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Nel momento in cui c’è una sinergia tra tangibili e intangibili noi creiamo una posizione di vantaggio
competitivo. Questa è una condizione secondo cui l’impresa riesce a raggiungere una posizione
patrimoniale maggioritaria.
Le risorse umane sono a metà perché da un lato offrono le proprie prestazioni e il loro impegno rispetto
ad una quantificazione economica, ma da un lato non fanno parte del nostro patrimonio. Ma nel nostro
patrimonio entra a far parte la loro competenza ed esperienza. Il capitale umano è la somma delle
competenze e conoscenze che le persone hanno.
LE RISORSE INTANGIBILI:
Le risorse intangibili sono: la conoscenza; la capacità innovativa; l’immagine e la reputazione
dell’azienda; la fedeltà dei clienti; le relazioni con gli stakeholders esterni e il grado di responsabilità
sociale; il capitale organizzativo; etc.
Queste possono manifestarsi in due aree fondamentali:
Mercato: Immagine, identità percepita, reputazione dell’azienda e della sua offerta, fedeltà dei
clienti, ecc.
Sistema aziendale: Attitudine all’innovazione, accesso all’informazioni, radicamento dei valori
aziendali, grado di coesione interna, professionalità e motivazione delle risorse umane, ecc.
Le proprietà delle risorse intangibili sono: sedimentabilità all’interno dell’organizzazione; imperfetta
mobilità; deperibilità (si degradano nel tempo); flessibilità (si adattano a vari livelli) e possono
consumarsi durante il loro utilizzo (è il caso della professionalità delle risorse umane).
Scarsità: non di devono trovare. Le risorse devono essere scarse e, dunque, poco diffuse nell’imprese
concorrenti. Alcuni autori ritengono che per generare un vantaggio competitivo una risorsa debba
essere addirittura unica, ovvero in uso esclusivo dell’impresa che la detiene
Rilevanza strategica
Valore (intrinseco)
Rarità
Non imitabili
Non sostituibili
LA STRUTTURA DEI COSTI
Le competenze sono incorporate al sistema aziendale. Non possono essere estrapolate e avere lo stesso
valore.
LE CAPACITÀ E LE COMPETENZE DISTINTIVE
Le capacità e le competenze distintive possono essere classificate in:
CORE COMPETENCES
Le competenze fondamentali sulle quali l’impresa basa la ricerca della propria posizione di vantaggio
sono dette core competences. Tali competenze presentano tre caratteristiche:
1. Sono direttamente coinvolte nel processo di creazione del valore
2. Sono il principale fattore competitivo per l’entrata in nuove aree di business
3. Sono difficilmente imitabili dai concorrenti
Attività primarie: caratteristiche delle singole imprese. Combinare le proprie risorse in maniera diversa.
Attività di supporto: sono codificate e sono di supporto alle attività primarie. Non intervengono
direttamente sulla creazione del valore.
LE COMPETENZE DINAMICHE:
Le competenze dinamiche attengono alla capacità dell’impresa di innovare la propria offerta e attuare i
cambiamenti strategici ed innovativi, esse permettono di mantenere una posizione di vantaggio
competitivo.
Quali sono i processi interni all’impresa per sviluppare competenze dinamiche?
integrare risorse e competenze; per esempio, nello sviluppo di nuovi prodotti o nel processo di
elaborazione di decisioni strategiche, in cui si sintetizzano capacità ed esperienze provenienti da
varie aree aziendali, attraverso appropriati meccanismi di coordinamento;
riconfigurare le risorse all’interno del sistema aziendale; in particolare, attivando procedure di
trasferimento di conoscenze; condivisione, brokeraggio interno;
acquisire e scambiare risorse; si sviluppano alleanze attraverso cui accedere a nuove competenze o
valorizzare risorse in precedenza poco utilizzate.
L’impresa deve disporre di quelle competenze dinamiche che le consentono di creare, modificare,
ricombinare le risorse e le competenze esistenti per produrre nuove condizioni di vantaggio
competitivo.
Le competenze dinamiche sono necessarie in condizioni di ipercompetizione. L’unica fonte di vantaggio
competitivo è la capacità di cambiare in modo coerente con l’evoluzione dell’ambiente esterno
conservando flessibilità strategica ed organizzativa
L’effetto path dependence è un fattore che limita l’utilizzo di competenze dinamiche, perché vi è un
vincolo temporale a cui l’impresa è soggetta ogni volta che attua una certa strategia
La vitalità dell’impresa nel lungo periodo necessita che le competenze distintive vengano rinnovate
costantemente (aumento della durevolezza)
Il tasso di trasferibilità e riproducibilità delle risorse e delle competenze distintive, oltre il confine
dell’impresa o del territorio nel quale si trova integrata, deve essere mantenuto basso
Le competenze dinamiche intese come abilità nel riconfigurare, orientare, trasformare ed integrare
le competenze dell’impresa con quelle di altri soggetti esterni, rispondo a questi obiettivi
Le competenze dinamiche vengono sostenute attraverso il processo di creazione della conoscenza.
La conoscenza sviluppata all’interno dell’impresa ci consente di identificare meglio i cambiamenti.
Le competenze distintive ci aiutano ad avere un vantaggio sui competitors.
LA SPIRALE DELLA CONOSCENZA DI NONAKA:
Sin dalla fine degli anni ’80 identifichiamo alcuni elementi che caratterizzano il processo di creazione
della conoscenza; esso è costituito da 4 quadranti che si susseguono in
un ciclo che non ha né inizio né fine è quindi un processo circolare e
continuo. Ci permette di capire come avviene il rpocesso di creazione
della conoscenza. Si parte dalla “socializzazione” (la conoscenza è ancora
tacita ed interna), poi c’è l’”esplicitazione” (la conoscenza viene
esplicitata), poi la conoscenza va “combinata” con il setting di
conoscenza dell’impresa, successivamente va “interiorizzata” e si creano
nuove risorse. Questo processo ci fa comprendere come avviene il
processo di creazione della conoscenza.
Le aziende hanno sempre nuovi problemi come la questione dell’ambiente, quindi i problemi non sono
solo ordinari (es. pandemia). Devono risolvere questioni in velocità (dinamiche). L’approccio delle
aziende ai problemi, quindi, non può essere routinario.
Il concetto di Capability ha punti di contatto con la routine organizzativa consapevole: attività
organizzata regolare e prevedibile. Esse però non si ripetono all’infinito (sono attività routinarie in
continuo cambiamento), vi è bisogno di una buona dose di innovatività. Talvolta vengono accomunate
ad altri concetti come le core competencies, queste però sono legate alle aree e funzioni tecnologiche.
La Dinamic Capability è la capacità di un’organizzazione di ricombinare le risorse e le competenze
interne ed esterne: