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Genova
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gua).
Genova
comune
Genova Stemma Genova
(dettagli)
Bandiera
La Superba
La Superba
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Coat of arms of Liguria.svg Liguria
Provincia
Citt metropolitana di Genova-Stemma.png Genova
Amministrazione
Sindaco
Marco Doria (centro-sinistra) dal 21/05/2012
Territorio
Coordinate
4424'40.16?N 855'57.58?ECoordinate: 4424'40.16?N 855'57.58?E (Mappa)
Altitudine
19 m s.l.m.
Superficie
240,29 km
Abitanti
590 177[1] (31-3-2015)
Densit
2 456,1 ab./km
Frazioni
vedi: Quartieri e frazioni di Genova,
Municipi di Genova
Comuni confinanti
Arenzano, Bargagli, Bogliasco, Bosio (AL), Campomorone, Ceranesi, Davagna, Mason
e, Mele, Mignanego, Montoggio, Sant'Olcese, Sassello (SV), Serra Ricc, Sori, Tigl
ieto, Urbe (SV)
Altre informazioni
Cod. postale
da 16121 a 16167
Prefisso
010
Fuso orario
UTC+1
Codice ISTAT
010025
Cod. catastale
D969
Targa
GE
Cl. sismica
zona 3B (sismicit bassa)
Cl. climatica
zona D, 1 435 GG[2]
Nome abitanti
genovesi (in genovese: zeneixi)
Patrono
san Giovanni Battista
Giorno festivo
24 giugno
Soprannome
La Superba
Cartografia
tale e l'archistar, vincitore del Premio Pritzker, Renzo Piano. Simbolo "fisico"
della citt il suo faro, conosciuto come la Lanterna, mentre viene tradizionalmen
te rappresentata dalla Croce di San Giorgio, negli stemmi sorretta da due grifon
i. Altri simboli con cui riconosciuta la citt sono il Basilico, il pesto e l'Acqu
ario di Genova.
Indice [nascondi]
1 Geografia fisica 1.1 Territorio 1.1.1 Orografia
1.1.2 Idrografia
1.1.3 Sismologia
1.2 Clima
2 Storia 2.1 Origini del nome
2.2 Et antica
2.3 Et medievale
2.4 La Repubblica
2.5 Et moderna
2.6 Et contemporanea
2.7 Simboli
2.8 Onorificenze
2.9 Ricorrenze
3 Monumenti e luoghi d'interesse 3.1 Architetture religiose
3.2 Cimitero monumentale
3.3 Architetture civili
3.4 Architetture militari
3.5 Aree naturali
4 Societ 4.1 Popolazione
4.2 Evoluzione demografica
4.3 Etnie e minoranze straniere
4.4 Religione
4.5 Istituzioni, enti e associazioni
4.6 Qualit della vita
5 Cultura 5.1 Istruzione 5.1.1 Biblioteche
5.1.2 Ricerca
5.1.3 Universit
5.2 Musei e teatri
5.3 Musica
5.4 Cucina
6 Persone legate a Genova
7 Geografia antropica 7.1 Urbanistica
7.2 Area metropolitana
7.3 Suddivisioni amministrative
7.4 Piani urbanistici futuri
8 Economia
9 Infrastrutture e trasporti 9.1 Strade
9.2 Ferrovie
9.3 Porti
9.4 Aeroporti
9.5 Mobilit urbana
10 Amministrazione 10.1 Consolati
10.2 Gemellaggi
11 Sport 11.1 Calcio
11.2 Altri sport
11.3 Impianti sportivi
12
13
14
15
16
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Immagine satellitare che inquadra il centro citt, la val Polcevera e la val Bisa
gno.
La citt si snoda su un'ampia fascia litoranea lunga quasi trenta chilometri, da V
oltri a Nervi, sulla costa ligure, con uno sviluppo quasi uguale da ponente a le
vante, alle cui spalle si ergono rilievi in immediata prossimit del mare. Nel per
correre la costa occidentale da Sampierdarena a Voltri, disseminata di complessi
abitativi e industriali, o quella orientale da Albaro in poi, anche se pi scarsa
e frammentaria a causa di una diversa situazione orografica, facile percepire l
a presenza di ambienti culturalmente autonomi, non alterati dalla conurbazione a
mministrativa. Dietro la costa e in piccole valli, specie nel Ponente, rimangono
ampie testimonianze dell'attivit manufatturiera di et moderna, come cartiere e ca
ve di calce, circondate dai segni del modellamento dei terrazzamenti richiesti d
all'agricoltura. Situazione che si ripete sulle pendici alte della val Polcevera
e della val Bisagno. Genova una citt lineare che si inoltra verso l'interno solo
lungo i solchi della val Polcevera e, in minor misura, della val Bisagno. Oltre
che lineare, la citt si estende anche verticalmente, arrampicandosi sull'ampio r
etrostante anfiteatro delle colline di Carignano, Castelletto e Albaro su ripidi
sentieri pedonali denominati "creuse", con ascensori, funicolari e un complesso
sviluppo stradale che dal centro storico porta alle alture[12][14].
La citt si estende lungo l'appenino a cui si addossa per ampliarsi nelle due vall
ate principali la val Polcevera, a Ponente, pi ampia e a ridosso del bacino del t
orrente Polcevera quasi rettilinea e perpendicolare alla costa e la val Bisagno,
a levante, pi stretta, attorno al bacino del torrente Bisagno con un percorso on
dulato tra Prato, prima a ponente, sino a Molassana e poi a sud-ovest sino alla
Foce. Il territorio prosegue a levante, nelle valli del torrente Sturla, del Rio
Bagnara e del Rio di Nervi. Il territorio col suo golfo, la costa e le alture v
ede l'alternarsi di diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali. Si p
assa da una stretta zona costiera, a rilievi montuosi e collinari. Sviluppata lo
ngitudinalmente in orizzontale sulla costa e in verticale sulle alture delle col
line e dei rilievi montuosi. La parte pi antica della citt, per la sua estensione,
ne fa uno dei centri storici pi grandi d'Italia e d'Europa[12].
