LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
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IL PAPA DELLA COMPLESSITÀ
I N
l 13 marzo del 2013 un
uomo vestito di bianco
si è affacciato dalla Log-
gia delle benedizioni del-
la Basilica di San Pietro. È il
nuovo Papa, che si mostra al
y(7HB1C2*LRQLNN( +@!"!%!#!?
mondo dopo la rinunzia del suo
predecessore. Per tanti quel ge-
sto di Benedetto XVI era stato ri-
voluzionario, ma per altri forse
inaccettabile. Ora appare il suo
successore bianco: troppo bian-
co. Non indossa la mozzetta, la
mantellina papale di colore ros-
.
2,00 € (CON SPECCHIO IN ABBINAMENTO OBBLIGATORIO ) II ANNO157 II N.69 II IN ITALIA II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it
DIECI ANNI DI BERGOGLIO
Francesco
il rivoluzionario
ANTONIO SPADARO
lievito del mondo
so, che è poi il vero colore
pontificio, quello che lo mo-
stra come erede dell’impera-
senza differenze
tore romano. Il suo nome è
Francesco. Il suo primo ge-
sto: chinare il capo in silenzio
per ricevere la benedizione del
popolo di Dio. La rinuncia di Be-
nedetto e il capo chino di France-
sco sono, in fondo, un unico ge-
sto di obbedienza umile e decisa.
I due gesti hanno fatto contatto.
Lì sì è rotto qualcosa.
CONTINUA A PAGINA III
LE IDEE
IL SUO CREDO PACE E AMBIENTE
La Chiesa
el ripercorrere il
primo decennio
del pontificato di
MATTEO MARIA ZUPPI Papa Francesco so-
no convinto che la punta di
IL RACCONTO diamante del suo pensiero sia e
sarà - perché rimarrà nella storia
Un Pontefice - l’Enciclica Laudato Si’. Purtroppo
però, proprio quando la forza di-
sempre capace rompente di questo documento
stava iniziando a essere metabo-
di sorprendere lizzata tanto dal mondo cattoli-
DOMENICO AGASSO co quanto da quello laico, ecco
arrivare prima la pandemia e su-
FRANCO ORIGLIA/GETTY IMAGES
CARLO PETRINI
bito dopo il conflitto tra Rus-
sia e Ucraina. Due eventi che
hanno scosso l’umanità inte-
ra, depotenziando l’impatto
del percorso e dell’impegno
che il pensiero bergogliano sta-
va poco a poco mettendo in esse-
re. La Laudato Si’ è un testo politi-
co e poetico straordinario. È luci-
dissima nel descrivere la portata
del danno che come specie uma-
na abbiamo arrecato all’ambien-
te, agli esseri viventi.
CONTINUA A PAGINA IV
II LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

2013–2023

I momenti 2013 L’elezione e “Buonasera!” 2015 L’enciclica Laudato Si’

MARZO Prima visita a Lampedusa MAGGIO
“La nostra Terra è ferita”
chiave «Fratelli e sorelle, buonasera!»: co- Il 24 maggio 2015 il Papa pubblica
del papato sì Jorge Maria Bergoglio si presenta
al mondo come Papa il 13 marzo
l’enciclica Laudato Si’, protagoni-
sta il discorso ambientalista: «La
2013. L’8 luglio la prima visita fuori terra è ferita - scrive Bergoglio - ser-
dalle mura vaticane è a Lampedusa ve una conversazione ecologica»

MATTEO MARIA ZUPPI

Nel nome
degli
ultimi
Lo spirito francescano guida il Pontefice capace di aprire e non dividere dall’inizio
Il suo sorriso di pace e la concretezza delle azioni hanno trasformato il Vaticano
MATTEO MARIA ZUPPI

Pubblichiamo la prefazione del cardina-

le Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di
Bologna e presidente della Conferenza
episcopale italiana, al libro «Processo a
Francesco. Il messaggio del Santo nella
rivoluzione di papa Bergoglio», di padre
Enzo Fortunato, uno dei volti più noti
del francescanesimo.

S
an Francesco è innamorato di Gesù.
«Questo voglio, questo chiedo, que-
sto bramo di fare con tutto il cuore!»
Un amore forte, reale, appassiona-
to. Un amore non può essere altrimenti. È
un vero cavaliere, che non ha bisogno di fare
il male e di nascondersi dentro un’armatu-
ra. Vive un amore appassionante, poetico,
pieno, senza limiti. Pronuncia e
assapora il nome di Gesù come
fosse miele sulle labbra. Porta
le stimmate anzitutto nel cuo-
re, vivendo i sentimenti sine
glossa, e come Gesù ama l’altro
«quando fosse lontano da lui,
quanto se fosse accanto a lui» (Francesco
d’Assisi, Ammonizioni, FF 175). Come il suo
Gesù, san Francesco – in un mondo che era e
che è segnato da lupi e cittadini violenti o
paurosi, inquinato da troppo odio – proget-
ta e inizia a vivere un mondo fraterno, disar-
Tra i suoi messaggi fondamentali
quello di “non distinguere i buoni
dai cattivi, ma avere misericordia
per le fragilità di sorelle e fratelli”
mato, dove c’è spazio per ognuno, a comin-
ciare dai più poveri e fragili.
Pace e bene. Francesco ha una visione lumi-
nosa e radicale e, a partire da essa, edifica la sua
esistenza. Ma questa lo espone fin da subito
all’incomprensione di familiari e concittadini.
Il libro di padre Enzo Fortunato prende le
mosse dallo scandalo rappresentato da France-
sco e ne ripercorre tre tappe fondamentali. So-
no di fatto processi. Il primo è costituito dallo
scontro con il padre, Pietro di Bernardone, che
è a tal punto indignato da denunciarlo e condur-
lo a giudizio. Il secondo ha come protagonista
papa Innocenzo III, che stenta a prenderlo sul
serio e, prima di riceverlo, lo caccia via. Il terzo
coinvolge gli stessi frati dell’Ordine, che non di
rado restano sbalorditi dalle sue prese di posi-
zione. Il paradosso è che Francesco, come Ge-
sù, non giudica mai l’altro, ma è continuamen-
te sotto giudizio. In una generazione come la
nostra, che giudica e non vuole essere giudicata
ma elemosina interpretazioni (le glosse) che di-
ventano verità, con relazioni sempre a distanza
per paura di legami troppo personali e allo stes-
so tempo segnata da tante dipendenze terribili,
padre Fortunato ci aiuta a ripercorrere così la
storia dei «processi» al Poverello.
Ma non si tratta soltanto di un’affascinante
ricostruzione storica. Il testo prova a racconta-
re gli effetti del ritorno dello spirito francesca-
no attraverso alcuni «processi» e accuse mossi
al nostro papa. Il nome di Francesco ha scosso
dal profondo l’idea di una Chiesa arroccata e
auto- referenziale, che rischiava di perdere il
messaggio più autentico del Vangelo: l’amore
verso gli ultimi. Non fu questa la più grande
delle rivoluzioni di Gesù? Guai, come per san
Francesco, isolare un amore dall’altro: il croci-
fisso di San Damiano e il lebbroso, costruire la
casa e condividere tutto con i minimi.
La vicenda di san Francesco illumina la rivolu-
zione del papa che ha preso il suo nome e que-
sta, a sua volta, permette di far luce su alcuni
aspetti della vita del Santo. Una delle chiavi di
lettura offerta da padre Enzo sta nel modo in
cui entrambi – il Santo e il papa – rispondono ai
loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il
modo in cui non rispondono. Non si tratta di elu-
dere il confronto, di guardare da un’altra parte,
ma di ribaltare il piano e la logica dell’accusa.
Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l’odio e
il rancore. La logica del cuore apre invece lo spa-
zio a un altro modo di intendere la relazione
umana. Come in una bella poesia di David Ma-
ria Turoldo: «Ama / saluta la gente / dona / per-
dona /ama ancora e saluta. / Dai la mano / aiu-
ta / comprendi / dimentica / e ricorda solo il be-
ne» (David Maria Turoldo, Canto il sogno del
mondo, in Il grande male, Mondadori, Milano
VINCENZO PINTO/GETTY IMAGES
In piazza San Pietro
A destra Papa Francesco mentre pronuncia il mes-
saggio Urbi et Orbi a conclusione della messa di Pa-
squa in piazza San Pietro, Città del Vaticano, il 27
marzo 2016. A sinistra, il Pontefice saluta la folla di
fedeli riunita in piazza San Pietro prima della sua
udienza generale del 27 agosto 2014
Il libro
Il libro “Processo a France-
sco. Il messaggio del Santo
nella rivoluzione di papa
Bergoglio” a firma Enzo
Fortunato, prefazione del
cardinale Zuppi. Edito da
Mondadori, pagg. 132, eu-
ro 17.50
1995). Padre Enzo ricorda l’importanza dei si-
lenzi di papa Francesco e ne cita queste parole:
«Un cristiano non usa la durezza di chi giudica e
condanna dividendo le persone in buone e catti-
ve, ma la misericordia di chi accoglie condivi-
dendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei fra-
telli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividen-
do, ma condividendo. Non dividere, ma condi-
videre. Facciamo come Gesù: condividiamo,
portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di chiac-
chierare e distruggere, guardiamoci con com-
passione, aiutiamoci a vicenda» (Francesco, An-
gelus dell’8 gennaio 2023).
Condividere, non distruggere. E la Chiesa
deve assumersi il compito di aprirsi sempre
più per sostenere, portare aiuto e speranza. La
Chiesa deve essere come un fiume che irriga
generosamente anche terre che non sa di irri-
gare. Questa è la larghezza della misericordia,
che non calcola, non misura, non cerca reci-
procità. Questo deve essere l’atteggiamento
della Chiesa. Quella Chiesa che oggi si oppone
con una forza mai udita prima al sistema del
capitalismo avanzato, caratterizzato da un’e-
conomia che «divide e uccide». In alcune pagi-
ne molto significative padre Enzo vede nel con-
flitto tra Francesco e il padre non solo una lot-
ta psicologica, ma la metafora del contrasto
tra una borghesia calcolante e uno spirito che
ama e si spoglia di ogni ricchezza. Questo con-
flitto viene poi analizzato nella società con-
temporanea, attraverso le iniziative e le propo-
ste del papa per pensare una nuova economia
sostenibile con le nuove generazioni.
Così la figura di san Francesco guida le pro-
.
 R
LA CULTURA
w Paul Auster ha il cancro
“Come stare su una fune”
MIRELLA SERRI
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l’editoriale
I PATRIOTI
AL KARAOKE
DELLA CATTIVA
COSCIENZA
MASSIMO GIANNINI
C
ome un Hotel Raphael te-
nero e non-violento, la
protesta dei peluche lan-
ciati contro il governo in trasfer-
ta a Cutro ha la forza simbolica
di un disvelamento. La distanza
tra il potere e il popolo si fa abis-
so, e in questo abisso sprofonda
tutto ciò che è umano: la pietà e
la solidarietà, la civiltà e la re-
sponsabilità. Non c’è l’atto di do-
lore, che doveva onorare i mor-
ti. Non c’è il gesto d’amore, che
poteva consolare i vivi. Né una
rosa su quelle bare allineate nel
Palasport, né una carezza su
quelle gote rigate dalle lacrime.
Nulla di nulla. A parte l’omaggio
commovente di Sergio Mattarel-
la, “l’altro Stato” è presente
nell’unica forma che questa sta-
gione politica prevede e richie-
de: burocrazia e faccia feroce,
auto blu e pugno di ferro.
La toccata e fuga in Calabria,
compresa la sguaiata conferenza
stampa della premier e dei suoi
ministri, è una delle pagine più
nere della Storia repubblicana
degli ultimi decenni. Meloni ner-
vosa più di sempre, Salvini al cel-
lulare come sempre. Occhi stralu-
nati e facce stranite, sorrisetti iro-
nici e sospiri irenici. Un crescen-
do di indifferenza per le vittime e
di insofferenza per i giornalisti.
Perché ci siete andati, se questa è
la pelosa e penosa messinscena
che siete in grado di offrire a quei
poveri cristi e al Paese? Davvero
il vostro unico obiettivo era quel-
lo di depositare su quella terra
già sconvolta dalla tragedia l’en-
nesimo uovo di serpente, cioè un
decreto che spaccia Zero Toleran-
ce for Dummies (galera fino a 30
anni per gli scafisti, cui dare la
caccia “per tutto il globo terrac-
queo”) e che in realtà rende anco-
ra più strette le maglie della pro-
tezione umanitaria?
CONTINUA A PAGINA 21
Perché il piano pandemico Elogio del medico condotto
non poteva battere il Covid era scuola di cura e di vita
EUGENIA TOGNOTTI
U n fantasma si aggira per l’Italia
da mesi: il famoso Piano del
2006, il «National plan for prepared-
ness and response to an influenza
pandemic». La convinzione che se fos-
se stato aggiornato avrebbe fatto da
scudo all’imprevisto, devastante tsu-
nami Covid-19, ha preso piede nel di-
battito politico e tra la gente. – PAGINA 17
.
IL CINEMA
«S iamo entrati nella nostra
Cancerland»: in un post,
Siri Hustvedt, moglie di Paul Au- w La geopolitica degli Oscar L’ importante era trasformare lo
sguardo e, stavolta, almeno in
questo, le nomination alle attrici in
ster, racconta il tumore di uno e i nuovi ruoli delle donne corsa per l’Oscar dimostrano che
qualcosa è cambiato. – PAGINA 19
dei maggiori protagonisti della
letteratura americana. – PAGINA 23 FULVIA CAPRARA SIMONI – PAGINE 18 E 19
LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
2,00 € (CON SPECCHIO IN ABBINAMENTO OBBLIGATORIO ) II ANNO157 II N.69 II IN ITALIA II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it
dal 2019 strage continua nel mediterraneo. polemiche per la festa di salvini. Bruck: uno sfregio LA FRANCIA
PENSIONI, IN PIAZZA
La tragedia del mare MA LA RIFORMA
È POCO AMBIZIOSA
i bimbi morti sono 1600
ELSA FORNERO
Il decreto riduce la protezione umanitaria. Fini: “La mia legge va cambiata”
A
AMABILE, BERLINGUER i francesi basta nominare la
CARRATELLI, OLIVO IN MIGLIAIA AL CORTEO PER LE VITTIME DEL NAUFRAGIO
riforma delle pensioni per-
La preghiera di Cutro
Aveva sei anni, l’ultima bimba resti- chè scendano in piazza. Un rifles-
tuita dal mare, quasi due settimane so condizionato dei nostri cugini
dopo il naufragio. – SERVIZI – PAGINE 2-7 d’Oltralpe. CECCARELLI – PAGINA 13
NICCOLÒ ZANCAN
IL COMMENTO L’UCRAINA
SU QUESTA SPIAGGIA I piccoli di Bakhmut
NON SI VEDE L’EUROPA
costretti a fuggire
GIORGIA LINARDI dalla città assediata
È plumbea Steccato di Cutro, si
sente il peso del cielo addosso
appena scesi dai bus che hanno por-
LETIZIA TORTELLO
tato migliaia di persone su quella
spiaggia, dove il mare continua a
sputare corpi, inesorabile. - PAGINA 21
ILGIORNALONE
A rina ha una mamma, una
nonna e tre orsacchiotti di pe-
luche, che stringe forte, mentre il
poliziotto la porta via. – PAGINA 15
IL REGNO UNITO
Se la grande Bbc
perde il suo prestigio
A CURA DI LUCA BOTTURA – PAGINE 10-11
ANSA/FRANCESCO ARENA
per il caso Lineker
CATERINA SOFFICI
L’ECONOMIA LA FINANZA
Balneari, il governo media Il crac della Silicon Valley
in arrivo la scure europea e la paura dello tsunami
ALESSANDRO BARBERA ALBERTO SIMONI
«L a strada che il governo ha sempre voluto per-
correre non è dello scontro, ma una soluzione
in sede europea». Luca Ciriani, ministro (di Fratelli d’I-
L a folla che venerdì si è messa in fila davanti al quar-
tier generale di Silicon Valley Bank, a Santa Clara,
per un attimo ha messo da parte la rabbia e ha riso, an-
C’ era una volta Radio Lon-
dra, che negli anni bui
dell’Europa dava le notizie sgra-
talia) per i rapporti con il Parlamento, non dice la veri- che se amaramente. È successo quando un furgone por- dite ai regimi. RIZZO – PAGINA 14
tà sul passato ma dosa sempre più le parole. – PAGINA 12 tavalori della Brink si è avvicinato all’ingresso. – PAGINA 20
LA SCIENZA SU SPECCHIO
PANARARI E VITALI
LO SPORT
S ono nato e cresciuto nella terra
di mezzo della professione me-
dica e, di tale terra, nella ben defi-
nita provincia della medicina di ba-
se, equidistante, almeno negli an-
ni passati, tra il cosiddetto territo-
rio e la galassia della medicina spe-
Il ricorso vinto, la Juve spera cialistica albergata negli ospedali.
GIANLUCA ODDENINO – NELL’INSERTO
2 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
PRIMO PIANO

LA STRAGE DI CROTONE
In cinquemila alla manifestazione con i parenti dei naufraghi. Recuperati altri tre corpi: il bilancio sale a 76 morti

L’Italia in spiaggia con i migranti

“Il governo ci ha lasciati da soli”
IL REPORTAGE
NICCOLÒ ZANCAN
INVIATO A STECCATO DI CUTRO

N
el vento freddo che ti-
ra dal mare, marcia
la partigiana Stefa-
nia Rocchi, tessera
dell’Anpi del terzo municipio di
Roma. «Siamo qui per abbrac-
ciare i nostri fratelli. Siamo qui
per dire loro che non è giusto
quello che è successo e che non
dovrà succedere mai più». Por-
tano lo striscione con scritto
«Fermare la strage subito!»,
tengono alta la croce costruita
con i resti del caicco «Summer
Love». E intanto vanno verso il
punto esatto in cui lo Stato ita-
liano non ha saputo esserci, né
per per le operazioni di salva-
taggio né per un gesto di cordo-
glio. Cinquemila persone, for-
se di più. Sono unite nella vo-
lontà di andare a pregare sulla La croce con i resti dell’imbarcazione
spiaggia del nostro disonore. A sinistra, il corteo con la croce realizzata
Al quattordicesimo giorno con- utilizzando i pezzi di legno restituiti dal mare.
secutivo di lutto. Nella foto in alto, la folla in spiagga durante
«Non si può vedere il governo la preghiera per le vittime. Sopra a destra,
al karaoke mentre qui contia- manifestanti con la «Coperta della memoria»
mo ancora i morti», dice il si-
gnor Pasquale Figliomeni arri-

È una protesta
ma tra preghiere
e fiori diventa anche
un funerale infinito
vato da Crotone. «Siamo di fron-
te a una strage di innocenti e lo-
ro che fanno? Meloni e Salvini ri-
dono, cantano e ballano. Non
sono stati capaci neppure di por-
tare un parola di conforto ai pa-
renti delle vittime. Non si può
commentare un comportamen-
to del genere in un giorno così».
Perché questo è un corteo di pro-
testa, ma è anche un funerale.
Un funerale infinito.
«Hai sentito di quella bambi-
na?». L’hanno trovata alle dieci
di ieri mattina sulla battigia,
spinta a terra dalle correnti.
«Età compresa fra 4 e 5 anni»,
ha detto il medico legale. E men-
tre arrivavano i manifestanti
con pullman dalla Calabria, dal
Veneto, dalla Lombardia, dal
Lazio, dalla Puglia, dalla Basili-
cata e dalla Sicilia, ripartiva il
carro funebre con dentro la vitti-
“ “
re testimoniarlo. Siamo vicini a
queste persone che hanno avu-
to solo la sfortuna di nascere dal-
la parte sbagliata del mondo».
Zhara Barati Il passaggio del governo a Cu-
parente dei naufraghi tro, a quindici chilometri di di-
stanza da qui, con un Consiglio
Non sospendete dei ministri e una conferenza
per favore stampa, ha lasciato molti malu-
mori. «Hanno fatto un altro dan-
le ricerche no. Hanno usato parole senza ri-
dei nostri cari spetto della vita umana. Noi ci
aspettavamo almeno un sussul-
to di dignità, dopo tanti giorni
VINCENZO VOCE Il sindaco di Crotone: “Fino all’ultimo ho sperato nella visita della premier”
“Meloni e Salvini più bravi come cantanti
Nessuno è venuto a piangere questi morti”
«L’abbiamo evitata venerdì
L’INTERVISTA notte a 60 miglia dalle coste
crotonesi, salvando centinaia
ANTONIO BRAVETTI di persone. I salvataggi sap-
ROMA
piamo farli. Che non abbia
di assenza. Siamo stati profon- lebani. Sono venuti per salvarsi
damente delusi», dice ancora il e noi li abbiamo fatti morire a
signor Gizza. Accanto a lui, la si- 40 metri da riva».
gnora Anna Caputo trasuda in- Bandiere della pace. Bandie-
dignazione: «C’è stata tanta su- Mimmo Lucano re dell’Arci. Bandiere della Cgil
perficialità. Non hanno ricono- ex sindaco di Riace e dell’Anpi. Le fasce tricolori di
sciuto la gravità della situazio- alcuni sindaci, i fazzoletti bian-
ne. Non dare il permesso alla A volte mi chi. Madri e padri, bambini e
guardia costiera di intervenire è vergogno di essere passeggini. Rose, margherite e
stato di una cattiveria inaudita. fiori gialli. «Siamo dovuti fuggi-
La cosa più sconvolgente è che il un cittadino re dall’Afghanistan per salvarci
governo italiano non capisce an- dell’Occidente dai talebani perché voi ci avete
cora che queste persone stanno abbandonati», dice un supersti-
scappando dalla dittatura dei ta- te. «Cosa ha fatto il governo ita-
famigliari delle vittime a pa-
lazzo Chigi.
«Non vogliono andare, già il
giorno del Cdm mi avevano
detto che non volevano in-
contrarla. Tanti sono già tor-
nati in Germania, per non
perdereil lavoro».
Chi è rimasto?
godove c’erano40 bare,coni «C’è unuomo, anchelui dalla
famigliari disperati, è stato Germania,inattesacheilma-
un gesto di scarsa sensibilità. re gli restituisca un fratello e
Almeno un mazzo di fiori, un nipotino. Su quella barca
una corona. Imbarazzante. c’eraunafamigliadi17perso-

ma numero 74 della strage. E ap-
pena il corteo incominciava la
sua marcia verso il mare, ecco la
notizia di un altro morto. «Un
uomo! Hanno appena trovato
un uomo». E vedevi i parenti dei
dispersi quasi accasciarsi a ter-
ra, nel dubbio atroce di scoprire
l’identità del cadavere appena
recuperato. E poi, ancora, nel so-
le di metà pomeriggio. «Un’al-
tra bambina! Circa 7 anni».
Così i morti della strage sono
già diventati 76. «Siamo qui per
dire una parola di indignazione
chiara contro questo imperterri-
to avanzare della barbarie», di-
ce il signor Giovanni Gizza.
«Questo dolore deve essere il do-
R
educe dalla manife-
stazione di Cutro, il
sindaco di Crotone
Vincenzo Voce ri-
sponde subito al telefono: sta
guardando il video di Giorgia
Meloni e Matteo Salvini che
cantano De Andrè. «Sono bra-
vi come cantanti. Chissà...».
Snobbato dal governo, do-
manda: «Meloni è andata a
Kiev a piangere i morti, i bam-
bini annegati sono diversi?».
Com’è stata la manifestazione?
«Bellissima, emozionante,
una marea di gente, tanta
commozione».
La tragedia si poteva evita-
re?
funzionatoqualcosa èeviden-
te, cosa sia stato lo accerterà
la magistratura. Sappiamo
che un’imbarcazione avvista-
ta da Frontex è stata lasciata
andare sino a un centinaio di
metridalla costadove haurta-
to sugli scogli».
Lei aveva invitato Meloni. Il
governo è venuto, ma non
l’ha coinvolta. Perché?
«Noninvitandomi hanno fatto
untortoatuttii cittadinicroto-
nesi, una città che ha dato pro-
va a tutta Europa di come ci si
comporta e si fa accoglienza
davantiasimilitragedie».
Un torto?
«Venirea10chilometridalluo-
DuranteilConsigliodeimini-
stri ero al PalaMilone, fino
all’ultimo ho sperato che la
premier o qualche ministro
venisse a rendere omaggio, a
dareconfortoaiparenti.Inve-
ce niente, non ho ricevuto
VINCENZO VOCE nemmeno una telefonata.
SINDACO Un gesto veramente grave
DI CROTONE
pernonusarealtritermini».
Secondo lei perché Meloni
Che non abbia non è venuta?
«È andata a piangere i morti
funzionato qualcosa in Ucraina a Kiev, le lacrime
è evidente. Cosa che avrebbe versato su quel-
sia stato lo accerterà lepiccolebarebianchesareb-
bero state diverse? Sono
la magistratura morti diversi?».
Meloni, però, ha invitato i
ne: dieci bare sono ancora
nel PalaMilone, sei sono di-
spersi,unosoloèsopravvissu-
to. Famiglie che hanno ven-
duto tutto ciò che avevano
per ricongiungersi ai parenti
inEuropa».
Non sono degli irresponsa-
bili, come ha detto il mini-
stro Piantedosi?
«Questatragedia mihaarric-
chito perché ho avuto la pos-
sibilità di capire cosa prova-
no questi migranti quando
trovanoil coraggiodi farsali-
re su un’imbarcazione i pro-
pri figli. Ci vogliono dispera-
zionee coraggio». —
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lore dell’umanità intera. Occor-

.

TWITTER
AP PHOTO/VALERIA FERRARO
liano per noi in questi giorni?»,
dice un altro superstite. «In que-
sti giorni siamo stati lasciati so-
li». «Per favore non sospendete
le ricerche dei nostri cari», chie-
de la signora Zhara Barati. E poi
Cecilia Strada di Emergency:
«Dobbiamo fare sentire la no-
stra voce alle autorità. Il consi-
glio dei ministri a Cutro ci ha de-
luso profondamente. Insieme
ad altre organizzazioni, abbia-
mo presentato un esposto alla
Procura perché la magistratura
faccia chiarezza sulle responsa-
bilità e anche sui ritardi nei soc-
corsi che hanno causato la mor-
te di così tante persone». Nicola
Fratoianni di Alleanza Verdi Si-
nistra: «Siamo qui per restituire
dignità a questo Paese e alle sue
istituzioni». L’ex sindaco di Ria-
ce, Mimmo Lucano: «Certe vol-
te mi vergogno di essere un citta-
dino dell’Occidente».
Un minuto di silenzio davan-
ti al mare. I fiori piantati nella
sabbia. Le facce contro un vento
imperterrito. Resti del naufra-
gio che continuano a riaffiorare
dal onde. Poi, al microfono, vie-
ne pronunciata una preghiera.
I primi ad arrivare erano stati
trenta braccianti partiti dalla ba-
raccopoli di Borgo Mezzanone.
«Quando hanno saputo di que-
sto corteo, mi hanno chiesto di
aiutarli a partecipare», spiega
Daniele Iacovelli della Cigil.
«Siamo partiti in pullman di not-
te da Foggia». Così adesso, da-
vanti al mare, si ferma il brac-
ciante Lami Touray, 41 anni,
dal Gambia: «Noi siamo come
questi ragazzi morti annegati.
Siamo identici a loro. Anche noi
abbiamo attraversato il mare
con terrore per venire a cercare
qui un bel futuro».
Adesso nessuno può fingere
di non saperlo. La strage di Stec-
cato di Cutro è anche una strage
di bambini. Sono 32 i cadaveri
di minorenni già recuperati. E
in un Paese di vecchi come il no-
stro, tutti loro erano venuti a tro-
vare «un bel futuro». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Il cimitero
dei
A
veva sei anni, l’ulti-
ma bambina restitui-
ta dal mare di Cu-
tro, quasi due setti-
mane dopo il naufragio. Le
onde l’hanno portata verso Le
Castelle, una zona di rocce do-
ve Vincenzo Luciano, il pesca-
tore che presidia la spiaggia
da domenica 26 febbraio,
non riesce ad arrivare con la
sua jeep. Aspetta una bambi-
na proprio di sei anni, con i ca-
pelli corti e una cicatrice sul
collo. Così gli ha detto la mam-
ma, sopravvissuta al naufra-
gio e tornata sulla spiaggia an-
cora piena di relitti dell’imbar-
cazione che si è sfasciata. Ha
chiesto al pescatore di conti-
nuare a cercare la figlia e gli
ha fornito i piccoli segni in gra-
do di riconoscerla anche do-
po tanto tempo e tanto mare
che deforma i corpi e altera i li-
neamenti. «L’ultima che han-
no trovato non sono riuscito a
vederla, non so se è la bambi-
L’esperta di Save
the Children:
“Periodo di picco
dovuto all’instabilità”
na che la mamma mi ha chie-
sto di cercare», ammette lui
quando sulla spiaggia di Stec-
cato di Cutro è quasi buio.
Aveva visto invece la bambi-
na restituita ieri mattina dalle
onde. Circa cinque anni, nes-
suna cicatrice sul collo.
La ricerca di Vincenzo con-
tinua. E continua quella di
tanti altri genitori e parenti.
«È come un parto, solo che
stiamo aspettando che i
bambini escano dal mare»,
dice una delle mamme che
hanno partecipato alla mani-
festazione di ieri sulla spiag-
gia dove insieme con l’im-
barcazione si sono distrutte
le loro famiglie.
Sono saliti a 32 i minorenni
morti a 150 metri dalla costa
italiana e dalla salvezza, nella
strage del 26 febbraio. Trenta-
due minorenni su un totale di
76 persone che hanno perso
la vita. Non sono soltanto nu-
meri, sono un grido di allar-
me. Durante quest’ultimo
naufragio più di 2 morti su 5
sono minorenni, una percen-
tuale molto superiore a quel-
la che in genere è la stima del
numero di bambini e adole-
scenti a bordo di queste im-
barcazioni. Come se negli ulti-
mi tempi stesse aumentando
la quota di minorenni costret-
ti a cercare un futuro in Euro-
pa. Antonella Inverno, giuri-
sta, responsabile di politiche
per l’infanzia e l’adolescenza
Italia-Eu di Save the Chil-
PRIMO PIANO
bambini
Tragedie inaccettabili
Sopra, le bare bianche a Crotone
Sotto, il corpo di Alan Kurdi, simbolo
di tutti i bambini morti in mare
A destra, un altro piccolo corpo
recuperato in Libia nel 2018
dren, spiega che stiamo attra-
versando «un periodo di pic-
co. È già capitato in passato
durante una fase di instabili-
tà». Un picco fu quello che
portò nel 2015 migliaia di
persone - e tante famiglie - a
mettersi in viaggio per sfuggi-
re alla guerra civile e alle ese-
cuzioni dell’Isis in Siria. Sim-
bolo di quel picco diventò il
corpo di Alan Kurdi, tre anni,
trovato morto sulla spiaggia
turca di Bodrum.
la denuncia dell ’ong tedesc a
Gommome con 47 persone chiede aiuto
Sea Watch: “Roma li ha respinti in Libia”
Il caso è scoppiato ieri mat-
tina all’alba, quando un
barcone proveniente dal-
la Libia con 47 migranti a
bordo è stato avvistato al-
la deriva nel Mediterra-
neo centrale dall’aereo
della Ong Sea Watch. Se-
condo quanto hanno de-
nunciato, a un mercantile
di passaggio sarebbe sta-
LA STRAGE DI CROTONE
LA STORIA
Trentadue delle vittime erano minorenni
sempre più giovanissimi muoiono in mare
dal 2015 sono 4.569: tre ogni due giorni
FLAVIA AMABILE
«Stiamo vivendo di nuovo
un periodo storico molto com-
plicato - ricorda Antonella In-
verno -. Guerre e dittature
stanno rendendo la vita im-
possibile in patria a chi abita
in zone come Afghanistan, Si-
ria, Iran. Da quei Paesi parto-
no famiglie intere, bambini
compresi. Da zone come Tuni-
sia e Africa partono, invece,
molti minori non accompa-
gnati, sempre più giovani».
Se aumenta il numero dei
to richiesto dalla sala ope-
rativa dell’Imrcc Roma (il
Centro nazionale di coor-
dinamento del soccorso
marittimo) di rimanere in
zona a monitorare il gom-
mone in attesa dell’arrivo
delle motovedette della
Guardia costiera libica.
Sea Watch ha subito diffu-
so le foto del gommone e
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA
REUTERS/REMO CASILLI
minori che sfidano la traver-
sata in mare, cresce inevita-
bilmente anche il numero di
minori che muoiono duran-
te il viaggio.
Quanti abbiano perso la vi-
ta in questi anni nessuno è in
grado di affermarlo con preci-
sione. Esistono però delle sti-
me. Secondo l’International
organization for Migration,
dal 2014 sono morti o disper-
si nel Mediterraneo 1.046
bambini. Sono i dati presenti
del mercantile per docu-
mentare l’operazione.
«Sea-bird (l’aereo, ndr)
ha avvistato l’imbarcazio-
ne in contatto con Alarm
phone. È pericolosamen-
te sovraffollata e tra onde
spaventose. Vicino ad es-
sa un mercantile che ha ri-
cevuto ordine dal Centro
di coordinamento dei soc-
corsi di Roma di coordi-
narsi con la cosiddetta
guardia costiera libica»,
ha scritto su Twitter la
Ong tedesca. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
nel Missing Migrants Project
che registra decessi e scom-
parse che vengono denuncia-
te. Si tratta, quindi, come am-
mette anche l’Iom, di un dato
che può essere sottostimato.
Secondo l’Unhcr, infatti, lun-
go le rotte del Mediterraneo
verso l’Europa dal 2015 in poi
sono morte o disperse 22.858
persone e il 20 per cento circa
erano minorenni. Quindi
4.569 bambini e adolescenti
hanno perso la vita nel tentati-
vo di arrivare in Europa,
3.259 se si considerano solo
gli arrivi via mare in Italia.
Dalle cifre pubblicate
dall’Iom i picchi sono molto
evidenti. Se nel 2014 risulta-
no 27 minorenni morti o di-
spersi, nel 2015, anno del
grande esodo dalla Siria, il da-
to aumenta di dieci volte, so-
no 279. E nel 2016 è ancora
elevato, sono in 179. Negli
anni successivi il numero di
morti e dispersi si attesta in-
torno ai 70-80 ogni 12 mesi
con due picchi, il primo nel
2018 (115 morti e dispersi),
il secondo nel 2022 quando
i morti e dispersi fra i minori
nel Mediterraneo è stato di
118. Andamento abbastan-
za simile anche secondo l’U-
nhcr, con un picco di 1.019
minori morti e dispersi nel
2016, un calo negli anni suc-
cessivi e una ripresa dei de-
cessi a partire dal 2021.
Le previsioni? Per nulla in-
coraggianti, secondo l’Unh-
cr. «I movimenti irregolari
lungo il mare da Tunisia e Li-
bia sono destinati ad aumen-
tare - scrive nel Global Ap-
peal 2023 - potranno aumen-
tare anche i movimenti
dall’Africa Settentrionale e
Occidentale per un carente
accesso a percorsi sicuri, re-
golari e ordinati».
E il Mediterraneo continue-
rà a riempirsi di morti e i loro
genitori ad aspettare che il
mare li restituisca. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
JENA
GABER
Cos’è la destra,
cos’è la sinistra?
Chiedetelo ai migranti.
jena@lastampa.it
4 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
L’ex segretario di An d’accordo con Mantovano. Dopo il dialogo con il Quirinale salta la parte più dura del provvedimento
Fini: “La mia legge va cambiata”
Modificato il decreto sui migranti
IL RETROSCENA
FRANCESCO OLIVO
ROMA
L
a questione migranti
non si è certo chiusa
con un decreto. Gior-
gia Meloni ottiene
un’altra risposta al suo appel-
lo, il presidente del Consiglio
Ue Charles Michel scrive: «En-
tro la fine della legislatura ser-
ve un nuovo patto sulle migra-
zioni». Ma la premier fa i conti
con i problemi in casa: il prov-
vedimento varato dal Consi-
La lettera di Michel
a Meloni: “Misure
concrete nel prossimo
Consiglio europeo”
glio dei ministri in trasferta a
Cutro, firmato, dopo una lun-
ga interlocuzione, dal Presi-
dente della Repubblica vener-
dì sera, è stato il frutto di un
negoziato che si è protratto an-
che dopo il ritorno a Roma del-
la comitiva governativa. La Le-
ga è in agitazione: il decreto
di Cutro è stato un po’ ammor-
bidito prima della pubblica-
zione nella Gazzetta ufficiale.
E poi c’è la proposta di cambia-
re la legge Bossi-Fini. Il collo-
quio con il sottosegretario al-
la presidenza, Alfredo Manto-
vano, pubblicato ieri da La
Stampa, nel quale si analizza-
schiavone (asgi): norma pasticciata, ci saranno più contenziosi
Addio protezione speciale
Diecimila che vivono in Italia
rischiano di essere irregolari
IL CASO
NICCOLÒ CARRATELLI
ROMA
«O
gni persona
ha diritto al
rispetto del-
la propria vi-
ta privata e familiare», recita
l’articolo 8 della Convenzione
europea dei diritti dell’uomo.
Un principio a cui si richiama-
vano gli ultimi due capoversi
del comma 1.1 dell’articolo 19
del Testo unico sull’immigra-
zione. Quelli che il decreto ap-
provato a Cutro dal Consiglio
dei ministri ha soppresso. La
stretta sull’applicazione della
protezione speciale ai migran-
ti, in realtà molto meno dura
di quanto avrebbero voluto
Salvini e i leghisti, è tutta in
questa sforbiciata. Poche ri-
LA STRAGE DI CROTONE
L’ex leader della destra
Gianfranco Fini, in un’intervi-
sta televisiva con il segreta-
rio leghista Matteo
Salvini a tutto schermo.
Fini ha firmato con il fondato-
re della Lega, Umberto Bossi,
la legge italiana che dal
2002 regola l’immigrazione
nel nostro Paese
Ieri su La Stampa
Il sottosegretario alla Presiden-
za del Consiglio, Alfredo Manto-
vano, ieri in un’intervista a La
Stampa ha aperto a una revisio-
ne della legge Bossi-Fini, ap-
provata nel 2002, definendola
una «legge-arlecchino. Biso-
gnerà fare qualcosa di nuovo -
ha spiegato - ma con calma e
in maniera articolata». Sul “de-
creto Cutro”, invece, spiega:
«Avevamo fretta di inasprire
le sanzioni contro i trafficanti e
di rimettere mano alla norma
sul decreto Flussi».
Cos’è la tutela contestata
Il Permesso di soggiorno per
protezione speciale viene ri-
lasciato al richiedente asilo
che non possiede i requisiti
per la protezione internazio-
nale ma che, per la Commis-
sione Territoriale è a rischio
di persecuzione e tortura in
caso di ritorno nel Paese di
origine. Il decreto-legge
130/2020 ha previsto il rico-
noscimento della protezio-
ne speciale se c’è il rischio
che l’allontanamento dello
straniero determini una vio-
lazione del suo diritto alla vi-
ta privata e familiare. Que-
sta parte della normativa è
stata abolita dal decreto ap-
provato giovedì a Cutro.
PRIMO PIANO
ghe, inserite all’epoca del go-
verno Conte 2, per tutelare
quello che viene definito un
«diritto di non sradicamento».
Prendiamo un richiedente
asilo che, dopo aver presenta-
to la sua regolare domanda di
protezione internazionale, ini-
zia una nuova vita in Italia: fre-
quenta corsi di italiano e di for-
mazione professionale, trova
un lavoro, si costruisce una fa-
miglia. Mettiamo che, tra l’at-
tesa per la risposta alla doman-
da di asilo, un primo rifiuto,
un ricorso, un’ulteriore attesa,
passino 3 o 4 anni. L’uomo è or-
mai integrato, parla bene l’ita-
liano, ha un lavoro, una casa,
dei figli. E, d’altra parte, po-
trebbe nel frattempo aver per-
so qualsiasi legame residuo
con il suo Paese d’origine. Se la
domanda di protezione inter-
nazionale non dovesse andare
va il superamento della rifor-
ma sull’immigrazione, appro-
vata nel 2002 ha fatto molto
rumore, «ormai è diventata
una legge-arlecchino» ha det-
to Mantovano. Il primo a inter-
venire è stato proprio Gian-
franco Fini, co-autore di quel-
la legge: «È in vigore da
vent’anni: va cambiata per-
ché è mutata l’origine del feno-
meno migratorio. Oggi ha di-
mensioni globali ed è sempre
più correlato al dovere mora-
le, oltre che al diritto interna-
zionale, di garantire diritto di
asilo a chi fugge da guerre, ri-
schi di genocidio, catastrofi
Col nuovo decreto a rischio di irregolarità molti richiedenti asilo
a buon fine, potrebbe facilmen-
te ottenere quella speciale, per-
ché la sua espulsione non ter-
rebbe conto «dei vincoli fami-
liari dell’interessato, del suo ef-
fettivo inserimento sociale,
della durata del suo soggiorno
nel territorio nazionale». Que-
sto diceva la legge fino a vener-
dì. Assicurando così la possibi-
lità di restare in Italia in modo
regolare a circa 10mila perso-
ne, secondo i dati del 2022: un
terzo dei permessi di soggior-
no rilasciati è legato a questa
fattispecie. Che, però, secon-
do Giorgia Meloni, «si è allar-
gata a dismisura e il nostro
obiettivo è abolirla». Così si è
espressa la premier nella con-
IMAGOECONOMICA
naturali, violazioni di massa
dei diritti fondamentali
dell’uomo».
Matteo Salvini, che ieri ha
avuto una conversazione tele-
fonica con il premier israelia-
no Benjamin Netanyahu,
non vuole commentare. Il de-
putato Igor Iezzi, capogrup-
po leghista nella commissio-
ne Affari costituzionali, non
chiude all’ipotesi, «non sia-
mo contrari per principio a
un aggiornamento», ma met-
te dei paletti, «l’importante è
che la modifica non alleggeri-
sca la legge». Messaggio chia-
ro: si cambi ma non nella dire-
ferenza stampa dopo il Cdm di
Cutro, facendo presagire un ri-
torno alle regole dei decreti di
Sicurezza salviniani che, nei
fatti, è quasi impercettibile,
complice anche la moral sua-
sion del Quirinale. Nulla a che
vedere con la proposta leghi-
sta in commissione Affari costi-
tuzionali alla Camera, che pun-
ta a restringere molto di più la
casistica dei motivi per cui non
può scattare l’espulsione. Ad
esempio, eliminando la previ-
sione dell’orientamento ses-
suale e dell’identità di genere
tra le cause di persecuzione,
che il decreto del governo, in-
vece, non tocca. Ma, a sentire
Gianfranco Schiavone dell’A-
zione che indica Fini.
Le modifiche che inquieta-
no ora la Lega sono altre. A lun-
go si è parlato della stretta sul-
la cosiddetta “protezione spe-
ciale”, la categoria di persone
che non possono essere espul-
se, pur non rientrando com-
presi nel diritto d’asilo. Dopo
il Cdm di Cutro il Quirinale ha
avviato un’interlocuzione con
Palazzo Chigi, anche perché
nella bozza che Sergio Matta-
rella aveva potuto leggere,
non compariva affatto questo
articolo. Il dialogo ha prodot-
to alcune rassicurazioni che
hanno accelerato la firma del
presidente. Il governo, infatti,
nel frattempo aveva ammorbi-
dito il testo (lasciando comun-
que scoperte migliaia di stra-
nieri in Italia) e assicurato che
altre modifiche potranno arri-
vare in sede parlamentare.
Il Carroccio per il momento
non fa storie, avrebbe voluto
un provvedimento più netto,
magari anche l’abolizione del-
la “protezione speciale”, ma
abbozza anche per non scalfi-
re la versione ufficiale: «Il de-
creto migranti è stato un suc-
cesso della Lega». Altra prova
che il testo sia stato molto am-
morbidito infatti, sta nel fatto
che, contrariamente a quanto
avevano lasciato intendere, i
leghisti non ritirano le propo-
ste di legge già incardinate al-
la Camera che chiedono di tor-
nare di fatto ai decreti sicurez-
za. La conferma arriva da Iez-
zi, primo firmatario, «per ora
restano dove sono».
Il governo è concentrato sul
Consiglio europeo in pro-
gramma fra dieci giorni a Bru-
xelles: in quella sede, secon-
do Michel, si deve procedere
alla «attuazione rapida delle
misure concordate» nel verti-
ce di febbraio. Palazzo Chigi
legge la lettera di Michel co-
me un assist: «Ora vanno uti-
lizzate tutte le politiche e gli
strumenti necessari da parte
dell’Ue». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sgi (Associazione studi giuridi-
ci sull’immigrazione), si trat-
ta, comunque, di «una norma
molto pasticciata, che contie-
ne un malcelato messaggio al-
le commissioni territoriali per
indurre a un’interpretazione
più restrittiva dei criteri per il
rilascio della protezione spe-
ciale – spiega – anche se, nei
fatti, non la cancella: il princi-
pale effetto sarà quello di au-
mentare i contenziosi».
Chi ha già presentato istan-
za di protezione speciale, pri-
ma dell’entrata in vigore del
decreto, potrà beneficiare del-
le regole precedenti, mentre i
permessi di soggiorno rilascia-
ti in base a questa fattispecie
potranno essere rinnovati solo
un’altra volta, per un anno.
«Poi le persone, si ritroveran-
no in una condizione di irrego-
larità formale, ma è chiaro che
non verranno espulse – dice
Schiavone – è solo un modo
per complicare la vita a sogget-
ti già deboli, puntando a ridur-
ne il numero, almeno quello uf-
ficiale: non tutti avranno la for-
za e i mezzi per affrontare un
contenzioso giudiziario». In-
somma, ancora una volta, co-
me per la legge Bossi-Fini o per
i decreti Sicurezza di Salvini,
«c’è una perversione normati-
va, che provocherà l’aumento
degli irregolari». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
 5

