Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
5.2 Enologia
6 Cultura
6.1 Istruzione
6.1.1 Universit
6.1.2 Scuole ed Istituti
6.2 Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti
6.3 Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
6.4 Media
6.4.1 Radio
6.4.2 Stampa
6.4.3 Televisione
7 Persone legate a Padova
7.1 Personaggi storici
7.2 Compositori e musicisti
7.3 Pittori e scultori
7.4 Contemporanei
7.5 Persone native di Padova
7.6 Persone morte a Padova
7.7 Sportivi
7.8 Eventi
7.9 Padova nella letteratura
7.10 Padova nei film
8 Quartieri
8.1 Centro
8.2 Arcella
8.3 Pontevigodarzere
8.4 Ponte di Brenta
8.5 Guizza
8.6 Madonna Pellegrina
8.7 Mandria
8.8 Mont
9 Economia
10 Infrastrutture e trasporti
10.1 Strade
10.2 Ferrovie
10.3 Porti
10.4 Aeroporto
10.5 Mobilit urbana
11 Amministrazione
11.1 Consolati esteri
11.2 Gemellaggi
12 Sport
12.1 Calcio
12.2 Rugby
12.3 Pallavolo
12.4 Pallacanestro
12.5 Scherma
12.6 Sport acquatici
12.7 Altri sport
12.8 Squadre
12.9 Impianti sportivi
13 Ospedali e sanit
14 Citt con nome ispirato a Padova nel mondo
15 Galleria fotografica
16 Note
17 Bibliografia
18 Voci correlate
19 Altri progetti
20 Collegamenti esterni
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Stagioni
Apr
Mag
Pri
Est
5,3
8,2
11,4
6,6
4,3
8,4
Anno
Giu
Aut
12,7
6,7
12,7
Lug
Ago
Set
Ott
17,3
17,4
17,2
22,2
27,7
21,1
26,3
17,8
23,3
28,8
17,4
22,7
19,2
13,7
8,0
3,6
3,3
12,8
22,4
13,6
13,0
T. min. media (C)
-1,1
0,4
4,1
8,1
12,3
15,9
18,9
17,3
14,2
9,5
4,5
0,6
0,0
8,2
17,4
9,4
8,7
Giorni di gelo (Tmin 0 C)
23
18
5
0
0
0
0
0
0
0
3
20
61
5
0
3
69
Precipitazioni (mm)
48
49
68
79
82
82
60
59
67
83
82
61
158
229
201
232
820
Giorni di pioggia
6
5
7
9
9
8
7
6
7
8
8
7
18
25
21
23
87
Umidit relativa media (%)
80
73
69
70
69
70
68
69
71
74
77
81
78
69,3
69
74
72,6
Eliofania assoluta (ore al giorno)
3
4
5
6
7
8
10
9
6
4
3
2
3
6
9
4,3
5,6
A Padova si registrano anche temperature molto basse, in particolare nel periodo
che va dalla met di dicembre alla met di gennaio, dovute per lo pi a masse di aria
fredda sub-polare provenienti da nord (Scandinavia) o da est (Est europeo e Bal
cani) che portano talvolta abbondanti precipitazioni nevose. Il triangolo Padova
-Vicenza-Rovigo la zona pi nevosa della pianura veneta, con una media nivometrica
annua storica per Padova e provincia che oscilla tra 10 e 30 centimetri, 1520 cm
in citt[16][17]; media inferiore a diverse zone del nord-ovest e dell'Emilia, ma
maggiore rispetto a Liguria e ad altre zone pianeggianti del nord-est (Venezia,
Verona, Udine).
La citt soffre del problema del surriscaldamento urbano ed il centro annovera val
ori superiori alla provincia anche di due gradi; spesso la neve che cade in prov
incia (con accumulo minimo), verso il centro si trasforma in nevischio. presente
il fenomeno dell'inversione termica, con temperature diurne non superiori ai 3
gradi ed a volte inferiori agli 0 C nelle frequenti giornate nebbiose; negli ulti
mi anni il perdurare della nebbia anche durante il giorno meno frequente, a diff
erenza della Bassa Padovana, del Rodigino e dell'Emilia. Negli anni settanta e s
oprattutto nei novanta del XX secolo, la media nivometrica di Padova calata, men
tre negli anni sessanta, ottanta e nel decennio dal 2001 al 2010 si sono registr
ati valori maggiori; i record del XX secolo di accumulo nevoso per la citt si ver
ificarono nel 1956 e nel 1985 con 55 cm.
Nell'inverno padovano vi sono giornate in cui la temperatura nelle ore pi calde a
rriva a 12 gradi, e si ha una repentina caduta con valori intorno allo zero al c
alar della sera, con una notevole escursione termica. L'esposizione alle corrent
i di bora e l'innevamento del suolo possono invece portare a temperature pi rigid
e, con diversi gradi sotto lo zero di notte, e attorno allo zero anche in pieno
giorno. Il record assoluto rappresentato dai -19.8 C registrati presso l'aeroport
o nel gennaio 1985. Molto pi rigido e nevoso era il clima invernale tra i secoli
XVII e XIX, quando la neve permaneva a lungo al suolo, e le giornate "di ghiacci
o" (cio sempre sotto gli 0 C nelle 24h) erano piuttosto frequenti.
Le estati sono calde e afose ma raramente insopportabili, bench negli ultimi anni
si siano avuti picchi di calore che, per intensit e durata, hanno avvicinato o b
attuto i record storici. La temperatura pi alta fu registrata all'Orto Botanico n
ell'agosto 2003 con +39.8 C.
A tal proposito vengono riportati i dati meteorologici principali riferiti al pe
riodo 2000-2012 (stazione di Padova Orto Botanico). I suddetti dati sono stati r
esi disponibili nel servizio GIS della Regione Veneto[18].
Dati meteo
Gen
Feb
Nov
Dic
Mesi
Mar
Inv
Stagioni
Apr
Mag
Pri
Est
Anno
Giu
Aut
Lug
Ago
Set
Ott
originale.
Caduta la Serenissima (1797), la citt fu ceduta da Napoleone Bonaparte all'Austri
a. Dopo una breve parentesi all'interno del Regno d'Italia napoleonico, entr a fa
r parte nel 1815 del Regno Lombardo-Veneto asburgico. L'8 febbraio 1848 vide un'
insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti
universitari. Padova entr a far parte del Regno d'Italia solo nel 1866, in seguit
o alla terza guerra di indipendenza.
Nel corso della prima guerra mondiale, la citt era il quartier generale delle for
ze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) im
presa del Volo su Vienna, di dannunziana memoria, prese le mosse dalle vicinanze
di Padova (Castello di San Pelagio in comune di Due Carrare, 9 agosto 1918). Ne
i pressi della citt, a Battaglia Terme il castello di Lispida fu adibito a reside
nza del re Vittorio Emanuele III. A Villa Giusti (in localit Mandria di Padova) f
u firmato l'armistizio che pose termine al conflitto.
Nella seconda guerra mondiale Padova fu un importante centro della resistenza co
ntro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono
alla lotta partigiana, a cominciare dallo stesso rettore Concetto Marchesi. Per
questo motivo l'Universit degli Studi di Padova fu premiata (unica universit itali
ana a ricevere tale onorificenza) con la medaglia d'oro al Valor Militare.
Gli anni dal dopoguerra ad oggi sono stati per Padova di continuo sviluppo urban
istico ed economico grazie anche alla collocazione geografica, al centro di impo
rtanti vie di comunicazione favorevoli per industrie e servizi. La crisi sociale
e politica degli anni settanta vide per il polarizzarsi delle tensioni in vicend
e spesso collegate all'estremismo di frange della comunit studentesca della citt.
