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In che direzione va il regolismo del secondo Cinquecento? Aristotelismo.

L’Aristotelismo impone due questioni fondamentali:

1. imitazione (l’arte è imitazione; si distingue fra imitazione della natura e imitazione dei
buoni autori; il primato è dato alla seconda, che è la base di ogni classicismo)

2. vero e verisimile (il vero è proprio della storia, il verisimile è proprio dell’arte; l’arte
esprime l’universale)

Tuttavia: in questo periodo i teorici insistono sempre di più che l’arte deve basarsi sul vero,
cioè la creazione poetica deve dipendere o dalla storia o dalla morale religiosa.

La Poetica di Aristotele

• La riscoperta della Poetica di Aristotele (filosofo greco del IV secolo a.C.) avviene
solo nel periodo umanistico-rinascimentale.

• La traduzione latina di Giorgio Valla (1498) è fondamentale per la riscoperta della


Poetica e con questo è iniziata la diffusion(širenje) delle idee aristoteliche e la
riflessione teorico-critica legata ad esse.

• Ci sono molte opere nate grazie alla Poetica :

• Francesco Robortello - il commento completo in latino della Poetica


di Aristotele (1548)

• Ludovico Castelvetro - la Poetica d’Aristotele volgarizzata e sposta


(1570)

• Della Poetica di Aristotele ci rimane un solo libro.


- In questo libro sono trattati (obuhvaćeni) 3 argomenti :

1. l’arte poetica in generale (cap. 1-5)

2. la tragedia (cap. 6-22)

3. l’epopea (cap. 23-26)

 Nella Poetica, Aristotele esamina la tragedia e l’epica e difende la tesi della


superiorità della tragedia sull’epica.

Teorici del Rinascimento

 Difendono la tesi della superiorità dell’epica sulla tragedia.

 la tragedia mostra gli eroi dal punto di vista delle pulsioni negative nell’uomo
 l’epica mostra gli eroi dal punto di vista delle pulsioni positive, virtuose.

Unità “aristoteliche”

• I teorici del Rinascimento (fra cui Castelvetro) stabiliscono le regole delle tre unità
“aristoteliche”:

1. unità di azione- la vicenda deve riferirsi ad un unico avvenimento(događaj), si


deve concentrare su un unico eroe a cui sono aggiunti pochi personaggi

2. unità di luogo - la vicenda deve svolgersi in un unico luogo.

3. unità di tempo - la vicenda deve svolgersi in un periodo relativamente breve e


senza discontinuità.

 ATTENZIONE:

Nella Poetica non troviamo il blocco delle tre unità.

 il blocco di tre unità era creazione dei critici italiani del Rinascimento !

 Le tre unità aristoteliche erano legate alla necessità di creare un’opera verosimile
(concetto di verosimiglianza).

 A dare alle tre unità la loro forma definitiva erano i trattatisti del Rinascimento e in
particolare il trattatista Ludovico Castelvetro nella Poetica d’Aristotele vulgarizzata e
sposta (1570).

Ludovico Castelvetro (1570) definisce anche la dottrina del verosimile- la vicenda deve
essere verosimile, compiuta, conclusa. A questa esigenza sono legate le unità di luogo, di
tempo e d'azione.

Nel tempo del Tasso c’era il desiderio di modellare l’epica rinascimentale su quella
classica

o Ricordiamo il tentativo (pokušaj) non riuscito di Gian Giorgio Trissino


modellare l’epica sul modello classico:

o Gian Giorgio Trissino: Italia liberata da’ Goti (1547): poema epico
Trama: Imperatore Giustiniano libera l’Italia dai barbari ostrogoti

o - imitazione del modello omerico (Iliade)

o - rispetto delle “leggi aristoteliche”

Risultato: opera fredda, criticata.

 ma prima, i modelli epici nella letteratura italiana del Rinascimento erano:


• il poema epico-cavalleresco di Ludovico Ariosto: l’Orlando furioso (1532), opera di
straordinario successo e modello imprescindibile.

DIBATTITO SUL POEMA EROICO

- Dibattito era legato allo sforzo tardorinascimentale di definire le regole della perfetta
forma epica
Ci sono 2 gruppi:
 i sostenitori (pristaše) del poema cavalleresco (o romanzo) come forma epica
moderna
 gli aristotelici rigidi, per cui il poema eroico deve rispettare i principi aristotelici

Le caratteristiche principali del poema cavalleresco (es. Orlando innamorato di Boiardo e


Orlando furiso di Ariosto)

1. ciclo bretone e ciclo carolingio (tema delle armi e tema degli amori)
2. universo pieno di avventure (varietà); forte presenza del meraviglioso, del fantastico,
della magia
3. entralacement - tecnica narrativa usata da Boiardo e Ariosto. La narrazione viene
costantemente interrotto e poi continua in diverse storie correlate che si svolgono
contemporaneamente.

