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Corso di laurea in Ingegneria Edile - Architettura

Anno Accademico 2019 - 2020

Architettura Tecnica I
Presentazione tema d’anno.
Amalfi e la Costiera amalfitana

Prof. Arch. Federica Ribera/Ing. Rossella Del Regno


L’ESERCITAZIONE

• Analisi storica e delle caratteristiche spaziali ed architettoniche della città di Amalfi


• Analisi dell’organizzazione e dell’evoluzione dell’edificato
• Repertorio degli elementi tecnologici ricorrenti

Fonte: https://www.dovealsud.it/wp-content/uploads/2019/06/centro-storico-di-amalfi.jpg
GLI OBIETTIVI

• Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e dell’identità locale


• Approfondimento delle tecniche costruttive tradizionali
• Supporto agli interventi sul costruito storico nel rispetto dell’identità del luogo

Fonte: https://www.amalficoast.it/l/campania-4/costiera-amalfitana-1/amalfi-2
LA COSTIERA AMALFITANA

L’azzurro del mare, il verde della macchia mediterranea e dei terrazzamenti coltivati ad agrumi, si
fondono con caratteristiche architetture per creare uno dei percorsi più belli d’Italia: la Costiera
Amalfitana.

La strada tortuosa si insinua in profondi valloni, avvolge gli speroni di roccia a picco sul mare,
scende verso la spiaggia e poi risale, in una successione di scorci e vedute mozzafiato.
Un paesaggio unico al mondo disegnato da baie, insenature, strapiombi e piccoli borghi arroccati
sulla montagna.
Dal punto di vista orografico e paesaggistico il territorio è caratterizzato dai Monti Lattari,
costituiti principalmente da rocce di tipo calcareo dolomitico. Il territorio ha un aspetto
accidentato e scosceso ed è caratterizzato dalle falesie, formazioni rocciose a picco sul mare.
La costiera amalfitana è un tratto di costa tirrenica dell’Italia meridionale che si estende per
oltre 11.000 ettari tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno e comprende i comuni di:

• Amalfi con il Duomo e il suo chiostro;


• Atrani con le chiese di San Salvatore del Birecto e di Santa Maria Maddalena Penitente;
• Cetara, il paese della colatura di alici;
• Conca dei Marini con la Grotta dello Smeraldo e la Chiesa Patronale di San Giovanni
Battista;
• Furore con un piccolo fiordo;
• Maiori con la Collegiata di Santa Maria a Mare e il Castello di San Nicola de Thoro Plano;
• Minori con la Basilica di Santa Trofimena e la Villa romana;
• Positano con la Chiesa dell’Assunta e il suggestivo centro storico;
• Praiano con le chiese di San Luca e San Gennaro e i relativi belvedere;
• Ravello la città della musica con il Duomo e le prestigiose Villa Cimbrone e Villa Rufolo e
l’Auditorium Oscar Niemeyer;
• Scala il paese più antico della Costiera Amalfitana;
• Tramonti con il Valico di Chiunzi e le varie frazioni;
• Vietri sul Mare nota in tutto il mondo per l’antica tradizione di lavorazione della ceramica
e la sua frazione Albori annoverata tra borghi più belli d’Italia.

Tali comuni, assieme con Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara, sono stati riuniti nella
Comunità Montana Penisola Amalfitana, sciolta nel 2008.
Fanno parte della Comunità Montana dei Monti Lattari, i comuni di Scala, Sant’Egidio del
Monte Albino, Corbara, Tramonti.
È una zona di grande bellezza naturale,
caratterizzata da terrazzamenti per la coltivazione
di vigneti e frutteti, considerati veri e propri
ʺmonumenti ambientaliʺ, e da cittadine di grande
valore architettonico e artistico.
L’area comprende molteplici testimonianze dei
tempi passati che rappresentano l’identità delle
origini: dalle ville romane di Minori e Positano
del I secolo d.C. all’architettura pubblica e privata
medievale, dai preziosi manufatti di oreficeria e
artigianato custoditi all’interno di chiese e musei,
alle meraviglie naturalistiche della Valle dei
Mulini e alle cupole maiolicate di Vietri, insegna
di un artigianato ceramico famoso nel mondo.
Ovunque i giardini di limoni, che per tutto l’anno
punteggiano di giallo il verde cupo del fogliame
sui fianchi della montagna che precipita verso il
mare e si fonde con i colori dell’acqua, che lungo
questa costa cambiano continuamente tra il
turchino, l’indaco, lo smeraldo.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Costiera_amalfitana#/media/File:Ravello.jpg
BREVI CENNI STORICI

• Fino al I secolo a.C. la Costiera amalfitana era pressoché disabitata.

• Fu scoperta dai patrizi romani verso il I secolo d.C., i quali vi edificarono una serie di ville.

• Tra il IV e il V secolo con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, le popolazioni delle


pianure della Campania cercarono rifugio dalle invasioni barbariche nelle zone interne e
inaccessibili dei Monti Lattari. Questi primi nuclei abitati sono considerati le origini degli
insediamenti costieri.

• Da fonti storiche si evince che già verso la fine del VI secolo esistevano Amalfi e Atrani che
fino alla fine del secolo XI rappresentarono le uniche civitates del territorio.

• Tra il IX e il X secolo venne realizzato il sistema dei terrazzamenti.

• Durante il XIII secolo altri centri costieri, tra cui Minori e Maiori, un tempo semplici
villaggi, ebbero un significativo sviluppo edilizio.

• Il 12 gennaio 1853 venne inaugurata la strada carrabile, che collega Salerno, Amalfi e
Sorrento, aprendo la Costiera ai viaggiatori di fine Ottocento e diffondendo così la sua fama a
livello mondiale.
Fonte: https://www.costieraamalfitana.com/terrazzamenti-della-costiera-amalfitana/
W. Turner (1819), Amalfi: veduta dal Tondo Volpe
Fonte: http://www.enzoexposito.it/turisti_nel_tempo/1819.htm
W. Turner (1819), Tre studi su Amalfi
Fonte: http://www.enzoexposito.it/turisti_nel_tempo/1819.htm
J. Ruskin (1841), Amalfi
Fonte: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:View_of_Amalfi.jpeg
I CENTRI DELLA COSTIERA
Caratteristiche dei centri costieri
• COSTIERI • Siti d’impianto generalmente allo sbocco di valloni scavati da fiumi
• MONTANI • Strada principale che va dall’entroterra al mare; strade secondarie,
• COLLINARI trasversali alla prima, che risalgono lungo le pendici del vallone
• Aggregato residenziale diviso in rioni con centro in una chiesa
minore
• Zona agricola collocata al vertice dello schema piramidale
LA COSTIERA AMALFITANA_ Patrimonio dell’UNESCO

“Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole


parte d’Italia. Nella quale, assai presso a Salerno, è una costa sopra ‘l
mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la Costa d’Amalfi,
piena di piccole città, di giardini e di fontane e d’uomini ricchi e
procaccianti in atto di mercatanzia, sì come alcuni altri”.

(Giovanni Boccaccio, Decameron, 1353)


Fonte: https://www.consigliamidove.it/costiera-amalfitana/
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese
United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo
UNESCO) è stata fondata nell’ambito dei lavori preparatori alla Conferenza dei Ministri
Alleati dell’Educazione (CAME), che si tennero a Londra il 16 novembre 1945, ma la sua
Costituzione è entrata in vigore solo un anno dopo (4 novembre 1946).

La mission dell’UNESCO si può riassumere con una semplice frase “Contribuire alla
pace”, difatti il suo motto è “Building peace in the minds of men and women”.
Dopo le atrocità commesse prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, in molti ebbero
la consapevolezza che la pace andava preservata non solo con trattati, ma anche e
soprattutto attraverso la conoscenza e il rispetto della cultura del prossimo.
Non può esserci dialogo senza rispetto e conoscenza, ed è proprio attraverso la tutela e la
diffusione del patrimonio storico, scientifico e culturale di tutti i paesi, che l’UNESCO ha
deciso di contribuire e preservare la pace.
Oggi l’UNESCO è costantemente impegnata nel promuovere non solo l’interculturalità,
ma anche la diffusione stessa della cultura, la tutela dell’ambiente e la difesa delle
minoranze. Tutto questo avviene pianificando eventi e iniziative che coinvolgono i vari
stati membri.

