedono un po' di pazienza, perché se no stasera
andiamo troppo avanti. Per me condividere non è un problema, eh.

-Tu hai detto che hai osservato rosone per diverso tempo. Quindi suppongo che la reiterazione di
un’osservazione come questa in questo caso abbia avuto una ripercussione su il tuo subconscio.

Allora, la reiterazione dell'osservazione è l’essenza di tutte le dinamiche pubblicitarie esistenti.

1 ora
Per cui poi noi ci sentiamo tra virgolette obbligati a ...

Riguardo questi simboli, la reiterazione dell'osservazione dà a noi un certo tipo di coscienza o


meglio.

Io lo so che questa cosa può sembrare strana, Bartolomeo. Se dovessi fare una percentuale di ciò
che io guardavo e ciò che il rosone guardava, dovrei dire fifty fifty.

Perché la struttura, che lui conserva, è viva e quindi ha agito su di me in termini mentali,
conformando il mio schema mentale.

Che l'operatività dell'ottava stessa, la quale cerca e vorrebbe che l'uomo pensi, capisca e senta
come fa la natura in tutte le sue dimensioni.

Dovrei aggiungere altro, ma non so se è il caso.

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-No solo perché mi chiedevo se appunto questa reiterazione è comunque un percorso che
dobbiamo mettere in atto?

La reiterazione è uno dei fondamenti con cui si insegna tutto ciò. Il terzo livello c'ha gli esercizi per
questo, ma io non ho inventato nulla, c'è la motivazione per cui quando uno entra in un certo
ambito, come potrebbe essere quello religioso è quella per il quale chi entra in quel mondo, poi
reitera per tutta la vita negli stessi orari e gli stessi momenti le stesse preghiere per un numero di
volte sempre continuo. Hai presente questa cosa? Si?

- Avrei un'altra domanda al volo, così chiudiamo perché sennò… oltrepasso la domanda sulla
morte e resurrezione e ascensione, perché avremo modo di parlarne meglio, l'ultima domanda è:
“il simbolo può essere interpretato come un buco nero emozionale?”

Allora il simbolo è ciò che in qualche modo illumina un buco nero emozionale. Ma i due aspetti,
quello che noi definiamo nero e ciò che noi definiamo luce, sono complementari.

Il simbolo ha tanto bisogno del nostro nero, se lo vogliamo chiamare così, ma della nostra
struttura emotiva, come noi abbiamo altrettanto bisogno della sua struttura illuminante, cioè
conoscitiva; le due cose si sposano insieme, sempre.

Non c’è solamente una partecipazione da un ambito solo, come vi dicevo prima, è fifty-fifty; poi le
cose cambiano ancora, perché la percentuale la andiamo ad aumentare noi, quando siamo
coscienti di quello che facciamo e vediamo.
Però tenete presente che i meccanismi in cui simboli interagiscono su di noi sono viventi, non sono
solo meccanici, non sono aritmetici, non sono geometrici, sono viventi. Quello che io sto
descrivendo stasera, lontanamente adesso, ma nella sua pertinenza, è un pensiero di una certa
complessità.

Un'ultima domanda di Adriana, poi chiudiamo sennò non ce la facciamo proprio con il tempo
-Che differenza c'è tra simbolo e sigillo?
E questa è una differenza notevole molto importante, sigillo è ciò che noi inventiamo e
costruiamo.

La differenza è che ad un certo punto della sua vita Giordano Bruno trasformò il suo sapere da
simboli in sigilli; sapete cosa fece? prese tutto quello che sapeva, utilizzò una parte dei simboli del
mondo dell'ottava, dopodiché ne inventò dei suoi e li incise.
Quando tu incidi una forma geometrica, che conserva dentro di sé tutta una serie di informazioni
che sono infinite, se vogliamo, tu trasferisci in quella forma non solamente ciò che sai, ma anche
un quoziente energetico di ciò che sei.

È diverso e in quel momento il sigillo smette di essere tale e diventa un talismano. È un'altra cosa
ancora.
Il sigillo è prettamente umano, ma estremamente potente, ma ha bisogno, e sottolineo, del fatto
che noi siamo coscienti di ciò che leggiamo e incidiamo, se è il caso di incidere, coscienti.

L’amuleto portato al collo che non conosciamo e lo portiamo solamente per vago piacere New Age
o perché lo fanno gli altri non serve a nulla.

Il Sigillo o il simbolo lo attiviamo noi, se no rimane lì fermo come questo rosone da 800 anni, lo
avranno visto milioni di persone e nessuno si è mai accorto di cosa c'era dentro.

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Andiamo avanti? Quindi questo è stato un inizio.

È stato un inizio.

Che comunque ha dato subito dei frutti. Perché come vi ho detto prima, senza essere
minimamente cosciente di quello che sto condividendo con voi oggi, più tutto il resto ho utilizzato
questi numeri, ripeto, non sapevo che questi numeri fossero presenti in differenti ambiti così
importanti della storia umana.
Assolutamente no, no, per me era solamente un vedere la presenza di questo aspetto numerico in
una forma che era un rosone, non sapevo nemmeno cosa fosse un rosone, non ci sono mai entrato
io l'ho vista 10 anni dopo essere andato a vivere all’Aquila in quella Chiesa 10 anni dopo.
Quindi ci passavo davanti spesso non mi sono mai fermato, non sapevo nulla. Non ho sentito mai
nulla, non me ne fregava nulla.
Così vi do il mio stato d'animo di allora. Quello che però succede nel momento in cui io trovo
queste informazioni dentro è deflagrante.

È deflagrante non in termini immediati, vedete il mondo dell'ottava, se digerito come deve,
scusate il termine, dentro di noi lavora, ma lavora veramente tanto.

A me succedeva questo, che la notte, anche la notte, a volte pensavo a questi numeri. Quindi per
me era diventata una specie di ossessione, che non è durata moltissimo.

In qualche modo ha creato dentro di me una frequenza ed adesso cominciamo a dire un


pochettino delle cose riguardanti ciò di cui siamo fatti noi.

Io ho scritto adesso, non dovrei dirvelo, però ho scritto un libro, lo avrete visto qua sul sito, su
Facebook, che si chiama “la fisica del sé”.

Già la gente non conosce l’ottava, ma per inventare l'ottava bisognava capire di che cosa siamo
fatti noi, non in termini materiali, in termini immateriali.
E chi ha costruito l’ottava questa cosa la sa benissimo.
Perché noi siamo frequenze siamo ottave viventi. Non è imparare una cosa che è fuori di noi è una
cosa che siamo noi, è diverso.
Quindi sostanzialmente l'utilizzo di questi numeri in termini così prettamente ripetitivi ha creato
una costante mentale e dopo anni ho capito essere una costante geometrica, che ha conformato
le mie strutture mentali, le mie dinamiche mentali. Come?
Intanto avviene a più livelli.

Essenzialmente, toccando un aspetto fondamentale della nostra mente, il tempo.

Io per oltre un decennio ho cercato l'ottava nel tempo. E l’ho cercata scegliendo un tempo che per
me era il migliore, che era quello passato.

