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Giulio Tremonti
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Giulio Tremonti
Giulio Tremonti.jpg
Durata mandato
22 settembre 2005
8 maggio 2006
Presidente
Silvio Berlusconi
Predecessore
Domenico Siniscalco
Successore
Tommaso Padoa Schioppa
Durata mandato
11 giugno 2001
3 luglio 2004
Presidente
Silvio Berlusconi
Predecessore
Ottaviano Del Turco (Finanze)
Vincenzo Visco (Tesoro)
Successore
Silvio Berlusconi (ad interim)
Dati generali
Partito politico
Indipendente (2013-presente)
Precedente:
PSI (fino al 1993)
AD (1993-1994)
PS (1994)
FI (1994-2009)
PdL (2009-2012)
Lista Lavoro e Libert-3L (2012-2013)
Tendenza politica
Conservatorismo sociale
on. Giulio Tremonti
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Camera dei deputati
Luogo nascita
Sondrio
Data nascita
18 agosto 1947
Titolo di studio
Laurea in Giurisprudenza
Professione
Avvocato, docente universitario
Partito
PS (1994), FL (1994), Forza Italia (1994-2009), PdL (2009-2012), 3L-Lista Lavoro
e Libert (2012-2013), Indipendente
Legislatura
XII, XIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
Misto (1994-1996), FI (1996-2008), PdL (2008-2013),
Coalizione
Pentapartito (1987), PpI (1994), PpL (1996), CdL (2001, 2006), PdL-LN-MpA (2008)
Circoscrizione
Lombardia 1 (1994), IV (Lombardia 2) (1996, 2008), VII (Veneto 1) (2001), XXIII
(Calabria) (2006)
Incarichi parlamentari
XII Legislatura:
Componente della VI COMMISSIONE (FINANZE): dal 6 dicembre 1994 all'8 maggio 1996
, dal 28 luglio 1998 al 17 settembre 2004 e dal 23 novembre 2011 al 14 marzo 201
3,
Componente della XI COMMISSIONE (LAVORO): dal 25 maggio 1994 al 6 dicembre 1994,
I Governo Berlusconi: MINISTRO DELLE FINANZE dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 19
95;
XIII Legislatura:
Componente della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali: dal 4 f
ebbraio 1997,
Componente della Commissione parlamentare consultiva in materia di riforma fisca
le ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 662: dal 24 marzo 1997;
XIV Legislatura:
III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI): dal 17 settembre 2004 al 27 aprile
2006,
II Governo Berlusconi: MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE dal 10 giugno 2001
al 3 luglio 2004 e dal 22 settembre 2005 al 5 maggio 2006,
III Governo Berlusconi: VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI dal 23 aprile
2005 al 5 maggio 2006,
III Governo Berlusconi: MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLI
O DEI MINISTRI dal 23 aprile 2005 al 22 settembre 2005;
XV Legislatura:
VICEPRESIDENTE della CAMERA DEI DEPUTATI: dal 4 maggio 2006 al 28 aprile 2008,
PRESIDENTE del COMITATO DI VIGILANZA SULL'ATTIVITA' DI DOCUMENTAZIONE: dal 29 gi
ugno 2006 al 28 aprile 2008,
PRESIDENTE della COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLE VERIFICHE DI PROFESSIONALITA': d
al 29 giugno 2006 al 28 aprile 2008,
Componente della XIV Commissione (Politiche dell'Unione Europea): dal 6 giugno 2
006 al 28 aprile 2008 e dal 21 maggio 2008 al 10 settembre 2010;
XVI Legislatura:
VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE): dal 10 settembre 2010 al 23 nov
embre 2011,
IV Governo Berlusconi: Ministro dell'Economia e delle finanze dal 7 maggio 2008
al 16 novembre 2011
Pagina istituzionale
sen. Giulio Tremonti
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Indice [nascondi]
1 Biografia 1.1 Studi e inizi
1.2 Carriera accademica
1.3 Carriera politica 1.3.1 Ministro dell'Economia e delle Finanze nei Governi B
erlusconi
2 Procedimenti giudiziari
3 I Tremonti Bond e la Banca del Sud
4 Alleati politici
5 Critiche sul condono fiscale
6 Critiche da parte di alcuni economisti
7 Pubblicazioni
8 Opere
9 Curiosit
10 Note
11 Bibliografia
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Studi e inizi[modifica | modifica wikitesto]
etere con la Cina anzich imporre dazi, ha portato dapprima l'UE ad introdurre le
quote di esportazione per alcuni prodotti ed infine ad adottare gli stessi dazi
doganali, confortata anche dall'allargamento dei dazi proposti dagli USA nel 200
5.
