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MARZO 2012 // NUMERO 2

LA STORIA DEL NOSTRO FUTURO


Emergenza neve Enel in prima linea contro il Generale Inverno 6 ORIZZONTI Presentati i risultati 2011 e il nuovo piano strategico 12 Endesa Sulle rotte del carbone minacciate dai pirati 23

Prima puntata dello speciale sui 50 anni di Enel. E nellinserto One Company scopriamo come cambia lazienda
enel cuore Fai volare la tua idea di solidariet 31

IN QUESTO NUMERO
Le immagini di copertina sono tratte da Illustrazione Enel

03 EDITORIALE 04 brevi 06 zoom 10 orizzonti Enel360o p4 La carica del generale Inverno p6 // Gas, la solita crisi p9 // Una settimana a olio p10 La Turchia guarda al geotermico p11 // Enel: ecco i risultati 2011 e il nuovo piano strategico p12 // Una squadra di valore p14 // Endesa, sulle rotte del carbone pulito p23 One Company p15 Leccellenza. In pratica p24

15 INSERTO 24 ECCELLENZA 29 SPECIALE 50 29 SOSTENIBILIT 30 SICUREZZA 31 ENEL CUORE 32 prisma 34 gente Enel 35 CANALE APERTO

S.O.S. delfino p29 Giocando simpara p30 Fai volare la tua idea p31 Donne di valore p32 // Fabbriche su tela p33 Un leader nato // Diritto allarte

Enel Insieme A cura della Direttore responsabile Editore Realizzazione editoriale Art direction & Design Tipografia Per contattare la redazione Oppure inviare una mail

Mensile del Gruppo Enel // Anno 10, numero 2 Direzione Relazioni Esterne Enel Registrazione presso il Tribunale di Roma n.76/2004 del 05/03/2004 Gianluca Comin Enel spa, Viale Regina Margherita 137, 00198 Roma Brand Portal // www.brandportal.it Newton21 Roma // www.newton21.it System Graphic Srl // Via di Torre SantAnastasia 61, 00134 Roma Redazione Enel Insieme // Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita 125, 00198 Roma enelinsieme@ enel.com

Enel Insieme anche consultabile on line sul portale Intranet inEnel Stampato su carta ecologica Fedrigoni Symbol Freelife certificata FSC Numero chiuso in redazione il 19/03/2012

La CO2 equivalente associata a questo numero verr neutralizzata

Editoriale

Luigi Ferraris Direttore Amministrazione Finanza e Controllo

La capacit di rispettare gli obiettivi nonostante la crisi


l 2011 stato un anno caratterizzato da un contesto di crisi molto forte che ha continuato a segnare, tra gli altri, anche il nostro settore portando a evidenziare una crescita a due velocit con una differenza tra i mercati maturi, quali Italia e Spagna, e i Paesi emergenti dellEuropa dellEst, dellAmerica Latina e la Russia. Nonostante questo, grazie a un mix ben equilibrato di esposizione ad attivit regolate e non regolate e a un portafoglio opportunamente diversificato dal punto di vista geografico e tecnologico, abbiamo conseguito anche questanno risultati in crescita e in linea rispetto agli obiettivi che ci eravamo dati. Il nostro margine operativo lordo (Ebitda) ordinario, si attestato intorno ai 17,4 miliardi di euro in linea con il risultato conseguito nel 2010. Lutile netto ordinario di Gruppo si attestato intorno ai 4 miliardi di euro, in leggero calo rispetto allo scorso anno dovendo scontare anche leffetto della cosiddetta Robin Hood Tax imposta dal governo nellambito della manovra finanziaria molto dura che stata approvata la scorsa estate. Anche nel 2011, grazie alla continua realizzazione di programmi di efficientamento, a un rigido controllo del piano di investimenti, e a una attenta gestione per lottimizzazione dei flussi di cassa, siamo riusciti a mantenere lobiettivo di riduzione dellindebitamento finanziario netto di Gruppo al di sotto dei 45 miliardi di euro, in calo rispetto allo scorso anno. Lo scenario macroeconomico che prevediamo per il prossimo futuro per continua a non esser roseo e, al contrario, ancora sotto pressione in un contesto politico-economico sempre pi difficile. In tale quadro la strategia e le linee guida annunciate lo scorso anno continuano a esser valide. Confermiamo il consolidamento della leadership sui mercati maturi, in Italia e Spagna. Punteremo ad accrescere la presenza nelle rinnovabili, rafforzando la nostra posizione grazie a un portafoglio diversificato in termini di distribuzione geografica e tecnologica. Proseguiremo nel programma di crescita organica in America Latina, in Europa dellEst e in Russia, dove il mercato continua a mostrarsi attrattivo, nonostante la crisi economica dellultimo periodo. Inoltre promuoveremo iniziative di innovazione tecnologica di interesse per tutto il Gruppo.

Flessibilit ed efficienza continueranno a rappresentare i fattori chiave della nostra strategia. Cos come lattenzione sui processi di eccellenza operativa e integrazione delle diverse realt del nostro Gruppo. Proprio in tale ottica abbiamo avviato un processo di riorganizzazione trasversale, il cosiddetto Progetto One Company, pi volte annunciato dallamministratore delegato e che vede coinvolti molti colleghi in prima persona. Si tratta di un progetto che ha lobiettivo di facilitare una gestione integrata e unitaria dei processi aziendali a livello di Gruppo, puntando a dare indicazioni di governance unica, in modo da garantire una corretta allocazione delle responsabilit, evitando che vi siano duplicazioni. Anche per i prossimi anni non potremo esimerci dallavviare manovre di austerity e per questo manterremo un rigido controllo del piano investimenti nellambito dellintero Gruppo. Abbiamo prudentemente rivisto al ribasso la nostra dividend policy per assicurare ai nostri azionisti unazienda che, nonostante il contesto economico mondiale, continui a crescere mantenendo la solidit finanziaria. Tutto questo, ancora una volta, non sarebbe stato e non sar possibile senza limpegno che tutti noi poniamo costantemente nel nostro lavoro in azienda e che ci permetter di resistere anche in un contesto di grande incertezza come quello che ci attende nei prossimi mesi.

3 Enel Insieme Marzo 2012

Brevi

Enel360
Il 15 marzo, Giornata mondiale del consumatore, nella sede Endesa di Madrid si parlato di buone pratiche nella gestione dei reclami. E il Difensore del cliente ha festeggiato dieci anni. 01

01 Il Difensore dei clienti di Endesa compie dieci anni


In concomitanza con la Giornata mondiale del consumatore, lo scorso 15 marzo nella sede di Endesa di Madrid, si tenuto un evento per discutere di buone pratiche nella gestione dei reclami. stata anche loccasione per celebrare il decimo anniversario del Difensore del cliente di Endesa, carica attualmente ricoperta da Jose Luis Oller. Allevento sono stati invitati gli omologhi di altre societ europee Jocelyne Canetti (Edf), Michel Astruc (Gdf-Suez) Birgitta Clemensson (Vattenfall), Terje Tverberg (NorgesEnergi) Vibeke Holst-Andersen (Dong Energy) e Tom Kubn (Eon). Dal lato di Endesa Jos Bogas, Javier Uriarte, Jos Luis Marn e Jos Luis Puche hanno parlato delle prospettive offerte dalla Carta del Difensore del cliente. Il punto di vista latinoamericano stato portato da Fabio Vejar (Codensa), Paulo Cesar Gomes (Ampla) e Antonio Reguis Guimaraes (Coelce).

dei sistemi informativi critici del mercato dellenergia elettrica. questo loggetto della convenzione firmata lo scorso 28 febbraio dallad di Enel Fulvio Conti e dal capo della Polizia Antonio Manganelli. Laccordo, che ha un valore triennale, punta a sviluppare procedure di collaborazione utili a prevenire e reprimere attacchi informatici contro i sistemi informativi gestionali e di automazione industriale del mercato dellenergia elettrica, contribuendo cos a innalzare la sicurezza del sistema nazionale.

protezione individuale), le misure di sicurezza e la salute sul lavoro. La seconda fase, che si svolger nel 2012, interesser lAmerica Latina e la Romania. Poi sar la volta di Spagna (upgrade), Italia, Francia, Belgio, Grecia e Slovacchia.

04 Divisione Mercato, inaugurata la nuova control room


Rinnovata di recente e inaugurata il 24 febbraio scorso, la control room della Divisione Mercato di Roma il nuovo centro di controllo per monitorare al meglio il traffico telefonico e documentale di Enel Servizio Elettrico e di Enel Energia. Linaugurazione stata anche loccasione per celebrare il risultato IQT (Indice Qualit Totale) raggiunto da Enel nel primo semestre 2011. Secondo la graduatoria stilata dallAutorit per lenergia elettrica e il gas sulla qualit dei servizi dei call center, Enel risulta infatti leader assoluto sia nel mercato libero (con Enel Energia) che nel servizio di maggior tutela (con Enel Servizio Elettrico).

03 SAP H&S Global: ok le prime due tappe


Si conclusa alla fine del 2011, in linea con il programma stabilito, la prima fase di implementazione del SAP H&S Global, il nuovo sistema informatico volto ad assicurare un processo presidiato e sempre pi efficiente di gestione delle attivit di safety. Il sistema, mutuato da Delphos (il sistema SAP Health&Safety di Endesa) e sviluppato nellambito del progetto Nine Points, oggi una realt per Ogk-5 (Divisione Internazionale) e Enel North America (Divisione Egp). SAP H&S Global andr a standardizzare le modalit operative di alcuni importanti processi di safety come la valutazione del rischio, la gestione degli incidenti, le ispezioni, luso dei dpi (dispositivi di

02 Enel e Polizia postale contro gli Hacker


Migliorare la prevenzione e la repressione dei crimini informatici a danno

05 Fermata programmata in sicurezza a Brindisi


Nuovo importante appuntamento per

4 Enel Insieme Marzo 2012

Brevi

Enel360
Enel Distribuzione e General Electric firmano un accordo per sviluppare progetti di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2 su tutto il territorio italiano. 09

la centrale Federico II di Brindisi. Ad aprile prevista, infatti, la fermata per manutenzione dellunit 4, che consentir un ulteriore miglioramento dellefficienza e delle performance ambientali con una riduzione delle emissioni. Per meglio gestire e monitorare ogni fase lavorativa dal punto di vista della sicurezza, torna liniziativa Azione di Maggior Supporto che proprio nella centrale brindisina ha visto la luce in occasione della fermata del gruppo 3 e che rappresenta oramai una buona pratica per la sicurezza adottata in tutto il Gruppo Enel nel mondo.

gli operatori dei mercati internazionali, gli azionisti, gli investitori, i clienti e gli altri stakeholder.

07 Mercure verso la riattivazione


Il processo di riattivazione della centrale a biomasse del Mercure procede in piena sicurezza e nel rispetto dei tempi previsti. A confermarlo stata la visita condotta allinterno dellimpianto dal direttore e dai vertici della Divisione Generazione ed Energy management (GEM). Al termine della visita, il management ha focalizzato lattenzione sul vasto programma di controlli e verifiche effettuato sulle installazioni realizzate gi dal 2005 e sul programma dei lavori necessari per portare limpianto in esercizio entro la fine di questanno.

giarsi di essere le migliori sul mercato. E per ogni amico portato nel mondo di Enel Energia, ogni collega ha diritto a 1.000 Punti Energia con EnelPremia, il programma gratuito di raccolta punti da utilizzare per richiedere sconti fino a 100 euro in bolletta o i fantastici premi del catalogo. Per aderire alle offerte luce e gas vai nella sezione intranet dedicata oppure chiama il numero verde 800.900.860 da luned a venerd dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 14.

09 Enel e General Electric insieme per lefficienza energetica


General Electric, una delle pi grandi aziende diversificate del mondo, ed Enel Distribuzione hanno raggiunto un accordo, che avr durata fino al 31 dicembre 2014, finalizzato allo sviluppo di progetti di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2 su tutto il territorio nazionale. Le due aziende avvieranno al pi presto i primi progetti per diffondere su larga scala soluzioni innovative sotto il profilo tecnologico, gestionale e finanziario, cogliendo anche le opportunit dei recenti sviluppi nella normativa che incentiva lefficienza energetica in Italia.

06 Certificazioni ISO e OHSAS per Enel Ogk-5


Enel Ogk-5 ha ottenuto le certificazioni in accordo con gli standard internazionali di sicurezza ambientale (ISO 14001:2004) e gli standard internazionali di sicurezza industriale e salute sul lavoro (OHSAS 18001:2007). La verifica delle certificazioni stata portata a termine dalla divisione russa dellente di certificazione Bureau Veritas. Confermando che i sistemi di gestione della salute, della sicurezza e della protezione ambientale applicati da Enel Ogk-5 soddisfano i requisiti posti dagli standard, i certificati rafforzano anche la fiducia fra

08 Continuano le offerte Per noi


Prosegue la campagna di Enel Energia dedicata a noi colleghi: sono oltre 13mila coloro che hanno gi sottoscritto la straordinaria gamma di offerte luce e gas Per noi, assicurandosi un risparmio in bolletta dal 10 al 30%. Cinque offerte nate per rispondere a tutte le esigenze di consumo che possono fre-

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Zoom

Allinizio di febbraio unondata di freddo eccezionale ha messo in ginocchio lEuropa. Ecco come Enel ha reagito per ripristinare il servizio elettrico

La carica del Generale Inverno


trade ghiacciate, case sepolte dalla neve, tralicci di cemento armato spezzati in due, gatti delle nevi e persone con sci e ciaspole nel bel mezzo di centri urbani. No, non si tratta di una sequenza del film The day after tomorrow, bens di quanto realmente accaduto nelle prime due settimane di febbraio in Italia e in Europa, sferzate da unondata di maltempo eccezionale che ha provocato centinaia di morti e isolato intere comunit per molti giorni. Uno scenario drammatico che ha messo a dura prova le squadre di soccorso, tra cui quelle di Enel, costrette a operare in condizioni di estrema difficolt per assistere le popolazioni rimaste senza cibo, acqua o elettricit. In 36 anni che lavoro in Enel e nella Distribuzione ho visto tante nevicate e gestito tante emergenze, ma quella appena passata riuscita a colpirmi per la sua persistenza afferma Eugenio Di Marino, responsabile Ingegneria e Unificazione di Enel Distribuzione. durata ben 12 giorni, con 30 province colpite e un totale di 160 mila utenze disalimentate. La reazione di Enel stata pronta: oltre l80% delle utenze sono state rialimentate nel giro di 24 ore. I nostri sistemi di telecontrollo ci hanno permesso di individuare i guasti in tempo reale spiega Di Marino e circa settemila operai sono intervenuti fisicamente sul territorio assistiti dal personale amministrativo e dagli addetti delle imprese appaltatrici. Sul nostro numero verde abbiamo avuto punte di 200mila telefonate al giorno, quando normalmente ne riceviamo
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circa diecimila, riassume. Giusto per dare unidea dello sforzo titanico sostenuto, in 12 giorni di emergenza le persone di Enel hanno lavorato come in quattro mesi di normale attivit di manutenzione e ripristino sullinfrastruttura elettrica. Solo il 4 febbraio e in due sole province abbiamo lavorato il corrispettivo di 30 giorni di attivit invernale su tutto il territorio nazionale conclude Di Marino.

UNA TORMENTA DI CLASSE ESTREMALE


Secondo le statistiche il mese appena trascorso stato mediamente il pi freddo da quasi mezzo secolo. A confermarcelo Massimiliano Pasqui, ricercatore dellIstituto di Meteorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): Tra la fine di gennaio e i primi dieci giorni di febbraio abbiamo assistito a unondata di maltempo estremale, afferma. Perch pur trattandosi di una situazione tipicamente invernale spiega ha avuto delle caratteristiche di singolarit. Grazie a un corridoio che ha diviso in due il Vecchio Continente, masse di aria fredda siberiane hanno attraversato lEuropa orientale, arrivando sino al Mediterraneo. Nel nostro Paese la perturbazione si trattenuta per 10-15 giorni portando abbondanti nevicate anche a quote basse, associate a forte vento e umidit che hanno determinato la formazione di ghiaccio. Un mix che ha portato alla formazione della temibile neve collante micidiale anche per le reti elettriche. E che causa il cosiddetto manicotto di ghiac-

cio. Si tratta di un cilindro, che pu superare i 20 centimetri di diametro, che avvolge per intero numerose campate di linee aeree, gravandole del suo peso e spezzandole spiega Di Marino. Questa neve pesante in quantit inusuali ha gravato anche sugli alberi, facendoli crollare sulle nostre infrastrutture elettriche.

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SULLE STRADE DELLEMERGENZA


Venerd 3 febbraio, Leonardo Ruscto, responsabile Unit Sviluppo Rete della Direzione Territoriale Lazio-Abruzzo-Molise (LAM), nel suo ufficio di Roma Nord. Ha appena pranzato e beve un caff, guardando dalla finestra la perturbazione nevosa addentrarsi sui cieli della capitale. Per Roma non sar niente di pi che un weekend inusuale. In Romagna e nelle Marche invece gi scattato il piano demergenza di Enel Distribuzione concordato con la Protezione Civile e le autorit locali. Alcuni colleghi della DTR LAM sono gi stati inviati in Toscana per dare manforte al ripristino delle linee interrotte. Ruscto impiega quattro ore per raggiungere la Sala Operativa della Protezione Civile allestita presso la sede della Regione Lazio. Nella sala cerano i rappresentanti di tutte le societ di servizi, la Protezione Civile, le forze dellordine, i Vigili del fuoco. Ognuno ha il dovere di raccogliere le segnalazioni di propria competenza e diramarle immediatamente. Ma la sala crisi regionale anche il luogo deputato a rappresentare le eventuali difficolt negli interventi e chiedere aiuto agli altri. Dal nostro punto di vista conclude forti dellesperienza del terremoto in Abruzzo, la scelta giusta stata quella di far partire immediatamente i gruppi elettrogeni verso le zone pi colpite. E segnalare le difficolt nellaccesso stradale ai nostri impianti. Intanto a Firenze (ma anche a Bologna e ad Ancona) la sala operativa regionale in funzione da due giorni. Sono diverse le province toscane interessate dal maltempo ma con il trascorrere delle ore lattenzione e gli sforzi maggiori si concentrano su Siena e Arezzo. Nelle prime ore del 1 febbraio abbiamo avuto 64mila clienti disalimentati, sottolinea Debora Stefani, responsabile Distribuzione Territoriale Rete per la DTR Toscana e Umbria. Il numero poi salito nel corso della mattinata a causa di una serie di guasti su linee dellalta tensione non di Enel. Gi dopo tre ore avevamo rialimentato il 50% dei clienti e chiudendo la sera del primo giorno con solo ottomila clienti senza energia. La sera del 3 erano rimaste poche centinaia di clienti senza alimentazione, principalmente in case di campagna e seconde case. Anche in Toscana il killer della rete stato il manicotto di ghiaccio. In numerose vallate del senese e dellaretino stato infatti registrato un tasso di umidit del 100%. Debora Stefani coglie loccasione per elogiare le persone: La tempestivit degli interventi stata resa possibile grazie soprattutto al contributo immediato e professionale dei nostri e dei tanti colleghi confluiti in Toscana dalle altre regioni dItalia. Ma tutti hanno lavorato con un impegno, uno spirito di sacrificio, una dedizione e una professionalit veramente elevate. Settecento, in totale, le persone messe in campo da Enel e dalle imprese partner in Toscana per fronteggiare lemergenza. Con 500 mezzi operativi e speciali in movimento e 90 gruppi elettrogeni.

MIRACOLO A BOVILLE ERNICA


Dopo avere trascorso lintera notte e parte del giorno nella sala operativa della regione Lazio, Leonardo Ruscto si mette in macchina per raggiungere il Centro di controllo della rete Enel per le province di Latina e Frosinone. Ruscto comincia a contattare tutti i sindaci della zona: Oltre a far sentire la vicinanza di Enel alle comunit rimaste isolate, questa iniziativa ci ha permesso di dare e ricevere informazioni preziose, specie sulla percorribilit delle strade, sullinvio dei gruppi elettrogeni ed evitando interventi a vuoto o non prioritari. Sono stati gli stessi sindaci, in molti casi, a segnalarci le zone con seconde case estive disabitate dove il riallaccio poteva essere effettuato in un secondo momento. Tra i primi a richiamare un maresciallo dei carabinieri che comanda la piccola stazione di Boville Ernica. Si tratta di un luogo sperduto tra le colline della Ciociaria raccontato dal neorealista Cesare Zavattini e ritratto dal pittore Giovanni Fattori. Giunti in paese, gli operai della squadra Enel sono stati accolti come salvatori e scortati dai carabinieri fino alle installa7 Enel Insieme Marzo 2012

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zioni danneggiate dal maltempo. ormai domenica mattina, 5 febbraio. La crisi ancora in atto e sono ben 170 i gruppi elettrogeni gi installati da Enel. Cera il problema del rifornimento ricorda Ruscto un gruppo da 400 kW ha un serbatoio da duemila litri. Per questo il Prefetto ha emesso unordinanza con effetto immediato che imponeva lapertura 24 ore su 24 ai distributori della provincia. Una grossa mano nel trasporto del carburante labbiamo ricevuta anche dallEsercito. E dai tanti che nei vari paesi si sono assunti lonere di fare il pieno ai gruppi elettrogeni con il carburante che gli avevamo lasciato. Oltre a Frosinone a presentare le maggiori criticit la provincia di Roma, specie lungo la valle del fiume Aniene. Nella nottata tra venerd 3 e sabato 4 abbiamo avuto il picco massimo di numero clienti interrotti, con 65-66 mila disalimentazioni e 43 linee di media tensione fuori servizio, riassume Walter Franceschini, capo dellUnit operativa di Tivoli. Per far fronte a questa emergenza sono confluiti nella nostra Unit, una delle pi grandi del Lazio con i suoi circa 136 mila clienti, 70 colleghi Enel da Brescia, Como, Lecco, Pavia e dalla Toscana.

zone pi colpite stato il versante adriatico, in particolare la Romagna e le Marche, dove sono stati registrati fino a tre metri di neve, un vero e proprio record storico. Abbiamo avuto dei picchi di circa 15mila clienti disalimentati contemporaneamente. Solo nella provincia di Pesaro sono stati redatti circa 300 piani di lavoro, quando mediamente se ne fanno uno o due al giorno, ricorda Antonio Delli Carpini, responsabile di Enel Distribuzione per la Zona di Pesaro (Marche). Queste sono emergenze che affrontiamo lavorando in stretto coordinamento con la Protezione Civile e le altre strutture di soccorso. Solo cos riusciamo a dare ai clienti le risposte attese.

