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Politica Economia Internazionale e Sviluppo

AA 2016-17

La Globalizzazione e le sue conseguenze S

Prof. PIERLUIGI MONTALBANO


pierluigi.montalbano@uniroma1.it

P. Montalbano - Sapienza Università di Roma


Il fenomeno “globalizzazione”: definizione
Definizione?
Che dice wikipedia? [modifica | modifica wikitesto]
 La globalizzazione è un processo attraverso il quale mercati,
produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare divengono
connessi su scala mondiale, grazie ad un continuo flusso di scambi
che li rende interdipendenti e tende a unificarli. È frutto di un
processo che dura da tempo e negli ultimi trent'anni ha avuto una
forte accelerazione.
Enciclopedia Treccani globalizzazione Termine adoperato, a partire
dagli anni 1990, per indicare un insieme assai ampio di fenomeni,
connessi con la crescita dell’integrazione economica, sociale e
culturale tra le diverse aree del mondo.
In Economia: articolo Economist sulle «globalized quota» (Aprile 1959)
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Il fenomeno “globalizzazione”: definizione

 La globalizzazione è un processo attraverso il quale mercati,


produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare
divengono connessi su scala mondiale, grazie ad un continuo
flusso di scambi che li rende interdipendenti e tende a
unificarli. È frutto di un processo che dura da tempo e negli
ultimi trent'anni ha avuto una forte accelerazione.
 Termine adoperato, a partire dagli anni 1990, per indicare un
insieme assai ampio di fenomeni, connessi con la crescita
dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse
aree del mondo.

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Il fenomeno “globalizzazione”: definizione

 connessi (…………..)scambi (…….) interdipendenti


 Integrazione economica, sociale e culturale

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Costi di trasporto e comunicazione

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Il fenomeno “globalizzazione”: caratteristiche
Fenomeno multidimensionale caratterizzato da:
- rapida crescita dei flussi internazionali di commercio
e investimento;
- significativa mobilità del fattore lavoro
- crescente importanza del settore dei
servizi;
- straordinaria diffusione delle
comunicazioni e delle nuove tecnologie
informatiche;
- affermarsi di politiche economiche
orientate al mercato ed instaurazione di
un’armonizzazione istituzionale a livello mondiale.
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Il fenomeno “globalizzazione”: origini
 Scambi ed interdipendenza hanno caratterizzato la storia (e.g.
globalità dell’impero romano; migrazioni homo sapiens
dall’Africa all’Eurasia, ecc. [Williamson, 1996]);
 L’identificazione delle origini richiede una definizione del
fenomeno;
 Gli economisti concordano che quella attuale non sia l’unica
ondata di globalizzazione economica (almeno la seconda)
 E’ opinione condivisa che una prima ondata di globalizzazione
economica ci sia già stata dal 1860 allo scoppio della I GM
 Williamson (2002) la retrodata al 1815 (dopo la fine delle
guerre napoleoniche e l’avvio della pax britannica)

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Il 1860: una data fondamentale
per la globalizzazione

• Firma dell’accordo commerciale anglo-francese Cobden-Chevalier


• Grazie alla clausola MFN si realizzò la prima «rete» di circa 50 accordi
commerciali bilaterali

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La Lettera di Napoleone III che annuncia
l’accordo pubblicata su Le Moniteur (5 gennaio 1860)

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Fonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
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Fonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
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Ondate “globalizzazione economica”

Fonte: WB (2002)

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Ondate “globalizzazione economica” –
Differenze
Prima Ondata Seconda Ondata
Movimenti persone: circa il Movimenti persone: Il
10% della popolazione fenomeno migratorio riguarda
mondiale protagonista di circa il 3% della popolazione
fenomeni migratori (e.g., circa mondiale
60 ml persone migrarono
dall’Europa al «nuovo mondo»)
Movimenti capitale: nel Movimenti di capitale:
periodo 1890-1913 i movimenti attualmente negli USA non
esteri di capitale nel Regno superano l’1,2% del PIL;
Unito erano pari al 4,6% del PIL
Movimenti beni: il commercio Movimenti beni: circa il 70%
è prevalentemente di natura del commercio mondiale è fra
inter-settoriale e Nord-Sud paesi industrializzati e riguarda
trasferimenti intra-settoriali di
prodotti manufatti

Tipologie di investimenti: gli Tipologie di investimenti:


investimenti esteri crescente fenomeno di
prevalentemente di lungo movimenti di capitale a breve
termine ed a carattere termine (boom delle operazioni
produttivo finanziarie di breve termine)

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Fatti stilizzati

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Alcuni fatti stilizzati

Qual è il contesto, i canali di trasmissione, i fenomeni


e le istituzioni che caratterizzano lo studio della PEI?

