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Dall’effimero al permanente.
Manifestazioni artistiche del culto di Santa Maria delle Vigne
a Genova
Valentina Fiore
La cappella in capo alla testata affrescata su una colonna, nel 16035 zione dell’immagine sull’altare per-
destra della chiesa, dedicata alla Ver- è la piccola tavola attribuita a Tad- marrà a lungo, pur affiancandosi, a
gine Incoronata, ha da sempre rive- deo di Bartolo a fornire la spinta partire dalla metà del secolo, all’i-
stito un ruolo centrale nel culto cit- necessaria per la costruzione di un dea di poter accogliere la statua
tadino 1, luogo in cui fortissima si altare dedicato alla Madonna; ma è libera sullo spazio dell’altare11. Sarà
esplicita la pietà popolare per la Ver- solo nel 1616 che avviene la solenne infatti solo l’attività di Puget prima e
gine, un vero e proprio Santuario, consacrazione della cappella, quan- di Filippo Parodi dopo, a concepire
come la definiva il Cer vetto negli do sull’altare fu collocata la scultura la scultura d’altare come oggetto
anni venti del XX secolo2, espressio- realizzata da Tommaso Orsolino, realmente tridimensionale, pensata
ne viva e sincera del sentimento reli- sua prima opera firmata, unitamen- per girar vi attorno e vederla da
gioso3. te al cugino Giovanni, e datata6. Si diversi punti di vista, forma libera,
In questo edificio, infatti, emble- tratta, quindi, come rilevava già non più vincolata alla struttura del-
matica è la devozione mariana, Magnani nel 1979 7, di un «culto l’edicola architettonica12.
posta in rapporto all’immagine col- indotto, privo all’origine degli epi- Se il modello di presentazione
locata sopra l’altare4: se nel 1586, sodi tipici della religiosità popola- della Madonna Incoronata delle
durante i lavori di restauro dell’anti- re», che passa attraverso tre immagi- Vigne, nonostante i continui rima-
ca collegiata, il culto era stato indi- ni, prima di trovare quella più fun- neggiamenti e modifiche che la cap-
rizzato verso un’antica immagine zionale e vicina alle esigenze devo- pella subisce nel corso del XVII
zionali della comunità: il riconosci- secolo13, rimane quello di primo Sei-
mento ufficiale religioso e laico al cento, negli anni cresce il potere
contempo ne sancisce di fatto il che riveste la scultura, essa stessa
rapido successo e spiega così la for- generatrice di devozione: conferma
tuna della statua orsoliniana8. Come la centralità dell’immagine statuaria
è stato indagato dagli studi di Parma la specifica attenzione riposta alla
The chapel dedicated to Nostra Signo-
Armani9, infatti, questa iconografia visibilità e fruibilità dell’immagine
ra Incoronata, in the Genoese church
of Santa Maria delle Vigne, has conosce una ampissima diffusione stessa. La questione è dibattuta in
always been of great importance as a sul territorio ligure, risultando esse- seno alla Masseria della Vigne e sol-
place of worship for the people of that re ancora un valido modello di rife- levata alla vigilia delle celebrazioni
city. The architectural structure and rimento, seppur per un centro peri- per il primo centenario dell’Incoro-
its rich marble setting are due to ferico quale la chiesa parrocchiale nazione della Madonna: i documen-
various different decorative phases; di Fumeri, nel 168910. ti d’archivio, oltre a fornire precise
starting from 1616 when Tommaso La statua dell’Orsolino, posta descrizioni degli apparati effimeri
and Giovanni Orsolino carved the all’interno di una nicchia, tra colon- messi in campo i giorni dell’ottava-
statue dedicated to the Virgin Mary. ne di marmo rosso di Francia e al di rio del 1716, evidenziano, infatti,
A century later the celebrations for the sopra di un piedistallo, è, quindi, il come appaia non più soddisfacente
first centenary of the “Crowned Vir- fulcro devozionale della cappella, la presentazione dell’immagine scul-
gin” are an incentive and a starting caratterizzata da una ricca partitura torea all’interno della nicchia.