È presente immensa varietà; no unità (d’azione, tempo e luogo). I poemi cavallereschi di


Boiardo e Ariosto non rispettano questi principi.

Bernardo Tasso, padre di Torquato, ha tentato di unificare due tradizioni (tradizione epico-
cavalleresca recente(che offre varietà )e tradizione epica classica (definita attravesro le
„unità aristoteliche)) nel suo poema eroico Amadigi (1560), ma il risultato era mediocrità.

TORQUATO TASSO E IL POEMA “EROICO”

La Gerusalemme liberata (1581)


- il capolavoro del Manierismo
- pubblicato senza la sua autorizzazione
- il poema eroico
- Tasso aveva il desiderio di avvicinare il suo poema all'epica classica e il fascino della
tradizione cavalleresca (come ha fatto suo padre)

- È un capolavoro che nasce in un nuovo clima :


 ideologico (=Controriforma)
 letterario (=regolismo: dibattito sulla Poetica e sul poema epico)

- Tasso cerca l'unione tra unità e varietà: unità nella varietà - è riuscito a realizzarlo
 Unità :
o unità di luogo - la vicenda si sviluppa attorno ad un centro ideale
o unità di tempo - la vicenda è compatta nel suo svolgimento temporale,
escludendo salti e discontinuità
o unità d’azione - la vicenda è concentrata su un unico tema fondamentale

 Varietà :
o Digressioni - per evitare la monotonia, sono sempre in relazione con il
tema fondamentale..

- Il poema dev’essere come un piccolo mondo: ricco di varietà, ma infine uno,


organicamente unitario).

- Tema : poema sulla liberazione del Santo Sepolcro di Cristo in Gerusalemme.

- Struttura : 20 canti in ottave

- Stesura : sastavljanje
1. 1570-1580: Tasso lavora alla Liberata, ispirato fortemente dal clima ferrarese
(elemento encomiastico: esaltazione degli Este, come in Ariosto)

2. 1581: pubblicata (in versione scorrettissima) contro la volontà dell’autore, che


era rinchiuso a Sant’Anna, con il titolo Gerusalemme liberata scelto
dall’editore

- Trama : i crociati sono giunti alla porta di Gerusalemme.


Aladino, re di Gerusalemme, ed il mago Ismeno preparano le difese (obranu).
Il Concilio diabolico si riunisce (sastaje se) per aiutare i difensori (braniteljima)
della città (Aladino). Armida, maga, persuade (uvjerava) molti
cavalieri(vitezove) cristiani ad abbandonare il campo di Goffredo. (...)
Nello scontro supremo (glavnom sukobu) i cristiani prevalgono(nadjačavaju)
sui musulmani e corrono in massa, capeggiati(predvođeni) da Goffredo, ad
adorare il sepolcro di Cristo.

La prima crociata (1096-1099) - alla guida di Goffredo di Buglione la città venne riconquistata
dai crociati. Gerusalemme è città di alto valore simbolico, dove Gesù aveva svolto la sua
predicazione e dove era stato crocifisso.

Il proemio della LIBERATA


PRIMA OTTAVA

o Il primo verso della prima ottava della Liberata (Canto l'arme pietose e 'l
capitano) è un’imitazione di quello iniziale dell'Eneide (Arma virumque cano ;
canto le armi e l’uomo) con la presentazione dell'eroe al centro dell'opera, il
"capitano" Goffredo. Eroe senza macchia dal punto di vista religioso.

o Goffredo è presentato sin dall'inizio come guerriero perfetto, non soggetto al


turbamento delle passioni che invece seducono i suoi "compagni erranti”, e
infatti il suo compito è di riportarli sotto le insegne dei Crociati.