Quindi non era ancora chiaro, non era assolutamente chiaro cosa poteva fare su di me questa
struttura numerica.

Sicuramente mi spingeva a cercarla altrove ed immediatamente ho cominciato a trovarla nel


passato, in quello che io pensavo fosse passato.

Ok? E non mi rendevo conto che la spinta dentro di me era quella di utilizzare il tempo in modo
diverso.
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Quando vi dicevo, abbiamo iniziato dicendo questo: guardate che il fuori corrisponde la nostra
parte fisica, ma le dimensioni della natura corrisponde alla nostra parte devo dire quasi
metafisica.

È il fuori non ha il tempo come il dentro; le strutture dimensionali che noi abbiamo ipotizzato in
termini scientifici, a loro volta ipotizzano un tempo che addirittura non va avanti, va indietro.

Le nostre qualità emozionali sono tali, quando si espletano in alcuni momenti, che permettono a
noi di percepire il movimento del tempo attraverso un'emozione indipendentemente dagli eventi
umani e dal momento in cui sono avvenuti.

Poi entreremo su questo con molta più attenzione.

Quindi ho cominciato a cercare nel tempo, ma soprattutto nel passato, perché ho detto come tutti
poiché questa è una roba antica, sarà una roba del passato con la solita formula, perché le civiltà
antiche sapevano più cose... sono tutte palle, queste non è vero niente... le civiltà antiche avevano
sicuramente una cognizione di questo sapere molto elevata, ma in questo ambito abituatevi a
pensare che non ci sono tre tempi. C'è un tempo solo.

Un tempo solo, l'ottava ti insegna un tempo solo, perché la natura ha un tempo solo, che si
muove, ma ritorna sempre allo stesso punto di partenza; è per questo che l’ottava ha come
simbolo anche il simbolo dell'infinito e vi dico già da adesso che il punto in cui si incontra il simbolo
dell'infinito, il nodo, quel punto centrale siamo noi, quella è la realtà, quella è il punto dove il
tempo si interseca con il presente il passato, cioè col passato col futuro. Quello è il presente.
Lasciamo perdere che adesso è prematuro.

Cercavo nel passato.

Come cercavo nel passato questo riferimento? cioè questa attenzione questa strana voglia di
capire che cosa sono queste informazioni? prima giocando con questi numeri, se vogliamo, li
moltiplicavo li sommavo mi davano delle informazioni che tutte tutte ad un certo punto io ho
cominciato a trovare tutte le informazioni numeriche, non corrispondessero.
La problematica era il fatto che ogni volta che trovavo delle informazioni coincidenti a quelle che
io avevo in termini numerici, andavano a rappresentare delle applicazioni dell’ottava così
disparate, talmente lontane dal mio luogo geografico dalla mia latitudine e dalla mia temporalità,
che in qualche modo mi sconvolgevano.

Faccio un esempio.

Se noi volessimo prendere questa informazione numerica. Siamo sotto il rosone, non ci siamo
mossi da L'Aquila. L'Aquila è diventata famosa tra virgolette con il terremoto; gli italiani neanche
sapevano dove era quasi prima del terremoto.

Visto che succede che se io sommo questa struttura numerica cioè il 36 ed il 72 io ottengo il 108.
Per me mettere sullo specchietto di Google, quindi quello che vi sto dicendo lo potete replicare
voi. Trovare informazioni numeriche presenti nel passato era semplicissimo, io le mettevo sullo
specchietto di Google. Mettevo 108 e mi appariva una marea di informazioni. Tra l'altro queste
erano moderne attuali. Però io quelle non le calcolavo che non possono coincidere non possono
c'entrare, quindi se facciamo un esempio immediato, dell'utilizzo di questa struttura numerica che
in qualche modo interagisce dentro di noi. Aprendo attraverso la curiosità del sapere a ventaglio il
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potenziale mentale che indagante all'inizio e poi in qualche modo riguardante la nostra
maturazione mentale emotiva … basterebbe dire che sono 108 i mantra i mudra gli yantra si ha a
che fare con le asana, si ha a che fare con 108 posizioni del Tai chi; potremmo andare avanti finché
volete, come ci sono tantissimi riferimenti di questo tipo nel mondo cattolico, nella Bibbia, nel
Corano, ovunque.
Vogliamo prendere il mito svedese o dei popoli nordici di Thor, di Odino? lì troverete la ripetizione
del 72.

Ma soprattutto, poi trovavo queste cose, questi riferimenti nei calendari delle antiche civiltà, nella
modalità con cui calcolavano il tempo, poi vediamo come.

Io mi domandavo: che c'entra 108 Marna? 108 mantra 108 mudra mandala con i 108.000
presente dei kali yuga

Con i riferimenti che hanno i Maya, temporali con quello che sta scritto nella Bibbia con quello che
sta scritto nei miti. Ma perché tutta questa cosa qua?

Inizialmente pensai, come normalmente hanno pensato anche tutti gli esperti del mondo, che
questi riferimenti numerici fossero così importanti per la storia dell’umanità, perché coincidenti
con un evento che riguarda il pianeta. Quale evento?

Si chiama evento precessionale.


1h15min 27 sec
Che cos'è la precessione? abbiamo capito essere un fenomeno stellare, che le antiche civiltà
amavano praticamente, rispettavano talmente tanto che, a seconda degli eventi processionali, poi
vediamo cosa sono e come sono, loro sceglievano la tipologia simbolica della loro religione.
Di che cosa stiamo parlando? stiamo parlando dell'evoluzione che l’asse terrestre pone in essere
disegnando un’ellisse ben precisa nel cielo in un arco di tempo altrettanto abbastanza preciso.
Come avviene questo disegno ipotetico nel cielo di questa ellisse? l'asse terrestre e questa è una
questione astronomica.

Noi questa cosa l’abbiamo calcolata sapete quando? ai tempi di Newton, la cosa strana è che noi
conosciamo le ere precessionali e la precessione da sempre e non sappiamo perché o meglio le
civiltà più antiche la conoscono da sempre, ma ritornando a che cos'è? è l’evoluzione dell'asse
terrestre che crea un’ellisse nei cieli come muovendosi di un grado dei 360, che compongono
l’ellisse, ogni 72 anni.

Eh ragazzi ...le braccia sono 36. I gradi sono 360, nella mia mente era automatico togliere lo zero e
dire ma qua che differenza c’è? 36 360 72 anni sono 72 buchi. Allora questa ha a che fare con
qualche cosa che tutte le civiltà conoscevano nel mondo, che si chiama precessione degli equinozi,
attraverso la quale si ottiene un anno assiale terrestre, che dura appunto 25920 anni che è il
risultato di 360 * 72.

Io avevo come principio vivente, come vi ho detto prima, questo due punti virgolette: “quanto
costa il caffè sta settimana?”

Oppure andavo sotto al citofono del mio commercialista dico: “senti, non è che c’è da pagare
tanto, perché non ce l'ho i soldi? Questo era il tenore della mia vita questo.

Io vivevo così come vivono. Normalmente le persone intelligenti nuovamente coloro che fanno i
commercianti vita quotidiana quello che può che ti assorbe in questo modo giustamente.
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No, il mio quotidiano stavo diventando questo. Cioè comprendere questi aspetti.
Però attenzione adesso, perché questo è molto importante per capire di che cosa stiamo parlando,
di che cosa parleremo per mesi.

Queste strutture e questi riferimenti sono tutte strutture, vedremo quanto si amplieranno quanto
diventeranno più complesse, quanto andranno dentro il cuore, quanto andranno dentro la mente.
Sono tutte strutture, tutte dinamiche che ci portano a comprendere quanto noi siamo simili alla
luce il tempo lo spazio le leggi orbitali.

Perché siamo figli della natura, queste cose noi ce le abbiamo tutte dentro.
Ok, ma questa ricerca ha quindi una finalità etica di altissimo livello, perché intanto su di me agiva
nel miglior modo possibile con cui si può agire su persona sull'orlo del fallimento, materiale e
spirituale; perché io per quanto mi potessi impegnare nello sperare di salvare la persona cui
tenevo di più e di credere in qualche cosa che la potesse salvare, io mi sbagliavo.

Perché la persona cui tenevo di più andò via e, mentre andò via, chiusi anche la mia attività.

Che io praticamente riuscì a vendere l'attività, ma ad una briciola del suo valore.
Ma questa situazione che poi a livello familiare, chiaramente, ebbe un contraccolpo potente per
me, non è vero che non esisteva. Ma come un lontano eco di un qualche cosa che mano a mano
giorno dopo giorno perdeva importanza.

Per me acquisiva più importanza comprendere perché ipoteticamente questo rosone parlava della
precessione degli equinozi, cosa non vera, perché parla anche della precessione degli equinozi, ma
di migliaia di altre cose. E non occuparmi della soluzione di quel grave problema, di quei gravi
problemi che stavano attanagliando, non solo la mia vita, ma anche la mia famiglia.

Stava succedendo una cosa dentro di me, che io spero possiate sperimentare anche voi, se non
l'avete già fatto, perché le vite delle persone non fatte tutte di resurrezione ed ascensione, spesso
nelle vite delle persone si muore in vita.
Non è che sia un patito per questo termine, ma purtroppo si muore in vita per tanti motivi perde il
posto perdi la persona perdi un figlio, per tanti motivi.

Siccome samo figli della natura in automatico è prevista anche la primavera. Il problema è risiede
nel fatto che quando questa cosa dentro di noi non viene esercitata come dovrebbe, perché non
siamo come dire consci dei nostri poteri, spesso si rimane legati della morte, e quello è un’ottava
brutta.

Ti distrugge, invece vi posso assicurare che quella è il potenziale più potente che può succedere
all'uomo. In assoluto il più potente, il momento di peggior situazione personale per me è stato il
momento di resurrezione effettiva. Ed adesso di ascensione, perché adesso sto facendo una scuola
con voi. Io che faccio la scuola oh mia madre quando andava a parlare coi professori si preparava.

Si preparava per un po' di giorni, prendeva coraggio. Perché lo sapeva, insomma cosa gli
avrebbero detto.

E quindi ha praticamente ha passato le medie e buona parte del liceo disperata. L'unica cosa era
mio padre, decise di mandarmi in un liceo privato. Lui era molto pragmatico mio padre mi diceva
guarda Michele io ti ho segnato qui liceo, perché lì da studiare per te lo dico subito e se non studi
ti metto a convittorio, cioè lì c'era proprio il convittorio, potevo rimanere lì dalla mattina fino alla
sera oppure il collegio; quella cosa mi spavento moltissimo.
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Non è che mi misi a studiare. Eh però con qualche modo giusto raggiunsi la sufficienza…a partire
da allora
Lui giustamente mi diceva Guarda io ho speso non me ne frega niente. Ma devi essere promosso.
Non mi interessa, come fai…
Infatti poi mi diedi da fare per trovare le modalità con cui essere promosso; al di là di questo io
non è che a scuola fosse una cima. Questo ve lo dico, perché c'è speranza per tutti e vi aggiungo,
anche perché il mondo analogico dell'ottava meglio del simbolo è un mondo fatto di analogia,
permette a tutte le persone analogicamente di mettere insieme tutta una serie di consecuzioni
conoscitive che sono dei livelli conoscitivi e dei livelli mentali che sono altissimi.

Non c’è bisogno di un master in fisica nucleare ripetuto 4 volte e costa € 300000 perché poi alla
fine ti dicono “guardi non c'è posto per lei”.
Questa roba non è così, questa cosa è un mondo che prende le tue emozioni, quando sono vere, le
guarda e ti dice sì a te è successa una cosa io con Dio ti ci faccio parlare, però tu ci impegni.
Quindi voi vi ci dovete impegnare su sta roba perché poi quando finiremo di fare questa cosa, poi
dovete fare delle strade dove applicherete tutto ciò ed ognuno di voi son sicuro i 1000 mondi
differenti da quello che conosco io, come mi succede normalmente quando mi scrivono mi
testimoniano sta cosa, questa cosa la vedremo in te.

Tornando a noi dentro di me questa dinamica faceva sì che io mi spostassi dalla realtà, che per me
era la mia realtà quotidiana ad un'altra realtà che era un quotidiano che non conoscevo; io dentro
di me a 42 anni la domanda, che cos'è la precessione? me la facevo in silenzio.

Perché, se l'avessero sentita i suoceri o a casa o chi mi conosceva, mi avrebbero detto: Poverino,
questo non si ripiglia più.

E per me sembrava già di aver risolto chissà quale enigma.

Mi sembrava una cosa così grande aver codificato un rosone. Io invece non mi rendevo conto di
aver impattato il modo con cui parlare con qualcuno che ha come dire una mente un po' più
grande e che comunque disponibile ad ascoltare, ve lo posso garantire.
Non solo, è talmente disponibile da ascoltare che, se noi siamo capaci a parlare, accetta anche
delle richieste.

Quando faremo Gioacchino da Fiore poi di questa cosa ne parleremo, come quando faremo
Ildegarda di Bingen che sono il primo livello di questa cosa ne parleremo.

Parleremo di come loro interagiscono sul campo.

Il divino o l'ottava è il campo e il campo non è un qualche cosa che non vive.

È vivente intelligente non c'è nulla di non vivente e di non intelligente, nulla.

Quindi tornando a noi. Questa direzione mi stava dando la possibilità di interagire con un altro
mondo.

Quest'altro mondo mi sembrava fosse sufficiente essere evaso attraverso la comprensione del
fatto che queste strutture numeriche potessero diventare o essere la precessione degli equinozi.
E’ un anno assiale che come vi ho detto prima dura 25920 anni, ma è suddivisibile in 12 mesi di
2160 (attenzione adesso eh perché io poi queste cose ve le chiedo) sono 12 mesi di 2160.

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Detto così sembra una robetta da niente, una cosetta da poco.