.
6 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
PRIMO PIANO

LA STRAGE DI CROTONE
IL CASO

Il karaoke
della discordia
Dopo il contestato Cdm a Cutro, i leader alla festa di compleanno di Salvini
Bufera sul duetto con Meloni: “Per l’omaggio ai morti non avevano tempo”
LUCA MONTICELLI
ROMA

«Q
uesta di Mari-
nella è la storia
vera, che scivo-
lò nel fiume a
primavera, ma il vento che la
vide così bella, dal fiume la por-
tò sopra una stella...», cantava
Fabrizio De Andrè, raccontan-
do con “La canzone di Mari-
nella” la vicenda di una ragaz-
za annegata in un fiume, ispi-
randosi a un fatto di cronaca
degli Anni ’60. V
enerdì sera, alla festa di
compleanno di Matteo Salvi-
Intonano la “Canzone
di Marinella” che De
André scrisse per una
giovane annegata
ni in un albergo in provincia
di Como, il ministro leghista e
la premier Giorgia Meloni
hanno improvvisato un duet-
to proprio sulle note di De An-
drè, tra abbracci, risate e ap-
plausi. «Per fortuna non dob-
biamo sopravvivere cantan-
do», ha addirittura commen-
tato divertito il ministro della
Difesa Guido Crosetto.
Tutto questo 24 ore dopo il
Consiglio dei ministri a Cutro,
dove il mare ha inghiottito più
di 70 persone tra cui tanti bam-
bini, famiglie disperate che
scappavano alla ricerca di un
futuro in Europa. La festa di
Salvini appare come una sera-
ta di spensieratezza che stride
con il lutto che l’Italia sta viven-
do. L’opposizione va all’attac-
co e accusa i leader del centro-
destra di «disumanità, cini-
smo e spregiudicatezza».
Da giorni si discute dei soc-
SIMONA MALPEZZI
CAPOGRUPPO PD
AL SENATO
Non hanno reso
omaggio ai morti
di Cutro per andare
a cantare alla festa
di Salvini
un’interpretazione diversa: «A
proposito di crisi di governo»,
è il suo commento su Insta-
gram, scritto per evidenziare
la compattezza dell’esecutivo.
La reazione del Partito demo-
cratico al video è durissima: la
capogruppo dem alla Camera,
Gli inviti top secret nel relais “L’Annunziata” a due passi dal confine svizzero
La serata a sorpresa “chez Verdini”
E Matteo indossa la camicia di Silvio
IL RETROSCENA
FRANCESCO MOSCATELLI
MILANO
ANGELO BONELLI
DEPUTATO
VERDI-SINISTRA
Mi vergogno per loro,
non avevano tempo
per incontrare i
familiari delle vittime,
ma per festeggiare sì
Debora Serracchiani, cita un
verso di Eugenio Montale per
prendere le distanze dalla pre-
mier e dal suo vice: «Codesto
solo oggi possiamo dirti, ciò
che non siamo, ciò che non vo-
gliamo». Altrettanto netta la
collega al Senato, Simona Mal-
biarsi». Scene dalla festa a
sorpresa per i 50 anni del
vice premier e segretario
della Lega Matteo Salvini
alla tenuta «L’Annunzia-
MICHELE GUBITOSA
VICEPRESIDENTE
MOVIMENTO 5 STELLE
Agghiaccianti
e inqualificabili
l’ennesimo insulto
a sfregio di chi
piange i propri cari
pezzi: «Non hanno reso omag-
gio ai morti di Cutro, hanno
messo in piedi una patetica
messinscena, cambiato gli im-
pegni istituzionali per andare
a cantare alla festa di Salvini».
Per Pina Picierno «Meloni e
Salvini si divertono mentre il
Paese piange le vittime. Ora incontrare i famigliari delle
sappiamo che per i vertici del vittime del naufragio, ma il
nostro governo esistono morti tempo l’hanno trovato per fe-
di serie A e serie B». steggiare e cantare. Mi vergo-
Dal corteo di Cutro, la depu- gno per loro».
tata Chiara Gribaudo, vicinis- Michele Gubitosa, vicepresi-
sima alle neosegretaria Elly dente del M5s, definisce le im-
Schlein, esprime così la sua in- magini del karaoke «agghiac-
dignazione: «Qui non c’è nes- cianti e inqualificabili. Prima
mettono in piedi un Consiglio
dei ministri imbarazzante - sot-
I brindisi stridono tolinea - che ha svelato tutta l’i-
con la giornata di lutto nadeguatezza della premier,
poi si nascondono e scappano
L’opposizione: “Cinici dalle famiglie delle vittime del
e spregiudicati” naufragio. L’ennesimo insul-
to, uno sfregio a chi sta ancora
piangendo i propri cari».
sun karaoke, nessuna voglia Il sindaco di Bologna Mat-
di festeggiare. Solo dolore, teo Lepore, che venerdì ha par-
rabbia e la convinzione che tecipato ai funerali di sette vit-
un Paese migliore e solidale time afghane nella città emilia-
esiste». Angelo Bonelli dell’Al- na, dice: «Sono rimasto molto
leanza Verdi-Sinistra rincara: colpito dalle immagini che ho
«Non hanno trovato il tempo, visto sia della conferenza stam-
perché non hanno voluto, per pa del governo, sia del karao-
Lega (a cominciare dal
presidente della Camera
Lorenzo Fontana e dai mi-
nistro Roberto Calderoli e
Giuseppe Valditara), Ales-
sandro Sallusti e Nicola
Porro, Flavio Cattaneo
con Sabrina Ferilli, i fami-
gliari e qualche amico
stretto del leader leghista.
Tutti pregati di presentar-
si a orari precisi e scaglio-
nati, così da non dare trop-
po nell’occhio. «Nemme-
no noi sapevamo chi fosse-

«L
corsi partiti in ritardo dalle co-
ste calabresi, dell’assenza del-
la presidente del Consiglio sul
luogo della strage, dei funera-
li delle vittime a cui nessun
esponente dell’esecutivo si è
presentato. Per non parlare
del clima di dolore che si è re-
spirato alla manifestazione
nella cittadina calabrese.
Il karaoke alla festa di Salvi-
ni, a cui ha partecipato anche
Silvio Berlusconi, è vissuto co-
me l’ultimo affronto, con Gior-
gia Meloni immortalata in un
video subito virale sul web
mentre canta una canzone
che parla di una prostituta mi-
norenne scaraventata in un
fiume a pochi giorni dal dram-
ma di Cutro.
Il video è stato pubblicato
dal giornalista di Mediaset Ni-
cola Porro, che però ne dà
ui e France-
sca sono sce-
si al ristoran-
te alle 19,30
di venerdì. Salvini, che an-
cora credeva di trascorre-
re una serata romantica,
indossava un paio di jeans
e una camicia bianca stro-
picciata. Quando si è ac-
corto della sala piena, e
della presenza di Giorgia
Meloni con il compagno,
è rimasto di stucco. Ma for-
se a sorprenderlo ancora
di più è stato Silvio Berlu-
sconi, che ha lasciato la
mano di Marta Fascina e
gli ha detto “Matteo, così
no”. Ha mandato qualcu-
no in auto a prendere una
delle sue camicie blu scu-
ro e l’ha costretto a cam-
ta» di Uggiate Trevano,
provincia di Como, due
passi dalla Svizzera. Tut-
La passeggiata nel
bosco bioenergetico
poi la spa prima
della cena
to molto chic e curato nei
dettagli dalla fidanzata
Francesca Verdini tramite
un amico comasco: pas-
seggiata nel bosco bioe-
nergetico, relax nella spa,
cena a base di paccheri al
ragù bianco, risotto alle er-
be e filetto (prodotti rigo-
rosamente made in Lom-
bardia), torta ai frutti ros-
Meloni, Salvini e Berlusconi alla festa in una foto su Instagram
si dono di un amico chef
con la scritta «Auguri Mat-
teo per i tuoi 30 anni, per
gli altri 20 la Cassazione
ha decretato la prescrizio-
ne», vini piacentini di Ca-
stel San Giovanni, un cen-
tinaio di invitati che han-
no lasciato il loro regalo
su un bancone all’ingres-
so. Oltre al tavolo delle
«tre coppie reali», al quale
erano seduti anche il mini-
stro dell’Economia Gian-
carlo Giorgetti e il senato-
re leghista Antonio Ange-
lucci, imprenditore della
sanità e nuovo dominus
dell’editoria di centrode-
stra con l’acquisto del
70% de Il Giornale, c’era-
no molti esponenti della
ro il festeggiato e gli ospi-
ti» giurano i gestori del re-
lais. Grandi assenti il go-
vernatore lombardo Atti-
lio Fontana (impegni per-
sonali) e i colonnelli di
FdI e Forza Italia.
Una festa che doveva es-
sere riservata e semplice e
il cui unico messaggio po-
litico, divulgato con una
foto dei tre leader sorri-
denti, era quello di ribadi-
re l’unità del centrodestra
dopo le frizioni delle ulti-
me settimane. Berlusco-
ni, che i presenti descrivo-
no allegro e in versione
mattatore, ha anche pre-
so il microfono per dire:
«Stiamo uniti, perché sia-
mo fortissimi: stiamo cam-
biando l’Italia». Per poi
.
 DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 7
PRIMO PIANO

LA STRAGE DI CROTONE
L’INTERVISTA

Edith Bruck
“Quel canto uno sfregio alle vittime
è stato uno spettacolo molto triste”
La scrittrice: “Non ho visto nessuna partecipazione al dolore da parte della premier
Berlusconi che è tanto ricco sostenga i centri di accoglienza che aiutano i migranti”
MARIA BERLINGUER

Il video

È stato il giornali-
sta Nicola Porro
a diffondere il
video in cui la pre-
mier Meloni duet-
ta con Salvini
cantando un
brano di Fabrizio
De André
ke di Salvini e Meloni, che non
hanno voluto incontrare i fami-
liari né portare un omaggio al-
le bare, ma hanno trovato il
modo di festeggiare i 50 anni
del ministro». Il primo cittadi-
no del capoluogo emiliano
continua: «Venerdì è stata una
giornata molto dolorosa per
Nello stesso giorno
a Bologna il funerale
di sette vittime
Lepore: “Senza parole”
tutti noi, abbiamo sepolto alcu-
ne bare, anche una bambina.
Ho ancora bisogno di qualche
giorno per capire quali sono le
parole più adatte per commen-
tare la scena del duetto di Sal-
vini e Meloni».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E
dith Bruck ha cono-
sciuto sulla sua pel-
le e su quella della
sua famiglia il dram-
ma della deportazione e
dell’immigrazione coatta.
Nata in un villaggio in Un-
gheria, ha subito le persecu-
Sulla spiaggia
zioni della Shoah, quando
del naufragio
anche gli ungheresi hanno
I partecipanti alla
contribuito, eccome, alla de-
manifestazione
portazione degli ebrei. Sa
di ieri a Cutro han-
dunque davvero cosa sia il
no reso omaggio
dramma chi è costretto a
alle vittime del
scappare per cercare, anche
naufragio portan-
a costo della propria vita e
do fiori sulla spiag-
di quella dei figli, di sfuggi-
gia dove sono sta-
re a guerre, fame e devasta-
ti trovati i corpi
zione.
Come ha vissuto la tragedia
di Cutro? Il governo che ruo-
lo ha avuto?
«Non hanno fatto niente per
ANSA\FRANCESCO ARENA
salvarli, io penso questo.
Non li hanno voluti salvare. con tutti questi profughi che
Ho sentito il ministro Piante- arrivano senza che ci siano
IL GRAFFIO
dosi che urlava che la colpa strutture per accoglierli».
era dei migranti, che erano Meloni dice che cerchere-
naufragati perché portava- mo «in tutto il globo terrac-
no i figli a morire. Parole in- queo» gli scafisti.
credibili, davvero inumane. «Bisognacombatteretutti co-
Difronte ai morti parole allu- loro che speculano sulla vita
cinanti. Scioccante: è colpa di queste povere persone.
dei morti se sono morti». Gli estorcono cifre incredibi-
E Giorgia Meloni? li. Sono dei criminali chesan-
«Lei è andata dopo. Non ho
visto né sentito alcuna parte-
no benissimo che li stanno
mandando alla morte su car-
LOLLOBRIGIDA

cipazione al dolore. Ha dife- rette del mare. Non so come E IL RISCHIO

so il ministro dell’Interno, ri- si possano bloccare. Purtrop-
vendicando la linea del go- po temo che a questa trage- “CIAONE”
esagerare, scandendo le verno. Non ha chiesto scusa dia ne seguiranno altre. Stia-

I
lettere: «Giorgia Meloni è a nessuno. Sono riusciti a mo tutti molto male - anzi l successo dà alla te-
i-n-v-i-n-c-i-b-i-l-e». Un combinare anche quel pa- non tutti- ma dobbiamo met- sta. Malgrado una

messaggio oscurato dal vi-
deo in cui si vedono Salvi-
ni e Meloni cantare La can-
zone di Marinella di Fabri-
zio De André, filmato che
ha fatto infuriare l’opposi-
zione sia per le poche ore
trascorse fra il karaoke e il
Cdm di Cutro sia per la
scelta infelice del brano
(ispirato alla storia di una
donna calabrese annega-
ta). Attacchi a cui né Salvi-
ni né Meloni hanno volu-
to replicare. Dopo la festa
Una foto insieme come
messaggio politico
per provare l’unità
del centrodestra
hanno entrambi dormito
a Uggiate Trevano e han-
no dedicato qualche ora
ai loro famigliari. Salvini,
in particolare, avrebbe
sfruttato la colazione di ie-
ri per presentare la «suoce-
ra» Simonetta Fossombro-
ni (moglie di Denis Verdi-
ni) ai suoi genitori.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sticcio con le salme. Non c’è
stato rispetto. La verità è
che non c’è stata la volontà
di salvarli. Potevano farlo.
Hanno mandato la guardia
di Finanza come per un’ope-
razione di polizia. La Guar-
dia Costiera poteva salvarli
e non l’ha fatto. È inutile che
invochino l’Europa, la Ger-
mania ha fatto molto di più
per i migranti».
Ieri hanno chiesto alla Guar-
dia costiera libica di riporta-
re indietro 47 migranti, lo
ha denunciato Sea Watch.
Se fossero partiti prima sa-
rebbero stati salvati dalla
Diciotti.
«Incredibile, come se non sa-
pessero che li riporteranno
nei lager libici. Un comporta-
mento davvero inumano. Vi-
viamo in un mondo molto
sconvolto, molto caotico. E
soprattutto ho paura che
questa tragedia andrà a fini-
re nel nulla. I responsabili ve-
drà che non saranno indivi-
duati. Non succerà niente,
tanto si tratta di immigrati di
colore. Non sono mai accolti
favorevolmente».
Ha visto le immagini del
compleanno di Salvini, un
“
ALESSANDRO SERRANO' / AGF
sconi il giorno dopo la “visi-
ta” della premier a Cutro.
«Uno sfregio per le vittime,
che tra l’altro continuano a
emergere dal mare. Chissà
quantisono davvero i bambi-
ni che sono affogati a due
passi dalla riva calabrese.
Non lo sapremo mai. Vederli
cantare e ballare è stato uno
spettacolo triste, molto tri-
ste. Di Salvini c’è poco da di-
re, lui ha fatto una bandiera
del divieto di sbarco. Lo ab-
biamo sentito per mesi, per
anni ripetere ossessivamen-
te le stesse cose. Quanto alla
Meloni diciamo che ha fatto
il minimo indispensabile,
senza partecipazione».
E Berlusconi?
«Non ha detto una parola.
Lui che è tanto ricco potreb-
be fare qualcosa di concreto:
aprire centri di accoglienza,
aiutarei migranti. Non lasce-
rà niente, solo una monta-
gna di soldi ai figli».
Il popolo calabrese è stato
molto solidale con i naufra-
ghi.
«Si piange sempre dopo. In-
vece bisogna farlo prima. I
calabresi e soprattutto i sici-
terci in testa che le persone
continueranno a fuggire per-
ché ci sono le guerre e c’è la
fame. Se non aiutano i Paesi,
se non fanno qualcosa sui
IL NAUFRAGIO luoghi da cui si scappa, il
dramma continuerà. Siriani,
Ho paura che afghani, africani: questi po-
questa tragedia poli vengono trascurati».
Ha ragione il Papa quando
andrà a finire parla di terza guerra mon-
nel nulla diale a pezzi?
«Il Papa ha sempre ragione e
I responsabili non scherzo. Francesco dice
non saranno cose chiare, urla, ma poi tut-
individuati to quello che può fare è que-
sto. Dipendesse da lui salve-
rebbe chiunque e dovunque.
IL GOVERNO ITALIANO Ma ha le mani legate».
Non vedo grande Il governo ha peccato di di-
sumanità?
umanità in questo «Non vedo grande umanità
governo in questo governo».
La verità è Tragedie come quella di Cu-
tro possono incidere sull’o-
che non c’è pinione pubblica?
stata la volontà «Non credo, magari chi ha vi-
sto da vicino le tragedie ha
di salvarli cambiato atteggiamento,
ma purtroppo la massa non
vede di buon occhio l’arrivo
di migranti. E poi in gran par-
te sono neri e c’è del razzi-
smo.Sono considerati nume-
ri, non esseri umani». —
parte dell’informazio-
ne sia filo-governativa,
Francesco Lollobrigida
ministro dell’Agricoltu-
ra e cognato di Giorgia
Meloni non si acconten-
ta. La sua proposta di
spedire in giro per il
mondo vigili ed esercito
per verificare se i risto-
ranti italiani sono autar-
chici o truffe è stata og-
getto di divertito “dibat-
tito” sul La7. «Un grazie
anche se in ritardo a
@welikeduel. Ci co-
minciarono a prendere
in giro quando erava-
mo al 2% e anche gra-
zie al loro impegno sia-
mo arrivati al 30%. Gra-
zie Zoro davvero. #pro-
pagandalive» scrive su
Twitter Lollobrigida. Il
ministro evidentemen-
te non ha fatto tesoro di
quanto accaduto nella
politica italiana dell’ul-
timo decennio che ha
visto la parabola di Ren-
zi e Salvini. Le lune di
miele finiscono in fret-
ta e il ciaone è dietro
l’angolo… M.BER. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

karaoke con Meloni e Berlu- liani non sanno come fare © RIPRODUZIONE RISERVATA

.

8 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
“Dal governo solo propaganda
Di Schlein vedremo i frutti”
L’ex ministro dei Trasporti: “La discesa del governo a Cutro è stata un’occasione persa
I cattolici del partito sono molto preoccupati, ma questo non deve tradursi in sfiducia”
CARLO BERTINI
ROMA
«P
urtroppo la di-
scesa del gover-
no a Cutro è sta-
ta un’occasio-
ne persa, è mancato un gesto
di attenzione e uno sguardo
di compassione verso i fami-
liari delle vittime, ciò che Mat-
tarella ha interpretato a no-
me di tutti». Graziano Delrio,
già ministro dei Trasporti ed
esponente di punta del Pd,
bolla come «pura propagan-
da il decreto del governo che
non farà altro che ricacciare
nella clandestinità migliaia
di persone». E promuove i pri-
mi passi di Elly Schlein, an-
che se «un albero si riconosce
dai suoi frutti, solo i fatti di-
ranno se farà bene o no».
Perché il decreto del governo
non la convince?
«L’inasprimento delle pene
non era necessario, sono già
molto alte, non c’è un vero
cambio sui decreti flussi e c’è
un arretramento sulla parte
dellaprotezione speciale uma-
nitaria: quindi si ricaccia nella
clandestinità moltissima gen-
te. La propaganda della de-
stra, secondo cui la sinistra fa-
ceva arrivare i migranti, è
smentita dal moltiplicarsi de-
gli arrivi. L’operazione Mare
nostrum e i corridoi umanitari
li abbiamo fatti noi e la destra
non fa nessuna azione vera eu-
ropeaanche neiPaesidi prove-
nienza».
Ora è scoppiata pure l’indi-
gnazione sui social per il ka-
raoke alla festa di Salvini il
giorno dei funerali delle vitti-
me di Cutro.
«Credo che la sobrietà e il ri-
spetto siano una cifra dovuta
per un governo in carica. Mi
fermo qui».
Lei che ha fatto il ministro dei
Graziano Delrio
Graziano Delrio è
senatore del Parti-
to democratico. È
stato sottosegreta-
rio alla presidenza
del Consiglio con
Renzi premier, poi
ministro per gli Af-
fari regionali e per
i Trasporti
appuntamentoa roma alla nuvola
La nuova segreteria oggi al debutto
705 delegati e 150 giornalisti accreditati
Inizia oggi l’era Schlein del
Pd con la convocazione
dell’Assemblea nazionale.
Appuntamento alle 10.30
al Centro congressi la Nu-
vola all’Eur, a Roma: 705
saranno i delegati in pre-
senza, 221 quelli che segui-
ranno i lavori in collega-
mento, 417 gli invitati e
150 i giornalisti accredita-
ti. L’assemblea si aprirà sot-
PRIMO PIANO
LA POLITICA
L’INTERVISTA
to la guida della commis-
sione congresso, seguirà la
proclamazione della segre-
taria e si procederà con l’e-
lezione del presidente e
dell’ufficio di presidenza.
Verrà eletta anche la Dire-
zione nazionale e il tesorie-
re. Sono previsti in apertu-
ra anche messaggi di salu-
to di esponenti di partiti
del socialismo europeo.
“
La notte del naufragio
Introdurre operazioni
di polizia in
operazioni di
soccorso è una delle
cause del pasticcio
che è successo
I diritti
La segretaria deve
avere rispetto delle
diverse sensibilità e
non mettere i diritti
civili in contrasto con
l’aiuto alla famiglia
ANSA / LUIGI MISTRULLI
trasporti, come si spiega che sentato il nostro desiderio di
dopo il ritorno indietro della non girarci dall’altra parte. È
Guardia di Finanza non sia statalì in silenzio comeil presi-
partita la Guardia costiera di dente Mattarella, trasmetten-
default? do quel senso di vicinanza che
«Non so dove sia stato il difetto ogni comunità ha bisogno di
di comunicazione. So per cer- sentire. È stata brava, seria ed
to che introdurre operazioni ho apprezzato».
di polizia all’interno di opera- Anche lei come Veltroni pen-
zioni di soccorso è una delle sa che «Elly farà bene»?
cause del pasticcio successo. «Tifo che faccia bene, ma uso
Questi protocolli fra ministeri unaparabola: un albero si rico-
sono per fini politici più che nosce dai suoi frutti. Sarebbe
operativi. E sono certo che la sbagliato non darle fiducia e
Guardia costiera mai e poi mai sentirsi fuori dalla casa prima
avrebbe omesso una richiesta che lei faccia qualsiasi cosa. La
disoccorso». cultura cattolica democratica
Come si è comportata la vo- sisenteparteintegrantedique-
stra nuova segretaria Schlein sto partito. Solo i fatti diranno
su questa vicenda? se farà bene o no. Ma mi pare
«La segretaria ha ben rappre- che il suo ruolo le abbia già fat-
R
to comprendere l’importanza
ditenereinsiemetutti iriformi-
smidel Pd».
Fuor di metafora, i cattolici
sono preoccupati dal suo pro-
filo così radicale?
«Icattolicisonomoltopreoccu-
pati,ma ciò non si deve tradur-
re in sfiducia, bisogna dare
unamanopermantenerela vo-
cazione originaria del Pd co-
mecasa di tutti. Enoncifapau-
ra più radicalità nel difendere i
deboli, sull’ecologia integrale
di cui ha parlato il Papa, sull’e-
conomia sociale di mercato o
sulla partecipazione dei lavo-
ratori nelleimprese».
Forse siete meno in sintonia
sull’eutanasia, i matrimoni
gender e le adozioni gay...
«Io penso che come hanno fat-
totuttii segretari,debbarispet-
tare le diverse sensibilità, per
esempio la maternità surroga-
ta non piace a noi come non
piace alle femministe di sini-
stra. Quindi non deve mettere
i diritti civili in contrasto con
l’aiuto alla famiglia, la più
grande strutture sociale di cui
gode il paese: se si omettesse-
ro le politiche familiari sareb-
be un errore. Insomma,i diritti
individuali devono avere il lo-
ro spazio, ma non bisogna tra-
scurarei diritticomunitari».
Bonaccini, che lei ha sostenu-
to, fa bene a rifiutare la carica
di vicesegretario per la presi-
denza?
«Bonaccini ha mostrato gran-
de generosità, sia prima che
dopo, ha dato disponibilità a
lavorare insieme, certo nella
distinzione dei ruoli: chi vince
porta avanti la sua piattafor-
ma. E il ruolo di garanzia non è
un modo per disimpegnarsi o
fare opposizione, ma per dare
una mano ognuno nel proprio
ruolo». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

Il messaggio di Schlein oggi in Assemblea: “Parte la sfida alle destre”
Bonaccini riunisce i suoi
e dice basta alle correnti
“E’ il momento dell’unità”
IL CASO
ALESSANDRO DI MATTEO
ROMA
il giorno del varo del
È “nuovo Pd”, all’assem-
blea del partito la se-
gretaria Elly Schlein
proporrà l’elezione di Stefano
Bonaccini come presidente,
come concordato nel faccia a
faccia via internet di venerdì,
e la speranza è che stavolta si
possa davvero arrivare a quel-
la “pax democratica” che ne-
gli anni passati è sempre dura-
ta assai poco tra le varie cor-
renti del partito. L’intesa della
nuova leader con l’ex avversa-
rio delle primarie dovrebbe
servire soprattutto a questo e
Bonaccini ieri, riunendo i dele-
gati della sua mozione, ha
spinto proprio in questa dire-
zione, evocando anche una
«possibile segreteria unita-
ria» e invitando chi lo ha soste-
nuto alle primarie a «mesco-
larsi» per dare vita ad una nuo-
va «area politica».
Di fatto è una richiesta di
sciogliere le vecchie correnti,
compresa quella di Base rifor-
mista che raccoglie molti di co-
loro che in passato erano ren-
ziani. Una mossa che ovvia-
mente piace a Schlein: «Il cli-
ma è unitario - commentano i
suoi - la proposta a Bonaccini
di fare il presidente rappresen-
ta plasticamente questo clima
di unità e collaborazione».
Si vedrà nei prossimi gior-
ni se la collaborazione si
estenderà anche ai capigrup-
po, perché avendo Bonaccini
preferito il ruolo di presiden-
te sono aumentate - tra i soste-
nitori di Schlein - le pressioni
per una distinzione più netta
dei ruoli e, quindi, per esclu-
dere la minoranza dalla gui-
da dei gruppi parlamentari.
«Di questo si parlerà la prossi-
ma settimana», ha tagliato
corto Bonaccini parlando ai
suoi, insistendo: «È il momen-
to di dare una mano. È possi-
bile un accordo per una segre-
teria unitaria, vedremo la
prossima settimana come si
intende concretamente rea-
lizzare la gestione unitaria».
E più d’uno, tra i suoi sosteni-
tori, incalza: «La maggioran-
za non può pensare che la par-
tita sia chiusa con la presiden-
za, l’accordo deve riguardare
anche i capigruppo».
Ma, appunto, questa è ma-
teria per la discussione dei
prossimi giorni. Oggi Schlein
vuole usare l’assemblea so-
prattutto per mandare un
messaggio, ai quasi mille de-
legati dirà che «parte la sfida
alle destre, su una linea chia-
ra: lavoro buono e di qualità,
lotta al precariato e ad ogni di-
seguaglianza, giustizia socia-
le e climatica». La segretaria
è contenta di questi primi
giorni alla guida del Pd, vuo-
.
le tenere vivo - spiegano i
suoi - «l’entusiasmo che la cir-
conda e che in questa settima-
na ha portato diecimila nuo-
ve tessere». La segretaria vuo-
le subito sopire possibili ten-
sioni, che lo stesso Bonaccini
aveva evocato con le dichiara-
zioni in tv di qualche giorno
fa. Ma era prima del collo-
quio di venerdì, ora l’intesa
con l’ex avversario pare soli-
PRIMO PIANO
LA POLITICA
da e la prospettiva della crea-
zione di un’unica area politi-
ca di minoranza la rassicura.
Qualcuno azzarda: «Lei e Bo-
naccini alla fine potrebbero
giocare di sponda per disarti-
colare le vecchie correnti».
Intanto oggi l’assemblea
eleggerà la nuova direzione,
con un voto che dovrebbe es-
sere unanime. In apertura ci
saranno i messaggi di saluto
MARIA LAURA ANTONELLI / AGF
Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini
di esponenti dei partiti del
socialismo europeo: il presi-
dente del Pse, l’ex premier
svedese Stefan Löfven, la
presidente del gruppo dei So-
lamento europeo Iratxe Gar-
cia-Perez, il presidente della
Spd Lars Klingbeil e il leader
del partito socialista belga
Paul Magnett. —
cialisti e Democratici al Par-
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 9
IL
TACCUINO
Il tandem
e la seconda
eccezione
MARCELLO SORGI
P
remesso che tra gli
altri impegni e l’atte-
sa spinta per il rinno-
vamento l’assem-
blea di oggi del Pd conferme-
rà l’abolizione delle correnti
(reale? formale?), la scelta
di risolvere il problema del
doppio voto - del partito per
Bonaccini e dei gazebo per
Schlein - con l’accoppiata del
© RIPRODUZIONE RISERVATA primo come presidente, ac-
canto alla seconda come se-
gretaria, servirà ad archivia-
re un’altra regola non scritta,
e confermata con una sola ec-
cezione. E cioè che le due ca-
riche di vertice siano riparti-
te, per siglare l’unità, tra le
principali componenti, po-
st-democristiana e post-co-
munista. Niente che possa
motivare il mugugno venuto
da esponenti cattolici storici
come Rosy Bindi, appunto
ex presidente, e Castagnetti,
ex segretario Ppi, che hanno
ragioni più profonde. Ma si
sa: è sempre meglio, quando
una regola è abrogata, discu-
terne prima, per non liberare
energie contrarie o lasciare
interdetti.
Storia alla mano - e parlia-
mo ormai di oltre quindici an-
ni -, infatti, i precedenti dico-
no che alla nascita del Pd Vel-
troni volle accanto a sé quasi
come cofondatore Prodi,
l’uomo-simbolo dell’Ulivo, ri-
costituendo la coppia del pri-
mo governo di centrosinistra
del 1996. Prodi lascerà a mar-
zo 2008, non volendo più im-
pegnarsi in prima linea nella
politica attiva. Dopo di lui, sa-
rà Bindi, votata all’unanimi-
tà e subito impegnata in un
faccia a faccia impegnativo
con Berlusconi, a presiedere
con Bersani segretario. Per la-
sciare il posto nel 2014 a Cu-
perlo, presto dimissionario, e
poi a Orfini, con Renzi lea-
der. Regola confermata con
l’elezione nel 2019, accanto
a Zingaretti, di Gentiloni, che
deve lasciare dopo meno di
un anno perché va a fare il
commissario europeo agli Af-
fari economici. E qui arriva
l’eccezione che conferma la
regola: Valentina Cuppi, gio-
vane sindaca di Marzabotto
proveniente dalla sinistra ra-
dicale, scelta da Zingaretti,
ma presto in difficoltà con il
suo nuovo ruolo, tanto da de-
nunciare il maschilismo del
partito. Le cose tornano a po-
sto, due anni fa, con il cambio
della guardia al Nazareno tra
l’allora presidente della Re-
gione Lazio ed Enrico Letta,
che conferma il tandem con
Cuppi. Con Zingaretti e
Schlein siamo dunque alla se-
conda eccezione. Funzione-
rà? Verrà mitigata con un’ac-
corta distribuzione di vicese-
greterie? Non resta che aspet-
tare per vedere. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
PRIMO PIANO

IL GIORNALONE
EBDOMADARIO A COLORI DI VARIA UMANITÀ MA QUESTA SETTIMANA 31
ANCHE DI VARIA DISUMANITÀ, FONDATO DA LUCA BOTTURA

A VOLTE RITORNANO

COLPO MEDIASET: MELONI E SALVINI

CONDURRANNO IL FESTIVALBAR
PIERSILVIO STREGATO DA “LA CANZONE DI MARINELLA” ESEGUITA AL COMPLEANNO DEL LEGHISTA. SCOSSA TELLURICA NEI PRESSI DELLA TOMBA DI DE ANDRÉ
VITTORIO S. ALVETTI

COLOGNO MONZESE –

P iersilvio Berlusconi è stato chiaro: “Basta

coi programmi trash infarciti di bamboc-
ci volgarissimi”. Per questo, mentre restano
sub judice “Grande Fratello Vip” e “Quarta
Repubblica”, si torna ai rassicuranti Anni No-
vanta, quando i mulini erano bianchi e la po-
litica in banconote di piccolo taglio. Ecco
dunque la nuova edizione del Festivalbar,
portato al successo da Alessia Marcuzzi e
Gerry Scotti, che rivivrà con due sostituti te-
stuali: Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Lo
spunto è venuto dalla splendida esibizione
dei due intrattenitori durante la festa a sor-
presa per il compleanno di Salvini medesi-
mo: senso del palco, buona intonazione, ma
soprattutto l’idea di eseguire “La canzone di
Marinella”, che parla di un annegamento, a
poche ore dalla visita a Cutro, sono tutti se-
gnali di un talento sfrontato che passa dalla
musica alla satira con grande modernità.
Purtroppo, la solita Sinistra già strepita criti-
cando una legittima scelta di palinsesto. Ma
presto le acque dovrebbero calmarsi, come (ANSA – PLAYBACK) Salvini e Meloni mentre
direbbe il ministro Piantedosi: a Stefano Bo- intonano la celebre hit: “Aiutiamoli a casa loro”
naccini sarebbe stata offerta la conduzione,
insieme a Federico Fashion Style, di un altro
grande ripescaggio: “Beauty center show”.
LA SIGLA
SEGUE NEGLI SPETTACOLI
CON UN COMMENTO NUOTA
DI DAVIDE MENGACCI
ANDREA BOZZO JOUER
(POVIA – LOLLOBRIGIDA –
COMUNICAZIONE COMMERCIALE ESCLUSIVO CECCHETTO)

Cutro, l’ira della Guardia Costiera libica: One, two, three, four, five, six, seven, eight
Digiunare, pagare, partire, Frontex,
“Quei maledetti scafisti turchi ci rubano i clienti” ignorare, sbattere,
naufragare, gridare, nessuno, esequie,
(ANSA –
decreto legge,
BENGASI)
Pino Gheddafi, comunicare, saluti, cantare, ombrello.
comandante Ok patrioti, adesso cerchiamo di farlo meglio
della Guardia Ricordatevi che si parte sempre da digiunare
Costiera
libica, mentre Fate attenzione alla differenza tra naufragare
analizza ed esequie
gli aiuti E nel finale due volte l’ombrello
italiani Fatelo bene, Nuota Jouer!

IL SONDAGGIO LE ALTRE NOTIZIE

Il presidente ucraino Zelensky Bufera in casa Vespa
La moglie: “Anche lì
ha deciso di cambiare dura solo cinque minuti”
nome alla Russia.
Quale preferisci? Nelle cronache
––––
Schlein, tregua
Moscovia con Bonaccini:
“Potrà vedere il Pd
Orsinia due week-end al mese”
Impaginazione e molto altro, Nicolas Lozito.
Elaborazione grafica e molto altro, Emiliano Carli. Arcore A pagina 19,6%
––––
Hanno collaborato a questo numero Vittorio S. Alvetti,
Sono russo, non posso rispondere Ferrari F1 choc:
Andrea Bozzo, Massimo Cacciari, Alan F. Riedman, (ANSA – IGNAVIA) la macchina va così piano
Cino Insegno, Fino Insegno, Assia Neumann Dayan, Segna qui la tua risposta e invia Un’immagine di Volodymir Zelensky che Leclerc ha chiesto
Stefano Rolli, Sergio Staino, Marina Viola.
Non ha collaborato per squalifica: José Mourinho.
Scrivete a: ilgiornalonelastampa@gmail.com G! per posta ordinaria a Il Giornalone
c/o Ponte Mosca (sotto),
terza tenda a destra, 10100 Torino
durante il suo intervento agli Oscar.
Curiosamente, è identica
a quella di Sanremo
di guidare col cappello
Nello Sport
––––

.
 DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 11
PRIMO PIANO

L’ANARCHICO LASCIA L’AVVOCATO E SI AFFIDA A UN COMMERCIALISTA. POI, L’ILLUMINAZIONE ATLANTICISSIMA SPRINT

GLI ANNI
COSPITO APRE LA PARTITA IVA: DEL BOOM AMERICANO

“È L’UNICO MODO DI EVADERE”

MARINA VIOLA

I
l Nordstream, inteso come
gasdotto, è stato nostro ami-
co per anni: ci ha fatto paga-
LA POPSTAR AMERICANA ERA IN TOSCANA PER ACQUISTARE PISA E LUCCA re meno di gas ogni mese e ci
ha distratto dalle follie di Pu-
MILANO – INTERVISTA ESCLUSIVA tin. Ma poi qualcuno ha avuto

L
a conferma arriva da una fonte che ci tiene a mante- la brillante idea di farlo esplo-
nere l’incognito, l’onorevole Giovanni Donzelli: Al-
fredo Cospito ha aperto la partita Iva per lanciare Xi, terzo mandato: dere, facendo aumentare non
solo il terrore di una terza guer-
un segnale distensivo allo Stato: “Forse se comincio a sca-
ricare anche le spese per i farneticanti comunicati, capi-
“Il mio segreto? ra mondiale, ma soprattutto i
prezzi delle caldarroste. Chi
scono che non sono pericoloso”. Intanto da Civitavec-
chia arriva una nota di colore: alla notizia che il riordino
Non mi sono mai iscritto al Pd” c’è dietro a questo giochino?. Il
governo italiano era a judo,
del Fisco prevede un concordato preventivo, la statua di (ANSA – FAB FOUR) quello tedesco a calcetto. E
un luogotenente della Finanza si è messa a piangere. Xi Jinping quando sostenne di essere la reincarnazione quello americano?
ALAN F. RIEDMAN NELL’ECONOMIA di George Harrison Cino Insegno negli Esteri Ecco dieci prove schiaccianti
che gli USA c’entrano e centra-
no (il bersaglio)
SUA SANTITÀ ERA STATO CHIAMATO IN CAUSA DAL CONSIGLIO DI STATO. LA BATTUTA: “IL MIO CONSIGLIO È: LASCIATE PERDERE” 1) Nel Baltico galleggiavano
alcuni salvagenti a forma di

Mediazione coi balneari, il Papa si chiama fuori

ochetta, tipico pennuto statu-
nitense.
2) Malgrado siano passati
mesi, sulle spiagge polacche so-

“Più facile far firmare la pace a Russia e Ucraina” FINO INSEGNO NELL’ ECONOMIA
no stati ritrovati dei cheesebur-
ger e delle patatine fritte anco-
ra perfettamente commestibi-
li, ché tanto quelli non scado-
no mai, e la ricevuta di un Mc-
Donald’s ucraino.
ROLLI STONES 3) Il Presidente Biden, che
per la lucidità in conferenza
stampa è soprannominato “il
Mario Sechi canuto” aveva det-
to pubblicamente agli euro-
pei: “Non vi dico cosa farò, ma
intanto compratevi delle stu-
fette elettriche”.
4) Il tritolo utilizzato per il sa-
botaggio è lo stesso usato da
Donald Trump per pettinarsi.
5) In superficie galleggiava
una bandiera Usa sdrucita,
scampata al rientro accidenta-
to dell’Apollo 13. Qualcuno
(ANSA – HAL ROACH) avrebbe captato anche la fra-
Francesco se: “Un piccolo tuffo per un
nella celebre imitazione di Stan Laurel sommozzatore Nato, un gran
casino per l’umanità”.
6) L’imbarcazione utilizzata
PACATAMENTE per l’esplosione venne intercet-
tata da Frontex, dunque se ne
STOLTI persero le tracce.
7) Sean Connery sarebbe vi-
vo ma nel 2020 si sarebbe na-
MASSIMO CACCIARI
scosto grazie alla Cia proprio
per progettare per il remake di
P illola rossa e pillola
blu? Ossia: Schlein o
Bonaccini? La verità è
”Caccia a Ottobre Rosso e an-
che al Gas Russo”.
che al Pd le medicine per 8) Il fatto che Sean Connery
via orale non bastano sia inglese non cambia nulla:
più ed è il momento di questo è un pezzetto satirico e
passare a una dolorosa e posso scrivere quello che vo-
gigantesca… glio.
SEGUE NELL’INSERTO MEDICO… 9) L’ha detto Der Spiegel.
10) Non l’ha detto il Tg2. —

CAPITALE UMORALE

UNA CITTÀ A PASSO DUOMO

È
ora che Palazzo Marino prenda STOP GENTE CHE LAVORA
posizione perché non se ne può più di ASSIA NEUMANN DAYAN Non sarà più possibile affittare
questi provinciali che vivono a appartamenti a persone che per vivere
Milano e parlano di affitti, parcheggi, asili camion, le pellicole originali dei film “Il devono lavorare. A Milano questa volgarità
nido, mezzi: tornassero da dove sono sorpasso” e “Fast and Furious” saranno verrà combattuta con tutte le forze di cui la
venuti a vivere senza elettricità e sashimi al bruciate all’Anteo in data da definirsi con giunta è capace, sempre in orario da ufficio.
mango. Meno male che c’è un sindaco che susseguente dibattito. STOP PERIFERIA
ogni giorno fa un podcast e mette foto STOP BAMBINI L’obiettivo è quello di mettere il Duomo
bellissime su Instagram, perché questo è lo Non sarà più possibile per i bambini vivere a dentro Citylife entro il 2025. Come
spirito di Milano: arredare il declino con Milano. Potete andare con la vostra sappiamo, tutti i milanesi pensano di vivere
gusto. Grazie al cielo sono al vaglio della famiglia a Monza o a Pavia, ma a Milano in centro, e la soddisfazione dei milanesi è il
giunta nuove proposte per spegnere ogni non sarà più accettabile avere persone nostro miglior guadagno. Milano sarà tutta
polemica: basse i cui genitori pretendono di avere un centro, Sant’Ambrogio verrà spostato a
STOP AUTOMOBILI posto all’asilo o alla scuola dell’infanzia o ai Nolo – quella roba che è tipo Quarto
Le automobili saranno vietate, anche quelle centri estivi. Rimane tuttavia la possibilità Oggiaro ma coi prezzi di Londra - e
giocattolo. Non sarà più possibile usare o di partecipare a dei casting per le foto del riqualificato come gintoneria.
produrre macchinine, piste, fare le formine profilo Instagram del sindaco. Solo piccini Comunque, va detto, sempre più vivace di
con la sabbia a forma di automobile o fotogenici. Torino. Ma quello anche Chivasso. —

.
12 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
Balneari
si muove l’Europa
Corte di giustizia e Commissione: in arrivo la doppia stangata
il ministro Ciriani: non andremo allo scontro, pronti a mediare
IL CASO
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
«L
a strada che il
governo ha
sempre voluto
percorrere
non è dello scontro, ma una so-
luzione in sede europea che
tenga insieme le esigenze del-
le nostre imprese familiari con
le norme comunitarie». Luca
Ciriani, ministro (di Fratelli
d’Italia) per i rapporti con il
Parlamento, non dice la verità
sul passato ma dosa sempre
più le parole. Con il passare
dei giorni la vicenda della man-
cata messa a gara delle conces-
sioni balneari avvicina Gior-
gia Meloni ad una sconfitta po-
litica. Dopo l’ultima sentenza
(la seconda in pochi mesi) del
Consiglio di Stato italiano, la
prossima puntata della saga
politico-giuridica è prevista
giovedì 20 aprile. Quella matti-
na è fissata la pubblicazione
della nuova sentenza della
Corte di giustizia europea. Se-
condo quanto raccolto negli
ambienti comunitari, l’orienta-
mento dei giudici del Lussem-
burgo è scritto: tutta la giuri-
sprudenza lamenta l’inadem-
pienza di Roma da tre lustri,
ovvero da quando la direttiva
Bolkenstein sulla concorrenza
è parte delle regole dei Venti-
sette. Dopo la sentenza, nell’a-
genda della Commissione di
Bruxelles è già pronto un pare-
re motivato che darà il colpo di
grazia a chi nella maggioran-
za il mese scorso ha votato l’en-
nesima proroga per legge al
termine tassativo del 31 di-
cembre, fissato (contro ogni
PRIMO PIANO
LE SFIDE DELL’ECONOMIA
proroga) sempre dal Consi-
glio di Stato italiano.
Per comprendere il parados-
so, basti qui raccontare per
sommi capi le origini dell’inter-
vento dei giudici europei. La vi-
cenda risale allo scorso mag-
gio, e a un’ordinanza del Tribu-
nale di Lecce seguita all’inter-
vento dell’Autorità (italiana)
per la concorrenza contro le
proroghe concesse da Ginosa,
un piccolo comune della costa
tarantina. Ebbene, nelle inten-
zioni dei difensori dello status
quo sarebbe impossibile im-
maginare che le norme euro-
pee abbiano la meglio su quel-
le nazionali. E invece è ormai
vero l’esatto contrario. «L’ulti-
ma sentenza del Consiglio di
Stato invita a disapplicare la
norma appena approvata, ma
la norma è in vigore e quindi si
crea un conflitto tra sentenza
In Italia sono 12.166 gli impianti
balneari in concessione: l’Ue im-
pone le gare per gli affidamenti
e norme esistenti», insiste Ci-
riani. A parole il governo sovra-
nista continua a difendere que-
sta tesi, ma nelle stanze di Pa-
lazzo Chigi tutti sanno che non
è così. Meloni, per evitare l’ac-
cusa di conflitto di interesse
verso la ministra del Turismo
Daniela Santanché (ex socia
con Flavio Briatore dello stabi-
limento Twiga di Forte dei
Marmi) a inizio legislatura ha
avocato a sé la delega sulle
spiagge. Ma non è un caso se
quella delega non è mai stata
assegnata a nessuno dei mini-
stri senza portafoglio che fan-
no capo a Palazzo Chigi: né al
ministro del mare Nello Musu-
meci, né tantomeno a quello
degli Affari comunitari Raffae-
le Fitto. Quest’ultimo, suo mal-
grado, ha fin qui cercato a no-
me della premier la mediazio-
ne con l’Europa cui accenna Ci-
riani. Il voto imposto in Parla-
mento il mese scorso dall’asse
fra Forza Italia e Lega (in so-
stanza il rinvio di ogni decisio-
ne al 2025) ha tagliato le gam-
be ad ogni diplomazia: a Bru-
xelles sono ormai decisi a par-
lare per atti formali, e costrin-
gere l’Italia a chiudere una vol-
ta per tutte la questione.
I tentativi della maggioran-
za di fermare l’onda in difesa
della lobby sembrano ormai
vani. «Chiediamo al governo
di procedere con rapidità alla
ANSA/LUCA ZENNARO
mappatura delle coste italia-
ne», scrivevano ieri in una no-
ta i forzisti Maurizio Gasparri
e Deborah Bergamini. La tesi
dei difensori dei no alle gare
(e dei canoni spesso risibili
chiesti ai concessionari) è che
le spiagge non sarebbero una
risorsa «scarsa»: l’Italia avreb-
be molte spiagge libere e una
puntuale verifica delle conces-
sioni lo proverà. Una volta di-
mostrato questo, verrebbe me-
no l’obbligo della Bolken-
stein. E però sono sempre me-
no quelli convinti che ciò ba-
sterà a fermare la prevalenza
del principio europeo. —
Twitter @alexbarbera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

Parigi
IL REPORTAGE
DANILO CECCARELLI
PARIGI
«D
i chi è la stra-
da? È no-
stra!». Il coro
si leva da
piazza della Bastiglia, tappa in-
termedia della manifestazio-
ne parigina contro la riforma
delle pensioni del presidente
Emmanuel Macron. Una riven-
dicazione da parte di un movi-
mento che di mollare la presa
nel periodo più delicato della
contestazione proprio non ne
vuole sapere. Il testo, che tra le
varie misure prevede l’innalza-
mento dell’età pensionabile
da 62 a 64 anni, continua il suo
iter parlamentare a passi serra-
ti nonostante l’ostruzione del-
la sinistra in Senato.
Eppure, ieri la mobilitazio-
ne ha registrato la sua prima in-
flessione: il ministero dell’In-
terno ha annunciato 368mila
persone scese in strada in tutto
il Paese, contro il sindacato del-
la Cgt che ne ha contate più di
un milione. Cifre in netto calo
rispetto a quelle dell’ultima
giornata di proteste che si è te-
nuta martedì scorso, quando
nelle piazze c’erano 1,2 milio-
ni di manifestanti per le autori-
tà e 3,5 milioni per i sindacati.
Anche l’adesione agli scioperi
nei vari settori che nei giorni
scorsi facevano temere un
«blocco a oltranza» della Fran-
cia sta scemando. L’unico ele-
mento sempre presente sono i
black bloc nelle piazze: ieri a
Parigi un gruppo di individui a
A
i francesi basta nomi-
nare la riforma delle
pensioni (beninteso,
in senso restrittivo,
dato che di riforme “generose”
si è persa, anche in Francia, la
memoria) perché scendano in
piazza. È, da sempre, un rifles-
so condizionato dei nostri cugi-
ni d’Oltralpe.
Hanno ragione a protestare,
come anche ieri hanno fatto
riempiendo le strade di Parigi e
bloccando la città? Anzitutto,
una riforma del sistema previ-
denziale si giustifica - in genera-
le e al di fuori di una situazione
finanziaria emergenziale dalla
quale la Francia è ben lontana,
diversamente dall’Italia del
2011) - per far fronte a tre gran-
di rischi. Il primo è il peggiora-
mento del quadro demografico
che riduce il numero delle per-
sone in età di lavoro che contri-
buiscono al sistema previden-
ziale, rispetto al numero dei
pensionati, che ricevono pen-
sioni finanziate da quei contri-
buti (o da imposte/nuovo debi-
to, quando i contributi non ba-
stano). Il secondo è un conte-
sto economico caratterizzato
da occupazione e salari relativa-
mente bassi o, peggio, decre-
scenti, ciò che implica un flusso
di contributi insufficiente a cor-
rispondere pensioni adeguate
a un numero crescente di pen-
.
assalto pensioni
volto coperto se l’è prima pre-
sa con negozi e mobilio urba-
no lungo il percorso del cor-
teo, per poi attaccare al termi-
ne della giornata il servizio
d’ordine della Cgt.
Ma la contrazione della pro-
testa era ampiamente attesa
dai sindacati, già proiettati
verso la prossima giornata di
manifestazioni e scioperi fis-
sata a mercoledì prossimo,
quando nella Commissione
Un progetto soft e poco ambizioso
ma la gauche non può non contestarlo
sionati. Il terzo è un’”architettu-
ra pensionistica” frammenta-
ta, caratterizzata da squilibri fi-
nanziari, iniquità tra le genera-
zioni e un groviglio di regole
che spesso riflettono vicinanza
al potere politico (che scrive le
norme), e dunque privilegi, in-
vece che sostegno alle catego-
rie meno fortunate.
Sotto nessuna di queste tre
prospettive la Francia si trova
in situazione di vera urgenza.
Ha una demografia ancora
sostenibile pur se in peggiora-
mento (peraltro ben minore di
quello italiano), oltre che per
l’invecchiamento a causa della
riduzione del tasso di fecondi-
tà; un mercato del lavoro relati-
vamente efficiente se confron-
tato con quello di altri Paesi eu-
ropei (il tasso di occupazione
supera quello italiano di dieci
punti percentuali e i salari sono
sensibilmente più alti). Sem-
PRIMO PIANO
FRANCIA
mista paritaria del Parlamen-
to si potrebbe raggiungere un
compromesso prima del voto
definitivo delle Camere. La
maggior parte dell’opinione
pubblica resta contraria alla
riforma come dimostra anche
l'ultimo sondaggio Elabe per
BfmTv, secondo il quale il
63% sostiene la contestazio-
ne, ma il 78% pensa che alla fi-
ne la riforma passerà.
Un dato che incoraggia i sin-
L’ANALISI
Elsa Fornero
ELSA FORNERO
pre rispetto all’Italia, so-
no inferiori la disoccu-
pazione, il lavoro preca-
rio e quello sommerso.
E inoltre le trattenute
pensionistiche sono per-
centualmente più basse
e non compromettono
la competitività internazionale
dei prodotti francesi.
Le regole pensionistiche, a
loro volta, hanno già subito va-
rie modifiche da governi passa-
ti, nella direzione di una mag-
giore corrispondenza, a livello
individuale, tra il totale dei
contributi versati nel corso del-
la vita lavorativa e quello delle
pensioni percepite nel pensio-
namento; e perciò di un mag-
giore equilibrio finanziario
del sistema. Le regole francesi
non sono perciò troppo diver-
se da quella “contribuzione de-
finita” degli italiani e di altri
Paesi europei che rappresenta
Manifestazioni, scontri, devastazioni
da parte dei Black Bloc: l’opposizione
assedia Macron sulla riforma più odiata
Mercoledì il voto decisivo al Senato
dacati nel mantenere alta la
pressione sul governo affinché
ritiri il progetto. Ai leader del-
le principali sigle proprio non
è andata giù la porta sbattuta-
gli in faccia da Macron, che ha
rifiutato via messaggio un in-
contro, pur garantendo che il
governo è disponibile al «dialo-
go». Una forma di «disprez-
zo», ha denunciato l’intersin-
dacale. «È un gesto dell’om-
brello ai sindacati e al movi-
un pilastro di sostenibi-
lità finanziaria. È stato
inoltre mantenuto un
certo grado di solidarie-
tà nei confronti dei lavo-
ratori che svolgono atti-
vità usuranti o con pro-
blemi di salute, di disoc-
cupazione, nonché di assisten-
za e cure dei famigliari.
Le riforme passate non basta-
no però a garantire il futuro. An-
che la Francia, infatti, invec-
chia e anche la sua economia
pare meno in grado di offrire
posti di lavoro con la stabilità,
la progressione di carriera e la
remunerazione del passato, ta-
li da permettere un’accumula-
zione di risparmi previdenziali
sufficiente a garantire sicurez-
za finanziaria nel periodo po-
st-lavorativo. Per questo il Pre-
sidente Macron, fin dal suo pri-
mo mandato, si è posto la “rifor-
ma delle pensioni” come obiet-
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA
JEAN-LUC MÉLENCHON
LEADER DEL PARTITO DI SINISTRA
LA FRANCE INSOUMISE
Dobbiamo trovare
una via di uscita
se non c’è dialogo
ne troveremo
una con la forza
mento sociale», ha commenta-
to ieri Philippe Martinez, se-
gretario della Cgt, a margine
del corteo parigino. «Visto che
è così sicuro di sé, il presiden-
te della Repubblica non ha
che da consultare il popolo»,
ha poi aggiunto, senza dare
dettagli sul formato, che po-
trebbe assumere i contorni di
un referendum. Un guanto di
sfida lanciato con al consape-
volezza che non verrà mai rac-
tivo, pur conoscendo la forte re-
sistenza, culturale prima anco-
ra che economica, dei suoi con-
cittadini. Dopo averla rinviata
e poi sospesa a causa del Covid,
il Presidente ha ora presentato
al Parlamento un “semplice”
riaggiustamento dei parametri
del sistema per fare fronte ai
cambiamenti che potranno ve-
rosimilmente destabilizzarlo
in futuro. La riforma alza l’età
di pensionamento da 62 a 64
anni entro il 2027; stabilisce in
43 anni di contribuzione il pe-
riodo per avere a pensione pie-
na, senza penalizzazioni; pre-
vede l’eliminazione dei regimi
speciali, un po’ anacronistici e
in qualche caso fonte di privile-
gi. Tutte misure che, peraltro, il
Parlamento sta “addolcendo”
di fronte alle proteste.
La riforma di Macron non ha
contenuti “rivoluzionari” nel di-
segno, come ci si poteva aspet-
13
colto. Più minaccioso
Jean-Luc Mélenchon, leader
del partito della sinistra radi-
cale La France Insoumise: «Bi-
sogna trovare una porta d’u-
scita, ne troveremo quindi
una con la forza». Di cedere,
nessuna delle parti vuole sa-
perne. In gioco c’è la credibili-
tà di entrambe le fazioni, che
continuano così con il loro
braccio di ferro.
Ma l’inquilino dell’Eliseo,
che si trova al suo secondo ed
ultimo mandato, sul dossier
delle pensioni in questi ultimi
tempi ha fatto un passo indie-
tro, lasciando al governo il
compito di gestire la situazio-
ne. La tensione potrebbe pe-
rò arrivare alle stelle quando
la riforma sbarcherà all’As-
semblea nazionale, dove la
maggioranza dei macroniani
dispone solo di una maggio-
ranza relativa. Se il sostegno
dei Repubblicani non doves-
se bastare, la premier Elisabe-
th Borne potrebbe far passare
il testo a colpi di 49.3, l’artico-
lo della Costituzione che con-
sente di bypassare il voto par-
lamentare. La mossa verreb-
be interpretata da molti co-
me un arrogante atto di forza
da parte dell’esecutivo. Una
«forma di blocco democrati-
co», ha avvertito Laurent Ber-
ger, segretario della Cfdt. Al
momento la premier Elisabe-
th Borne sembra non voler
prendere in considerazione
questa eventualità, che ri-
schia di ravvivare la fiamma
della protesta, al momento
sempre più fioca. —
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tare da un Presidente che non
manca mai, nei suoi discorsi, di
fare riferimento alle grandi sfi-
de del futuro, che cambieranno
verosimilmente il modo di fun-
zionare delle nostre economie
e delle nostre società. La rifor-
ma, in particolare, non è colle-
gata a una revisione complessi-
va e coraggiosa del sistema di
welfare, che in Francia funzio-
na sicuramente meglio che da
noi – soprattutto per quanto
concerne il grado di tutela del-
la famiglia - ma che non è stato
comunque in grado di impedi-
re anche in quel Paese una pola-
rizzazione della distribuzione
dei redditi e, più ancora, della
ricchezza; la precarizzazione
del lavoro, soprattutto dei gio-
vani; l’aumento dell’area di po-
vertà, il restringimento della
classe media.
Non vi è un grande disegno
ma neppure una riforma così se-
vera da meritare che si blocchi
un Paese. Sembra perciò un anti-
co gioco delle parti (a un Presi-
dente di stampo liberale la sini-
stra “deve” rispondere con la
mobilitazione generale), senza
che alcuna abbia però in mente
un chiaro disegno per il futuro e
una risposta alle tante doman-
de che, soprattutto le giovani ge-
nerazioni, si pongono, in Fran-
cia, come in tutta Europa. —
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14 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
Non è più
IL CASO
ALESSANDRA RIZZO
LONDRA
P
eggio di un autogol, la
decisione della Bbc di
sospendere il più ama-
to tra i commentatori
sportivi, l’ex calciatore Gary Li-
neker, colpevole di aver critica-
to le nuove politiche di immi-
grazione del governo, ha aper-
to una crisi senza precedenti
nella storia centenaria dell’e-
mittente. “Rivolta alla Bbc”, gri-
dava ieri uno dei giornali in pri-
ma pagina, mentre la solidarie-
tà dei colleghi di Lineker, che
uno dopo l’altro con effetto va-
langa si sono rifiutati di parteci-
pare ai programmi televisivi,
ha costretto l’emittente a un’im-
barazzante rivoluzione del pa-
linsesto sportivo.
Ma la crisi va ben al di là della
Il presidente Sharp
è un ex banchiere
vicino a Johnson
cui ha fatto un prestito
programmazione di un wee-
kend, o della singola polemica,
seppur con una leggenda del
calcio come Lineker. Tocca l’es-
senza stessa di uno dei simboli
del Paese e del suo “soft po-
wer”, l’emittente più antica del
mondo, sinonimo di giornali-
smo indipendente e televisione
di qualità. Per i capi della televi-
sione nazionale, Lineker, criti-
cando il governo, ha violato le
regole di imparzialità; per altri,
la sospensione è stata una con-
sequenza delle pressioni dei
conservatori. «Ha ceduto ai de-
putati Tory che si sono lamenta-
ti per Lineker», accusa il leader
C’
era una volta
Radio Londra,
che negli anni
bui dell’Euro-
pa, dava le notizie sgradi-
te ai regimi ed era sinoni-
mo di libertà. C’era una
volta la vecchia Auntie, la
Zietta, ovvero la Bbc. E
non era la Rai, come si can-
ticchiava dalle nostre par-
ti. Era amata e
rispettata, per-
ché era impar-
ziale e autore-
vole. Era il fa-
ro della liber-
tà di espressio-
ne, del giornalismo serio,
delle notizie rispettabili e
importanti. Che fine ha
fatto? Chiedetelo a Gary
Lineker, ex calciatore e
commentatore sportivo, il
più famoso e popolare del-
la tv di Stato inglese, nove
milioni di follower sui so-
cial, mai un cartellino gial-
lo o rosso in campo (una
leggenda della correttez-
la
laburista Keir Starmer, mentre i
liberal democratici chiedono le
dimissioni del presidente Ri-
chard Sharp. Una petizione per
la revoca della sospensione di Li-
neker ha raccolto in poche ore
oltre 100 mila firme, e alcuni cit-
tadini hanno minacciato di so-
spendere il pagamento del ca-
none. Il premier Sunak ha detto
di sperare in una risoluzione ra-
pida, ma, ha sottolineato, non è
materia per il governo.
Tutto è cominciato con un
tweet di Lineker, che ha para-
Se un simbolo della libertà di stampa
diventa come la Turchia di Erdogan
Licenziare per un tweet sgradito è una pratica da regimi autoritari
za con gli scarpini) che è
stato sospeso dalla condu-
zione di Match of the Day
per un tweet dove critica-
va il governo. Avrebbe vio-
lato l’imparzialità della re-
te, è l’accusa dei vertici
della Bbc. Ma la mossa è
stata un boomerang, per-
ché adesso la polemica si
è spostata sui vertici dell’e-
mittente e in particolare
sul presidente Richard
Sharp, accusato lui di mi-
nare l’imparzialità della
rete: ex banchiere, ex con-
PRIMO PIANO
REGNO UNITO
Bbc
gonato la retorica usata dal go-
verno per giustificare la stretta
sull’immigrazione clandestina
a quella utilizzata nella Germa-
nia nazista negli Anni 30. Paro-
le condannate dalla ministra
degli Interni e altri esponenti
dei conservatori. Ma a determi-
nare l’escalation è stata la deci-
sione della BBC di sospendere
Lineker dalla conduzione di
Match of the Day, una specie
di Domenica Sportiva che va
in onda dagli Anni 60. La «re-
cente attività sui social media»
di Lineker è incompatibile con
«gli standard di imparzialità»
richiesti, ha spiegato il diretto-
re generale Tim Davie, un con-
servatore che non apprezza
prese di posizione pubblica da
parte dello staff.
Lineker è un avversario di
tutto rispetto: 62 anni, ex capi-
tano della nazionale, famoso
per non aver mai ricevuto un
IL COMMENTO
CATERINA SOFFICI
sigliere sia di Boris John-
son quando era sindaco di
Londra che dell’attuale
primo ministro Rishi Su-
nak quando era ministro
delle finanze, nonché tra i
donatori dei conservatori
a cui ha elargito la bellez-
za di 400mila sterline.
E intanto ieri, in solida-
rietà con Gary Lineker tut-
ti gli altri commentatori e
ospiti si sono rifiutati di an-
Dopo la cacciata di Lineker
censurato Sir Attenborough
per un programma “troppo verde”
e sgradito al governo dei Tory
Il servizio pubblico nella bufera
insorgono autori e il pubblico
Leggenda del calcio
Gary Lineker, 62 anni,
è uno delle star della
tv. Sotto, il naturalista
David Attenborough
cartellino giallo, oggi è la star
più pagata della Bbc. E non è
nuovo a polemiche: si era già
schierato contro la Brexit ed è
intervenuto altre volte sul te-
ma di diritti umani.
La BBC di pressioni ne ha su-
bite spesso, da governi di de-
stra e di sinistra. Il problema in
questo caso è la percezione di
non aver mantenuto la schiena
dritta. E la perdita di credibilità
subita negli ultimi tempi. Il pre-
sidente è invischiato da mesi in
una polemica sui contatti con i
Tory, in particolare con Boris
Johnson: Sharp, ex banchiere,
ha agevolato un prestito ingen-
te all’ex primo ministro; poche
settimane più tardi, è stato scel-
to come nuovo presidente. Una
circostanza che, nel mezzo di
una polemica sull’imparzialità
di un ex calciatore, ha scatena-
to l’accusa di ipocrisia.
Periodicamente accusata di
dare in onda e al posto de-
gli approfondimenti spor-
tivi la Bbc è stata costretta
a mandare in onda pro-
grammi sul giardinaggio o
sull’antiquariato.
Ma facciamo un passo in-
dietro, all’inizio della setti-
mana, per capire come tut-
to è iniziato. Il governo Su-
nak ha annunciato un dise-
gno di legge contro l’immi-
grazione illegale di chi
Tutti con Gary
Guy Verhofstadt
Questa è cancel culture. Cia-
scuno ha il diritto di esprimer-
si e difendere il diritto di parola
Philip Pullman
Spero che la Bbc sia in difficoltà.
La mia ammirazione per Line-
ker, Ian Wright, Alan Shearer
John Sweeney
Vergogna, Bbc. Io sto con Gary
Lineker e con il diritto di tutti
alla libera espressione
sbarca con i gommoni sul-
le coste inglesi. Studiato
dalla ministra dell’Interno
Suella Braverman, il pia-
no prevede di privare per
sempre della possibilità di
richiedere il diritto di asilo
chi arriva illegalmente sul-
le coste inglesi, un proget-
to che andrebbe contro la
legislazione internaziona-
le e contro i diritti umani
dell’Onu e infatti già criti-
cato aspramente dall’Unh-
cr, l’agenzia per i rifugiati.
Lineker aveva twittato:
essere troppo di destra o troppo
di sinistra a seconda di chi la
guarda, ultimamente la BBC è
stata criticata per essere stata
troppo morbida nel segnalare
l’impatto della Brexit sull'econo-
mia. Di contro il governo di
Johnson aveva minacciato di re-
vocare il canone che la sovven-
ziona, considerandola troppo
“politically correct” e “woke”.
Più recentemente, secondo
il Guardian, Auntie, la zietta,
come è affettuosamente chia-
mata, avrebbe deciso di non
trasmettere in TV l’ultima pun-
tata di nuovo documentario
del naturalista David Attenbo-
rough per evitare eventuali cri-
tiche dei Tory sui danni all'am-
biente. Persino la famosa inter-
vista del 1995 a Lady Diana,
uno scoop mondiale in cui la
principessa dichiarò «eravamo
in tre in quel matrimonio», ha
finito per creare imbarazzo,
Orwell, che ha lavorato
nella tv, diceva: libertà
è raccontare quello
che non si vuol sentire
quando si è scoperto che Diana
era stata convinta con l’ingan-
no e che l’inchiesta interna ave-
va lasciato molto a disederare:
due anni fa, la Bbc era stata co-
stretta a scusarsi.
Fuori dagli studi a Londra
campeggia una statua di Or-
well, che alla Bbc ha lavorato, e
la sua massima sulla libertà,
che, diceva il grande scrittore,
«significa avere il diritto di dire
alle persone quello che non vo-
gliono sentire». La Bbc dovrà
ora risolvere una crisi profonda
che tocca proprio quella libertà
di opinione difesa da Orwell. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Non c’è nessuna invasio-
ne. Tutto questo è terribi-
le, mi ricorda la Germania
degli anni Trenta». Un
tweet personale, non un
parere espresso in televi-
sione. Che poi Lineker non
è neppure un giornalista
della tv di stato, quindi te-
nuto a non esprimere suoi
pareri, ma un ex giocatore
che commenta le partite.
E ora provate a leggere
la notizia così, come se an-
cora non sapeste cosa è
successo: «Per un tweet
contro il governo il com-
mentatore di calcio più fa-
moso della nazione è stato
sospeso dall’emittente di
Stato». Avreste pensato
all’Iran degli ayatollah, al-
la Russia di Putin o alla
Turchia di Erdogan, per
esempio. Invece adesso
che sapete dove è accadu-
to potete pensarlo tran-
quillamente: no, non è più
la Bbc. —
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.

