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Padova
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Padova
comune
Padova Stemma Padova Bandiera
Padova Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Veneto-Stemma.png Veneto
Provincia
Provincia di Padova-Stemma.png Padova
Amministrazione
Sindaco Massimo Bitonci (Lega Nord) dal 9-6-2014
Territorio
Coordinate
452423N 115240ECoordinate: 452423N 115240E (Mappa)
Altitudine
12 m s.l.m.
Superficie
93,03 km
Abitanti
210 890[2] (31-05-2014)
Densit 2 266,9 ab./km
Frazioni
nessuna[1]
Comuni confinanti
Abano Terme, Albignasego, Cadoneghe, Legnaro, Limena, No
venta Padovana, Ponte San Nicol, Rubano, Saonara, Selvazzano Dentro, Vigodarzere,
Vigonovo (VE), Vigonza, Villafranca Padovana
Altre informazioni
Cod. postale
35121-35143
Prefisso
049
Fuso orario
UTC+1
Codice ISTAT
028060
Cod. catastale G224
Targa PD
Cl. sismica
zona 4 (sismicit molto bassa)
Nome abitanti padovani, patavini
Patrono san Prosdocimo, sant'Antonio di Padova, santa Giustina e san Daniele
Giorno festivo 13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Padova
Posizione del comune di Padova all'interno dell'omonima provincia
Posizione del comune di Padova all'interno dell'omonima provincia
Sito istituzionale
Padova (Pdova[3], Pdoa o Poa in veneto, Patavium in lingua latina) un comune italia
no di 209 678 abitanti[2], capoluogo della provincia omonima in Veneto.
il terzo[4] comune della regione per popolazione (preceduto da Venezia e Verona)
ed il pi densamente popolato[5].
La citt di Padova stata definita "capitale della pittura del Trecento" dal critic
o d'arte Vittorio Sgarbi[6]: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tu
tte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale

negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno


dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei Carraresi che
resero Padova uno dei principali centri del preumanesimo. A Padova, tra il XIV
secolo ed il XV secolo si svilupp in concomitanza con Firenze una imponente corre
nte culturale votata all'antico che tramuter nel Rinascimento padovano, che influ
enzer la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del Quattrocento.
Dal 1222 sede di una prestigiosa universit che si colloca tra le pi antiche del mo
ndo.
Sede vescovile a capo di una delle diocesi pi estese ed antiche d'Italia universa
lmente conosciuta anche come la citt del Santo, appellativo con cui viene chiamat
o a Padova sant'Antonio, il famoso francescano portoghese, nato a Lisbona nel 11
95, che visse in citt per alcuni anni e vi mor il 13 giugno[7] 1231. I resti del S
anto sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegri
naggio della cristianit e uno dei monumenti principali cittadini. Antonio uno dei
quattro santi patroni della citt con Giustina, Prosdocimo e Daniele. A Padova si
venerano pure le importanti reliquie di san Luca, san Mattia e san Leopoldo Man
di. Nel 1829, Padova fu la sede del primo Convitto Rabbinico, importante istituzi
one dell'ebraismo italiano[8].
Da Padova deriva la celebre forma di danza "pavana".
Nel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'et classica uno spazio
interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la Loggia Cornaro. La bisbe
tica domata, commedia di William Shakespeare, ambientata a Padova.
Indice [nascondi]
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Le vie d'acqua
1.3 Le aree verdi
1.4 Clima
1.4.1 Temperature e precipitazioni annue dal 2002
2 Storia
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Citt murata
3.2 Luoghi di culto
3.3 Palazzi
3.4 Portici
3.5 Altri monumenti
3.6 Musei
3.7 Teatri
4 Societ
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
4.3 Tradizioni, leggende e cultura di massa
4.3.1 I "senza"
4.3.2 Le "due gatte"
4.3.3 Universa universis patavina libertas
4.3.4 Il Canton del Gallo
4.3.5 Il toponimo Stanga
5 Enogastronomia
5.1 Gastronomia
5.1.1 I Bigoli
5.1.2 La Gallina Padovana e la sua corte
5.1.3 I prodotti equini
5.1.4 I salumi
5.1.5 I dolci
5.1.6 I dolci del Santo

5.2 Enologia
6 Cultura
6.1 Istruzione
6.1.1 Universit
6.1.2 Scuole ed Istituti
6.2 Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti
6.3 Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
6.4 Media
6.4.1 Radio
6.4.2 Stampa
6.4.3 Televisione
7 Persone legate a Padova
7.1 Personaggi storici
7.2 Compositori e musicisti
7.3 Pittori e scultori
7.4 Contemporanei
7.5 Persone native di Padova
7.6 Persone morte a Padova
7.7 Sportivi
7.8 Eventi
7.9 Padova nella letteratura
7.10 Padova nei film
8 Quartieri
8.1 Centro
8.2 Arcella
8.3 Pontevigodarzere
8.4 Ponte di Brenta
8.5 Guizza
8.6 Madonna Pellegrina
8.7 Mandria
8.8 Mont
9 Economia
10 Infrastrutture e trasporti
10.1 Strade
10.2 Ferrovie
10.3 Porti
10.4 Aeroporto
10.5 Mobilit urbana
11 Amministrazione
11.1 Consolati esteri
11.2 Gemellaggi
12 Sport
12.1 Calcio
12.2 Rugby
12.3 Pallavolo
12.4 Pallacanestro
12.5 Scherma
12.6 Sport acquatici
12.7 Altri sport
12.8 Squadre
12.9 Impianti sportivi
13 Ospedali e sanit
14 Citt con nome ispirato a Padova nel mondo
15 Galleria fotografica
16 Note
17 Bibliografia
18 Voci correlate
19 Altri progetti
20 Collegamenti esterni
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]


Mappa di Padova e dei suoi quartieri
Padova collocata all'estremit orientale della Pianura Padana, circa 10 km a nord
dei Colli Euganei e circa 20 km a ovest della Laguna di Venezia. Il territorio c
omunale si sviluppa su 92 km interamente pianeggianti e solcati da vari corsi d'a
cqua, che hanno dato nei secoli la forma e la protezione alla citt.
La citt poggia su un terreno composto di materiali fini e limoso-sabbiosi, mentre
i sedimenti ghiaiosi sono rari. La distribuzione dei vari livelli stratigrafici
molto irregolare a causa delle frequenti divagazioni e variazioni che i corsi d
ei suoi fiumi hanno subito durante l'ultima era geologica (si veda per esempio l
a rotta della Cucca). A ovest della citt, nelle aree rurali del quartiere Mont son
o ben visibili vari paleoalvei del fiume Brenta.
Confina:
a nord con Cadoneghe, Limena, Vigodarzere, Villafranca Padovana
a est con Legnaro, Noventa Padovana, Saonara, Vigonovo, Vigonza
a ovest con Abano Terme, Rubano, Selvazzano Dentro
a sud con Albignasego, Ponte San Nicol
Per quanto riguarda il rischio sismico, Padova classificata nella zona 4 (sismic
it irrilevante) dall'Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003[9].
Le vie d'acqua[modifica | modifica wikitesto]
Veduta dal Ponte delle Torreselle
La citt nata e si sviluppata all'interno dei bacini idrografici dei fiumi Brenta
e Bacchiglione, che hanno fortemente condizionato il tessuto urbano e presentano
scorci suggestivi in molti angoli della citt[10]).
In passato, tali corsi d'acqua erano fondamentali per l'economia cittadina, in p
articolar modo per la presenza di numerosi mulini e per la loro funzione commerc
iale, secondariamente per congiungere tramite barche la citt con la vicina Venezi
a e gli altri centri della provincia di Padova. Inoltre, i canali hanno rapprese
ntato a lungo un valido complemento delle opere di fortificazione della citt. Le
opere di ingegneria fluviale che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprat
tutto per impulso del Magistrato alle Acque della Repubblica di Venezia, hanno p
ermesso di ridurre il rischio di esondazioni che interessano il tessuto urbano d
ella citt; gli ultimi grandi lavori risalgono per all'Ottocento. L'attuale comples
so sistema di collegamenti e chiuse tra i canali cittadini in grado di gestire e
far defluire onde di piena anche significative, senza gravi pericoli per la cit
t. Le aree a rischio, solo in presenza di piene di dimensioni eccezionali, sono l
a zona sud-orientale di Terranegra (il cui nome deriva dalle esondazioni a cui e
ra spesso soggetta nei secoli passati), e quella sud-occidentale di Paltana.[11]
Canale in riviera San Benedetto
I corsi d'acqua cittadini principali sono:
Brenta, che ha origine dai laghi di Levico e Caldonazzo, e delimita il quartiere
Nord dai comuni limitrofi.
Bacchiglione, che nasce dalle risorgive tra Dueville e Villaverla in provincia d
i Vicenza; dopo aver ricevuto a Tencarola le acque del Brenta tramite il canale
Brentella, entra in citt al Bassanello da ovest dove si divide in tre tronchi:
Canale di Battaglia, canale artificiale del XII secolo che si distacca dal fiume
Bacchiglione in localit Bassanello (nella periferia meridionale della citt) per d
irigersi verso i centri a sud della provincia, ricongiungendosi poi attraverso u
na rete di canali con il tratto finale del fiume.
Canale Scaricatore, che volge verso est convogliando all'esterno della citt la ma
ggior parte delle acque del fiume. Fu costruito dal governo austriaco nel 1830,

su un progetto della repubblica Serenissima, per regolamentare le piene del fium


e e rimaneggiato nell'anno 1920.
Tronco Maestro che scorre verso nord costeggiando il centro storico ad ovest e a
nord fino alle Porte Contarine; fungeva da canale difensivo per il lato nord-ov
est delle mura duecentesche. Era utilizzato soprattutto per la navigazione.
Naviglio Interno, che si dirama dal Tronco Maestro, attraversa il centro storico
a sud e ad est, seguendo quello che era il percorso del Medoacus e si ricongiun
ge con il ramo principale alle Porte Contarine. Era utilizzato soprattutto per a
limentare i mulini e se ne distaccano diversi canali secondari, tra i quali il c
anale di Santa Chiara che esce dalla citt verso sud-est per ricongiungersi poco o
ltre con il canale Piovego.
Canale Piovego, che ha origine dalla confluenza del Tronco Maestro e del Navigli
o Interno presso le Porte Contarine e prosegue verso il Brenta e Venezia, delimi
tando a nord le mura cinquecentesche.
Le Porte Contarine
Canale Brentella, scavo del XIV secolo nell'attuale periferia ovest di Padova, c
he porta al Bacchiglione le acque del Brenta.
A partire dagli anni cinquanta, le opere di interramento dei canali cittadini, i
n particolar modo del Naviglio Interno (oggi Riviera Ponti Romani), ne hanno dec
retato un lungo periodo di abbandono ed hanno alterato irreparabilmente lo stret
to connubio tra Padova e le sue acque. solo negli anni novanta che si assistito
ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazi
oni; nei primi anni del terzo millennio sono stati eseguiti lavori volti a promu
overe il turismo fluviale.
Le aree verdi[modifica | modifica wikitesto]
L'orto Botanico patrimonio dell'UNESCO
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Aree verdi di Padova.
Secondo dati del 2005, la citt di Padova pu vantare 2.512.945 m di verde pubblico,
di cui 1.680.939 m di verde attrezzato (compresi i parchi-giochi per bambini, le
piste ciclabili, i campi polivalenti ecc.), che corrispondono a 11,91 m di verde
per abitante e al 2,69% della superficie comunale.[12] Nel 2006 Padova ha vinto
il primo premio La citt per il verde, assegnato in occasione della manifestazione
Euroflora 2006 svoltasi a Genova[13].
Tra gli spazi verdi spicca l'Orto Botanico, patrimonio UNESCO ed il Parco Treves
de Bonfili progettato da Giuseppe Jappelli.
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Stazione meteorologica di Padova.
La citt presenta un clima tendenzialmente subcontinentale tipico della pianura pa
dana, mitigato dalla vicinanza al Mar Adriatico. Dal punto di vista legislativo,
il comune di Padova ricade nella Fascia Climatica E con 2383 gradi giorno,[14]
quindi il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti di 14 ore
giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Tuttora, per i dati climatici si fa ri
ferimento alla stazione meteorologica dell'Orto Botanico, una di quelle da cui l
'ARPAV raccoglie le informazioni inerenti al meteo urbano (l'altra si trova a Le
gnaro, fuori dei confini comunali). Le temperature di seguito riportate fanno ri
ferimento ai dati relativi al periodo che va dal 1951 al 2000 [15]; da considera
re che la stazione dell'Orto Botanico situata nel pieno centro della citt e non i
n una periferia scarsamente urbanizzata.
Dati meteo
Mesi
Gen
Feb
Mar
Nov
Dic
Inv
T. max. media (C)
28,1
24,1
17,9
T. media (C) 2,1

Stagioni
Apr
Mag
Pri
Est
5,3
8,2
11,4
6,6
4,3
8,4

Anno
Giu
Aut
12,7
6,7
12,7

Lug

Ago

Set

Ott

17,3
17,4
17,2

22,2
27,7
21,1

26,3
17,8
23,3

28,8
17,4
22,7

19,2
13,7
8,0
3,6
3,3
12,8
22,4
13,6
13,0
T. min. media (C)
-1,1
0,4
4,1
8,1
12,3
15,9
18,9
17,3
14,2
9,5
4,5
0,6
0,0
8,2
17,4
9,4
8,7
Giorni di gelo (Tmin 0 C)
23
18
5
0
0
0
0
0
0
0
3
20
61
5
0
3
69
Precipitazioni (mm)
48
49
68
79
82
82
60
59
67
83
82
61
158
229
201
232
820
Giorni di pioggia
6
5
7
9
9
8
7
6
7
8
8
7
18
25
21
23
87
Umidit relativa media (%)
80
73
69
70
69
70
68
69
71
74
77
81
78
69,3
69
74
72,6
Eliofania assoluta (ore al giorno)
3
4
5
6
7
8
10
9
6
4
3
2
3
6
9
4,3
5,6
A Padova si registrano anche temperature molto basse, in particolare nel periodo
che va dalla met di dicembre alla met di gennaio, dovute per lo pi a masse di aria
fredda sub-polare provenienti da nord (Scandinavia) o da est (Est europeo e Bal
cani) che portano talvolta abbondanti precipitazioni nevose. Il triangolo Padova
-Vicenza-Rovigo la zona pi nevosa della pianura veneta, con una media nivometrica
annua storica per Padova e provincia che oscilla tra 10 e 30 centimetri, 1520 cm
in citt[16][17]; media inferiore a diverse zone del nord-ovest e dell'Emilia, ma
maggiore rispetto a Liguria e ad altre zone pianeggianti del nord-est (Venezia,
Verona, Udine).
La citt soffre del problema del surriscaldamento urbano ed il centro annovera val
ori superiori alla provincia anche di due gradi; spesso la neve che cade in prov
incia (con accumulo minimo), verso il centro si trasforma in nevischio. presente
il fenomeno dell'inversione termica, con temperature diurne non superiori ai 3
gradi ed a volte inferiori agli 0 C nelle frequenti giornate nebbiose; negli ulti
mi anni il perdurare della nebbia anche durante il giorno meno frequente, a diff
erenza della Bassa Padovana, del Rodigino e dell'Emilia. Negli anni settanta e s
oprattutto nei novanta del XX secolo, la media nivometrica di Padova calata, men
tre negli anni sessanta, ottanta e nel decennio dal 2001 al 2010 si sono registr
ati valori maggiori; i record del XX secolo di accumulo nevoso per la citt si ver
ificarono nel 1956 e nel 1985 con 55 cm.
Nell'inverno padovano vi sono giornate in cui la temperatura nelle ore pi calde a
rriva a 12 gradi, e si ha una repentina caduta con valori intorno allo zero al c
alar della sera, con una notevole escursione termica. L'esposizione alle corrent
i di bora e l'innevamento del suolo possono invece portare a temperature pi rigid
e, con diversi gradi sotto lo zero di notte, e attorno allo zero anche in pieno
giorno. Il record assoluto rappresentato dai -19.8 C registrati presso l'aeroport
o nel gennaio 1985. Molto pi rigido e nevoso era il clima invernale tra i secoli
XVII e XIX, quando la neve permaneva a lungo al suolo, e le giornate "di ghiacci
o" (cio sempre sotto gli 0 C nelle 24h) erano piuttosto frequenti.
Le estati sono calde e afose ma raramente insopportabili, bench negli ultimi anni
si siano avuti picchi di calore che, per intensit e durata, hanno avvicinato o b
attuto i record storici. La temperatura pi alta fu registrata all'Orto Botanico n
ell'agosto 2003 con +39.8 C.
A tal proposito vengono riportati i dati meteorologici principali riferiti al pe
riodo 2000-2012 (stazione di Padova Orto Botanico). I suddetti dati sono stati r
esi disponibili nel servizio GIS della Regione Veneto[18].
Dati meteo
Gen
Feb
Nov
Dic