TUTTA LEUROPA SOTTO LA NEVE


Londata di maltempo ha creato una situazione di emergenza in tutto il Vecchio Continente causando quasi 500 morti. In Romania sono state raggiunte temperature di 20 gradi sotto lo zero con venti che soffiavano a 90 km orari. La neve in certe aree ha raggiunto i due metri facendo crollare decine di linee di bassa, media e alta tensione. A causa delle strade bloccate gli operai Enel hanno percorso sino a 20 km al giorno a piedi e in alcuni casi hanno dovuto trascorrere la notte nei mezzi di servizio. La difficolt ben riassunta dalle parole di Titi Tiron, tecnico di media e bassa tensione: Ho camminato un giorno intero nella neve per raggiungere le nostre installazioni. Sono dovuto anche ritornare indietro per riunire la squadra, perch il vento forte aveva bloccato i colleghi che portavano gli strumenti. Lo sforzo messo in campo da Enel Romania senza precedenti. Oltre 200 squadre di tecnici hanno lavorato senza sosta per ripristinare le 120mila utenze disalimentate. Il coordinamento degli interventi stato garantito da un comitato di emergenza che raccoglieva le informazioni in tempo reale, valutava i danni e gestiva le comunicazioni con tutte le istituzioni coinvolte. Limpegno non stato vano: se l8 febbraio, alle 10 del mattino le localit senza elettricit erano ben 235, grazie a Enel il giorno dopo si riscontravano disagi solo in qualche villaggio. Luca dAgnese, Country Manager Romania, ha inviato una lettera di ringraziamento a tutte le persone di Enel coinvolte durante lemergenza: Voglio esprimere riconoscenza personalmente a tutti coloro che hanno lavorato con grande impegno e professionalit in condizioni ambientali davvero molto difficili. Anche in Slovacchia il maltempo ha colpito duro. Gli impianti idroelettrici hanno rallentato la produzione perch il ghiaccio ha fermato i corsi dacqua. Nelle centrali termoelettriche il gelo, oltre ai liquidi nelle tubature, ha aggredito le cinghie di trasmissione dei rulli per il trasporto del carbone. Nel primo caso sono stati attivati dei boiler per lo scongelamento mentre nel secondo caso sono stati messi in funzione dei bulldozer.Il freddo siberiano ha sferzato la Russia per ben due mesi. Ciononostante le centrali di Enel Ogk-5 sono rimaste operative e la produzione a carbone e a ciclo combinato a gas stata regolare.

UNA RETE MOLTO ESTESA


Ma non finita qui. Allinizio della settimana successiva la Protezione Civile italiana lancia una nuova allerta su tutto il territorio nazionale: nel weekend attesa una perturbazione fredda soprattutto sul Centro Italia. La trasmissione di Rai Uno Porta a Porta invita i rappresentanti del governo e delle aziende di servizi per un dibattito sullemergenza, tra cui lamministratore delegato di Enel e direttore generale, Fulvio Conti, e il direttore della Divisione Infrastrutture e Reti, Livio Gallo. Siamo riusciti a ripristinare il collegamento a oltre il 90% dei 160 mila cittadini che fino a tre giorni fa erano senza elettricit. Ne restano scollegati novemila nel frusinate, quattromila nel nord Aniene e mille tra beneventano e Abruzzo, spiega ai telespettatori Conti, in collegamento da Bruxelles, ribadendo lintensit dellimpegno di Enel. Gallo fa il punto sullo stato della rete italiana: Abbiamo una rete elettrica di un milione e 100mila km, una dimensione territoriale, urbana e rurale, che rispetto agli altri Paesi molto pi ampia. Ma il livello tecnologico tra i migliori in Europa e il sistema di controllo in automazione universalmente riconosciuto come uno tra i benchmark mondiali. In caso di fenomeni atmosferici eccezionali, dopo che i sistemi automatici hanno individuato il guasto, continua Gallo, il nostro personale, che pu arrivare a 20mila persone attive sul territorio, interviene per ripristinare il servizio in coordinamento con la Prefettura, la Protezione Civile, gli enti locali e le forze dellOrdine. Noi ci attiviamo in allerta sulla base degli avvisi che riceviamo dalla Protezione Civile nei nostri 28 centri di controllo e, a fronte di questi avvisi, aumentiamo il livello di reperibilit, che vede disponibili dalle 3mila alle 5mila persone pronte sul territorio, ha precisato Gallo. E avere un livello di reperibilit pi alto vuol dire predisporre gli automezzi speciali, i gruppi elettrogeni e i centri di controllo che, in funzione dellarea interessata dallemergenza, si predispongono al supporto per poi alla fine intervenire fisicamente. La seconda ondata di maltempo prevista per il weekend del 10-12 febbraio si riveler meno aggressiva della prima. E nonostante lallerta nazionale, le varie emergenze sono state gestite e risolte a livello regionale. Una delle
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In Italia ci sono giacimenti in grado di soddisfare un quinto della domanda interna per ventanni. Ma la burocrazia rende difficile sfruttarli

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Il freddo eccezionale dilata i consumi di gas in tutta Europa. A corto di gas, rubinetti chiusi alle aziende. Spesso negli ultimi anni, i titoli dei giornali hanno riportato al centro dellattenzione lemergenza gas nel nostro Paese. Se da un lato vero che in Italia il 90% del gas consumato proviene dallestero, va detto che nel sottosuolo nazionale (terra e mare) giace sotto forma di petrolio e gas un tesoro non sfruttato. In un Paese che importa gran parte delle sue fonti energetiche, perch ignorare questo patrimonio di idrocarburi, il cui potenziale estraibile risulta addirittura maggiore rispetto alle stime passate? Giuliana Griffi, responsabile Italia Upstream Gas (Unit Exploration and Reservoir Management) di Enel, inquadra il problema. In Italia il gas naturale rappresenta la principale fonte di energia nel settore industriale e civile, con una quota rispettivamente del 40% e del 56% del fabbisogno. Ma pur dipendendo cos tanto da questa fonte, la produzione nazionale soddisfa appena il 10% del fabbisogno totale. Eppure la valorizzazione delle nostre risorse fossili 100 miliardi di metri cubi gi accertati e circa 200 miliardi da individuare ridurrebbe la bolletta energetica e la bilancia commerciale italiana (fino a 5 miliardi di euro lanno), aumentando gli introiti fiscali per Stato e Regioni, la sicurezza degli approvvigionamenti e la crescita dellimpiego. Possiamo raddoppiare la produzione e soddisfare il 20% della domanda italiana per 20 anni. Vorrebbe dire almeno 1-2 miliardi di tasse e royalty in pi per lo Stato e 34mila nuovi posti di lavoro ha detto il direttore Upstream gas, Marco Arcelli, allEast Mediterranean and North African Gas Forum, svoltosi a Roma dal 27 al 29 febbraio.

Gas, la solita crisi

quindi che lItalia sia passata dai 20 pozzi di esplorazione del 2000 ai tre del 2010.

GUARDARE AL FUTURO
In questottica, lo scenario futuro nazionale non di certo roseo. Con una dipendenza sempre maggiore dallestero riprende Griffi il nostro sistema energetico rischia di diventare ancora pi fragile. Per questo il Gruppo Enel persegue da tempo lobiettivo di aumentare la competitivit, la sicurezza e la flessibilit degli approvvigionamenti strategici in questa fondamentale fonte di energia. Per farci trovare preparati, da alcuni anni abbiamo intrapreso una partecipazione diretta nella ricerca e nella produzione di gas in Russia, Algeria ed Egitto. In Emilia-Romagna stiamo facendo un ottimo lavoro in favore degli enti locali grazie allaiuto dei colleghi di Relazioni esterne e delle altre Divisioni del Gruppo per procedere a unindagine geofisica nel territorio di Ravenna e in alcuni comuni limitrofi. Ma guardando al 2020 che nasce la preoccupazione. Se non cambia lo scenario, il fabbisogno italiano sar coperto solo per met. Questo conclude Griffi in seguito alla graduale scadenza dei contratti esistenti e alla riduzione della produzione nazionale. Dopo aver rinunciato al nucleare, lItalia non pu dunque permettersi di ignorare lingente patrimonio di gas che giace nel sottosuolo. Laugurio che i prossimi interventi legislativi, fiscali e amministrativi siano di incentivo per nuove attivit esplorative e produttive.

SISTEMA POCO ATTRATTIVO


Cosa impedisce allora al nostro sistema gas di progredire? I vincoli principali sono di origine amministrativa. Molti giacimenti gi scoperti non vengono sviluppati ci spiega Fernanda Panvini, responsabile Licensing e Permitting Italia per la lentezza delle procedure autorizzative e per un quadro regolatorio e normativo incerto, scarsamente attraente rispetto a quello di altri Paesi europei. E non solo. Alcuni recenti interventi normativi hanno ulteriormente ridotto linteresse degli operatori. Un esempio? Nel 2010 continua Panvini sullonda emotiva dellincidente nel Golfo del Messico, il decreto 128 ha fortemente limitato il perimetro di ricerca e produzione di idrocarburi in mare. Il risultato stata la cancellazione di 500 milioni di euro di investimenti, il calo degli ordinativi previsti per impianti e servizi per 3-4 miliardi di euro e la riduzione, nel giro di tre anni, del 50 per cento dellattuale gettito fiscale dal settore. Non c da meravigliarsi

Enel si rafforza in Algeria


Con il definitivo trasferimento delle quote, Enel perfeziona lacquisto del 18,4% dei diritti di sfruttamento sul giacimento gas Isarene in Algeria. A cedere la quota Petroceltic, operatore leader del progetto, che rester con il 56,62%, mentre Sonatrach manterr il 25%. Marco Arcelli ha commentato lulteriore rafforzamento della presenza Enel in Algeria: Attraverso questo investimento la nostra azienda compie un passo in avanti nella realizzazione della strategia di integrazione verticale. Loperazione consentir forniture sicure, flessibili e competitive a lungo termine, a partire dal 2018. Lo scenario algerino stabile. Le elezioni di maggio potrebbero portare novit ma grazie allimpegno dei colleghi dellufficio Enel di Algeri il dialogo con le istituzioni locali positivo racconta Ruggero Aric responsabile Relazioni esterne nel Paese nordafricano. La nostra visibilit destinata a crescere.

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A causa dellemergenza maltempo i colleghi di Generazione e Energy Management hanno attivato cinque centrali in tempi brevissimi

Una settimana a olio


elle centrali a olio combustibile non si sente parlare quasi pi. Eppure allinizio di febbraio, quando londata di maltempo si abbattuta sullItalia, le forniture di gas dalla Russia andavano a singhiozzo e i consumi di metano erano a livelli record, sono stati proprio questi impianti a impedire che il Paese soffrisse per una carenza di gas: per compensare i consumi eccezionali, su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, i colleghi della Generazione ed Energy Management hanno attivato cinque impianti a olio combustibile, alcuni dei quali non funzionavano da pi di due anni, per una capacit complessiva di 2.500 MW. Parliamo delle centrali di Livorno, Piombino e Montalto di Castro, e degli impianti siciliani di Porto Empedocle e Augusta, questi ultimi normalmente in servizio per la sicurezza della rete elettrica locale. Una sfida vinta sono stati risparmiati 50 milioni di metri cubi di gas grazie alla diversificazione e flessibilit del mix produttivo Enel, al lavoro di squadra, alla manutenzione preventiva degli impianti e alla buona gestione dei rapporti con gli enti esterni.

SEMPRE PRONTI
Questa emergenza da un lato ha confermato limportanza strategica delle centrali alimentate a olio, dallaltra ha rimesso laccento sulle difficolt a mantenere attivi questi impianti che hanno bisogno di risorse continue. Il superlavoro cominciato sin da venerd 3 febbraio, quando lItalia era gi in larga parte coperta di neve ma gli organismi istituzionali non avevano ancora attivato le procedure di crisi, e si concluso senza pause circa dieci giorni dopo. La riattivazione degli impianti a olio combustibile una operazione che ha richiesto il massimo impegno e attenzione da parte dei nostri operatori spiega Luca Noviello, responsabile Produzione Olio e Gas, AdB Generazione. stata resa possibile grazie alle costanti politiche di manutenzione preventiva che Enel attiva su questi impianti: solo cos, dopo lunghi periodi di inattivit, possiamo essere pronti quando veniamo chiamati in servizio. Tutta la filiera Olio e Gas, insieme alla funzione Pianificazione e Controllo Performance, ha lavorato con successo in condizioni di estremo disagio, superando difficolt climatiche al limite delloperativit come testimonia Andrea Lancioni, capo esercizio della centrale di Piombino: Il trasferimento del combustibile fra le centrali a mezzo autobotti con le strade bloccate da neve e ghiaccio, il preriscaldamento dellolio per portarlo a temperatura adeguata con temperature ambiente eccezionalmente basse, la riaccensione e la messa a regime dei macchinari e delle caldaie ci hanno impegnati giorno e notte. Sempre in estrema sicurezza ci tiene a precisare Noviello, e nel pieno rispetto dei vincoli ambientali. Ma non stato un lavoro eccezionale solo lungo la filiera logistica e negli impianti, perch lo sforzo stato notevole anche in termini di programmazione e supervisione, come ci spiega Mauro Di Carlo, responsabile Programmazione breve termine e Controllo real time per Energy Management, che racconta di unintera Divisione messa a dura prova durante lemergenza maltempo di inizio febbraio. Il nostro ruolo come Energy Management stato quello di programmare e coordinare il funzionamento degli impianti, anche assicurandone per tempo lopportuno approvvigionamento del combustibile nonch di garantire una interfaccia proattiva con Terna, durante tutte le fasi dellemergenza gas. Unemergenza che siamo riusciti a superare grazie al lavoro di squadra e valorizzando appieno la diversificazione del nostro parco impianti, inclusi quelli a carbone e idroelettrici che in quei giorni abbiamo utilizzato a pieno regime.

Le centrali a olio combustibile riattivate

Porto Tolle 1.000 MW Livorno 180 MW

Risparmio a regime 20 milioni di m3 di gas al giorno

Piombino 800 MW

Montalto di Castro 1600 MW

UNA RISORSA IMPORTANTE


Rossano 950 MW
Guardando ai dati, le cinque provvidenziali centrali a olio hanno reso disponibili al Sistema Paese circa 2.500 MW. Conclude Noviello: La potenza del nostro parco a olio di circa 11mila MW, ma lutilizzo di questi impianti, per le attuali condizioni di mercato, molto limitato. Pensate che nel 2011 hanno prodotto solo 1 TWh, con un fattore di utilizzo intorno all1%. Come si visto, per, diventano essenziali in situazioni di emergenza gas, come gi nel 2006 e nel 2009. Per garantirne la disponibilit anche in futuro, fondamentale che le istituzioni riconoscano a questi impianti con un meccanismo di remunerazione il ruolo di importante risorsa per la gestione in sicurezza del sistema energetico nazionale.

Portoscuso 90 MW Localit Potenza disponibile Augusta 90 MW

Porto Empedocle 90 MW

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a molti anni leccellenza mondiale nella geotermia legata a doppio filo a Enel e i suoi impianti toscani. Ma da tempo la nostra azienda sta lavorando per esportare questa esperienza altrove. Dopo i recenti successi in America (El Salvador, USA e Cile), nello scorso mese di febbraio sono iniziate le perforazioni in Turchia. Il know-how centenario sviluppato dal nostro Gruppo in Toscana fa dunque scuola nel mondo, in linea con laccordo siglato poco pi di un anno fa da Enel Green Power con il gruppo industriale turco Meteor. Con questo ulteriore passo in avanti insieme alla recente apertura a Istanbul di una societ controllata Enel ha iniziato dalla Turchia la fase produttiva sul fronte geotermico europeo. Dal primo pacchetto di 142 licen-

Orizzonti

La Turchia guarda al geotermico


ze esplorative (che era la dote di partenza della societ costituita un anno fa da EGP e Meteor), la nostra azienda ne ha selezionate 34 che potrebbero nel tempo diventare nuovi impianti geotermici. Siamo particolarmente soddisfatti ha commentato Ruggero Bertani, responsabile in Enel Green Power del progetto Turchia perch fuori dallItalia, che ha una tradizione centenaria nella geotermia, le nostre attivit si erano finora concentrate negli Stati Uniti e in America Latina. Questo primo avvio in linea con un intenso programma di esplorazioni superficiali e profonde: lobiettivo ovviamente quello di individuare nuove risorse geotermiche per produrre energia elettrica e calore. Le prospettive sul geotermico in Turchia sono particolarmente interessanti. Se da un lato nel Paese mediterraneo oggi esistono 86 MW geotermici gi installati, vero anche che il piano quinquennale del Governo prevede uno sviluppo al 2015 per ulteriori 600 MW finalizzati alla generazione di energia elettrica. Il quadro regolatorio e legislativo turco spiega Bertani favorevole. La legge del dicembre 2010 contiene incentivi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: a una quota per 10 anni (a seconda della risorsa utilizzata) si somma un ulteriore incentivo per i primi 5 anni, nel caso si utilizzino apparati prodotti in Turchia. Il Paese si trova infatti in unarea geologica che fa parte dello stesso sistema che spinge lAfrica contro lEuropa, facendo innalzare le catene di montagne e producendo i vulcani.

Enel inaugura il suo primo pozzo europeo al di fuori dellItalia

Leadership di settore
Enel ha lesperienza pi forte al mondo in questo tipo di energia. Le prime centrali di Larderello sono state realizzate nel 1904 e da allora gli italiani sono gli unici capaci a offrire tutta la tecnologia chiavi in mano: dallanalisi sulle carte geologiche, fino ai chilowattora immessi nella rete elettrica e alla manutenzione. Non a caso Enel Green Power riesce a sfruttare le centrali geotermiche al 95% del potenziale, contro la media internazionale del 70%. Il boom turco non deve far dimenticare quello di altri Paesi: basti pensare al Cile, dove il Ministero dellEnergia ha recentemente ricevuto 70 offerte per 20 concessioni geotermiche, e dove Enel sta esplorando due concessioni che hanno potenzialit per oltre 100 MW. O agli Stati Uniti dove Enel Green Power ha costruito e gestisce i due impianti di Stillwater e Salt Wells, con tecnologia a ciclo binario e a media entalpia, tra le pi avanzate nel settore e sta sviluppando nuovi progetti per circa 150 MW. Va infine ricordato che in Italia, i 35 impianti toscani producono oltre 5 miliardi di kWh annui (pari al consumo medio di 2 milioni di famiglie italiane) e coprono il 25% dei consumi energetici della Regione Toscana. Per un risparmio di 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

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Orizzonti

Enel: ecco i risultati e il nuovo piano stra R


icavi a 79 miliardi e 514 milioni di euro, un margine operativo lordo di 17 miliardi e 717 milioni di euro e un risultato netto a 4 miliardi e 148 milioni di euro che sconta il maggior carico fiscale per il peso della Robin Hood Tax. Lindebitamento finanziario netto scende a 44 miliardi 629 milioni di euro. Il dividendo complessivo proposto per lintero esercizio 2011 pari a 0,26 euro per azione (di cui 0,10 euro per azione corrisposti quale acconto a novembre 2011). Sono questi i principali dati che Enel ha presentato alla comunit finanziaria lo scorso 8 marzo a chiusura dellesercizio 2011. Nel corso del 2011 il nostro Gruppo ha conseguito risultati molto soddisfacenti ha spiegato lamministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti ancora una volta in linea con gli obiettivi precedentemente indicati, pur operando in un generale quadro economico sfavorevole, che si reso ancora pi difficile nellultimo trimestre dellanno, in particolare in Italia e in Spagna. Sui risultati previsti per lanno in corso pesa lincertezza del quadro macroeconomico globale e landamento negativo del mercato energetico in particolare nei Paesi maturi . Tra questi eventi, si aggiunge poi la cosiddetta primavera araba, che ha modificato radicalmente lo scenario politico del Nord Africa, ribadendo ancora una volta limportanza della sicurezza delle forniture di energia primaria per i Paesi europei. E per quanto riguarda lItalia non bisogna dimenticare il maggior carico fiscale derivato dalla Robin Hood Tax. Secondo Conti, landamento negativo delle economie dei Paesi maturi in cui Enel opera, soprattutto di Italia e Spagna, proseguir nel 2012, almeno nella prima parte dellanno, e una vera e propria ripresa non si avr prima del 2013. Questa debolezza sar in gran parte controbilanciata da un ben equilibrato mix tra attivit regolate e non regolate e da un portafoglio ben diversificato tecnologicamente e geograficamente grazie alla presenza nei paesi dellAmerica Latina, dellEuropa dellEst ed in Russia, dove, al contrario, si evidenziano. come gi nel 2011, trend positivi di consolidamento e sviluppo delle economie.

Gli analisti finanziari e i giornalisti economici allauditorium di viale Regina Margherita per la presentazione dei dati dellanno appena trascorso e delle prospettive per il prossimo quinquennio

IL PIANO INDUSTRIALE
Enel intende fronteggiare il perdurare della crisi soprattutto in Italia e Spagna con misure severe destinate a garantire la solidit del Gruppo: rigido controllo del piano investimenti, forte impulso allefficienza e alla riduzione dei costi. Nel corso dei prossimi cinque anni ha sottolineato Conti il Gruppo Enel provveder a intraprendere rilevanti azioni manageriali in termini di ottimizzazione degli investimenti, incremento delle efficienze e risparmio dei costi, con conseguente miglioramento della generazione di cassa. Si prevede che tutto ci possa consentire di realizzare nellarco di piano risultati in miglioramento uniti a unaccresciuta solidit patrimoniale.

UN CONTESTO DIFFICILE
Il contesto energetico internazionale stato influenzato da eventi molto importanti, come lo tsunami che ha travolto la centrale nucleare di Fukushima Daiichi in Giappone rallentando lo sviluppo di questa tecnologia nel mondo. Alcuni Paesi hanno infatti deciso di rivedere la propria politica energetica e in Italia il referendum abrogativo dello scorso giugno ha di fatto determinato luscita del Paese dal programma di sviluppo nucleare.
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Orizzonti

Enel Green Power: centrati gli obiettivi


Enel Green Power chiude il 2011 con una flessione nellutile netto, ma con ricavi in crescita. La societ del Gruppo Enel che opera nel settore delle rinnovabili ha registrato un risultato netto consolidato di 408 milioni di euro (con un calo dell9,7% rispetto ai 452 milioni di euro registrati nel 2010), ma con ricavi totali di 2.527 milioni di euro in aumento dell11,3% rispetto al 2010. Sui risultati dellanno appena trascorso hanno influito principalmente il venir meno dellagevolazione della cosiddetta Tremontiter, limitata ai soli esercizi 2009-2010 e linasprimento del carico fiscale per la cosiddetta Robin Hood Tax. LEbitda, il margine lordo operativo, si attestato a 1.583 milioni di euro (+20,6%). Nel 2011 il capitale investito netto stato di 11.813 milioni di euro. Al 31 dicembre 2011 la capacit installata stata di 7.079 MW, con un incremento rispetto allanno precedente del 16%, mentre la produzione netta stata di 22,5 TWh, di cui 10,1 TWh (45%) idroelettrica, 6,1 TWh (27%) eolica, 5,6 TWh (25%) geotermica e 0,7 TWh (3%) da altre rinnovabili. Il Consiglio di amministrazione di Egp ha gi convocato lAssemblea degli azionisti di parte ordinaria e straordinaria per i prossimi 27 e 28 aprile per proporre un dividendo di 2,48 centesimi ad azione. I dati 2011 confermano il pieno raggiungimento su tutti gli obiettivi di crescita comunicati ai mercati lo scorso marzo ha dichiarato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power abbiamo ampiamente centrato il target prefissato di capacit aggiuntiva. Al raggiungimento degli obiettivi di piano continua a contribuire la capacit di utilizzare la diversificazione geografica e il mix tecnologico che, unitamente ad una attenta gestione dei flussi finanziari, costituiscono le caratteristiche distintive di Enel Green Power. Grazie anche a tali elementi la societ sar sicuramente protagonista nel settore anche nel 2012. Nel quinquennio 2012 2016 viene inoltre confermata la solidit patrimoniale del Gruppo anche grazie allaumento dei flussi di cassa, ad azioni di efficientamento dei costi, snellimento dei processi e flessibilit operativa implementate durante tutto il 2011, che continueranno a portare i loro benefici anche nei prossimi anni. Sul fronte delle maggiori efficienze e del risparmio di costi si proseguir nellimplementazione delle sinergie tra Enel ed Endesa (pari a circa 1,3 miliardi di euro annui a partire dal 2011) e nella realizzazione del programma Zenith (che dovrebbe assicurare circa 5,9 miliardi di euro di maggiore cassa disponibile al 2015 rispetto a fine 2008). Inoltre il Gruppo Enel ha lanciato un nuovo programma di efficientamento e snellimento dei processi chiamato Progetto One Company, che dovrebbe consentire di realizzare ulteriori risparmi per circa 400 milioni di euro annui a partire dal 2016. Tale progetto ridefinisce il modello di governance del Gruppo ed finalizzato principalmente a semplificare i processi decisionali, a unificare le attivit della Holding di Gruppo e ad accentrare le attivit globali di servizio.

Un momento della conferenza stampa

2011 ategico
Queste sono tra le priorit strategiche del piano industriale e gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni. I target per il 2016 sono il raggiungimento di un Ebitda di 19 miliardi di euro e di un utile netto ordinario di 5 miliardi di euro e un indebitamento ridotto di circa 14,5 miliardi di euro rispetto al 2011. Gli investimenti complessivi del Gruppo nel quinquennio si attesteranno a circa 27 miliardi di euro, con un calo di circa 4 miliardi di euro rispetto al piano precedente 2011-2015, per effetto del minore impegno in Italia e in Iberia (circa 3 miliardi di euro) e dei benefici derivanti dal progetto Optima Capex, per lottimizzazione della selezione degli investimenti a livello di Gruppo (circa 1 miliardo di euro). Proseguir limpegno nel settore delle fonti rinnovabili, rafforzando cos la posizione di leadership mondiale del Gruppo, unitamente alla ricerca e allinnovazione tecnologica. Nei mercati in crescita, il Gruppo Enel investir per aumentare la capacit netta installata di circa 6,6 GW entro il 2016, di cui circa 4,5 GW nella Divisione Energie rinnovabili, circa 1,1 GW in America Latina (Bocamina II, El Quimbo, Casalaco e Reserva Fria), circa 1 GW in Slovacchia (Mochovce 3 e 4) e tramite il riefficientamento della capacit di generazione in Russia.

NUOVE REGOLE PER I DIVIDENDI


L8 marzo Enel ha anche presentato la revisione della politica dei dividendi, che a partire da questanno sar basata su un pay out pari almeno al 40% dellutile netto ordinario di Gruppo. Nellarco del piano stesso si prevede che i dividendi saranno distribuiti una volta allanno, senza ricorrere, quindi, al pagamento di acconti sul dividendo. La nuova politica di dividendi finalizzata a rafforzare la crescita e la solidit finanziaria del Gruppo.

LA RIDUZIONE DEL DEBITO


Sul fronte della riduzione del debito, nel 2011 Enel ha raggiunto una posizione finanziaria netta pari a 44,6 miliardi di euro. Secondo il nuovo piano industriale, il nostro indebitamento finanziario netto dovrebbe ridursi a circa 43 miliardi di euro nel 2012, a circa 39 miliardi di euro nel 2014 e a circa 30 miliardi di euro nel 2016.

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Siamo Noi

ITALIANO

Indagine di clima: alla scoperta di ununit dai risultati eccellenti

dedicato alle persone, mirato alla crescita sia del singolo che del gruppo. Nel corso del primo ciclo formativo abbiamo lavorato sulla leadership diffusa, sulla delega, sulla gestione dei conflitti, sulla comunicazione e sui giochi di ruolo. Tra questi ce nera uno che faceva vestire ai colleghi i panni del valutatore per decidere quali fosse la risorsa pi meritevole racconta Marco Barra Caracciolo. Con loro grande sorpresa si sono resi conto che non semplice individuare criteri di scelta oggettivi e condivisi. Infatti ogni gruppo di lavoro ha avanzato proposte di riconoscimento diverse aggiunge Caliendo. Mettere insieme le risorse non bastava. Abbiamo introdotto un nuovo modo di lavorare, con incontri continui per condividere strategie, esperienze e necessit, coinvolgendo anche colleghi di altre Unit conclude Marco Barra Caracciolo.

Una squadra di valore

on semplice descrivere il lavoro del buyer, ovvero colui che acquista i beni di cui c bisogno in unazienda. un mix equilibrato tra un tecnico, un amministrativo e un legale. Ovvero un professionista che conosce bene il mercato, ma che si sa anche districare tra le normative in continua evoluzione. Purtroppo alluniversit non si studiano gli Acquisti, quindi andiamo a caccia di figure con capacit differenti (tecniche, economiche, legali, ecc.) per assicurare copertura dellintero processo . Lo spiega a Enel Insieme Marco Barra Caracciolo, responsabile degli Acquisti di Servizi, Mercato e Comunicazione, che da un anno si occupa anche di acquisti per la Security in Italia e allestero. Questo ampliamento dellattivit, unitamente alla job rotation e al turnover, ha facilitato proposte di nuove idee e iniziative di miglioramento, allinsegna dellintegrazione e della condivisione di un modus operandi, un elemento essenziale anche perch per lunghi periodi le nostre persone hanno lavorato in sedi differenti. Tutto ci stato possibile grazie al lavoro fatto sul team negli ultimi due anni. Nella precedente indagine di clima dice Alessandro Caliendo, gestore del Personale e referente per le Relazioni Industriali delle funzioni di Corporate si rilevavano ampi margini di miglioramento rispetto alla comunicazione interna e alla conoscenza delle strategie aziendali. Poi, in linea con il resto dellazienda, sui temi del riconoscimento e del merito. Infine emergeva una forte volont di interagire con i committenti interni degli acquisti.

LA COMPETIZIONE POSITIVA
Nel corso del 2011 tra le azioni di miglioramento si pensato di stimolare ulteriormente i colleghi con un processo di competizione positiva chiamato T2I Awards . Sono stati formati gruppi di 4-5 colleghi provenienti anche da altri settori dellazienda, chiamati a lavorare su precisi filoni. Da questa iniziativa sono nati progetti molto interessanti. Tra questi Linkedin, un forum virtuale in cui soggetti come Eni, Anas, Autostrade, Acea, si confrontano sulle problematiche comuni al settore degli Acquisti; Green Light, un database unico per tutta Enel che raccoglie la documentazione sui fornitori; Erasmus, un progetto per far vivere ai colleghi degli Acquisti delle brevi esperienze presso altre aree dellazienda. Marco Barra Caracciolo in procinto di cominciare una nuova avventura professionale in unaltra Divisione. Ma lascia lattuale incarico soddisfatto per il lavoro fatto con la sua squadra: Il miglioramento ha riguardato tutte le persone: le performance sono cresciute a livello di gruppo ma anche individuale. E sono migliorati anche i risultati dellultima indagine di clima oggi ben al di sopra della media del Gruppo Enel (vedi tabella in basso). Quando si dice che fare squadra significa creare valore.

I numeri parlano chiaro


LUnit Acquisti Servizi, Mercato e Comunicazione Soddisfazione Motivazione Stile gestionale del capo Meritocrazia 90 90 90 83 La Funzione Acquisti e Servizi 65 68 71 50 Il Gruppo Enel 69 70 74 53

DUE ANNI PER MIGLIORARSI


Insieme alla Funzione Personale e Organizzazione e a Enel University sono state elaborate una serie di azioni di miglioramento da svolgersi nel corso di due anni. La prima iniziativa stato un corso di formazione che ha spiegato a tutti i colleghi come fare squadra. Non a caso abbiamo chiamato il progetto Together to improve. Per la prima volta grazie allindagine di clima, mi sono trovato a creare e poi a gestire un progetto
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ONE COMPANY
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One Company

UNA ONE COMPANY PER ESSERE I MIGLIORI


on si pu puntare a essere la migliore azienda del mondo se prima non si diventa una One Company, in grado di condividere un set di valori, linguaggi, sistemi e processi. Lo ha ripetuto tante volte nel corso degli ultimi mesi lad Fulvio Conti. Nasce cos il progetto One Company, che punta a trasformare Enel in una multinazionale snella e compatta in grado di essere la migliore in ognuno dei 40 Paesi in cui presente. La trasformazione si basa su un nuovo modello operativo che facilita un pi efficace ed efficiente processo decisionale in linea con i principi stabiliti dal One Company Handbook, in materia di ruoli e responsabilit della Holding rispetto alle altre strutture del Gruppo. Il nuovo modello organizzativo costituito dalle Funzioni di Holding, che sono responsabili di indirizzare e controllare le attivit strategiche per il Gruppo Enel; dalle Funzioni di Servizio Globale, che hanno il compito di fornire servizi per il Gruppo Enel e di massimizzare le sinergie e le economie di scala e dalle Linee di Business, che gestiscono le attivit operative nellambito del proprio perimetro di competenza. Si tratta di una trasformazione organizzativa molto importante che coinvolger lintero Gruppo fornendo un contributo chiave alla costruzione della Enel di domani. Come ha scritto Fulvio Conti in una lettera ai suoi manager per presentare liniziativa: Vorrei descrivere questo progetto come un punto di svolta storico, visto che stiamo preparando la nostra azienda per continuare ad avere successo in futuro. Questo il momento giusto per dimostrare la nostra leadership e continuare a stare sempre un passo avanti agli altri. Ma siamo solo allinizio della trasformazione. Stiamo percorrendo i primi passi di un processo che ci porter a guadagnare ulteriore flessibilit operativa e rafforzare le performance finanziarie, anche riducendo la burocrazia e le inefficienze, per posizionare Enel tra i concorrenti pi agili ed efficienti del business mondiale dellenergia.

o di Funzione di Servizio Globale. Le Linee di Business alle quali delegata la gestione delle attivit operative nel perimetro di competenza sono nove: la Divisione Generazione ed Energy Management, la Divisione Mercato, la Divisione Infrastrutture e reti, la Divisione Iberia e America Latina, la Divisione Energie Rinnovabili, la Divisione Internazionale, la Divisione Ingegneria e Ricerca, Upstream Gas e Carbon Strategy. A completare il quadro ci sono le nuove Funzioni di Servizio Globale (ICT, Acquisti e Servizi per il Business) che offriranno servizi a tutto il Gruppo. Lobiettivo quello di promuovere la standardizzazione e lallineamento alle migliori pratiche interne ed esterne, massimizzando le sinergie e ottimizzando i costi. A dirigere le Funzioni di Servizio Globale saranno Rafael Lpez Rueda (Ict) e Francesco Buresti, che guider il Global Procurement, mentre Antonio Cardani si occuper dei servizi per il Business (vedi box a pag. 22).

