affari e finanza
La prima età moderna (secc. XV-XVI)
▪ Il piccolo mercante: mercanti rurali, bottegai e merciai di città.
preindustriale: ▪
ausilio tecnologico.
Il grande mercante è soprattutto colui che riesce a conseguire utili di
rilievo, svolgendo la funzione di intermediario tra due luoghi: il luogo
grandi e piccoli ▪
dove c’è penuria di una merce ed il luogo dove c’è abbondanza di
quella merce.
Il grande mercante non è specializzato in un unico settore, ma per
mercanti ▪
limitare i rischi, diversifica la propria attività e i propri investimenti.
Opera in qualunque settore gli possa far ottenere un buon profitto.
Il grande mercante rischia molto: per le difficili vie di comunicazione,
per la temporanea abbondanza o scarsità di una merce, per i problemi
connessi con il cruciale FATTORE TEMPO (chi arriva prima vende
meglio, col passare del tempo è difficile che una merce si rivaluti, è
invece più probabile che perda valore).
▪ Città e mercanti dell’Europa medievale e rinascimentale (secc. XIII-
XVI) partecipano intensamente al commercio internazionale.
▪ Ai collegamenti via mare (più veloci e meno costosi) si affianca una rete
di collegamenti terrestri, particolarmente rilevante per quanto riguarda
i percorsi di attraversamento delle Alpi e dell’Europa centrale.
Vie d’acqua e
vie di terra
▪ In prima linea, protagonisti assoluti degli affari internazionali del periodo, sono
i mercati italiani. Città come Venezia, Genova, Milano, Firenze sono vere
capitali del commercio internazionale dell’epoca.
protagonisti: ▪ Si importano spezie, sete e cotone, mentre si esportano verso est una
moltitudine di semilavorati, stoffe e panni di lana di fabbricazione italiana e
gli uomini ▪
fiamminga.
d’affari italiani ▪
maniera per compensare questo deficit è rappresentato dalla spasmodica (e
difficile almeno fino alla scoperta dell’America) ricerca di metalli preziosi.
Tutto ciò fa sì che gli uomini d’affari d’età preindustriale si debbano dotare di adeguati
strumenti per operare, facendo fronte ad alcune basilari necessità:
Necessità di effettuare pagamenti su Necessità di interloquire con i propri
Necessità di tenere sotto controllo i conti
lunghe distanze senza muovere denaro corrispondenti attivi in luoghi lontani: USO Necessità di ridurre i rischi nell’invio delle
tramite una contabilità rigorosa: LA
contante in oro o argento: LETTERA DI DELLA LETTERA COMMERCIALE merci: CONTRATTO DI ASSICURAZIONE
PARTITA DOPPIA;
CAMBIO e LETTERA DI CREDITO (LETTERA D’AFFARI)
▪ La tecnica contabile non è inventata dai matematici europei.
▪ Gli Europei, ed in particolare gli Italiani, innovano però in maniera
La Compagnia rinnovata
▪ Tutti i soci rispondono di fronte ai creditori con una
responsabilità solidale e illimitata.
▪ E’ il contratto societario perfetto per progetti
pluriennali e che richiedono forti investimenti.
▪ La clausola della responsabilità illimitata la rende
vulnerabile.
Corrisponde all’odiera sas
Capitale e peculiare: la bassa incidenza del capitale fisso. Le macchine industriali sono
generalmente (ma non sempre) semplici e di basso costo. L’investimento
iniziale è quindi generalmente non impossibile da sostenere.
risparmio: le ▪ Quello che pesa realmente è, una volta iniziata l’attività, riuscire a rimanere
sulla breccia. Soprattutto per chi opera a livello internazionale i tempi in cui
I Banchi
▪ Offrono un fondamentale servizio di intermediazione per
l’effettuazione e la facilitazione di pagamenti per conto dei
propri clienti (tramite ordini di pagamento orali o scritti e il
servizio di giroconto)
▪
▪
“creano denaro”
Permettono una facilitazione del trasferimento internazionale
dei denaro
privati
▪ In età preindustriale vanno spesso soggetti a fallimenti, perché,
alla ricerca di lucrosi affari, si inseriscono in rischiosi
investimenti. In tal caso, di frequente, l’immobilizzo finì per
superare le disponibilità immediate per cui quando ebbero a
verificarsi casi di rientro delle somme depositate, i banchieri
privati si trovarono in gravi difficoltà
▪ Di fondamentale importanza è il fattore FIDUCIA
▪ Banchi pubblici (voluti dagli stati o dalle
comunità):
▪ Nascono per venire incontro ai problemi irrisolti
dai banchi privati.
▪ Presentano dei caratteri comuni :
I banchi pubblici ▪ Svolgono operazioni di deposito e giro
▪ Accettano depositi che s’impegnano a restituire in
qualsiasi momento senza corrispondere interessi
▪ A chi deposita lasciano dei certificati chiamati “fedi
di deposito” che possono essere girati a terzi
▪ Pagano su ordine scritto del cliente
▪ Si servono del giroconto
Fiere e borse
Le fiere sono un luogo privilegiato per svolgere gli affari; permettono a operatori provenienti da ogni parte del mondo
di trovarsi assieme in un determinato luogo per svolgere gli affari, riducendo notevolmente i problemi causati dalle
difficoltà di comunicazione. Le fiere permettono, altresì, di ridurre considerevolmente i costi di transazione.
All’inizio le fiere sono fiere di merci; con l’evoluzione del sistema di pagamento tramite lettere di cambio si
sviluppano le cosiddette fiere di cambio.
Le borse nascono nel XVI secolo. La prima è quella di Anversa (1531); ad essa seguono Londra (1571) e Amsterdam
(1609).
Le borse nascono nel momento in cui alcuni mercati si strutturano stabilmente, riunendo operatori provenienti da ogni
angolo d’Europa per tutto l’arco dell’anno.
Con la nascita delle borse si amplifica il cosiddetto «clima speculativo», tramite l’utilizzo di forme di transazioni
fondate su eventi futuri (FUTURES)