Poi le implicazioni di questi riferimenti, che vi sto dando stasera, le troverete per tutti i mesi

E vi renderete conto dell'importanza di queste implicazioni.


Perché è un'importanza che riguarda il modo con cui noi pensiamo, con cui noi possiamo fare
memoria, con cui noi possiamo elaborare pensieri, possiamo creare genialità, possiamo cambiare;
attenzione perché guarda il mondo iniziatico non si occupa della parte fisica; si occupa della parte
mentale legata alla parte fisica, sono fuse assieme.
Nel mio mondo, non c'è il corpo e poi l’anima, è fuso insieme, quindi la collaborazione di questi
due aspetti se vogliamo chiamare è continua e totale. Ma se interagisci mentalmente in modo
esatto, chiamiamolo così, allora chimicamente questa cosa corrisponde e come, sapete.

Tornando a noi, io non mi accorgevo che stavo cambiando realtà.

Non mi stavo accorgendo che la mia realtà stava diventando un'altra realtà.

Occupandomi della precessione, ma non della precessione di quello che sostanzialmente mi


sembra precessione e di tutti quegli aspetti che vi ho detto prima; perché io dicevo sarà sta cacchio
di precessione. Si vede che un tempo giustamente, siccome le civiltà antiche o servono i peli sono
le costellazioni di qua e di là per loro era estremamente importante la costellazione preminente.

Come, non so, la Stella Polare di allora gli indicava oppure qual era la loro latitudine coincidente
alle stelle con tutti questi pensieri in qualche modo si affastellavano dentro di me.
Quindi c'era il mio quotidiano, che era quello ancora di andare nella mia attività, e poi c’era un mio
mentale personale che continuamente si arrovellava su questi che secondo me erano allora degli
enigmi. No non riuscivo a capire: perché un papa di 780 anni ha così interesse a mettere questa
cosa lì dentro che comunque ha un allineamento solare il 21 giugno….

E qui vi voglio far notare come gli eventi che noi possiamo mettere in moto, anche senza la
coscienza del fatto che abbiamo la capacità di creare eventi, sono come dire l’inizio di realtà che
non corrispondono esattamente al tempo come siamo abituati a pensarlo.

Cosa voglio dire?

Io faccio questa operazione della codifica del rosone o dei rosoni, faccio questa operazione su tutti
i rosoni presenti sul territorio italiano e non solo.
Porto questa operazione, questa semplice ricerca alla conoscenza del sito ed è l'unico sito che
allora esisteva all’Aquila 20 anni fa e viene pubblicato.

Viene pubblicata la codifica dei rosoni. Non la caga nessuno, giustamente.

E quindi sembra rimanere lì e non abbia nessun tipo di importanza, ok?

Guardate gli eventi. Riesco a vendere la mia attività, nonostante il centro storico sia stato chiuso
per la prima volta, dopo 10 anni, sono libero.

Sono libero e questa cosa coincide con che cosa? con il fatto che mio padre, che ancora aveva una
sua attività. Noi abbiamo avuto un'attività a Torino per 43 anni, stasera c'è mia cugina, quindi può
dire se sì o no quello che dico.

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Per 43 anni l’abbiamo gestita, ad un certo punto di questa gestione che purtroppo si era
trasformata in un incubo, perché dalla Fiat se n'era andata da Torino mio padre si trova in grande
difficoltà, mia madre era mancata e lui si deve operare il ginocchio. Non riusciva a camminare più.
Aveva rimandato talmente quest'operazione che io per fortuna in quel momento mi trovo a non
avere l'attività e mi reco a Torino e do il cambio a mio padre, che viene ricoverato in ospedale
insomma per farsi operare al primo ginocchio.

Io normalmente uscivo da casa sua, mi recavo nella nostra attività tutte le mattine e passavo
davanti ad un’edicola.

Quindi lascio il mondo Aquilano, che è un mondo piuttosto piccolino, entro in quello Torinese che
non è che sia un mondo pazzesco, però è sempre una città… puntualmente tutte le mattine, prima
di recarmi al lavoro nel sostituire mio padre, mi fermavo davanti a un’edicola.
Mi fermo davanti a questa edicola e adesso vi faccio vedere un'immagine ed appare la copertina di
una rivista.
Allora veniva pubblicata una rivista che si chiamava Hera, non so quanti di voi l’hanno mai sentito
nominare.

Spero di sì. Insomma a quei tempi era una rivista che andava per la maggiore.
Passo davanti a questa rivista è la cosa che mi colpisce è che in copertina aveva questa immagine,
la vedete?

Questo è il mondo dei cerchi nel grano, che io che mi occupavo di bar, che mi occupavo di
tutt'altro, non conoscevo. Molto discutibile come mondo, tutt'ora, ma che improvvisamente per
me acquista un minimo di significato.
Perché guardo quella copertina, che voi state vedendo, che era un cerchio in Inghilterra e così
come avevo preso nel mio osservare tutto ciò che è simbolo attraverso il numero, contavo
continuamente e così contai.

Adesso la codifica di questo simbolo non la farò stasera la faremo venerdì prossimo, quando ci
occuperemo di quello che succede dentro la Basilica, è attraverso il rosone perché guardate che
c'è da imparare sulla geometria sacra veramente tantissimo, perché tutti i luoghi sacri hanno
questa grandissimo potenziale di insegnarci di tutto e di più gratuitamente, se avete un minimo di
cognizione.

A Milano organizzavano un convegno internazionale sui cerchi nel grano di 20 anni fa in cui questo
fenomeno ne sapevo nulla, nulla.

Quella fu la prima volta in cui mesi fuori i piedi non solo dall’Aquila dopo un bel po'. Ma da quel
piccolissimo mondo che dentro di me cominciavano a roteare costantemente cercando di trovare
delle soluzioni. Perché mi presi un attimo di tempo e andai a vedere questi benedetti cerchi nel
grano.

Esaminai un bel po' di cerchi, ma tanti insomma per un bel po' di anni.

E la cosa che mi coinvolgeva, che mi sembrava particolare era questo che chiaramente essendo
questi simboli, non voglio entrare nella discussione del chi come quando poi la affronteremo
venerdì prossimo.

Dimostravano avere delle geometrie e soprattutto delle strutture numeriche compatibili a quelle
presenti nel rosone.
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Il problema è che le informazioni presenti nel rosone erano come io pensavo ormai da mesi
presenti solo al passato o nelle civiltà passate ed improvvisamente le vedevo nei cerchi nel
grano che vi ripeto è un fenomeno discutibile.

Ma guarda caso, poi divenne il mio cavallo di battaglia, perché il direttore di quella rivista poco
tempo dopo mi diede la cura della rubrica dei cerchi nel grano su Hera; ho avuto questa rubrica
per più di 3 anni su Hera.

Non mi ha mai criticato nessuno, mai.

Non c'è stato mai una persona che abbia detto “No Michele non è così” perché io semplicemente
dicevo: Guarda quante cose ci sono così qua. Guarda che tutte e due hanno gli stessi numeri e vi
faccio un esempio, diciamo più pratico, vediamo un po' se lo trovo subito.

