Sei sulla pagina 1di 191

Economia e Politica Internazionale

Prima Lezione

Giorgio Barba Navaretti


ECONOMIA E POLITICA INTERNAZIONALE A.A. 2009-2010
Prof. Giorgio Barba Navaretti
Esercitatori: Dr.ssa Valeria Groppo e Dr.ssa Angelica Salvi

REGOLE E PROGRAMMA

Le informazioni sul programma del corso e sugli orari di ricevimento, il materiale didattico e le informazioni relative
agli esami sono disponibili sul sito del corso sulla piattaforma Ariel, che sarà attivato a giorni.

Orario di lezione: lunedì e martedì dalle 12:30 alle 14:15


Esercitazioni: martedì dalle 16.30 alle 18.15, Aula 6 (a partire dal 29 Settembre 2009)

Libri di testo:
I. Giuseppe De Arcangelis “Economia Internazionale”, Mc Graw-Hill seconda edizione 2009
II. M. Obstfeld e A. Taylor ‘Globalization and Capital Markets’, cap 3 in Bordo, Taylor, Williamson o come
NBER working paper n.8846 (paper disponibile sul sito del corso)

Esami
L’esame consisterà in una prova scritta con domande a risposta multipla e alcune domande a riposta aperta. Oggetto
d’esame sarà tutto il programma. La prima prova d’esame si terrà il 21 Dicembre dalle 10:30 alle 12:30.

Si ricorda che è necessario aver ha superato con profitto l’esame propedeutico “Istituzioni di economia” per poter
sostenere l’esame.

Esercitazioni
Durante le esercitazioni si proporranno esercizi teorici sul programma svolto in classe. La frequenza alle
esercitazioni è obbligatoria ed è prerequisito essenziale per superare con profitto la prova d’esame.

Orario di ricevimento:
Prof. Giorgio Barba Navaretti lunedì 15:00-17:00
Dott.ssa Valeria Groppo su appuntamento valeria.groppo@unimi.it
Dott.ssa Angelica Salvi Del Pero su appuntamento angelica.salvi@unimi.it
Eventuali variazioni degli orari di ricevimento saranno comunicate sulla pagina web del corso.
Programma del corso

PARTE PRIMA
Introduzione all'economia internazionale: bilancia dei pagamenti; tassi di cambio; istituzioni internazionali

Materiale di riferimento
− Giuseppe De Arcangelis Economia Internazionale, Mc Graw-Hill seconda edizione 2009 cap. 2-3-12
− M. Obstfeld e A. Taylor ‘Globalization and Capital Markets’, cap 3 in Bordo, Taylor, Williamson o come
NBER working paper n.8846

PARTE SECONDA
Economia e politica monetaria internazionale: Tassi di cambio, prezzi e tassi di interesse; politica monetaria e
regimi di tassi di cambio

Materiale di riferimento
− Giuseppe De Arcangelis Economia Internazionale, Mc Graw-Hill seconda edizione 2009 cap. 13 - 17
Globalizzazione
• La globalizzazione è una orribile parola dall’oscuro
significato.
• Per molti è una forza irresistibile e desiderabile che
spazza via frontiere, caccia governanti dispotici, riduce le
tasse, libera gli individui e arricchisce tutti coloro e ciò
che tocca
• Per molti dei suoi oppositori è ugualmente irresistibile
ma non desiderabile. Con gli aggettivi ‘neo-liberale’ o
‘corporate’ è condannata come una forza maligna che
impoverisce le masse, distrugge le culture, indebolisce la
democrazia, impone l’americanizzazione, distrugge lo
stato sociale, rovina l’ambiente ed è governata
dall’avidità
Martin Wolf, ‘Perché la globalizzazione funziona’, Il Mulino, 2006
Che cos’è l’Economia
Internazionale?
Studio delle relazioni economiche tra paesi
 Il suo documento ufficiale di riferimento: la
bilancia dei pagamenti
– Saldo delle partite correnti
– Saldo dei movimenti di capitale e finanziari
 Teoria pura del commercio internazionale
 Economia monetaria internazionale

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Esportazioni ed altre grandezze
economiche

Item Billion US $ 2002


FDI inflows 651
FDI inward stocks 7,123
Sales of foreign affiliates 17,685
Employment of foreign affiliates 53,094
Export of foreign affiliates 2,613
World export 7,838
World GDP 32,227
Source: Unctad, FDI/TNC database
n
t

2
0
0
0 Crescita esportazioni, PIL e Investimenti diretti esteri a prezzi
U
S
costanti
$

i
GDP, EXP, FDI inflows (constant 2000 US$ index numbers 1970=100, log scale)

n
d
e
x
2981
n
u
m 1808
b
e
r
s 1097

1
9 665
7
0
= 403
1
0
0 245
,

l
148
o
g

s 90
c
a
l 55
e
) 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004

years

WORLD GDP EXPORTS WORLD FDI INFLOWS


Commercio su PIL dall’ 800 ad oggi

Baldwin e Martin, NBER 6904


Dinamica dell’integrazione
finanziaria internazionale
Chi commercia con chi? (UE cont.)

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


Chi commercia con chi?

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


La dimensione conta: il modello
gravitazionale

• 3 dei 10 principali partner commerciali degli


Stati Uniti nel 2005 erano anche i tre più
grandi paesi europei: Germania, Regno Unito
e Francia.
• Questi paesi avevano i maggiori Prodotti
Interni Lordi (PIL) in Europa.
♦ Il PIL misura il valore dei beni e servizi prodotti in
un’economia.
• Perché gli Stati Uniti commerciano soprattutto
con questi paesi europei che con gli altri?

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


La dimensione conta: il modello
gravitazionale

• In pratica, la dimensione di un’economia è


direttamente correlata al volume di
importazioni ed esportazioni.
♦ Paesi più grandi producono più beni e servizi e
quindi hanno più cose da vendere sul mercato
estero.
♦ Paesi più grandi generano più reddito dalla vendita
di beni e servizi e quindi i loro residenti sono in
grado di importare di più.

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


La dimensione conta: il modello
gravitazionale

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


Il modello gravitazionale: altri fattori
Altri fattori oltre alla dimensione sono importanti per il commercio
internazionale:
1. La distanza tra mercati influenza i costi di trasporto e quindi il
costo delle importazioni e delle esportazioni.
♦ La distanza può anche influenzare la capacità di instaurare
contatti personali e le comunicazioni, che a loro volta influenzano
il commercio.
2. Affinità culturale: se due paesi hanno legami culturali è
probabile che abbiano anche forti legami economici.
3. Geografia: gli sbocchi al mare e l’assenza di barriere montuose
rendono più facile i trasporti e dunque il commercio.
4. Confini: i confini aumentano i costi di transazione e riducono i
volumi degli scambi

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


Distanza e confini

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


Distanza e confini (cont.)

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


Distanza e confini (cont.)

Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved.


Che cosa si commercia?
(totale 2001=7442 mld US$)

Commercial services
20%

Merchandise
80%

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Che cosa si commercia?
(solo merci; indice 1950=100)
4000

3500

3000

2500

2000

1500

1000

500

0
51

53

55

57

59

61

63

65

67

69

71

73

75

77

79

81

83

85

87

89

91

93

95

97

99

01
19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

19

20
Agricultural products Mining products Manufactures

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Prima fase: perché il commercio
cresce?
• Rivoluzione industriale:
– Innovazioni produttive (tessile e produzione metalli)
– Specializzazione
• Innovazioni nei trasporti
– Navi a vapore
– Ferrovie
– Canali (Suez)
• Consenso politico
– Abbattimento barriere doganali
– Colonie
Rivoluzione industriale e specializzazione

Baldwin e
Martin, NBER
6904
Riduzione costi di trasporto

Baldwin e
Martin, NBER
6904
Riduzione
tariffe
•UK: cresce la domanda per la
liberalizzazione dei commerci
•Economisti come Ricardo
•Rafforzamento delle classi urbane
•Riforma (1828) - dal divieto alle tariffe
- e abolizione delle (Corn Law (1846)
•TrattatiCobden Chevalier (1860) tra UK e
Francia
•Clausola MFN introduce principio di
non discriminazione
•Inversione delle politiche a fine ‘800
•Interessi agrari al
contrattacco(importazioni basso
prezzo dal nuovo mondo e dalla
Russia)

Baldwin e Martin, NBER 6904


Composizione del commercio
internazionale 1876-1913
•Europa
esporta
manufatti e
importa beni
primari
•1750: metà
dei prodotti
indiani tessili.

