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Alceo, invece, viene nuovamente esiliato da Pittaco
probabilmente per le accuse pesanti che il poeta rivolge a
Pittaco.
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L’unione tra i membri del gruppo è garantita da alcuni elementi
in comune: l’età, innanzitutto (perché abbiamo detto che il
simposio è per soli maschi adulti, ma tra gli adulti si
distinguono gli adulti che sono anche protagonisti della vita
politica e il gruppo dei più giovani che sono soltanto l’oggetto
delle attenzioni e degli amori degli uomini più anziani); un’altra
a nità sono ovviamente le idee politiche e allargandoci anche i
gusti del cibo, del bere, le modalità di corteggiamento (modi di
vivere in generale).
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Le linee essenziali dei componimenti di Alceo sono: l’odio per i
nemici, il rispetto del codice aristocratico (l’onore in battaglia,
l’ospitalità), l’inevitabilità del destino e quindi la reazione alle
avversità della vita, e in ne l’impegno politico (impegnare tutto
se stesso per a ermare la propria visione politica).
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Come Sa o, anche Alceo non disdegna la componente mitica,
in particolare attinge all’epica omerica (tra l’altro perfettamente
coerente con i temi guerreschi e militari che tratta). Per
esempio, in un frammento rievoca la vicenda di Elena,
disprezzando la donna per essere adultera e aver causato una
guerra; in un altro componimento riporta lo stupro di
Cassandra da parte di Aiace Locrese.
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Frammento 129 Voigt
I critici antichi consideravano i frammenti di Alceo come “fanti
della guerra civile”, perché scandiscono le vicende delle varie
fazioni che si scontrano a Lesbo. Sono componimenti che
grondano odio e faciosità, sono pieni di odio verso gli avversari
che vengono additati come il massimo della deprecabilità. Non
è un odio letterario, ma è l’emozione violenta di un gruppo che
si rinsalda nell’individuare un nemico comune.
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Frammenti 332-348 Voigt
Costituiscono una vera e propria invettiva eseguita davanti agli
amici riuniti in simposio e ricalca lo schema della poesia del
biasimo, quindi stile archilocheo.