Mesi
Mar
Inv

Stagioni
Apr
Mag
Pri
Est

Anno
Giu
Aut

Lug

Ago

Set

Ott

T. max. media (C)


6,4
9,0
14,1
18,2
24,0
27,6
30,0
29,6
24,3
18,3
12,1
7,4
7,6
18,8
29,1
18,2
18,4
T. media (C) 3,0
4,5
9,1
13,4
18,4
22,3
24,1
23,7
18,8
13,8
8,9
4,3
3,9
13,6
23,4
13,8
13,7
T. min. media (C)
0,7
1,3
5,2
9,1
13,8
17,7
19,3
19,1
14,9
10,8
6,3
1,6
1,2
9,4
18,7
10,7
10,0
Precipitazioni (mm)
45
59
68
88
94
72
71
79
98
95
110
72
176
250
222
303
951
Giorni di pioggia
5
5
6
10
8
7
6
6
7
8
9
8
18
24
19
24
85
Umidit relativa media (%)
80
74
71
70
68
67
65
69
73
81
83
80
78
69,7
67
79
73,4
Frequentemente la citt soggetta a temporali estivi, che allo scontro di masse d'a
ria diverse (fronti freddi che interrompono la calura) possono diventare violent
i, con grandinate e forti colpi di vento. Fra le diverse trombe d'aria che si so
no verificate, particolari furono quella distruttiva dell'agosto 1756 e quella c
he sfior la citt per poi investire Venezia nel settembre 1970.
La primavera e l'autunno sono stagioni di passaggio, per loro natura incerte e s
pesso turbolente. Sono generalmente le stagioni pi piovose (la pi secca l'inverno)
e presentano forti differenze termiche da mese a mese. Se marzo e novembre poss
ono presentarsi come mesi invernali, con gelate e nevicate, ad aprile ed ottobre
si possono anche godere i primi/ultimi caldi (pur se raramente ed a livelli gra
devoli, non fastidiosi come l'afa estiva); mentre maggio e settembre hanno carat
teristiche nettamente pi vicine all'estate, specialmente per quanto riguarda il p
rimo mese autunnale, mentre l'ultimo mese primaverile pi frequentemente perturbat
o.
Temperature e precipitazioni annue dal 2002[modifica | modifica wikitesto]
Vengono di seguito riportati alcuni dati climatologici fondamentali per quanto c
oncerne il clima della citt di Padova[19], suddivisi per anno, dal 2002 al 2013.
I dati sono relativi alla stazione meteorologica dell'Orto Botanico di Padova.
Anno
Minima Assoluta Massima Assoluta
Precipitazioni Giorni piovosi
2002
-4,9 C 35,9 C 1109 mm 96
2003
-4,8 C 39,8 C 698 mm 62
2004
-2,8 C 36,2 C 1101 mm 93
2005
-4,8 C 34,9 C 1109 mm 75
2006
-5,4 C 37,0 C 872 mm 69
2007
-2,2 C 36,8 C 751 mm 69
2008
-2,9 C 34,1 C 1264 mm 99
2009
-7,9 C 35,1 C 1023 mm 88
2010
-5,1 C 35,8 C 1350 mm 112
2011
-2,8 C 37,5 C 672 mm 63
2012
-6,6 C 36,9 C 735 mm 73
2013
-2,0 C 36,1 C 1196 mm 107
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Storia di Padova e Sindaci di Pad
ova.
Le origini del nome
L'etimologia del toponimo incerta, ma evidente l'assonanza con l'antico nome del
Po (Padus). Vi si potrebbe riconoscere la radice indoeuropea pat-, in riferimen
to forse ad un luogo pianeggiante ed aperto, contrapposto alle vicine zone colli
nari (in latino da questa radice deriva la parola "patera" che sta appunto per "
piatto"), a cui si deve aggiungere un ulteriore suffisso "-av" (come nel fiume T
imavo), di antica origine venetica, indicante appunto la presenza di un fiume, a
ppunto il Brenta-Medoacus. Inoltre la terminazione "-ium", nel nome romano Patav
ium, indica la presenza di pi villaggi poi unificatisi. (R. Mambella)

La cosiddetta Tomba di Antenore


Insediamenti preistorici sono stati accertati dall'archeologia, gi a partire dall
'XI secolo a.C. - X secolo a.C.,[20] topograficamente in corrispondenza dell'odi
erno centro di Padova. La leggenda narra che la fondazione di Padova sia avvenut
a nel 1132 a.C. per opera di Antenore, un principe troiano scampato alla distruz
ione di Troia; ma noto come tale leggenda tragga forse origine da un falso stori
co, opera di Tito Livio, per assimilare la propria citt a Roma.
Foto di Padova con indicato il corso del Medoacus, le vie romane e le mura citta
dine
Rappresentando uno dei principali centri della cultura paleoveneta, l'antica Pad
ova sorse all'interno di un'ansa del fiume Brenta (durante l'antichit chiamato Me
doacus Major) che allora (probabilmente fino al 589) scorreva nell'alveo dell'od
ierno Bacchiglione (al tempo denominato Medoacus Minor o Edrone), entrando in ci
tt nei pressi della attuale Specola.
Gi a partire dal 226 a.C. gli antichi patavini strinsero un'alleanza con Roma con
tro i Galli Cisalpini, alleanza poi confermata pi volte, in particolare al tempo
della Battaglia di Canne (216 a.C.) e della guerra sociale (91 a.C.), quando Pad
ova e altre citt transpadane combatterono al fianco dei romani. Dal 49 a.C. diven
ne un municipium romano, e in et augustea entr a far parte della X Regio, della qu
ale costituiva uno dei centri pi importanti. Durante l'epoca imperiale la citt div
enne molto ricca grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell
'altopiano di Asiago. Dalla citt passavano (o partivano) numerose strade che la c
ongiungevano con i principali centri romani dell'epoca: la via Annia che la cong
iungeva con Adria e Aquileia, la via Medoaci che portava alla Valsugana e all'al
topiano di Asiago, la via Astacus che la congiungeva con Vicentia, la via Aureli
a che portava ad Asolo, la via Aponense che la collegava ai centri termali dei C
olli Euganei. Sia a nord che a sud della citt vi erano estese centuriazioni. In e
poca romana, Padova[21] fu patria di Tito Livio, insigne storico romano (nello s
tesso periodo, diede pure i natali ai letterati: Gaio Valerio Flacco, Quinto Asc
onio Pediano, Trasea Peto[22], di cui vi ancora ricordo nella toponomastica citt
adina).
Nel periodo delle invasioni barbariche fu pi volte devastata, prima dagli Unni ne
l 452-453, poi nel 601 dai Longobardi di Agilulfo, e infine dagli Ungari nell'89
9.
Nel Basso Medioevo Padova si distinse come Libero comune, partecipando alla Lega
Veronese e alla Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa. A questo
periodo risale la fondazione dell'Universit (1222), una delle pi antiche d'Italia
. Fu poi dominata, a partire dal 1318, dalla signoria dei Carraresi, fino alla c
onquista da parte della Repubblica di Venezia, avvenuta nel 1405 a seguito della
guerra di Padova.
Monumento equestre al Gattamelata
Porta Altinate vista dall'omonima Contrada
Resti di una parete del vecchio anfiteatro romano.
Nei successivi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, pot goder
e della pace e della prosperit assicurata dalla signoria veneziana, nonch della li
bert garantita alla sua Universit, che richiam studenti ed insegnanti da tutta Euro
pa, divenendo uno dei maggiori centri dell'aristotelismo e attirando numerosi ed
illustri intellettuali, come Galileo Galilei. Nel 1509, durante la guerra della
Lega di Cambrai, Padova dovette subire un terribile assedio, che fu per respinto
. Dopo lo scampato pericolo, la Serenissima procedette ad opere di fortificazion
e, costruendo la cinta muraria che ancora oggi presenta gran parte dell'aspetto

originale.
Caduta la Serenissima (1797), la citt fu ceduta da Napoleone Bonaparte all'Austri
a. Dopo una breve parentesi all'interno del Regno d'Italia napoleonico, entr a fa
r parte nel 1815 del Regno Lombardo-Veneto asburgico. L'8 febbraio 1848 vide un'
insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti
universitari. Padova entr a far parte del Regno d'Italia solo nel 1866, in seguit
o alla terza guerra di indipendenza.
Nel corso della prima guerra mondiale, la citt era il quartier generale delle for
ze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) im
presa del Volo su Vienna, di dannunziana memoria, prese le mosse dalle vicinanze
di Padova (Castello di San Pelagio in comune di Due Carrare, 9 agosto 1918). Ne
i pressi della citt, a Battaglia Terme il castello di Lispida fu adibito a reside
nza del re Vittorio Emanuele III. A Villa Giusti (in localit Mandria di Padova) f
u firmato l'armistizio che pose termine al conflitto.
Nella seconda guerra mondiale Padova fu un importante centro della resistenza co
ntro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono
alla lotta partigiana, a cominciare dallo stesso rettore Concetto Marchesi. Per
questo motivo l'Universit degli Studi di Padova fu premiata (unica universit itali
ana a ricevere tale onorificenza) con la medaglia d'oro al Valor Militare.
Gli anni dal dopoguerra ad oggi sono stati per Padova di continuo sviluppo urban
istico ed economico grazie anche alla collocazione geografica, al centro di impo
rtanti vie di comunicazione favorevoli per industrie e servizi. La crisi sociale
e politica degli anni settanta vide per il polarizzarsi delle tensioni in vicend
e spesso collegate all'estremismo di frange della comunit studentesca della citt.
Padova infatti fu la citt dove organizzazioni come Potere Operaio e Autonomia Ope
raia furono pi forti, insieme a Roma e Bologna. Questi movimenti a forte componen
te studentesca nacquero sotto l'egida di insigni professori della facolt di Scien
ze politiche quali Antonio Negri. Inoltre proprio a Padova le Brigate Rosse mise
ro a segno il loro primo delitto rivendicato con l'attacco alla sede dell'MSI ne
l 1974. A Padova agirono anche organizzazioni eversive neofasciste come Ordine N
uovo e probabilmente ebbe numerosi legami con questa citt anche l'organizzazione
Rosa dei venti.
La citt oggi sta vivendo importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione d
i nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo del
la viabilit cittadina, articolatasi negli ultimi anni intorno alla complessa real
izzazione del metrobus.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Monumento di Daniel Libeskind
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Per approfondire, vedi Monumenti di Padova.
Una suggestiva veduta notturna da Piazza dei Signori verso il Palazzo del Capita
nio
L'apparato monumentale (nella pi vasta accezione) del contesto urbano, quale oggi
si offre all'osservazione del visitatore, testimonia largamente le varie fasi d
ella vicenda storica patavina.
Se, difatti, non pi presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistoricoleggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in
altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, pass
ando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di et signorile, chiese
ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile
, tempi della cultura (il Bo, l'Orto botanico..), fino ad espressioni di archite
ttura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di Daniel Libeskind ai cadu

ti delle Torri Gemelle di New York, o la Torre Net): tutti capisaldi urbanistici
che verranno analizzati e descritti in prosieguo e/o nella voce specifica test r
ichiamata, oltre che nella voce Storia di Padova.
Citt murata[modifica | modifica wikitesto]
Urbs ipsa moenia.
(Isidoro di Siviglia)
Murus ubique.
(Donatello di Urbino)
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Per approfondire, vedi Mura di Padova.
Mappa di Padova del 1700
La citt dal periodo medievale in poi ha avuto tre cerchie di mura succedutesi nel
tempo.
La prima cerchia, costruita tra il 1195 e il 1210, quella delle mura cosiddette
"comunali" perch eretta durante il periodo del libero comune padovano. Essa cinge
va la parte pi centrale della citt, la cosiddetta "insula" poich interamente circon
data da canali (oggi in parte scomparsi). Di questa cerchia restano tre porte: d
ue di esse ancora oggi transitabili (porta Molino, porta Altinate, porta della C
ittadella Vecchia) mentre una terza fu inglobata nel Trecento nelle strutture de
l Castelvecchio. Inoltre rimangono numerosi tratti della cinta muraria lungo l'a
ntico percorso, spesso inglobati tra costruzioni moderne.
Nel corso del Trecento, con l'espandersi delle aree urbanizzate furono realizzat
e, in vari momenti, le mura cosiddette "carraresi" perch costruite in gran parte
durante la signoria dei Da Carrara. Di queste mura restano pochissimi resti visi
bili in alzato, e sono perlopi inglobate in altre costruzioni e fortificazioni ri
nascimentali. Queste mura di stampo ancora medievale resistettero, con opportuni
adattamenti, all'assedio che Padova sub nel 1509 ad opera delle truppe della leg
a di Cambrai.
In seguito a questo assedio la Serenissima decise di dotare la citt di una nuova
cerchia di mura adatta a resistere all'introduzione dell'artiglieria nelle tecni
che di guerra. I lavori iniziarono nel 1513 per andare avanti circa fino alla me
t del XVI secolo. Questa cerchia ancora esistente quasi per intero seppur in dive
rsi stati di conservazione a seconda dei vari tratti. Il suo perimetro di circa
11 chilometri, con 20 bastioni e 6 porte (sulle 8 originarie). Queste mura sono
solitamente denominate "veneziane" o "rinascimentali".
Luoghi di culto[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Chiese di Padova.
Tra i luoghi di culto cattolici, primeggia la basilica cattedrale di santa Maria
Assunta sede della diocesi di Padova, ma ancora pi la pontificia basilica di san
t'Antonio, santuario internazionale e tra le principali mete del turismo religio
so al mondo. Spicca poi la basilica di Santa Giustina, abbaziale, contenitore di
insigne reliquie. Gli edifici romanici di santa Sofia di san Nicol ed il Battist
ero, le chiese gotiche degli Eremitani, di santa Maria dei Servi, di San Frances
co Grande. Le chiese dello Scamozzi, San Gaetano e Ognissanti. La grande basilic
a del Carmine e il santuario di San Leopoldo.
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Per approfondire, vedi Comunit ebraica di Padova.
La Sinagoga di Padova[23], situata nella zona centrale del Ghetto (adiacente all
e piazze) con gli antichi cimiteri ebraici - situati nella contrada Savonarola testimoniano la vivace attivit della comunit giudaica nella citt
Ingresso della Sinagoga di Padova
Palazzi[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo comunale da piazza delle Erbe


Palazzo Comunale, municipio cittadino, di cui fa parte il Palazzo della Ragione.
Palazzo del Bo, sede storica dell'universit
Loggia Amulea
Loggia e Odeo Cornaro
Loggia dei Carraresi
Caff Pedrocchi, il "caff senza porte"
Caff Pedrocchi
Loggia della Gran Guardia
Palazzo Liviano, sede della facolt di lettere e filosofia dell'Universit
Palazzo Zabarella, sede di mostre ed eventi culturali
Palazzo Zuckermann
Palazzo Maldura, altra sede storica della facolt di lettere e filosofia dell'Univ
ersit
Palazzo del Monte di Piet in piazza del Duomo, attuale sede della Fondazione Cass
a di Risparmio di Padova e Rovigo
Palazzo Colpi
Palazzo Cavalli
Palazzo San Gaetano, sede dell'omonimo centro culturale
Palazzo Papafava dei Carraresi, che nel periodo della Repubblica di Sal divenne s
ede del Ministero dell'Educazione Nazionale
Uno scorcio dei portici nel centro cittadino
Portici[modifica | modifica wikitesto]
Uno dei motivi di orgoglio dei padovani costituito dai portici, sono disseminati
ovunque nel centro cittadino ed hanno uno sviluppo complessivo di circa 12 km,[
24] issando Padova al secondo posto nel mondo, dietro a Bologna, per il pi alto c
oefficiente tra i chilometri di strade e quelli dei portici. La tradizione di co
struire in citt usufruendo di tale soluzione architettonica antica, vi sono porti
ci in stile romanico, gotico, rinascimentale, neoclassico e moderno. Rendono pos
sibile l'attraversamento dell'intero centro storico al riparo dalla pioggia e da
l sole.
Originariamente lo sviluppo totale era di oltre 20 km. Dopo che Padova dovette s
occombere a Venezia e diventare parte della sua repubblica (1405), le famiglie n
obili eliminarono segmenti di porticati per dare risalto alle facciate dei loro
palazzi.[25]
Altri monumenti[modifica | modifica wikitesto]
Vista del Prato della Valle e dell'Abbazia di Santa Giustina
Prato della Valle
Orto botanico
Tomba di Antenore
Castello e Specola
Arco Vallaresso
Giardini dell'Arena
Musei[modifica | modifica wikitesto]
Musei civici di Padova[26] - il circuito che va sotto questo nome comprende:
nel complesso degli Eremitani:
Sala multimediale della cappella degli Scrovegni, per una visita virtuale dei ce
lebri affreschi giotteschi
Museo archeologico, con reperti di epoca pre-romana, romana, egizia, greca, etru
sca ed italiota
Museo d'arte medievale e moderna, con dipinti di Giotto, Giorgione, Tiziano, Tin
toretto, Veronese, Tiepolo
Chiostro dei musei civici
Palazzo Zuckermann, che a sua volta ospita:

Museo di arte applicata


Museo Bottacin[27]
Cappella degli Scrovegni
Museo archeologico ambientale delle acque del padovano[28]
Museo del Risorgimento e dell'et contemporanea
Museo diocesano di arte sacra
Museo dell'internato ignoto (presso l'omonimo tempio)[29]
Museo della terza armata
Museo delle antiche strumentazioni (istituto tecnico Belzoni-Boaga)
Museo al Santo
Oratorio di San Michele (vedi alla voce Monumenti di Padova, seconda sezione)
Ponte di San Lorenzo
Museo delle macchine "Enrico Bernardi"
Museo di storia della medicina e della salute nell'ospedale di San Francesco Gra
nde.
Museo del marinaio d'Italia
Museo di zoologia
Museo di storia della fisica
Museo di mineralogia e petrografia e paleontologia
Museo del precinema (collezione Minici Zotti)
La specola e l'adiacente castello di Ezzelino e Torlonga.
Palazzo Zabarella
Museo di scienze archeologiche e d'arte
Piano nobile del Caff Pedrocchi
Esapolis, insettario
Museo della Medicina
Teatri[modifica | modifica wikitesto]
Padova ha sempre ospitato figure teatrali di livello internazionale. Le sale tea
trali sono numerose e ogni anno vengono messi in scena centinaia di spettacoli.
I teatri padovani sono sparsi per tutta la citt; quelli principali sono:
Teatro Verdi
Gran Teatro Geox
Teatro del Seminario Vescovile (da poco restaurato)
Teatro Antonianum
Teatro Don Bosco
Teatro Ai Colli
Teatro Maddalene
Piccolo Teatro
Teatro Abano Terme, nel comune omonimo
Societ[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[30]
Nel 2011 i nati sono stati 1.779 (8,3), i morti 2.479 (11,6)[31][32] con un increm
ento naturale di -700 unit rispetto al 2010 (-3,3). Il 31 dicembre 2010, su una po
polazione di 214.198 abitanti, si contavano 30.933 stranieri (14,4%). Le famigli
e contano in media 2,11 componenti.[31] ISTAT. URL consultato il 7-06-2010. Inol
tre Padova con 2305,8 ab/km la citt pi densamente popolata del Veneto.
A Padova stata istituita una "Commissione speciale Citt metropolitana", con lo sc
opo di coordinare le politiche del comune di Padova e dei comuni limitrofi su te
matiche di importanza sovracomunale[33].
Comuni italiani per popolazione
Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Un tempo terra di emigrazione, anche Padova, come tutto il Veneto, negli ultimi
anni divenuta meta di immigranti provenienti da tutto il mondo[34].

A tutto il 2010, gli stranieri residenti nel comune erano 30.933, ovvero il 14,4
% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi pi consistenti[35]:
Romania Romania, 8.268
Moldavia Moldavia, 4.772
Nigeria Nigeria, 2.094
Marocco Marocco, 1.949
Albania Albania, 1.850
Filippine Filippine, 1.754
Cina Cina, 1.571
Bangladesh Bangladesh, 817
Ucraina Ucraina, 777
Sri Lanka Sri Lanka, 723
Tradizioni, leggende e cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
I "senza"[modifica | modifica wikitesto]
Padova nota per essere la citt dei "senza"[36][37]:
"Santo senza nome", perch Sant'Antonio, di cui tradizionalmente popolare la devoz
ione, comunemente chiamato "il Santo" per antonomasia, con speciale riferimento
alla Basilica omonima;
"Caff senza porte", perch il monumentale Caff Pedrocchi, storico locale cittadino,
sino al 1916, era aperto ventiquattro ore al giorno;
"Prato senza erba", perch il Prato della Valle, spettacolare "piazza", la pi grand
e d'Europa secondo alcuni,[38] era in realt fino alla fine del XVIII secolo, peri
odo in cui assunse la sistemazione attuale grazie ad Andrea Memmo, una superfici
e paludosa[39] dove si svolgeva la famosa "Fiera del Santo", trasformata in Fier
a Campionaria nel 1919.
Le "due gatte"[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Lega di Cambrai e Restaurazione.
Non sono molti, invece, a conoscere la storia delle "due gatte", che pure figura
no tra le pi curiose icone della citt:
la gatta di Sant'Andrea, una statua situata su una colonna nel piccolo sagrato a
ntistante alla relativa chiesa. Il monumento, composto da una scultura in pietra
raffigurante un leone posto su una colonna d'et romana, stato pi volte distrutto,
ricostruito e sostituito con copie, l'ultima delle quali stata abbattuta il 23
settembre 2013 da un mezzo di trasporto in manovra.
il bastione della Gatta[40], in corrispondenza dei Giardini della rotonda (alla
confluenza delle odierne vie Paolo Sarpi e Codalunga), ci riporta all'assedio di
Padova da parte degli imperiali di Massimiliano I d'Asburgo, avvenuto nel 1509.
Gli attaccanti - che si giovavano di una macchina d'assedio denominata gatto, e
rano quasi riusciti a penetrare in quel punto la seconda cinta delle mura tuttor
a visibili, ma furono arrestati dall'ingegno di Citolo da Perugia, capitano di v
entura che min il varco appena in tempo. Per dileggio, i difensori issarono una g
atta su una picca, sfidando i nemici a venirsela a prendere.[41]
La "Gatta" di S. Andrea.
La Gatta dell'omonimo bastione.
La statuetta in prossimit sul B. della Gatta (v. nota di chiusura).
Universa universis patavina libertas[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Storia di Venezia.
il motto dell'Universit degli studi di Padova; in lingua latina significa "La lib
ert di Padova [] totale per tutti".
Ci si riferisce alla libert d'insegnamento, che oggi riteniamo un valore acquisit
o, sia come principio di democrazia liberale, sia come diritto costituzionalment
e garantito. Ma non sempre stato cos, e la patavina libertas in passato era sopra

ttutto dovuta alla politica della Repubblica Serenissima, di cui Padova fece par
te dal 1405 al 1797.
Venezia ha sempre mantenuto una posizione di sostanziale antagonismo nei confron
ti dello Stato della Chiesa, e ci, fra l'altro, si rifletteva anche nell'impedire
un'eccessiva ingerenza delle autorit ecclesiastiche (e dell'Inquisizione) nel la
voro dei professori.
D'altronde, Venezia si avvantaggi spesso del progresso scientifico che derivava d
alla produzione culturale ed accademica patavina: sono documentati storicamente
casi in cui gli apparati di spionaggio della Serenissima si rivolsero ad esperti
dell'Orto botanico di Padova per ottenerne la confezione di veleni a scopo di a
ssassinio politico (il che, del resto, era prassi piuttosto diffusa nella diplom
azia clandestina rinascimentale).
Nel corso dei secoli, l'Universit di Padova diventata una delle principali Univer
sit italiane, e conta attualmente 13 Facolt, oltre 60.000 studenti e 5.000 tra doc
enti e personale tecnico-amministrativo.
Il Canton del Gallo[modifica | modifica wikitesto]
l'incrocio obliquo tra le vie: Roma, San Francesco, Otto febbraio e San Canziano
(praticamente, l'angolo destro, guardando il portone principale del Palazzo del
B).
tradizionalmente considerato il punto pi centrale della citt, e pare si chiami cos
dal nome di una locanda o osteria che ivi sorgeva. Anche se oggi la circolazione
veicolare praticamente abolita in loco, fu proprio al Canton del Gallo che venn
e installata la prima pedana per il "vigile" che doveva disciplinare il traffico
[42].
Il toponimo Stanga[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Ordalia.
A tutti i padovani nota la localit detta "Stanga" (per i non padovani: si tratta
di un ampio spiazzo circolare). Pochi, forse, conoscono l'origine del toponimo.
Pare che nell'Alto Medioevo in questo luogo si tenessero i duelli di campioni e
bravi (due categorie di "spadaccini" mercenari che - in sostituzione degli effet
tivi portatori degli interessi controversi - si affrontavano con armi rudimental
i in una sorta di ordalia o giudizio di Dio, ossia il surrogato, secondo le usan
ze barbariche, del processo come mezzo di appianamento delle liti giudiziarie).
I sanguinosi scontri attiravano folle di curiosi, che dovevano accomodarsi oltre
i paletti (le stanghe, appunto) delimitanti l'agone.
Risulta che il fenomeno fosse disciplinato da una legge locale, in vigore dal 12
36 al 1275. Essa, peraltro, oltre a stabilire i compensi dovuti a campioni o bra
vi, disponeva che questa "professione" fosse appannaggio dei soli padovani, o qu
anto meno di chi risiedesse nelle vicinanze della citt.[43]
In realt diverse citt dell'ex Repubblica Veneta (tra cui la vicina Vicenza) denomi
nano "Stanga" la zona esterna alla loro porta orientale; possibile che stanga st
ia semplicemente per zona posta a oriente (si confronti stangare, lemma lagunare
per girare a sinistra con un'imbarcazione, sanca e stnga, ovvero sinistra rispet
tivamente in veneto ed in romeno).
Enogastronomia[modifica | modifica wikitesto]
Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]
Sebbene sia poco conosciuta, perch troppo spesso trascurata, la tradizione gastro
nomica di Padova lunghissima e ricca di moltissimi piatti, per lo pi prodotti fre
schi della tradizione contadina[44]. Ne citeremo solo alcuni, quelli cio definiti
"tradizionali" del territorio padovano, cos come riportato nel D. Lgs. 30 aprile
1998[45], attenendosi alle definizioni ufficiali del Ministero delle Politiche

Agricole.[46]
I Bigoli[modifica | modifica wikitesto]
I Bigoli, assieme al risotto, sono il primo piatto pi noto del padovano. Il sito
del Comune di Padova[44] definisce in questo modo i "Bgoi" (come vengono detti in
veneto): Pasta alimentare tipo spaghetti freschi di grosse dimensioni prodotti c
on farina, uova, acqua e sale. Nella variante "bigoli mori" o "bigoi neri" si us
a farina integrale o nero di seppia. Ottenuti dall'impasto della farina con uova
, acqua e sale, passati per uno strumento chiamato bigolaro (torchio) che restit
uisce bigoli (spaghetti) di circa 2530 cm di lunghezza e con un diametro non infe
riore ai 2,5 mm; vanno tenuti a riposo su di un tavolo cosparso di farina di mai
s, hanno una durata di 3-4 giorni. I Bigoli sono un prodotto di tradizione contad
ina in uso fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia; infatti, sono
un piatto tipico non solo del Padovano, ma in larga parte di tutto il Veneto. Pa
re che nel 1604 un pastaio di Padova Abbondanza ottenne dal Consiglio della citt il
permesso di tenere brevetto per un macchinario di sua invenzione, una sorta di
torchio per trafilare la pasta, con cui riusc a produrre diversi tipi di pasta lu
nga tra cui dei grossi spaghettoni con cui conquist un gran numero di clienti. Qu
esta pasta lunga dalla superficie ruvida fu poi battezzata bigolo. Ne consegue che
lattrezzo per ottenerli fu chiamato bigolaro[47].
La Gallina Padovana e la sua corte[modifica | modifica wikitesto]
Forse pi conosciuta come animale, che come piatto edibile, la Gallina Padovana, t
ipica razza di pollo conosciuta in tutto il mondo fin dal 1600[48]. La caratteri
stica che pi la distingue il famoso ciuffo, che presenta, a volte in modo molto v
istoso, sulla fronte. Con la Gallina Padovana tutta la produzione avicola base p
er la cucina locale. La cosiddetta "Corte Padovana" riconosciuta dal Ministero c
omprende dalla "sorella", la Gallina di Polverara[49], allOca Padovana (un temp
o di penne grigie e per questo chiamata "Grigia di Padova", ora perlopi bianca)[5
0], allAnatra (con cui si fa il rag, utilizzato per i bigoli), alla Numida Melea
gris, al Cappone, al Galletto Nano(Pepoa[51]), alla Gallina Collo Nudo[52], per
allargarsi ai Piccione Torresano di Torreglia o allancora poco diffuso Tacchino
dei Colli Euganei[53]. Da questa produzione avicola sono nati piatti tipici com
e lOca in onto e il Falso Parsuto, ovvero il prosciutto di petto doca[54]. Alt
ro animale allevato in tutte le campagne venete e diffusissimo nelle tavole pado
vane il Coniglio, che molto apprezzato per il suo arrosto[55]; non dimentichiamo
inoltre un altro piatto tipicamente padovano e in generale presente in Veneto e
Lombardia: Polenta e osei. In Veneto presente la versione salata, ovvero Polent
a, Allodola (piccoli uccellini comuni in tutta la penisola italica e presenti di
conseguenza anche nei boschi dei Colli Euganei e dei Colli Berici) e qualche vo
lta anche Pancetta; a Bergamo invece presente la variante dolce[56].
I prodotti equini[modifica | modifica wikitesto]
I Veneti, che dalle origini hanno abitato Padova, sono sempre stati abili alleva
tori di cavalli e la tradizione del consumo delle carni equine permane come una
delle pi tipiche del territorio. Oltre ai prodotti meglio conosciuti, come ad ese
mpio gli sfilacci di equino[57], sono presenti alcuni prodotti pi tipici come la
bresaola di cavallo, il salame di musso - che in dialetto vuol dire asino -[58],
lo spezzatino, sia di cavallo che di asino, la Straecca[59] o le bistecche e le
costate di cavallo.
I salumi[modifica | modifica wikitesto]
Mentre nei piatti di derivazione veneziana viene usato maggiormente il pesce, ne
i piatti della tradizione pi tipicamente padovana sono le carni, non solo equine
o della corte, a farla da padrone. I salumi infatti rappresentano una grande tra
dizione e bont del padovano; tra di essi spiccano il Prosciutto Veneto Berico-Eug
aneo DOP[60], proveniente dalla Bassa Padovana e dalla Bassa Vicentina, e i prod
otti "nostrani padovani" riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole qua
li "tradizionali" come il salame, la sopressa[61], la luganega e il coeghin - ve
neto per cotechino[62].

