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Appunti Globalizzazione e Geopolitica

12/04
Esame verte su discorso critico e sintetico dei libri > no date o dati precisi, ma giudizi e analisi delle
tematiche trattate nei libri
Esame va completato con un articolo/saggio breve su un tema a scelta (opera, articolo, quadro, ecc..) che
analizzi il fatto con una lettura geograficamente orientata.
Test > THE PERILS OF PERCEPTION (Ipsos.com)

13/04
World mapper

14/04
Il mondo della cartografia è meno statico rispetto al passato, e permette effetti di dinamismo che risultano
molto interessanti per livello di comunicazione del dato cartografico.
USA> stato con maggior numero di cittadini stranieri (nati all’estero) > 45 mln cittadini che sono nati
all’estero (che comprende anche chi ha preso la cittadinanza).
Come si può ottenere la cittadinanza?
IUS SOLI: cittadinanza concessa in base al luogo di nascita in cui l’individuo è nato (adottato negli USA).
Principio basato sul luogo di nascita.
IUS SANGUINIS: cittadinanza concessa in base alla nazionalità dei genitori dell’individuo (adottato in IT).
Principio basato sulla parentela.
IUS SCHOLAE: cittadinanza basata sull’istruzione dell’individuo.
Principio basato sul ciclo di istruzione obbligatoria
Ovviamente ci sono altri metodi, come il matrimonio e la residenza sul territorio per 10 anni e altri metodi.
HERE IS EVERYONE WHO HAS EMIGRATED TO U.S. SINCE 1820 - Video su migrazioni negli
USA a partire dagli anni 20 del XIX secolo.
Nel video si può osservare come progressivamente negli anni si assiste ad un aumento delle migrazioni con 2
grandi ondate migratorie:

 Da fine XIX secolo fino 1914


 Anni ’70 (dopoguerra) fino ai nostri giorni
Alla fine de XIX secolo i punti di partenza per le grandi migrazioni sono in Europa, più nello specifico le
migrazioni partivano da Irlanda, UK e Germania.
Il valore delle migrazioni cresce nei decenni (quasi triplicando).
Nel decennio 1890 l’Italia si colloca tra le grandi migrazioni e rimarrà il polo di partenza principale
dell’Europa fino al 1919 > Questo dato è influenzato probabilmente dall’ascesa del Fascismo che vedeva
nella patria la propria forza adottando politiche anti migratorie.
Alla fine degli anni ’80 il polo più grande di partenza è il Messico. Negli USA esiste una grandissima
comunità di messicani che sono emigrati nel paese > più grande comunità nazionale presente in uno stato
estero
Introduzione alla geografia
Geografia > letteralmente “descrizione della terra” dal greco

 GHE = TERRA
 GRAPHEIN = DESCRIVERE
La geografia a scuola

La geografia come scienza mnemonica > Capitali mari e fiumi imparati a memoria come un elenco. Essa è
sempre pensata come una disciplina che presenta una totale assenza di problematicità, di discussione e di
interpretazione.
Geografia dietro aura di disciplina statica, a problematica , oggettiva è servita alla disciplina (punto di vista
sfruttamento politico del discorso geografico) per passare come scienza oggettiva e non problematica > Far
passare dei messaggi come oggettivi, ma in realtà frutto di una visione del mondo (es. cartografia)
La geografia fuori dalla scuola
Società, nel suo linguaggio mediatico, esprime bisogno di geografia > importanza del turismo e dei viaggi
nell’immaginario geografico. Ognuno ha idee e immaginari che orientano le scelte di movimento.

 Viaggi
 Desiderio di scoprire luoghi sconosciuti
 Evasione/Vacanza
In entrambi i casi la geografia è considerata una scienza statica ed enciclopedica (sapere prescientifico e non
strategico).
Dematteis > metafore della terra, libro
“Mentre la matematica e la fisica servono per fare la bomba atomica, la storia ispira le rivoluzioni
[…] la geografia è l’unica tra le discipline scolastiche che si presenta come scienza innocente,
quella che si limita alla descrizione della dimora dell’uomo”
Basata su un tipo di sapere manualistico, enciclopedico e compilativo GEOGRAFIA è una scienza
INNOCENTE. Se è inutile non può essere dannosa.
Matrici sapere geografico dove tradizione è innervata su importanza di un punto di vista.
Geografia nasce in ambito europeo (nell’antica Grecia) e comincia a impostare un sapere del mondo che è
basato su punto di vista: il mondo vedeva il proprio centro nell’area in cui si sviluppava questo discorso e le
esplorazioni convogliavano in formazioni a questo centro.
Era struttura gerarchicamente riconoscibile e identificabile con un centro e una periferia. Questo è un modo
di pensare che continua a innervare il nostro pensiero spaziale.
Es. la dialettica “centro-periferia” si basa su questa idea del centro da cui partono le spedizioni verso
l’esterno.
Tra XV e XVI secolo gli europei ritenevano che le terre abitabili fossero solo quelle europee e mediterranee.
Le esplorazioni che avvenivano in questi secoli erano motivate dalla ricerca di risorse che iniziavano a
scarseggiare in Europa, inoltre questo fenomeno di colonialismo è una risposta alla crisi climatica che
l’Europa affrontava in quel periodo> piccola era glaciale che provoca crisi di siccità, inondazioni e carestia
(1595 fu l’anno più freddo in Europa)
Mondo del 1500 era un mondo in espansione, fortissime ricadute nell’immaginario collettivo.
Le scoperte geografiche hanno innescato un processo che ha mutato radicalmente le condizioni dell’umanità,
eliminando il vuoto, il mistero e la minaccia (MOSTRI MARINI). Si cominciano a tracciare i confini dei
nuovi continenti > America Africa e Indocina.
Cosa serve la geografia se abbiamo finito le esplorazioni ?
Geografia non è solo la descrizione di nuove terre o delle esplorazioni, ma analisi delle modalità con cui le
società umane si relazionano con l’ambiente circostante. Percezione e immaginario sono cambiati nel corso
dei secoli > tutti archetipi dell’immaginario geografico cambiano a seconda della storia culturale della
società. Geografia descrittiva e immutabile deve essere coniugata con un elemento culturale percettivo che
cambia continuamente, e non è finita esplorazione perché dobbiamo continuare a vedere il modo in cui noi
contempliamo il mondo.
Scrivendo la geografia delle nuove terre scoperte si separava il soggettivo dall’oggettivo, ma soprattutto si
eliminava la necessità e la possibilità di “scoprire” di nuovo un luogo; e quindi di appropriarsene
nuovamente.
Problema di appropriazione culturale delle scoperte all’epoca delle scoperte geografiche era la
verosimiglianza. Meccanismo di appropriazione di un luogo perché attraverso descrizione e i discorsi ci si
appropria di un luogo. Descrizione è una prima forma di appropriazione di un luogo, insieme a cartografia
perché codifico la conoscenza di un luogo. Questa utilità della geografia va a minare la pretesa di innocenza.
Coscienza geografica > In ogni luogo coesistono diverse geografie a seconda dei criteri di lettura dello
spazio. Per cui diverse geografie si stratificano nella storia dello spazio e sono il riflesso di chi si è
appropriato dello spazio in questione.
Es. Edoardo Boria, Volume Cartografia : La cartografia è il riflesso di una visione del mondo.

Se noi vediamo una cartografia del ‘600 (img.1), vedremo una percezione del territorio che ci restituisce una
notevole fisicità dei luoghi. Ci restituisce immediatamente, come centrali della percezione del territorio,
l’idrografia e la orografia. Visione società seicentesca che vede nello spazio uno spessore fatto di ostacoli
materiali (monti e fiumi).
Quando apriamo Google Maps (img.2) la restituzione della visione che la nostra società ha del mondo
intorno a sé è una visione selezionata e prettamente automobilistica. Visione del nostro mondo: fatto di
mobilità automobilistica (n cui i fiumi non interessano) centrata sul ruolo delle autostrade.
Entrambe le mappe, pur raffigurando la stessa porzione di paesaggio, rappresentano due mondi diversi
perché vengono da due concezioni diverse.

Img.1 Cartografia 1630 della Romagna. Img. 2 Google Maps – Romagna


20/04
Molteplicità dei punti di vista che è una forma di appropriazione. Discorso su un luogo è una modalità di
appropriazione > Percorso geografia dell’Europa della modernità.
Bisogno sicurezza è diventata centrale nella retorica politica. Sicurezza è basato su un discorso di descrizione
dello spazio, che influenza la percezione degli spazi e i comportamenti delle persone (e di conseguenza le
richieste politiche che una popolazione fa al governo).
Sensazione di sicurezza in un luogo è innestata sulle deleghe che si danno al potere. (discorso che si
autoalimenta e che viene utilizzato dai politici come parola chiave, di conseguenza viene concepito come
parola chiave. Circolo che si autoalimenta tra percezione che influenza la realtà e realtà che fluenza la
percezione. Raccogliere polemiche su un argomento e farsi portavoce PROCESSO BOTTOM/UP, da
polemica del popolo a problema politico).
ES. Elezioni: Sicurezza diventa messaggio attraverso cui rappresentare il luogo ed è tipo di rappresentazione
che viene percepito e condiviso dalla popolazione che a sua volta ne fa un tema portante della decisione.
Diversità dei luoghi in base alla temporalità.
Sicurezza è la consolazione che il potere offre in cambio della sottomissione e dipende da “imprinting
urbano” che cambia a seconda della posizione geografica.
ES. Tasso di criminalità è influenzato sa possibilità di fuggire
Geografia è fatta da diversi livelli.
Idea scoperta America è definizione lessicale occidentalicentrica poiché il continente era già abitato e quindi
già “scoperto” ma noi continuiamo a chiamarla così perché è l’arrivo di una nuova geografia che spazza via
quella precedente tramite appropriazione. In ogni luogo e in ciascun momento storico, c’è geografia
dominante, quella che si appropria di uno spazio in questione.
Inevitabile problematicità della visione geografica che pretende di essere oggettiva e vera, mentre invece è
frutto di meccanismi storico-contestuali di potere. La pretesa di vedere la geografia come scienza oggettiva e
descrittiva è anche legittimante; una sorta di diritto di affermazione di una visione sullo spazio circostante.
Se ogni appropriazione presuppone una geografia, non è assurdo pensare che la geografia sia la descrizione
di un’appropriazione avvenuta o in corso. Geografia è sempre una selezione di elementi.
Chi descrive utilizza criteri, fa una selezione, compie una scelta nella descrizione dei luoghi. La descrizione
pertanto non è assoluta e oggettiva ma relativa e soggettiva.
La cartografia è una rappresentazione di una porzione della superficie terrestre ridotta (riduzione di scala),
approssimata (non si può trasferire superficie sferica su una piana senza approssimazioni) e simbolica
(utilizza linguaggio simbolico nella selezione dei dati). Selezione nella geografia è fondamentale.

Y. Lacoste > Geografia serve soprattutto a fare la guerra  Geografia come sapere strategico e come
rappresentazione ideologica. GEOGRAFIA COME STRATO CONOSCITIVO NECESSARIO A
QUALSIASI FORMA DI DOMINAZIONE.
Geografia sapere alla portata di tutti. Importanza percezione, si vede ciò che noi cerchiamo e che vogliamo
vedere.
Geografia innocente vs geografia come sapere conoscitivo. Ruolo ambiguo nella sua strategicità.
Andare al di là delle banalizzazioni della geografia per comprendere la matrice storica del sapere geografico.
Di cosa si occupa la geografia? (De Blij – Murphy)

 Geografia fisica (o geografia naturale) studia l’ambiente fisico e quello biologico: montagne,
ghiacciai, coste, climi, suoli, piante e animali
 Geografia umana studia l’interazione fra i luoghi e l’uomo. Come il mondo è stato trasformato
dall’azione umana.
Dialogo stessa disciplina tocca vari ambiti, proiettata a interdisciplinarità.

 Geografia culturale – Antropologia: studia le rappresentazioni è molto vicina agli interessi


dell’antropologia e dei media studies che si occupano della comunicazione.
 Geografia sociale – Sociologia: studio comportamenti sociali nello spazio si avvicina a sociologia.
 Geografia della popolazione – Demografia
 Geografia medica – Medicina: proiezione della geografia rapportato con la medicina e comprendere
dimensione territoriale della salute e della malattia. Studio della diffusione e dell’incidenza
percentuale delle malattie correlata all’inquinamento ambientale.
 Geografia economica – Economia: studia la forma delle organizzazioni spaziali delle attività
economiche
 Geografia politica – Scienze politiche: studia le manifestazioni spaziali delle istituzioni politiche.
 Geografia del commercio – Economia aziendale: studio delle forme di distribuzione dei beni che
seguono dinamiche territoriali
 Geografia del comportamento – Psicologia: studio del modo in cui ci relazioniamo con gli spazi.
Edward Hall
 Geografia storica – Storia: indagare assetti territoriali del passato per capire attualità > imprinting
territoriale
es. impostazione romana delle città emiliane
 Geografia della religione – Religione
 Geografia delle lingue – Linguistiche
All’interno di questa rosa di specializzazioni che può avere la geografia la matrice che unisce tutte queste
branche è la dimensione spaziale, lo spazio. I geografi studiano la disposizione e la distribuzione dei luoghi e
delle cose sulla superficie terrestre. Imparare a pensare in chiave spaziale.
In mondo globalizzazione il pensare spaziale diventa sempre più importante. Anche in mondo in cui
apparentemente dematerializzato, attraverso rete, sono fortemente localizzate. Geografia è studiare l’ordine
spaziale delle attività e delle condizioni umane, quali processi essi creano, quali configurazioni essi
sostengono, quali rapporti esistono tra i luoghi e cose differenti.

Spazi e poteri. Geografia politica, geografia economica, geopolitica


Prima parte – Lo stato e le sue metamorfosi
Fridrich Ratzel – Antropogeographie (1882- 1901), Volkerkunde (1885- 1888), Politische geographie (1897)
Collezione in volumi durata 10 anni, parallela a bisogno di sistematizzazione delle conoscenze della
geografia mondiale che stava caratterizzando il completamento del colonialismo europeo. Germania e Italia
arrivano in ritardo rispetto ad altri imperi coloniali (Spagna, Portogallo, Regno unito e Francia) perché erano
entità politiche da poco unificate. In questo periodo storico con esaurimento/stabilizzazione della spinta
coloniale a livello globale in cui poche nazioni europee dominavano il pianeta, la geografia si occupa di
sistematizzazione enciclopedica dei paesi del mondo e dei popoli della terra
21/04
Lo stato e le sue metamorfosi
Concetto principale della geopolitica secondo Ratzel > Stato: entità che ha segnato l’evoluzione della storia
moderna europea nei secoli precedenti. In questa accezione di stato intesa da Ratzel anche da includere le
entità di aggregazione umana (accezione più generale del termine), è dimensione statale che è l’incubatore
primario della genesi della geografia politica.
Per trovare denominazione della disciplina della geografia politica, si deve tenere conto di quattro concetti
chiave nella elaborazione teorica di Ratzel:

 Spazio assoluto: Questa aggettivazione suggerisce una dimensione astratta e teorica dello spazio e
che è uno strato conoscitivo. Spazio assoluto è l’estensione fisica, il contenitore all’interno del quale
avvengono i fenomeni di cui si occupa la geografia. È equivalente e indifferenziato, ossia ogni
porzione è uniforme all’altra. Nello spazio assoluto i fenomeni possono essere valutati dal punto di
vista geometrico:
 Dimensioni estensione dello stato considerata come elemento fondamentale (stato
allungato o continentale)
 Forma
 Reciproca distanza fondamentale: distanza di tipo geometrico assoluto Diversi modi di
declinare la distanza: fisica (km), temporale (h), economica (€). A seconda del mezzo che
impiego, cambia il modello di riferimento
Primo concetto chiave che ci aiuta a capire una prima concezione dello spazio che da origine a tanti
modelli (a tanti criteri di modellizzazione del reale) cioè una riflessione teorica che innerva la
geografia politica nell’800 e che prova a considerare lo spazio, uno spazio geometrico assoluto >
vede le sue proprietà misurabili matematicamente come estensione.
 Spazio: è il concreto oggetto di analisi della geografia. Facciamo riferimento allo spazio come alla
dimensione relazionale della geografia. È il campo delle interazioni che interessano i fenomeni. Le
interazioni producono relazioni complesse, in grado di caratterizzare i fenomeni coinvolti in senso
unitario e di conseguenza produrre uno spazio ordinato. Può avere sia carattere materiale che
immateriale.
ES. Le relazioni tra Stati producono spazio, ossia danno origine a un sistema complesso di influenze
reciproche dotate di una propria identità
 Ambiente: insieme delle dotazioni naturali che caratterizzano una certa porzione di spazio assoluto
tanto dal punto di vista climatico, morfologico, ideografico, minerario che botanico e faunistico.
Spazio assoluto viene indagato in base alle dotazioni naturali dello spazio. No svincolato da due
concetti precedenti perché la dotazione naturale di un territorio è stato un criterio chiave per la
geografia politica per l’elaborazione di teorie che spiegassero gli asset organizzativi o le scelte
politiche di uno stato. Dotazione ambientale alla base di teorie politiche e dinamiche di confronto tra
la geografia politica tra le nazioni. Dotazione risorse attuale > risorse energetiche.
ES. > Determinismo ambientale: teoria (dottrina geopolitica ‘800) che lega il grado di sviluppo alle
condizioni climatiche. Concezione che vedeva dominante l’influenza delle caratteristiche ambientali
sulla popolazione (clima caldo sfavorisce imprenditorialità).
Influenze morfologiche: influenza delle caratteristiche territoriali su uno spazio
ES. montagne vs pianura, risorse idrografiche, risorse energetiche.

 Territorio: processo di valorizzazione e trasformazione, sia materiale che immateriale,


dell’ambiente e dello spazio assoluto da parte dell’uomo. ( Processi sia materiali che immateriali
perché le concezioni del mondo influenzano il comportamento, gli immaginari che ci sono nelle
comunità umane influenzano il comportamento spaziale delle stesse comunità). Questi processi si
manifestano in varie dimensioni:
 economici (azione umana sempre stata volta allo sfruttamento economico del
territorio),
 giuridici (definizione degli assetti giuridici e delle regole di comportamento
influenza la dimensione territoriale)
 politici
 linguistici (elemento fondamentale Processo di denominazione: appropriazione
territorio e ha un’inevitabile declinazione politica nella scelta del registro linguistico
che si vuole adottare nella denominazione dei luoghi. La toponimia forma di
appropriazione.)
 affettivi o simbolici (alla base del rapporto tra identità e sradicamento. Senso di
appartenenza, territorio è un equilibrio, assetto territoriale che è frutto di valori
emozionali assegnati ad una porzione di territorio, con il portato di rappresentazione
simboliche
È un processo costantemente attivo e in evoluzione, che porta col tempo a una stratificazione ma
anche a possibili sostanziali modifiche.
Elementi territoriali: tutte le forme di interazione significativa dell’uomo con l’ambiente e lo spazio
assoluto circostante.
Geopolitica [def. Treccani]
1. Lo studio delle influenze che la collocazione geografica di un popolo, di una nazione, di uno stato ha
sulla sua storia politica.
2. La dottrina, considerata generalmente come una derivazione illegittima della geografia politica,
elaborata in Germania alla fine del XIX secolo, e adottata come giustificazione dell’espansionismo
imperialistico da diversi paesi nel XX secolo; tendeva ad affermare che le nazioni, sviluppandosi
come organismi viventi nel proprio ambiente fisico-geografico (il cosiddetto spazio vitale),
sarebbero da questo influenzate e fondamentalmente determinate nelle loro manifestazioni culturali,
tecniche, economiche, così da rendere giustificata qualsiasi loro espansione a danno di altre nazioni.
Geopolitica come dottrina tende a vedere una correlazione tra le nazioni e concezione organicistica. Vedere
stato che ha proprio corpo (territorio > spazio vitale). Punto per innesco conflitto militare e politico: nel
momento in cui cerco di equiparare uno stato al suo corpo, manca parte e giustificare annessione. Idea che
stato sia riflesso nel proprio corpo, questo deve avere varie caratteristiche : manifestazioni culturali,
economiche e linguistiche (base dei meccanismi espansionistici).
ES. Guerra ucraina si basa su questo tipo di rivendicazioni: una parte di popolazione dell’est è russofona e si
riconosce in un’identità russa. Criterio del recuperare territorio alla base di molte guerre.
Geografia [def. Treccani]: Scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione e la rappresentazione della
Terra nella configurazione della sua superficie e nella estensione e distribuzione dei fenomeni fisici,
biologici, umani che la interessano e che, interagendo tra loro, ne modificano continuamente l’aspetto;
denominata g. regionale (o corografia) quando si interessa di un territorio limitato, e g. generale quando
registra, valuta, definisce e classifica fenomeni e fatti di interesse geografico su scala mondiale, tende sempre
più a dividersi in sezioni e rami specialistici. Nella partizione più tradizionalmente seguita in Italia, essa
comprende: la g. fisica, riguardante la distribuzione dei fenomeni fisici che modificano le forme e gli aspetti
della superficie terrestre e gli effetti geografici della loro azione combinata (è suddivisa in geomorfologia,
idrografia, climatologia); la g. biologica, che si occupa della distribuzione della vita vegetale e animale sulla
Terra (è suddivisa in fitogeografia e zoogeografia); la g. umana, che studia i rapporti tra la Terra e l’uomo, e
ha per oggetto, da un lato, l’influenza che le condizioni geografiche esercitano sulla vita e le attività dei
gruppi umani, dall’altro le trasformazioni che l’uomo introduce nel paesaggio naturale originario. Suddivisa
in più branche, la geografia umana, detta anche antropogeografia, studia: la distribuzione dell’uomo sulla
Terra (g. della popolazione); i costumi abitativi degli uomini (g. delle sedi, comprendente anche la g.
urbana); le unità politico-territoriali in cui la Terra risulta divisa, nella loro origine, sviluppo, struttura (g.
politica); gli aspetti geografici di fatti culturali come lingua, tradizione, usi e costumi (g. culturale); le cause
e gli effetti geografici della distribuzione delle religioni (g. delle religioni); gli spostamenti temporanei della
popolazione a scopo di cura o di svago e i loro effetti sull’ambiente (g. del turismo); il significato geografico
della struttura sociale dei singoli gruppi umani con l’esame del loro tenore e genere di vita, del loro grado di
cultura ecc., in rapporto alle particolari condizioni dell’ambiente fisico, economico, umano (g. sociale); i
fenomeni economici in quanto distribuiti sulla superficie terrestre in interdipendenza con l’ambiente e con i
sistemi di organizzazione sociale, economica e politica (g. economica, articolata in g. agraria, commerciale,
industriale, dei trasporti e delle vie di comunicazione). Con riguardo ai fini della geografia, in passato
prevalentemente culturali, si parla oggi di g. applicata riferendosi all’utilizzazione delle conoscenze
geografiche alla soluzione di problemi demografici, sociali, economici della realtà locale, nazionale o
internazionale (per es., nella preparazione di piani per l’organizzazione del territorio o nei programmi di
sviluppo regionale), mentre viene detta nuova g. o g. quantitativa la ricerca geografica condotta con il
massiccio impiego di procedure matematiche, di modelli, di grafi.
Geografia politica nasce come geografia di Stato porta conseguenze.
Processo di accelerazione della globalizzazione solo dal punto di vista economico, dal punto di vista politico
non c’è stata una globalizzazione al contrario gli stati sono rimasti separati. Importante anche aspetto
identitario e di appartenenza. Ottica economica primaria nella decisione dei singoli stati, ma anche quella
cultuale ha il suo ruolo.
22/04
Diffusione forze sovranazionali > UE come istituzione sovrastatale, ma molte decisioni sono prese da singoli
stati.
ES. spese militari (vedi guerra ucraina)
Ultimi anni stiamo assistendo a due fenomeni contrapposti e inversamente proporzionali
1. Prolificazione di accordi economici e politici sovrastatale
2. Moltiplicazione degli stati
Potere fenomeno molto ampio, concetto di scala centrale. Osserviamo i fenomeni a diverse scale territoriali e
questa indagine transcalare (che attraversa diverse scale) è punto di riflessione fondamentale.
Comprendere se certi fenomeni e problemi cambiano di natura e di modalità a seconda della scala a cui li
vediamo. Questa scala può procedere da microterritorio del comune fino alla scala sovranazionale.
Stato moderno sottoposto a crisi:

 Rappresentanza: significativa inclusione della cittadinanza nei processi decisionali. È uno dei grandi
problemi delle istituzioni democratiche è effettiva partecipazione della cittadinanza. La
composizione degli eletti e il problema in relazione all’immigrazione. Cittadinanza: grande problema
di rappresentanza, se non si ha la cittadinanza non si ha diritto al voto. 5 milioni di stranieri non
possono votare > 8,5% della popolazione italiana.
 Effettività: efficacia nello svolgere i propri ruoli (operatività stato). Problema efficacia istituzioni
politiche > distribuzione della ricchezza (divario sempre più ampio tra ricchi e poveri)
 Legittimità: tensione dello stato che si muove in ambito scalare da regioni a forme sovrastatali.
Legittimità a livello decisionale dello stato.
Forme di potere vanno analizzate in più scale.
Inevitabile, per fare riflessione su stato, ragionare su altri livelli di appartenenza.
Etnia (torna come sostituto operativo di razza) che indica la classificazione degli individui
Problema della tenuta dello stato nazione dell’Africa data dal fatto che i confini non coincidono con le etnie,
i confini erano stati tracciati da Nazioni imperialistiche che avevano deciso in modo artificiale i confini che
risultano schematici e geometrici, lo stesso problema Iraq. Problematiche tenuta statale dovuti a
imperialismo.
Per comprendere dimensione politica si deve attingere anche in altre dimensioni e scale di appartenenza
culturale, si deve ragionare su livelli inferiori come quello regionale ma anche a livelli superiori come quello
internazionale e su alcuni fenomeni. Impatto che ha avuto sul ruolo dello stato il tema della sicurezza legato
al terrorismo.
ES. cambi che si manifestano nella gestione degli spazi pubblici: regole movimento, regole di accessi,
controlli di spostamento.
Motivi nascita dello Stato > difendere la comunità da pericoli e assicurarne la sicurezza e il sostentamento. In
questo modo si crea accentramento del potere attraverso le deleghe che si danno a chi in carica.
La proliferazione di stati negli ultimi anni è duplicata passando dal ’46 con 76 stati riconosciuti a 206 nel
giro di 70 anni. Metà di questi 206 stati ha una popolazione inferiore a sei milioni di persone (qual è la
grandezza giusta per uno stato?). Fenomeno accompagnato, essendone in parte causa, da incapacità dello
Stato di farsi carico delle aspettative identitarie e politiche dei cittadini.
Ragionamento giusto all’interno di questa tensione che assale lo stato da più dimensioni, il fatto che
geografia critica 1 ha messo in luce che la stabilità politica non dipende dal collegamento tra stato e nazione.
Stabilità politica non dipende solo da questo fattore, problemi rappresentanza, effettività e legittimità.
Anche in continente come EU, relativamente stabile, ci siano molte tensioni separatiste.

