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un tempo. In questo libro Natale Zappal racconta un viaggio intrapreso tra quelle impronte che ancora testimoniano lincontro fra questa terra e i suoi abitanti (umani, animali, vegetali, minerari, architettonici, archeologici, letterari, cultuali, leggendari e tradizionali): un viaggio, insomma, che si pu intraprendere oggigiorno per un itinerario che ricorda ancora il passato e la storia di questa terra. Reggio Calabria e dintorni. Viaggio nella memoria storica dellArea dello Stretto, dunque, unopera che fin dal suo titolo, primariamente, lancia una sfida a quel luogo comune, secondo il quale la bellezza di questa terra consista esclusivamente nel mare, nella montagna, nei prodotti tipici, nelle sagre. unopera che ribatte con forza a questo luogo comune: Non abbiamo soltanto il mare, la montagna, i prodotti tipici, le sagre. Abbiamo la storia e, pi precisamente, un passato che si sviluppa per pi millenni!. Ci sono recenti fenomeni politici, partitici, culturali, che potremmo definire come dei micro-razzismi, i quali affermano che il Sud ha una storia irrilevante o, peggio ancora, non la possiede. Per questo motivo, si proposto di adottare nelle scuole dei nuovi testi sui quali studiare la storia soltanto a partire dal Medioevo, esaltando (chiss per quali scopi) le gesta di popoli e di comuni del nord in difesa di quella che oggi chiameremmo Italia. Bene, in secondo luogo, lopera Reggio Calabria e dintorni. Viaggio nella memoria storica dellArea dello Stretto si oppone a questa proposta, affermando: Noi ce labbiamo una storia e anche importante, longeva. La nostra storia non va cancellata bens studiata a partire dalle scuole, e diffusa!. Natale Zappal propone un viaggio fisico, reale nel nostro passato, attraverso quei luoghi che ancora continuano a evocarlo e a riecheggiarlo, vicino ai quali si passa pi e pi volte nella vita e che ancora si continua a non vedere; un cammino concreto nellimmensa storia della nostra terra, che lautore giudica bella, utile, conveniente, in pericolo. Leggere Reggio Calabria e dintorni. Viaggio nella memoria storica dellArea dello Stretto significa fare veramente un viaggio nella nostra terra e nel nostro passato, e scoprire, per fare qualche esempio: -
che la Magna Grecia di cui Reggio faceva parte, non era suddita della Grecia, bens era un altra Grecia, pi bella, pi fiorente, pi desiderata della prima; che a Reggio vi fu un tiranno, Anassila, capace di stabilire il dominio reggino dello Stretto; che a Reggio vi fu il primo storico dOccidente, Ippi; il primo studioso dei poemi omerici, Teagene; uno dei pi grandi scultori dellantichit, Pitagora (da non confondere col filosofo), molto probabilmente autore dei Bronzi; il poeta che predisse prima di tutti la grandezza di Roma, Licofrone;
che lorigine del nome Italia proviene da Vitula (terra del vitello), nome con cui sindicava la terra tra listmo lametino-scillese e Capo Spartivento; che a Reggio si coltivava la seta e da Reggio proveniva il miglior vino bevuto in tutto il Mediterraneo; che Gaio Giulio Cesare trionf nelle Gallie grazie allaiuto di un reggino, Gaio Antistio Regino; che Reggio aveva rapporti mercantili e culturali con lantico Egitto; che le peggiori battaglie della storia furono combattute proprio a Reggio o nello Stretto, come lo spietato assedio del 387/86 ad opera di Dionisio, la battaglia della Sagra, la battaglia navale tra Sesto Pompeo e Ottaviano Augusto;
Reggio Calabria e dintorni. Viaggio nella memoria storica dellArea dello Stretto, insomma, una sfida che si rivolge allindifferenza nei confronti della nostra storia. unopera che nasce dallurgenza di diffondere e far conoscere con parole semplici il nostro passato, per difenderlo dal pericolo della dimenticanza, provocato dalla visione banalizzata che noi stessi abbiamo oggi della nostra terra, e dai disegni di legge oscurantisti che pendono sulla nostra testa come una Spada di Damocle. Ma anche la proposta di capire che il destino di questo Sud e di ognuno di noi, in questi tempi di profonda crisi economica, potrebbe essere diverso se soltanto si cominciasse a valorizzare veramente questi luoghi della nostra terra nei quali, se si guarda o si ascolta bene, si riconosce ancora il volto e la voce del nostro splendido passato. E per queste ragioni che, in quanto Responsabile editoriale Caravilla Editore, ho creduto fermamente nellopera di Natale Zappal e ne ho sostenuto fortemente la pubblicazione. Perch con Reggio Calabria e dintorni. Viaggio nella memoria storica dellArea dello Stretto, io per primo ho iniziato a combattere la mia indifferenza nei confronti della storia di questa terra, ad appassionarmi del passato e ho creduto, cos come tuttora credo, che questa possibilit, questo viaggio, spetta anche agli altri miei conterranei. Salvatore Bellantone Responsabile Editoriale Caravilla editore