Prigozhin registra un video: “Siamo a un chilometro dal centro città”. Inizia l’assedio all’impianto dell’Azom
La sfida del capo della Wagner
“Sarò io presidente dell’Ucraina”
IL CASO
GIUSEPPE AGLIASTRO
MOSCA
I
l capo dei mercenari del
Cremlino sostiene che i
suoi combattenti sarebbe-
ro giunti a poco più di un
chilometro dal centro di Bakh-
mut, brutalmente devastata
da mesi di scontri sanguinosi
in una delle battaglie più
cruente della guerra in Ucrai-
na. L’intelligence militare bri-
tannica ammette che «negli ul-
timi quattro giorni le forze di
Wagner» avrebbero «preso il
controllo della maggior parte
della zona orientale» della cit-
tà del Donbass, ma afferma
che per le truppe russe non sa-
rà facile avanzare ancora. L’e-
Bakhmut
INVIATA A SLOVIANSK
A
rina ha una mamma,
una nonna e tre or-
sacchiotti di pelu-
che, che stringe for-
te, mentre il poliziotto la porta
via dall’orrore di Bakhmut. Ha
sei anni appena ed è già stata
all’inferno. Forse lo sa. Con tut-
te le bombe che ha sentito, pri-
ma dell’evacuazione forzata.
Con tutti i soldati, gli spari, le
grida, il buio dei mesi in canti-
na, gli incubi viventi e i cadave-
ri, nelle case a fianco. Gli occhi
di un bambino non sono trop-
po piccoli per guardare tutto
questo terrore? Nonna Olha,
però, non voleva lasciarla an-
dare. Voleva tenerla lì, a mori-
re nella follia della guerra. Il
governo di Kiev ha deciso per
il suo bene, che dovesse essere
«messa in salvo» a Sloviansk,
trenta chilometri dal fronte,
dove da due giorni non manca-
no le esplosioni, le ultime l’al-
tra notte, e ieri mattina. Ma al-
meno non è la prima linea.
Nella fortezza distrutta del
Donbass, i bambini ci sono an-
cora: ne restano ufficialmente
33. Gli ultimi piccoli di Bakh-
mut, intrappolati dentro il fuo-
co dei russi. Ma le Ong non cre-
dono a queste cifre: «La mag-
gior parte di loro sono stati por-
tati in Russia», spiega Save
Ukraine. Ormai è troppo tardi
per andarli a prendere. Metà
città è in mano al nemico, nel
più lungo e devastante assedio
del conflitto ucraino. Nemme-
no il percorso segreto, che ave-
vano individuato con i soldati,
utilizzato fino a pochi giorni
fa, è sicuro. «Purtroppo li ab-
.
sercito ucraino da parte sua as-
sicura che continuare a oppor-
re resistenza all’offensiva rus-
sa su Bakhmut - sul cui valore
strategico gli esperti sono divi-
si - gli serva a «guadagnare
tempo» in vista di una possibi-
le controffensiva in primave-
ra: quando i soldati di Kiev do-
vrebbero avere nuove armi for-
nite dai Paesi occidentali. Al
momento resta però difficile
verificare cosa avvenga esatta-
mente al fronte e le dichiara-
zioni delle varie fazioni non so-
no accertabili e vanno prese
con le dovute cautele.
Secondo Londra, il fiume Ba-
khmutka - che attraversa Bakh-
mut da Nord a Sud - segnereb-
be adesso «la linea del fronte»
in questa feroce lotta casa per
casa. «Con le unità ucraine in
gli ultimi bambini
Mini-giubbotto
Arina, 6 anni, eva-
cuata negli scorsi
giorni da Bakhmut:
per proteggerla, un
giubbotto antipro-
iettile per bimbi
biamo perduti, quei bimbi»,
spiega Miroslava Harchenko,
avvocatessa, una delle coordi-
natrici di queste rischiosissi-
me missioni di salvataggio.
Nelle ultime settimane, ci vole-
vano anche tre o quattro gior-
ni per fare pochi chilometri di
strada, «perché i missili piove-
vano da tutte le parti e poteva-
mo entrare a fatica». Oggi,
ogni porta è sbarrata.
Arina è una delle ultime bim-
be che è riuscita a scappare, do-
po che una granata è esplosa
nel suo cortile. I White Angels
le hanno messo un giubbetto
antiproiettile e un caschetto
per piccoli, di color arancione.
Gliel’hanno legato sopra il cap-
pello di lana marrone con le
PRIMO PIANO
Yevgeny Prigozhin a Bakhmut, alle sue spalle il centro della città
IL REPORTAGE
LETIZIA TORTELLO
trecce che la proteggeva dal ge-
lo. A Bakhmut manca tutto: ri-
scaldamento, acqua, luce, con-
nessione. Lei, non voleva fidar-
si più di nessuno. E invece i vo-
lontari di Sloviansk racconta-
no la gioia sul suo viso, quan-
do ha potuto riabbracciare la
mamma Halyna, 24 anni, fug-
gita da tempo perché incinta.
Arina era stata lasciata in affi-
damento ai nonni, viveva in
un palazzo fatiscente. «Già tre
o quattro settimane fa – conti-
nua Harchenko di Save Ukrai-
ne –, i nostri gruppi di evacua-
zione hanno capito che non c’e-
ra più tempo da perdere. Bakh-
mut la stavano chiudendo a te-
naglia, e chi restava veniva im-
prigionato dentro».
TELEGRAM
Il governo ha ordinato di portare via i minori
ma sotto il fuoco ne restano ancora 33
Save Ukraine: “Sono stati presi dai russi”
REUTERS
Non è l’unica bambina che
è stata prelevata contro il vo-
lere dei parenti. Le forze
dell’ordine, in più occasioni,
ci hanno messo ore a convin-
cere gli adulti che era crimina-
le e insensato non sfruttare i
corridoi della salvezza, so-
prattutto per i loro figli e nipo-
ti. Ma in alcuni casi, non ci so-
no riusciti. Martedì, l’evacua-
zione è diventata un obbligo:
il gabinetto dei ministri ucrai-
ni, in prima fila la vicepre-
mier Iryna Vereshchuk, ha ap-
provato un meccanismo di
prelievo forzato dei minori
dalle zone al centro del com-
battimento. Una misura d'e-
mergenza, con cui lo Stato si
fa tutore del bimbo, anche
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA
grado di sparare da strutture
fortificate a Ovest, quest’area
è diventata una killing zone»,
una zona di uccisione, «ren-
dendola molto difficoltosa per
le forze di Wagner che conti-
nuano a tentare il loro assalto
frontale verso occidente», so-
stengono dal ministero della
Difesa britannico, sottolinean-
do però che i reparti ucraini «e
le loro linee di rifornimento a
ovest» rimarrebbero «vulnera-
bili ai continui tentativi russi
di aggirare le difese».
Il capo della compagnia
Wagner, Yevgeny Prigozhin,
i cui mercenari sono accusati
di crimini e atrocità, è appar-
so ieri con mimetica ed elmet-
to in un video in cui dall’alto
di un palazzo indica un edifi-
cio sostenendo che sia il mu-
contro il parere dei genitori.
Uno strazio e una tragedia
nella tragedia, quella degli ulti-
mi bimbi di Bakhmut. «Queste
famiglie vivono da un anno
nei sotterranei dei palazzi»,
spiega l’avvocatessa. In cattivi-
tà, senza tutto: «Sono cambia-
ti tantissimo i piccoli», aggiun-
ge. Chiediamo degli esempi.
Lo stress della guerra ha effetti
devastanti, sui loro corpicini.
Chissà nelle loro menti quali
mostri nasceranno, quali trau-
mi per le atrocità, e per quanti
anni in futuro. «Hanno svilup-
pato diverse malattie, perché
in città non c’è acqua, e non
hanno mangiato per lunghissi-
mo tempo cibi sani. Inoltre,
per lo choc, molti perdono den-
ti e capelli. Quando li accoglia-
mo, sono come ricci, non vo-
gliono parlare. Poi, piano pia-
no si aprono e iniziano a rac-
contare come se fossero nor-
mali cose che alle orecchie di
un adulto risultano terribili».
Hanno visto ogni giorno la
morte. Disegnano missili che
cadono e cani, come quelle
due piccole di 8 anni, amiche e
salve insieme, che nel centro
di riabilitazione di Kiev hanno
fatto esercizi di «arte terapia»:
«La prima ha stilizzato la sago-
ma di due animali a quattro
zampe, la seconda ha comin-
ciato a piangere e singhiozza-
re forte – spiega Harchenko –.
Le ricordavano i cani a cui si ag-
grappava durante i bombarda-
menti. Stringere il loro pelo,
sentire il loro calore, unico mo-
mento di gioco nella totale di-
15
nicipio di Bakhmut e che
quindi lui e i suoi combatten-
ti si trovino a «un chilometro
e duecento metri» dal centro.
Prigozhinha aggiunto che si
candiderà «alla presidenza
Ucraina nel 2024»: «Se vinco
le elezioni presidenziali in
Ucraina, allora andrà tutto
bene, ragazzi, le granate non
saranno necessarie».
Nell’invasione dell’Ucraina
sono morte migliaia e migliaia
di persone, tra cui molti civili,
e nella battaglia di Bakhmut so-
no stati uccisi tantissimi solda-
ti su entrambi i lati del fronte.
La settimana scorsa il vice sin-
daco di Bakhmut ha affermato
che nei rifugi in città ci sarebbe-
ro circa 4.000 persone che vi-
vono in condizioni drammati-
che. Kiev ieri ha accusato le
truppe russe di nuovi bombar-
damenti e ha denunciato l’ucci-
sione di tre persone a Kherson
e di un altro civile nella regio-
ne di Donetsk. Secondo Zelen-
sky, le tre persone morte a
Kherson erano uscite per fare
la spesa. I filorussi accusano in-
vece le forze ucraine di aver uc-
ciso due civili in un bombarda-
mento vicino Donetsk, tra cui
un ragazzino. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
struzione, l’aveva aiutata a sal-
varsi. E in quel momento, rea-
lizzava cosa le era accaduto».
Nei sette mesi di assedio, so-
no 12 mila i bimbi evacuati da
Bakhmut, su 70 mila abitanti
prima della guerra. Sono spar-
pagliati per tutta l’Ucraina. Ma
tra le rovine dei palazzi, nasco-
sti chissà dove, ne restano an-
cora alcune decine. Gli opera-
tori spiegano che sono spesso
figli di genitori con problemi
mentali, o disabili, o sono disa-
bili loro stessi. Ma non impor-
ta: «Noi siamo in grado di eva-
cuare tutti», dicono con rabbia
da Save Ukraine. E allora, le ra-
gioni sono ben altre: «Ci sono
famiglie filorusse», che atten-
dono il nemico. «C’è una signo-
ra, spiega l’avvocatessa, che
ha minacciato di tagliarsi le ve-
ne, se le avessero strappato la
figlia dalle braccia. Molti geni-
tori non hanno mai viaggiato,
non si fidano degli ucraini, per-
ché la tv russa li ha convinti
che rubiamo i bambini e poi
vendiamo gli organi». In un an-
no, Save Ukraine ha portato in
salvo circa 30 mila minori in
varie regioni del Paese. I picco-
li evacuati di Bakhmut, alcuni
non accompagnati, sono stati
trasferiti in un centro a Myrno-
grad. L’Ong ha il forte sospetto
che molti altri siano stati rapiti
e non siano più sul territorio
ucraino: «Il destino di queste
famiglie è nelle mani di Dio o
dei militari», precisa l’avvoca-
tessa Harchenko. Per lei, il go-
verno avrebbe dovuto interve-
nire prima: «Così, avremmo
potuto salvarli tutti».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
16 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
La tragedia è avvenuta a Monza. Dopo una passeggiata in centro, le ragazze sono tornate a casa dove hanno bevuto e preso pasticche
Mix di alcol e psicofarmaci per sballare
muore a 18 anni dopo la serata con l’amica
IL CASO
ANDREA SIRAVO
MILANO
rimasta a dormire a ca-
È sa dell’amica, ma il
mattino successivo
non si è più svegliata.
Probabilmente, è stato un mix
di superalcolici e psicofarmaci
a stroncare la vita di Giulia (no-
me di fantasia, ndr), diciott’an-
ni appena compiuti. La certez-
za sulla causa della morte arri-
verà solo dagli esiti dell’autop-
sia svolta venerdì all’istituto di
medicina legale dell’ospedale
I medicinali
erano stati prescritti
alla giovane
sopravvissuta
San Gerardo di Monza.
La tragedia è avvenuta nella
notte tra domenica 5 e lunedì
6 marzo nella camera da letto
dell’amica Chiara, ancora mi-
norenne per pochi mesi, in un
appartamento nel capoluogo
brianzolo. Le due giovani, che
frequentano due scuole diver-
se, erano uscite insieme in cit-
tà. Come era già successo in
passato, Giulia non è rientrata
a casa sua, ma si è fermata da
Chiara, in accordo con il padre
che era nell’appartamento.
Una notte tranquilla in cui l’a-
dulto non ha sentito alcun ru-
more sospetto. Solo al risve-
glio mentre si preparava per
Serenamente è mancata al nostro
affetto
Liana Pogliano Viglino
Con molta tristezza lo annunciano
Carlo con Cristina, Silvia con Gigi ed
i nipoti Mario, Sole, Giorgia e Guido.
S. Rosario lunedì 13 marzo ore 18,45
e funerali Martedì 14 ore 8,30 Par-
rocchia Beata Vergine delle Grazie -
Crocetta.
Torino, 11 marzo 2023
Genta dal 1848 - Torino
Mario e Laura con Giorgio, Marina,
Andrea, Federico e famiglie; Mirca
con Giulia, Lucio Fabio e famiglie;
Giorgio con Elena, Chiara e famiglie,
salutano con affetto LIANA e ab-
bracciano Carlo e Silvia.
La nostra Preghiera sale con TE, che
con passo brioso e cuore saldo giun-
gi “sulla cima più bella” e a noi tutti
guardi da lassù. Ciao ZIETTA, con
infinito affetto e stima. Paola Liana
con Jacopo e Francesca.
Ciao Zia LIANA un abbraccio per
sempre Carla, Giuseppe, Umberto,
Maria Chiara, Eddy.
Giorgio e Amy Pogliano con le figlie
Valentina, Jennifer con Jacopo, Olivia
sono vicini a Carlo e Silvia e ricorda-
no i tanti bei momenti passati con zia
Liana
Luisa e figli per sempre.
In ospedale
Il mattino dopo aver bevuto e
ingoiato pastiglie, le due ragaz-
ze sono state ricoverate all’O-
spedale San Gerardo di Monza
andare a lavoro si è reso conto
che qualcosa non andava.
Quando ha aperto la porta del-
la camera, ha trovato le due ra-
gazzine ancora a letto. Sua fi-
glia era sveglia ma si sentiva
male, mentre Giulia non ri-
spondeva ed era incosciente.
L’uomo ha chiamato immedia-
tamente il 118. I paramedici
hanno soccorso la neo maggio-
renne in arresto cardiocircola-
torio. Entrambe sono state tra-
sportate al San Gerardo: Giu-
lia in codice rosso e Chiara in
giallo. La prima è morta poco
dopo l’arrivo, la seconda è sta-
ta ricoverata nel reparto di
neuropsichiatria infantile. Nel
Ileana e Valter, Claudia e Andrea, Pa-
olo, Luca, Matteo, Giulia, Margherita
e Carlotta abbracciano Silvia e Carlo
nel ricordo dell’adorata MAMMA.
Titolari e dipendenti della Ditta Po-
gliano Busbar partecipano al dolore
della famiglia per la scomparsa di
Liana Pogliano
Ci ha lasciato
Giovanni Fontanella
Dottore Commercialista
L’annunciano con dolore la moglie
Romualda Fasano, i figli Luisella
con Augusto, Marco con Federica, i
tanto, tanto amati nipoti Maria Sole,
Francesca, Carlotta, Giulio, Giovanni,
la nipote Simona e famiglia. Santo
Rosario parrocchia di San Pellegrino
oggi ore 17,30. Funerali ad Arborio
(VC) martedì 13 ore 11, chiesa par-
rocchiale.
Caro cugino... Mimma e Aelfric.
Libera, Pier Vincenzo, Paolo e fami-
glie ricordano il carissimo GIOVANNI.
Mara Ferrio e famiglia si uniscono al
dolore di Romualda, Marco e Luisella
per la perdita del caro
Giovanni Fantanella
PRIMO PIANO
CRONACHE
Le tappe della vicenda
1 3
Giulia e Chiara (nomi di fan-
tasia) escono a fare una
passeggiata nel centro di
Monza, come spesso succe-
de durante la settimana
2 4
Le due ragazze si mettono
d’accordo per proseguire la
serata e poi dormire a casa
di Chiara, d’accordo con il
padre della giovane
Le famiglie Menaldo Zanetto com-
mosse partecipano.
Carla Cullati con Massimo e Betta
partecipano.
Torino, 11 marzo 2023
È mancato all’affetto dei suoi cari
Danilo Ferraris
di anni 96
Lo ricordano il figlio Luciano con
la moglie Roberta e le amatissime
nipoti Francesca e Giulia, il figlio
Roberto, la moglie Marisa, la sorella
Miliana e parenti tutti. Funerali lunedì
13 marzo 2023 ore 11,30, parroc-
chia La Pentecoste, via Filadelfia
237/11.
Torino, 10 marzo 2023
La Tecnofer Srl, soci e dipendenti ri-
cordano il socio fondatore
Danilo Ferraris
Torino, 10 marzo 2023
È mancata
Aurelia Crespi
ved. Barbieri
Lo annuncia la famiglia.
Torino, 10 marzo 2023
Giubileo
011.8181
Al mattino, il padre di Chia-
ra apre la porta della came-
ra dove dormono le due ra-
gazze: la figlia sta male e
Giulia non risponde
L’uomo ha chiamato imme-
diatamente l’ambulanza,
che porta le ragazze in
ospedale. La 18enne
è in arresto cardiaco
È mancato
Dottor
Marco Miglietti
veterinario
anni 81
Lo annunciano con profonda tri-
stezza Antonella e Ilaria con la loro
famiglia. I funerali si svolgeranno in
Torino martedì 14 marzo ore 9,30
nella Parrocchia Madonna degli An-
geli. Rosario lunedì 13 ore 17,30 me-
desima chiesa.
O.F. San Paolo 0113853017
Serenamente è mancata
Giuseppina Savio
ved. Bruno
di anni 101
A funerali avvenuti, i suoi cari, ne
danno partecipazione a quanti la
conobbero in vita e l’amarono per
la sua semplicità ed onestà. La cara
salma riposa a Castelnuovo Don Bo-
sco.
I.O.F. Boggio Dino snc
tel. 011.852091
È mancato
Cav. Alfonso Pellino
Lo annuncia la famiglia.
Torino, 9 marzo 2023
Giubileo
011.8181
nel pavese
Spara alla moglie
e poi si uccide
La donna è grave
Ha sparato alla moglie,
utilizzando una pistola
che teneva in casa per uso
sportivo, e poi ha rivolto
l'arma contro se stesso: la
donna è in fin di vita, men-
tre lui è morto sul colpo. È
accaduto ieri pomeriggio
intorno alle 16,30 a Cila-
vegna (Pavia), in una vil-
letta di via Pisacane 74, al-
la periferia del paese lo-
mellino di poco più di 5
mila abitanti, al confine
con la provincia di Nova-
ra. L'uomo si chiamava
Mauro Casazza, aveva 67
anni ed era molto cono-
sciuto a Cilavegna per la
sua attività di parrucchie-
re, che aveva esercitato fi-
no alla pensione. La cop-
pia era sposata da circa
50 anni e non aveva figli.
La moglie Pinuccia Con-
tin, 63 anni, è ancora rico-
verata in gravi condizioni
all’ospedale San Matteo
di Pavia. Gli inquirenti
non sono ancora riusciti a
chiarire il motivo che ha
spinto il parrucchiere in
pensione a sparare alla
moglie, prima di uccider-
si per il senso di colpa. —
È mancato
Pietro Pontillo
Lo annuncia la famiglia.
Torino, 9 marzo 2023
Giubileo 011.8181
È mancato
Renzo Senno
Lo annuncia la famiglia.
Torino, 9 marzo 2023
Giubileo 011.8181
RINGRAZIAMENTI
I familiari di
Francesco Cardaropoli
ringraziano per la partecipazione.
Giubileo 011.8181
I familiari di
Alberto Cutaia
ringraziano per la partecipazione.
Giubileo 011.8181
I familiari di
Camilla Gisonna
ved. Parlante
ringraziano per la partecipazione.
Giubileo 011.8181
frattempo nell’appartamento
sono arrivati anche gli agenti
dell’ufficio Volanti della que-
stura. Nascosti, sotto il letto e
nell’armadio, hanno trovato
bottiglie di whisky e gin e an-
che degli psicofarmaci. Tran-
quillanti – secondo gli accerta-
menti della Squadra mobile –
assunti regolarmente da Chia-
ra e acquistati con regolare pre-
scrizione medica. L’ipotesi del-
la procura, che ha aperto un
fascicolo a carico di ignoti, è
quella che le due amiche ab-
biano cercato lo sballo inge-
rendo consapevolmente le
compresse assieme all’alcol.
Senza però rendersi conto del-
le conseguenze, come ha rac-
contato agli inquirenti Chiara
dal letto dell’ospedale. «La
mia riflessione e il mio appel-
lo va ai ragazzi affinché non
buttino al vento la loro esi-
stenza e non si autodisrtugga-
no – ha commentato il questo-
re Marco Odorisio –. Anche a
fronte di difficoltà e paure, si
aprano, con le famiglie, con
gli amici, con le persone a loro
vicine, perché la vita è una e
ha un valore inestimabile».
Il sindaco Paolo Pilotto, da
sempre a contatto con i giova-
ni per una lunga carriera come
professore di liceo, ha espres-
so il cordoglio a nome di tutta
la città. «È una disgrazia che ca-
de in territorio non così distrat-
to – ha sottolineato –. C’è un in-
teresse a lavorare insieme sul
tema della prevenzione. Non
possiamo limitarci al ”purtrop-
po capita”».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANNIVERSARI
2013 Anniversario 2023
Felicita Gunetti Rabbia
Oggi...come allora...sempre con me.
1979 2023
2002 2023
Gentile Negro
Catterina Benna Negro
Il vostro esempio ci accompagna.
Minni con Nanni.
Torino, 12 marzo 2023
2015 13 marzo 2023
Piergiuseppe Volante
Ingegnere
Clara e Matteo nel tuo ricordo ed
esempio perenni. Santa Messa di
anniversario lunedì 13 marzo, ore 18,
Chiesa della Crocetta.
.
 DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 17
PRIMO PIANO

PANDEMIA E POLITICA

L’INTERVENTO

Eugenia Tognotti
Il Covid e quel piano mai aggiornato
che non avrebbe fatto la differenza
Nel 2006 l’Italia mise a punto un programma di risposta a una crisi sanitaria dovuta all’influenza
Troppi aspetti non confrontabili con un virus totalmente nuovo e senza precedenti in 100 anni
EUGENIA TOGNOTTI

U
n fantasma si aggira per l’Italia quel Piano avrebbe fatto la differenza ,
da mesi. Da molto prima dell’an- con un focolaio epidemico in corso . Ba-
nunciata chiusura delle indagini sterà dire che le mascherine erano riser-
da parte della procura di Berga- vate al personale ospedaliero e che non
mo: il famoso Piano del 2006, il «Natio- vi si trova traccia del distanziamento so-
nal plan for preparedness and response ciale. Nelle fasi più avanzate si consiglia-
to an influenza pandemic». La convinzio- va «l’adozione di regole comuni di igiene
ne che se fosse stato aggiornato - come da da parte dei pazienti con sintomi sospet-
raccomandazione dell’Oms - avrebbe fat- ti, compreso l'uso di mascherine chirurgi-
to da scudo all’imprevisto, devastante tsu- che per limitare la diffusione delle secre-
nami Covid-19, ha preso coc- zioni nasali e faringee. L'uso delle ma-
ciutamente piede nel dibatti- scherine chirurgiche è da prendere in
to politico e tra la gente. Ha considerazione anche per chi necessita
alimentato l’inarrestabile ma- di assistenza medica, mentre è sconsiglia-
rea delle polemiche sulla ge- to per le persone asintomatiche in assem-
stione dell’emergenza e ha bramenti pubblici».
animato l’inesausto chiac- Il Piano indicava, come aspetti cruciali
chiericcio da talk. Oltre, naturalmente, a per un'efficace risposta della sanità pub-
ispirare inchieste di stampa, molte delle blica a una pandemia, i vaccini e gli antivi-
quali hanno fatto riferimento alle sti- rali. Uno stock di farmaci pari a 170.000
me-previsioni dei modelli matematici, in- cicli - per la profilassi e il trattamento - era
fluenzati naturalmente dai parametri uti- disponibile presso il ministero della Salu-
TIZIANA FABI / AFP
lizzati. Il piano del 2006, ricompare ora te ed entro la fine di quell’anno era previ-
in un nuovo fascicolo trasmesso alla Pro- sto il completamento della riserva.
cura di Roma che non riguarda i fatti del- L’influenza, peraltro, era «una sorveglia-
la Valseriana, martoriata dal Covid, ma al- ta speciale» già da tempo, grazie ad una fit-
lunga lo sguardo sul passato, cioè sull’in- ta rete di controllo che disponeva di ade-
tero periodo prepandemico - chiamando guati sistemi di vigilanza e di diagnostica,
in causa i ministri del tempo Grillo, Loren- umana e veterinaria, di laboratorio, inter-
zin e Speranza, che avrebbero dovuto connessa a livello globale. Siamo in una di-
provvedere ad adeguare il Piano. Consi- mensione diversa che non prevede una cri-
derato - a quanto emerge da molti discor- si sanitaria globale senza precedenti negli

Tra le misure previste Dalla peste manzoniana in poi

nessuna traccia di distanziamento nelle epidemie emergono
e mascherine solo ai medici il meglio e il peggio di una società

si - non come un protocollo, uno strumen- ultimi 100 anni, scatenata da un virus to-
to in divenire, ma come una sorta di tuto- talmente nuovo, aggressivo e letale, con-
rial, a cui ricorrere nella gestione della tro il quale l’umanità non poteva opporre
pandemia. Ma a quale minaccia risponde- nessuna memoria immunitaria.
va, in che contesto era nato, come era arti- Da quel piano del 2006 è passato quasi
colato, quali azioni prevedeva per rileva- un quindicennio. Sono cambiate le tecno-
re e rispondere in caso di pandemia nelle logie biologiche, la comunicazione ha co-
diverse fasi il Piano nazionale? nosciuto sbalorditivi sviluppi; è entrato
La prima cosa da chiarire è che nasce in vigore il Regolamento Sanitario Inter-
nel 2003 (ma l’Italia non era all’anno zero nazionale (2007); il Parlamento europeo
in fatto di piani anti-pandemici). Si era al- ha approvato la preparedness
lora materializzato il rischio di una pande- 1082/2013/Eu. Abbiamo visto profilarsi
mia influenzale, collegata ai focolai di all’orizzonte minacce di influenza avia-
aviaria, diventati endemici negli uccelli ria; e ancora, quella della «suina», e poi
in estremo Oriente; mentre il virus MERS, Ebola, Zika. Avrebbe forse potuto
A/H5N1 causava gravi infezioni nell’uo- cambiare le cose, il Piano pandemico, se
mo. Non era questione di «se», ma di fosse stato aggiornato. E se, contempora-
«quando», affermavano virologi di nome, neamente, negli ultimi anni non fossero
annunciando sui grandi giornali interna- mancati incentivi e risorse per la Sanità,
zionali, una disastrosa «Next Big One». In investimenti a lungo termine per mettere
quel contesto, l’Organizzazione Mondia- in campo una serie di contromisure e per
le della Sanità raccomandava a tutti i Pae- rafforzare la medicina territoriale. A chi
si di predisporre un Piano pandemico da attribuire le responsabilità? Non fa nep-
aggiornare costantemente, al passo con pure sorridere - l’assurdità del reato con-
le esigenze della situazione epidemiologi- testato agli ex ministri per non aver attiva-
ca. Quello italiano del 2006 era un piano to il Piano pandemico influenzale: rifiuto
articolato e sviluppato secondo le sei fasi di atti di ufficio (articolo 328), punito con
pandemiche individuate dall'OMS. Preve- la reclusione da sei mesi a due anni (o una
deva obiettivi e azioni per ogni fase e li- multa di 1032 euro Se è vero, come è ve-
vello nel malaugurato caso di una crisi sa- ro, che le epidemie-pandemie - dalla pe-
nitaria, provocata dall’influenza non con- ste al Covid-19, passando per il colera e la
frontabile col Covid-19. I due virus – si Spagnola - rappresentano uno specchio
sa- sono molto diversi tra loro per caratte- in cui le società si riflettono e da cui emer-
ristiche cliniche, modi di trasmissione e ge il meglio e il peggio (fra’ Cristoforo e
pericolosità. Al di là delle critiche per l’i- don Rodrigo nella peste manzoniana) -
nadempienza di chi, in vari ruoli, avreb- dobbiamo forse rassegnarci al fatto che lo
be dovuto provvedere a aggiornarlo, do- storytelling della caccia al capro espiato-
po il primo step, è perlomeno bizzarro rio non finirà tanto presto. —
pensare che assumere come riferimento © RIPRODUZIONE RISERVATA

.
18 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

HOLLYWOOD, MONDO
ALBERTO SIMONI
CORRISPONDENTE DA WASHINGTON

I Geopolitica
l red carpet ci sarà. Ma vip,
attori, invitati eccellenti,
produttori che sfileranno
davanti al Dolby Theatre
prima della cerimonia dell’O-
scar, poseranno le loro suole su

da
un tappeto color champagne.
Jimmy Kimmel, per la terza vol-
ta conduttore della serata degli
Oscar, ha liquidato l’abbando-
no del rosso con una battuta:
«Quest’anno non ci sarà sangue,

Oscar
nessuna violenza». Kimmel si ri-
ferisce alle cinque dita che Will
Smith, epurato dall’Academy
per 10 anni, ha timbrato lo scor-
so anno sulla guancia di Chris
Rock. Stasera Kimmel ricamerà
qualche battuta per voltare pagi-
na. «Nessuno è stato picchiato
quando ho presentato io». L’ulti-
ma volta che fu sul palco degli
Oscar, Warren Beatty e Faye Du-
naway annunciarono la vittoria
di La La Land sbagliando busta. I temi sul tappeto rosso di stanotte
Vinse Moonlight.
Di Covid si parla quasi al pas- dall’attenzione al mondo asiatico
sato, tranne che per le polemi-
che sulle origini, fuga da un la- alla strizzata d’occhio all’Irlanda
boratorio o pangolini nel merca-
to di Wuhan, si chiede ancora del presidente Biden, fino alla guerra
l’intelligence. La guerra in
Ucraina è lontana e scalda più i ma soltanto quella del passato
dibattiti della politica e impe-
gna l’industria militare; l’infla-
zione è alta ma la recessione si
GETTY
sposta sempre un metro più in
là. La disoccupazione è al 3,6%
e così l’America chiede agli
CANDIDATI A MIGLIOR FILM
Oscar un clima da Superbowl,
poca politica, nessuna lezione

Steven Spielberg È l’anno del cine- È anche l’anno La guerra agli

con “The Fabelmans” ma orientale, del cinema ir- Oscar c’è, ma so-
è la quintessenza non solo per Eve- landese (forse lo dalla prospetti-
rything every- per le origini va storica:nomi-
dell’America where all at once del presidente nato miglior film
di Daniel Kwan e Biden?). Molte Niente di nuovo
Daniel Scheinert candidature sul fronte occi-
sui temi sociali, ma show e di- ma anche per gli per The Ban- dentale di Ed-
strazioni. attori, tra cui shees of Inishe- ward Berger, che
Hollywood però non è il Su- Hong Chau con rin favorito an- ha già in mano la
perbowl, messa laica della Na- Brendan Fraser che il corto An statuetta per il
zione, 110 milioni di appassio- in The Whale Irish Goodbye film straniero
nati incollati alla tv. Per quest’ul-
timo la HBO il 12 febbraio spo-
stò la puntata della serie The La-
st of Us, segno di rispetto e di ti-
mori per l’audience; stasera in-
L’INTERVISTA
vece la trasmetterà in contem-
poranea alla cerimonia del Dol-
by. Nell’era dello streaming e
della tv sullo smartphone le fa-
ANDREA CARUGATI
LOS ANGELES Austin Butler stito in pelle nera, uno degli
episodicrucialidella suacar-

miglie non dovranno litigare
per il telecomando. Gli incassi
dei cinema sono stati nel 2022 a
livello del 2000, le major produ-
cono la metà dei film di allora, e
lo streaming salva conti e accon-
tenta i palati. Soprattutto accon-
tenta quasi tutte le sensibilità.
Così Hollywood se non è più
caput mundi, divide. Per la de-
stra è la culla (e il portafoglio)
dei liberal e gli Oscar sono spes-
so un comizio del politicamen-
te corretto e un elogio dell’inclu-
sività. Per la sinistra l’occasione
di sollevare temi sociali e discri-
minazioni, di genere, razziali.
Eppure, il conservatore Ron De-
Santis vola a Los Angeles per
cercare voti e consensi.
Quest’anno alla mancanza di
nomi di artisti neri nelle nomi-
nation più quotate, sopperisco-
no asiatici e irlandesi in una ri-
definizione dei confini - interni
e all’estero - della proiezione e
della sensibilità hollywoodia-
na. Anche se il figlio prediletto,
Steven Spielberg, con The Fabel-
mans e Austin Butler per la sua
interpretazioni di Elvis in lizza
E
lvis di Baz Luhr-
mann con le suo otto
candidature agli
Oscar non solo ha re-
galato una delle due nomina-
tion italiane, quella ad Aldo
Signoretti che ha curato le ac-
conciature del film, ma ha
spedito nell’olimpo dei mi-
gliori attori il giovane Austin
Butler, classe 1991, tra i favo-
riti per la vittoria finale, an-
che se la competizione certa-
mente non manca: oltre a lui
corrono Brendan Fraser per
The Whale e Colin Farrel per
Gli Spiriti dell’Isol a.
Immaginava che sarebbe ar-
rivata questa nomination?
«Quandosi interpreta un per-
sonaggio come Elvis non si
pensa ai premi, l’unica cosa
che si ha in testa è cercare di
rendergli onore, di rispettare
la sua storia e di non delude-
re i suoi fan. La nomination
mi ha reso felice e orgoglio-
so, ma la cosa che mi ha fatto
capire di avere fatto un buon
lavoro è stato il messaggiodi
Priscilla Presley. "Austin, ora
“Elvis mi ha fatto capire
il lato oscuro della fama”
stai portando tu la fiaccola
dellagrandezza.Nonpotrem-
mo essere più orgogliosi di
te. La famiglia Presley ti
ama”».
Il film di Luhrmann non è un
documentario, non è una
biografia, non è un musical,
come lo definirebbe?
«È un monito sulla fama e sui
pericoli che porta con sé. El-
visha godutodi tutti gliaspet-
ti positivi della fama, ma an-
che di quelli negativi. Non
era accaduto a nessuno pri-
ma di lui, in quel modo. Non
c’era un libro delle istruzioni
daseguire o l’esempiodiqual-
che altro artista. Si è trovato
perso,soloadaffrontarequel-
lo che può essere un mostro».
Cosa ha imparato da Elvis?
«Ho interiorizzato il suo per-
corso e lo tengo sempre mol-
topresente. La famapuòoffu-
scarela percezione della real-
tà eportarti a fare errori fatali
come accaduto a lui. Sul pal-
co sei una dio, osannato da
migliaia di persone che pen-
dono dalle tue labbra. Ti sen-
ti onnipotente ma poi ti trovi
dasolo,nella tuastanza diho-
AUSTIN BUTLER tel e devi fare i conti con chi
ATTORE NEI PANNI sei veramente» .
DI ELVIS PRESLEY Quali sono stati i momenti
cruciali?
Per me il vero premio «In verità non mi sono mai
sentitocompletamentecredi-
è il messaggio bile nei panni di Elvis. Un mo-
dei Presley: “Non mento dove mi sono sentito
molto vicino a lui però c’è sta-
potremmo essere to. Quando abbiamo girato
più orgogliosi di te” l’esibizionedel ’68, con luive-
riera.Stavomale,avevo ibri-
vidi, lo stomaco in gola, ero
terrorizzato, avevo addosso
una pressione enorme. Poi
ho capito che erano le stesse
sensazionicheprobabilmen-
te aveva vissuto anche lui e
che era giusto che mi sentis-
si in quel modo. Ho cercato
di incanalare quell’energia
nella performance. Finita la
scena sono corso in cameri-
no,sfinito esudato, nelsilen-
zio assoluto. Mi sono guar-
datoallo specchioenelrifles-
so ho visto Elvis. È stato un
momento magico».
Certo il trucco e le acconcia-
ture di Aldo Signoretti devo-
no avere aiutato.
«Aldo Signoretti è un mae-
stro, un vero artista ed è
molto pignolo, dedicato.
Un perfezionista. Abbiamo
fatto migliaia di test sia per
il trucco che per i capelli,
provato infinite protesi fac-
ciali e parrucche. Ha sicura-
mente contribuito a render-
mi credibile». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

per la vittoria sono la quintes-

.

senza dell’America che unisce
Atlantico e Pacifico.
Michelle Yeoh, malese di ori-
gini cinesi, star di film di arti
marziali e d’azione, è ben altro
in Everything Everywhere All At
Once il film scritto e diretto da
Daniel Kwan e Daniel Schei-
nert, “i Daniels” che ha fatto in-
cetta di 11 nomination e ben pri-
ma raccolto 158 riconoscimen-
ti qui e là. La sua vittoria segne-
rebbe la prima volta di una asia-
tica con la statuetta d’oro. E da-
rebbe sia un calcio a un passato
in cui gli attori di origini orienta-
li erano snobbati o almeno sot-
tostimati, sia getterebbe una
vernice di fresco su una comuni-
tà che negli Stati Uniti è finita
bersaglio di attacchi per il Co-
vid in una sorta di caccia agli un-
tori manzoniana. Fra il marzo
del 2020 e il marzo del 2022 ci
sono state 11.400 azioni contro
americani di origini asiatiche, i
crimini d’odio sono cresciuti
del 339% nel primo biennio del-
la pandemia secondo i dati del
Center for the Study of Hate
and Extremism. Nonostante le
università della Ivy League e
della West Cost sono colme di
studenti asiatici e le società di Si-
licon Valley hanno orientali nei
posti apicali. Eppure solo giove-
dì per la prima volta in assoluto
c’è stato un party a Santa Moni-
ca di introduzione agli Oscar or-
ganizzato dalla comunità asiati-
ca. Ospiti la Nobel Malala e
Priyanka Chopra.
A Beverly Hills è arrivata inve-
Il ministro degli Esteri
ucraino contro
l’Academy
per il no a Zelensky
ce Catherine Martin, ministra
del Turismo di Dublino a rap-
presentare sette milioni di irlan-
desi che spingono L’isola degli
spiriti (9 nomination, fra cui be-
st actor, Colin Farrell) comme-
dia nera di Martin McDonagh,
regista anche lui in lizza. Gli ir-
landesi d’America si sono ritro-
vati in un locale a celebrare il lo-
ro orgoglio perché oltre all’Isola
degli spiriti ci sono altri 5 premi
che potrebbero finire a Dublino
magari per la gioia del presiden-
te Biden il più illustre dei discen-
denti che sta pianificando una
visita sull’isola per l’anniversa-
rio a metà di aprile degli Accor-
di del Venerdì Santo.
Il ministro degli Esteri ucrai-
no, Dmitry Kuleba, alla Bild ha
criticato la decisione dell’Acade-
my di non trasmettere un video-
messaggio di Zelensky. Fu così
anche lo scorso anno. «Ridico-
lo» premiare un film sulla guer-
ra come Niente di nuovo sul fron-
te occidentale (candidato anche
come miglior film straniero)
mentre c’è un conflitto vero in
Europa, ha detto alla Bild. A Hol-
lywood non si sono scomposti.
Due documentari, uno sugli or-
fani di guerra e quello su Naval-
ny, sono il linguaggio con cui il
cinema prende posizione e rac-
conta quel che accade. Disse Ze-
lensky nel 2019 in un incontro a
Monaco: «Volevo diventare fa-
moso per i miei film a Holly-
wood e invece sono diventato
famoso per una telefonata di
Trump». Quattro anni più tardi
e 380 giorni di guerra dopo, Hol-
lywood resta un tabù. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Combattenti e molestatrici
così cambiano i ruoli delle donne
I film in gara capovolgono stereotipi e mostrano nuovi punti di vista
Resta irrisolto il problema delll’assenza di registe nominate
FULVIA CAPRARA
L’
importante era tra-
sformare lo sguar-
do e, stavolta, al-
meno in questo, le
nomination alle attrici in corsa
per l’Oscar dimostrano che
qualcosa è cambiato. Resta irri-
solto il problema del numero
delle autrici in gara, i candida-
ti alla statuetta per la regia so-
no tutti maschi e, per trovare
firme femminili - oltre a Sarah
Polley che vede candidato il
suo Women Talking come mi-
glior film - bisogna valutare la
cinquina dei documentari, do-
ve, invece, si avverte l’inversio-
ne di tendenza, e quella dei cor-
tometraggi live-action, dove
brilla la speranza italiana Ali-
ce Rohrwacher. Le donne rac-
contate a i 95°Academy
Awards sono scatenate com-
battenti, molestatrici venerate
al vertice della carriera, madri
di famiglia che scelgono di an-
dare dove le porta il cuore, si-
gnore in lotta con le proprie di-
pendenze. Tipologie diverse,
che capovolgono stereotipi e
mostrano nuovi punti di vista.
Il più dirompente è quello di
Tar, in cui Cate Blanchett, smo-
king e bacchetta da direttrice
d’orchestra, mette in scena il
personaggio complesso di Li-
dia Tar dimostrando che la mo-
lestia non ha sesso e che, pri-
ma di tutto, vanno combattute
le piramidi del potere e gli osta-
coli che le donne, molto più de-
gli uomini, incontrano per sca-
larle: «La mia protagonista –
ha detto l’attrice, Coppa Volpi
all’ultima Mostra di Venezia –,
si ritrova a prendere decisioni
poco sagge a causa dell’esauri-
mento provocato dai processi
del sistema in cui è immersa.
Sei sul podio da donna e una
percentuale della tua concen-
trazione deve superare la con-
vinzione politica che sei lì in
quanto donna». Il regista
Todd Field fa eco a Blanchett,
parlando del suo incontro con
la prima violinista nella storia
della prestigiosa orchestra Fi-
larmonica di Monaco: «Mi ha
confidato le difficoltà che ha
dovuto affrontare nella sua
ascesa, cose che, in un milione
di anni, le sue controparti ma-
schili non avrebbero mai dovu-
to fronteggiare».
La rivale più pericolosa di
Blanchett è Michelle Yeoh
che, nelle previsioni delle ulti-
me ore, appare quotatissima
grazie alla prova in Every-
thing, Everywhere, All at Once
dove ingaggia una battaglia
senza fiato tra diverse dimen-
sioni temporali, rapporti fami-
liari, arti marziali. Una stupefa-
cente corsa a ostacoli che, do-
po una lunga e onorata carrie-
ra tra le acrobazie di Jackie
Chan e i voli plastici della Tigre
e il dragone , le cino-commedie
Sopra Michelle Yeoh lavandaia che
scopre di avere i superpoteri nel meta-
verso di Everything Everywhere All At
Once, sotto Angela Bassett Regina
Ramonda con Lupita Nyong'o Nakia
in Black Panther: Wakanda Forever
Alice Rohrwacher
“Le mie bambine cattive
perché osano ribellarsi”
«Q
uesto film è
un piccolo mi-
racolo» dice
Alice Rohrwa-
cher del suo Le Pupille, il cor-
to prodotto da Alfonso Cua-
rón che in molti danno per fa-
vorito alla vittoria agli Oscar
di domani. «Non ho scritto
niente per il discorso di accet-
tazione - dice scaramantica -
in caso di vittoria avrò 30 se-
condi, solo il tempo di qual-
che ringraziamento, che ho
già in testa. Sarò con mio pa-
dre, mia sorella Alba non è
potuta venire, è sul set». Ali-
ce Rohrwacher ieri sera all’I-
stituto Italiano di Cultura è
stata premiata insieme all’al-
tro candidato italiano Aldo
Signoretti, per le acconciatu-
re di Elvis e a Chiara Tilesi,
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA
IL CASO
Sopra Cate Blanchett in Tàr ha la par-
te di una direttrice d'orchestra caccia-
ta con ignominia dal podio per aver
molestato una musicista, sotto l’uni-
co film di una regista donna candida-
to, Women Talking di Sarah Polley
IL COLLOQUIO
davanti a una zuppa inglese
non riescono a reprimere la
fame. «Bambine cattive» per-
ché non offrono la torta a Ge-
sù come vorrebbe l'inflessibi-
le madre superiora (Alba
Rohrwacher). «La loro ribel-
lione si nutre di coerenza, di
perseveranza verso ciò che si
desidera. In questo senso, sì,
mi sento una di loro. Amo i
produttrice di Tell it like a wo- bambini, le bambine, non vo-
man, la cui canzone, Applau- levo metterle in competizio-
se, di Diane Warren, è in cin- ne fra loro, quindi non abbia-
quina. Le pupille si ispira «a mo mai rivelato chi fosse la
una lettera che Elsa Morante protagonista». Quello che
scrisse a Goffredo Fofi nel l’ha emozionata più di Holly-
1971 descrivendo un pranzo wood? L’incontro con Ste-
di Natale, con una torta, in ven Spielberg: «Sono cresciu-
un orfanotrofio maschile ma ta anche grazie a lui e ai suoi
io voluto farla diventare una film. Mi sono presentata con
storia di ragazze». 17 orfanel- il nodo in gola». A. CAR. —
le in un collegio di suore, che © RIPRODUZIONE RISERVATA
19
gettonatissime come Crazy
and Rich e le avventure fan-
tasy di Star Trek Discovery,
senza dimenticare il pas-
saggio nell’universo bon-
diano (nel Domani non
muore mai), porta Yeoh al
traguardo della nomina-
tion a 60 anni, particolare
non trascurabile visto che,
a Hollywood e non solo, riu-
scire a trovare ruoli in età
avanzata è, per le attrici,
una delle sfide più impe-
gnative: «Ho compiuto i 60
quest’anno – ha dichiarato
Yeoh – ed era passato un
bel po’ di tempo da un ruo-
lo da protagonista». Sul pia-
no della data di nascita la
battono altre campionesse
di empowerment femmini-
le, nella categoria delle
non protagoniste si fronteg-
giano due 64enni, da una
parte, Jamie Lee Curtis,
malvagia e letale nel clima
folle di Everything Every-
where All at once , dall’altra
Angela Basset, magnifica
Queen Raimonda in Black
Panther Wakanda forever ,
destinata a esaltare il ruolo
materno all’interno di una
storia che parla di dolore e
difficile elaborazione del
lutto. Con Blanchett e Yeoh
si misura, oltre a Ana de Ar-
mas, che in Blonde affronta
il mito Monroe e Andrea Ri-
seborough che in To Leslie
deve riconquistare l’affetto
del figlio che la rifiuta per-
ché alcolizzata, Michelle
Williams che, in The Fabel-
mans è la madre del prota-
gonista Sammy, disegnata
sul modello di Leah, la vera
madre di Steven Spielberg:
«C’è qualcosa in Michelle
che, per me, è molto fami-
liare – ha spiegato il regista
-, e non solo perché porta i
capelli corti come mia ma-
dre. Le ho proposto la parte
istintivamente, anche mia
madre ha dato la sua bene-
dizione e l’ha apprezzata».
In lizza per la statuetta al
miglior documentario spic-
cano i nomi di due registe,
Laura Poitras, vincitrice
del Leone d’oro all’ultima
Mostra di Venezia con All
the Beauty and the Blood-
shed , e Sara Dosa che, in Fi-
re of love ricostruisce la vi-
cenda di due scienziati fran-
cesi, Katia e Maurice Krafft,
viaggiatori alla ricerca, tra i
’70 e gli ’80, di vulcani attivi
da filmare.Tra passione e
coraggio, colate di lava e
crateri in esplosione, i due
sintetizzano, forse al me-
glio, l’’immagine ideale di
un rapporto uomo-donna
libero e paritario, quello a
cui, in fondo, oltre percen-
tuali e quote rosa, tutti do-
vremmo puntare. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

EF
ECONOMIA Piano Ue per l’industria, via il nucleare dalle tecnologie verdi. Giovedì l’ok
L’energia nucleare è stata stralciata dall’elenco del-
& FINANZA le tecnologie verdi strategiche per l’industria Ue. È
quanto risulta da una nuova bozza del Net-Zero In-
dustry Act, che la Commissione europea dovrebbe
presentare giovedì. Nella nuova versione del piano
industriale – ancora in fase di negoziazione e sog-
getto a modifiche –, Bruxelles conferma l’obiettivo
di produrre sul suolo europeo almeno il 40% della
tecnologia pulita di cui l’Europa ha bisogno per la
transizione verde, ma rimuove i target settoriali per
la produzione di pannelli solari, turbine eoliche, pom-
pe di calore ed elettrolizzatori. —

Silicon Valley
il grande crac
Migliaia di start-up a rischio liquidità già da domani per il fallimento della banca del Tech
i depositi non garantiti sfiorano il 90%, spuntano i primi fondi speculativi pronti a comprarli
la portata. Nel 2008 la Wa-
IL CASO La scheda shington Mutual Bank venne
ceduta in pochi giorni, ma la
ALBERTO SIMONI Indy Mac nel 2009 impiegò
CORRISPONDENTE DA WASHINGTON
1 otto mesi per trovare nuovo