Img. 3 Mappa delle tensioni separatiste in EU

1
Si intende corrente, branca di studi che cerca di leggere criticamente la tradizione di studi della geografia. Cerca di
interpretare in luce critica la tradizione degli studi geografici
26/04
Maggioranza degli stati dell’UE ha pulsioni nazionaliste, gli stati europei soffrono culturalmente il fenomeno
dell’immigrazione perché si riconoscono ancora nelle strutture mono identitarie dello Stato-nazione.
Resistenza nei confronti dell’ immigrazione in Europa esiste perché l’immigrazione scardina un concetto che
è stato operativo dal punto di vista politico, sociale e culturale (legato a psicologia collettiva) che
identificano uno stato. Stato visto come un contenitore che contiene una popolazione omogenea.
ES. stato più omogeneo in EU è la POLONIA.
Immigrazione in Europa > problema politico e problemi di gestione. Inerzia del concetto di Stato-nazione
per cui nell’immaginario condiviso sociale uno stato debba avere una popolazione omogenea che si
riconosca in una serie di tradizioni che la accomuna. Interpretazione fenomeno corrente e attuale la
resistenza nei confronti dei flussi migratori letta in scala in cui la comprendiamo come una conseguenza a
lungo termine della concezione di Stato-nazione (modo di concepire Stato). Probabilmente questa
concezione di stato, che ha caratterizzato un periodo storico della modernità, verrà superata e cambiata nel
prossimo futuro.
Ernest Labrousse parla di diverse cronometrie che l’economia, la società e la cultura hanno in una evoluzione
storica. Stato monoidentitario sorpassato da meccanismi economici, dalla società che vive fenomeni di
meticciato e assiste alla dissoluzione della struttura monoidentitaria e dall’accettazione culturale e
psicologica di questo cambio in corso.
Più che crisi dello Stato, è in atto un riassestamento istituzionale e politico che lo porterà ad essere molto
differente e meno vincolante rispetto all’epoca moderna e contemporanea. Narrazione dello Stato su sé stesso
secondo cui vi è una coincidenza tra i tre cardini istituzioni statali, territorio e sovranità; non è più credibile.
Rivendicazione regionale producono identità che non sono più controllati interamente da Stato. Ibridazione
delle forme della politica, variando di intensità e risultato a seconda delle relazioni di potere locali.
Per questo oggi si parla di governance, invece che governo, che esprime una sovranità complessa e
stratificata sul territorio che non è più assoluta. In diversi settori sovranità si esprime con intensità diverse.
Prevale per questo la governance multilivello, discorso delle diverse scale (da livello regionale a livello
sovranazionale)
Cittadinanza: non più conferita solo sulla base di appartenenza al gruppo di insediamento storico dello stato,
ma anche sul tempo di residenza. Regolato da criterio temporale (in ITA 10 anni per paesi extra UE, 5 per
paesi UE). Peso politico le reti transnazionali legate a migranti e residenti temporanei.
ES. India ha cambiato politica di cittadinanza. > politiche diasporiche su doppia cittadinanza.
Ethnoscape: paesaggio delle persone che costituiscono il mondo in cui viviamo.
Economia: integrazione della maggior parte delle attività economiche nazionali all’interno di reti
commerciali o industriali a carattere sovranazionale.
Lo stato viene definito come la scala dell’ideologia in quanto rappresenta un’unità sociale e politica al cui
interno il potere si fonda sull’articolazione performativa del nazionalismo.
27/04
Il concetto di stato post-moderno – ci sono state molte discussioni sul ruolo dello stato in eventi pandemici.
Si è parlato anche dello Stato igienista/sanitario, politiche a volte con esiti urbanistici come l’abbattimento
delle mura e la copertura dei canali??
Sadun Bordoni, La crisi politica della modernità – la tenuta dello stato di fronte alle forze della modernità.
Ricerca di nuova identità collettiva nel nazionalismo, dopo il crollo dell’ancien regime: la maggior parte dei
politologi vede una grande svolta dopo il periodo napoleonico e con la rivoluzione francese. Apertura di stato
post-cetuale (basato sul ceto): Il quarto stato, Pellizza da Volpedo, 1898. I tre stati precedenti erano stati i
protagonisti esclusivi fino all’Ottocento (nobiltà, clero e borghesia). La società post cetuale deve assorbire
nei meccanismi del potere il quarto stato: la sfida comincia a fine Settecento e finisce solo col XX secolo
attraverso il diritto di voto. In questo processo, senza più chiaro senso identitario di ceto, serve un sostituto,
ovvero la nazione, un collante simbolico che attraversa trasversalmente le classi sociali. Il discorso
nazionalista assolve la funzione di ricerca di questo collante. La ricerca di individualità ed eguaglianza è una
caratteristica di fondo della modernità, anche nei regni / nazioni a più antica identità storica, che devono
trovare un luogo di consistenza che li differenzia dagli altri stati. L’Ottocento è quindi da leggere anche in
questa prospettiva culturale.
“Tutto quel che serviva a politicizzare le masse doveva passare però per un più intenso uso e organizzazione
del territorio” – elemento che ricorre in tutte le fasi storiche del consolidamento statale, vedi Re Sole
attraverso i Cassini, cartografi del re che mappano il territorio francese. “Ciò rispondeva al secondo aspetto
decisivo con cui si costruì una risposta alla crisi di legittimità del potere di inizio ottocento”. Italia nel primo
Ottocento con Napoleone: confisca dei beni della Chiesa e riorganizzazione della dimensione
amministrativa, anche secondo i bacini idrografici  totale sconvolgimento. Qui nascono i semi di crisi di
legittimità di quel potere: il nuovo controllo del territorio quindi è una conseguenza. “La logica evolutiva
della struttura statale procede implementando costantemente l’organizzazione del territorio per guadagnare
legittimità, con conseguente accentramento di funzioni e prerogative politiche” – periodo d’oro della
centralizzazione dei servizi. “Ciò comporta due conseguenze principali:
1. L’azione dello Stato produrrà omologazione dei fenomeni presenti sul territorio” – politiche
agricole, di organizzazione, ecc. sono uniche su tutto il territorio nazionale, producendo
un’uniformazione, ma anche lo sviluppo dell’alfabetizzazione, quindi questioni culturali;
2. “La progressiva connessione dello stato con il territorio, così come la crescente complessità
dell’organizzazione, comporta una capacità di mobilitare potenza, tanto in politica estera che
interna, sconosciuta in passato. Il possesso territoriale è lo strumento primario per ottenere la
potenza: nell’epoca moderna, «lo sviluppo di un rapporto sempre più preciso fra le pretese della
potenza e i mezzi per ottenerla, in prima linea il possesso territoriale di mostra ininterrottamente
attivo nel sistema della grandi potenze europee», Ratzel” – stretto legame tra territorio e potenza.
Metafora corporea dello stato: “integrità territoriale della Russia”, ministro degli esteri russo – l’Ucraina
anche rivendica la sua integrità territoriale. Lo stato al giorno d’oggi si trova a dover affrontare nuove sfide
portate dalla globalizzazione.
“La stessa medicina batteriologica, con le scoperte sensazionali di Pasteur e Koch, ebbe un influsso sociale
eccezionale, perché lanciò l’idea che l’umanità fosse legata da un invisibile filo composto di batteri, che
trovò conferma nell’esigenza dello Stato di garantire la salute pubblica, con costruzione di ospedali e
profilassi nazionali, intesi a creare quel che verrà chiamato «Stato igienista»”. Vedi esempio della chiusura
dei confini statale subito all’inizio della pandemia e xenofobia verso i cinesi, senso di sicurezza illusorio.
Queste questioni erano già centrali a fine Ottocento e poi via via con le scoperte sui vari batteri. È lo stesso
stato che ha abbattuto le mura e coperto i canali per questioni igieniche, oppure strutture per l’accesso
all’acqua, ecc. Questo problema è connaturato alla natura stessa dello Stato. Altra grande sfida è l’istruzione.
ISU – indice sviluppo umano che si basa principalmente sull’alfabetizzazione e sul tasso di scolarizzazione
dei giovani. Uno degli elementi di crisi del sistema italiano è l’abbandono scolastico.
Il ruolo della città
Per la prima volta nella storia dell’umanità abbiamo una maggioranza di popolazione urbana, questo porta ad
un capovolgimento prospettico. La città nasce storicamente nei luoghi in cui si concentra l’attività agricola
efficiente e quindi svincola una parte di popolazione che può concentrarsi su altre attività. United Nations:
https://population.un.org/wup/Maps/: tassi di crescita delle agglomerazioni urbane. Geografia chiarissima: i
tassi di crescita più alta sono in Africa, Medio Oriente, Sud Asia e Sud America, queste aree del mondo
hanno portato poi al sorpasso del trentennio successivo  i tassi di crescita urbana in Cina e India sono
impressionanti, in città tutte sopra il mezzo milione di abitanti. Decisamente inferiore in Europa e buona
parte degli Usa + Giappone. Le proiezioni fino al 2030 stimano una diminuzione dei tassi di crescita, anche
se conservano una differenza tra i grandi baricentri demografici (es. Asia). Ci sono elementi importanti nella
valutazione di queste mappe, per esempio l’importanza delle coste o dei grandi bacini idrografici nella
crescita dei centri urbani. Anche le latitudini sono importanti, es clima temperato.
28/04
Dicorso generale su urbanizzazione del mondo. La disaggregazione geografica diventa interessante non solo
per primo livello informativo della geografia (dove sono le cose) ma anche per il secondo livello (perché
sono in quel luogo).
Se indaghiamo la classifica della top 30 delle città, geografia fortemente caratterizzata come distribuzione
demografica. Stime con una fotografia nel 2018 e una proiezione nel 2030. Rapporto tra confini
amministrativi e confine urbano. Conurbazione: progressiva espansione del centro urbano che ingloba altri
centri urbani vicini e ha creato nuovo sistema integrato con unione centri urbani (fusione con città satelliti).
ES. Milano integra tantissimi comuni adiacenti.
Densità della popolazione all’interno delle città è aumentata ed è destinata ad aumentare. Baricentro
dell’urbanizzazione si sta spostando. Protagoniste di questo fenomeno, sono soprattutto le città di paesi in via
di sviluppo nell’America meridionale, nell’Africa e nell’Asia (soprattutto città asiatiche).
DeMatteis > Montanari per scelta: ricerca e indagine su indizi di rinascita montagna Piemonte, seguito
alcune politiche di incentivazione nei sistemi delle valli piemontesi (Val Maira)che intercettavano fondi per
cercare i convincere i giovani a trasferirsi nelle valli.
Rifugiati e richiedenti asilo nelle montagne italiane
Film > Il vento fa il suo giro.
Montagne di mezzo: il fondo valle sono antropizzatissimo per via del turismo stagionale, mentr la montagna
ad alta quota molto antropizzata per via del turismo legato agli sport. Mauro Varotto nel suo libro, esplora la
montagna di mezzo e osseva dei fenomeni di ripopolamento. Fenomeni sia di incentivazione sia volontari,
fino ad ora con numeri abbastanza marginali.
Ritorno ad aree più disagiate, scelte politiche di investimento influiscono su scelte insediative della
popolazione.
Problema distribuzione investimento economico, investire su una valle con pochi abitanti o su una citta ?
Largest cities in the world - 1500 to 2100
03/05
Storia della geopolitica – Ultima parte
Cap 16. Spiega la storia della disciplina dalla fondazione alla modernità. Nella parte quinta del libro un
capitolo è dedicato ai progenitori della geopolitica: Alexander von Humboldt e Friedrich Ratzel.
Soffermandosi sulla storia della genesi all’inizio prevalentemente tedesca ma in seguito si sofferma su una
scuola di geopolitiica francese. Queste due aree si sono sempre contraddistinte per un dialogo anche
oppostivo nella elaborazione delle teorie e fa riferimento all’opera di un geografo francese.
Cap 17. si sofferma su 3 grandi teorie interpretative che cercano di appoggiare il discorso politico sul globo
terracqueo, ragionando su la localizzazione e la dislocazione del potere. Accenata la teoria di un politologo
americano Alfred Mahan su potere marittimo.
Tre teorie (Mahan, Mackinder e Spykman) che sono famose nello studio della geopolitica contemporanea e
che nascono tutte in ambito anglosassone > Mackinder nel Regno Unito e Spykeman negli Stati Uniti.
Queste teorie cercano di interpretare quali sono le aree strategiche del pianeta, sono macro interpretazioni a
scala globale per comprendere le strategie geopolitiche più importanti per il potere mondiale.
Mackinder grande divulgatore di data studioso e un grande politico inglese. La sua teoria su area perno
(pivot area) è riflessione che si fa specchio della situazione dell’impero coloniale inglese alla fine dell’800 e
inizio del ‘900. In quell’epoca l’impero era ancora molto esteso e una rete di relazioni commerciali
fortissima, ma ben chiaro agli studiosi che è un periodo di decadenza, subisce sfide per il controllo del
pianeta.
Mackinder riflette su grande questione: meglio possedere il controllo delle vie marittime o meglio possedere
un forte entroterra? Questo dilemma della geopolitica ha attraversato tutta storia dell’umanità. Successo
Repubblica di Venezia. Modelli coloniali: 1 Impero coloniale che si basava su controllo dell’entroterra come
quello spagnolo e francese. 2 Modelli basi marittime per costruire impero commerciale come impero
portoghese.
Scelte strategiche che hanno sempre attraversato tutta la storia dell’umanità e che Mackinder (all’inzio del
‘900) legge in relazione alla crescente forza dell’impero zarista russo. Genesi preoccupazione nei confronti
della Russia nella società europea. Russia è la grande potenza terrestre per eccellenza perché espande il
proprio potere in quella che Mackinder identifica come l’area perno. Area perno: area che chi possiede è in
grado di controllare il mondo. Area della grande massa continentale euroasiatica che si espande nella zona
centrale.
Mackinder elenca alcune caratteristiche di quelle che secondo lui sono i fondamenti della potenza terrestre:

 Estensione
 mancata accessibilità via mare (no raggiungibile da potenze marittime)
 capacità produttiva (legata a risorse alimentari e a risorse naturali)
 facilità di trasporto
ES Guerra Ucraina: crisi alimentare ed energetica.
All’interno di quest’area Mackinder definisce una zona di frontiera (il Rimland) che è la zona che sta intorno
all’area perno. Questa è una zona di penisole che si affacciano al mare molto più permeabile. Zona
importantissima su cui lo Heartland (massa continentale centrale) usa come una zona cuscinetto per la
propria espansione.
Mckinder distingue bordo esterno e bordo interno del Rimland. Grande teoria che possiamo adattare ad
attualià.
Teoria di Spykman: rivede teoria di Mackinder e la sviluppa negli anni ’30 del ‘900. Secondo Spykman la
maggiore possibilità di potenza è in mano a stati che hanno controllo entroterra ma possono avere controllo
dell’area periferica Rimland > area che vede rapporto tra gli affacci marittimi e attraverso connessioni
fluviali.

05/05
Risorse energetiche alimentari : Cap. 14
La Repubblica video https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/cosi-
la-guerra-influenzera-il-prezzo-dei-prodotti-in-italia-la-spiegazione-del-ricercatore-dell-ispi/414920/415854?
ref=search:
Davide Tentori > economista dell’ISPI (istituto per gli studi di politica internazionale) ha pubblicato nei
dossier correlati alla guerra in Ucraina una riflessione sulle conseguenze sul mercato alimentare.
Oro verde: risorse agricole ed alimentari che sono diventate importante snodo della geografia politica
contemporanea.
Nel video si spiega come la guerra in Ucraina vada a toccare il mercato dei beni alimentari, già fortemente
compromesso dagli ultimi due anni di pandemia, e ha conseguenze a catena in virtù della globalizzazione,
della finanziarizzazione e dell’interdipendenza strettissima dell’economia globale dell’alimentazione.
Conflitto in Ucraina sta portando un problema che era già preesistente allo scoppio del conflitto: crescita dei
prezzi, provocando un’alta inflazione. Quest’ultima è stata causata da uno shock di offerta che ha riguardato
soprattutto il settore agricolo di cui la Russia e l’Ucraina sono grandi produttori. I due paesi sono
responsabili del 10% dell’offerta calorica a livello globale (cereali, oli vegetali e fertilizzanti). Questa crisi
sta sconvolgendo i mercati con ricadute sia sull’offerta ma anche sulla domanda con prezzi in forte ascesa
che vanno a ricadere sul consumatore finale.
Evento bellico scuote mercato del commercio alimentare globale: vediamo connesse l’aspetto produttivo, la
specializzazione agricola di alcune economie dei due paesi protagonisti del conflitto, problema dei trasporti e
chiusura dei porti e le conseguenze economiche (domanda superiore all’offerta).
Distinzione tipi di agricoltura:
1. Agricoltura di sussistenza: volta al consumo diretto delle famiglie contadine ed è condizionata dalla
quasi totale assenza di capitali per l’acquisto di macchinari e fertilizzanti per aumentare la
produttività. Caratteristica dell’Africa e dell’Asia.
2. Agricoltura di mercato: ha l’obiettivo di massimizzare il profitto attraverso la specializzazione, la
meccanizzazione, l’uso di tecniche evolute grazie ai progressi dell’industria agro-alimentare, in
ottica commerciale.
3. Agricoltura di piantagione: evoluzione estrema dell’agricoltura di mercato con una dimensione di
imposizione dall’esterno, legata fortemente a eredità coloniale, caratterizzata da monocolture
destinate all’esportazione. Monocolture sono ottenute grazie a colture estensive che utilizzano
investimenti per tecniche in grado di ottimizzare le rese a danno dal territorio vittima di processi di
infertilità e desertificazione.
ES. Produttori di caffè, cacao, cotone.
4. Agricoltura collettivista: la gestione della proprietà del terreno agricolo riguarda l’intera comunità.
Diffusa nei paesi a economia socialista (Cina, Cuba, Ucraina, Indocina). Produzione agricola è
pianificata e fissata dai piani dei governi.
Agricoltura estensiva: lavora su grandi superfici di terreno in cui l’investimento di capitale e manodopera
non è proporzionale alla dimensione.
Agricoltura intensiva: forte investimento di manodopera e capitale su appezzamenti piccoli.
Mancato approvvigionamento da Russia e Ucraina, maggiori produttori di cereali e oli, provoca non solo
l’aumento dei prezzi a livello globale, ma anche una chiusura delle frontiere economiche (blocco delle
esportazioni alimentari).
ES. Indonesia blocca esportazione dell’olio di palma ed Ungheria blocca le esportazioni di grano che
potrebbero avere delle ricadute su scala europea.
Risposta a problema politico della guerra che si trasforma in problema economico (rialzo dei prezzi nel
commercio alimentare mondiale) porta a decisioni di chiusura dello Stato che decide di bloccare le
esportazioni dei beni che stanno diventando scarsi su mercato internazionale in un’ottica di autosufficienza
alimentare.
Concetto di food safety e food security.
Food safety: concetto di sicurezza legato alla qualità alimentare (varietà, qualità nutrizionale, conservazione)
Food security: concetto di sicurezza legato alla quantità alimentare (all’approvvigionamento e all’apporto
calorico)
Due aspetti sicurezza alimentare da tenere sempre in considerazione. Il blocco di una parte di questo
ingranaggio di produzione mondiale che è completamente globalizzato, crea problemi di
approvvigionamento quantitativo soprattutto nei paesi che non hanno autosufficienza (paesi non produttori e
con l’economia più debole). Allontano da accessibilità quantitativa del food security i paesi più poveri come
quelli dell’Africa e alcuni dell’Asia che dovranno affrontare una crisi alimentare nei prossimi mesi.
Geografia produttiva globale: chi produce? chi consuma?
Paradossi che nell’era della globalizzazione assoluta della produzione alimentare, l’incepparsi del
meccanismo del commercio globale porta alla luce problema dell’autosufficienza (principio di
autoproduzione all’interno dei confini nazionali).
Stesso meccanismo che sta avvenendo per l’altro tipo di oro: oro nero, applicare le sanzioni anche su petrolio
russo. Tra i vari paradossi di tensione tra globalizzazione e ritorno della geopolitica tradizionale perché c’è
una guerra tra stati > ogni giorno utilizziamo milioni di m 3 di gas russo che arrivano in tutti i paesi dell’UE.
Potere contrattuale > tensioni a livello politico ma continuo scambio a livello economico.
Esistono tre tipi di rivoluzioni agricole:
1. Prima rivoluzione agricola: è rivoluzione che crea l’agricoltura ed è la stessa che permette la
formazione delle città: si scopre la possibilità di coltivare, le società diventano stanziali e aumentano
la resa produttiva delle piante disponibili in natura, permettendo lo svincolarsi di una parte di
popolazione dalle attività necessarie alla sopravvivenza alimentare.
2. Seconda rivoluzione agricola: ha luogo nell’epoca tardo moderna (1700 fino a metà del 1800).
Periodo in cui nell’agricoltura si assiste a scatto tecnologico, si cominciano a migliorare a livello
quantitativo e qualitativo le capacità produttive dell’agricoltura. La canalizzazione e l’irrigazione
sono caratteristiche che hanno contraddistinto la prima rivoluzione agricola ma nella seconda
rivoluzione c’è uno scarto che permette un salto di qualità.
3. Terza rivoluzione agricola: caratterizza ultimo secolo, con accelerazione nel secondo dopoguerra.
Le capacità dell’uomo di intervenire sulla natura e sulle coltivazioni agricole aumentano
esponenzialmente anche con capacità e lo sviluppo di tecniche sempre più raffinate come l’innesto e
di modificazione genetica (ogm).
Classificazione ci fa riflettere sul fatto che le invenzioni nella storia dell’umanità non si concludono mai ma
vengono sempre perfezionate nel corso della storia. Immagine dinamica del processo di trasformazione che
l’uomo compie sui territori.
Rivoluzioni legate a gestione delle risorse idriche (vedi lezione 10/05) perché parte di trasformazioni
tecnologiche sono legate alla capacità ingegneristica idraulica della gestione della risorsa d’acqua.
Problema approvvigionamento derrate alimentari > Usa

