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Chiesa

SANTA
MARIA
DELLA
SALUTE di
Baldassare
Longhena
Storia
dell’architettura

Alessandra Sega Quezada


Matricola:272224
Santa Maria della Salute
1631-1687

Baldasarre Longhena
Nel 1629 la peste bubbonica sparsa per tutto il nord Italia, raggiunse Venezia. Il governo
coordinò disinfestazioni della città, sequestrò interi quartieri, attivò i lazzaretti, fece
seppellire i cadaveri infetti con la calce. Queste misure igienico-sanitarie però non
impedirono l'imperversare della pestilenza. Perciò il patriarca Giovanni Tiepolo ordinò la
propagazione della liturgia eucaristica dal 23 al 29 settembre nella cattedrale di Venezia.
Seguendo il ricorso del patriarca alla madonna, il 22 ottobre 1630 il senato ricorse
nuovamente all'aiuto divino e decise di commissionare una nuova chiesa per essere
chiamata Santa Maria della Salute: fu dedicata alla vergine con la speranza che
avrebbe intercesso e salvato Venezia dalla peste. Nel novembre del 1631 la peste fu
definitivamente debellata, ma il bilancio fu terribile: quasi 47.000 morti in città (più di un
quarto della popolazione.)

Santa Maria della Salute fu progettata nel 1631 da Baldassare Longhena e considerata la
prima di quattro precoci e innovative chiese di quel decennio, il più importante progetto
di costruzione del XVII sec a Venezia.

Figura 1 Gaspare Vanvitelli, Santa Maria della Salute 1675 Chatsworth, Devonshire
collection (Catalogo 29)
Fonte: (Hopkins, 2000)

Fin dall’inizio la dedica della Salute era destinata a concentrare la devozione veneziana
in un unico monumento costruito dalla Repubblica. Longhena alterò il suo progetto della
Salute su richiesta dei suoi committenti prima dell’inizio della costruzione e, come molti
edifici costruiti in un lungo periodo, ha anche subito modifiche durante la costruzione
risultando un edificio che è in qualche modo differente dall’intenzione originale
dell’architetto.

Longhena progettò un edificio radicalmente diverso, combinando la preferenza teorica e


iconografica per la pianta centrale, sostenuto dal tradizionale rapporto tra titulus e la
forma architettonica, con un forte asse longitudinale che accoglie le particolari esigenze
funzionali di una chiesa votiva che ospita una processione.

Il disegno è caratterizzato da una rotonda, uno spazio centrale ottagonale sormontato da


un grande tamburo e una cupola, circondata da un deambulatorio con un’apertura e al
largo delle ottagonali ambulatoriali ci sono otto spazi filiali: le cappelle, l’ingresso e il
santuario tra cui il coro.

La scelta dell’ottagono e del deambulatorio non solo indica la profonda comprensione


del passato ma permette di distinguere il lavoro dell’architetto da quello dei suoi
predecessori. Longhena ha assunto le forme architettoniche e le idee che sono state utili
a lui e alla visione prevalente della rotonda della Salute come un design innovativo, che
gli consentono di soddisfare i requisiti della commissione.

La Salute presenta una forma


architettonica complessa, sofisticata e
gerarchica dove l’interno e l’esterno sono
uniti integralmente. L’intero tema è
esplicitamente annunciato sulle tre
facciate esterne verso il nord dell’edificio
che contengono la chiave per l’interno.

Longhena fu in grado di sottolineare la


grandezza della Salute grazie alla sua
natura indipendente e alla facciata
monumentale che non avviene a spese di
una finitura dettagliata ma alla immensa
sensibilità del Longhena agli effetti
architettonici e scultorei che portano
l’edificio a funzionare particolarmente
bene anche da vicino.

I cherubini che fiancheggiano i gradini


dell’ingresso dall’acqua esemplificano Figura 2 Prospetto Principale Santa Maria della Salute.
Fonte: (Santamaria, 2006)
tale lavoro scultoreo dettagliato
perfettamente integrato nel più ampio
ambiente architettonico e urbanistico di
un edificio.

