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Lodovisi Achille – Torresani Stefano, Storia della cartografia = Geografia e organizzazione

dello sviluppo territoriale 33 (Bologna, Patron 1996) . Analisi della funzione della carta e del
ruolo che essa ricopre.

La legenda
favorisce la transazione delle info, diventa tramite di scambio di informazioni. Strutture forme e modelli,
figure, configurazioni, idee, ideali, indici, immagini, icone
La legenda esplicita il nesso tra segno e significante. Bisogna risalire alle elaborazioni e alle finalità delle
prime carte. Grandi rivoluzioni presenti nell’ambito della rappresentazione del mondo:
• cartografia che si propone di rispondere al dove sono e che forma hanno gli oggetti ma anche:
caratteri quantitativi di cose e fenomeni e correlazioni per formulare leggi del comportamento dei
fenomeni;
• seconda rivoluzione che ha come protagonista: tecnologia informatica, GIS sistemi di supporto,
Telerilevamento, GPS (Global Position System)

Arte preistorica
nel 40.000-30.000 a.C. con impronte di mani impresse, l’uomo ha l’impressione che una cosa inanimata
potesse attraverso la rappresentazione diventare viva e reale. Immagine era allo stesso tempo
rappresentazione e cosa rappresentata, desiderio e appagamento, nell’immagine il cacciatore paleolitico
credeva di possedere la cosa, credeva riproducendolo di acquistare potere sull’oggetto, credeva che l’animale
vero subisse l’uccisione rappresentata nell’animale dipinto, anticipazione dell’effetto desiderato, atti reali che
ottenevano effetti reali.
Le figure rimangono al di là del tempo e, rappresentare voleva dire controllare il reale e lo spazio e avere
autocoscienza e capacità di astrazione e generalizzazione
Si fanno mappe cognitive con cognizioni spazio temporali:
• dentro fuori
• centro periferia
• alto – basso
• aperto – chiuso
• direzione

Criteri per studiare i reperti preistorici


• relazione tra oggetti e spazio
• connessione e contemporaneità degli elementi rappresentati
• tecniche cartografiche

Tipologia
• rappresentazioni topografiche
• rappresentazioni della volta celeste
• immagini cosmologiche

(Val Camonica) forse mantengono la memoria di un culto misterioso e pratiche rivolte a un culto e pratiche
religiose rivolte a divinità della montagna

Pittogrammi scrittura e graficismo


IV e III millennio
1. economia agricola che consente e
2. profonde trasformazioni economiche sociali e politiche fino allo sviluppo del
3. sistema palaziale, si formano
4. vasti complessi residenziali, con funzioni differenziate,
5. possesso e accentramento delle ricchezze e del potere.
6. Apparizione della scrittura come riproduzione della realtà, il segno rimanda all’oggetto
7. Principe sumero di Lagash con una tavoletta sulle ginocchia
a. Confini artificiali: mura strade canali
b. Confini naturali corsi d’acqua si adotta scala e orientamento si
giustappongono segni grafici e scritture,
c. Si associa disegno e testo e quest’ultimo su ambedue i lati

Cultura greca
Anassimandro disegna la terra così come solo un dio poteva fare a partire dal quinto secolo la cosmologia
greca formula un modello meccanico della sfera celeste si computa in modo tridimensionale , anche se non ci
perviene nessun documento strettamente cartografico. C’è organica stesura dei periplo, itinerari marini scritti
che registravano topografia e morfologia costiere.
Ecateo di Mileto giunge fino alle colonne d’Ercole e scrive le periegesis, che forse era corredato da una
carta. Si rappresenta la terra in forma circolare idea elaborata nella scuola pitagorica
Parmenide: sfericità = armonia
Si esplora più in senso est ovest che nord sud, da qui la definizione di longitudo, rispetto a una linea base
verticale
Leucippo = ecumene há la forma ovale
Eudosso = la sfericità della terra impone adottare nuova cosmologia, Lui elabora procedimenti astronomici
per misurare latitudine e meridiani. Formulas e definisce latitudine equatore e tropici
Dicearco da Messina usa la trigonometria per misurare distanze e altezze e raccoglie tutto in un opera
etnografivcausa un diaframma che va dalle porte d’Ercole fino all’Asia
Aristagora porta a Cleomene re di Sparta una mappa incisa su una tavola di tutto l’orbe terresytre (Erodoto)
Conclusione = i loro sforzi e la loro maniera di concepire lo spazio aveva un senso, e una validità perché era
un opera di sintesi
Eratostene di Cirene direttore della Biblioteca di Alessandria rappresenta l’Ecumene con un sistema di
proiezione piana con reticolo di meridiani e paralleli ortogonali utilizzando figure geometriche: sfragidi,
moduli di facile disegno
Ipparco di Nicea critica Eratostene propone innovazioni ma non le redige
Cratete di Mallo (II° aC) rappresenta il globo terrestre con una sfera di 3 mt di diametro rappresentazione che
ebbe successo fino al ME

Età Romana
Strabone scarta l’ipotesi del modello sfera è favorevole alla proiezione ortogonale che richiede una superficie
piana di 2 mt per riportare il grafico del mondo. La cartografia è in vista delle esigenze
• Pratiche
• Militari
• Commerciali
• Amministrative

Connesse al dominio controllo e gestione dell’orbis. Si tratta di ridurre a termini geometrici e matematici una
realtà che non ha niente a che fare con questi termini. Percezione e rielaborazione dei dati è l’essenza della
cartografia è la capacità di operare una sintesi caratteristica necessaria per fare cartografia
Tavola Peutingeriana rappresentazione dell’orbis terrarum racchiuso dall’Oceano il mediterraneo appare
come stretto e lungo canale
Rappresentazioni ambito della catastazione romana, centuriazione dove le proprietà terriere vengono ridotte
a dati statistici e rappresentate su documenti, con ricognizione e catalogazione di nuovi spazi.
Centuriazione = catalogazione di lotti da destinare ai coloni romani attraverso una griglia geometrica
rappresentati in
• Pelle
• Carta
• Legno
• Bronzo
• Tavole

Evidenziano
• Status della terra
• Presa di possesso
• Area del podere
• Affitto

Forma Urbis pianta di Roma esposta su un muro esterno di un edificio pubblico nel tempio della pace di
Vespasiano

Claudio Tolomeo di Alessandria d’Egitto,


• scrive una opera Composizioni Matematiche = modello dell’Universo
• Geografikè Hyphegesis rappresenta la volta celeste redigendo yun catalogo delle stelle note primop
manulae di gerografia

Medioveo
Neoplatonismo come scienza dell’anima
Concezione cosmologica del Corano AL IDRISI geografo della corte di Ruggero II, supera la cartografia
islamica delimitata dall’Islam si dedica all’intera superficie terrestre, testi corredati da carte e da notizie
etnografiche. La frantumazione politica e militare tipica del ME rende difficile la ricostruzione ela
rappresentazione. lo spirito geometrico degli agrimensori antichi non trova applicazione nel MEOPICINO de
Canistris conosce e usa carte e mappe nautiche concezione di preminenza del papato rispetto a qualsiasi
potere temporale, è un diagramma circolare dove convergono
Tecnica geometrica
Simbolismo religioso delle carte del 200 cfr Hereford riproduce la terra secondo la cosmologia biblica, si
fissa l’attenzione sulla componente religiosa mettendo in 2° piano la deescrizione geografica, mancano testi
connessi, e la concezione medievale della carta è come una storiografia
Grande planisfero di Hereford simbolo di una realtà tra
• Esegesi
• Commercio

Descrizioni di mondi fantastici

400 = divorzio tra Chiesa e borghesia, si diversifica la concezione dello spazio basata su
• mappamundi (centro del mondo è Gerusalemme)
• Bacone spazio geometrico fondato su coordinate (Tolomeo)
• Portolani = precisione delle rotte e scritti distanze posizioni rotte

Nasce la bussola

Nel 1354 Pietro IV d’Aragona ordine che ogni nave sia munita di carta nautica. Le carte nautiche
semplificano l’uso
• della bussola
• si presentano con disegni accurati realizzati su base empirica
• si limitano ai dati certi di quanto è presente sulla costa
• trascurano l’interno

I cartografi italiani sono tra i maggiori produttori di carte nautiche a scale diverse descritte negli aspetti fisici
ma anche antropologici e sociali, inserendop numerose postille.
L’idea di disegnare schizzi per mostrare relani spaziali, si presenta di rado per gli uomini del medio-evo

Itineraria ereditati dai soldati romani

Descriptiones autentici memoriali e non semplici elenco di info

Civiltà orientali
India e Asia
Pitture rupestri nei monti Vindya, piante a griglia regolare delle città con pozzi tubature e fognature.
Trasmissione delle conoscenza geografiche grazie alla letteratura vedica , nella tradizione indù gli hh abitano
una terra discoidale con 7 oceani che separano 7 continenti, queste immagini accompagnavano i testi sacri,
cosmogrammi circolari per induisti e buddisti e lambisti facilitano la meditazione e presentano un modello
spirituale del cosmo. Il contatto con gli arabi giovò al sapere geografico e cartografico di ambedue le culture,
gli arabi accrescono conoscenze astronomiche e geografiche attraverso al Bruni che soggiorna in India, e gli
indiani assimilano tecniche cartografiche e di navigazione, Era conosciuto il concetto di scala

Cina
Grafemi a carattere geografico che stilizzano i molteplici aspetti della vita, il pensiero cosmologico e
religioso non esercita influssi. Più antico testo geografico cinese del V° sec è il YU Kung, dove vengono
descritte le 9 regioni principali dell’impero applicate alla condotta di operazioni militari nel terreno e
costruzione di opere di fortificazione
Nel II° sec dopo Cristo alla carte cinesi viene applicato l’uso del reticolato geografico
XI° sec dC impiego della bussola nelle operazioni topografiche. Tecnicamente le carte nautiche cinesi sono
di difficile interpretazione rispetto alle carte dei portolani non utilizzano linee lossodromiche o griglie
geografiche segno che avevano assimilato le info provenienti dagli arabi che a Canton avevano colonie e la
conoscenza cinese delle coste dell’Oceano erano superiori a quelle degli europei. Col gesuita Matteo Ricci si
ebbe la prima sintesi tra tradizione cartografica cinese e europea, Con Martini missionario che soggiorna in
Cina per molto tempo calcola per la prima volta le coordinate astronomiche di molte località cinesi
raccogliendo testimonianze orali realizza un apparato cartografico del territorio cinese fino a organizzare il
Novus Atlas Sinensis, solo nel XVIII secolo le cognizioni europee superarono quelle cinesi In questo periodo
Matteo Ricci e Martino Martini sotto l’egida dell’imperatore intrapresero rilevamenti topografici del
territorio cinese e diedero origine a un Atlante in scala 1:1.500.000

Giappone
Tra il 600 -700 d.C. Gyongy Bosatsu monaco buddista di origine coreana che preoccupato delle condizioni
dei villaggi insegna a fare ponti e strade ed è il primo estensore di una carta del Giappone e fonda una scuola
cartografica che influì sulla cartografia cinese e europea

Età Moderna
Nel 400 la cartografia tradizionale legata alla cosmologia cristiana risente dell’influsso delle carte nautiche .
Domina la visione tolemaica nelle biblioteche dei monasteri. Si ricorre a carte disponibili per la via delle
Indie che garantiva oro spezie . Colombo utilizza il planisfero del Fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli che
aveva affermato la possibilità di navigare da levante a po9nente
Colombo si basa su 3 documenti:
1. Mappamondo di fra Mauro, monaco e cartografo veneziano
2. Carta di Enrico Martello cartografo di origine tedesca
3. Globo di Martin Behaim più antico globo diametro di 51 cm

Cartografia nautica
• tecnica del reticolato geografico tolemaico
• osservazioni astronomiche
• esatta toponomastica
• conformazione reale delle terre emerse

Relazioni dei viaggi (il Milione) danno testimonianza di una realtà geografica in contrasto con la visione
tolemaica si incomincia a acquisire e sistemare i dati attraverso le nuove info per aggiornare la cartografia.
Prima carta del 1500 fu quella di Juan de la Cosa marinaio spagnolo che aveva navigato con Colombo. La
carta possiede un potere di persuasione più forte della scrittura e per mezzo dell’immagine gli uomini del
rinascimento si sono forgiati una nuova visione del mondo.
In Spagna e Portogallo si fondano uffici cartografici per rappresentare i nuovi approfondimenti, le info delle
scoperte recenti erano tenute segrete.
Per il rilievo topografico il geografo si porta in un rilevo alto, traccia le assi su foglio di carta (punti
cardinali) poi a partire dall’intersezione delle assi traguarda le caratteristiche della regione. Il confine lineare
si afferma solo con l’avvento dello stato moderno, il potere è esercitato su un territorio preciso e sugli hh che
vivono dentro questo territorio
Neon Battista Alberti introduce la tecnica della triangolazione e studia il rilevamento planimetrico della città
di Roma, si propone r di fornire regole scientifiche per osservare la realtà tridimensionale .
Tolomeo propone per rendere in piano la superficie tridimensionale del mondo , la proiezione come schema
geometrico
Leonardo da Vinci sviluppa metodi di misurazione avvalendosi della bussola, quadrante, podometro.
Si fanno trattati di rilievo topografico per fini catastali, usando tecniche tradizionali di rilevamento di misure
lineari, In Inghilterra coi Tudor si applica la cartografia per fini militari.
Gemma Frisius dei Paesi Bassi produce carte col sistema di triangolazione .
Gerhard Kremer (Mercatore) a Lovanio apre un officina per rifornire Carlo V usa una nuova proiezione
destinata soprattutto alle esigenze della navigazione, il figlio pubblica le sue carte col titolo di Atlante
Nei secoli XVI e XVII appaiono in evidenza il rapporto con la rappresentazione con l’arte e con il potere, il
passaggio dal mezzo grafico a quello pittorico era per certi aspetti comune alla cartografia, che trova il suo
vertice in Olanda
Nel 300 si diffonde una cartografia terrestre a grande e piccola scale, a scopi affini al magistrato delle acque
ma soprattutto militari, si modifica la carta in base alla osservazione nautica e la ripresa della cartografia
tolemaica offre un supporto scientifico ma anche un immagine scorretta . I regnati di Portogallo e Spagna
dedicano alle info geografiche grande importanza
Luigi XV ammirato e convinto dell’utilità della cartografia topografica realizzata da Cassini in occasione di
una campagna militare nei paesi Bassi dà l’impulso per realizzare la prima rappresentazione scientifica in
grande scala del territorio francese in 106 fogli in scala 1:86.400 questa realizzazione si estese per 70 anni.
Il lavoro topografico si basa sulla rete geodetica attraverso il riconoscimento planimetrico e altimetrico della
superficie terrestre.
Il XIX vede il passaggio della cartografia topografica sotto la tutela di organismi militari principali prodotti
cartografici nazionali
1. carta dei Cassini rinnovata dallo ST MAgg francese
2. carta della confederazione svizzera
3. carta della Russia e Polonia
4. Carta dell’Impero germanico
5. carta militare dell’Inghilterra
6. carta topografica dei Paesi Bassi
7. carta del regno di Norvegia
8. carta del regno di Svezia, del Beglio ecc
9. Regno di Sardegna, Lombardo veneto, ducato di Parma, 2 Sicilie ecc

Il padovano Rizzi Zanoni lavora per 25 anni alla carta d’Italia svolge i rilievo con gran difficoltà

Cartografia europea XX
Cartografia catastale, topografica, nautica, aeronautica adotta il sistema NATO di 1:50.000 con STAG

Gran Bretagna
Rivalità tra OSGB (incapace) e privati in ordine alla produzione cartografica digitale.

Francia

Appunti di Cartografia tematica

Disciplina applicativa e pratica con base nella carta, saper maneggiar una carta
La teoria della cartografia fa ottenere basi di preparazione cartografica che vuol dire entrare nel mondo
geografico e cartografico e possedere requisiti per operare con le carte e conoscere gli strumenti per fare un
informazione geografica, informazione del territorio e problematiche del territorio
• Carte
• visualizzazione delle informazioni
• riferire le caratteristiche
• strumentazione che comprende
i) computer
ii) rilevamenti geografici
iii) satellite
iv) foto aeree

Entrare nel mondo dell’informazione, acquisire le informazioni o immagini attraverso i satelliti, c’è sempre
un movimento simulato e per far vedere una nuova area è necessario un supporto grafico che ognuno si
studia, es. nelle previsioni meteo, le precipitazioni sono supportate sempre da immagini concernenti il
territorio. Un messaggio ad effetto che deve sortire un effetto due esser visualizzata e interessa sia l’apparato
uditivo che visivo, e le immagini rinforzano, sfruttando la semeiotica aiuta l’acquisizione.

Segno come significante.


Teoria della cartografia: disciplina che ha una sua logica e fondamento scientifico, linguaggio cartografico
espone le cose difficili in modo simpatico è un fattore acquisitivo, il linguaggio cartografico è facile da
accoglierle anche se fatto in francese, inglese, perché non si basa come le lingue su morfologia o sintassi
aspetti che alla fine portano alla conoscenza della lingua, ad interpretare a saper scrivere, acquisire le
informazioni e il linguaggio della carta, spaziale, la lingua risponde ad una logica con una sua filosofia e una
sua grammatica e sintassi, mentre il linguaggio spaziale è tridimensionale.
Abbiamo un foglio e la scrittura è effettuata in un piano, con dei segni grafici che compongono le parole:
• carta
• segno
• scrittura

In modo ordinato monotono si traslitterano le informazioni.


