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IL PONTE VASSALLO

Fiume Stura 2005

Un ponticello in legno attraversava lo Stura per Confreria e Caraglio...


da: Gente di Cuneo di Carlo Marro

PONTE PEDONALE CICLABILE IN CUNEO TRA BASSE SANTANNA E BASSE STURA

Percorsi di una vita

Progettazione diga in terra fiume Pinis, Peloponneso; Progettazione trivellazioni grande diametro (Tohad, Centro Africa); Studi per appalti Galleria S. Bernardo (Aosta), acquedotto del Lese (Cosenza), gallerie ferroviarie (Trieste); Autostrada del Sole, Lotto XIII, Cassino; dal 1961 Dirigente di Sezione presso Ufficio Tecnico Provincia di Cuneo: Progettista e direttore lavori di un centinaio di varianti stradali di nuova costruzione tra cui ponte sul Tanaro a Neive; Studio per il traforo Mercantour - Ciriegia; dal 1967 Direttore Sezione Progettazione e Lavori Straordinari, presso la Provincia di Cuneo: Progettazione superstrada Cuneo - Asti (esecutivi dei tronchi di Alba 11 km, Fossano 10 km, Cuneo - Borgo - Robilante 12 km); Realizzazione ponte strallato di Alba e sopraelevata, tronco Alba - Gallo dAlba; Progettazione ponte di Pollenzo; dal 1991 Pensionamento. Collabora con ANAS e Provincia di Cuneo per: Progetto Galleria di Tenda; Progetto variante di Mont dAlba; Progetto preliminare variante di Cuneo. Collabora con SATAP - SELPRO, sempre a titolo gratuito, per mantenere il diritto di progettare, senza imposizione di scelte strutturali dallalto; dal 2000 Progetto ponte pedonale di Cuneo; muore a Cuneo il 3 maggio 2003

Ing. Giuseppe Vassallo

GRANDE INGEGNO AL SERVIZIO DELLA COMUNIT Con grande soddisfazione e orgoglio possiamo festeggiare linaugurazione del nuovo ponte di Basse Stura, dedicandolo con immensa gratitudine allindimenticabile ingegner Giuseppe Vassallo. Levento alluvionale del 10 - 14 giugno 2000 aveva causato il crollo del ponte pedonale e ciclabile e da subito, grazie anche alla sensibilit di tanti cittadini e primariamente dei residenti e dei comitati di quartiere interessati, lAmministrazione aveva dato per scontata l'intenzione di ripristinare lattraversamento, che costituisce il collegamento pi diretto ed alternativo dallAltopiano con le frazioni dellOltre Stura. Dalle buone intenzioni, si trattava di passare ai fatti: la ricostruzione di un manufatto simile a quello precedente avrebbe richiesto una spesa di circa 800 milioni di lire, ma ragioni idrogeologiche, di protezione civile, tecniche e normative ci hanno indotti ad ipotizzare e progettare unopera moderna, senza pile in alveo, con un impalcato pi lungo, pi solido e situato a quota maggiore rispetto al piano di scorrimento del fiume.

(comunque molto inferiore rispetto ad opere simili). Di conseguenza, con determinazione ed impegno mettemmo in campo le iniziative necessarie per ricercare nuove possibilit di finanziamento: a seguito della presentazione di una precisa documentazione predisposta dall'Ufficio Comunale di Protezione Civile, delle assidue sollecitazioni dellAmministrazione e per la sensibilit dei Responsabili dell'Autorit idraulica, in breve tempo si crearono le condizioni per rispondere positivamente alle necessit evidenziate. Il 17 luglio 2001 la Regione stanzi a favore del Comune di Cuneo una parte del finanziamento; il 21 agosto 2001 la Giunta Comunale approv l'integrazione necessaria con fondi propri. Sempre con il determinante contributo dell'ing. Giuseppe Vassallo, venne approvato il progetto preliminare il 5 marzo 2002, con tempestivit vennero redatte le successive fasi di progettazione e, ottenuti i pareri favorevoli della competente Conferenza dei Servizi, si giunse al progetto esecutivo con una previsione di spesa complessiva pari a 952.862,50 Euro. Il resto storia recente, rappresentata dal prolungato impegno e dalla professionalit dello staff dellUfficio Tecnico Comunale, composto dall'ing. Monaco, dall'ing. Martinetto, dal geom. Beccaria e dagli altri collaboratori, e delle Imprese costruttrici, a cui vanno i nostri ringraziamenti.