Io prendo questa rivista, leggo gli organizzatori quali sono ed improvvisamente prendo il telefono
in mano e chiamo.

Scusate, voi dovete fare questo convegno, non è che avete dello spazio? Perché vorrei venire a
parlare di un qualche cosa che non ha niente a che fare con i cerchi nel grano, ma che si trova nella
mia città, ma che ha praticamente… che condivide con i cerchi nel grano una marea di riferimenti,
non solo numerici soprattutto.

L'organizzatore ascolta, ritiene la cosa interessante, va a leggersi la mia codifica che avevo messo
su internet.

Mi richiama e mi dice “guarda, se per te va bene vorremmo in qualche modo incontrarti, noi siamo
di Milano, veniamo a Torino e ne parliamo, ti dico subito che tutti i relatori sono presenti, forse uno
mancherà. Se dovesse mancare questo relatore, noi ti chiamiamo”.

Quindi passavo dal mondo del commercio dove sono sempre stato. Quello dell'attività di mio
padre, quello della mia attività per cui non ero mai uscito a mettevo il naso fuori attraverso una
dinamica che aveva in qualche modo capito non si sa come in una basilica del Centro Italia in
Abruzzo per la precisione a L’Aquila.
Ve lo dico questo, perché quello è stato anche il momento in cui ho cominciato non solo a
spostare la mia realtà, ma a vedere un'altra realtà. Perché poi a me tante volte ci sono gli dico Ma
che ci fai? Boh io vi dico cosa ci ho fatto io, poi ognuno di noi ha il suo modo di fare di applicare
tutto ciò.

Perché poi vennero gli organizzatori nel locale di mio padre, purtroppo tutti e quelli erano tanti. Io
praticamente armeggiai in cucina tutto il pomeriggio per farli mangiare.

È veramente interessante sta cosa non abbiamo mai sentita, però se questo relatore non c'è noi ti
chiamiamo.
Passa la settimana con cui loro mi avevano promesso se mi avrebbero chiamato e mi chiamano.

Mi trovo proiettato in un mondo che attraverso una cosa che tantomeno conoscevo, se no se no
sto in termini della complessità di questa cosa, che avrebbe avuto, che avrebbe preso, come
sarebbe diventata, come l'avrei trasformata in realtà.

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Mi reco a Milano. Mi reco presso il luogo dove doveva avvenire tutto ciò, entro in una specie di
istituto tecnico che aveva una sala enorme tipo anfiteatro con una capienza di quasi 500 persone
io rimango piuttosto allibito e un attimino un po' di titubanza. Tu hai 15 minuti verso le 14,30.

Io arrivo là verso le 9, alle 10:30 scendo da questo posto in alto, vado dall’organizzatore ma io mi
sono rotto le palle di aspettà sta cosa, io me ne voglio andare ma qui stanno a parlare che ste cose
le fanno i porcospini gli amanti, ma a me non mi è mai successo andare in un prato a fare una roba
del genere è una cosa impossibile, ma può essere che non riescono a mettere in campo dei
ragionamenti un po' più concreti un po’ più logici interessanti..
No Michele non andar via, questa cosa è interessante, voglio che ne parli.
Vabbè io abbozzo. Come si dice dalle mie parti.

Arriva. Allora il mio momento.

Proietto questa immagine.

Allora lì c’erano esperti di tutto il mondo con quelli che traducevano in diretta.

Io salgo sul palco nel silenzio generale. E gli dico: voi mi dovete fare una cortesia. Sarà che io sono
molto pratico, molto kitsch. Però perché per esempio una cosa come questa che ha 4 ordini di 18
petali per un totale di 72 petali, deve essere differente da una cosa come questa?

Silenzio totale.

Ad un certo punto tutta la platea rideva. Scendo da quel palco, faccio per andar via, l'organizzatore
mi chiama e mi fa “Michele dove vai?”

Devo andare a Torino, lì c’è la mia attività, devo aprire, oggi è domenica, mi devo sbrigare.

No, aspetta, mi fa: c’è il rimborso spese; mi dà una bustina con un rimborso spese.

Io la guardo. Questa è per me? Sì, sei venuto a Torino per ritornare, ci abbiamo messo qualcosa.
Allora nella mia mente, da commerciante brado mi sono detto: ho parlato per 20 minuti mi hanno
dato questo, se parlo per un'ora il tuo è un buon mestiere.
E sono venuto via da Milano con la convinzione che sta roba la dovevo imparare in pieno, quindi in
quel momento là ho sposato ciò che potevo fare prima ed avevo in mente te in termini
commerciali con ciò che avrei voluto fare dopo in termini materiali e conoscitivi, non solo, e qui il
tempo cambia.

Scendo dal palco e davanti a me vengono tre persone, una alla volta.

Sono 3 persone che sono rimaste per tutta la vita accanto a me.
Una purtroppo adesso non c'è più. La prima era Gian Marco Bragadin, è mancato l’anno scorso.

L'editore della Melchisedek, una casa editrice piccola, però lui aveva un grande trascorso
pubblicitario, il quale si avvicina e mi dice: Senti Michele, ma tu hai mai scritto un libro?

No
Lo vuoi scrivere un libro?

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Lo sai scrivere un libro?
No
Allora, lui mi fa: Ti mando 12 punti, tu li segui e tu lo scrivi.

Accanto a lui c'era un'altra persona, che per me è stata fondamentale per tanti anni che si chiama
Gianfranco Pecoraro.

Mi disse. Aprì un quadernone e mi disse: “Ma senti un po' ma tu questi simboli li conosci?”
No
Perché non vieni a trovarmi a casa mia, ché ne parliamo.

Nella mia mente si è creato una specie di terrore freddo. No io questo non lo conosco. E glissai

Accanto a lui, invece c’era un'altra persona, che divenne la responsabile dell'editing dei miei libri
sono 20 anni che fa l’editing.

Si creò una situazione temporale per la quale lì c'era il mio futuro, lì c'era il mio presente. E lì c'era
il mio passato, che mi aveva condotto su quel palco ed improvvisamente mi accorsi di avere una
facilità estrema di parlare in pubblico, cosa che non ho mai fatto in vita mia.
Scoprì quello che poteva essere un talento o una modalità con cui esprimermi.

Tornai a Torino, tornai all’Aquila. Dopo pochissimi mesi ricevette una telefonata da Milano.

Avevo appena venduto l'attività. Quindi non navigavamo dell'oro. E appena sentii dissi subito: lasci
stare non voglio niente, non compro niente, non c'ho soldi da spendere.
Invece la segretaria mi disse: No, signor Proclamato abbiamo deciso di stampare il suo libro.

Io l'avevo scritto quel libro, però mai più pensavo che me lo avrebbero stampato. Invece, quello
che era uscito da quel rosone, stava diventando una cosa così materiale da iniziare una vita
completamente diversa. Con persone completamente diverse. E tutt’ora rappresenta attualmente
la mia vita.