Per la carta si tratta di porre su un foglio segni grafici, tratti, curve, non solo con un andamento lineare, ma
sono curve di livello che fanno riferimento a alto e basso, prendono tutto lo spazio tridimensionale
La prima forma di cultura è l’appropriazione, una società si appropria di un territorio insediandosi.
Appropriazione linguistica del territorio, per i modi con cui questa appropriazione si è fatta bisogna indagare
investigare il passato e così si distinguono le culture.
C’è una gran differenza tra linguaggio culturale e lineare. Il graficismo si serve di norme ed è ordinato con la
grammatica
La cartografia è un graficismo disordinato con una logica diversa, si conoscono le potenzialità del linguaggio
e si sottomettono le informazioni attraverso il simbolismo, è un linguaggio dove tutti gli argomenti fanno
parte del modo di fare. Ce una diversità e ci si deve appropriare la tecnica con un percorso culturale anche
per costruire una cultura cartografica non solo per l’uso.
Bisogna entrare all’interno del segno che non è solo un simbolo, ma è significante di qualcosa che si riferisce
al territorio e si proietta sulla carta.
Cartografia come storia, evoluzione che nel passato ha subito, la cartografia accompagna il percorso storico
dei popoli passati che si sono evoluti.
Non solo quindi a livello di computer di tecnica ma avere una cultura di fondo, una visione superiore
Il risultato finale è:
• leggere
• utilizzare
• costruirci
• ideare

Una carta. La cartografia è una scienza che ci aiuta ad utilizzare una carta come supportino fondamentale.
Cartografia storica: ricostruisce il territorio nel passato.
Cartografia tematica: affascinante, usa la geomatica usata all’esterno negli ambienti topografici e
nell’informatica
• Geo = superficie terra con fatti e fenomeni.
• Matica = matematica dell’informatica
Geografia applicata all’informatica e informatica applicata alla geografia. Si compone di
• Cartografia numerica
• Geografia
• informatica
Cartografia numerica = tutto quello che riguarda le info collocati nel computer, ad esempio se andate a
Sassari anziché darvi la carta colorata vi danno un altro supporto il CD, dentro c’è tutto quello che serve
organizzato in file numerici di tipo Rustel
• telerilevamento
• Sistemi informativi geografici GIS
• GPS Geografica position system

Cartografia e internet
Si può accendere e spegnere la carta non sul piano ma a video sul computer col mouse.
Telerilevamento = tecniche per acquisire info a distanza con un sensore (macchina fotografica) che riprende
la scena e la rileva permettendo di conoscerne gli aspetti. Sistemi informativi geografici, sistemi di
composizione il sistema è l’hardware del computer, stazione attrezzata e di software che associa info del
territorio a un sistema alfanumerico
Rappresentazione del territorio
• Con sistemi
i) Statistici
ii) storici
• Con delle ipotesi
i) Collocate geograficamente
ii) Con delle coordinate

Gestiscono le info localizzandole. Per far una misura si va al catasto si prende un foglio di mappa dove si
ritrovano le particelle, per avere delle info su un piccolo terreno si va a prendere e a guardare una carta poi si
ottengono info alfanumeriche.
• Numeri
• Superfici
• Proprietà
• Eredità storiche
• localizzazione

GIS = Un sistema di segni che ha una base cartografica espressa con linguaggio alfanumerico
Con sistemi di rilevamento si fa in un attimo quello che prima si faceva in un giorno, i dati sono assemblati
in un’unica macchina e otteniamo in un attimo le info di cui abbiamo bisogno. Si tratta di un sistema che lega
il territorio conferendo attributi geografici.
La geomatica è fatta attraverso il GPS attraverso 4 satelliti stabilisce le coordinate, con la possibilità di
trasferire al computer e scaricare i dati.
Cartografia e internet: da un grande supporto per acquisire e entrare nelle problematiche

Conoscere e utilizzare le carte di base topografiche.


Carte topografiche sono il fondamento delle carte tematiche
Dar le coordinate in questo caso tutti devono conoscere la cartografia com’è stata costruita.
• La proiezione conosciuta
• Le coordinate
• Com’è costruita, la proiezione che è adottata.
• Il simbolismo
• La toponomastica

Offre grandi potenzialità di portarsi appresso un archivio di beni culturali, e si può andar a verificare e capire
chi ha posseduto il territorio. Riferire correttamente cercare le coordinate geografiche georeferenziali
attraverso il GPS che da maggior affidabilità Sapere il tipi di coordinate. es. quei numeretti che scorrono
tutto è associato a 2 numeri nel piano delle assi cartesiane
• X
• Y
Cambiando la posizione dl punto cambia le coordinate, nell’asse delle ascisse e delle ordinate.
Perché la cartografia?
Definizione di base: della cartografia: Carta e cultura umanistica la carta si può vedere in un momento
umanistico
Un momento tecnicistico
Il telerilevamento e la costruzione della carta , ingegneristico, tecnico, la carta come supporto per le attività.
Forma cultura, supporto d’info culturali. Territorio come espressione di cultura. Fare cartografia in facoltà
umanistiche non tecnologia cartografica ma utilizzare il supporto per l’analisi culturale del territorio
Strumento tecnico come supporto per le nostre esigenze culturali. La carta fa cultura diventa un elemento di
cultura:
• Carta nella ricerca
• Lavoro
• Studio
• Pianificazione
• Gestione del territorio
Diviene utilissima per qualsiasi testo. Non ci sono info dove non ci sono anche schemi cartografici, cosa a
cui noi non prestiamo attenzione, un resoconto che interessa per acquisire info carta sotto gli occhi,
strumento diffuso per trasferire info che merita approfondimento e conoscenza. Evoluzione tecnica di
rappresentazione cartografica. Modo in cu isono cambiate le tecniche. Carta nel tempo
• Conoscenze
• Misura
• Descrizione
• interpretazione
Nell’ecumene si ottengono le prime misure geografiche attraverso le grandi esplorazioni, viaggi, oggi
penetrano di più all’interno della superficie, hanno la necessità di avere la carta come mezzo per comunicare
e la tecnica cartografica per sapere come si organizza una carta per trasmettere info geografiche, oggetti e
fenomeni sul territorio avendo una logica geografica, conoscenza di una nazione e di una regione.
Basi per la cartografia:
• Sfera geografica
• scala
Permette il passaggio dalla sfera al piano, bisogna esaltare alcuni elementi per eliminarne altri, es. la
proiezione UTM/Gauss, si utilizza tutto questo per fare una carta tecnica
Datum = georiferimento delle info di tipo geomatico e geodetico.
La cartografia ha una base topografica

Carta tematica
Il problema è capire e leggere cosa c’è dentro, la base della carta e come si può fare, con quale possibilità si
può fare cartografia tematica. Aspetti, definizioni, classificazioni, fondo della carta, simbolo e segno, nella
cartografia antroponomastica elemento base sono la carta, particolarmente le tavole degli atlanti linguistici,
es. un atlante linguistico permette di capire come si è differenziato il processo della lingua Costruzione delle
carte tematiche
1. Dato territoriale
2. dato statistico
3. acquisizione validazione e trattamento del dato geografico.
4. Cartografia tematica e informatica
5. Cartografia e computer
6. Cartografia vettoriale
7. Cartografia in formato raster
8. sistemi di info geografici (GIS), gestione progetto e creazione di un GIS
9. Componenti e funzionalità di un GIS, Info geostrutturale
10. Acquisire i dati
11. gestirli

Cartografia tematica e telerilevamento


• Principi di telerilevamento
• Tecniche di telerilevamento
• Prodotti di telerilevamento
• Foto aeree
• Immagini satellitari

Conclusione
Il Minimo è la preparazione di una carta tematica possibilità di usare il computer e i programmi come
strumento di lavoro. Quello che interessa è il progetto culturale il prodotto finiti dietro ha l’organizzazione
dei dati.
La base da utilizzare e i graficismi. Il problema è la costruzione culturale della carta senza tecnica si può
farlo ma non senza cultura
Entrar nel mondo della carte e impadronirsi del linguaggio delle carte: Prima di entrare e operare

Cartografia e info geografica


Info geografica e territorio aspetto che permette di capire l’info sul territorio, la diffusione dell’info
territoriale dovuta alla possibilità di avere il computer se poi parliamo di GIS, si entra pian piano con la
cultura della carta , siamo in corso universitario dove la base di tutto è la cultura, dove si inquadra la
disciplina: l’area geografica dove la disciplina si inquadra, la cartografia tematica fornisce l’aspetto
operativo, discorsi geografici, beni culturali del territorio, qualcosa che ha uno spazio e assume posizioni, è
l’entrata nel mondo della geografia , Visione enciclopedica per capire rapporti spaziali e territorio, in genere
la geografia riguarda il mondo e inserisce i rapporti tra società organizzate e altri gruppi
La geografia studia dei rapporti tra l’ambiente di base e l’uomo, il modo in cui si sono evoluti, fino a
diventare il territorio attuale che fornisce l’immagine attraverso la cattura che noi facciamo del paesaggio.
Ci si rapporta allo spazio come primo esempio di rappresentazione spaziale, abbiamo le incisioni rupestri,
prima rappresentazione concreta una tavoletta d’argilla (600.000 tac) da allora l’uomo si rapporta allo spazio

Rapporto tra ambiente e uomo: l’ambiente si evolve grazie all’uomo, questo rapporto è oggetti di studio
geografico
Importante è il rapporto di base: Superficie fisica oggetto e fondamento del nostro studio, sopra questa
superficie esiste una serie di fenomeni e attività attuale nel tempo in continua modificazione.

Rapporto visibile tra società

Superficie con le strade, le città

Il territorio viene rappresentato con dei simboli, la superficie viene modificata, si è trasformata e noi
abbiamo creato un rapporto. Su questo supporto troviamo i valori culturali cosa molto profonda che ci
consente di riferire le vicende a uno spazio
• Conoscere
• Leggere il territorio nelle sue vicende culturali.
• interpretare
Nella cartografia tema in una facoltà umanistica l’ambiente di base è la storia e la cultura di un popolo dove
si studiano le relazioni tra i
• fatti
• oggetti
• fenomeni

Presentiamo le carte tecniche e su questo noi facciamo cultura, il territorio non è una superficie fisica piatta
amorfa. Ma qualcosa carico di valori, supporto di attività culturali, un contenitore di fatti e attività culturali,
che necessita di un supporto, la carta. Cartografia tematica non è un rilevamento topografico, rilevare un
bene culturale è rilevare le coordinate. Questa operazione di una normalità e banalità, altra cosa è la
fotografia, la fotogrammetria

Geografia in sintesi: trinità geografica


• importanza della distribuzione spaziale
• importanza delle relazioni ambiente uomo
• sintesi regionale

Si da importanza allo spazio geografico, fatti eventi luoghi e fenomeni che interagiscono con l’uomo, sintesi
regionale è la strada che conduce allo spazio, regione spaziale e territorio con carattere omogeneo
• regionale
• storico
• funzionale per la pianificazione del territorio
• fisico
• politico
• regione = luogo oggetto di azioni che vi si svolgono

Lo studio geografico affronta il rapporto tra geografia e cartografia ha la necessità del supporto di carta.
Spazio cartografico = superficie a cui si riferiscono materiali usati per progetti e analisi: le carte, la geografia
presume l’arte cartografica, Un lavoro non può esser presentato che tramite una carta, altrimenti non è
possibile considerarlo geografico
CARTA è il linguaggio della geografia, fa da supporto alla geografia, la geografia pensa attraverso la carta:
le carte parlano oltre la barriera del linguaggio, La geografia è l’arte del cartografabile.
Le carte parlano oltre la barriera del linguaggio, senza saper la lingua possono esser capite da tutti
conoscenza linguistica che permette di capire i diversi toponimi strade fiumi ponti che tutti possono recepire,
tutti i turisti la prima cosa che fanno è andar in una libreria a comprare una carta, una mappa della città, in
tutti gli alberghi si è consolidato il linguaggio della cartografia.

Schema della carta


Prima di affrontare l’argomento far vedere 2 tipologie diffuse: le carte tematiche e le carte topografiche
com’è fatta una carta tematica e com’è fatta una carta topografica

Tematica è una carta su un supporto visibile, nono sempre rappresentata su un foglio di carta
Il supporto può essere
• cartaceo
• il monitor del computer
• schermo
• è l’uscita grafica dell’info
A noi piace prenderci una soddisfazione e andar in giro con la carta, ci sentiamo tranquilli osserviamo che il
fatto di avere uno strumento ci evita di perderci, ci dà tranquillità ci consente di spostarci, è la stessa identica
cosa, siamo tranquilli, perché il pezzo di carta ci da la conoscenza che devo avere dello spazio e del
territorio, con la carta mi sento sicuro, dipende dalla vecchia cultura, è un pezzo di carta che non è solamente
carta da disegno ci sono altre info
1. cornici che contengono il territorio
2. il titolo, dal titolo capiamo molte cose
3. il vero disegno della carta è il campo disegnato quello che è attorniato dalle cornici,
4. lo spazio dedicato al disegno

All’interno del campo disegnato troviamo 2 elementi


1. base territoriale : supporto geografico
2. tema

Supporto, una carta tematica privilegia un’informazione tematica, o un gruppo di tematiche si occupa di un
gruppo di fenomeni, si riferisce al territorio e dipende dal
• tema
• scala
• viene racchiusa da limiti amministrativi

C’è un rapporto tra osservatore e carta la carta deve far capire subito il tema
Altro elemento è la scala che non può mai mancare.
Def. Di scala rapporto tra una distanza lineare misurata sulla carta e pertanto in un piano e la
corrispondente distanza reale sulla terra
1:10.000 = 1 cm misurato sulla carta = 10.0000 cm misurati sulla terra = 1 cm = 100 mt

Tanto minore è il denominatore tanto minore è la riduzione avvenuta e tanto più particolareggiata risulta la
rappresentazione grafica, se il denominatore cresce tanto più diminuisce il dettaglio dell’elaborato
cartografico

Classi
• carte topografiche 1:10.000
• mappe
• piani
• piante
• catastali
• rappresentazioni a grandissima scala
• Carte corografiche 1:150.000 – 1:25.000 dell’IGM
• Carte geografiche 1:1.000.000 atlanti
• Planisferi o mappamondi

La legenda che permette di leggere una carta, mi indica


La legenda contiene dei simbolismi dei graficismi che con dei testi esplicativi che mi dicono di che cosa si
tratta, cosa rappresenta quel segno
L’inquadramento geografico mi fa capire se è una carta regionale o di un territorio che non conosciamo,
bisogna che ci mettiamo in condizioni di capire dove siamo in un territorio che non conosciamo, il punto di
riferimento è l’inquadramento geografico, il disegno spaziale che mi dice dove sono, la porzione di spazio
rappresentata dalla carta (es. Carta della Sardegna centrale: Gennargentu, Flumendosa) è difficile da capire
subito, ma se ci metto una Sardegnetta in piccolo e un quadratino che si riferisce alla carta dove mi trovo .
Inquadramento geografico, per definizione prendiamo una base territoriale e poi definiamo per esempio
tematicamente le parlate della Sardegna, dove vengono in evidenza le parlate locali
Le carte tematiche possono essere anche uno strumento di governo territoriale, sulla base di questo dato mi
viene data l’edificabilità , la carta è supporto di base, carta topografica in grande scala dove dobbiamo citare
da dove vengono le carte di base. Per far la mia carta tematica ho la necessità di aver l’inquadramento
cartografico

Elementi di riferimento tecnico redazionali


Quando, chi, da chi è stata editata, l’anno di stampa che indica l’aggiornamento della carta. Una carta
stradale rappresenta le vie di comunicazione...com’è fatta fisicamente una carta?
Cornici con l’inquadramento cartografico, abbiamo una cornice interna e una esterna che racchiude, una
doppia chiusura che serve per delimitare il campo geografico ma anche come abbellimento: Infatti non
riusciremo a leggerla se non ci piace se non apprezziamo, un aspetto estetico deve attrarci ci aiuta a entrare
dentro
• titolo grande in evidenza
• La scala
• la legenda dove ho graficismi con colori diversi e una scrittura affianco al simbolo grafico
• riferimenti editoriali
• manca inquadramento territoriale e cartografico

Carta topografica
Uno dei modi di classificare le carte in base al contenuto, una cosa sono le carte tematiche altra cosa sono le
carte topografiche, una carta topografica del territorio presenta dei dettagli in funzione della scala e
dell’utilizzo da parte di tecnici, amministratori, studiosi:
Sempre un pezzo di carta può essere visualizzato:
• carte dell’IGM misurano 40x60. Spazio presenta una bandella sulla sinistra e lo schema dell’IGM
• Il titolo corrisponde all’info geografica più rilevante, se non c’è un paese, una città, o una frazione
può esser una montagna o un lago.
• Poi il campo topografico
• la Cornice
i) interna racchiude il campo
ii) esterna ricava le coordinate geografiche (funzione essenziale)

In questo caso viene utilizzato uno spazio


• Inquadramento geografico è più particolare perché ci permette di sapere dove si troviamo
• Inquadramento cartografico per ricavare le coordinate dei punti sapere le proiezioni e i parametri di
riferimento da conferire con il sistema

Con questa carta posso ricavare le


• Coordinate
i) in proiezione IBM
ii) proiezione casuale,
iii) i dati di orientamento

Posso calcolare le coordinate in 3 siti


• tradizionalmente con longitudine e latitudine
• con UTM
• con Gauss Boaga
• Scala
• Legenda standard il simbolismo che presenta è sempre lo stesso. Anche per problemi di economicità,
diventa uguale per tutti.

Imposto il sistema di riferimento della nostra proiezione, per agganciarmi correttamente ai dati di
orientamento magnetico, l’orientamento fatto in base al nord magnetico varia a seconda del punto.
Sono info che mi danno in ogni momento la possibilità di orientarmi correttamente.
Coordinometro, è una squadretta plotter

• La ripartizione amministrativa con i limiti amministrativi comunali col nome del comune

Elementi essenziali sono


1. Titolo
2. campo topografico
3. orientamento per le coordinate
Confrontando l’edizione del 1958 con quella del 1988 posso stabilire nel tempo come si è trasformato il
territorio
Edizione
• 800
• 1930
• 1953
• 1958
• 1988
def. di Cartografia scienza che ha come aspetto leggere, interpretare, utilizzare le carte, costruire
correttamente le carte, trasferire chiaramente le info territoriali, in modo completo e semplice. Il segno
deve essere inequivocabile, si passa dal segno al significato. Assumere info come base di conoscenza,
dio studio, di ricerca, di analisi, per seguire l’evoluzione.
Obiettivi cartografici: rappresentare la terra o un altro pianeta sotto forma geometrica e grafica grazie alla
ideazione, preparazione e realizzazione della carta. E’ una scienza un’arte, una tecnica.
Il passaggio dalla rappresentazione sferica al piano si compiono delle deformazioni, esempio della palla fare
in modo che la differenza sia il meno possibile avvertibile in una rappresentazione cartografica, per superare
i problemi utilizziamo la geometria. Colloco la sfera e sul piano la sfera tocca in un solo punto, in quel punto
ho la zona di tangenza e ho la corrispondenza perfetta tra sfera e il piano.
Ma in un punto non ci sta niente ho dimensione 0
Eratostene (Cirene 276 - Alessandria 196 a.C.), matematico, astronomo e geografo greco. A lui si deve la
prima ipotesi della rotondità della Terra, della quale misurò la circonferenza con straordinaria precisione,
calcolando su base astronomica le dimensioni dell'arco di meridiano che collegava le città di Siene (oggi
Assuan) e Alessandria d'Egitto. Tra i suoi maestri vi fu il poeta greco Callimaco. Intorno al 240 a.c.,
Eratostene fu chiamato a dirigere la biblioteca di Alessandria.
I suoi calcoli sulla circonferenza della terra trassero spunto dall'osservazione che Silene aveva, a
mezzogiorno del solstizio estivo, il sole allo zenit, e che pertanto non proiettava alcuna ombra (Siene si trova
sul Tropico del Cancro). Ad Alessandria egli notò che nello stesso giorno e alla stessa ora i raggi solari
avevano un'inclinazione di 7° rispetto allo zenit. Conoscendo la distanza fra Siene e Alessandria riuscì quindi
a calcolare trigonometricamente sia la distanza dal sole sia la circonferenza della terra. Eratostene misurò
inoltre l'inclinazione dell'eclittica (dell'asse terrestre), e creò un catalogo (oggi perduto) contenente la
descrizione di 675 stelle fisse. La sua opera più importante è un trattato sistematico di geografia. Divenuto
cieco in tarda età, si lasciò volontariamente morire di fame ad Alessandria.
Oggi abbiamo la certezza assoluta grazie ai satelliti. Bisogna sapere dove la tangenza può arrivare poi si
avverte troppo la sfericità, il passaggio tra sfera e piano deve essere il meno errato possibile, è una scienza le
basi sono matematiche, le forme e le dimensioni, proiezioni determinate da misure planimetriche e
altimetriche.
E’ un arte, deve puntare sulle qualità simbolica estetica e didattica grazie alla chiarezza del tratto. Per
valorizzare al meglio le capacità visuali del tratto.
Mappamondo di Tolomeo del VI° secolo si vede la mano dell’artista è un’arte c’è un’ espressione. La
moderna rappresentazione è fredda ma perfetta.
Ho bisogno di strumenti e tecniche grazie alla tecnologia e al progresso. Le tecniche stabiliscono le basi, il
fondo delle carte, i metodi, i processi, le riflessioni culturali per poter leggere e interpretare e realizzare le
carte tematiche, il fondo delle carte troviamo la tematizzazione
• tecniche: riferire obbiettivi precisi e effettuare misure sulla terra (geoide)
• cartografia tematica: descrizione e spiegazione della distribuzione di fenomeni geografici
• Processo: raccolta di dati, organizzazione ed elaborazione dei dati, semiologia grafica, disegno,
stampa
• carte generali,
• carte di base
• carte speciali
• carte tematiche

Cosa sono le carte, come vengono classificate e perché

Concetti basilari
Definizione di carta, cos’è la carta e come ci si comporta
Cartografia come conoscenza carta
Ipologia di carta di base
Caratteristiche e elementi comuni
Passaggio dalla sfera al piano, passaggio non indolore ma problematico, perché vorremmo avere
• esattezza tecnica
• come un solido può esser riportato sul piano

Lo stiramento di una forma spiegata, la deformazione dei segni sulla palla, la deformazione proviene dallo
stiramento sulla carta come disegno, deformazione più o meno avvertibile a seconda dello stiramento

def di carta:
Carta è una rappresentazione piana approssimata, ridotta e simbolica della superficie terrestre

Carta = rappresentazione = disegno non immaginario ma fotografico, quelle non sono carte ma immagini
documento strutturato di una parte o di tutta la superficie terrestre. Terra tonda ma coperta dalle nubi.
Immagine che nel suo complesso è un planisfero su un atlante
Piana = concetto di piano naturale, vogliamo passare dalla sfera al piano. Sulla superficie sferica, una
porzione di sfera cercheremo di riportarla approssimativamente sul piano. Approssimazione porta a pensare a
un disegno che può esser stato fatto correttamente ma che ha un margine di approssimazione che deriva dal
fatto di riportare una sfera su un piano e perciò non può esser perfetto. Perciò il disegno sappiamo che è
approssimato, ci sono difetti strutturali, approssimazioni, deformazioni, non può mai esser corretto e tutte le
correzioni possono esser errate. E così faremo una selezione, sceglieremo certi errori e tralasceremo altri a
seconda della funzione della carta: es. in una carta nautica la necessità è quella di tracciare la rotta, si traccia
sulla carta la
• direzione, quando leggo una carta nautica la necessità è quella di seguire una rotta corretta. Se
cambio carta e uso una carta stradale ho la necessità di saper la strada da seguire.