06/05
Connessioni politiche ed economiche alla guerra in ucraina.
Immaginari > successo degli immaginari apocalittici, connotati anche storicamente. Rappresentazione fine
della fine del mondo (valore antropologico della storia dell’umanità), azione apotropaica cioè svolta
coscientemente per allontanare paura di qualcosa che spaventa.
Armiero > A occidente piace parlare di apocalisse per non occuparsi del presente.
Età relazioni di scarto: cultura dello scarto si esprime in vari modi; nel trattamento della diversità (si collega
a discorso della mobilità della popolazione e contatto interculturale). Relazioni nella cultura dello scarto
riproducono il profitto attraverso una forma di creazione dell’alterità e di estrazione (cioè di sfruttamento).
Creazione di una dialettica distintiva noi/altri, forma di distinzione basata sulla creazione di un’alterità
(connaturata a società umane). Specie umana ha basato la propria affermazione tramite la creazione di
alterità e lo sfruttamento, anche con il mondo animale. Alterità gerarchicamente più bassa e sfruttabile che
produce sfruttamento a larga scala.
Concetto che riflette si immaginari e narrazioni (> linguaggi che raccontano e definiscono all’interno di una
società la concezione dell’interpretazione della realtà, come paesaggi ideologici e paesaggi mediatici).
Armiro parla di narrazioni tossiche, narrazioni retoriche: costruzioni del racconto della società che
producono un inquinamento della nostra capacità di vedere la realtà, forme di censura e indirizzamento.
Impediscono memoria condivisa di certi eventi catastrofici legati all’azione umana.
Cecità di fronte a certe evidenze > cause di morte legate ad inquinamento.
Oro nero: fonti produzione da vari materiali. Produzione energia elettrica basata sulla fonte di origine che
viene utilizzata. Ogni anno 183 kw/h sono generati dal petrolio per ogni persona, tra i dieci più grandi
produttori di elettricità da fonte petrolifera c’è l’Italia. Altre fonti di energia: gas, carbone, nucleare e
rinnovabili. Più grandi sfruttatori di elettricità Giappone, Nord America, Europa e Medio Oriente (Nazioni
energivore, che consumano molta elettricità).
Grafici su http://archive.worldmapper.org/textindex/text_fuel.html

Articolo Repubblica su energia:


https://www.repubblica.it/economia/2022/05/05/news/petrolio_aumenti_benzina_russia_cina-348195201/?
ref=search
Edoardo Boria, Cartografia e potere.
Libro diviso in due parti: prima introduzione a linguaggio cartografico (cos’è la cartografia? come funziona?
quali sono i suoi linguaggi?) mentre la seconda parte è dedicata alla storia e alla rappresentazione del mondo
negli atlanti geografici italiani del ‘900. (cap. 6/7/8/9)
Cartografia: rappresentazione ridotta, approssimata e simbolica della superficie terrestre. Aggettivo
approssimato si riferisce al problema di trasposizione di una superficie sferica su superficie piana. A seconda
della modalità matematica di proiezione che scelgo, si hanno delle deformazioni.

Fig. 2.2 del libro è esemplificativa di quel tipo di deformazione che il questo caso era funzionale ad una
visione occidentale centrica del mondo. Nella rappresentazione di Mercatore, l’Europa e il Sud America
sembrano avere superfici simili mentre nella realtà non è così: l’Europa ha una superficie di 9,7 mill. Km 3 e
Sud America 17,8 mill. Km3. Allo stesso modo, l’America del Nord e l’Africa sono rappresentate con la
stessa grandezza.
Carattere di approssimazione può essere funzionale a comunicazione visuale che da messaggio implicito su
importanza di una parte del mondo a discapito dell’altra > Processo creazione alterità gerarchica.
Due modi di rappresentare scala della carta nella cartografia :

 Scala numerica: riduzione che viene espressa in forma numerica dando un rapporto in scala.
 Scala grafica: indicando segmento che posso correlare a distanza
Per rappresentare gli oggetti su una carta c’è una terza dimensione, approccio simbolico > scala del simbolo
10/05
Oro blu: acqua e risorse idriche essenziali per la vita dell’uomo, caratteristica per la localizzazione degli
insediamenti umani, le civiltà fluviali. (carta densità popolazione in Egitto: la popolazione si distribuisce
lungo le sponde del Nilo).
Risorse idriche in rapporto alla produzione alimentare, discussione su giacimento idrico (zone dei paesi che
sono pieni d’acqua) che acquista nello scenario geopolitico un ruolo sempre più importante. Risorsa che
diventerà sempre più preziosa e accesso all’acqua diventerà causa di instabilità e tensioni politiche.
Precipitazioni e accessibilità ad acqua dolce. Le risorse idriche qui includono solo acqua dolce, perché acqua
salata (mare). richiede un trattamento prima della maggior parte degli usi. Solo 43 600 chilometri cubi di
l'acqua dolce è disponibile come risorsa ogni anno, nonostante più di due volte questa quantità cade come
precipitazione (pioggia e neve). Molto è perso evaporazione. Quei paesi con precipitazioni più elevate spesso
hanno acqua più grande risorse. Di tutta l'acqua disponibile, le regioni del Sud America e dell'Asia Il
Pacifico ne ha di più. Le persone che vivono in Kuwait usano l'acqua di mare che viene elaborato a una
dissalazione pianta. In quanto tale, il Kuwait non ha area questa mappa perché non ci sono risorse di acqua
dolce lì.
http://archive.worldmapper.org/textindex/text_resources.html
L'accesso a una fonte di acqua dolce sicura, sicura e sufficiente è un requisito fondamentale per la
sopravvivenza, il benessere e lo sviluppo socioeconomico di tutta l'umanità. Eppure, continuiamo ad agire
come se l'acqua dolce fosse una risorsa perennemente abbondante, ma non lo è.
Il maggior numero degli oltre 800 milioni di persone senza accesso almeno all'acqua potabile di base vive in
India, seguita da Etiopia, Nigeria e Cina.
L'Eritrea ha il tasso più basso di persone con accesso all'acqua pulita, meno del 20%. Seguono Papua Nuova
Guinea, Uganda ed Etiopia con poco meno del 40%. Il peggior Paese europeo è la Serbia, dove quasi il 10%
della popolazione non ha accesso all'acqua potabile.
Img. 4 No water access Img.5 Water access
Fornire accesso ad acqua pulita e servizi igienici è uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni
Unite: La scarsità d'acqua colpisce più del 40% delle persone in tutto il mondo, una cifra allarmante che si
prevede aumenterà con l'aumento delle temperature globali a causa del cambiamento climatico. Sebbene dal
1990 2,1 miliardi di persone abbiano avuto accesso a servizi igienico-sanitari migliorati, la diminuzione delle
forniture di acqua potabile sicura è un grave problema che colpisce tutti i continenti.
Fonte: https://worldmapper.org/maps/housing-wateraccess-2015/
Libro di Boria:
Fig 2.8 Immagine che ci fornisce l’idea del taglio dell’immagine cartografica. Immagini mostrano come
scala utilizzata può condizionare la lettura della carta politica. Nella rappresentazione a scala più piccola,
Italia pare come tessera di un puzzle, un pezzo tra tanti che compongono struttura politica del mondo.
Nell’immagine a scala più grande, Italia diventa oggetto unico (rappresentata Italia con i confini nazionali,
non ci interessa sapere cosa ci sia oltre di essi). Due rappresentazioni che veicolano due messaggi diversi
Fig. 2.9 Atlante 1935. A URSS viene a mancare una delle due “S” (socialiste). Toponimi elemento che non
si trova in territorio, risultato azione umana (denominazione). Utilizzata per deformazioni
Fig. 2.10 Atlante spagnolo 1928. Exclave Gibilterra.

