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DEMOCRITO

il ridente
Democrito un presocratico anomalo

● Nasce ad Abdera, in Tracia, nel 460 a.c.


● muore nel 370 a.c.. trent’anni dopo Socrate

Perchè dunque definirlo un presocratico, cosa che è accaduta già a partire dalla
tradizione storiografica aristotelica?

Perchè si è occupato di ricerche naturali come i precedenti filosofi, mentre i sofisti e Socrate spostano
l’impegno filosofico nel campo dell’umano. Democrito risulta quindi più arretrato rispetto al dibattito
culturale dell’epoca anche se la sua influenza filosofica è stata enorme
Come nasce la filosofia di Democrito
In polemica con Zenone che concepiva la divisibilità all’infinito di cose e spazio (in senso
matematico-geometrico),e per superare i paradossi che impedivano di concepire la molteplicità e il
movimento, Democrito oppone la sua teoria degli atomi: realtà indivisibili non perchè non abbiano
grandezza e non sia concepibile teoricamente dividerli ma perchè essi di fatto non si lasciano ulteriormente
dividere e oppongono una insuperabile resistenza per la loro pienezza e solidità (in senso fisico). Da,
quindi, una deduzione della sua teoria e non una prova empirica, infatti non aveva certo potuto osservarli

Nonostante l’atomismo riprenda molti aspetti della filosofia eleatica:


poichè gli atomi costituiscono il mondo dell’essere essi sono eterni, immutabili, inalterabili, indivisibili
(à-tomos), non immobili ma al contrario in movimento (anche se non è ben chiaro come il movimento abbia
inizio)

al contempo ne costituisce la dissoluzione:


● poiché gli atomi per muoversi hanno bisogno del non essere, del vuoto, ovvero di ciò che è opposto
alla pienezza dell’atomo. Ne deriva che il vuoto o non essere è reale tanto quanto l’essere altrimenti il
movimento sarebbe impensabile come nell’immoto uno di parmenide. Inoltre senza un vuoto che
separa le cose esse non potrebbero esistere come molteplicità ma, di nuovo, come l’uno- tutto
parmenideo.
● poiché non individua un solo principio (monismo) come fondamento della realtà ma una molteplicità di
principi (pluralismo): gli atomi.
Caratteristiche degli atomi
La realtà è costituita da una infinita molteplicità di atomi eterni ed eternamente in
movimento nel vuoto

Gli atomi sono privi di determinazioni qualitative. Non esistono atomi di ferro, di
legno, ma solo atomi omogenei tra loro e diversi solo quantitativamente

Le differenze tra gli atomi si riconducono a tre specie come ci spiega Aristotele con l’esempio
dell’alfabeto

per misura o forma per contatto reciproco


per direzione o
come la lettera A è o ordine
posizione
diversa dalla lettera N come AN ed NA
come N e Z
La cosmologia
Nascita, alterazione e morte non sono altro che unione e separazione di atomi. Essi infatti sono in
parte lisci, in parte angolosi, in parte ricurvi, urtandosi si aggregano e sommano o rallentano il loro
movimento. Dovunque si crea un vuoto, accorrono grandi quantità di atomi che producono un
vortice il quale unisce insieme gli atomi simili per grandezza e figura. Quelli grandi tendono a
disporsi al centro del vortice perchè oppongono una maggiore resistenza, quelli più piccoli alla
periferia

Così si origina l’universo, il nostro mondo e tutti gli infiniti mondi: con un processo rigorosamente
MECCANICO e DETERMINATO dal quale è esclusa ogni finalità ( di qualsivoglia ente esterno alla natura,
dio compreso). Il movimento degli atomi è infatti del tutto casuale

meccanico perchè: tutti i fenomeni vengono determinato perché: l’aggregazione e la


spiegati attraverso il movimento dei corpi nello disgregazione dei corpi avviene secondo leggi di
spazio, ogni movimento è il prodotto di un causa-effetto, quindi in modo necessario, secondo
movimento precedente; gli atomi comunicano il un’unica modalità possibile, fuori da ogni libertà di
movimento urtandosi reciprocamente, scelta: tutto è rigorosamente determinato ab aeterno
aggregandosi e disgregandosi da quanto è già accaduto
Il materialismo

Democrito è considerato il fondatore del materialismo

Perchè ?