Caratteristiche:
• mantenere inalterate le posizioni isogoniche in rapporto agli angoli (nautiche)
• inalterati i punti :equidistanti
• inalterate le superfici : equivalenti

• EQUIDISTANTE = stradale
• EQUIVALENTE = catastale
• ISOGONICA = nautica

In funzione a queste caratteristiche giostriamo e superiamo le approssimazioni della carta tutto questo nasce
dal fatto che la carta sia un piano, non è possibile trasferire sulla carta quello che c’è sulla sfera. Una sfera
non può esser tangente al piano, non può esser aperta e riportata su un piano. Ma un piano può esser riportato
sulla sfera.

La sfera è tangente al piano solo in un punto che ha dimensione 0

La sfera che è una terra con un raggio di curvatura di 6370 Km. Vuol dire che il raggio di curvatura è debole,
non ci si accorge della curvatura, lo sguardo si confonde. Questo punto non è un punto che tocca il piano, che
ha dimensione 0, ma ampio fino a avere una certa dimensione, riportare il piano sulla sfera a causa del fatto
che questo punto lo consideriamo grande, con una certa quantità di spazio. In quella condizione abbiamo
passaggio diretto sfera-piano senza deformazioni.

Attraverso le proiezioni: prospettive geometriche che consentono di spostare la prospettiva, sono falsità che
non sono matematiche, certe ma consolidate e accertate e noi abbiamo es. una costa perfetta. Carte
topografiche fino a una certa scala

Misure di
• Superficie
• Angoli
• lunghezze

senza errori, certa, non approssimata ma perfetta è un metodo per capire meglio che certe carte danno
garanzie in funzione di certe scale, ci danno garanzie. l’approssimazione c’è sempre entro certi limiti, ci sono
carte precise, l’importante è che siano intorno a un certo valore che si chiama tolleranza.

Quando operiamo su fogli prendiamo una squadra, e troveremo una distanza diversa dal reale, che non esiste,
è una misura vicina al reale, quando abbiamo un documento in scala 10.000 vuol dire che 1 cm = a 10.000
cm sulla terra

25.000 vuol dire che 1 cm = 25.000 cm sulla terra = 250 mt

Ma nella misurazione 1 mm lo ruba solo la squadra (fai conto che sia sbeccata), avendo la mano che non è
ferma sbagliamo di 1/10 mm se la matita non è sottile se facciamo un segno grosso rubiamo 2mm = 50 mt.
Perché è un’operazione fatta manualmente. Ecco il concetto di tolleranza, importante è avere misurazioni che
consentono di star sul mm. Lavorare sui un documento di una certa tolleranza, si possono fare misure
corrette e precise. Oppure più o meno precise che abbiano 4x1000 di tolleranza cioè su 1 km sbaglio 4 metri.
Le carte sono strumenti di lavoro e per noi sono perfette

Approssimazione = è un disegno sbagliato ma permette di elaborare un documento tecnicamente perfetto, è


la rappresentazione piana della superficie terrestre, la carta cerca di riprodurre la complessità in modo
elementare, elementi riportati a un piano

Abbiamo 58 tipi di proiezioni suddivise in


• zenitali
• coniche
• cilindriche
• convenzionali

Ognuna di queste procedure riporta a un risultato che cambia. Entreremo nel merito in modo dettagliato, le
stesse cose con procedure diverse portano a risultati che cambiano, ci sono terre e continenti che sono
rappresentate in modo diverso, è il risultato di procedure diverse a seconda delle proiezioni (sferiche in un
piano) otteniamo forme di terra diverse.

E’ un disegno, uno strumento che pieghiamo e lo mettiamo in tasca


percezione semeiotica della cultura porta a pensare chi non ragiona e vede il territorio disegnato e si
convince che quello che c’è sulla carta è vero.

In tutti gli atlanti l’Africa è al centro, dipende dalle proiezioni , la percezione è diversa rispetto alla realtà, la
cognizione che di volta in volta è diversa a seconda della realtà.

E’ una rappresentazione ridotta della superficie terrestre, con una deformazione che dipende dalla proiezione
usata dalla carta, chi fa questa proiezione non interessa la superficie ma se è una carta isogonica gli interessa
la rotta se è equidistante gli interessano le strade se è equivalente gli interessa il catasto

Rappresentazione simbolica della superficie terrestre


Ci sono carte tematiche bellissime, che informano sull’attività economica, forme e colori che sono simboli
usati dai cartografi. Espressione di documenti, capacità di comunicare info, perché adotta questi simboli che
troviamo nella legenda..

Comitato cartografico francese

def di carta rappresentazione geometrica convenzionale in posizione relativa di fenomeni concreti o


astratti localizzati nello spazio

carta = rappresentazione geometrica piana semplificata e convenzionale di tutta o parte della superficie
terrestre secondo un rapporto convenzionale che si chiama scala

Elementi base: la carta rappresentazione un disegno del documento visivo (arte grafica), Carta è un
documento da leggere con gli occhi che si soffermano, quindi sono anche espressioni artistiche

Nova totius terrarum orbis


Elementi base
Rappresentazione piana di un disegno, passaggio con proiezione dalla sfera al piano, rappresentazione in un
piano che possiamo controllare.
Rappresentazione ridotta in scala, vuol dire passare da misure enormi a disegni maneggevoli, dimensioni
contenute
Oggi un ingegnere e un geometra si riduce a un monitor di 17 pollici, per passare a 17 pollici bisogna operare
una grande forzatura ridurre per rappresentare in un piano il secondo principio è consuetudinario attraverso
un rapporto che si chiama scala, che è un parametro per ridurre, la scala è quel fattore che da organizzazione
per poter ottenere misure reali. per passare dalla riduzione alla realtà. Zona della Sardegna di Santo
Lussurgiu posizione ridotta per essere disegnata in un foglio. Senza questa operazione la carta non avremmo
potuto farla e qui si introduce il concetto di scala
Passare da dimensioni superiori che si trovano in realtà al disegno. riducendo il disegno abbiamo uno spazio
sempre più piccolo a seconda della scala.
A Disposizione ho un foglio di quaderno sovraccarico di segni
Generalizzazione = eliminare le complessità a seconda della scala dar lo stesso messaggio in modo semplice.
• Rappresentazione convenzionale
• In scala minore o maggiore
• Riduzione
• Rappresentazione
• Aspetto convenzionale

Il simbolo si usa per dare un messaggio con una struttura che da la dimensione vera dell’oggetto, studiare il
simbolismo che attraverso segni convenzionali ci trasferisce l’informazione Non sono in questo caso la
dimensione reale del fenomeno rappresentato
Convenzionale = nessuna attinenza alla realtà ma mi serve per rappresentare.

Tipologia delle carte


• Esigenze e utilizzazione
• Muovere
• Esplorare
• Trovare
• Passare
• Localizzare
• Comprendere
• Analizzare
• interpretare-valutare-conoscere-analizzare
• sintetizzare
• comparare
• correlare

Elaborare sulla carta e operare una sintesi delle info territoriali compararle, perché in ogni fatto c’è una sorta
di tipologia.
1. Dalle carte di estremo dettaglio
2. alle carte di analisi, carte tematiche
3. alle carte di sintesi
4. carte sistemiche carte personalizzate che rispondono a date esigenze

I tecnici che elaborano le carte di base


• topografi
• ingegneri
• geografi
• idrografi

Producono a diversi livelli, Da quelli che iniziano il rilevamento agli ingegneri, che sono cartografi di base

Specialisti: prendono le carte di base e usano metodi cartografici per far delle carte tematiche senza capire la
generalizzazione e l’uso strumentale e mediatico comunque fanno le carte. Ci sono esagerazioni.

Cartografi occasionali coloro che necessitano della carta come base per lavorare e supporto alla decisione,
Non possiedono generalmente delle basi cartografiche per due ragioni principali hanno favorito la nascita di
carte occasionali
1. presa di coscienza dell’importanza della carta all’interno di numerosi settori amministrativi imprese,
media, istituzioni diverse, professionisti, producono carte senza ricorrere ai cartografi.
2. diffusione informatica e interattiva
La cartografia è un vero strumento di conoscenza e di lavoro di potere, assegnando o convincendo, è un
modo strumentale e subdolo. Cartografia strumentale di dominazione politica, create in modo tale che tutti
ritengano quello che viene rappresentato reale. La carta è uno strumento che ci parla della verità.

Classificazione delle carte


Introduzione al processo di assimilazione logica delle carte. Cartografia tecnica. Strumento da prendere con
mano, per riferirsi a un mondo complesso . Una delle prove è procurare una carta Per questa e questa
tipologia, e perché inizia dal mondo della cartografia
• scientifico
• razionale
• sistematico
• consolidato
• operativo
• pratico
• diffuso
• di dominio comune

molti producono le carte troviamo sempre dei tecnici. Tutti gli altri producono cartografia diversi modi di
considerare. Corrisponde pensiero e classificazione
• scientifica = si basa su scala classificazione
• utilizzazione delle carte
Ne consegue una certa classificazione, classificazione in relazione al modo in cui sono costruite e classificate
dal punto di vista scientifico:
• scala
• punti
• mappe
• contenuto generale
• utilizzo
• speciale
• tecnico strumentale
• costruzione
• rilevate
• derivate
• di base
• tematiche
• immagini telerilevate
• aerei
• radar
• satelliti
• base topografica
• numeri vettoriali
• computer
• GIS
Grazie al computer e alle reti globali il prodotto ha avuto notevole rilancio
Fatto spontaneo di divulgazione, il computer che entra nella cartografia non deve distogliere l’attenzione dal
fatto culturale dalla carta come strumento di produzione . Far crescere una cultura territoriale Il computer
visualizza certi processi è un grande implementatore di potenzialità ma non è presentato nel computer
• Ricerche
• elaborazione della carta
• calcolo matematico
Il computer non può trarre in inganno l’invenzione dei GIS e dei sistemi di info geografica coordinate che
legano le info territoriali a sistemi alfa numerici in modo la leggere in modo integrato il territorio. Il GIS non
è che una procedura di connessione tra parti diverse, che grazie al programma lo mettiamo insieme territorio
e suo contenuto, Il GIS è uno strumento che a cui nessuno di noi può rinunciare IL GIS è il sistema dei
sistemi tra i più ambiti nell’ambito della cartografia

In base alla scala

Piante e mappe: 1 : 5.000


riferite ai centrai urbani, progetti di architettura piante e mappe foglio di mappa estratto di mappa
Piante e mappe che rappresentano il territorio la cui scala arriva 1:5000 NB maggiore è il denominatore,
minore è il risultato!
Carte catastali
• urbano 1 : 500 – 1000
• extra-urbano 1 : 4000
• rilevata direttamente
• carta di inventario
• relative all’agro del territorio extra urbano
Carte topografiche 1 : 5000 - 1 : 150.000
Nb più grande è il denominatore è il più piccolo è il risultato, scale grandi arrivano a valori piccoli
aumentano i dettagli della rappresentazione ma diminuisce la superficie rappresentata, cambiando la scala
cambia il dettaglio
Ci vuole un foglio per contenere la zona rappresentata, se aumenta la scala diminuisce lo spazio
rappresentato, cresce in dettaglio cfr i fogli IGM. Da info che servono per il territorio
Carte corografiche 1 : 150.000-1 : 1.000.000
Grande gamma di qualità di carte che rientrano nelle carte corografiche. Più piccola è la scala più aumenta il
dettaglio. Sono carte regionali, rappresentano una regione geografica
Carte geografiche ---------> maggiori di 1.000.000
sono le carte dell’Atlante, esempio carta dell’Africa, bacino del mediterraneo cambia la tipologia di
rappresentazione, mentre le carte amministrative e dei beni ambientali sono carte tematiche in senso stretto
solo che le differenze non sono nette per esempio una carta stradale è allo stesso tempo
• tematica
• corografica
• toponomastica
• amministrativa
• viabilità stradale
• quindi le sfumature sono delicate

Mappamondi: figure intere della terra


Planisferi : unico emisfero per tutto il mondo in un unico spazio, rappresentazioni della terra in un unico
disegno, mappamondo aperto
Planigobi: due emisferi carte che sono a scala molto superiore al milione con una stilizzazione dei due globi,
il mondo riportato in due planisferi

In base ai caratteri e criteri costruttivi


• rilevate a rilevamento diretto del terreno, precisione al cm, rilevate per osservazione telemetrica sono
le carte topografiche 1:5000 - 1:10.000
• derivate tematiche derivate dal disegno di altre carte, utilizzate basi di supporto esistenti rilevate
direttamente dal altre carte, si adattano a una bue che esiste già perciò sono derivaste

In base al contenuto e all’utilizzo generali molte info sul terreno che possono esser classificate generali o
perché riguardano l’aspetto:
• fisico
• topografico
• economico
• politico
• normali
• tecnico strumentali
• speciali
• nautiche,
• magnetiche
• aeronautiche supportate da strumentazione

Nautiche: rilievo emerso ben rappresentato non ci sono info territoriali, serve solo per rappresentare la costa
e il mare ci sono numeri che si riferiscono a quote, e linee che si riferiscono a cavi marini e misurazioni dei
fondali, tutte info che servono per la navigazione in mare sono presenti tratti goniometrici per applicare lo
strumento e calcolare l’angolo di rotta

Aeronautiche: servono per una navigazione aerea, si dividono in carte IFR e VFR rappresenta le aerovie le
zone P, gli Waypoint, le altitudine i QNH, sono carte speciali perché hanno bisogno di supporto strumentale,
plotter

Speciali o tecnico strumentali sono diverse a seconda degli utilizzatori operativi vengono utilizzate con
strumentazione particolare
• nautiche
• magnetiche
• aeronautiche

per esser fatte hanno bisogno di una strumentazione particolare, per esser lette hanno bisogno del plotter,
goniometro

topografiche aspetto particolare. ricche di info e di immagini elementari

tematiche limitate alla presentazione di uno o più temi specifici, evidenziano un solo fenomeno o più
fenomeni territoriali legati a un solo contenuto. conferma quello di cui stiamo parlando carta riferita a uno o
a un altro tema. Le carte tematiche sono speciali, carte tecnico strumentali contrarie di carte generali che
hanno una forte capacità simbolico-espressiva, sono speciali perché il contenuto è scientifico vengono
rappresentati uno o più fenomeni su base territoriale. es. Pianificazione urbanistica, su supporto cartografico
(potrebbe essere idrografico). Le tematiche vanno classificate un funzione del fenomeno

il fenomeno rappresentato può esser


• concreto (geologia-vegetazione)
• astratto (clima -popolazione non emergono alla percezione visiva)
• statico (carta geologica distribuzione delle rocce sul terreno)
• dinamico (evoluzione. migrazione, spostamenti)
• qualitativo (quantità nella densità di abitanti xKm2 o rapportato alla superficie bosco, prato, a roccia
fatti concreti visibili sul territorio, Si tratta di fenomeni concreti non dinamici di tipo quantitativo e
qualitativo, carte geologiche (esprimono una qualità)

Carte qualitative carte geologiche. carte tematiche e non tematiche graniti, scisti, calcari carte molto colorate,
belle con leggende molto fitte accompagnate da interpretazione, la realtà del sottosuolo non è mai
conosciuta, pozzi petroliferi. Modelli che possono esser interpretati e possiamo risalire al fenomeno
qualitativamente. Si usano i colori per identificare i fenomeni e l’intensità del colore indica l’intensità del
fenomeno. Con questa carta si capisce il fenomeno
• quantitativo piovosità e densità popolazionale
• dinamico

Carte geologiche la registrazione che fanno è tematica perché c’è un supporto territoriale, c’è il tema
(geologia), c’è una scala, legenda, simbologia, descrizione della leggenda perciò è qualitativa

Carte quantitative densità della popolazione, numero degli abitanti per


• comune
• provincia
• regione
• stato

deve esser visualizzato la visione dei cambiamenti nel tempo, piovosità , densità di popolazione a un certo
censimento

• carta statica da la struttura per classi di età di una popolazione a seconda della fascia dio età,
aumenta la longevità, mortalità, vita breve. e si distribuisce in piramidi cha dalla base larga diventa
sempre più stretta, man mano che passa l’età rimane la piramide nei paesi sottosviluppati statico
carta della popolazione a un certo censimento composizione della struttura popolazionale per classi
d’età aree rappresentative. Struttura a piramide che si restringe o allarga dicono subito le diversità
riferite a un fenomeno nella sua diffusione geografica e per mostrare la diversità tra un territorio e
l’altro.

