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ASSISI ED IL GOTICO

FRANCESCANO
San Francesco ad Assisi
La basilica è stata edificata nel 1228, a
distanza di due soli anni dalla morte di
San Francesco, per essere il suo
sepolcro ed ospitare le sue reliquie.

Lo stesso papa che lo proclamò santo,


Gregorio IX, pose la prima pietra
dell’edificio, che sarebbe divenuto la
“chiesa madre” del nuovo ordine
francescano.
La chiesa è formata da due ambienti
separati e sovrapposti:

- la basilica inferiore, simile ad una


cripta, che ospita le spoglie di San
Francesco

- l’aula superiore, più alta e luminosa,


che era usata per la predicazione.
Una basilica doppia
• E’ concepita come un
complesso di due chiese
sovrapposte con accessi
indipendenti, accanto alle quali
sorge un grande campanile.

• Lungo i fianchi, all’esterno,


possenti contrafforti
semicilindrici, spalleggiano ed
aumentano il sostegno delle
volte della navata.(v. immagine
iniziale)

• La facciata è a cuspide, col


portale ad arco acuto.
In linea con la spiritualità francescana, la
chiesa è caratterizzata da un’architettura
semplice, che indica povertà materiale;

è ampia, luminosa, spaziosa per


accogliere i fedeli intorno al predicatore.
Giotto di Bondone rivoluziona la
pittura italiana
Pittore straordinario, ma anche architetto e scultore,
Giotto (Vespignano, 1267 ca – Firenze1337) introduce
importanti novità nella pittura italiana.

Si narra che Cimabue, suo maestro, abbia scoperto le


sue doti, vedendolo, giovinetto, disegnare una delle
pecore a cui badava.

L’artista ha lasciato molte testimonianze della sua arte,


in molte città italiane.

I suoi più importanti cicli di affreschi si trovano ad Assisi


e Padova.
Gli affreschi in San Francesco
Questo ciclo è fondamentale nella storia della
pittura italiana, perché in esso Giotto abbandona
totalmente la tradizione bizantina e crea una
nuova concezione della narrazione.

Francesco infatti non è più raffigurato in modo


piatto e bidimensionale ma la sua immagine è
solida ed espressiva.

Il volume e la profondità sono ottenuti grazie ad


un sapiente chiaroscuro.
Giotto è l’autore del ciclo principale di
affreschi in San Francesco, dedicati alla
storia della vita del Santo, lungo le pareti
della Basilica Superiore.
Nella scena La rinuncia ai beni paterni il
cielo azzurro, la prospettiva intuitiva
(visione tridimensionale) delle
architetture e l’energico chiaroscuro
rendono realistica e concreta la scena.
Il presepe di Greccio - Giotto
Rinuncia ai beni paterni- Giotto
La cacciata dei demoni da Arezzo - Giotto

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