L’Italia è entrata a far parte dell’UNESCO l’8 novembre 1947 grazie al parere unanime di
tutti i membri già presenti. D’altronde proprio in Italia si trovano numerose aree e località
che sono state dichiarate patrimonio dell’umanità, tra cui la Costiera amalfitana.
La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di
favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei
programmi UNESCO in Italia. La composizione, i compiti e il funzionamento della
Commissione sono stati disciplinati, da ultimo, dal Decreto Ministeriale n. 4195 del 24
maggio 2007.

L’esistenza della Commissione discende dall’art. VII della Convenzione di Londra del 16
novembre 1945, che ha istituito l’UNESCO. Analoghe entità sono operative in quasi tutti i
195 Paesi membri dell’UNESCO.

La Commissione opera attraverso:

• l’Assemblea che fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai


programmi e alle finalità dell’UNESCO nel quadro degli interessi generali della politica
nazionale nei campi dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in
stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d’Italia presso
l’UNESCO;

• il Consiglio Direttivo che è l’organo di governo della Commissione e attua gli


orientamenti strategici fissati dall’Assemblea.
Il 5 dicembre 1997 la Costiera amalfitana è stata inserita nella
Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO
(World Heritage List che comprende tutte le opere frutto
dell’ingegno umano o della natura, la cui conoscenza e
salvaguardia è ritenuta fondamentale per tutta l’umanità), nella
categoria dei Paesaggi culturali.
Motivazione
«È un esempio eccezionale di paesaggio mediterraneo, con eccezionali valori culturali e
naturali che derivano dalla sua difficile topografia e dal processo storico di adattamento
compatibile operato dalla comunità, esempio brillante di uso intelligente delle risorse».

Criteri d’iscrizione
(ii): mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o
all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia,
nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;

(iv): costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico


o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri una o più importanti fasi nella storia umana;

(v): essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di


risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture), o dell’interazione
dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di
trasformazioni irreversibili.
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=4HTWRMNQPgE

RAI UNO_LINEA VERDE_COSTIERA AMALFITANA


https://www.raiplay.it/video/2017/10/Linea-verde-La-Costiera-Amalfitana-c7a47363-eef2-40d5-b5a4-72c0f25bc477.html

RAI UNO_LINEA BLU_VIAGGIO IN COSTIERA AMALFITANA


https://www.raiplay.it/video/2019/04/Linea-Blu---Tra-mare-e-terra-Viaggio-in-Costiera-Amalfitana-4cf39955-2865-402c-
90e7-5e81972e9020.html
LA COSTIERA AMALFITANA_Caratteri costruttivi

Fonte: https://www.amalficoast.it/the-amalfi-coast
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI CENTRI

Organicità tra l’abitato e il sito


• Mancata adozione degli schemi urbanistici più consueti e diffusi
• Assenza di grandi centri abitati

Insularità
• Sostanziale estraneità della produzione architettonica alle correnti artistiche coeve
• Uso di materiali reperibili in situ
• Apertura a scambi culturali con paesi lontani piuttosto che con l’immediato entroterra

Verticalità
• Terrazzamenti
M.C. Escher (1931), Covered alley in Atrani
M.C. Escher (1934), Coast of Amalfi_Atrani
M.C. Escher (1934), Atrani
LA CASA AMALFITANA

Le architetture residenziali vengono distinte in due tipologie:

La prima interessa i paesi della fascia costiera:


• agglomerati compatti che si sono sviluppati nel tempo andando ad occupare tutto lo spazio che
avevano a disposizione;
• complessi nell’organizzazione planimetrica;
• con nucleo originario costituito da un solo vano voltato, quadrato o rettangolare.

La seconda è tipica dei borghi collinari e delle


zone agricole dei centri costieri:
• aggregati indipendenti circondati da giardini
e piccoli appezzamenti di terreno;
• di forma semplice che consiste in un
parallelepipedo allungato che si adatta alla
morfologia del terreno, solitamente di uno o
due livelli;
• con il livello superiore destinato ad
abitazione e il livello inferiore dedicato alle
pratiche agricole (cisterne, depositi, stalle
ecc.);
• dotati di scala esterna di comunicazione tra i Fonte: http://divinomaniero.com/larchitettura/
due livelli.
Ravello
Fonte: http://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/124
AMALFI

La città di Amalfi, che dà il suo nome al tratto di costa da Vietri sul Mare a Punta
Campanella, è uno dei più rinomati centri turistici della costa campana, conosciuta ed
apprezzata in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche e naturali.

Fonte: https://www.consigliamidove.it/costiera-amalfitana/
L’abitato, inconfondibile nell’aspetto e pittoresco per la dislocazione,
si estende per poco meno di 6 kmq e si aggrappa agli sbalzi rocciosi
dei monti Lattari inoltrandosi nell’angusta Valle dei Mulini con
strade, scalinate e vicoli che si dipanano dalla collina e si incuneano
tra abitazioni e splendidi giardini terrazzati.
Fonte: https://www.amalfi.gov.it/comunicati/bypass-roccia-al-centro-storico-amalfi-firma-dellaccordo-acamir/

Ogni angolo, ogni viuzza e ogni piazzetta aprono prospettive inusitate e scorci silenziosi e
pittoreschi: è questo lo scenario che ha incantato generazioni di viaggiatori, il paesaggio
romantico per eccellenza, dove la dolcezza del clima e la bellezza di ville e case addossate una
all’altra si coniugano con la natura aspra e apparentemente inospitale di montagne a picco sul
mare.
Fonte: https://www.ecostiera.it/nel-medioevo-la-grandezza-delle-repubbliche-marinare-di-amalfi-genova-pisa-e-venezia/
Nello stemma cittadino si legge "Descendit ex
patribus Romanorum" ed effettivamente le origini
di Amalfi sembrano risalire al periodo romano,
come attesta il rinvenimento di un ninfeo
appartenente ad una villa probabilmente edificata ai
tempi dell’imperatore Tiberio.

Anche il toponimo ha origini latine e deriverebbe o


da Melfi, città lucana i cui profughi approdarono
sulle coste amalfitane fondando la città, o
dalla "gens Amarfia".
La fondazione della città di Amalfi è anche legata alla
leggenda di un amore mitologico che vede protagonista
Ercole, figlio di Zeus e dell’umana Alcmena, e la ninfa
Amalfi.
Il mito vuole che il semidio si fosse perdutamente
innamorato della giovane al punto da desiderare di
sposarla. Il loro, però, era un amore destinato ad essere
breve: la ninfa morì improvvisamente e l’eroe,
profondamente afflitto dalla tragedia e con il cuore a
pezzi, decise che la sua amata dovesse avere una
sepoltura che potesse ricordarla nel tempo. Ercole
intendeva seppellirla in una terra che fosse degna di
ospitare cotanta bellezza per cui si mise alla ricerca del
posto perfetto, riuscendo ad individuarlo in una terra
dalle coste frastagliate in cui mare e cielo si sposavano
all’orizzonte.

Nei suoi viaggi Ercole si imbatté, infatti, in un piccolo villaggio e rapito dalla natura
rigogliosa del luogo e dal paesaggio incantato, decise di adornarlo con alberi dai frutti
pastosi, profumati e squillanti di sole, i limoni, che aveva rubato al Giardino delle
Esperidi e che regalarono al luogo un profumo caratteristico. In questo villaggio, Ercole
decise di dire addio alla sua adorata Amalfi, affidandone i resti alla cittadina costiera che
battezzò con il nome dell’amata.
Già sede vescovile nel 596, fece parte del
ducato romanico-bizantino fino all’839,
quando divenne una repubblica autonoma
(la prima delle Repubbliche Marinare
d’Italia) governata prima da Conti eletti
annualmente, poi da Prefetti ed infine da
Duchi che la trasformarono in una sorta di
monarchia ducale. Da questo momento in
poi ebbe inizio la supremazia amalfitana nei
commerci con l’Oriente e, in generale, nella
gestione dei traffici commerciali in tutto il
bacino del Mediterraneo, attraverso una fitta
rete di insediamenti nei principali porti. Le
navi mercantili amalfitane, cariche di
legname, salpavano alla volta delle coste
nord-africane, siriane, palestinesi e di
Bisanzio, scambiandolo con oro, spezie,
pietre preziose e stoffe. I commercianti
amalfitani divennero in breve molto ricchi,
tanto da attirare l’attenzione e l’inimicizia Fonte:https://www.ecostiera.it/nel-medioevo-la-grandezza-
delle-repubbliche-marinare-di-amalfi-genova-pisa-e-
di nuove ed emergenti concorrenti, come venezia/
Pisa e Genova.
Della storia marinara di Amalfi rimangono gli arsenali in muratura, utilizzati per la costruzione
degli scafi delle galee di combattimento, il codice marittimo denominato Tabula de Amalpha e
la tradizione dell’invenzione della bussola ad opera di Flavio Gioia.