• dinamico evoluzione della popolazione flussi commerciali e aree industriali nei sec. XVI e XVII
danno l’impressione del movimento hanno implicanza dinamica, si riferisce all’evoluzione a
qualcosa che si sta muovendo, es. flussi commerciali

• sintetico insieme e pluralità di oggetti e fenomeni, da la possibilità di capire cosa succede a livello
economico in una regione, con pluralità di oggetti e fenomeni

• analitico entriamo all’interno di certe analisi entriamo in merito specifico della composizione del
fenomeno, esempio strutturazione sismica, analisi in dettaglio del fenomeno, come sono fatte le carte
oggetti e fenomeni dei singoli supporti
i) rappresentazioni
ii) simboli
iii) informazioni

• astratto relativo a fenomeni astratti, migrazioni. flusso degli emigranti, basate su rapporti matematici,
migrazione interna della popolazione non si può vedere

• concreto dei fatti reali o di posizione, aree di viabilità

Quindi carte tematiche astratte o concrete, dal punto di vista scientifico


• a punti
• a livelli
• a aree linguistiche
• simboli che con delle proporzioni danno la dimensione del fenomeno

di Base : rilevaste a una certa scala come riferimento a operazioni sul territorio
• topografiche
• mappe
• catastali
• tecniche
tematiche computer
• GIS
• Internet
• Riviste
• Atlanti
• telerilevate foto aeree categorie di rappresentazione della superficie radar che consente un altro
rapporto info. Si ottengono cosmiche gonoi a basso costo e si scaricano da
i) Internet
ii) Satellite
iii) Laser
iv) cartografia usata può esser raster o vettoriale
tematiche numeriche, vettoriali, raster

topografiche
cambia il modo e il supporto cartaceo carte disegnate digitale, visualizzate sul monitor cartografia raster o
vettoriale influisce sulle potenzialità e sulle modalità d’uso

Storiche è una carta che rappresenta i fatti storici ed è tematica per eccellenza
• cimelio, carte documenti storici preziosi, rarità e preziosità di un bene unico e raro, con valore di
collezione perché esistono pochissime copie
• tutte le altre carte fatte in un certo periodo, antiche
• carta delle crociate è una carta tematica dice com’era il mondo, non è né antica né è un cimelio

Le carte tematiche si caratterizzano per la scala:


• disegno
• dimensione
• diffusione
• utilizzo
• materiale
• proiezione
• destinazione

Sistemi di info geografici


La classificazione in base alla scala non esclude che ci sia una classificazione in base alla carta

LA SCALA
Per rappresentare con una carta è necessario ridurre le misure reali attraverso un
• coefficiente
• rapporto
• riduzione

che prende il nome di scala, cioè quante volte devo ridurre la terra per disegnarla correttamente su una data
dimensione. Il coefficiente di riduzione = scala

moltiplicazione = quante volte devo ingrandirla per rapportarla al reale

def di scala numero che esprime quante volte devo diminuire la dimensione reale per rappresentarla e
quante volte devo ingrandirla per rapportarla al reale, il rapporto tra lunghezza e realtà

abbiamo un’espressione grafica e una numerica, il valore è il risultato della divisione capiamo che più
piccolo è il denominatore e più grande è la scala più grande il denominatore e più piccola la scala, perciò
scala 1:1.000.000 e <>
Raddoppio la scala se passo da 10.000 a 5.000, se passo da 25.000 a 100.000 sto riducendo, devo associare,
il fatto di una lettura di immediata espressione numerica alla distanza. Quante volte è stata ridotta una misura
e quante volte devo ingrandirla per riportarla al reale..
La scala si riferisce sempre alla lunghezza e non alle aree per le quali invece bisogna introdurre il concetto di
quadratico. Ne consegue che in una scala doppia di un altra, la superficie è 4pla rispetto a quest'ultima. Nella
scala delle carte dobbiamo inserire un rapporto non lineare ma quadratico, quando raddoppiamo la scala
dobbiamo moltiplicarla al quadrato della scala e arriviamo alla superficie.
Rapporto quadratico è una misura non lineare ma di aree: base per altezza

SCALA
Si osserva la stessa zona geografica parte dal centro della città di Como rappresentata a scala diversa 1: 2000.
1:1ooo, 1:50000, 1:100.000 giochiamo sulla diversa scala per rappresentare più o meno dettagliatamente ,
cambiando la scala cambia il dettaglio. es. tra una scala 250.000 e una 50.000 c’è molta differenza nel
dettaglio le strade del 250.000 sembrano più grosse di quelle della 50.000, dipende dall’utilizzo del simbolo
cartografico. Quello che conta è la rappresentazione. Disegnare un tratto che è largo 25mm sui ricorre a
esagerazioni cartografiche, un artificio che consente di capire il fenomeno, esagerazione forzata e voluta per
dar la possibilità di centrare il fenomeno, il fenomeno più o meno avvertito, non c’è mai corrispondenza tra
fenomeno rappresentato e situazione rappresentata.

Errore di graficismo
Il concetto di scala è importante perché a esso è legato quello di deformazione della carta infatti l’errore di
graficismo corrisponde a 0,2mm sul foglio da disegno. Tale valore corrisponde alla precisione planimetrica
della carta.

scala della carta deformazione

10cm 500

20cm 1000

40cm 2000

1m 5000

2m 10.000

5m 25.000

10m 50.000

20-m 100.000

200m 1.000.000

GEOIDE ELISSOIDE
Bisogna riportare una sfera in un piano attraverso le proiezioni matematiche, utilizziamo le procedure in
modo che ottengo un disegno della sfera in un piano so gia che sono errori.
La cartografia è la rappresentazione metrica del territorio tale rappresentazione è complicata dal fatto che
• La superficie fisica del territorio ha forma irregolari
• la superficie su cui sarebbe naturale rappresentare il terreno non è piana
• le dimensioni sul terreno impongono complesse operazioni di misura

dobbiamo tener presente


• ellissoide
• geoide
• superficie fisica
• la deviazione della verticale nel punto di intersezione di geoide e ellissoide rispetto allo zenit
• spostamento delle zolle e movimenti intercostali dell’astenosfera
• differenza di asse
• superficie irregolare fatta con valli e monti

Possibilità di far riferimento a una superficie ideale non calcolata non esiste perché o prendo la superficie
fisica o quella geometrica
La superficie fisica è l’interfaccia tra atmosfera e litosfera.

Ellissoide è una superficie di riferimento inventata per la rappresentazione sul piano Superficie numerica di
riferimento, geometrica che non esiste nella realtà. è il solido generato dall’elisse che ruota attorno a un asse,
superficie a cui poi assembliamo la terra generata da un elisse che ruota attorno al suo asse minore.
L’asse polare su cui gira l’elisse terrestre ha una configurazione geometrica non sferoide ma ellissoide
abbassata ai poli e in particolare l’ellissoide è una superficie che penetra sopra le montagne come se il mare
si estendesse dentro la terra e annulla le estremità.

L’ellissoide è un solido geometrico

Geoide = figura numerica, superficie che viene dal calcolo, superficie elementare in cui il piano è
perpendicolare alla superficie di massa

In cartografia per determinare la superficie terrestre si prende come S di riferimento il geoide.

Definire i parametri dell’ellissoide di rotazione è compito della geodesia.

Storicamente il problema di individuare gli ellissoide di riferimento è stato affrontato in modo locale
disgiungendo l’aspetto planimetrico da quello altimetrico, attraverso la definizione di un ellissoide e di un
geoide locali.

Solo l’introduzione dei GPS ha permesso di pensare a un utilizzo di sistemi geocentrici globali.

Col GPS abbiamo una superficie fisica che sui relaziona ai satelliti e lo fa riferendosi a una rete di punti
stabiliti altimetricamente in riferimento alla terra. Strumento che ci ricava n punto direttamente. GPS per
darci la quota si riferisce a un sistema di conoscenze a lui note un sistema di punti calcolati in riferimento a
un geoide e non a un ellissoide. In tutti gli stati del mondo l’uomo ha adottato un geoide e ellissoide locale.
Tutti hanno calcolato il loro geoide locale autonomamente rispetto a un geoide di un altro stato. L’IGM è
valido per il Nord Europa

Se voglio riferire a un altro geoide devo sapere il valore che viene dato in quella particolare nazione.

La cartografia nazionale di ogni paese riferisce a geoidi e ellissoidi locali così da approssimare meglio la
regione di copertura. Ci si trova davanti a sistemi di riferimenti locali che fanno uso di ellissoidi comuni ma
con comportamento diversi In questo caso si parla di DATUM cioè sistema di riferimento dato da ellissoidi
locali

Un Datum planimetrico è il modello matematico usato per collocare le coordinate geografiche

Il Datum è costituito da
1. ellissoide
2. punto di emanazione
3. azimut

In uno stesso datum ci possono usare diversi sistemi di coordinate

Reticolato geografico

La rete convenzionale di meridiani e paralleli, linee immaginarie sul globo viene chiamata reticolato
geografico, che permette di definire la posizione dei punti ed aree della superficie terrestre attraverso
latitudine e longitudine

Nei poli viene identificata l’origine del reticolato geografico la rete di circonferenze immaginarie denominate
paralleli e meridiani

Def di meridiani = cerchi massimi luogo di tutti i punti aventi la medesima longitudine che congiungono i
due poli nord e sud, fascio di linee di direzione nord sud congiungenti i poli, ogni meridiano è mezzo circolo
massimo comprendente 1 arco di 180°
1. tutti i meridiano seguono direzione nord sud
2. tutti si distanziano dall’equatore e convergono verso i poli
3. su di un globo c’è un numero infinito di meridiani

Def. Di paralleli = circonferenze con andamento est-ovest formate da tutti i punti aventi la medesima
latitudine circoli minori provenienti dall’intersezione di una serie di piani paralleli al piano equatoriale con il
globo terrestre
• sempre paralleli fra di loro
• sempre in direzione est ovest
• intersecando i meridiani formando angolo retto l’unico circolo massimo è l’equatore tutti gli altri
sono circoli minori

Georiferimento = posizione di un punto su un sistema di riferimento determinato da


• altitudine
• longitudine
• latitudine

I GPS strumenti con interfaccia satellitare possono ubicare i punti, quale la posizione di un punto? Devo
conoscere i valori di riferimento fondamentali e cioè:
• altitudine
• longitudine
• latitudine

Equatore = circolo massimo perpendicolare all’asse terrestre

Meridiani mezzi circoli massimi le cui estremità passano per i poli

paralleli = circoli minori risultanti dall’intersezione di una serie di una serie di piani paralleli al piano
equatoriale con il globo terrestre, sono tutti uguali e hanno larghezza decrescente. Passano da migliaia di Km
fino ai poli che sono paralleli 0

longitudine = arco di parallelo misurato in gradi fra il luogo e il meridiano di riferimento (distanza angolare
di un punto dal primo meridiano), arco di parallelo più breve verso est o verso ovest

Latitudine = valore angolare dell’arco di meridiano compreso tra quel luogo e l’equatore, varia da 0
all’equatore fino a 90 ai poli (valore angolare tra l’equatore e il punto misurata sull’arco di meridiano
passante per quel punto.

• ampiezze longitudinale meridiano fondamentale


• meridiano fondamentale
• meridiano nazionale
• meridiani
• ampiezza di latitudine equatore
• paralleli

La carta deve avere una caratteristica di base che consente di essere corretta, non deve avere errori di
• equidistanza
• equivalenza
• isogonia

La proiezione è un complesso di operazioni matematiche astronomiche geodetiche occorrenti per sviluppare


in un piano un reticolato geografico o per trasferire dalla sfera al piano fenomeni ed elementi della superficie
terrestre.
Un piano è tangente alla sfera solo in un punto se il cerchio è piccolo, l’impressione del punto è netta, se il
cerchio ha un raggio maggiore la curvatura è maggiore e la tangenza del punto si perde formando un area.
Non cambia niente ma solo la percezione.

Nel primo caso il punto ha dimensione 0 nel secondo caso ha una certa ampiezza. Spostandosi alle estremità.
Tanto maggiore è la distanza al punto di tangenza, maggiore è l’area di tangenza e maggiore la distanza
all’equatore. Tanto più il punto è lontano dalla zona di proiezione maggiore è la funzione connessa tra il
punto e la sua rappresentazione sulla carta.. Ci sono condizioni che nel caso di tangenza tra piano e sfera
questa percezione del punto di tangenza va a sfumare, non ha più la dimensione del punto ma ha una
dimensione maggiore. Non è più un problema il trasferimento della sfera al piano, passando tra piano e piano
non ho errori. Se io colloco un foglio nel punto di tangenza tra la sfera e il piano vedo che l’area che viene
impressa nel foglio non ha più la dimensione di un punto ma è una superficie. Se spostiamo e aderiamo il
foglio alle estremità della sfera questa area di tangenza aumenta, si crea così una zona che ci consente di aver
una carta perfetta. Il passaggio si verifica non più tra sfera e piano ma tra piano e piano. Nel punto si vede
una zona più grande più estesa. Questa porzione di superficie noi la misureremo in gradi. !° è uguale a
111Km e ci vogliono diversi fogli per rappresentarla. Questa dà la chiave di lettura di una certa tipologia di
carta..

Dal punto di vista geometrico la tangenza avviene lungo 1 solo punto questa è la geometria ed è indiscutibile.
Il problema nasce dal fatto che terra è una sfera e parlando del passaggio tra la sfera e il piano, questa
superficie viene riportata sul piano.

Come una palla di gomma non riesco chiudendo la mano a contenerla nella palma. per rappresentarla in un
foglio devo stirarla. e tanto più la stiro tanto più sarà la deformazione, così ritornando alla tangenza sfera
piano mi allontano dal punto di tangenza più grande è la deformazione. Se inserisco una carta tra sfera e
piano e cerco di farla combaciare posso ottenere una carta uguale a quella zona senza errori cioè
• equidistante che mantiene inalterati i rapporti tra le superfici
• isogonica che mantiene inalterati i rapporti tra angoli
• equivalente che mantiene inalterati i rapporti tra le distanze
Questa carta si chiama Afilattica

Proiezioni geografiche
Consentono corrispondenza biunivoca tra punti della superficie terrestre e quelli rappresentati sul piano
attraverso operazioni matematiche e geometriche che sono approssimazioni della forma reale della terra

Def di proiezione geografica = sistema ordinato di meridiani e paralleli usato come base per il disegno di
una carta su una superficie piana.

Un globo presenta degli svantaggi perché possiamo vedere contemporaneamente solo 1 faccia, l’occhio
umano non può vedere contemporaneamente l’intera superficie della terra presenta una scala troppo piccola
per molti tipi di usi dove possono venire disegnati solo gli elementi essenziali. Le proiezioni vanno vagliate
per valutare quali tipi di reticolati di meridiani e paralleli meglio si adattino a illustrare le diverse parti delle
superfici terrestri
Se la terra fosse conica o cilindrica il problema delle proiezioni sarebbe risolto perché no ci sarebbero
distorsioni o alterazioni La terra appartiene a una forma geometrica come l’ellissoide che non è
geometricamente sviluppabile, la sua superficie non può venire svolta su un piano. Per trasferirla sul piano
bisogna deformarla, ed è impossibile ottenere una proiezione cartografica perfetta. Tutte le proiezioni non
possono in nessun caso posseder la proprietà di scala costante di un globo, in qualsiasi modo esse vengano
costruite. Nell’appiattire la superficie curva della sfera per trasformarla in superficie piana tutte le proiezioni
deformano la superficie del globo in modo non uniforme

Def di Proiezione geografica = Insieme di procedure adottate per riportare o proiettare su un piano la
Superficie terrestre o meglio il reticolato geografico che ATTENUANO LE ALTERAZIONI CONNESSE
CON IL PASSAGGIO DALLA SFERA AL PIANO SENZA ELIMINARLE ottenendo così
1. isogonia
2. equidistanza
3. equivalenza

Le deformazioni sono così direttamente proporzionali al diminuire della scala, tanto più diminuisce la scala
tanto più aumentano le deformazioni, tanto più aumenta la scala tanto più diminuiscono le deformazioni. es.
la planimetria di una casa fatta in scala portante cioè 1 cm = 1 mt. La misura varia a seconda del
posizionamento delle tacchette del righello e a seconda di come mettiamo il punto mi mangio decimi di mm,
Questo può portar via anche cm. Dalla scala 1:100 a 1:10.000 in 1/10 di mm = 5 mt. Questa è la tolleranza
della carta.

Tutto questo porta via distanze che sono alla fine dei metri, Perciò dobbiamo stabilire il livello di precisione.
Sappiamo che in questa scala il margine di errore è di 10 mt. Posso ampliare il tono di tangenza finche non
arrivo a accettare variazioni di concetto di allargamento che oltre a un certo limite non posso andare più di
100 km e che all’interno di quegli errori la mia carta è perfetta, dentro quel limite di tolleranza la carta è
• isogona
• equidistante
• equivalente
dentro quel livello di tolleranza è perfetta quando non è affetta dagli errori di trasformazione della sfera al
piano.
Problemi di proiezioni e di scale
In una carta le scale piccole non le usiamo per misure precise.
Le misure precise si fanno su carte a scala grande.

Approssimazione: la sfera non è sviluppabile in un piano senza commettere errori deformazioni da cui
l’approssimazione. Dipende dal passaggio della sfera al piano questo implica necessariamente la presenza di
un errore.
Simbolica: i fatti fenomeni elementi geografici sono rappresentati da segni grafici:
• puntini
• segni
• linee

Tipologia di rappresentazione

Elementi fondamentali sono:


• Superfici rappresentate
• Superfici di proiezione
• Rappresentazioni

Datum implica ellissoide e geoide: ellissoide assimilata nella rotazione, fisicamente inquadrata, geoide non
esiste è matematica. In genere si adotta

ellissoide che è il solido formato dall’elisse che ruota attorno all’asse maggiore

Geoide non esiste è un modello matematico Il piano che passa per quel punto perpendicolare al vettore
gravità che passa per quel punto. Le placche crostali si stanno spostando, le fratture mediooceaniche, Rift
Valley, faglie di S.Andrea nascita della catena Himalayana alpina, l’accostamento di un continente, 7 cm
all’anno, questo fa si che il centro di massa cambia varia così la definizione di geoide. La misurazione della
Superficie fisica oggi viene fatta attraverso il GPS

Parametri geometrici

Il geoide e ellissoide coincidono con la superficie terrestre

Prima operazione: come si può definire un piano tangente alla sfera conico cilindrica, un piano assume una
certa posizione e su questo piano viene riportato l’orientamento:
1. Normale
2. trasverso, = cilindro rovesciato di 40°
3. obliquo. = né normale né trasverso

Piano tangente = tocca la Terra in un punto a dimensione 0


Piano secante = taglia la terra

Proiezione geografica

Distinzione in base alle qualità che le mantengono immutate sulla carta:


1. equivalenti = le maglie del reticolo geografico hanno in scala un S proporzionale a quella della sfera
2. equidistanti = equidistanza riscontrabile lungo alcune linee fisse (meridiani e paralleli)
3. Isogone = gli angoli originati dall’incrocio di meridiani e paralleli non presentano alterazioni

In base alle caratteristiche tecniche le proiezioni si suddividono in proiezioni


1. Vere = fondate su principi matematici o su fondamenti geometrici, prospettici
2. convenzionali fondate su principi empirici
3. proiezioni di sviluppo i punti sono proiettati su superfici ausiliarie sviluppabili sul piano

A seconda del solido ideale usato si suddividono


1. cilindriche = cilindro tangente alla terra lungo l’equatore, il reticolo proiettato sulla superficie laterale del
cilindro e sviluppato su un piano assume una struttura ortogonale, proiezioni efficaci nel disegno di zone
equatoriali
2. coniche = cono tangente a un parallelo, sono preferibili per le regioni delle medie latitudini

A seconda delle proiezioni proiettive la rete dei meridiani e paralleli è proiettata da un centro su di un piano
tangente alla sfera in un punto che diviene il centro della proiezione
1. stereografica : se il centro di proiezione è un polo e il piano tangente è in corrispondenza del secondo
polo
2. gnomonica: se se il punto di vista è posto al centro della terra
3. ortografica se il centro di proiezione è posto oltre la sfera terrestre a dx finita o infinità

Prospettive:
• azimutali = in senso stretto misura angolare con direzione fissa e tutti i punti misurati hanno come
riferimento quegli angoli
• usano come supporto un solido aggiuntivo

convenzionali = fondate su principi


empirici
planisferi
planigobi
emisferi con forma strana non tonda

Di sviluppo = poniamo la sfera a contatto con la superficie la stendiamo sul piano e otteniamo un solido che
apriamo e stendiamo sul piano tutti i lati si stendono sul piano senza ottenere deformazioni particolari, Ci
sono diversi solidi che si stendono sul piano senza ottenere deformazioni. Cilindro, cono, parallelepipedo
• coniche
i) vere
• modificate
ii) cilindriche
• vere
iii) modificate
• pseudocilindriche
iv) omalografiche
v) sinusoidali
vi) ellittiche
vii) pseudoconiche
viii) Azimutali

Centrografiche: coincidono con il centro della sfera (sorgente luminosa) e il piano gnomico della carta
gnomica

Ortografiche : all’infinito non si costruiscono proiettando il piano, secondo il punto di vista dell’esecuzione
il piano di proiezione è il piano dell’orizzonte dell’osservatore e la proiezione dei vertici di ogni maglia di
rete è definita dalla distanza in arco dell’osservatore e dell’angolo .