Orografia[modifica | modifica wikitesto]
Genova-Sestri[19]
Mesi
Stagioni
Anno
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Inv
Pri
Est
Aut
T. max. media (C)
11,0 12,0 14,0 17,0 21,0 24,0 27,0 27,0 24,0 20,0 15,0 12,0 11,7 17,3 26,0 19,7
18,7
T. min. media (C)
5,0 6,0 8,0 11,0 14,0 18,0 21,0 21,0 18,0 14,0 9,0 6,0 5,7 11,0 20,0 13,7 12,6
Precipitazioni (mm)
106,0 95,0 106,0 85,0 76,0 53,0 27,0 81,0 99,0 153,0 111,0 81,0 282,0 267,0 161,
0 363,0 1 073,0
Umidit relativa media (%)
61 63 61 70 71 71 67 66 66 66 64 64 62,7 67,3 68 65,3 65,8
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Genova.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
L'origine del nome "Genova", derivante dal latino Genua, viene fatto risalire ad
una radice indoeuropea geneu- ("ginocchio") oppure da genu- ("mascella, bocca")
; genu- sarebbe un'allusione alla foce ("bocca") di uno degli antichi corsi d'ac
qua del sito o la forma dell'insediamento sul mare; a corroborare questa evidenz
a il fatto che molti linguisti considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti del
lo stesso nome[20]. Il ritrovamento di un villaggio dell'et del bronzo in piazza
Brignole, la palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etr
usca all'Acquasola hanno confermato che i primi insediamenti di Genova sorsero l
ungo la sponda destra del torrente Bisagno, e secondo l'archeologo Filippo Maria
Gambari, ci proverebbe l'origine del nome della citt da Genaua, termine celtico-l
igure dell'et del ferro con il significato di "bocca", proprio perch nacque come p
orto fluviale[21].
Durante il Medioevo il toponimo fu alterato in Ianua, latino per "porta di ingre
sso", "passaggio"[20] e ci ha fatto nascere la leggenda che vuole la citt prendere
il nome dal dio romano Giano, protettore delle porte, perch proprio come il Gian
o bifronte, Genova ha due facce: una rivolta verso il mare, l'altra oltre i mont
i che la circondano[22]. La leggenda di Giano ripresa da una epigrafe situata ne
lla cattedrale di San Lorenzo sotto una testa di Giano, con la scritta Janus, pr
imus rex Italiae de progenie gigantum, qui fundavit Genuam tempore Abrahae (ossi
a: Giano, primo re dell Italia della razza dei Giganti, il quale fond Genova nel te
mpo di Abramo) mescolando leggende e antichit di origine diversa[23].
Secondo altre teorie l'origine del nome potrebbe essere riconducibile ad una par
ola etrusca, ritrovata su un coccio di vaso, contenente la scritta Kainua, che i
n lingua etrusca significherebbe "citt nuova"[24], oppure derivante dal greco Xen
os (?????), "straniero", inteso come luogo di ritrovo di stranieri, caratteristi
ca di una citt portuale[25].
Et antica[modifica | modifica wikitesto]
Et medievale[modifica | modifica wikitesto]
Il gonfalone comunale
Lo stemma della citt sempre stato legato alle vicissitudini politiche di Genova:
nell'ultimo periodo della Repubblica lo stemma consisteva in uno scudo crociato
con corona regia sorretto da due grifoni con code ritte, ma essendo allora assog
gettata al potere francese, dopo la rivoluzione giacobina del 1797 venne decreta
ta la distruzione delle antiche insegne e quindi anche le due figure araldiche d
ello stemma della citt vennero abolite. Con l'annessione al Regno di Sardegna, su
richiesta del Consiglio generale del Corpo cittadino, nel 1816, Genova ottenne
da re Vittorio Emanuele I l'insegna municipale [...] con croce rossa in campo bia
nco collo scudo ornato di grifoni [...] con le code tra le zampe, in segno di sot
tomissione. Questo stemma rest in uso fino al 1897, anno in cui la Giunta municip
ale chiese e ottenne da Umberto I di Savoia il 21 marzo 1897, il diritto ad esib
ire l'attuale stemma con la coda dei due grifoni posizionata verso l'esterno, a
ricordo della dignit passata. Dopo pi di un secolo e un'accurata indagine storica,
l'Amministrazione civica ha modificato le code dei grifoni modificandole in mod
o tale da essere posizionate ritte. Inoltre la base dello stemma si fregia da ci
ascun lato del rostro bronzeo di nave romana a testa di cinghiale, pescato nel 1
597 nel porto di Genova e trattenuto presso l'Armeria Reale di Torino[28]
La bandiera di Genova, o Croce di San Giorgio costituita da una croce rossa su c
ampo bianco, e nell'antichit era simbolo dei pellegrini che si recavano presso i
luoghi santi del Cristianesimo e che dopo il 1095, anno di conquista di Gerusale
mme da parte dei Turchi selgiuchidi, mossi in gran parte (in un primo momento) d
a spirito sincero di missione, decisero di prendere la croce ed armarsi per libe
rare la terra ove nacque e visse Ges, in risposta ai ripetuti attacchi subiti dai
Turchi, decisi - soverchiati gli Arabi - a spingersi alla conquista dell'impero
bizantino. La simbologia del "Salvifico vessillo della vera croce" - come Jacop
o da Varazze indic la croce di San Giorgio - determin in epoca contemporanea, per
i pellegrinaggi armati, l'appellativo di crociati. L'uso del vessillo da parte d
ei genovesi pare risalire ad epoche remote, quando l'esercito bizantino stanziav
a nella citt ed il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) v
eniva portata in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio, prospiciente l'ant
ica piazza del mercato, di origine romana.[senza fonte]
Nel 1190 Londra e l'Inghilterra chiesero e ottennero la possibilit di utilizzare
sulle proprie navi la bandiera crociata genovese, per avere la protezione ed il
rispetto che godeva la flotta genovese nella zona che controllava, nel Mar Medit
erraneo e in parte del Mar Nero, sottraendosi cos ai numerosi attacchi di pirater
ia; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al Doge della Repubbl
ica di Genova un tributo annuale. L'Inghilterra, la citt di Londra e la Royal Nav
y issano la bandiera di San Giorgio, e l'insegna fa parte dell'Union Jack, la ba
ndiera nazionale britannica[29].