Fonte: http://www.salernotoday.it/eventi/amalfi-maggio-arsenale-12-26-maggio-2018.html
Fonte: https://www.iconartmagazine.it/news/mostre/la-mostra-mare-nostrum-negli-arsenali-di-amalfi/
Conquistata dai Normanni nel 1131 e
saccheggiata dalle truppe pisane pochi anni
dopo, Amalfi perse la sua autonomia. Dal
punto di vista economico, l’imprenditoria si
concentrò nella produzione della
carta secondo il metodo arabo, nella
lavorazione del ferro e della lana. Il declino
coincise con la guerra tra Angioini ed
Aragonesi e, in particolare, con una terribile
tempesta che, nella notte tra il 24 ed il 25
novembre del 1343, inghiottì buona parte
dell’antico porto della città. Divenuto feudo,
fu governato da varie famiglie: Sanseverino,
Colonna, Orsini e Piccolomini.

La storia turistica di Amalfi coincide con


l’arrivo di viaggiatori del Nord-Europa
all’epoca del Grand Tour quando, sul finire
del XVIII secolo, partivano alla volta di
tracce del passato e scorci dal gusto
romantico.
L’impianto urbanistico del centro storico di Amalfi ha mantenuto intatta la sua fisionomia
medievale, con le porte di accesso (Porta Marina o De Sandala, Porta Occidentale, Porta
Hospitalis), strette stradine lastricate, vicoli e scalini che conducono ad ampi slarghi e
piazzette, su cui si affacciano palazzi medievali ed antiche cappelle gentilizie.

Fonte: https://www.ilvescovado.it/it/sezioni-25/annunci-4/amalfi-viabilita-ecco-i-nuovi-orari-per-accesso-58926/article
Il centro urbano di Amalfi, grazie alla
sostanziale conservazione del suo
tessuto storico, custodisce pressoché
intatte le testimonianze
architettoniche e urbanistiche (chiese
e cappelle, monasteri e conventi,
dimore dell’aristocrazia mercantile
medievale, torri e mura) leggibili
nella secolare stratificazione.

Fonte: http://thebucketlist.altervista.org/173-2/
Dominata dalla maestosa cattedrale
dedicata a Sant’Andrea, Amalfi offre
interessanti testimonianze del suo
glorioso passato.

Fonte: https://www.patrimoniomondiale.it/?p=47
La Cattedrale di Sant’Andrea, preceduta da una scenografica scalinata, domina
Piazza Duomo.
Realizzata nel 987 dal duca di Amalfi
Mansone I, presenta uno schema basilicale
con transetto ed abside.

La policroma facciata, preceduta da un


elegante portico, è dominata dal mosaico
del timpano, il Trionfo di Cristo, opera di
Domenico Morelli i cui cartoni originali
sono tuttora conservati presso l’omonima
sala della sede municipale.

Fonte: http://www.neldeliriononeromaisola.it/2019/01/257013/; https://www.costieraamalfitana.com/duomo-di-amalfi/


All’interno è un tripudio di opere d’arte: un elegante soffitto a cassettoni, tele del XVIII
secolo, un crocifisso ligneo del XIII secolo, una croce di madreperla proveniente da
Gerusalemme, la fonte battesimale (una vasca di porfido proveniente da un’antica villa
romana), due antiche colonne di granito egizio provenienti dalla vicina Paestum che
sorreggono l’arco trionfale, colonnine tortili e amboni del XII secolo.
Nella cripta sono conservate le reliquie di Sant’Andrea da cui, sin dal 1304 trasuda una
rugiada, la manna, raccolta in un’ampolla e dagli effetti taumaturgici. Uno degli elementi
di maggior pregio sono senza dubbio le porte in bronzo, realizzate a Costantinopoli per
volontà del ricco mercante amalfitano Pantaleone de Comite.
Il campanile, realizzato in stile
romanico tra il 1180 ed il 1276,
presenta una cella campanaria in
stile moresco con copertura in
embrici maiolicati verdi e gialli.