Proiezione di Mercatore nella carta ad usum navigantium Kremer conosciuto come Mercatore modifica la
proiezione cilindrica rendendola conforme, proietta nella S interna del cilindro il cerchio massimo
equatoriale e i punti dove i meridiani lo intersecano, si tracciano i meridiani in forma rettilinea e
perpendicolare all’asse costituito dall’equatore si ottiene così un reticolo dove i meridiani invece di
convergere verso i poli rimangono rettilinei. L’intervallo tra i paralleli aumenta aumentando la distanza
dall’equatore. Carta ottima per la navigazione perché la rotta viene tracciata come una linea lossodromia e
mantiene inalterato l’angolo formato con i meridiani e si può rilevare la rotta costantemente per lunghi
periodi di tempo

Primo sistema adottato dalla cartografia italiana fu quello di Bonne che rendeva minime le deformazioni
attorno al meridiano principale e il parallelo medio o standard, non alterando le aree.

Dal 876 al 947 l’IGM adotta proiezione di Samson Flamsteed dove la sfera terrestre è inscritta in un poliedro
che ha come facce molti trapezi isosceli e ognuno con una propria proiezione, ogni foglio ha come limiti due
paralleli e due meridiani distanziati di 30°. Ogni foglio aveva un proprio centro e una propria proiezione,
tanti centri quante le carte

Gauss Boaga proiezione cilindrica inversa


Lambert Azimutali area
Proiezioni azimutali di sviluppo
Si basano sulla proprietà di alcuni solidi cono o cilindro di avere sviluppabile su un piano la loro superficie.
Si distinguono in
• proiezione conica equivalente (di Lambert)
• proiezione cilindrica : si realizzano avviluppando il globo mediante un cilindro tangente all’equatore
abbiamo diverse possibilità a seconda se il cono è secante
• proiezione cilindrica diretta con la superficie cilindrica tangente all’equatore
• proiezione equivalente di Lambert

Superficie larga quanto l’equatore deformata ma è rispettato il parametro di equivalenza, le superfici sono
equivalenti ma non isogoniche né equidistanti
Non posso ottenere tutte e tre le caratteristiche, ne scelgo 1 che mi serve e devo tralasciare le altre 2.

Proiezione di Mercatore
Per ovviare al problema dello schiacciamento polare che presenta la proiezione cilindrica, il cartografo
Gerardo Kremer (Mercatore), modificò la proiezione in modo tale da far si che i paralleli anziché avvicinarsi
fra loro procedendo verso i poli si allontanano nella stessa proporzione secondo la quale si allontanano i
meridiani, sicché i poli non si possono rappresentare in quanto cadono a distanza infinita (è costruito così il
principio delle latitudini crescenti) La distanza tra i due meridiani è uguale sia all’equatore che ai poli. I due
meridiani mantengono invariata la distanza tra l’equatore e il polo, si mantiene inalterato il valore angolare, è
una carta che si presta bene a esser letta in navigazione è isogonica. La proiezione cilindrica è quella che
utilizziamo di più.
Mercatore : Cartografo famoso fu il primo a fare la prima raccolta di carte geografiche e le raccolse in un
volume chiamato atlante. Ha apportato modifiche alla proiezione cilindrica diretta e ha cercato di eliminare
verso i poli le superfici. si appiattiscono in uno schiacciamento eccessivo, come la Groenlandia, l’Islanda,
Mercatore per eliminare questa deformazione
1. stabilisce di quanto si appiattiscono i paralleli man mano che si spostano dall’equatore al polo
2. cambia il segno e l’appiattimento diventa allargamento
Proiezione cilindrica diretta: valore modificato lo trasforma in senso opposto, diventa allargamento.

Islanda è grande quanto l’Africa, abbiamo il contrario ci sono altri vantaggi, i paralleli e meridiani sono rette
ortogonali e questo la rende utile per essere usata nella rotta

La linea di rotta costante si chiama lossodromica

abbiamo la deformazione della testa di Dents e Adams. Cambiano le deformazioni a seconda del tipo di
proiezione usata

Proiezione cilindrica deformata ai poli

Proiezione trasversale di Mercatore o conforme di Gauss, abbiamo UTM Universale


• trasversale
• mercatore

Nella trasversale di Mercatore il cilindro è tangente lungo il meridiano, invece che all’equatore. Come
l’equatore il meridiano.

Calcolo delle coordinate


1. Scelto un punto nella carta topografica, la prima operazione da fare è riportare la posizione sulla carta
tracciando la proiezione ortogonale
2. Ottenuta la proiezione del punto so che i valori riguardanti i margini verticali si riferiranno alla
latitudine. Mentre la proiezione sul margine orizzontale dirà riferimento alla longitudine
3. Contare in N° di primi interi che mi separano dal punto
4. suddivido il segmento e do il valore alle tacche
5. misuro la lunghezza in mm del tratto di primo
6. applico la formula N : 60 = n’’ : x
a) N = lunghezza lineare in cm della tacca di primo intero che per la longitudine è 5,6. per la latitudine
è 7,4
b) 60 = ampiezza angolare di un primo
c) n’’ = tratto di segmento che va dalla proiezione alla latitudine inferiore
d) n = ampiezza angolare in secondi da aggiungere alla longitudine o alla latitudine più bassa

Esempio calcolare le coordinate di casa Capitta


1. traccio le proiezioni ortogonali
2. conto il numero di primi interi di latitudine e longitudine che mi separano dal punto leggo sull’angolo
della carta 3° 52’ e inizio a contare dove terminano le tacche fino a arrivare poco prima della proiezione
e vedrò che sono a 3° 56’ di longitudine
3. misuro il tratto di secondo e trovo 5mm = n
4. applico la formula N : 60 = n : x
5. N = la lunghezza del tratto di primo di longitudine = 5,6
6. 5,6 : 60 = 5 : x
7. X = 60 x 5 5,6
8. x = 53 3° 56’ 53’’ di longitudine

per la latitudine si applica la stessa modalità solo che N = 7,4


1. 40° e 44’
2. N : 60 = n : x
3. 7,4 : 60 = 7 : x
4. x = 60 x 7 7,4
5. x = 56 40° 44’ 56’’

Monte S.Attentu
Long 3° 54’
n = 3,2
5,6: 60 = 3,2 : x
x = 60 x 3,2 = 34”
5,6

Long = 3° 54’ 34 “
Lat 40° 40’
n=6
x = 60x6 = 48”
7,4

Lat = 40° 40’ 48”

Coordinate di Monte Oro

Long 3° 56’
Lat 40° 43’
Calcolo i secondi..

Longitudine: N : 60 = n : x
5,6 : 60 = 2,2 : x
x = 60 x2. 2
5,6
3° 56’ 21

Latitudine
N : 60 = n : x
7.4 : 60 = 5 : x
40° 43’ 40”

Coordinate di Sa Punta Mesu

Long 3° 56’
Lat 40° 41’

Longitudine
N:60=n:x
5,6:60=5,3:X
3° 56’ 56”

Latitudine
7,4:60=2,2:x
40° 40’ 17”

Coordinate di Capo Sale

Long 3° 54’
Lat 40° 44’

Long N:60=n:x
5,6:60=3,5:x
3° 54’ 37”

Lat N:60=n:x
7,4:60=3:x
4o° 44’ 24”
Coordinate di S.Maria di Pisa

Long 3° 54’
Lat 40° 44’

Long 3° 54’ O”
Lat N:60=n:x

7,4:60=3,5:x
40° 44’ 28”

Processo inverso: dalle coordinate risalire alla localizzazione del punto sulla carta
1. verificare se le coordinate sono all’interno della tavoletta
2. sottrarre le coordinate dei gradi al vertice inferiore della carta
3. sostituire gli elementi della proporzione secondo la formula Nxn”

Es Long 3° 56’ 24” Ovest


Lat 40° 43’ 40” Nord

Long N = 5,6
5,6:60=x:24
5,6x24 = 2,2 cm
60

Lat N = 7,4
7,4 : 60 = x : 40
7,4x40 = 4,9 cm
60

poi misuro traccio la tacca e attraverso le proiezioni ortogonali risalgo al punto = MONTE ORO

Long Ovest 3° 56’ 41”


Latitudine Nord 40° 41’ 17”

Long 5,6x41 = 3,8 cm


60

latit 7,4x17 = 2 cm
60

traccio le proiezioni ortogonali e trovo Sa Punta e Mesu

Long 3° 55’ 18”


Lat 40° 42’ 17”

Long
5,6: 60 = x : 18
x= 5.6x18 = 1,7cm
60

lat
7,4 : 60 = x : 17
x = 7,4 x 17 = 2cm
60
Proiezione universale traversa di Mercatore
Proiezione cilindrica diretta modificata da Mercatore detta anche delle latitudini crescenti, Mercatore vede i
paralleli verso i poli (per la sfericità) vengono appoggiati al piano di proiezione (Misure prese lungo la
perpendicolare) Di solito se non c’è un centro di proiezioni si attaccano i piani parallelii perpendicolari. I
Paralleli si infittiscono ma non verso i poli e si sovrappongono. Mercatore calcola l’infittimento, vede e col
calcolo algebrico e cambia il segno e rifà il disegno ottenendo che i paralleli non si infittiscono ma si
dilatano, con dei vantaggi. Le zone polari sono proiettate in un altro modo.
Proiezione cilindrica diretta modificata di Mercatore
Proiezione cilindrica traversa o inversa. Otteniamo il contrario con queste proiezioni, non più i paralleli ma i
meridiani si allontanano. L’importante è capire il concetto della proiezione universale traversa. Nel cilindro
trasversale i meridiani si infittiscono alle estremità Viene applicata una modifica, calcolando il infittimento
dei meridiani verso le estremità cambiano segno e otteniamo l’inverso, i meridiani si allontanano verso le
estremità invece dio infittirsi.

Proiezione traversa o conforme di Gauss


In questa proiezione il cilindro è tangente lungo il meridiano invece che lungo l’equatore. I meridiani
intersecano l’equatore con passi decrescenti. Abbiamo una fascia dove la proiezione è perfetta, i meridiani
intersecano l’equatore a intervalli crescenti. La maggior parte del reticolato consiste in linee curve (è la base
per la costruzione del reticolato UTM), c’è un valore di riferimento calcolato entro il quale la carta è perfetta.
Si tratta a) stabilire il meridiano fondamentale che è l’unica retta verticale, calcolare la zona perfetta di lato al
meridiano fondamentale dove ho un disegno perfetto e tutto il resto lo elimino.
Gauss matematico tedesco, la sua è un a proiezione rigorosamente conforme perché meridiani e paralleli si
intersecano a angolo retto. Ma volendo disegnare i contorni dei continenti, se noi riusciamo a stare tre gradi a
Ovest e a Est rispetto al meridiano di tangenza ricavando una fascia di 6° che ci à l’impressione di uno
scudo, un fuso geometrico una doppia lancia curva, Gauss calcola 3° a Ovest e 3° a est e risulta un fuso di 6°
dove all’interno la proiezione è per fetta e non riusciamo a stimare gli errori dentro questa area. Assimilata
quasi a un piano invece comunque resta sferica. Un piano è tangente alla sfera solo in un punto, è vero che
all’interno di questo fuso di Gauss che ha come larghezza 6°, se vogliamo rappresentare tutta la terra
dobbiamo ripetere il processo 60 volte in fatti 6x60 = 360°. Tutto il mondo in sistema UTM è rappresentato
in 60 fusi numerati progressivamente da 1 a 60 partendo dall’antimeridiano di Greenwich detti fusi non
superano i paralleli 80°N e 80°S, le calotte polari sono rappresentate con un'altra proiezione, si chiamano
universale perché tutti i paesi ci stanno e ognuno calcola il suo ellissoide di riferimento, la sua proiezione e
stabilisce il suo sistema di riferimento I fusi si toccano man mano che vanno verso l’alto. Ogni fuso ha un
suo polo nord e un polo Sud perché ognuno funziona come un disegno a sé. DI ogni proiezione si considera
il fuso di 6° di longitudine (3 a Est e 3 a Ovest) Si verificano delle deformazioni, la convergenza dei
meridiani al polo, le zone sono appiattite, deformazioni delle zone polari. Eliminiamo le calotte polari e
abbiamo e abbiamo un fuso monco in alto e in basso (circoli polari), ma non ce ne frega niente perché ai poli
non usiamo l’UTM ma un altro tipo di carta. Il vantaggio del fuso è che tutte le superfici sono
1. equivalenti
2. equidistanti
3. isogone
Possiamo costruirvi sopra un reticolo ortogonale di quadrati aventi il lato pari a 1 Km, il fuso Gaussiano è
assimilato a un piano cartesiano, l’equatore è l’asse delle ascisse mentre il meridiano di tangenza è l’asse
delle ordinate, è un disegno di base per tutte le carte topografiche.

L’elissoide di riferimento per l’Italia è stato calcolato da Boaga

Le proiezioni UTM adottate universalmente da tutti per le carte topografiche. Sia per le IGM sia per le carte
tecniche regionali

In Italia l’elissoide di riferimento viene da Monte Mario, viene detta traversa perché è una proiezione
trasversale rispetto alla cilindrica diretta, noi abbiamo ribaltato il cilindro che non è più tangente all’equatore
ma al meridiano di Greenwich, e siccome è trasversale si chiama universale traversa modificata da
Mercatore. Tutto il mondo in 60 fusi numerati progressivamente da 1 a 60 partendo dall’antimeridiano di
Greenwich, detti fusi non superano i paralleli 80°N e 80°S, per le calotte polari abbiamo un'altra proiezione .
La raffigurazione assomiglia agli spicchi di un’arancia. Iniziamo a contare i fusi dall’antimeridiano, ossia dal
meridiano opposto a Greenwich girando in senso antiorario da Ovest a Est e arriverò a Greenwich e sarà il
30° decrescendo da sinistra a destra (Ovest-Est) che comprende l’Inghilterra, poi il fuso 31 che comprende
Francia e Olanda, poi ci si sposta a destra e il 32 comprende l’Italia che è messa male, perché non è allungata
da Sud a Nord ma è messa trasversalmente e quindi il 32 non ce la fa a contenerla, ci vuole il 33, ma anche
col 33 il tacco dello stivale resta fuori di 30’ cioè ½ °. Non abbiamo rifatto il fuso ma allargato il 33 di ½ °
per comprendere l’Italia.

Uno dei vantaggi dell’UTM è quello di cercare un punto sulla superficie terrestre, una cosa è cercarlo in tutto
l’emisfero , altra cosa è ricavarlo nel fuso 32 e so che la mia regione ricade lì. Ho limitato la mia zona di
ricerca. Vado a cercarlo nel fuso 32. Fuso suddiviso in 20 fasce, i paralleli divisi in 10 fasce chiamo ogni
fascia con una lettera dell’alfabeto , ho dieci lettere e mi individuano 8 fasce 80° a Nord e 80° a Sud , 80 : 10
= 8°. Chiamo ogni fascia con una lettera e ho dieci lettere e mi individuano 8 fasce di latitudini. Fusi divisi in
20 fasce orizzontali di 8° di latitudine , suddivise 10 a Nord e 10 a Sud dell’Equatore indicate con le lettere
maiuscole dell’Alfabeto fino a 32 mi individuano all’interno una fascia di 6 gradi di longitudine e 8° di
latitudine all’interno della quale ho la mia regione circoscritta, spazio dove devo cercare il mio punto, e il
fatto che sia universalmente adottata

L’incrocio tra fuso e fascia mi ricava la zona che viene indicata dal n° del fuso e dalla lettera della fascia.
Ogni zona è suddivisa in quadrati di 100 Km di lato individuati con un sistema binario di lettere es (MK)
delle quali la prima corrisponde alla colonna , la seconda alla riga, restringendo il campo all’interno dei 100
Km di lato immaginiamo che il quadrato sia individuato da maglie individuali, chilometriche, e abbiamo una
carta millimetrata, quindi il quadrato di 100 Km di lato può esser ulteriormente suddiviso in quadrati di 1 Km
di lato.

L’Italia è situata nei 2 fusi il 32 e il 33 e parte del 34 (il talentino ricade nella fascia S dal 32° al 40° parallelo
lat Nord e nella fascia T dal 40° al 48° parallelo di lat N. Il meridiano di tangenza del fuso 32 è quello di 9°
Est di Greenwich quello del fuso 33 è quello di 15° E di Greenwich mentre quello del fuso 34 è quello di 21°

L’Italia è suddivisa in 2 fusi (1 a Ovest e uno a Est) di 6° ognuno riferiti al meridiano principale del monte
Mario. Il sistema cartesiano di riferimento con asse delle ascisse coincide con l’Equatore e le ordinate
coincidente col meridiano centrale del fuso. Per evitare i valori negativi delle ascisse è distinguere i 2 fusi si
sono dati all’origine i valori kilometrici delle ascisse di 1500 al fuso Ovest e di 520 al fuso Est. Quando
diamo le misure di un punto dar valori negativi è problematico, l’utilità viene dalla facilità con cui ci si può
lavorare. I valori negativi sono uguali alle origini degli assi. In un sistema cartesiano l’origine degli assi ha
valore 0. Prendiamo il fuso 32 evito i valori negativi e lo 0 me lo sposto in parte e a destra del fuso ho i
valori negativi. Se lo zero anziché metterlo a 1500 lo sposto a sinistra ho tutti valori positivi, lo sposto fuori
dal fuso anziché porlo al centro, lo sposto a sinistra se calcolo la larghezza del fuso uso quelle misure
convenzionalmente adottate e sposto a sinistra di 500 km e tutto il fuso ricade a destra, e tutti i valori
diventano positivi. Faccio la stessa cosa per il fuso Ovest 32, E la stessa cosa col fuso Est Ottengo un piano
cartesiano e fusi disegnati a destra del punto di origine e ho tutti valori positivi. 2 fusi con 2 origini che sono
numericamente gli stessi (spostati di 500 Km e ho valori positivi) rispetto al meridiano centrale del fuso, con
valori di coordinate x e y ho 2 valori, devo trovare il sistema referenziale, con un valore delle coordinate e
sono nello stesso territorio. Il termine di 500Km è un numero pari e posso calcolarlo .

