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il ridente
Democrito un presocratico anomalo
Perchè dunque definirlo un presocratico, cosa che è accaduta già a partire dalla
tradizione storiografica aristotelica?
Perchè si è occupato di ricerche naturali come i precedenti filosofi, mentre i sofisti e Socrate spostano
l’impegno filosofico nel campo dell’umano. Democrito risulta quindi più arretrato rispetto al dibattito
culturale dell’epoca anche se la sua influenza filosofica è stata enorme
Come nasce la filosofia di Democrito
In polemica con Zenone che concepiva la divisibilità all’infinito di cose e spazio (in senso
matematico-geometrico),e per superare i paradossi che impedivano di concepire la molteplicità e il
movimento, Democrito oppone la sua teoria degli atomi: realtà indivisibili non perchè non abbiano
grandezza e non sia concepibile teoricamente dividerli ma perchè essi di fatto non si lasciano ulteriormente
dividere e oppongono una insuperabile resistenza per la loro pienezza e solidità (in senso fisico). Da,
quindi, una deduzione della sua teoria e non una prova empirica, infatti non aveva certo potuto osservarli
Gli atomi sono privi di determinazioni qualitative. Non esistono atomi di ferro, di
legno, ma solo atomi omogenei tra loro e diversi solo quantitativamente
Le differenze tra gli atomi si riconducono a tre specie come ci spiega Aristotele con l’esempio
dell’alfabeto
Così si origina l’universo, il nostro mondo e tutti gli infiniti mondi: con un processo rigorosamente
MECCANICO e DETERMINATO dal quale è esclusa ogni finalità ( di qualsivoglia ente esterno alla natura,
dio compreso). Il movimento degli atomi è infatti del tutto casuale
Perchè ?
Non a causa della materialità degli atomi. Una vera e propria distinzione tra materia e spirito ancora
non esisteva e quindi neanche la riduzione dello spirito a materia. Inoltre gli atomi pur essendo corporei
sono fuori dall’esperienza sensibile tanto quanto le idee platoniche, tanto è vero che democrito chiama
gli atomi tanto “corpi indivisibili” quanto “forme indivisibili (éide)”
Bensì a causa della sua idea dell’irriducibilità di ciò che è reale a ciò che è pensabile, come abbiamo
visto, in polemica con Zenone; essere e pensiero sono due ambiti completamente diversi ed eterogenei,
ciò che è nel pensiero non può essere riversato nell’essere; e naturalmente nella sua concezione
meccanicistica dell’universo
La gnoseologia o teoria della conoscenza
Se gli atomi non hanno qualità fisiche (non sono bianchi o neri) e sono
inalterabili ( non diventano caldi o freddi) come si spiegano le qualità che
noi vediamo nel mondo sensibile ?
Esse non sono per natura ma per convenzione: i sapori, i colori, esistono solo soggettivamente cioè
come incontro di determinate forme atomiche con i nostri organi di senso, che variano da individuo ad
individuo; dagli atomi rotondi viene il dolce e così via, ma il dolce, l’amaro, il colore, il caldo, il freddo
sono solo per convenzione o opinione, mentre per natura e secondo verità sono solo gli atomi ed il
vuoto
Ne discende che anche il pensiero non è altro che movimento di atomi. La conoscenza razionale è
diversa soltanto quantitativamente da quella sensibile (e non qualitativamente come in Platone). Senso e
ragione non sono altro che variazioni corporee e la conoscenza sensibile è la base e la garanzia di quella
razionale
La conoscenza parte dalle sensazioni: esse sono modificazioni causate in noi dalle cose esterne
mediante il contatto. Dai corpi emana un certo effluvio atomico che produce nell’aria interposta tra il
senziente e il sentito un’immagine (éidolon), anch’essa materiale che penetra negli organi di senso, I
sensi ci danno quindi non la realtà com’è in se ma come appare attraverso l’immagine.
Per questo motivo la conoscenza sensibile rimane oscura. mentre la conoscenza più genuina è quella
razionale che arriva dove i sensi non sono in grado di arrivare; quest’ultima infatti è in grado di stabilire le
qualità oggettive della realtà, cioà quelle relative alla grandezza, forma, ordine e posizione degli atomi
L’Etica
Democrito ebbe una visione positiva del progresso umano, come dimostrano le sue indagini sul
linguaggio (introduce per la prima volta l’idea che sia convenzionale), la società umana e lo stato
L’obiettivo finale cui aspirare è la felicità che egli immagina come una tranquilla disposizione d’animo,
dominio sulle passioni e sui sensi, come misura e proporzione capaci di evitare i grandi turbamenti, i
desideri impossibili.
L’ideale a cui le massime democritee si ispirano è quello di una serena razionalità, senza arrivare però
all’ascetismo. Benché sia un’etica individualistica esprime un atteggiamento di conciliazione con il
mondo. Ci insegna che bisogna avere più cura dell’anima che del corpo. per Democrito trovare una
spiegazione causale è più importante che diventare padroni dell’impero persiano