Fonte: https://www.pinterest.de/pin/317926054924022582/?autologin=true
Fonte: http://www.neldeliriononeromaisola.it/2019/01/257013/
La Basilica del Crocifisso, adiacente al Duomo, un tempo comunicante, risale al IX secolo e
fu realizzata su un preesistente edificio paleocristiano. Inizialmente dedicata alla Vergine
Assunta e, successivamente, ai Santi Cosma e Damiano, è a tre navate divise da colonne che
sorreggono archi leggermente acuti sui quali è posto un matroneo. Il restauro del 1931 ha
eliminato le sovrastrutture barocche, restituendo l’originaria architettura romanica.
Attualmente ospita il Museo d’Arte Sacra del Duomo.

Fonte:
http://daseyn.blogspot.com/2015/11/basili
ca-del-crocifisso-di-amalfi-il.html
Il Chiostro del Paradiso, fatto edificare dall’Arcivescovo Filippo Augustariccio nel 1268
come cimitero per i nobili amalfitani, è un quadriportico con archi a sesto acuto intrecciati,
tipici dell’architettura arabo-normanna, poggianti su finissime colonnine binate, con sei
cappelle tra cui spicca un affresco attribuito alla scuola napoletana di Giotto. Oggi conserva
alcuni sarcofagi di epoca romana, uno trecentesco e i resti dell’originaria facciata del
Duomo.

Fonte: https://www.livesalerno.com/it/chiostro-del-paradiso
Altri importanti testimonianze di un
glorioso passato sono:

- le torri di avvistamento (Torre di


Vettica, Torre San Francesco o
Saracena, Torre dello Ziro),
facenti parte del complesso
sistema difensivo progettato in
epoca vicereale per difendere le
popolazioni costiere dagli
attacchi dei pirati;

- i resti della torre e del castello


di Pogerola (l’antica Pigellula);

Fonte:
https://www.google.com/search?q=torri+amalfi&safe=active&
source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwiBgtSw5-
7kAhVBwAIHHekKD8sQ_AUIEygC&biw=1303&bih=648
- i ruderi delle antiche cartiere (Nolli, Martino, Milano, Lucibello);

Ruderi della cartiera Nolli


Fonte: https://www.hullabaloo.be/industrie/cartiera-nolli
Fonte: https://www.lostitaly.it/site/le-cartiere-di-amalfi/
Fonte: https://www.lostitaly.it/site/le-cartiere-di-amalfi/
Le cartiere Cavaliere e Amatruda sono le uniche rimaste delle 16 presenti sul territorio e
che animavano la Valle dei Mulini dove viene prodotta la pregiata carta di Amalfi.

Cartiera Amatruda
Fonte: http://www.amatruda.it/it/cartiera-amatruda/
Cartiera Cavaliere
Fonte: http://www.depascaleassociati.com/it/projects/contents/2
- la Riserva Naturale della Valle delle Ferriere, così chiamata per la presenza dei resti di antiche
ferriere di epoca medievale, occupa un profondo vallone alle spalle di Amalfi. Istituita nel
1972, è caratterizzata da uno speciale microclima che ha consentito la sopravvivenza di alcune
felci rarissime, come la woodwardia radicans.
- il Museo Civico, che conserva le famose Tavole Amalfitane (Tabula Civitatis Malphae), il
primo testo di diritto della navigazione che ebbe una grande influenza fino al XVII secolo.
Parte integrante del Codice Foscariniano, furono ritrovate a Vienna e riportate ad Amalfi
nel 1929, oltre ad alcuni esemplari di tarì (l’antica moneta amalfitana), strumenti nautici
ed opere di Pietro Scoppetta (artista amalfitano appartenente alla Scuola dei Macchiaioli
di Posillipo);

- il Museo della carta di Amalfi, situato in un’antica cartiera del XIII secolo;

Fonte: https://www.museodellacarta.it/il-
museo-della-carta-entra-a-far-parte-del-
biglietto-unico/
- il Monastero benedettino femminile della Santissima Trinità, di origine cinquecentesca,
oggi detto Palazzo San Benedetto, sede dell’Ufficio Postale, degli Uffici Comunali e della
Biblioteca Comunale. All’ingresso spicca il pannello ceramico di Diodoro Cossa (1968)
che illustra i momenti salienti della storia amalfitana;

