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Aulo Persio Franco (34 d.c-62 d.

c)
Nacque a Volterra, Etruria nel 34 d.C, di origini Nobili, non entrò mai nella cerchia di Nerone. A 12 anni si
trasferisce a Roma,dove studia con ottimi maestri.A 16 anni diventa allievo del filosofo storico al Anneo
Cornuto per poi diventare anche suo amico.Muore nel 62 d.C a 28 anni per cause naturali e non a causa di
Nerone.Scrisse sei satire, uniche opere arrivate fino a noi .
Satire
Precedute da un breve testo in ​choliambi ​(Versi particolari) che secondo alcuni filologi potrebbe essere un
prologo raccolta per altri un epilogo. Significative perché contengono la dichiarazione di poetica di Persio Cioè
le motivazioni che hanno spinto il poeta scegliere la satira.
Il poeta rifiuta la poesia di ispirazione divina cioè la poesia epica e tragica,e sostiene la poesia satirica più
aderente alla realtà.
L'argomento preferito da Persio è la società romana del suo tempo, di cui il poeta vuole rivelare le debolezze i
vizi.Le satire sono riflessioni di vita quotidiana arricchite da brevi riflessioni morali.Il tema dei singoli
componimenti non risulta chiaro.Diciamo che l'autore vuole esprimere il proprio giudizio con l'accostamento di
scene particolari per suscitare diverse emozioni nel lettore.Vi è una minuziosa descrizione delle varie Forme
del Vizio, viene descritto come qualcosa di osceno tramite termini appartenenti alla sfera lessicale del Campo
del corpo e del sesso .Versi dominati dal disprezzo verso chi si comporta immoralmente .
STILE:​Contorto di difficile comprensione,poesia difficile ricca di metafore.
ALTRE OPERE:​Vengono pubblicati successivamente da Cesio Basso una tragedia “ vescio”, Libro di viaggi,
versi in onore della suocera del senatore stoico Trasea Peto.
Confronto con gli altri Poeti:
Lucillio:​In un periodo in cui a Roma c'era la Repubblica, inventore della satira, lui poteva polemizzare nei
confronti della società anche con attacchi violenti, e nessuno gli impediva di fare questo.
Orazio: ​più mite e tranquillo, andava d'accordo con imperatore Augusto, i suoi scritti erano ironici non troppo
satirici.
Persio: ​Opera in un periodo in cui non sono ammesse e polemiche.Descrive nel dettaglio.Esempio satira 3.
I CONTENUTI DELLE SATURAE
CHOLIAMBI​:Persio dice di non avere ricevuto come altri un'investitura poetica e che preferisce lasciare ai
poeti del passato i luoghi e gli onori della tradizione greca.
SATIRA I:​ L'autore critica il facile successo di alcuni poeti dell'epoca, principianti e imitatori, esprimendo il
fermo proposito di dedicarsi a una poesia moralmente impegnata, che riprenda le orme della satira di Lucilio e
di Orazio e abbia come modelli greci gli autori della commedia antica.
SATIRA II​:È dedicata all'amico Macrino e affronta il tema delle richieste da rivolgere agli dèi. Secondo il poeta
bisognerebbe chiedere i doni veramente importanti, come la salute fisica e le virtù, e farlo apertamente e con
semplicità, una differenza di coloro che pregano in silenzio, per non far udire le loro richieste inconfessabili.
La satira è dunque un attacco alle forme ipocrite e formali di religiosità di chi attribuisce agli dèi le stesse
bassezze e le stesse brame degli uomini, scambiando i sentimenti veri con la superstizione.
​Satira​ ​III:​ Ha per argomento la necessità di non sprecare la vita nell'ozio e nei vizi e parla di un giovane ricco
e annoiato che resta a letto a poltrire fino a tarda ora, ignorando lo studio della morale stoica, la sola che
possa dare un senso alla giovinezza, indirizzandola verso la virtù.