Analizziamo alcuni aspetti che evidenziano la


complessità e multidimensionalità dei fenomeni
oggetto della PEI….

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Il commercio internazionale cresce nel tempo

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Variazioni percentuali annuali (1850-2010)

Irwin & O’Rourke (2011)


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Il commercio globale è un network

Fonte: De Benedictis et al., (GEJ, 2014)

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Il commercio è globale

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La produzione è globale: Boeing 787 Dreamline

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La frammentazione internazionale della
produzione
 Un processo produttivo precedentemente integrato in
un solo sito viene smembrato in componenti, a loro volta
allocate a siti produttivi situati in paesi diversi
 La maggior parte dei beni elettronici di consumo,
automobili o macchine industriali vengono ottenuti
assemblando componenti prodotte in diverse aree del
mondo
 Il peso del commercio internazionale di beni
intermedi, di semi-lavorati e di parti e componenti è
sempre più rilevante (oltre il 30%)

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La Rete e’ ancora più densa per il commercio di beni intermedi
(che coinvolge anche chi non partecipa ai flussi di beni finali)

BEC – World Trade Network of Trade in Intermediates, 2012


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Il caso iPhone

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iPhone: scomposizione del valore aggiunto

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iPhone: scomposizione del valore aggiunto
produzione

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The Smile curve of the iPhone

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FINANZA: Dinamica dei flussi di IDE Mondiali
(flussi in entrata, mld $)

54%

Fonte: UNCTAD

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Definizioni*
Investimenti diretti esteri:
Investimento con il quale un soggetto residente in un’economia
tende ad acquisire un interesse durevole in un’impresa residente
in un’altra economia.
L’interesse durevole implica l’esistenza di un legame a lungo termine
tra le due imprese e un significativo grado di influenza
dell’investitore nella gestione dell’impresa investita. Queste
condizioni si considerano realizzate se l’investitore possiede il 10%
o più delle azioni ordinarie o con diritto di voto dell’impresa
oggetto dell’investimento (la BCE richiama esclusivamente il
criterio del “10 per cento del capitale”).

Fonte: Manuale di Bilancia dei pagamenti del FMI


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Definizioni*

 Paesi industrializzati
Paesi con reddito alto (eccetto Hong Kong, Israele,
Kuwait, Singapore, e Emirati Arabi): PNL pro-capite
pari o superiore a $12,476

 Paesi in via di sviluppo


Paesi con reddito medio ($4,036 - $12,475), reddito
medio basso (tra $1,026 - $4,035) e basso ($1,025 o
meno).

Fonte: Banca Mondiale


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FINANZA: Dinamica dei flussi di IDE

Fonte: UNCTAD P. Montalbano - Sapienza Università di Roma


CRESCITA: Lo spostamento della crescita
verso i Paesi in via di sviluppo (tasso crescita medio
del PIL pro-capite, 1990–2011)

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Silvia Nenci
Cambiamenti sociali

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Source. The Coca Cola Company P. Montalbano - Sapienza Università di Roma
CRESCITA: La distribuzione mondiale del
reddito
Tuttavia:
 I Paesi poveri Poor Middle Rich
rappresentano il 21%
della popolazione
mondiale ma godono 9
del solo 3% del reddito
mondiale.
78
 I Paesi a reddito medio 70

rappresentano il 70% e
godono del 19%.
19

21
I Paesi ricchi 3

rappresentano solo il
9% e godono del 78% Popolazione PNL
del reddito mondiale.
Fonte: Begg et al., 2011

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La disuguaglianza
 Distribuzione della ricchezza a livello mondiale

La dimensione dei paesi indica la dimensione del PIL


Fonte: Tajoli, 2005 P. Montalbano - Sapienza Università di Roma
Sviluppo umano

Mappa dell'indice di sviluppo umano (PIL procapite, alfabetizzazione, speranza di vita, dati 2004)
██ Alto ██ Medio ██ Basso ██ n/a
(1 - 0,800) (0,799 - 0,500) (0,499 - 0,300)