La produzione tessile italiana, che a marzo 2005 lamentava una contrazione occup
azionale di 44.000 posti di lavoro a causa della concorrenza cinese, stata parzi
almente protetta da tali misure, anche se nel settore delle scarpe, si ottenuta
una paradossale esclusione dai dazi delle scarpe per bambini, che rappresentano
un'importante fetta di mercato[10]. Gli accordi del WTO negli anni novanta preve
devano un tempo di dieci anni per attuare una graduale apertura del mercato euro
peo dell'abbigliamento alle esportazioni cinesi. Tale misura ha aperto a una cri
si di livello europeo, che metteva a rischio circa 1 milione di posti di lavoro
nel settore tessile. I sostenitori dei dazi accusano la Cina di praticare una co
ncorrenza sleale, di non riconoscere ai lavoratori i diritti minimi.
Sempre nel 2005, Tremonti ha sollevato la questione dei "residui passivi" una qu
ota di debito pubblico nel bilancio dello Stato cui non stata corrisposta l'emis
sione di una uguale quantit di moneta. Nella Finanziaria del 2005 stata anche ins
erita la cosiddetta pornotax, un'imposta del 25% sui redditi derivanti dalla ven
dita, noleggio, produzione e distribuzione di materiale pornografico, definita d
a Tremonti un'imposta etica sul modello francese[11].
Nel 2008 propone la "Robin Hood tax" sui profitti delle compagnie energetiche, p
roponendo di investire i relativi fondi in servizi per la classe povera.
A settembre 2009 entra in vigore un suo decreto che introduce una penale dell'1%
per ogni mese di ritardo nei confronti delle banche che ostacolano il diritto d
i surroga dei mutuatari. Nello stesso periodo propone di tassare le plusvalenze
della Banca d'Italia con la gestione della riserva aurea nazionale, e la propost
a viene modifiata, subordinandola al consenso della banca centrale e della BCE.
Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]
Il 21 marzo 2012 risulta essere indagato dalla Procura di Roma insieme al suo ex
consigliere politico Marco Mario Milanese, per il quale il 22 settembre 2011 st
ata respinta dalla Camera la richiesta di arresto [1] per corruzioni in cambio d
i nomine fatte dal Ministero dell'Economia, per finanziamento illecito di un dep
utato. L'inchiesta ruota intorno agli appalti Enav e ai fondi neri di Finmeccani
ca relativamente ad un appartamento in Via Campo Marzio a Roma dove Tremonti avr
ebbe alloggiato da luglio 2010 a luglio 2011 il cui canone di affitto di 8500 sa
rebbe stato pagato dal Milanese, cos come i lavori di ristrutturazione da 250 mil
a euro da un imprenditore amico dello stesso, in cambio di nomine in aziende par
tecipate dallo Stato su cui decideva tutto Milanese per nome di Tremonti, che sa
puta la notizia ha lasciato l'appartamento asserendo di aver accettato l'offerta
di Milanese sulla casa perch si sentiva spiato dalla Guardia di Finanza durante
il suo soggiorno nella caserma romana denunciandone la divisione in cordate riva
li. Il 28 marzo 2013 Milanese stato condannato a 8 mesi di carcere. [2]. Per Tre
monti il processo si concluso con il patteggiamento della pena a quattro mesi di
reclusione, convertiti in una pena pecuniaria di 30 mila euro e una multa di 10
mila euro [3].
A ottobre 2014 indagato per corruzione: nel 2009 l'allora ministro dell'Economia
avrebbe ricevuto 2,4 milioni di euro per dare il via libera all'acquisizione de
lla societ americana DRS Technologies da parte del gruppo Finmeccanica[12].A genn
aio 2015 il Tribunale dei Ministri di Roma ordina al procuratore Edmondo Bruti L
iberati di chiedere al Senato l'autorizzazione a procedere contro Tremonti. Il r
eato ipotizzato la corruzione legata a una tangente da 2,4 milioni di euro che n
el marzo 2009 l'allora ministro dell'Economia del Governo Berlusconi avrebbe inc
assato da Finmeccanica (controllata dal Tesoro stesso) al fine di modificare il
parere inizialmente contrario all'acquisto per la somma estremamente elevata di
3,4 miliardi di euro nel luglio 2008 della societ statunitense Drs, fornitrice de
illegalit permanente a vantaggio degli evasori fiscali) nonch una denuncia da par
te dell'UE per il condono Iva del 2002 che, permettendo la sanatoria di una evas
ione relativa a pochi mesi prima, di fatto aveva indotto ad omettere i versament
i dovuti e violato i principi di equit[19],[20].
Critiche da parte di alcuni economisti[modifica | modifica wikitesto]
Nonostante Giulio Tremonti non sia un esperto di economia in quanto tributarista
, cio da giurista, ha sempre avuto un ruolo di primissimo piano nelle scelte e ne
gli indirizzi economici tracciati dai governi presieduti da Silvio Berlusconi. C
i gli ha attirato le critiche di alcuni economisti propriamente detti. Lo stesso
collega di governo Renato Brunetta nel 2009 ha sostenuto che Tremonti non un econ
omista, ma un giurista[21]. Dal canto suo Tremonti ha polemizzato pi volte con gli
economisti invitandoli a tacere con l'espressione silete economisti, adattamento
del noto tacete giuristi di Carl Schmitt. A suo dire gli economisti sarebbero infa
tti colpevoli di non aver saputo predire la crisi scoppiata nel 2008.[22][23]
Sar soprattutto l'attacco lanciato da Tremonti il 28 agosto 2009 dal meeting di C
omunione e Liberazione (gli economisti, disse, sono come maghi che dovrebbero chied
ere scusa e starsene zitti per un anno, ne guadagnerebbero tutti[24]) a spingere
il 3 settembre sedici economisti la maggioranza dei quali fa riferimento a Lavoc
e.info (Giorgio Basevi, Pierpaolo Benigno Franco Bruni, Tito Boeri, Carlo Carrar
o, Carlo Favero, Francesco Giavazzi, Luigi Guiso, Tullio Jappelli, Marco Onado,
Marco Pagano, Fausto Panunzi, Michele Polo, Lucrezia Reichlin, Pietro Reichlin,
Luigi Spaventa) a replicare sulle pagine del Corriere della Sera e de la Repubbl
ica con una lettera a Tremonti che chiede agli economisti di tacere perch non acce
tta critiche al suo operato, rinfacciandogli che negli anni in cui il Ministro ha
avuto la responsabilit della politica economica (2001-2005, quando il suo primo d
ocumento di programmazione prometteva un nuovo miracolo economico , e 2008) la cres
cita italiana ha esibito un divario negativo di oltre 5 punti rispetto alla cres
cita europea. In definitiva, vorremmo comprendere come egli si proponga di trasf
ormare in realt le sue speranze sul futuro del paese.[25][26]
Carlo Scarpa, in particolare, rispose che prendersela con tutta la categoria non
era corretto anche perch alcuni economisti del settore avevano dato l allarme. Ad e
sempio, lo aveva fatto uno come Nouriel Roubini, economista di origine turco-ira
niana che insegna a New York, quello che nel 2006 a Davos Tremonti invit a tornars
ene in Turchia perch os criticare la politica economica del governo di allora[27]. I
l 7 settembre Tremonti, pur mantenendo il suo giudizio sugli economisti-maghi, t
ent di smorzare i toni proprio davanti agli studenti della Bocconi sostenendo che
in fondo tutte le scienze hanno la stessa parit, siamo tutti umili lavoratori all
a vigna del sapere.[28]
Nel 2010 il Collettivo noiseFromAmeriKa, un gruppo di economisti italiani che la
vora in maggioranza negli Stati Uniti e formato da Alberto Bisin, Michele Boldri
n, Sandro Brusco, Andrea Moro, Aldo Rustichini, e Giulio Zanella, ha criticato T
remonti nel libro Tremonti. Istruzioni per il disuso per la sua presunta pochezz
a e supponenza: Tremonti ha francamente scocciato. Non tanto per quello che fa in
qualit di ministro dell Economia, visto che fa veramente poco, ma soprattutto per
quello che dice. Siccome fa politica ed uomo potente, quello che dice conta: ori
enta l opinione pubblica e definisce i termini del dibattito. Questo non un bene.