I dolci[modifica | modifica wikitesto]


Molti sono i dolci a Padova; alcuni hanno origini padovane, altri sono di origin
e veneziana, altri sono prettamente di origine contadina - e quindi molto sempli
ci -, molti legati alla festa di SantAntonio. Dalle mani dei pasticceri padovan
i sono nate la torta "Pazientina"[63] e i "Pazientini"[64], biscotti che non a c
aso ricordano le "Lingue di gatto" veneziane. Invece, dolci di origine totalment
e veneziana, ma ampiamente diffusi anche nel padovano sono "Zati"(o Zaleti)[65] e
"Crostoli" - nome utilizzato in Veneto per indicare le chiacchere -. I zati sono
comuni un po dovunque, nelle osterie, come nelle pasticcerie, presso fornai e
ristoratori. Il crostolo invece si pu assaggiare, come in tutta la Penisola, solo
durante il carnevale e si trova, con la frittella tradizionale, di mele o di ri
so, un po in tutte le pasticcerie. Tipico del padovano invece lo zalto con le gi
uggiole[66].
In particolare la pazientina un dolce che si distingue per laccuratezza della p
reparazione e per il gusto delicato ma deciso: secondo la tradizione sarebbe nat
a nel XVII secolo a Padova, forse allinterno di mura monastiche. La lunga prepa
razione sembra stare allorigine del nome.[67]. Il dolce preparato a strati con
pasta bresciana e con la polenta di Cittadella (una sorta di pan di Spagna padov
ano) legati da zabajone granelle e sottili scaglie di cioccolata.
Molto pi semplici e poveri sono i dolci rustici e contadini. Alcuni esempi sono:
Fugassa padovana (focaccia)[68]. Dolce tipico di cucina casalinga prodotto con l
ievito, farina, latte, uova, zucchero, burro, buccia di limone e sale. Gli ingre
dienti vengono amalgamati, lasciati a riposo e cotti in forno. Originariamente v
eniva preparata in ogni occasione di festivit, da quelle religiose a quelle priva
te, oggiogiorno invece viene consumata quasi esclusivamente a Pasqua.
Torta sgriesolona o rosegta o sbrisolona[69]. Dolce da forno di forma rotonda, al
to circa 1 cm, particolarmente duro e nel contempo friabile, prodotto con farina
gries, mandorle sgusciate e tritate, burro, rosso di uovo, zucchero, ricoperto
con un foglio di pasta di mandorle scottata alla fiamma. Gli ingredienti, vengon
o amalgamati, posti in contenitori di forma rotonda e cotti al forno. Il dolce v
iene lasciato a riposo per un giorno e successivamente confezionato; ha durata m
olto lunga. Si tratta di un dolce di tradizione mantovana, ma presente anche in
Veneto, che veniva e viene usato spezzandolo con le mani e mangiandolo senza lu
so di posate.
Torta figassa - torta di fichi[70]. Dolce da forno di forma rotonda, prodotto co
n farina gialla di mais, rossi di uovo, fichi secchi macerati in grappa, burro,
zucchero, farina 00, sale. I rossi duovo vengono impastati con lo zucchero e il
burro, amalgamati con farina di grano tenero e farina di mais e con laggiunta
finale di fichi secchi macerati nella grappa e tagliati a pezzetti; il composto
viene inserito in apposite forme, cotto, lasciato raffreddare e confezionato, se
nza bisogno di particolari metodi di conservazione. Si tratta di un dolce di tra
dizione contadina, elaborato con ingredienti poveri, che si presume risalga al p
eriodo successivo alla prima guerra mondiale.
Smegiassa[71]. Dolce originario delle campagne di Chioggia prodotto con farina d
i mais, farina di grano, acqua di cottura del musetto, zucchero, miele, uva pass
ita, fichi secchi, buccia di arancia, grappa, zucca arrostita in forno; nella pi
anura padovana sud-orientale in luogo dellacqua di cottura del musetto vengono
utilizzati i ciccioli di maiale; nella realizzazione attuale lacqua di cottura
del musetto o i ciccioli di maiale vengono sostituiti, in talune zone, con mele.
Gli ingredienti vengono amalgamati e cotti in forno. Nella tradizione cittadina
al posto dei ciccioli veniva utilizzato lo strutto, mentre le attuali produzion
i di pasticceria hanno eliminato anche questo in favore del burro.

I dolci del Santo[modifica | modifica wikitesto]


Da tempo immemore era, ed ancora oggi, uso che i frati della Basilica di SantAn
tonio offrissero ai poveri della citt ed ai viandanti un pane che nel corso degli
anni si trasformato, a cura di maestri pasticcieri della zona, in dolci partico
larmente apprezzati. Qui di seguito le ricette dei dolci pi famosi.
Pan del Santo. Dolce da forno prodotto con farina di grano tenero tipo 00, uova,
zucchero, mandorle, gocce di cioccolato, granella di amaretto. La forma tradizi
onale e caratteristica quella di "ciambella".
Dolce del Santo, Dolce Santantonio. Dolce da forno farcito con marmellata di alb
icocche, buccia darancio candita, pan di Spagna, marzapane di mandorle o granel
la di amaretti, il tutto avvolto in pastasfoglia; la sua forma particolare ricor
da laureola posta sul capo di SantAntonio; prodotto in formati da 70 gr (migno
n), 400 gr e 700 gr. I prodotti vengono amalgamati, disposti a mano in vari stra
ti con procedure codificate e particolare cura, cotti in forno, lasciati a ripos
are per un giorno e confezionati; la durata di tre mesi senza particolari condiz
ioni di conservazione.
Amarettoni di SantAntonio. Dolce da forno, tagliato a biscotto, composto da man
dorle armelline, mandorle sgusciate e tritate, zucchero, canditi di arancia, alb
ume di uovo. Lalbume delluovo viene montato a neve, vengono inseriti i canditi
e le mandorle sgusciate, quindi lo zucchero, allimpasto viene data la forma di
un grosso biscotto, viene cotto e fatto riposare per un giorno su teglie da for
no; non necessita di stagionatura e per sua natura si presta alla lunga conserva
zione. La ricetta tratta dal "Dolce del Santo", del quale contengono gli stessi
ingredienti. Gli amarettoni vengono prodotti a partire dal 1960 circa.
Merletti Santantonio. Pasticcino con uova, farina, burro, mandorle affettate e m
arsala. Gli ingredienti vengono amalgamati, allimpasto viene data forma di past
iccino, ricoperto con mandorle affettate e cotto al forno.
Enologia[modifica | modifica wikitesto]
A Padova, oltre a mangiare bene si beve anche bene. La produzione di alcolici va
dai buon vini dei colli, ai famosi distillati, senza dimenticare lormai rinoma
to spritz, che proprio qui fu inventato nella sua forma diventata internazionalm
ente popolare. Non a caso la preparazione dello spritz richiede del buon vino bi
anco secco frizzante, come quello che arriva nelle zone di produzione D.O.C dell
a provincia, un po dacqua e una generosa spruzzata di aperitivo alcolico, come
quello appositamente inventato dalla Barbieri, nei suoi stabilimenti della Stan
ga, in occasione della prima Fiera Campionaria del 1919.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
(EN)
For the great desire I had to see
fair Padua, nursery of arts, I am arrived
and am to Padua come, as he that leaves
a shallow plash to plunge in the deep, and
with satiety seeks to quench his thirst.
(IT)
Per il grande desiderio che avevo
di vedere la Bella Padova, culla delle arti sono arrivato
ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno
per tuffarsi nel mare, ed a saziet cerca di placare la sua sete..
(William Shakespeare, La bisbetica domata, Atto 1, Scena 1)
Universit[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Universit degli Studi di Padova.
Logo Universit Padova.png
LUniversit degli Studi di Padova fra le pi note universit in Italia e nel mondo, e

fra le pi antiche al mondo (la seconda in Italia dopo quella di Bologna,[72] la


settima al mondo), risalendo al 1222. Nel 2007 contava circa 63.000 studenti e 2
.350 docenti[73].
LUniversit venne fondata, secondo la tradizione, nel 1222 quando un gruppo di st
udenti e professori migrarono dallUniversit di Bologna alla ricerca di una maggi
ore libert accademica, anche se certo che scuole di diritto e medicina esistevano
a Padova prima del 1222. In realt il 1222 lanno nel quale per la prima volta in
un atto notarile della citt si nomina con precisione lo Studio Patavino (quindi
gi esistente) ed cos convenzionalmente ritenuto essere lanno di fondazione.
Cortile interno del Palazzo del Bo, storica sede dellUniversit di Padova
Nel corso della sua lunga storia, lUniversit di Padova fu luogo dincontro di al
cune tra le pi importanti personalit europee ed italiane, tra le cui fila si annov
erano personaggi del calibro di Leon Battista Alberti, Niccol Copernico[74][75] e
Melchiorre Cesarotti. Dal 1592 per 18 anni consecutivi (definiti dallinteressa
to i migliori della sua vita), Galileo Galilei[76] resse la cattedra di matemati
ca presso lateneo patavino. Nel medesimo, per la prima volta al mondo (1678) si
laure una donna: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia.
William Harvey, lillustre medico inglese cui si deve la prima descrizione scien
tifica del sistema circolatorio (1628), fu allievo a Padova di Girolamo Fabrici.
Va peraltro ricordato che in questa citt sorse il primo teatro anatomico (1594),
ed il fondatore della Scuola Clinica Padovana, Giovanni Battista del Monte, fu
il primo medico a tenere le lezioni nelle corsie di un ospedale.
Nel 2004 stata istituita la Scuola Galileiana di Studi Superiori, con la collabo
razione e sul modello della Scuola Normale Superiore di Pisa. Alla scuola si acc
ede tramite un concorso molto selettivo; gli studenti ammessi si iscrivono ai co
rsi dellUniversit di Padova, ma in pi hanno alcuni benefici (ad esempio vitto e a
lloggio presso un collegio universitario), devono avere una media di esami parti
colarmente alta (almeno 27), e in pi devono frequentare obbligatoriamente alcuni
corsi specifici.
LAteneo gestisce anche nove Musei scientifici, fra cui il Museo di Storia della
Fisica, ed tra i membri fondatori del consorzio interuniversitario CINECA.
LUniversit offre una larga gamma di lauree in tredici Facolt.
Scuole ed Istituti[modifica | modifica wikitesto]
Padova ospita numerose scuole e tra queste le pi degne di nota sono il Liceo ginn
asio statale Tito Livio e il Liceo scientifico statale Ippolito Nievo, che rappr
esentano la storica coppia di licei della citt. Entrambi situati in pieno centro
storico, il primo fu fondato nel 1872 al posto dellex monastero di Santo Stefan
o, mentre il secondo venne creato nel 1923, in seguito alla Riforma Gentile, ed
ospitato nel seicentesco Palazzo Cumani. Il Liceo Artistico Pietro Selvatico fu
invece creato come scuola darte nel 1866 per volere dellarchitetto e storico d
ellarte Pietro Selvatico. Tra le scuole paritarie spiccano lIstituto Vescovile
G. Barbarigo, fondato nel 1919 per decreto ufficiale dellallora Vescovo di Pad
ova Luigi Pellizzo e lIstituto Don Bosco, gestito da una comunit di suore salesi
ane, che comprende classi dalla scuola dellinfanzia fino a tre tipi di licei. D
a menzionare inoltre lIstituto Tecnico Statale Giovanni Battista Belzoni, fonda
to nel 1869 e dedicato allomonimo esploratore.
La citt ospita inoltre il Conservatorio Cesare Pollini, fondato nel 1878 e dedica
to allomonimo pianista, che ne fu anche il primo direttore.
Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Accademia galileiana di scienze,

lettere ed arti.
Fondata il 25 novembre 1599 su iniziativa del cardinale Federico Baldissera Bart
olomeo Cornaro, lAccademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti, denominata in
izialmente Accademia dei Ricovrati, ha sede presso la Loggia dei Carraresi e si
occupa della promozione delle discipline umanistiche e scientifiche.
Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica[modifica | modifica wi
kitesto]
Il premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, nato nel 2006, ad
opera del comune per ricordare le tradizioni cittadine nella ricerca scientifica
e promuovere la diffusione della cultura tecnico-scientifica. Si avvale di una
doppia giuria: la prima di accademici, scienziati, giornalisti e uomini di cultu
ra (presieduta, nel corso delle otto edizioni, da personalit come Umberto Verone
si, Carlo Rubbia, Margherita Hack, Paolo Rossi, Mario Tozzi, Piergiorgio Odifred
di e Paco Lanciano) che segnala una rosa di cinque testi, la seconda di studenti
provenienti da varie scuole dItalia che scelgono il testo da premiare.
Media[modifica | modifica wikitesto]
Radio[modifica | modifica wikitesto]
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede pi di 40 emittenti radio,[77] t
ra le quali:
Radio Bue (radio dellUniversit di Padova)
Radio Company Dance (sede a Noventa Padovana)
Radio Company Network (sede a Noventa Padovana)
Radio Gamma 5 (sede a Campodarsego)
Radio Genius
Radio Ottanta
Radio Padova
Radio Padova International
Easy Network
Radio Sherwood
Radio Cooperativa
Radio Stereocitt
Stampa[modifica | modifica wikitesto]
Sono due i quotidiani storici che si occupano attualmente della cronaca locale d
ella citt: il Gazzettino e il Mattino di Padova. Dal 12 novembre 2002 viene vendu
to in abbinamento al Corriere della Sera anche il Corriere del Veneto, che ha se
de a Padova e che dedica alla citt due pagine al giorno di cronaca locale, in abb
inamento con la cronaca di Rovigo. Da diverso tempo presente anche Il Padova, qu
otidiano che riassume notizie di attualit e politica patavina e dedica diverse pa
gine anche alla cronaca nazionale ed estera. Sono presenti anche alcuni giornali
a distribuzione gratuita quali Leggo, che ha una sua redazione in citt e ha pagi
ne di cronaca e sport locali, e Metro, City.
Nel passato la citt ha avuto unaltra testata di cronaca locale: LEco di Padova,
nato nel 1977, edito dalla Rizzoli e chiuso nel 1980.
Nella citt e in tutta la diocesi viene anche stampato e diffuso il settimanale di
ocesano La Difesa del popolo.
In citt presente una redazione de Il Sole 24 Ore.
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
A Padova hanno sede oltre venti emittenti televisive, tra le quali:
TV7 Triveneta (Gruppo TV7)
TeleNordest (ex Tele Diffusione Europea) (Selvazzano Dentro)
La 9, La 8, La 9 Italia, La 9 Nazionale, La 9 Nord (Gruppo Romi Osti/Ostitel)
Telenuovo

7 Gold ex Telepadova (Noventa Padovana)


Canale Italia (ex Serenissima)
Telecitt
TeleChiara
Rete Veneta
Tuttavia sede anche di redazioni di emittenti televisive a livello nazionale, tr
a le quali:
Sky Tg 24
Mediaset
Persone legate a Padova[modifica | modifica wikitesto]
Personaggi storici[modifica | modifica wikitesto]
La poetessa Vittoria Aganoor, di origini armene ma naturalizzata italiana, visse
a Padova i suoi anni giovanili e qui ebbe a maestro il poeta Giacomo Zanella, c
he per breve tempo resse la cattedra di Professore in Letteratura presso lUnive
rsit di Padova.
William Shakespeare compose ed ambient a Padova La bisbetica domata (The Taming o
f the Shrew) e defin la citt euganea "Culla delle Arti".
Galileo Galilei ebbe a Padova la Cattedra presso lUniversit e qui rimase per pi d
i un decennio. A Padova invent e costru il primo cannocchiale con cui redasse il p
rimo trattato sulla volta celeste. La sua casa ancora esistente nella via omonim
a. Il suo osservatorio non nella medievale torre dal nome "Specola" come di soli
to si creda. La specola, allepoca di Galileo, era ancora una torre del castello
dei Carraresi. Galileo osservava il cielo dallattuale Porta Molino, come ricor
da una targa ivi riposta. La Specola oggi sede del dipartimento di astronomia de
lluniversit. Nel 2009 ricorrono i 400 anni dalla scoperta del Cannocchiale e a P
adova si svolgono numerose manifestazione per lAnno Galileiano.
Francesco Petrarca Nel giugno del 1359 per sfuggire la peste abbandon Milano per
Padova. Petrarca, dopo alcuni brevi viaggi, accolse linvito di Francesco da Car
rara e si stabil a Padova fino alla morte nellantico borgo di Arqu Petrarca.
Ippolito Nievo Famoso scrittore italiano, che cre il capolavoro della letteratura
italiana prima della unit.
Bruno da Longobucco, Medico e chirurgo, co-fondatore dellUniversit e primo magis
ter.
Dante Alighieri che soggiorn a Padova per alcuni anni, come testimoniato da una l
apide - ancora oggi visibile - posta sulla facciata della casa in cui pass gli an
ni sul suolo patavino, ovvero in Piazza Antenore
Giulia Bigolina, scrittrice nata probabilmente a Padova
Compositori e musicisti[modifica | modifica wikitesto]
Francesco Patavino detto Santacroce, compositore, uno dei primi ad usare la tecn
ica del coro spezzato (stile policorale). Nacque in contr Santa Croce, dove prese
il nome.
Francesco Antonio Vallotti, compositore, teorico ed organista, maestro di cappel
la presso la Basilica di SantAntonio.
Giovanni Benedetto Platti, compositore, violoncellista, clavicembalista.
Barbara Strozzi, celebre compositrice, cantante del Seicento.
Marchetto da Padova, compositore e teorico, promotore del movimento dellArs Nov
a, fondatore della cappella musicale della Cattedrale, la prima istituita al mon
do.
Gaspare de Albertis, compositore e polifonista, promotore dello stile policorale
.
Bartolomeo Cristofori, cembalista inventore del Pianoforte. Tra il 1698 e il 170
0 invent il Gravicembalo con il piano e il forte (successivamente chiamato fortep
iano), strumento precursore del pianoforte, sostituendo, nel clavicembalo, al me
ccanismo dei salterelli quello dei martelletti con lo scappamento, in modo da va
riare lintensit del suono a seconda della pressione del tasto.
Wolfgang Amadeus Mozart compose per la "stagione quaresimale" di Padova del 1771
la Betulia Liberata (K 118), un oratorio su libretto di Pietro Metastasio.
Bertoldo Sperindio, compositore ed organista presso la Cattedrale.
Antonio Calegari, compositore e maestro di cappella presso la Basilica di SantA

