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Prima puntata dello speciale sui 50 anni di Enel. E nellinserto One Company scopriamo come cambia lazienda
enel cuore Fai volare la tua idea di solidariet 31
IN QUESTO NUMERO
Le immagini di copertina sono tratte da Illustrazione Enel
03 EDITORIALE 04 brevi 06 zoom 10 orizzonti Enel360o p4 La carica del generale Inverno p6 // Gas, la solita crisi p9 // Una settimana a olio p10 La Turchia guarda al geotermico p11 // Enel: ecco i risultati 2011 e il nuovo piano strategico p12 // Una squadra di valore p14 // Endesa, sulle rotte del carbone pulito p23 One Company p15 Leccellenza. In pratica p24
15 INSERTO 24 ECCELLENZA 29 SPECIALE 50 29 SOSTENIBILIT 30 SICUREZZA 31 ENEL CUORE 32 prisma 34 gente Enel 35 CANALE APERTO
S.O.S. delfino p29 Giocando simpara p30 Fai volare la tua idea p31 Donne di valore p32 // Fabbriche su tela p33 Un leader nato // Diritto allarte
Enel Insieme A cura della Direttore responsabile Editore Realizzazione editoriale Art direction & Design Tipografia Per contattare la redazione Oppure inviare una mail
Mensile del Gruppo Enel // Anno 10, numero 2 Direzione Relazioni Esterne Enel Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004 Gianluca Comin Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma Brand Portal // www.brandportal.it Newton21 Roma // www.newton21.it System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma enelinsieme@ enel.com
Enel Insieme anche consultabile on line sul portale Intranet inEnel Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife certificata FSC Numero chiuso in redazione il 19/03/2012
Editoriale
Flessibilit ed efficienza continueranno a rappresentare i fattori chiave della nostra strategia. Cos come lattenzione sui processi di eccellenza operativa e integrazione delle diverse realt del nostro Gruppo. Proprio in tale ottica abbiamo avviato un processo di riorganizzazione trasversale, il cosiddetto Progetto One Company, pi volte annunciato dallamministratore delegato e che vede coinvolti molti colleghi in prima persona. Si tratta di un progetto che ha lobiettivo di facilitare una gestione integrata e unitaria dei processi aziendali a livello di Gruppo, puntando a dare indicazioni di governance unica, in modo da garantire una corretta allocazione delle responsabilit, evitando che vi siano duplicazioni. Anche per i prossimi anni non potremo esimerci dallavviare manovre di austerity e per questo manterremo un rigido controllo del piano investimenti nellambito dellintero Gruppo. Abbiamo prudentemente rivisto al ribasso la nostra dividend policy per assicurare ai nostri azionisti unazienda che, nonostante il contesto economico mondiale, continui a crescere mantenendo la solidit finanziaria. Tutto questo, ancora una volta, non sarebbe stato e non sar possibile senza limpegno che tutti noi poniamo costantemente nel nostro lavoro in azienda e che ci permetter di resistere anche in un contesto di grande incertezza come quello che ci attende nei prossimi mesi.
Brevi
Enel360
Il 15 marzo, Giornata mondiale del consumatore, nella sede Endesa di Madrid si parlato di buone pratiche nella gestione dei reclami. E il Difensore del cliente ha festeggiato dieci anni. 01
dei sistemi informativi critici del mercato dellenergia elettrica. questo loggetto della convenzione firmata lo scorso 28 febbraio dallad di Enel Fulvio Conti e dal capo della Polizia Antonio Manganelli. Laccordo, che ha un valore triennale, punta a sviluppare procedure di collaborazione utili a prevenire e reprimere attacchi informatici contro i sistemi informativi gestionali e di automazione industriale del mercato dellenergia elettrica, contribuendo cos a innalzare la sicurezza del sistema nazionale.
protezione individuale), le misure di sicurezza e la salute sul lavoro. La seconda fase, che si svolger nel 2012, interesser lAmerica Latina e la Romania. Poi sar la volta di Spagna (upgrade), Italia, Francia, Belgio, Grecia e Slovacchia.
Brevi
Enel360
Enel Distribuzione e General Electric firmano un accordo per sviluppare progetti di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2 su tutto il territorio italiano. 09
la centrale Federico II di Brindisi. Ad aprile prevista, infatti, la fermata per manutenzione dellunit 4, che consentir un ulteriore miglioramento dellefficienza e delle performance ambientali con una riduzione delle emissioni. Per meglio gestire e monitorare ogni fase lavorativa dal punto di vista della sicurezza, torna liniziativa Azione di Maggior Supporto che proprio nella centrale brindisina ha visto la luce in occasione della fermata del gruppo 3 e che rappresenta oramai una buona pratica per la sicurezza adottata in tutto il Gruppo Enel nel mondo.
gli operatori dei mercati internazionali, gli azionisti, gli investitori, i clienti e gli altri stakeholder.
giarsi di essere le migliori sul mercato. E per ogni amico portato nel mondo di Enel Energia, ogni collega ha diritto a 1.000 Punti Energia con EnelPremia, il programma gratuito di raccolta punti da utilizzare per richiedere sconti fino a 100 euro in bolletta o i fantastici premi del catalogo. Per aderire alle offerte luce e gas vai nella sezione intranet dedicata oppure chiama il numero verde 800.900.860 da luned a venerd dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 14.
Zoom
Allinizio di febbraio unondata di freddo eccezionale ha messo in ginocchio lEuropa. Ecco come Enel ha reagito per ripristinare il servizio elettrico
circa diecimila, riassume. Giusto per dare unidea dello sforzo titanico sostenuto, in 12 giorni di emergenza le persone di Enel hanno lavorato come in quattro mesi di normale attivit di manutenzione e ripristino sullinfrastruttura elettrica. Solo il 4 febbraio e in due sole province abbiamo lavorato il corrispettivo di 30 giorni di attivit invernale su tutto il territorio nazionale conclude Di Marino.
cio. Si tratta di un cilindro, che pu superare i 20 centimetri di diametro, che avvolge per intero numerose campate di linee aeree, gravandole del suo peso e spezzandole spiega Di Marino. Questa neve pesante in quantit inusuali ha gravato anche sugli alberi, facendoli crollare sulle nostre infrastrutture elettriche.
Zoom
Zoom
zioni danneggiate dal maltempo. ormai domenica mattina, 5 febbraio. La crisi ancora in atto e sono ben 170 i gruppi elettrogeni gi installati da Enel. Cera il problema del rifornimento ricorda Ruscto un gruppo da 400 kW ha un serbatoio da duemila litri. Per questo il Prefetto ha emesso unordinanza con effetto immediato che imponeva lapertura 24 ore su 24 ai distributori della provincia. Una grossa mano nel trasporto del carburante labbiamo ricevuta anche dallEsercito. E dai tanti che nei vari paesi si sono assunti lonere di fare il pieno ai gruppi elettrogeni con il carburante che gli avevamo lasciato. Oltre a Frosinone a presentare le maggiori criticit la provincia di Roma, specie lungo la valle del fiume Aniene. Nella nottata tra venerd 3 e sabato 4 abbiamo avuto il picco massimo di numero clienti interrotti, con 65-66 mila disalimentazioni e 43 linee di media tensione fuori servizio, riassume Walter Franceschini, capo dellUnit operativa di Tivoli. Per far fronte a questa emergenza sono confluiti nella nostra Unit, una delle pi grandi del Lazio con i suoi circa 136 mila clienti, 70 colleghi Enel da Brescia, Como, Lecco, Pavia e dalla Toscana.
zone pi colpite stato il versante adriatico, in particolare la Romagna e le Marche, dove sono stati registrati fino a tre metri di neve, un vero e proprio record storico. Abbiamo avuto dei picchi di circa 15mila clienti disalimentati contemporaneamente. Solo nella provincia di Pesaro sono stati redatti circa 300 piani di lavoro, quando mediamente se ne fanno uno o due al giorno, ricorda Antonio Delli Carpini, responsabile di Enel Distribuzione per la Zona di Pesaro (Marche). Queste sono emergenze che affrontiamo lavorando in stretto coordinamento con la Protezione Civile e le altre strutture di soccorso. Solo cos riusciamo a dare ai clienti le risposte attese.
In Italia ci sono giacimenti in grado di soddisfare un quinto della domanda interna per ventanni. Ma la burocrazia rende difficile sfruttarli
Zoom
Il freddo eccezionale dilata i consumi di gas in tutta Europa. A corto di gas, rubinetti chiusi alle aziende. Spesso negli ultimi anni, i titoli dei giornali hanno riportato al centro dellattenzione lemergenza gas nel nostro Paese. Se da un lato vero che in Italia il 90% del gas consumato proviene dallestero, va detto che nel sottosuolo nazionale (terra e mare) giace sotto forma di petrolio e gas un tesoro non sfruttato. In un Paese che importa gran parte delle sue fonti energetiche, perch ignorare questo patrimonio di idrocarburi, il cui potenziale estraibile risulta addirittura maggiore rispetto alle stime passate? Giuliana Griffi, responsabile Italia Upstream Gas (Unit Exploration and Reservoir Management) di Enel, inquadra il problema. In Italia il gas naturale rappresenta la principale fonte di energia nel settore industriale e civile, con una quota rispettivamente del 40% e del 56% del fabbisogno. Ma pur dipendendo cos tanto da questa fonte, la produzione nazionale soddisfa appena il 10% del fabbisogno totale. Eppure la valorizzazione delle nostre risorse fossili 100 miliardi di metri cubi gi accertati e circa 200 miliardi da individuare ridurrebbe la bolletta energetica e la bilancia commerciale italiana (fino a 5 miliardi di euro lanno), aumentando gli introiti fiscali per Stato e Regioni, la sicurezza degli approvvigionamenti e la crescita dellimpiego. Possiamo raddoppiare la produzione e soddisfare il 20% della domanda italiana per 20 anni. Vorrebbe dire almeno 1-2 miliardi di tasse e royalty in pi per lo Stato e 34mila nuovi posti di lavoro ha detto il direttore Upstream gas, Marco Arcelli, allEast Mediterranean and North African Gas Forum, svoltosi a Roma dal 27 al 29 febbraio.
quindi che lItalia sia passata dai 20 pozzi di esplorazione del 2000 ai tre del 2010.
GUARDARE AL FUTURO
In questottica, lo scenario futuro nazionale non di certo roseo. Con una dipendenza sempre maggiore dallestero riprende Griffi il nostro sistema energetico rischia di diventare ancora pi fragile. Per questo il Gruppo Enel persegue da tempo lobiettivo di aumentare la competitivit, la sicurezza e la flessibilit degli approvvigionamenti strategici in questa fondamentale fonte di energia. Per farci trovare preparati, da alcuni anni abbiamo intrapreso una partecipazione diretta nella ricerca e nella produzione di gas in Russia, Algeria ed Egitto. In Emilia-Romagna stiamo facendo un ottimo lavoro in favore degli enti locali grazie allaiuto dei colleghi di Relazioni esterne e delle altre Divisioni del Gruppo per procedere a unindagine geofisica nel territorio di Ravenna e in alcuni comuni limitrofi. Ma guardando al 2020 che nasce la preoccupazione. Se non cambia lo scenario, il fabbisogno italiano sar coperto solo per met. Questo conclude Griffi in seguito alla graduale scadenza dei contratti esistenti e alla riduzione della produzione nazionale. Dopo aver rinunciato al nucleare, lItalia non pu dunque permettersi di ignorare lingente patrimonio di gas che giace nel sottosuolo. Laugurio che i prossimi interventi legislativi, fiscali e amministrativi siano di incentivo per nuove attivit esplorative e produttive.
Zoom
A causa dellemergenza maltempo i colleghi di Generazione e Energy Management hanno attivato cinque centrali in tempi brevissimi
SEMPRE PRONTI
Questa emergenza da un lato ha confermato limportanza strategica delle centrali alimentate a olio, dallaltra ha rimesso laccento sulle difficolt a mantenere attivi questi impianti che hanno bisogno di risorse continue. Il superlavoro cominciato sin da venerd 3 febbraio, quando lItalia era gi in larga parte coperta di neve ma gli organismi istituzionali non avevano ancora attivato le procedure di crisi, e si concluso senza pause circa dieci giorni dopo. La riattivazione degli impianti a olio combustibile una operazione che ha richiesto il massimo impegno e attenzione da parte dei nostri operatori spiega Luca Noviello, responsabile Produzione Olio e Gas, AdB Generazione. stata resa possibile grazie alle costanti politiche di manutenzione preventiva che Enel attiva su questi impianti: solo cos, dopo lunghi periodi di inattivit, possiamo essere pronti quando veniamo chiamati in servizio. Tutta la filiera Olio e Gas, insieme alla funzione Pianificazione e Controllo Performance, ha lavorato con successo in condizioni di estremo disagio, superando difficolt climatiche al limite delloperativit come testimonia Andrea Lancioni, capo esercizio della centrale di Piombino: Il trasferimento del combustibile fra le centrali a mezzo autobotti con le strade bloccate da neve e ghiaccio, il preriscaldamento dellolio per portarlo a temperatura adeguata con temperature ambiente eccezionalmente basse, la riaccensione e la messa a regime dei macchinari e delle caldaie ci hanno impegnati giorno e notte. Sempre in estrema sicurezza ci tiene a precisare Noviello, e nel pieno rispetto dei vincoli ambientali. Ma non stato un lavoro eccezionale solo lungo la filiera logistica e negli impianti, perch lo sforzo stato notevole anche in termini di programmazione e supervisione, come ci spiega Mauro Di Carlo, responsabile Programmazione breve termine e Controllo real time per Energy Management, che racconta di unintera Divisione messa a dura prova durante lemergenza maltempo di inizio febbraio. Il nostro ruolo come Energy Management stato quello di programmare e coordinare il funzionamento degli impianti, anche assicurandone per tempo lopportuno approvvigionamento del combustibile nonch di garantire una interfaccia proattiva con Terna, durante tutte le fasi dellemergenza gas. Unemergenza che siamo riusciti a superare grazie al lavoro di squadra e valorizzando appieno la diversificazione del nostro parco impianti, inclusi quelli a carbone e idroelettrici che in quei giorni abbiamo utilizzato a pieno regime.
Piombino 800 MW
Porto Empedocle 90 MW
a molti anni leccellenza mondiale nella geotermia legata a doppio filo a Enel e i suoi impianti toscani. Ma da tempo la nostra azienda sta lavorando per esportare questa esperienza altrove. Dopo i recenti successi in America (El Salvador, USA e Cile), nello scorso mese di febbraio sono iniziate le perforazioni in Turchia. Il know-how centenario sviluppato dal nostro Gruppo in Toscana fa dunque scuola nel mondo, in linea con laccordo siglato poco pi di un anno fa da Enel Green Power con il gruppo industriale turco Meteor. Con questo ulteriore passo in avanti insieme alla recente apertura a Istanbul di una societ controllata Enel ha iniziato dalla Turchia la fase produttiva sul fronte geotermico europeo. Dal primo pacchetto di 142 licen-
Orizzonti
Leadership di settore
Enel ha lesperienza pi forte al mondo in questo tipo di energia. Le prime centrali di Larderello sono state realizzate nel 1904 e da allora gli italiani sono gli unici capaci a offrire tutta la tecnologia chiavi in mano: dallanalisi sulle carte geologiche, fino ai chilowattora immessi nella rete elettrica e alla manutenzione. Non a caso Enel Green Power riesce a sfruttare le centrali geotermiche al 95% del potenziale, contro la media internazionale del 70%. Il boom turco non deve far dimenticare quello di altri Paesi: basti pensare al Cile, dove il Ministero dellEnergia ha recentemente ricevuto 70 offerte per 20 concessioni geotermiche, e dove Enel sta esplorando due concessioni che hanno potenzialit per oltre 100 MW. O agli Stati Uniti dove Enel Green Power ha costruito e gestisce i due impianti di Stillwater e Salt Wells, con tecnologia a ciclo binario e a media entalpia, tra le pi avanzate nel settore e sta sviluppando nuovi progetti per circa 150 MW. Va infine ricordato che in Italia, i 35 impianti toscani producono oltre 5 miliardi di kWh annui (pari al consumo medio di 2 milioni di famiglie italiane) e coprono il 25% dei consumi energetici della Regione Toscana. Per un risparmio di 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
Orizzonti
Gli analisti finanziari e i giornalisti economici allauditorium di viale Regina Margherita per la presentazione dei dati dellanno appena trascorso e delle prospettive per il prossimo quinquennio
IL PIANO INDUSTRIALE
Enel intende fronteggiare il perdurare della crisi soprattutto in Italia e Spagna con misure severe destinate a garantire la solidit del Gruppo: rigido controllo del piano investimenti, forte impulso allefficienza e alla riduzione dei costi. Nel corso dei prossimi cinque anni ha sottolineato Conti il Gruppo Enel provveder a intraprendere rilevanti azioni manageriali in termini di ottimizzazione degli investimenti, incremento delle efficienze e risparmio dei costi, con conseguente miglioramento della generazione di cassa. Si prevede che tutto ci possa consentire di realizzare nellarco di piano risultati in miglioramento uniti a unaccresciuta solidit patrimoniale.
UN CONTESTO DIFFICILE
Il contesto energetico internazionale stato influenzato da eventi molto importanti, come lo tsunami che ha travolto la centrale nucleare di Fukushima Daiichi in Giappone rallentando lo sviluppo di questa tecnologia nel mondo. Alcuni Paesi hanno infatti deciso di rivedere la propria politica energetica e in Italia il referendum abrogativo dello scorso giugno ha di fatto determinato luscita del Paese dal programma di sviluppo nucleare.
12 Enel Insieme Marzo 2012
Orizzonti
2011 ategico
Queste sono tra le priorit strategiche del piano industriale e gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni. I target per il 2016 sono il raggiungimento di un Ebitda di 19 miliardi di euro e di un utile netto ordinario di 5 miliardi di euro e un indebitamento ridotto di circa 14,5 miliardi di euro rispetto al 2011. Gli investimenti complessivi del Gruppo nel quinquennio si attesteranno a circa 27 miliardi di euro, con un calo di circa 4 miliardi di euro rispetto al piano precedente 2011-2015, per effetto del minore impegno in Italia e in Iberia (circa 3 miliardi di euro) e dei benefici derivanti dal progetto Optima Capex, per lottimizzazione della selezione degli investimenti a livello di Gruppo (circa 1 miliardo di euro). Proseguir limpegno nel settore delle fonti rinnovabili, rafforzando cos la posizione di leadership mondiale del Gruppo, unitamente alla ricerca e allinnovazione tecnologica. Nei mercati in crescita, il Gruppo Enel investir per aumentare la capacit netta installata di circa 6,6 GW entro il 2016, di cui circa 4,5 GW nella Divisione Energie rinnovabili, circa 1,1 GW in America Latina (Bocamina II, El Quimbo, Casalaco e Reserva Fria), circa 1 GW in Slovacchia (Mochovce 3 e 4) e tramite il riefficientamento della capacit di generazione in Russia.
Siamo Noi
ITALIANO
dedicato alle persone, mirato alla crescita sia del singolo che del gruppo. Nel corso del primo ciclo formativo abbiamo lavorato sulla leadership diffusa, sulla delega, sulla gestione dei conflitti, sulla comunicazione e sui giochi di ruolo. Tra questi ce nera uno che faceva vestire ai colleghi i panni del valutatore per decidere quali fosse la risorsa pi meritevole racconta Marco Barra Caracciolo. Con loro grande sorpresa si sono resi conto che non semplice individuare criteri di scelta oggettivi e condivisi. Infatti ogni gruppo di lavoro ha avanzato proposte di riconoscimento diverse aggiunge Caliendo. Mettere insieme le risorse non bastava. Abbiamo introdotto un nuovo modo di lavorare, con incontri continui per condividere strategie, esperienze e necessit, coinvolgendo anche colleghi di altre Unit conclude Marco Barra Caracciolo.
on semplice descrivere il lavoro del buyer, ovvero colui che acquista i beni di cui c bisogno in unazienda. un mix equilibrato tra un tecnico, un amministrativo e un legale. Ovvero un professionista che conosce bene il mercato, ma che si sa anche districare tra le normative in continua evoluzione. Purtroppo alluniversit non si studiano gli Acquisti, quindi andiamo a caccia di figure con capacit differenti (tecniche, economiche, legali, ecc.) per assicurare copertura dellintero processo . Lo spiega a Enel Insieme Marco Barra Caracciolo, responsabile degli Acquisti di Servizi, Mercato e Comunicazione, che da un anno si occupa anche di acquisti per la Security in Italia e allestero. Questo ampliamento dellattivit, unitamente alla job rotation e al turnover, ha facilitato proposte di nuove idee e iniziative di miglioramento, allinsegna dellintegrazione e della condivisione di un modus operandi, un elemento essenziale anche perch per lunghi periodi le nostre persone hanno lavorato in sedi differenti. Tutto ci stato possibile grazie al lavoro fatto sul team negli ultimi due anni. Nella precedente indagine di clima dice Alessandro Caliendo, gestore del Personale e referente per le Relazioni Industriali delle funzioni di Corporate si rilevavano ampi margini di miglioramento rispetto alla comunicazione interna e alla conoscenza delle strategie aziendali. Poi, in linea con il resto dellazienda, sui temi del riconoscimento e del merito. Infine emergeva una forte volont di interagire con i committenti interni degli acquisti.
LA COMPETIZIONE POSITIVA
Nel corso del 2011 tra le azioni di miglioramento si pensato di stimolare ulteriormente i colleghi con un processo di competizione positiva chiamato T2I Awards . Sono stati formati gruppi di 4-5 colleghi provenienti anche da altri settori dellazienda, chiamati a lavorare su precisi filoni. Da questa iniziativa sono nati progetti molto interessanti. Tra questi Linkedin, un forum virtuale in cui soggetti come Eni, Anas, Autostrade, Acea, si confrontano sulle problematiche comuni al settore degli Acquisti; Green Light, un database unico per tutta Enel che raccoglie la documentazione sui fornitori; Erasmus, un progetto per far vivere ai colleghi degli Acquisti delle brevi esperienze presso altre aree dellazienda. Marco Barra Caracciolo in procinto di cominciare una nuova avventura professionale in unaltra Divisione. Ma lascia lattuale incarico soddisfatto per il lavoro fatto con la sua squadra: Il miglioramento ha riguardato tutte le persone: le performance sono cresciute a livello di gruppo ma anche individuale. E sono migliorati anche i risultati dellultima indagine di clima oggi ben al di sopra della media del Gruppo Enel (vedi tabella in basso). Quando si dice che fare squadra significa creare valore.
ONE COMPANY
15 Enel Insieme Marzo 2012
One Company
o di Funzione di Servizio Globale. Le Linee di Business alle quali delegata la gestione delle attivit operative nel perimetro di competenza sono nove: la Divisione Generazione ed Energy Management, la Divisione Mercato, la Divisione Infrastrutture e reti, la Divisione Iberia e America Latina, la Divisione Energie Rinnovabili, la Divisione Internazionale, la Divisione Ingegneria e Ricerca, Upstream Gas e Carbon Strategy. A completare il quadro ci sono le nuove Funzioni di Servizio Globale (ICT, Acquisti e Servizi per il Business) che offriranno servizi a tutto il Gruppo. Lobiettivo quello di promuovere la standardizzazione e lallineamento alle migliori pratiche interne ed esterne, massimizzando le sinergie e ottimizzando i costi. A dirigere le Funzioni di Servizio Globale saranno Rafael Lpez Rueda (Ict) e Francesco Buresti, che guider il Global Procurement, mentre Antonio Cardani si occuper dei servizi per il Business (vedi box a pag. 22).
I PROSSIMI PASSI
I primi cambiamenti del progetto One Company sono gi in atto, come si pu evincere dalle prime disposizioni organizzative. I prossimi passi riguarderanno lemissione delle disposizioni per i successivi livelli organizzativi e il ridisegno dei meccanismi gestionali che hanno lobiettivo di accelerare e snellire i processi decisionali e operativi. Ci si concretizza con la rimozione degli adempimenti burocratici ritenuti non necessari, leliminazione di attivit duplicate e controlli ripetuti in parti differenti dellorganizzazione, leliminazione di attivit che non contribuiscono a creare valore per il cliente e la riduzione dei tempi necessari per eseguire un processo anche grazie a una corretta attribuzione di ruoli e responsabilit. Questo il compito a cui sta lavorando la squadra del One Company Project (vedi articolo a pag. 20). I 10 team, guidati da Functional Leaders sono composti da 120 colleghi provenienti da Brasile, Cile, Colombia, Italia, Romania, Russia, Slovacchia e Spagna. I gruppi di lavoro stanno effettuando una rigorosa analisi dei processi relativi alle Funzioni di Staff per individuare le best practice e applicarle a livello di Gruppo conclude Massimo Cioffi, direttore della Funzione Personale e Organizzazione. Siamo allinizio di unimportante trasformazione culturale che richiede la costante apertura al confronto e lattitudine positiva a imparare dagli altri colleghi. Una trasformazione che, facendo leva su valori comuni, ci far migliorare e raggiungere traguardi ancora pi ambiziosi, semplificando il lavoro di tutti noi
One Company
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
P. A. Colombo
Amministratore Delegato
F. Conti
Le funzioni di sta della Holding avranno la responsabilit di guidare le attivit di indirizzo, coordinamento e controllo per l'intero Gruppo, secondo i principi guida de niti nel One Company Handbook e nel rispetto di leggi, regolamentazioni e governance
HOLDING
O rono servizi su scala globale a tutte le strutture del Gruppo Enel, promuovendo la standardizzazione e l'allineamento alle migliori pratiche interne ed esterne, massimizzando le sinergie e ottimizzando i costi
Amministrazione, Finanza e Controllo L. Ferraris Personale e Organizzazione M. Cio Relazioni Esterne G. Comin
Audit F. Di Carlo Legale e Segreteria Societaria Borja Acha Besga Risk Management C. Machetti
SERVIZI GLOBALI
ICT Globale R. Lpez Rueda Acquisti Globali F. Buresti Servizi Globali per il Business A. Cardani
LINEE DI BUSINESS
One Company
er capire meglio in cosa consiste il progetto One Company abbiamo intervistato Toni Volpe, responsabile Pianificazione e Sviluppo della Funzione Personale e Organizzazione di Holding. Quali sono i principi che hanno ispirato questa riorganizzazione aziendale? Lobiettivo realizzare processi pi snelli ed efficienti per supportare le attivit di business. In parole semplici saper fare di pi con meno, come dice sempre il nostro ad Fulvio Conti. Per riuscirci dobbiamo ridurre le duplicazioni di processo che esistono e creare attivit di staff lineari e soprattutto comuni a tutto il Gruppo, a prescindere dal contesto geografico e dal business. In una realt cos grande e complessa, per esempio, arrivare a utilizzare un linguaggio comune - essendo certi di fare riferimento a un medesimo significato in ogni angolo della galassia Enel - da considerarsi come un passo in avanti molto importante e tuttaltro che scontato, che velocizza i processi e la presa di decisione. Internamente allazienda si rafforzer sempre pi lattenzione al cliente finale. Cosa significa? Lobiettivo orientare le attivit di tutta lazienda, sia di front che di back office, avendo sempre in mente il miglioramento della nostra capacit di
One Company
strumento verr analizzato in dettaglio, messo a confronto con le altre metodologie presenti nel Gruppo, migliorato ed esteso a tutti contesti. Non c il rischio di un appiattimento? No. Standardizzare alcune pratiche generali non significa eliminare la diversit. I gruppi di lavoro definiranno infatti anche gli ambiti in cui necessario tutelare lautonomia locale: un esempio concreto lo offre chi lavora nellambito regolatorio che ben sa quanto sia importante conoscere i vincoli e le specificit della realt in cui si opera ed agire in linea con essi. Enel ha elaborato una strategia globale che ci vede uniti nelle funzioni di staff, nei valori, nel modo di concepire la carriera professionale e manageriale. La risposta alle esigenze dei contesti locali invece rimane locale e realizzata su misura delle esigenze specifiche. Cosa si far per facilitare questo cambio di mentalit? Stiamo lavorando alla creazione di un percorso di change management. Un lavoro fondamentale sar comunque svolto dai capi diretti che dovranno aiutare i propri collaboratori a comprendere la trasformazione in atto. Cosa devono aspettarsi le persone che lavoreranno nei servizi globali? I servizi condivisi hanno una grande ambizione rispetto alla Holding e alle Linee di Business: hanno lopportunit di ripensare in ottica globale il lavoro che gi svolgono, prendendo ad esempio coloro che nel Gruppo, o allesterno, fanno le stesse cose in modo migliore e pi efficiente. Credo che da ci possa derivare una maggiore soddisfazione per chi lavora con maggior qualit in ambiti a cos elevato grado di professionalit, ma anche per coloro che beneficiano di un servizio migliore. Possiamo citare un caso? Oggi Enel University raggiunge livelli di vera eccellenza che in futuro potr essere fruita da porzioni sempre pi ampie della popolazione aziendale. Il fatto che attivit ad altissimo valore aggiunto come la formazione, appunto, o la selezione del personale vadano a far parte dei Servizi Globali dimostra quanto sia cruciale questo ambito organizzativo per il futuro del Gruppo. Quali sono i prossimi passi? In questa fase stiamo lavorando sulla revisione dei processi. In seguito ci concentreremo sulle competenze abilitanti realizzando anche un nuovo sistema professionale globale, il Global Professional System, che diventer la stella polare per la gestione dello sviluppo professionale e, unitamente al sistema manageriale, consentir di governare la crescita di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, fin dal momento del loro ingresso in azienda. Con questo ulteriore tassello, i professionisti, che costituiscono la gran parte della popolazione aziendale, avranno uno strumento in pi per indirizzare la loro carriera e sviluppare le loro competenze. Un messaggio per chiudere Lavoriamo per individuare e poi rendere globali i processi pi efficaci ed efficienti e non per trasferire o esternalizzare le attivit. Abbiamo dato il via a un cambiamento culturale importante che non deve spaventare perch serve a migliorare e rendere pi semplice il lavoro a tutti i livelli. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo diventare la migliore azienda al mondo: questi processi di cambiamento sono lo strumento che ci consentir di riuscirci.
Francesco Buresti
Acquisti Globali
La struttura che si occuper a livello globale di acquisti, il Global Procurement, stata affidata a Francesco Buresti, che garantir la fornitura di beni e servizi al livello di qualit richiesta massimizzando le sinergie e il risparmio. Fino alla nuova nomina, Francesco Buresti stato responsabile degli Acquisti di Endesa. Bolognese, 48 anni, si laureato in Ingegneria elettronica nel 1989. In Enel ha lavorato dal 2005 al 2007 come direttore degli Acquisti delle allora Divisioni Rete e Mercato. In passato stato consulente aziendale per societ come Accenture (1990-1998) e Mc Kinsey & Co. (1998-2005). sposato con Serena e padre di Michele, di 9 anni. Nel tempo che non passa al lavoro o in famiglia fa sport, soprattutto basket e moto (in perfetto allineamento alle scelte di sponsorizzazione del Gruppo). Adora i viaggi e la fotografia.
One Company
po Relazioni esterne. senzaltro una sfida impegnativa ma davvero molto stimolante perch ci permette di confrontarci con i meccanismi di funzionamento dellazienda e di poter intervenire per migliorarli. La prima fase del lavoro, cominciata nellottobre 2011, ha portato alla realizzazione dellHandbook, il manuale che descrive il nuovo modello di funzionamento di Enel - con la suddivisione dei compiti fra Holding e Business Lines - e della nuova macrostruttura elaborata sulla base delle linee guida indicate dallamministratore delegato. A met febbraio scattata la fase 2 che punta a descrivere nel dettaglio come funzioneranno i processi delle diverse funzioni di Holding. Per usare una metafora, come se lHandbook fosse la Costituzione, che elenca i principi generali, e le disposizioni organizzative fossero le leggi e i decreti attuativi. Prossimamente questo lavoro sar realizzato anche per le Funzioni di staff allinterno delle Divisioni e i Paesi. I Servizi Globali invece saranno progettati ex novo da un gruppo di lavoro specifico, per fornire i migliori servizi in ottica globale a tutte le societ del Gruppo. Tra sei mesi, quindi, si avr il disegno di un sistema di procedure organizzative armonico che parte dalla Holding e arriva sino ai Paesi con un set di procedure e metodologie condivise in tutto il mondo Enel. Dopo un periodo di verifica mirata, con lapplicazione sperimentale dei nuovi processi ad alcuni progetti reali, comincer la fase dimplementazione su larga scala.
One Company
Ogni team guidato da un leader funzionale che responsabile del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Ogni leader riporta direttamente allad e lavora in coordinamento con il responsabile della corrispondente funzione di Holding o di Servizio Globale
Due Business Sponsor hanno la responsabilit di sovrintendere e facilitare il ridisegno dei processi in unottica orientata alle esigenze del Business
TEAM FUNZIONALE
Amministrazione, Finanza e Controllo
LEADER FUNZIONALE
J. Galn Allu
BUSINESS SPONSOR
I. Antoanzas Alvear L. Solfaroli Camillocci
Audit
J. M. Ravents Trillo
La struttura ha il compito di assicurare l'adeguatezza del sistema di controllo per i processi ridisegnati
L. Minzolini Compliance Project Leader F. Conti Project O ce F. Allegra G. Carone P. Iammatteo H. Lpez Vilaseco
Relazioni Esterne
R. Zangrandi
Servizi di Business
M. Lombardi
Risk Management
E. Prez Ferreiro
Personale e Organizzazione
L. Gennarini
M. Ferriani
P. Bondi R. Renon
Il Project O ce responsabile del programma nel suo complesso e delle attivit di change management. De nisce la metodologia omogenea per il ridisegno dei processi, la valutazione dei risparmi e il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attivit
G. Conti
Acquisti
J. Marn Martn
F. Bulgarelli
One Company
2.
5.
3.
Dal Borneo alla Spagna seguiamo il viaggio di una nave mercantile. Con la speranza di non incontrare i pirati
Orizzonti
n viaggio lungo, complesso e pericoloso. Degno di un romanzo di Emilio Salgari, lo scrittore italiano inventore di personaggi come Sandokan e il Corsaro Nero che da oltre un secolo affascinano generazioni di lettori in tutto il mondo. Se non fosse che qui i pirati non sono eroi romantici ma agguerriti e crudeli predoni. Stiamo parlando infatti del tragitto che compie via terra, fiume e oceani il carbone estratto nellisola del Borneo (Indonesia) per raggiungere la Galizia e la centrale termoelettrica As Pontes di Endesa, la pi grande di tutta la Spagna. Un percorso che giunge a buon fine grazie allimpegno congiunto di centinaia di persone: dai lavoratori di Adaro Indonesia, limpresa di estrazione, agli addetti alle varie fasi di trasporto fino alle squadre dedicate di Endesa e al coordinamento e monitoraggio di tutta la filiera con il sistema di controllo condiviso con lintero Gruppo Enel. A marcare unaltra fondamentale differenza con i romanzi davventura c poi il fatto che a governare lintero processo una giovane donna. Incontrare donne in questo tipo di lavoro non abituale, ma devo dire che le cose stanno cambiando: siamo sempre di pi, commenta Ana Beln Paz Pena, che a soli 32 anni responsabile per Endesa del terminale portuario di Ferrol, in Galizia. Dove coordina 21 colleghi e 150 collaboratori e gestisce tutte le attivit di bilancio, del personale, della prevenzione dei rischi sul lavoro, della qualit, della formazione e del coordinamento con le imprese. Ed in prima linea nella battaglia contro la pirateria marittima.
Eccellenza
Dal 2009 il programma Best Practice Sharing lavora per diffondere le azioni di miglioramento in tutto il Gruppo
Leccellenza. In pratica
FOCUS SUL COMMERCIALE
Grande attenzione viene rivolta al fronte commerciale. In questarea sono state portate a termine le prime due wave, che hanno coinvolto circa 40 persone e individuato 17 iniziative nel perimetro Italia-Spagna. Oggetto delle prime fasi stata lintegrazione di alcune best practice nelluniverso contact center. Per garantire al cliente la minore attesa, necessario un avanzato sistema di instradamento delle chiamate. Enel, prendendo spunto dal modello di Endesa, ha implementato un sistema che automaticamente indirizza le chiamate verso i partner con le migliori performance, velocizzando quindi la gestione del cliente. Unaltra best practice di rilievo il sistema di controllo qualit. Partendo dal modello di Endesa, Enel ha sviluppato un sistema di controllo basato su registrazioni audio/video delle chiamate che consente di analizzare e misurare la qualit delle risposte fornite al cliente in ottica di miglioramento continuo. Dal lato di Endesa invece le best practice mutuate da Enel sono state a livello tecnologico e di potenziamento dei servizi automatici. I contact center spagnoli hanno infatti importato la tecnologia VoIP in uso in Italia per garantirsi un collegamento pi efficace, efficiente e a basso costo delle sedi operative. Prendendo spunto da Enel, Endesa sta inoltre arricchendo lofferta di servizi offerti in modalit self-service tramite il sistema IVR, ovvero il risponditore automatico che indirizza i clienti al telefono in funzione della loro esigenza. Al momento si lavora a una nuova fase di progetto per il BPS in ambito commerciale che punta a coinvolgere tutte le geografie del Gruppo, tra cui lAmerica Latina e la Divisione Internazionale. La terza ondata di iniziative riguarder i punti vendita, la fidelizzazione dei clienti, la gestione dei fornitori e il modello della qualit.
a strada che porta a diventare la migliore multinazionale del mondo passa attraverso leccellenza. Per questo motivo nel 2007 il nostro Gruppo ha lanciato il primo programma di eccellenza operativa con lobiettivo di riunificare tutti i progetti per il miglioramento continuo sviluppati fino a quel momento in azienda. Lobiettivo quello di estrarre il massimo valore dalla dimensione internazionale con un adeguamento continuo al traguardo dinamico, che ripropone sfide sempre nuove. Allinterno di questo programma nel 2009 stato lanciato Best Practice Sharing, il progetto che mira a diffondere nellintero Gruppo le azioni di miglioramento operativo adottate con successo in un contesto, al fine di valorizzare al meglio il potenziale dei numerosi Paesi in cui Enel presente. Alla fine dello scorso anno stata lanciata una nuova fase del progetto che spinge sempre pi lacceleratore verso la One Company. Oltre a favorire la circolazione continua di nuove idee, questa fase punta a sviluppare una rete mondiale di persone chiave allinterno di Enel, e a stimolare lintegrazione e la crescita professionale delle risorse attraverso il miglioramento continuo delle competenze.
LE DIVERSE AREE
Best Practice Sharing un progetto che riguarda la generazione, il nucleare, la distribuzione e il commerciale. Vediamoli nel dettaglio. Sul fronte della generazione sono state concluse le prime due wave (o ondate), con il coinvolgimento di circa 250 persone in 12 Paesi e lindividuazione di pi di 250 iniziative. stata lanciata una nuova fase che, oltre allidentificazione di best practice, mira allomogeneizzazione dei key performance indicators (KPI), dei report e delle procedure. Per il nucleare sono state coinvolte circa 35 persone in tre Paesi e identificate nove iniziative; al momento sono state concluse tre ondate e recentemente ne stata lanciata una nuova per identificare best practice nellambito della manutenzione secondaria. Nella distribuzione sono coinvolte circa 200 persone nelle prime tre wave che hanno principalmente riguardato Italia e Spagna. Dal 2010 sono stati inclusi anche i Paesi dellAmerica Latina.
24 Enel Insieme Marzo 2012
Speciale
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La nazionalizzazione
Dopo quindici anni di aspro dibattito politico, il 6 dicembre 1962 viene approvata la legge sulla nazionalizzazione elettrica: nasce Enel alla quale viene affidato il compito di garantire la continuit e lo sviluppo della fornitura di energia in linea con le esigenze di crescita del Paese e di estendere la distribuzione di elettricit alle aree che ne sono ancora sprovviste. Il nuovo ente elettrico dunque chiamato a soddisfare la richiesta di energia che nasce dal miracolo economico e a intervenire sugli squilibri del mercato interno: nel Mezzogiorno, in Sicilia e in Sardegna i consumi elettrici sono pi ridotti. La legge configura la nascita di un sistema elettrico nel quale operano tre tipi di soggetti: Enel, le aziende municipalizzate e gli autoproduttori (soggetti industriali abilitati a produrre energia per uso delle proprie attivit). Tutti gli impianti delle aziende elettro-commerciali (salvo quelle degli enti locali) devono essere trasferiti a Enel, perch li integri nel nuovo sistema, indennizzando le societ e restituendo il patrimonio non pertinente allattivit elettrica. Lintegrazione presenta complicati problemi tecnici e organizzativi: tuttavia gi nel primo anno il trasferimento tocca 392 aziende (alla fine saranno oltre 1.270), a cominciare dalle sette maggiori societ elettriche (Societ Generale Elettrica della Sicilia SGES, Societ Meridionale di Elettricit SME, Societ Romana di Elettricit, Societ Elettrica SELT-Valdarno, Societ Idroelettrica Piemonte SIP, Societ Edison, Societ Adriatica di Elettricit SADE) che vengono trasferite a Enel il 14 marzo 1963. Arrivano in Enel anche le prime tre centrali nucleari italiane (Latina, Garigliano e Trino Vercellese). Lesordio di Enel particolarmente difficile: deve subito affrontare una situazione idroelettrica avversa nei primi mesi del 1963, e il 9 ottobre successivo la tragedia del Vajont. Alla fine del 1963, comunque, viene da Enel il 67% dellenergia elettrica prodotta in Italia, mentre il 22% viene dagli autoproduttori, il 6,5% dalle aziende municipalizzate e il solo il 4,5% dalle aziende non ancora nazionalizzate. Negli anni Sessanta la societ italiana si trasforma radicalmente e questo processo di modernizzazione degli stili di vita accompagnato e favorito dal sistema elettrico sorto nel 1963 con Enel. Nel corso del decennio Enel porta lelettricit nelle campagne e nelle aree montane, e reaLa battag lia per l lizza la rete di trasmissione e interconappr ne della le gge di co ovazionessione a 380 kV. Nel 1972 il grado di stituzione di Enel fu d elettrificazione del 98,9%, mentre le te tra il 1 urissima. La not6 linee elettriche a 380 kV sono oltre 1962, que e il 17 giugno del lla in cui 2.800 km. Nel 1972, secondo Mediovenne rag giunto laccordo banca, Enel la seconda industria tra le forz e politiche fa italiana per fatturato, dopo vor al progett evoli la Fiat.
o, fu addirittura epic Il progett a. o sostenuto fu in Pa rl a m e nto anche dal giovan e Giorgi o Napolitano. La legge fu approv ata qua presentaz ttro mesi dopo la ione: il 12 dicembre.
La sorgente dellindustria idroelettrica sono i ghiacciai e gli accumuli nevosi che, sciogliendosi, alimentano i fiumi e le sorgenti che portano lacqua alle dighe. Fino a qualche anno fa prevederne il comportamento era impossibile; oggi invece grazie ai satelliti si pu fare molto. Appena caduta, la neve inizia modificarsi per metamorfismo: in particolare cambia la sua capacit di riflettere la luce, misurata con una grandezza detta albedo. Con un satellite in orbita a 800 km daltezza relativamente semplice distinguere la neve dalle altre superfici naturali e costruire mappe sempre aggiornate. Da marzo a luglio i dati possono essere usati per prevedere limpatto dello scioglimento dei ghiacciai sulla portata dei fiumi e sulla produttivit degli impianti idroelettrici. Nel periodo invernale invece sono utili per la valutazione del rischio valanghe. La diga di Pra da Sta in Trentino (1969)
Un gruppo di operai legge Illustrazione Enel, il mensile dedicato ai colleghi. Il magazine nacque nel 1964 e per decenni segu lo sviluppo della nostra azienda. In epoca recente stato sostituito da Enel Insieme.
Prima puntata
Le radici nellacqua
Le radici dellEnel affondano nellacqua. Non a caso la prima idea di nazionalizzazione legata a un provvedimento di riordino delle acque pubbliche nel lontano 1898, quando si pensava, 13 anni dopo lavviamento del grande impianto idroelettrico di Tivoli, che il futuro dellelettricit fosse indissolubilmente legato allacqua. La produzione di elettricit era considerata unattivit superiore, quasi aristocratica, e lo stile architettonico degli edifici che rappresentano ancora oggi il cuore di diversi impianti dellEnel, ne una chiara testimonianza. Basti pensare a centrali storiche come Crevola Toce, Crevola dOssola, Verampio in Piemonte (progettate dallarchitetto Piero Portaluppi), Trezzo dAdda in Lombardia, Nove in Veneto, Riva del Garda in Trentino, e tante altre lungo la penisola. Oltre allo stile, sono di assoluto rilievo in molti casi le caratteristiche tecniche: impianti da record come la diga di Pian del Fedaia, sulla Marmolada, che lo sbarramento italiano a quota pi elevata. Oppure la diga di Alpe Gera, uno sbarramento cos massiccio che nel corpo di cemento armato potrebbe essere contenuto il Duomo di Milano. O ancora la centrale di Entracque che con i suoi 1.300 MW tra i pi potenti impianti di pompaggio al mondo. E, naturalmente, le peculiarit non sono solo alpine: basti pensare a impianti di rilievo come quelli di Isola Serafini e Bargi in Emilia Romagna, Presenzano in Campania, Ancipa in Sicilia e di Taloro in Sardegna, solo per fare qualche esempio. Questi primati italiani rispecchiano limportanza ricoperta nei decenni passati dalla tecnologia idroelettrica nel nostro Paese. Nel 1963 il 67% dellenergia elettrica italiana era prodotta dalla nostra azienda e la gran parte proveniva da fonte idroelettrica. Ma successivamente, al crescere continuo della domanda denergia, questa quota percentuale progressivamente diminuita fino a scendere allattuale 15% (anche se la quantit prodotta rimasta praticamente costante). Siamo quasi giunti al limite del massimo sfruttamento possibile: si infatti calcolato che il potenziale della risorsa idroelettrica nel nostro Paese utilizzato al 90%. I siti pi favorevoli e convenienti dal punto di vista tecnico ed economico sono gi stati utilizzati e insorgono numerosi ostacoli tecnici, ambientali ed economici alla realizzazione di nuovi grandi invasi e centrali di potenza elevata. Non cos a livello internazionale, come testimoniano i nuovi progetti di Enel in America Latina e non solo.
Piccolo bello
Per anni dighe mastodontiche come quella delle Tre Gole in Cina (che supera i 18mila MW) sono state un modello per la produzione di energia idroelettrica. Ma nel futuro diventer sempre pi difficile realizzare opere di questo tipo per via della mancanza di bacini e la dura opposizione delle popolazioni locali. La soluzione potrebbe arrivare dalla miniaturizzazione: piccoli e piccolissimi impianti idroelettrici che possono essere collegati alle reti di distribuzione elettrica convenzionali. Veri e propri bonsai tecnologici compatti, efficienti e silenziosi che possono trovare posto persino negli acquedotti cittadini, dove grazie a sofisticate tecnologie di produzione e controllo sono in grado di utilizzare salti anche di pochi metri dacqua e portate di qualche litro al secondo. Qualcuno prevede che questi impianti a breve invaderanno le nostre citt, e forse anche le nostre case.
Una microturbina
Speciale
cinquanta
Prima puntata
IL GUARDIA-DIGHE
Il Regolamento Dighe vigente risale al 1959 e prevede che le dighe siano costantemente presidiate con personale adatto che risieda nelle immediate vicinanze in apposita casa di guardia. Le mansioni che svolgono i guardia-dighe sono tante: innanzitutto le misure fondamentali per il controllo del comportamento dinsieme della diga (come il livello dinvaso e il rilievo delle perdite della diga e delle sponde). Ma anche gli spostamenti di punti significativi della struttura, rilevati generalmente con pendoli e mediante rilievi topografici (generalmente effettuati dai topografi), le sottopressioni in fondazione della struttura, i livelli di falda nel terreno, gli spostamenti delle sponde prospicienti allinvaso. Un tempo queste misure erano soltanto manuali; attualmente molte dighe sono dotate di sistemi di misura automatici. La precisione nelle misure fondamentale. Gli spostamenti di una diga in muratura infatti sono millimetrici ed eventuali trend di spostamento irreversibile sono dellordine di pochi decimi di millimetro allanno. Ma anche se la tecnologia ha dato una mano, luomo che ha la giusta sensibilit per integrare le cose che vede e sente con i dati provenienti dagli strumenti. Paola Manni, che presso lUnit di Ingegneria Civile e Idraulica coordina il settore Sicurezza dighe di Enel, ritiene fondamentale il lavoro di collaborazione tra il personale dellesercizio e quello dellingegneria civile. Unazione coordinata svolta con rigore, dallacquisizione dei dati alla loro analisi. Nellimmaginario collettivo il guardia-diga considerato un uomo misterioso e solitario, apparentemente lontano dal mondo e dalla quotidianit. Ma la realt ben diversa. Questo stralcio tratto da un racconto di Severino Bordet, ambientato qualche anno prima della nazionalizzazione, ci fornisce un quadro preciso di questa normalit inaspettata. Quellestate mio padre Severino fu nominato guardiano della diga di Montestrutto. La nomina non era certo inattesa; da anni pap aspirava a quellincarico. Quel lavoro allaria aperta era un lavoro di grande responsabilit, ma non era un lavoro faticoso. I capi non si vedevano mai. Gli ordini li riceveva per telefono direttamente dai responsabili della centrale idroelettrica di Borgofranco. Bastava alzare od abbassare le paratoie (parate) elettriche che sbarravano il fiume, in modo di mantenere costante il livello dellacqua nel canale che alimentava le centrali di Borgofranco e di Montalto. Tutto l. I due vecchi guardia diga che per tanti anni si erano diviso il lavoro erano finalmente andati in pensione. Pap Severino aveva accettato di fare tutto da solo, era in servizio 24 ore su 24, giorno e notte. Bastava rispondere al telefono, salire sulla passerella che costeggiava il canale per un centinaio di metri, svoltare a sinistra per salire sul ponte in ferro della grande diga (costruita nel 1930) ed alzare od abbassare una delle tre grandi paratoie mosse ciascuna da un potente motore elettrico. Erano delle manovre talmente semplici che anchio e la mamma avevamo in poco tempo imparato a fare con disinvoltura e sicurezza.[] Le situazioni pi pericolose si verificavano durante i periodi di pioggia persistente, quando lacqua della Dora cresceva a vista docchio, trascinando a valle qualsiasi cosa capace di galleggiare, bidoni, legname, tronchi dalbero, ceppi enormi, a volte interi alberi con tutte le fronde. Quasi sempre questo materiale restava impigliato in corrispondenza delle paratoie a mano, adiacenti al cortile della nostra casa, formando barriere a volte alte parecchi metri. Lacqua tracimava. Il vasto territorio compreso tra i canali ed il fiume veniva allagato. Cera il pericolo che lacqua di piena attraversasse la strada provinciale ed allagasse lintero paese. Specialmente di notte la situazione diventava paurosa ed angosciante. Il boato del fiume in piena mi rintrona ancora oggi nel cervello. La povera mamma era la pi spaventata: camminava stravolta per casa con il rosario in mano. Non finiva di fare raccomandazioni a tutti. Tremava dalla paura. Fino alla fine della sua vita, nel sonno, ha continuato a rivivere queste situazioni da incubo. Per fortuna in questi frangenti non eravamo soli: dallo stabilimento di Borgofranco arrivavano le squadre di emergenza, che con potenti gru cercavano di liberare laccesso al canale, ostruito da tonnellate di legname. Gli abitanti di Montestrutto se, come spesso succedeva, veniva a mancare lenergia elettrica necessaria per alzare le enormi paratoie sulla Dora, aiutavano mio padre a sollevare a mano, tramite un complicato sistema di ingranaggi e manovelle, i tre bestioni di acciaio, larghi ciascuno venticinque metri e del peso di oltre trenta tonnellate.
Sostenibilit
una splendida mattina assolata nellarea marina protetta delle Isole Pelagie, al largo della Sicilia. Ci troviamo a bordo del gommone del Centro di Recupero delle tartarughe marine di Linosa. Questa struttura, che funziona sei mesi lanno grazie allimpegno di ricercatori, biologi marini e volontari appassionati, sta realizzando il Progetto SOS Delfino Comune, promosso da Enel e dal settore Conservazione Natura del CTS (il Centro Turistico Studentesco e Giovanile). Il mare calmo, di un intenso blu per la profondit dei suoi fondali che, in questo tratto, supera anche i 700 metri. Qui sono frequenti gli incontri con le tartarughe Caretta Caretta che nidificano lungo le coste delle Pelagie. Ogni avvistamento diligentemente catalogato dai biologi su tabulati che riportano tutti i dati dellesemplare avvistato. Ma non sono solo gli anfibi a catturare lattenzione degli scienziati: a una certa distanza si intravede un branco di delfini che, con molta discrezione, si avvicinano al gommone.
linquinamento dellambiente marino.Cos nel 2003 la popolazione mediterranea di delfino comune stata inserita nella lista rossa dellIUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) degli animali in pericolo destinzione. In gioco c la sopravvivenza degli ultimi esemplari presenti nei nostri mari. Per questo motivo la collaborazione fra CTS ed Enel promuove la ricerca scientifica su questi animali e una serie di misure di conservazione e sensibilizzazione. Nel 2011, tra giugno e ottobre, le segnalazioni di cetacei raccolte nellArea Marina Protetta delle Isole Pelagie si sono rivelate di primaria importanza dal punto di vista scientifico: i risultati ottenuti saranno presentati in occasione della 26th Annual Conference of the European Cetacean Society che si terr dal 26 al 28 marzo 2012 a Galway, in Irlanda. Accanto ad azioni prettamente scientifiche, la collaborazione tra Enel e CTS ha prodotto attivit dinformazione e sensibilizzazione del grande pubblico e delle scuole sul territorio. Oltre ad avere unimportanza dal punto di vista conservazionistico, il progetto ha assunto una valenza sociale nellarcipelago delle Pelagie soprattutto a Lampedusa, conosciuta negli ultimi anni per la drammaticit del fenomeno degli sbarchi di immigrati afferma Stefano Di Marco, vicepresidente nazionale di CTS. Le grandi tensioni sociali hanno messo a dura prova leconomia di Lampedusa che si regge principalmente sul turismo. Crediamo dunque che questo progetto che coinvolge attivamente la popolazione e le istituzioni locali, possa contribuire a rilanciare limmagine dellisola favorendo la ripresa del turismo. In primis attraverso il dolphin watching, losservazione dei cetacei in mare con le imbarcazioni dei pescatori che trovano sostentamento da unattivit economica parallela che soprattutto nel periodo estivo risulta essere pi redditizia.
S.O.S. delfino
Sicurezza
Al Museo dei bambini di Roma Explora un percorso di formazione alternativa per migliorare la cultura della sicurezza
Giocando simpara N
Lunione fa la forza
Lo scorso 23 febbraio stata una giornata importante in ambito sicurezza sul lavoro elettrico. Infatti stato formalizzato lallargamento nel gruppo delle societ firmatarie del Protocollo di Intesa in materia di normativa per la prevenzione del rischio elettrico (PRINT) che ha lobiettivo di unificare lapproccio in materia di sicurezza tra tutte le societ che ne fanno parte. Hanno aderito Acea Distribuzione, Edison e A2A Reti Elettriche, Deval, Cva, Agsm Verona, Hydros, Selnet. Il ruolo di Enel allinterno di PRINT centrale in quanto, come ex monopolista, ha messo da subito a disposizione il know-how necessario per il suo sviluppo. Come ha spiegato Daniele Malagigi dellunita Safety Corporate: Nel futuro sar essenziale coinvolgere anche le altre grandi municipalizzate italiane e le associazioni di consumatori nellottica di raggiungere anche i piccoli produttori di energia che si interfacciano con la rete elettrica nazionale, uniformando i principi fondamentali per lo svolgimento in sicurezza delle attivit lavorative nei punti di confine e di interferenza degli impianti elettrici. on c niente di pi serio che giocare. Lo hanno sperimentato direttamente i colleghi coinvolti nelledizione pilota del percorso di formazione alternativa realizzato in collaborazione con il museo dei bambini di Roma Explora. Si tratta di uniniziativa inserita nellambito del progetto Integrated Nine Points Safety Improvement Plan del team Formazione guidato dallexecutive sponsor Gianfilippo Mancini, direttore della Divisione GEM e Mercato, che punta a rendere maggiormente efficaci gli interventi formativi sulla sicurezza e a perseguire con maggior incisivit lobiettivo Zero Infortuni sul lavoro. Il percorso formativo Play Safe: il gioco una cosa seria utilizza la tecnica del gioco nei suoi aspetti di manualit, manipolazione e interazione con gli oggetti e si basa sullassunto che il gioco la forza motrice dellapprendimento. Una metodologia innovativa e non convenzionale che stata applicata ai corsi di formazione per il personale video-terminalista delle sedi metropolitane. Il progetto nasce dal ripensamento dei metodi di apprendimento. La domanda iniziale stata: ma in quale periodo si apprende di pi? Da bambini e da l nasce tutto. Sfruttando un aspetto ludico abbiamo costruito attorno al gioco le fasi e i processi di comunicazione di regole, procedure e indirizzi della norma ottenendo questo importante risultato su cui puntiamo molto per rafforzare le competenze in materia di sicurezza dei colleghi ha spiegato Stefano Di Pietro, responsabile dellUnit Safety Gem e Mercato.
STRUMENTI INNOVATIVI
Gli adulti imparano divertendosi con semplici strumenti: costruiscono fisicamente il plastico del mio ufficio, creano lidentikit delle figure dedicate alla sicurezza o si cimentano col Gioco del timone nel quale si ragiona di diritti e doveri del lavoratore. Tutti questi sono strumenti utilizzati durante la sessione formativa per entrare nel vivo delle problematiche legate agli aspetti della safety e alla cultura del Gruppo. Ma il percorso non solo divertente. soprattutto molto efficace per comprendere le leggi e la normativa, una metodologia adatta per interiorizzare concetti che in unaula tradizionale alle volte possono non essere compresi nella loro vera natura e importanza. Per Enel la safety una priorit assoluta, per questo importante che tutte le risorse dellazienda siano formate e informate sia sulla normativa di base sia sulla cultura della sicurezza che trasmettiamo in tutto il Gruppo. Il nostro obiettivo stato quello di rendere la formazione sulla safety pi facilmente fruibile per il personale non operativo dando la possibilit ai partecipanti di sperimentare i contenuti della normativa maggiormente legati allattivit lavorativa come ha spiegato la responsabile Safety Improvement di Safety Corporate Victoria Bryushko. La prima edizione pilota ha gi avuto luogo nei mesi scorsi, mentre nei primi di aprile verr inaugurata la prima giornata di formazione.
Hai in mente un progetto di solidariet? Fino al 16 aprile puoi presentarlo a Enel Cuore. Potrebbe diventare realt
Enel Cuore
Prisma
Il contributo femminile alle aziende sempre pi prezioso. Ma le pari opportunit sono tuttaltro che scontate
ono direttori, amministratori delegati, imprenditori, avvocati, commercialisti, consulenti che hanno conquistato i vertici della loro carriera nei settori della finanza, dellindustria e dei servizi professionali. Ma, soprattutto, sono donne. Che hanno e si sono date appuntamento a Roma lo scorso 16 febbraio per il primo convegno organizzato dallassociazione Valore D, lassociazione di 60 imprese impegnate nella valorizzazione dei talenti femminili. Unoccasione per discutere e promuovere un modello di nuova leadership, arricchita dalle differenze, basata sulla collaborazione e sulla meritocrazia, in grado di favorire la crescita del nostro Paese. Quello delle quote rosa un tema controverso afferma Anna Zattoni, direttore generale di Valore D Tutti si dicono daccordo nellintrodurle, ma poi quando dalle parole si passa ai fatti sorge sempre qualche impedimento. Si tratta di un problema essenzialmente culturale, ma anche vero che tra le cause di numeri ancora troppo bassi c anche lo scarso sostegno da parte di governi e amministrazioni ai carichi familiari. E non da sottovalutare anche lapproccio della maggior parte delle donne, che rifiuta di sentirsi una specie protetta. Solo 23 tra le pi grandi imprese europee quotate in borsa hanno sottoscritto limpegno ad accettare volontariamente quote rosa nei loro consigli damministrazione: 30% entro il 2015 e 40% entro il 2020. Intervenuta al convegno romano, iI ministro del Lavoro Elsa Fornero, con delega alle Pari opportunit, sicura che le societ quotate italiane sapranno adeguarsi alle quote di genere che entreranno in vigore dalla prossima estate: Mi rifiuto di credere che in un Paese come lItalia, dove la scolarizzazione delle donne, anche di alto livello, pi alta di quella degli uomini, non si riescano a trovare le professionalit idonee. Per la prossima tornata primaverile di rinnovi degli organi societari la legge non sar ancora entrata in vigore, ma da agosto le societ avranno lobbligo di riservare un quinto dei posti del
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DONNE DI VALORE S
LO STUDIO MCKINSEY
board al genere finora meno rappresentato. Dobbiamo monitorare lattuazione della legge. Con il Ministero delle Pari opportunit stiamo pensando a una commissione che dovr monitorare le quotate spiega Fornero, aggiungendo: per le partecipate pubbliche sar pi complesso e mi aspetto meno compliance. Dovremo vigilare.
Uno studio condotto da Banca Italia e presentato nel corso del convegno ha dimostrato che se 6 italiane su 10 lavorassero, il Pil salirebbe del 7%. E se ci fosse parit di reddito laumento sarebbe del 32%. Quindi, il rispetto dellimpegno preso a Lisbona, ossia il 60 per cento delle donne occupate, porterebbe un aumento della ricchezza nel nostro Paese. Dati che potrebbero indurre allottimismo e che invoglierebbero un deciso cambio di strategia. Ma una ricerca realizzata da McKinsey & Company, che ha coinvolto 234 grandi aziende in Europa dimostra che, nonostante unattenzione crescente al tema del talento femminile negli ultimi cinque anni la presenza di donne nelle posizioni che contano non ha fatto passi avanti. NellEuropa Continentale (escludendo, quindi, i virtuosi Paesi nordici), tra le figure di primo piano di unazienda la rappresentanza femminile rimane inchiodata a un desolante 10%, che raddoppia a circa il 20% tra i secondiriporti e tocca il 25% tra le terze linee. LItalia non si discosta da queste dinamiche. evidente dice lo studio McKinsey che il problema risieda in vari fattori. A cominciare dalla cultura del Paese di riferimento, che continua ad affidare alla donna tutti i carichi familiari. Nella nostra azienda negli ultimi anni si percepito qualche piccolo passo in avanti. Se confrontiamo i dati 2011 con quelli del 1998 notiamo che il numero delle colleghe salito dal 12% al 17% in termini generali. Le dirigenti sono passate dal 3% all11% e le laureate sono passate dal 15% al 33%.
In mostra al Museo Muar di Mosca le opere del pittore italiano Alessandro Papetti.
Prisma
FABBRICHE SU TELA
er anni sono state una delle icone dello Stato sovietico. Oggi, le grandi aree industriali moscovite diventano loggetto di Ritratti di fabbriche, la mostra del pittore italiano Alessandro Papetti che dal 27 aprile al 27 maggio 2012 sar ospitata dal Museo Statale di Architettura Schusev di Mosca, meglio conosciuto Muar. Sponsorizzata da Enel, lesposizione curata dallingegner Umberto Zanetti sotto il patrocinio dellAmbasciata dItalia nella Federazione Russa, dellIstituto Italiano di Cultura a Mosca edella Fondazione Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia.
la Prima Fabbrica dei cuscinetti a sfera ovvero l1 GPZ unopera interamente realizzata dalla FIAT di Torino, attraverso la RIV, e da ingegneri italiani tra il 1928 e il 1933, durante il primo Piano quinquennale sovietico.
LA MOSTRA
Il Muar considerato da molti critici il primo museo al mondo di architettura. Fondato nel 1934 sotto la spinta dei pi importanti urbanisti sovietici del tempo, le sue sale ospitano il meglio dellarchitettura russa dellultimo secolo. Ed allinterno dello spazio Anfilada che sar possibile ammirare le ventitr tele dellartista italiano. Quadri imponenti e suggestivi, che ritraggono gli scenari di quelle fabbriche attorno alle quali un tempo si sviluppata lideologia della Rivoluzione e dove si data forma a un nuovo stile di vita. Attorno a quei luoghi, che hanno rappresentato una parte della storia del Novecento, oggi prende forma lattualit attraverso la trasformazione dei centri statali in libere aziende private aperte ai mercati internazionali. Fabbriche i cui nomi suonano mitici alle orecchie dei cittadini di Mosca e non solo, come 1 GPZ, ZIL, AZLK, che lopera di Papetti ha colto nel momento in cui non sono ancora totalmente dismesse, ma si trovano alla soglia della loro radicale trasformazione, incalzate dai progetti delle grandi operazioni di disegno della megalopoli. Fabbriche nelle quali c pi Italia di quanto si possa pensare. Perch
www.muar.ru/eng
Gente Enel
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Ramn Domnguez Grao
Simone Martinelli
Un leader nato
Nella vita di tutti i giorni, Ramn Domnguez Grao lavora a Barcellona come responsabile dei sistemi di telecomunicazione di Endesa. Nei periodi di vacanza, invece, ha un passatempo un po insolito: uno degli ufficiali del reggimento Valencia della Riserva volontari delle forze armate spagnole (che si potrebbe paragonare alla Guardia nazionale degli Stati Uniti). Ramn cresciuto tra uniformi e caserme: figlio di un poliziotto ed nato in un ospedale militare. Secondo quanto racconta, la sua vocazione quindi non frutto di un caso. Terminato il liceo, si iscrive alla facolt di Fisica dove si laurea nel 1993. Dopo aver conseguito un master, nel 1997 parte per il servizio militare e un anno dopo entra in Endesa, andando a lavorare per due anni in Cile e Colombia. Al suo ritorno a Barcellona accetta di lasciare lazienda, dove rientra poi nel 2002. Come dice lui stesso, ho scelto la vita civile perch si guadagna di pi, ma non ho mai perso la passione per quella militare. Cos, quando nel 2008 viene a conoscenza dellesistenza della Riserva, non ci pensa due volte. Ramn ha scelto di prestare servizio nellunit dedicata alla difesa nucleare biologica e chimica, composta da 400 militari professionisti e 60 riservisti. Il ruolo di ufficiale gli piace, perch la migliore posizione per svolgere il ruolo gestionale al quale sono abituato nella vita civile anche se, come ammette lui stesso, a volte per i miei subalterni non facile prendere ordini da uno che viene da fuori. Ma la gerarchia non si discute, e Ramn bravo a farsi apprezzare da tutti. Lo si capisce quando dice che ognuno deve essere consapevole dellimportanza del proprio compito. Non esistono mansioni minori, tutte sono necessarie e tutti devono lavorare allineati. Conoscere lo scopo per cui si lavora molto importante. Solo una volta raggiunto, si analizzer se e come si sarebbe potuto fare di meglio. La leadership non dare ordini, saper guidare . Tanto in Endesa quanto nella Riserva, aggiungiamo noi.
Diritto allarte
Larte una passione diceva Oscar Wilde. E crediamo non ci sia frase migliore per descrivere Simone Martinelli, un collega che si occupa di Pianificazione e Controllo in Enel Green Power. Perch nel tempo libero, Simone impiega ogni minuto nellorganizzare eventi e mostre di arte contemporanea, per farla conoscere anche a chi non ne ha la possibilit. Trentotto anni, laureato in Economia dellarte, ha conseguito anche un dottorato di ricerca in storia economica e, dal 2004, collabora con la facolt di Scienze Politiche dellUniversit La Sapienza di Roma. La storia dellarte, e in particolare larte contemporanea, una passione che mi ha trasmesso la mia famiglia e che, si pu dire, ho da sempre racconta. E lultimo frutto di questa passione si chiama Quadratonomade, un progetto curato con lassociazione 100% Periferia, inaugurato il 29 febbraio scorso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Una sorta di museo itinerante che unisce larte al sociale: Lidea di considerare la cultura come un diritto, portando larte dal centro alle periferie e dalle periferie al centro, attraverso un processo che inverta i consueti flussi culturali cittadini. Quello che ci interessa combattere le periferie mentali, quello scetticismo di fondo che ci fa sospettare di tutto ci che ci appare diverso. Un progetto che durer tre anni, destinato ad allargarsi ad altre citt italiane ed europee, e che va inquadrato anche nellottica della valorizzazione di alcune forme di archeologia industriale e del recupero di spazi architettonici in disuso. Quando gli chiediamo come riesce a conciliare questo impegno con il lavoro in Enel, risponde: Da tre anni non faccio ferie. Poi, durante i week end e la sera dopo cena ho sempre da fare. Insomma, siamo pochi ma molto efficienti. Non sappiamo se tutti i membri di 100% Periferia siano come Simone. Quello che certo, che bastato parlargli per essere contagiati dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di fare. www.centoxcentoperiferia.com
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Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande e i contributi dei lettori. Lindirizzo a cui spedirle : Redazione Enel Insieme - Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita, 125 00198 Roma Oppure via posta elettronica a: enelinsieme@enel.com
le ecobike diminuiscono sensibilmente lo sforzo nella pedalata, sono semplici da usare e non richiedono tutti gli adempimenti di un ciclomotore come lassicurazione e la patente. Le biciclette elettriche hanno una velocit massima di 25 km/h e una potenza del motore non superiore a 250 Watt, con una spinta meccanica che viene attivata dalla pedalata. Lo sviluppo tecnico sta rendendo sempre pi fruibile il prodotto, migliorandone lestetica e rendendo i modelli sempre pi simili alle bici tradizionali. Quali sono le caratteristiche dellofferta di Enel Green Power? Volendo andare incontro a un numero sempre pi crescente di persone, Enel Green Power offre prodotti che soddisfano tutte le esigenze. I modelli offerti vanno quindi dalle bici pi eleganti a quelle sportive, per uomo e per donna, con un peso medio di 25 kg. I modelli pi performanti superano i duemila euro. Ma anche con circa 700 euro possibile acquistare un modello completo di tutto quello che serve. Le batterie possono essere al litio, pi utilizzate perch pi leggere ed efficienti, o al piombo, che sono pi economi-
che ma pi pesanti. Si ricaricano con una comune presa elettrica, come un telefonino. Lautonomia varia da 40 a 60 km, comunque pi che sufficienti per i normali percorsi cittadini. Sono previsti vantaggi particolari per i colleghi? Naturalmente. A tutti coloro che lavorano in Enel, riservato uno sconto fino al 30% su tutto il catalogo. Per accedere a questa offerta, Enel Green Power in collaborazione con People Care, mette a disposizione uno spazio riservato sul portale della mobilit sostenibile, Mobility Office, dove trovare tutti i dettagli della promozione (link portale: https:// enel.muoversiservizi.net/index.php). Allinterno del portale, dopo la registrazione nella sezione altri servizi, possibile acquistare la bicicletta elettrica in pochi passi: scegliere tra i vari modelli in catalogo con in evidenza lo sconto rispetto al prezzo di listino e ordinare quello pi adatto alle proprie esigenze pagandolo comodamente attraverso 12 rate in busta paga, senza interessi.
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EnelPremia, il programma a premi di Enel Energia, scade il 30/06/2012. Il regolamento su enelenergia.it Enel Energia per il mercato libero.