Nell’ 33 sposto a sinistra di 2520 però comporta che tutti i punti del 32 le coordinate iniziano con 1500 (e
vedo subito che è il fuso 32) mentre ho 2500 e vedo subito che è il fuso 33. .

Per consentire il raccordo tra i due fusi è stata costruita una zona di sovrapposizione di 30 di longitudine,
circa 40 Km corrispondente a un foglio della carta topografica 100.00. Il fuso Ovest è stato prolungato verso
Est fino al meridiano di Monte Mario (---ò) il fuso est è stato prolungato di 30’ fino a incontrare la penisola
salentina (----<).

Coordinate UTM Sovrapposizione Gauss, e UTM( o metriche)

Abbiamo il fuso con 10 zone a Nord e 10 zone a Sud, l’incrocio tra fuso e fascia individua una striscia grigia
= zona poi un reticolato in cui abbi9amo ricavato i 100km di lato
Fuso zona 32 G SL 567 628 = latitudine
F 32G = zona con numero del fuso e lettera della fascia che ci permette di individuare la zona
F SL = sottozona
F 567 = longitudine 56 Km e 700 m
F 628 = latitudine 62 Km e 800 m

Il punto P ricade all’interno di un quadrato con 100 Km di lato. Allora calcolo prima il valore della
longitudine e cioè 56 Km e 700m e scrivo 567

Calcolo delle coordinate UTM del punto P Santa Maria di Pisa


1. fuso 32 poi fascia T = zona 32T
2. quadrato chilometrico dove si trova il punto = ML
3. Numero del meridiano reticolato posto immediatamente a Ovest = 62
4. misurare col coordinatometro in ettometri la dx tra il punto e il meridiano reticolato posto a Ovest = 3,7
5. Numero del meridiano reticolato posto immediatamente a Sud = 10
6. Misurare col coordinatometro in ettometri la dx tra il punto e il meridiano reticolato individuato = 40

Perciò ho tre tipi di coordinate


1. Geografiche
2. UTM
3. GAUSS BOAGA

a) Immagino di avere 60 cilindri tangenti al globo ognuno secondo un meridiano di riferimento diverso
b) Ottengo 60 proiezioni diverse, il globo viene suddiviso in 60 fusi da 1 a 60 a partire
dall’antimeridiano di Greenwich
c) Ogni fuso è di 6°
d) Ogni fuso è diviso in 20 fasce 10 a Nord e 10 a Sud
e) Ogni fascia ha un ampiezza di 8° di latitudine
f) L’incrocio tra fuso e fascia determina la zona
g) Ogni zona è suddivisa in quadrati di 100 Km di lato è la sottozona individuata con un sistema di
lettere
h) Le coordinate indicano rispettivamentee
• Fuso
• Fascia
• Zona
• Sottozona
• Coordinate
i. Latitudine
ii. longitudine

32 D = 32 = fuso D = fascia cioè l’intersezione tra fuso e fascia


TH = sottozona

Nelle ascisse leggo la dx in Km (planimetrica, non angolare) del punto dal meridiano di tangenza
Nelle ordinate leggo la distanza del punto dall’equatore in Km indicazioni relative alla zona 32 T

Sottozona ML
Coordinate di latitudine e longitudine
La sezione di Fertilia ha come sottozone ML e MK 2 quadrati chilometrici che si incontrano

Longitudine
1. zona 32 T
2. quadrato ML
3. coordinate del meridiano reticolato inferiore al punto che ha valore 54 (solo quello in grosso) (54 =
354)
4. dx del punto dal reticolato

Latitudine
1. Dx dal parallelo reticolato al punto. Suddivisioni in ettometri = 100mt ogni tacca 2 decamt
2. 1cm = 1 hm
3. 1m = 1 dm

32TML597064

59 = km 06 = Km
7 = hm 4 = hm
0 = dam 2 = dam
0 = mt 0 = mt

Se il punto ricade nell’incrocio del reticolato le coordinate posso darle solo con 4 numeri 32TML58470453
1. zona = 32T
2. sottozona = ML
3. quadrato Km del punto
i. 58x la dx chilometrica rispetto a Greenwich che mi da la longitudine del fuso
ii. 04 x la latitudine
4. misurare col coordinatometro la dx in ettometri la dx tra il punto e il meridiano reticolato individuato
in precedenza
5. misurare col coordinatometro la dx in ettometri tra il punto e il parallelo reticolato individuato in
precedenza
6. valore in cm per il valore della scala 0,028m x 25.000 = 700 m = 70 dam = 7 hm
7. 0.008m x 25.000 =

Del coordinatometro le tacche grandi sono = a 100 mt = 10 hm, 1)scrivo 32T ML 2)scrivo 58 = distanza Km
rispetto a Greenwich che mi dà la longitudine del fuso 3) misuro col coordinatometro in hm la dx tra il punto
Monte Chiesa e trovo 7 hm 4) poi 06 valore del parallelo reticolato 5) la dx col coordinatometro tra il punto e
il parallelo.

Procedimento senza il coordinatometro


Monte Sattentu
32T ML 61
si moltiplica la dx tra il meridiano e il punto per il denominatore della scala
0,0155 mt x 25.000 = 387 m (= 38,7 dam = 3,87 hm)
32t ML 613903
poi 0,0247mx25.000 = 617m (61,7 dam = 6,17 hm)
32T ML 61390362

Il reticolato UTM sui fonda sulla triangolazione che ha l’ellissoide internazionale orientato sul meridiano di
Postam in Germania (Orientamento ED 50) secondo Monte Mario.

Per quanto riguarda l’applicazione all’Italia della proiezione di Gauss fatta dal topografo italiano Boaga (da
cui la denominazione Gauss Boaga)

L’Italia è stata suddivisa in 2 fusi (Ovest ed Est) di 6° ciascuno riferiti al meridiano centrale di Monte Mario.
Il sistema cartesiano di riferimento ha l’asse delle ascisse coincidente con l’Equatore e l’asse delle ordinate
coincidente con il meridiano centrale del fuso. Per evitare i valori negativi di ascisse e distinguere i due fusi
si sono dati all’origine delle ascisse i valori chilometrici di 1500 al fuso Ovest e di 2520 al fuso Est

Per consentire il raccordo tra i fusi Est e Ovest è stato costituita una zona di sovrapposizione di 30° di
longitudine circa 40Km corrispondente a un foglio della carta topografica al 100.000. Il fuso Ovest è stato
prolungato verso Est fino al meridiano di Monte Mario (----ò) il fuso est è stato prolungato di 30° fino a
includere la penisola Salentina (---->)
Il reticolato Gauss Boaga si ottiene congiungendo i segni ----ò e ---<>

Il reticolato UTM si fonda sulla triangolazione che ha l’ellissoide internazionale orientato sul meridiano di
Potzdam in Germania ED 50

Tavoletta si riferisce alla carta in scala 1:10.000 risalente al 1958

Sezione riferita alla carta 1:25.000 o 1:50.000, segni convenzionali prendere, osservare, vedere com’è fatta
1. titolo della carta
2. cornici
a. interne = racchiudono il campo
3. legenda
4. scala
5. inquadramento cartografico
b. elementi organizzativi
6. aspetti
c. morfologici
7. orografia
8. idrografia
9. idrografici
10. vegetazionali
11. antropici
12. case
13. insediamenti

Il problema della carta funziona con un interazione tra la mente e il disegno fatto di simboli che nella carta
sono segni convenzionali. Alcuni di loro hanno forma rapporto diretto con l’aspetto dell’oggetto raffigurato
(simbologia imitativa) altri ne sono indipendenti.

Ad es. simboli usati per la sabbia e i detriti rocciosi sono tali da dare l’idea di essi

I simboli con i quali si indicano i centri abitati non hanno nessun rapporto con la loro forma e grandezza.
1. es. un fiume incavato nella roccia
2. pendenza
3. tracciato
4. altimetria

Non si può leggere solo il simbolo, ma si interpreta l’andamento tra il fiume e le curve di livello, e capisco
com’è fatto il territorio. Decodifica del simbolo con l’interpretazione di cosa vogliono dire i segni grafici
attraverso le interpretazioni. Simboli e forme si possono raggruppare in elementi
a. geodetici e topografici
b. punti quotati
c. basi topografiche
d. basi geodetiche
e. capisaldi per livelli specifici
f. punto geodetico topografico con quota riferita al suolo
g. punti scelti sul terreno corrispondono a sommità emergenti che sono state
selezionate e allora era facile agganciarsi. Localizzazione dei punti. Questi
punti si chiamano trigonometrici sono punti caratteristici, questi punti
segnati con un triangolino sono elementi topografici della triangolazione
usata per costruire la carta topografica.
h. Quel punto che non corrisponde alla triangolazione fondamentale si colloca
la quota ed indica qualcosa di fisicamente visibile (cocuzzolo), altezza
riferita, quota e metri riferiti al livello del mare.
Elementi dei paesaggi:
1. Altimetria forma e posizione dei punti sul terreno espressa in metri sul livello del mare si ricorre a due
espressioni
a) Reti trigonometriche
b) Punti quotati: simbolizzano quote riferite a punti visibili sul terreno. Ma non danno la plasticità del
terreno. I punti quotati non dicono nulla rispetto alla plasticità del terreno
c) Si ricorre a curve di livello, curve del terreno o isoipse dove l’andamento è dato da una serie di curve
in marroncino che danno poi con numero e triangolino la quota delle elevazioni perciò
nell’assegnare la quota abbiamo il punto dove non c’è dove c’è 869, non c’è il puntino c’è un segno
grafico, per localizzarci nel terreno. Tutte le altre curve, c’è una curva più grossa e altre più sottili e
altre tratteggiate. Curve che uniscono i punti di una certa quota: isoipse con altitudine fissa sul livello
del mare, equidistanti tra di loro. Stabiliscono la base della carta con rapporto di equidistanza e
quindi le curve di livello sono equidistanti
d) Def. Di Curve di livello = linee immaginarie che uniscono tutti i punti che sul terreno hanno uguale
quota sul livello del mare = isoipse. Immaginiamo un piano che entra nei monti fino a livello del
mare e a una distanza stabilita in funzione della scala l’equidistanza tra le curve di livello è di 25 mt
tra una curva e l’altra essendo dei piani che incontrano la superficie terrestre abbiamo la proiezione
dei piano sulla carta, la proiezione sul terreno di questi piani tutti alla stessa distanza mi danno una
serie di linee quella traccia mi riconduce alla forma del terreno. Variando la geometria delle isoipse
varia anche la morfologia della montagna. Più la montagna è articolata più articolate sono le curve di
livello. CI dà l’impressione che la curva si chiude attorno a quel punto. Ci sono sinuosità e
approfondimenti le curve di livello sono equidistanti dal punto di vista altimetrico in funzione della
scala. Ogni curva di livello è alta e distante 25mt l’equidistanza è sempre quella ma la distanza tra
curve è un'altra e non è sempre la stessa.
Se immaginate di tagliare una montagna o un'altra forma qualsiasi con una serie di piani orizzontali
posti alla stessa distanza, si ottengono delle linee di intersezione, ciascuna delle quali è il luogo di
quei punti che si trovano a uguale distanza dal piano orizzontale di riferimento. Queste linee sono
delle curve, anzi delle sinuose, dato il naturale arrotondamento delle forme del terreno, e prendono il
nome di curve di livello o curve orizzontali o ipsometriche o isoipse.
Se queste curve le immaginate proiettate sopra un piano orizzontale, otterrete una serie di linee
sinuose chiuse, che rappresentano altrettanti luoghi geometrici di eguale quota.
L'equidistanza, elemento indispensabile per la lettura della carta, viene indicata su ogni carta
topografica. L'equidistanza è la differenza di quota tra una curva di livello e quella successiva. Il suo
valore varia a seconda del terreno e della scala della rappresentazione.
Nel caso di carte topografiche con scala 1:25.000, l'equidistanza tra due curve di livello ordinarie è
di 25 metri.
Tra due curve ordinarie vi possono essere altre curve, dette ausiliarie, segnate a trattini. Esse
vengono impiegate dove le precedenti curve non sono sufficienti a dare l'idea esatta della forma del
terreno. Sempre nel caso di carte con scala 1:25.000 queste curve distano l'una dall'altra 5 metri.
Per capire se si tratta di un tratto di montagna più o meno pendente è sufficiente analizzare quanto
vicine siano le curve di livello sulla carta. Se esse sono state disegnate molto vicine l'una all'altra
vuol dire che la differenza di quota (25 metri nella scala indicata) andrà superata in un tratto di strada
più pendente
e) Il punto in cui il piano taglia il cono e il piano è perfetto, cambiando l’inclinazione della superficie
cambia la distanza delle curve di livello che se si sovrappongono si annulla la distanza tra una curva
e l’altra in funzione dell’inclinazione del versante. L’altezza della è sempre uguale cambia la
distanza tra la curva e l’altra in funzione della pendenza del versante. Risaie di Novara = sono
equidistanti tutte le curve sono abbastanza regolari perché tracciano la superficie, Incontro tra la
superficie del versante e i piano che entra o esce da valle più o meno chiusa, però mai allo stesso
modo e mai in maniera regolare. Ci sono diversi tipi di curve di livello: fermo restando i 25 metri
dell’equidistanza, laddove il versante scende abbiamo una grande distanza tutto quello spazio
bianco. I due piani a 800 e 825 si alzano con un’inclinazione che può essere diversa per sapere la
quota sappiamo solo la distanza di 25 ma non sappiamo l’inclinazione. Le curve sono sempre a
multipli di 25. Se ho il mio piano a 800 metri e l’altro a 825 posso aver nel terreno infinite possibilità
dal punto di vista orografico,l’equidistanza tra una curva di livello e l’altra è di 25 mt.
L’equidistanza tra le curve di livello ausiliarie è di 5mt Allora inserisco
f) Curve di livello ausiliari che rispettando l’equidistanza vanno da 5 a 5 metri e dettagliano
ulteriormente l’andamento del terreno
i. Abbiamo 3 tipi di curvi
• normali = intermedie equidistanza = 25mt
• grosse = direttrici sono quelle che vengono fuori ogni 100 metri e le mettono per
contare le curve in funzione dell’altimetria
• a puntini = ausiliarie equidistanza = 5mt
ii. La morfologia la capiamo
• andamento della curva
• dal dettaglio della curva
• partono da 0, poi 100-200-300-400 osservando la morfologia capisco se sono sopra
un monte o sopra un cratere, se il disegno è un elevazione o una depressione, le
curve di livello mi dicono le altimetrie. Le curve di livello mi dicono la distanza di
100, 25, 5 metri ma non la quota, sono solo costruzioni geometriche , tutti questi
fatti evidenti si trovano sul terreno
g) La barbetta dà l’idea della scarpata, sono segni grafici che indicano le scarpate, i dirupi le barbette
indicano asperità rocciose . Bisogna saper leggere i segni grafici e interpretarli significa
i) Asprezza
ii) Inclinazione
iii) Dove devo fare il percorso
iv) Evitare le scarpate
v) Quindi capire i segni e impostare il tragitto
vi) Curve di livello verso il mare indicano sempre scarpata
h) I puntini indicano sempre luoghi sabbiosi
i) Curve di livello piegate verso il mare indicano scarpate valli di origine fluviale con forme allungate
in direzione sud ovest che presentano pareti che degradano rapidamente verso il mare, rocciosità
affioranti e speroni con la forma di cuore,
j) Curve di livello verso il promontorio indicano incisioni vallive Nel territorio montuoso si analizzano
i punti quotati, mentre dopo il monte c’è sempre una rottura di pendio le curve di livello formano una
rientranza verso una quota più alta
i) Planimetria
ii) orografia
con la carta topografica c’è necessità di chiarire il rapporto
i) terreno
ii) simbolismo
• azzurro = idrografica
• ocra, terra di Siena, marroncino = orografia
• verde = bosco, copertura della vegetazione

Da una carta generale si può fare una carta tematica sulla copertura della vegetazione in base a elaborazioni
fatte sulla generale.
Simbolismo planimetrico: fatti o elementi geografici del territorio, sedi umane e costruzioni diverse, vie di
comunicazioni
Simbolismo
1. planimetrico
2. altimetrico
3. idrografico
a) sorgenti
b) pozzi
c) fiumi
d) ruscelli
e) acquedotti

4. orografico
Cartografia al Computer

Carta è un disegno su un foglio stampato che è una maniera di rappresentazione ma è lavoro di assemblaggio
che mi ha dato questa info, i fatti geografici con la loro assegnazione, se anziché far vedere i risultati
attraverso una stampa ho il lavoro fatto dal cartografo solo organizzato in modo diverso.

In cartografia il processo di costruzione della carta è visualizzabile in modo grafico lavoro fatto al computer
che è un modo di rappresentare il file. Maniera veloce, ma non abbiamo il supporto cartaceo, tutto si perde
all’interno del computer, più freddo, tecnico, razionale. Posso avere una carta 1:10.000 molto dettagliata, e il
modo di visualizzare i dati contenuti dipende dall’utilizzatore, invece di avere un supporto cartaceo ho un
supporto mediale.