L’eminente tamburo e la cupola della


Salute stabilirono chiaramente la
destinazione per la processione annuale.
L’enorme cupola della Salute cambiò per
sempre il paesaggio veneto dominando
la vista del bacino.

Santa Maria della Salute è uno degli


edifici più importanti di Venezia, dovuta in
Figura 3 Vero e real disegno della inclita sita di Venezia,
misura pari alla sua monumentalità e la Giovanni Merlo 1660. Museo Correr Venezia (Catalogo
sua posizione nel tessuto urbano della 25)
citta, vale a dire accanto alla Chiesa Fonte: (Hopkins, 2000)
della Santissima Trinità a ovest della Punta della Dogana (Dorsoduro).
Nessun altro sito ha offerto tale possibilità per un monumento di grande visibilità di poter
interagire visivamente con la chiesa ducale di San Marco e le tre chiese situate in tutto il
bacino: San Giorgio Maggiore, la votiva chiesa del Redentore e le Zitelle.

Forse è anche più sorprendente la capacità di funzionare come un punto di riferimento


quanto Piazza San Marco, anche quando ci si avvicina al centro della città provenendo
dal Lido.

Il senato promise solennemente di


visitare la nuova chiesa ogni 21
novembre. Quest’attività religiosa che
si tramandò nel tempo portò molti
cambiamenti nella dinamica della
città, nell’uso del suolo e nelle abitudini
dei veneziani. Rispettando questa
promessa, nella festa annuale della
Salute si è sempre costruito un ponte di
barche provvisorio che passa
attraverso il Canal Grande, che Figura 4. Festa Santa Maria della Salute, 2009
sottolinea la distanza tra San Marco e Fonte: (Maroder, Festa Madonna della Salute 2009, 2009)
la Salute, anche se in realtà sono situati
relativamente vicini.

Tutt'oggi migliaia di cittadini sfilano il 21


novembre davanti all'altare maggiore
dell'imponente Chiesa della Salute a
perpetuare il secolare vincolo di
gratitudine che lega la città alla
Vergine Maria. La costruzione di questo
ponte ogni anno è un chiaro esempio
dell’architettura effimera, un altro
cambiamento nella struttura urbana
Figura 5 Ponte votivo della Salute, 2010
ancora in vigore. Fonte: (Maroder, Ponte votivo della Salute, 2010)

La costruzione della Chiesa della Salute creò un cambiamento importante nella struttura
urbana di Venezia, specialmente per il valore sociale dell’edificazione rappresenta un
punto di svolta per i veneziani poiché rispecchia le loro ideologie, la loro storia, la
spiritualità, l’importanza come gioiello architettonico. E’ quindi un punto di riferimento per
il suo valore culturale.
Bibliografia

Hopkins, A. (2000). SANTA MARIA DELLA SALUTE Architecture and ceremony in baroque
Venice. Cambridge, United Kingdom: Cambridge University Press.

Maroder, F. (2009, Novembre 22). Festa Madonna della Salute 2009. Tratto il giorno
dicembre 2010, 2010 da Alloggi Barbaria a Castello:
http://alloggibarbaria.blogspot.com/2009/11/festa-madonna-della-salute-
2009.html

Maroder, F. (2010, Novembre 20). Ponte votivo della Salute. Tratto il giorno Dicembre 17,
2010 da Allogi Barbaria Blog: http://alloggibarbaria.blogspot.com/2010/11/ponte-
votivo-della-salute_20.html

Santamaria, C. (2006). LE TRE FASI DEL PROGETTO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA
SALUTE DI BALDASARRE LONGHENA. Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed
Arti.

Venezia, C. d. (2009, Luglio 9). Città di Venezia. Tratto il giorno Dicembre 17, 20110 da La
Salute al giorno d'oggi:
http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3500

Venezia, C. d. (2010, Novembre 22). la festa della Salute: 21 Novembre. Tratto il giorno
Dicembre 17, 2010 da Città di Venezia:
http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/136

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