12/05
Fig. 2.12 > Atlante 1928. Era fascista con mire conquista coloniale rafforzate con bellicismo imperiale.
Cartografia comincia ad assecondare e a farsi strumento di una possibile invasione. Nella cartina il confine è
tratteggiato tra l’Etiopia e la Somalia perché è un confine che è destinato a sparire perché entrambe le zone
diventeranno territorio italiano.

Le linee tratteggiate in cartografia designano i confini non definiti, riconosciti e stabiliti.


Le linee tratteggiate sono utilizzate quando c’è uno scenario geopolitico incerto:
ES.
o regioni di Kashmir, Jammu e Ladakh che sono zone che si contendono il Pakistan e l’India.
o confine tra Marocco e Sahara occidentale > guerra tra Marocco e Mauritania che si contendono la
zona chiamata Sahara occidentale.
o Ucraina e Crimea (occupazione militare Russia)

Confine è un concetto interessante per comprendere l’azione umana su un territorio, non è necessariamente
visibile. Ci sono tre fasi nella costruzione di un confine
 Definizione: Prima di essere linea sulla cartografia, è una descrizione narrativa in un trattato
giuridico. Accordi internazionali segnano la linea confinaria.
 Delineazione: costruzione sulla mappa e sulla cartografia, viene tracciato.
 Demarcazione: (solo in alcuni casi) Tracciamento fisico sul territorio, esistono dei segnali (cancelli,
fili spinati) che delineano il confine.
Confine oggetto importante nell’approccio della geografia politica perché è una super imposizione da parte
dell’azione umana di un valore di delimitazione che l’ambiente subisce, vale anche per confini “naturali” ai
quali viene assegnata questa funzione. (interessante sviluppo storico perché fa capire la funzione politica che
un elemento dell’ambiente assume per decisione dell’uomo) . I confini sono creazioni umane.
Fig. 2.13 Elenco di una serie di confini elencati con 6 tipologie grafiche ad indicare diverse gerarchie e
contestualizzazioni storico-politiche di una linea confinaria (confini statali, confini regionali ecc..)
Fig.2.14 Da Territorio a Stato > istituzionalizzazione del Territorio
1. Prima immagine: non sono presenti segni grafici, Territorio che ci da idea di verginità, di una
mancanza di azione umana, mancanza controllo del territorio, e non ci dà segnali occupazione
umana.
2. Seconda immagine: Aggiunta linea di confine che trasforma il messaggio cartografico: questo è il
territorio di uno Stato non più un territorio qualsiasi. Unicità del territorio: stato si identifica con quel
preciso territorio.
3. Terza immagine: Atto principale di appropriazione del territorio è la denominazione del territorio
da parte dell’uomo. Aggiungo il nome dello stato: ITALIA
4. Quarta immagine: Aggiunta segno grafico che riproduce città e del toponimo, segno lo stato con la
sua la capitale. Diventa ulteriore strato informatico e messaggio politico. Baricentro dello stato.
Messaggio in cui lo Stato ha una propria sede centrale, punto gerarchicamente più importante degli
altri.
5. Quinta immagine: Strato informativo che riflette amministrazione interna dello Stato, stato nella
sua articolazione amministrativa
Qualunque rappresentazione cartografica è il risultato di una scelta a priori degli elementi da rappresentare e
di come rappresentare. Ciascun strato informativo si fa portatore di determinati messaggi.

Cap 3. La falsa imparzialità delle convenzioni cartografiche


Tipo di rappresentazione veicola dei messaggi impliciti

 I nomi sono strato informativo della carta, elemento di massima artificialità della sovra imposizione
che l’uomo fa sul territorio che diventa significativi di vicende storiche, progetti politici e di
propaganda.
Fig 3.3 Questo è il caso della denominazione di una parte dell’arco alpino >Sud Tirol: Il nome modifica il
messaggio comunicativo della carta.

 Anche la struttura organizzativa di un atlante (raccolta di carte del mondo) influenza il messaggio
comunicativo.
Fig.3.4 Nell’immagine vengono messe a confronto gli indici di tre atlanti:
- Atlante universale, Messaggero, Roma, 2001
- Atlante del mondo Peter, Rizzoli, Milano, 1990
- Atlante della Terra, DeAgostini, Novara, 2002
Questi atlanti hanno un ordine diverso nella presentazione delle loro carte. Nel primo dopo la carta del
mondo ci sono le carte dell’Europa, propone quindi una visione eurocentrica. Il secondo atlante parte con
l’America, come se seguisse ordine che va da sinistra verso destra (ordine lettura occidentale). Ultimo parte
con visione di insieme e poi al primo posto troviamo l’Italia. Ordine ci da gerarchia del punto di vista.

 I periodi bellici e di contesa sui territori sono periodi in cui il dibattito cartografico è forte.
Fig.4.1 Tavola Italia Politica da Atlante del settembre 1944 che inserisce dentro i confini dell’Italia anche la
Slovenia, che viene equiparata alle altre regioni (stesso segno che segna confine regionale). Quando, esce
questo atlante, non è più vero: la Slovenia non era più territorio italiano. Tempi di aggiornamento (o tempi di
conservazione di informazioni valide fino ad una certa data) sono altra modalità per appropriarsi di terre.

 Scelta strato toponomastico può apparire oggettiva ed imparziale, quando invece riflette precisa
selezione a monte
Fig.4.2 Atlante 1922 dell’inizio del periodo fascista: nella carta c’è tutta l’elaborazione della vittoria italiana
della grande guerra con la costruzione del mito della vittoria (mitologia fascista). Scelta memorialistica
ES. Monte Grappa e Vittorio Veneto. Segue importanza valore simbolico.

 Scelta degli elementi da rappresentare


Fig. 4.3 Tavola che rappresenta la regione della Somalia. La legenda di questa carta ha solo 5 segni : fiumi,
uadi, vie carovaniere (vie di comunicazione), fermate di carovana/pozzi d’acqua (segnale importantissimo
per geografia del deserto), luoghi di combattimento (non c’entra nulla con le altre categorie di geografia
fisica, ma ha significato simbolico (storico-politico) perché in questi luoghi vi erano state delle vittorie
italiane).
Fig. 5 Messaggio propagandistico del governo argentino che reclama sovranità su uno spicchio
dell’Antartide, che viene rappresentato sempre accostato al territorio continentale dell’Argentina.
Francobollo ha aura di ufficialità.
Cap. 6 Società ed editoria cartografica privata in Italia del primo ‘900
Fig. 6.1 Primo ‘900 Italia deve trovar propria identità cartografica. Influenza cartografia tedesca. Istituto
geografico DeAgostini. Immaginari geografici > orientalismo. Società Geografica Italiana nasce come
accompagnamento scientifico che serve come legittimazione scientifica delle avventure coloniali.
La cartografia dell’epoca riflette il problema dell’integrità dello Stato italiano.
Fig. 6.2 Atlante geografia e storia 1909. Confine statale > linea tratteggiata con crocette e che non segue il
confine naturale. Regione che non appartiene all’Italia ma della stessa regione naturale.

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