OTTAVE SECONDA E TERZA

o Nell'invocazione alla Musa (ott. 2-3) Tasso intende rivolgersi all'ispirazione divina:
una Musa celeste.

o Tasso giustifica anche la scelta di mescolare vero e invenzione (i "fregi" con i


quali abbellisce il vero storico), poiché i lettori si rivolgono più volentieri a un'opera
con elementi piacevoli e in tal modo egli potrà più facilmente trasmettere il
messaggio religioso del poema.

o L'autore ricorre alla similitudine del bambino malato che deve bere un'amara
medicina e che viene ingannato facendolo bere da un "vaso" i cui bordi siano stati
cosparsi con "soavi licor” (citazione da Lucrezio, De rerum natura):

o i "succhi amari" sono gli insegnamenti morali dell'opera


 - mentre le sostanze dolci sono appunto i "diletti" poetici
inseriti nella materia propriamente epica, ovvero gli
intermezzi idillici

Un confronto fra il proemio del Furioso e quello della Liberata

Argomenti :

 Ariosto: varietà della materia cavalleresca (ottava 1)

Ariosto nel Furioso fonde la materia carolingia (la virtù guerresca) con quella bretone del
ciclo di re Artù (gli amori, le avventure, la magia). Salvo rare eccezioni, le vicende narrate nel
poema non corrispondono a eventi storici reali. La materia cavalleresca è favolosa, i cavalieri
«erranti» sono spinti(pokreće ih) dal gusto dell’avventura.(okus avanture)

Il Narratore e uguale come il protagonist. Anche lui è inamorato. Furrore dei Mori, di Orlando
e del Narratore

 Tasso: unicità e storicità della materia (ottava 1)

La Gerusalemme presenta l’azione unitaria degli ultimi mesi della prima crociata (1.križ.rata)
per la liberazione del Sepolcro di Cristo. L’impresa è capitanata da Goffredo di Buglione,
personaggio storico. La materia è caratterizzata dalla centralità del motivo religioso e
dell’eterna vittoria (vječna pobjeda) del Cielo contro le forze dell’Inferno.

- Serieta’, sofferenza, forze celesti, forze infernali,

Invocazione:

 Ariosto (ottava 2): notazione autobiografica dell’invocazione (alla donna amata)

• L’invocazione a una figura femminile (la donna amata dal narratore) come Musa
ispiratrice (in realtà si tratta di una Musa che ironicamente consuma l’intelletto del
narratore) crea un parallelismo fra il narratore e il personaggio principale,
entrambi pazzi (o quasi) per amore: il narratore assume spessore di personaggio.
Quindi, l’invocazione, tradizionalmente rivolta alle muse, è qui indirizzata alla
donna amata, cui il narratore chiede di risparmiarlo dalla pazzia amorosa, almeno
fino a quando non avrà finito di comporre il suo poema.

 Tasso (ottava 2 e 3)

• a. La Musa di Tasso non è la divinità pagana della poesia: è cristianizzata.

• b. L’invocazione contiene anche una dichiarazione di poetica: Tasso subordina il


diletto (užitak) all’utile morale (moralnoj koristi), l’invenzione fantastica alle verità
della religione..

La grande differenza fra il poema epico-cavalleresco di Ariosto ed il poema eroico di


Tasso è la seguente:

per Tasso la materia del poema eroico deve venire dalla storia perché non è
possibile creare poesia alta senza un fondamento storico: la fantasia esce di scena ed
entra di scena il vero .

VERO E VERISIMILE

- Il vero poetico non è il vero storico, ma il verisimile: in poesia tutto deve essere simile al
vero (storico).

- La storia resta fondamento dell’azione (=la prima crociata), ma all’interno della verità
storica si possono raccontare storie inventate che non contraddicono la verità del
racconto (verisimile).

Modelli di Tasso

• Omero (Iliade) e Virgilio (Eneide)


ma anche:

• Boiardo e Ariosto (la tradizione del poema cavalleresco ferrarese e ruolo


fondamentale del meraviglioso)

VERISIMILE E MERAVIGLIOSO

Tasso risolve la contraddizione :

- Ciò è possibile se il meraviglioso è conseguenza (posljedica) della volontà divina:


in Tasso il meraviglioso diventa “meraviglioso cristiano”

Dal meraviglioso di fantasia, al meraviglioso di origine religiosa (forze celesti e forze


diaboliche) (nebeske I đavolske sile).

Una struttura di compromesso

1. la GL corrisponde agli ideali del poema epico classico:

o in 20 canti come Eneide,


o un eroe centrale
o unità d’azione: crociata; unità di tempo: ultimi mesi di guerra; unità di luogo: tutto
ruota intorno a Gerusalemme
o fra i cavalieri ci sono personaggi inventati ma anche personaggi storici

2. la GL conserva tratti della tradizione epico-cavalleresca:

o centralità dell’amore (lirismo amoroso)


o il meraviglioso (ma: meraviglioso cristiano)
o il motivo della peripezia (iznenadna i neočekivana promjena situacije)
o Uno dei personaggi più importanti Rinaldo, non è storico ma d’invenzione (fine
encomiastico: progenitore degli Este).

IN GENERALE : unità nella varietà.

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