Quindi quello fu il primo approccio non conscio (perché queste cose che adesso vi sto raccontando
sono consce; allora non erano cosce, le vivevo semplicemente) di quello che è capace di fare una
struttura numerica, ma soprattutto conoscitiva, ma soprattutto emozionale a questa realtà,
quando la stessa non è consona alla nostra frequenza.

E qui mi taccio, mi fermo e se volete fare delle domande, fatele.


1h 44 min 31 sec.

- Michele volevo farti una richiesta: se potevamo un attimo riassumere questa struttura numerica
di cui abbiamo parlato.

Come ti chiami?
- Roberto

Vedi gli otto petali? vedi il cerchiolino centrale?

Quegli otto petali nascono da qua, lo sai?

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Nascono da là ed è vuoto quel cerchiolino, perché va riempito. È questa la aggiungo adesso ed è
una cosa che dobbiamo fare noi.

Dio c’è se lo facciamo noi, sennò indipendentemente da noi esiste. Però al di là di questo, questi 8
petali nascono da questo piccolo cerchiolino.

Da questa matrice dipartono 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 braccia

Poi a fronte di quelle 12 braccia ce ne sono 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 13 14 15 17 18 19 20 21 22 23 24


braccia, il doppio, ok?

Quindi ci sono 12 più 24 braccia, è incontestabile questo.


Cioè non è un giudizio personale, quindi sono 24 + 12 è pari a 36, siamo insieme fin qua?

Soffermati un attimo su quello che contengono queste braccia, li vedi questi buchi?

- No questo mi è tutto chiaro Michele, volevo va benissimo anche riprenderlo così.


Io in realtà, volevo chiederti questo che se la struttura è fatta da un 8 + 1. No hai spiegato oggi il
cerchiolino che cosa rappresenta, poi abbiamo i mezzi busti. Quindi abbiamo 24 ed il 48.
Sommiamo abbiamo il 36 ed il 72. Questo 36 72 tu hai detto te che è possibile almeno che tu cosa
facevi? li addizionavi li moltiplicavi.
In questo addizionare moltiplicare dividere via dicendo c'è un momento in cui bisogna fermarsi, c'è
un delle cose che non portano niente nel nome, perché se poi moltiplichiamo arriviamo al 108 sia
216 al 432 via dicendo…
Allora io ti rispondo così, ci può essere un limite ad un suono?
- Forse no.
E allora ti sei dato la risposta.

Ancora di più c'è un limite ad un pensiero?


- No.
Sì, c’è un limite la memoria?
- No.
E c'è un limite alla gioia?
- No.

Guarda che noi siamo fatti proprio così.

- Una seconda cosa che ti volevo chiedere su questo rosone: nella parte che va oltre i mezzi busti
quelli più numerosi, quelli 48 mezzi busti. Poi c'è la ruota dentata, giusto? E poi ci sono altre
figure. Anche tutto quello ha un significato sempre riguardante l'ottava con tante implicazioni in
termini di conoscenze?

Non c'è nessun'altra struttura simbolica, tutte le strutture simboliche tutte tutte non hanno nulla
numericamente messo per caso. Nulla, ogni parte ha una sua funzione.
Ogni parte ha una sua funzione; quando ci occuperemo dei mandala, lì ci sono tutta una serie di
riferimenti, che hanno una loro funzione che riassunti entrano nella dinamica dell'ottava ma che
singolarmente hanno un compito.

Ognuna di quelle braccia è un'emozione ben precisa, un'emozione ben precisa e quando poi
questa cosa verrà a galla e ci occuperemo attraverso Giordano Bruno a me quando questa cosa è
venuta chiara, lì sono andato un po' in crisi.
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Io non avevo mai avuto a disposizione, come penso molti di voi, un insegnamento che mi poteva
spiegare che è possibile inserire e dare forma alle emozioni in un contesto geometrico. E quindi
numerico.

Perché noi che siamo frequenze e qui ci incarniamo… Per quanto riguarda la parte fisica, va tutto
bene, diciamo la maggior parte delle volte ci piacciamo abbastanza va diciamo così. Però per
quanto riguarda la parte emotiva noi siamo frequenze che, ripeto, non hanno forma e perché
passano la vita nella necessità di darsi una forma.

Si danno forma attraverso un’appartenenza, attraverso un percorso di lavoro un percorso politico


un percorso conoscitivo per cui poi diventi avvocato idraulico ci sono i figli, si danno forma.

Però nessuno si occupa di dare forma all’anima.

L’ottava sa che noi siamo frequenze, perché noi siamo ottava e si preoccupa di dare forma
all'anima inserendo le emozioni in un contesto numerico che è questo che poi diventerà
geometrico che poi diventerà cromatico che poi diventa sonoro e poi diventerà pura percezione.

Quando arriveremo alla fine del secondo livello, poi dovrete fare un'operazione che è molto
semplice, ci si alza la mattina, ci si mette da parte lo specchio e ci si dice: Ma io che sono tutte
queste cose, come tutti quanti. Cosa sono? Cosa sono?

E lì inizia il bello, lo sai.

Perché poi capisci che tu la forma a te stesso ancora te la devi dare.

E quando lo capisci allora, tu devi decidere che forma darti se no...


Ti faccio questa domanda: la memoria che forma ha?

- La memoria che forma ha?

Un evento emotivo come, che ne so, l'amore che forma ha?


- Una sfera.
Dammi una forma geometrica della rabbia per cortesia o numerica della rabbia.

- La rabbia forse tetraedrica no.. un inverno forse.

Quando poi ci occuperemo dei sigilli di Bruno e prenderemo in mano un sigillo micidiale che si
chiama “venere o amore”, tu rimarrai allibito dallo scoprire che il mondo iniziatico sa dare da
sempre da millenni sa dare forma alle proprie qualità mentali e alle proprie qualità emozionali e
questo cosa comporta? Il fatto di strutturare le nostre qualità, di possederle. Che è un brutto
termine, secondo me, però per avere idea del nostro potenziale.

Questo è il percorso di tutte le religioni e questo è il percorso di tutte le entità iniziatiche.

Dare forma all’anima. Questa non è una cosa che si sono inventati, l'hanno presa esattamente
dalla natura.

La natura quando appare, lo fa attraverso la geometria e appare attraverso geometrie prestabilite


che sono quelle da sempre. Io non dico che non bisogna fidarsi dell'umanità, dell'uomo, di quello
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che sa perché non è così sempre. Però la natura che ti tiene un pacco è un po' difficile e quindi
hanno preso come riferimento tutto quello che c'è in natura.
Ciò che si vede e ciò che probabilmente non si vede.

- Interessante osservare che il rosone non è piatto, ma ha una tridimensionalità o meglio 3 salti
dimensionali.

Stefania, giusta questa osservazione, giusta.

Il problema è che lì dentro, ciò che in termini bidimensionali viene costruito tridimensionalmente,
ha un significato quadrimensionale.

Per il fatto stesso che tu fai questo tipo di eccezione è molto importante, perché questo entra nel
percorso del simbolo, significa che tu cominci a vederci dentro.

- Oscar chiede: il tempo è una forma di vita intelligente senza corpo?

