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Martina Nani

Compito per lunedì 18 ottobre.

Rispondi alle seguenti domande:


1) Parla della moneta (la storia, come funziona ecc.)
2) Parla della Banca Centrale.
3) Rapporto moneta e banconota.
4) Perché al mondo ci sono diverse monete? E' funzionale? Cosa sarebbe
successo all'economia se ci fosse una sola moneta a livello mondiale?

1. La moneta è una valuta utilizzata per il pagamento che oltre a svolgere funzioni
economiche, pone in relazione società diverse nonché differenti modi di contare.
La moneta mantiene il suo valore nel tempo, può essere quindi accumulata per
costituire una riserva di valore. Questa valuta è il risultato di un lungo processo di
evoluzione dei mezzi di pagamento. Per secoli, il commercio è stato fondato sul
baratto, cioè il trasferimento di una merce in cambio di un’altra ma sfortunatamente
spesso le parti erano costrette a lunghi viaggi prima di trovare un'opportunità per
realizzare il baratto. A volte si riusciva a ottenere il bene desiderato solo ricorrendo
al baratto multiplo, cioè ad una serie di scambi di diversi prodotti tra diverse persone.
Per di più c’era lo svantaggio che non tutte le merci potevano essere trasportate e
conservate a lungo. Venne quindi creata la moneta merce, cui valore si basava sul
valore intrinseco del bene utilizzato. C’erano comunque dei problemi anche per
questo metodo perchè chi riceveva in pagamento un lingotto d’oro doveva doveva
sempre disporre di una bilancia per accettarne il peso. Fortunatamente la coniazione
di monete di metallo prezioso consentì di superare tali inconvenienti.
C’erano comunque dei costi per l’uso della moneta in metallo prezioso che erano: Il
costo opportunità, il costo di trasmissione, il costo di custodia e il costo di
informazione. Inoltre oltre a questi inconvenienti vi erano le fluttuazioni del valore dei
metalli e la continua crescita del volume degli scambi economici che imposero una
transizione verso un genere monetario non legato alla reperibilità dei metalli preziosi:
la cartamoneta.

2. Inizialmente le banconote erano emesse da una pluralità di banche e per gli


operatori economici era difficile valutarne l’affidabilità dunque nacque così la banca
centrale dello Stato che in passato aveva l’obbligo di convertire in metallo prezioso le
banconote. Una traccia storica di questo obbligo di conversione è rimasta visibile a
lungo infatti fino a tempi recenti le banconote riportavano la dicitura “pagabile a vista
al portatore”. La Banca centrale è un'istituzione di diritto pubblico che persegue
finalità di interesse nel settore monetario e finanziario; per esempio la banca centrale
italiana è la Banca d’Italia e fa parte del sistema europeo di banche centrali e
dell’eurosistema. Le funzioni di queste banche sono assicurare la stabilità monetaria
e la stabilità finanziaria oltre che essere la responsabili della produzione delle
banconote in euro e del controllo della quantità di moneta in circolazione.
Per di più le banche centrali consentono anche i pagamenti tra clienti di banche
diverse e la loro nascita è relativamente recente poiché nel 1900 esistevano solo 18
banche centrali ma nel 1950 il loro numero è salita 59 per giungere a 172 e nel 1999
e adesso oltre il 90% dei paesi membri delle Nazioni Unite è dotato di una propria
banca centrale.

3. è alla fine del XIV secolo che gli orafi e mercanti iniziarono emettere delle ricevute
su carta in cambio del metallo prezioso che i mercanti davano loro in custodia.
Queste si trattavano proprio delle ‘nota di banco’ che dichiarava la vendita dei valori
lasciati in deposito conteneva la promessa della loro restituzione. Questa rete di
relazioni a fare organizzate dagli orafi banchieri annullavano i rischi e i costi di
trasporto del metallo prezioso e quindi quando si arriva banchiere consegnarli al suo
corrispondente e il termine banconota deriva proprio da “nota del banco”.
La banconota ad oggi infatti nasce proprio per rispondere all’esigenza di praticità ed
economicità a cui la moneta mancava. Le banconote, anche chiamate cartamoneta,
hanno molti pregi infatti il pagamento si concludeva con un semplice passaggio di
mano in mano senza richiedere un trasferimento dell’equivalente in monete
metalliche e questo nuovo sistema era molto più efficiente e comodo, e la domanda
di conservazione delle monete diminuì sempre di più. Proprio per questo la carta
moneta divenne la principale forma di pagamento del commercio.

4. Al mondo ci sono monete diverse per una questione di cultura. Da noi in Italia
utilizziamo una valuta chiamata Euro introdotta verso il 2000 circa che ora è
utilizzato da più paesi dell’unione europea ma prima vi era la lira italiana. A causa
della distanza e dei differenti ambienti, ognuno, dopo il baratto, ha adottato un
metodo differente di pagamento e visto che esso è nato molto prima che venissero
scoperti tutti i continenti e ci fossero i mezzi necessari per la diffusione di una sola
valuta alla fine sono rimaste più monete differenti. Anche se non sembra è
comunque un metodo funzionale perchè d’altro canto esiste la conversione di valuta.
Se ci fosse una sola moneta a livello mondiale probabilmente il mondo
possiederebbe un governo unico proprio perché dall’inizio le diverse monete sono
nate da governi diversi e distanti e quindi oltre ad un danno culturale (perché tutte le
monete hanno una propria storia e cultura) penso che da una parte potrebbe essere
una cosa migliore visto che non ci sarebbe il bisogno del cambio di denaro e tutti
avremmo un’altra cosa che ci accomuna ma da un punto di vista logico riguardo al
mercato sarebbe un disastro nel mondo attuale in cui viviamo. Un conto sarebbe che
dall’inizio non ci siano mai state monete diverse (e quindi la situazione è
vantaggiosa) ma un altro conto è introdurre una sola moneta in questo periodo
economico e sociale, cosa quasi impossibile visto che bisognerebbe arrivare ad un
accordo universalmente accettato.

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