Padova infatti fu la citt dove organizzazioni come Potere Operaio e Autonomia Ope
raia furono pi forti, insieme a Roma e Bologna. Questi movimenti a forte componen
te studentesca nacquero sotto l'egida di insigni professori della facolt di Scien
ze politiche quali Antonio Negri. Inoltre proprio a Padova le Brigate Rosse mise
ro a segno il loro primo delitto rivendicato con l'attacco alla sede dell'MSI ne
l 1974. A Padova agirono anche organizzazioni eversive neofasciste come Ordine N
uovo e probabilmente ebbe numerosi legami con questa citt anche l'organizzazione
Rosa dei venti.
La citt oggi sta vivendo importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione d
i nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo del
la viabilit cittadina, articolatasi negli ultimi anni intorno alla complessa real
izzazione del metrobus.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Monumento di Daniel Libeskind
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Monumenti di Padova.
Una suggestiva veduta notturna da Piazza dei Signori verso il Palazzo del Capita
nio
L'apparato monumentale (nella pi vasta accezione) del contesto urbano, quale oggi
si offre all'osservazione del visitatore, testimonia largamente le varie fasi d
ella vicenda storica patavina.
Se, difatti, non pi presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistoricoleggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in
altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, pass
ando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di et signorile, chiese
ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile
, tempi della cultura (il Bo, l'Orto botanico..), fino ad espressioni di archite
ttura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di Daniel Libeskind ai cadu
ti delle Torri Gemelle di New York, o la Torre Net): tutti capisaldi urbanistici
che verranno analizzati e descritti in prosieguo e/o nella voce specifica test r
ichiamata, oltre che nella voce Storia di Padova.
Citt murata[modifica | modifica wikitesto]
Urbs ipsa moenia.
(Isidoro di Siviglia)
Murus ubique.
(Donatello di Urbino)
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Mura di Padova.
Mappa di Padova del 1700
La citt dal periodo medievale in poi ha avuto tre cerchie di mura succedutesi nel
tempo.
La prima cerchia, costruita tra il 1195 e il 1210, quella delle mura cosiddette
"comunali" perch eretta durante il periodo del libero comune padovano. Essa cinge
va la parte pi centrale della citt, la cosiddetta "insula" poich interamente circon
data da canali (oggi in parte scomparsi). Di questa cerchia restano tre porte: d
ue di esse ancora oggi transitabili (porta Molino, porta Altinate, porta della C
ittadella Vecchia) mentre una terza fu inglobata nel Trecento nelle strutture de
l Castelvecchio. Inoltre rimangono numerosi tratti della cinta muraria lungo l'a
ntico percorso, spesso inglobati tra costruzioni moderne.
Nel corso del Trecento, con l'espandersi delle aree urbanizzate furono realizzat
e, in vari momenti, le mura cosiddette "carraresi" perch costruite in gran parte
durante la signoria dei Da Carrara. Di queste mura restano pochissimi resti visi
bili in alzato, e sono perlopi inglobate in altre costruzioni e fortificazioni ri
nascimentali. Queste mura di stampo ancora medievale resistettero, con opportuni
adattamenti, all'assedio che Padova sub nel 1509 ad opera delle truppe della leg
a di Cambrai.
In seguito a questo assedio la Serenissima decise di dotare la citt di una nuova
cerchia di mura adatta a resistere all'introduzione dell'artiglieria nelle tecni
che di guerra. I lavori iniziarono nel 1513 per andare avanti circa fino alla me
t del XVI secolo. Questa cerchia ancora esistente quasi per intero seppur in dive
rsi stati di conservazione a seconda dei vari tratti. Il suo perimetro di circa
11 chilometri, con 20 bastioni e 6 porte (sulle 8 originarie). Queste mura sono
solitamente denominate "veneziane" o "rinascimentali".
Luoghi di culto[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Chiese di Padova.
Tra i luoghi di culto cattolici, primeggia la basilica cattedrale di santa Maria
Assunta sede della diocesi di Padova, ma ancora pi la pontificia basilica di san
t'Antonio, santuario internazionale e tra le principali mete del turismo religio
so al mondo. Spicca poi la basilica di Santa Giustina, abbaziale, contenitore di
insigne reliquie. Gli edifici romanici di santa Sofia di san Nicol ed il Battist
ero, le chiese gotiche degli Eremitani, di santa Maria dei Servi, di San Frances
co Grande. Le chiese dello Scamozzi, San Gaetano e Ognissanti. La grande basilic
a del Carmine e il santuario di San Leopoldo.
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Per approfondire, vedi Comunit ebraica di Padova.
La Sinagoga di Padova[23], situata nella zona centrale del Ghetto (adiacente all
e piazze) con gli antichi cimiteri ebraici - situati nella contrada Savonarola testimoniano la vivace attivit della comunit giudaica nella citt
Ingresso della Sinagoga di Padova
Palazzi[modifica | modifica wikitesto]
A tutto il 2010, gli stranieri residenti nel comune erano 30.933, ovvero il 14,4
% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi pi consistenti[35]:
Romania Romania, 8.268
Moldavia Moldavia, 4.772
Nigeria Nigeria, 2.094
Marocco Marocco, 1.949
Albania Albania, 1.850
Filippine Filippine, 1.754
Cina Cina, 1.571
Bangladesh Bangladesh, 817
Ucraina Ucraina, 777
Sri Lanka Sri Lanka, 723
Tradizioni, leggende e cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
I "senza"[modifica | modifica wikitesto]
Padova nota per essere la citt dei "senza"[36][37]:
"Santo senza nome", perch Sant'Antonio, di cui tradizionalmente popolare la devoz
ione, comunemente chiamato "il Santo" per antonomasia, con speciale riferimento
alla Basilica omonima;
"Caff senza porte", perch il monumentale Caff Pedrocchi, storico locale cittadino,
sino al 1916, era aperto ventiquattro ore al giorno;
"Prato senza erba", perch il Prato della Valle, spettacolare "piazza", la pi grand
e d'Europa secondo alcuni,[38] era in realt fino alla fine del XVIII secolo, peri
odo in cui assunse la sistemazione attuale grazie ad Andrea Memmo, una superfici
e paludosa[39] dove si svolgeva la famosa "Fiera del Santo", trasformata in Fier
a Campionaria nel 1919.
Le "due gatte"[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Lega di Cambrai e Restaurazione.
Non sono molti, invece, a conoscere la storia delle "due gatte", che pure figura
no tra le pi curiose icone della citt:
la gatta di Sant'Andrea, una statua situata su una colonna nel piccolo sagrato a
ntistante alla relativa chiesa. Il monumento, composto da una scultura in pietra
raffigurante un leone posto su una colonna d'et romana, stato pi volte distrutto,
ricostruito e sostituito con copie, l'ultima delle quali stata abbattuta il 23
settembre 2013 da un mezzo di trasporto in manovra.
il bastione della Gatta[40], in corrispondenza dei Giardini della rotonda (alla
confluenza delle odierne vie Paolo Sarpi e Codalunga), ci riporta all'assedio di
Padova da parte degli imperiali di Massimiliano I d'Asburgo, avvenuto nel 1509.
Gli attaccanti - che si giovavano di una macchina d'assedio denominata gatto, e
rano quasi riusciti a penetrare in quel punto la seconda cinta delle mura tuttor
a visibili, ma furono arrestati dall'ingegno di Citolo da Perugia, capitano di v
entura che min il varco appena in tempo. Per dileggio, i difensori issarono una g
atta su una picca, sfidando i nemici a venirsela a prendere.[41]
La "Gatta" di S. Andrea.
La Gatta dell'omonimo bastione.
La statuetta in prossimit sul B. della Gatta (v. nota di chiusura).