Erroneamente lo storico Francesco Maria Accinelli indica lo stemma milanese come
derivazione di quello genovese: [...] E mandati dalla Repubblica 500 balestrieri
con la suddetta insegna in soccorso dei Milanesi nel 1247, espugnata col loro v
alore la citt Vittoria nuovamente fabbricata da Federico II vicino a Parma, volle
ro i Milanesi per maggiore onore assumersi dello stendardo de' Genovesi l'insegn
a, che invece risale al 1066, quando l'effigie venne consegnata ufficialmente dal
papa Alessandro II (il milanese Anselmo da Baggio) ad Erembaldo, capitano del P
opolo di Milano in rivolta contro l'Impero[senza fonte].
Dal 2014 la citt ha un nuovo logo per la promozione della propria immagine: "Geno
va More Than This", che nasce dal progetto europeo Urbact-CityLogo[30].
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Genova tra le citt decorate al valor militare per la guerra di liberazione perch s
tata insignita della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue
popolazioni e per la sua attivit nella resistenza partigiana durante la seconda g
uerra mondiale[31].
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'or
o al valor militare
Amor di Patria, dolore di popolo oppresso, fiero spirito di ribellione, animaron
o la sua gente nei venti mesi di dura lotta il cui martirologio messa fulgida ge
mma all'aureo serto di gloria della "Superba" Repubblica Marinara, i 1863 caduti
il cui sangue non sparso invano, i 2250 deportati il cui martirio brucia ancora
nelle carni dei superstiti, costituiscono il vessillo che alita sulla citt marto
riata che infervor i partigiani del massiccio suo Appennino e delle impervie vall
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to di riferimento.
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
pedale, fu costruito nel 1180 dai Cavalieri Gerosolimitani come ricovero per i p
ellegrini di passaggio diretti in Terrasanta. La chiesa romanica sviluppata su d
ue livelli, a cui era possibile accedere dai primi due piani dell'ospedale. Nel
1751 venne aperto un nuovo ingresso, per permettere l'accesso alla chiesa anche
dall'esterno.[51]
Cimitero monumentale[modifica | modifica wikitesto]
Nel quartiere di Staglieno si trova l'omonimo cimitero monumentale, realizzaro a
partire dal 1835 su progetto dell'architetto Carlo Barabino, che ospita le sepo
lture di molti genovesi illustri del XIX e XX secolo e che conserva notevoli ese
mpi di arte cimiteriale del XIX secolo.[52]
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
Il "Bigo"
Oltre ad un completo restyling dell'area, l'antica zona portuale situata nei pre
ssi del varco del Mandraccio, a Porta Siberia, stata arricchita scenograficament
e dallo stesso Piano con una grande sfera in metallo e vetro installata nelle ac
que del porto, non lontano dall'Acquario e inaugurata nel 2001 in occasione del
Vertice del G8 tenutosi a Genova. La sfera (chiamata dai genovesi anche Bolla di
Piano o "Biosfera"), dopo essere stata impiegata per un'esposizione di felci da
parte dell'Orto Botanico di Genova, ospita ora al suo interno la ricostruzione
di un ambiente tropicale, con numerose piante, piccoli animali e farfalle.
Mura di Genova
Piano ha inoltre progettato per la Superba anche le stazioni della metropolitana
e, nella zona collinare della citt, progettato e iniziato la costruzione - in co
llaborazione con l'UNESCO - di Punta Nave, sede del "Renzo Piano Building Worksh
op".
Soprattutto per chi transita per il centro di Genova lungo la strada sopraelevat
a, magari
del porto
o a forma
edilizio
numerose
Forte Sperone
I parchi maggiori, oltre al parco delle Mura, sono i Parchi di Nervi, dove tre v
ille storiche formano con i loro tre parchi collegati l'un l'altro (9 ettari di
estensione), un complesso verde di rara bellezza in un ambiente naturale d'eccel
lenza, raggiungibile dalla bellissima Passeggiata Anita Garibaldi ricavata dagli
scogli sul mare.
Nel centro e nel nord della citt troviamo numerosi piccoli parchi e giardini stor
ici, come il Parco di Villa Croce, che ospita durante tutto l'anno numerose most
re d'arte contemporanea, Villetta Di Negro, il Parco dell'Acquasola, progettato
dall'architetto Nicol Barabino, i Giardini di Palazzo Bianco e Palazzo Doria-Turs
i, Parco del Castello d'Albertis l'antica residenza del Capitano Alberto D Alberti
s (1846/1932) navigatore, esploratore e studioso, accoglie il Museo delle Cultur
e del Mondo.
Nel ponente cittadino troviamo il Parco di Villa Duchessa di Galliera, panoramic
o parco di 25 ettari, collegato al Palazzo Brignole-Sale, il Parco di Villa Dura
zzo-Pallavicini un parco storico conservatosi nel tempo, che include il Museo di
Archeologia Ligure e l Orto Botanico creato nel 1794 da Clelia Durazzo Pallavicin
i. Le alture del Ponente urbano sono in parte comprese nel Parco naturale region
ale del Beigua[54] dove troviamo il pi vasto parco regionale della Liguria che si
affaccia sul mare, e in parte nel Parco urbano del Monte Penello e Punta Martin
.
30 anni. Complice di tale situazione anche l'et media dei residenti, che sopratt
utto in alcuni quartieri decisamente elevata, il che comporta un numero di morti
superiore a quelle delle nascite (nel 2011 si sono registrate 4 411 nascite con
tro 8 190 decessi[57]).
Confrontando i dati della popolazione del censimento del 1981 con quello del 200
1, la popolazione di Genova variata da 762 895 a 610 307 abitanti, per un decrem
ento di 152 588 unit, pari ad una variazione negativa di circa il 20%. Al contrar
io della maggior parte delle altre citt densamente popolate che hanno avuto una d
iminuzione dei residenti negli stessi anni, dove ad una perdita di popolazione d
el capoluogo corrisposto un aumento medio della popolazione dei comuni della ste
ssa ex provincia, in grado di compensare la prima se non addirittura superarla,
nel caso di Genova anche la somma della popolazione degli altri 66 comuni della
ex provincia diminuita, passando dai 282 214 abitanti del 1981 ai 267 775 abitan
ti del 2001, per un decremento di 14 439 unit, pari ad una variazione negativa di
circa il 5,1%[58]. Tuttavia, attraverso il fenomeno della rapallizzazione turis
tica lungo la costa di levante, e dell'espansione edilizia legata alle attivit de
i porti industriali di Genova, Savona e Vado Ligure, in collegamento tra loro, l
a citt si saldata con i comuni costieri in un unico agglomerato urbano di oltre 8
00 000 abitanti, riconfermando la sua realt metropolitana al di l dei suoi confini
comunali.