Nato ad Imperia il 3 ottobre 1926; 1952 Laurea al Politecnico di Torino in Ingegneria Civile Trasporti; 1952 Dipendente presso Studio di Ingegneria di Torino; dal 1952 al 1957 Direttore Tecnico presso impresa Mario Rubatto, Torino: Autostrada A10 Ge-Sv lotti Arenzano e Varazze; Canale di Bonifica (Latina) lotto Fondi dei Lavori; S.S.10 Galleria Pino Torinese, lavori demolizione e ridimensionamento; Galleria serbatoio idrico Nostra Signora del Monte, Genova; Calcolo e progetto di ponti per appalti concorso, calcoli di verifica gallerie, complesse centinature per ponti autostradali; dal 1957 al 1961 Direttore Tecnico presso Impresa S.A.C.O.P., Roma: Autostrada A6 To-Sv lotto X, valico Montezemolo (3 gallerie, 4 viadotti, oltre a ponti e opere minori); Diga in terra fiume Fortore ad Occhitto (Foggia), massima opera in terra in Italia;

Una storia fatta dagli uomini e dalle loro imprese...

In base alle suddette considerazioni e con la preziosissima collaborazione a titolo gratuito del compianto ing. Giuseppe Vassallo, venne quindi approntato uno studio di concezione davanguardia. La soluzione individuata nello studio di fattibilit venne presentata alla Commissione Consiliare competente che si espresse favorevolmente. Le uniche perplessit emerse erano sul costo, che era stato stimato in circa 1.600.000.000 di lire

LAssessore allAmbiente e Territorio Elio Allario

Il Sindaco Alberto Valmaggia

cadere e ricominciare ancora pi forti di prima con una nuova lezione

dacqua, lo ricordiamo nuovamente in questa sede, ha trovato e continua a trovare sintesi in una metafora ben nota: un Gesso uomo, talvolta adulto, talvolta pi giovane; uno Stura donna (la Stura, al femminile, si sente sovente pronunciare), sempre giovane e avvenente. significativo che Cuneo volle seguitare a rappresentarsi con la medesima allegoria anche alle Esposizioni Agrarie Riunite del 1905, centanni fa esatti, affidando al geniale scultore Alloati la realizzazione di un prototipo di fontana con i due fiumi personificati seduti su un cuneo e uniti altres da un velo, sospeso ad arco quasi liquido, che li sovrastava. I due fiumi per la citt sono stati soprattutto risorsa fin dalla sua fondazione, tanto per uso delli uomini e delli animali, quanto per adaquar i pratti e per mollini et altri artifizj daque comodissimi. Cos scriveva, qui nella traduzione seicentesca di Della Chiesa, il nostro quattrocentesco cronista Rebaccini. La gente cuneese infatti, nel corso del tempo, scesa ai fiumi per ogni sorta di attivit, non ultima lozio e il piacere. Ma sono stati anche e soprattutto confine e difesa. Ci ricorda Mario Cordero che da ci la citt fortificata ne traeva beneficio. Attorno ai fiumi si affaccendavano invano gli eserciti assedianti. E insieme alle possenti mura quelle acque allora spesso insidiose e irrequiete hanno difeso la citt, contribuendo al mito della sua invincibilit. La gran parte della cartografia storica di cui disponiamo, che spesso cartografia di guerra, cartografia militare, enfatizza graficamente la presenza dei fiumi, traducendone il segno nel paesaggio con assoluta evidenza. Cuneo davvero, nella sua storia di assedi, la citt dei due fiumi. Continua Cordero affermando, non a torto, che i fiumi segnano il confine della citt. Di l dai fiumi vuol dire un altro mondo, qualcosa che non pi citt: non a caso abbiamo finito per dimenticare quelle campagne, come se fossero appunto unaltra