Findlay O’Rourke,
NBER 8579
Seconda fase di globalizzazione
1960 - …
• Dopo la seconda
guerra mondiale c’è
di nuovo un forte
aumento del
commercio mondiale
• In rapporto al GDP
arriva presto a valori
molto superiori al
1913

Baldwin e Martin, NBER 6904


Ancora cadono i costi di trasporto

Baldwin e Martin, NBER 6904


Le tariffe riprendono a scendere

•Round multilaterali di
liberalizzazione
•GATT 1/1/48
•1995 WTO

Baldwin e Martin, NBER 6904


Tariffe più alte per i prodotti agricoli e nei pvs

Baldwin e Martin, NBER 6904


Modifica della struttura del commercio nel dopoguerra

Nel nord aumenta il


commercio intra-settoriale
nel manifatturiero

Il Sud diventa esportatore di


manufatti

Baldwin e Martin, NBER 6904


Direzione del commercio
Riferimenti
• Baldwin e Martin, Working Paper National
Bureau of Economic Research (NBER)
6904
• Findlay e O’Rourke, Cap 2 Bordo, Taylor e
Williamson, Working Paper National
Bueau of Economic Research (NBER)
8579
Economia e Politica Internazionale
Seconda Lezione

Giorgio Barba Navaretti


Primi sviluppi dei mercati finanziari
internazionali
• Anche i mercati finanziari internazionali si
sviluppano con la rivoluzione industriale
• Londra, Amsterdam e in seguito New York sono
i principali centri finanziari
• Tecnologia e Innovazioni finanziarie:
– Mezzi di comunicazione per trasmettere i prezzi
– Sviluppo di strumenti di debito, titoli azionari e
assicurazioni
– Mercato internazionale di titoli di stato
– Sviluppo contratti derivati
• Diffusione delle banche commerciali
• Banche centrali
Dinamica dell’integrazione
finanziaria internazionale
Le 4 fasi post 1870: 1870-1914
• 1870-1914
– Regime di tassi di cambio fissi (Sistema aureo
o Gold standard)
– Gold Standard: base monetaria è data da una quantità
fissata d’oro in cui sono convertibili le monete in
circolazione
– A livello internazionale definisce un tasso di cambio fisso
tra le diverse valute. Tra il 1880 e il 1900 molti paesi
aderiscono al Gold Standard.
– Londra: piazza finanziaria globale
– Aumento molto forte dei movimenti di capitale
e convergenza dei tassi di interesse
Le 4 fasi post 1870: 1914-45
• 1914-45
– Due guerre mondiale e la grande depressione
del 1929-30
– Movimenti di capitale percepiti come
responsabili della crisi economica
– Finisce il Gold Standard
– Dai mercati integrati all’autarchia: mantenere
una politica di tassi di cambio armonica non è
più un obiettivo della politica monetaria.
Le 4 fasi post 1870: 1945-1971
• 1945-71
– Bretton Woods: tentativo di ristabilire un governo del
sistema finanziario internazionale
– 44 paesi alleati stabiliscono un sistema basato su
parità di cambio fisse ma aggiustabili (Dollar
standard)
– Tentativo di limitare i movimenti di capitale
introducendo controlli
– IMF può intervenire con prestiti ai paesi membri per
stabilizzare i cambi senza ripercussioni interne
– Movimenti di capitale comunque aumentano
Le 4 fasi post 1870: 1971-oggi
• 1971-oggi
– Abbandono del dollar standard
– Fluttuazione libera o controllata dei tassi di
cambio
– Abbandono dei controlli di capitale
– Rimangono ( ma non durano) alcuni paesi
che decidono di fissare i tassi di cambio
I mercati finanziari internazionali ora
Aumentano i flussi lordi
FATTO 1: Negli ultimi decenni la liberalizzazione dei
mercati finanziari ha favorito:
- una forte crescita dei flussi lordi di capitale a
livello internazionale
- una forte crescita degli stock lordi di capitale
estero

⇒ Aumento dello spessore (aumentano sia


borrowers sia lenders) e dell’ampiezza
(aumentano gli strumenti scambiati e i settori
finanziari) del mercato internazionale di capitali
Flussi lordi di capitale, in percentuale del PIL
mondiale

International Monetary Fund (2005) da E. Colombo e M.Lossani, 2009


Attività e passività estere, in percentuale del PIL

International Monetary Fund (2005) da E. Colombo e M.Lossani, 2009


I flussi netti relativamente stabili

FATTO 2: La liberalizzazione dei mercati finanziari


è stata accompagnata da:
- una crescita modesta dei flussi netti di capitale
a livello internazionale
- una sostanziale invarianza delle posizione
nette verso l’estero

⇒ Limitata quantità di trasferimenti di risorse


Inversione dei saldi
Emergenti creditori, Usa debitore

Flussi netti di capitale, in percentuale del PIL

International Monetary Fund (2005) da E. Colombo e M.Lossani, 2009


Posizione netta sull’estero, in percentuale del PIL

International Monetary Fund (2005) da E. Colombo e M.Lossani, 2009


Posizione netta sull’estero, in percentuale del PIL

International Monetary Fund (2005) da E. Colombo e M.Lossani, 2009


Cambia la composizione e la geografia dei flussi

FATTO 3:
• Le economie avanzate hanno un peso dominante nei flussi di
capitale internazionali (sia come fonte sia come destinazione)

FATTO 4:
• Il settore privato ha via via assunto un ruolo dominante nei flussi di
capitale internazionali

FATTO 5:
• Le fonti e le tipologie di finanziamento per le economie emergenti
sono cambiate.
Anni Settanta: i prestiti bancari (quasi) unica fonte di finanziamento
Oggi: i capitali destinati ai paesi emergenti di dividono tra IDE,
portfolio flows e prestiti bancari.
Consistenze IDE (quote % del totale mondiale)
per origine e destinazione

International Monetary Fund (2005) da E. Colombo e M.Lossani, 2009


Composizione dei flussi netti di capitale privati verso i paesi
emergenti, miliardi di dollari

International Monetary Fund (2005), da E. Colombo e M.Lossani, 2009


Bibliografia
• M. Obstfeld e A. Taylor ‘Globalization and
Capital Markets’, cap 3 in Bordo, Taylor,
Williamson e NBER working paper n.8846

• E. Colombo e M.Lossani, ‘Economia dei


mercati emergenti, Carocci editore, 2009
cap 1
Economi e Politica Internazionale
Terza Lezione

Giorgio Barba Navaretti


Bilancia dei Pagamenti
Definizione

Documento contabile in cui vengono


registrate tutte le transazioni economiche
che un’economia intrattiene con i non
residenti in un determinato periodo di tempo

2
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Giuseppe De Arcangelis 3
© 2005
Giuseppe De Arcangelis 4
© 2005
Principi contabili
 Partita doppia: una transazione dà luogo a due
scritture, una a credito e una a debito, dallo stesso
ammontare
 Uniformità di valutazione (fob-fob) e di criterio
temporale (contemporaneità delle due scritture)
 Scelta dell’unità di conto, che può essere diversa
dalla valuta nazionale se non ha un valore stabile

5
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
I saldi principali
 Saldo delle partite correnti
 Saldo del conto capitale e finanziario
 Errori e Omissioni

6
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Saldo delle partite correnti
 Esportazioni di merci – Importazioni di
merci = bilancia delle merci (Bil.m.)
 Bil.m.+ Esportazioni di servizi –
Importazioni di servizi = bilancia merci e
servizi (Bil.m&s.)
 Bil.m&s.+trasferimenti unilaterali netti +
redditi netti dall’estero = saldo delle partite
correnti
7
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Conto capitale
 Acquisizioni (o dismissioni) di capitale
immateriale
 Attività intangibili (es.: copyright, diritti di
autore e intellettuali)
 Trasferimenti unilaterali in conto
capitale (es. contributi UE)

8
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Conto finanziario
 Investimenti diretti esteri (es. acquisizione o
cessione del controllo di imprese estere e
nazionali; creazione di nuove imprese - greenfield)
 Investimenti di portafoglio (es. acquisto e
vendita di titoli tra residenti e non residenti)
 Derivati finanziari
 Variazione delle riserve ufficiali, ovvero
variazione di base monetaria e effetto sulla
quantità di moneta
9
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Deficit e surplus della bdp
 La bdp è sempre in pareggio perché è un documento
contabile
 Tuttavia le varie sezioni della bdp (generalmente) non sono
in pareggio
 Saldo delle PC < 0 Saldo conto capitale e finanziario > 0
 aumento dell’indebitamento con l’estero (o diminuzione
dello stock di credito con l’estero)
 Saldo delle PC > 0 Saldo conto capitale e finanziario < 0
 diminuzione dell’indebitamento con l’estero (o aumento
dello stock di credito con l’estero)
 Il saldo “economico” della bdp: saldo contabile senza la
variazione delle riserve ufficiali 10
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Posizione finanziaria internazionale
 Attività finanziarie sull’estero (AFE): è uno
stock (es. titoli obbligazionari emessi da enti
esteri e detenuti da residenti)
 Passività finanziarie sull’estero (PFE): è
uno stock (es. titoli obbligazionari emessi da
enti nazionali e detenuti da non residenti)
 Passività finanziarie nette sull’estero
(PFNE) ≡ PFE – AFE ≡ – AFNE
 Saldo conto capitale e finanziario (2001) ≡
PFNE31/12/2001 – PFNE31/12/2000 ≡ ∆PFNE
11
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
La bdp in simboli
 Saldo Part. Corr. (PC) + Saldo CCF + EO ≡ 0
 Ipotesi: EO = 0
 PC + ∆PFNE ≡ 0
  PC ≡ - ∆PFNE ≡ ∆AFNE
 Saldo positivo (negativo) nelle Part. Corr. 
Aumento (diminuzione) delle AFNE

12
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Agenti di un’economia

 Settore privato: famiglie e imprese


 Settore estero: con cui si esporta e importa
 Settore statale: PA e banca centrale (BC)
 Mercato dei beni (flussi) e mercato delle
attività finanziarie (stock)

13
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
La variazione delle riserve ufficiali
 Le AFE (e la loro variazione) si separano in
una componente attribuibile al settore privato
(AFNEpr) e una relativa al settore pubblico (le
riserve ufficiali della banca centrale).
 ∆AFNE ≡ ∆AFNEpr + ∆RU
 Ovvero: ∆PFNE ≡ ∆PFNEpr - ∆RU
Quindi il saldo contabile di bdp è:
 PC + ∆PFNEpr - ∆RU ≡ 0 (a meno di EO)
 PC + ∆PFNEpr è il saldo “economico”
14
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Un po’ di contabilità nazionale
Y ≡ C + I + G + NX
 Y – T ≡ C + I + (G – T) + NX
 YD – C – I ≡ (G – T) + NX
dove
 YD – C ≡ Spr ≡ risparmio del settore privato
 NX ≡ saldo delle partite correnti ≡ - ∆PFNE
≡ ∆AFNE
15
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Risparmio netto e variazione della
posizione finanziaria sull’estero
 YD – C – I ≡ (G – T) + NX
 Spr + (T – G) – I ≡ NX
 S – I ≡ NX
 S – I ≡ NX ≡ – ∆PFNE ≡ ∆AFNE
 L’eccesso positivo (negativo) di risparmio
migliora (peggiora) la posizione finanziaria
sull’estero
 In economia chiusa S ≡ I
 Il puzzle di Feldstein e Horioka
16
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
I deficit gemelli
 YD – C – I ≡ (G – T) + NX
 Spr – I ≡ (G – T) + NX
 Se Spr ≈ I e (G – T) aumenta, allora NX
diviene molto negativo  i deficit gemelli
(deficit di bilancio pubblico e deficit di
bilancia commerciale)
 E’ il caso degli USA in questi ultimi due
anni
17
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Bibliografia
• De Arcangelis capitolo 3

Giuseppe De Arcangelis 18
© 2005
Lezione 4
Il mercato dei cambi
GBN

Giuseppe De
Economia Arcangelis
internazionale 1
© 2005 Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Premessa
 Le monete delle varie economie si scambiano
attraverso il mercato dei cambi
 Il prezzo stabilito nel mercato dei cambi è il
tasso di cambio

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Che cos’è il mercato dei cambi?

 Luogo (non necessariamente fisico) in cui si


scambiano le valute e si stabiliscono i
relativi prezzi, ovvero i tassi di cambio
 È un mercato globale che funzione 24 ore al
giorno
 Le transazioni valutarie superano di gran
lunga le transazioni commerciali

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio: convenzione

E = tasso di cambio euro-dollaro, ovvero quantità


di dollari per 1 euro
 E aumenta: l’euro si apprezza nei confronti del
dollaro (il dollaro si deprezza nei confronti
dell’euro)
 E diminuisce: l’euro si deprezza nei confronti del
dollaro (il dollaro si apprezza nei confronti
dell’euro)
 Svalutazione e rivalutazione

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato delle valute

E=$/€

SS0

e0

DD

Q0
Quantità di €
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato delle valute
Svalutazione €: aumento
E=$/€ dell’offerta di €

SS0

SS1
e0
e0
DD

Q0 Q1 Quantità di €
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Equilibrio nel mercato dei
cambi
 Due approcci:
– Approccio flussi: determinanti macroeconomiche
della domanda e dell’offerta di valuta nazionale in
cambio di valuta estera (ruolo predominante dei
flussi sulle variabili di stock)
– Approccio “attività finanziaria”: la valuta estera
come un’attività di investimento finanziario
(importanza degli stock di moneta e di titoli)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Approccio flussi: domanda di valuta
nazionale contro valuta estera
 Consumatori esteri di beni e servizi nazionali
(EXP)
 Acquirenti esteri di titoli nazionali (PFEp >0)
 Autorità monetarie, per sostenere la valuta
nazionale (RU(-)  RU<0)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Approccio flussi: offerta di valuta
nazionale contro valuta estera
 Consumatori nazionali di beni e servizi esteri
(IMP)
 Acquirenti nazionali di titoli esteri (AFEp >0)
 Autorità monetarie, per deprezzare la valuta
nazionale (RU(+)  RU>0)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato dei cambi e bdp
 Domanda = Offerta
 EXP + PFEpr + RU(-) = IMP + AFEpr + RU(+)
 Definizioni:
– NX  EXP – IMP
– RU  RU(+) – RU(-)
  NX + PFNEpr – RU = 0
 Equilibrio sul mercato dei cambi corrisponde
all’equilibrio della bdp
 Teoria del tasso di cambio di equilibrio come teoria
dell’equilibrio della bdp

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio bilaterali
 Tassi di cambio bilaterali: pubblicati
quotidianamente sui giornali
 Se le valute sono due (es. euro e dollaro),
conoscendo il cambio bilaterale euro-dollaro, si
conosce anche il cambio dollaro-euro, facendo il
reciproco
 Arbitraggio a due piazze

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio incrociati
 Se le valute sono tre – euro, dollaro e yen –
e si conoscono i cambi dell’euro, è possibile
ottenere anche il cambio dollaro-yen.
 Es. euro-dollaro=1$ e euro-yen=130¥ 
tasso di cambio incrociato dollaro-yen
dollaro-yen=130¥
 Arbitraggio a tre piazze