L
a folla che venerdì si
è messa in fila davan-
ti al quartier genera-
le di Silicon Valley
Bank, a Santa Clara, per un
attimo ha messo da parte la
rabbia e ha riso, anche se
amaramente. È successo
quando un furgone portava-
lori della Brink si è avvicina-
to all’ingresso e ha dovuto at-
tendere un po’ più a lungo pri-
ma che la sbarra di alzasse.
L’autista è sceso, è entrato
nella banca e vi è uscito poco
dopo: la borsa che aveva in
mano sembrava vuota come
quando era entrato. Alla SVB
non c’era più liquidità. Su
Market Street, a San Franci-
sco, un addetto ha appeso un
cartello con un due giri di
scotch davanti all’ingresso:
andate alla filiale di Sand
Hill Road a Palo Alto. Nean-
che quella mossa è servita, la
In due giorni in fumo
100 miliardi in borsa
a causa dei timori
di contagio finanziario
SVB ha chiuso, fallita, il più
grande crac da quando nel
2008 la Washington Mutual
Bank restò senza depositi.
La SVB era la sedicesima
banca americana, sede in
California e ramificazioni
sin in Massachusetts e all’e-
stero, India, Canada e Re-
gno Unito soprattutto.
All’indomani del passag-
gio del controllo della SVB
sotto l’agenzia per la prote-
zione finanziaria e dei de-
positi, FDIC, si valuta l’im-
patto sul sistema finanzia-
rio dopo che in due giorni
sono andati in fumo 100 mi-
liardi di dollari.
Gli analisti ribadiscono che
questa vicenda non è parago-
nabile al caso Lehman Bro-
thers del 2008. Quella era
una banca sistemica, la SVB
ha dimensioni più ridotte e
una proiezione meno globale
anche se è la cassaforte da 40
anni del mondo della Silicon
Valley fra start-up, venture
capital, biotech e società di
assicurazioni sanitarie. Sen-
za contare le interazioni con
le aziende della Napa Valley
dei cui eventi promozionali –
catering, cocktail, cene ad
hoc con il management
management e proprietà. È
La banca un tempo che la SVB sembra
Fondata nel 1983, Svb era non avere: la banca è intrinse-
lo sportello delle startup camente connessa a migliaia
americane che le hanno af- di aziende e attività della Sili-
fidato oltre 180 miliardi con Valley già alle prese con
contrazioni del business e li-
2 cenziamenti. Secondo Sema-
for, i fondi speculativi si sareb-
Il fallimento bero fatti avanti dicendosi di-
A causa delle perdite sui sponibili a comprare i deposi-
bond in portafoglio, l’istitu- ti delle start-up bloccati per
to non è più riuscito a soddi- 60 centesimi di dollaro.
sfare i prelievi dei clienti La questione principale ri-
guarda la quantità di depositi
3 non garantiti nella pancia del-
la banca: alla fine del 2022
Il tentativo di salvataggio l’87,5% dei suoi 173 miliardi
Il fondo federale di tutela di dollari non era garantito.
dei depositi cerca compra- Perlopiù sono fondi di capita-
tori per l’intera società o GETTY IMAGES VIA AFP le di rischio e start-up tecnolo-
per le sue singole divisioni Silicon Valley Bank è fallita venerdì: era l’istituto che finanziava il mondo delle start-up del digitale giche, biotech e sanitarie che
la prossima settimana rischia-
dell’hi tech – SVB era diventa- Le filiali della SVB lunedì struttura è poco percorribile. no di non avere la disponibili-
ta principale sponsor. riapriranno. Ai dipenden- Si valuta invece lo spacchetta- tà per pagare gli stipendi ai di-
La Bank of England ha de- ti, sono 8200 in 17 filiali, è mento in Svb Securities, Capi- a g iorni i tag li pendenti. La FDIC ha detto
ciso di chiedere lo stato di in- arrivata una e-mail dalla tal e Private. La SVB è una
solvenza della SVB Uk e ha FDIC in cui si dice che la pa- banca appetibile che ha regi-
bloccato pagamenti e depo- ga per i prossimi 45 giorni strato profitti sino al tracollo Meta prepara La criptovaluta Circle
siti. I titolari dei conti fino a sarà una volta e mezza il lo- di questa settimana, determi- altri 11 mila rischia di perdere
85mila sterline verranno ro stipendio. Gli addetti, nato da un accumulo di obbli- licenziamenti
rimborsati da un fondo di ga- tranne quelli in posizione gazioni prima del rialzo dei i 3,3 miliardi
ranzia governativo ed è la chiave e i dipendenti delle tassi imposto dalla Federal affidati all’istituto
strada che a grandi linee ver- filiali, potranno continua- Reserve. Ha chiuso il bilancio Mark Zuckerberg aveva
rà seguita anche negli Stati re a lavorare da remoto. del 31 dicembre con 212 mi- annunciato che il 2023 sa-
Uniti con la FDIC. Ma a Lon- Nel frattempo, le autorità liardi di attivi anche se nelle rebbe stato l’anno dell’ef- che tutti i depositi assicurati
dra ostentano ottimismo sul della FDIC stanno già cercan- ultime 72 ore la fuga dei cor- ficienza per Meta. Ora si (ovvero quelli entro i 250mi-
pericolo di contagio per il si- do acquirenti sul mercato. L’i- rentisti e delle aziende per 42 prepara a tenere fede alla la dollari) sin da domani sa-
stema creditizio britannico. potesi di vendere l’intera miliardi di dollari, ha ridotto sua parola con un’ondata ranno accessibili. Per quanto
di licenziamenti, la secon- invece riguarda gli altri, la
da nei 18 anni di storia stragrande maggioranza, i
dell’ex Facebook. Secon- detentori otterranno un par-
do il Wall Street Journal, il ziale anticipo entro sette gior-
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA gruppo sta pianificando ni e quindi una garanzia sulla
L’assemblea ordinaria de “Il Monferrato nuovo Società Cooperativa” è convocata presso
la sede legale in Casale Monferrato (Al), Via Matteotti 9, il giorno 18 aprile 2023 alle ore un taglio equivalente a restituzione dei soldi restan-
15.00, in seconda convocazione (prima convocazione: 15 aprile 2023, stesso luogo, alle quello attuato a novem- ti. Non è chiaro però né quan-
ore 15.00) a porte chiuse. bre 2022. Allora gli esube- ti di questi soldi verranno re-
Ordine del giOrnO:
1. Presentazione e delibera circa l’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al
ri erano stati 11 mila, il cuperati e non sono certi nem-
31.12.2022 e dei documenti a corredo, proposta di destinazione dell’utile; 13% dell’organico della meno i tempi. È uno scenario
2. Varie ed eventuali. società, e avevano colpi- che rischia di travolgere centi-
In considerazione della riapertura dei termini di utilizzo della disciplina emergenziale to in piccola parte anche naia di start-up. Fra le società
contenuta nell’art. 3 comma 10-undecies del DL 198/2022 (c.d. decreto “Milleproroghe l’Italia. La nuova riduzio- più esposte c’è la Roku, la
2023), l’intervento in Assemblea si svolgerà esclusivamente tramite un rappresentante
designato, cui sarà possibile conferire delega ed istruzioni di voto su tutte o alcune Gli avvisi si possono ordinare telefonando al nr. verde
ne della forza-lavoro do- compagnia che produce box
vrebbe essere attuata in smart tv con un sistema ope-
800700800 con carta di credito
delle proposte all’ordine del giorno, con le modalità e nei termini descritti sul portale pagamento
www.ilmonferratonuovo.it più fasi,a cominciare dal- rativo diverso dagli altri. La
Il Presidente del consiglio di amministrazione Valeria Ameglio
ATTRAVERSO LO SPORTELLO LA STAMPA la prossima settimana. I società ha il 26% del suo con-
Via Lugaro 21 – Torino licenziamenti riguarde- tante (circa 490 milioni di dol-
dal Lunedì al Venerdì dalle 9,30 alle 13,00 ranno soprattutto i ruoli lari) depositato su conti della
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY Pomeriggio, Sabato, Domenica e Festivi: chiuso
Decreto n° 117/2020 del 12/03/2020
“non ingegneristici"e por- SVB. «Sono fondi non garanti-
INVITO A PRESENTARE OFFERTE MIGLIORATIVE
teranno alla chiusura o al ti», ha spiegato Roku in un co-
per l’acquisto del seguente LOTTO UNICO: nel Comune di Chieri (TO) - Via Rivalba n° 4 in
IMMOBILIARE VENDITA ridimensionamento di di- municato in cui si ammette
palazzina di civile abitazione composta di sei alloggi, elevata a tre piani fuori terra oltre a piano LIGURIA versi progetti. Fra questi come in questo momento la
interrato adibito a box auto e cantine, oltre a tre appartamenti in villetta a piano terreno: - Alloggio PIETRA LIGURE In una riservata dovrebbero figurare an- compagnia non sappia come
in villino distinto al Fg. 48 n. 723 sub. 4, cat. A/2 cl. 2 con annessa cantina e autorimessa palazzina a soli 300 metri dalle che alcuni dispositivi in- e quando recupererà quei sol-
spiagge proponiamo Trilocale con
distinta al Fg. 48 n. 723 sub. 14, cat. C/6 cl. 3; Importo offerto per l’intero lotto € 159.000,00 posto auto condominiale. APE V/A. dossabili studiati da Rea- di. Una delle vittime del crac
(centocinquantanovemila/00). La valutazione delle offerte ricevute e l’eventuale gara sull’offerta Euro 190.000. Fondocasa Pietra lity Labs, la divisione de- è Circle, emittente di stable-
Ligure 019.615951.
più alta (aumento minimo € 1.500,00 dunque offerta migliorativa deve essere pari o dicata al metaverso, che coin, ovvero le basi del merca-
maggiore a € 160.500,00) si effettuerà il giorno 21 aprile 2023 alle ore 15,00. Le offerte nel 2022 ha subito perdi- to di cryptovalute. Aveva de-
vanno depositate entro le ore 12,00 del 20 aprile 2023 presso lo studio del Notaio Diego te per 13,7 miliardi di positato sui conti della SVB
AJMERITO in Torino, Corso Vinzaglio, 19 (tel. 011.0463800 oppure Dott.ssa Marilena Fantinuoli
dollari. — 3,3 miliardi di dollari. —
011.434.29.86).Siti internet: www.astegiudiziarie.it e altri. (Cod. A4269386) www.manzoniadvertising.it
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DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 21

CI
LA STAMPA
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I PATRIOTI AL KARAOKE DELLA CATTIVA COSCIENZA

MASSIMO GIANNINI

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA intorno alle migrazioni “come strumento rà sempre in politiche restrittive sulla re- le la presidente della Commissione si gio-
di sostituzione etnica”. Alla paura che la golazione degli ingressi e la concessione cherà la riconferma.

A
vevamo creduto, con Flavia Peri-
na, che di fronte a quelle 76 vitti-
me, tra cui 23 bimbi con meno di
12 anni, le destre avrebbero archi-
viato o sospeso anche solo momentanea-
mente lo storytelling cattivista di questi an-
ni. Ci eravamo illusi che l’orrore di quei
corpi sul bagnasciuga e il fragore del pian-
to delle madri davanti alle piccole casse
bianche di Roqia e di Zhara, di Hakef e di
Hazif, avrebbero raffreddato il furore xe-
nofobo dei patrioti. Non è stato così. Ed è
stata la catastrofe, come scrive Vito Man-
cuso. A forza di ripetere “prima gli italia-
ni”, hanno smesso di essere umani. E quel-
lo straccio di pietas che gli è rimasta nell’a-
nima la Sorella d’Italia e il leader leghista
l’hanno tirata fuori solo dopo, nel giorno
sbagliato e nel posto sbagliato, intonando
abbracciati “La canzone di Marinella”, in
un toccante karaoke improvvisato per fe-
steggiare i gloriosi 50 anni del Capitano.
Non serviva il cuore grande di Faber, il
“poeta degli Ultimi”: bastava molto me-
no, per regalare giusto un briciolo di em-
patia e di calore a quei disperati, fuggiti
dai kalashnikov dei Taliban e dalle forche
degli Ayatollah. E proprio questo, in fon-
do, avevamo sperato: che Giorgia “sono
una donna-sono una madre-sono cristia-
na”, scossa almeno da quelle piccole vite
spezzate, alla fine avrebbe saputo marca-
re una distanza e una differenza rispetto a
Matteo “per-i-clandestini-è-finita-la-pac-
chia”. La speranza è stata tradita.
Ma col senno di poi, a ragionare sull’epo-
ca e l’epica sovranista, la domanda da por-
si ha senso solo se girata al contrario: per-
ché mai la presidente del Consiglio e il suo
partito avrebbero dovuto o dovrebbero
cambiare approccio e linguaggio sui mi-
granti? In effetti non c’è una sola ragione
che giustifichi un cambio di fase o di pas-
so. Salvatore Vassallo, nei “Fratelli di Gior-
gia” (Il Mulino), osserva che l’intera lettu-
ra “nazional-conservatrice” di FdI ruota
“nostra civiltà” sia assediata “da un inva-
sore, che prende le forme dell’immigrazio-
ne incontrollata e, attraverso di essa,
dell’islamizzazione”, cioè della “coloniz-
zazione strisciante da parte di un’altra ci-
viltà”. Questa teoria non è solo al centro
delle cosiddette “Tesi di Trieste” del parti-
to elaborate nel 2017. Ma è anche il cardi-
ne intorno al quale ruota da sempre il mes-
saggio politico-culturale di Meloni, che
proprio sulla lotta all’immigrazione ha co-
struito la rincorsa al Carroccio. “Più che
spiazzare il leader della Lega come domi-
nus sul tema dell’immigrazione (ruolo
che il Capitano ha acquisito da ministro
degli Interni nel governo gialloverde), Me-
loni deve accreditarsi presso l’elettorato
conquistato da Salvini dimostrando di
non essere meno intransigente contro gli
sbarchi e i crimini commessi dagli immi-
grati”. Obiettivo perseguito con successo,
soprattutto tra il 2015 e il 2019, quando la
Sorella d’Italia pubblicava sulla sua pagi-
na Facebook post belluini: “Basta con l’in-
ganno dell’accoglienza dei profughi! Solo
il 15% di chi sbarca ha diritto a una forma
di protezione internazionale, il restante
85% sono migranti economici e quasi tut-
ti uomini in età di lavoro”. Oppure, anco-
ra peggio: “Ecco perché la Sea Watch va af-
fondata e il suo equipaggio arrestato!”
(16 maggio 2019).
Erano quattro anni fa, si potrebbe obiet-
tare, e dall’opposizione solitaria Meloni è
passata a una maggioranza autoritaria.
Ma su questa frontiera poco o niente è
cambiato da allora. Il tonitruante comizio
al raduno di Vox a Marbella risale appena
al 13 giugno 2022. E lì la futura premier
tuonava contro “l’accoglienza buonista e
indiscriminata dei migranti” e contro “la
sinistra che ha steso loro i tappeti rossi sa-
pendo che quella manodopera a basso co-
sto avrebbe fatto concorrenza ai nostri la-
voratori”. Questo resta il brodo di coltura
di questa destra, che si riflette e si riflette-
della cittadinanza. E al centro del messag-
gio politico-elettorale e delle proposte di
governo di FdI (come recita un documen-
to del Dipartimento Nazionale Sicurezza,
Legalità e Immigrazione del partito) resta
e resterà sempre l’idea del “blocco nava-
le”, cioè “una missione militare europea,
realizzata in accordo con le autorità libi-
che, per impedire ai barconi di immigrati
di partire in direzione dell’Italia”. È stato
il mantra ossessivo di questi terribili dodi-
ci giorni di macabra danza sui morti di Cu-
tro, di cui persino il “questurino” Piante-
dosi si è appropriato: è colpa loro, non de-
vono partire, urgono accordi “con i Paesi
di provenienza”. Come se la Libia non fos-
se uno Stato fallito, e fosse davvero possi-
bile trattare con i capi-tribù che si combat-
tono quel territorio o con i trafficanti di
morte che torturano i profughi nei lager e
poi li imbarcano sulle carrette del mare.
In questi quattro mesi di governo delle
tre destre ci siamo ripetuti più volte: at-
tenzione, lei è meglio di loro, cioè dei suoi
alleati e dei suoi “camerati”. Dobbiamo ri-
crederci. Forse non è poi così vero. Per lo
meno non sul tema migranti, dove lei è in-
vece uguale a loro. Al punto da isolarsi an-
cora di più in un’Europa già spappolata di
suo, come si è visto al vertice dei ministri
degli Interni di giovedì scorso, quando
sul tavolo del Consiglio Affari Interni
dell’Ue le cancellerie di Germania, Fran-
cia, Austria, Belgio e Danimarca hanno re-
capitato una lettera congiunta contro l’I-
talia, sotto accusa perché in grado di regi-
strare nel sistema del Trattato di Dublino
solo il 10% delle domande dei richiedenti
asilo arrivati nel nostro Paese. Per carità,
sul dramma migratorio l’Unione è indifen-
dibile quasi quanto noi. E saremmo inge-
nui a fidarci troppo del sostegno di Ursu-
la von der Leyen, che cerca di comprare a
poco prezzo il sostegno dei conservatori
europei guidati da Meloni in vista della
campagna elettorale del 2024, nella qua-
Non sottovalutiamo certo l’emergenza e
l’urgenza di gestire il fenomeno migrato-
rio, di stabilire regole e di fissare limiti per
una buona e giusta integrazione, nel rispet-
to delle leggi dello Stato e della Costituzio-
ne. Non pretendiamo più nulla dalla presi-
dente del Consiglio, perché ormai abbiamo
imparato a riconoscere la “matrice” identi-
taria e politico-culturale e siamo ragione-
volmente convinti che non cambierà. Ma
non vogliamo più sentire le sue clamorose
bugie, come quando asserisce che “siamo il
Paese che accoglie di più in Europa”, o che
“ha passato ogni singolo giorno di questi ul-
timi anni a occuparsi di questo problema”.
E vorremmo capire meglio cosa intende il
sottosegretario Mantovano, quando annun-
cia “dobbiamo riscrivere la Bossi-Fini”, uni-
ca legge d’Occidente che ha introdotto in
un ordinamento il reato di “immigrazione
clandestina”. Per il resto, avremmo biso-
gno di attivare davvero corridoi umanitari.
Di riconoscere che esiste un diritto univer-
sale dell’uomo a migrare. Di accettare il
principio che i migranti non siano solo brac-
cia per lavorare o contributi da versare, uti-
li al nostro Welfare devastato dal crollo de-
mografico. Non dimentichiamo la lezione
di Primo Levi, quando segnalava “l’infezio-
ne latente” che si diffonde “negli animi” al-
lorché individui o popoli comincino a consi-
derare più o meno consapevolmente che
“ogni straniero è un nemico”. E ci ricordia-
mo quella di Liliana Segre, spiegata splendi-
damente da Daniela Padoan (“La stella po-
lare della Costituzione”, Einaudi): quando
l’identità nazionale si fa confine, muro, bar-
riera, produce ancora oggi “guerre, pulizie
etniche, cimiteri marini, luoghi di confina-
mento e masse crescenti di profughi, rifu-
giati, scartati: la schiuma della Terra”. Vite
a perdere, come quei peluche rimasti sull’a-
sfalto a imperitura memoria. A Cutro quel-
la schiuma gonfiava le onde, e noi non l’ab-
biamo voluta vedere. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

SU QUESTA SPIAGGIA NON SI VEDE L’EUROPA

GIORGIA LINARDI

È
plumbea Steccato di Cutro, si sen-
te il peso del cielo addosso appena
scesi dagli autobus che hanno por-
tato migliaia di persone da tutta
Italia su quella spiaggia, dove il mare è an-
cora arrabbiato e continua a sputare cor-
pi, inesorabile. A riva i familiari li attendo-
no e chiedono di non dimenticarsi dei loro
cari dispersi in mare.
Un ragazzo siriano si batte il petto per
non essere riuscito a soccorrere il fratelli-
no, mangiato dal senso di colpa dopo che
la madre glielo aveva affidato. Non ha con-
cluso il suo intervento davanti alla folla so-
lidale radunatasi sulla costa: il dolore gli
ha tolto le parole.
Ho le scarpe ancora piene della sabbia
di Steccato di Cutro e provo di nuovo quel-
lo strano senso di nausea di quando, dopo
un soccorso su un naufragio anni fa, mi re-
starono sui palmi brandelli di pelle ustio-
nata di una ragazza annegata, che aveva-
mo cercato di rianimare invano. È il senso
di impotenza ad essere nauseabondo. Il
peso del trovarsi tra i resti di un naufragio
che forse si poteva evitare. Il pensiero che,
guardando verso il mare, arriva a
mani vuote a chi è ancora immerso
nel fondale, alle 73 vittime di un al-
tro naufragio avvenuto dieci giorni
prima di quello di Cutro, di cui non
si sa nulla perché il mare le ha travol-
te lontane dalle nostre coste, e l’em-
patia mossa dall’umano “feticismo” del ca-
davere non arriva sulla spiaggia a stringer-
ci lo stomaco fino a commuoverci. A colo-
ro che sono in balìa del mare proprio ades-
so, in attesa di soccorso, alle persone che
vi si troveranno perché la politica (an-
ti-)migratoria italiana ed europea non ha
intenzione di cambiare, anzi.
L’Europa si limita al voyeurismo con il
dispositivo aereo Frontex che - ormai per
prassi - osserva i disperati dal cielo come
uno sciacallo senza tendere una mano. Il
governo Meloni si presenta a Cutro senza
guardare in faccia i sopravvissuti e i fere-
tri dei loro familiari, e li colpisce alla schie-
na con la politica del manganello che ri-
sponde alla tragedia peggiorando la condi-
zione di chi arriva in Italia per disperazio-
ne con un altro decreto-scarabocchio, do-
po quello contro le ONG che lascia il sere espulsi; e utilizzato propagandistica-
mare sgombero di navi. La guardia mente lo strumento dei decreti flussi co-
costiera è intervenuta su decine di me specchietto per le allodole, in quanto
casi, ma non basta a far fronte agli ol- di fatto non rivolti a chi comunque verrà
tre 5000 arrivi degli ultimi giorni, sfruttato in Italia. Laddove la politica si è
tra cui oltre 40 imbarcazioni di fortu- mostrata insufficiente e inadeguata dinan-
na avvistate dall’aereo di Sea-Wat- zi all’enormità di questa tragedia, la socie-
ch, mostrando ancora una volta che il soc- tà civile ha invece provato a rispondere
corso in mare sia quanto mai urgente men- nel nome della dignità. Si è data la forma
tre resta insufficiente. Intanto le navi del- di un abbraccio attorno ai sopravvissuti,
la società civile sono bloccate dal decreto quasi a difesa da un governo che nasconde
ONG e l’Italia – nelle ore in cui a Cutro si dietro una retorica vuota l’altissimo e gra-
manifestava con i sopravvissuti al naufra- vosissimo costo umano delle sue politi-
gio - ha affidato il soccorso di 47 persone che, promette il rimpatrio dei corpi anne-
ai libici, di fatto facilitando un respingi- gati e poi prova a rapirli senza il consenso
mento illegale. dei familiari, abbandona questi ultimi al
A Cutro i Ministri non potevano che par- loro dolore sulle panchine di un hangar e
lare di salvare vite in mare, ma hanno fat- non ha il coraggio di fermarsi a guardare
to tutt’altro: hanno chiamato “traffican- le bare che nel silenzio ribadiscono la sco-
te” chi ha le mani legate a un timone; an- moda verità che nel Mediterraneo non ci
nunciato di voler togliere la protezione si può girare dall’altra parte o si rischia di
speciale che aumenterà la condizione “fan- uccidere per omissione. Ma “l’umanità
tasma” – scevra di ogni diritto – di miglia- semplicemente non funziona” recita la
ia di persone migranti; rinforzato i lager scritta in pennarello nero su un cartone al
detti centri per il rimpatrio, per cui non collo di un manifestante. —
servirà più la convalida del giudice per es- © RIPRODUZIONE RISERVATA

.
22 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

C
Addio all’architetto Piero Sartogo
CULTURA È morto a 88 anni, in ospedale a Roma, l'architetto Piero
Sartogo. Ne ha dato notizia Nathalie Grenon, sua partner
nella professione e nella vita. Tra le sue opere più note, l'am-
basciata d'Italia a Washington e la Chiesa del Santo Volto
di Gesù a Roma. Sartogo sarà cremato e celebrato con una
LIBRI • ARTE • MOSTRE • SOCIETÀ cerimonia laica a cui parteciperanno amici e colleghi. —

L’INTERVISTA

Franco Bernabè
Attenti ai baroni In un saggio il manager invita la politica
a salvare la rivoluzione tecnologica

digitali
dagli oligarchi del web
“Prima o poi servirà qualcuno
che faccia come Roosevelt con Rockefeller
smembrando i monopoli”

GABRIELE DE STEFANI

«L
a politi-
ca deve
salvare
la rivo-
luzione
digitale
dai baroni del digitale. Oligar-
chi come Elon Musk e Mark
Zuckerberg gestiscono un po-
tere enorme con incredibile
leggerezza». Franco Bernabè
da quarant’anni è ai vertici dei
colossi di Stato, da Eni a Tele-
com fino all’ex Ilva. Cioè in
quello snodo tra politica, finan-
za e industria che ha segnato il
capitalismo italiano. Tenendo
tutto insieme in un “balance of
power” in cui ogni potere limi-
ta l’altro e nessuno può fare da
sé. Tutto all’inverso degli equi-
libri dell’era del capitalismo di-
gitale, in cui pochissime com-
pagnie sono al di sopra della
politica e delle regole, incon-
trollabili fino a poter determi-
mocratizzazione attraverso
la circolazione delle informa-
zioni. Vincono le fake news e i
discorsi di odio. È una tecno-
logia incompatibile con la de-
mocrazia?
«È una tecnologia da riportare
alle origini, cioè alle utopie dei
suoi profeti che ci vedevano
uno strumento di emancipa-
zione e uguaglianza. Il proble-
ma, di nuovo, è politico: per la
prima volta siamo davanti a
una rivoluzione industriale
che si è sviluppata senza rego-
le.Non era mai successo prima
ed è successo proprio con la
tecnologia più invasiva che sia
maistata inventata».
La rabbia di chi paga il conto
Franco Bernabè, 74 anni, presi- delle diseguaglianze fin qui
dente di Acciaierie d’Italia ha alimentato i populismi,
ed ex ad di Eni e Telecom ma non ha spostato gli equili-
bri. La spinta alla politica arri-
verà dagli sconfitti della rivo-
luzione digitale?

nare le nostre vite. Bernabè
nel suo ultimo libro (Profeti,
oligarchi e spie. Democrazia e
società nell’era del capitalismo
digitale scritto con Massimo
Gaggi ed edito da Feltrinelli)
denuncia i rischi della rivolu-
zione digitale per la democra-
zia e dice alla politica di fare
presto. A riprendersi il suo pri-
mato finito nelle mani della
tecnologia, a non avere paura
degli oligarchi del web.
In che senso considera la de-
mocrazia a rischio?
«Delle minacce degli algoritmi
sappiamo tutto: l’intrusione
nella sfera privata, il condizio-
namento in qualunque scelta
di vita, la dipendenza, la chiu-
sura mentale indotta sugge-
rendo sempre lo stesso tipo di
notizie. Ma il problema, con il
passare del tempo, è diventato
semprepiù politico».
Che cosa intende dire?
«I media hanno sempre in-
fluenzato le democrazie, ma
constampa e televisione ilmit-
tente è trasparente. E soprat-
tutto ci sono regole che obbli-
gano a presentare opinioni di-
verse.Ildigitalechiudeildibat-
tito, per questo la politica deve
fare il suo mestiere e avere la
forza di imporre delle regole.
Prima che, con l’intelligenza
artificiale, sia troppo tardi».
Le grandi democrazie non rie-
scono a imporsi: i colossi del
web sono più grandi di loro.
La tecnologia ha battuto la po-
litica.
«L’Europa ci sta provando, ma
“
Il rischio
I media hanno
sempre influenzato
le democrazie
ma il digitale
chiude il dibattito
e non ha regole
L’origine
lo strapotere di Big Tech può
Bisogna tornare esserelimitato solo daun inter-
alle utopie che vento deciso degli Stati Uniti,
vedevano internet perchéil motoreèlà.Mal’Ame-
rica nonci staneanche provan-
come strumento do, le piattaforme sono troppo
di emancipazione forti. Lo stesso Obama, che pu-
re èstato il presidente piùdeci-
e uguaglianza so, ne era pienamente condi-
zionato, fin dentro il suo comi-
L’illusione tatoelettorale.Oraperòla con-
sapevolezza sta crescendo a
Il digitale promette tutti i livelli».
Lei scrive che Zuckerberg e
di far nascere reti Musk gestiscono un potere
sociali, poi però enorme con incredibile legge-
finisce per creare rezza. Che cosa intende dire?
«Non sono pienamente consa-
un grande livello pevolidi checosahanno inma-
di isolamento no.Irridonoleregoledemocra-
tiche, sono inebriati dall’idea
del primato della tecnologia
che,come diceval’expresiden-
te di Google Eric Schmidt, cor-
re nove volte più veloce della
politica».
Ma decidere le regole sulla li-
bertà di espressione su un so-
cial network significa fare po-
litica, non è solo business.
«Glioligarchidel web sono riu-
sciti a trasformare il free spee-
ch nell’alibi dei potenti: sicco-
me ciascuno deve poter dire
quello che vuole, allora vale
tutto. Dal controllo dei dati al-
lo strapotere degli algoritmi:
un far west a vantaggio di po-
chi. Ma prima o poi servirà
qualcuno che imiti Theodore
Roosevelt,un presidente dide-
stracheungiornoandòda Roc-
kefeller e gli disse che avrebbe
smembrato il monopolio della
Standard Oil nel settore petro-
lifero, perché questo era l’inte-
resse del Paese. È l’uso legitti-
mo della forza che Max Weber
riconoscevaallo Stato».
Il digitale ha fatto esplodere
le diseguaglianze e ha tradito
la promessa della grande de-
Il libro
Franco Bernabè
Massimo Gaggi
Profeti, oligarchi e spie
Democrazia e società nell’e-
ra del capitalismo digitale
Feltrinelli, pp. 320, euro 22
«I movimenti ci sono stati in
questi vent’anni, penso ai gi-
let gialli o a Occupy Wall
Street. Ma sono sempre stati
effimeri e senza consistenza
politica, perché nati sul web e
dunque per definizione desti-
nati a durare poco. Nulla a
che vedere con i grandi movi-
menti ideologici dei due seco-
li scorsi, costruiti su una base
popolare diffusa. Eppure oggi
ad essere penalizzato è soprat-
tutto il ceto medio, istruito,
consapevole».
Il digitale fiacca anche i suoi
oppositori.
«Sì, perché promette di far na-
scere reti sociali, poi però fini-
sce per creare un grande livel-
lo di isolamento».
Ma avrà anche fatto cose buo-
ne.
«Si lavora e si lavorerà sempre
meno, secondo una tendenza
strutturale che il capitalismo
hafin dallesue origini.Poi il di-
gitale ha diffuso conoscenze e
informazioni, ma anche qui in
maniera profondamente dise-
guale».
In che senso?
«Chi ha gli strumenti cultura-
li per non farsi condizionare
dalle storture del web ha po-
tuto sfruttare l’accesso alle
informazioni nel senso mi-
gliore. Gli altri no. E così si è
creata una ulteriore forbice,
questa volta culturale, tra
chi sta ai piani alti della so-
cietà e chi invece è costretto
a inseguire».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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 DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 23

Scavi a Fano, forse scoperta la Basilica di Vitruvio
La Basilica di Vitruvio, architetto attivo nella seconda metà del I secolo a.C,
citata nel suo trattato De Architectura, potrebbe essere stata finalmente
trovata. Proprio in via Vitruvio, nel centro di Fano (Pesaro Urbino), in un
cantiere edile per la ristrutturazione di un condominio, sono stati trovati i
resti di un importante edificio con funzione pubblica di epoca romana. Que-
sto nell'area in cui, secondo alcuni, sarebbe localizzata la celebre basilica,
di cui Vitruvio parla nel trattato diventato un punto di riferimento. I funzio-
nari della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Ancona-Pe-
saro Urbino e il Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale hanno ese-
guito delle rilevazioni con un drone sui resti di un importante edificio pubbli-
co romano ricco di marmi pregiati. Al momento si tratta di cinque ambienti
che fanno pensare a una costruzione molto articolata, una parte della qua-
le però è sotto dei palazzi moderni, e quindi non sarà accessibile, altrimenti
bisognerebbe abbattere parte del centro di Fano. —

IL GRANDE SCRITTORE AMERICANO

canzoniere
italiano Paul Auster malato di tumore
LUIGI MANCONI
TÊTES DE BOIS
la moglie: è come stare su una fune
Il jingle De Cecco
2023
L’annuncio di Siri Hustvedt, anche lei romanziera, su Instagram
È quasi mezzogiorno
“Siamo entrati in Cancerland, per noi implica vicinanza e separazione”
facciamoci una pasta MIRELLA SERRI
facciamo la De Cecco / Il massimo per me

«O
rigorosamente essiccata ra è ri-
lentamente bassa la temperatura cove- I precedenti
come tiene la cottura/e conserva il profumo il sapore ed il colore rato in
è pronta e qua arriva Can una cli-
ma che eleganza, con il papillon nica di
New

I
l testo riportato qui sopra to “teatrale”: non solo per- York, siamo entrati nella nostra
è quello del jingle pubbli- ché prevede il canto, il recita- Cancerland»: in un post, Siri
citario del prestigioso to e il fischio, ma anche per Hustvedt, moglie dello scritto-
marchio della pasta ab- la struttura scenico-narrati- re statunitense Paul Auster e an-
bruzzese De Cecco, crea- va del brano. Scansione ch’essa romanziera, racconta il
to nel 1886. Il messaggio drammaturgica che si espri- tumore di uno dei maggiori pro-
promozionale conserva, del- merà al meglio ne Lu Pisce tagonisti della letteratura ame-
le parole originarie, solo «pa- Spada: e non si dimentichi ricana contemporanea. «Sono Hanif Kureishi
pillon», ma la musica che lo l’esperienza teatrale di Mo- stata lontana da Instagram per A dicembre scorso lo scrittore
accompagna è inconfondibi- dugno, specie con Rinaldo in un po’ - spiega Hustvedt - l’ulti- inglese, 68 anni, è stato operato
le ed evoca Vecchio Frac, inci- campo. mo mio messaggio risale a di- alla colonna vertebrale a Roma
so per la prima volta da Do- In questo caso, si tratta di cembre», ovvero a quando la raccontando su Twitter: «Non
menico Modugno nel 1955. una commedia musicale ve- malattia di Auster è stata dia- so se potrò tornare a camminare
Già il titolo della canzone ra e propria ed è, di conse- gnosticata e lo ha costretto al ri- o a tenere in mano una penna»
è problematico: alla SIAE vie- guenza, qualcosa di molto di- covero presso il Memorial
ne depositato come Vecchio verso dal Teatro canzone di Sloan-Kettering Cancer Center
frak, ma poi verrà chiamato Giorgio Gaber, dove l’autore di New York,
con il titolo Vecchio frack o milanese trovava spazi ampi uno dei centri
Vecchio Frac (e e tempi lunghi più famosi nel
altrettanto per quei suoi mondo per la ri-
spesso L’uomo contes philoso- cerca e le terapie
in frac). Non phiques. delle neoplasie.
ho alcunché da Vecchio Frac Lo scrittore,
ridire sull’uso ha una conclu- nato a Newark nel 1947, nei
pubblicitario sione secca e te- suoi libri ha sempre approfondi-
di una musica, nera allo stesso to le angosce dell’uomo con- Alessandro Baricco
qualsiasi musi- tempo: «Adieu temporaneo, le sue nevrosi, la Il 22 gennaio 2022 a 63 anni lo
ca, ma colpi- adieu adieu sua ricerca del senso dell’esi- scrittore torinese ha annuncia-
sce, in questa adieu/Addio al stenza, seguendo il filone trac- to di avere la leucemia postan-
occasione, l’o- mondo/Ai ri- ciato dai grandi maestri Franz do su Instagram una foto del
perazione di cordi del passa- Kafka, Samuel Beckett e Albert Circolo Pickwick di Charles Dic-
straniamento to/Ad un so- Camus. Un ruolo particolare kens, di un pc e di un’agenda
realizzata. Domenico Modugno gno mai sogna- nei suoi libri è giocato dal senso
Il messaggio to/Ad un atti- della catastrofe imminente, dal
pubblicitario è un invito alla mo d’amore/Che mai più ri- terrore della perdita del lin-
degustazione, il brano di Mo- tornerà». Una curiosità: la guaggio, del denaro e della ca- Il post
dugno è né più né meno che censura dell’epoca volle che pacità di comprendere. Inoltre
il racconto di un suicidio. Ri- quel «un attimo d’amore» centrali sono il caso, il destino e Il post su Instagram
peto: tutto legittimo, ma re- (forse allusivo di un rappor- le coincidenze, come appare in cui Siri Hustvedt,
sta questa sensazione di im- to fisico) venisse sostituito evidente nel suo romanzo La moglie di Paul Auster
pazzimento del senso, dove da: «un abito da sposa primo musica del caso. Buona parte e scrittrice anche lei,
anche quella parola condivi- ed ultimo suo amor». dei suoi racconti è ambientata annuncia che il mari-
sa - «papillon» - risulta stra- Nonostante il tema tragi- nella Grande Mela, di cui è con- to è stato colpito da
volta. Nella canzone, è il se- co, la musica di Vecchio Frac siderato uno dei massimi canto- un tumore a dicem- Maurizio De Giovanni
gno di una eleganza raffina- trasmette serenità e compo- ri. Ma Auster non è solo scritto- bre: «Alcune persone Dopo l’infarto del 13 luglio
ta e un po’ malinconica, men- stezza. Accompagnandosi re, bensì anche noto saggista, sopravvivono e altre 2022 il giallista, 64 anni, ha rac-
tre nella pubblicità risulta con la sola chitarra, Modu- sceneggiatore, poeta e perfino muoiono. Vivere vici- contato la sua esperienza finita
un’eccentrica manifestazio- gno si propone come un au- regista, attore e produttore ci- no a questa verità bene su Facebook: «Batte. Bat-
ne di vanità fuori luogo. In- tentico cantastorie; e il fi- nematografico. cambia la tua realtà» te ancora. Non che abbia mai
somma, indossare un papil- schio che introduce il brano, «Penso che sarebbe terribile smesso, naturalmente»
lon per mangiare un piatto di che separa le due parti del essere soli a Cancerland - scri-
pasta può apparire sì, come racconto e che lo conclude, ve la moglie nel post -. Essere Uno dei libri più belli di Paul ci mesi. Nel suo corpo sono sta- Gli eroi di Auster si trova-
un solenne atto di devozione sottolinea ancora di più que- accanto a chi ha il cancro ed è Auster è Diario d’inverno, il cui te individuate notevoli quanti- no spesso ad essere sogget-
verso un cibo eccelso, una ce- sta caratteristica. bombardato dalla chemiotera- fulcro è costituito dal raccon- tà di stupefacenti e per questo ti/oggetti di progetti imper-
lebrazione gastronomica, *** pia implica un’avventura di vi- to del corpo e delle sensazioni è stato accusato di omicidio scrutabili. «Credo che il mon-
ma può risultare anche un Il brano armonicamente è cinanza e di separazione, biso- che lo attraversano e lo segna- colposo il figlio di Paul, Da- do sia pieno di strani eventi.
po’ ridicolo. semplice per rendere ancor gna essere abbastanza vicini no, malattie incluse: «Fuori l’a- niel. A sua volta Daniel, 44 an- La realtà è molto più miste-
L’interpretazione che Mo- più efficace il racconto, co- per capire e abbastanza lonta- ria è grigia, quasi bianca, il so- ni, padre di Ruby, è stato ritro- riosa di quanto non avessi-
dugno offre di Vecchio Frac è me si conviene nella musica ni per poter dare un aiuto ge- le non si vede. Ti domandi: vato senza vita, a causa di una mo mai creduto», ha scritto il
magnifica: calligrafica e po- popolare: e rimanda in qual- nuino. È come camminare su quante mattine restano? Una overdose, in una stazione del- romanziere. Questo senso
tente. Ovvero attentissima che modo alla tradizione del- una fune, e non è facile. Ma è il porta si è chiusa, un’altra si è la metropolitana di Brooklyn, del mistero si avverte in mol-
al suono e alla pronuncia di lo stornello. La strofa è in vero lavoro dell’amore». Que- aperta». Parole sul suo rappor- tre giorni dopo essere stato ri- te sue opere, come ad esem-
ogni parola, com’è sempre tonalità minore con un anda- sto messaggio di Hustvedt ha to con il dolore fisico e l’aldilà. lasciato su cauzione. Un susse- pio la Trilogia di New York,
nello stile da dicitore del mu- mento melodico più articola- provocato moltissime reazio- Nel caso di Auster vi è un guirsi di tremendi avvenimen- Moon Palace, Leviatano e In-
sicista pugliese, ma trasci- to, mentre il ritornello è in ni sui social. Come è capitato drammatico fattore che ha ac- ti che hanno debilitato moltis- visibile. Questa volta tocca a
nante, per quel ritmo inter- tonalità maggiore con una ad altri scrittori che hanno par- centuato la partecipazione e simo il maestro del postmoder- lui in carne e ossa confrontar-
no che fa emergere da ogni melodia semplice per gradi lato del loro male, tra i quali la commozione alla notizia nismo americano. «Il cancro è si con un nemico nascosto e
verso. Come spesso gli acca- congiunti.— Hanif Kureishi e Alessandro della sua malattia. Solo pochi diverso per ogni persona - impenetrabile, mentre sui so-
de, è un’interpretazione mol- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Baricco, la sofferenza di un ar- mesi fa, lo scrittore è stato col- commenta ancora Siri Hust- cial si susseguono le dichiara-
tista amato spinge i suoi letto- pito da due ravvicinati e terri- vedt da sensibile scrittrice - tut- zioni di vicinanza e di solida-
Pubblichiamo la 22ª puntata di Canzoniere italiano
ri a una sorta di identificazio- bili lutti. Per prima è scompar- ti i corpi sono simili ma non ce rietà.—
un brano musicale per raccontare il nostro tempo
ne radicale e profonda. sa la nipotina Ruby di soli die- ne sono due uguali». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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24 SPECIALE LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

Libertà è ricerca e difesa della pace

Il conflitto in Ucraina, la tirannia e la giustizia al centro dell’ottava edizione di Biennale Democrazia

«B
iennale Demo-
crazia 2023 ri-
parte dalla li-
bertà. Che,
con l’uguaglianza, costituisce il
fondamento stesso della demo-
crazia, tanto che l’affermarsi
delle libertà civili, il consolidar-
si dei diritti politici e il progressi-
vo allargamento dei diritti so-
ciali sono processi paralleli, ne-
cessariamente connessi gli uni
agli altri». Le parole di Gustavo
Zagrebelsky, ideatore e presi-
dente della manifestazione cul-
turale ben spiegano il leitmotiv
dell’ottava edizione - “Ai confi-
ni della libertà” - in programma
da mercoledì 22 a domenica 26
marzo. Il cartellone prevede ol-
tre cento incontri, duecento-
venti ospiti italiani e internazio-
nali, cinque mostre e il contribu-
to di centocinquanta volontari.
In cinque giorni, una rifles-
sione a partire da quattro itine-
rari tematici, diverse prospetti-
ve per discutere e ragionare at-
torno ai grandi temi che riguar-
dano la libertà, a cui quest’an-
no si andranno ad aggiungere
le sezioni Democrazia Futura,
dedicata ai giovani e alle scuo-
le, e Democrazia Diffusa, realiz-
zata con le principali realtà cul-
turali del territorio.
Dalla guerra alla pandemia
fino alla crisi ambientale, il te-
ma della libertà e delle sue ri-
vendicazioni non è mai stato co-
sì centrale come oggi. Come ri-
cordato dallo stesso Zagrebel-
sky, «la libertà e la democrazia,
che ad alcuni erano sembrati
destino ineluttabile dell’umani-
tà, sono apparsi improvvisa-
mente valori di parte, produ-
cendo spesso pericolose sempli-
ficazioni e ricordando dramma-
ticamente il monito che fu di
tanta parte dei pensatori mo-
derni, così come dei padri
dell’Unione Europea, secondo
cui nessuna libertà è possibile
senza la pace».
Si comincia mercoledì 22
marzo. Alle 17,30 al Teatro Ca-
rignano, con un dialogo fra la
giornalista e attivista turca Ece
Temelkuran e la reporter e scrit-
trice Francesca Mannocchi. Ti-
tolo: “Come nasce una dittatu-
ra”. La mattina di mercoledì, al-
le 10, nell’ambito di Democra-
zia Futura alla Casa del Teatro
Ragazzi e Giovani, si terrà lo
spettacolo “Il gioco dei destini
scambiati” che affronta il tema
della giustizia e della tirannia.
La giornata inaugurale si chiu-
derà alle Ogr con Il giorno del
giudizio, spettacolo di e con
Giancarlo De Cataldo, che inda-
ga la figura del giudice. Appun-
Gustavo Zagrebelsky, ideatore e presidente della manifestazione tamento conclusivo domenica
26 marzo alle 21 sempre alle
Ogr con lo spettacolo Mosca
1966. Processo alla letteratura,
di e con Ezio Mauro, che raccon-
ta l’incredibile storia di Andrej
Sinjavskij e Julij Daniėl, due
scrittori russi che sfidarono il re-
gime sovietico usando la più
sottile delle armi: la parola.
Tra gli ospiti internazionali,
l’esperto di politica e cyberspa-
zio Stéphane Grumbach, la filo-
sofa della scuola di Francoforte
Rahel Jaeggi; Xavier Tabet, ita-
lianista da Parigi, Isabelle Ferre-
ras, autrice del Manifesto del la-
voro, il direttore de La Stampa
Massimo Giannini e il docente
Alessandro Barbero. Sono atte-
si a Torino, sabato 25 marzo,
anche Fedez e Luis Sal, con il lo-
ro podcast Muschio Selvaggio,
che avrà come ospite proprio
Zagrebelsky. L.D.P. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INTERVISTA/1