cosa. Con tutto questo, Cuneo non mai stata una citt di fiume. Troppo in alto, troppo lontana dallacqua. Laltipiano ha mai patito inondazioni o la violenza corrosiva dellelemento. Sicuramente stata, e continua ad esserlo, una citt di pianche, di pedancole, di ponti. Una insolita allegoria, inventata ad olio dal pittore Italo Cremona negli anni Trenta del secolo scorso per la Casa della Federazione Provinciale Sindacati Fascisti Agricoltori, racconta una Cuneo (personificata forse da una donna, in primo piano, semisdraiata, sulla riva dello Stura tra prodotti tipici della nostra terra e cavalli) pressoch fatta di ponti. Ponti di legno o di pietra e/o di cemento, sempre pi alti per comodit, hanno dunque caratterizzato, nel bene e nel male, questo antico borgo. Lo hanno ancorato, come nave, alla terraferma e lo hanno aiutato a superare, senza diffidenza, i naturali confini e le naturali difese evocate. Le piene dei due fiumi - non sempre serenamente calmi come li hanno talvolta obbligatoriamente descritti disegnatori daltri tempi - ne hanno distrutti a centinaia. La gente, ovviamente, ha continuato a ricostruirli, anche e banalmente, per non andare dritti, unicamente in Francia. Livio Mano Museo Civico di Cuneo

CUNEO DEI FIUMI, CUNEO DEI PONTI Come si sa, laltipiano su cui nata e cresciuta la citt di Cuneo lultima propaggine di un tratto di alta pianura pedemontana profondamente scavata, nel corso dei millenni, dal fiume Stura di Demonte e dal torrente Gesso. I due corsi dacqua, incontrandosi poco pi a valle, hanno dato al pizzo la caratteristica forma da

cui sembra prendere il nome. Nel mondo, luoghi come questi sono assai rari e da molti considerati magici e misteriosi. Il toponimo stesso , per certi versi, ancora un mistero. Forse non nella geometria, ma nella voce fiume che va ricercata la sua primitiva origine. Comunque sia, cuneo/Cuneo figlio e figlia di fiumi. La riconoscenza verso questi genitori di terra e

Ponti... questo antico borgo... ancorato, come nave, alla terraferma

IL FENOMENO DELLE PIENE Gli studiosi ed esperti della materia ritengono che il fenomeno delle piene, forse pi frequenti in questi ultimi anni, sia dovuto a vari fattori, quali il mutamento del clima, labbandono delle montagne, ecc. Nel passato, le citt avevano minori superfici asfaltate; i contadini, coltivando i terreni agricoli, costruivano per la difesa del proprio fondo i canali di protezione e di regimazione delle acque piovane ed aravano i campi: lacqua raggiungeva il ruscello ed il fiume in tempi pi lunghi. Quanto sopra descritto giustifica il fatto che oggi, in una medesima sezione di un corso dacqua, si verificano le piene anche con precipitazioni di minore durata. Il progettista di un ponte non pu porre alcun rimedio a questa situazione, deve per conoscere il fenomeno ed adeguare la propria opera alle regole del fiume. LA LEGGE DEL FIUME Un ponticello in legno attraversava lo Stura per Confreria e Caraglio... (da: Gente di Cuneo di Carlo Marro) Le seppur modeste alluvioni dellultimo decennio ci hanno fatto comprendere quanto si impotenti, quando le opere realizzate non rispettano le regole ferree della natura. Se non si costruiscono strutture compatibili con il corso dacqua, durante le piene ogni tentativo di intervento risulta inutile: dalle alluvioni per essenziale trarre tutti gli insegnamenti, osservare la dinamica della corrente, cercare di comprendere gli errori fatti e ideare il progetto mettendo a frutto lesperienza maturata. Nel caso specifico la portata teorica (tempo di ritorno di 200 anni) del fiume Stura stata calcolata in oltre 800 m3/s e la velocit della corrente, a causa della tipologia del terreno e della pendenza dell1,10%, supera anche i 5 m/s Lenergia che esprime tale che ogni struttura posta allinterno dellalveo