I PROSSIMI PASSI
I primi cambiamenti del progetto One Company sono gi in atto, come si pu evincere dalle prime disposizioni organizzative. I prossimi passi riguarderanno lemissione delle disposizioni per i successivi livelli organizzativi e il ridisegno dei meccanismi gestionali che hanno lobiettivo di accelerare e snellire i processi decisionali e operativi. Ci si concretizza con la rimozione degli adempimenti burocratici ritenuti non necessari, leliminazione di attivit duplicate e controlli ripetuti in parti differenti dellorganizzazione, leliminazione di attivit che non contribuiscono a creare valore per il cliente e la riduzione dei tempi necessari per eseguire un processo anche grazie a una corretta attribuzione di ruoli e responsabilit. Questo il compito a cui sta lavorando la squadra del One Company Project (vedi articolo a pag. 20). I 10 team, guidati da Functional Leaders sono composti da 120 colleghi provenienti da Brasile, Cile, Colombia, Italia, Romania, Russia, Slovacchia e Spagna. I gruppi di lavoro stanno effettuando una rigorosa analisi dei processi relativi alle Funzioni di Staff per individuare le best practice e applicarle a livello di Gruppo conclude Massimo Cioffi, direttore della Funzione Personale e Organizzazione. Siamo allinizio di unimportante trasformazione culturale che richiede la costante apertura al confronto e lattitudine positiva a imparare dagli altri colleghi. Una trasformazione che, facendo leva su valori comuni, ci far migliorare e raggiungere traguardi ancora pi ambiziosi, semplificando il lavoro di tutti noi

UNA NUOVA STRUTTURA


La nuova struttura ripartisce in modo netto le responsabilit tra Holding, Divisioni/Paesi e Servizi Globali, fornendo regole omogenee e accelerando il processo decisionale grazie a una pi chiara attribuzione di responsabilit. Con la Disposizione Organizzativa 515, le funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo strategico sono state accentrate allinterno di ununica struttura organizzativa, la Holding, che ha la responsabilit di definire le politiche, i processi, le procedure e il modello organizzativo a livello di Gruppo, nellambito del perimetro di competenza. Inoltre devono definire e supervisionare limplementazione del modello di Risorse umane a livello di Linee di Business e nelle Funzioni di Servizio Globale. Infine ogni responsabile di Funzione di Holding, in collaborazione con i responsabili delle Linee di Business o delle Funzioni di Servizio Globale, ha il compito di nominare, gestire e sviluppare le performance dei responsabili delle omologhe unit nellambito di ogni Linea di Business

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One Company

LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO ENEL


La struttura suddivide in modo netto le responsabilit tra Holding, Divisioni e Servizi Globali con lobiettivo di fornire regole omogenee e accelerando il processo decisionale grazie a una pi chiara attribuzione di responsabilit e alleliminazione di duplicazioni e ridondanze

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente

P. A. Colombo

Amministratore Delegato

F. Conti

Le funzioni di sta della Holding avranno la responsabilit di guidare le attivit di indirizzo, coordinamento e controllo per l'intero Gruppo, secondo i principi guida de niti nel One Company Handbook e nel rispetto di leggi, regolamentazioni e governance

HOLDING

Regolamentazione, Ambiente e Innovazione S. Mori

O rono servizi su scala globale a tutte le strutture del Gruppo Enel, promuovendo la standardizzazione e l'allineamento alle migliori pratiche interne ed esterne, massimizzando le sinergie e ottimizzando i costi

Amministrazione, Finanza e Controllo L. Ferraris Personale e Organizzazione M. Cio Relazioni Esterne G. Comin

Audit F. Di Carlo Legale e Segreteria Societaria Borja Acha Besga Risk Management C. Machetti

SERVIZI GLOBALI
ICT Globale R. Lpez Rueda Acquisti Globali F. Buresti Servizi Globali per il Business A. Cardani

Si occupano di gestire le attivit operative

LINEE DI BUSINESS

Divisione Generazione ed Energy Management G. Mancini

Divisione Mercato G. Mancini

Divisione Infrastrutture e Reti L. Gallo

Divisione Iberia e America Latina A. Brentan

Divisione Energie Rinnovabili F. Starace

Divisione Internazionale C. Tamburi

Divisione Ingegneria e Ricerca L. Vido

Upstream Gas M. Arcelli

Carbon Strategy S. Mori

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One Company

er capire meglio in cosa consiste il progetto One Company abbiamo intervistato Toni Volpe, responsabile Pianificazione e Sviluppo della Funzione Personale e Organizzazione di Holding. Quali sono i principi che hanno ispirato questa riorganizzazione aziendale? Lobiettivo realizzare processi pi snelli ed efficienti per supportare le attivit di business. In parole semplici saper fare di pi con meno, come dice sempre il nostro ad Fulvio Conti. Per riuscirci dobbiamo ridurre le duplicazioni di processo che esistono e creare attivit di staff lineari e soprattutto comuni a tutto il Gruppo, a prescindere dal contesto geografico e dal business. In una realt cos grande e complessa, per esempio, arrivare a utilizzare un linguaggio comune - essendo certi di fare riferimento a un medesimo significato in ogni angolo della galassia Enel - da considerarsi come un passo in avanti molto importante e tuttaltro che scontato, che velocizza i processi e la presa di decisione. Internamente allazienda si rafforzer sempre pi lattenzione al cliente finale. Cosa significa? Lobiettivo orientare le attivit di tutta lazienda, sia di front che di back office, avendo sempre in mente il miglioramento della nostra capacit di

Un cambio culturale per lavorare meglio


rispondere alle esigenze del cliente finale. E per fare questo, dobbiamo lavorare tutti con lobiettivo delleccellenza, essendo sempre aperti a recepire le novit e il punto di vista altrui. In che modo pu essere attuato questo principio? Dovremo acquisire un punto di vista critico su quello che facciamo, chiederci continuamente se quanto abbiamo messo in campo sia la soluzione pi adatta per rendere il miglior servizio ai nostri clienti finali poich la loro effettiva soddisfazione diventer sempre pi fondamentale. In questa direzione, abbiamo chiesto alle Linee di Business di contribuire allo sviluppo del progetto One Company, partecipando come sponsor ai gruppi di lavoro che stanno ridefinendo i processi di staff. Gli sponsor hanno il compito di fornire il punto di vista del cliente, segnalandone i bisogni e verificando lefficacia delle soluzioni proposte. I gruppi di lavoro, inoltre, sono stati costruiti privilegiando la diversit di provenienza geografica e professionale, che arricchir lintero processo di analisi e presa di decisione. Facciamo un esempio concreto Prendiamo la gestione dei talenti. In Endesa si usa una metodologia interessante per definire le caratteristiche delle persone e individuare i loro punti di forza. In ottica di valorizzazione delle migliori pratiche, questo

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One Company

strumento verr analizzato in dettaglio, messo a confronto con le altre metodologie presenti nel Gruppo, migliorato ed esteso a tutti contesti. Non c il rischio di un appiattimento? No. Standardizzare alcune pratiche generali non significa eliminare la diversit. I gruppi di lavoro definiranno infatti anche gli ambiti in cui necessario tutelare lautonomia locale: un esempio concreto lo offre chi lavora nellambito regolatorio che ben sa quanto sia importante conoscere i vincoli e le specificit della realt in cui si opera ed agire in linea con essi. Enel ha elaborato una strategia globale che ci vede uniti nelle funzioni di staff, nei valori, nel modo di concepire la carriera professionale e manageriale. La risposta alle esigenze dei contesti locali invece rimane locale e realizzata su misura delle esigenze specifiche. Cosa si far per facilitare questo cambio di mentalit? Stiamo lavorando alla creazione di un percorso di change management. Un lavoro fondamentale sar comunque svolto dai capi diretti che dovranno aiutare i propri collaboratori a comprendere la trasformazione in atto. Cosa devono aspettarsi le persone che lavoreranno nei servizi globali? I servizi condivisi hanno una grande ambizione rispetto alla Holding e alle Linee di Business: hanno lopportunit di ripensare in ottica globale il lavoro che gi svolgono, prendendo ad esempio coloro che nel Gruppo, o allesterno, fanno le stesse cose in modo migliore e pi efficiente. Credo che da ci possa derivare una maggiore soddisfazione per chi lavora con maggior qualit in ambiti a cos elevato grado di professionalit, ma anche per coloro che beneficiano di un servizio migliore. Possiamo citare un caso? Oggi Enel University raggiunge livelli di vera eccellenza che in futuro potr essere fruita da porzioni sempre pi ampie della popolazione aziendale. Il fatto che attivit ad altissimo valore aggiunto come la formazione, appunto, o la selezione del personale vadano a far parte dei Servizi Globali dimostra quanto sia cruciale questo ambito organizzativo per il futuro del Gruppo. Quali sono i prossimi passi? In questa fase stiamo lavorando sulla revisione dei processi. In seguito ci concentreremo sulle competenze abilitanti realizzando anche un nuovo sistema professionale globale, il Global Professional System, che diventer la stella polare per la gestione dello sviluppo professionale e, unitamente al sistema manageriale, consentir di governare la crescita di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, fin dal momento del loro ingresso in azienda. Con questo ulteriore tassello, i professionisti, che costituiscono la gran parte della popolazione aziendale, avranno uno strumento in pi per indirizzare la loro carriera e sviluppare le loro competenze. Un messaggio per chiudere Lavoriamo per individuare e poi rendere globali i processi pi efficaci ed efficienti e non per trasferire o esternalizzare le attivit. Abbiamo dato il via a un cambiamento culturale importante che non deve spaventare perch serve a migliorare e rendere pi semplice il lavoro a tutti i livelli. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo diventare la migliore azienda al mondo: questi processi di cambiamento sono lo strumento che ci consentir di riuscirci.

TRE VOLTI NUOVI


Tra le novit introdotte dal Progetto One Company ci sono tre nuovi responsabili di Funzione Holding o di Servizi Globali. Andiamo a conoscerli nel dettaglio.

