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La Democrazia odierna:

«La Costituzione Italiana e i suoi strumenti»

La costituzione è la legge fondamentale dello stato Italiano, essa detta le norme che regolano la vita sociale e l’ordinamento dello
stato.
Entrò in vigore l’1 Gennaio 1948
Democrazia Ateniese rispetto la odierna
democrazia

Al giorno d’oggi noi eleggiamo delle


persone più competenti, con anni di
studio alle proprie spalle, che per un
determinato numero di anni, tanti
quanti il mandato ne consente, sono
delegate a rappresentare tutti noi e a
prendere le decisioni.

I greci avevano un diverso sistema di democrazia, uno piú


diretto, infatti dovevano tutti riunirsi obbligatoriamente per
prendere le decisioni più importanti.
Dopo essersi riuniti venivano esposte due idee, l’idea con più
voti diventava legge
La costituzione è formata da 139 articoli divisi in 4
LA COSTITUZIONE ITALIANA
sezioni:
1. PRINCIPI FONDAMENTALI —> art. 1-12
2. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI —> art. 13-54
3. ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA —> art.
55-139
4. DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
 La costituzione fu firmata dal Presidente della Repubblica
Enrico de Nicola e controfirmata dal presidente del
consiglio Alcide de Gasperi.

ARTICOLI
 Articolo 70 le leggi e le camere
 Articolo 71 le iniziative del popolo
 Articolo 72 disegni di leggi
 Articolo 73 emanazione delle leggi
 Articolo 74 pre-approvazione
 Articolo 75 referendum
 Articolo 76 esercizio funzione legislativa
 Articolo 77 decreti-legge
 Articolo 78 lo stato di guerra ITER LEGISLATIVO
 Articolo 79 l’amnistia e l’indulto Con il termine iter legislativo indichiamo il percorso che segue una l
 Articolo 80 la ratifica dei trattati approvata in Parlamento.
 Articolo 81 il bilancio finanziario dello Stato
Poiché la funzione legislativa spetta alle due camere in eguale misura p
 Articolo 82 Le commissioni d’inchiesta
una legge deve essere presentata, discussa e approvata sia dalla Camera
del Senato.
Referendum è un istituto di democrazia
diretta dei cittadini. Nell’ordinaemnto
italiano troviamo diverse tipologie di
referendum:
• Approvativo
• Modificazione territoriale
• Regionale consultivo
• Regionale abrogativo
• Provinciale
• Comunale
 
Un Decreto Legislativo è un atto
normativo avente valore di legge che
ha potere esecutivo per delega
espressa dal parlamento come potere
legislativo

I DPCM, Decreto del Presidente del


consiglio dei ministri, sono appunto
emanati dal solo presidente del
consiglio con effetto di immediata
efficacia e non devono essere convertiti
il legge dal parlamento. Essendo
emanati dal solo premier senza il
coinvolgimento del consiglio dei
ministri il coinvolgimento del potere
legislativo è escluso.
Le assemblee della plebe…
Le assemblee della plebe, chiamate concilia plebis, (Concilium, ii 2 dec.
N. -> concilio, assemblea) sono assemblee riservate ai
plebei all'interno dei comitia tributa. Sono suddivise al
loro interno in 35 tribù territoriali e si
votava per tribù. Le delibere di
queste assemblee prendono i
l nome di plebisciti

Il tribuno della plebe


fu la prima magistratura plebea a Roma.
I tribuni della plebe erano due figure elette
dal popolo durante i comizi tribuni (plebisciti) da
affiancare ai consoli. Plebs, is 3 dec 1 gruppo -> plebe

… il tribuno della plebe


Le 12 Tavole
All’inizio della Roma repubblicana non
esistevano leggi scritte e i plebei erano
sottoposti all’arbitrio dei giudici patrizi.
Nel 451 a.C. si nominò allora una
commissione di dieci membri tutti patrizi, i
decemviri, (decèmviro s. m. [dal lat.
decemvir -vĭri, comp.di decem «dieci» e
vir «uomo»]). con l’incarico di redigere le
leggi. Nel 450 a.C. vennero elaborate altre
due tavole di leggi. Le Dodici Tavole
rimasero esposte nel foro sino al 390 a.C.,
quando andarono distrutte Ripubblicate
verso il 200 a.C., in forma rimaneggiata.
REFERENDUM
Il referendum è un istituto giuridico con cui si chiede
all'elettorato di esprimersi con un voto diretto su
particolari proposte, con la possibilità in genere di
scegliere – tra due o più opzioni predefinite

Attualmente il termine plebiscito viene utilizzato per indicare


l'istituto referendario. Originariamente, con plebiscito ci si
riferiva, invece, a una forma di legge emanata dall'assemblea
della plebe romana, su proposta dei tribuni o degli edili plebei
Plebiscito è un termine che deriva dalla lingua latina,
composto da plebs (plebe, popolo) e scitum (stabilire) con il
significato di "interrogazione alla classe sociale dei plebei".

PLEBISCITO
Senatus Populus Senatvs Populusque
Que Romanus Quiritium Romanus

il Senato e il Popolo Un'interpretazione


Romano è insieme una alternativa dell'acronimo è
sigla e un simbolo che "Senatus Populusque
racchiude in sé le figure Quiritium Romanus", cioè:
che rappresentano il "il Senato e il Popolo
potere dello Stato Romano dei Quiriti"; il
romano: il Senato e il quirite era infatti il
popolo, cioè le due cittadino dell'antica Roma
classi dei patrizi e dei che godeva dei pieni diritti
Plebei che erano a civili, politici e anche
fondamento dello Stato militari.
romano.

In italiano, la parola popolo è un


Il termine senato deriva dal latino termine che riprende il sostantivo
senex (anziani o padri), che significa latino populus di provenienza
vecchio, perché i membri del senato preindoeuropea, col significato
erano inizialmente gli anziani del originario di popolazione nel senso
popolo romano. dell'insieme di tutti coloro che
abitavano un determinato territorio.

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