diventa un ostacolo destinato negli anni a capitolare, riducendo enormemente la sicurezza e la durata dellopera. Basta pensare a quante e quali strutture, in tale zona, sono state nel corso degli anni costruite e, crollate, ricostruite: i primi attraversamenti risalgono al periodo medioevale, successivamente si parla di un ponte in pietra la cui fondazione emergeva dallacqua fino a pochi anni addietro; allinizio del 900 i residenti raccontano dellesistenza di un ponte di legno che la gente del luogo aveva costruito e che gestiva riscuotendo un pedaggio necessario a sostenere le spese di manutenzione e di ricostruzione; nellimmediato dopoguerra fu allestito un ponte militare per sostituire temporaneamente il viadotto Soleri, gravemente danneggiato dallesercito tedesco; nei primi anni 60 il Comune realizz una nuova passerella con struttura in cemento armato, fondata su pali in calcestruzzo, crollata sotto la furia delle acque nellalluvione del giugno 2000. Forte degli insegnamenti tratti da queste ed altre esperienze simili, alcune vissute anche in prima persona, lamico Giuseppe Vassallo ci ha guidati nella costruzione del ponte. Ponte che, con la sua campata centrale di 90 metri, oltre ad inserirsi perfettamente nellambiente naturale, offre tutte le garanzie per superare senza difficolt le piene negli anni a venire.

Luciano Monaco Dirigente Settore Gestione del Territorio - Comune di Cuneo

... dalle alluvioni essenziale trarre tutti gli insegnamenti...

1/2/3/4 Alluvione fine anni 50 5/6 Alluvione giugno 2000

Passione ed esperienza dedicate alla sua citt


L IDEA DI VASSALLO Dopo la piena del giugno 2000 si contavano i danni, e non era sicuro che si trovassero le risorse per ricostruire la passerella crollata. stato determinante lincontro delling. Vassallo con ling. Monaco per la realizzazione di questo ponte: Sono in pensione, ora, e posso studiare un progetto per la mia Citt. Subito lacquisizione dei dati: il rilievo topografico e i calcoli idraulici. Poi lidea di Giuseppe Vassallo, che con la sua grande esperienza riesce a conciliare tutte le priorit: - il problema idraulico: per lasciare al fiume il suo spazio ed evitare costi di manutenzione delle fondazioni occorreva rimanere fuori dallalveo con le pile, il che impone una luce di circa 100 m; - la resistenza: viene utilizzato lacciaio, materiale prediletto da Vassallo, che a parit di luce permette dimensioni di impalcato molto minori rispetto al calcestruzzo; - leconomicit: viene perseguita in tutti gli elementi, dalle fondazioni profonde (2 pali diam. 1.20 m per ogni pila e un palo per le spalle, di lunghezza 15 m), allutilizzo della lastra ortotropa, che costituisce il camminamento, a sbalzo verso valle,

Sezione trasversale del ponte e dettagli costruttivi Disegno originale Ing. Giuseppe Vassallo

Armonia della sintesi


e contribuisce alla resistenza e rigidezza globale della struttura; - limpatto ambientale: la scelta della struttura ad arco dettata dallambiente circostante, dalla presenza degli antichi borghi di Basse Stura e Basse S. Anna con i filatoi, il ponte Soleri, e pi a valle il ponte vecchio - entrambi con campate ad arco - e dalla particolarit del ponte di poter essere visto dallalto dellAltipiano. Gi in agosto 2000 pronto il primo progetto, con una campata di 100 m a due archi convergenti; poi, riducendo la luce a 90 m, nuovi studi e lideazione dellarco singolo, con impalcato asimmetrico, per ridurre il costo e riuscire a finanziare lopera. una soluzione innovativa, di elevato livello tecnico, che implica notevoli complessit di calcolo e richiede precisione nella realizzazione. Su tali luci, per una struttura leggera come un ponte pedonale, si ritrovano le problematiche dinamiche dei grandi ponti stradali, dovute alle vibrazioni indotte dai carichi, dal vento e dal sisma. Il rigoroso dimensionamento strutturale e una continua ottimizzazione dei dettagli costruttivi - il dialogo con la struttura come diceva lingegner Vassallo - effettuati con lesperienza accumulata nella progettazione e realizzazione di numerose gallerie, di dighe, di ponti hanno permesso di portare a compimento lopera con singolare economicit. Durante lesecuzione dei lavori vi sono state riunioni con le Imprese costruttrici per valutare modifiche alle scelte progettuali, al fine di utilizzare tecnologie pi semplici, ma si ritornati alle soluzioni originali, essendo queste di maggiore

