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RAVENNA

Basilica di San Vitale


Presentato da Cavagnera Alice, Francavilla Valeria, Romano Victoria, Terrizzano Ginevra

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Scaletta della
presentazione
ARGOMENTI DEL GIORNO

Alle origini della basilica


San Vitale
Architettura unica della basilica
Decorazione interna (I mosaici)

MeF Architetti 2020

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A DUE PASSI DAL
CENTRO STORICO

PATRIMONIO DELL
UNESCO (1996)

TESTIMONE DELLA
GRANDEZZA
DELL’IMPERO
BIZANTINO

La basilica di san vitale è una delle basiliche più importanti di ravenna ed è il più
importante simbolo di arte bizantina in italia

È situata nel cuore della città, a due passi da alcuni dei monumenti più suggestivi del
centro storico. Dichiarata patrimonio dell' UNESCO nel 1996, fu edificata nel 5 secolo ed è
ricordata come testimone della grandezza dell’impero bizantino, grazie alla raffinatezza e
la preziosità delle sue decorazioni, mosaici e dei materiali impiegati.

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ALL’ORIGINE DELLA BASILICA

ECCLESIO, MOSAICO NELLA BASILICA DI SAN VITALE


commisionata dal Vescovo Ecclesio (526 d.C)
edificazione durata 20anni
conclusa sotto il regno di Giustiniano e Teodora
consacrata nel 547 d.C
posizionata nel luogo di uccisione di San Vitale

A livello di contesto storico ci troviamo negli anni in cui venne istituito l'esarcato di
Ravenna, sotto l'impero bizantino.

In particolare, la basilica fu commissionata sotto il dominio dei Goti al tempo


dell’arcivescovo Ecclesio (525-526 d.C.), grazie alla considerevole somma di 26 mila soldi
d’oro con cui un uomo ricco locale, un banchiere di cui non si sa molto, se non che aveva
finanziato anche Sant'Apollinare.

La costruzione durò 20 anni fino dal 526 poi nel 547 fu consacrata e finita, ormai ai tempi
di Giustiniano e dell impero bizantino in Italia.

Poiché il vescovo Ecclesio morì 10 anni dopo l'inizio della costruzione, fu consacrata dal
vescovo Massimiano nel 547 d.C. e dedicata a San Vitale, un martire dei primi secoli del
Cristianesimo.

Questo perché la chiesa sorge nel luogo in cui secondo molti, è stato ucciso San Vitale.

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SAN VITALE; CHI ERA?
soldato consolare
aiutò un cristiano ad affrontare la condanna a
morte
scoperto, fuucciso sepolto vivo a Ravenna

La basilica è dedicata a San Vitale, che era un soldato cristiano che durante una missione a
Ravenna aiutò un medico cristiano ad affrontare la pena capitale, e per questo fu ucciso,
sepolto vivo in un pozzo a Ravenna. La posizione della basilica si pensa sia proprio il luogo
di morte di San Vitale.

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L’ISPIRAZIONE
SI pensa che Ecclesio abbia deciso di costruire la Basilica dopo una missione a Costantinopoli, dove vide e
prese ispirazione dalla chiesa di Santa Sofia, che era in costruzione a quei tempi. Successivamente, con
l’ascesa dei bizantini in Italia, i caratteri dell’arte bizantina si fanno notare ancor di piu sulla basilica.

Poiché la costruzione della basilica avvenne nello stesso periodo della basilica di san sofia
in Costantinopoli, tra le due si possono notare molte similitudini.

SI pensa che Ecclesio abbia deciso di costruire la Basilica dopo una missione a
Costantinopoli, dove vide e prese ispirazione dalla chiesa di Santa Sofia, che era in
costruzione a quei tempi. Successivamente, con l’ascesa dei bizantini in Italia, i caratteri
dell’arte bizantina si fanno notare ancor di piu sulla basilica.

Infatti, per quanto riguarda l’architettura, in italia la basilica di San Vitale è unica nel suo
genere. Come accennavamo prima, segue l archetipo delle chiese bizantine; ha una
struttura molto complessa, e all interno è ricca di decorazioni e mosaici di cui parleremo
successivamente.

Sulla slide potete vedere alcune immagini della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli; si
nota la struttura complessa esterna costituita pero di mattoni semplici non dipinti, i
numerosi archi decorati, e la possanza e il colore dei mosaici. Vedremo poi che queste non
sono caratteristiche comuni solo a Santa Sofia e San Vitale, ma a tutte le chiese di quel
periodo bizantino

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STRUTTURA ESTERNA DELLA BASILICA STRUTTURA INTERNA DELLA BASILICA

ue corpi prismatici in mattoni, uno più alto e uno più basso, a pianta ue corpi prismatici in mattoni, uno più alto e uno più basso, a pianta
ottagonale. ottagonale.

Come si può vedere dall’immagine, la basilica è formata da due ottagoni, uno più grande e
uno sostenuto da arcate al suo interno. Presenta un nartece a fortepice, ovvero un atrio
lungo e stretto con due entrate. La particolarità di questo nartece. Ha poi un campanile
che fu aggiunto solo nel 10 sec.