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Arbitraggio a tre piazze
 Es. euro-dollaro=1$ e euro-yen=130¥, ma dollaro-
yen=120¥
 Operazioni:
– Prendo a prestito 12.000 ¥ e li cambio in 100$
– Cambio 100$ in 100€
– Cambio 100€ in 13.000 ¥ e si fa un profitto di 1.000 ¥
  nel mercato dollaro-yen aumenta la domanda di
dollari e il cambio dollaro-yen sale fino a 130 ¥

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Quanti cambi bilaterali
conoscere?
 Es. euro-dollaro=1$, euro-yen=130 ¥, euro-
sterlina=0,65£
 Come ottenere dollaro-yen, dollaro-sterlina e sterlina-
yen?
 Attraverso i tassi di cambio incrociati: dollaro-
yen=130/1, dollaro-sterlina=0,65/1, sterlina-
yen=130/0,65=200
  è sufficiente conoscere i cambi bilaterali di una
valuta per ottenere tutti i tassi di cambio bilaterali

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Quanti cambi bilaterali
conoscere?
 In generale, se:
– Ei,k = tasso di cambio bilaterale moneta i-moneta k
– Ej,k = tasso di cambio bilaterale moneta j-moneta k
 Se vale l’arbitraggio a tre piazze, allora il tasso
di cambio Ei,j è dato da:
Ei ,k
Ei , j 
E j ,k

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio a pronti e a
termine
 Tassidi cambio a pronti: consegna immediata
 Divergenza tra tasso di acquisto e tasso di
vendita:
– Tasso denaro (bid rate), tasso di acquisto dal pubblico
– Tasso lettera (ask rate), tasso di vendita al pubblico
– Spread denaro-lettera, profitti unitari degli
intermediari e/o costi di transazione

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio a pronti e a
termine
 Tassi di cambio a termine: consegna differita
 Si stabilisce oggi il prezzo tra le due valute, anche
se il perfezionamento del contratto avviene dopo
un certo periodo di tempo (nel mercato a termine:
1g, 7gg, 30gg, 90gg, 180gg, 360gg)
 Copertura da variazioni future del cambio
 Altri strumenti: contratti forward

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio a termine:
esempio
 Un esportatore deve ricevere 10.000$ tra
90gg
 Opzioni per l’esportatore:
– Aspettare 90gg e sopportare il rischio che tra
90gg il dollaro si deprezzi
– Utilizzare il tasso di cambio a termine e coprirsi

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tasso di cambio a termine e
aspettative
 Nel mercato dei cambi a termine la
domanda e l’offerta di valuta vengono
stabiliti in relazione alle aspettative
 Se il t. di c. a termine a 90gg è 1,35$ e oggi
è 1,30$, si ha un’indicazione di aspettativa
di apprezzamento dell’euro sul dollaro

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Premio o sconto a termine
 Premio a termine: maggior valore a termine
della valuta nazionale, espresso in termini
percentuali (e annualizzato)
t h
Ft  Et 360
Pr 
t
h
100 
Et h

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Es.: premio a termine dell’€ sul $
1.22 1.2

1.2
1

1.18

Premio a termine (% annua)


Cambio a termine ($/1€)

0.8

1.16

0.6

1.14

0.4
1.12

0.2
1.1

1.08 0
0 1 7 30 60 90 180 360
Cambio a termine 1.12 1.1201 1.1208 1.125 1.135 1.15 1.17 1.2
Premio (o sconto) 0.321428571 0.367346939 0.535714286 0.803571429 1.071428571 0.892857143 0.714285714
Orizzonte (giorni)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tassi di cambio reali e
nominali
 Tasso di cambio nominale: quantità di
valuta estera per 1 unità di valuta nazionale
 Tasso di cambio reale: quantità di bene
rappresentativo estero per 1 unità del bene
rappresentativo nazionale

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tasso di cambio reale
 Es. P=10.000€ (automobile in Francia), P*=5000£
(automobile in UK), E=0,65£
 Allora, EP=6.500 £ è il prezzo in sterline
dell’automobile francese.
 L’auto francese costa 1,3 (=6500/5000) volte
quella inglese

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tasso di cambio reale
Se P=prezzo in € di bene rappresentativo francese
(i.e. indice dei prezzi francese), P*=prezzo in £ di
bene rappresentativo UK (i.e. indice dei prezzi
inglese), E=cambio €-£, allora
EP
Q
P*
• Q  perdita di competitività delle merci nazionali
• Q  guadagno di competitività delle merci
nazionali

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tasso di cambio reale dollaro-euro

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tasso di cambio multilaterale
 QM = 1 Q1 + 2 Q2 + …+ N QN
 Qi = tasso di cambio reale bilaterale con il
paese i
 i = peso del paese i in termini di
commercio
EXPi  IMPi
i 
EXP  IMP
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Tasso di cambio reale effettivo dell’euro

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Cambi fissi e flessibili
 Cambi flessibili:
– Domanda e offerta di valuta nazionale contro valuta
estera variano ogni giorno
– Gli interventi delle banche centrali non sono sistematici;
caso estremo: RU = 0
 Cambi fissi:
– Il mercato dei cambi è un mercato regolamentato dove il
prezzo è prefissato (parità dichiarata)
– Le banche centrali intervengono per mantenere il cambio
alla parità dichiarata
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Intervento della
Banca Centrale
Mercato regolamentato in cambi (-)
(RU ):
fissi
dollari/ S acquisto di
1peso valuta nazionale
contro valuta
estera
S’
S*

D’
D

Quantità di peso contro


US$
Valuta estera come attività
finanziaria
 Dopo Bretton Woods (i.e. cambi flessibili), I tassi di
cambio hanno cominciato a fluttuare più di quanto
previsto …
 …come i titoli di borsa
 Esempio:
– 4/1/2002 0,89$=1€
– 4/1/2003 1,02$=1€
–  investire in € ha fruttato 14,61%/anno!!!
 Investimento in valuta estera come in “titolo” rischioso
 Come si determina il valore di un titolo? Stesso
approccio per la determinazione del tasso di cambio
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Approccio attività finanziaria
 Valore azione IBM = somma dei dividendi scontati
futuri dell’IBM
 Qual è l’analogo dei “dividendi” per un tasso di
cambio?
 I “fondamentali” sono diversamente specificati a
seconda della teoria di riferimento (stock relativi di
moneta, stock relativi di titoli, ecc.)
 Minore importanza della bdp, come si dà minor
importanza alla domanda e offerta di azioni IBM per
determinare il prezzo dell’azione IBM
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
I regimi di cambio nella realtà
 Dollarizzazione/eurizzazione (es. Ecuador dal 2000)
 Currency board (es. Estonia dagli anni 90; Argentina
1991-2001)
 Zona obiettivo a banda stretta (es. Bretton Woods e
SME 1979-1993)
 Zona obiettivo a banda ampia (es. SME 1993-1998 e
SME2)
 Parità striscianti (crawling peg)
 Zone obiettivo non dichiarate
 Fluttuazione sporca
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Lezione 5
Tassi di cambio, prezzi e
tassi di interesse
GBN
(De Arcangelis Cap. 13)

Giuseppe De
Economia Arcangelis
internazionale 1
© 2005 Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Introduzione
 La relazione tra l’andamento del livello
generale dei prezzi e i tassi di cambio: la
Parità dei Poteri di Acquisto
 Le relazione tra i tassi di cambio e i tassi di
interesse: Condizioni di Parità sui Tassi di
Interesse
 Tassi di cambio e mercati finanziari
 Lungo periodo versus breve periodo

