STATO MODERNO:
All’interno dello stato moderno si afferma la centralità della legge, che domina gli uomini, lo stato è retto da
una costituzione che garantisce i diritti inviolabili del cittadino e limiti ai poteri dello stato stesso; inoltre è
uno stato rappresentativo, poiché si basa sul principio di rappresentanza del cittadino da parte dei partiti
politici.
REGIME PATRIMONIALE:
In questo modello troviamo ai vertici la res publica christiana con papa e imperatore a capo, poi le signorie, i
regni, corporazioni, i vassalli, feudatari…
In questo regime ci sono rapporti di tipo privatistico, l’imperatore concede il feudo al vassallo, quest’ultimo
gli giura fedeltà e si impegna a fornire uomini e denaro in caso di guerra.
Al livello più basso, il locale signore assicura protezione della popolazione e i feudatari promettono al loro
signore di assisterlo in caso di guerra, sono accordi a prestazioni corrispettive.
STATO ASSOLUTO:
Con lo sviluppo dei poteri statali e in generale, grazie allo sviluppo economico il re può ad esempio dotarsi
di un esercito permanente e può apportare numerose migliorie alla propria amministrazione, (1300-1600) si
afferma così il solo potere della corona.
La forma di governo presente nello stato assoluto è appunto la monarchia assoluta, in questa forma di
governo i poteri sono interamente concentrati nelle mani del sovrano, il re fa le leggi, nomina e dirige i
funzionari amministrativi, ed inoltre nomina i giudici.
Il re detiene i tre poteri e la sovranità e ciò gli deriva dalla legittimazione dinastica.
STATO LIBERALE:
Lo stato liberale è lo stato che si associa all’emergere della borghesia (1600-1800)
In questo periodo diviene molto importante l’autonomia riconosciuta ai cittadini, nascono infatti una serie di
principi:
• il principio in base al quale ogni potere, per essere legittimato, deve poggiare sul consenso dei soggetti
(vengono eletti i rappresentanti che governano sotto il loro controllo).
• principio della separazione dei poteri, i tre poteri sono assegnati ad organi diversi in modo tale che ciascun
potere funga da freno per gli altri e che nessuno sia in grado di prevalere sugli altri.
• il principio della legalità, in base al quale ogni esercizio di poteri pubblici deve essere autorizzato e
disciplinato dalla legge.
Lo stato liberale può assumere una forma monarchica o repubblicana.
la forma di stato democratico pluralista è composta da elementi in eredità dallo stato liberale e da elementi
democratico sociali.
concezione dei diritti individuali
troviamo pluralismo
eguaglianza sostanziale
diritti positivi—> diritto alla sanità ad esempio, norme a tutela del lavoro
RAZIONALIZZAZIONE:
La razionalizzazione è un fenomeno che consiste nella regolazione tramite norme scritte il funzionamento
del sistema parlamentare.
Lo scopo della razionalizzazione è fornire una maggiore stabilità al governo.
l’italia è una repubblica parlamentare a debole razionalizzazione, in italia si ha la presenza di un presidente
della repubblica che ha il potere di sciogliere le camere, nominare il presidente del consiglio e una corte
costituzionale che controlla l’attività legislativa.
ad esempio la Germania ha una forte razionalizzazione.
VOTO:
personale—> può essere espresso solo dal singolo elettore, non esiste la delega (eccezione= il non vedente
può farsi accompagnare)
eguale
libero
segreto
un diritto
MAGGIORANZA:
maggioranza assoluta= metà più uno
maggioranza qualificata= ad esempio i 2/3
maggioranza relativa= chi ottiene più voti
la prima differenza tra queste due è che nelle maggioritarie il collegio è uninominale, dunque ciascun
collegio attribuisce un solo seggio, eletto un solo rappresentante.
invece per i proporzionali vengono attribuiti un numero abbastanza elevato di seggi.
FORMULE MAGGIORITARIE:
PLURALITY:
prevede che il singolo seggio è attribuito al candidato che ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti (anche
un solo voto in più).
(modello britannico e statunitense)
un solo vince gli altri sono penalizzati anche se vengono votati da tanti.
MAJORITY:
viene eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, altrimenti si svolge un
ballottaggio (adottata dal modello francese)
VOTO ALTERNATIVO:
ha l’obiettivo di conservare la forma majority evitando il ballottaggio
gli elettori scelgono due preferenze, non una sola
si scartano le persone e vengono convertiti i voti seguendo le altre preferenze
LE FORMULE PROPORZIONALI:
METODO D’HONT:
le liste vengono divise per i divisori e si vanno a scegliere i numeri più lui fino ad arrivare ai seggi da
assegnare
SISTEMA PROPORZIONALE:
vengono eletti i candidati che ottengono la percentuale di seggi corrispondente alla percentuale di voti
ottenuti. é un sistema più attento alla rappresentatività.
Ogni partito che si presenta alle elezioni ha una lista di candidati che risultano eletti in base alla percentuale
di voti ottenuti es. 30% dei voti 30% dei seggi.
La logica di questo tipo di sistema è che ogni partito che si presenta alle elezioni consegua un numero di
seggi proporzionale ai voti ottenuti.
Il sistema proporzionale può prevedere:
1. premio di maggioranza—> è un premio dato al partito che ha raggiunto più voti e consiste quindi nel
dare più seggi di quelli conseguiti, serve per dare più stabilità.
2. lo sbarramento—> consiste nel fissare una percentuale che se non viene superata dal partito, questo non
ha nessun seggio in parlamento
1948:
abbiamo un sistema elettorale proporzionale, caratterizzato per la camera da:
1. base nazionale
2. 32 circoscrizioni plurinominali
3. numero di seggi variabile a seconda della popolazione
4. eletti candidati con il maggior numero di voti
5. fino a 4 preferenze per elettore
per il senato:
1. base regionale
2. ogni regione divisa in numero di seggi proporzionale ai seggi ad essa assegnati
3. in ciascun collegio eletti i candidati con più del 65% delle preferenze
4. alcuni seggi assegnati con sistema maggioritario
5.
1953:
Abbiamo un sistema maggioritario con premio di maggioranza, 65% dei seggi della camera al partito o alla
lista che avesse ottenuto la maggioranza assoluta.
MATTARELLUM:
1993-
è un sistema elettorale maggioritario corretto da quota proporzionale
per quanto riguarda la camera:
1. 75% dei seggi è assegnato con metodo maggioritario
2. il 25% dei seggi è assegnato con sistema proporzionale
3. 475 collegi uninominali
4. sbarramento del 4%
per quanto riguarda il senato:
1. 75% dei seggi è assegnato con metodo maggioritario
2. 25% dei seggi assegnato con recupero proporzionale dei più votati non eletti
3. 232 collegi uninominali
sistema elettorale misto 1993-2006—> misto
ITALICUM:
Legge elettorale del 2015 in sostituzione del porcellum, essa disciplina l’elezione della sola camera dei
deputati.
prevede un sistema proporzionale a doppio turno a correzione maggioritaria.
questa riforma introduce il sistema proporzionale (soglia di sbarramento 3%)
premio di maggioranza (se una lista è maggiore del 40% ottiene 340 seggi)
se nessuna lista ottiene il 40% si fa il ballottaggio.
il territorio viene suddiviso in 100 circoscrizioni elettorali.
vengono eliminate le coalizioni
IL PARLAMENTO
Il parlamento è l’organo che viene direttamente scelto dal corpo elettorale
Per quanto riguarda la struttura, il parlamento può essere monocamerale o bicamerale.
monocamera= una camera
bicamerale= due camere
il parlamento monocamerale è presente in stati non grandi, ad esempio paesi piccoli come grecia portogallo
Finlandia e svezia.
nel modello monocamerale il principio fondamentale è la linearità, la semplicità
il modello bicamerale si divide in imperfetto e perfetto
imperfetto perché le due camere si differenziano, non hanno stessi poteri e stesse funzioni.
il parlamento italiano ha bicameralismo perfetto (stesso potere delle camere)
é composto da camera dei deputati e senato della repubblica. L’età minima per i deputati è di 25 anni e per i
senatori 40 anni.
Senatori e deputati restano in carica 5 anni, esistono due ipotesi in cui i parlamentari restano in carica di più:
• la proroga—> viene prorogata la durata di ciascuna camera soltanto in caso di guerra
• la prorogatio—> finché non sono riunite le nuove camere sono prorogati i poteri delle camere precedenti.
GARANZIE PARLAMENTARI:
Le garanzie parlamentari si dividono in garanzie dell’organo e dei componenti.
—> garanzie dell’organo
• autonomia regolamentare= la costituzione stabilisce che ciascuna camera ha il potere di regolare
autonomamente tutta la vita interna
• autonomia contabile= ciascuna camera ha un proprio bilancio con il quale gestisce le proprie risorse
liberamente
• inviolabilità della sede= all’interno delle camere possono introdursi solamente i soggetti incaricati.
• verifica dei poteri degli eletti= al fine di garantire l’autonomia del parlamento, sono le camere stesse, che
attraverso una particolare giunta, verifica che i singoli componenti, possiede i titoli per essere senatore o
deputato.
—> garanzie dei componenti
• indennità parlamentare= i parlamentari percepiscono un’indennità parlamentare, l’ammontare viene poi
deciso dalle singole camere. Ricevono un’indennità poiché i parlamentari vivono di questo, non svolgono
altri impieghi.
• insindacabilità= il parlamentare, anche se cessato dalla carica, non può essere chiamato a rispondere
giuridicamente dei voti dati e delle opinioni espresse nell’esercizio delle sue funzioni.
• immunità penali=—>non possono essere sottoposti a misure limitative della libertà personale—
>intercettazioni (il parlamentare non può essere arrestato, sottoposto a perquisizione personale o
domiciliare, a intercettazioni delle comunicazioni telefoniche e a sequestro della corrispondenza a meno
che non intervenga l’autorizzazione delle camere di appartenenza.)
L’arresto è consentito solamente in due ipotesi:
1. se c’è una sentenza definitiva di condanna
2. se il parlamentare viene colto mentre commette un reato per cui l’arresto in flagranza è obbligatorio
PARLAMENTO STRUTTURA:
troviamo i presidenti delle assemblee, essi:
• rappresentano le camere di appartenenza
• vigilano sullo svolgimento delle funzioni e fanno applicare il regolamento interno
• gestiscono le discussioni in aula e mantengono l’ordine
• devono essere consultati dal presidente in caso di scioglimento anticipato.
il presidente della camera presiede il parlamento in seduta comune, il presidente del senato sostituisce il
presidente della repubblica nei d’impedimento.
per quanto riguarda la nomina:
nomina del senato—> maggioranza assoluta
nomina della camera—> maggioranza dei 2/3
I presidenti hanno appunto due tipi di poteri——>
1. poteri endoassembleari:
ordine delle sedute—> i presidenti gestiscono l’ordine delle sedute
programmazione—> partecipano alla programmazione, sono loro che decidono cosa e come si discute
2. poteri extrassembleari:
consultazione—> il presidente quando scioglie le camere bisogna sentire i pareri dei presidenti delle
assemblee, è obbligatorio
poteri di nomina.
GRUPPI PARLAMENTARI:
eleggono il presidente, la funzione—> programmazione
l’adesione è necessaria.
Ne fanno parte i parlamentari sulla base della loro appartenenza politica.
Rappresentano il riflesso parlamentare dei partiti, ogni parlamentare è obbligato ad appartenere ad un
gruppo, chi non dichiara a quale gruppo aderisce viene inserito nel gruppo misto.
I gruppi hanno funzioni relative soprattuto alla programmazione, ma sono importanti ad esempio anche per
le dichiarazioni di voto e per lo svolgimento di alcuni compiti dei singoli membri.
GIUNTE:
Sono organi collegiali permanenti previsti per specifiche funzioni normative o di garanzia.
Hanno compiti legati al corretto funzionamento delle camere e all’autonomia del parlamento rispetto agli
altri poteri dello stato.
sono tre alla camera
per il senato sono due (elezioni e regolamento)
1. giunta per le elezioni (verificare che gli eletti non ricadano nelle condizioni di incandidabilità).
