9.3 IL TURISMO
La concezione moderna del turismo inizia nel XVIII secolo con il Grand Tour in Europa; con la rivoluzione
industriale e il formarsi della classe borghese il turismo ebbe un forte sviluppo, pur trattandosi ancora di
turismo d’elite (riservato a persone con reddito elevato che frequentano località rinomate e lussuose).
Solo nel secondo dopoguerra, a partire dagli anni Cinquanta, si sviluppò il cosiddetto turismo di massa,
praticato da larghi strati di popolazione, con servizi diversificati a prezzi convenienti.
Turista: chiunque viaggi in un paese diverso da quello in cui ha la residenza o al di fuori del proprio
ambiente naturale, – per un periodo superiore ad una notte e inferiore all’anno –, per svago, riposo o
vacanza.
Tra le attività del settore terziario, il turismo è quella con il maggior numero di addetti a livello mondiale; il
numero di viaggiatori internazionali cresce del 4% ogni anno.
Il continente privilegiato è l’Europa, dove l’Italia si situa tra i primi paesi soprattutto per le città d’arte, città
ricca di storia, musei e monumenti, che valorizza con esposizioni e altre manifestazioni culturali.
Il turismo si lega sempre di più al viaggio, che consiste nel visitare per proprio piacere un luogo e che
risponde a stimoli diversi. L’immagine del Paese è legata sia agli stereotipi o ai luoghi comuni, sia alla
tipologia di servizi, sia alla pubblicità turistica che lo stesso Paese fornisce attraverso i media.
Vi è poi sempre più un interesse per il turismo culturale, che ricerca tutto ciò che riguarda l’identità di
luoghi e paesi, che comprende sia le testimonianze di ciò che nella storia ha formato tale identità, sia lo
stile di vita.