Universa universis patavina libertas[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Storia di Venezia.
il motto dell'Universit degli studi di Padova; in lingua latina significa "La lib
ert di Padova [] totale per tutti".
Ci si riferisce alla libert d'insegnamento, che oggi riteniamo un valore acquisit
o, sia come principio di democrazia liberale, sia come diritto costituzionalment
e garantito. Ma non sempre stato cos, e la patavina libertas in passato era sopra
ttutto dovuta alla politica della Repubblica Serenissima, di cui Padova fece par
te dal 1405 al 1797.
Venezia ha sempre mantenuto una posizione di sostanziale antagonismo nei confron
ti dello Stato della Chiesa, e ci, fra l'altro, si rifletteva anche nell'impedire
un'eccessiva ingerenza delle autorit ecclesiastiche (e dell'Inquisizione) nel la
voro dei professori.
D'altronde, Venezia si avvantaggi spesso del progresso scientifico che derivava d
alla produzione culturale ed accademica patavina: sono documentati storicamente
casi in cui gli apparati di spionaggio della Serenissima si rivolsero ad esperti
dell'Orto botanico di Padova per ottenerne la confezione di veleni a scopo di a
ssassinio politico (il che, del resto, era prassi piuttosto diffusa nella diplom
azia clandestina rinascimentale).
Nel corso dei secoli, l'Universit di Padova diventata una delle principali Univer
sit italiane, e conta attualmente 13 Facolt, oltre 60.000 studenti e 5.000 tra doc
enti e personale tecnico-amministrativo.
Il Canton del Gallo[modifica | modifica wikitesto]
l'incrocio obliquo tra le vie: Roma, San Francesco, Otto febbraio e San Canziano
(praticamente, l'angolo destro, guardando il portone principale del Palazzo del
B).
tradizionalmente considerato il punto pi centrale della citt, e pare si chiami cos
dal nome di una locanda o osteria che ivi sorgeva. Anche se oggi la circolazione
veicolare praticamente abolita in loco, fu proprio al Canton del Gallo che venn
e installata la prima pedana per il "vigile" che doveva disciplinare il traffico
[42].
Il toponimo Stanga[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Ordalia.
A tutti i padovani nota la localit detta "Stanga" (per i non padovani: si tratta
di un ampio spiazzo circolare). Pochi, forse, conoscono l'origine del toponimo.
Pare che nell'Alto Medioevo in questo luogo si tenessero i duelli di campioni e
bravi (due categorie di "spadaccini" mercenari che - in sostituzione degli effet
tivi portatori degli interessi controversi - si affrontavano con armi rudimental
i in una sorta di ordalia o giudizio di Dio, ossia il surrogato, secondo le usan
ze barbariche, del processo come mezzo di appianamento delle liti giudiziarie).
I sanguinosi scontri attiravano folle di curiosi, che dovevano accomodarsi oltre
i paletti (le stanghe, appunto) delimitanti l'agone.
Risulta che il fenomeno fosse disciplinato da una legge locale, in vigore dal 12
36 al 1275. Essa, peraltro, oltre a stabilire i compensi dovuti a campioni o bra
vi, disponeva che questa "professione" fosse appannaggio dei soli padovani, o qu
anto meno di chi risiedesse nelle vicinanze della citt.[43]
In realt diverse citt dell'ex Repubblica Veneta (tra cui la vicina Vicenza) denomi
nano "Stanga" la zona esterna alla loro porta orientale; possibile che stanga st
ia semplicemente per zona posta a oriente (si confronti stangare, lemma lagunare
per girare a sinistra con un'imbarcazione, sanca e stnga, ovvero sinistra rispet
tivamente in veneto ed in romeno).
Enogastronomia[modifica | modifica wikitesto]
Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]
Sebbene sia poco conosciuta, perch troppo spesso trascurata, la tradizione gastro
nomica di Padova lunghissima e ricca di moltissimi piatti, per lo pi prodotti fre
schi della tradizione contadina[44]. Ne citeremo solo alcuni, quelli cio definiti
"tradizionali" del territorio padovano, cos come riportato nel D. Lgs. 30 aprile
1998[45], attenendosi alle definizioni ufficiali del Ministero delle Politiche
Agricole.[46]
I Bigoli[modifica | modifica wikitesto]
I Bigoli, assieme al risotto, sono il primo piatto pi noto del padovano. Il sito
del Comune di Padova[44] definisce in questo modo i "Bgoi" (come vengono detti in
veneto): Pasta alimentare tipo spaghetti freschi di grosse dimensioni prodotti c
on farina, uova, acqua e sale. Nella variante "bigoli mori" o "bigoi neri" si us
a farina integrale o nero di seppia. Ottenuti dall'impasto della farina con uova
, acqua e sale, passati per uno strumento chiamato bigolaro (torchio) che restit
uisce bigoli (spaghetti) di circa 2530 cm di lunghezza e con un diametro non infe
riore ai 2,5 mm; vanno tenuti a riposo su di un tavolo cosparso di farina di mai
s, hanno una durata di 3-4 giorni. I Bigoli sono un prodotto di tradizione contad
ina in uso fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia; infatti, sono
un piatto tipico non solo del Padovano, ma in larga parte di tutto il Veneto. Pa
re che nel 1604 un pastaio di Padova Abbondanza ottenne dal Consiglio della citt il
permesso di tenere brevetto per un macchinario di sua invenzione, una sorta di
torchio per trafilare la pasta, con cui riusc a produrre diversi tipi di pasta lu
nga tra cui dei grossi spaghettoni con cui conquist un gran numero di clienti. Qu
esta pasta lunga dalla superficie ruvida fu poi battezzata bigolo. Ne consegue che
lattrezzo per ottenerli fu chiamato bigolaro[47].
La Gallina Padovana e la sua corte[modifica | modifica wikitesto]
Forse pi conosciuta come animale, che come piatto edibile, la Gallina Padovana, t
ipica razza di pollo conosciuta in tutto il mondo fin dal 1600[48]. La caratteri
stica che pi la distingue il famoso ciuffo, che presenta, a volte in modo molto v
istoso, sulla fronte. Con la Gallina Padovana tutta la produzione avicola base p
er la cucina locale. La cosiddetta "Corte Padovana" riconosciuta dal Ministero c
omprende dalla "sorella", la Gallina di Polverara[49], allOca Padovana (un temp
o di penne grigie e per questo chiamata "Grigia di Padova", ora perlopi bianca)[5
0], allAnatra (con cui si fa il rag, utilizzato per i bigoli), alla Numida Melea
gris, al Cappone, al Galletto Nano(Pepoa[51]), alla Gallina Collo Nudo[52], per
allargarsi ai Piccione Torresano di Torreglia o allancora poco diffuso Tacchino
dei Colli Euganei[53]. Da questa produzione avicola sono nati piatti tipici com
e lOca in onto e il Falso Parsuto, ovvero il prosciutto di petto doca[54]. Alt
ro animale allevato in tutte le campagne venete e diffusissimo nelle tavole pado
vane il Coniglio, che molto apprezzato per il suo arrosto[55]; non dimentichiamo
inoltre un altro piatto tipicamente padovano e in generale presente in Veneto e
Lombardia: Polenta e osei. In Veneto presente la versione salata, ovvero Polent
a, Allodola (piccoli uccellini comuni in tutta la penisola italica e presenti di
conseguenza anche nei boschi dei Colli Euganei e dei Colli Berici) e qualche vo
lta anche Pancetta; a Bergamo invece presente la variante dolce[56].