L'et media dei genovesi (al 31/12/2010) di 47,2 anni, con un picco di 48,8 anni n
el municipio (ex circoscrizione) Medio Levante[59]. L'indice di vecchiaia (rappo
rto tra gli over 65 e gli under 15) cittadino di 233,2 (ovvero vi sono 233,2 per
sone di 65 anni e oltre per ogni 100 giovani sotto i 15 anni), con estremi nei m
unicipi Val Polcevera (199,1) e Bassa Valbisagno (262,8); nel 2001 l'indice di v
ecchiaia cittadino era di 245,1[59].
entro Ovest, con 140,93 abitanti per ettaro, per un totale di 68 378 residenti[5
7].
Il territorio del comune di Genova assunse l'attuale estensione nel 1926 con l'a
ccorpamento di 19 comuni circonvicini. da rilevare il fatto che al censimento de
l 1931 (il primo successivo all'annessione) la popolazione fu calcolata in 590 7
36 unit, superiore a quella dell'ultimo censimento del 2011, alla presentazione d
el quale la popolazione risultata di 586 180 abitanti[61]
Abitanti censiti[62]
Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Secondo i dati Istat del gennaio 2014, i cittadini stranieri residenti a Genova
sono 56 534[63], pari all'9,4% della popolazione totale, cos suddivisi per nazion
alit, elencando per le presenze pi significative:
1.Ecuador, 17 811
2.Albania, 6 509
3.Romania, 4 751
4.Marocco, 3 780
5.Per, 3 032
6.Cina, 2 491
7.Ucraina, 1 758
8.Senegal, 1 530
9.Sri Lanka, 1 243
10.India, 959
Religione[modifica | modifica wikitesto]
Negli anni successivi, riferimenti sulla vita musicale a Genova sono reperibili
solo consultando archivi ecclesiastici in quanto tale attivit sostenuta e favorit
a dalla Chiesa e dalla nobilt locale. I musicisti citati per provengono soprattutt
o da regioni limitrofe: Franchino Gaffurio (Lodi, 1451-1522), sacerdote e teoric
o musicale al servizio della famiglia Adorno[66]; Vincenzo Ruffo (Verona, 1510-1
587), compositore, maestro di cappella nei Duomo di Verona e Milano, a Genova al
servizio di Andrea Doria.
Verso la fine del Cinquecento la vita musicale della citt registra un grande imp
ulso grazie alle iniziative della Cattedrale di San Lorenzo che si organizza ass
umendo cantori e strumentisti fino a costituire un imponente organico musicale c
omposto da un coro di 65 elementi e 34 orchestrali.
In questo periodo si distinguono i due maestri di cappella, ambedue genovesi, G
iovanni Battista Dalla (Della) Gostena (1558 circa-1593), autore anche di madrig
ali e opere per liuto e il nipote Simone Molinaro (1565-1615), i cui temi musica
li sono stati utilizzati da Ottorino Respighi per una parte delle Antiche Arie e
Danze, Suite numero 1. Un altro organista importante della Cattedrale stato Mic
helangiolo Rossi (1601/2-1656) uno dei migliori allievi di Frescobaldi.
Non un caso se Niccol Paganini (1782-1840), il pi illustre musicista genovese, abb
ia tenuto i suoi primi concerti in diverse chiese della citt. Acclamato violinist
a di eccezionale virtuosismo, Paganini stato anche un compositore innovativo che
ha scritto importantissime opere per il suo strumento (tra cui 24 Capricci, Var
iazioni, Concerti, 'Moto Perpetu Sonate mouvement perpetual 1831-1835). I suoi in
segnanti furono Giacomo Costa, e Francesco Gnecco.
La sua prodigiosa tecnica arrivata sino ai giorni nostri attraverso alcuni music
isti che se la sono tramandata. L'eccezionale catena inizia con Camillo Sivori (
1815-1894) suo unico allievo, che a sua volta insegna a Francesco Sfilio (grande
didatta fino a poco tempo fa dimenticato) e quest'ultimo a Giuseppe Gaccetta.
Per volont di Gaccetta, nel 2000, stata costituita una fondazione intitolata a Fr
ancesco Sfilio. Il ricordo di Paganini viene tenuto vivo dall'Istituto di Studi
Paganiniani, di cui stata grande animatrice Alma Brughera Capaldo, editore degli
interessanti Quaderni . Il Comune di Genova, dal canto suo, organizza ogni due ann
i il Premio Paganini, concorso internazionale di violino con lo scopo di premiar
e nuovi giovani talenti. Dalla sua fondazione ha laureato artisti importanti, tr
a i quali Gyorgy Pauk, Grard Poulet, Salvatore Accardo, Gidon Kremer, Ilya Gruber
t e, in tempi pi recenti, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri, Leonidas Kavakos, Il
ya Gringolts e Shoji Sayaka. Nella serata conclusiva il vincitore del Premio ha
l'onore di suonare il violino con cui si esibiva Paganini: un Guarneri del Ges de
l 1743 detto "il Cannone di Paganini".
Tra i tanti violinisti genovesi degni di citazione ricordiamo Giovanni Antonio G
uido che in Francia, dove era emigrato, ottenne un notevole successo con l'opera
Scherzi armonici sopra le quattro stagioni dell'anno, op. 3 (ad imitazione di q
uelle di Vivaldi); Cesare Pugni, oltre che violinista virtuoso anche compositore
di opere, musica strumentale e balletti. Non c' stata grande ballerina del perio
do romantico che non si sia esibita in coreografie sulla musica di Pugni.