Non a causa della materialità degli atomi. Una vera e propria distinzione tra materia e spirito ancora
non esisteva e quindi neanche la riduzione dello spirito a materia. Inoltre gli atomi pur essendo corporei
sono fuori dall’esperienza sensibile tanto quanto le idee platoniche, tanto è vero che democrito chiama
gli atomi tanto “corpi indivisibili” quanto “forme indivisibili (éide)”

Bensì a causa della sua idea dell’irriducibilità di ciò che è reale a ciò che è pensabile, come abbiamo
visto, in polemica con Zenone; essere e pensiero sono due ambiti completamente diversi ed eterogenei,
ciò che è nel pensiero non può essere riversato nell’essere; e naturalmente nella sua concezione
meccanicistica dell’universo
La gnoseologia o teoria della conoscenza
Se gli atomi non hanno qualità fisiche (non sono bianchi o neri) e sono
inalterabili ( non diventano caldi o freddi) come si spiegano le qualità che
noi vediamo nel mondo sensibile ?

Esse non sono per natura ma per convenzione: i sapori, i colori, esistono solo soggettivamente cioè
come incontro di determinate forme atomiche con i nostri organi di senso, che variano da individuo ad
individuo; dagli atomi rotondi viene il dolce e così via, ma il dolce, l’amaro, il colore, il caldo, il freddo
sono solo per convenzione o opinione, mentre per natura e secondo verità sono solo gli atomi ed il
vuoto

Questa distinzione richiama la distinzione galileiana tra qualità primarie e secondarie.


Richiama anche però la distinzione parmenidea tra mondo della verità e mondo dell’opinione
Gnoseologia 2
Secondo Democrito l’anima è materiale quanto il corpo, infatti sarebbe costituita
anch’essa da atomi anche se sottilissimi.

Ne discende che anche il pensiero non è altro che movimento di atomi. La conoscenza razionale è
diversa soltanto quantitativamente da quella sensibile (e non qualitativamente come in Platone). Senso e
ragione non sono altro che variazioni corporee e la conoscenza sensibile è la base e la garanzia di quella
razionale

La conoscenza parte dalle sensazioni: esse sono modificazioni causate in noi dalle cose esterne
mediante il contatto. Dai corpi emana un certo effluvio atomico che produce nell’aria interposta tra il
senziente e il sentito un’immagine (éidolon), anch’essa materiale che penetra negli organi di senso, I
sensi ci danno quindi non la realtà com’è in se ma come appare attraverso l’immagine.

Per questo motivo la conoscenza sensibile rimane oscura. mentre la conoscenza più genuina è quella
razionale che arriva dove i sensi non sono in grado di arrivare; quest’ultima infatti è in grado di stabilire le
qualità oggettive della realtà, cioà quelle relative alla grandezza, forma, ordine e posizione degli atomi
L’Etica
Democrito ebbe una visione positiva del progresso umano, come dimostrano le sue indagini sul
linguaggio (introduce per la prima volta l’idea che sia convenzionale), la società umana e lo stato

L’obiettivo finale cui aspirare è la felicità che egli immagina come una tranquilla disposizione d’animo,
dominio sulle passioni e sui sensi, come misura e proporzione capaci di evitare i grandi turbamenti, i
desideri impossibili.

L’ideale a cui le massime democritee si ispirano è quello di una serena razionalità, senza arrivare però
all’ascetismo. Benché sia un’etica individualistica esprime un atteggiamento di conciliazione con il
mondo. Ci insegna che bisogna avere più cura dell’anima che del corpo. per Democrito trovare una
spiegazione causale è più importante che diventare padroni dell’impero persiano

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