I prodotti equini[modifica | modifica wikitesto]
I Veneti, che dalle origini hanno abitato Padova, sono sempre stati abili alleva
tori di cavalli e la tradizione del consumo delle carni equine permane come una
delle pi tipiche del territorio. Oltre ai prodotti meglio conosciuti, come ad ese
mpio gli sfilacci di equino[57], sono presenti alcuni prodotti pi tipici come la
bresaola di cavallo, il salame di musso - che in dialetto vuol dire asino -[58],
lo spezzatino, sia di cavallo che di asino, la Straecca[59] o le bistecche e le
costate di cavallo.
I salumi[modifica | modifica wikitesto]
Mentre nei piatti di derivazione veneziana viene usato maggiormente il pesce, ne
i piatti della tradizione pi tipicamente padovana sono le carni, non solo equine
o della corte, a farla da padrone. I salumi infatti rappresentano una grande tra
dizione e bont del padovano; tra di essi spiccano il Prosciutto Veneto Berico-Eug
aneo DOP[60], proveniente dalla Bassa Padovana e dalla Bassa Vicentina, e i prod
otti "nostrani padovani" riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole qua
li "tradizionali" come il salame, la sopressa[61], la luganega e il coeghin - ve
neto per cotechino[62].
lettere ed arti.
Fondata il 25 novembre 1599 su iniziativa del cardinale Federico Baldissera Bart
olomeo Cornaro, lAccademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti, denominata in
izialmente Accademia dei Ricovrati, ha sede presso la Loggia dei Carraresi e si
occupa della promozione delle discipline umanistiche e scientifiche.
Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica[modifica | modifica wi
kitesto]
Il premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, nato nel 2006, ad
opera del comune per ricordare le tradizioni cittadine nella ricerca scientifica
e promuovere la diffusione della cultura tecnico-scientifica. Si avvale di una
doppia giuria: la prima di accademici, scienziati, giornalisti e uomini di cultu
ra (presieduta, nel corso delle otto edizioni, da personalit come Umberto Verone
si, Carlo Rubbia, Margherita Hack, Paolo Rossi, Mario Tozzi, Piergiorgio Odifred
di e Paco Lanciano) che segnala una rosa di cinque testi, la seconda di studenti
provenienti da varie scuole dItalia che scelgono il testo da premiare.
Media[modifica | modifica wikitesto]
Radio[modifica | modifica wikitesto]
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede pi di 40 emittenti radio,[77] t
ra le quali:
Radio Bue (radio dellUniversit di Padova)
Radio Company Dance (sede a Noventa Padovana)
Radio Company Network (sede a Noventa Padovana)
Radio Gamma 5 (sede a Campodarsego)
Radio Genius
Radio Ottanta
Radio Padova
Radio Padova International
Easy Network
Radio Sherwood
Radio Cooperativa
Radio Stereocitt
Stampa[modifica | modifica wikitesto]
Sono due i quotidiani storici che si occupano attualmente della cronaca locale d
ella citt: il Gazzettino e il Mattino di Padova. Dal 12 novembre 2002 viene vendu
to in abbinamento al Corriere della Sera anche il Corriere del Veneto, che ha se
de a Padova e che dedica alla citt due pagine al giorno di cronaca locale, in abb
inamento con la cronaca di Rovigo. Da diverso tempo presente anche Il Padova, qu
otidiano che riassume notizie di attualit e politica patavina e dedica diverse pa
gine anche alla cronaca nazionale ed estera. Sono presenti anche alcuni giornali
a distribuzione gratuita quali Leggo, che ha una sua redazione in citt e ha pagi
ne di cronaca e sport locali, e Metro, City.
Nel passato la citt ha avuto unaltra testata di cronaca locale: LEco di Padova,
nato nel 1977, edito dalla Rizzoli e chiuso nel 1980.
Nella citt e in tutta la diocesi viene anche stampato e diffuso il settimanale di
ocesano La Difesa del popolo.
In citt presente una redazione de Il Sole 24 Ore.
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
A Padova hanno sede oltre venti emittenti televisive, tra le quali:
TV7 Triveneta (Gruppo TV7)
TeleNordest (ex Tele Diffusione Europea) (Selvazzano Dentro)
La 9, La 8, La 9 Italia, La 9 Nazionale, La 9 Nord (Gruppo Romi Osti/Ostitel)
Telenuovo
ntonio.
Arrigo Boito, autore del celebre Mefistofele.
Jhoannes Ciconia, maestro di cappella e canonico della Cattedrale.
Giacomo Facco, violinista e compositore, maestro di musica dei reali di Spagna n
ella prima met del Settecento.
Annibale Padovano, celebre compositore ed organista del Cinquecento
Oreste Ravanello, organista e maestro di cappella presso la Basilica di SantAnt
onio.
Gaetano Valeri, organista e maestro di cappella presso la Cattedrale.
Costanzo Porta, celebre compositore del Cinquecento, fu maestro di cappella alla
Cattedrale e alla Basilica di SantAntonio.
Giuseppe Tartini, violinista e compositore, maestro di concerto alla Basilica di
SantAntonio.
Luigi Bottazzo, organista e compositore, maestro di cappella presso la Cattedral
e.
Stefano Landi, compositore romano fu a servizio del vescovo Marco Cornaro per cu
i compose la raccolta di madrigali data alle stampe nel 1619.
Baldassarre Donato, compositore e maestro di cappella della Cattedrale.
Giulio Cesare Martinengo, compositore e maestro di cappella della Cattedrale.
Giovanni Battista Mosto, allievo di Claudio Merulo e maestro di cappella presso
la Cattedrale.
Giovanni Tebaldini, compositore e maestro di cappella alla Basilica di SantAnto
nio.
Guillaume Dufay, compositore autore della messa per linaugurazione dellaltare
della Basilica di SantAntonio.
Agostino Steffani, vescovo e compositore. Cantore alla Cappella Antoniana. A Pad
ova fu apprezzato da Ferdinando Maria di Baviera.
Pittori e scultori[modifica | modifica wikitesto]
Achille Astolfi, pittore e incisore.
Alberto Biasi, pittore.
Umberto Boccioni, pittore e scultore futurista.
Giovanni Bonazza, capostipite di un importante famiglia di scultori veneti, nato
a Venezia ma trasferitosi con la famiglia a Padova.
Lorenzo Canozi, pittore, intarsiatore e prototipografo padovano.
Paolo De Poli, artista, desiger e pittore.
Donatello, scultore fiorentino, attivo a Padova a met Quattrocento.
Vincenzo Gazzotto, pittore.
Giotto oper a Padova per lunghi anni tanto da farne la Capitale dellAffresco. Ne
lla citt sono infatti conservate le sue maggiori opere. La Cappella degli Scroveg
ni considerata il Capolavoro di Giotto per eccellenza.
Andrea Mantegna, pittore, scultore. Nato a Isola di Carturo a nord di Padova.
Giuseppe Miotello, pittore.
Piero Perin, scultore.
Augusto Sanavio, scultore.
Francesco Squarcione, pittore.
Stefano da Ferrara, pittore ferrarese attivo nella seconda met del Trecento a Pad
ova nella Basilica di SantAntonio.
Ugo Valeri, pittore e illustratore, esponente della Scapigliatura.
Contemporanei[modifica | modifica wikitesto]
Lattuale presidente della Repubblica, cittadino onorario di Padova,[78] Giorgio
Napolitano[79], stato allievo del liceo classico patavino Tito Livio[80][81].
Il matematico padovano Giuseppe Colombo, collaboratore - fra laltro - della NAS
A, onor a sua volta la propria citt. LESA gli ha pure dedicato una missione il cu
i lancio previsto nel 2013, "Bepi Colombo", volta allesplorazione di Mercurio e
considerata di grande rilievo dallente spaziale europeo.
La scultrice Rabarama vive e lavora a Padova dal 1990[82]
Lartista Tobia Rav.