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Legge del prezzo unico
 Beni identici devono avere stessi prezzi (a meno di costi
di transazione, che però sono generalmente molto bassi)
 Es.: consideriamo la stessa automobile in UE e UK.
 Auto in EU costa 10.000€, auto in UK costa 5.000£
 Se 1€=0,65£, auto UE costa 6.500£
  aumenta la domanda di auto in UK e diminuisce in UE
  aumenta il prezzo in UK e diminuisce in UE fino a che
la differenza rappresenta semplicemente il costo di
transazione
 È probabile che siano i prezzi dei beni ad aggiustarsi
piuttosto che il tasso di cambio (mercato piccolo)
 Nota: vale per singoli beni
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Dai beni singoli a tutti i beni
dell’economia
 P: indice generale dei prezzi domestico
  valore di un bene rappresentativo (paniere)
dell’intera economia UE (deflatore del PIL o IPC), in €
 1/P: quantità di bene domestico che si riesce a
comprare con 1€  valore di acquisto di 1€
 P*: indice generale dei prezzi esteri
  valore di un bene rappresentativo dell’economia
UK, in £
 1/P*: quantità di bene UK che si riesce a comprare con
1£  valore di acquisto di 1£
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Parità dei Poteri di Acquisto (PPA)
 E: tasso di cambio €-£ (sterline per 1€)
 Principio della PPA: i tassi di cambio di muovono in
modo tale che i “beni rappresentativi” delle varie
economie abbiano lo stesso costo una volta convertiti
nella stessa valuta
 Versione assoluta: EP = P*
  Q= EP/P* = 1
 Versione relativa: %E + %P = %P*
 Ovvero: %E = * – 
  Q costante
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Significato comune della PPA
 Un riferimento per il tasso di cambio di
lungo periodo, qualora ci fosse la piena e
libera circolazione dei beni
 Un modo per definire se una valuta è
sopravvalutata o sottovalutata
 Una semplice relazione tra tassi nazionali di
inflazione e tassi di cambio

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Critiche alla PPA
 Quanto è lungo il “lungo periodo”?
 La PPA può valere per i beni commerciati, ma non
per i beni non commerciati (effetto Balassa-
Samuelson)
 Poiché negli indici di prezzo ci sono anche i prezzi
dei beni non commerciati (in pesi diversi per i
diversi paesi), allora la PPA può non essere valida
neanche nel lungo periodo
 L’indice Big Mac dell’Economist

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercati finanziari e tassi di cambio
 La valuta estera (nazionale) è necessaria per
comprare i titoli esteri (nazionali)
 L’appetibilità dei titoli esteri (nazionali)
aumenta la domanda di valuta estera
(nazionale) in cambio di valuta nazionale
(estera)
  Relazione tra rendimento dei titoli e tassi
di cambio

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Le ipotesi
 Perfetta mobilità dei capitali (PKM):
– No costi di transazione
– No barriere legali
 Perfetta sostituibilità dei titoli (PST):
– I titoli sono identici, eccetto che per la
denominazione in valuta nazionale o estera
– No differenza di rischiosità (ad es. stesso
rischio di inadempienza)
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Investimenti finanziari
 Si parte con 100€
 Investendo nel mercato europeo a 1 anno in
titoli si ottiene: (1+it)100€
 Alternativa: convertire in US$ al cambio St,
investire in titoli US (i*t) per 1 anno e
ritornare in €
 Due possibilità a seconda di come
riconvertire in €

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Alternativa PCI
 Al 1/12/2003: 100€  Et 100 $
 Al 1/12/2003 si comprano titoli US che danno i*t all’anno
 Al 1/12/2004: Et 100(1+ i*t) $
 Utilizzando il tasso di cambio a termine a 1 anno, si
possono già ricomprare € del 1/12/2004 al 1/12/2003 al
tasso Ft
 Et 100(1+ i*t) $  Et 100(1+ i*t) (1/ Ft) €
 Poiché PST e PKM, i due investimenti devono
equivalersi. Condizione di parità coperta di interesse
(PCI):
 (1+ it) = (1+ i*t) (Et / Ft)
  i*t = it + Prt
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Alternativa PSI
 Al 1/12/2003: 100€  Et 100 $
 Al 1/12/2004: Et 100(1+ i*t) $
 L’operatore decide di sopportare il rischio di cambio. Il
tasso di cambio futuro atteso a 1 anno è Et+1|ta
 Apprezzamento atteso: Appt+1|t  (Et+1|ta – Et)/ Et
 Deprezzamento atteso (Dept+1|t ) se negativo
 Al 1/12/2004: Et 100(1+ i*t) $  Et 100(1+ i*t) (1/ Et+1|ta)€
 Condizione di parità scoperta di interesse (PSI):
 (1+ it) = (1+ i*t) (Et / Et+1|ta)
  i*t = it + Appt+1|t
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Riassunto grafico

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
PCI e PSI
 Le due condizioni si equivalgono sotto le ipotesi di
PKM e PST
 Ovvero, le due ipotesi implicano che Prt = Appt+1|t
 Ovvero: Ftt+1=Eat+1
 Scarsa evidenza empirica in proposito poiché:
– Non vale PST e gli investitori sono avversi al rischio
– Le aspettative di mercato si adattano lentamente e non
riescono a condizionare immediatamente il mercato dei cambi
a termine

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Capitolo 14
Bilancia commerciale, tassi di
cambio e ripercussioni
internazionali
rev GBN

Giuseppe De
Economia Arcangelis
internazionale 1
© 2005 Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Piano della lezione
 Deprezzamento della valuta nazionale e
miglioramenti nella bilancia commerciale
 L’effetto locomotiva internazionale

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Deprezzamento e bilancia commerciale
 Un deprezzamento della valuta nazionale comporta
sempre un miglioramento nei conti con l’estero?
 Ipotesi:
– Prezzi delle esportazioni in valuta nazionale e prezzi
delle importazioni in valuta estera
– Prezzi fissi di esportazioni e importazioni, ma il tasso di
cambio varia
– Domanda di esportazioni dall’estero e domanda di
importazioni dall’interno dipendono dai prezzi relativi

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Deprezzamento e bilancia commerciale
 Saldo in valuta nazionale
 NX = P EXP – (P*/E) IMP
 Valutiamo il saldo di bilancia commerciale in valuta estera (scelta
neutrale del numerario)
 NX* = EP EXP – P* IMP
 NX* = EP EXP(EP/P*) – P* IMP(EP/P*)
 Ipotesi A: Poiché P e P* sono costanti, possiamo porli =1 per
semplicità
 NX*(E) = E EXP(E) – IMP(E)
 Ipotesi B: Assumiamo che la bilancia commerciale sia inizialmente
in pareggio
 E EXP(E) = IMP(E)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Deprezzamento e bilancia commerciale
 NX*(E) = E EXP(E) – IMP(E)
 Se E :
– le IMP in quantità diminuiscono poiché i beni nazionali
divengono relativamente meno costosi
– Le EXP in quantità aumentano poiché i beni nazionali divengono
relativamente meno costosi
– Ma, poiché E , non sappiamo se il valore delle esportazioni (E
 EXP) aumenta o diminuisce
 Domanda: Sotto quali condizioni (delle funzioni EXP e
IMP) il deprezzamento della valuta nazionale porta ad un
miglioramento della bilancia commerciale?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Deprezzamento e bilancia commerciale
 Definiamo:
– [% EXP/ % E/]  – |EXP| (elasticità della domanda di
esportazioni al tasso di cambio)
– [% IMP/ % E]  IMP (elasticità della domanda di
importazioni al tasso di cambio)
 %NX*/ % E = {1 – |EXP| – IMP }
 Affinché la bilancia commerciale migliori quando si ha un
deprezzamento della valuta nazionale occorre che
%NX*/ % E <0. Quindi: {1 – |EXP| – IMP }< 0 ovvero
 |EXP| + IMP > 1
 Questa è la condizione di Marshall-Lerner

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Esempio
 EXP sono 50Kg di gelato a 20€ al Kg
 IMP sono 100 barili di petrolio a 10$ ognuno
 Cambio euro-dollaro: 1$/1€
 NX$ = 1000$ - 1000$ = 0
 NX€ = 1000€ - 1000€ = 0
 Vediamo l’effetto di un deprezzamento del 5%
dell’euro (cambio dollaro-euro da 1$ a 0,95$) in 3
casi

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Esempio: caso 1
 Caso1: EXP  più del 5%. Ad es. |EXP|=2 quindi
EXP da 50 Kg a 55 Kg
 IMP  meno del 10% da 100 a 98 barili (i.e.
IMP=0,4)
 NX$ = (0,95$)(20€)(55) - (10$)(98) = 1045$ -
980$ = 65$ > 0
 NX€ = 68,42€

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Esempio: caso 2
 Caso2: EXP  meno del 5%, ma elasticità
abbastanza vicina a 1. Ad es. |EXP|=0,8 quindi
EXP da 50 Kg a 52 Kg
 IMP  meno del 10% da 100 a 98 barili (i.e.
IMP=0,4)
  Condizione ML soddisfatta: |EXP| + IMP =
0,8 + 0,4 > 1
 NX$ = (0,95$)(20€)(52) - (10$)(98) = 988$ -
980$ = 8$ > 0
 NX€ = 8,42€
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Esempio: caso 3
 Caso3: EXP  meno del 5%. Ad es. |EXP|=0,4
quindi EXP da 50 Kg a 51 Kg
 IMP  meno del 10% da 100 a 98 barili (i.e.
IMP=0,4)
  Condizione ML non soddisfatta: |EXP| + IMP
= 0,4 + 0,4 < 1
 NX$ = (0,95$)(20€)(51) - (10$)(98) = 969$ -
980$ = -11$ > 0
 NX€ = -11,42€
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Deprezzamento e bilancia commerciale

È verificata la condizione di ML?


 Dipende dall’orizzonte temporale:
– Nel breve/brevissimo termine solo effetto prezzo (ML
non vale)  deficit
– Nel medio termine effetto quantità (ML vale) 
surplus
– Nel lungo periodo il deprezzamento nominale non ha
effetti duraturi sulle quantità  neutralità

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Curva a J e curva a S
saldo bil. comm.

O
tempo

breve per. medio periodo lungo periodo

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Alcune riflessioni
 Ipotesi di prezzi costanti in valuta: poco
plausibile, soprattutto in caso di mercati non
concorrenziali
 Pass-through del tasso di cambio: diversi
modi di legare le condizioni concorrenziali
del mercato alle variazioni dei prezzi in
valuta in seguito a variazioni dei tassi di
cambio
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Bilancia commerciale,
mercato dei beni nazionali e
PIL
 Poiché le importazioni aumentano con il
reddito, la bilancia commerciale peggiora
sempre se l’economia è in forte espansione?
Esiste un vincolo estero alle espansioni
economiche?
 Cosa succede alla produzione in Europa se
negli USA c’è la ripresa?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Contabilità nazionale
Y  C + I + G + EXP – IMP
 A  C + I + G – IMP  domanda di beni
nazionali da parte dei residenti (domanda
interna)
 EXP  domanda estera (esportazioni)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Ipotesi di comportamento (1)
 Consumo: C = c0 + c1 (Y – T)
dove
– c0 > 0
– 0 < c1 < 1
 Investimentiprogrammati esogeni: I = I0
 Spesa pubblica (G) e tassazione (T) esogene

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Ipotesi di comportamento (2)
 Ipotesiiniziale: paese piccolo
 Importazioni: IMP = IMP0 + m Y
 dove
– IMP0 >0
– 0< m <1 e 0 < (c1 – m) < 1
 Esportazioniesogene: EXP = EXP0
 A  C + I + G – IMP  A- + a Y
dove:
– A-  c0 + I0 + G – IMP0 – c1T
– a  (c1 – m)
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Due paesi grandi
 Se non ci sono altri paesi, le esportazioni
del paese nazionale corrispondono alle
importazioni del paese estero e viceversa
 EXP = IMP0* + m Y*
 IMP0 + m Y = EXP*

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Equilibrio internazionale
 Equilibrio: Y = A + EXP
 Domanda totale nel paese nazionale:
A + EXP = A- + aY + IMP*0 + m*Y* = A0,0 + aY + m*Y*
 Y = A0,0 + a Y + m* Y*
 A0,0 =A- + IMP*0  c0 + I0 + G – IMP0 – c1T + IMP*0
 ovvero:
A0,0m*
Y  Y*
1 a 1 a
 Analogamente all’estero:
*
A0,0 m
Y*   Y
1 a * 1 a *
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Effetti di un aumento di G
 Effetto iniziale sul reddito nazionale
 Effetto sul reddito estero
 Aumento successivo del reddito interno
 Effetto sui saldi di bilancia commerciale:
alla fine deficit nell’economia nazionale e
surplus nell’economia estera

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Equilibrio internazionale
(grafico)
Y m
Y *  A ' Y
1 a

m
Y  A ' Y*
YR 1 a
YSR
Y0

A’

45°
O A’ Y0* YR* Y*

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Alcune considerazioni
 Le ripercussioni internazionali rendono
maggiore il moltiplicatore di economia
aperta
 Anche il reddito del paese in cui non c’è
alcuna variazione nella domanda autonoma
vede aumentare il suo reddito
 Dilemma del prigioniero: chi mette in moto
la ripresa mondiale?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Capitolo 15
Equilibrio macroeconomico e
politiche di stabilizzazione del
reddito
rev GBN

Giuseppe De
Economia Arcangelis
internazionale 1
© 2005 Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Introduzione
 Modello di equilibrio macroeconomico
generale sotto alcune ipotesi particolari
 Modello basato sui flussi (senza relazione e
retroazione dagli stock di moneta e titoli)
 È il paradigma più diffuso per analisi di
politica economica internazionale

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Piano della lezione
 Ipotesi
 Equilibri nei mercati ed equilibrio generale
 PST e PKM
 Politica fiscale e monetaria in economia
aperta
 Cambi fissi e flessibili

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Ipotesi
 Prezzi nazionali ed esteri costanti (sticky
prices)  è un modello keynesiano
 Paese piccolo  tutte le variabili estere
sono date
 Perfetta sostituibilità dei titoli (PST)
 Perfetta mobilità dei capitali (PKM)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Agenti
 Famiglie: consumano, risparmiano e
pagano le tasse; impiegano la loro ricchezza
in moneta nazionale, titoli nazionali e titoli
esteri
 Imprese: domandano beni di investimento e
producono
 Stato: raccoglie le tasse e fa spesa pubblica

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Agenti
 Banca centrale:
– effettua operazioni di mercato aperto e/o acquisti e
vendite di valuta estera per regolare la quantità di
moneta dell’economia;
– comportamento diverso in cambi fissi e flessibili
 Settore estero: vende beni esteri al prezzo P* (ns.
importazioni) e titoli esteri (tasso i*) alla nostra
economia e acquista beni nazionali al prezzo P
(ns. esportazioni) e titoli nazionali (tasso i)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercati
 Mercato dei beni nazionali
 Mercato della moneta nazionale
 Mercato dei titoli nazionali, collegato al mercato della
moneta nazionale
 Mercato dei cambi, in cui si scambiano valuta
nazionale con valuta estera
 Mercati esogeni (paese piccolo): analoghi mercati esteri
(beni, moneta e titoli)
 Nota: non esiste un mercato per lo scambio diretto tra
titoli, ma occorre sempre passare per la valuta nazionale
o estera per acquistarli
 Legge di Walras  trascuriamo il mercato dei titoli
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato dei beni
 Consumo: C = c0 + c1 (Y – T)
con c0 > 0 e 0 < c1 < 1
 Investimento: I = I0 – d1 (i - a)
 a = inflazione attesa
 Esportazioni nette: NX=NX0 –f1Y +f2Y* - f3Q
 Per Q=EP/P*
 Nota: poiché Q influenza negativamente NX, allora la
condizione di Marshall-Lerner è verificata
 Domanda di beni nazionali:
 DBN  C + I + G + NX

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato dei beni: equilibrio
 Y = DBN
ovvero
 Y = C(Y-T) + I(i - a) + G + NX(Y,Q;Y*)
 Y = c0 + c1 (Y – T) + I0 – d1 (i - a) + G + NX0 –f1Y +f2Y* - f3Q
 Sostituendo e mettendo in evidenza Y in funzione di i si
ottiene l’espressione della curva IS:

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Curva IS: grafico

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato della moneta
nazionale
 Offerta di moneta (data): M  M S

 Domanda di moneta: MD  PL(Y,i)


 Equilibrio: (M/P) = L(Y,i)
 Linearizzando: (M/P) = h0 + h1Y – h2i
 Mettendo in evidenza Y in funzione di i si
ottiene l’espressione della curva LM:

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Curva LM: grafico

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato dei cambi
 L’equilibrio nel mercato dei cambi corrisponde
all’equilibrio nella bilancia dei pagamenti (approccio
flussi):
 NX + PFNEpr – RU = 0
 PFNEpr = movimenti di capitale netti in entrata
acquisti di titoli nazionali da parte di non residenti –
acquisti di titoli esteri da parte di residenti
 Rendimenti:
– Titoli esteri: i*
– Titoli nazionali: i + Appa

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Mercato dei cambi:
ipotesi di comportamento

 PFNEpr = H(i,i*,Appa) = k [i+ Appa -i*]


 Equilibrio nella BDP:
 La differenza tra i rendimenti dei titoli determina
i+ Appa -i* = (1/k) [RU – NX]
 Con PKM k e deve valere PSI

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
La curva BP
Domanda elevata di titoli nazionali
 aumento della domanda di €
contro valuta estera
i i

i > i*+Depa
i BP
i* +depe

i < i*+Depa
Domanda elevata di titoli esteri
 aumento dell’offerta di €
contro valuta estera
i 0 i Y
Equilibrio macroeconomico
generale: facciamo il punto
 Tre mercati indipendenti:
– Mercato dei beni nazionali
– Mercato della moneta nazionale
– Mercato dei cambi
 Tre equazioni: IS, LM, BP
 Tre variabili endogene: Y, i, E

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
PKM: rappresentazione grafica
i LM
i i

i BP
i*+Depa
I

i IS
i 0 i Y
Politica fiscale in cambi flex
G
i LM
i i Surplus bdp
i E’
EDVN
i E
i* + Depa
I
i BP
E

i IS’

i IS IS torna
indietro
i 0 Y0 i Y
Pol. monetaria in cambi flex
M
i LM i LM’
i i Deficit bdp

EOVN
i E1 i E2
Ii*+Depa i BP
E
i E’ i IS’
i IS
IS si sposta a
destra
i 0 Y1 Y2 i Y
Cambi fissi
 La banca centrale/autorità ufficiali decidono una parità
di riferimento a cui sono disposte di comprare e vendere
valuta nazionale contro valuta estera
 Qualsiasi eccesso di domanda o offerta di valuta
nazionale contro valuta estera alla parità dichiarata è
compensato con una variazione delle riserve ufficiali
 La variazione delle riserve riserve ufficiali diviene
endogena; così pure la variazione della quantità di
moneta
 Quindi la quantità di moneta sostituisce il tasso di
cambio (ora fisso) come variabile endogena (insieme a
Y e i)
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Ipotesi PKM in cambi fissi

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Politica fiscale in cambi fix
G
i LM i LM’
i i Surplus bdp
i E’
EDVN
i E i E’’
i* + Depa
I
i BP
M

i IS’

i IS LM si sposta
a destra
i 0 Y0 i Y
Politica monetaria in cambi fix
M
i LM i LM’
i i Deficit bdp

EOVN
i E1
Ii*+Depa i BP
M
i E’

i IS
LM torna
indietro
i 0 Y1 i Y
Il trio inconciliabile
Autonomia della politica
monetaria

Cambi fissi PKM

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Il trilemma dei movimenti di capitali
• Impossibile avere allo stesso tempo tre
condizioni:
– Movimenti di capitale liberi
– Tassi di cambio fissi
– Politica monetaria attiva
• Il contesto politico definisce quali di queste
condizioni deve essere soddisfatta

Giuseppe De Arcangelis 25
© 2005
Il trilemma, mercati finanziari internazionali e
regime del tasso di cambio: Gold Standard
• Gold standard: predominano interessi
finanziari rispetto al populismo
– Politica monetaria non persegue obiettivi di
politica economica interna.
─Se un paese va in deficit partite correnti si
riducono le riserve auree e va in deflazione se
non compensato da movimenti di capitale in
entrata
UK per oltre 100 anni
US per difendere il dollaro tra 1891 e 97

Giuseppe De Arcangelis 26
© 2005
Il trilemma, mercati finanziari internazionali e
regime del tasso di cambio: Depressione
• Grande depressione e guerre: rivolgimenti sociali,
rafforzamento delle istituzioni democratiche, si rafforza il
potere politico del lavoro organizzato
– I tentativi di ritornare ad un regime di cambi fissi nelle due guerre
limitano la possibilità di attuare politiche economiche attive e
favoriscono il diffondersi della depressione
– Nel 1930 tutti i paesi abbandonano tassi di cambio rigidi e
movimenti di capitali liberi a favore di politiche monetarie attive
– Mercati finanziari molto impopolari
– New Deal
– Maggiore regolamentazione dei mercati: Federal Reserve sotto il
controllo del Tesoro

Giuseppe De Arcangelis 27
© 2005
Giuseppe De Arcangelis 28
© 2005
Il trilemma, mercati finanziari internazionali e
regime del tasso di cambio: Dopoguerra
• Bretton Woods: favore per stabilizzazione dei tassi di cambio ma
movimenti di capitale guardati con sospetto
– Dollaro unica valuta internazionale, limitata convertibilità delle altre
valute
– IMF interviene con prestiti ai paesi in crisi di bilancia dei pagamenti per
evitare problemi di deflazione senza bisogno di movimenti di capitale
privati
– Incoraggiati controlli sui movimenti di capitale per comunque preservare
un ruolo alla politica monetaria
– Controlli sui capitali insostenibili, speculazione forza svalutazione del
dollaro e tassi di cambio flessibili
• Post 1971: aboliti i controlli sui capitali, tassi di cambio fluttuanti,
politiche monetarie attive
– Paesi che cercano di controllare cambi non ci riescono (crisi asiatiche,
Argentina)
– Eccezione Euro: fusione delle valute nazionali

Giuseppe De Arcangelis 29
© 2005
Sintesi

Giuseppe De Arcangelis 30
© 2005
Conclusioni
 Con il modello MF si ha un modello
macroeconomico generale.
 Tuttavia:
– Non c’è retroazione da flussi a stock (possibili
“infiniti” afflussi o deflussi di capitale)
– Il tasso di cambio di equilibrio dipende solamente
da variabili di flusso
– Non c’è un ruolo per gli stock di titoli

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Capitolo 17
Scelta del regime di cambio, crisi
di bilancia dei pagamenti e
attacchi speculativi
REV GBN

Giuseppe De
Economia Arcangelis
internazionale 1
© 2005 Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Piano della lezione
 Perché regimi di cambi fissi o flessibili? Cenni
sulla teoria delle aree valutarie ottimali
 Tre approcci per spiegare le crisi dei regimi di
cambio fisso
 Speculazione stabilizzante o destabilizzante?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Aree valutarie
 Due o più paesi che decidono di far
circolare una moneta unica
 … oppure di fissare il cambio tra loro
 Differenza: la moneta unica è più
difficilmente reversibile
 Teoria delle aree valutarie ottimali (AVO):
sotto quali condizioni è ottimale passare ad
una moneta unica, o fissare il cambio?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Teoria AVO: costi e benefici
 Benefici dalla fissazione del tasso di
cambio o dalla circolazione di un’unica
moneta in più paesi/economie 
distinzione tra regimi di cambio fisso e
unioni monetarie
 Costi legati all’abbandono della moneta
locale o a fissare il cambio

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
AVO - benefici: la credibilità
antinflazionistica
 Soprattutto valido per regimi di cambio fisso unilaterali
di paesi che partono da inflazione elevata (come
Argentina 1991-2001)
 Fissare un regime di cambio con la moneta di
un’economia a bassa inflazione fa acquisire credibilità
antinflazionistica
 Fissare il cambio comporta che i tassi di inflazione dei
due paesi convergono nel lungo periodo (se vale la PPA)
 I mercati possono controllare giornalmente se il cambio
rimane fisso e quindi se la politica monetaria è
effettivamente antinflazionistica
 Se ciò accade, le aspettative di inflazione diminuiscono
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
AVO – benefici di un’unione
monetaria rispetto a un regime di
cambi fissi
 Eliminazione dei costi di conversione
 Assenza di problemi di credibilità del
regime di cambio e di attacchi speculativi
 Meno necessità di riserve ufficiali
 Scelte collegiali e assenza di paesi leader

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
AVO - costi: (1) shock asimmetrici
(Mundell)
 In caso di shock asimmetrici (specialmente di natura
reale), il cambio flessibile attenua le fluttuazioni
economiche
 Esempio: shock asimmetrico Francia-Germania
 AD in Germania aumenta e in Francia diminuisce:
– recessione in Francia, boom-inflazione in Germania
– deficit corrente in Francia, surplus in Germania
 Deprezzamento della moneta francese (rispetto a quella
tedesca):
– stimolo alla AD in Francia, freno al boom tedesco
– attenuazione del deficit corrente francese e del surplus
tedesco
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
AVO - costi: (1) shock asimmetrici
 Tuttavia:
– Gli squilibri si sarebbero curati anche con la mobilità
dei fattori produttivi (lavoratori e macchine
disoccupate da Francia a Germania) o con una
politica fiscale redistributiva comune (trasferimenti
da Germania a Francia finanziati con il maggior
gettito tedesco)
– Rimedio solamente di breve periodo (vedi analisi
AD-AS)
– Se shock nominale, il regime di cambio fisso è più
stabilizzante
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Shock nominale in cambi fix
(MF con PKM)
Es.: h0 
i LM i LM’
i i Deficit bdp

EOVN
i E1
Ii*+depe i BP
M
i E’

i IS
LM torna
indietro
i 0 Yf i Y
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Shock reale in cambi fix
(MF con PKM)
Es.: C0
i LM i LM’
i i Surplus bdp
i E’
EDVN
i E i E’’
Ii* + depe i BP
M

i IS’

i IS LM si sposta
a destra
i 0 Yf i Y
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
AVO - costi: (2) grado di apertura e
diversificazione export (McKinnon)
 Grado di apertura: economie più aperte non possono
spostare molte risorse da un (piccolo) settore di beni
non commerciati in caso di svalutazione
 Esportazioni molto diversificate: se gli shock sono
indipendenti, lo shock negativo in un settore si può
più probabilmente compensare con lo shock positivo
in un altro
 La elevata diversificazione delle esportazioni
diminuisce il costo della moneta unica

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
AVO - costi di rinuncia alla moneta
locale: (3) signoraggio monetario
 Da quanto visto sopra, un regime di cambio fisso
aumenta la credibilità antinflazionistica
 Tuttavia, si può sempre uscire da un regime di cambio
fisso e avere inflazione più elevata
 I governi amano l’inflazione perché con essa:
– Diminuisce il valore reale del loro debito
– Aumenta il gettito fiscale (tassa da inflazione)
 Paesi con governi che hanno ricorso meno
frequentemente a questo signoraggio monetario, hanno
minori costi dalla perdita di una moneta nazionale (che
non possono più stampare)
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Crisi dei regimi di cambi fissi
 Perché i regimi di cambi fissi crollano?
 La speculazione sui cambi è stabilizzante o
destabilizzante? È quindi desiderabile o
meno?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Crisi di cambio: un gioco a somma zero
 Dinamica di una crisi di cambio:
– La banca centrale argentina è sempre pronta a vendere
e acquistare 1 peso per 1 dollaro
– Aumenta la domanda di dollari contro peso
– La banca argentina difende il cambio vendendo le sue
riserve in dollari al prezzo 1 peso/1 US$
– Quando le riserve valutarie si esauriscono, la banca
argentina smette di difendere il cambio e il prezzo del
dollaro sale, ad esempio 3 pesos/1 US$
– Gli speculatori vendono a 3 pesos i dollari acquistati
dalla banca centrale argentina a 1 peso

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Crisi di cambio: un gioco a somma zero
 Ilguadagno in conto capitale degli speculatori
avviene a spese della banca centrale argentina,
che riacquista a 3 quello che pochi giorni prima
aveva venduto a 1
 Perché le banche centrali aumentano i tassi di
interesse in prossimità degli attacchi speculativi?

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Attacco speculativo e tasso di interesse basso

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Attacco speculativo e tasso di interesse elevato

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Teorie degli attacchi
speculativi
 Perché la domanda di valuta estera contro valuta
nazionale aumenta? Coordinamento degli agenti
 Prima generazione: politiche economiche
incoerenti
 Seconda generazione: la svalutazione come scelta
di politica economica (attacchi autorealizzantesi)
 Terza generazione: crisi di cambio e crisi bancarie
si autoalimentano

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Attacchi speculativi: 1ma
generazione
 La politica fiscale e monetaria non rispettano
il vincolo di cambio fisso (e PKM)
 Oltre un certo valore soglia, gli speculatori si
coordinano, aumentano massicciamente la
domanda di valuta estera contro valuta
nazionale ed esauriscono le riserve
istantaneamente  svalutazione

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Attacchi speculativi: 2nda
generazione
 La politica fiscale e monetaria rispettano il vincolo di
cambio fisso (e PKM) e le riserve non si esauriscono, ma
la svalutazione avviene
 Normalmente, gli speculatori non attaccano e la banca
centrale non svaluta
 Tuttavia, se per caso gli speculatori riescono a coordinarsi
e aumentano la domanda di valuta estera, la banca centrale
può trovare conveniente svalutare
 La svalutazione non si giustifica per i “fondamentali” fuori
linea, ma con le aspettative “autorealizzantesi”

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Attacchi speculativi: 3za
generazione
 Crisi bancarie e crisi di cambio molte volte si
realizzano insieme, soprattutto nei paesi meno
industrializzati (es. , crisi messicana del 1994, crisi
asiatica del 1997-98)
 Condizioni iniziali:
– Cambio fisso
– Sistema bancario e industriale: passività in valuta estera
(per minori costi) e attività in valuta nazionale (si presta a
tassi più alti)
– Moral hazard delle banche: struttura valutaria sbilanciata
in prospettiva di un regime di cambio fisso permanente
Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Attacchi speculativi: 3za
generazione
Dinamica della crisi:
Salvataggio delle autorità: M
Fallimenti monetizzazione delle perdite
bancari
Deflusso di capitali Fondamentali
(capital flight) fuori linea

Aumentano le passività bancarie svalutazione


(che sono in valuta estera)

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Speculazione stabilizzante?
 Friedman (1953):
– l’unica speculazione selezionata dal mercato è quella
profittevole, ovvero quella che anticipa
“correttamente” il valore futuro dei fondamentali
– La speculazione su valori futuri non in linea con i
fondamentali fa perdite ed esce dal mercato
– La speculazione accelera il movimento verso il valore
futuro compatibile con i fondamentali
–  la speculazione è necessariamente stabilizzante

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis
Speculazione destabilizzante?
 I valori delle attività finanziarie non riflettono
sempre i fondamentali nel breve periodo  fa
profitti anche chi anticipava “fondamentali”
sbagliati
 Crisi “autorealizzantesi” (2nda generazione)
 L’accelerazione del movimento verso i valori di
equilibrio può esaltare il movimento oscillatorio
dei fondamentali

Economia internazionale
Copyright © 2005 – The McGraw-Hill Companies srl
Giuseppe De Arcangelis

Potrebbero piacerti anche