Francesco Buresti
Acquisti Globali
La struttura che si occuper a livello globale di acquisti, il Global Procurement, stata affidata a Francesco Buresti, che garantir la fornitura di beni e servizi al livello di qualit richiesta massimizzando le sinergie e il risparmio. Fino alla nuova nomina, Francesco Buresti stato responsabile degli Acquisti di Endesa. Bolognese, 48 anni, si laureato in Ingegneria elettronica nel 1989. In Enel ha lavorato dal 2005 al 2007 come direttore degli Acquisti delle allora Divisioni Rete e Mercato. In passato stato consulente aziendale per societ come Accenture (1990-1998) e Mc Kinsey & Co. (1998-2005). sposato con Serena e padre di Michele, di 9 anni. Nel tempo che non passa al lavoro o in famiglia fa sport, soprattutto basket e moto (in perfetto allineamento alle scelte di sponsorizzazione del Gruppo). Adora i viaggi e la fotografia.

Rafael Lpez Rueda


ICT Globale
Rafael Lpez Rueda il nuovo responsabile dei Servizi Globali di Information & Communication Technology. Nato nel 1957, sposato e ha una figlia. Si laureato in Economia allUniversit di Malaga e ha una specializzazione post laurea alla IESE Business School dellUniversit di Navarra (Spagna). Si formato anche la Kellogg School (Illinois) e la Harvard Business School (Massachusetts). La sua carriera cominciata nel 1982 nel settore finanziario di Empresa Nacional de Fertilizantes (Enfersa). Tra il 1987 e il 1997 ha ricoperto una serie di incarichi di responsabilit presso lInstituto Nacional de Industria (INI). In seguito entrato nel Gruppo Endesa, curando lo sviluppo internazionalee le attivit di pianificazione e controllodi una serie di societ controllate dal gruppo spagnolo in America Latina. Dopo esser statodirettore della distribuzione di Endesa in America Latina, dal 2010 ha ricoperto lincarico di direttore dei Sistemi e Telecomunicazioni di Endesa.

Borja Acha Besga


Legale e Segreteria Societaria
Uno dei volti nuovi che compaiono nella Holding del Gruppo Enel lavvocato Francisco De Borja Acha Besga che stato nominato responsabile della Funzione Legale e Societaria. Nato a Bilbao nel 1965, De Borja Acha Besga finora ha ricoperto lincarico di direttore della Funzione Legale di Endesa. Tra i vari incarichi in passato stato avvocato di Stato alla Corte Superiore di Giustizia di Madrid, direttore dellUfficio legale della holding statale Sociedad Estatal de Industriales Participaciones e direttore dellUfficio legale della Agencia Industrial del Estado. Ha insegnato Diritto commerciale allUniversidad Carlos III di Madrid.

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One Company

Dieci squadre al lavoro


ietro lideazione e la realizzazione del progetto One Company ci sono centinaia di persone. Dallo scorso ottobre una squadra di colleghi di tutto il mondo lavora per definire nel dettaglio i processi che regoleranno il funzionamento del nuovo modello organizzativo del Gruppo per le funzioni di staff. Lintera struttura di progetto composta da 120 colleghi provenienti da 8 Paesi ed guidata dallad Fulvio Conti. I gruppi di progetto sono dieci (a cui si aggiunge il Project Office), ciascuno dei quali dedicato a una diversa area funzionale. A capo di ognuno ci sono un Functional Leader e due Business Sponsor, senior manager dellazienda che sono chiamati a supportare lo sviluppo efficace del progetto e a rappresentare le esigenze specifiche del business. I team di progetto sono impegnati nella ricerca di soluzioni per il miglioramento dellefficacia, dellefficienza e dei tempi di risposta dei processi che regolano il funzionamento della nuova Holding e delle nuove funzioni globali di servizio. Il lavoro supportato da esperti di organizzazione, di amministrazione e da altri colleghi scelti nelle diverse Funzioni:tutti insieme analizzano e ridisegnano i processi, definendo le linee guida funzionali alla stesura dei documenti organizzativi, evidenziando opportunit di miglioramento ed efficienza. Lavoriamo tutti i giorni allidentificazione di aree di cambiamento che possono portare a processi di lavoro pi snelli e efficienti, confrontandoci anche con colleghi di altri parti del mondo, che frequentemente sono in sedi operative molto distanti dice Joo Duarte che fa parte del Grup-

po Relazioni esterne. senzaltro una sfida impegnativa ma davvero molto stimolante perch ci permette di confrontarci con i meccanismi di funzionamento dellazienda e di poter intervenire per migliorarli. La prima fase del lavoro, cominciata nellottobre 2011, ha portato alla realizzazione dellHandbook, il manuale che descrive il nuovo modello di funzionamento di Enel - con la suddivisione dei compiti fra Holding e Business Lines - e della nuova macrostruttura elaborata sulla base delle linee guida indicate dallamministratore delegato. A met febbraio scattata la fase 2 che punta a descrivere nel dettaglio come funzioneranno i processi delle diverse funzioni di Holding. Per usare una metafora, come se lHandbook fosse la Costituzione, che elenca i principi generali, e le disposizioni organizzative fossero le leggi e i decreti attuativi. Prossimamente questo lavoro sar realizzato anche per le Funzioni di staff allinterno delle Divisioni e i Paesi. I Servizi Globali invece saranno progettati ex novo da un gruppo di lavoro specifico, per fornire i migliori servizi in ottica globale a tutte le societ del Gruppo. Tra sei mesi, quindi, si avr il disegno di un sistema di procedure organizzative armonico che parte dalla Holding e arriva sino ai Paesi con un set di procedure e metodologie condivise in tutto il mondo Enel. Dopo un periodo di verifica mirata, con lapplicazione sperimentale dei nuovi processi ad alcuni progetti reali, comincer la fase dimplementazione su larga scala.

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One Company

IL PROGETTO ONE COMPANY


Una squadra formata da 10 team funzionali ridisegner i processi e decliner il modello operativo in modo omogeneo per lintero Gruppo

Ogni team guidato da un leader funzionale che responsabile del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Ogni leader riporta direttamente allad e lavora in coordinamento con il responsabile della corrispondente funzione di Holding o di Servizio Globale

Due Business Sponsor hanno la responsabilit di sovrintendere e facilitare il ridisegno dei processi in unottica orientata alle esigenze del Business

TEAM FUNZIONALE
Amministrazione, Finanza e Controllo

LEADER FUNZIONALE
J. Galn Allu

BUSINESS SPONSOR
I. Antoanzas Alvear L. Solfaroli Camillocci

Audit

J. M. Ravents Trillo

L. Borrelli J. L. Puche Castillejo

La struttura ha il compito di assicurare l'adeguatezza del sistema di controllo per i processi ridisegnati
L. Minzolini Compliance Project Leader F. Conti Project O ce F. Allegra G. Carone P. Iammatteo H. Lpez Vilaseco

Relazioni Esterne

R. Zangrandi

G. Mancini J. Uriarte Monereo

Servizi di Business

M. Lombardi

L. Gallo M. Morn Casero

Risk Management

E. Prez Ferreiro

L. Michi . L. Quiralte Abell

Personale e Organizzazione

L. Gennarini

M. Arcelli J. Bogas Glvez

Information & Communication Technology

M. Ferriani

P. Bondi R. Renon

Il Project O ce responsabile del programma nel suo complesso e delle attivit di change management. De nisce la metodologia omogenea per il ridisegno dei processi, la valutazione dei risparmi e il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attivit

Legale e Segreteria Societaria

G. Conti

J. Casas Marn C. Tamburi

Acquisti

J. Marn Martn

C. Fierro Montes L. Vido

Regolamentazione, Ambiente e Innovazione

F. Bulgarelli

L. DAgnese J. L. Marn Lpez-Otero

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One Company

DOMANDE & RISPOSTE


1. Quali saranno i benefici della trasformazione per il cittadino Enel? Regole chiare, responsabilit ben definite e processi pi efficienti applicati in modo omogeneo in tutto il Gruppo ci aiuteranno a gestire meglio i nostri asset, le nostre risorse umane e finanziarie. Tutto questo render pi forte il Gruppo Enel nellaffrontare e vincere le sfide imposte da un contesto esterno sempre pi competitivo e complesso. La gestione, la valutazione e lo sviluppo dei percorsi professionali saranno caratterizzate da opportunit di carriera pi trasparenti e meritocratiche che ci permetteranno di creare e consolidare un clima professionale eccellente. Cosa fa la Holding? La Holding ha la responsabilit di guidare e controllare tutte le attivit strategiche per lintero Gruppo, secondo i principi guida definiti nel One Company Handbook e nel rispetto di leggi, regolamentazioni e governance. La Holding si concentrer sulle attivit strategiche che creano valore su larga scala per lazienda nel suo complesso (shaping) e su quelle attivit che proteggono il Gruppo da eventi che possono avere un impatto negativo sul business (safeguarding). La Holding coordina queste attivit di direzione, shaping e safeguarding, supervisionandone lo svolgimento nei contesti locali presidiati dalle Divisioni e dai Paesi. La nuova Holding assorbir attivit delle Divisioni? Le attivit svolte a livello divisionale che sono considerate strategiche per lintero Gruppo saranno trasferite alla Holding. In alcuni casi le persone coinvolte in queste attivit entreranno direttamente a far parte della Holding (ad esempio le acquisizioni di partecipazioni azionarie di una certa rilevanza). Viceversa, alcune attivit in precedenza svolte a livello Corporate saranno condotte direttamente a livello divisionale o di Paese (ad esempio linterfaccia con le istituzioni e con le autorit di controllo di ciascun Paese). 4. Cosa sono i Servizi Globali? La gestione a livello globale di alcuni servizi come linformatica e il procurement permetter di raggiungere leccellenza. Le Funzioni di Servizio Globale sono tre: oltre allICT e agli Acquisti Globali, ci sono i Servizi Globali per il Business. Queste funzioni offriranno il servizio a tutte le strutture del Gruppo in tutti i Paesi. Lobiettivo quello di migliorare la qualit del servizio, allineandolo alle migliori pratiche interne ed esterne, valorizzare le sinergie e ottimizzare i costi grazie alla dimensione globale del Gruppo. Cosa succeder agli altri progetti di integrazione ed eccellenza? Tutti i progetti che contribuiscono allintegrazione del business aiutano la nostra azienda a diventare una One Company. Tuttora esistono una vasta gamma di progetti dedicati a questo scopo: dalla creazione di comuni linguaggi di business alla promozione delleccellenza operativa, dalla condivisione delle migliori pratiche, valori, stili di gestione, sviluppo dei talenti e delle carriere comuni allunificazione di sistemi e processi. Tutte queste iniziative contribuiscono, e contribuiranno, a rendere Enel la migliore azienda in ognuno dei Paesi in cui opera.

2.

5.

3.