Persone native di Padova[modifica | modifica wikitesto]
Sabino Acquaviva, sociologo, giornalista, scrittore.
Massimo Alberini, giornalista, scrittore
ille.
Angelo Drigo, fisico.
Persone morte a Padova[modifica | modifica wikitesto]
A Padova sono venuti a mancare alcuni "non-padovani" celebri: SantAntonio da Pa
dova, san Leopoldo da Castelnuovo, Vittoria Accorombona, Bruno da Longobucco, Cl
audio Villa, Enrico Berlinguer, Leopoldo Marco Antonio Caldani, Giorgio Perlasca
, Egidio Meneghetti, Luigi Pierobon, Luigi Pulci, Giuseppe Tartini, Gildo Fattor
i, Lorenzo Canozi, Michael Geysmair, Alberto Trabucchi, Vittorio Salvetti, Pino
Massara.
Sportivi[modifica | modifica wikitesto]
Nereo Rocco, El Paron, giocatore e allenatore di calcio triestino, che raggiunse l
a popolarit guidando il Padova Calcio al terzo posto in serie A.
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
Padova da sempre meta di molti visitatori che si recano nella citt del Santo per
i numerosi avvenimenti che si susseguono tutto lanno. Tra i pi rilevanti si anno
verano:
Padova Vintage Festival in settembre presso il centro Culturale San Gaetano
La "Settimana della cultura scientifica e tecnologica", che si svolge da marzo a
d aprile.
La "Maratona di SantAntonio", in aprile. Essa ripercorre negli ultimi 18 chilom
etri la strada che santAntonio morente, a bordo di un carro trainato da buoi, f
ece il 13 giugno 1231, partendo da Camposampiero per arrivare allArcella.
Rievocazione del Transito di SantAntonio
Fiera campionaria, in maggio: la pi grande rassegna intersettoriale del Nord Est,
raggiunta da pi di duecentocinquantamila visitatori. Sono presenti mille esposit
ori raggruppati in cinque settori: arredamento, enogastronomico, turismo, tempo
libero, artigianato.
Rievocazione del Transito di santAntonio, sera del 12 giugno. La rievocazione s
torica in costume vuole celebrare lultimo viaggio di santAntonio: egli infatti
dimorava a Camposampiero quando percep che la sua vita terrena volgeva al termin
e, chiese dunque di essere trasportato verso lamata Padova per esalare lultimo
respiro. Steso su un carretto trainato dai buoi, non riusc per a raggiungere le p
orte della citt e venne ricoverato presso lallora convento francescano di Santa
Maria de Cella (la leggenda vuole che sia stato fondato da san Francesco in per
sona), dove mor (il luogo dove spir il santo si trova oggi allinterno del Santuar
io di SantAntonio dArcella). La rievocazione storica del transito parte da Pia
zza Azzurri dItalia, prosegue lungo via Tiziano Aspetti, viale Arcella e termin
a presso il santuario di SantAntonio dArcella; un concerto di campane di tutte
le chiese di Padova precede la messa.
Festa di SantAntonio, 13 giugno. Dopo una solenne messa celebrata nel mattino d
al vescovo nella basilica, nel pomeriggio segue una seconda messa solenne, celeb
rata dal padre provinciale dei Frati Minori Conventuali, dopo la quale la reliqu
ia del mento del Santo, preceduta dalla statua, portata in processione per le vi
e del centro citt, seguita da una sfilata delle confraternite con i rispettivi go
nfaloni, e dalle autorit. La processione si snoda lungo le principali vie del cen
tro storico secondo il seguente percorso: piazza del Santo, via del Santo, via S
an Francesco, via Roma, via Umberto I, Prato della Valle, via Beato Luca Belludi
, Piazza del Santo. Terminano levento il discorso del Sindaco e la Benedizione
con la reliquia del Dito del Santo.
"Sherwood Festival", in giugno-luglio; Radio Sherwood, una radio indipendente pa
dovana, d vita allo Sherwood Festival, importante evento cittadino della durata d
i un mese. Sul palco si avvicendano importanti gruppi musicali della scena alter
nativa italiana ed internazionale.
nel 2005 e nel 2006 si svolta la Notte bianca in giugno (allinizio dellestate)
e dicembre (in occasione del Natale).
"Padova Pride Village", il "gay village del nord-est", evento aperto a tutti org
anizzato a partire dal 2008 dal circolo Arcigay Tra laltro Padova, nel quale si
le famose Piazze (dei Signori, delle Erbe e della Frutta) ravvivate quotidianam
ente dai tradizionali mercati. Il territorio solcato dal Piovego, navigabile dal
le Porte Contarine fino al casello autostradale di Padova Est. Larea si suddivi
de in cinque zone abitative: zona Portello, zona Ospedali, zona Santo-Prato dell
a Valle, zona Piazza Castello-Riviere, zona Savonarola-Piazza Mazzini-Stazione F
erroviaria. Nel 2005 contava 27.047 residenti, di cui il 14% aveva compiuto i 75
anni, ed il 9,32% era composto da stranieri. La sede del consiglio di quartiere
in piazza Capitaniato.[84]
Quartiere 2 Nord
Chiamato anche Arcella - S. Carlo - Pontevigodarzere, ha una superficie di 6,71
km e racchiude i rioni Arcella, San Bellino, San Carlo e Pontevigodarzere. Il con
fine settentrionale corrisponde in pratica con il tracciato locale del Brenta, a
sud delimitato dalla ferrovia Milano-Venezia, ad est dallasse viario Plebiscit
o-Bigolo-Manca, ad ovest dai binari della Padova-Castelfranco Veneto. Abitanti a
l 2005: 38.118, di cui l11% sopra i 75 anni. Stranieri: 12,03%. La sede del con
siglio di quartiere in via Curzola, alla Ss. Trinit.[85]
Quartiere 3 Est
chiamato anche Brenta-Venezia, Forcellini-Camin ed ha una superficie di 28,02 km.
Comprende i seguenti rioni: Ponte di Brenta, San Lazzaro, Mortise, Torre, Pio X
, Stanga, Forcellini, Terranegra, San Gregorio, Camin, Granze. Confini: nord, co
mune di Cadoneghe; est, comuni di Vigonza e Noventa Padovana; sud, Quartiere 4,
comune di Saonara, Legnaro e Ponte San Nicol; ovest, Quartieri 2, 1 e 4. Vi scorr
ono tre canali: il Piovego, il San Gregorio, lo Scaricatore. In zona Stanga si t
rova la nota via Anelli. Popolazione al 2005: 38.992, di cui 10% sopra i 75 anni
, e 15% al di sotto dei 18. Stranieri 9,23%. La sede del consiglio di quartiere
in via Boccaccio, a Terranegra.[86]
Quartiere 4 Sud-Est
Viene chiamato anche S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo ed ha una supe
rficie di 17,58 km. Comprende i seguenti rioni: Santa Rita, SantOsvaldo, Madonna P
ellegrina, SS. Crocefisso, Citt Giardino, Santa Croce, San Paolo, Guizza, Bassane
llo, Voltabarozzo e Salboro. Popolazione al 2005: 47.300, di cui 11% sopra i 75
anni, 19% oltre i 60. Stranieri 7,17%. La sede del consiglio di quartiere in via
Guasti, alla Guizza.[87]
Quartiere 5 Sud-Ovest
Viene chiamato anche Armistizio-Savonarola ed ha una superficie di 14,05 km. Rion
i: Porta Trento Nord, Porta Trento Sud, San Giuseppe, Sacra Famiglia, Paltana, V
oltabrusegana, Mandria. Abitanti al 2005: 28.428, di cui 13% oltre i 75 anni, 31
% oltre i 60. Stranieri 5,94%. La sede del consiglio di quartiere in piazza Napo
li, alla Sacra Famiglia.[88]
Quartiere 6 Ovest
Il quartiere chiamato anche Brentella-Valsugana ed ha una superficie di 21,88 km.