Il tempo è una forma di vita, che si sposa con tante altre forme di vita come nel corpo umano,
perché noi non siamo fatti solo di tempo, ma anche di materia anche di luce e via dicendo, che
sostanzialmente è emozionabile, perché è pensiero.

Quando faremo Gioacchino da Fiore questa cosa diventerà più chiara.

Perché gli appartenenti a quel mondo di cui stiamo parlando avevano come dire il vizietto lo
vogliamo chiamare così, ma non è giusto termine di dire al tempo ad un'entità, che è molto più
grande del tempo, che coinvolge anche il tempo, cosa volevano e come lo volevano.
Questo fa parte del mondo dei desideri.

Siccome poi l'ottava l’hanno utilizzata per scipparla in mille modi, per creare 1000 modalità di
apprendimento, PNL. Tutto quello che volete, tutto quello che volete lo possiamo estrapolare
dall’ottava.

Allora forse è meglio conoscere la matrice di tutte queste cose, quando faremo anche Gioacchino
vi renderete conto del peso di certi personaggi, di che cosa sapeva.

- Poi Cristina dice: Io mi sono persa sui tempi numeri legati alle precessioni.

Semplicemente questo, l'era precessionale si può paragonare ad un'era solare ad un anno solare;
l'anno solare è fatto da 12 mesi, dura 365 giorni; l’anno precessionale è fatto da 12 mesi tutti da
2160 anni, che sommati insieme arrivano a 25.920 anni.

Se voi prendete il rosone fate 36 braccia per 72 viene 2592 per quello che io dicevo: allora questa
cosa è la precessione. Tutto qua.

- Ho fatto questa considerazione, vediamo, non è facilissimo assorbire tante informazioni così
pregnanti.
1H59MIN
Vediamo se ho capito il filo. Che l’ottava è il linguaggio simbolico attraverso cui il non manifestato
si esprime nel manifestato in tutto ciò che esiste nell’universo e che quindi diventa il modo con il

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quale tutto si manifesta. E quindi il numero è un linguaggio, che è una relazione una geometria ed
il simbolo fanno parte dell'ottava che permette tutto ciò che esiste nel manifestato?

È esattamente questo.

Si tratta solo di impararlo, come hai detto, e si tratta ad un certo punto di lasciare la mente libera
di imparare insieme al cuore, cioè insieme all’intuito.

- Le emozioni che tu intendi è perché i nostri sensori li percepiscono attraverso la gamma dei sensi,
si esprimono più prima le emozioni e poi il pensiero?

No lì non c'è un frazionamento preciso, le due cose si confondono costantemente una nell'altra. E
devono farlo. Siamo noi che poi formalizziamo cosa scegliere tra le due.

Cioè un pensiero può essere un'evoluzione razionale di un'emozione. Ma nello stesso tempo un
pensiero è capace di creare emozioni.

Quindi tieni presente che non c'è una suddivisione netta in tutto ciò. Perché… per un motivo molto
semplice. Noi siamo una specie di corto circuito vivente, l'eccezionalità risiede nell'incompatibilità
di ciò che ha dentro, rispetto a ciò che ha fuori, è lì che nasce la sua genialità.

Ciò che ha dentro è dimensionale, ciò che ha fuori è tridimensionale; la comprensione e


l'apprendimento di far convivere queste due cose dà la saggezza all'uomo.

- Roby ci scrive: la perfezione e precisione dell'ottava in particolare del mondo naturale come o
dove si interseca con la sequenza di Fibonacci?
Questa è una domanda che va avanti però eh. È una domanda però che andrebbe affrontata col
secondo livello, però non ti voglio fare aspettare che ne so il mese di febbraio.
E’ da spiegare con molta calma e tranquillità, perché non è semplice non lo fa nessuno Roberta,
fidati, perché la maggior parte delle cose che ho dovuto mettere in piedi le ho dovute mettere in
piedi… non ci sono libri, dove dici “C'è tutto un capitolo che parla di..” no, non c'è o meglio ci sono
dei testi che possono dirti delle cose molto importanti, ma vanno analizzate, messe insieme come
un puzzle.

Allora per capire bene questa cosa serve un libro di Luca Pacioli.

Luca Pacioli era l’insegnante di Leonardo il “De Divina Proportione”.

Il “De Divina Proportione” è uno degli ultimi momenti in cui questo mondo che usa l'ottava dice
delle cose su quello che è il linguaggio dell'ottava, sull’ABC, cioè su quelle che sono le parole con
cui l'ottava parla, l'ottava non è una legge.

Tuttavia non è una legge come spacciano normalmente. No, non è una legge. È un'entità di una
complessità assoluta che parla e quando parla in questa dimensione, come in altre, utilizza delle
forme geometriche.

Le forme geometriche che utilizza sono i solidi platonici. La modalità con cui si interfaccia nei solidi
platonici è una modalità che secerne o meglio che crea una struttura matematica che
direttamente ha a che fare con il rapporto aureo; il rapporto aureo o meglio i rapporti aurei a loro
volta passano in questa realtà attraverso la sezione aurea e Fibonacci.

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I numeri di Fibonacci sono la conseguenza di una struttura platonica che è in evoluzione, quindi se
vogliamo in movimento o in trasformazione da un luogo dimensionale a questo. Qui appaiono
attraverso Fibonacci.

Però questa cosa va spiegata.

Perché la modalità con cui l'informazione dei solidi platonici qui arriva, trasformandosi in cristalli,
stelle tutto quello che volete, ginocchio o essere umano quello che volete voi. Tutto quello che
volete voi, è la spirale.

E la finalità della spirale è il cerchio, ma all'interno della spirale vi sono le informazioni dei solidi
platonici e le informazioni sui platonici coincidono con Fibonacci ed il rapporto aureo o i rapporti
aurei.

Quindi vuol dire che i numeri di Fibonacci sono dentro i solidi platonici.

Io però questa scuola l'ho fatta per non arrivare subito al dunque, perché poi quando voi avrete
chiare queste spiegazioni… Guardate che siete corazzati mica male.
Fino a 2,05 ore

E’ difficile che sia qualcosa che vi stupisca o che farete a meno di indagare perché arriva da.. avrete
così cioè che serve, gli strumenti che servono per indagare tutto quello che in qualche modo ci
viene proposto e tutto quello che ci circonda. Te lo posso assicurare. Ve lo scrivo col sangue.

Perché se per me è stato così ed è così, anche per voi sarà così.
Ho tanti difetti. Per fortuna ho le mie figlie che mi aiutano e non solo. Però questo non è un
difetto.

Oh però non ti volevo spaventare anche personalmente, se vuoi ritornarci si può fare, però per
tutti adesso no.

- Era per capire un attimo il collegamento che c'era, visto che quelli erano numeri tutto parte da
altri numeri, non mi tornava questa sequenza numerica, però c'è, è reale.

