I Sofisti e Socrate

https://www.laterza.it/indici/9788842117797_capitolo.pdf

https://youtu.be/rl6xvbAcjdU

https://youtu.be/bieEVfXnloc
Nell’Atene del quinto secolo...
Dopo le guerre persiane e l’ascesa al potere di Pericle, il
confronto fra l’aristocrazia e la borghesia comporta la
necessità di una sfida politica e il concetto di aretè viene
rinnovato tramite l’apprendimento dell’oratoria, ovvero la
capacità di parlare bene in pubblico.

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Il rinnovamento sociale e
culturale
Un ampio concetto di aretè
 Una disciplina fondamentale
Oratoria
Tecnica di parlare bene in
pubblico catturando
l’attenzione di chi ascolta e
ottenendo consensi
Retorica
L’insieme degli
accorgimenti stilistici
(figure retoriche) che sono
in grado di rendere il
discorso più efficace rispetto
la fine che si propone.
Dialettica
Capacità di discutere in
modo argomentato e di
sottolineare i vantaggi della
propria idea.
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 Agorà
La piazza della città si animava verso
mezzogiorno, quando vi si radunavano
tantissime persone (esclusivamente
uomini) impegnate in faccende diverse o
in cerca di svago. Essa non era solo una
piazza ma anche un luogo destinato al
dibattimento dove bisognava difendere le
proprie idee con le parole. Altri luoghi in
cui si socializzava erano la casa e il
ginnasio.

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Il progetto educativo dei
sofisti
Il concetto di paidèia, Protagora e Gorgia
La paidèia: trasmissione di cultura
I sofisti proponevano una paidèia di tipo tecnico che si allontanava
da quella di tipo contemplativo dei sapienti tradizionali. Inoltre oltre
all’oratoria alla base della tecnica insegnata dai sofisti vi era la
grammatica, fondamentale per avere una buona conoscenza della
lingua. I due principali presupposti dell’educazione sofistica erano:
-l’esperienza umana vista come fatto oggettivo, differente e
mutevole da individuo a individuo.
-La parola deve avere la forza di imporsi sugli interlocutori

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 La parola come strumento
Protagora
-l’uomo è misura di tutte le cose
(relativismo).
-l’esperienza umana concreta è
qualcosa di cui si può discutere.
-non esiste alcuna verità assoluta ma il
migliore discorso è quello di una
persona che si dimostra capace di
persuadere la folla a ritenere giuste le
cose più vantaggiose.
Gorgia
-il bene più grande coincide con
l’essere capaci di convincere tutti.
-non esiste qualcosa di oggettivo ed è
impossibile affermare una verità
riconoscibile e condivisibile da tutti.
- l’opinione migliore è quella sorretta
dal discorso ‘più persuasivo.
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L’educazione attraverso il
dialogo
Il metodo socratico e l’auto educazione alla virtù
Metodo socratico
Socrate era un personaggio inusuale che pensava che i punti di vista gli
interlocutori non fossero da superare bensì da confrontare. Difatti circolava
sempre tra le strade di Atene in cerca di qualcuno con i quali confrontarsi.
Quando ne trovava uno lo interrogava senza sosta spingendolo a eliminare
tutto ciò che non era essenziale in modo da perfezionare la definizione. Per
lui il dialogo non era solo uno strumento ma anche un’esigenza spirituale di
capire il punto di vista altrui. Il dialogo socratico si articola nei momenti
dell’ironia e della maieutica in cui nella prima dichiarava la propria
ignoranza e poi ribaltava la situazione iniziale, mentre nella seconda passava
all’introspezione.
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 Auto
educazione alla
virtù
Per socrate conoscere il bene e fare il bene
erano la stessa cosa (intellettualismo etico
secondo cui la conoscenza coincide con la
virtù).
Il percorso educativo era per lui un
percorso di auto educazione, attraverso il
quale la persona sceglie di dominare gli
istinti e le passioni per perseguire ciò che
è davvero giusto.

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La vita di Socrate
470/469 a.C 432-429 a.C 424 a.C
Nasce ad Atene Combatte a Potidea Combatte a Delio

422 a.C 406 a.C 399 a.C

Combatte ad Anfipoli. combatte presso le isole arginuse . Viene condannato a morte e muore
ingerendo un infuso di
cicuta,un’erba velenosa.

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Il rinnovo sociale di Atene...

ORATORIA

Sofisti Socrate

Paideia sofistica Arte della persuasione Dialogo socratico Intellettualismo etico

Protagora e Gorgia

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