colti molti e, se verr loccasione, li potr mostrare: ma il pi bel monumento resta pur sempre limmagine stessa delluomo.
per una e quindi c qualcosa che non funziona. Nella societ del
grande numero non si pu essere pi il singolo perch, se si tali, si
in distonia con la struttura; questo produce, anche sul piano della politica ad esempio, il fatto di non accettare delle regole comuni ma sempre delle opportunit. Ci causa un disagio non solamente formale, ma
di sostanza.
Come riesce a concentrare creativit e coerenza?
Un fiume composto da un alveo e dal flusso dellacqua. Similmente
la fantasia e il rigore procedono come il fiume, magari le regole che
governano il percorso di un progetto sono diverse da quelle che governano il fiume o un corso dacqua, ma limmagine mi sembra corretta.
Mi sembra perfetta.
Noi siamo in questo flusso del fiume (potrebbe essere anche il flusso
del tempo) in cui tutti gli elementi che compongono lacqua si muovono armoniosamente oppure, invece, sono tormentati da velocit disordinate e discordanti e quindi sono dissonanti nel loro muoversi
Oggi esiste un confine netto tra artigianato e industria o i ruoli si
stanno frapponendo? Se s, con che conseguenze?
La distinzione non ha basi veritiere oggi abbiamo artigiani con tecnologie molto evolute e industrie ancora nellet della pietra.
Basta pensare che per fare una navetta che va nello spazio si realizza
un solo oggetto e che quello successivo gi evoluto rispetto a quello
mandato prima C, per, tutta una scienza dietro, tutto un calcolo,
una preparazione. Lo stesso fa lartigiano che produce secondo una
conoscenza, una sapienza propria acquisita in molto tempo della sua
esistenza per apprenderla e per realizzare loggetto felicemente.
Lindustria pretende che loggetto sia anonimo, cio senza anima e lo
produce automaticamente senza riflettere intorno alla qualit. Questa
non riflessione impedisce allindustria di reagire al muoversi del tempo. Quando le cose cambiano, lindustria non se ne rende conto.
Lesempio probante questo: quando lItalia uscita dalla disfatta
della guerra e ha incominciato a ricostruirsi aveva le industrie pi avanzate rispetto ai paesi che avevano vinto ma che possedevano le industrie vecchie e che non si erano rinnovate. stato stupefacente il
boom italiano e ancora non era letto nella chiave giusta.
Lo stesso vale per i paesi emergenti di oggi come lIndia, la Cina, di l
dal fatto che consumano lenergia in maniera scorretta (ma questo non
dipende solamente da loro) hanno delle produzioni qualitativamente e
potenzialmente sopra le nostre. Ecco queste sono le differenze.
Le pongo una domanda che sta sorgendo adesso, pi poetico il
prodotto di un artigiano o quello che esce da una macchina?
La strutturazione dei meccanismi di veicolazione dei prodotti sul mercato che danno origine allimmagine del design, del prodotto del disegno, deve avere immancabilmente un timbro che offerto dal progettista design. Potrebbe darlo benissimo anche il progettista artigiano,
solamente che questi ha un percorso di apprendimento diverso dal
primo che gli impedisce di accedere correttamente all'informazione di
s. La conoscenza del fluire delle informazioni tiene a margine l'artigiano perch la cultura del mercato o, diciamola pi brutalmente, la
cultura della moda un qualcosa di mostruoso che passa attraverso
lesercizio dei media: io faccio qualcosa e la trasmetto prima attraverso linformazione e poi attraverso la vendita. Lartigiano fa fatica a
compiere questo passo. Nel discorso della poeticit si pu passare da
una che vera a una che retorica: il designer che trasmette la propria
attivit attraverso i media fa della retorica e la dimostrazione il ripetersi dei suoi gesti; lartigiano, che rimasto indietro, non capace di
dare una risposta ed silenzioso. Lartigianalit semplicemente, nel
percorso del tempo, un modo di un essere umano che parte dal presupposto di conoscere profondamente i metodi e gli strumenti che si
usano per ottenere un risultato attraverso il quale riesce a dominare la
capacit poetica. Nella media attuale la capacit di dominare strumenti
per esprimere poesia limitata dallignoranza.
Questo quello che credo sia ragionevolmente vicino alla realt.
Come vive il passaggio attraverso la modernit?
La modernit gi passata ora dobbiamo essere consci di cosa vogliamo dalla contemporaneit. Oggi tutto presente, da qui la grande
cacofonia.