Genova sempre stata anche un approdo di molti importanti musicisti. Punto aggreg
ante il Teatro del Falcone (di propriet della Famiglia Adorno) inaugurato nel 165
2. Da questo teatro sono passati: Cavalli, Lotti, Monteverdi, Galuppi, Cimarosa,
ecc. Nella seconda met del Seicento si stabilisce a Genova Alessandro Stradella,
figura importante del medio barocco italiano, compositore di melodrammi, person
alit estroversa altalenante tra una vita dedita alla composizione e una vita scio
perata.
Molti sono gli artisti che, nati a Genova, hanno trovato importanti riconoscimen
ti nei diversi settori del mondo musicale lavorando soprattutto all'estero: Carl
o Emanuele Barbieri, compositore di numerose opere teatrali e balletti, direttor
e molto considerato nel campo operistico e dal 1862 direttore del Teatro Naziona
le di Budapest; Michele Novaro, secondo tenore e maestro dei cori del Teatro Reg
io di Torino, compositore di numerosi inni tra cui l'inno nazionale italiano su
testo di Goffredo Mameli; Margherita Carosio, uno dei pi grandi soprani dei suoi
tempi con una carriera di quasi cinquant'anni in tutti i pi importanti teatri del
mondo; Piero Guelfi, baritono operante intorno alla met del XX secolo; Giuseppe
Barzizza, conosciuto come Pippo Barzizza, direttore d'orchestra e compositore, a
utore anche di un trattato sull'orchestrazione moderna nella musica leggera; Ang
elo Francesco Lavagnino, ottimo violinista e compositore di musica da camera, si
nfonica sacra e teatrale e di numerosissime colonne sonore di film; Natalino Ott
o, iniziatore del genere swing in Italia, un innovatore nel campo della musica l
eggera; Giancarlo Acquisti studioso del periodo barocco (direttore dell' Antologia
Monografica dal Barocco ai Tempi Nostri ) e compositore.
Negli anni sessanta a Genova nasce un movimento che, seppur in altri termini, fo
rme e consistenza musicale, sembra ricalcare la filosofia del cenacolo trobadori
co di Lanfranco Cigala: un gruppo di giovani, di provenienze ed esperienze diver
se nel campo poetico e musicale, trova a Genova un ideale punto d'incontro. L'in
flusso degli chansonnier d'oltralpe, in alcuni di loro, evidente. Nell'immaginar
io collettivo vengono definiti cantautori. I genovesi di nascita sono due: Umber
to Bindi e Fabrizio De Andr.
Bindi, musicalmente il meglio preparato, si propone con una melodia raffinata e
articolata. Il suo Arrivederci (1959) ha un notevole connotato di rinnovamento
della canzone italiana. De Andr primeggia per la sua vena poetica e la grande att
enzione che pone nella scelta delle storie ed argomenti che affronta. Il suo mel
odiare semplice ed efficace lo rende facilmente comprensibile al popolo. Dopo un
inizio stentato, tanto da fargli meditare l'abbandono, ottiene un improvviso, i
natteso successo con La canzone di Marinella che segna la svolta alla sua carrie
ra.
Ivano Fossati, uno dei pi colti artisti della scena musicale italiana, pi musicist
a che cantautore, autore di memorabili canzoni scritte anche per altri, nasce e
vive nella citt ligure. Gli altri cantautori hanno provenienze diverse come diver
se sono le loro attivit iniziali. Gino Paoli nato a Monfalcone: originariamente p
ittore grafico, senza specifiche conoscenze musicali, si dedica alla canzone in
modo casuale, ma ci non gli impedisce di inanellare una lunga serie di successi d
a Il cielo in una stanza a Sapore di sale, Senza fine, ecc.
Luigi Tenco nato a Cassine ma la famiglia si trasferisce a Genova quando lui ha
circa dieci anni. In lui, pi che in altri, si avverte l'influsso degli chansonnie
r: Prvert, Kosma (la loro Feuilles mortes aleggia in Mi sono innamorato di te), B
rassens, Brel. Infine Bruno Lauzi, nato ad Asmara ma cresciuto a Genova, autore,
fra i tanti brani, di quel Il Poeta che potrebbe essere considerato il "manifes
to" di questo gruppo di creativi. Ironico, malinconico, realista, nonostante le
numerose canzoni di successo, sconta una certa indifferenza da parte dei critici
e dei discografici.
Cucina[modifica | modifica wikitesto]
Trenette al pesto
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina ligure.
Fu a Genova che nel 1574 si costitu la prima Corporazione dei Pastai con un propr
io statuto (Capitoli dell'arte dei Fidelari). Oltre alla rivendicata paternit del
pesto, della focaccia genovese, dei blue-jeans e del gioco del lotto, Genova le
ga il suo nome anche alla nascita, insieme ad altre citt, dell'usanza dell'aperit
ivo.
Persone legate a Genova[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Genova vista da illustri v
iaggiatori.
Per i vichi marini nell'ambigua
sera cacciava il vento tra i fanali
preludii dal groviglio delle navi
i palazzi marini avevan bianchi
arabeschi nell'ombra illanguidita
ed andavamo io e la sera ambigua
(Dino Campana, Genova
Canti Orfici, 1914)
Dante non fu certo benevolo verso questa citt, pure tanto ammirata ed amata da mo
lti illustri viaggiatori, tanto che fin per mandare i suoi abitanti all'Inferno.
Qui, esattamente, al trentatreesimo canto dell'Inferno della sua Comedia (vv. 15
1-153), il sommo poeta lancia un'invettiva che sembra non lasciare scampo:[67]
Ahi genovesi, uomini diversi / d'ogne costume e pien d'ogne magagna, / perch non
siete voi del mondo spersi?
Eppure sono molti i personaggi storici ai quali la citt vanta di aver dato i nata
li o il cui nome ad essa sono strettamente legato per uno specifico motivo: fra
essi sono da ricordare - oltre agli augusti dogi - ammiragli, esploratori e navi
gatori (su tutti il principe-ammiraglio Andrea Doria e soprattutto Cristoforo Co
lombo).