ntonio.
Arrigo Boito, autore del celebre Mefistofele.
Jhoannes Ciconia, maestro di cappella e canonico della Cattedrale.
Giacomo Facco, violinista e compositore, maestro di musica dei reali di Spagna n
ella prima met del Settecento.
Annibale Padovano, celebre compositore ed organista del Cinquecento
Oreste Ravanello, organista e maestro di cappella presso la Basilica di SantAnt
onio.
Gaetano Valeri, organista e maestro di cappella presso la Cattedrale.
Costanzo Porta, celebre compositore del Cinquecento, fu maestro di cappella alla
Cattedrale e alla Basilica di SantAntonio.
Giuseppe Tartini, violinista e compositore, maestro di concerto alla Basilica di
SantAntonio.
Luigi Bottazzo, organista e compositore, maestro di cappella presso la Cattedral
e.
Stefano Landi, compositore romano fu a servizio del vescovo Marco Cornaro per cu
i compose la raccolta di madrigali data alle stampe nel 1619.
Baldassarre Donato, compositore e maestro di cappella della Cattedrale.
Giulio Cesare Martinengo, compositore e maestro di cappella della Cattedrale.
Giovanni Battista Mosto, allievo di Claudio Merulo e maestro di cappella presso
la Cattedrale.
Giovanni Tebaldini, compositore e maestro di cappella alla Basilica di SantAnto
nio.
Guillaume Dufay, compositore autore della messa per linaugurazione dellaltare
della Basilica di SantAntonio.
Agostino Steffani, vescovo e compositore. Cantore alla Cappella Antoniana. A Pad
ova fu apprezzato da Ferdinando Maria di Baviera.
Pittori e scultori[modifica | modifica wikitesto]
Achille Astolfi, pittore e incisore.
Alberto Biasi, pittore.
Umberto Boccioni, pittore e scultore futurista.
Giovanni Bonazza, capostipite di un importante famiglia di scultori veneti, nato
a Venezia ma trasferitosi con la famiglia a Padova.
Lorenzo Canozi, pittore, intarsiatore e prototipografo padovano.
Paolo De Poli, artista, desiger e pittore.
Donatello, scultore fiorentino, attivo a Padova a met Quattrocento.
Vincenzo Gazzotto, pittore.
Giotto oper a Padova per lunghi anni tanto da farne la Capitale dellAffresco. Ne
lla citt sono infatti conservate le sue maggiori opere. La Cappella degli Scroveg
ni considerata il Capolavoro di Giotto per eccellenza.
Andrea Mantegna, pittore, scultore. Nato a Isola di Carturo a nord di Padova.
Giuseppe Miotello, pittore.
Piero Perin, scultore.
Augusto Sanavio, scultore.
Francesco Squarcione, pittore.
Stefano da Ferrara, pittore ferrarese attivo nella seconda met del Trecento a Pad
ova nella Basilica di SantAntonio.
Ugo Valeri, pittore e illustratore, esponente della Scapigliatura.
Contemporanei[modifica | modifica wikitesto]
Lattuale presidente della Repubblica, cittadino onorario di Padova,[78] Giorgio
Napolitano[79], stato allievo del liceo classico patavino Tito Livio[80][81].
Il matematico padovano Giuseppe Colombo, collaboratore - fra laltro - della NAS
A, onor a sua volta la propria citt. LESA gli ha pure dedicato una missione il cu
i lancio previsto nel 2013, "Bepi Colombo", volta allesplorazione di Mercurio e
considerata di grande rilievo dallente spaziale europeo.
La scultrice Rabarama vive e lavora a Padova dal 1990[82]
Lartista Tobia Rav.
Persone native di Padova[modifica | modifica wikitesto]
Sabino Acquaviva, sociologo, giornalista, scrittore.
Massimo Alberini, giornalista, scrittore

Francesco Ferdinando Alfieri, trattatista e scrittore del XVII secolo.


Toni Andreetta, regista.
Tiziano Aspetti, (scultore)[83].
Luca Bastianello, attore.
Giovanni Battista Belzoni, esploratore e pioniere dellarcheologia.
Arrigo Boito, compositore, musicista, librettista di Giuseppe Verdi. (Padova, 24
febbraio 1842 - Milano, 10 giugno 1918)
Novella Calligaris, nuotatrice e giornalista (primo italiano/a a vincere per il
nuoto una medaglia olimpica).
Massimo Carlotto, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo.
Maurizio Cattelan, scultore.
Roberto Citran, attore.
Jacopo Comin, regista (Padova, 5 aprile 1901 - 22 maggio 1972).
Bartolomeo Cristofori, inventore del fortepiano (1709).
Giuseppe Dalla Vedova, geografo.
Eleonora Daniele, attrice e conduttrice televisiva (RAI).
Carlo de Dottori, poeta.
Riccardo Drigo, compositore e direttore dorchestra del Balletto Imperiale di Sa
n Pietroburgo.
Chiara Galiazzo, cantante.
Elisabetta Gardini, attrice, showgirl e personaggio politico.
Niccol Ghedini, politico e avvocato.
Francesco Giusti Del Giardino, ingegnere, fondatore della Miari & Giusti nel 189
4, prima casa automobilistica italiana, e primo podest fascista di Padova nel 192
7.
Stefano Ianne, compositore.
Tullio Levi-Civita, matematico e fisico.
Annamaria Malipiero, attrice e modella.
Umberto Marcato, cantante.
Giuseppe Marzolo, inventore dellorgano stampatore e ripetitore
Carlo Mazzacurati, sceneggiatore e regista.
Luigi Nardo, scrittore.
Toni Negri, politico, filosofo.
Andrea Palladio, (architetto).
Giorgio Pantano, pilota automobilistico.
David Parenzo, giornalista, conduttore radiofonico.
Cristian Pasquato, calciatore.
Riccardo Patrese, pilota Formula 1.
Eleonora Pedron, attrice e showgirl televisiva, vincitrice del concorso Miss Ita
lia nel 2002.
Enoch Peserico /(1897-1978), Senatore e fisiologo
Ezechiele Ramin, missionario comboniano e martire.
Angelo Beolco, detto il "Ruzzante", drammaturgo.
Ippolito Nievo, grande letterato italiano.
Walter Santesso, attore e regista.
Piero Sanavio, diplomatico, scrittore.
Claudio Scimone, direttore dorchestra, fondatore de I Solisti Veneti.
Paolo Spoladore, prete e compositore.
Matteo Strukul, scrittore.
Tito Livio, storico e letterato.
Alberto Terrani, attore, regista e sceneggiatore teatrale.
Giuseppe Toffanin, professore universitario (Padova, 1891-1980).
Francesco Toldo, calciatore.
Otello Toso, attore.
Lucia Valentini Terrani, mezzoprano lirico di fama internazionale.
Gaetano Valeri, musicista.
Fulvio Wetzl, sceneggiatore e regista.
Antonio Zancanaro, Tono, pittore.
Napoleone Zanetti, garibaldino partecipante alla spedizione dei Mille.
Angelo Zambeccari (Padova, 1834), garibaldino partecipante alla spedizione dei M

ille.
Angelo Drigo, fisico.
Persone morte a Padova[modifica | modifica wikitesto]
A Padova sono venuti a mancare alcuni "non-padovani" celebri: SantAntonio da Pa
dova, san Leopoldo da Castelnuovo, Vittoria Accorombona, Bruno da Longobucco, Cl
audio Villa, Enrico Berlinguer, Leopoldo Marco Antonio Caldani, Giorgio Perlasca
, Egidio Meneghetti, Luigi Pierobon, Luigi Pulci, Giuseppe Tartini, Gildo Fattor
i, Lorenzo Canozi, Michael Geysmair, Alberto Trabucchi, Vittorio Salvetti, Pino
Massara.
Sportivi[modifica | modifica wikitesto]
Nereo Rocco, El Paron, giocatore e allenatore di calcio triestino, che raggiunse l
a popolarit guidando il Padova Calcio al terzo posto in serie A.
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
Padova da sempre meta di molti visitatori che si recano nella citt del Santo per
i numerosi avvenimenti che si susseguono tutto lanno. Tra i pi rilevanti si anno
verano:
Padova Vintage Festival in settembre presso il centro Culturale San Gaetano
La "Settimana della cultura scientifica e tecnologica", che si svolge da marzo a
d aprile.
La "Maratona di SantAntonio", in aprile. Essa ripercorre negli ultimi 18 chilom
etri la strada che santAntonio morente, a bordo di un carro trainato da buoi, f
ece il 13 giugno 1231, partendo da Camposampiero per arrivare allArcella.
Rievocazione del Transito di SantAntonio
Fiera campionaria, in maggio: la pi grande rassegna intersettoriale del Nord Est,
raggiunta da pi di duecentocinquantamila visitatori. Sono presenti mille esposit
ori raggruppati in cinque settori: arredamento, enogastronomico, turismo, tempo
libero, artigianato.
Rievocazione del Transito di santAntonio, sera del 12 giugno. La rievocazione s
torica in costume vuole celebrare lultimo viaggio di santAntonio: egli infatti
dimorava a Camposampiero quando percep che la sua vita terrena volgeva al termin
e, chiese dunque di essere trasportato verso lamata Padova per esalare lultimo
respiro. Steso su un carretto trainato dai buoi, non riusc per a raggiungere le p
orte della citt e venne ricoverato presso lallora convento francescano di Santa
Maria de Cella (la leggenda vuole che sia stato fondato da san Francesco in per
sona), dove mor (il luogo dove spir il santo si trova oggi allinterno del Santuar
io di SantAntonio dArcella). La rievocazione storica del transito parte da Pia
zza Azzurri dItalia, prosegue lungo via Tiziano Aspetti, viale Arcella e termin
a presso il santuario di SantAntonio dArcella; un concerto di campane di tutte
le chiese di Padova precede la messa.
Festa di SantAntonio, 13 giugno. Dopo una solenne messa celebrata nel mattino d
al vescovo nella basilica, nel pomeriggio segue una seconda messa solenne, celeb
rata dal padre provinciale dei Frati Minori Conventuali, dopo la quale la reliqu
ia del mento del Santo, preceduta dalla statua, portata in processione per le vi
e del centro citt, seguita da una sfilata delle confraternite con i rispettivi go
nfaloni, e dalle autorit. La processione si snoda lungo le principali vie del cen
tro storico secondo il seguente percorso: piazza del Santo, via del Santo, via S
an Francesco, via Roma, via Umberto I, Prato della Valle, via Beato Luca Belludi
, Piazza del Santo. Terminano levento il discorso del Sindaco e la Benedizione
con la reliquia del Dito del Santo.
"Sherwood Festival", in giugno-luglio; Radio Sherwood, una radio indipendente pa
dovana, d vita allo Sherwood Festival, importante evento cittadino della durata d
i un mese. Sul palco si avvicendano importanti gruppi musicali della scena alter
nativa italiana ed internazionale.
nel 2005 e nel 2006 si svolta la Notte bianca in giugno (allinizio dellestate)
e dicembre (in occasione del Natale).
"Padova Pride Village", il "gay village del nord-est", evento aperto a tutti org
anizzato a partire dal 2008 dal circolo Arcigay Tra laltro Padova, nel quale si

succedono eventi musicali, rassegne teatrali e cinematografiche e dibattiti, ol


tre alla consueta attivit da discoteca. Si svolge tra i mesi di luglio ed agosto.
"Villeggiando" in luglio e agosto; eventi e spettacoli nella pi suggestive ville
e piazze padovane.
"Padova grand prix" e "World country roller marathon" in settembre. La competizi
one mondiale di pattinaggio a rotelle.
Premio Biennale Internazionale di Architettura "Barbara Cappochin"
Rievocazioni storiche, in settembre: rievocazioni storiche in costume nelle citt
adine murate di Montagnana, Monselice, Montegrotto Terme e Cittadella.
Padova nella letteratura[modifica | modifica wikitesto]
A Padova ambientata La bisbetica domata (1594?) di William Shakespeare.
Angelo, tiranno di Padova di Victor Hugo.
Nel romanzo La Certosa di Parma di Stendhal viene citata Padova, soggiorno dello
scrittore, nella Avvertenza iniziale.
Un quartiere di Padova, la Guizza, al centro di gran parte della narrativa, pera
ltro di impianto internazionale, di Piero Sanavio.
Nel romanzo Incontro con Rama di Arthur C. Clarke, l11 settembre 2077 un astero
ide distrugge Padova e buona parte del nord Italia.
Nel romanzo autobiografico sulla resistenza "I piccoli maestri" di Luigi Meneghe
llo.
Diario a due di Paolo Barbaro ambientato a Padova.
Padova nei film[modifica | modifica wikitesto]
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ento 1, 2.
Troppo caldo per giugno di Ralph Thomas con Dirk Bogarde e Sylva Koscina (1964)
Grazie zia di Salvatore Samperi con Lisa Gastoni e Lou Castel (1968)
La moglie del prete di Dino Risi con Sophia Loren e Marcello Mastroianni (1970)
Il tuo vizio una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave di Sergio Martino con E
dvige Fenech (1972)
Gli ordini sono ordini di Franco Giraldi con Monica Vitti e Gigi Proietti (1972)
Libera, amore mio... di Mauro Bolognini con Claudia Cardinale (1975)
Il gatto dagli occhi di giada di Antonio Bido (1977)
Delitti e profumi di e con Jerry Cal con Umberto Smaila e Lucrezia Lante Della Ro
vere (1988)
Quattro figli unici di Fulvio Wetzl con Roberto Citran, Mariella Valentini, Ivan
o Marescotti, Valentina Holtkamp (1992)
Viaggi di nozze di e con Carlo Verdone (1995)
I piccoli maestri di Daniele Luchetti con Stefano Accorsi (1998)
La lingua del Santo di Carlo Mazzacurati con Antonio Albanese e Fabrizio Bentivo
glio (2000)
Il gioco di Ripley di Liliana Cavani con John Malkovich (2000)
Il fuggiasco di Andrea Manni con Daniele Liotti (2003)
La giusta distanza di Carlo Mazzacurati (2007)
Hortus Botanicus Patavinus di Michele Francesco Schiavon (1995 - ried. 2008)
Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana (2012)
Sole a catinelle di Checco Zalone (2013)
Quartieri[modifica | modifica wikitesto]
Quartiere 1 Centro
Detto anche Centro storico, si estende per 5,2 km, pressoch totalmente entro le m
ura cinquecentesche. Il cuore del quartiere Centro idealmente identificabile con