Amedeo Balbi
Il futuro è determinato dalle nostre scelte
riflettiamo su quanto siano indipendenti
Il docente di astronomia e astrofisica a Tor Vergata interviene sul tema del libero arbitrio
l’incontro, venerdì 24 marzo al teatro Carignano: “Solo con il dialogo si trovano soluzioni”

LEONARDO DI PACO ghi che potrebbero accoglie-

re l’essere umano mentre

«L
a questione
del libero arbi-
trio ci riguarda
direttamente e
impegna da secoli i più grandi
pensatori, senza una soluzio-
ne. Per questo è importante
continuare la conversazione
su questo tema». Professore di
astronomia e astrofisica al di-
partimento di Fisica dell’Uni-
versità Tor Vergata di Roma,
autore di oltre 100 articoli
scientifici, collaboratore
(nell’ambito dell’esperimento
Maxima) del premio Nobel
per la Fisica George Smoot, di-
vulgatore scientifico ma anche
autore di numerose pubblica-
zioni per il grande pubblico,
Amedeo Balbi, sarà fra i prota-
gonisti della prossima edizio-
ne di Biennale Democrazia.
Il docente – che di recente
ha pubblicato il suo ultimo li-
bro Su un altro pianeta: C’è un
futuro per l’umanità fuori dal-
la Terra? (Rizzoli) – partecipe-
rà ad un incontro venerdì 24
marzo, alle 11 al teatro Cari-
gnano, dal titolo «Obbligo o ve-
rità. La questione (irrisolta)
del libero arbitrio». Il tema
dell’incontro, con la presenza
di Ilaria Gaspari, riguarderà
dunque uno dei grandi dubbi
dell’essere umano. Sin dall’an-
tichità, infatti, ritorna ossessi-
vamente il dubbio se gli esseri
umani siano, o non siano, libe-
Amedeo Balbi, 51 anni, è
un astrofisico, divulgato-
re scientifico e saggista.
Nel 2006 ha fondato il
blog scientifico Keplero
ri. Il dilemma è sempre lo stes- rie opzioni possibili, diversi
so: quanto l’ambiente esterno esiti che si diramano dallo sta-
detta le nostre scelte e quanto to presente delle cose. La se-
invece è frutto dei nostri vinco- conda è il fatto chesi possa agi-
li interni? re liberamente e scegliere una
Se dovesse descrivere in po- delle possibili opzioni. La que-
che parole il concetto di “libe- stione del libero arbitrio sta
ro arbitrio” che cosa le ver- nelcapirecomele duepartisia-
rebbe da dire? no in relazione e in che misura
«Èunconcettofattodiduepar- sianocompatibili con ilfunzio-
ti. La prima è la possibilità di namento delmondo reale».
scelta, ovvero che il futuro sia Termini come “obbligo” e
in qualche misura indetermi- “verità” vengono percepiti in
nato e che perciò esistano va- modo respingente, suonano
solenni e spaventosi. Come
mai secondo lei?
«Probabilmenteperché cidan-
no un’idea di rigidità, mentre
cipiacepensarechelecose sia-
no più fluide e sfumate. Non ci
piace pensare di essere auto-
mi o marionette, o che esista-
no verità indiscutibili. Ma al
di là delle nostre preferenze, il
punto è capire come stiano
davvero le cose».
Dall’incontro – “Obbligo o ve-
rità. La questione (irrisolta)
del libero arbitrio – che cosa
ci dovremo aspettare?
«Miaugurochenasca undialo-
go interessante tra la filosofia
e la scienza. Non possiamo
ignorare ciò che l’indagine
scientifica ci fa capire sul fun-
zionamento del mondo, ma
abbiamo bisogno di riflettere
sulleimplicazioni di questeco-
noscenze e sui presupposti da
cui sono scaturite».
Nel suo ultimo saggio si ragio-
na su eventuali pianeti o luo-
qui, sulla Terra, sono all’ordi-
ne del giorno drammatiche
fughe di migliaia di persone
attraverso i mari. Questo pa-
ragone le suggerisce qualche
riflessione?
«Una delle caratteristiche fon-
damentali della vita è di non
essere statica: anche gli orga-
nismi più semplici sviluppano
fin da subito la mobilità, per-
ché è essenziale per interagire
conl’ambiente. Gli esseri uma-
ni si muovono da sempre, fin
dalla loro comparsa, e si mi-
schiano tra loro: i confini e le
frontiere sono concetti econo-
mici e politici. Dovremmo im-
parare a collaborare e a convi-
vere pacificamente su questo
pianeta, perché non ce n’è un
altrodove andare».
C’è un futuro per l’umanità
dentro, e non fuori, la Terra?
«Nessuna specie è immortale,
e persino la Terra e il Sole pri-
ma o poi finiranno. La questio-
ne è quanto a lungo riuscire-
mo a prolungare l’esistenza
delgenere umano, e in che mi-
sura siamo padroni del nostro
destino. Abbiamo almeno in
parte la capacità di pianificare
le nostre azioni e studiare tra-
iettorie future. La durata della
nostra permanenza su questo
pianeta dipende anche da
quantosaremo capaciditrova-
re le soluzionimigliori». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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“Attenzione a boicottare il contraddittorio
sul palco di Torino difendo la democrazia”
Lo scrittore, autore teatrale e conduttore, porta in scena alle Ogr “Il giorno del giudizio”
“Uno spettacolo di musica e video: l’incipit è un femminicidio a Torino nell’Ottocento”
SILVIA FRANCIA
È
scrittore, sceneggia-
tore, autore teatrale e
conduttore televisi-
vo. Tra le sue opere
più note, “Romanzo Crimina-
le” e “Suburra”, da cui sono sta-
ti tratti film e serie televisive.
Ma Giancarlo De Cataldo è e re-
sta prima di tutto un giudice.
E, per quanto in pensione, ce
lo ricorda durante la serata
inaugurale di Biennale Demo-
crazia, in programma mercole-
dì 22 alle 21 alle Ogr, con lo
spettacolo «Il giorno del giudi-
zio». Lo stesso De Cataldo è au-
tore e interprete di questa per-
formance che indaga la figura
del giudice – ruolo di raccordo
tra la sensibilità personale e la
legge – fra letteratura, arte e
canzone. In scena anche Lucio
Perotti al pianoforte, regia di
Nicola Calogero Giannoni.
Come si svolgerà la serata?
«Sarà una sorta di lezione in
forma di spettacolo con musi-
ca, installazioni video. Comin-
ceremo rievocando un crimi-
ne avvenuto nella Torino di fi-
ne Ottocento, uno storico caso
giudiziario di femminicidio.
Proseguiremopoiconuna rico-
gnizione a largo raggio su co-
meartisti vari hanno racconta-
to i giudici: dal De Andrè del
“Gorilla” al Brecht del “Cer-
chio di gesso del Caucaso”, da
Balzac a Kafka. Ci sarà anche
un contributo video sulla rap-
presentazione dei giudici
nell’arte,masiparleràdiun’ap-
i l p r o g e tt o “s u l c a rc e re e i n c a rc e re”
Ciclo di lectio sulle prigioni e i loro effetti
lo apre la reporter Francesca Mannocchi
Per la prima volta Biennale
propone un ciclo di sei in-
contri sulle carceri. Mercole-
dì 22 marzo la giornalista
Francesca Mannocchi, al
carcere Lorusso e Cotugno,
inaugura il ciclo condividen-
do la propria esperienza di
inviata a Kiev per riflettere
sulle limitazioni alla libertà
imposte delle guerre. Riser-
vata ai detenuti la lectio del-
lo scrittore Matteo Nucci al
Polo universitario. Altri
quattro eventi sono aperti al
pubblico. Il 23 marzo a Off
Topic serata con Mauro Pe-
scio a partire dal podcast
“Io ero il Milanese”. Venerdì
24 protagonisti i rapper Ken-
to e Lucariello. Alle Ogr dia-
.
Giancarlo De Cataldo
plicazione dell’intelligenza ar-
tificiale,i software predittivi».
Lei è ospite di Biennale Demo-
crazia. Cosa pensa di questa
iniziativa alla sua ottava edi-
zione?
«Intanto, Zagrebelsky per me
è una garanzia. Poi la manife-
stazionesisvolgeaTorinoean-
che questo, per me che sono
un autore einaudiano, è un ri-
chiamomoltoforte.Masoprat-
Francesca Mannocchi
logo con Emak, Daniela Ron-
co e Annalisa Camilli: si esibi-
scono poi all’Hiroshima con
Oyoshe e il gruppo di rapper
Oltre le barre Crew. Conclu-
sione sabato 25 alle Ogr: dia-
logo tra Pietro Buffa, Carla
Chiappini, Gherardo Colom-
bo e Franco Prina. L.D.P. —
L’INTERVISTA/2
tutto, credo sia fondamentale
riflettere su un concetto, quel-
lo didemocrazia, che oggigior-
no è in crisi un po’ in tutti i Pae-
si occidentali. Ma occorre, ap-
punto, una riflessione seria,
non di quelle urlate sui social o
commentatea smorfiettesu In-
stagram e Tiktok. Mi interro-
go, per dire, sulla ragione per
cui tante persone, durante il
Covid, si sono dette no-vax de-
DA NON PERDERE
tutte le “ me tafore della libertà”
A Palazzo Madama l’arte e l’oratoria
dall’antica Grecia alle illustrazioni
Tra i nuovi partner di Bien-
nale Democrazia c’è anche
Palazzo Madama: la Sala
Feste ospita un ciclo di
quattro incontri sulle me-
tafore della libertà, per ri-
flettere su come venga rap-
presentata da arte e lette-
ratura. Fra gli ospiti, Silvia
Romani, per l’incontro “La
Libertà di volare”, Daniele
Giglioli con “Liberare il ret-
tore” e Matteo Nucci con
“La libertà del mare tra
Omero, Tucidide e Plato-
ne” e Barbara Carnevali
con “La filosofia maschera-
ta”. Inoltre, per Biennale
Democrazia, Palazzo Ma-
dama organizza “I colori
della Libertà” (dal 16 mar-
Lo stesso De Cataldo è
autore e interprete di
questa performance che
indaga la figura del giudi-
ce fra letteratura, arte e
canzone
nunciando la presenza di un
piano nascosto per controllare
la popolazione, da parte di
non si sa quale potere nasco-
sto. Mi chiedo cosa stia dietro
a certo complottismo, ma an-
che dietro al rafforzarsi degli
integralismi religiosi. Credo
che siano tutti segnali di riget-
to nei confronti di una versio-
ne che le democrazie stanno
dando disè».
Incontro su Tucidede e Omero
zo al 7 maggio), una mo-
stra in cui quattro grandi il-
lustratori declinano il tema
della libertà secondo i quat-
tro elementi aria, acqua,
terra e fuoco generando
una narrazione silenziosa
che non ha bisogno di paro-
le. L.D.P. —
DOMENICA 12 MARZO 2023 SPECIALE LA STAMPA
SPECIALE BIENNALE DEMOCRAZIA
Ovvero?
«Per me la democrazia non è la
migliore, ma l’unica forma di
governo possibile, pena la dit-
tatura o gli imperialismi cen-
trali. Ma, caduta la grande illu-
sione del comunismo, il mes-
saggio che ha trionfato è stato
in favore del libero mercato,
della crescita economica sfre-
nata, del consumo sfacciato di
risorse naturali. Un atteggia-
D emocrazia Futura e D iff usa
Un Campus per 200 ragazzi da tutta Italia
show e giochi al Museo del Risorgimento
Democrazia Futura pre-
senterà progetti, visioni e
provocazioni di chi ha tut-
to il futuro davanti. Alcuni
incontri sono rivolti alle
classi. Altri, soprattutto sa-
bato e domenica, sono per
giovani e famiglie: ci sono
spettacoli, giochi, perfor-
mance che trovano la loro
sede principale nel Museo
del Risorgimento e nelle
piazze che gli fanno da cor-
nice. Duecento ragazze e
ragazzi da tutta Italia, ac-
colti nel Campus di Demo-
crazia Futura, sono ospiti
d’onore. I giovani registi di
Sottodiciotto Film Festival
racconteranno l’esperien-
za. E poi il programma «De-
25
mento sovranista che sta a di-
re: siamo i cow-boy e chissene-
frega degli indiani. O anche:
bruciamo pure ettari di foresta
amazzonica, pur di fare introi-
ti e guadagnare sempre di più.
Il che ha significato, per le de-
mocrazie occidentali, presen-
tarsi al mondo come congre-
ghe di manipolatori, caste che
non ammettono il contraddit-
torio. Ma questa immagine ha
incentivato i nemici della de-
mocrazia».
Citava Torino: cosa ne pen-
sa?
«Pur essendo io un “terrone”,
sono anche uno scrittore e cer-
to non vengo accolto come i
metalmeccanici negli anni
dell’immigrazione. Perciò mi
ci trovo benissimo. Vedo che ci
sono tanti giovani eche c’è una
vita vivace e questo mi piace.
Poi, certo, io resto un meridio-
nale di mare e Torino è pur
semprenordica efredda…».
Perché ha scelto di fare il giu-
dice?
«Perchéquandohosceltodide-
dicarmi alla legge, ho deciso di
voler stare nel mezzo. In mez-
zo fra i due piatti della bilan-
cia, né da una parte né dall’al-
tra».
E la scrittura, come si colloca,
nella sua vita?
«Quella non è una scelta per-
ché scrittori si nasce o, comun-
que, si contrae questo morbo a
prescindere dalla volontà. A
meèsuccessosindagiovanissi-
mo». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Museo del Risorgimento
mocrazia Diffusa» in tantis-
simi altri luoghi della città:
da Villa della Regina a
Open Incet, la Biblioteca ci-
vica centrale o negli spazi
messi a disposizione nel
Borgo Campidoglio e i quar-
tieri Aurora, Vanchiglietta,
San Salvario. L.D.P. —
26 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

DEL 12 MARZO
2023
Salvo variazioni dell’ultimo minuto non pervenute al momento di andare in stampa

6.00 A Sua Immagine. 7.25 Diva!. FILM (Doc., 2017) con 8.00 Agorà Weekend. ATTUALITÀ 6.00
Prima pagina Tg5. ATTUALITÀ 7.30 The Looney, Looney, Lo- 6.25 Tg4 - L’Ultima Ora Mattina. 7.55 Omnibus Meteo. ATTUALITÀ
ATTUALITÀ Barbora Bobulova, Anita 9.00 Mi manda Raitre. ATTUALITÀ 8.00
Tg5 - Mattina. ATTUALITÀ oney Bugs Bunny movie. 6.45 Controcorrente. ATTUALITÀ 8.00 Omnibus - Dibattito.
6.30 Uno Mattina in famiglia. Caprioli 10.20 O anche no. DOCUMENTARI 8.43
Meteo.it. ATTUALITÀ FILM (An., 1981) regia di Friz 7.40 Super Partes. ATTUALITÀ 9.40 Camera con vista. ATTUALITÀ
SPETTACOLO 8.45 Tg 2 Dossier. ATTUALITÀ 10.50 Timeline. ATTUALITÀ 8.45
Le città perdute Freleng. HH 8.20 Nati ieri. SERIE 10.10 L’ingrediente perfetto.
9.35 TG1 L.I.S.. ATTUALITÀ 9.25 Radio2 Happy Family. 11.05 TGR Estovest. ATTUALITÀ della Bibbia. DOCUMENTARI 8.50 The Middle. SERIE 9.30 Casa Vianello. FICTION 11.00 Uozzap. ATTUALITÀ
9.40 Paesi che vai... Luoghi, 11.00 Tg Sport. ATTUALITÀ 11.25 TGR RegionEuropa. 10.00 Santa Messa. ATTUALITÀ 9.40 The Goldbergs. SERIE 10.25 Dalla Parte Degli Animali. 11.25 L’Aria che Tira - Diario.
detti, comuni. DOCUMENTARI 11.15 Citofonare Rai2. SPETTACOLO 12.00 TG3. ATTUALITÀ 10.50 Le storie di Melaverde. 11.00 Young Sheldon. SERIE 11.55 Tg4 Telegiornale. ATTUALITÀ 13.30 Tg La7. ATTUALITÀ
10.30 A Sua Immagine. A 13.00 Tg 2. ATTUALITÀ 12.25 TGR Mediterraneo. ATTUALITÀ 12.25 Studio Aperto. ATTUALITÀ 12.25 Poirot Sul Nilo. FICTION 14.00 Casa mia, casa mia.... FILM
TTUALITÀ 13.30 Tg 2 Motori. LIFESTYLE 12.55 TG3 - L.I.S.. ATTUALITÀ 12.00 Melaverde. ATTUALITÀ 13.00 Sport Mediaset. NEWS 14.35 Hamburg Distretto 21. SERIE (Comm., 1988) con Renato
12.20 Linea verde. DOCUMENTARI 14.00 Il Provinciale. DOCUMENTARI 13.00 Il posto giusto. LIFESTYLE 13.00 Tg5. ATTUALITÀ 14.00 E-Planet. AUTOMOBILISMO 15.30 Tg4 Diario Della Domenica. Pozzetto, Paola Onofri. HH
13.30 Telegiornale. ATTUALITÀ 15.05 San Benedetto del Tronto - 14.00 TG Regione. ATTUALITÀ 13.40 L’Arca di Noè. ATTUALITÀ 14.30 Matrix Revolutions. FILM 16.35 Planet Earth II - Le meravi- 15.40 Bello, onesto, emigrato
14.00 Domenica in. SPETTACOLO San Benedetto del Tronto, 14.15 TG3. ATTUALITÀ 14.00 Amici. SPETTACOLO (Fant., 2003) con Keanu glie della natura. Australia sposerebbe com-
17.15 TG1. ATTUALITÀ 154 km.. CICLISMO 14.30 Mezz’ora in più. ATTUALITÀ 16.30 Verissimo. ATTUALITÀ Reeves, Laurence Fishburne. 17.00 Guerra indiana. FILM (West., paesana illibata. FILM (Comm.,
17.20 Da noi... a ruota libera. 16.35 Domenica Dribbling. 16.00 Mezz’ora in più - Il mondo 18.45 Avanti Un Altro Story. Regia di Andy Wachowski, 1959) con Keith Larsen, 1971) con Alberto Sordi, Clau-
SPETTACOLO 18.00 Tg2 - L.I.S.. ATTUALITÀ che verrà. ATTUALITÀ SPETTACOLO Larry Wachowski. HHH Buddy Ebsen. Regia di Jac- dia Cardinale.. HHH
18.45 L’Eredità Weekend. 18.05 Tg Sport della Domenica. 16.30 Rebus. ATTUALITÀ 19.55 Tg5 Prima Pagina. 17.15 Due uomini e mezzo. SERIE ques Tourneur. HH 16.30 Il giovane Hitler. FILM (Dr.,
SPETTACOLO 18.25 90° Minuto. ATTUALITÀ 17.15 Kilimangiaro - Di nuovo in ATTUALITÀ 18.15 Camera Café. SERIE 19.00 Tg4 Telegiornale. ATTUALITÀ 2003) con R. Carlyle, J. Malo-
20.00 Telegiornale. ATTUALITÀ 19.45 S.W.A.T.. SERIE viaggio. DOCUMENTARI 20.00 Tg5. ATTUALITÀ 18.30 Studio Aperto. ATTUALITÀ 19.45 Tg4 L’Ultima Ora. ATTUALITÀ ne. Regia di C. Duguay
20.35 Soliti Ignoti - Il Ritorno. 20.30 Tg2. ATTUALITÀ 19.00 TG3. ATTUALITÀ 20.40 Paperissima Sprint. 19.00 Studio Aperto Mag. 19.50 Tempesta d’amore. SOAP 20.00 Tg La7. ATTUALITÀ
SPETTACOLO 21.50 Blue Bloods. SERIE 19.30 TG Regione. ATTUALITÀ SPETTACOLO 19.30 CSI. SERIE 20.30 Controcorrente. ATTUALITÀ 20.35 In Onda. ATTUALITÀ

21.25 Resta con me
SERIE. Alessandro, sospetta
che nelle file della polizia ci sia una
talpa. Di fronte al rifiuto di Diego di an-
dare a vivere in una famiglia affidataria,
Paola dice al marito di volerlo adottare.
21.00 N.C.I.S. Los Angeles
SERIE. Tom Olsen, grande
amico di Sam, viene braccato da un
gruppo di uomini armati durante una
battuta di caccia. La squadra sgomi-
na la banda e riporta Tom a casa.
20.00 Che tempo che fa
SPETTACOLO. Anche stasera
Fabio Fazio ospiterà grandi eccellenze
italiane e internazionali. A seguire la sati-
ra di Luciana Littizzetto e il “Tavolo”, con
ospiti, gag comiche e improvvisazioni.
21.20 Lo Show Dei Record
SPETTACOLO. Nuovo appun-
tamento con lo show dei record con-
dotto da Gerry Scotti. Uomini e donne,
sfideranno i propri limiti per entrare nel
Guinness World Record 2023.
20.25 Le Iene Presentano: Inside
ATTUALITÀ. Le Iene tornano
sul massacro di Ponticelli, il duplice
omicidio di due bambine, avvenuto
nel 1983, per il quale furono condan-
nati all`ergastolo tre ragazzi.
21.20 Zona bianca
ATTUALITÀ. Appuntamento
con il programma di approfondimento
condotto da Giuseppe Brindisi. Intervi-
ste, ospiti in studio e in collegamento
per parlare di politica e di attualità.
21.15 Non è l’Arena
ATTUALITÀ. Nuovo appun-
tamento in diretta con il programma
condotto da Massimo Giletti, che, con
ospiti in studio e in collegamento, af-
fronta i principali temi di attualità .

23.35 Tg 1 Sera. ATTUALITÀ 22.40 La Domenica Sportiva. 23.30 TG3 Mondo. ATTUALITÀ 0.40 Tg5 Notte. ATTUALITÀ 23.55 Pressing. ATTUALITÀ 0.50 Rapina a Stoccolma. FILM 1.00 Tg La7. ATTUALITÀ
23.40 Speciale TG1. ATTUALITÀ ATTUALITÀ 24.00 Mezz’ora in più. ATTUALITÀ 1.15 Paperissima Sprint. 1.50 E-Planet. AUTOMOBILISMO (Biogr., 2018) con Noomi 1.10 In Onda. ATTUALITÀ
0.50 Che tempo fa. ATTUALITÀ 1.05 Check Up. ATTUALITÀ 1.30 Mezz’ora in più - Il mondo SPETTACOLO 2.20 Studio Aperto - La giornata. Rapace, Ethan Hawke. Regia 1.50 Uozzap. ATTUALITÀ
0.55 Sottovoce. ATTUALITÀ 1.50 RaiNews24. ATTUALITÀ che verrà. ATTUALITÀ 1.40 Ciak Speciale. ATTUALITÀ 2.30 Sport Mediaset. ATTUALITÀ di Robert Budreau 2.15 Velocità massima. FILM (Az.,
1.25 Applausi. ATTUALITÀ 1.55 Appuntamento al cinema. 2.00 Fuori orario. Cose (mai) 1.45 Le tre rose di Eva. FICTION 2.55 Extreme E 2023. 2.45 Tg4 - L’Ultima Ora Notte. 2002) con Valerio Mastan-
2.25 RaiNews24. ATTUALITÀ ATTUALITÀ viste. ATTUALITÀ 3.50 Vivere. SOAP AUTOMOBILISMO ATTUALITÀ drea, Valerio Mastrandrea

RAI 4 21 RAI 5 23 RAI STORIA 54 RAI MOVIE 24 IRIS 22 CIELO 26 TV8 8 REAL TIME 31 DMAX 52

17.30 Private Eyes. SERIE 17.20 Personaggi in 19.05 Il segno delle 10.25 Totò, Fabrizi e i 12.00 Cavalli selvaggi. 17.45 Weather Wars 17.45 Bruno Barbieri 6.00 Vite al limite. 17.25 LBA Serie A.
21.20 Fire - Nessuna via cerca di attore. donne. giovani d’oggi. 14.05 Giochi di potere. - La terra sotto 4 Hotel. 11.45 Cake Star - Pa- BASKET
d’uscita. FILM 17.50 Carmen. 19.55 Storia in breve: Le 12.05 Il segreto di una FILM assedio. FILM SPETTACOLO sticcerie in sfida. 19.35 Nudi e crudi.
23.30 Pay the Ghost - Il SPETTACOLO donne e il fasci- famiglia. FILM 16.15 Note di cinema. 19.15 Affari al buio. 19.00 Alessandro 14.20 Primo appunta- SPETTACOLO
male cammina tra 20.40 Rai News - Gior- smo. DOCUMENTARI 14.00 Bombshell - La ATTUALITÀ 20.15 Affari di famiglia. Borghese mento. SPETTACOLO 21.25 Border Control
noi. FILM no. ATTUALITÀ 20.00 Il giorno e la sto- voce dello scan- 16.20 Hereafter. FILM 21.15 Un altro giro. FILM 4 ristoranti. 15.45 Matrimonio a Gibilterra.
1.05 Anica Appunta- 20.45 Immersive World. ria. DOCUMENTARI dalo. FILM 18.50 Debito di sangue. 23.30 Ossessione fatale. LIFESTYLE prima vista Italia. DOCUMENTARI
mento Al Cinema. DOCUMENTARI 20.20 Scritto, letto, det- 15.55 Ulisse. FILM FILM 1.30 La cultura 21.15 Coda - I segni del 18.30 Il castello delle 22.20 Operazione
ATTUALITÀ 21.15 Di là dal fiume to. DOCUMENTARI 17.45 Cavalca e uccidi. 21.00 In Darkness - del sesso. cuore. FILM cerimonie. N.A.S..
1.10 Game Of Death. e tra gli alberi. 20.30 Passato e Presen- 19.20 Chiudi gli occhi. Nell’oscurità. FILM 2.15 Erection Man. 23.15 La Notte degli 20.30 90 giorni per DOCUMENTARI
FILM DOCUMENTARI te. DOCUMENTARI 21.10 Il soldato di ven- 23.15 North Coun- 3.15 Love for sale con Oscar 2023. innamorarsi. 2.05 Le rapine
2.25 Ashfall. FILM 23.05 La stanza delle 21.10 The Post. FILM tura. FILM try-Storia Di Rupert Everett. SPETTACOLO 22.20 90 giorni per del secolo.
4.25 The dark side. meraviglie. FILM 23.00 Reali in guerra. 23.05 Il ladro di bambi- Josey. FILM 4.00 Bonnie and The 4.15 Lady Killer. innamorarsi. SERIE
DOCUMENTARI 1.00 Rai News - Notte. 24.00 Rai News - Notte. ni. FILM 1.40 I tre giorni del Thousand Men. DOCUMENTARI 0.20 The Bad Skin 5.35 Marchio di fabbri-
5.00 Batman. SERIE ATTUALITÀ ATTUALITÀ 0.55 A vigilante. FILM Condor. FILM DOCUMENTARI Clinic. LIFESTYLE ca. DOCUMENTARI

17.05 The Big Sick: Il matrimonio
si può evitare, l’amore no
SKY CINEMA ROMANCE
17.15 Belfast
SKY CINEMA COLLECTION
17.30 Troppo cattivi
SKY CINEMA FAMILY
La quinta onda
SKY CINEMA SUSPENSE
17.50 Sposami, stupido! A causa
di una sveglia che non suona,
un giovane non si presenta a
un esame, perde il visto e si
ritrova a essere un immigrato
illegale. Decide di sposare
il proprio migliore amico
per ottenere la cittadinanza
SKY CINEMA COMEDY
18.15 Jurassic World - Il dominio
SKY CINEMA ACTION
18.55 Coda - I segni del cuore
SKY CINEMA COLLECTION
19.10 Cry Macho - Ritorno a casa
SKY CINEMA DRAMA
Il giorno più bello
SKY CINEMA ROMANCE
A-Team Alcuni ex combat-
tenti delle Forze Speciali
americane vengono condan-
nati dalla Giustizia Militare
per un crimine mai commes-
so. SKY CINEMA UNO
19.15 Tartarughe Ninja
SKY CINEMA FAMILY
19.20 Fortapàsc SKY CINEMA DUE
19.25 Il signor diavolo Nel 1952
nel paesino di Lio Piccolo,
nella laguna veneziana,
Carlo uccide un suo amico
e coetaneo convinto che
fosse in realtà il diavolo.
SKY CINEMA SUSPENSE
19.30 Una pallottola spuntata
2½: l’odore della paura
SKY CINEMA COMEDY
20.50 Una famiglia vin-
cente - King Richard
SKY CINEMA COLLECTION
21.00 Attacco al potere - Olym-
pus Has Fallen Un gruppo
terrorista penetra nella
Casa Bianca. Interviene
l’agente Banning, ex guardia
del corpo della First Lady.
SKY CINEMA ACTION
Fratelli unici I fratelli Pietro e
Francesco avrebbero voluto
essere figli unici e da tempo
si ignorano. Ma un giorno
Pietro ha un incidente....
SKY CINEMA COMEDY
La donna che canta
SKY CINEMA DRAMA
Tartarughe Ninja
- Fuori dall’ombra
SKY CINEMA FAMILY
Il fidanzato di mia sorella
Richard è un affascinante
professore di letteratura
inglese sessantenne con
la passione per i flirt senza
impegno con le sue studen- 6.00 L’Opéra. SERIE 9.40 Chi cerca trova 16.45 Giorgio Locatelli - Home 8.45 CSI TOP CRIME
tesse. SKY CINEMA ROMANCE 6.55 L’Opéra. SERIE DISCOVERY CHANNEL Restaurant SKY UNO 9.35 CSI TOP CRIME
La tela dell’assassino A. 7.45 Dawson’s Creek. SERIE 10.00 Lou von Salomé SKY ARTE 17.05 La mia nuova casa sull’al- 10.30 CSI TOP CRIME
Judd, da poco promossa 8.30 I Cavalieri dello Zodiaco 10.05 Pechino Express - La via bero DISCOVERY CHANNEL
ispettore di polizia, indaga su - The Lost Canvas. CARTONI delle Indie SKY UNO 17.45 Quelle brave ragazze 11.25 CSI TOP CRIME
un serial killer. Scopre che le ANIMATI 10.40 Chi cerca trova SKY UNO 12.15 Motive
vittime sono tutti suoi ex... 9.00 I Cavalieri dello Zodiaco DISCOVERY CHANNEL 18.00 Undercut: l’oro di legno TOP CRIME
SKY CINEMA SUSPENSE - The Lost Canvas. CARTONI 11.30 Grandi maestri SKY ARTE DISCOVERY CHANNEL
13.10 Motive TOP CRIME
21.15 Siccità SKY CINEMA DUE ANIMATI 11.35 Chi cerca trova: super re- 19.00 Undercut: l’oro di legno
9.30 I Cavalieri dello Zodiaco stauri DISCOVERY CHANNEL DISCOVERY CHANNEL 14.05 Rizzoli & Isles
The Last Son SKY CINEMA UNO
22.40 Sharm El Sheikh - Un’e- - The Lost Canvas. CARTONI 12.15 Grandi maestri SKY ARTE Pechino Express - La via TOP CRIME
state indimenticabile ANIMATI Alessandro Borghese - Ce- delle Indie SKY UNO 14.55 Rizzoli & Isles
SKY CINEMA COMEDY 10.00 I Cavalieri dello Zodiaco lebrity Chef SKY UNO 19.15 The Square - Spazio alla TOP CRIME
22.45 Mamma mia! Alla vigilia - The Lost Canvas. CARTONI 12.30 L’oro dei serpenti cultura SKY ARTE
ANIMATI DISCOVERY CHANNEL 19.45 Io e lei SKY ARTE 17.35 L’Ora Della Verità
delle nozze, Sophie vuole
di scoprire chi è suo padre. 10.25 Gold Digger. SERIE 13.00 Grandi maestri SKY ARTE 20.00 Undercut: l’oro di legno TOP CRIME
Decide così di invitare alla 11.35 Gold Digger. SERIE 13.15 Quelle brave ragazze DISCOVERY CHANNEL 19.25 Rizzoli & Isles
cerimonia i tre probabili papà. 12.40 Call the Midwife. SERIE SKY UNO 20.15 Art Crimes SKY ARTE TOP CRIME
13.40 Call the Midwife. SERIE 13.25 L’oro dei serpenti 21.00 Affari a quattro ruote: Top 5
SKY CINEMA ROMANCE
14.40 Maria Antonietta. SERIE DISCOVERY CHANNEL DISCOVERY CHANNEL 20.15 Rizzoli & Isles
Alex Cross - La memoria del 15.35 Maria Antonietta. SERIE 13.30 Grandi maestri SKY ARTE 21.15 Viva Viviani SKY ARTE TOP CRIME
killer SKY CINEMA SUSPENSE 16.35 Sex and the City. SERIE 14.00 Grandi maestri SKY ARTE Quelle brave ragazze
23.00 Canterville - Un fantasma 21.10 Colombo
17.05 Sex and the City. SERIE 14.20 L’oro dei serpenti SKY UNO
per antenato Secondo la 17.40 Sex and the City. SERIE DISCOVERY CHANNEL 21.55 Affari a quattro ruote: Top 5 TOP CRIME
leggenda, il fantasma di Elea- 18.15 Call the Midwife. SERIE 14.30 John Williams - Hollywood DISCOVERY CHANNEL 0.45 Motive
nor è condannato a infestare 19.15 Call the Midwife. SERIE Soundtracks SKY ARTE 22.15 Tutte le storie di Piera TOP CRIME
il castello di famiglia, ma... 20.20 L’Opéra. SERIE Pechino Express - La via SKY ARTE 1.35 Motive
SKY CINEMA FAMILY 22.15 L’Opéra. SERIE delle Indie SKY UNO 22.20 Quelle brave ragazze
Last Vegas Quattro amici TOP CRIME
23.05 L’Opéra. SERIE 15.15 La mia nuova casa sull’al- SKY UNO
che si conoscono da sempre, 0.10 L’Opéra. SERIE bero DISCOVERY CHANNEL 22.50 Affari a quattro ruote: Top 5 2.30 L’Ora Della Verità
decidono di partire per Las 1.20 Speciale da definire. ATTUA- 15.30 Anish Kapoor - Rosso vene- DISCOVERY CHANNEL TOP CRIME
Vegas per l’addio al celibato LITÀ ziano SKY ARTE 23.30 La Notte degli Oscar 2023 4.25 Alfred Hitchcock Presenta
di Billy, lo scapolo incallito del 1.30 Call the Midwife. SERIE 16.10 La mia nuova casa sull’al- SKY UNO
TOP CRIME
gruppo. SKY CINEMA UNO 2.15 Call the Midwife. SERIE bero DISCOVERY CHANNEL 23.45 Il nostro Eduardo SKY ARTE
23.05 The Expatriate - In fuga dal 3.10 Dawson’s Creek. SERIE 16.30 John Curry - Il re del ghiac- 23.50 Morgan Freeman Science 4.30 CSI TOP CRIME
nemico SKY CINEMA ACTION 3.50 Dawson’s Creek. SERIE cio SKY ARTE Show DISCOVERY CHANNEL 5.10 CSI TOP CRIME
.

S
SPETTACOLI
CINEMA • TV • TEATRO • MUSICA
PAOLO FERRARI
I
l successo di Mare fuori
tracima nella classifica
di Spotify, con due can-
zoni della colonna sono-
ra della serie Rai spunta-
te a fari spenti nelle pri-
me dieci posizioni. Non in
una settimana qualsiasi,
ma in un periodo in cui an-
cora dettano legge le hit di
Sanremo. La sigla O mar for
staziona nelle parti alte da
ormai un mese, complice lo
stesso Festival che le ha fat-
to da cassa di risonanza,
mentre Origami all’alba è
una new entry. Nel primo
caso, tra le voci cantanti
spicca quella di Raiz, popo-
lare leader degli Almame-
gretta coinvolto sia nel cast
che nella colonna sonora.
Raiz, si aspettava un suc-
cesso del genere?
«Sinceramente no, quando
quattro anni fa è nata O mar
for dalla penna di Matteo
Paolillo non pensavo nep-
pure di cantare, maè capita-
to che fossi in studio e così
partecipai al coro. In segui-
to ho scritto anche io, quat-
tro brani della colonna so-
nora sono miei, compresa
la canzone dei titoli di coda.
È nato tutto dal cast, in pra-
tica, non so se ci siano prece-
denti in tal senso per le mu-
siche di una serie tv».
Qual è l’ingrediente decisi-
vo per il boom della serie e
della colonna sonora?
«Il fatto che O mar for sia un
brano sostanzialmente dol-
ce, però cantato da Paolillo,
che nella serie è Edoardo,
forse il personaggio più
“cattivo”, è rappresentativo
della capacità della sceneg-
giatura di far pensare che
un altro modo di vivere esi-
ste sempre, che la possibili-
tà di una seconda volta va
offerta a tutti. Il mio perso-
naggio è un boss crudele, re-
sponsabile dell’educazione
criminale di tre figli natura-
li più uno adottato. Eppure
ha un risvolto umano. Si di-
.
Raiz
Mare dentro
ce che ogni cassetta conten-
ga una mela marcia, ma per
noi non è marcia di per sé, è
marcita a causa di tutta una
serie di fattori ambientali e
sociali. Un altro punto di
forza che fa presa sui giova-
nissimi è l’estrema varietà
nella tipologia dei perso-
naggi, ognuno può trovare
una ragazza o un ragazzo in
cui riconoscersi, anche chi
ha sangue africano».
In quel cast e in quel team
musicale convive con per-
sone molto più giovani: si
sente un po’ chioccia?
«Sì, ed è una bella sensazio-
ne. C’è molto rispetto nei
miei confronti, parlando
con loro ho capito che deri-
va dal fatto che i genitori so-
no fan degli Almamegretta,
gente che veniva ai nostri
L’INTERVISTA
Il leader degli Almamegretta nella serie tv Rai
è attore e compositore: “La forza di questa storia
è che esiste sempre una seconda possibilità”
concerti quando aveva la lo-
ro età. Mi proietta nel passa-
to, confrontarmi coi loro so-
gni mi rimanda ai nostri di
allora. È come se io ora mi
Usigrai boccia Goggi-Vespa sul politicamente corretto
Non è piaciuto alla commissione Pari Opportunità dell'Usigrai lo
scambio tra Loretta Goggi e Bruno Vespa sul politicamente corretto
durante “Benedetta primavera” su Rai 1. Tra gli esempi, l'uso dei ter-
mini al femminile come ministra. «Per la nomina del governo il pre-
mier usa “ministro” anche per le donne. Sono pronto a rispettare un
nuovo protocollo quando dovesse esserci», ha replicato il giornalista.
confrontassi con un musici-
sta di novant’anni».
Beh, c’è andato vicino: il
suo ultimo disco, «Si ll’a-
more è ‘o ccuntrario d’’a
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA
“
Sono una chioccia
per i giovani del
cast: i loro genitori
venivano
ai miei concerti
Ai tempi di
“Animamigrante”,
30 anni fa, stragi
come quella
di Cutro non erano
mai avvenute
In alto, Raiz, popolare
leader degli Almame-
gretta: canta la sigla
di Mare fuori “O mar
for” e ha composto 4
canzoni della colon-
na sonora, tra cui
quella dei titoli di co-
da; a fianco una sce-
na della serie tv con
Carolina Crescentini
morte» è un omaggio al re-
pertorio di Sergio Bruni,
che oggi sarebbe centena-
rio. Perché ha sentito que-
sta esigenza?
27
«Perché senza di lui non esi-
sterebbe il mio modo di can-
tare. Bruni l’ho subito fin da
piccolo, in casa me lo impo-
nevano ed è stato un mae-
stro subliminale. Quando
sono nati gli Alma era un ri-
ferimento assoluto, come i
cantanti giamaicani anni
Sessanta per i gruppi reg-
gae della nostra generazio-
ne. Se fosse ancora vivo se
la giocherebbe senza pro-
blemi con il dub e la musica
elettronica».
La sua voce sarà stata in-
fluenzata da Bruni, ma ora
è considerata iconica dalle
nuove generazione del
neapolitan power 2.0: in
chi si risente di più?
«So di essere un punto di ri-
ferimento anche per certi
rapper, ma non me lo dico-
no per non farmi sentire
troppo vecchio. Scherzi a
parte, sento affinità soprat-
tutto con Roberto Colella
de La Maschera e con Irene
Scarpato del trio Suonno
d’Ajere, con cui ho appena
inciso un pezzo».
Tornando ad Almamegret-
ta, compie 30 anni il vo-
stro «Animamigrante».
Nel film «Figli di Anniba-
le», che deve il titolo a uno
dei brani, Davide Ferrario
faceva incrociare la nave
di Silvio Orlando e Diego
Abatantuono, in fuga ver-
so l’Africa, con un barcone
di migranti: avreste detto
allora che nel 2023 sarem-
mo stati ancora alle prese
con le carrette del mare?
«Macché, in quel periodo
si pensava che la situazio-
ne si sarebbe risolta. Inve-
ce non solo è attuale, ma è
precipitata, tutto somma-
to allora stragi come quel-
la di Cutro non avveniva-
no. Fa male, e fa rabbia
che si lancino anatemi ma-
gniloquenti contro gli sca-
fisti quando abbiamo capi-
to benissimo che il gover-
no vuole soltanto tenere al-
la larga i migranti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023

GIOCHI A CURA DI

PAROLE INCROCIATE ROBUR

ORIZZONTALI: 1. Copricapo per cavallerizzi - 3. Per ven- 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 VERTICALI: 1. Una condizione per potersi rilassare - 2.
dere si avvale di banditori - 9. Villetta di montagna - 14. Il regista Gance - 3. Assieme - 4. Fu amato da Galatea
16 17 18 19 20 21
Il centro di Charleston - 16. Le hanno oboe e tromba - 17. - 5. Malvagia, infame - 6. Ripetuto... è una risata - 7. Si
Giunture delle dita - 19. Simbolo dello stagno - 20. Grup- cibavano di ambrosia - 8. Rendono solido l’olio - 10. La
22 23 24 25 26 27 28 29
po etnico dello Sri Lanka - 22. La Griffith del cinema - 24. Swank in «Million Dollar Baby» (iniz.) - 11. Metà anno -
Un po’ di imprudenza - 26. Associa molti Paesi petroliferi 30 31 32 33 34 35
12. Elettrotreno in orario - 13. Condottiero mongolo che
(sigla) - 29. Sostanze elaborate dalle ghiandole a secre- regnava a Samarcanda - 14. Felini dalla vista proverbiale
zione interna - 30. Appendice mobile dell’ala dell’aereo 36 37 38 39 40 41 42 - 15. Il profeta rapito in cielo su un carro di fuoco - 17. Una
- 31. Spalmare in mezzo - 33. Baltico di Tallinn - 34. Ini- combinazione a tressette - 18. Il cuore di... un romanzo
ziali di Tolstoj - 35. Nasconde l’amo - 36. Cantante ac- 43 44 45 di Conrad - 21. Le studia lo scacchista - 23. Telaio con
compagnatore - 40. Fare pratica - 43. Cibo, nutrimento brocca e catino - 25. Ordinato, sistematico - 26. Uccide
- 44. Capitale del Gabon - 46. La celebre autobiografia di 46 47 Desdemona - 27. Antielettrone - 28. Un passo tra Emilia e
Chateaubriand - 47. Seicento romani - 48. Alcuni sono a Toscana - 29. Vedono il bicchiere mezzo pieno - 32. Pre-
memoria di forma - 49. I frati seguaci di san Filippo Neri 48 49 siedono dicasteri - 34. Astio, rancore - 37. Oggetti di va-
- 50. Farmaco che eccita l’attività cardiaca - 51. Probo, lore storico - 38. Quello “delle tre melarance” fu musicato
50 51 52
integerrimo - 52. Il pittore Segantini (iniz.) - 53. Pesci di da Prokof’ev - 39. Un poeta lirico della Magna Grecia - 41.
lago di forma allungata - 54. Si tende per scoccare - 55. Coleotteri verdi dai riflessi metallici - 42. Grande uccello
53 54 55 56 57 58
Il vino nei prefissi - 57. Terni per l'Aci - 58. Richiesta di oceanico - 45. Energiche scrollate - 48. Volesse il cielo!
soccorso (sigla) - 59. Una congiunzione avversativa - 61. 59 60 61 62 63 64 65
- 52. L'autore di «Le anime morte» - 53. L’Oz scrittore
I limiti dell’intelletto - 62. Un medico specialista - 66. israeliano - 55. Il padre di Matusalemme - 56. Quelli di
In questo momento - 68. Grosso ruminante himalayano 66 67 68 69 70 71 72 seppia ci ricordano Montale - 58. Privo di compagnia - 60.
- 70. Ruscello - 71. Ci va chi sale - 72. Il Musk alla gui- La “G” del GPL - 62. Antenata - 63. Né mia né sua - 64.
da di Tesla - 73. Il gatto maldestro dei cartoni animati - 73 74 75 Un tipo di società (sigla) - 65. Gli Zeppelin del rock - 67. In
74. Matassa di filo greggio - 75. Perfidamente astuti. calo - 68. La fine di Popeye - 69. I confini del Kent.