Fra i patrioti il cui nome legato a Genova per nascita o per storia si ricordano
, oltre a Giuseppe Garibaldi, Goffredo Mameli, autore dell'inno nazionale italia
no, Giuseppe Mazzini e Giovan Battista Perasso (il balilla icona dell'orgoglio c
ittadino); mentre fra gli artisti si annoverano i nomi del compositore e violini
sta Niccol Paganini, del musicista Alessandro Stradella, ucciso da due sicari nel
1682, dei pittori Luca Cambiaso, iniziatore della scuola genovese, Bernardo Cas
tello, Cesare Viazzi, Rubaldo Merello e il pittore di corte Giovanni Maria delle
Piane (dalla famiglia Delle Piane), dell'architetto Renzo Piano, degli attori V
ittorio Gassman e Lina Volonghi, dei poeti Camillo Sbarbaro (che nacque a Santa
Margherita Ligure), Piero Jahier, Edoardo Sanguineti, Ceccardo Roccatagliata Cec
cardi ed Eugenio Montale, senza dimenticare tra gli scrittori Fernanda Pivano e
Minnie Alzona.
Genova, dove si entra dai tetti delle case e si esce gi per le strade ripide, lab
irintica come un bosco, la mia migliore musa. Tutte le volte che esco dall'ascen
sore del quartiere di Castelletto e guardo fuori mi stupisco, perch vedo sempre q
ualcosa di nuovo
(Emanuele Luzzati)
Genova ha ospitato nel tempo varie personalit del mondo dell'arte e della cultura
, come ad esempio gli scrittori Oscar Wilde (la cui moglie, Constance Lloyd, sep
olta nel cimitero monumentale di Staglieno), Paul Valry (francese di nascita, ma
di madre genovese, del quale si conserva una targa al civico n. 7 di salita San
Francesco) e il filosofo Nietzsche che dimor in salita delle Battistine.
La citt ha avuto anche un proprio cantore storico medioevale (sorta di cronista a
nte litteram) nella persona di Caffaro di Rustico da Caschifellone (o sempliceme
nte Caffaro), con i suoi Annali, memoria storica di un'epoca di grande fulgore p
er la citt.
I nove municipi
Durante il periodo fascista i confini delle citt vennero ridisegnati ed ampliati,
inglobando diversi comuni (ad ovest sino a Voltri, ad est sino a Nervi, a nord
sino a Pontedecimo e Struppa), raggiungendo una notevole estensione con la creaz
ione della cosiddetta Grande Genova.
Le delegazioni che fanno parte del comune di Genova, suddiviso in nove municipi,
conservano la struttura di piccole citt, con propri centri e periferie, culture
e tradizioni.
Durante il boom economico degli anni sessanta vennero ampliati tutti i quartieri
con nuove costruzioni e costruiti nuovi quartieri popolari come il Cep ed il Bi
scione.
Non difficile osservare come gli abitanti dei rioni periferici guardino al centr
o cittadino come ad un'"altra" citt, usando la locuzione andare a Genova per rife
rire l'intenzione di recarsi al centro citt. Tale insieme di localit diverse, fuse
in un'unica realt urbana e suburbana, rende - per molti versi - la citt affascina
nte e unica, simile per certi versi a certi agglomerati urbani industriali dell'
Inghilterra.
La citt di Genova suddivisa in nove grandi aree, denominate Municipi (all'incirca
corrispondenti alle vecchie Circoscrizioni), approvate nel 2007 dal Consiglio C
omunale di Genova[68] Ogni Municipio conta in media 67 500 abitanti, ed i due pi
popolosi sono il Centro-Est (oltre 90 000) e la Bassa Val Bisagno (quasi 78 000)
.
Municipio
Pop. al 31/12/10[59] (% sul totale)
Quartieri inclusi
Centro-Est 90 161 (14,8%) Pr, Molo, Maddalena, Oregina, Lagaccio, San Nicola, Cas
telletto, Manin, San Vincenzo, Carignano
Centro-Ovest 68 313 (11,2%) Sampierdarena, San Benigno, Campasso, San Teodoro, S
an Bartolomeo
Bassa Val Bisagno 77 721 (12,8%) San Fruttuoso, Marassi, Quezzi
Media Val Bisagno 58 034 (9,5%) Staglieno, Sant'Eusebio, San Gottardo, Molassana
, Doria, Struppa, Prato
Valpolcevera 63 176 (10,4%) Borzoli, Certosa, Rivarolo, Teglia, Begato, Bolzanet
o, Morego, San Quirico, Pontedecimo
Medio Ponente 61 950 (10,2%) Sestri Ponente, Cornigliano, Campi
Ponente 62 257 (10,2%) Vesima, Crevari, Voltri, Palmaro, Pr, Pegli, Multedo
Medio Levante 61 087 (10,0%) Foce, Brignole, Boccadasse, Albaro, San Martino, Sa
n Giuliano, Lido, Puggia
Levante 65 238 (10,7%) Sturla, Quarto dei Mille, Quinto al Mare, Nervi, Bavari,
San Desiderio, Borgoratti
Piani urbanistici futuri[modifica | modifica wikitesto]
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Economia[modifica | modifica wikitesto]
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rimento.
Nel Medioevo Genova vantava il primato di essere la prima citt a reintrodurre in
chiave moderna l'oro nella monetazione occidentale, coniando il Genovino, subito
copiato da Firenze nel peso e nel titolo e, ancor pi tardi da Venezia. Il primat
o economico genovese ha il suo apogeo sul finire del secolo XIII, quando Pisa sc
onfitta e i commerci sono al massimo splendore.
Genova stata sede dei primi movimenti operai e sindacali del Novecento e della c
ooperativa di lavoratori portuali dei camalli (diretta derivazione della Caravan
a).
La sua economia e il suo mondo del lavoro hanno subito negli ultimi decenni note
voli mutamenti, passando da una connotazione prettamente industriale fondata sul
l'industria principale, quella del porto, ad una pi moderna basata sui servizi (t
erziario avanzato, turismo, commercio, ecc.).
In questo senso vanno considerati i recuperi di aree degradate nelle valli dei d
ue principali torrenti cittadini, Bisagno e Polcevera. Genova anche sede del Sal
one nautico, che si svolge nella zona fieristica della citt, la principale esposi
zione europea di nautica da diporto.