le famose Piazze (dei Signori, delle Erbe e della Frutta) ravvivate quotidianam
ente dai tradizionali mercati. Il territorio solcato dal Piovego, navigabile dal
le Porte Contarine fino al casello autostradale di Padova Est. Larea si suddivi
de in cinque zone abitative: zona Portello, zona Ospedali, zona Santo-Prato dell
a Valle, zona Piazza Castello-Riviere, zona Savonarola-Piazza Mazzini-Stazione F
erroviaria. Nel 2005 contava 27.047 residenti, di cui il 14% aveva compiuto i 75
anni, ed il 9,32% era composto da stranieri. La sede del consiglio di quartiere
in piazza Capitaniato.[84]
Quartiere 2 Nord
Chiamato anche Arcella - S. Carlo - Pontevigodarzere, ha una superficie di 6,71
km e racchiude i rioni Arcella, San Bellino, San Carlo e Pontevigodarzere. Il con
fine settentrionale corrisponde in pratica con il tracciato locale del Brenta, a
sud delimitato dalla ferrovia Milano-Venezia, ad est dallasse viario Plebiscit
o-Bigolo-Manca, ad ovest dai binari della Padova-Castelfranco Veneto. Abitanti a
l 2005: 38.118, di cui l11% sopra i 75 anni. Stranieri: 12,03%. La sede del con
siglio di quartiere in via Curzola, alla Ss. Trinit.[85]
Quartiere 3 Est
chiamato anche Brenta-Venezia, Forcellini-Camin ed ha una superficie di 28,02 km.
Comprende i seguenti rioni: Ponte di Brenta, San Lazzaro, Mortise, Torre, Pio X
, Stanga, Forcellini, Terranegra, San Gregorio, Camin, Granze. Confini: nord, co
mune di Cadoneghe; est, comuni di Vigonza e Noventa Padovana; sud, Quartiere 4,
comune di Saonara, Legnaro e Ponte San Nicol; ovest, Quartieri 2, 1 e 4. Vi scorr
ono tre canali: il Piovego, il San Gregorio, lo Scaricatore. In zona Stanga si t
rova la nota via Anelli. Popolazione al 2005: 38.992, di cui 10% sopra i 75 anni
, e 15% al di sotto dei 18. Stranieri 9,23%. La sede del consiglio di quartiere
in via Boccaccio, a Terranegra.[86]
Quartiere 4 Sud-Est
Viene chiamato anche S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo ed ha una supe
rficie di 17,58 km. Comprende i seguenti rioni: Santa Rita, SantOsvaldo, Madonna P
ellegrina, SS. Crocefisso, Citt Giardino, Santa Croce, San Paolo, Guizza, Bassane
llo, Voltabarozzo e Salboro. Popolazione al 2005: 47.300, di cui 11% sopra i 75
anni, 19% oltre i 60. Stranieri 7,17%. La sede del consiglio di quartiere in via
Guasti, alla Guizza.[87]
Quartiere 5 Sud-Ovest
Viene chiamato anche Armistizio-Savonarola ed ha una superficie di 14,05 km. Rion
i: Porta Trento Nord, Porta Trento Sud, San Giuseppe, Sacra Famiglia, Paltana, V
oltabrusegana, Mandria. Abitanti al 2005: 28.428, di cui 13% oltre i 75 anni, 31
% oltre i 60. Stranieri 5,94%. La sede del consiglio di quartiere in piazza Napo
li, alla Sacra Famiglia.[88]
Quartiere 6 Ovest
Il quartiere chiamato anche Brentella-Valsugana ed ha una superficie di 21,88 km.
Comprende i rioni Brusegana, Cave, Chiesanuova, Brentelle, SantIgnazio, Mont, P
onterotto, Sacro Cuore e Altichiero. Confini: nord, comune di Limena; ovest comu
ni di Villafranca Padovana, Rubano, Selvazzano Dentro. Abitanti al 2005: 31.047,
di cui 10% ultrasettantacinquenni, 26% infratrentenni. Stranieri: 7,9%. Data l
estensione, ha due sedi del consiglio di quartiere, una in via Dal Piaz alle Cav
e e una in via Astichello ad Altichiero.[89]
Centro[modifica | modifica wikitesto]
Il Listn a Natale 2007; a sinistra, il B, a destra il Municipio
Il Centro (Quartiere 1 Centro) nellottica dei Padovani si estende grosso modo a
llinterno delle mura cinquecentesche. caratterizzato da molte zone pavimentate
con il tipico ciottolato romano o con i sanpietrini in porfido (come il Liston),
perch corrisponde tendenzialmente allarea pi antica della citt.

Non si identifica con la zona limitata delle Piazze, anche se queste ultime ne c
ostituiscono il cuore economico e culturale.
Via San Fermo, nel tratto pedonalizzato, ospita i negozi per lo shopping pi lussu
oso.
Nella circoscrizione Centro compreso anche il Portello, corrispondente alla part
e orientale del centro, cosiddetto perch nelle vicinanze di Porta Ognissanti (spe
sso chiamata anchessa col nome di Portello) si trovava un porto fluviale sul Pi
ovego. Nella percezione dei Padovani un sottoquartiere a parte, tanto che i suoi
abitanti un tempo avevano diritto ad essere identificati con un nome a s: porteti
, ossia abitanti del Portello. Oggi questa distinzione poco sentita e non ha pi m
olto significato, ma una volta questa zona della citt aveva caratteristiche propr
ie che la distinguevano dalle altre: era in particolare unarea popolare e pover
a. Oggi ospita buona parte degli Istituti Universitari.
Arcella[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Arcella (Padova).
Arcella (Quartiere 2 Nord) la zona nord della citt di Padova. Il suo confine ben
delineato dalla ferrovia Venezia-Milano a Sud e dal fiume Brenta a Nord (compren
dendo il rione di Pontevigodarzere). Nota per essere il luogo della morte di san
tAntonio (levento ricordato dal santuario di SantAntonino) e per essere stata
la periferia agricola di Padova fino alla seconda guerra mondiale, lArcella ha
conosciuto nel dopoguerra un impetuoso sviluppo urbanistico, fino al raggiungim
ento degli attuali 38 000 abitanti. Il metrotram la collega in maniera migliore
con il centro cittadino. Arcella anche il nome del vicariato della diocesi di Pa
dova che comprende le parrocchie di SantAntonio ("SantAntonino"), San Carlo Bo
rromeo, San Gregorio Barbarigo, San Giovanni Battista (Pontevigodarzere), San Lo
renzo da Brindisi, San Bellino, San Filippo Neri, Santissima Trinit, Ges Buon Past
ore, Sacro Cuore, Maternit B.V. Maria (Altichiero).
Pontevigodarzere[modifica | modifica wikitesto]
Pontevigodarzere (Quartiere 2 Nord) situata in corrispondenza dei due ponti che
collegano la zona a nord di Padova con la citt stessa, deve il nome al primo comu
ne limitrofo, Vigodarzere appunto. Inizialmente zona rurale, si velocemente espa
nsa nel periodo della ricostruzione dopo essere stata quasi rasa al suolo dai bo
mbardamenti degli alleati nel tentativo di fermare la ritirata tedesca. Dista ci
rca 3 km dal centro cittadino, una zona in fase di riqualificazione grazie al co
mpletamento della tangenziale nord che permette al traffico di raggiungere la nu
ova strada "del Santo" senza passare per via Pontevigodarzere. Fa parte del quar
tiere 2-Nord che comprende anche Arcella e San Carlo. sede della principale mosc
hea di Padova, che sorge proprio a fianco della parrocchia di S. Giovanni Battis
ta.
Ponte di Brenta[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Ponte di Brenta.
Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) un antico borgo sorto in prossimit della conflu
enza delle vie provenienti rispettivamente da Venezia (oggi Strada statale 11 Pa
dana Superiore) e da Mestre/Treviso (questultima, oggi classificata come Strada
statale 515 Noalese, a sua volta originata dalla fusione della Via Miranese pro
veniente da Mirano/Mestre, un tempo nota, nel Mestrino, come strada "Padovana",
con la Via Noalese proveniente da Noale/Treviso).
Parte del Comune di Padova prima della Prima guerra mondiale, Ponte di Brenta co
nfina con il comune di Vigonza, dal quale separato dal fiume Brenta.
Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo caratterizzato dal
la presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Vil
la Breda con il suo parco, oggi di propriet della Fondazione "Vincenzo Stefano Br

eda", voluta dallomonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi
sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva laccesso fino alla cost
ruzione verso la fine del XIX secolo della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sem
pre del senatore Breda, che con loccasione cre una fermata esattamente in asse c
on il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tr
a laltro intitolati lospizio per anziani e lippodromo di Padova, situati anch
essi nella frazione, lasilo infantile, situato nella piazza principale e la mo
dernissima struttura per persone affette da sclerosi multipla Casa Breda, di rec
ente costruzione, nel quartiere Brentelle.
Il parco della villa ospita una pista per cavalli, primo ippodromo cittadino, e
delle scuderie ottocentesche, retaggio della passione del patrizio per lippica.
Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano lantica chiesa parrocc
hiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. Allinterno, opere d
i Luca Giordano e un pregevole organo dellepoca.
Una piccola localit di Ponte di Brenta Torre, che secondo la storia in epoca medi
evale raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e Alt
ichiero. C chi afferma che SantAntonio sia morto a Torre invece che allArcella
, in quanto questultima allepoca non sarebbe neppure esistita.
Guizza[modifica | modifica wikitesto]
La Guizza (Quartiere 4 Sud-Est) uno dei quartieri pi meridionali della citt, esten
dendosi dalla zona del Bassanello sino al confine settentrionale del comune di A
lbignasego. Quartiere residenziale, con una forte densit abitativa, stato interes
sato dalla costruzione del principali asse del Metrotram cittadino, che ha il ca
polinea in questo quartiere. Rappresenta il principale punto di accesso alla cit
t per il traffico proveniente dalla parte meridionale della provincia. La storia
del quartiere, da quando era una stazione di posta alla sua incorporazione nella
citt, al centro di gran parte della narrativa dello scrittore padovano Piero San
avo.
Madonna Pellegrina[modifica | modifica wikitesto]
La Madonna Pellegrina (Quartiere 4 Sud-Est) una zona anticamente nobile di Padov
a situata tra il Ponte del Bassanello, il Ponte Quattro Martiri e le mura cittad
ine. Gode di efficienti servizi di trasporto tra i quali la il mezzo tramviario,
che passa a sud-est del quartiere, e gli autobus 8, 11, e 24. Il centro della M
adonna Pellegrina Via dAcquapendente, dove hanno sede il santuario che d il nome
alla zona e la caserma del 2 reparto celere della Polizia di Stato.[90] Nel terr
itorio vi sono alcuni spazi verdi, fra questi il lungargine Scaricatore, dove ne
l 1981 furono uccisi i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese in un conflitto
a fuoco con un gruppo di terroristi tra i quali vi erano Francesca Mambro e Val
erio Fioravanti. I militi hanno ricevuto la medaglia doro al valor militare e l
a citt li ricorda con una statua e una manifestazione ufficiale che si tiene ogni
anno il 5 febbraio.
Mandria[modifica | modifica wikitesto]
Villa Molin nel quartiere Mandria
Mandria (Quartiere 5 Sud-Ovest) confina con i comuni di Abano Terme ed Albignase
go, divisa da questultimo dal Canale di Battaglia.
Sorta attorno allantica strada romana Annia che conduceva da Padova ad Adria, o
spita sul proprio territorio Villa Giusti del Giardino, in cui venne firmato il
4 novembre del 1918 larmistizio tra Italia, Impero Austro-Ungarico e Germania c
he poneva fine alla prima guerra mondiale; affacciata sul Canale di Battaglia so
rge invece Villa Molin, progettata dallarchitetto Vincenzo Scamozzi nel 1597 (e
che erroneamente viene collocata spesso a Mandriola, che sorge sullaltra spond
a del Canale di Battaglia).

Mont[modifica | modifica wikitesto]


Della vecchia Mont (Quartiere 6 Ovest), situata sulla strada Padova-Ponterotto-Ta
gg di Sotto a circa 4 km dal centro della citt, rimane solo lantica intitolazione
della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, risalente al XVI sec. Dello scorso
secolo, invece, la fondazione della parrocchia di SantIgnazio di Loyola. Riman
e ancora visibile dietro Villa Ottoboni, ai piedi della zona del cavalcaferrovia
costruito negli anni 80, parte dellantico Arzeron sopraelevato che attraversav
a il territorio fuori delle mura cittadine. Questa zona della Mont era detta "bor
go dea paja". Dai primi anni del 2000 il territorio della frazione stato soggett
o a forti trasformazioni insediative ed stato di fatto inglobato nel capoluogo.
Nel 2004 stato completato il cavalcavia di Corso Australia che ha nel contempo e
liminato lunico semaforo ancora esistente sulla tangenziale e contribuito a rom
pere lisolamento della frazione con il resto della citt. Del quartiere Mont, fann
o parte anche la zone di SantIgnazio e Ponterotto.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
La zona industriale di Padova[91] nata nel 1946 nellarea orientale della citt, e
da allora si continuamente espansa ed articolata. Si tratta di una delle pi gran
di zone industriali dEuropa, con una superficie di 10 milioni e 500 000 m. Alli
nterno di essa si trovano oltre 1.300 imprese, con una notevole diversificazione
produttiva ed industriale, e vi operano pi di 50.000 persone provenienti da tutt
o il Veneto. Al suo interno si trova il pi grande Interporto multimodale dItalia
e uno dei pi importanti in Europa. Quasi tutte le merci provenienti dallEuropa
o da inviare a destinatari europei transitano, infatti, per Padova. Linteroport
o di Padova dispone, oltre ad altre infrastrutture, di una linea ferroviaria ded
icata (Padova Interporto - Padova) che lo collega alla stazione Centrale di Pado
va.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
La storica tradizione di crocevia tra alcune delle principali vie di comunicazio
ne nazionali ha favorito lo sviluppo economico cittadino.[92] Le antiche strade
romane che passavano o arrivavano a Padova hanno originato molte delle odierne s
trade che si diramano dalla citt. La via Annia che collegava Adria e Aquileia, la
Medoaci che portava a nord-ovest, la Astacus per Vicentia, lAurelia verso Asol
o e lAponense per i Colli Euganei sono state integrate con altre strade costrui
te in armonia con lo sviluppo del territorio provinciale e del tessuto urbanisti
co cittadino.
La citt si sviluppata secondo il sistema dellurbanistica romana, con i cardini n
elle odierne vie Dante e Barbarigo e i decumani nelle vie S. Francesco e Vescova
do. Un altro importante polo fu lodierna via Altinate, da cui partiva il ramo o
rientale della Annia. Allincontro di queste strade sono state costruite le piaz
ze che formano il centro cittadino, in particolare Piazza delle Erbe, Piazza del
la Frutta, Piazza dei Signori e Piazza del Duomo, che al tempo dei romani era l
Umbelicus Urbis.[92] Di grande rilievo Prato della Valle, la seconda piazza in E
uropa per estensione dopo la Piazza Rossa di Mosca; costruito nel 1775 nella zon
a a sud del centro cittadino, uno dei principali luoghi di ritrovo, ospita il pi
grande mercato cittadino[93] ed sede di importanti eventi sportivi, musicali ecc
.[94]
Lungo le mura cinquecentesche si trovano la circonvallazione stradale interna e
quella esterna, oggi meno congestionate dopo la costruzione delle tangenziali. T
ra le opere costruite nel nuovo millennio, significativi sono i due cavalcavia c
olleganti il popoloso quartiere Arcella al centro citt, che hanno alleviato il pe
sante traffico gravante sul vecchio cavalcavia vicino alla stazione ferroviaria.
Padova circondata da un anello di tangenziali che formano il Grande Raccordo Anu
lare di Padova, il cui sviluppo supera i 30 km. Per l80% del percorso composto

da quattro corsie principali pi due di emergenza, in prossimit di Padova Est le co


rsie diventano sei pi due. Il progetto gi approvato prevede di dare in gestione l
intero sistema cittadino di tangenziali alla societ Autostrada Brescia-Padova S.p
.A..
Padova si trova allincrocio di due autostrade importanti:
A4 Milano-Venezia, gestita dalla societ Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova
e dalla Societ delle Autostrade di Venezia e Padova;
A13 Bologna-Padova, gestita da Autostrade per lItalia.
Attorno a Padova sono presenti 4 uscite autostradali: quelle di Padova Est e Pad
ova Ovest sulla A4, la Padova Sud allimbocco della A13 e la Padova Zona Industr
iale sul raccordo tra le due autostrade, che lambisce la periferia sud-orientale
.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
Padova dotata di varie stazioni ferroviarie, la principale delle quali la stazio
ne di Padova. Altre stazioni interne alla citt sono: Ponte di Brenta, Padova Camp
o di Marte e Padova Interporto.
in fase di costruzione la nuova fermata Padova San Lazzaro a servizio dellomoni
mo quartiere, con contestuale chiusura della stazione di Ponte di Brenta che ver
r spostata pi ad est ed assumer la nuova denominazione di Stazione di Busa di Vigon
za.
Nel 1911 fu attivata la ferrovia Padova-Piazzola, prolungata a Carmignano nel 19
23; tale arteria, a servizio dei traffici suburbani verso nord, fu soppressa nel
1958.
Porti[modifica | modifica wikitesto]
Allinterno della citt sono state realizzate banchine per lormeggio di piccole i
mbarcazioni ad uso privato/turistico. Ve ne sono alle porte Contarine, al Bassan
ello e nei pressi del ponte di Voltabarozzo.
Il porto fluviale vero e proprio non in attivit, nonostante siano state realizzat
e 400 metri di banchine e un terminal container di RFI per il trasbordo dei cont
ainer da nave a treno.[95]; lo stesso inserito nel contesto dellidrovia PadovaVenezia, progettata allinizio degli anni sessanta, che parte dallinterporto, a
ttraversa il fiume Brenta e quindi il Novissimo, per arrivare alla conca Gusso,
lunica di tutto il canale; dopo un ulteriore breve tratto in terraferma supera
largine di conterminazione lagunare e raggiunge il canale di grande navigazione
Malamocco Marghera. Il percorso totale di 27,575 km.
Da diversi decenni stata riattivata la navigazione turistica fluviale tra Padova
e Venezia a bordo dello storico Burchiello. A cavallo tra la fine degli anni
novanta e linizio degli anni 2000 stata rimessa in funzione anche la navigazion
e in altri corsi dacqua cittadini, che a tale scopo sono stati dragati ed organ
izzati.
Aeroporto[modifica | modifica wikitesto]
La citt di Padova possiede anche un aeroporto: il Gino Allegri, non servito da vo
li di linea regolari. principalmente utilizzato dallaviazione militare e, sopra
ttutto, per i voli sanitari a supporto dellattivit del policlinico cittadino. an
che sede di un aeroclub, che organizza voli privati in piccoli aerei ad ala fiss
a, voli di alianti e scuole guida sia per tali piccoli aerei che per gli alianti
.
Mobilit urbana[modifica | modifica wikitesto]
Il sistema del trasporto pubblico gestito dalla societ APS ed costituito da una l
inea tranviaria, che serve il centro storico della citt ed i suoi principali monu