Il moderno finito nel 1500 e noi lo stiamo usando ancora in maniera
pubblicistica diciamo: la modernit, il moderno una forma
profondamente pubblicitaria di un atteggiamento che corrispondeva
alla volont di trasformare il mondo da parte di un pensiero, il Bauhaus, di tutti i modernisti come Le Corbusier, Gropius e di tutti i movimenti che si sono mossi. LItalia non cera naturalmente, perch
Non sono in grado di andare troppo indietro nel tempo, posso tornare
al periodo della guerra e devo dire che il rapporto fra le persone era
molto pi sollecito nei bisogni dellaltro. Cera il riconoscimento di un
obbligo in cui si dava soddisfazione ai bisogni primari. Era facile salvare un uomo.
Esiste un racconto bellissimo sulla storia dei ritorni dei soldati che
scappavano dalla Russia: a un certo momento della narrazione un soldato si rifugia in un casolare, entra e trova tutti i soldati russi l ed
disperato, affamato, mezzo morto di stanchezza. La padrona di casa
gli d da mangiare, lo fa dormire e lindomani luomo va via senza
che nessuno gli abbia fatto niente. Io trovo questo un basamento sufficiente per costruire un universo umano di valore che un riconoscimento dei bisogni dellaltro; non generosit.
I ragazzi a cui insegna le trasferiscono qualcosa? Che differenze
nota con la sua generazione scolastica?
I giovani per loro natura sono generosi e questo bellissimo.
Linsegnamento nella scuola, universit, molto difficile; il tempo
poco e le cose che si dovrebbero insegnare abbisognano di molto pi
tempo. Molto.
La scuola qualcosa di strano, cos com ora, come un grande formaggio dove tutti i topi, i professori, vanno a mangiare facendo buchi
profondi. Gli studenti purtroppo coabitano con questi sorci. Il formaggio apparentemente dovrebbe essere la conoscenza in realt la scusa
per appropriarsi di aree, di situazioni. Non so cosa dire, io trovo questi
ragazzi meravigliosi quando arrivano, poi si appoggiano al sistema e
si perdono e diventano uguali ai docenti. I giovani sono ancora puliti e
sono straordinari, la difficolt mantenersi tali durante larco della
propria vita. Non importa quale sia la ragione che ti salvi: puoi essere
stupido, impotente, incapace, intelligentissimo e fare delle scelte opportune, un santo tutte queste cose sono indifferenti, limportante
il risultato.
Concludendo, identifica il futuro con il termine problema o soluzione?
Figura 25. Palazzo della Ragione (Cortile del Mercato Vecchio), Tobia Scarpa con
G.D. Cocco, Studio Lagrecacolonna, G. Mar, Verona 2000. Ph. ORCH Studio
Scarpa
Figura 26. Cantina Tenuta delle Ripalte, Tobia Scarpa con L. Cocco, G. Ficai, L.
Lagrecacolonna, Capoliveri (Isola DElba) 2003 Studio Scarpa
Figura 27. Magazzino robotizzato Benetton Group, Tobia Scarpa con L. Cocco, G.
Fragonese, A. Lagrecacolonna, E. Tranquilli, Tecnobrevetti, Castrette di Villorba
(Treviso) 2008 Studio Scarpa
Figura 28. Quasar oval, lampada da terra, Tobia Scarpa, GPE 2010-2011 Studio
Scarpa
2005); Afra e Tobia Scarpa architetti 1959-1999, Tobia Scarpa architetto 1999-2009 (ed. Electa architettura 2009).
Tra i progetti di architettura ricordiamo:
Fabbrica C&B Italia, Novedrate (1966); Casa Zamprogno, con C.
Maschietto, Treviso (1968); Casa Scarpa, Trevignano (1969); villa
Fragiacomo, con G. Fragiacomo, Trieste (1975); Casa Lorenzin, con
S. Ballini e G.D. Cocco, Abano Terme (1976); Casa Tonolo, con S.
Ballini e Studio Greggio, Ponzano (1978); Casa Molteni, con Studio
Gregotti, Carimate (1985); Casa Meroni, con G. Cocco e A. Lagrecacolonna, Carimate (1992); lo Stadio di atletica polifunzionale, con
G.D. Cocco, A. Paolucci, V. Simoni, L.Vanroye, Lommel (Belgio,
1995); il Palazzo dello Sport, con E. Maiorino, G.D. Cocco, A. Lagrecacolonna, A. Paolucci, Salerno (1998); il Centro servizi dell'Interporto, con C. Caramel e G. Turrini, Padova (2003); Cantina Tenuta delle
Ripalte, con L. Cocco, G. Ficai, L. Lagrecacolonna, Capoliveri (Isola
dElba, 2003); il Magazzino robotizzato Benetton Group, con L. Cocco, G. Fragonese, A. Lagrecacolonna, E. Tranquilli, Tecnobrevetti,
Castrette di Villorba (Treviso, 2008).
Sono inoltre da tenere presente la progettazione e gli allestimenti realizzati per 30000 punti vendita Benetton Group (dal 1969) e per quelli
di Wind, Geox, Blue Point.
Tra le opere di restauro:
Palazzo del Monte, con C. Casali e F. Lotti, Reggio Emilia (1979);
Puntosip, Treviso (1984); Villa Loredan, con G. Cocco, A. Lagrecacolonna, P. Mora, L. Mora, Venegazz (Treviso 1992); Villa Lia, con G.
Cocco e A. Lagrecacolonna, Treviso (1994); Villa Minelli, con C. Maschietto, E. Tranquilli, P. Greggio, A. Lagrecacolonna, L. e P. Mora,
Ponzano Veneto (Treviso, 1972-1994); Palazzetto Brusati e Bonasi,
con F. Navone, Carpi (Modena, 1994-1999); la Loggia dei Cavalieri,
con Afra Bianchin, G. D. Cocco, B. Zandigiacomi, L. e P. Mora, Treviso (1997-1999); Palazzo della Ragione (Cortile del Mercato Vecchio), con G. D. Cocco, Studio Lagrecacolonna, G. Mar, Verona
(2000); Gallerie dellAccademia di Venezia, con G. D. Cocco, L.
Cocco, A. Lagrecacolonna, Venezia (2000); ristrutturazione fabbricato agricolo e riconversione in abitazione per C&M Roversi, Pogognaga (Mantova, 2005).
Tra i lavori di design riportiamo:
I battuti, vasi e coppe in vetro, Venini (1959); Pigreco, poltroncinascranno, Santabona (1960-1962), Gavina; Bastiano, poltrona, divano,
Gavina (1962); Fantasma, lampada da terra, Flos (1961); Vanessa;
letto, Gavina (1962); Jucker, lampada da tavolo o parete, Flos (1964);
Torcello, mobili contenitore con ante in vetro, tavolo in legno, Stildomus (1965); Coronado, poltrona, divano, C&B (1966); Carlotta, poltrona, Cassina (1967); Biagio, lampada da tavolo, Flos (1968); Ciprea, poltrona, Cassina (1968); Soriana, poltrona, Cassina (1969); Bonanza, poltrona, C&B Italia (1970); oggetti in argento, borraccia, contenitori, apribuste, posacenere in argento 925, San Lorenzo (1971);
Vasi poligonali, San Lorenzo (1971); Scatole, scatole in argento 925,
San Lorenzo (1971); Ariette, lampada a parete, Flos (1973); Mount,
mobili contenitori componibili, Molteni (1974); Mou, tavolo, Molteni
(1974); Accademia, mobili contenitori, Stildomus (1975); Artona, poltrona, poltroncina, divani, tavoli, letto, contenitori, Maxalto (1975);
Baldacco, tendaggi scorrevoli, Stildomus (1975); Papillona, lampada
da terra, Flos (1975); Torcello, tavolo bar, scrivania e tavolo ellittico
con piede scatolare, Stildomus (1977); Posate, posate in argento 925,
San Lorenzo (1979); Mastro, Meo, sedia, divano letto, Molteni (1980);
Mats, tavoli direzionali, Unifor (1980); Perpetua, lampada da tavolo,
Flos (1981); Falefusa, mobili per cucina, Noalex (1982); I molati, vasi
in vetro, VeArt (1983); Butterfly, lampada da terra, Flos (1985); Veronica, poltroncina, Casas mis (1986); Libert, sedia, Meritalia (1989);
Sfere, Dischi, collana e orecchini in argento 999, San Lorenzo (1990);
Vasi, San Lorenzo (1993); Galeto, lampada da tavolo, Fabbian
(1997); Tobio, mobili, tavoli, Meritalia (1999); Revers, poltroncina,
Meritalia (2001); Sfere, anelli in argento 925, San Lorenzo (2003);
Cuna 1, Cuna 2, Space, lampade da sospensione, Lucente (2003);
Cuadronda, poltrona, Meritalia (2004); Magis, putter in argento 925,
San Lorenzo (2004); Silk, sistema di illuminazione, Mizar (2004); Nodo, collana in argento 925, San Lorenzo (2005); Vasi Ciao Pap, collezione di vasi in vetro, Leucos 2006; Nastro, lampada da sospensione, Andromeda (2007); Va col vento, collana in argento 925, San Lorenzo (2008).
A testimoniare le sue eccezionali capacit:
il Compasso d'oro ADI (1970) per la poltrona Soriana, produzione
Cassina; il Compasso d'oro, segnalazione d'onore ADI (1979) per la
serie dei mobili Accademia, produzione Stildomus; il Resource Council Inc. (1981) per il basamento tavolo Piediferro, produzione B&B; il
Neocom merit Award a Chicago (1982) per i Mobili direzionali, produzione Unifor; il Primer, Premio Nacional De Diseo Otorgado
(1987) per Ronda; poltroncina, poltrona e divano, Albero, contenitori,
Veronica, sedia, produzione Cassina; lAuszeichnung fr hohe Design
Qualitt , Design Zentrum Nordrhein Westfalen Design-Innovationen
(1992) per Pierrot, lampada da tavolo, produzione Flos; l'IF Industrie
Forum Design Hannover (1992) per Menu, tavolo per collettivit,
produzione Flos; il Compasso doro ADI alla carriera (2008).
Le sue opere sono presenti nei pi importanti musei del mondo:
Cooper Hewitt Museum, New York, sedia Veronica, produzione Casas
(1986); Design-Zentrum, Essen, lampada Pierrot, produzione Flos
(1990); Galleri Asbaek, Copenaghen, lampada Butterfly, produzione
Flos (1985); Galleri Jerome, Copenaghen, lampada Papillona, produzione Flos (1977); Kunstindustrimuseum, Copenaghen, lampade Biagio, Ariette, Quarto, produzione Flos (1970-1974-1974); Jolla Museum of Contemporary Art, La Jolla, California, set di posate, produzione San Lorenzo (1979); Muse du Louvre, Parigi, sedia Libert,
produzione Meritalia (1989); Museum fur Angewandte Kunst, Colonia, lampade Papillona, Bollo, Perpetua, Butterfly, produzione Flos
(1977-1979-1983-1985); Museum fur Kunst and Gewerbe, Amburgo,
lampada Papillona, produzione Flos (1977); Museum of Contemporary Art, Chicago, Set di posate, produzione San Lorenzo (1979);
National Museum of Design, New York, sedia Veronica, produzione
Cassina (1986); Osterreichisches Museum fur Angewandte Kunst,
Vienna, Set di posate, produzione San Lorenzo (1979); Philadelphia
Museum of Art, Filadelfia, poltrona Soriana, produzione Cassina
(1969); Staatliehcs Museum fur Angewandte Kunst, Monaco di Baviera, lampada Pierrot, produzione Flos (1990); Staats Museum, Monaco
di Baviera, Accessori per il camino, produzione Dimensione Fuoco
(1983); The Museum of Modern Art, New York, Poltrone 925, Cipria,
Soriana, produzione Cassina (1966-1968-1969); Victoria & Albert
Museum, Londra, lampada Papillona, produzione Flos (1977).
Molte le mostre dedicategli tra cui citiamo:
Afra e Tobia Scarpa architetti e designers, Padiglione d'arte contemporanea, Milano, 1985; Afra e Tobia Scarpa architetti e designers, In-
ternational Design Center, New York, 1985; Nel mondo di Afra e Tobia Scarpa, Bornello la Piazza, Preganziol (Treviso), 1992-93; Architettura per l'industria. Il caso Benetton, Palazzo Foscolo, Oderzo
(Treviso), 1995; Design aus Italien, Karlsruhe, 1970; Italy: The New
Domestic Landscape, The Museum of Modern Art, New York, 1972;
Dal cucchiaio alla citt nell'itinerario di 100 designers, Triennale di
Milano, 1983; Le affinit elettive, Triennale di Milano, 1985; Biennale
Architettura, Venezia, 1991; Maitres d'Ouvrage '94, Chapiteau di
Monte Carlo, 1994 ; The Work of the Silversmiths Studio San Lorenzo
- Milano, Victoria and Albert Museum, Londra, 1995; Tobia Scarpa,
personale, Istituto Italiano di cultura, Chicago 2004; Tobia Scarpa,
personale, Istituto Italiano di cultura, Los Angeles 2005.