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20/09/22, 23:50 Santo Volto - Edifici Sacri

Edifici Sacri > Chiese > Santo Volto

Chiesa del Santo Volto


Via Val della Torre 3, Torino

Ampie aree industriali della periferia torinese sono state dismesse negli
ultimi decenni del Novecento: i Giochi Olimpici Invernali del 2006 e ampi
programmi di riconversione residenziale e terziaria hanno trasformato il
volto di interi settori urbani.
In tale quadro di trasformazioni, l’arcivescovo card. Severino Poletto ha inteso aggiornare la presenza della chiesa torinese, commissionando a Mario
Botta un Centro pastorale diocesano costituito da un complesso parrocchiale, da un centro congressi e dagli uffici della curia metropolitana: l’opera è
stata completata nel 2006. Il centro è collocato in un’area già occupata da acciaierie, nel cuore di un quadrante urbano ora in fase di intensa
urbanizzazione (la cosiddetta “Spina Tre”, di circa 1 milione di metri quadri).
La chiesa del Santo Volto – la cui dedicazione cristologica richiama l’immagine della Sindone – nasce quindi come parrocchia di una nuova comunità, ma
anche come spazio di rilevanza cittadina religiosa e civile, destinato ad ospitare quelle funzioni liturgiche e pubbliche di scala diocesana non
necessariamente vincolate alla chiesa cattedrale rinascimentale.

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Partendo da tali premesse, la soluzione proposta da Mario Botta pone il Le nitide geometrie dell’impianto e le fonti di luce naturale (i lucernari alla
tema urbano al centro del percorso progettuale: le sette torri della chiesa sommità delle sette torri monumentali e delle cappelle radiali) creano uno
– alte circa 40 metri e affiancate dalla preesistente ciminiera, riallestita spazio progettato sia per la riflessione personale, sia per le celebrazioni
come torre memoriale crucifera – ambiscono a proporsi come elemento comunitarie. Il presbiterio è disposto su una vasta pedana frontale, su cui
ordinatore di un contesto ancora privo di una nuova identità. Il lotto su sono collocati l’altare e la sede del presidente dell’assemblea liturgica; un
cui sorge la chiesa scende verso le sponde del fiume Dora, ossia verso il ampio ambone cilindrico si sporge verso i fedeli.

centro della città: su tale direzione naturalmente emergente è posta la Alle spalle del presbiterio, nello spazio absidale sono presentati un
torre absidale, la cui croce luminosa ha quasi la funzione di richiamo crocefisso storico e – mediante la disposizione dell’apparecchio murario
visivo di riferimento urbano. L’accesso alla chiesa e alle opere dei listelli lapidei – la trama “digitalizzata” del volto dell’Uomo della
parrocchiali è invece rivolto verso il nuovo quartiere, al livello superiore. Il Sindone. Come scrive il cardinale Poletto: «non si può non pensare che
filtro tra i blocchi edilizi incombenti e il cuore del complesso è costituito quel Volto segnato dal dolore ci ricorda le sofferenze di Gesù sopportate
da un sagrato porticato, delimitato dagli uffici diocesani e dagli spazi per noi nella sua passione e morte e, nello stesso tempo, ci rimanda a
parrocchiali (opere di ministero pastorale, oratorio, cappella feriale ecc.), quanti ancora oggi continuano nella loro vita personale quella stessa
collegati alla chiesa dalla passerella che ospita la sagrestia-ponte.
passione e cercano conforto e speranza in quel Volto che, dopo
Il volume stereometrico eptagonale, rivestito in mattoni e pietra di l’esperienza della morte e del sepolcro, si ripresenta a noi risorto e
Verona, si erge come un perno fisico e monumentale, quasi un glorificato».

“ingranaggio” di memoria industriale, che materializza il rapporto tra città Oltre il deambulatorio anulare, le cappelle radiali ospitano gli altri poli
storica, vuoti industriali e crescita edilizia in corso.
liturgici e devozionali, quali la custodia eucaristica e l’effige mariana ai lati
Varcata la soglia dell’aula, si entra in uno spazio protettivo, silenzioso e dell’altare, il battistero e i confessionali ai lati dell’ingresso, l’organo e i
luminoso, sensorialmente appartato rispetto alla città. vani di servizio nei restanti spazi.

La singolare forma a stella a sette punte consente di conferire La cappella feriale è posta alla testata meridionale della casa
direzionalità alla pianta centrale dell’edificio e di segnare il percorso parrocchiale, a destra della chiesa, cui è raccordata da una galleria
processionale, in leggera pendenza dall’ingresso verso l’altare. L’aula sopraelevata. Nelle aree adiacenti l’area absidale è stato recentemente
circolare ha un diametro libero di più di 30 metri, varcati dall’intersezione realizzato l’oratorio per i giovani del quartiere.
tra i setti radiali che generano le sette torri di copertura.
Testi a cura dell’associazione Guarino Guarini

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20/09/22, 23:50 Santo Volto - Edifici Sacri
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