Emergono due cose


1. Rastel = immagine digitale, fotodigitazione nel computer, questo consente di gestire queste carte come
gestiamo una fotocopia possiamo lavorare solo in base fissa che non possiamo modificare. Ogni segno è
una linea = serie di quadratini che mi danno l’impressione che sia una linea. Ma la base è composta di
elementi fondamentali: i pixel Il supporto viene scomposto in quadratini infinitesimali che corrispondono
a porzioni nello spazio la cui unità mi da linee, un vettore, un punto, una curva. Si tratta di vettori che
posso ridisegnare. Rastel = fotocopia digitale. In basso ci sono numeri che cambiano e si muovono. Ogni
punto ha una coordinata e una georeferenziazione, si posiziona automaticamente col cursore. Nel
formato aster i dati grafici vengono archiviati e espressi dal calcolatore come una matrice di celle o pixel,
La localizzazione nello spazio è data dalla posizione delle celle o pixel nella matrice
2. Vettoriale= formato in cui i dati grafici vengono archiviati e espressi dal calcolatore in base alle
coordinate x,yz e dei punti e delle linee che le formano
3. GIS la cartografia e il supporto tecnico fermo restando che è la base per la conoscenza del territorio. SI
dà una nuova potenzialità. Il GIS
a) Elimina il cartaceo
b) La cartografia è consultabile senza limiti di scala
c) Imposto la scala 1:5.000 e ricompia tutto nella scala prescelta
d) Si connette alla banca dati ed è consultabile in qualsiasi parte del mondo. Al GIS è associata una
banca dati con una legenda dinamica e si possono aggiungere nuove zone e via internet posso
accedere alla banca dati che mi forniscE
I. Nome
II. Possessore
III. Classe
IV. Tipologia

Tutti dati associati a rappresentazioni di edifici abbinati alle descrizioni, non è solo una carta tecnicamente
catastale ma anche culturale perché promuove tutta la storia di una città. Col palmare mi sposto a mio
piacimento e mi elabora l’info, e mi permette di misurare sul territorio in tempo reale le coordinate, Il GIS
può esser interrogato per trovare un punto, cerco una zona interrogo la banca dati. es. la toponomastica, il
GIS in automatico ricrea la nuova legenda e sono aggiornato in tempo reale perché il comune di Bergamo
ogni volta che aggiorna cambia in internet ci sono i tecnici del comune che lavorano, Ogni variazione è
consultabile in tempo reale. Si associano tutti i BBCC, rischio di anti incendio, censimento delle risorse. GIS
non solo uno strumento territoriale ma anche per la protezione civile, che riesco a localizzare attraverso il
GPS, consultazione di banche dati e di fenomeni dinamici interagisce dinamicamente con la cartografia della
provincia. E’ la sovrapposizione di più tematismi cartografici è possibile sovrapporre diverse cartografie
cosa che non è possibile nel supporto cartaceo, e rigenero la legenda a partire dalla carta.. La cartografia è
3dimnensdionale. Digito il nome e la password e scarico la cartografia che mi interessa, è uno strumento in
mano agli imprenditori per consultare le aree disponibili per costruire, crea la mappa e mi costruisce l’area
che ho richiesto..

E’ un sistema di promozione territoriale economicamente, Ha una valenza turistica, guida online


multimediale. Guida ipertestuale seleziono i termini tecnici e mi da la spiegazione

Mappa = rappresentazione cartografica dalla vista coerente 0 porzione di cartografia.


Posso giocare nella trasparenza del colore. Posso pubblicare le info descrittive connesse ai BBCC del
territorio, carta dei monumenti censiti sul parco, ci sono diversi monumenti a seconda dell’epoca, è una
cartografia utilizzabile per censire e per pubblicare i BBCC con schede aggiornabili. E’ il frutto di una
ventina di stadi cartografici che posso interrogare separatamente. Tutto questo è estensibile e aggiornabile
attraverso le info sul campo col palmare

I dati geografici vengono associati a informazioni alfanumeriche, da qui possiamo avere immagini fino a
definire la grandezza di una casa e anche di più.

Col computer abbiamo molti dati che aumentano in quantità ma questo non comporta
I. Affidabilità
II. Comparabilità
III. Omogeneità
IV. aggiornamento

Def. Processo di acquisizione, digitalizzazione, memorizzazione e analisi di info geografiche, per costruire,
modelli di supporto

Cartografia numerica
Trasformazione dell’info geografica in dato numerico assegnando coordinate bi o tridimensionali attraverso
gli scanner, assunzione diretta di dati digitali in formato aster.
Formato vettoriale = determinata dall’insieme di punti identificati dalle coordinate, i dati topografici in forma
vettoriale essendo organizzati per sequenza di coordinate non occupano spazio, Si convertono i dati dal
formato vettoriale a quello raster sovrapponendo una griglia sulla carta elettronica, Localizzando le coppie di
punti (pixel) su questa griglia permette di definire dei vettori, e così si passa dal formato aster al vettoriale.
Che cosa viene richiesto a un GIS
1. azione diretta sui dati
a. inserimento
b. aggiornamento
c. ricupero di info da un data base
2. operazioni statistiche
3. operazioni grafiche su valori
a. puntuali
b. lineari
c. areali
4. analisi per overlay sovrapponendo mappe differenti
5. analisi su network
a) rappresentazioni 3D dei paesaggi estrapolate da telerilevamento
b) insiemi di mappature
c) sistemi relazionali dove tutti i dati sono organizzati attraverso tabelle e identificati tramite puntatori

Telerilevamento

Def: rilevamento planimetrico e altimetrico del terreno determinando le posizioni dei vari punti per
intersezione da due punti ben definiti (stazioni) facendo uso di vedute fotografiche del terreno prese da detti
punti.

Prima telerilevazione fatta da Radar su un pallone aerostatico per conto di Napoleone III prima della
battaglia di Solferino, Dopo la prima guerra mondiale con le lastre fotografiche si usa il telerilevamento per
fini cartografici, si inserisce la visione stereoscopica = capacità dell’apparato visivo di fondere due immagini
piane viste dagli occhi in un'unica visione tridimensionale.

Funzionamento delle fotocamere a partire da computer che


1. velocità dell’aereo rispetto al suolo
2. percentuale di sovrapposizione laterale
3. impulsi di scatto

Compie la prima strisciata poi torna indietro e sovrappone il 20-40% per evitare che rimangano zone non
coperte.

Ottenuti i fotogrammi si passa alla

Restituzione = operazioni che consentono di ricostruire graficamente la forma e la posizione degli elementi
presenti nella coppia di fotografie

Ci sono deformazioni geometriche perché l’asse della fotocamera non è esattamente verticale al suolo e il
variare delle pendenze causano alterazioni nelle proporzioni metriche

Ambiti di ricerca col telerilevamento


A. studio del suolo
B. reperti archeologici
C. studio del mare
a) correnti
b) sedimenti
c) scarichi
D. pianificazione
a) urbana
b) territoriale

Metodi di rilevazione. Remote Sensing, acquisizione telematica, programmi spaziali per l’acquisizione di
dati ambientali tramite satelliti.

La telecamera trasforma l’intensità delle radiazioni elettromagnetiche emesse dall’unità di superficie

FLIR = telecamere termiche a infrarossi per trasmettere in tempo reale immagini relative a scene di
superficie

MSS Scanner multi spettrali trasformano il flusso di energia radiante emesso per unità di superficie in
segnali elettrici (distorsioni che dipendono dalla natura quantica non continua dell’emissione radiante)

Scanner all’infrarosso termico usati in voli ricognizione notturni, capta i segnali di infrarossi emessi
evidenziando differenze di temperature minime usati per
1) raccolti
2) sistemi di irrigazione
3) studi geologici
4) vulcanologia
5) monitoraggio incendi
6) inquinamento termico
7) verifica accordi in zone di conflitto

RDR sistemi radar che emettono a intermittenza un fascio di microonde fascio di onde elettromagnetiche poi
riflesse dall’entità illuminata che illuminano il terreno in direzione ortogonale le RX analizzano la risposta
riflessa di energia in funzione della natura del terreno

LIDAR Raggio laser fascio luminoso che viene irradiato sulla superficie. Il ricevitore ottico analizza le onde
riflesse
1) a diffusione elastica tecniche di spettroscopia laser
2) assorbimento differenziale
3) riflettanza differenziale
Satelliti militari per spionaggio. Info territoriali tramite indagini sul campo attraverso sensori. Tecnica per
ottenere info territoriali tramite
1) satelliti
2) aeroplani

Nato nel 1857 fotografando dall’alto Parigi, la prima foto dio Parigi. Questo episodio è rimasto isolato fino
alla prima guerra mondiale, quando il copilota da dietro faceva delle foto delle linee nemiche. C’è stata una
grande elaborazione di questo approccio fino alla seconda guerra mondiale quando la ripresa del tentativo
con foto d’aereo è diversamente causata. Gli investimenti ai fini militari delle nuove tecnologie è ciò che ha
caratterizzato il XIX° secolo. >a portato a un business del telerilevamento sviluppando sistemi di
telerilevamento che hanno consentito di riprodurre attraverso telerilevamento da cartografia. Si è riusciti a
ricreare artificialmente quello che erano le condizioni del terreno. Nel telerilevamento gioca molto la
distanza focale. C’è una certa rispondenza tra il centro dell’obbiettivo e la distanza focale, si può calcolare la
scala, si possono ricreare al laboratorio le condizioni del terreno attraverso calcoli di tipo geometrico,
attraverso gli stessi strumenti della macchina fotografica.

Quanto si sono raffinate queste tecniche, si è passato dal telerilevamento fotografico alla diretta realizzazione
cartografica. Queste fotografie sfruttano il principio molto semplice, noi guardiamo lo stesso oggetto con gli
occhi da 2 punti di vista diversi. Ho perciò la percezione dell’approfondimento ( La profondità è un
immagine tridimensionale) Se ci copriamo l’occhio non percepiamo la profondità e vediamo le cose in modo
piatto come nelle fotografie. Se nella prima fase le due fotografie prese con due scatti fatte da una certa
distanza l’una dall’altra e le guardo con due occhi e le vedo da due punti di vista diversi. Così vediamo la
percezione della terza dimensione, cioè l’altezza. Se ricostruiamo la base geometrica sono in grado di
ricostruire la scala e altri parametri geometrici. Secondo questo stratagemma ricreiamo le condizioni del
territorio come se fossimo in campagna. E abbiamo la possibilità di fare cartografia. Con l’aerofotografia si è
passati alla costruzione di carte che hanno sostituito l’informazione fornita dal topografo che andava sul
campo (se pensiamo alla planimetria) Per l’Italia questo periodo è il 1958 e coincide col primo volo
aereocartografico per la Sardegna (16M) i militari hanno individuato obbiettivi tipo militare poi si sono rese
pubbliche queste informazioni e se ne è consentito l’uso civile. Si è così diffuso il telerilevamento per
rilevare informazioni geografiche e fare cartografia tematica (fine anni 60 inizio anni 70) Adesso è il metodo
più gestibile, anche se complesso per acquisire delle informazioni sul territorio. Agli inizi degli anni 70 si è
lanciato il primo satellite civile di telerilevamento il satellite LAMSAT in orbita attorno alla terra e da questo
satellite venivano inviate delle immagini della terra elaborate e utilizzate per scopi civili. C’è stato poi la
prima implementazione di satelliti spaziali con tecnologie giapponesi e americane (Spot francese) che
lanciano informazioni di rettamente ai centri di telerilevamento. In ogni stazione ci sono dei codici che
vengono elaborati e commercializzati. Satellite geostazionario che osserva la terra sempre dalla stessa
posizione e si muove in modo solidale seguendone i movimenti. Altri satelliti ruotano intorno alla terra
compiendo delle orbite che gli consentono di osservare la terra in 9 orbite nadirale cioè sul meridiano del
luogo. Da un punto di vista l’inquadramento presenta una deformazione. L’osservazione della superficie
terrestre può avvenire con la fotografia a sensori (oltre che con le macchine a ripresa): Ogni oggetto che noi
vediamo è investito dalla radiazione elettromagnetica che riflette gli oggetti. Noi ne percepiamo solo una
parte. Un raggio di luce che penetra in un prisma che si scompone in tanti colori come in un arcobaleno
(rifrazione). Noi cogliamo solo una parte della lunghezza d’onda, solo quella visibile. Le altre lunghezze
d’onda. Che noi non percepiamo ma che vengono ugualmente mandate nell’ ’atmosfera. I marines che
vedono di notte attraverso un binocolo vedevano le immagini in altre lunghezze d’onda. Le macchine
fotografiche riprendono solo il visibile, riprendono anche con gli altri sensori che sono abilitati su altre
lunghezze d’onda. Il MIVIG è un apparecchio che ha 102 canali di ripresa (sensori) che riprende in ognuna
di queste lunghezze d’onda che da due immagini possono essere elaborate dal calcolatore che è sul satellite e
attraverso 2 impulsi a terra vengono inviate onde che poi vengono trasformate in immagini. Sensori passivi
che captano le radiazioni che sono emesse dalla terra attraverso l’atmosfera. Se noi di notte vediamo il flash
della pellicola viene impressionata la prima coglie il visibile, la seconda ha mandato degli impulsi di raggi di
luce che poi nella macchina fotografica vengono a riprodurre l’immagine. I sensori attivi sono
1) Radar
2) Lasar
3) Sonar
4) Laser scanner
Hanno una capacità di risoluzione di definire l’immagine sul terreno misurata in PIXEL = capacità di ripresa
elementare del suolo. L’evoluzione di questi sistemi di telerilevamento percepiscono le radiazioni che
provengono dalla superficie del terreno. L’evoluzione c’è stata quando la parcellizzazione del terreno si è
ridotta fino a arrivare a pixel elementari, fino a meno di un metro. Vuol dire che in prima immagine abbiamo
informazioni di terreno prese dallo spazio di superficie elementari di celle che riescono a individuare anche
un automobile. Grazie alla possibilità di lavorare col PC che ci dà la possibilità dio fare dei calcoli. Se noi
abbiamo i sensori che sono abilitati a cogliere le lunghezze d’onda attraverso impulsi elettrici georiferiti al
suolo. Riconoscendo queste firme spettrali attraverso gli algoritmi , sappiamo a cosa corrispondono gli
impulsi elettrici (acqua, sabbia, roccia). Le firme spettrali registrano le radiazioni. Oggi la topografia non si
fa più andando sul terreno, se non per fare registrazioni di precisione, nel caso di costruzioni di strade ecc col
RIVIS che è uno strumento predisposto a un sistema per individuare i tetti di amianto che erano pericolosi.
La firma spettrale classificata e elaborata attraverso immagini ci individuava i luoghi più pericolosi
(infrarosso col colore rosso o altro colore) individuava zone particolari. Come si utilizzano le immagini di
telerilevamento: a) ricerche archeologiche (umidità) oppure un oggetto sepolto, individuare una tomba. Le
fotografie sono le più utilizzate per avere informazioni sul territorio. SI lavora con lo stereoscopio.

Remote Sensing
Tecniche per ottenere info territoriale senza venire a contatto con gli oggetti o i fenomeni relativi da Satelliti
o da aeroplano. .
Immagini da satellite. Georeferenziate da missioni aerospaziali, gente che vive del commercio di immagini
da telerilevamento, stazioni di ricevimento legate ai suoi codici. Evoluzioni di questi satelliti. Ev0oluzione di
questi satelliti Meteosat satellite geostazionario che ruota solidale alla terra e la guarda sempre dallo stesso
punto. La terra ha 13 movimenti questi satelliti seguono la terra e la osservano sempre dalla stessa posizione.
Contrario di geostazionario, altri satelliti che ruotano compiendo una rotazione completa con orbite che
aumentano ripassare per rotte stabilite sempre in modo nadirale, sono state. Passaggio di un satellite sulla
stessa rotta ma non in modo nadirale. AL centro l’immagine è perfetta ai lati no. Passaggi nadirali.
Telerilevamento = osservazione di oggetti dall’alto può avvenire da piattaforme con macchine fotografiche e
altri tipi di macchine da ripresa sensori. Noi percepiamo la luce per ogni oggetto, che riflette quando viene
investito dalla luce, Radiazioni elettromagnetiche che riflettono. Riflessione delle onde luce. Noi percepiamo
solo in parte,

Spettro elettromagnetico
Ogni raggio di luce scomposto in diverse lunghezze d’onda noi percepiamo solo le lunghezze d’onda divise
in sottobande gli intervalli maggiormente utilizzati nel telerilevamento.
Colori visibili:
1) Blu
2) Verde
3) Rosso
4) Infrarosso
5) vicino NIR
6) medio SWI>
7) termico TIR.

Soldati americani con obbiettivo che coglie radiazioni emanate nel campo dell’infrarosso. Macchine
fotografiche, sensori che rilevano il sensibile. I satelliti hanno riprese dilatate o altro tipo di radiazioni che
non sono quelle del visibile. Satelliti con sensori abilitati su certe lunghezze d’onda. Uno dei prodotti è il
MILIS frutto del CNR ha 102 sensori e ognuno riprende un certo campo, la riproduzione simultanea
riproduce immagini complesse che possono esser ridotte al visibile. Immagini fotografiche effettuate su
bande particolari che sono dei sensori Viene impresso elettricamente e viene archiviato dal satellite e
trasmesso a terra, la stazione decodifica e ricostruisce artificialmente l’immagine

Il sensore fa 3 tipi di ripresa


1) Nadirale
2) Poi ruota di 30° e riprende
3) Poi altri 30° e riprende
Ripresa dallo stesso luogo in modo nadirale, con quel difetto della prospettiva fotografica. CI sono i sensori
classificati in 2
1) Attivi: sensori attivi = immagini molto dettagliate
a. Radar
b. Sonar usati per l’archeologia, in base alla risposta si accorgono che c’è
qualcosa. Prima si fa una verifica sull’immagine telerilevata poi si fa lo
scavo. Acquisendo prima info sul territorio come usare, trattare lavorare
selezionare lavorare al computer
c. Laser
d. Laser scanner
2) passivi (captano le radiazioni presenti nel terreno senza provocare la risposta) sono i più diffusi, sono
montati in quasi tutti i satelliti
3) come una macchina fotografica
a. obiettivo
b. pellicola
c. otturatore

se di notte non si vede con il flash si impressiona la pellicola

Evoluzione del sistema di telerilevamento

Abbiamo la percezione della delle radiazioni di tutti i punti del terreno, una dimensione senza larghezza e
senza lunghezza. Vengono usati satelliti con la risoluzione di un pixel (60x80mt). Il suolo viene scomposto
in celle di 60x80 e la risposta viene emanata da una radiazione..

Microparcellazione del terreno con satelliti ICONOS arriviamo a pixel elementari di meno di 1mt 2mt. In
una immagine abbiamo info di uno spazio di 37.000Km fino a arrivare a spazi di 4 mattonelle, questo
produce evoluzione e diffusione.

Con il Computer e gli algoritmi da calcolo, riconosco film spettrali, il raggio di luce a seconda incide, si
scompone e viene riflesso. La risposta che un raggio di luce che incide in una certa superficie. Fa vibrare in
modo diverso a seconda della qualità dell’oggetto al suolo.(sabbia, prato)Se abbiamo sensori abilitati a
ricevere gli impulsi georiferiti al suolo col GPS

Firme spettrali
Danno risposte diverse da terra
1. temperatura
2. vento
3. umidità
perché si comportano con procedure che eliminano queste distorsioni provocate dal diverso grado di umidità
e di temperatura, dando una diversa qualità di immagine.