(…)

Se noi volessimo vedere l'inizio di Fibonacci attraverso i numeri che abbiamo condiviso stasera si
prende questo riferimento che si chiama lista sumera dei re e nella sua estrema sintesi lì ci sono 5
re in 8 città; guarda che se tu prendi anche solo questi due riferimenti sono già Fibonacci ed io vi
ho detto: guardate che qui c’è un otto, ma questo rosone qui dentro ha? C’era già parte della
risposta alla tua domanda.

-Andrea ti chiede: prima hai detto che la natura è presente in tanti mondi, come si sa?

Il mondo iniziatico lo sa da tanto tempo, vi dovrei far vedere un'immagine, però intanto voglio fare
questa cosa qua ce l'ho sottomano. Noi abbiamo cominciato a pensare alla presenza di altri mondi
attraverso la matematica; la religione e le religioni parlano degli altri mondi, non so se mi spiego.
Però la matematica, che è una cosa seria, ha ipotizzato ad immaginare altri mondi attraverso le
tutta una serie di performance equazionali.

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C'è un signore che si chiama Srinivasa Ramanujan questo signore qua; era un indiano che ebbe
l'opportunità e la voracità e la fortuna di lasciare l’India nel 1913 ed andare a studiare appunto le
dimensioni di altri mondi a Cambridge, perché l'India era povera.

Lui ha dato e lasciato a noi la teoria degli altri mondi o quel mondo quantistico di cui a volte noi
parliamo dell’immensamente piccolo, che ha che fare con l’immensamente probabilmente grande,
che non vediamo. Ok?

Ora io ti lascio con questa immagine, tanto la troverai registrata. Ma questo signore divenne
famoso perché arrivava queste creazioni che parlavano di altri mondi, sognando mondi religiosi.
Cioè lui sognava una dea, che era la dea Namagiri, diciamo Maria. Va bene? ok.
Quello quando la sognava, che è la terza moglie del dio Shiva, quando sogna lei gli dava dei
numeri, se qualcuno stasera prenderà al volo l'occasione se li va a giocare.
Però sostanzialmente i numeri che lui aveva durante la notte che sognava, poi durante il giorno li
utilizzava.

Quello che vedi qua, fa parte di quella nomenclatura, di quella struttura piuttosto notevole che
ormai da 80-90 anni ci accompagna, riguardante le dimensioni. Tanto è vero che noi abbiamo
immaginato, abbiamo cominciato ad immaginare, a pensare, addirittura a creare strumentazioni
che si basano su queste equazioni, tipo al laser attraverso queste equazioni modulari.
Immaginano mondi fatti da frequenze, da vibrazioni. Ed hanno chiamato queste vibrazioni
stringhe.
Allora qui hai la nascita delle stringhe o della teoria delle stringhe.

La nascita della teoria delle stringhe, di altri mondi, nasce da Srinivasa Ramanujan che parte da
questo riferimento, lo vedi questo? Questo è un otto, poi è andato avanti, siamo passati dalle
super stringhe alle stringhe bosoniche che parte dal 24. Questi sono gli stessi numeri del rosone.

Ma io penso che la cosa più bella che si possa utilizzare per immaginare dei mondi ed il modo
migliore con cui immaginare dei mondi sarà questo, quando ce ne occuperemo, con cui un pittore
che apparteneva per esempio al mondo di cui stiamo parlando, trasformò il suo mecenate.
Questo è Rodolfo II, che ha il viso della natura.
Tu vedrai spiegata da Arcimboldo al suo mecenate una visione dei mondi e del tempo, che
rappresentano la natura, che è a dir poco eccezionale, perché ti spiega come una parte di noi sia
destinata a non morire mai.

Ed è una parte di noi, che è capace di vivere in luoghi dove non c'è il tempo e lo spazio o le
stagioni, perché c'è la distanza o perché sono suddivise che questo è il mondo bidimensionale che
utilizzano insieme.
Guarda bene questa immagine. Lo sai che questo signore si chiama vertumno? Era il dio delle
quattro stagioni degli Etruschi, il dio ha dentro di sé tutte le stagioni fuse insieme.

Ci sono dei mondi ed il mondo iniziatico lo sa e loro lo sanno dove ciò avviene.
Quello che comporta sapere ciò è quello che a me interesserà in questi mesi, perché a me non
interessa che voi sappiate, secondo non me ne fotte niente che voi fate una cena e fate un
figurone “io so cosa è la precessione”.

- Tiziana ci chiedeva perché questi numeri se sommati algebricamente danno come somma 9?

E allora facciamo di nuovo una risposta con un’immagine veloce. Va bene? Penso che sia la cosa
migliore da fare.
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Io ho scritto un libro su un signore che si chiama Dalì, lo avete mai sentito nominare? Faremo la
lezione su Dalì.

Siccome la domanda è interessante importante… Dalì fa questo quadro perché fantastico gli
chiederanno maestro. Ma che cos'è sta cosa qua? e lui dirà questi sono 8 cubi ed il Cristo che sta
lassù è il nono cubo È un modo con cui dire che le dimensioni si incarnano nella tridimensionalità e
nel figlio più prelibato ed importante della tridimensionalità, che è l'essere umano. Quello è il 9.

Noi siamo al di là del 7 più uno, siamo l’8+1, è l'ottava che arriva al compimento ed al
concepimento di sé stessa.

- Cristina chiede: in che modo la memoria è collegata al simbolo?

Pensa che 3 anni fa da Stoccolma se ne escono e quando proprio a livello scientifico, ci siamo
accorti che noi l’umanità quando si occupa di inserire un qualche cosa in termini mnemonici in una
forma, è come se inserisse le immagini in una specie di esagono.
Quindi la scienza ha cominciato a dire che la mente potrebbe avere una forma che sarebbe
esagonale, fatta da tante cellette esagonali, questa cosa qua il mio mondo lo dice da millenni e si
chiama il palazzo della memoria.
Cosa voglio dire? che sostanzialmente se noi non diamo una forma la memoria, questa che non ha
forma, la perdiamo; quindi inserire le nostre immagini i ricordi in un contesto spaziale, che ha
forma, dà alla memoria la capacità di esistere.

- Jessica chiede: che significato hanno quei cerchi nei cerchi del rosone. Cosa simboleggiano?

I cerchi nei cerchi simboleggiano una figura che non è sferica.

Vai a vedere quella che noi definiamo ipersfera e poi ne parliamo nelle prossime puntate.

- Claudia ci chiede: i cerchi del rosone sono connessi alla spirale?

Sono esattamente la stessa cosa.

- Stefano ci dice: quindi la natura ha un'anima?

La natura non solo un'anima, ma la natura pensa e comunica e non comunica solo attraverso i suoi
esempi come può essere gli animali e le piante non comunica in modo molto più sottile molto più
pertinente. Perché la mente è una multipla pluridimensionale cui apparteniamo. Noi siamo solo
foglie di questo albero così immenso.

- Sempre Claudia: la tridimensionalità è l’espressione della spirale sottesa?

Allora la dimensionalità può e l'espressione della spirale sottesa è l'espressione di un'informazione


quadrimensionale.

Ok. Ho terminato le domande e ti ringraziano.

È stato super affascinante veramente. Grazie, ciao, ciao, grazie.

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