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Ma anche:
- Imprese: espansione del mercato potenziale, maggiori investimenti, aumento
delle rivalità, nuove competenze
- Clienti: maggiori opzioni di scelta, maggiore convenienza, ubiquità degli stili di
vita.
La curva è cresciuta dai 200$ miliardi di IDE ai 1800$ miliardi. Ciò è frutto del libero
scambio in economia. Nel 2002 c'è un crollo a causa dell'arrivo della Cina e nel 2008
a causa della crisi finanziaria.
1. I processi e attività che generano valore (divise a loro volta in attività primarie
e in attività di supporto), ovvero ci che rappresenta un costo per creare
valore.
2. Il margine, ovvero il guadagno dell'attività svolta misurato come i ricavi
ottenuti meno i costi sostenuti
Fase 3
-Nuove caratteristiche degli investimenti diretti esteri:
Cina
• Peculiari condizioni del mercato interno:
– bassi livelli salariali
– amplissima offerta di lavoro
– sottovalutazione del tasso di cambio
• Apertura agli scambi internazionali:
– si è trasformata nella “fabbrica del mondo”
– ha raggiunto posizioni di preminenza in parecchie produzioni – è diventata il
principale esportatore mondiale
– attira enormi capitali dall’estero
E’ diventata un grande investitore internazionale
India
Anche in questo caso, la svolta è stata impressa dalla politica (1991):
- privatizzazione e deregolamentazione
- riduzione della spesa pubblica
- regime fiscale favorevole all’impresa privata
- stimolazione degli investimenti nazionali ed esteri
Diversamente dalla Cina:
- è una grande democrazia
- basa lo sviluppo sul mercato interno più che sull’export - i servizi, specie hi-
tech, hanno un ruolo importante
I paesi emergenti
Presentano difficoltà superiori rispetto a quelli avanzati:
- carenza di infrastrutture logistiche
- limitato sviluppo dei canali distributivi e di comunicazione
- difficoltà di comprensione del mercato locale
E’ indispensabile un significativo sforzo di adattamento da parte delle imprese
che vogliono coglierne le opportunità
La specializzazione settoriale dell’Italia
I settori tradizionali
• Riuniscono i beni di consumo legati alla persona e alla casa, che incarnano
l’italian way of living nel vestire, nell’arredare e nell’alimentazione
• La competitività dell’Italia si basa non sull’efficienza di costo e sugli elevati
volumi
• I FCS sono costituiti da stile-design-creatività-moda- qualità (“prodotti belli e
ben fatti”)
• Oggi ci si deve misurare con la concorrenza dei paesi dal sud-est asiatico,
che si distinguono per:
– bassissimo costo del lavoro
– macchinari aggiornati importati dall’estero – capacità di
imitazione/contraffazione
– miglioramento della qualità dei prodotti
Basati sulla scienza, cioè i settori ad alta intensità di ricerca e sviluppo, generatori
netti di innovazione tecnologica, che poi irrora il resto del sistema
A forti economie scala in cui si producono in grande serie beni di consumo intermedi
Limiti del sistema italiano di creazione e diffusione delle conoscenze e della scarsità
di grandi imprese in grado di sostenere i costi e i rischi degli ivnestimenti in R&S
Dimensione e internazionalizzazione
17/02
Le strategie internazionali
Forme di internazionalizzazione
o Internazionalizzazione commerciale
o Internazionalizzazione degli approvvigionamenti
o Internazionalizzazione produttiva
o Internazionalizzazione della ricerca e sviluppo
o Internazionalizzazione finanziaria
L'impresa può dislocare le attività della catena del valore in paesi diversi:
Talora può essere opportuno decentrare anche altre attività, soprattutto per:
accedere agli incentivi concessi dalle autorità
locali
affidare la gestione al management locale
Coordinamento
Le strategie internazionali
Strategia basata sulle esportazioni
Forte concentrazione geografica delle attività della catena del valore nel
paese di origine dell'impresa, ad eccezione di quelle legate alla
commercializzazione dei prodotti
Frequentemente adottata dalle PMI
Esportazione indiretta: il produttore delega a operatori specializzati la vendita
e marketing
Esportazione diretta: il produttore ha il contatto diretto col mercato estero
L'impresa è presente in più paesi con unità operative fra loro indipendenti,
responsabile dei risultati ottenuti ciascuna nell’area geografica di competenza
Consiste nel concentrare il massimo numero di attività della catena del valore in un
unico paese e nell'assicurare, attraverso la standardizzazione, il coordinamento delle
attività che devono essere decentrate.
In pratica, comporta:
il decentramento di tutte le attività a valle nei diversi mercati nazionali
la concentrazione delle attività a monte e di supporto in pochi paesi (anche
uno solo)
Strategia transnazionale
In pratica:
alcune attività sono concentrate nel paese d'origine
alcune sono centralizzate in altri paesi
altre sono distribuite fra le unità nazionali
Elevata incidenza del costo degli input sul valore della produzione ("effetto
leva")
Obblighi commerciali imposti dai governi dei paesi importatori
Migliore qualità dei beni e servizi disponibili
localmente
Concentrazione dei fornitori
I rischi
Internazionalizzare la produzione
I rischi
Sicurezza delle conoscenze e tecnologie (es. vaccini, armamenti)
Creazione di nuovi competitors (es. produzione/tessile/abbigliamento)
Scarsa trasparenza delle operations
Barriere linguistiche e/o culturali (ruolo dei mediatori
Rischio paese (es. instabilità politica, tensioni etniche e/o religiose, mercati
finanziari, valuta instabile, normative etc.)
L’internazionalizzazione commerciale
La decisione di operare sui mercati esteri è connessa a una precisa scelta di sviluppo,
la quale:
- Si fonda su un’analisi delle condizioni d’ambiente (attuali e tendenziali)
- Individua la direzione più efficace per l’impresa, in relazione alle risorse e ai
suoi punti di forza e di debolezza
Gli obiettivi
24/02
È fondamentale perché:
orienta tutto il processo di formulazione della strategia di marketing
internazionale
scelte errate (o sub-ottimali) comportano una serie di conseguenze negative,
in termini di costi vivi e di costi opportunità
Il comportamento delle imprese italiane
Ancor oggi vi sono imprese, soprattutto di piccole dimensioni, che non svolgono
alcuna analisi di mercato! Fondano le proprie decisioni:
sui contatti e sulle informazioni raccolte presso gli operatori commerciali in
occasione di fiere e mostre
sulla distanza (geografica e/o culturale) che intercorre fra il paese di origine e
quelli di destinazione
su quanto fanno i concorrenti ("effetto sciame")
L'attrattività
Primo screening
Paesi accettabili
Secondo screening: stima della
domanda potenziale per la categoria di prodotto
Paesi attrattivi per il settore
Terzo screening: espandibilità della
domanda e compatibilità del prodotto
Paesi attrattivi per l'impresa
Si prefigge di individuare i paesi per i quali non sia da escludersi l'interesse per
l'impresa
Il secondo screening
Una volta stilato l'elenco dei paesi "accettabili" l'analisi, deve considerare la
domanda potenziale del genere di prodotto offerto dall'impresa
Il terzo screening
il rischio paese
Anche la considerazione del rischio paese (economico, finanziario e politico) svolge
un ruolo importante:
Il rischio politico
- rischi d'instabilità
- rischi sul controllo della proprietà dell'investimento
- rischi operativi
- rischi di trasferimento
- la qualità dei rapporti che il paese di origine dell'azienda intrattiene con quello
estero
- le dimensioni aziendali
- la visibilità dell'impresa
Le barriere competitive
Fattori di analisi:
- domanda (peculiarità socioculturali: barriere naturali)
- Concorrenza (locale e internazionale)
- Infrastrutture di marketing:
-canali di comunicazione
-canali di distribuzione
La concorrenza
I canali di distribuzione
Le barriere artificiali
Ostacoli creati dai governi per impedire (o rendere meno agevole) l'ingresso delle
imprese straniere e/o dei loro prodotti nel territorio doganale dello Stato:
- Barriere tariffarie
- Barriere non tariffarie
È ormai sempre più raro che un prodotto sia realizzato integralmente in un solo
paese, il trattamento doganale di un prodotto è innanzitutto determinato dal suo
paese di origine.
Secondo l'OMC, la merce è originaria del paese:
- In cui è avvenuta l'ultima trasformazione o lavorazione sostanziale
- economicamente giustificata
- effettuata da un'impresa attrezzata a tale scopo
- che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo
Dazio doganale
Imposta indiretta che colpisce le merci provenienti dall'estero nel momento in cui
fanno il loro ingresso nel territorio doganale dello Stato.
I principali:
Principali categorie:
Le limitazioni quantitative
Contingentamento assoluto
Nonostante l'attività dell'ISO, permangono differenze non lievi fra i paesi -> aumento
dei costi di ingresso per le imprese estere
L'OMC è intervenuta sulla questione con l'Accordo TBT, il quale contempla due
tipologie di norme tecniche: regolamenti tecnici e standard
Regolamenti tecnici
Prescrizioni normative sulle caratteristiche tecniche del prodotto la cui presenza
deve essere obbligatoriamente assicurata
Standard di conformità
Indicazioni il cui rispetto, pur non obbligatorio, è necessario al fine di beneficiare di
un trattamento commerciale in qualche modo favorevole.
Un ambito rilevante in cui si manifestano gli ostacoli tecnici riguarda
prodotti agricoli e agroalimentari (salumi negli USA e Cina)
03/02
Premesse
Obiettivo
- evitare lo scontro frontale
- creare una "testa di ponte" da consolidare successivamente e su un fronte più
esteso
Premesse
- si possiedono risorse consistenti, superiori a quelle della concorrenza per
garantire il necessario "volume di fuoco"
- si dispone di un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza
Obiettivo
Manovre
- attacco frontale
- accerchiamento
La sequenzialità delle modalità d'ingresso
Le imprese "born-global"
Il processo di internazionalizzazione non può essere pensato esclusivamente
in termini di sviluppo unilineare
Il modello tradizionale non prevede la possibilità di un cambio di direzione
Le imprese possono ricorrere a una combinazione di modalità di ingresso
differenziate a seconda dei paesi
L'esportazione indiretta: gli operatori commerciali con l'estero
La trading company
Si tratta dell'impresa di intermediazione commerciale più sofisticata attualmente
operante a livello internazionale, capace di organizzare sia l'importazione che
l'esportazione e di fornire tutti i servizi connessi, con vari livelli di operatività.
L'esportazione diretta
Tali modalità non sono da confondere con l'ufficio di rappresentanza, il quale non
può svolgere attività di vendita diretta
La relazione che si instaura con il grande retailer non è la medesima nei tre casi.
Per relazionarsi con la GDO sono in ogni caso necessarie capacità di: collaborazione
proattiva, solidità finanziaria e gestionale, propensione all'innovazione (tecnologica,
logistica e della comunicazione).
10/03
Il commercio elettronico
Lazada.com (piattaforma nata nel 2012 che vende e distribuisce nel sud-est
asiatico. Ha sei portali nazionali, ciascuno declinato in lingua locale:
Thailandia, Filippine, Indonesia, Vietnam, Malaysia e Singapore)
Flipkart.com (lanciato nel 2007, è oggi uno dei più importanti portali di e-
commerce dell'India. Sul modello di Amazon, spazia dalle borse ai libri agli
accessori per la casa)
• Specie per chi vende moda, è importante trovare la piattaforma "giusta" per non
svilire il brand
• Va trovato un partner nel Paese, non so o per gestire lo stock, ma anche perché ci
sono vincoli di import che lo richiedono
• Attenzione alle vendite cross border
• Limitata informatizzazione delle famiglie e delle imprese in molti paesi del mondo
• Indisponibilità di ottime connessioni
• Sicurezza dei dati personali
• Modesta diffusione delle carte di credito per pagamenti in valuta straniera in certi
paesi
• Diffidenza di alcuni governi nei confronti di Internet quale strumento per la
diffusione delle informazioni
I vantaggi del ricorso all'agente
E' una soluzione pressoché obbligata - ove possibile dal punto di vista normativo -
quando:
Le principali motivazioni
Incentivi all’assunzione
Il caso dell’Austria
Burocrazia snella
Ferrero
Ceramiche Del Conca
Barilla
Fiat e la Polonia (ma anche VW, Toyota, Ford, Opel, Volvo, Man...)
Proel (immagine locale)
Il crollo del Rana Plaza è stato un cedimento strutturale avvenuto il 24 aprile 2013,
quando un edificio commerciale di otto piani crollò a Savar, un sub- distretto nella
Grande Area di Dacca, capitale del Bangladesh. Le operazioni di soccorso e ricerca si
sono concluse il 13 maggio con 1.134 vittime. Circa 2.515 feriti furono estratti vivi
dal palazzo. È considerato il più grave incidente mortale avvenuto in una fabbrica
tessile nella storia, così come il più letale cedimento strutturale accidentale nella
storia umana moderna.
In entrambi i casi si crea una filiale (senza personalità̀ giuridica) o una consociata
(con personalità̀ giuridica)
Globale o multidomestico
• Necessitàdiprodottiinnovativi
• Letempistichenecessarie
Le tempistiche necessarie
• Fase di pre-acquisizione
• Fase di valutazione e definizione del prezzo
• Fase di pianificazione
• Fase di comunicazione (altamente critica)
• Fase di implementazione (altamente critica)
17/03
Le motivazioni degli accordi internazionali
Ma anche:
Necessità di essere presenti in più̀ paesi
Minori rischi di rigetto
Soluzione per paesi che ostacolano acquisizioni straniere
È possibile la ritirata senza sconfitta
Esempio:
La nautica da diporto e il ruolo del dealer:
Personale qualificato
Assistenza pre e postvendita (personalizzazioni, riparazioni, manutenzioni)
«Antenna» sul mercato per il monitoraggio di gusti, tendenze, necessità
FRANCHISING
I vantaggi del franchising
- la forza di vendita
- le unità commerciali
- i punti di vendita
• Può scegliere il prodotto in modo che esso svolga una funzione integrativa della
sua gamma
• Può sfruttare l'eccedenza di capacità commerciali di cui dispone, trattando anche
prodotti complementari o correlati
Il compenso
• Eliminare gli oneri doganali e/o i costi di trasporto che possono rendere non
competitivi certi prodotti
• Eliminare il rischio-paese connesso un investimento diretto
• Limitare i costi di adattamento del prodotto alle specifiche realtà nazionali
• Ridurre il coinvolgimento dell'impresa (risorse manageriali, finanziarie o
produttive)
• Contenere il rischio concorrenziale
• Accordo con cui due o più imprese si collegano per il compimento di un singolo
affare: ad es. la partecipazione a una gara d'appalto internazionale
• Le imprese pur conservando ciascuna la propria individualità:
• Caratteristiche:
Effettuare una valutazione approfondita delle imprese locali inserite nel processo di
selezione può risultare difficile, specie in certi paesi.
24/03
Dopo aver individuato le modalità di ingresso nello specifico paese, l'impresa deve
procedere a:
- segmentare la domanda
- valutare e scegliere il /i segmento/i obiettivo
- definire il posizionamento della propria offerta in relazione al segmento
prescelto
progettare e attuare le politiche di marketing
Il posizionamento
I valori riguardano le convinzioni riguardo a ciò che un gruppo ritiene sia giusto
e desiderabile. Si riflettono nei sistemi politici ed economici di una società
I valori forniscono il contesto nel quale sono stabilite le norme di una società,
cioè le regole sociali che governano le reciproche azioni delle persone
Le norme si distinguono in:
- usi: rituali e simboli
- costumi (spesso sanciti in forma di legge)
- un'unica cultura
- diverse culture
I valori e le norme che compongono una cultura sono il portato evolutivo di diversi
fattori, tra cui:
- le filosofie politiche ed economiche prevalenti
- la religione dominante (da cui discendono sovente i sistemi etici)
- la struttura sociale (rilevanza dell'individuo rispetto al gruppo, stratificazione
della società in classi e mobilità sociale)
- il linguaggio e l'istruzione
Macrosegmentazione
La macrosegmentazione individua gruppi di paesi che ai fini del marketing
evidenziano una domanda piuttosto omogenea
Variabili geografiche
Variabili economiche
Variabili culturali
Modello delle 4C di Young & Rubican
I media digitali
Il posizionamento
Può essere definito in termini differenziati, cioè a seconda dei paesi, oppure
standardizzati
II posizionamento standardizzato implica l'individuazione di un criterio di
posizionamento applicabile in più paesi:
- basato sugli attributi del prodotto o sui benefici funzionali
- fondato sui benefici psicosociali
- riferito al paese d'origine dell'impresa, del prodotto, della marca
- legato a qualche tratto caratteristico degli utilizzatori
- Riferito alle caratteristiche di base dell'impresa
Esempi
Orientamento etnocentrico
⁃ Le scelte aziendali sono influenzate dalla cultura del paese d'origine (home-
country oriented)
⁃ Il mercato nazionale è prioritario mentre i mercati esteri marginali
⁃ Trasferimento della cultura e delle persone dal paese d'origine
⁃ Processo decisionale top down
Orientamento policentrico
Orientamento regiocentrico
31/03
Il ruolo dell’informazione sul paese d’origine può essere analizzato secondo due
prospettive.
1. Effetto alone
Immagine del paese -> convinzione sugli attributi del prodotto -> atteggiamento
verso la marca
2. Effetto sintesi
Esperienze del consumatore -> convinzioni sugli attributi -> immagine del paese ->
atteggiamento verso la marca
La country image
L'effetto dell'immagine del paese di origine può essere moderato da alcune variabili,
fra cui:
- il livello di coinvolgimento psicologico nei confronti delprodotto
- il grado di etnocentrismo del consumatore
- il grado di animosità
Rilevare l'immagine del paese d'origine del prodotto nello specifico mercato
estero
Valutare la consonanza (fit) fra immagine del paese e attributi del prodotto
Individuare le più opportune linee di condotta
Nei mercati "educati", l'immagine del paese di origine di un prodotto, almeno dei
principali, è un dato in larga parte acquisito.
La correlazione tra prodotto e paesi viene costruita sulla base della recente
esperienza di acquisto, per cui è il primo entrante a costruire l'immagine paese.
Per molte piccole e medie imprese è necessario adottare la strategia del second
mover
Prodotto globale
attenzione al rischio del "compromesso fra le esigenze dei vari mercati": il paese
guida