Da un lato, afferma troppo frequentemente cose false o incoerenti. Dall altro, qua
nto fa spesso erroneo o in contraddizione con quanto asserisce si dovrebbe fare.
Insomma, ha scocciato[29]. Ai libri economici di Tremonti vengono dunque rimprov
erate le sue visioni oniriche, frasi roboanti e la sicumera di essere l unico al mo
ndo investito, in modo misterioso, da una qualche sorta di conoscenza esoterica
da usare per dispensare previsioni (solitamente apocalittiche) e offrire soluzio
ni magiche.[29]. L'opera ha conosciuto una seconda edizione ampliata nel 2011 col
sottotitolo e continuano a chiamarlo Voltremont[30]
Prima di loro Giovanni La Torre nel libro "Il Grande Bluff. Il Caso Tremonti" (M
elampo Editore, 2009) aveva sostenuto che le tesi esposte da Tremonti nei suoi l
ibri erano strampalate, contraddittorie e prive di contenuto scientifico e che l
a caratteristica che le accomunava era la "verbosit", nonch il sostenere una cosa
e il suo contrario in modo da poter dire in seguito "io l'avevo detto" qualunque
cosa fosse accaduta nella realt. Lo stesso presunto "antimercatismo" di Tremonti
viene attaccato, e a questo proposito si fa riferimento al contenuto del libro
dello stesso Tremonti "Lo Stato Criminogeno", che pare il manifesto pi mercatista
che sia mai stato scritto. Infine si sostiene che il Tremonti "profeta della cr
isi" non trova riscontro in alcuno dei suoi scritti precedenti la crisi medesima
, trattandosi bens semplicemente di una riuscita montatura mediatica. L'immagine
di Tremonti "maitre penser" uno dei misteri mediatici italiani che non trova alc
un fondamento nell'attivit pratica e teorica del personaggio. La Torre ha poi fir
mato nel 2012 il numero monografico di Critica Liberale (n. 197) che riprende in
esame il "pensiero" tremontiano cos come espresso nel libro "Uscita di Sicurezza
".[senza fonte]
Il punto vero della querelle sta tutta nell'incapacit dei critici di Tremonti a c
omprendere un pensiero eclettico che sfugge, apertamente, da qualsiasi inquadram
ento secondo gli schemi correnti liberismo/statalismo, destra/sinistra, mercatis
mo/protezionismo. Critici come Boldrin e La Torre non riescono ad immaginare un
pensiero alternativo alle presunte intoccabili leggi sacre del mercato, per cui
qualsiasi elaborazione scientifica che non pretenda di ossequiare tale "sacralit
del mercato", che in realt del tutto incompatibile con la scienza economica, appa
re a loro inconcludente e contraddittoria. Considerando il pulpito dal quale vie
ne la predica, ossia l'ortodossia neo-classica travolta nei suoi dogmi dalla nuo
va Grande Crisi del 2008, come l'ortodossia classica fu travolta dalla Grande Cr
isi del 1929, le critiche dei Boldrin e dei La Torre si rivelano per quello che
sono ossia il lamento degli sconfitti contro chi sa mettere in evidenza le cause
, innanzitutto filosofiche, della loro sconfitta.[senza fonte]
Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Durante gli anni ottanta Giulio Tremonti scrisse regolarmente sul quotidiano di
indirizzo comunista il manifesto con lo pseudonimo di lombard.[31][32] Autore di
diverse opere a sfondo economico-finanziario, Giulio Tremonti ha scritto Lo Sta
to criminogeno, Le cento tasse degli italiani, La fiera delle tasse, Il federali
smo fiscale (sulla proposta di devolution avanzata dalla Lega Nord), Il fantasma
della povert, Rischi Fatali, in cui presenta i problemi economici della nuova Eu
ropa in relazione alla rapidissima crescita della Cina, e l'ultimo La paura e la
speranza sempre sui temi della globalizzazione e dei rapporti con il colosso or
ientale.[33]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Imposizione e definitivit nel diritto tributario, Milano, A. Giuffre, 1977.
