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Elementi, che lo definiscono nella sua globalità (sottosistemi – es. aziende con cui collabora)
Relazioni instaurabili tra gli elementi (relazioni)
Finalità perseguibili dall’intero sistema e dalle singole parti.
SISTEMA AMBIENTE
Lo studio del sistema-azienda implica l’analisi della sua
collocazione nel sistema-ambiente, o sovrasistema, con il quale
interagisce.
Sistema-ambiente: mercati, processo tecnologico, Stato e
istituzioni
Subsistema del mercato dei fattori della produzione, ripartibile in ulteriori subsistemi coincidenti
con i gruppi di fattori acquisibili. (materie prime per il prodotto)
Subsistema del mercato dei capitali, scomponibile in relazione alle tipiche fonti di finanziamento.
(finanziamenti)
Subsistema del mercato di sbocco, scomponibile in mercato di vendita dei prodotti e mercato di
prestazione dei servizi. (vendite e servizi)
SUBSISTEMA DEL PROGRESSO TECNOLOGICO
Il secondo subsistema tende a stimolare all’adozione di tecniche più avanzate il sistema-azienda, il quale
risulterà tanto più influenzato da tale subsistema quanto più elevata sarà la sua propensione
all’innovazione. Distinguiamo:
Subsistema del mercato dei capitali (es. dare soldi per innovazioni)
3) Integrazione Verticale
A monte (materie prime diverse)
A valle (aprire un nuovo negozio)
Integrazione di un’attività nella propria filiera produttiva
DIVERSIFICAZIONE IN NUOVI BUSINESS:
1) Non Correlata: Attuata in aree di business che hanno poche caratteristiche in comune con il CORE
BUSINESS
2) Correlata: Attuata da aziende che operano in più aree di business tra esse collegate aziendale
il raggiungimento dell’equilibrio
economico;
l’aumento del patrimonio di risorse
disponibili;
rafforzamento delle capacità di
utilizzazione delle risorse.
Stakeholders: detentori o portatori di
interesse (crede nella ricerca e finanzia)
L’IMPRESA FAMILIARE
Sono definite familiari le imprese in cui più membri della stessa famiglia sono coinvolti nella proprietà o
gestione del business ed è tale quando i membri hanno una quota di proprietà pari almeno al 50% deli
totale del capitale sociale.
Nell’impresa familiare i confini tra famiglia e business risultano molto sfumati con la conseguenza che
priorità, emozioni e obiettivi legati al nucleo familiare spesso si sovrappongono alle esigenze di
performance aziendale. Per comprendere i fattori chiave c’è una teoria:
Socioemotional Wealth Theory (SEW): si fa dunque riferimento all’insieme di fattori non economici
presenti nell’impresa familiare e che ne guidano decisioni e comportamenti.
il fine ultimo delle imprese a controllo familiare è il mantenimento del “patrimonio affettivo” (SEW) dei
membri della famiglia. Ci sono cinque dimensioni fondamentali di SEW:
Relazioni tra gli stakeholders (le imprese famigliari cercano buone relazioni con i principali
stakeholders e giocano un ruolo positivo nella comunità di cui sono parte; Poiché reputazione
aziendale e reputazione familiare sono intimamente legate, l’impresa familiare è particolarmente
sensibile a diffondere un’immagine positiva e ottenere legittimità sociale del proprio operato, specie
si il nome dell’impresa e della famiglia coincidono)
Gli attori e le condizioni hanno natura diversa ai due livelli in cui l’ambiente rilevante per un’impresa
può essere articolato:
• ambiente esteso → o comprende l’insieme di condizioni e fattori che direttamente o
indirettamente condizionano in maniera significativa l’evoluzione dell’impresa (ad esempio: le
politiche di governo, l’evoluzione tecnologica, società e cultura, etc.). Le figure sono: acquirenti,
fornitori, distributori, investitori, autorità pubbliche, forze sociali, organismi rilevanti;
• ambiente competitivo → è costituito dagli attori e dalle condizioni che interagiscono direttamente
con l’impresa, influenzandone le scelte competitive ed essendo in una certa misura da esse stesse
influenzati.
L’AMBIENTE COMPETITIVO:
L’ambiente competitivo non significa l’ambiente dove l’impresa compete, ma il luogo dove operano gli
attori e si manifestano le forze che direttamente interagiscono con l’attività dell’impresa contrastando o
favorendo lo svolgersi di quest’ultima.
L’impresa e gli attori dell’ambiente interagiscono tra di loro in base a ripetitività e al grado di
conflittualità. Le interazioni possono, dunque, essere NON SOLO competitive, ma anche cooperative.
Queste relazioni sono influenzate dalle “Cinque Forze Competitive” (modello proposto da Porter) che
sono:
BARRIERE ALL’ENTRATA: (Ostacolano l’entrata nel mercato) influenzano le imprese che vogliono entrare
nel mercato. Esistono barriere istituzionali, strutturali e strategiche.
Barriere istituzionali: hanno origine esogena (esterna) e non connessa agli aspetti competitivi del
settore, sono quindi determinati dalla legge. Ad esempio norme che limitano l’entrata in un settore.
Barriere strutturali: nel settore sono radicate “economia di scala” ed “economia di esperienza”, il
settore crea quindi una barriera strutturale, è quindi insito nel sistema di mercato.
• le economie di scala → per il livello di dimensione;
• le economie di esperienza → quando la produzione all’interno del settore determina un costo
di produzione molto più basso di quello a cui è in grado di operare un nuovo entrante;
• le economie di scopo → alcune per il maggior tempo trascorso nel settore hanno vantaggi di
costo.
Barriere strategiche: come convenienza e sostenibilità. Ad esempio su un determinato settore
alimentare se un’azienda non è sostenibile avrà difficoltà ad entrare (Cruelty Free)
L’efficacia delle barriere strategiche si basa sulla credibilità.
IL RAGGRUPPAMENTO STRATEGICO:
L’ambiente competitivo realmente importante per l’impresa è costituito dagli attori che fanno parte del
suo stesso raggruppamento strategico: si intende quindi un raggruppamento strategico è un gruppo di
imprese all’interno di un determinato settore, che adottano strategie simili, disponendo di un analogo
patrimonio di risorse.
L’impresa definisce la propria strategia e i relativi comportamenti operativi tenendo conto degli altri
soggetti appartenenti allo stesso raggruppamento strategico e tendendo a non considerare coloro che
appartengono ad altri raggruppamenti strategici. (pag. 28)
L’AMBIENTE NELLA COSIDERAZIONE SOGGETTIVA DELL’IMPRESA:
L’ambiente rilevante per l’impresa non è definito dalla natura oggettivamente determinata di un
insieme di elementi strutturali, ma è piuttosto il risultato di una scelta complessa dell’impresa, della sua
percezione soggettiva.
La percezione soggettiva si articola attraverso la definizione di due aspetti:
1. l’insieme di attori e di condizioni che l’impresa considera effettivamente al momento in cui decide di
porre in essere una certa azione
2. le modalità attraverso cui l’impresa si propone di influenzare tali attori e condizioni