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Il dialogo

socratico
➢ Il non sapere

➢L'ironia

➢La maieutica
Il non sapere
“Sapiente è
soltanto chi sa di
non sapere”
➔ Per Socrate la prima condizione della
ricerca e del dialogo filosofico è la
coscienza della propria ignoranza.

➔ Quando Socrate conobbe il responso


dell'oracolo di Delfi, il quale lo proclamava il
più sapiente tra gli uomini, lo interpretò
come se significasse che sapiente è
soltanto chi sa di non sapere.
Il non sapere
“Sapiente è
soltanto chi sa di
non sapere”

1. La tesi socratica del non sapere da un


lato si identifica con una professione di
scetticismo e agnosticismo, poiché tende
ad evidenziare i limiti della ricerca. Ossia
vuole far notare che la mente umana non
può giungere alle supreme realtà di natura
metafisica.
Il non sapere
“Sapiente è
soltanto chi sa di
non sapere”

2. Dall'altro lato, la tesi socratica del non


sapere funziona come un invito a
indagare, entro i limiti dell'esperienza, i
problemi fondamentali dell'uomo, poiché
solo chi sa di non sapere cerca di sapere.
L'ironia
ironia
(dal greco
eironéia)
=
dissimulazione
➔ L'ironia socratica è il gioco di parole, o
l'insieme di “finzioni”, attraverso il quale il
filosofo, denudando le coscienze soddisfatte
delle loro false illusioni, giunge a mostrare
l'effettivo non sapere in cui tali coscienze si
trovano. In altri termini, l'ironia è il mezzo
mediante il quale Socrate tenta di rendere
gli altri consapevoli della loro ignoranza
invogliandoli alla ricerca del vero.
L'ironia
ironia
(dal greco
eironéia)
=
dissimulazione
➔ Socrate chiede al suo interlocutore
informazioni sull'arte nella quale è
competente. Una volta da lui ottenute le
prime risposte ed elogiatolo, comincia a
martellarlo di domande e ad avvolgerlo in una
rete di quesiti. Utilizzando l'arma del dubbio
e della confutazione delle risposte ottenute,
il filosofo rende cosciente l'interlocutore della
propria ignoranza, umiliandolo davanti a tutti
La maieutica
Maieutica

arte del far


partorire
➔ Socrate intende svuotare le menti altrui
dalle false illusioni non per riempirle con una
propria verità o per imporre una propria
dottrina, bensì per stimolare l'ascoltatore a
ricercarne dall'interno una personale.
➔ Da ciò la celebre “maieutica”, ossia l'arte di
far partorire. In questo senso egli si paragona
alla mamma: come lei, la quale aiutava le
donne a partorire i bambini, Socrate, ostetrico
di anime, aiutava gli intelletti a partorire il loro
genuino punto di vista sulle cose
Bibliografia &
Sitografia
➔ “Il nuovo protagonisti e testi
della filosofia” di Nicola Abbagnano e
Giovanni Fornero, editore paravia
➔ www.google.it/immagini
Realizzato da
Contu Alessio
III F
a.s. 2010/2011
Liceo Scientifico “G. Brotzu”

FILOSOFIA
Docente:
Gianfranco Marini

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