L'attivit portuale in netta ripresa, sebbene sia sempre frenata da un'insufficien
te rete infrastrutturale di supporto, soprattutto ferroviaria. In questo senso s
i ritiene che la progettata linea ferroviaria ad Alta Velocit-Alta Capacit Tortona
/Novi Ligure-Genova ("terzo valico dei Giovi"), che unir Genova a Rotterdam), pos
sa risolvere, se portato a compimento, parte di tali problemi.
Un altro fattore nuovo di Genova la ricerca tecnologica. A fianco dei gi presenti
centri di ricerca (tra cui spicca l'ospedale pediatrico Gaslini) si affiancato
da poco l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Inoltre sulla collina degli Erz
elli sono in corso i lavori per la costruzione del progetto Leonardo che prevede
il trasferimento sulla collina della Facolt di Ingegneria oltre che alla costruz
ione di un villaggio high-tech.
Genova citt industriale in chiave moderna con importanti aziende e multinazionali
quali "Porto di Genova" (che comprende al suo interno una ventina di aziende-te
rminal tra cui la "VTE"), "Finmeccanica", "Ansaldo", "Cantiere Navale di Genova
Sestri Ponente", citt di sviluppo scientifico e tecnologico, e citt d'arte, cultur
a e turismo (Centro Storico ricco di monumenti, Porto Antico, Palazzo Imperiale,
Palazzo Reale, Palazzo Ducale, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Acquario, Fiera I
nternazionale, oltre a moltissimi musei, castelli, ville e palazzi nobiliari, pa
rchi, borghi storici come Boccadasse e i Litorali balneari dell'estremo Ponente
e del Levante cittadino).
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
La "sopraelevata"
Strade[modifica | modifica wikitesto]
Posta storicamente lungo la via Emilia Scauri, la citt servita dalle autostrade A
7 Milano-Genova, A10 Genova-Ventimiglia, A12 Genova-Rosignano marittima e Autost
rada A26 Genova-Gravellona Toce[69].
Per Genova passano inoltre diverse strade statali e provinciali:
strada statale 1 Via Aurelia, Roma - Ventimiglia;
strada statale 45 di Val Trebbia, Genova - Piacenza;
strada provinciale 35 dei Giovi, Genova - Milano - Ponte Chiasso;
strada provinciale 225 di Val Fontanabuona, Chiavari - Boasi;
strada provinciale 226 di Valle Scrivia, Laccio - Busalla;
strada provinciale 456 del Turchino Asti
Genova.
Fanno parte del sistema viario di Genova alcune arterie urbane di attraversament
o quali la Strada sopraelevata, le strade di circonvallazione "a mare" e "a mont
e" e Corso Europa, oltre che l'asse viario costiero realizzato negli anni parall
elamente al primitivo tracciato dell'Aurelia.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
La stazione Brignole
La citt servita da due importanti stazioni nazionali, quella di Genova Piazza Pri
ncipe e quella di Genova Brignole.
Nell'ambito del territorio comunale, oltre alle tre stazioni principali sono com
prese anche 19 fra stazioni e fermate destinate al traffico regionale, che servo
no capillarmente i quartieri genovesi[70].
Da Genova si sviluppano cinque direttrici ferroviarie, la linea costiera verso p
onente Genova-Ventimiglia, la linea costiera verso levante Genova-Pisa, la linea
Genova-Ovada-Acqui Terme (parte della storica Genova-Asti) verso l'Ovadese e l'
Acquese, la succursale del Giovi e la ferrovia Torino-Genova. Le due direttrici
verso il Nord Italia, entrambe realizzate nella seconda met dell'Ottocento, sono
vitali per lo smaltimento delle merci del porto di Genova. Per ottimizzare lo sm
istamento delle merci in arrivo al porto di Genova e velocizzarne il trasferimen
to verso le loro destinazioni nel nord Italia e nell'Europa centro-meridionale,
in fase di realizzazione fra Genova e Novi Ligure una nuova linea prevalentement
e in galleria storicamente denominata "terzo valico".
Genova inoltre collegata con la localit di Casella (sul versante padano degli App
ennini) con una ferrovia a scartamento ridotto metrico, a vocazione prevalenteme
nte turistica; tale ferrovia, chiusa all'esercizio dal 2013 per consentire impor
tanti lavori, congiunge piccoli borghi nella campagna, superando infine di poco
il crinale spartiacque tra il versante del Mar Ligure e la Pianura Padana.
Porti[modifica | modifica wikitesto]
Il Porto di Genova comprende il porto commerciale e quello passeggeri. Il comple
sso portuale ha specifiche connotazioni per le diverse funzionalit e i servizi po
rtuali. In esso sono presenti e sviluppate molteplici attivit quali la commercial
e dello scambio delle merci, la petrolifera, l'industriale e quelle delle attivi
t retro portuali e della cantieristica e delle riparazioni navali, della mobilit p
ortuale e ferroviaria e quindi tutta la complessa attivit legata al trasporto dei
passeggeri e turisti[71]. I numeri, riferiti al 2008, sono di un totale movimen
tato di 55,66 milioni di tonnellate, con un traffico commerciale di 50,64 milion
i di tonnellate e un traffico passeggeri di 3,26 milioni[71]. previsto un ulteri
ore sviluppo delle aeree e il loro ridisegnamento, il cosiddetto Waterfront[72]
con il quale verranno realizzate nuove aree portuali e infrastrutture e riqualif
icati alcuni degli spazi esitenti[71].