Prospetto e dettagli costruttivi Disegno originale Ing. Giuseppe Vassallo

efficienza strutturale e di minor costo per lAmministrazione. Grazie a una vita dedicata alla passione per lingegneria, condivisa in tanti anni con la moglie Marisa, ora stato ripristinato un antico attraversamento, con una struttura degna di riguardo internazionale, concepita e progettata da un grande uomo, Giuseppe Vassallo. Walter Martinetto - Direttore Lavori Settore Gestione Territorio - Comune di Cuneo

COMPOSIZIONE DELLA STRUTTURA Lunghezza totale di 124,80 m, larghezza della carreggiata pari a 2.80 m - una campata centrale: luce teorica pari a 90.00 m - due campate laterali: luce teorica pari a 15.40 m. CAMPATE LATERALI Travi ad altezza variabile in semplice appoggio costituite da travi longitudinali metalliche e soletta in c.a. resi collaboranti mediante pioli tipo Nelson 16 di altezza 150 mm. Larghezza fuori tutto 4020 mm. CAMPATA CENTRALE Struttura ad arco parabolico a via inferiore a spinta eliminata (corda arco 90000 mm e freccia 12800 mm). Larghezza fuori tutto impalcato 7402 mm. Arco: cassone rettangolare di dimensioni esterne BxH 1732 mm e 1300 mm. Trave catena: composta da tre macro-elementi strutturali: cellula di monte, cassone centrale in asse allarco e cellula di valle (lastra ortotropa). Pendini costituiti da barre a sezione circolare piena 80 acciaio di classe 8.8 (CNR 10011/97). ANALISI CONDOTTE Modellazione matematica ad elementi finiti per analisi statiche e dinamiche: - Analisi di stabilit globale del tipo P - Delta eseguita considerando le combinazioni delle condizioni di carico elementari maggiormente penalizzanti. - Analisi dinamica atta ad individuare i modi di vibrare propri della struttura in esame al fine di verificare il livello di confort della struttura al passaggio dei pedoni.

- Analisi statica lineare eseguita considerando tutte le condizioni di carico elementari e le loro combinazioni previste dalla normativa vigente. Lanalisi di stabilit globale del tipo P - Delta e lanalisi statica lineare sono state condotte utilizzando il codice di calcolo SAP2000 Plus ver. 7.40, prodotto dalla Computers and Structures Inc. con sede al n 1995 di University Ave., 94704 Berkeley California. La passerella stata dimensionata per portare, oltre ai carichi permanenti propri e portati, la neve il vento e gli effetti delle variazioni termiche, un carico accidentale (folla) di 400 kg/m2 e in alternativa un carico mobile di 12000 kg. Labbassamento teorico massimo della passerella pari a 67.13 mm. Lanalisi dinamica stata effettuata mediante il pre/postprocessore ModeSt ver. 6.1 m utilizzando, per lanalisi modale, il solutore Xfinest ver. 7.0. La messa a punto del modello matematico ha richiesto lutilizzo di 5844 nodi, 342 aste e 6252 elementi piastra. Per la verifica della struttura dal punto di vista dinamico il criterio adottato quello dellaccordo di frequenza (confronto delle frequenze proprie della struttura con la frequenza della forza eccitatrice che, nel caso delle passerelle pedonali, il passo umano). I valori delle frequenze fondamentali del ponte, individuate mediante lanalisi dinamica, sono pari a 1.4138 Hz quella verticale (II modo di vibrare) e pari rispettivamente a 1.3324 Hz e 1.6059 Hz quelle orizzontali (I e III modo di vibrare). La passerella viene considerata adeguata dal punto di vista del confort poich le frequenze dei modi di vibrare principali sono distanti dallintervallo delle frequenze critiche del passo dei pedoni compreso tra 1.6 e 2.4 Hz per le frequenze verticali e tra 0.8 e 1.2 Hz per quelle orizzontali. Rosario Bray - Lucca Calcolatore delle strutture e direttore lavori opere strutturali

