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Arno Peters è stato uno storico e cartografo tedesco.

È celebre per aver creato una nuova proiezione cartografica della terra, denominata appunto
"Carta di Peters" e pubblicata nel 1973, in cui, a suo dire, vengono rispettate le proporzioni
tra le superfici dei continenti. Questa carta ha avuto largo seguito più per la forte promozione
pubblicitaria dell'autore e per motivi ideologici che per una qualche validità scientifica.
È stata pubblicata da Arno Peters nel 1973, in contrapposizione a quella cosiddetta di
Mercatore che era stata concepita essenzialmente per agevolare il tracciamento di rotte
sulla superficie terrestre ma che, per le sue modalità di costruzione, distorce in maniera
drastica le effettive proporzioni tra le superfici dei vari continenti.

Proprio per contrapposizione con le distorsioni mercatoriane, la Carta di Peters è realizzata


per mantenere tali proporzioni, attraverso una scomposizione del mondo in 100 parti
orizzontali e 100 verticali (nella versione originale il rapporto di scala di 1:635.500.000) e a
una rappresentazione che mantiene sempre ortogonali, su un piano a due dimensioni, i
meridiani e i paralleli. Come ogni proiezione, anche questa perde precisione sotto alcuni
punti di vista ed in particolare nella precisione della rappresentazione delle distanze verticali.

Nella Carta di Peters la superficie di ogni elemento cartografato è proporzionale alla sua
vera estensione nello spazio. La proiezione di Mercatore, invece, provoca una ipertrofia
degli elementi più vicini ai poli e un rimpicciolimento degli elementi più vicini all'equatore.
Nella Carta di Peters la superficie di ogni elemento cartografato è proporzionale alla sua
vera estensione nello spazio.
Tuttavia, per mantenere la proporzionalità dell'estensione, si provoca una notevole
distorsione quanto alla forma degli elementi cartografati.

Arno Peters non era un geografo, ma uno storico:


Peters, come storico, ha elaborato una curiosa storia del mondo otticamente sincronico,
nella quale ha voluto mostrare la contemporaneità dei fatti storici nelle diverse parti del
mondo. Anche quello era un modo di correggere vecchie distorsioni scolastiche: cadevano
la centralità di Roma e di Atene, la centralità dell'Europa nel medioevo e nell'epoca
moderna, acquistavano un certo rilievo civiltà di solito misconosciute come quella cinese e
quella indiana. Con una scelta provocatoria, certo anch'essa ad alto tasso ideologico, Peters
ha poi voluto portare la sua rivoluzione anche nella geografia. Non si è fermato neppure
davanti alle estreme conseguenze: nel suo planisfero, scompare il meridiano di Greenwich.
Non solo, scompare persino la millenaria divisione tra meridiani e paralleli, a favore di una
griglia a divisione decimale.

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