menti collegandolo con la periferia Nord e Sud, e da una rete di autolinee urban
e e suburbane.
Il servizio interurbano su gomma gestito mediante autocorse delle societ Busitali
a-Sita Nord, Actv, La Marca, CTM e FTV.
Fra il 1883 e il 1954 la citt disponeva di unestesa rete tranviaria urbana e di
diverse tranvie extraurbane:
Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo
Padova-Malcontenta-Fusina/Mestre
Padova-Piove di Sacco
Padova-Bagnoli di Sopra
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Sindaci di Padova e Elezioni comu
nali a Padova.
La sede comunale si trova a Palazzo Moroni, in Via del Municipio, 1.
Il Corpo di Polizia Municipale di Padova lorgano amministrativo che svolge il s
ervizio di Polizia municipale nellambito del Comune di Padova. stato fondato il
21 novembre 1868.
Consolati esteri[modifica | modifica wikitesto]
A tutto il maggio del 2013, erano presenti a Padova i consolati dei seguenti Pae
si:[96]
Albania Albania
Burundi Burundi
Corea del Sud Corea del Sud
Costa dAvorio Costa dAvorio
Croazia Croazia
Mali Mali
Svizzera Svizzera
Ucraina Ucraina
Uruguay Uruguay
Nel 2009 si parlava dellimminente apertura in citt dei consolati di Cina e Roman
ia[97], ma a tutto il maggio del 2013 non sono ancora stati realizzati.
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Padova gemellata con:[98]
Francia Nancy, dal 1964
Germania Friburgo, dal 1967
Stati Uniti Boston, dal 1983
Cina Handan, dal 1988
Romania Iai, dal 1995[99]
Mozambico Beira, dal 1995
Portogallo Coimbra, dal 1998
Italia Cagliari, dal 2002
Croazia Zara, dal 2003
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Categoria:Sport a Padova.
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
Il Calcio Padova la storica compagine calcistica cittadina. La squadra, fondata
nel 1910, ha militato per 16 stagioni in Serie A (di cui 14 tra il 1929 ed il 19
62 e le ultime due tra il 1994 ed il 1996) annoverando tra le sue file giocatori
come Kurt Hamrin e Alessandro Del Piero e allenatori come Nereo Rocco e Bla Gutt
mann. Il miglior risultato raggiunto il terzo posto in Serie A nella stagione 19
57-1958. Memorabile fu anche la Coppa Italia 1966-1967, in cui i biancoscudati g
iunsero alla finale, persa col Milan (1-0), dopo aver sconfitto lInter in semif

inale per 3-2. Negli ultimi anni ha preso importanza il derby tra il Padova e il
Cittadella, laltra squadra della provincia,[100] con cui ha spesso giocato nel
la stessa divisione a partire dalla stagione 1998-1999. Nel campionato 2013-2014
il Padova retrocesso e nellestate dello stesso anno non si iscritto al campion
ato per problemi finanziari, sparendo cos dopo 104 anni.
Attualmente (2014) ci sono due squadre del territorio urbano iscritte al campion
ato di serie D: i Biancoscudati Padova (girone C), attorno a cui si riunisce gra
n parte della tifoseria orfana della squadra storica, e lAtletico San Paolo Pad
ova (girone D); entrambe le compagini disputano le partite interne allo Stadio E
uganeo.
Di buon livello calcistico negli anni dieci e anni venti fu lAssociazione Sport
iva Petrarca Calcio, che nel campionato del 1922 rub ai biancoscudati lo scettro
di regina cittadina. In quella stagione fu eliminato nel girone a tre squadre di
semifinale dalla Novese, che disput poi la finale sconfiggendo la Sampierdarenes
e e laureandosi Campione dItalia. Attualmente il Petrarca gioca in categorie di
lettantistiche.
Attiva negli anni settanta e anni ottanta era la squadra di calcio femminile del
Gamma 3 Padova, che vinse lo scudetto nel 1972 e nel 1973 e una Coppa Italia ne
l 1975. Ora la migliore squadra padovana di calcio femminile lo Zensky-Padova, c
he milita nel campionato di Serie A2.
Rugby[modifica | modifica wikitesto]
Hanno avuto un ruolo importante nella storia dello sport cittadino le locali squ
adre di rugby. Il Petrarca si aggiudicato 12 Scudetti e due Coppe Italia fra il
1970 ed il 2011. Altri cinque Scudetti e quattro Coppe Italia, fra il 1958 ed il
1968, furono vinti dalle Fiamme Oro Padova, che si sciolsero nel 1978 dopo la r
etrocessione in seconda serie.[101] Altre importanti squadre cittadine iscritte
alle serie inferiori sono il CUS Padova (con trascorsi nella massima serie), il
Valsugana, la seconda squadra del Petrarca ed il Roccia Rubano.
Tra i molti rugbisti padovani che hanno vestito la maglia del Petrarca e della n
azionale vi sono Fulvio Lorigiola, Marco Bortolami ed i fratelli Mauro e Mirco B
ergamasco. Il pi prestigioso giocatore nella storia del Petrarca stato litalo-au
straliano David Campese, che fu a Padova tra il 1984 ed il 1988. Trionf nella Cop
pa del Mondo di rugby 1991 con lAustralia, siglando nella manifestazione il mag
gior numero di mete e venendo eletto miglior giocatore del torneo.[102]
Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]
Nella stagione sportiva 2005-2006, Padova era lunica a essere rappresentata nel
massimo campionato, quello di A1, nel volley maschile e femminile, rispettivame
nte con il Sempre Volley ed il Volley Club Padova. Nella squadra femminile gioca
vano elementi di primo piano, tra cui le tre campionesse del mondo nel 2002 Manu
ela Leggeri, Darina Mifkova e Rachele Sangiuliano, la tedesca Hanka Pachale, la
serba Jelena Nikoli e la ceca Katerina Buckova. Nel luglio 2007 il Volley Club ha
rinunciato al diritto di disputare il campionato di A1[103] ed sceso nelle seri
e inferiori. Nel palmars della squadra maschile, che nel 2009 ha preso il nome di
Pallavolo Padova, spicca la conquista della Coppa CEV nel 1994.
Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]
Il Gruppo Petrarca Basket disput il massimo campionato nazionale maschile tra la
fine degli anni cinquanta e l'inizio dei settanta, classificandosi terza nella s
tagione 1965-1966. La Virtus Padova ha militato in Serie A2 nella stagione 19931994. Attualmente tutte le locali compagini di basket disputano campionati minor
i. Vi sono in citt anche 2 squadre di pallacanestro in carrozzina, il Millennium
Basket e il CUS Padova.
Scherma[modifica | modifica wikitesto]

Le compagini cittadine pi importanti nella scherma sono state l'antica Accademia


Comini, il Petrarca Scherma e il Cus Padova, che hanno formato atleti vincitori
di Olimpiadi e Campionati del Mondo. La squadra italiana di sciabola giunta seco
nda alle Olimpiadi di Londra 1948 era composta da atleti padovani allenati dal g
rande Maestro Guido Comini. La fiorettista padovana Francesca Bortolozzi ha conq
uistato ori olimpici e mondiali (Barcellona 1992 ed Essen 1993), gli sciabolator
i Marco Marin e Gianfranco Dalla Barba hanno conquistato titoli olimpici e mondi
ali (Los Angeles 1984, L'Aia 1995) e la sciabolatrice Anna Ferraro stata campion
essa del mondo a squadre (Seoul 1999). Il Trofeo Luxardo di Padova, giunto nel 2
007 alla 50 edizione, l'unica prova di Coppa del Mondo di sciabola che si disputa
in Italia.
Sport acquatici[modifica | modifica wikitesto]
Nella pallanuoto, la citt rappresentata dalla squadra maschile CS Plebiscito Pado
va in Serie A2 e dalla squadra femminile Beauty Star Plebiscito, che milita nell
a massima serie. Tra i molti nuotatori padovani che hanno vinto titoli italiani
spicca Novella Calligaris, prima medaglia d'oro italiana in un campionato mondia
le di nuoto, ottenuta a Belgrado 1973, che arriv anche tre volte sul podio alle O
limpiadi di Monaco del 1972. Le maggiori societ cittadine di canottaggio sono la
Padovacanottaggio (nata nel 1993 dalle ceneri del CUS Padova) e la Canottieri Pa
dova; a quest'ultima appartiene l'ex campione olimpico e mondiale Rossano Galtar
ossa.
Altri sport[modifica | modifica wikitesto]
A Padova ha sede anche la squadra di hockey in-line maschile dei Ghosts, iscritt
a alla serie B del 2012-2013. Fondata nel 1998, nel suo palmares figurano lo scu
detto del 2003, la seconda posizione nella prima edizione della Champions League
del 2003, la Coppa Italia del 2006 ed i secondi posti in serie A nel 2006 e nel
la Supercoppa Italiana dello stesso anno. La maggiore squadra cittadina di footb
all americano sono i Saints, attualmente in Serie A2, che nel 1992 vinsero il Si
lverBowl, il campionato di seconda divisione.
Un'altra gloria dello sport patavino il pilota Riccardo Patrese, che ha ceduto a
Rubens Barrichello il primato (il suo era di 256) del maggior numero di gare di
sputate in Formula 1, dove risult vincitore di sei Gran Premi. Tuttora in attivit
il pilota Giorgio Pantano, vincitore del campionato 2008 della GP2 e con qualche
Gran Premio disputato in F1.
Tra i ciclisti pi decorati espressi dalla scuola padovana vi sono Giuseppe Beghet
to, campione olimpico nel tandem a Roma 1960 e tre volte campione del mondo dell
a velocit, e Leandro Faggin, campione olimpico a Melbourne 1956 nell'inseguimento
a squadre e nel chilometro da fermo, e 3 volte campione mondiale di inseguiment
o individuale. Il 23 maggio 2000, la 10 tappa dell'83 Giro d'Italia si concluse a
Padova con la vittoria di Ivan Quaranta.
Tra gli avvenimenti sportivi annuali pi rilevanti c' la maratona di Sant'Antonio,
un evento che si tiene solitamente in aprile, con partenza da Campodarsego (PD)
ed arrivo in Prato della Valle. L'astista ucraino Sergey Bubka il 30 agosto 1992
realizz al Colbachini dell'Arcella il suo terzultimo record del mondo (6.12) nel
meeting Citt di Padova,[104] la manifestazione di punta dell'atletica cittadina
che si tiene dal 1994 allo stadio Euganeo con scadenza annuale.
Squadre[modifica | modifica wikitesto]
Calcio
Biancoscudati Padova (Serie D)
Atletico San Paolo Padova (ex San Paolo Padova) (Serie D)
Calcio Padova (inattiva)
Associazione Sportiva Petrarca Calcio (Seconda Categoria)
Tita Fumei (defunta)
Unione Calcio Femminile Padova (defunta)

Associazione Sportiva Dilettantistica Zensky-Padova Femminile (Serie B)


Rugby
Petrarca Rugby (Eccellenza)
CUS Padova Rugby (Serie B)
Pallavolo
Pallavolo Padova (Serie A1)
Petrarca Pallavolo (defunta)
Volley Club Padova (defunta)
CUS Padova Pallavolo (defunta)
Thermomec Padova (defunta)
Pallacanestro
Pallacanestro Petrarca Padova (Serie C)
Virtus Basket Padova (Serie C)
CUS Padova Basket
Pallanuoto
Centro Sportivo del Plebiscito Padova (Serie A1 Femminile - Serie A2 Maschile)
Hockey
Ghosts Hockey Team Padova (Serie A1)
A.S.D. Coco Loco Padova (Serie A1)
Canottaggio
Rari Nantes Patavium 1905
Canottieri Padova
Football americano
Saints Padova (LeNAF)
Atletica
Assindustria Sport Padova
Calcio a 5
Petrarca Calcio a Cinque
Korfball
Evansalus Club Padova
Scherma
Associazione Sportiva Comini 1885 Padova Scherma
Associazione Sportiva Petrarca Scherma
Baseball
Padova Baseball (IBL)
Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]
Lo Stadio Euganeo
Impianti attivi
Stadio Euganeo, calcio, atletica leggera, rugby
Stadio Plebiscito, rugby, calcio, football americano
Stadio Silvio Appiani, calcio, rugby, football americano
Stadio Walter Petron, calcio
Stadio Daciano Colbachini, atletica leggera, rugby
PalaFabris, pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallamano
Pala Spiller, pallavolo, pallacanestro
Ippodromo Vincenzo Stefano Breda, corse al trotto
Velodromo Giovanni Monti, ciclismo
Campo Baseball Plebiscito, baseball, softball
Centro Sportivo Plebiscito, pallanuoto, hockey su ghiaccio, tennis, squash, arra
mpicata, nuoto e baseball
Centro Sportivo Memo Geremia, rugby, calcio
Importanti impianti demoliti
Palasport Tre Pini, pallavolo, pallacanestro
Stadio Tre Pini, rugby, calcio
Ospedali e sanit[modifica | modifica wikitesto]
La citt di Padova principalmente servita dal polo universitario-ospedaliero dell'
Azienda Ospedaliera di Padova (un tempo Ospedale Giustinianeo e poi Ospedale Civ
ile). Altro nosocomio cittadino l'Ospedale S. Antonio (ex Centro Traumatologico
Ortopedico, CTO) della locale azienda sanitaria ULSS 16. Padova inoltre sede del

l'Istituto Oncologico Veneto, struttura riconosciuta come Istituto di ricovero e


cura a carattere scientifico (IRCCS) dedicato alla cura dei tumori e alla ricer
ca in campo oncologico.
Sempre in citt vi la sede del Centro Militare di Medicina Legale (CMML), ex-Osped
ale Militare, e il Complesso Socio Sanitario dei Colli, ex-Ospedale Psichiatrico
ora adibito a centro poliambulatoriale dell'ULSS. Nel 2003 stato chiuso il cent
rale Ospedale Geriatrico.
Con oltre 50.000 ricoveri l'anno, il polo dell'Azienda Ospedaliera di Padova uno
dei pi grandi ospedali del nord-est e uno dei poli d'attrazione in Italia.[105][
106]
Il Centro Gallucci presso l'Azienda Ospedaliera di Padova occupa un posto rileva
nte in Italia per i trapianti e la chirurgia cardiaca. Prende il nome dal cardio
chirurgo Vincenzo Gallucci che a Padova nel 1985 esegu il primo trapianto di cuor
e in Italia. Inoltre presso il centro stato eseguito il primo impianto di cuore
artificiale in Italia il 10 dicembre 2007.[107]
Il teatro anatomico di Padova, il pi antico del mondo.
Secondo una ricerca del Corriere della Sera del 2007 alcuni reparti dell'ospedal
e di Padova sono ai primi posti nella classifica della sanit nazionale:[108]
Specialit medica
Posizione in classifica
Ipertensione
2 in Italia
Asma
1 in Italia
Epatiti 3 in Italia
Diabete 1 in Italia
Malattie reumatiche
4 in Italia
Malattie del rene
7 in Italia
Cardiologia
1 in Italia
Secondo un'altra ricerca del 2009 dell'Universit Bocconi l'Azienda Ospedaliera di
Padova tra i migliori centri italiani per la gastroenterologia e la chirurgia g
enerale.[106]
Le associazioni di pubblica assistenza presenti nel territorio della citt sono la
sede padovana della Croce Rossa Italiana, la P.O. Croce Verde, la Croce Bianca,
la ZIP Onlus e la Croce Padova.
Citt con nome ispirato a Padova nel mondo[modifica | modifica wikitesto]
Alcune citt del mondo sono state "battezzate" con un nome chiaramente ispirato a
Padova:
Canada Padoue (Qubec)[109]
Stati Uniti Padua (Minnesota)[110]
Stati Uniti Padua (Illinois)[111]
Stati Uniti Padua (Ohio)[112]
Stati Uniti Padua (California)[113]
Argentina San Antonio de Padua (Buenos Aires)
Argentina Padua (Provincia di Entre Ros)
Colombia Padua (Tolima)[114]
Colombia Padua (Sucre)[114]
Colombia Padua (Santander)[114]
India Padua (Orissa)[114]
Mozambico Padua (Sofala)[114]
Australia Padua (Queensland)[114]
Bangladesh Padua (Sette citt in vari dipartimenti)[114]
Nuova Zelanda Padua (Dipartimento di Wellington)[114]
Papua Nuova Guinea Padua[114]