Modello tridimensionale analisi modale

Sezione trasversale sul IV diaframma dellarco

Rendering CAD per studio dilluminazione

Modello in legno. Scala 1:100 Walter Martinetto

Prospetto da monte

Lunghezza totale: Luce teorica campata centrale: Luce teorica campate laterali: Larghezza totale: Larghezza carreggiata: Freccia dellarco:

124,80 m 90,00 m 15,40 m 7,40 m 2,80 m 12,50 m

Ponte pedonale ciclabile sul fiume Stura di Cuneo Progetto Ing. Giuseppe Vassallo Vista da valle

L'acquisizione della commessa per la realizzazione del ponte ciclo-pedonale Vassallo ha costituito un'occasione decisamente interesssante nel percorso compiuto finora dalla nostra azienda. Un'occasione per concretizzare nuove idee progettuali. Un'occasione per anche per poter firmare un'opera prettamente cuneese. Infatti l'azienda, che da alcuni anni si dedicata con particolare fervore a opere di architettura, ha lavorato sino ad oggi soprattutto fuori provincia, come nel caso della recente passerella olimpica al Lingotto. Ora ha avuto l'opportunit di applicare in patria l'esperienza, la professionalit e le competenze tecnologiche affinate nel tempo; fattori che le hanno permesso di diventare, a pieno titolo, leader nel settore delle costruzioni in acciaio. Questo materiale possiede caratteristiche uniche e inimitabili che lo rendono essenziale nella realizzazione di molteplici strutture in campo civile e industriale. Resistente nella sua leggerezza, durevole, affidabile e funzionale, anche moderno, addirittura avveniristico, dotato di una particolare eleganza e perci idoneo a soluzioni arhitettoniche innovative e originali; nato dall'unione e dalla lavorazione di due elementi naturali, il ferro e il carbonio, risulta facilmente riciclabile e assolutamente ecologico. Per tali peculiarit, l'acciaio stato scelto per la costruzione di questo ponte. E perch versatile, come noi della Falcone.

Il montaggio del ponte ciclo-pedonale stato, nel complesso, pi facile del previsto, nonostante le disagiate condizioni dell'area in cui si sono svolti i lavori. La difficolt principale si presentata nella fase di montaggio dell'arco a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua legato alle abbondanti piogge primaverili; difficolt superata grazie ad una soluzione tempestivamente individuata dal team tecnico Falcone, capace ancora una volta di affrontare e risolvere situazioni critiche attraverso limpiego di modalit operative assolutamente flessibili e puntuali: il primo concio dell'arco, lato Cuneo, stato posizionato con una sola gru; quello lato Confreria, prima stato appoggiato all'interno dell'alveo, dove c'erano circa 80 cm di acqua, poi sollevato con due gru e portato in posizione; lo stesso sistema si adottato per varare il concio centrale. La presenza rilevante dell'acqua ha condizionato anche le operazioni relative alla saldatura delle giunzioni centrali dell'arco. Infatti, non essendo possibile utilizzare le piattaforme semoventi nellalveo del fiume, si progettata una passerella mobile, fissata all'estradosso dell'arco, che ha consentito ai saldatori di agire lungo tutto lo sviluppo; una piattaforma posta sulla riva e una tesata di cavo con relativi sistemi anticaduta ne permettevano l'accesso. Al termine delle saldature sono state rimosse le pile provvisorie ed stato completato il montaggio della lastra ortotropa sulla trave a catena e il montaggio di tutti i particolari di allestimento (pendini, parapetto, velette). Il risultato vincente testimonia un'altra sfida superata da una quipe di tecnici e progettisti che rende tutti noi estremamente orgogliosi.