Satira IV​:​Si compone di due quadri e affronta il tema del nosce te ipsum(conosci te stesso). Nella prima parte
è riportato un dialogo tra Socrate e Alcibiade, nel quale il maestro rimprovera il discepolo, perché si occupa di
politica senza possedere la necessaria saggezza, e rincorre vanamente gli umori della folla, confidando solo
nella propria bellezza. La seconda parte è invece un'esortazione a coltivare la pratica dell'autocoscienza e a
non criticare continuamente i vizi altrui, senza aver prima conosciuto a fondo il proprio animo.
Satira V​:​ Dedicata a Cornuto, è la più lunga e risulta, come la precedente, divisa in due sezioni. Nella prima il
poeta torna a condannare i toni eccessivamente gonfi della poesia epica e di quella tragica e dà di se stesso
un profilo ispirato alla modestia, alla riservatezza e alla coltivazione delle amicizie. Nella seconda sezione
viene trattato il tema della libertà d'animo, scopo della ricerca filosofica, specialmente di marca stoica.
Satira VI​:​ È indirizzata all'amico poeta Cesio Basso. Persio si trova a Luni (tra Sarzana e Marina di Carrara) e
da li indirizza questa specie di epistola, nella quale biasima sia il vizio dell'avarizia sia quello opposto della
prodigalità, sostenendo che sia necessario rispettare il giusto mezzo e conquistare così la metriotes , il
«senso della misura», che consiste nel saper sempre usare la moderazione, conformemente a quanto
consigliato dalla saggezza stoica.
Petronio (27-66):
Tacito→A ​ lla fine del 1 secolo,lo storico di nome Tacito racconta la storia dell’epoca di nerone.Tacito ci parla
​ etronius Arbiter Elegantiae come modello di eleganza,e ci racconta la sua vita.Tacito ci parla soprattutto
di ​ P
degli ultimi anni della sua vita e della sua morte.Petronio era console,coetaneo di Lucano e Persio. Viene
descritto come un uomo che amava la vita lussuosa e che amava l’ironia .Era uno spirito
libero,stravagante.​Entrò in conflitto con Nerone ​,venne condannato alla congiura dei Pisoni e muore nel 66
d.C .
Tradizionalmente ​il condannato dall’imperatore che si suicidava lasciava un testamento per chiedere perdono
a Nerone,altrimenti l’imperatore si sarebbe accanito contro la famiglia del condannato.
Petronio ​è diverso.Si taglia le vene e ricuce la ferita.Nel suo testamento non sono presenti scuse ma
accuse contro Nerone.
Difficile Sapere chi ha scritto il Satyricon:opera più importante della letteratura Latina​ ​Su questo discorso si
sviluppano due tesi :
TESI UNIONISTA ( vuole che lo stesso Petronio della quale ci parla uno storico del I secolo,
ovvero Tacito sia lo stesso che ha scritto il Satyricon):
Qesta ha numerosi indizi che la lasciano dedurre come ad esempio riferimenti a luoghi e persone del
I secolo d.c, riferimenti al Bellum civile di Lucano con una la cura dei particolari descritti che
difficilmente possono essere riconducibili ad un autore del ⅔ secolo d.c come sostiene la tesi
divisionista. Riferimenti alla presa di Troia che era stata anche cantata da Nerone, tutti indizi che
fanno pensare che quest’opera si stata scritta dal Petronio Arbitrio di eleganza come ci parla
Tacito.​Secondo questa tesi l’opera anticipa il modo di scrivere del 2 secolo.
​Tesi DIVISIONISTA: Periodo medievale diverso da perido Tacito
: ​un solo indizio ovvero che l’opera non può essere del 1 secolo d.c. Perchè la lingua utilizzata è tipica di
opere del 2 e anche 3 secolo. I portatori della tesi unionista replicano in questo senso che Petronio ripropone
il linguaggio parlato e molto spesso utilizza termini e modi di dire che in quel secolo facevano parte soltanto
del linguaggio parlato che sarà poi utilizzato anche negli scritti solo nei secoli successivi.
Teoria Codice: .​ Il riferimento a Petronio Arbitrio è presente nella biblioteca medievale.L'opera è stata scritta
diverse volte dai medievali,in un codice c’è il suo nome.Questa teoria daterebbe Il Satyricon al II-III secolo
d.C,in un’epoca lontana da quella studiata al momento da noi.