SCACCHI ALA
TEXAS HOLD’EM N. PAGANO

Azzurrini alla ribalta O’Kearney (SB) De Silva (BB) Dara O’Kearney e il mistero degli Assi
8 15 marzo 2012: il Parlamento Europeo approva a larga STACK 1.473.000 Tom McEvoy, vincitore di quattro braccialetti WSOP, compreso quello del Main
maggioranza la “Dichiarazione scritta 50/2011” che in- Event 1983, una volta ha definito i tornei di poker come “ore di noia interrotte
7
vita i Paesi a inserire gli scacchi nelle materie curriculari A A da improvvisi momenti di panico”. Alcune volte questi momenti sono legati alla
6 a scuola; l'iniziativa ha fatto emergere vari azzurrini: nei 2C starting hand più forte, la coppia di Assi, e ai dubbi su come giocarla. In maniera
giorni scorsi Lorenzo Fava (Bo, 14 anni), a Cambridge, 1. Bet 150.000 2. All-in 1.488.000 aggressiva per non correre rischi? Oppure furbescamente, per intrappolare gli
5
nel torneo vinto da Michael Adams; a Graz, Leonardo 4. Fold avversari? Una risposta ce la offre Dara O’Kearney che nel 2017 ha trovato
4 Vincenti (Mi, 10 anni), Nicolas Perossa (Ts, 13 anni), Elisa J 7 5 9 5 243.000 gli Assi in un momento cruciale di un High Roller. In gara sono rimasti solo
Cassi (Bg, 17 anni) e la “globetrotter” Tea Gueci (Paler- Adam Daniel (stack 1.800.000), O’Kearney (1.704.000) e Upeshka De Silva
3
mo); a Cannes, Joshua Cappelletto (Tv, 17 anni) norma 2 1 S 2 C (1.569.000), che due anni prima aveva negato a O’Kearney un braccialetto
2 IM! Intanto, a Düsseldorf, Wadim Rosenstein, nuovo 3. Fold WSOP. I bui sono 15k/30k e Daniel limpa. Il pro irlandese ha A4-AC e decide
mecenate, ha lanciato il WR Chess Master; montepremi D di fare call. De Silva si limita al check. Flop: J4-73-5S. Tutti fanno check,
1
130 mila euro (40 mila al primo), 10 giocatori. Grande con O’Kearney che estende lo slowplay. Al turn arriva un 94. L’irlandese punta
a b c d e f g h vittoria per il “veterano’” Aronian che, concluso il girone 51.000, doppio call. Il river è un 5C: O’Kearney mette altre 150.000 chips, ma
Tea GUECI - SZEBERENY alla pari con Gukesh (India) e Nepo (protagonista del Daniel (BB) De Silva va all-in, ottenendo il fold di entrambi gli avversari. Non sappiamo
IL BIANCO MUOVE E VINCE prossimo Mondiale), li ha battuti nello spareggio “rapid”. STACK 1.719.000 cosa avesse De Silva, ma la giocata di O’Kearney vi convince?

SUDOKU A ZONE TRAIT D'UNION MAI QUATTRO REBUS MINIGAME

Anche i settori di colore diverso devono contenere tutti i In ogni serie i cinque indizi sono tutti correlati ad una sesta Inserire O e X in modo che non vi siano mai 4 simboli uguali [2 5 10]
numeri da 1 a 9, senza ripetizioni. parola: quale? consecutivi in nessuna riga, colonna né diagonale.

5 2 A B X X X X O
O O O X O O
6 2 BULLONE MONACO
X O O X X
6 3 8 VEGETALE ANDE O O
1 6 5 O O O X
4 2 TRATTO FILO O X O O X X
5 4 9 FACCE PATTINI O X
X X O O O
4 7 5
ASTRAGALO PALUDE X O X X O O
9 8 O O X X O
8 3 O O O X X X
LE SOLUZIONI SARANNO PUBBLICATE SU LA STAMPA DI MARTEDÌ 14 MARZO 2023

ESSENZANOIR
FABIO STASSI
LA LETTRICE SCOMPARSA
Un bibliofilo si mette sulle tracce di un’anziana donna
scomparsa nel nulla seguendo con arguzia gli indizi
€ 8,90 in pi•

disseminati tra le letture preferite della donna.

IN EDICOLA DALL’11 MARZO

.

SPORT
INVIATO A SAKHIR
S
tefano Domenicali è
amministratore e pre-
sidente della Formula
1. Dalla torre di con-
trollo del circuito del Bahrein
ha seguito il primo Gran pre-
mio della stagione. La sua car-
riera è cominciata in Ferrari,
dove nel 2008 ha festeggiato
l’ultimo titolo vinto dalla Scu-
deria.
Che cosa è cambiato a Mara-
nello rispetto ai suoi tempi?
«Se la Ferrari vince, la Formu-
la1èfelice,maoggilacompeti-
zioneèmoltopiùdura. Èdiver-
so l’approccio, dire “siamo la
Ferrari” non basta più. I vertici
dell’azienda hanno fatto scel-
te che daranno i loro frutti,
l’importante è non farsi pren-
deredall’emotività».
La prima gara è stata un mez-
zo disastro, a essere generosi.
«Èsolo l’inizio, puòancora suc-
cedere di tutto. Verstappen e
Perez hanno fatto una grande
corsa, ma anche Ferrari e
Aston Martin sono veloci. Ce
lo siamo scordato l’inizio del
2022? La Ferrari dopo tre
Gran premi aveva una cin-
quantina di punti di vantag-
gio, Verstappen diceva “game
over”, il campionato sembra-
va finito. Poi sappiamo che ha
fattola Red Bull».
Leclerc rischia un’altra stagio-
ne in tono minore.
«Un grande pilota deve essere
un punto di riferimento della
squadra. Sono anni importan-
ti per lui, deve pretendere una
vettura competitiva ed evitare
glierrori».
Lui e Verstappen hanno un ta-
lento enorme: raggiungeran-
no la personalità di Hamil-
ton?
«Ce l’hanno, ognuno a modo
suo. Abbiamo venti ragazzi
che fuori dalla pista aiutano a
comunicarela F1».
Dovesse gestire due piloti in-
vece dell’intero circus, li trat-
terebbe alla pari o scegliereb-
be un numero uno?
«Posso solo dire quello che ho
fatto quando ero a capo della
Ferrari (le gerarchie tra Massa
e Raikkonen furono decise a
campionato iniziato, ndr)».
Sci, Coppa del mondo: ad Are Mikaela diventa la più forte di sempre
Shiffrin fa 87 e supera Stenmark
“Festa a sorpresa con la famiglia”
IL PERSONAGGIO
DANIELA COTTO
M
ai nessuno come
lei. Mikaela Shif-
frin si accomoda in
vetta alla classifica
delle leggende. Ora, con 87 vit-
torie - numero raggiunto dopo
il successo nello slalom di ieri
ad Are -, ha superato i miti del-
lo sci alpino. Da Annemarie Mo-
.
Stefano Domenicali
“Alla Formula 1 dei record
piace una Ferrari vincente”
L’ad del Circus: “Il nome da solo non basta, serve un salto di qualità
I diritti umani? Gli ex colonizzatori europei non possono dare lezioni”
La Ferrari di Leclerc in
Bahrein. A destra, Stefa-
no Domenicali, 57 anni,
ad e presidente della F1
Hamilton è il leader dei pilo-
ti: dialoga con lui?
«Parlo con tutti, ma Lewis ha
una sensibilità diversa su certi
temi. Siamo impegnati sui
frontia cui è attento».
Condivide il divieto imposto
dalla Fia ai piloti di prendere
posizione su temi politici?
«Nessuno metterà il bavaglio
alla Formula 1. Ho visto l’arco-
baleno sul casco di Hamilton
senza che scattassero penali-
tà. Forse la discussione è stata
sovradimensionata».
Imola, Monza e i circuiti stori-
ci che fine faranno?
«La storia va sempre ricorda-
ta e valorizzata, però non de-
ve essere la scusa per non inve-
ser-Pröll (62 trionfi) a Lindsey
Vonn (82) nelle donne, da Mar-
cel Hirscher (67) a Ingemar
Stenmark (86) negli uomini,
ha sorpassato tutti ed è pronta
ad arrivare a quota 100, il pros-
simo obiettivo.
Che fosse una giornata spe-
ciale Mikaela lo sapeva già dal
mattino ma quando, durante
la cerimonia di premiazione ha
visto sbucare dalla folla la giac-
ca rossa del fratello, ne ha avu-
to la conferma. Taylor le ha fat-
Rugby, Sei Nazioni: l’Italia cede al Galles, Cucchiaio di legno vicino
Priva dell’asso Capuozzo e bloccata dalla tensione, l’Italia del rugby crolla all’Olimpico di
Roma nella partita che era obbligatorio vincere: un Galles modesto passa 29-17 (4 mete
a 2). «Ci manca la mentalità vincente» commenta capitan Lamaro: . Il 18 marzo a Edim-
burgo, a meno di miracoli, sarà Cucchiaio di Legno. A Twickenham la Francia demolisce
l’Inghilterra 53-10. Oggi (ore 16, Sky Sport) Scozia-Irlanda. Classifica: Francia e Irlanda
15 punti, Scozia e Inghilterra 10, Galles 5, Italia 1 (Scozia e Irlanda una partita in meno).
L’INTERVISTA
STEFANO MANCINI
stire. Da Monza e Imola, i cui
contratti scadono tra qualche
anno, mi aspetto un cambio
di marcia a livello di investi-
menti. Da italiano vorrei vede-
re il mio Paese reagire a una ri-
chiesta di crescita che viene
da tutti».
Come avete convinto gli Usa
che la F1 è divertente?
«C’è stata Netflix, che ha avuto
unsuccesso enorme,e unlavo-
ro di promozione. A Austin,
per esempio, siamo passati da
60 mila a 450 mila spettatori
nei tre giorni. Nel mondo sia-
mo arrivati a 5,7 milioni, il
36% più del 2019. In novem-
brecorreremoa Las Vegas ilsa-
bato notte. Quando il Covid ri-
to una sorpresa arrivando in
Svezia di nascosto con la mo-
glie. «Non so spiegare ciò che
provo - ha detto -. Ma vedere
mio fratello, Kristi (la cognata)
e mia madre al traguardo è sta-
ta un’emozione fortissima.
Con loro la festa è più bella». La
famiglia, il suo centro di gravi-
tà, e l’amore con il campione
norvegese Kilde, hanno lenito
il dolore e rimesso insieme i
pezzi della sua anima, andata
in frantumi per la morte del pa-
REUTERS
schiava di far saltare tutto ab-
biamo creduto nel nostro pro-
dottoe abbiamoinvestito».
Quale sarà il prossimo nuovo
Gp?
«Abbiamo trasformato una F1
eurocentrica in un vero Mon-
diale. Ci manca solo il quinto
continente, l’Africa. Siamo da
tempo in trattativa con il Sud
Africa».
Però siete finiti in Paesi che
non rispettano i diritti uma-
ni. Il Bahrein nella gara di
apertura e l’Arabia Saudita il
prossimo fine settimana.
«Nei nostri contratti inseriamo
degliobblighi.Entiindipenden-
tinevigilanoilrispetto.SeiPae-
si organizzatori non si adegua-
dre Jeff, caduto dal tetto di ca-
sa tre anni fa. Dopo il momento
nero, che ha compromesso i ri-
sultati delle Olimpiadi di Pechi-
no da cui è uscita a mani vuote,
ecco la rinascita. Che è inarre-
stabile. La Shiffrin, “messa” su-
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 29
no, salutiamo e ce ne andiamo.
Vogliamostarefuoridapolemi-
che facili. Chi pensa che cam-
biareuna cultura millenaria sia
facile e immediato dice il falso.
Noieuropeisiamobraviaparla-
re.Eravamodeicolonialisti,for-
sequalcunoloèancora,nonsia-
mo nella posizione di poter da-
relezioni,malo sportpuòacce-
lerareilcambiamento».
Dialogate anche con la Cina?
«A Shanghai manchiamo da
quattro anni, però ci siamo
sempre confrontati con tutti.
Siamostatiil primosport inter-
nazionale a cancellare la Rus-
sia dalcalendario a causadella
“
guerra».
L’ha spaventata il rischio che
il budget cap mettesse in di-
scussione con un anno di ri-
tardo il campionato 2021?
«Ilbudgetcapèunpassoavanti
mai visto, un salto quantico per
introdurre una nuova variabile
di controllo. Non mi crederà,
ma il fatto che ci sia stato "solo"
un tipo di problema è stato
straordinario, vista la comples-
sità della materia. Adesso, pe-
rò,pretenderemodecisionipri-
ma dell’estate. Pensi che il fi-
nancial fairplay del calcio ha
tempi elefantiaci, fino a cinque
anni».
A proposito di calcio: l’accor-
Verstappen e do con il Tottenham è una pro-
Leclerc sono veloci, va di matrimonio?
Hamilton è un «Qualcosadelgenere.All’inter-
no dello stadio ci sarà una pista
leader: nessuno gli di kart dove promuovere il mo-
metterà il bavaglio torsporttraigiovani.Ipresiden-
ti delle società italiane dovreb-
bero vedere questo impianto.
Si renderebbero conto di quan-
Il Mondiale è lungo tosiamoindietro».
nel 2022 dopo tre La monoposto del futuro co-
gare sembrava me la progetterebbe Stefano
Domenicali.
che la Ferrari «Farà rumore come una volta,
avesse già vinto perché la F1 deve emozionare.
Avràmotori ibridiebenzineso-
stenibili.Entro il2030divente-
Imola e Monza? La remo carbonneutral».
L’elettrico?
storia non è l’unico «L’auto elettrica non sarà mai
valore. Da italiano e poi mai l’unica soluzione. La
nostra ricerca fornirà carbu-
vorrei vedere ranti compatibili senza dover
degli investimenti cambiare il sistema dell’auto-
motive». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
uomini: ogg i g igante
Mikaela Shif-
frin, america-
na di Vail,
Coppa a Odermatt
28 anni
domani,
è fidanzata
Uomini: Odermatt con il
gigante di ieri ha vinto la
con il campio-
Coppa assoluta. Oggi 2° gi-
ne norvegese
gante (9,30/12,30 Rai-
Aleksander
sport/Eurosport). Slalom
donne, l’ordine di arrivo:
Aamodt Kilde
1. Shiffrin in 1'41”77; 2.
Holdener + 0”92; 3.
Swenn Larsson + 0”95.
ANSA
gli sci dai genitori all’età di tre rato con passione concentrata
anni, ha un talento incredibile. sull’obiettivo. Alla Finali di Sol-
Ma oltre a questo, in carriera deu (da mercoledì) arriva con
ha evitato insidie importanti. la Coppa del mondo assoluta in
Dagli infortuni, grazie alla sua tasca e potrà sfoderare altre
tecnica sopraffina, alle distra- magie. —
zioni esterne. E ha sempre lavo- © RIPRODUZIONE RISERVATA
30 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
Orgoglio Juve
Allegri carica i bianconeri, che stasera ospitano la Sampdoria, e fissa l’obiettivo
“Fatti 50 punti sul campo e ora vogliamo essere secondi in classifica da soli”
LA STORIA
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
C
ontro tutto e contro
tutti. La Juventus ci
ha ormai fatto l’abitu-
dine in questa stagio-
ne dove le montagne russe del-
la giustizia (sportiva oltre che
penale) hanno travolto e stra-
volto il mondo bianconero, ma
adesso c’è un motivo in più per
sfoderare l’orgoglio e non pen-
sare a quel che sta accadendo
nelle aule dei tribunali. «Per la
prima volta possiamo andare se-
condi in classifica da soli - dice
Massimiliano Allegri -: la nostra
classifica è quella dei 50 punti e
abbiamo la chance del +3
sull’Inter». Se c’era un modo
per alzare la tensione nella squa-
dra, e anche nell’ambiente, allo-
Attacco decimato
ma Vlahovic può
sbloccarsi contro
l’ultima in classifica
ra il tecnico livornese ha scelto
quello più efficace nel fissare un
obiettivo sensibile contro gli
eterni rivali nerazzurri, reduci
dal ko di La Spezia. Per Allegri
quello che sta succedendo fuori
dal campo non è un ostacolo
che ha compromesso la stagio-
ne e neppure uno stimolo per fa-
re l’impresa. «Nessuna delle
due cose e non ci deve interessa-
re l’extra», ribadisce l’allenato-
re che ha saputo isolare la squa-
dra e focalizzarla sulla scalata
alla classifica.
Plusvalenze, un punto a favore del club: il documento negato dalla Procura ora è nelle sue mani
Il Consiglio di Stato dice no alla Figc
la carta Covisoc consegnata ai legali
IL RETROSCENA
TORINO
I
l mistero è finito, ma lo
scontro è appena inizia-
to. La famosa “carta Covi-
soc” ieri è stata consegna-
ta ai legali difensori della Ju-
ventus, dopo le due richieste
respinte dalla Procura fede-
rale nel corso dei mesi, gra-
zie alla decisione del Consi-
glio di Stato di bocciare il ri-
corso urgente della Federcal-
cio (se ne riparla nell’udien-
za del 23 marzo) contro la
sentenza di lunedì del Tar
del Lazio. Il documento di sei
pagine, datato 14 aprile
2021 e protocollato con il nu-
mero 10940, è un riassunto
sul tema delle plusvalenze fit-
tizie che il procuratore Giu-
seppe Chiné ha inviato a Pao-
lo Boccardelli, presidente
Per questo la Juventus non
vuole commettere passi falsi
contro la Sampdoria, stasera al-
lo Stadium: sulla carta una par-
tita facile, i blucerchiati sono ul-
timi e alle prese con mille pro-
blemi societari, ma i bianconeri
hanno un attacco decimato
(fuori Di Maria, Chiesa, Milik e
Kean per motivi diversi: c’è
Compagnon come riserva) e in-
consciamente qualcuno potreb-
be risparmiare energie in vista
del ritorno degli ottavi di Euro-
pa League, giovedì a Friburgo.
della Commissione di Vigi-
lanza sulle Società di Calcio
professionistiche, e al nume-
ro uno della Figc, Gabriele
Gravina. La parola Juventus
non compare mai e anche
per questo la Procura federa-
le ritiene che non ci sia “noti-
tia criminis”, mentre per gli
avvocati bianconeri il docu-
mento è importante perché
retrodata l’inchiesta di sei
mesi e quindi renderebbe
fuori tempo massimo la ri-
chiesta di revocazione che ha
portato alla sentenza dei 15
punti di penalizzazione oltre
alle squalifiche dei dirigenti.
La battaglia legale è in pie-
no svolgimento e si gioca an-
che sui cavilli, ma solo il Col-
legio di garanzia del Coni da-
rà la risposta definitiva su chi
ha effettivamente ragione.
La data dell’udienza deve an-
cora essere fissata, probabil-
SPORT
Massimiliano Allegri,
55 anni, e Dusan Vlahovic
(23): il centravanti serbo
non segna da 435 minuti
e l’ultimo gol in campiona-
to risale al 7 febbraio
ANSA
Un po’ di turnover verrà dosato non si devono sbagliare».
nei vari reparti (anche in porta All’andata finì 0-0 e il ricor-
dove ci sarà l’ex genoano Pe- do è ancora vivo in Dusan Vla-
rin) e non sono escluse “allegra- hovic, che toccò solo 9 palloni
te”, magari nell’utilizzo di Pog- in 90 minuti. Il serbo, poi, vuo-
ba dopo la mancata convoca- le evitare il record di 5 partite
zione con multa causa ritardo di Serie A senza reti (mai suc-
alla vigilia di coppa. «Devo ve- cesso da quando è in Italia) e al-
dere bene chi recupera - drib- lo Stadium spera di sbloccarsi.
bla il tecnico -: in tanti hanno Sfida una squadra senza por-
giocato molto e bisogna essere tiere titolare, l’ex Audero si è
lucidi. È fondamentale che la rotto la spalla destra, e che su-
squadra capisca l’importanza bisce una media di 17 tiri a par-
della partita: la classifica si fa tita in questo 2023. Contro la
con le piccole e queste sfide peggiore in Europa è più di un
Un riassunto di sei pagine datato 14 aprile 2021
La “Carta Covisoc” è documento di
sei pagine datato 14 aprile 2021 e
protocollato con il numero 10940:
si tratta di un riassunto sul tema del-
le plusvalenze fittizie che il procura-
tore federale Giuseppe Chiné ha in-
viato al presidente della Commis-
sione di Vigilanza sulle Società di
Calcio professionistiche, Paolo Boc-
cardelli, e al presidente Figc, Gabrie-
le Gravina.
mente verso la fine di aprile, tre a quello di Perugia e Ata-
e nell’attesa il club biancone- lanta: il procuratore pone al
ro mette a segno un punto presidente della Covisoc, or-
prezioso perché ha ottenuto gano interno alla Figc, una
una prima parziale giustizia, questione di metodo nell’in-
obbligando la Procura fede- dividuazione di un possibile
rale a mostrare un documen- dolo legato alle valutazioni
to che teneva nascosto da alterate dei giocatori. «Sulla
tempo. Nel testo Chinè tocca scorta di tali considerazioni
il tema plusvalenze, riportan- in diritto, dalle quali questa
do i casi di Chievo e Cesena ol- Procura non può prescinde-
JUVENTUS
SAMPDORIA
Dazn
Juventus (3-5-1-1): 36 Perin; 3 Bremer,
19 Bonucci, 6 Danilo 2 De Sciglio, 32 Pa-
redes, 5 Locatelli, 25 Rabiot, 17 Kostic,
20 Miretti; 9 Vlahovic
All.: Allegri
Sampdoria (3-5-1-1): 22 Turk; 4 Gun-
ter, 17 Nuytinck, 2 Amione; 59 Zanoli, 20
Winks, 8 Rincon, 7 Djuricic, 3 Augello, 37
Leris; 23 Gabbiadini
All.: Stankovic
Arbitro: Prontera
incentivo per rompere il digiu-
no, ma battere la Samp è obbli-
gatorio anche per la Juve dopo
il ko di Roma. Nel mirino c’è il
6° posto dell’Atalanta (può an-
dare a -4), ma adesso Allegri
batte il tasto sui 50 punti e su
come staccare virtualmente
l’Inter prima del Derby d’Italia
a San Siro tra sette giorni. «Bi-
sogna chiudere nelle prime 4»,
continua a ripetere per non
aver nessun tipo di rimpianto
e tirare fuori l’orgoglio. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
re nell’esercizio delle proprie
prerogative inquirenti e re-
quirenti», conclude la comu-
nicazione, «è evidente che l’e-
sercizio dell’azione discipli-
nare in questa materia, (...)
potrà essere utilmente perse-
guito ove emergano elemen-
ti sufficienti a corroborare la
necessità di indagare su casi
che fanno ragionevolmente
ritenere la sussistenza di ope-
razioni di scambio di calcia-
tori fra due o più società pro-
fessionistiche, in termini di
sistematicità delle medesi-
me operazioni di mercato,
non già un’episodica opera-
zione, finalizzati a sopravva-
lutare i dati di bilancio delle
medesime società median-
te, appunto, il sistema delle
cosiddette Plusvalenze». Se-
condo la Procura la frase
«ove emergano elementi suf-
ficienti a corroborare la ne-
cessità di indagare» sembre-
rebbe mostrare l’assenza di
notizia di reato, come inve-
ce sostenuto più volte dai le-
gali bianconeri. È un duro
braccio di ferro e lo scontro
si è acuito per la scelta di ri-
volgersi alla giustizia ammi-
nistrativa, a processo sporti-
vo ancora in corso. G.ODD. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FUORI CAMPO
GIGI GARANZINI
Inter, il punto
di non ritorno
e il destino
di Inzaghi
È ripartito il Napoli,
alla sua maniera,
ma la squadra del
momento è l’Inter. Alla
rovescia. L’ennesima
sconfitta, l’ottava di sta-
gione, ha segnato un pun-
to di non ritorno. La sorte
Ore 20,45 di Inzaghi si decide mar-
tedì sera a Oporto: ma an-
che in caso di qualifica-
zione potrebbe tornare
in discussione già dome-
nica prossima contro la
Juve, perché 8 sconfitte
in campionato non sono
tante, sono troppe. E di
questo passo il piazza-
mento Champions, deter-
minante per
restare a gal-
la finanzia-
riamente, sa-
rebbe seria-
mente a ri-
schio. Già la
sconfitta di Bologna, e po-
co prima quella a San Si-
ro contro l’Empoli, aveva-
no dato il là ad un ampio
dibattito ambientale.
Quella di La Spezia l’ha
ovviamente rinfocolato:
e se fino all’altra sera si di-
scuteva della panchina
in proiezione lontana,
nel senso della prossima
stagione, adesso si ragio-
na anche sul breve termi-
ne. La perplessità di fon-
do, che filtra anche dalla
società, non è inedita. In-
zaghi è certamente un al-
lenatore da Coppe, e il
suo palmarès è lì a dimo-
strarlo. Meno, parecchio
meno da campionato. In
termini ciclistici si direb-
be che è un corridore da
grandi classiche: non da
grandi giri. Perché la
squadra non ha continui-
tà. Risponde, spesso,
non sempre, ai grandi ap-
puntamenti. Fatica nella
routine, tra alti e bassi,
anche quando come l’al-
tra sera la prestazione
complessivamente la tro-
va e tutto o quasi tutto gi-
ra storto. Ma costruire co-
sì tanto e segnare così po-
co è un limite: esattamen-
te come subire così poco
e incassare così tanto, in
termini di gol. Mettiamo-
ci anche quei 4 cambi con-
temporanei a metà secon-
do tempo, quando lo Spe-
zia con due a inizio ripre-
sa aveva da un bel po’
cambiato la partita: e l’a-
narchia dal dischetto,
con Lautaro libero di
prendersi il pallone e sba-
gliare come già era acca-
duto. Si vedrà, in tempi
brevi. Si è già visto, anzi
rivisto di che pasta è fatto
il Napoli. Ci ha messo un
po’ a eliminare le scorie
laziali, pur senza mai cor-
rere rischi: e sul capola-
voro di Kvara i difensori
dell’Atalanta parevano
le statuine di San Grego-
rio Armeno. Ma provate-
ci voi quando il Napoli al-
za le cadenze e quei due
là davanti ti puntano in
velocità. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

Poli opposti
A Lecce arriva un Toro dove Cairo e Juric continuano a parlare lingue diverse
Il tecnico: “Io accontentato? Parola che non mi piace, il progetto va condiviso”
IL CASO
GUGLIELMO BUCCHERI
INVIATO A LECCE
O
gni volta che il fu-
turo del Toro fini-
sce sul tavolo,
qualcosa si incep-
pa. Così Urbano Cairo, pa-
tron granata a metà settima-
na: «Juric? L’ho accontenta-
to in tutto, dal nutrizionista
ai collaboratori, al ristoran-
te del Filadelfia: la sua ambi-
zione è anche la mia...». Co-
sì Ivan Juric, tecnico croato,
48 ore dopo: «Accontentato
è una parola che non mi pia-
ce, il progetto andrebbe con-
diviso e io punto alla condi-
visione. Come si può trova-
re una sintesi tra la mia visio-
ne e quella del presidente?
Non so cosa dire...».
Il Toro è atterrato in Sa-
lento portandosi dietro la
solita sfida a distanza: a vol-
te accesa, stavolta un po’ me-
no, ma non per questo più
dolce. Il punto di equilibrio
tra i due protagonisti, dal lu-
Apre il georgiano, raddoppia Rrahmani: nemmeno l’Atalanta ferma la corsa solitaria di Spalletti
Magia di Kvara: il Napoli vola
Inter a -18 e scudetto più vicino
L’ANALISI
MATTEO DE SANTIS
NAPOLI
M
eno diciannove
punti, secondo la
fredda aritmeti-
ca, alla trasforma-
zione del sogno in realtà. Ne
basteranno anche meno al
Napoli “kolossal”, prodotto
da De Laurentiis, diretto da
Spalletti e interpretato magi-
stralmente da un cast di cal-
ciatori totali assemblato dal
ds Giuntoli, per prendersi l’O-
scar del terzo scudetto. Passa-
ta la nottata dello scherzetto
laziale, la capolista sfinisce
per stanchezza l'Atalanta e
demolisce nella ripresa le
barricate vagamente cate-
nacciare alzate da Gasperini
(«Solo così potevamo pensa-
re di fare risultato»).
Organizzazione corale, ap-
plicazione ossessiva di uno
spartito che fa venire il mal di
testa agli altri e bravura dei
singoli: c'è tutto questo nel fe-
nomenale assolo di Kvara-
tskhelia, liberato da Anguis-
sa e Osimhen, e nel 14º cen-
tro partorito da un corner (re-
cord in Europa) finalizzato
da Rrahmani. «Reazione da
grande squadra - applaude il
regista Spalletti - dopo che ci
siamo divertiti ad ascoltare
cosa dicevano di noi in setti-
mana». Napoli che con sag-
.
LECCE
TORINO
Dazn-Sky Ore 12,30
Lecce (4-3-3) 30 Falcone; 17 Gen-
drey, 6 Baschirotto, 93 Umtiti, 25 Gal-
lo; 29 Blin, 42 Hjulmand, 16 Gonzalez;
27 Strefezza, 9 Colombo, 11 Di France-
sco
All.: Baroni
Torino (3-4-2-1) 32 Milinkovic-Savic;
5 Gravillon, 3 Schuurs, 4 Buongiorno;
17 Singo, 77 Linetty, 8 Ilic, 13 Rodri-
guez; 59 Miranchuk, 49 Radonjic; 9 Sa-
nabria
All.: Juric
Arbitro: Sacchi
glio 2021 ad oggi, non è sta-
to ancora trovato e vista la
scarsa empatia in campo,
difficilmente, accadrà. E, al-
lora? In attesa degli eventi,
sarebbe più prudente da
parte del patron granata evi-
tare qualsiasi riferimento al
lavoro del suo allenatore
per non innescare l’inevita-
bile reazione a catena.
NAPOLI 2 EMPOLI
ATALANTA 0 UDINESE
Napoli (4-3-3): Gollini 6,5; Di Lorenzo
6,5, Rrahmani 7, Kim 7 (31' st Juan Je-
sus 6), Olivera 6; Anguissa 6,5, Lobotka
7, Zielinski 6 (20' st Ndombele 6); Poli-
tano 7 (20' st Elmas 6,5), Osimhen 7
(40' st Simeone sv), Kvaratskhelia 8
(40' st Zerbin sv)
All.: Spalletti 7,5
Atalanta (3-4-1-2): Musso 5; Toloi 5
(43' st Lookman sv), Djimsiti 6,5 (44'
pt Demiral 5), Scalvini 5; Ruggeri 5,5,
De Roon 6, Ederson 5,5, Maehle 5 (23'
st Zappacosta 5,5); Pasalic 5 (23' st
Boga 5,5); Hojlund 5 (1' st Muriel 6),
Zapata 6
All.: Gasperini 5
Arbitro: Colombo 6
Reti: st 15' Kvaratskhelia, 32' Rrahmani
Ammoniti: Ruggeri, Osimhen, Scalvini
Spettatori: 50601
gezza, senza ansie, scardina
il piano conservativo atalan-
tino, camuffato con l’effetto
speciale del nuovo (Hoj-
lund) e del vecchio (Zapata)
panzer insieme e smaschera-
to dai numeri bulgari dell’in-
tervallo di zero tiri in porta
verso l’ex Gollini, ripescato
per un fastidio al polso per
Meret,
e di un 39% di minoranza
nel possesso palla. Accatasta-
ti guastatori in mezzo, la Dea
si barrica in trincea con la sen-
SPORT
Ivan Juric, 47 anni, siederà per la 70ª volta sulla panchina granata
Fiducia a Linetty
A Lecce, Ilic e soci si gioche-
ranno una bella fetta di sta-
gione perché la volata per il
settimo posto non ammette
più frenate alla luce delle
concorrenti in gara e delle
insidie sul percorso. A Lec-
ce, i granata hanno vinto
una sola volta su otto tenta-
tivi, ma i numeri racconta-
Khvicha Kvaratskhelia, 22 anni, esulta con Victor Osimhen (24)
tinella Djimsiti, inflessibile fi-
no al ko fisico, a chiudere un
varco dietro l’altro. Trovate
le stampelle per restare in pie-
di in qualche modo davanti
alle scorribande esterne di
Politano e Kvaratskhelia, at-
tutire l’impatto con il meteo-
rite Osimhen e montare una
robusta diga centrocampisti-
ca, la resistenza gasperinia-
na si sbriciola con l’aumento
d’intensità dell’arrembaggio
azzurro: “Kvaradona” mette
a sedere tre difensori, piazza
LAPRESSE
no anche di tre successi su
tre di Juric contro i salentini
e di tre sconfitte su tre di Ba-
roni, allenatore di casa, da-
vanti al Toro. «Gioca Linet-
ty in mezzo al campo? Sì, se
lo merita dopo la spettacola-
re partita fatta contro il Bo-
logna: Ricci sta recuperan-
do la forma migliore, accan-
to ad Ilic ci sarà Lino», dice
REUTERS
il destro d’autore e spiana la
strada; Rrahmani ratifica
per via aerea. Con un Napoli
così dominante in Italia, atte-
so mercoledì nel ritorno con
l’Eintracht dalla probabile
laurea di ingresso nel G8
d’Europa, si può anche bandi-
re la scaramanzia. Nella hit
parade dei cori dei 50mila in-
namorati del Maradona, do-
minata da “La capolista se ne
va”, spunta la nuova entrata
«Vinceremo il tricolor». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 31
PILLOLE
Mondiale Short Track
Sighel, storico oro
Due medaglie per Pietro Sighel ai
Mondiali di short track a Seul: ar-
Juric. Il tecnico croato per- gento nei 1500 metri, oro nei 500.
de Karamoh («Ha preso una Un oro che mancava da 24 anni.
botta») e dà fiducia all’ulti-
mo arrivato Gravillon al po-
sto di Djidji. Ciclismo, Tirreno-Adriatico
Vince ancora Roglic
Occasione per Radonjic Primoz Roglic vince la penultima
L’uscita di scena, per 90’, tappa della Tirreno-Adriatico e
del vivace Karamoh regala consolida la leadership.
una chance improvvisa al
“ribelle” Radonjic del der-
by: sulla trequarti, lato sini- Basket: ieri l’anticipo
stro, si cambia ancora in at- Varese-Pesaro 110-99
tesa di Vlasic e per il discon- Serie A, l’anticipo: Varese-Pesaro
tinuo serbo quella di Lecce 110-99. Oggi: Brindisi-Milano
si trasforma nell’ultima, ve- (ore 16,30); Treviso-Trento (17):
ra, chiamata di un campio- Brescia-Trieste (17,30); Torto-
nato sulle montagne russe. na-Varese (18); Reggio E.-Napoli
Juric prende le distanze (18); Venezia-Virtus Bo (19); Sca-
dalla nuova riflessione di fati-Sassari (19,30).
Cairo e guarda al calenda-
rio: da qui al quattro giu-
gno può fare ancora molta Calcio, Serie B
strada per dare credibilità Il Bari sale al 2° posto
al suo lavoro e tirare un bi- Serie B (29ª): Benevento-Como
lancio del biennio solo po- 0-0, Cittadella-Palermo 3-3, Mo-
sitivo. «Il Lecce si batte se dena-Pisa 1-0, Parma-SudTirol
al 100 per cento e se sapre- 0-0, Venezia-Brescia 1-1, Ba-
mo stare attenti ai partico- ri-Frosinone 0-0. Oggi (16,15):
lari come con il Bologna», Cosenza-Spal, Genoa-Ternana.
ripete. — Classifica: Frosinone 62, Genoa e
© RIPRODUZIONE RISERVATA Bari 50.
gli altri anticipi: f renata lazio
L’Udinese ritrova la vittoria dopo sei turni
Un colpo di testa di Becao in av- ti, in serata, tra Bologna e La-
vio di ripresa permette all’Udi- zio: primo tempo vivace - c’è
nese di battere l’Empoli al Ca- anche un palo di Ferguson -,
stellani e riassaporare così, do- secondo con poche occasioni:
po sei turni, il gusto dolce del- Lazio sempre terza, ma oggi la
la vittoria. Pareggio senza re- Roma può sorpassarla. A.M.
0 BOLOGNA 0
1 LAZIO 0
Empoli (4-3-1-2): Perisan 5,5; Stoja- Bologna (4-2-3-1): Skorupski 6; Po-
novic 6 (45’ st Nabian sv), Ismajli 6, sch 6, Souamoro 6, Lucumì 6,5, Cam-
Luperto 5, Parisi 6,5 (27’ st Cacace biaso 6; Moro 6 (17’ st Pyythya 6),
6); Akpa Akpro 6, Marin 6 (27’ st Pja- Schouten 5,5 (17’s t Medel 6); Aebi-
ca 5,5), Bandinelli 5 (4’ st Fazzini 6); scher 5,5 (35’ st Soriano sv), Fergu-
Baldanzi 6,5 (45’ st Grassi sv); Capu- son 6, Kyriakopoulos 5,5 (12’ st Zirk-
to 5,5, Satriano 6 zee 5,5); Barrow 5,5
All.: Zanetti 5,5 All.: Thiago Motta 6
Udinese (3-5-2): Silvestri 7; Becao 7,
Bijol 6,5, Perez 6; Ehizibue 6 (32’ st Lazio (4-3-3): Provedel 6,5; Lazzari
Ebosele sv), Pereyra 6 (41’ st Samar- 6, Casale 6,5, Romagnoli 6,5, Hysaj
dzic sv), Walace 5,5, Lovric 6,5 (35’ 6; Milinkovic-Savic 6, Vecino 5,5,
st Arslan sv), Udogie 6,5; Beto 6,5, Luis Alberto 5,5 (19’ st Basic 5,5);
Success 6,5 (41’ st Thauvin sv) Pedro 6 (35’ st Cancellieri), Felipe
Anderson 5,5, Zaccagni 6
All.: Sottil 6,5
All.: Sarri 6
Arbitro: Cosso 6
Reti: st 9’ Becao Arbitro: Maresca 6
Ammoniti: Bijol, Luperto Becao, Beto, Ammoniti: Hysaj, Moro, Ferguson, Ve-
Fazzini, Lovric cino, Zaccagni
Oggi Roma-Sassuolo La classifica
Spezia-Inter 2-1 Napoli * 68 Monza 32
Empoli-Udinese 0-1 Inter * 50 Fiorentina 31
Napoli-Atalanta 2-0 Lazio * 49 Sassuolo 30
Bologna-Lazio 0-0 Roma 47 Empoli * 28
Lecce-Torino (Dazn/Sky) Oggi ore 12.30 Milan 47 Lecce 27
Cremonese-Fiorentina (Dazn) ore 15 Atalanta * 42 Salernitana 25
Verona-Monza (Dazn) ore 15 Bologna * 36 Spezia * 24
Roma-Sassuolo (Dazn) ore 18 Juventus (-15) 35 Verona 18
Juventus-Sampdoria (Dazn) ore 20.45 Udinese * 35 Cremonese 12
Milan-Salernitana (Dazn/Sky) Domani ore 20.45 Torino 34 Sampdoria 12
* una partita in più
32 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
MOTORI
l ’ultima nata di maranello rivoluziona il merc ato
Una Purosangue
per la scuderia
della Ferrari
La “quasi Suv” a quattro porte vola con un motore V12
Senza confronto prestazioni e prezzo: 390 mila euro
sotto la pelle un motore aspirato e un c ambio a 8 rapporti
Bilanciamento e sospensioni attive
ecco i segreti della rossa “estrogenata”
PINZOLO
L'impareggiabile dinamica di
guida della Purosangue è fi-
glia delle scelte tecniche fatte
a Maranello. Ferrari è uno de-
gli ultimi costruttori a entrare
nel mercato dei Suv, ma lo fa a
modo suo, senza compromes-
si e con un prodotto che riscri-
ve le regole. Sebbene sia lun-
ga quasi 5 metri, alta quasi
1,6 e pesante poco meno di 22
quintali, la Purosangue è una
vera granturismo, solo con il
baricentro un po' più alto e del
resto l'altezza da terra aumen-
ta solo di 3,5 cm rispetto a
quella media delle altre sporti-
ve del Cavallino Rampante. Il
propulsore è dietro l'avantre-
no (la cosiddetta disposizione
anteriore-centrale), mentre
la trasmissione è sopra il retro-
treno, secondo lo schema tran-
saxle. Un layout che avvicina
le masse al centro di gravità, ri-
duce il momento di inerzia e
distribuisce il peso al 49% da-
vanti e al 51% dietro. Il corpo
vettura è stato disegnato per
sottrazione di volumi ed è
scomposto su due livelli, così il
profilo laterale sembra quello
di una coupé, con il cofano lun-
go e le porte posteriori che si
aprono (elettricamente) con-
trovento. Una soluzione che
ha permesso di rimpiccolirle
mantenendo un'ottima acces-
sibilità. Le performance sono
garantite dal classico V12 aspi-
rato (non elettrificato) da 6,5
litri che ama girare in alto; ero-
ga 725 CV a 7.750 giri/min e
716 Nm a 6.750 giri/min, ma
ALESSANDRO VAI
PINZOLO
A Maranello non vogliono sen-
tire parlare di Suv, anche se
questa è la categoria in cui si in-
serisce, per dimensioni, la Pu-
rosangue. Il distinguo è d'ob-
bligo, perché invece le sue ca-
ratteristiche tecniche (appro-
fondiamo nell'articolo qui sot-
to) sono quelle di una vera
granturismo e nessuna concor-
rente può vantare qualcosa di
simile. Conoscere quello che
si cela sotto la sua stupenda
carrozzeria è necessario per
spiegare l’incredibile dinami-
ca di guida.
Questa Ferrari scava un sol-
co, definisce un prima e un do-
po, mentre la concorrenza vie-
ne spazzata via, anche se in ef-
fetti non ha vere rivali. Con un
listino che parte da 390.000 eu-
ro, ma che realmente si posizio-
na almeno 70.000 euro più su
(il costo del pacchetto «full car-
I disegni tecnici evidenziano il grande lavoro ingegneristico per la realizzazione di
un’auto con soluzioni tecniche innovative
sale fino a 8.250 giri. La poten-
za è gestita attraverso il cam-
bio doppia frizione a 8 rappor-
ti e dalla trazione integrale che
privilegia la ripartizione al po-
steriore, visto che all'anteriore
va al massimo il 20% della cop-
bon» che praticamente tutte le
Purosangue hanno) questa Fer-
rari crea un segmento a sé stan-
te: le possibili sfidanti costano
la metà. La sfida, in ogni caso,
non c'è poiché nessuna di loro
riesce ad avvicinarsi alle sue
prestazioni, non tanto in ter-
mini numerici, quanto dinami-
ci. Nessun altro Suv ha un
avantreno così preciso e fede-
le, una resistenza al rollio e al
beccheggio tenace, ma senza
effetti collaterali (ovvero un
assetto di marmo), un’elettro-
nica sopraffina ma gestibile e
un V12 aspirato che canta me-
lodie antiche.
La Purosangue sa andare
forte, volendo fortissimo, ma
senza mai mettere in difficoltà
il pilota, anzi. Stabilisce con
lui un rapporto di fiducia, gli
comunica quello che sta succe-
dendo e gli fa intuire quello
che accadrà, mentre quello
che è appena successo genera
pia. Lo schema del 4WD è un'e-
voluzione di quello inventato
con la FF nel 2011: davanti al
motore c'è una presa di forza a
cui è collegata una Power
Transfer Unit che include una
trasmissione automatica a due
725
La potenza in cavalli
sviluppata dal motore
V12, che offre anche 716
Nm di coppia a 6750 giri
3,3
I secondi per lo scatto
da 0 a 100 km/h, con un
allungo che permette di
raggiungere i 310 all’ora
sorrisi inarrestabili. La chiave
della felicità è il manettino sul
volante, che a ogni scatto al-
lenta un po' le briglie dell'elet-
tronica e affila tutti gli altri
componenti, incluse le sospen-
marce (lavora assieme alla po-
steriore per le sue prime quat-
tro marce e poi si sgancia oltre
i 200 km/h) e due frizioni elet-
troidrauliche sui semiassi. Co-
sì, al torque vectoring poste-
riore creato dal differenziale
.