ale realizzata nello specchio d acqua antistante Sestri Ponente, il principale del
la Liguria e il traffico generato in termini di passeggeri, seppur non particola
rmente rilevante rispetto ad altri aeroporti regionali, porta comunque ad oltre
un milione di passeggeri all anno. Marginale risulta invece la movimentazione annu
ale di merci, con totale di circa 6,5 mila tonnellate fra merci e posta.[73]
Mobilit urbana[modifica | modifica wikitesto]
Un filobus AMT
L'offerta di trasporto pubblico a Genova strutturata mediante i seguenti servizi
:
Treni regionali (svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stip
ulato con la Regione Liguria)
Ferrovia Genova-Casella (gestito AMT)
Metropolitana (gestito da AMT)
Ferrovia a cremagliera "Principe-Granarolo" (gestito da AMT)
Funicolare "Zecca-Righi" (gestito da AMT)
Funicolare "Sant'Anna" (gestito da AMT)
Una decina di ascensori pubblici (gestiti da AMT)
Navebus "Pegli-Porto Antico" (gestito da AMT)[74]
Navetta "Genova-Camogli" (gestito da Alimar e Golfo Paradiso Trasporti Marittimi
)
Navetta "Genova-Portofino" (gestito da Alimar e Golfo Paradiso Trasporti Maritti
mi)
La societ cui affidata la gestione dei servizi pubblici della citt l'Azienda Mobil
it e Trasporti (AMT). Dagli anni novanta del Novecento l'offerta tariffaria contr
addistinta dalla integrazione tra mezzi gestiti da AMT e dai treni che circolano
nelle stazioni in ambito cittadino[75] ci permette l'utilizzo dei bus e dei tren
i del trasporto regionale utilizzando il medesimo biglietto. L'azienda gestisce
oltre alla linea metropolitana M1, le funicolari e la navebus, anche 161 autolin
ee urbane tradizionali, 1 linea filoviaria, 11 ascensori, 3 linee di bus a chiam
ata e 1 servizio a chiamata riservato ai disabili.
Dal 1990 attiva nel capoluogo ligure una linea di metropolitana leggera
lenza sotterranea. La linea stata progressivamente allungata con grandi
e vari aumenti della spesa preventivata. La Metropolitana di Genova conta
ioni e collega il centro cittadino con il quartiere periferico di Certosa
one Brin).
in preva
ritardi
8 staz
(stazi
In passato la citt era servita da un'estesa rete tranviaria urbana, la cui ultima
linea fu soppressa nel 1966.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Genova.
li, assessore alla qualit urbana, dal sito del Comune di Genova
54.^ Sito del Parco del Beigua
55.^ Sito del comune sui parchi e ville
56.^ http://web.archive.org/web/20040318203933/http://www.regione.basilicata.it/
dipattivitaproduttive/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=519&link=527
57.^ a b c d e f g Notiziario statistico della citt di Genova 4/2011. URL consult
ato l'11 marzo 2013.
58.^ Il profilo insediativo della Provincia di Roma, Le dinamiche strutturali ne
gli assetti residenziali dell'area 1981-1991-2001, tabella 1 pagina 6 e tabella
2 pagina 7, documento dell'Ufficio Studi della Provincia di Roma, marzo 2004. Da
ti della popolazione relativi ai censimenti del 1981 e del 2001
59.^ a b c d e f Notiziario statistico della citt di Genova - Andamento della pop
olazione al 31 dicembre 2010. URL consultato il 30 marzo 2012.
60.^ Fonte: Atlante demografico della citt 2007, pubblicazione dell'Unit Organizza
tiva Statistica del Comune di Genova
61.^ L Italia del censimento - Struttura demografica e processo di rilevazione - L
iguria
62.^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
63.^ Dato Istat al 31/12/2013
64.^ [1]
65.^ http://www.duilioship.it/index.php?it/104/regia-scuola-superiore-navale-digenova
66.^ importante famiglia patrizia che diede numerosi Dogi alla Repubblica
67.^ L'invettiva segue il racconto di Frate Alberigo a proposito dell'uccisione
a tradimento di Michele Zanche da parte del genero, il genovese Branca Doria (In
ferno, XXXIII, 136-147).
68.^ .Testo del Regolamento sul sito del Comune di Genova
69.^ Piano Urbanistico 2015
70.^ Elenco delle stazioni ferroviarie della Liguria, rfi.it. URL consultato il
31 maggio 2015.
71.^ a b c Piano Urbanistico Comunale - Infrastrutture e logistica (PDF) su comu
ne.genova.it, Comune di Genova, pp. 8, 47. URL consultato il 21 maggio 2015.
72.^ a b Piano Urbanistico Comunale - Sistema portuale e litorale (PDF) su comun
e.genova.it, Comune di Genova, pp. 3,6. URL consultato il 21 maggio 2015.
73.^ Piano Urbanistico 2015 estratto/533
74.^ Attiva dal 1 agosto 2007, per maggiori dettaglia vedi: Amt.genova.it.
75.^ Le stazioni entro cui compresa l'area ferroviaria urbana sono Genova Nervi,
Genova Voltri, Genova Pontedecimo e Genova Acquasanta.
76.^ Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Genova/I Consolati. URL co
nsultato l'08 giugno 2015.
77.^ Gemellaggi tra citt e collaborazioni internazionali: se ne discusso in commi
ssione cultura, comune.genova.it. URL consultato il 30 maggio 2015.
78.^ Cronologico accordi e gemellaggi (DOC), comune.genova.it. URL consultato il
30 maggio 2015.
79.^ Il Genoa, un patrimonio storico dell'umanit, pianetagenoa1893.it. URL consul
tato il 31 maggio 2015.
80.^ Pioneers Cup, genoacfc.it. URL consultato il 31 maggio 2015.
81.^ U.C. Sampdoria - Storia, sampdoria.it. URL consultato il 31 maggio 2015.
82.^ Nasce a Pr il primo Polo federale periferico del canottaggio italiano
83.^ Aldo Padovano, Accadde domani... un anno con il Genoa, Genova, De Ferrari,
2005, p. 291, ISBN 88-7172-689-8.
84.^ ice club genova
85.^ Trionfo Ligure
86.^ Savate: la Boxe Francese: di Giorgio Messina
87.^ La Repubblica/Archivio
88.^ Stadio Luigi Ferraris su stadiodi.it
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia su Genova.
Collabora
Collabora
Collabora
Collabora
u Genova
Collabora
a
a
a
a
[mostra]
V D M
UNESCO
Patrimoni dell umanit in Italia
Commons-logo.svg
[mostra]
V D M
Capitali europee della cultura
[mostra]
V D M
Liguria Comuni della citt metropolitana di Genova
Provincia di Genova-Stemma.png
[mostra]
V D M
Italia Capoluoghi di provincia, di citt metropolitana e di regione italiani
Controllo di autorit
VIAF: (EN) 260885455 GND: (DE) 4020185-5
Genova Portale Genova
Categoria: Genova
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