Croazia Villa Padova (Istarska - Istria)


Russia Padova Raka (Carelia)
Brasile Nova Padua
Galleria fotografica[modifica | modifica wikitesto]
Palazzo della Ragione in Piazza delle Erbe
Porta Savonarola
Complesso "La Cittadella"
L'Abside della Cappella degli Scrovegni
Basilica pontificia di Sant'Antonio
Chiesa di San Gaetano
Il Peronio
Prato della Valle e sullo sfondo la chiesa di S.ta Giustina
L'Arena di Padova
Torre della "Specola"
L'interno della Chiesa degli Eremitani
Il Duomo e il Battistero
Sapori d'Autunno in Prato della Valle - Novembre 2009
Prato della valle
Note[modifica | modifica wikitesto]
^ lo statuto comunale prevede la suddivisione in quartieri
^ a b [1]
^ La voce di Umberto Marcato un inno alla Vecia Padova, Il Mattino di Padova
^ Comuni veneti per popolazione, tuttitalia.it
^ Comuni veneti per densit, tuttitalia.it
^ http://books.google.it/books?id=vEFO8uigxGAC&pg=PT16&lpg=PT16&dq=Vittorio+Sgar
bi+Padova+capitale&source=bl&ots=hjCXsg0QXg&sig=pM2PjgTHmwCbvnPquJhJzV4hUGE&hl=i
t&sa=X&ei=HDlTUumDMquY0AWF1IHIAQ&ved=0CDwQ6AEwAg#v=onepage&q&f=false
^ la data tuttora celebrata come festa del Santo dai padovani.
^ Collegio Rabbinico, Unione delle Comunit Ebraiche Italiane
^ Tratto da zonasismica.it URL consultato il 15-02-2008.
^ Padova citt d'acque, pubblicazione in PDF del comune
^ Piena del Bacchiglione, notte di paura a Padova. Salta l'argine a Ponte San Ni
col, Il Mattino di Padova del 2 novembre 2010

^ Dati pubblicati nel libretto Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire
una citt che allarga i suoi confini verdi (maggio 2007, edito dal Comune di Padov
a).
^ Fonte: pubblicazione Naturalmente Padova, distribuita alla cittadinanza dal Co
mune di Padova.
^ Dati Confedilizia. URL consultato il 15-02-2008.
^ Petrarca, Cogliani, Mancini, Spinelli, Archivio Climatico ENEA.
^ Nevosit 1961-2010
^ Nevosit 1921-'60
^ Infrastruttura dei dati territoriali del Veneto.
^ Comune di Padova, Annuario Statistico Comunale.
^ Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta civilt villanoviana.
^ Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono Stendhal per a
ver sostenuto che il caff Pedrocchi (era) il migliore d'Italia, e Oscar Wilde per
il suo dramma intitolato La duchessa di Padova (1883 circa).
^ Quest'ultimo anche riprodotto in una statua di Prato della Valle.
^ Scheda "Padova ebraica" su Turismo Padova (pubblicazione della Provincia PD)
^ Citt porticata www.skyscrapercity.com
^ (EN) I portici di Bologna sul sito dell'Unesco
^ PadovaCultura -Musei Civici
^ Tutti gli enti culturali del circuito "Musei civici" sorgono nel comprensorio
Scrovegni-Eremitani-Arena romana
^ Sito ufficiale Museo delle acque; ospitato nell'ex chiesetta settecentesca di
Sant'Eufemia, antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest)
^ Sito del tempio-museo dell'internato ignoto
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ a b ISTAT. URL consultato il 7-06-2010. sito ufficiale dell'Istituto Nazionale
di Statistica
^ ISTAT. URL consultato il 7-06-2010. Database dell'Istituto Nazionale di Statis
tica
^ http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 Pagina del sito uffi
ciale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunit metropolitana di Padov
a
^ Daniele Mont D'Arpizio, Il colore dei fratelli. Quarant'anni di immigrazione,
Difesa del popolo, Padova 2009.
^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per
sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 26 novembre 2012.
^ Sito del turismo di Padova - Brochure sul Caff Pedrocchi
^ Esistono poi altri "senza" (probabilmente di origine goliardica-universitaria)
che per non sono ben conosciuti nella cultura degli abitanti padovani:
"Capitello senza colonna", in riferimento al capitello che si trova sotto l'ango
lo del Salone verso Via Fiume, attaccato alla volta ma senza la sottostante colo
nna;
"Cavallo senza cavaliere", in riferimento al monumento di Donatello al condottie
ro Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, e che conservato nel Palazzo della rag
ione;
"Chiesa senza facciata", perch la Basilica di Santa Giustina in Padova, progettat
a con la facciata in marmo, ne rimasta priva, con soli mattoni a vista;
"Bo senza stalla" o "Bo senza corna": si tratta del Palazzo centrale dell'Univer
sit, chiamato il "Bo" (che in dialetto significa "bue") perch sorge sull'area dove
anticamente esisteva un'osteria con l'insegna del Bucranio (il cranio del bue),
frequentata non solo da commercianti di bestiame, ma poi anche dai primi studen
ti e professori universitari;
"Gatta senza coda", con riferimento al condottiero Erasmo da Narni, detto il Gat
tamelata, il cui monumento equestre, opera di Donatello, sorge sulla Piazza del
Santo;
"Cavour senza occhiali": il monumento bronzeo a Camillo Benso Conte di Cavour, c
he sorge sull'omonima piazza centrale, il cui viso (contrariamente alla ben nota
iconografia) privo dei caratteristici occhiali. Ci perch il viso stesso stato ric
avato dal calco della maschera funebre di Cavour, con la sola correzione degli o

cchi da parte dello scultore (l'informazione stata fornita dal compianto scultor
e padovano Luigi Strazzabosco, possessore del calco funebre suddetto);
"Orologio senza catena": si riferisce all'orologio costruito da Jacopo Dondi nel
1344 che non ha le solite lancette ed una catena con degli ingranaggi ma dei cu
bi che ruotano a mostrare data e ora.
^ Lionello Puppi, Giuseppe Toffanin jr. Guida di Padova. Arte e storia tra vie e
piazze. Trieste, 1983. p. 163.
^ Prato della Valle - Comune di Padova
^ Passa quasi inosservata un'altra statuetta, sommariamente riproducente una gat
ta seduta in posa antropomorfica, con un "topo" tra le grinfie. Il piccolo manuf
atto posto a pochi metri dalla "gatta principale".
^ Giuseppe Toffanin jr., Le strade di Padova, cit., voce "Citolo da Perugia", pa
g. 127, ove ricordata la lunga canzone dileggiatoria che iniziava cos:
Su, su, su, chi vol la gatta,
venga innanti del bastione,
dove in cima de un lanzone
la vedrete star legata,
su, su, su, chi vol la gatta?
e cos via per una buona dozzina di strofe.
^ Toffanin, Le strade di Padova cit., pag. 205
^ Alessandro Baldan, "Studio storico ambientale artistico", cit., pagg. 167-169
^ a b Gastronomia - Comune di Padova
^ Dlgs 173/98
^ Gastronomia - Comune di Padova
^ Cucina regionale - Veneto - Monografie - Bigoli | Cookaround
^ Home - Consorzio della Gallina Padovana
^ Gallina Polverara
^ http://www.agraria.org/oche/grigiapadovana.htm
^ I percorsi enogastronomici nelle regioni italiane
^ http://www.agraria.org/polli/collonudo.htm
^ http://www.agraria.org/tacchini/collieuganei.htm
^ Falso parsuto (Prosciutto di petto d'oca) - prodottitipici.com
^ Ricetta coniglio arrosto - Cucchiaio d'Argento
^ Polenta e osei
^ Sfilacci di equino - prodottitipici.com
^ I percorsi enogastronomici nelle regioni italiane
^ Carne di cavallo: La Straecca
^ Consorzio Prosciutto Veneto - Berico Euganeo
^ Sopressa nostrana padovana - prodottitipici.com
^ Coeghin nostrano padovano - prodottitipici.com
^ Torta Pazientina-Prodotti Tipici-VENETO
^ Pazientini - Le Terre del Gusto
^ Cucina regionale - Veneto - Monografie - Zaletti o zaeti | Cookaround
^ http://books.google.it/books?id=qeHoUKfogVgC&pg=PA66&lpg=PA66&dq=zaleto+di+giu
ggiole&source=bl&ots=6oUg5hTE5c&sig=AsAQDKZCYntZjq-v9o1Tpg6MobQ&hl=it&sa=X&ei=Ac
BdUdunM8jhPKeogagN&ved=0CE0Q6AEwAw#v=onepage&q=zaleto%20di%20giuggiole&f=false
^ Si dice che un tempo fosse il premio del malato uscito dalla lunga convalescen
za. Nel 2000 in Prato della Valle stata preparata la pazientina pi grande del mon
do, entrata nel Guinness dei primatihttp://www.saporetipico.it/prodottotipico634
/veneto/tortapazientina.html
^ focaccia veneta (la fugassa)
^ Fregolotta, Rosegota o Sbrisolona | La Ricetta Perfetta
^ Torta figassa - prodottitipici.com
^ Veneto-Agriturismo.it - Ricette a Padova - SMEGIASSA
^ http://www.cisui.unibo.it/rec/147.htm
^ Universit di Padova: dati statistici
^ In realt, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poi
ch traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di canonico, affidatagli
da un suo zio vescovo di Frombork, nella Warmia.
^ Strano a dirsi, ma a Padova Copernico studi medicina (tra il 1500 ed il 1503),

peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli imped di essere considerato un
medico di successo, oltre che un professionista del diritto amministrativo in r
elazione all'incarico di canonico gi rammentato.
^ A Padova Galileo perfezion il cannocchiale, con cui, dalla sua casa in Padova,
avrebbe successivamente scoperto i 4 satelliti di Giove.
^ Per un elenco delle emittenti e relative frequenze nella zona di Padova, si co
nsulti questa pagina.
^ POLEMICA GALAN-COMUNE PADOVA SU CITTADINANZA A NAPOLITANO (Agi.it)
^ La notizia stata riferita dal Quotidiano "Il Padova", gruppo "E polis", in occ
asione di una visita presidenziale alla citt, ed stata pure confermata da un succ
essivo articolo su Il Mattino di Padova in data 24 settembre 2007, con la precis
azione che il fatto si sarebbe verificato "durante il periodo bellico".
^ Pagina web da "hermescuole.it"
^ Articolo de La Repubblica
^ A casa dell'artista: Rabarama
^ Peraltro pronipote di Tiziano Vecellio
^ Sede del quartiere 1 Centro, sito comunale
^ Sede del quartiere 2 Nord, sito comunale
^ Sede del quartiere 3 Est, sito comunale
^ Sede del quartiere 4 Sud-Est, sito comunale
^ Sede del quartiere 5 Sud-Ovest, sito comunale
^ Sede del quartiere 6 Ovest, sito comunale
^ Il 2 Reparto Celere di Padova, polizianellastoria.it
^ Zona Industriale Padova
^ a b Dalle origini a Roma, padovanet.it
^ Il mercato di Prato della Valle si svolge solo al sabato
^ Prato della Valle, padovanet.it
^ http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf
^ Consolati esteri a Padova, padovanet.it
^ Daniele Mont D'Arpizio, "Un pezzo di paese straniero tra noi", La Difesa del p
opolo, 7 giugno 2009, p. 13
^ Le citt gemelle di Padova, padovanet.it
^ Comune di Iai:citt gemellate. URL consultato il 18 agosto 2010.
^ Il Cittadella nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001 mentre militava in Serie B,
gioc nello Stadio Euganeo e mut il nome in Cittadella Padova
^ Le Fiamme Oro Rugby, scioltesi nel 1978, sarebbero state ricostituite a Milano
nel 1985, per poi trasferirsi nel 1987 a Roma, dove hanno sede tuttora.
^ (EN) David Campese, sul sito della Rugby Football Union
^ Comunicato stampa Volley Club Padova, 3 luglio 2007
^ Bubka ricomincia a volare, Corriere della Sera, 31 agosto 1992
^ I 16 numeri dellAzienda, Sito dellAzienda Ospedaliera di Padova. URL consult
ato il 16 febbraio 2012.
^ a b Ecco gli ospedali migliori dItalia in Il Giornale, 10 marzo 2009. URL con
sultato il 16 febbraio 2012.
^ Padova, batte un cuore artificiale la prima volta che accade in Italia in La R
epubblica, 10 dicembre 2007. URL consultato il 16 febbraio 2012.
^ Dove ti curano meglio: in Italia ed Europa in Corriere della Sera, 02 maggio 2
007. URL consultato il 16 febbraio 2012.
^ Rpertoire des municipalits du Qubec
^ Absolute United States: Padua, Minnesota
^ Absolute United States: Padua, Illinois
^ Absolute United States: Padua, Ohio
^ Absolute United States: Padua, California
^ a b c d e f g h i http://www.geolocalizador.com/ciudad-padua-X3673401.html
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
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88-8289-024-4.
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Giuseppe Toffanin jr, Guida di Padova (con L. Puppi), Trieste, 1983.
Giuseppe Toffanin jr, Cento chiese scomparse, 1988.

Giuseppe Toffanin jr, Il Santo magico, Verona, 1990.


Attilio Simioni, Storia di Padova: dalle origini alla fine del secolo 18, Padova,
Randi, 1968.
Maria Beatrice Rigobello Autizi, Storia di Padova citt dEuropa: dalle origini al
le soglie del Duemila, Bologna, Atesa, 1991.
Elio Franzin, Luigi Piccinato e lantiurbanistica a Padova 1927-1974. Con alcuni
scritti padovani di Luigi Piccinato, Saonara, Il prato, 2005.
Elio Franzin, Padova e le sue mura, Padova, Signum, 1982.
Maria Beatrice Rigobello Autizi, Storia di Padova: arte, cultura, Padova, Il pra
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Lorenzo Tomasin, Testi padovani del Trecento, Padova, Esedra, 2004.
Giuliana Mazzi, Adriano Verdi; Vittorio Dal Piaz, Le mura di Padova, Padova, Il
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Autori Vari, LItalia - Veneto, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
Paolo Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, Roma - Bari, Laterza, 2
004, ISBN 88-420-6120-4.
Ernst Peter Fischer, Aristotele, Einstein e gli altri, Raffaello Cortina, 1997,
ISBN 88-7078-455-X.
Raffaele Mambella, Padova e il suo territorio nellantichit. Guida con itinerari,
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Guido Beltrame, Citton Guerrino, Mazzon Daniela, Statuti del Comune di Padova, P
adova, Biblos, 2000, ISBN 88-86214-96-0.
Claudio Rebeschini, Il palazzo del monte di piet a Padova, Skira per conto della
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Ginevra-Milano, 2011.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
APS (Padova)
Basilica del Santo
Cappella Musicale della Basilica del Santo
Cangrande I della Scala
Cappella degli Scrovegni
Derby di Padova
Diocesi di Padova
Ente di Bacino Padova 2
Galileo Galilei
Giotto
La Difesa del popolo
Orto Botanico di Padova
Palazzo della Ragione (Padova)
Palazzo Monte di Piet
Paleoveneti
Petrarca Padova Foot-Ball Club
Prato della Valle
Spritz
Storia di Venezia
Tangenziali di Padova
Tito Livio
Universit degli Studi di Padova
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
Storia di Padova da: "La Patria" di G. Strafforello, 1903.
Turismo a Padova
Camera di Commercio di Padova
Padova Sparita immagini dal 1873 al 1978
Album fotografico di Padova
Stradario di Padova scaricabile in PDF
Cartografia del Comune di Padova consultabile on line
Sito illustrante il recupero materiale e funzionale del Castello Carrarese
Mappa turistica generale di Padova (dal sito del comune)
Interporto Padova
Museo del Precinema: la Collezione Minici Zotti
Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti
[mostra]
V D M
Veneto Comuni della provincia di Padova
[mostra]
V D M
Italia Capoluoghi di provincia e di regione italiani
Padova Portale Padova
Veneto Portale Veneto
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