Comprende i rioni Brusegana, Cave, Chiesanuova, Brentelle, SantIgnazio, Mont, P
onterotto, Sacro Cuore e Altichiero. Confini: nord, comune di Limena; ovest comu
ni di Villafranca Padovana, Rubano, Selvazzano Dentro. Abitanti al 2005: 31.047,
di cui 10% ultrasettantacinquenni, 26% infratrentenni. Stranieri: 7,9%. Data l
estensione, ha due sedi del consiglio di quartiere, una in via Dal Piaz alle Cav
e e una in via Astichello ad Altichiero.[89]
Centro[modifica | modifica wikitesto]
Il Listn a Natale 2007; a sinistra, il B, a destra il Municipio
Il Centro (Quartiere 1 Centro) nellottica dei Padovani si estende grosso modo a
llinterno delle mura cinquecentesche. caratterizzato da molte zone pavimentate
con il tipico ciottolato romano o con i sanpietrini in porfido (come il Liston),
perch corrisponde tendenzialmente allarea pi antica della citt.
Non si identifica con la zona limitata delle Piazze, anche se queste ultime ne c
ostituiscono il cuore economico e culturale.
Via San Fermo, nel tratto pedonalizzato, ospita i negozi per lo shopping pi lussu
oso.
Nella circoscrizione Centro compreso anche il Portello, corrispondente alla part
e orientale del centro, cosiddetto perch nelle vicinanze di Porta Ognissanti (spe
sso chiamata anchessa col nome di Portello) si trovava un porto fluviale sul Pi
ovego. Nella percezione dei Padovani un sottoquartiere a parte, tanto che i suoi
abitanti un tempo avevano diritto ad essere identificati con un nome a s: porteti
, ossia abitanti del Portello. Oggi questa distinzione poco sentita e non ha pi m
olto significato, ma una volta questa zona della citt aveva caratteristiche propr
ie che la distinguevano dalle altre: era in particolare unarea popolare e pover
a. Oggi ospita buona parte degli Istituti Universitari.
Arcella[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Arcella (Padova).
Arcella (Quartiere 2 Nord) la zona nord della citt di Padova. Il suo confine ben
delineato dalla ferrovia Venezia-Milano a Sud e dal fiume Brenta a Nord (compren
dendo il rione di Pontevigodarzere). Nota per essere il luogo della morte di san
tAntonio (levento ricordato dal santuario di SantAntonino) e per essere stata
la periferia agricola di Padova fino alla seconda guerra mondiale, lArcella ha
conosciuto nel dopoguerra un impetuoso sviluppo urbanistico, fino al raggiungim
ento degli attuali 38 000 abitanti. Il metrotram la collega in maniera migliore
con il centro cittadino. Arcella anche il nome del vicariato della diocesi di Pa
dova che comprende le parrocchie di SantAntonio ("SantAntonino"), San Carlo Bo
rromeo, San Gregorio Barbarigo, San Giovanni Battista (Pontevigodarzere), San Lo
renzo da Brindisi, San Bellino, San Filippo Neri, Santissima Trinit, Ges Buon Past
ore, Sacro Cuore, Maternit B.V. Maria (Altichiero).
Pontevigodarzere[modifica | modifica wikitesto]
Pontevigodarzere (Quartiere 2 Nord) situata in corrispondenza dei due ponti che
collegano la zona a nord di Padova con la citt stessa, deve il nome al primo comu
ne limitrofo, Vigodarzere appunto. Inizialmente zona rurale, si velocemente espa
nsa nel periodo della ricostruzione dopo essere stata quasi rasa al suolo dai bo
mbardamenti degli alleati nel tentativo di fermare la ritirata tedesca. Dista ci
rca 3 km dal centro cittadino, una zona in fase di riqualificazione grazie al co
mpletamento della tangenziale nord che permette al traffico di raggiungere la nu
ova strada "del Santo" senza passare per via Pontevigodarzere. Fa parte del quar
tiere 2-Nord che comprende anche Arcella e San Carlo. sede della principale mosc
hea di Padova, che sorge proprio a fianco della parrocchia di S. Giovanni Battis
ta.
Ponte di Brenta[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Ponte di Brenta.
Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) un antico borgo sorto in prossimit della conflu
enza delle vie provenienti rispettivamente da Venezia (oggi Strada statale 11 Pa
dana Superiore) e da Mestre/Treviso (questultima, oggi classificata come Strada
statale 515 Noalese, a sua volta originata dalla fusione della Via Miranese pro
veniente da Mirano/Mestre, un tempo nota, nel Mestrino, come strada "Padovana",
con la Via Noalese proveniente da Noale/Treviso).
Parte del Comune di Padova prima della Prima guerra mondiale, Ponte di Brenta co
nfina con il comune di Vigonza, dal quale separato dal fiume Brenta.
Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo caratterizzato dal
la presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Vil
la Breda con il suo parco, oggi di propriet della Fondazione "Vincenzo Stefano Br
eda", voluta dallomonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi
sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva laccesso fino alla cost
ruzione verso la fine del XIX secolo della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sem
pre del senatore Breda, che con loccasione cre una fermata esattamente in asse c
on il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tr
a laltro intitolati lospizio per anziani e lippodromo di Padova, situati anch
essi nella frazione, lasilo infantile, situato nella piazza principale e la mo
dernissima struttura per persone affette da sclerosi multipla Casa Breda, di rec
ente costruzione, nel quartiere Brentelle.
Il parco della villa ospita una pista per cavalli, primo ippodromo cittadino, e
delle scuderie ottocentesche, retaggio della passione del patrizio per lippica.
Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano lantica chiesa parrocc
hiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. Allinterno, opere d
i Luca Giordano e un pregevole organo dellepoca.
Una piccola localit di Ponte di Brenta Torre, che secondo la storia in epoca medi
evale raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e Alt
ichiero. C chi afferma che SantAntonio sia morto a Torre invece che allArcella
, in quanto questultima allepoca non sarebbe neppure esistita.
Guizza[modifica | modifica wikitesto]
La Guizza (Quartiere 4 Sud-Est) uno dei quartieri pi meridionali della citt, esten
dendosi dalla zona del Bassanello sino al confine settentrionale del comune di A
lbignasego. Quartiere residenziale, con una forte densit abitativa, stato interes
sato dalla costruzione del principali asse del Metrotram cittadino, che ha il ca
polinea in questo quartiere. Rappresenta il principale punto di accesso alla cit
t per il traffico proveniente dalla parte meridionale della provincia. La storia
del quartiere, da quando era una stazione di posta alla sua incorporazione nella
citt, al centro di gran parte della narrativa dello scrittore padovano Piero San
avo.
Madonna Pellegrina[modifica | modifica wikitesto]
La Madonna Pellegrina (Quartiere 4 Sud-Est) una zona anticamente nobile di Padov
a situata tra il Ponte del Bassanello, il Ponte Quattro Martiri e le mura cittad
ine. Gode di efficienti servizi di trasporto tra i quali la il mezzo tramviario,
che passa a sud-est del quartiere, e gli autobus 8, 11, e 24. Il centro della M
adonna Pellegrina Via dAcquapendente, dove hanno sede il santuario che d il nome
alla zona e la caserma del 2 reparto celere della Polizia di Stato.[90] Nel terr
itorio vi sono alcuni spazi verdi, fra questi il lungargine Scaricatore, dove ne
l 1981 furono uccisi i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese in un conflitto
a fuoco con un gruppo di terroristi tra i quali vi erano Francesca Mambro e Val
erio Fioravanti. I militi hanno ricevuto la medaglia doro al valor militare e l
a citt li ricorda con una statua e una manifestazione ufficiale che si tiene ogni
anno il 5 febbraio.