- l’ex Monastero di San Basilio, risalente al XII secolo, oggi adattato ad abitazioni civili;

- il Convento di San Francesco, oggi struttura ricettiva, fondato nel 1222 da San Francesco
d’Assisi, giunto ad Amalfi per pregare sulle spoglie di Sant’Andrea. Al suo interno è
ancora visibile un suggestivo chiostro in stile moresco;

- il Convento dei Cappuccini, oggi albergo, edificato da Pietro Capuano nel 1212. Fu
concesso ai Cappuccini sul finire del Cinquecento e soppresso in seguito alle Leggi
Eversive del 1815. Splendido il Chiostro del XIII secolo nonché la magnifica balconata
fiorita che portò Stiwell ad esclamare "chi non ha visto Amalfi, non ha visto il mondo, ma
chi non l'ha vista dalla terrazza del Convento dei Cappuccini, non ha visto Amalfi";

- il Cimitero Monumentale, ex monastero benedettino del X secolo;

- le numerosissime chiese e cappelle;

- le fontane (Fontana di Sant’Andrea o del Popolo in Piazza Duomo e la Fontana della Capa
di Ciuccio, così denominata perché un tempo vi si abbeveravano gli asini).
Cimitero monumentale di Amalfi
https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187780-
d15234445-Reviews-Cimitero_Monumentale-
Amalfi_Amalfi_Coast_Province_of_Salerno_Campania.html
Fonte: https://amalfinotizie.it/amalfi-la-fontana-di-santandrea-ricostruita-la-vera-storia-del-monumento/
Amalfi: prima città della Campania nel Registro dei Paesaggi Rurali Storici

Il 25 luglio 2018 Amalfi è entrata nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, prima città della Campania ad
accedere all’esclusivo riconoscimento che conta, in tutta Italia, soltanto altre 10 località.

L’ingresso è stato ratificato presso la sede del Ministero a Roma, dopo un percorso durato
più di un anno.

Si tratta del riconoscimento dell’opera titanica dei “marinai contadini” di Amalfi, che nei
secoli hanno strappato il suolo coltivabile alla montagna creando i tipici terrazzamenti che
hanno la duplice funzione di stabilizzare i versanti e di conservare l’umidità degli spessori
superficiali del terreno anche in assenza prolungata di piogge.

Come si legge nel decreto ministeriale che istituisce l’Osservatorio del Paesaggio Rurale,
l’iscrizione al registro è prevista per quelle zone che: “conservano evidenti testimonianze
della loro origine e della loro storia, mantenendo un ruolo nella società e nell’economia”.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Amos P., Gambardella A. (1975). L’arte muraria della costa amalfitana, Salerno:
Magazzino Cooperative.

Fiengo G., Abbate G. (2001). Case a volta della costa di Amalfi, Amalfi: Centro di
Cultura e Storia Amalfitana

Pane R. (1960). Case e paesaggi della Costiera Amalfitana. In: Il compagno di viaggio.
Itinerari napoletani, Napoli: Montanino Editore.

Messina B. (2012). Architettura e forme in Costa d’Amalfi: dal segno al disegno di un


paesaggio costruito, Salerno: Cues.

PUC del Comune di Amalfi - https://puc.amalfi.gov.it/


SITOGRAFIA ESSENZIALE

http://www.costadiamalfi.info/amalfi-storia-e-monumenti/

http://www.univeur.org/integratiosta/-id=41&id_art=459.htm

https://www.univeur.org/cuebc/index.php/it/

http://www.centrodiculturaestoriaamalfitana.it

https://www.patrimoniomondiale.it/?p=322

http://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/124

https://www.informaweb.it/it/smartkids/unesco-cose-siti-elenco-siti-sicilia-mappa

http://www.unesco.it/cni/

http://www.unesco.it/cni/index.php/documenti

https://www.google.com/search?q=cartiera+amalfi&safe=active&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0a
hUKEwivnNKy-u3kAhVNCewKHW0qA7EQ_AUIEygC&biw=1303&bih=697#imgrc=RApSmkj7g-
zchM

https://www.amalficoast.it/l/campania-4/costiera-amalfitana-1/amalfi-2
(link con elenco completo di chiese e monumenti)

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