2. per le autorizzazioni (solo camera) (accettare le eventuali richieste di azione contro i parlamentari)
3. per il regolamento (modifiche del regolamento vengono discusse in giunta del regolamento)
COMMISSIONI:
Una commissione parlamentare è un organo collegiale composto da un numero di parlamentari incaricati ad
esaminare una determinata materia o una singola questione.
Al momento sono 14 fisse al senato e altrettante alla camera.
si dividono in temporanee (istituite per il tempo necessario per svolgere una determinata funzione ad es. le
commissioni d’inchiesta) e permanenti (costituite immediatamente dopo le elezioni del parlamento e
permangono per tutta la durata del parlamento, esse sono costituite per materia, intervengono nell’esercizio
della funzione legislativa della camera.
Prima che i disegni di legge arrivino nelle aule, vanno esaminati dalle commissioni parlamentari competenti,
dopo aver discusso modificato e approvato il testo poi viene mandato alle camere per essere votato.
PARLAMENTO FUNZIONAMENTO:
per funzionare le assemblee devono raggiungere il numero legale, la metà più uno dei componenti.
se è presente il numero legale si possono svolgere le deliberazioni.
le deliberazioni possono essere espresse con voto segreto o con voto palese (si sa come hanno votato)
la regola generale è che il voto è sempre palese.
il voto è necessariamente palese quando ha ad oggetto la fiducia al governo.
il voto è necessariamente segreto quando il voto ha ad oggetto una persona.
altra regola fondamentale è la regola di maggioranza—>
• qualificata= 2/3 o 3/4, molto ampia
• assoluta= metà più uno dei componenti l’organo 316
• semplice= metà più uno dei presenti alla deliberazione (camera: metà più uno dei voti espressi, senato:
metà più uno dei presenti)
PARLAMENTO FUNZIONI
• funzione legislativa= esercitata collettivamente dalle camere, progetto approvato nel medesimo testo.
• funzione di indirizzo= strumenti di regolazione del rapporto di fiducia tra governo e parlamento
• funzione di controllo= permette al parlamento di svolgere una serie di procedure conoscitive, ci sono
strumenti conoscitivi (raccogliere informazioni) e strumenti ispettivi.
• funzione di bilancio
il processo legislativo prevede tre procedimenti diversi per l’approvazione delle leggi
1. commissione referente= è il procedimento ordinario, dove tutto si svolge in assemblea.
2. commissione deliberante= il procedimento si svolge tutto in commissione.
3. commissione redigente= questo è un misto dei due procedimenti, in gran parte si svolge in commissione,
ma una parte in assemblea.
FUNZIONE DI INDIRIZZO:
costituiscono atti di indirizzo:
• mozioni—> fiducia e sfiducia
• risoluzioni—> si tratta di un atto d’indirizzo con cui l’assemblea, ma anche le commissioni, manifestano
una posizione e danno indicazioni al governo circa l’argomento in discussione.
FUNZIONE DI CONTROLLO:
strumenti ispettivi—>
• interrogazione= richiesta di informazioni su un fatto determinato
• interpellanza= richiesta di informazioni sulla politica che intende tenere il governo
• inchieste parlamentari= (commissioni di inchiesta) sono commissioni temporanee istituite al fine di
svolgere un’inchiesta. possono essere istituite per materie di interesse generale, hanno poteri e limiti
dell’autorità giudiziaria.
AUTONOMIA PARLAMENTARE:
Esistono diversi tipi di autonomie parlamentari:
1. autonomia regolamentare—> entrambe le camere hanno il potere di approvare il proprio regolamento a
maggioranza assoluta dei componenti, tale regolamento riguarda l’organizzazione interna.
2. autonomia finanziaria—> entrambe le camere approvano un proprio bilancio e un consultivo.
3. autonomia amministrativa—> entrambe le camere provvedono a organizzare gli uffici e reclutare i
dipendenti.
4. inviolabilità delle camere—> la forza pubblica non può aver accesso agli edifici delle camere a meno che
non sia chiamata.
5. autodichia—> significa letteralmente giustizia domestica, le camere hanno giurisdizione riguardo alle
controversie relative allo status dei loro dipendenti.
Il presidente della repubblica, con la corte costituzionale ed il consiglio superiore della magistratura, è uno
degli organi costituzionali di garanzia contemplati dalla costituzione italiana.
Il presidente della repubblica è il capo dello stato e rappresenta l’unità nazionale.
Per essere presidente della repubblica bisogna avere 50 anni di età e non bisogna ricoprire nessun’altra
carica, ne cariche pubbliche ne cariche private.
Per quanto riguarda l’elezione, il presidente viene eletto in seduta comune, con maggioranza dei 2/3 che poi
scende a maggioranza assoluta, viene eletto con voto segreto.
La cessazione della carica avviene dopo 7 anni, oppure per altre cause come ad esempio morte, impedimento
permanente, dimissioni, decadenza o destituzione.
Le funzioni del presidente della repubblica in ogni caso in cui egli non possa adempierle sono esercitate dal
presidente del senato.
l’impedimento può essere temporaneo oppure permanente.
temporaneo:
• sospensione dalla carica in pendenza di giudizio di fronte alla corte costituzionale
• malattia
• viaggi all’estero
permanente:
• infermità che si protragga in modo irreversibile
• perdita del godimento dei diritti civili e politici
• decadenza per condanna da parte della corte costituzionale
POTERI DI PREROGATIVA:
• accredita i rappresentanti diplomatici stranieri
• ha il comando delle forze armate
• conferisce le onorificenze
• ratifica i trattati
• concede la grazia e commuta le pene
• nomina i senatori a vita
Il requisito per la validità degli atti presidenziali è la controfirma, qualunque atto del presidente per essere
valido deve essere controfirmato da un ministro competente, ad eccezione degli atti personalissimi (ad es. le
dimissioni, i messaggi formali ).
La controfirma ministeriale è un requisito di validità dell’atto e rende irresponsabile il presidente per l’atto
adottato, trasferendone la responsabilità al governo.
la controfirma sposta la responsabilità dell’atto dal presidente al governo che lo controfirma
non è responsabile per gli atti e le decisioni che adotta, il presidente è irresponsabile
egli non può essere processato per gli atti che ha adottato nell’esercizio delle funzioni, ci sono due eccezioni,
alto tradimento e attentato alla costituzione.
procedimento in caso di alto tradimento o attentato alla costituzione—> messa in stato di accusa e poi
giudicato di fronte alla corte costituzionale (se alto tradimento o attentato alla costituzione).
il processo di formazione inizia con il presidente della repubblica, dopo le consultazioni, dopo aver
consultato gli ex presidenti della repubblica, i presidenti delle camere e infine sente i rappresentanti delle
forze politiche, per verificare quali siano le loro intenzioni con il nuovo governo. poi il presidente incarica e
nomina il presidente del consiglio dei ministri, deve trovare un soggetto che una volta votato ottengo la
maggioranza in parlamento.
successivamente il presidente del consiglio accetta la nomina con riserva, una volta sciolta la riserva presenta
una lista dei ministri, successivamente vengono nominati i ministri.
poi avviene il giuramento, con il giuramento il governo entra in carica
entro dieci giorni il governo deve presentarsi sia alle camere che al senato per ottenere la fiducia, se non la
ottiene il governo è obbligato a dimettersi, se ottiene la fiducia il governo in carica entra nella pienezza dei
suoi poteri.
PROCESSO DI BILANCIO:
viene nominato metodo della programmazione
esso è costituito di due macrofasi, la prima di programmazione e la seconda di attuazione.
entro l’inizio di aprile, il 30/4 il governo deve presentare al parlamento il documento di economia e finanza
la seconda fase prevede che entro il 20 ottobre c’è la presentazione del disegno di legge di bilancio e del
disegno di legge di stabilità, la legge di bilancio non può prevedere nuove entrate.
è presente anche una terza fase, la fase di verifica, entro il 30 giugno dell’anno successivo bisogna presentare
il disegno di legge del rendiconto generale dello stato e del disegno di legge di assestamento.
GIUDICI ORDINARI:
i giudici ordinari amministrano la giustizia civile o pensale attraverso:
• organi requirenti—> essi sono i pubblici ministeri, curano gli interessi pubblici ed osservano l’obbligo di
esercitare l’azione pensale, i loro uffici rivengono presso i tribunali, le corti d’appello e la corte di
cassazione.
• organi giudicanti—> essi a loro volta si dividono in:
• 1. giudicanti civili= organi di primo grado (giudici di pace e tribunale) organi di secondo grado (corte
d’appello)
• 2. giudicanti penali= organi di primo grado (giudici di pace, tribunale dei minorenni, corte d’assiste)
organi di secondo grado (corte d’appello, corte d’assiste, tribunale della libertà).
Le decisioni di un giudice di primo grado devono essere riesaminate da un giudice di secondo grado se la
parte interessata ne fa domanda. la pluralità dei gradi di giurisdizione è una garanzia contro l’eventualità che
i giudici commettano errori.
Il concetto del “giusto processo” assicura una serie di garanzie a chi è accusato di un reato. questi deve
essere tempestivamente informato della natura e dei motivi dell’accusa, e deve disporre del tempo necessario
per preparare la propria difesa.
GIUDICI:
la costituzione stabilisce che la nomina a magistrato debba avvenire per concorso.
la carriera dei magistrati ordinari si svolge automaticamente con il passare degli anni di servizio.
le disposizioni costituzionali proclamano l’autonomia e l’indipendenza del potere giudiziario.
la magistratura costituisce un ordine autonomo indipendente da ogni altro potere.
l’autonomia dell’ordine giudiziario è una garanzia destinata a far si che ciascun magistrato possa
determinarsi autonomamente senza ricevere alcun condizionamento da altri magistrati.
per quanto riguarda il trasferimento dei magistrati, essi sono inamovibili quindi essi non possono essere
trasferiti in una sede diversa da quella che occupano.
LA MAGISTRATURA:
La magistratura, organo indipendente dagli altri poteri dello stato, è titolare della funzione giudiziaria, cioè
controlla la concreta applicazione delle leggi.
il suo esercizio a seconda della materia d’intervento si divide in 3 giurisdizioni:
1. giurisdizione civile= si occupa delle controversie tra privati, il privato può chiamare l’altra parte di fronte
al giudice, perché quest’ultimo decida chi ha torto e chi ha ragione in base alla legge.
2. giurisdizione penale= giudica gli autori di reati da sanzionare con una pena, pecuniaria, se consiste nel
pagamento di una somma di denaro, o detentiva, se comporta la privazione della libertà personale.
3. giurisdizione amministrativa= risolve le controversie fra un privato ed un ente amministrativo.
IL POTERE GIURISDIZIONALE:
FUNZIONI CSM:
di proposta= ha funzione di fare proposta al governo in materia di servizi attinenti la giustizia.
consultiva= è la funzione di consultare sui disegni di legge attinenti l’ordinamento giudiziario.
deliberative= sono le funzioni più importanti.
(assunzioni, assegnazioni, promozioni, nomina e revoca dei giudici di pace, sanzioni disciplinari)
AZIONE DISCIPLINARE:
azione nei confronti del magistrato, in merito a comportamenti illeciti…
si tratta di un vero e proprio processo disciplinare.
i titolari dell’azione sono il ministro della giustizia e procuratore generale presso la cassazione.
il ministro della giustizia in caso di illecito di un magistrato segnala al procuratore.
il ministro da l’avvio all’azione disciplinare poi esce di scena.
il procuratore svolge le funzioni di pubblico ministero
la decisione poi viene svolta nella sezione disciplinare
dopo di che la sezione disciplinare adotta una decisione, quest’ultima viene poi sottoposta al plenum che può
o meno confermarla.
plenum del csm= riunione plenaria
all’interno della corte costituzionale il ruolo centrale lo ha il presidente, viene eletto con sistema a doppio
turno (che comprende il ballottaggio) per 3 anni, solitamente si elegge come presidente quello più anziano,
quello che è più prossimo alla scadenza dei 9 anni.
il presidente svolge anche un ruolo di rappresentanza, rappresenta la corte costituzionale
durante delle votazioni, quando non sono presenti tutti i giudici, il voto del presidente vale il doppio.
il presidente designa un vice presidente.
GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL GIUDIZIO CHE POI SVOLGERà LA CORTE COSTITUZIONALE:
questi elementi sono:
1. l’oggetto—> bisogna indicare l’atto normativo ritenuto in contrasto con la costituzione, possono essere
oggetto le leggi dello stato e delle regioni ed atti aventi forza di legge, si tratta di tutte le fonti di grado
primario, ad eccezione dei regolamenti parlamentari poiché c’è autonomia normativa delle camere, c’è
indipendenza.
2. il giudice non solo deve indicare l’oggetto, ma anche il parametro, cioè la norma costituzionale che
ritiene sia stata violata. si parla poi di parametro interposto quando, la violazione di certe leggi comporta
una violazione indirizza delle norme costituzionali.
3. vizi—> l’incostituzionalità può derivare dalla violazione di norme che
• prevedono determinati procedimenti per la formazione degli atti legislativi (vizi formali)
• impongono o vietano determinati contenuti (vizi sostanziali).
CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE:
Il conflitto che sorge tra i poteri dello stato viene definito conflitto interorganico, i poteri sono legislativo,
giudiziario ed esecutivo, (ordine giudiziario, governo, parlamento) sono organi complessi costituiti da altri
organi, sorgono conflitti per decidere chi ha il potere.
(ad es. per la magistratura ciascun singolo giudice può sollevare conflitto di attribuzione)
questi atti con cui vengono sollevati conflitti di attribuzione possono avere come oggetto qualunque tipo di
atto, legislativo o amministrativo o un mero comportamento.
La pretesa che viene fatta valere può essere di due tipi:
1. vendicatio potestatis= nella quale il potere che agisce lamenta il fatto che l’altro potere dello stato abbia
invaso le competenze che la costituzione gli attribuisce (ad es. il governo che vota un atto e pretende che
esso sia una legge, con la forza di una legge, non può essere, questo potere è del parlamento).
2. menomazione/interferenza= oppure può succedere che un organo esercita male un proprio potere e
questo mal’esercizio, questa menomazione interferisce nell’esercizio dei poteri di un altro organo.
sentenze di accoglimento:
effetti soggettivi: erga omnes
effetti temporali: perdita di efficacia dal giorno successivo, norme incostituzionali sono disapplicate salvo
per i rapporti esauriti ad eccezione di sentenze penali di condanna.
CRITERIO CRONOLOGICO:
presupposto: è che l’antinomia, il contrasto sorga tra fonti dello stesso grado gerarchico.
questo criterio si esplicita nel principio della lex posterior, essa afferma: che c’è prevalenza della legge
successiva su quella anteriore che si determina tra fonti dotate della stessa forza.
questa prevalenza opera attraverso l’abrogazione.
quest’ultima può essere di diversi tipi:
espressa= quando la fonte espressamente prevede l’abrogazione di leggi precedenti (espressamente dice che
vengono abrogate le leggi precedenti ad essa).
implicita= Il legislatore emana una nuova legge con cui regola per intero la materia già disciplinata dalla
legge precedente.
tacita= Il legislatore emana una nuova norma giuridica incompatibile con la norma precedente. Tale processo
è definito abrogazione in modo tacito.
effetto erga omnes (ESPRESSA)—> ha effetto su tutti i soggetti giuridici
effetto inter partes (vale solo per i soggetti)—> ha effetto tra le parti
l’effetto dell’abrogazione è che circoscrive nel tempo l’efficacia della norma abrogata
l’abrogazione non estingue la norma, la norma abrogata continua a regolare i rapporti venuti in essere prima
dell’abrogazione.
PRINCIPIO DI LEGALITà:
Il principio di legalità stabilisce che tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo quando disposto
dalla legge e ogni atto della pubblica amministrazione deve essere fondato su una legge.
In caso di contrasto, secondo il principio di legalità, le fonti primarie prevalgono sulle secondarie.
dunque la legge prevale sugli atti del potere esecutivo, in caso di contrasto prevale la norma di legge.
Il principio di legalità si divide poi in:
1. p.d.l. in senso formale= ogni esercizio deve essere preventivamente autorizzato da una legge,
l'amministrazione pubblica non ha altri poteri se non quelli conferiti dalla legge.
2. p.d.l. in senso sostanziale= lo Stato deve esercitare il potere nei limiti e nelle modalità prescritte dalla
legge.
PRINCIPIO DI COSTITUZIONALITà:
principio che regola i rapporti tra fonti di grado costituzionale e fonti di grado primario.
tale principio afferma che le fonti di grado costituzionale prevalgono su quelle primarie, è un criterio
positivo.
Le fonti costituzionali sono le norme relative alla revisione costituzionale, (costituzione rigida), essa è rigida
perché esiste il procedimento di revisione (corte costituzionale)
il principio di costituzionalità è composto da più elementi:
1. principio di preferenza della costituzione sulla legge= in caso di contrasto bisogna preferire le norme
costituzionali rispetto alle fonti primarie.
2. profilo formale: è la costituzione che fonda il potere legislativo delle camere in astratto art. 70
RISERVA DI LEGGE:
I casi di riserva di legge sono i casi nei quali la costituzione prescrive che una determinata materia sia
regolata dalla legge.
la riserva di legge è uno strumento mediante il quale la costituzione regola la concorrenza delle diverse fonti
in relazione a specifiche materie.
Possono esserci diverse tipologie di riserva di legge:
• riserva di legge rinforzata—> si divide per procedimento e per contenuto. la costituzione prevede che una
determinata materia sia regolata da una legge che abbia un contenuto specifico o un procedimento
specifico (per procedimento).
• riserva di legge ordinaria—> si può distinguere in due categorie, relativa ed assoluta. é relativa quando
quella determinata materia sia regolata solo per i principi fondamentali dalla legge, non per tutto, è
assoluta quando la costituzione prevede che la riserva di legge copra l’intera materia, quella materia deve
essere regolata da una legge.
• riserva di legge formale—> si intende solo l’atto approvato dal parlamento, sono esclusi tutti gli atti
qualificati di grado primario, come ad esempio i decreti legge. all’interno poi della riserva di legge
formale abbiamo una categoria più ristretta, che è appunto la riserva di assemblea, sono quelle leggi
formali approvate dal parlamento che possono essere approvate solo ed esclusivamente con il
procedimento ordinario con commissione in sede referente (un esempio di riserva di legge formale è la
legge di bilancio).
CRITERIO DI COMPETENZA:
quando va applicato? presupposto: si applica nei sistemi policentrici delle fonti (stati federali, stati
decentrati)
negli stati decentrati abbiamo sia il parlamento dello stato centrale che i singoli stati, che esercitano il potere
legislativo.
quando si verifica un contrasto tra due leggi, due norme generate da organi diversi, allora si utilizza il criterio
di competenza.
questo criterio si usa quando:
• c’è contrasto tra fonti di diverso tipo
• c’è contrasto tra fonti che non sono in relazione gerarchica
• c’è contrasto tra fonti i cui rapporti sono regolati da norme gerarchicamente superiori
Il criterio di competenza dunque si basa su sfere materiali di competenza diverse.
Questo criterio opera attraverso l’annullamento, proprio come il criterio gerarchico.
CRITERIO DI SPECIALITà:
presupposto: si applica quando non è possibile applicare gli altri criteri.
esso si basa sul rapporto tra norma generale e norma speciale, abbiamo un’antinomia tra due norme, una
generale ed una specifica, quest’ultima disciplina un argomento di una norma generale.
Questo criterio comporta la prevalenza della norma speciale sulla norma generale.
es.
norma generale= qualunque fatto doloso o colposo va risarcito
norma specifica= non risponde dei danni chi non ha capacità di intendere o di volere.