Le cento tasse degli italiani, con Giuseppe Vitaletti, Bologna, il Mulino, genna
io 1986. ISBN 88-15-01132-3
La fiscalit industriale. Strategie fiscali e gruppi di societ in Italia, Bologna,
il Mulino, gennaio 1988. ISBN 88-15-01797-6
La fiera delle tasse. Stati nazionali e mercato globale nell'et del consumismo, c
on Giuseppe Vitaletti, Bologna, il Mulino, gennaio 1991. ISBN 88-15-03334-3
Il federalismo fiscale. Autonomia municipale e solidariet sociale, con Giuseppe V
italetti, Roma-Bari, Laterza, gennaio 1994. ISBN 88-420-4357-5
La riforma fiscale. Otto tasse, un unico codice, federalismo (vedo, pago, voto),
Milano, Mondadori, gennaio 1995. ISBN 88-04-40492-2
Il fantasma della povert. Una nuova politica per difendere il benessere dei citta
dini, con Edward Nicolae Luttwak e Carlo Pelanda, Milano, Mondadori, 1995. ISBN
88-04-40066-8
Lo Stato criminogeno. La fine dello Stato giacobino. Un manifesto liberale, Roma
-Bari, Laterza, 1997. ISBN 88-420-5298-1
Meno tasse pi sviluppo. Un progetto per uscire dalla crisi, Milano, Il Giornale,
1999.
Guerre stellari. Societ ed economia nel cyberspazio, con Carlo Jean, Milano, Fran
coAngeli, 2000.
Rischi fatali. L'Europa vecchia, la Cina, il mercatismo suicida. Come reagire, M
ilano, Mondadori, ottobre 2005. ISBN 88-04-55011-2
La paura e la speranza. Europa: la crisi globale che si avvicina e la via per su
perarla, Milano, Mondadori, marzo 2008. ISBN 978-88-04-58066-9
Uscita di sicurezza, Milano, Rizzoli, gennaio 2012. ISBN 978-88-17-05774-5
Curiosit[modifica | modifica wikitesto]
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Corrado Guzzanti imita Giulio Tremonti stato oggetto dell'imitazione del comico r
omano Corrado Guzzanti: il personaggio apparso per la prima volta nel 2002. Cele
bri gli sketch sui tentativi del Ministro di "fare cassa", dal taglio delle gamb
e delle sedie per risparmiare sui conti pubblici al tentativo con i videopoker.
Per motivi fiscali, ha denunciato nel 2009 uno dei redditi imponibili netti pi ba
(176.897
ssi tra i parlamentari, dopo anni di cifre assai pi consistenti: 39.672
lordi).[34]
Note[modifica | modifica wikitesto]
1.^ E' morta la moglie di Giulio Tremonti, port il saluto dei malati a papa Ratzi
nger - Il Messaggero - Libero 24x7
2.^ Governo nella bufera, si dimesso Tremonti in la Repubblica, 3 luglio 2004. U
RL consultato il 6 dicembre 2012.
3.^ Tremonti lancia movimento 3L, "i politici devono essere giovani" in Agenzia
Giornalistica Italia, 6 ottobre 2012. URL consultato il 6 dicembre 2012.
4.^ Elezioni, c' l'accordo tra Lega Nord e Tremonti. Maroni: "Per Regione Lombard
ia e politiche" in TGcom24, 5 dicembre 2012. URL consultato il 6 dicembre 2012.
5.^ Toh, rispuntato Giulio Tremonti
6.^ il Governo Prodi II aveva gi introdotto una detrazione di 200 euro per il pag
amento dell'ICI sull'abitazione principale
7.^ Tremonti propone l'euro di carta in Rai net news, 25 agosto 2002. URL consul
tato il 20 aprile 2008.
8.^ Scarpe, la Cina accusa l'Europa in TG fin, 24 febbraio 2006. URL consultato
il 20 aprile 2008.
9.^ Mattia Feltri, Martino: Tremonti sbaglia sui dazi cinesi. Il governo ha tagl
iato poco le tasse in La Stampa, 31 marzo 2006. URL consultato il 20 aprile 2008
.
10.^ Calzature: dazi UE a Cina, Vietnam ma per Italia poco. Mandelson esclude sc
arpe bimbi, sport; Urso, misure deboli in ANSA, 23 febbraio 2006. URL consultato
l'8 marzo 2008.
11.^ Manovra, pronto maxiemendamento Tremonti: 'Non ci sar alcun condono' in La R
epubblica economia, 13 dicembre 2005. URL consultato l'8 marzo 2008.
12.^ Il Fatto Quotidiano, Corruzione, Tremonti indagato a Milano. Prese tangente
da Finmeccanica .
13.^ Tremonti, il tribunale dei ministri vuole l'autorizzazione a procedere. Il
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