Ha una forma complessa: è formato da un corpo ottagonale più largo e più basso che
racchiude una torre ottagonale (tiburio) più alta.
La muratura è con mattoni a vista, realizzata con i mattoni sottili tipici dell'epoca di
Giustiniano, con uno strato di calce di spessore uguale.
Uno dei lati della struttura ottagonale più bassa è occupato dal nartece, una specie di
vestibolo addossato alla facciata delle chiese.
Si può vedere nella foto moderna della basilica un campanile, che però è stato aggiunto
solo dopo il terremoto del 1688.

Il nartece è una struttura tipica delle basiliche bizantine e paleocristiane dei primi secoli
del Cristia nesimo.
È uno spazio posto fra le navate e la facciata principale della chiesa, e ha la funzione di un
corto a trio.

Sia la forma sia la disposizione del nartece di San Vitale rappresenta una soluzione
funzionale e simbolica insieme. Funge da accesso monumentale alla chiesa, da filtro tra
esterno (mondo terreno) e interno (mondo divino), ma denota anche una chiara funzione
psicologica sul visitatore che entra. La presenza di molteplici e vari ingressi nel nartece
serve a creare un'impressione di

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spaesamento e sorpresa nel fedele che entra

L'ampio interno è caratterizzato da numerosi archi che rendono meno chiara la forma
geometrica e fanno apparire indeterminato lo spazio. Il grande ambiente centrale è
coperto da cupola emisferica sorretta da otto grandi arcate su giganteschi pilastri a
ventaglio. Un'arcata si apre verso il presbiterio. Le altre sette formano grandi esedre,
divise in due ordini di archetti su colonn e.

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I mosaici
testimonianza dell’intera produzione artistica
figurativa dell’età di Giustiniano

elementi dell’Arte bizantina: figure aspaziali,


atemporali, bidimensionali e frontali su fondo
d’oro --> luogo astratto, richiamo a realtà divina,
non umana

rappresentazione di scene religiose (la vita di


Cristo) e imperiali (L'imperatore Giustiniano e la
sua corte)

capacità di illuminare e alleggerire una struttura


architettonica complessa e insolita

L’interno risplendente di mosaici simboleggia


l’anima in contrasto con il corpo, l’esterno,
costituito da materiali poveri

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BUSTI DEGLI APOSTOLI CONTENUTI DENTRO CLIPEI,
AL CENTRO DELL’ARCO L’IMMAGINE DI CRISTO

INTRADOSSO DELL’ARCO TRIONFALE ALL’ENTRATA DEL PRESBITERIO

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AGNUS DEI
L’AGNELLO DI DIO

stagliato contro un
cielo stellato e
circondato da un
festone portato da
quattro Angeli. Una
fantasmagoria di
uccelli, pesci e fiori
richiama la bellezza
del Paradiso.

CENTRO DELLA
VOLTA A CROCIERA
DEL PRESBITERO,
SOPRA L’ALTARE

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IMMAGINI DEI
QUATTRO EVANGELISTI
SOVRASTATI DAI LORI
SIMBOLI E, NELLE
SOTTOSTANTI
LUNETTE, DUE SCENE
TRATTE DAL VECCHIO
TESTAMENTO

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I SACRIFICI DI ABELE E L’OSPITALITÀ DI ABRAMO E IL
MELCHISEDEC SACRIFICIO DI ISACCO
PARETE DESTRA DEL PRESBITERIO. PARETE SINISTRA DEL PRESBITERIO.

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Il Cristo
Cosmocratore

particolare rappresentazione del


Messia ispirata da un versetto
dell’Antico Testamento che recita: «Il
cielo è il mio trono, e la terra sgabello
per i miei piedi».

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IL CORTEO
DELL’IMPERATORE
GIUSTINIANO E
TEODORA
SIMBOLO STORICO E
CULTURALE

capolavoro dell’arte medievale

pensato e realizzato per celebrare


la vittoria dell’Imperatore
bizantino Giustiniano contro i Goti

lucenti mosaici su fondo oro posti


ai lati dell’abside, uno di fronte
all’atro.

A livello di contesto storico ci troviamo negli anni in cui venne istituito l'esarcato di
Ravenna, sotto l'impero bizantino.

In particolare, la basilica fu commissionata sotto il dominio dei Goti al tempo


dell’arcivescovo Ecclesio (525-526 d.C.), grazie alla considerevole somma di 26 mila soldi
d’oro messa a disposizione dal banchiere Giuliano Argentario, e fu terminata quasi
vent’anni dopo durante il regno dell’imperatore Giustiniano e della sua consorte Teodora.

Fu consacrata dal vescovo Massimiano nel 547 d.C. e dedicata a San Vitale, un martire dei
primi secoli del Cristianesimo.

La chiesa sorge nel luogo in cui secondo la Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, è stato
ucciso San Vitale.

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GRAZIE PER
L’ATTENZIONE.

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CORPI SMATERIALIZZATI MANDANO UN
MESSAGGIO
figure simboliche, con i piedi
l’artista non era affatto interessato
sovrapposti a quelli vicini, senza
alla riproduzione verosimile della
massa e appiattiti
realtà, l’importante era la
comprensibilità e il simbolismo del
messaggio

PER RIASSUMERE
LO STILE
BIZANTINO...
PRECISI DETTAMI
MATERIALI PREZIOSI E
ICONOGRAFICI
COLORATI
pose, vesti, proporzioni, dimensione puramente spirituale fatta di
espressioni dei personaggi vennero luminosità intrinseca, di luminosità pura
rigorosamente stabiliti. All’artista
bizantino, come a quello egizio, fu
negata ogni possibilità
d’invenzione.

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