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FENOMENI: utilizzatori Internet
(2012, in % della popolazione del paese)

Fonte: International Telecommunications Union


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Non solo aspetti positivi!
La “questione inquinamento”
CO2 emission, millions of tons
12,000

China
10,000

8,000
United States
6,000

4,000 OECD Europe

2,000

0
1990 2004 2015 2030
Source: World Energy Outlook, 2006, reference scenario. P. Montalbano - Sapienza Università di Roma
Inquinamento luminoso

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Immigrati (in milioni, dati 2010)

Oltre 215 milioni di persone (il 3%


della popolazione mondiale) vivono
attualmente
al di fuori del proprio paese di origine

Fonte: WB

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Aspetti positivi e negativi della
globalizzazione
Positivi:
• Progresso economico: i.e., ampliamento possibilità di scelta degli
individui e opportunità di crescita economica e di miglioramento
degli standard di vita

Negativi:
• aumento delle disuguaglianze economiche e sociali;
• crescente emarginazione delle nazioni meno sviluppate dai
benefici della globalizzazione;
• Riduzione eterogeneità economica/culturale
• Aumento della pressione sull’ambiente
• Maggiore esposizione ai rischi indotti dall’evoluzione
dell’economia globale (concorrenza lavoratori; potere
multinazionali; propagazione crisi economiche)
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La Politica economica nel contesto
internazionale
• Politiche commerciali
(adozione di dazi doganali, quote, contingenti ed altri strumenti atti a limitare e
regolare i flussi di interscambio internazionali)
• Politiche del cambio
(utilizzate al fine di limitare, in tutto od in parte la libera fluttuazione dei rapporti di
cambio fra le valute dei diversi paesi)
• Politiche di cooperazione internazionale
(tese a favorire azioni coordinate per lo sviluppo dei paesi più poveri)
• Politiche macroeconomiche coordinate in seno ai principali organismi
internazionali, formali ed informali (il G8, l’OMC, il FMI, la WB, le Agenzie
specializzate delle NU, ecc.) o sovranazionali (ad esempio, la UE).

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L’ambito positivo della PEI

• Studio dei meccanismi di “cooperazione” dei sistemi economici in “interazione reciproca”


• 2 canali di interazione
• ripercussioni int.li della pe domestica (evitare “beggar thy neighborhood”)
• raggiungere obiettivi flessibili in termini di benessere non ottenibili singolarmente
(“approccio dei beni pubblici”)
• Primo canale di interazione richiede una maggiore consapevolezza delle interdipendenze
della pe domestica, nonché l’estensione degli strumenti per il perseguimento di ob. esterni
(pe in economia aperta)
• Secondo canale richiede la ricerca delle più appropriate “istituzioni” (regole, formali,
informali e/o strutture organizzative) in grado di facilitare il coordinamento della pe per il
raggiungimento di “obiettivi superiori” (GPGs)

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ISTITUZIONI: gli Attori internazionali
Chi definisce gli indirizzi e le azioni di politica economica
internazionale?

Per promuovere la gestione del governo globale dell’economia dal


punto di vista monetario, finanziario e commerciale sono state
create delle istituzioni multilaterali, distinte fra vere e proprie
istituzioni (es. Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale,
Organizzazione Mondiale del Commercio, Nazioni Unite) ed
organizzazioni “informali” (es. il G-7/G-8, ilP. G-20).
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ISTITUZIONI: gli Attori internazionali
La consapevolezza che nessuno Stato è attualmente in grado di
garantire singolarmente dei risultati globali quali:
- il mantenimento di un quadro politico ed economico mondiale
orientato allo sviluppo;
- la stabilità delle transazioni monetarie e finanziarie;
- la regolazione degli investimenti diretti esteri;
- la gestione delle migrazioni;
- la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, ecc
è la ragione che spinge gli Stati a stipulare accordi, alleanze, e Istituzioni
sovranazionali per la realizzazione di tali obiettivi multipli

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Temi principali di analisi del corso

 Le Istituzioni (i.e. gli Attori globali) della


politica economica internazionale
Il problema del Coordinamento
internazionale della politica economica:
caratteristiche, vantaggi e ostacoli
 I temi della Global Governance

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