Dario Falcone Falcone srl - Villafalletto - CN


Vista impalcato lato Cuneo

Giancarlo Falcone Falcone srl - Villafalletto - CN

Vista intradosso in una fase di costruzione

COMMITTENZA E PROGETTISTI Concezione e progetto: Ing. Giuseppe Vassallo Calcolo, verifica e direzione lavori delle strutture: Ing. Rosario Bray - Lucca Responsabile del procedimento: Ing. Luciano Monaco, Dirigente Settore Gestione Territorio, Comune di Cuneo Direzione lavori: Ing. Walter Martinetto, Settore Gestione Territorio, Comune di Cuneo Assistenza alla direzione lavori: Geom. Osvaldo Beccaria, Settore Gestione Territorio, Comune di Cuneo Collaudo strutturale: Ing. Mario Ronchetta - Torino Finanziamenti: Comune di Cuneo euro 539.862,50 Regione Piemonte euro 413.000,00 Costo totale (I.V.A. compresa) euro 952.862,50 DATI TECNICI Ponte in acciaio a tre luci costituito da: - n. 2 campate laterali di accesso in semplice appoggio - campata centrale ponte a via inferiore con arco parabolico a spinta eliminata, con carreggiata a sbalzo lato valle Lunghezza totale: Luce teorica campata centrale: Luce teorica campate laterali: Larghezza totale: Larghezza carreggiata: Freccia dellarco: 124,80 m 90,00 m 15,40 m 7,40 m 2,80 m 12,50 m

IMPRESE COSTRUTTRICI Associazione Temporanea di Imprese

Opere in acciaio - progettazione costruttiva dofficina e di montaggio - prefabbricazione e saldatura elementi in officina - assemblaggio costruttivo in sito - saldature elementi certificate Istituto Italiano Saldature - montaggio in opera - finiture superficiali in opera

ISO 9001-2000 Cert. n. 3498/10

Opere civili - movimenti terra - fondazioni profonde - difese spondali - getti in opera di calcestruzzo - sistemazioni esterne

Fase finale di lavorazione: vista complessiva campata centrale

IL CUORE DEL PARCO Il nuovo ponte ciclo pedonale Vassallo rappresenta una delle molteplici opere previste nell'ambito di un progetto globale per la riqualificazione del territorio del Comune di Cuneo lungo i fiumi Gesso e Stura nel tratto compreso tra Castelletto Stura e Borgo San Dalmazzo: il Parco Fluviale. Il fiume costituisce il cuore del parco che, con un'area di oltre 1500 ettari complessivi, offrir diverse modalit di fruizione a un variegato pubblico. L'obiettivo quello di recuperare, rivalutare e permettere l'utilizzo di aree di territorio che sempre pi rispondano alle nuove esigenze di vivere in sintonia con la realt ambientale e, in particolare, quella fluviale: spazi di incontro, di gioco, di sport, di studio e di relax a due passi dai centri cittadini. Un polmone verde che, con la partecipazione e la sensibilit degli abitanti, contribuir alla difesa dell'habitat naturale e alla qualit della vita di tutti: bambini, giovani e anziani. Dopo la sistemazione della zona vicina agli impianti sportivi di Parco della Giovent, con opere destinate a varie attivit sportive o didattiche, alcune gi realizzate completamente, si prosegue con gli interventi previsti nella zona circostante il nuovo ponte ciclo-pedonale a Stura. A valle della pedancola in studio una traversa fluviale che consentir di ricavare un laghetto idoneo allavviamento degli sport canoistici. ULTERIORI INTERVENTI PIANIFICATI - Adeguamento e risistemazione strutture Canoa Club - Realizzazione pontile per l'ingresso in acqua delle canoe - Allestimento area pic-nic e parco giochi - Costruzione parete per arrampicata - Azioni di valorizzazione boschetto di platani - Predisposizione illuminazione per fruizione notturna - Collegamento attraverso pista ciclo-pedonale di km 3.6 tra basse di Stura e pista ciclabile lungo Gesso. Luca Gautero Responsabile Settore Ambiente e Mobilit - Comune di Cuneo

Progetto preliminare area attrezzata Basse Stura

Pubblicazione realizzata con il contributo di Falcone F.lli srl Carrara Battista srl Testi Prof. Alberto Valmaggia Dott. Elio Allario Prof. Livio Mano Ing. Luciano Monaco Ing. Walter Martinetto Ing. Rosario Bray Ing. Dario Falcone Giancarlo Falcone Ing. Luca Gautero Fotografia Archivio Comune di Cuneo Archivio Falcone srl Gianfranco Botta Cuneo

Progetto creativo, grafica e coordinamento Dynacom Cuneo

www.dynacommunication.it

www.comune.cuneo.it

www.regione.piemonte.it

www.falconefratelli.it

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