​ atyricon: ​Primo
S
romanzo della storia della letteratura latina.Storia di vari personaggi durante un viaggio,avventura a Napoli.E
un'opera Satirica.Sono presenti favole e parti in poesia(di recita).​Opera Mista: ​romanzo satirico che può
essere inserito in vari generi letterari ​ TORIA: ​ Il protagonista è
S
Encolpio ​↣ ​unica persona capace di divincolarsi e trovare la scia stoica.è un giovane esteta povero che va
all’avventura.Si innamora di Gitone.Le sue avventure sono narrate in 1 persona.Encolpio viaggia insieme ad
Ascilto​,suo rivale in amore perchè innamorato di Gitone.Dopo varie avventure i 3 capitano in una Graeca Urbs
della Campania La parte principale dell’opera descrive il banchetto tra i tre più Trimalchione,l’organizzatore del
banchetto.​Trimalchione​ uomo vecchio e ignorante mette in mostra la sua ricchezza,viene preso in giro
dall’autore. Encolpio e Gitone incontrano l’intellettuale Eumolpo in una pinacoteca,il quale recita un carme
sulla Presa di Troia.Encolpio,Gitone e Eumolpo intraprendono altri viaggi ,si imbarcano verso Taranto ma
durante una burrasca avviene un naufragio.Si salvano e si ritrovano a Crotone.

OPERA​: ​Ci sono arrivati solo il 14,15 e 16esimo libro(.nel 1423 l’umanista Bracciolini trovo parte dell’opera
che perse nuovamente.Venne riscoperta nel 1800 dai realisti francesi e dagli autori decadentisti.La versione
da lui ritrovata uguale a quella odierna).La struttura è labirintica.Petronio adatta ad ogni personaggio il suo
registro linguistico,non esprime un giudizio morale,il narratore presenta gli eventi con naturalezza.Non vi è la
percezione che esista una morale positiva.L’autore ci offre frammenti di vita quotidiana,dandoci una visione
quasi a trecentosessanta gradi della società.Diversa dalle opere precedenti perché vi è assenza di
insegnamenti.La finalità è quella di divertire il lettore e l'autore.Sono presenti ladri che non vengono criticati
perché si divertono.Petronio essendo un grande realista​ è amato da Verga.​Anche per il modo di pensare e per
la descrizione del mondo popolare,descrizione della vita popolare che guarda agli strati bassi della
società.Amato anche da Oscar Wilde che dice l’unico perverso è colui che dice di non avere perversioni.Vi è
una descrizione economica del Realismo.Vietata nelle scuole per via dei suoi contenuti.​NOVITÀ’:​opera
anticonformista,primo romanzo.Dichiara la libertà di parlare della nostra vita apertamente anche con
volgarità.Nell’opera Petronio si rivolge al lettore dicendo ”se vi vergognate di ciò che ho scritto,sappiate che
non hanno importanza per me i Catoni di ogni tempo”​{ Catoni deriva da catone autore latino vissuto all’epoca di
cesare,persona severa,e moralista ma ipocrita.Per Petronio più una persona è rigorosa più è ipocrita. }​.Petronio
viene accusato di essere immorale ,si giustifica dicendo che non è immorale,è realista,e va contro i finti
moralisti.
Visione del mondo:​Somma di sorte,caos e vizio.Descrizione di un mondo depravato ma divertente da
rappresentare .la sorte può essere buona o cattiva,il mondo è fatto di scale c’è chi scende e c’è chi sale.Non vi
è giustizia,molto spesso chi si comporta giustamente non viene premiato.​L’opera è satirica: ​Vuole evidenziare
il mondo squallido,​vince chi merita di non vincere,perde chi merita di vincere​.VERA IRONIA​:messa in
evidenza dagli aspetti tragici.​Realismo Mimetico ad esempio Trimalchione​ parla con la sua
lingua,commettendo errori linguistici.Eumolpo parla bene perchè è un intellettuale.L’autore si mimetizza nei
personaggi. e donne ​emancipate.​Donne astute emancipate dal marito.La confusione della struttura sarebbe la
confusione della vita.Contrasto con Ariosto:nell’orlando furioso tutto riconduceva all unitarietà.La velocità con
cui viene raccontata la storia è lenta e quasi immobile.Vi è una sensazione di immobilità accentuata dalla
spazio,percepito come ​labirintico​ in cui si incrociano sempre glistessi oggetti e personaggi.La struttura
labirintica può considerarsi una metafora ,in quanto il viaggio labirintico del protagonista sarebbe una ricerca
della verità attraverso le infinite forme della degradazione umana.Non vi è un totale realismo perché vi è
carenza di descrizione totale dell’ambiente.I personaggi sono descritti in modo grottesco caricati con l’ironia.
La cena di Trimalcione: Pag 203 ​È l’episodio più esteso, originale, e famoso del​ ​Sat​yricon di
Petronio​.​ ​È giunto fino a noi integro, a differenza della maggior parte del romanzo.Illustra con distaccata
ironia, la società del tempo (I secolo d.C.), corrotta, cinica e avida e la classe emergente dei nuovi ricchi,
con la volgarità delle loro idee e del loro linguaggio.I tre protagonisti del romanzo (Encolpio, Gitone e
Ascilto) sono invitati dal retore Agamennone A partecipare alla cena di Trimalcione(rappresenta la figura
del servo arricchito). Trimalcione è un rozzo ​liberto​ arricchitosi con i commerci. Si dà goffamente le arie
di gran signore; ama circondarsi di parassiti ignoranti e di intellettuali spiantati; conserva però tutta la
volgarità derivatagli dalla sua origine e dalla sua educazione.Le portate offerte ai convitati sono incredibili
e stravaganti e suscitano in Encolpio un senso di fastidio e di disgusto.​Durante la cena, sono affrontati
discorsi di ogni genere, mentre Trimalcione si lascia spesso sorprendere e immalinconire dal pensiero della
mort​e​.A un certo punto, Trimalcione mostra interessamento per uno ​schiavo​. Questo fatto suscita la gelosia
della moglie, Fortunata, che reagisce con un grandissimo repertorio di parole grossolane.Alla fine della cena,
Trimalcione, dopo aver esaltato i notevoli successi economici conseguiti, è di nuovo assalito dal pensiero della
morte. Decide allora di imitare il proprio funerale. Indossa così un abito funebre e si distende a mo di morto,
mentre i trombettieri intonano una marcia.Il grande frastuono fa accorrere i vigili del quartiere che pongono
fine alla festa. Approfittando dell’incredibile confusione, i tre protagonisti fuggono.
L'omosessualità a Roma​:Per un romano la virilità è la massima virtù,i romani vengono cresciuti per
essere dominatori,per conquistare il mondo.Per diventare un vero romano egli doveva imporsi in
qualunque frangente anche quello sessuale.Per un romano l'espressione massima della virilità
consisteva nel sottomettere gli uomini.I romani amavano i giovani schiavi a differenza dei greci che
amavano i ragazzi liberi,Infatti per i greci amare uno schiavo non avrebbe avuto senso,perché del
ragazzo l'amante doveva fare un buon cittadino.I rapporti omosessuali a roma erano una rapresentazione
dell’etica cittadina.La passività sessuale per un uomo libero era considerata un crimine,per uno schiavo
una necessità e per un liberto un dovere.
Odissea Rovesciata:​Nel Satyricon secondo la critica si ha un rovesciamento dei contenuti narrativi e
culturali dell'odissea,perché si tratta di un viaggio senza meta precisa,compiuto da un eroe che non è
realmente un eroe che affronta pericoli e avventure che sono la parodia dei pericoli eroici.Gli Ostacoli sono
narrati come se si trattasse di pericoli mortali ma sono in realtà pericoli di poco conto quasi volgari.
La domus di trimalchione pag 206:​ Mentre la maggior parte della popolazione inurbata abitava nelle
insulae , la domus era l'abitazione signorile destinata ai nobili, ai ricchi,come nel caso di Trimalchione.La casa
del nuovo ricco esaspera le caratteristiche di lusso e di sfarzo, che toccano il cattivo gusto, ma servono
all'auto esaltazione del padrone di casa e della sua immensa ricchezza. Le illustrazioni parietali paragonano
la sua ascesa alle imprese dei grandi eroi omerici.Le pitture parietali, gli animali veri e dipinti che accolgono gli
ospiti e l'ammonimento dello schiavetto,rivela la superstizione del padrone di casa.Tra le scene dipinte 1
merita attenzione: il ritratto di trimalchione trionfante tra Fortuna e Perche,rappresenta il trionfo del possesso e
l'angoscia del tempo che passa.
La matrona di Efeso pag 230: ​Petronio riprende una storiella, che già circolava, contestualizzandola e
sviluppandone i contorni e conferendole un andamento drammatico e avvincente, approfondendo nello stesso
tempo lo spessore psicologico dei personaggi. Nasce così una vera e propria ​fabula Milesia Che diventa uno
dei testi narrativi più conosciuti e ammirati nel passato .La donna è oggetto della ricerca, il soldato è l’eroe
della vicenda, la servetta è l’aiutante dell'eroe,la narrazione è ricca di citazioni esplicite e riferimenti più
nascosti alla letteratura "alta", in particolare all'Eneide virgiliana.Per esempio nella vicenda la servetta, che
cerca di convincere la matrona a cedere alle offerte del soldato, riprende più volte le parole di Anna, che tenta
di convincere la sorella Didone ad abbandonarsi all'amore che sente- nascere per Enea.Ciò ha spinto alcuni
critici a ipotizzare che tutta la novella sia una vera e propria parodia della tragica storia d'amore narrata nel
libro IV dell'Eneide.
Trimalchione si unisce al banchetto pag 208​:​Vi è l’entrata in scena del padrone di casa che fa la sua
comparsa nella sala del banchetto: la prima sequenza, descrive gli elementi sonori che lo accompagnano e la
sorpresa dei convitati; Descrive una serie di particolari che evidenziano l'ostentata ricchezza di Trimalchione.
La seconda sequenza è prevalentemente narrativa: mostra il liberto in azione, e i suoi gesti e le sue parole
confermano l'impressione di cafoneria già emersa nella descrizione iniziale
La descrizione di Fortunata:​Fortunata viene descritta a Eumolpo da un invitato.Viene descritto il suo
cambi di status sociale,Viene descritta come una donna forte,emancipata,Trimalchione si affida
completamente a lei tanto che colui che racconta dice che se Fortunata dicesse che a mezzogiorno è buio
pesto Trimalchione ci crederebbe.Fortunata ha la testa sulle spalle,non beve e non sperpera il denaro,non ha
paura di dire ciò che pensa.
I personaggi femminili presenti nel Satyricon erano soprattutto delle serve vecchie e brutte dedite ad
arti magiche, ma soprattutto matrone pronte a prendere iniziative in qualunque momento
soprattutto per quanto riguarda l’aspetto amoroso. Quindi possiamo notare che sono delle figure
ben lontane dalle tipiche donne dedite solamente alle faccende di casa così come richiedeva il mos
maiorum, questo aspetto evidenzia il cambiamento dei tempi, e maggiore autonomia nei confronti
dei mariti (soprattutto nelle classi più elevate).

Nel Satyricon colpisce il realismo con la quale viene riprodotto un mondo degradato
attraverso un linguaggio molto crudo di alcuni personaggi, alcune esplicite descrizioni di
esperienze erotiche. Il Satyricon possiamo dire che è un ritratto di mondo che descrive le
classi sociali tipiche dell’età neroiana, un mondo nella quale domina a la corruzione e gli
istinti. Petronio offre un ritratto realistico e mimetico nel linguaggio,si passa in questo modo
dallo stile aulico alla parlata anche molto volgare. Il tutto astenendosi da ogni giudizio morale
ma comunque osservando tutto dall’alto della sua raffinata cultura.

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