sioni elettroniche di nuova ge-
nerazione che alzano drastica-
mente l'asticella rispetto a
quanto disponibile sul merca-
to. La posizione da scegliere di-
pende dalle condizioni della
strada, dall'umore e dall’abili-
tà del pilota, ma a prescindere
dalla scelta, la Purosangue lo
fa sempre sentire la persona
giusta, nell'auto giusta, al mo-
mento giusto. A questo propo-
sito, il V12 merita di girare al-
to tutte le volte che la situazio-
ne lo consente: non ha quella
spinta assurda e immediata
data dai turbo (non ci sono),
però allunga fino a 8.250 giri
con un crescendo entusia-
smante. Insomma, da questa
Ferrari non si vorrebbe mai
scendere, anche perché è acco-
gliente come nessun’altra vet-
tura made in Maranello. Il
comfort è un altro tema impor-
tante, l'unico per il quale gli in-
gegneri hanno guardato alle
La Purosangue vanta una trazione integrale
con prevalenza al posteriore (80 e 20 per cen-
to),che garantisce tenuta di strada e manegge-
volezza eccezionali in qualsiasi condizione di
marcia e su qualsiasi fondo stradale
elettronico, si aggiunge quel-
lo anteriore. I numeri la rendo-
no il Suv di serie più veloce: ol-
tre 310 km/h di punta massi-
ma e 3,3 secondi per chiudere
lo 0-100 km/h. Poi c'è il siste-
ma di sospensioni attive che è
.
scelte degli altri costruttori,
raggiungendo un risultato di
alto livello anche per merito
delle porte posteriori contro-
vento: i quattro posti sono dav-
vero spaziosi, anche per un
quartetto di persone molto al-
te. I 473 litri del bagagliaio
non sono tantissimi ma è lo
scotto da pagare per avere il
cambio sul retrotreno e l'ar-
chitettura da GT. La doppia
strumentazione digitale per
pilota e passeggero è un tocco
di classe, mentre il rotore (do-
tato di display touch) della cli-
matizzazione che esce dalla
plancia è un'opera hi-tech.
Completa il quadro l'attenzio-
ne alla sostenibilità: per gli in-
terni sono stati usati all'85%
materiali ecosostenibili tra
cui un'Alcantara speciale
composta al 68% da polieste-
re riciclato che debutta pro-
prio sulla Purosangue.—
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il vero colpo di genio dei tecni-
ci Ferrari ed è unico a livello
mondiale: utilizza un motore
elettrico (l'impianto è a 48V)
in ogni ammortizzatore non
solo per reagire ai movimenti
dell'auto, ma anche per antici-
parli, mantenendo sempre
l'assetto piatto. Per raggiunge-
re lo scopo utilizza i dati di va-
ri sensori: un accelerometro e
un sensore di posizione per
ogni ruota e tre accelerometri
sulla scocca. Il quadro è com-
pletato dal pacchetto elettro-
nico di supporto alla guida di
tutte le Ferrari - il Side Slip an-
gle Control è una specie di as-
sistente al controsterzo, che
massimizza divertimento e
prestazioni - che include l'Abs
sviluppato in co-design con
Bosch. AL.VA. —
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Duemila chilometri con una spesa di 400 euro e sette soste per la ricarica delle batterie
Milano-Oslo a zero emissioni
La sfida di Mercedes con EQS
IL CASO
MATTIA ECCHELI
OSLO
O
ltre duemila chilo-
metri senza (quasi)
sentirli. Di sicuro
non dal punto di vi-
sta acustico, perché la Merce-
des EQS Suv 450 4Matic è un
veicolo elettrico. E di sicuro
nemmeno dal punto di vista
della fatica al volante: l'ammi-
raglia fra gli Sport Utility del-
la Stella è di una comodità as-
surda, ancora di più nel costo-
so allestimento con interni in
pelle, sistema Mbux con tre
schermi che coprono l'intera
plancia, monitor per chi viag-
gia sui sedili posteriori, terza
fila di sedili e altro ancora (da
150.000 euro per la Amg Line
Premium Plus con i 7 posti, ac-
cessori esclusi). Lunga 513
centimetri, è alta 172 centime-
tri e pesa non meno 2,7 tonnel-
late, ma al volante è «legge-
ra». L'EQS Suv è il protagoni-
sta della spedizione «Six Na-
tions Zero Emissions» organiz-
zata dalle filiali italiane di
Mercedes-Benz e Ionity, il con-
sorzio fondato nel 2016 an-
che dal costruttore tedesco
per sviluppare una rete di rica-
rica rapida lungo le principali
arterie europee. Si parte da
Milano e, dopo tre tappe, si ar-
riva a Oslo, in Norvegia, dove
il 16% del parco auto è elettri-
co. Il computer di bordo rileva
2.303 chilometri coperti ad
una velocità media di 86
km/h con un consumo, quasi
interamente contabilizzato in
autostrada (il parametro più
penalizzante per i veicoli elet-
trici), di 28.4 kWh/100 km a
fronte di un omologato tra 20
e i 24.
Il viaggio, che alla fine toc-
ca 7 Paesi, ha comportato qua-
si 27 ore al volante. Le soste
per il rifornimento sono state
complessivamente undici,
non tutte indispensabili (tre
in meno erano nelle corde del-
le macchina), suggerite per
verificare affidabilità e capilla-
rità dell'infrastruttura di rica-
rica. Le colonnine Ionity ero-
gano solo energia rinnovabi-
le, certificata all'origine: in Eu-
ropa conta 458 stazioni (25 in
Italia) con 2.110 colonnine in-
l’esempio del nord
Niente Iva e dazi
La Norvegia
punta sull’elettrico
La Norvegia ha eliminato
Iva (per i veicoli fino a 50
mila euro) e dazi sull'im-
port delle auto elettriche.
Altre misure riguardano
tassa di circolazione, par-
cheggio e ricarica gratis al-
le colonnine pubbliche, ac-
cesso alle corsie preferen-
ziali, riduzione dell'impo-
sta di proprietà, agevola-
zioni sui traghetti e per
l’acquisto e utilizzo di au-
to a zero emissioni per i di-
pendenti. MAT. EC.
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA
stallate (132 nel Belpaese do-
ve sono in costruzione 8 nuo-
ve stazioni con ulteriori 60
prese, 18 solo ad Affi, all'usci-
ta dell'A22 del Brennero).
Grazie all'abbonamento –
quasi nessuno si rifornisce a
consumo – il costo del pieno
458
Sono le stazioni di
ricarica veloce
installate da Ionity in
tutta Europa
132
È il numero delle
colonnine ultrafast
Ionity in Italia
sistemate in 25 centri
33
Mercedes lavora
per ampliare l’au-
tonomia dei veico-
li elettrici e la velo-
cità di ricarica
elettrico è stato di quasi 400
euro: 385 per l'energia (0,59
euro al kWh la tariffa per i
clienti Mercedes) e 11,9 di ca-
none mensile. Le soste hanno
portato via non meno di 7 ore.
Per salvaguardare le batterie
è preferibile fare il pieno quan-
do l'accumulatore è «caldo» e,
anche per ottimizzare i tempi,
non necessariamente fino al
100%: basta l'80% ed è suffi-
ciente una mezz'oretta. Con
un analogo Suv a gasolio, la
Mercedes GLS, la spesa (basa-
ta però non sul consumo rea-
le, ma su quello stimato) sa-
rebbe stata di 330 euro.
Spaziosa (3,21 metri di pas-
so) e, grazie al tetto panorami-
co, anche molto luminosa, la
EQS Suv è versatile con il suo
generoso bagagliaio, fino a
2.020 con la seconda e la ter-
za fila di sedili reclinati. I due
motori per complessivi 360
Cv di potenza e 800 Nm di cop-
pia assicurano prestazioni im-
portanti, come un'accelerazio-
ne da 0 a 100 in 6 secondi. Pre-
ferendo una guida razionale,
con le leve al volante si può ot-
timizzare il recupero dell'e-
nergia. L'autonomia (fino a
616 km quella massima di-
chiarata) si può modulare in-
tervenendo sulla risposta di
una serie di funzioni attraver-
so lo schermo centrale. La Mi-
lano-Oslo con l'EQS Suv dimo-
stra che meridione e setten-
trione d'Europa non sono così
lontani, nemmeno in elettri-
co. Guidare auto a batteria,
per fare ricorso a un paragone
culinario, è come alimentarsi
secondo i principi «slow
food»: di «fast» c'è solo la rica-
rica. Privilegia la qualità del
viaggio, intesa in senso lato -
dall'ambiente alla sicurezza,
dalle emissioni al panorama -
rispetto alla sua velocità. Per
la verità, in un tratto autostra-
dale tedesco libero da cantieri
e con poco traffico, il tachime-
tro ha raggiunto anche i 217
km/h. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NA MI
34 LA STAMPA DOMENICA 12 MARZO 2023
Crescono le violenze nelle corsie dei reparti e dei pronto soccorsi. I dati dell’Asl Città di Torino: la pandemia ha reso pazienti e familiari più intolleranti
“Prima celebrati come eroi, ora aggrediti”
Lo sfogo di medici e infermieri dopo il Covid
IL CASO
IRENE FAMÀ
E
roi. Angeli. Accla-
mati dai balconi, ce-
lebrati come salva-
tori, come supere-
roi. Medici, infermieri, ope-
ratori sanitari erano visti co-
me un baluardo contro la
pandemia. Poi tutto si è stra-
volto: additati come untori,
assaliti nei pronto soccorsi,
presi a male parole e spesso
anche a calci e pugni.
«Se mi fai male, chi ti cure-
rà?». La domanda è di una
semplicità che spiazza. L’ap-
pello che arriva dai protago-
nisti della sanità torinese è
ben più profondo. Le testi-
monianze di aggressioni so-
no innumerevoli. «Sono sta-
ta presa per i capelli e colpi-
ta al volto e trascinata a ter-
Oltre il 50% di chi
lavora in ospedale
ha subito
un’aggressione fisica
ra sul pavimento del pronto
soccorso»; «Un utente in
abuso di cocaina mi ha spu-
tato in un occhio»; «Rifiuta-
va la diagnosi. Era Covid.
Non voleva le medicine. Mi
ha travolta con gli imprope-
ri». E ancora. «Il padre di un
paziente mi ha tirato un pu-
gno e mi ha rotto il naso»;
«Non volevano aspettare il
loro turno, mi hanno preso a
botte e lussato la spalla».
Praticamente tutti gli ope-
ratori dell’Asl Città di Tori-
no sono stati insultati o mi-
nacciati dai pazienti, dai lo-
ro familiari, dai loro amici.
Da chi non voleva attendere
il proprio turno o non condi-
videva la cura o non voleva
accettare la diagnosi. Il
54,3% ha subito violenza fi-
sica, il 7,4% molestie sessua-
li e il 5,3% moleste legate
Un lettore scrive:
«Possiedo un piccolo alloggio
affittato a una anziana che ha
sempre pagato il canone ma
che dal novembre 2022 è in cari-
co alla Divisione servizi sociali
del Comune. Al 4 gennaio 2023
ho inviato la documentazione
richiestami dall’Ufficio prepo-
sto ma ad oggi risulto ancora
creditore degli affitti di 5 mensi-
lità, cioè da novembre 2022. È
questa la cura riservata dalla
Città ai tutelati? Ho sollecitato
più volte una gentile signora
che si occupa della mia inquili-
na, che a sua volta dice di aver
trasmesso il sollecito ai colleghi
competenti, ma ad oggi non ho
ancora ricevuto nulla».
ENNIO MILANO
SOSTIENI SPECCHIO DEI TEMPI: IBAN IT67L0306909606100000117200 - www.specchiodeitempi.org – lettere a: specchiotempi@lastampa.it
“
Un ricoverato
aveva il Covid
ma rifiutava la
diagnosi e mi ha
travolta di insulti
Non volevano
aspettare il loro
turno. Mi hanno
preso a botte e
lussato la spalla
Il padre di un
paziente mi ha
tirato un pugno
sul volto e mi ha
rotto il naso
Sono stata presa
per i capelli e
trascinata a terra
sul pavimento
del pronto soccorso
all’etnia. L’hanno racconta-
to ieri al convegno di OM-
CeO, l’Ordine dei medici chi-
rurghi e odontoiatri, in occa-
sione della giornata contro
la violenza nei confronti dei
medici istituita un anno fa.
Novantuno le segnalazioni
da agosto a dicembre 2022.
E su un aspetto sono tutti
d’accordo: la pandemia ha
aggravato le cose. Lo raccon-
ta l’educatrice Carlotta To-
rello, che durante il lockdo-
wn gestiva un centro diurno
per minori psichiatrici e ave-
va ottenuto il permesso di
Specchio dei tempi
«Servizi sociali, il Comune non paga gli affitti » – «Pinerolo: multe anche nella tempesta»
«Vento, il pericolo dei vasi» – «Piazza Baldissera, seguite prima i consigli della gente...»
Un lettore scrive:
«Pinerolo, piazza Vittorio Vene-
to. Sabato alle 18. Infuria la
tempesta: gli alberi si piegano,
è una pioggia di rami, molto
grossi, il vento spazza i marcia-
piedi, disperde la segnaletica
dei lavori, un’anziana cade, vie-
ne soccorsa dai passanti, accom-
pagnata sino ai portici, chi può
sposta le auto da sotto gli alberi
e le sistema al sicuro, in mezzo
CRONACA DI TORINO
LE SFIDE DELLA SANITÀ
Medici, infermieri, operatori sanitari erano visti come eroi durante la pandemia poi tutto si è stravolto
poterli visitare a casa. Fare
una passeggiata con loro.
«Non potevo abbandonare
quei ragazzi. Molti di loro
avevano provato a togliersi
la vita. Li incontravo per
una o due ore, non di più.
Ma chi ci vedeva dal balcone
ci insultava, chiamava le for-
ze dell’ordine. Bisognava
giustificarsi e non sempre le
persone capivano».
Nei confronti degli opera-
tori sanitari c’è stata una
«brusca virata, per molti ver-
si crudele». Lo denuncia chi
è in prima linea in corsia, o
*
* «Apprendo che piazza Baldisse-
alla piazza. Ma ecco che, all’im-
provviso, compare un vigile ur-
bano che, coraggiosamente, si
porta sulla piazza. In aiuto del-
la gente? No. Estrae la macchi-
netta compilamulte e comincia
sanzionare le vetture, colpevoli
di essere state sistemate al sicu-
ro in mezzo alla piazza, ma ahi-
mè fra le strisce blu. Intanto si
schiantano al suolo pure i sema-
fori, come quelli su corso Tori-
no, creando caos nella circola-
in pronto soccorso. E lo spie-
ga bene il dottor Mario Peri-
ni. «Si è passati dalla celebra-
zione a una svalutazione
rabbiosa». Accuse, atteggia-
menti di sfiducia, di sfida. In-
fine, vere e proprie aggres-
sioni. Gratuite. E ora medici
e infermieri, in particolare
nei pronto soccorso, diven-
tati luoghi estremamente
pericolosi per chi indossa i
camici bianchi, chiedono
più attenzione e più sicurez-
za. A volte le aggressioni ini-
ziano prima di arrivare in
ospedale. Sempre più spes-
zione. Ma lui, il vigile, continua
a compilare strisce di carta che
poi arrotola e sistema con cura
sotto i tergicristalli (chissà che
il ventaccio le portasse mai
via…). Un fulgido esempio di
attaccamento alle multe, un
meno fulgido esempio di man-
canza di buon senso e di dispo-
nibilità ad aiutare la gente, che
l’altro pomeriggio a Pinerolo
era in reale difficoltà».
PAOLO C.
so i soccorritori delle ambu-
lanze si trovano alle prese
con pazienti irrequieti, fami-
liari rabbiosi.
Gli agenti di polizia saran-
no una presenza fissa negli
ospedali, come stabilito da
una circolare del diparti-
mento di pubblica sicurez-
za. Un presidio, a partire dai
principali ospedali della cit-
tà: Molinette, Martini, Gio-
vanni Bosco, Maria Vittoria,
Mauriziano. Ma non basta.
«Servono corsi di formazio-
ne per la gestione del ri-
schio», spiega Francesco No-
Un lettore scrive:
«Colgo l’occasione del forte ven-
to di sabato per ribadire una re-
gola poco obbedita, appresa
qualche tempo fa quando, a Ri-
voli, sono scampato per miraco-
lo a un vaso caduto da un balco-
ne appunto per il forte vento.
Approfondendo la questione
ho saputo che esiste l’obbligo le-
gale di tenere le fioriere all’in-
terno della ringhiera dei balco-
L’inchiesta
Sull’edizione odierna di Specchio
l’approfondimento sulle violenze
nei confronti dei medici. Un’occa-
sione per riflettere su quanto ac-
caduto e pensare il futuro
vello, tecnico della preven-
zione Asl Città di Torino. «E
progetti di informazione ed
educazione della popolazio-
ne in generale». Perché nes-
suno si metta più all’insegui-
mento di un’ambulanza per
bloccarla e vedere se è vuo-
ta. Giusto per fare un esem-
pio. E ancora. Aumentare il
personale e ridurre i tempi
d’attesa, incrementare l’in-
formazione delle modalità e
delle tempistiche di accesso
ai servizi, migliorare la ge-
stione del boarding in pron-
to soccorso per evitare un ec-
cessivo affollamento. Que-
stioni tecniche, logistiche.
Ma anche e soprattutto psi-
cologiche. Per tutti. Per gli
operatori sanitari. E alcuni
chiedono spazi d’incontro
per condividere le esperien-
ze, riflettere, supportarsi a
vicenda. E per la cittadinan-
za. Perini è provocatorio. Ep-
pure la provocazione non si
discosta dalla realtà: «Pa-
zienti, familiari, caregiver
devono essere sensibilizzati
sul tema, perché si rendano
conto che spaventare medi-
ci, infermieri e Os li può ren-
dere incapaci di curarli». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ni e non penzolanti sulle vie. E
non si dimentichi che, in caso di
incidente, è il proprietario del
vaso che deve pagare i danni».
LODOVICO BENSO
Un lettore scrive:
ra verrà smantellata e che ver-
ranno installati semafori per re-
golare il traffico. Il tutto non pri-
ma del 2024. Perché nel frat-
tempo non dar seguito alle ri-
chieste di tanti cittadini che
han chiesto, anche attraverso
questa rubrica, di allargare la
rotatoria, restringendo l’anello
centrale? Vuoi mai che forse
una soluzione di minor costo e
di minor tempo?».
F. C.
.
 NA MI

DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA 35

Temporaneo aumento dell’instabilità: nuvolosità irregolare con

brevi e isolati rovesci. Infiltrazioni di aria più fredda determine- SORGE ALLE ORE 06.48
CULMINA ALLE ORE 12.40
SI LEVA ALLE ORE --.--
CALA ALLE ORE 08.51

ranno un calo delle temperature. TRAMONTA ALLE ORE 18.31 ULTIMO QUARTO 15 MAR

Alta pressione che tenta di agguantare
nuovamente l’Italia, ma non ci riesce an-
cora pienamente. Infiltrazioni di aria più
fresca dai quadranti orientali determina-
no un guasto del tempo al Centro-Sud.
La giornata trascorrerà con generali Domenica, rapido peggioramento del Soffiano venti settentrionali che porteran-
condizioni di bel tempo, cielo con più tempo sulla fascia adriatica, con piogge no molte nubi e veloci rovesci principal-
nubi soltanto sui confini alpini. Clima localmente intense; altrove il sole sarà mente su Calabria e provincia di Messina,
mite primaverile. prevalente. sole altrove.

QUALITA’ DELL’ARIA
PM10 PM2.5 NO2 SO2 PM10 PM2.5 NO2 SO2
Ancona 11.5 8.6 5.6 1.2 Milano 29.1 25.7 23.8 1.9
Aosta 5.1 4.5 5.6 0.2 Napoli 20.4 16.5 30.3 3.5
Bari 7.4 4.6 3.4 1.2 Palermo 14.3 6.3 4.1 0.6
6 16 Bologna 17.8 14.0 10.6 1.3 Perugia 13.1 11.2 4.8 0.5 Il tempo è destinato a peggiorare nel corso
6 13
Cagliari 10.9 4.6 3.2 0.4 Potenza 9.1 7.1 3.0 0.3
della giornata. Dopo una mattinata con
6 15 7 12 cielo sereno o al più poco nuvoloso, ecco
5 14 Campobasso 12.1 9.5 4.6 0.4 Roma 16.4 12.4 15.9 0.8
che con il passare delle ore si avvicina una
6 14 Catanzaro 10.3 5.9 3.2 0.3 Torino 40.2 35.8 23.5 1.9
perturbazione a partire dal Nordovest.
5 14 Firenze 19.5 16.5 11.9 0.7 Trento 22.6 21.0 10.2 0.5
12 16 9 19 Genova 20.9 18.1 25.1 4.7 Trieste 12.0 10.6 15.5 3.3
8 13
L’Aquila 11.4 9.5 4.5 0.3 Venezia 9.1 7.7 6.9 1.6
6 15
Valori espressi in µg/m3
6 15

9 21 4 11
8 15

11 14
12 19

12 17 3 11

12 19
8 14

13 18
15 19 Pressione debole; una perturbazione at-
lantica investe in pieno l’Italia, marcato
13 22
peggioramento al Nord, specie Nordest,
con venti forti e nevicate sopra 1300
metri sulle Alpi.

IL LOTTO FOTO
Concorso n° 30 di sabato 11 marzo 2023
Città del Mondo Min °C Max °C Oggi Città dell’Europa Min °C Max °C Oggi
Algeri 14 20 Amsterdam 1 10 Bari 27 37 39 41 61
Ankara 8 10 Atene 10 17 Cagliari 43 49 4 52 5
Baghdad 8 27 Barcellona 13 19 Firenze 19 70 4 26 36
Bangkok 26 33 Belgrado -1 7 Genova 38 74 78 5 54
Beirut 17 24 Berlino 0 4
Milano 46 13 1 7 75
Bombay 23 31 Berna 3 10
Brasilia 18 24 Bratislava -3 8 Napoli 39 57 61 87 82
Buenos Aires 23 28 Bruxelles 3 10 Palermo 50 51 19 23 41
Calgary -14 1 Bucarest 1 10 Roma 14 56 87 30 6
Caracas 15 23 Budapest -3 7 Torino 42 50 66 40 65
Casablanca 14 21 Chisinau -1 7 Venezia 40 86 25 79 53
Chicago 1 12 Copenaghen -3 3 Nazionale 48 87 28 13 16
Città del Capo 18 24 Dublino 5 11
Città del Messico 9 21 Edimburgo 1 9 SUPERENALOTTO
Dakar 19 26 Helsinki -8 -3
Dubai 23 26 Istanbul 4 11 Combinazione vincente
Filadelfia 8 17 Lisbona 11 19 numero jolly 40
Gerusalemme 7 25 Londra 4 13 23 42 46
Hong Kong 21 25 Lubiana -1 11 54 58 79 superstar 69
Il Cairo 12 31 Madrid 7 22
MONTEPREMI 7.048.803,60 €
Johannesburg 15 26 Mosca -4 3
Kinshasa 23 31 Oslo -10 -1 65.299.741,12 €
Parigi 6 12
JACKPOT
La Mecca 15 32
L’Avana 18 27 Podgorica 5 13 nessun 6 -€
Los Angeles 10 14 Praga -4 5 nessun 5+1 -€
Manila 25 31 Reykjavik -7 1
ai 7 con punti 5 42.292,83 €
Melbourne 11 24 Roma 9 21
AFP
Miami 19 24 Sarajevo 0 7 ai 698 con punti 4 454,19 €
Montreal -1 0 S. Pietroburgo -7 -4
ai 28.667 con punti 3 32,20 €
Nairobi
New York
Nuova Delhi
14
7
18
26
17
31
Sofia
Stoccolma
Tallinn
1
-8
-6
8
0
-2
ai 467.212 con punti 2 6,03 € La forza delle onde
Pechino 2 12 Tirana 7 16 10 e LOTTO
Shanghai 14 16 Varsavia -2 3 Numeri Vincenti
Singapore 25 29 Vienna -3 7 Tutta la forza del mare e del vento a Ploban- sti giorni sulla costa. Lesconil, in passato spe-
Tokyo 7 15 Vilnius -5 -1 4 13 14 19 27 37 38 39 40 42 nalec-Lesconil, nell’ovest della Francia, in cializzata nella pesca dell’aragosta, è oggi
Washington 6 18 Zagabria -2 9 43 46 49 50 51 56 57 70 74 84 Bretagna, dove alte onde si abbattono in que- una località residenziale e turistica.
.
36 NA MI

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2019 La “Fratellanza umana”
FEBBRAIO
e la pedofilia nella Chiesa
Il 4 febbraio 2019 il Papa visita gli
Emirati e firma col Grande Imam il
«Documento sulla Fratellanza uma-
na». Il 21 dà il via al summit contro
la pedofilia in ambito ecclesiastico
OSSERVATORE ROMANO/EPA
poste di cambiamento della Chiesa contempo-
ranea. Un’istituzione che non può limitarsi al-
la contemplazione e al dibattito teologico, ma
che deve essere attiva nel mondo, soprattutto
dove il mondo reclama il suo aiuto. E deve far-
lo con la semplicità, che è tutt’altro che superfi-
cialità. Una Chiesa che porti la letizia e il sorri-
so amabile e luminoso che caratterizzava san
Francesco. Un sorriso di pace, ma che si misu-
ra con la concretezza dell’azione. Sempre con
la gioia di un legame appassionato, più forte
delle nostre miserie e del nostro peccato. Can-
tava Madaleine Delbrêl, rivolta al Signore:
«Perché io penso che tu forse ne abbia abba-
stanza / della gente che, sempre, parla di ser-
virti con piglio da condottiero, / di conoscerti
con aria da professore, / di raggiungerti con re-
gole sportive, / di amarti come si ama in un ma-
trimonio invecchiato. / Un giorno in cui avevi
un po’ voglia d’altro / hai inventato san France-
sco / e ne hai fatto il tuo giullare. / Lascia che
noi inventiamo qualcosa / per essere gente al-
legra che danza la propria vita con te» (Mada-
leine Delbrêl, Il ballo dell’obbedienza, in Noi
delle strade, Gribaudi, Milano 1988).
Nietzsche aveva ragione quando criticava le
facce tristi dei cristiani. Come direbbe papa
Francesco, certe facce da funerale o da mum-
mia allontanano dal Vangelo. Non si tratta sem-
plicemente di una questione esteriore, ma di
una vita umanamente piena. Solo così, d’altra
parte, è possibile una reale comunicazione con
agli altri. E questo libro, ne siamo convinti, ali-
menterà autentici e appassionati dialoghi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DIECI ANNI DI BERGOGLIO
ANTONIO SPADARO
Il Papa
della
complessità
Ha preso la Chiesa in una torre dorata e l’ha impastata come lievito nel mondo
Con la sua visione dà sostanza al messaggio religioso che saprà valere nel futuro
SEGUE DA PAGINA I
C
he cosa? Il potere spirituale è spoglia-
to anche simbolicamente dei suoi
panni temporali, delle sue corazze,
delle sue armature ossidate e arruggi-
nite. L’abito bianco – e senza stemmi – riporta
il cristianesimo a Cristo. L’immagine di san
Francesco appare in sovraimpressione su quel-
la di san Pietro. Per alcuni questo è tutt’oggi
l’ossimoro, lo «scandalo», cioè la pietra d’in-
ciampo nella lettura del pontificato. L’aureola
del santo di Assisi, povero cristiano, coincide
con quella del vicario di Cristo. Il papato ab-
bandona per sempre il profilo dell’imperatore
romano. Ma pure sfugge al pericolo di identifi-
carsi con don Chisciotte che lotta contro i muli-
ni a vento. Torna in mente Dante,
che nel De Monarchia collega
l’«auctoritas» spirituale del papa
con la «paternitas».
Solo una Chiesa che, confes-
sando apertamente di non esse-
re la città di Dio in atto, rigetti
ogni compromesso nella gestione del potere
politico potrà ancora essere ascoltata e vale-
re nel «secolo»: questa l’intuizione lucidissi-
ma dei primi istanti del presente Pontificato,
dei suoi gesti sobri e familiari, espressa con i
simboli. Due anni dopo, nel 2015, Francesco
Non insegue un progetto teorico
da applicare alla realtà
ma un’esperienza spirituale vissuta
che prende forma per gradi
avrebbe detto ai vescovi Usa che occorre sta-
re attenti a non cadere nella tentazione di
scambiare «la potenza della forza con la for-
za dell’impotenza, attraverso la quale Dio ci
ha redenti». Mai bisogna fare «della croce un
vessillo di lotte mondane». A dieci anni da
quel 13 marzo oggi riconosciamo che lì c’è tut-
ta la diplomazia di Francesco, e il suo modo
di affrontare il rapporto con la politica.
Restiamo a quella sera del 13 marzo. Le pri-
me parole di papa Bergoglio sono state: «Pre-
ghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una
grande fratellanza». Da lì al puzzle della «ter-
za guerra mondiale a pezzi» è stato breve,
troppo. Bergoglio, però, aveva capito che il
suo pontificato sarebbe stato drammatico.
L’ho intuito quando nella mia intervista per
La Civiltà Cattolica, a pochi mesi dall’elezio-
ne, mi disse che vedeva la Chiesa come un
«ospedale da campo dopo la battaglia». Ave-
va capito il ruolo della Chiesa nel mondo:
guarire i feriti, restituire la vita ai moribondi.
Davanti all’alternativa tra tirare un calcio al
mondo ormai insalvabile e mettere una top-
2020 La preghiera in solitaria
MARZO dal sagrato per il Covid
Il 27 marzo 2020 Francesco prega
dal sagrato deserto della Basilica
vaticana per il mondo assediato dal
Covid, chiedendo a Dio di «non la-
sciarci in balìa della tempesta»
ANTONIO SPADARO
pa e qua e là, l’alternativa di Francesco è una
nuova architettura dei rapporti personali e in-
ternazionali come li descrive nella Fratelli tut-
ti: riscoprire, al di là di ogni miope nazionali-
smo e spiritualismo, il valore terapeutico del-
la fratellanza nella «famiglia delle nazioni».
Un valore che a lui arriva dalla percezione ra-
dicata nella fede di essere figli di un unico Pa-
dre. E così ha recuperato un valore che la stes-
sa rivoluzione francese aveva subito accanto-
nato, dopo averlo dichiarato.
I suoi quaranta viaggi apostolici in 58 nazio-
ni sono serviti anche a questo: a tessere trame e
intrecciare fili. I suoi discorsi sulla «pace» a evi-
tare che essa fosse fraintesa con «vittoria». I
suoi discorsi sulla guerra per farcela vedere per
un attimo con gli occhi delle mamme dei solda-
ti, tutti i soldati. E a far capire che la strada giu-
sta non conduce mai a Yalta, ma a Helsinki.
Se la fratellanza è il basso continuo del di-
scorso bergogliano, in questi dieci anni è ap-
parso chiaro anche il suo approccio radicale
al contemporaneo. Francesco è il papa della
complessità. Sa che una Chiesa missionaria
che dà la priorità assoluta allo sforzo pasto-
rale, non può vivere come una bolla filtrata,
una torre dorata, un monastero protetto. De-
ve impastarsi come lievito nel mondo, deve
sollevare la pasta non preservarsi. Essere sa-
le della terra non rinchiudersi in una saliera.
E non c’è altro modo che accettare di con-
frontarsi con la vita che è contraddittoria,
complessa, piena di differenze. La dottrina
è al servizio della missione, del lavoro del pa-
store, non viceversa. A un problema umano
non si risponde con un principio astratto –
quasi fosse il frutto di un algoritmo – , ma
La presentazione
Il libro “L’atlante di Francesco.
Vaticano e politica internazio-
nale” a firma Antonio Spadaro.
La presentazione sarà domani
alle 18 a Civiltà Cattolica, pre-
senti il cardinale Parolin e Pre-
mier Meloni. Edito da Marsilio,
pagg. 288, euro 14
DOMENICA 12 MARZO 2023 LA STAMPA III
con una saggezza che viene dal discernimen-
to, dalla pazienza, dall’incontro, dalla volon-
tà di voler capire gradualmente, e di farsi ca-
pire. In una parola: da un «pensiero aperto»
e «incompleto», come mi disse già cinque
mesi dopo la sua elezione. E anche per que-
sto il decennale di Francesco non è tempo
per chiudere bilanci dal sapore aziendale. E
il suo è un pontificato di semi, soprattutto. I
frutti maturano.
In fondo anche nel governo della Chiesa
Francesco, in questi dieci anni, non ha inse-
guito un «progetto», cioè un piano teorico e
astratto da applicare alla storia. Ha avuto in-
vece un «disegno», cioè un’esperienza spiri-
tuale vissuta che prende forma per gradi, e
che si sta traducendo in termini concreti, in
azione. La sua visione interiore non si è im-
posta sulla storia cercando di organizzarla
secondo le proprie coordinate, ma dialoga
con la realtà, si inserisce nella storia, si svol-
ge nel tempo. La strada che intende compie-
re è per lui davvero aperta, non è in una road
map scritta a priori: il cammino si apre cam-
minando. Questa visione «aperta» dà sostan-
za a ciò che egli intende per «riforma», che
ha sempre nel cuore e non nelle strutture il
suo fuoco. Anche per questo ama le chiese
dello «zero virgola», dal Marocco alla Mon-
golia (dove ha imposto berrette cardinali-
Chiaro il suo richiamo all’armonia
“Ciò che è normale per il vescovo
di un continente può risultare uno
scandalo per quello di un altro”
zie): sono enzimi di processi essenziali per il
futuro della Chiesa.
In fondo, per questo ha insistito tanto in que-
sti dieci anni per una Chiesa sinodale. Pochi
(nessuno?) hanno notato una constatazione
di Francesco alla fine del Sinodo per la fami-
glia del 2015: al di là delle questioni dogmati-
che definite dal Magistero, disse, «abbiamo vi-
sto anche che quanto sembra normale per un
vescovo di un continente, può risultare stra-
no, quasi come uno scandalo - quasi! – per il ve-
scovo di un altro continente; ciò che viene con-
siderato violazione di un diritto in una società,
può essere precetto ovvio e intangibile in un’al-
tra; ciò che per alcuni è libertà di coscienza,
per altri può essere solo confusione». Il Papa
non poteva essere più chiaro nel dichiarare la
complessità di una Chiesa sempre più diversa
al suo interno per sfide, lingue, culture, ma
chiamata sempre a una armonia profonda e
«cattolica», frutto dello Spirito Santo. Ma sen-
za differenze non ci può essere armonia: solo
omologazione e omogeneità. —
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