Un po di storia
Per comprendere lorigine e le necessit che hanno portato
alla costruzione dei canali a Modena bisogna tornare
Modena medievale
Dal VII secolo in avanti il territorio modenese fu sconvolto
da terribili alluvioni, che costrinsero gli abitanti allesodo
dalla citt. Venne fondata, sulla via Emilia, Cittanova, un
nuovo centro fortificato in cui emigrarono numerose
famiglie. Successivamente, per iniziativa dei vescovi di
Modena, col contributo dei monaci benedettini di Nonantola
e di San Pietro, si diede una sistemazione definitiva alla
rete idraulica, che assunse laspetto di un ventaglio
dicanali. Quelli derivati dai fiumi Secchia e Panaro erano
detti delle acque torbide o cavedali; quelli che nascevano
dalle polle sorgive erano detti delle acque chiare o
fontanazzi. Tutti confluivano in un punto a nord della citt,
in un bacino collettore, chiamato la Casa delle acque, che
alimentava il fossato perimetrale di difesa del Castello
Estense e dal quale usciva il Naviglio, il canale delle Navi,
punto di partenza per la Bassa, Ferrara, Venezia, lOriente.
"Altra primaria funzione di queste acque fu la fornitura
dellenergia motrice agli opifici del tempo, ai mulini, alle
fucine, alle segherie, ai folli, ai torni, alle cartiere, ai filatoi
di seta, ai frantoi di noci, alle concerie di pellami, ai pistrini
per polveri da sparo. I beccai vi cavavano acque per ripulire
le botteghe; le donne vi facevano il bucato; i bambini il
bagno; cavalli, asini e buoi vi si abbeveravano, spesso i
rifiuti vi venivano smaltiti e allora diventavano fogne a cielo
aperto". Canali, pozzi e fontane erano soggetti alla stessa
sorte.
Modena rinascimentale
Da Silingardi e Barbieri (due autori) apprendiamo che "Nel
secolo XVI i canali cittadini erano ancora scoperti, erano
fiancheggiati da muretti, talvolta da filari di pioppi,
sormontati da ponti ognuno col proprio nome...; in questo
secolo per ragioni di igiene pubblica ed anche di estetica
urbanistica si inizi la copertura dei canali e la loro
trasformazione in strade; i canali vengono voltati si legge
a pi riprese nelle cronache cittadine; i lavori durarono a
lungo".
Modena capitale
Il Seicento vede la conclusione dei lavori di "voltatura" del
Canalgrande, ormai noto come il canale di S. Pietro, e del
canal Chiaro, entrambi probabilmente scavati nellultimo
decennio del IX secolo, durante i lavori, promossi dal
vescovo feudatario Leodoino, per la ricostruzione della citt
e la sistemazione idraulica del territorio circostante. Il
Canalgrande, che appartiene alla categoria delle acque
torbide, in quanto arriva dal Panaro, nel suo tratto rettilineo
divenne una delle pi belle strade della citt. Il canal
Chiaro, che nasce dai cosiddetti "Funtanzz", localit non
lontana dalla chiesa di S. Faustino, dopo che fu coperto, per
evitare i miasmi malsani, e soprattutto le disastrose
tracimazioni delle acque fetide, divent una lunga strada
sinuosa, fiancheggiata da edifici importanti. Modena, con il
duca Cesare dEste, da citt dallaspetto medioevale si
stava trasformando in un moderno centro abitato.
Modena sovrana
Sappiamo che il canale Cerca, coperto in altri tratti da pi
di duecento anni, venne "voltato" e coperto nel tratto
davanti alla chiesa di San Domenico nel 1725. La decisione
I canali principali
CERCA: E il Canale di Formigine che presso la citt prende
il nome di Cerca seguiva la Contrada SantAgostino poi
passava dalla omonima strada, quindi sotto la contrada San
Rocco fino alla Piazza San Domenico, qui non solo era
scoperta ma non aveva nemmeno un parapetto, si univa al
Sorra per entrare poi nella casa delle acque con gli altri
Andrs Massari.