point for a new phase of work. The di marmi policromi: la complessità Si decide, infatti, «restando la sta-
ephemeral structures erected not only della str uttura architettonica è tua di Nostra Signora nel Nicchio in cui
in the church but also in the urban accentuata dalla presenza di quattro è collocata bassa a segno, che quando
space annexed to the religious buil-
ding direct the attention of the com- colonne, pur in uno spazio di particolarmente si adorna la cappella co
munity towards this holy image dimensioni abbastanza ridotte fiori et altro poco apparisce all’occhio la
emphasizing its strong communicati- (fig.1). L’immagine scultorea è pen- statua per restare coper ta quasi la
veness, while the solution realized by sata per una visione assolutamente metà14», di costruire un piedistallo
Francesco Maria Schiaffino half way frontale (figg. 2-3) e appare posta che sollevi la statua e ne permetta
through the XVIII century confirs a allo stesso livello della ricca inqua- una più ampia visibilità, senza peral-
new and forceful centralization to the dratura architettonica; il rapporto tro modificare la struttura portante
revered image in a more definite sussistente tra la nicchia e la scultu- dell’edicola. Si tratta di una propo-
manner. ra è, a questo momento, ancora sta di intervento dovuta a esigenze
paritario e tale modello di presenta- funzionali e pratiche che evidenzia
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L.2359
L.3509,4
ri numerati e così resta saldato detto
24 luglio 1759 conto Vigne per avere rimodernato l’altare
o sia quasi fatta l’urna nuova con sue
Sono lire duemila trecento mone- L. 2300 rivolte, con suoi pedestalli e mischi
ta F. B. che io infrascripto ricevo da con una sguscia sotto la mensa in
S. E. il Signor Felice Carrega deputa- Francesco Maria Schiaffino giro con mischio dico essere pagato
to per diversi marmi lavorati, confor- e soddisfatto interamente in denari
me l’accordato per la cappella della 24 luglio 1759 numerati e così resta saldato detto
Madonna delle Vigne come può conto
vedersi dalla cui sopra poliza e come Sono lire ducento quarantuna
anche si può riconoscere da detta moneta F.B. che io infrascripto rice- L. 241
cappella per tanto dico essere paga- vo da S. E. il Signor Felice Carrega
to e soddisfatto interamente in dena- deputato di Nostra Signora delle Francesco Maria Schiaffino
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(1) Lo conferma il fatto che Gumppen- naro tra fede e politica, in “Indice per i beni Putto che vediam nella nicchia; mediocre
berg, nella sua opera dedicata alla devozio- culturali del territorio ligure”, nn. 16-17, lavoro di Tomaso Orsolino ma insigne
ne mariana, citi per il territorio ligure, 1979, pp. 25-33. nella mente di tutti per la frequenza dei
accanto al Santuario della Misericordia di fedeli e per la celebrità del culto. F. ALIZE-
Savona, solo la chiesa di Santa Maria delle (5) Scrive infatti l’Alizeri: Vero è che RI, Guida artistica per la città di Genova,
Vigne. G. GUMPPENBERG S. J., Atlas l’altare chiamossi in principio di N. D. Genova 1846-47, p. 335.
Marianus. Mariae imaginum miraculosarum della Neve, e poi dell’Incoronata per un
origines, Monachii 1672. antico quadretto che trovato da un prete (6) E. PARMA ARMANI, Diffusione dei
Fenelli in certo ripostiglio della chiesa fu santuari nel territorio della repubblica e il rinno-
(2) L. A. CERVETTO, La chiesa di Santa quivi collocato nel 1603 e quindi a un tre- vamento dell’iconografia mariana, in La scultu-
Maria delle Vigne nel suo svolgimento artistico, dicesimo solennemente ornato di corona ra a Genova e in Liguria dal Seicento al primo
in Santa Maria delle Vigne nelle feste per la sua per decreto della Signoria. Ma quasi a un Novecento, Genova 1988, p. 15.
incoronazione, Genova 1920, pp. 27-54. tempo costrutta in miglior forma la cappel-
la cedette il primo titolo in quello delle (7) Magnani, 1979, p. 28.
(3) G. RAVARA, Sancta Maria in Vineis, Vigne e l’appellativo del tempio entrò ben
Genova 1925. tosto nel luogo di questa. Tramutata allora (8) L. MAGNANI Immagini della Vergine
la devota immagine sul sommo dell’altare nelle rappresentazioni per il culto, per la devozio-
(4) L. MAGNANI, Santuario e culto mari- si fece luogo alla statua della Vergine con ne privata e per la pietà popolare, in “Quader-
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