Mandria[modifica | modifica wikitesto]
Villa Molin nel quartiere Mandria
Mandria (Quartiere 5 Sud-Ovest) confina con i comuni di Abano Terme ed Albignase
go, divisa da questultimo dal Canale di Battaglia.
Sorta attorno allantica strada romana Annia che conduceva da Padova ad Adria, o
spita sul proprio territorio Villa Giusti del Giardino, in cui venne firmato il
4 novembre del 1918 larmistizio tra Italia, Impero Austro-Ungarico e Germania c
he poneva fine alla prima guerra mondiale; affacciata sul Canale di Battaglia so
rge invece Villa Molin, progettata dallarchitetto Vincenzo Scamozzi nel 1597 (e
che erroneamente viene collocata spesso a Mandriola, che sorge sullaltra spond
a del Canale di Battaglia).
menti collegandolo con la periferia Nord e Sud, e da una rete di autolinee urban
e e suburbane.
Il servizio interurbano su gomma gestito mediante autocorse delle societ Busitali
a-Sita Nord, Actv, La Marca, CTM e FTV.
Fra il 1883 e il 1954 la citt disponeva di unestesa rete tranviaria urbana e di
diverse tranvie extraurbane:
Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo
Padova-Malcontenta-Fusina/Mestre
Padova-Piove di Sacco
Padova-Bagnoli di Sopra
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
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Per approfondire, vedi Sindaci di Padova e Elezioni comu
nali a Padova.
La sede comunale si trova a Palazzo Moroni, in Via del Municipio, 1.
Il Corpo di Polizia Municipale di Padova lorgano amministrativo che svolge il s
ervizio di Polizia municipale nellambito del Comune di Padova. stato fondato il
21 novembre 1868.
Consolati esteri[modifica | modifica wikitesto]
A tutto il maggio del 2013, erano presenti a Padova i consolati dei seguenti Pae
si:[96]
Albania Albania
Burundi Burundi
Corea del Sud Corea del Sud
Costa dAvorio Costa dAvorio
Croazia Croazia
Mali Mali
Svizzera Svizzera
Ucraina Ucraina
Uruguay Uruguay
Nel 2009 si parlava dellimminente apertura in citt dei consolati di Cina e Roman
ia[97], ma a tutto il maggio del 2013 non sono ancora stati realizzati.
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Padova gemellata con:[98]
Francia Nancy, dal 1964
Germania Friburgo, dal 1967
Stati Uniti Boston, dal 1983
Cina Handan, dal 1988
Romania Iai, dal 1995[99]
Mozambico Beira, dal 1995
Portogallo Coimbra, dal 1998
Italia Cagliari, dal 2002
Croazia Zara, dal 2003
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png
Per approfondire, vedi Categoria:Sport a Padova.
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
Il Calcio Padova la storica compagine calcistica cittadina. La squadra, fondata
nel 1910, ha militato per 16 stagioni in Serie A (di cui 14 tra il 1929 ed il 19
62 e le ultime due tra il 1994 ed il 1996) annoverando tra le sue file giocatori
come Kurt Hamrin e Alessandro Del Piero e allenatori come Nereo Rocco e Bla Gutt
mann. Il miglior risultato raggiunto il terzo posto in Serie A nella stagione 19
57-1958. Memorabile fu anche la Coppa Italia 1966-1967, in cui i biancoscudati g
iunsero alla finale, persa col Milan (1-0), dopo aver sconfitto lInter in semif
inale per 3-2. Negli ultimi anni ha preso importanza il derby tra il Padova e il
Cittadella, laltra squadra della provincia,[100] con cui ha spesso giocato nel
la stessa divisione a partire dalla stagione 1998-1999. Nel campionato 2013-2014
il Padova retrocesso e nellestate dello stesso anno non si iscritto al campion
ato per problemi finanziari, sparendo cos dopo 104 anni.
Attualmente (2014) ci sono due squadre del territorio urbano iscritte al campion
ato di serie D: i Biancoscudati Padova (girone C), attorno a cui si riunisce gra
n parte della tifoseria orfana della squadra storica, e lAtletico San Paolo Pad
ova (girone D); entrambe le compagini disputano le partite interne allo Stadio E
uganeo.
Di buon livello calcistico negli anni dieci e anni venti fu lAssociazione Sport
iva Petrarca Calcio, che nel campionato del 1922 rub ai biancoscudati lo scettro
di regina cittadina. In quella stagione fu eliminato nel girone a tre squadre di
semifinale dalla Novese, che disput poi la finale sconfiggendo la Sampierdarenes
e e laureandosi Campione dItalia. Attualmente il Petrarca gioca in categorie di
lettantistiche.
Attiva negli anni settanta e anni ottanta era la squadra di calcio femminile del
Gamma 3 Padova, che vinse lo scudetto nel 1972 e nel 1973 e una Coppa Italia ne
l 1975. Ora la migliore squadra padovana di calcio femminile lo Zensky-Padova, c
he milita nel campionato di Serie A2.
Rugby[modifica | modifica wikitesto]
Hanno avuto un ruolo importante nella storia dello sport cittadino le locali squ
adre di rugby. Il Petrarca si aggiudicato 12 Scudetti e due Coppe Italia fra il
1970 ed il 2011. Altri cinque Scudetti e quattro Coppe Italia, fra il 1958 ed il
1968, furono vinti dalle Fiamme Oro Padova, che si sciolsero nel 1978 dopo la r
etrocessione in seconda serie.[101] Altre importanti squadre cittadine iscritte
alle serie inferiori sono il CUS Padova (con trascorsi nella massima serie), il
Valsugana, la seconda squadra del Petrarca ed il Roccia Rubano.
Tra i molti rugbisti padovani che hanno vestito la maglia del Petrarca e della n
azionale vi sono Fulvio Lorigiola, Marco Bortolami ed i fratelli Mauro e Mirco B
ergamasco. Il pi prestigioso giocatore nella storia del Petrarca stato litalo-au
straliano David Campese, che fu a Padova tra il 1984 ed il 1988. Trionf nella Cop
pa del Mondo di rugby 1991 con lAustralia, siglando nella manifestazione il mag
gior numero di mete e venendo eletto miglior giocatore del torneo.[102]
Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]
Nella stagione sportiva 2005-2006, Padova era lunica a essere rappresentata nel
massimo campionato, quello di A1, nel volley maschile e femminile, rispettivame
nte con il Sempre Volley ed il Volley Club Padova. Nella squadra femminile gioca
vano elementi di primo piano, tra cui le tre campionesse del mondo nel 2002 Manu
ela Leggeri, Darina Mifkova e Rachele Sangiuliano, la tedesca Hanka Pachale, la
serba Jelena Nikoli e la ceca Katerina Buckova. Nel luglio 2007 il Volley Club ha
rinunciato al diritto di disputare il campionato di A1[103] ed sceso nelle seri
e inferiori. Nel palmars della squadra maschile, che nel 2009 ha preso il nome di
Pallavolo Padova, spicca la conquista della Coppa CEV nel 1994.
Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]
Il Gruppo Petrarca Basket disput il massimo campionato nazionale maschile tra la
fine degli anni cinquanta e l'inizio dei settanta, classificandosi terza nella s
tagione 1965-1966. La Virtus Padova ha militato in Serie A2 nella stagione 19931994. Attualmente tutte le locali compagini di basket disputano campionati minor
i. Vi sono in citt anche 2 squadre di pallacanestro in carrozzina, il Millennium
Basket e il CUS Padova.
Scherma[modifica | modifica wikitesto]
^ Dati pubblicati nel libretto Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire
una citt che allarga i suoi confini verdi (maggio 2007, edito dal Comune di Padov
a).
^ Fonte: pubblicazione Naturalmente Padova, distribuita alla cittadinanza dal Co
mune di Padova.
^ Dati Confedilizia. URL consultato il 15-02-2008.
^ Petrarca, Cogliani, Mancini, Spinelli, Archivio Climatico ENEA.
^ Nevosit 1961-2010
^ Nevosit 1921-'60
^ Infrastruttura dei dati territoriali del Veneto.
^ Comune di Padova, Annuario Statistico Comunale.
^ Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta civilt villanoviana.
^ Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono Stendhal per a
ver sostenuto che il caff Pedrocchi (era) il migliore d'Italia, e Oscar Wilde per
il suo dramma intitolato La duchessa di Padova (1883 circa).
^ Quest'ultimo anche riprodotto in una statua di Prato della Valle.
^ Scheda "Padova ebraica" su Turismo Padova (pubblicazione della Provincia PD)
^ Citt porticata www.skyscrapercity.com
^ (EN) I portici di Bologna sul sito dell'Unesco
^ PadovaCultura -Musei Civici
^ Tutti gli enti culturali del circuito "Musei civici" sorgono nel comprensorio
Scrovegni-Eremitani-Arena romana
^ Sito ufficiale Museo delle acque; ospitato nell'ex chiesetta settecentesca di
Sant'Eufemia, antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest)
^ Sito del tempio-museo dell'internato ignoto
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ a b ISTAT. URL consultato il 7-06-2010. sito ufficiale dell'Istituto Nazionale
di Statistica
^ ISTAT. URL consultato il 7-06-2010. Database dell'Istituto Nazionale di Statis
tica
^ http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 Pagina del sito uffi
ciale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunit metropolitana di Padov
a
^ Daniele Mont D'Arpizio, Il colore dei fratelli. Quarant'anni di immigrazione,
Difesa del popolo, Padova 2009.
^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per
sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 26 novembre 2012.
^ Sito del turismo di Padova - Brochure sul Caff Pedrocchi
^ Esistono poi altri "senza" (probabilmente di origine goliardica-universitaria)
che per non sono ben conosciuti nella cultura degli abitanti padovani:
"Capitello senza colonna", in riferimento al capitello che si trova sotto l'ango
lo del Salone verso Via Fiume, attaccato alla volta ma senza la sottostante colo
nna;
"Cavallo senza cavaliere", in riferimento al monumento di Donatello al condottie
ro Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, e che conservato nel Palazzo della rag
ione;
"Chiesa senza facciata", perch la Basilica di Santa Giustina in Padova, progettat
a con la facciata in marmo, ne rimasta priva, con soli mattoni a vista;
"Bo senza stalla" o "Bo senza corna": si tratta del Palazzo centrale dell'Univer
sit, chiamato il "Bo" (che in dialetto significa "bue") perch sorge sull'area dove
anticamente esisteva un'osteria con l'insegna del Bucranio (il cranio del bue),
frequentata non solo da commercianti di bestiame, ma poi anche dai primi studen
ti e professori universitari;
"Gatta senza coda", con riferimento al condottiero Erasmo da Narni, detto il Gat
tamelata, il cui monumento equestre, opera di Donatello, sorge sulla Piazza del
Santo;
"Cavour senza occhiali": il monumento bronzeo a Camillo Benso Conte di Cavour, c
he sorge sull'omonima piazza centrale, il cui viso (contrariamente alla ben nota
iconografia) privo dei caratteristici occhiali. Ci perch il viso stesso stato ric
avato dal calco della maschera funebre di Cavour, con la sola correzione degli o
cchi da parte dello scultore (l'informazione stata fornita dal compianto scultor
e padovano Luigi Strazzabosco, possessore del calco funebre suddetto);
"Orologio senza catena": si riferisce all'orologio costruito da Jacopo Dondi nel
1344 che non ha le solite lancette ed una catena con degli ingranaggi ma dei cu
bi che ruotano a mostrare data e ora.
^ Lionello Puppi, Giuseppe Toffanin jr. Guida di Padova. Arte e storia tra vie e
piazze. Trieste, 1983. p. 163.
^ Prato della Valle - Comune di Padova
^ Passa quasi inosservata un'altra statuetta, sommariamente riproducente una gat
ta seduta in posa antropomorfica, con un "topo" tra le grinfie. Il piccolo manuf
atto posto a pochi metri dalla "gatta principale".
^ Giuseppe Toffanin jr., Le strade di Padova, cit., voce "Citolo da Perugia", pa
g. 127, ove ricordata la lunga canzone dileggiatoria che iniziava cos:
Su, su, su, chi vol la gatta,
venga innanti del bastione,
dove in cima de un lanzone
la vedrete star legata,
su, su, su, chi vol la gatta?
e cos via per una buona dozzina di strofe.
^ Toffanin, Le strade di Padova cit., pag. 205
^ Alessandro Baldan, "Studio storico ambientale artistico", cit., pagg. 167-169
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^ Ricetta coniglio arrosto - Cucchiaio d'Argento
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^ Sfilacci di equino - prodottitipici.com
^ I percorsi enogastronomici nelle regioni italiane
^ Carne di cavallo: La Straecca
^ Consorzio Prosciutto Veneto - Berico Euganeo
^ Sopressa nostrana padovana - prodottitipici.com
^ Coeghin nostrano padovano - prodottitipici.com
^ Torta Pazientina-Prodotti Tipici-VENETO
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^ Si dice che un tempo fosse il premio del malato uscito dalla lunga convalescen
za. Nel 2000 in Prato della Valle stata preparata la pazientina pi grande del mon
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^ In realt, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poi
ch traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di canonico, affidatagli
da un suo zio vescovo di Frombork, nella Warmia.
^ Strano a dirsi, ma a Padova Copernico studi medicina (tra il 1500 ed il 1503),
peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli imped di essere considerato un
medico di successo, oltre che un professionista del diritto amministrativo in r
elazione all'incarico di canonico gi rammentato.
^ A Padova Galileo perfezion il cannocchiale, con cui, dalla sua casa in Padova,
avrebbe successivamente scoperto i 4 satelliti di Giove.
^ Per un elenco delle emittenti e relative frequenze nella zona di Padova, si co
nsulti questa pagina.
^ POLEMICA GALAN-COMUNE PADOVA SU CITTADINANZA A NAPOLITANO (Agi.it)
^ La notizia stata riferita dal Quotidiano "Il Padova", gruppo "E polis", in occ
asione di una visita presidenziale alla citt, ed stata pure confermata da un succ
essivo articolo su Il Mattino di Padova in data 24 settembre 2007, con la precis
azione che il fatto si sarebbe verificato "durante il periodo bellico".
^ Pagina web da "hermescuole.it"
^ Articolo de La Repubblica
^ A casa dell'artista: Rabarama
^ Peraltro pronipote di Tiziano Vecellio
^ Sede del quartiere 1 Centro, sito comunale
^ Sede del quartiere 2 Nord, sito comunale
^ Sede del quartiere 3 Est, sito comunale
^ Sede del quartiere 4 Sud-Est, sito comunale
^ Sede del quartiere 5 Sud-Ovest, sito comunale
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^ Il 2 Reparto Celere di Padova, polizianellastoria.it
^ Zona Industriale Padova
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^ Il mercato di Prato della Valle si svolge solo al sabato
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gioc nello Stadio Euganeo e mut il nome in Cittadella Padova
^ Le Fiamme Oro Rugby, scioltesi nel 1978, sarebbero state ricostituite a Milano
nel 1985, per poi trasferirsi nel 1987 a Roma, dove hanno sede tuttora.
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
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()
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