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INGLESE TRADUZIONE:
L'Agnello (1789)
Il poema è composto da 20 versi, la voce parlante di un bambino chiede a un agnello se
sa chi è il creatore. Elenca tutti i doni che questo creatore ha elargito all'animale: vita, cibo,
bevanda, lana per proteggerlo dal freddo e una "voce tenera". Il bambino si identifica con il
bambino Cristo. Il creatore è ovviamente dio, amorevole e generoso, innocente e puro
come un bambino. L'Agnello è un simbolo dell'innocenza dell'infanzia e allo stesso tempo
un vero animale e un'immagine simbolica. È perfettamente felice perché vive in uno stato
naturale di libertà e rappresenta il potere libero dell'immaginazione. Gli elementi sonori
utilizzati (allitterazioni, assonanze, ritmo, rime), contribuiscono a sottolineare il riferimento
al legno dei bambini, suggerendo una somiglianza con filastrocche, ma evocano anche il
linguaggio della preghiera e suggerire un'idea di armonia.
La Tigre (1794)
Il simbolismo della Tigre di Blake non è facile da interpretare. Alcuni critici l'hanno vista
come un'immagine dell'energia creativa della vita umana, che aspira ad una forma
geometricamente perfetta, simboleggiata dalla Tigre. Ma per Blake questa simmetria è le
forze contraddittorie e complementari del bene e del male (la bellezza della creazione e il
terrore della distruzione) che sono impossibili da separare. È così che Blake vedeva la
rivoluzione francese: la possibilità di una libertà assoluta che non poteva essere separata
dal terrore e dalla violenza che provocava. La libertà e la rivoluzione sono gloriose, perché
sono energia, ma sono anche terribili perché conducono alla morte e all'orrore. Come
opposti, si riflettono a vicenda.
L'agnello è l'armonia, e la Tigre è il suo contrario, la disarmonia della violenza e della
distruzione. Allo stesso tempo, sono simili perché anche la rivoluzione (la Tigre) è
innocente come l'impulso distruttivo di un bambino. È importante vedere come le due
figure dell'Agnello e della Tigre si riflettono a vicenda. In alcune immagini rappresentative
del poema, il volto animale è simile a quello dell'Agnello per mostrare quanto fossero
collegate le due idee.
INGLESE:
ITALIANO:
GIUSEPPE UNGARETTI
Lo stesso divario presente tra armonia e disarmonia lo si vede anche tra la morte e la vita,
il buio e la luce, così come si può notare nella lirica “I fiumi”, nella quale sono evidenti le
due opposizioni fondamentali dell’immaginario di Giuseppe Ungaretti poc’anzi citate
(quella fra il deserto e l’oasi, fra l’aridità e l’acqua, fra la morte e la vita e quella fra il buio e
la luce). Al centro vi è il tema dell’armonia che si manifesta, nella sua completezza, nel
“fiume”, da cui si sviluppa l’itinerario memoriale condotto dal soldato per la ricerca di
un’identità storica smarrita che lo ha portato in una condizione di alienazione.
La poesia ripercorre la biografia storico familiare di Ungaretti con i quattro fiumi: Serchio,
Nilo, Senna, Isonzo, che rappresentano le tappe fondamentali della vita del poeta.
Attraverso questi fiumi Ungaretti ci mostra una rappresentazione del proprio “io” attraverso
la quale egli riesce a riconoscere se stesso e la propria identità storica, civile, morale e
culturale.
La lirica ha un carattere autobiografico. In un momento di tregua della guerra, il poeta
ricorda la sua immersione nelle acque dell’Isonzo, che rappresentano l’elemento
primordiale che lo riconcilia con la vita e che gli consentono le acque di ricapitolare la sua
vicenda e di comprenderne il senso, ritrovandosi in armonia con gli elementi della natura.
ARNOLD SHONBERG
Arnold Schonberg è certamente il "compositore del XX secolo" per definizione: è stato
fondatore e membro della "Seconda Scuola di Vienna", ovvero la scuola musicale fondata
all'inizio del XX secolo nella capitale austriaca.
I suoi esponenti più importanti furono i suoi allievi Alban Berg e Anton Webern. All'inizio
del XX secolo, Vienna era il principale centro di rinnovamento artistico e culturale
dell'Europa centrale. In questo clima di rinnovamento, Mahler e soprattutto Wagner,
avevano definitivamente messo in crisi tutte le "forme lessicali musicali" fino ad allora in
uso (tonalità, consonanza, melodia tradizionale, ritmo, struttura); in questo modo la musica
si staccò dalla realtà.
In questo clima di "apertura intellettuale" Schoenberg trovò lo spazio per sviluppare le sue
teorie basate sulla ricerca di un nuovo tipo di linguaggio staccato dalla tonalità. I suoi due
studenti più importanti, Webern e Berg, che all'inizio adottarono il sistema tonale "Armonia
Tonale", si convertirono all'atonalità e all'uso della dissonanza sistematica nella ricerca
della "disarmonia". Tuttavia, è solo con la pubblicazione delle teorie di Schönberg nel
Manuale dell'armonia che abbiamo la nascita e la consacrazione del Dodecafonia". Inoltre,
introdusse anche le prime composizioni seriali non tonali nei primi anni venti. Quel nuovo
sistema compositivo era il punto di approdo della Seconda Scuola di Vienna.
TEC:
I BATTIMENTI
Nei battimenti, il tasso di variazione di intensità del suono percepito, è determinato dalla
differenza di frequenze tra i due suoni. Il principio dei battimenti, se ben utilizzato, può
essere piacevole, perché dà un interesse al suono prodotto dando il suo "movimento
oscillante" più o meno regolare. Quando nei battimenti, superati i limiti di 10 Hz, si inizia ad
aumentare la distanza tra le due frequenze, si comincia ad approcciare un altro fenomeno
sonoro chiamato Roughness, in cui il suono può apparire "sgradevole" perché
caratterizzato da una certa asprezza nell'ascolto. Quando una frequenza aumenta fino a
raggiungere il semitono, il fenomeno sonoro del Roughness scompare e il suono inizierà a
diventare più piacevole. La differenza di frequenza tra le due onde che danno vita al
fenomeno dei battimenti, è quella che chiamiamo "disarmonia" proprio per la durezza
dell'ascolto delle due onde di frequenze diverse; invece, l'armonia è quando l'onda
aumenta per raggiungere il semitono e quindi l'ascolto sarà meno aspro e più piacevole da
ascoltare.
FISICA: