Laspetto che forse colpisce pi immediatamente quello sintattico. La sintassi di
Pascoli ben diversa da quella della tradizione poetica italiana, che era modellata sui classici e fondata su elaborate e complesse gerarchie di proposizioni principali, coordinate e subordinate (tale era ancora la sintassi carducciana, e continuava ad essere quella del DAnnunzio pi aulico): nei suoi testi poetici la coordinazione prevale sulla subordinazione, di modo che la struttura sintattica si frantuma in serie paratattiche di brevi frasi allineate senza rapporti gerarchici tra di loro, spesso collegate non da congiunzioni, ma per asindeto. Di frequente, inoltre, le frasi sono ellittiche, mancano del soggetto, o del verbo, o assumono la forma dello stile nominale (successione di semplici sostantivi e aggettivi). Il linguaggio utilizzato da Pascoli fu completamente nuovo, soprattutto per la letteratura italiana, in cui persiste ancora la tradizione classica. Qui la frase si spezza; il soggetto spesso da solo, senza bisogno di un verbo che lo specifichi. Il tutto affidato a parole che riproducono suoni (frequentissime sono le onomatopee) oppure a immagini che evocano sentimenti. Possiamo quindi definirlo un linguaggio completamente innovativo nella letteratura italiana, qualcosa di istintivo, che risponde perfettamente al suo modo di esprimersi e alla sua visione della vita. VITA DANNUNZIO: (un personaggio dallo stile di vita molto disinibito, libertino e mondano, un tipo molto eccentrico e grottesco) Gabriele DAnnunzio nacque a Pescara nel 1863. Comp gli studi liceali a Prato, dove ancora studente, scrisse la prima raccolta poetica Primovere. Nel 1881 si stabil a Roma, dove soggiorn a lungo. ARoma si dedic al giornalismo, frequent gli ambienti letterari e i salotti mondani e intrecci numerose avventure amorose. Si un in matrimonio con la giovane duchessa Maria Harduin di Galllese , ma ben presto si separ. La biografia del DAnnunzio ricca di atteggiamenti ed episodi che rivelano lo sforzo del poeta di costruirsi una vita inimitabile, di fare della propria esistenza unopera darte, di realizzare in se stesso il superuomo che disprezza la vita comune e la societ in cui vive e che afferma che, solo pochi uomini eletti hanno il diritto di dominare le masse, vale a dire il popolo. Gli episodi pi significativi di questa vita singolare sono : la ricca produzione letteraria (raccolte poetiche,novelle,romanzi, opere teatrali); l elezione a deputato nel 1897 (elezione fortemente ricercata perch il mondo potesse capire che egli era capace di tutto); i numerosi amori, la relazione con Eleonora Duse, la pi famose attrice del tempo; la vita lussuosa e dispendiosa, da principe rinascimentale nella villa La Capponcina presso Firenze; il disprezzo per i creditori che gli sequestrarono la villa e lo costrinsero al volontario esilio in Francia; la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale; la perdita di un occhio, 1916, in seguito ad un incidente aviatorio; le numerose imprese militari (volo si Vienna); la marcia su Fiume, 1919, alla testa di suoi legionari (effettuata contro la volont del governo italiano per impedire che la citt venisse assegnata alla Jugoslavia.; la ricerca di titoli ufficiali (che il regime fascista gli attribu creandolo principe di Montenevoso) e il ritiro nel 1921 nella villa del Vittoriale, sul lago di Garda, dal poeta trasformata in un museo delle sue eroiche imprese, dove mor nel 1938.