Strumenti di ripresa
Attivi: la sorgente è insita nella macchina stessa
1. radar
2. EAS Q = satellite
3. Laser scanner
4. L’aereo emette segnali georiferenziati e tutte le risposte che provengono dall’aereo sono risposte
georiferite col corretto posizionamento a terra
5. Macchine fotografiche LEICA ADS40 con fotogrammi 23x 23
6. Camere digitali
a) L’aereo vola a una quota in funzione della scala e dell’area
b) Superficie maggiore implica diversi passaggi di ogni punto a terra e riprende da due punti diversi
Scatti fotografici che compongono una striscia di foto sovrapposte di 60°. L’aereo in movimento fa
scattare l’otturatore. Prima ancora abbiamo il 60% presa da una parte e dall’altra. Fotogrammi
diversi col 60% della stessa immagine. Questo implica una visione 3dimensionale. L’immagine
viene osservata da due punti di vista diversi. Questa sovrapposizione c’è tra un passaggio e l’altro
dell’aereo. Per evitare distorsioni c’è una copertura tra una e l’altra strisciata del 30% coperture
presenti in diverse fotogrammi, ci da la possibilità di osservare la stessa zona da due punti di vista
diversi. Abbiamo così la terza dimensione Siamo sul terreno e abbiamo misure in altezza e in
lunghezza. Nessuno usa più teodolite a laser per cartografia. Quelli che sono sul terreno non sono
cartografi ma per ubicare punti sul terreno, non per fare cartografia ma per fare immagini
ortorettificate correggendo le deformazioni.
c) Radiometri: l’aereo ha una botola sotto con operatore che dalla carlinga apre l’otturatore prima che
l’aereo passi sopra in modo da avere il 60% dell’immagine successiva.
d) Scanner geometrici o di ripresa lineare, con un sensore PUSHBROOM si basa nella similitudine di 3
angoli, geometria di ripresa di un volo fotogrammetrico.
e) Immagine Landsat ™ (Tematica Maffer)visione generale
f) Immagine IKONOS = visione dettagliata
g) MILVIS con 102 canali ognuno di questi due canali produce un immagine a toni di grigio. Qui
accanto sono visibili le immagini corrispondenti ai canali.
i. 1 Blu
ii. 7 Verde
iii. 13 Rosso
iv. 21-23-28-36-48-54 (IR)
v. 100 IRT
vi. Sintesi RGB (2,713)
vii. Sintesi IRFC (7,13,21)

L’amianto aveva un periodo di latenza di 40 anni, scatta l’operazione di bonifica dell’amianto, localizzando
le coperture in Ethernit, Lusalite, bonifica dei tetti e problemi dell’ubicazione e classificazione dei tetti. Se il
cemento manca nella lamiere si erode e lascia libero l’amianto. O interveniamo subito con vernici o si libera
nell’atmosfera. Col MILVIS si individuano i tetti coperti di amianto, i più erosi sono i più pericolosi. Il tetto
eroso ha una firma spettrale diversa rilevata con MILVIS. Riprese fatte con infrarossi, abbiamo immagini a
colori reali e infrarossi con falsi colori. Le tecniche di investigazione che facilitano l’indagine.
1. Satelliti geostazionari hanno la stessa velocità angolare della terra
2. Lansat RBV
3. Landsat TM (sensore TM) scanner multispettrale
4. Landsat 7
5. Spot Grande dettaglio ! 4 vegetazione satelliti dell’ultima generazione l’unità di misura di ripresa al
suolo di 1mt x 1 mt di superficie.. Becca una persona che cammina per strada.

GPS
Inizia nel 1975 col Defense Department un progetto chiamato Navstar-GPS, progetto basato su 24 satelliti,
21 operativi e 3 di riserva posti a un altezza di 20233 Km, ogni satellite compie un giro completo in 12 ore,
la stazione è una base aerea Falcon nel Colorado .
Per definire la posizione di un oggetto il GPS emette un codice digitale e misura il tempo impiegato dai
segnali inviati da 3 sat della navstar. La registrazione del tempo impiegato permette di misurare la dx tra
satellite e ricevitore
Finalità militari:
1. individuare sistemi radar avversari
2. volo di aerei da combattimento in formazione
3. controllo traiettoria del missile
Anche la Russia ha la rete GLONASS fatta di 21 satelliti
La ESA e la Japan Civil Aviation ha proposto un sistema Navst indipendente dal GPS Navstar e dal Glonass

Datum
Sistema geodetico di riferimento (ellissoide, triangolazione, proiezione)

IGM
Foglio = 1:100.000
Quadrante = 1:50.000
Tavoletta = 1:25.000
Ellissoide di Bessel, meridiano di Monte Mario

Boaga geodeta capo dell’IGM nel 1940, intraprende uno studio tendente all’introduzione delle coordinate
piane dei punti sostituendo le coordinate geografiche e usa la rappresentazione conforme cilindrica inversa di
Gauss

Viene abbandonata la scala 25.000 e 100.000 e ci si concentra sulla scala 50.000

Tipi di cartografia:
1. di base = carte tecniche regionali servono per la topografia del territorio nazionale scala 1: 5.000 e 1:
10.000
• carta tecnica regionale (CTR) 1: 5.000 da questa carta si è ricavata quella a scala 1:10.000
• carta topografica 1: 25.000 è in corso una edizione definitiva
• carta topografica 1:50.000 edita nell’87

2. a grande scala 1: 1.ooo 1:2.000 per alcune aree limitate delle amministrazioni locali
• carte topografiche 1:200.000 1: 250.000.
3. tematica
• carta geologica 1: 10.000 destinata alla copertura dell’intero territorio appenninico
• carta dei suoi
• carta della stabilità dei versanti
• carta clivometrica
• carta litilogica
• carta del dissesto
• C.dell’uso reale del suolo
• C.della destinazione del suolo
• Piano topografico di censimento
• C.di base del paesaggio archeologico
• C.dei vincoli delle aree archeologiche
• Carta morfologica
• C.della propensione al dissesto idrogeologico
• C. della capacità d’uso dei suoli
• C. dell’uso reale dei suoli
• Carta del dissesto
• Carta degli ambienti geomorfologici
4. Cartografia automatica
• Dato in prevalenza ogni 25 ettari
• Dato in prevalenza all’ettaro
• Dati di continuo.

Espressioni cartografiche

Sovrapposizione di elementi e di variabili che alla fine fanno venir fuori un impianto puntuale e zonale:
taglia , grandezza variare l’elemento sulla carta che rappresenta il fenomeno. I singoli oggetti puntuali
possono variare con figure geometriche racchiuse e punti nei paesaggi.
Associare i quadrati, più ampi e più piccoli, avevo a disposizione una carta con sfere a parità di superfici,
questo appare più grande un triangolo, o una stella. Costruire una carta è trasferire assegnazione semiotiche
importanti variando la forma gli orientamenti.
Tipologia
1) Areale
2) Puntuale
3) Lineare
a. Cerchio
b. Quadrato
c. Triangolo
i. Rosso
ii. Giallo
iii. verde

Variabili visuali
Il colore viene dato dalle diverse tonalità di grigio
1) taglia
i. lunghezza
ii. larghezza
iii. altezza
iv. superficie
2) forma
i. struttura esterna delle figure
ii. puntuali
iii. lineari
3) Valore: rapporto tra quantità di nero e di bianco su una data superficie, si cambia il valore
aggiungendo del bianco o del nero. Rapporto tra quantità di nero (aggiungo più o meno inchiostro)
Oppure cambio la trama, ossia la struttura interna, la grandezza e lo spessore della figura viene
segnato il modo diverso dell’andamento del fenomeno

Basi delle espressioni cartografiche


1) Omogeneità
2) Continuità del disegno sulla carta

Variabili visuali

Info trasferibili attraverso simboli grafici strutturali in base a certi requisiti. Informazioni trasferite attraverso
simboli grafici strutturati in base a certi requisiti queste sono le variabili visuali.
Cambiar tinta es. bianco su nero. Voglio impressionare gli occhi di chi legge. Ho gli occhi per valutare più
inciso è il messaggio più netta la separazione tra
1) Tinta
2) Valore
3) Taglia
4) forma
associamo
a. bianco
b. nero
c. rosso
d. giallo

Si dice che quando diamo l’info devono essere ordinate. Devono seguire una composizione, un certo tipo di
ordine, passare da valori28/70 = bianco. Logica delle classi il valore non dev’essere disordinato, Cresce la
situazione del colore. L’occhio coglie la saturazione del colore l’occhio non si rende conto di ciò che legge,
non riesce a capire l’ordine
1) grana: quantità di macchie o di unità distinguibili su una superficie, riempimento del simbolo
2) orientamento: rispettare l’orientamento che in Natura hanno due fenomeni: dispongo gli oggetti in
modo diverso
3) calore: valori crescenti verso il basso, lo stesso colore, ha valore di tinte diverse, più leggero o più
forte. Abbiamo un infinità di gamme. Anche questo risponde a una certa logica,. Composizione dei
singoli con rigore logico. es. giallo circondato da marrone scuro.
a) Giallo su nero
b) Giallo su marrone
c) Giallo su bianco (non si vede…)
i. Toni freddi non interessano danno il senso di distacco, di perdita
ii. Toni caldi = attivo, in crescita, fenomeno di natura

Ci sono delle precauzioni per l’utilizzo dei colori, perché ci sono diversi colori che non si possono associare
tra di loro, colori associati a vari simboli
a) Puntuali
b) Lineari
c) Areali
i. composizione di
• colori
• simboli areali
a) puntuali
b) areali
c) lineari

Avetre una lettura che sfruttando la sintesi mi da un quadro sinottico dove è chiaro l’immediato coglimento
del variare del fenomeno
Queste sono le tecniche per preparare una carta tematica
Impianto
1) puntuale
a) taglio
b) forma
c) grana
d) orientamento
e) colore
2) lineare
3) zonale
4) areale

Omogeneità della carta


Su tutto il disegno la rappresentazione e il trattamento devono essere uguali. Gli impianti devono essere
uguali e similari a tutti i fenomeni, ugualmente caratterizzati. Tutti gli elementi trattati allo stesso modo.

Uso corretto
1) Localizzazione geografica dei dati
a. Studio delle relazioni tra i dati
i. Proporzione
ii. Ordine
b. Differenza di associazioni
c. Analisi dei dati
2) Impianto sul fondo della carta in funzione della scala
a. Rappresentazione dei dati scelti
b. Delle variabili visuali
c. Dati statistici rappresentati sulla carta
d. Dati
i. Puntuali
ii. Lineari
iii. Areali o zonali

Ragionamento che presiede alla costruzione di una carta tematica. Teoria della carta base per
1) Valutare
2) Leggere
3) Costruire una carta tematica

Costruzione della base della carta


1) Proiezione
2) Scala
3) Generalizzazione
a. non abbiamo a disposizione una base esatta ma una base generalizzata in base alla quale si
ridisegna in fase di progettazione, dove avviene la preparazione culturale degli elementi
generalizzanti
b. generalizzazione base della carta tematica :
i. ridisegnare
ii. reimpostare
iii. semplificare

Elementi base che servono per rappresentare il fenomeno


Scelta fatta in base al
1) fondo
2) localizzazione
3) coordinate

che servono per rappresentare il fenomeno dove sappiamo che entrano in gioco le variabili visuali. Alla fine
il disegno è riconoscibile in base ai fenomeni localizzabili e georiferiti. Con attributi precisi attraverso i
colori
a. bianco
b. blu
c. nero

con riferimenti a tendenze diffuse, Chi legge la carta ha una semplificazione e ha la possibilità di riconoscere
subito, ogni colore e ogni simbolo che viene assegnato con
1) significati
2) valori
3) riferimenti
4) colori
assegnati al fenomeno esempio la carta delle alpi
a. verde --à pianure
b. Rosso à
c. Giallo à colline
d. Marrone à
e. marrone scuro à
f. Bianco à cime delle montagne
g. Blu à cime innevate contornato da marrone

Sfruttando questi ragionamenti con la composizione dei colori abbiamo assegnato subito un valore
a. Costa
b. Rilievo
c. abitazione
fasi della realizzazione grafica di una carta normale
a. scelta dell’impaginazione
b. attribut
i. legenda
ii. scala
iii. cornici

Segue uno schema con tracce logiche, dove la costruzione viene organizzata per fasi e momenti
Scala = mi consente di capire quello che all’interno dello schema mi appare il dettaglio

La logica cartografica :
i. ordine
ii. eleganza
iii. raffinatezza
basta rispettare le regole fondamentali, una carta deve avere elementi fondamentali quali :
i. titolo
ii. legenda.
iii. E’ la costruzione logica di un processo di definizione dell’info territoriale

Cioè
1) posizione definita attraverso un documento
2) trasferimento dei dati verso l’utente

rapporti di struttura del documento:


a. semeiotica
b. concezione territoriale
c. generalizzazione
d. costruzione del fondo
e. elaborazione dello stile

Capacità di riconoscere visivamente certe informazioni attraverso il processo cartografico territoriale.

Non è un processo semplice quello di fare e interpretare le carte. Far della carta uno strumento di supporto
perché è il documento utilizzato per fornire l’info. Carte fatte al computer, con un risultato finale per capire il
territorio e la carta come strumento per promuovere la lettura del territorio.

Carta tematica = lettura a carattere tematico, culturale del territorio, linguaggio spaziale sintetico
1) il fondo della carta: è la base che da stabilità al tema es: carta sciistica ha una base topografica ben
definita, mentre se volessi definire i monumenti non avrei bisogno
2) fasi
a. vista di insieme : idea del tema basata sul titolo
b. colpo d’occhio
i. fondo elaborato
• colori = ci permettono di capire il territorio
• verde tema
• curve di livello isoipse (appena indicato)
ii. guardare la legenda analizzare e capire tutto quello che vedo nel territorio
iii. colori che indicano le piste
iv. impianto
• lineare
• areale
• zonale
• puntuale
• grafica
c. lettura differenziata della carta
i. colori evocativi
ii. impatto visivo
iii. scala
iv. tematiche
v. uso dei colori in funzione delle difficoltà
vi. quote e elevazioni

d. Senza la scala la carta è un disegno non è un a carta topografica

Proiezione di Lambert adottata dall’ICAO


Rappresentazione omalografica di Mollweide (omalos = piano) l’elisse entro la quale è rappresentata la terra
ha l’asse maggiore (equatore, doppio rispetto al meridiano centrale)
Arno Peters propone una proiezione intesa a superare tutti i caratteri ideologici insiti nelle nelle altre
proiezioni che sostengono il grande mito tuttora esistente dell’Europa centro del mondo si divide l’intera
superficie della terra in 100 campi i = ampiezza. In tale planisfero la rete geogr ha un andamento rettilineo e
questi caratteri
a. pratico estetico
b. universalità
c. generale
d. totalità
e. integrabilità
f. chiarezza
g. adattabilità

Segno
Carta segno complesso che si scompone in una serie di segni grafici e di caratteri alfanumerici distribuiti su
un supporto cartografico, che fissa sulla carta e localizza delle info importanti.
La legenda ha inizio nel XVI° la carta perciò diviene una rappresentazione autosufficiente e autoreferenziale,
dove trovano posto il maggior numero di segni che forniscono la massima quantità di informazioni
1802 Commissione francese di cartografi fissa norme per redigere documenti topografici
Tomaso Borgonio nella carta di Madama reale sostituisce i mucchi di talpa con un disegno ombreggiato e
sfumato che dava l’idea del rilievo.
Rappresentazioni cartografiche moderne fanno uso di due modalità
1) figurativa = ideogrammi o pittogrammi evocativi il significato ed elevata rapidità di comprensione,
mappe tematiche
2) astratta, manca di capacità evocativa ha bisogno della legenda. Molto generalizzante e riferimento a
oggetti, qualità e quantità segni astratti che seguono modalità
a. puntuale (segni puntiformi)
b. lineare (uso di linee)
c. areale (rappresentazione di superfici)

Il segno astratto varia visualmente per


i. forma
ii. grandezza
iii. orientamento
iv. grana.

Variabili del cromatismo


1) tonalità
a. fredde
i. viola
ii. blu
iii. Verde
iv. giallo

b. calde
i. giallo
ii. arancione
iii. vermiglio
iv. carminio

2) saturazione valore percentuale di bianco contenuto da un colore, caratteristiche degli stimoli grafici
i. intensità
• luminosità
• tonalità
ii. estensione
• dimensione
• forma
precondizioni per l’uso di una fonte cartografica
a. acquisizione
b. elaborazione degli stimoli
c. confronto con modelli e strutture
d. fasi
i. individuazione
ii. discriminazione
iii. confronto
iv. identificazione

Cartografia tematica
a. enfatizzazione della rappresentazione di uno o più tematismi
b. permanenza di un fondo di riferimento
c. permane una continuità con la cartografia generale
1) localizzazione geografica
2) delineazione topografica
3) fondo di riferimento
d. attenzione e valutazione qualitativa di un gruppo di fenomeni
e. evidenzia la distribuzione dei singoli oggetti geografici attraverso la conoscenza delle loro variazioni
spaziali rispettando sistemi operativi
1) logico aritmetico
i. colore
ii. dimensione
iii. forma
iv. somiglianza/differenza
2) spazio-temporale
i. vicinanza
ii. distanza
iii. differenza d’ordine
3) Livelli di misura col simbolismo adottato
i. Nominale attribuire un etichetta a un fenomeno
ii. Ordinale introdurre relazioni e gerarchie tra i dati
iii. Intervallo distanziare le categorie attraverso scale fondate su intervalli
iv. Rapporto = valutazione di uguaglianza o differenza
4) classi di distinzione delle carte tematiche
i. carte analitiche = estensione o distribuzione di uno o più fenomeni messi in relazione
allo spazio geografico. Rappresentano
• fenomeni puntuali = distribuzione della popolazione
• fenomeni lineari = reti e vie di comunicazione
• fenomeni areali = densità delle popolazioni
ii. carte sintetiche temi correlati e zone omogenee basati su specifici elementi d’analisi e di
pianificazione del territorio
iii. principio dell’overlay sovrapposizione per la medesima area di singoli tematismi
sovrimponendoli in una base = fondo cartografico
iv. carte statiche = situazione istantanea di un fenomeno
v. carte dinamiche = ritmo dei mutamenti di un fenomeno

5) rispetto ai temi le carte si suddividono


i. temi di tipo antropico =
• riferimento diretto alla presenza e attività di gruppi umani =
• densità demografica,
• caratteri socioeconomici della popolazione
ii. temi di tipo fisico =
• clima
• geologia
• geomorfologia
iii. vegetazione e fauna
6) Simbolismi usati
i. Fondo
• Elementi fisici
a. Orografia
b. idrografia
• Elementi antropici
a. Confini
b. Viabilità
c. centri abitati

ii. simbolismo e rappresentazione del fenomeno


• segni qualitativi = differenziano caratteri di una stessa classe di oggetti
• segni quantitativi valutano una proprietà
a. quantità
b. grandezza
c. valore
forma puntuale (punti)
lineare
areale(sfere cerche quadrati)

1) Modalità a mosaico = la disposizione dei punti sulla carta consente di cogliere quantitativamente la
distribuzione del fenomeno
a. bisogna avere una griglia di base unità amministrative
comuni
province
regioni
2) per ognuna individuare il valore medio relativo attribuendo tinta o tonalità in base a una scala di
valori adottando cromatismi
3) impiego di isolinee e curve isometriche = luoghi geometrici dove il fenomeno si presenta con lo
stesso valore

Una carta tematica rispetto al fenomeno che descrive deve avere


1) accuratezza
a. precisione geometrica del disegno
b. quantità e qualità delle info presenti
c. omogeneità dei dati
d. scelta degli intervalli di tempo
2) enfasi = capacità di evidenziare gli elementi fondamentali del tema
a. mantenere sempre il rapporto col fondo cartografico
b. concisione piccola scala per avere maggior efficacia comunicativa
c. affidabilità non omettere info importanti

Fattori che hanno consentito l’apparire della cartografia tematica


1) insorgere delle nuove scienze, segno di un modo nuovo di osservare la natura
2) strutture cartografiche di stato con precisione e accuratezza
3) interventi delle autorità per migliorare conoscenze e misurazioni della terra
4) aumento qualitativo e quantitativo delle info
5) opinione pubblica che chiede di conoscere
6) rivoluzione industriale

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