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Dal Borneo alla Spagna seguiamo il viaggio di una nave mercantile. Con la speranza di non incontrare i pirati

Orizzonti

Endesa, sulle rotte del carbone pulito


do di azoto). Per questo motivo definito Envirocoal (carbone ecologico). Il combustibile proviene dalla miniera a cielo aperto di Tutupan lontana dalla costa, da dove parte a bordo di camion che trainano fino a tre rimorchi, il cui peso totale pu raggiungere le 160 tonnellate. I veicoli raggiungono poi un porto fluviale, a 75 chilometri di distanza, presso il quale il minerale viene stivato in enormi chiatte che discendono verso il Mar di Giava lungo il fiume Barito. Ai 200 chilometri di navigazione fluviale bisogna poi aggiungerne altri 180 di navigazione in mare, fino allarrivo al porto dimbarco di Pulau Laut, dove il carbone viene trasferito su grandi navi con una capacit massima di 160mila tonnellate. Dal Borneo alla Spagna la rotta pi breve quella che costeggia il Corno dAfrica, per poi addentrarsi nel Mar Rosso, attraversare il Canale di Suez e tutto il Mediterraneo, fino ad arrivare in Galizia dalle acque atlantiche. Si tratta di circa ventotto giorni di navigazione, se non ci sono incidenti. Il pericolo sono i pirati somali. In questa zona c il costante rischio di un assalto e le navi sono obbligate ad aspettare diversi giorni per formare un convoglio che garantisce loro un attraversamento sicuro. Il nostro lavoro consiste nelloccuparci di questo e di tutte le emergenze connesse, spiega Ana Beln. Se per manca la possibilit di costituire una colonna di navi il carbone arriva ad As Pontes a bordo di portarinfuse che evitano le acque pericolose attraverso una rotta demergenza: lasciano il Madagascar a nord, superano il Capo di Buona Speranza e si dirigono verso la Spagna navigando lungo la costa atlantica africana. La traversata cos dura quaranta giorni, dodici in pi della rotta di Suez. Un ritardo giustificato poich, come in qualsiasi attivit alla quale Endesa prende parte, sempre la sicurezza ad avere la priorit.

n viaggio lungo, complesso e pericoloso. Degno di un romanzo di Emilio Salgari, lo scrittore italiano inventore di personaggi come Sandokan e il Corsaro Nero che da oltre un secolo affascinano generazioni di lettori in tutto il mondo. Se non fosse che qui i pirati non sono eroi romantici ma agguerriti e crudeli predoni. Stiamo parlando infatti del tragitto che compie via terra, fiume e oceani il carbone estratto nellisola del Borneo (Indonesia) per raggiungere la Galizia e la centrale termoelettrica As Pontes di Endesa, la pi grande di tutta la Spagna. Un percorso che giunge a buon fine grazie allimpegno congiunto di centinaia di persone: dai lavoratori di Adaro Indonesia, limpresa di estrazione, agli addetti alle varie fasi di trasporto fino alle squadre dedicate di Endesa e al coordinamento e monitoraggio di tutta la filiera con il sistema di controllo condiviso con lintero Gruppo Enel. A marcare unaltra fondamentale differenza con i romanzi davventura c poi il fatto che a governare lintero processo una giovane donna. Incontrare donne in questo tipo di lavoro non abituale, ma devo dire che le cose stanno cambiando: siamo sempre di pi, commenta Ana Beln Paz Pena, che a soli 32 anni responsabile per Endesa del terminale portuario di Ferrol, in Galizia. Dove coordina 21 colleghi e 150 collaboratori e gestisce tutte le attivit di bilancio, del personale, della prevenzione dei rischi sul lavoro, della qualit, della formazione e del coordinamento con le imprese. Ed in prima linea nella battaglia contro la pirateria marittima.

IL PERICOLO NEL CORNO DAFRICA


Il carbone indonesiano chiamato litantrace sub-bituminoso. Un combustibile scelto soprattutto per il suo potere calorifico (che raggiunge le 5.900 chilocalorie per chilogrammo), la disponibilit e il basso impatto ambientale (con appena uno 0,1% di zolfo e valori bassissimi di monossi-

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Eccellenza

Dal 2009 il programma Best Practice Sharing lavora per diffondere le azioni di miglioramento in tutto il Gruppo

Leccellenza. In pratica
FOCUS SUL COMMERCIALE
Grande attenzione viene rivolta al fronte commerciale. In questarea sono state portate a termine le prime due wave, che hanno coinvolto circa 40 persone e individuato 17 iniziative nel perimetro Italia-Spagna. Oggetto delle prime fasi stata lintegrazione di alcune best practice nelluniverso contact center. Per garantire al cliente la minore attesa, necessario un avanzato sistema di instradamento delle chiamate. Enel, prendendo spunto dal modello di Endesa, ha implementato un sistema che automaticamente indirizza le chiamate verso i partner con le migliori performance, velocizzando quindi la gestione del cliente. Unaltra best practice di rilievo il sistema di controllo qualit. Partendo dal modello di Endesa, Enel ha sviluppato un sistema di controllo basato su registrazioni audio/video delle chiamate che consente di analizzare e misurare la qualit delle risposte fornite al cliente in ottica di miglioramento continuo. Dal lato di Endesa invece le best practice mutuate da Enel sono state a livello tecnologico e di potenziamento dei servizi automatici. I contact center spagnoli hanno infatti importato la tecnologia VoIP in uso in Italia per garantirsi un collegamento pi efficace, efficiente e a basso costo delle sedi operative. Prendendo spunto da Enel, Endesa sta inoltre arricchendo lofferta di servizi offerti in modalit self-service tramite il sistema IVR, ovvero il risponditore automatico che indirizza i clienti al telefono in funzione della loro esigenza. Al momento si lavora a una nuova fase di progetto per il BPS in ambito commerciale che punta a coinvolgere tutte le geografie del Gruppo, tra cui lAmerica Latina e la Divisione Internazionale. La terza ondata di iniziative riguarder i punti vendita, la fidelizzazione dei clienti, la gestione dei fornitori e il modello della qualit.

a strada che porta a diventare la migliore multinazionale del mondo passa attraverso leccellenza. Per questo motivo nel 2007 il nostro Gruppo ha lanciato il primo programma di eccellenza operativa con lobiettivo di riunificare tutti i progetti per il miglioramento continuo sviluppati fino a quel momento in azienda. Lobiettivo quello di estrarre il massimo valore dalla dimensione internazionale con un adeguamento continuo al traguardo dinamico, che ripropone sfide sempre nuove. Allinterno di questo programma nel 2009 stato lanciato Best Practice Sharing, il progetto che mira a diffondere nellintero Gruppo le azioni di miglioramento operativo adottate con successo in un contesto, al fine di valorizzare al meglio il potenziale dei numerosi Paesi in cui Enel presente. Alla fine dello scorso anno stata lanciata una nuova fase del progetto che spinge sempre pi lacceleratore verso la One Company. Oltre a favorire la circolazione continua di nuove idee, questa fase punta a sviluppare una rete mondiale di persone chiave allinterno di Enel, e a stimolare lintegrazione e la crescita professionale delle risorse attraverso il miglioramento continuo delle competenze.

LE DIVERSE AREE
Best Practice Sharing un progetto che riguarda la generazione, il nucleare, la distribuzione e il commerciale. Vediamoli nel dettaglio. Sul fronte della generazione sono state concluse le prime due wave (o ondate), con il coinvolgimento di circa 250 persone in 12 Paesi e lindividuazione di pi di 250 iniziative. stata lanciata una nuova fase che, oltre allidentificazione di best practice, mira allomogeneizzazione dei key performance indicators (KPI), dei report e delle procedure. Per il nucleare sono state coinvolte circa 35 persone in tre Paesi e identificate nove iniziative; al momento sono state concluse tre ondate e recentemente ne stata lanciata una nuova per identificare best practice nellambito della manutenzione secondaria. Nella distribuzione sono coinvolte circa 200 persone nelle prime tre wave che hanno principalmente riguardato Italia e Spagna. Dal 2010 sono stati inclusi anche i Paesi dellAmerica Latina.
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Speciale

cinquanta

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Voleva essere unazienda elettrica. diventata Enel


In occasione del cinquantesimo compleanno della nostra azienda, Enel Insieme ha deciso di pubblicare una serie di racconti brevi che mettono a fuoco la sua diversit. Una diversit, maturata negli anni grazie alla capacit di Enel di rinnovarsi senza dimenticare la sua originaria missione etica e civile: portare a tutti lelettricit e il benessere che ne deriva. Si spiega cos il nostro titolo, che si ispira a una famosa frase di Picasso Ho voluto essere pittore sono diventato Picasso che a sua volta si riferiva a una scherzosa e impegnativa profezia di sua madre: Se farai il soldato diventerai generale; se ti farai prete finirai per diventare Papa. Parlando di Enel al momento della nazionalizzazione nessuno si era azzardato a fare previsioni cos esaltanti. Anzi, molti prevedevano disservizi, serate buie e sventure di ogni tipo. Dopo mezzo secolo di vita Enel invece ha dimostrato di essere uno dei pi importanti successi italiani. Una scommessa vinta che non si limita a un succedersi di trasformazioni tecnologiche e organizzative, ma soprattutto la storia delle donne e degli uomini che lhanno fatta.

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Speciale

cinquanta

La nazionalizzazione
Dopo quindici anni di aspro dibattito politico, il 6 dicembre 1962 viene approvata la legge sulla nazionalizzazione elettrica: nasce Enel alla quale viene affidato il compito di garantire la continuit e lo sviluppo della fornitura di energia in linea con le esigenze di crescita del Paese e di estendere la distribuzione di elettricit alle aree che ne sono ancora sprovviste. Il nuovo ente elettrico dunque chiamato a soddisfare la richiesta di energia che nasce dal miracolo economico e a intervenire sugli squilibri del mercato interno: nel Mezzogiorno, in Sicilia e in Sardegna i consumi elettrici sono pi ridotti. La legge configura la nascita di un sistema elettrico nel quale operano tre tipi di soggetti: Enel, le aziende municipalizzate e gli autoproduttori (soggetti industriali abilitati a produrre energia per uso delle proprie attivit). Tutti gli impianti delle aziende elettro-commerciali (salvo quelle degli enti locali) devono essere trasferiti a Enel, perch li integri nel nuovo sistema, indennizzando le societ e restituendo il patrimonio non pertinente allattivit elettrica. Lintegrazione presenta complicati problemi tecnici e organizzativi: tuttavia gi nel primo anno il trasferimento tocca 392 aziende (alla fine saranno oltre 1.270), a cominciare dalle sette maggiori societ elettriche (Societ Generale Elettrica della Sicilia SGES, Societ Meridionale di Elettricit SME, Societ Romana di Elettricit, Societ Elettrica SELT-Valdarno, Societ Idroelettrica Piemonte SIP, Societ Edison, Societ Adriatica di Elettricit SADE) che vengono trasferite a Enel il 14 marzo 1963. Arrivano in Enel anche le prime tre centrali nucleari italiane (Latina, Garigliano e Trino Vercellese). Lesordio di Enel particolarmente difficile: deve subito affrontare una situazione idroelettrica avversa nei primi mesi del 1963, e il 9 ottobre successivo la tragedia del Vajont. Alla fine del 1963, comunque, viene da Enel il 67% dellenergia elettrica prodotta in Italia, mentre il 22% viene dagli autoproduttori, il 6,5% dalle aziende municipalizzate e il solo il 4,5% dalle aziende non ancora nazionalizzate. Negli anni Sessanta la societ italiana si trasforma radicalmente e questo processo di modernizzazione degli stili di vita accompagnato e favorito dal sistema elettrico sorto nel 1963 con Enel. Nel corso del decennio Enel porta lelettricit nelle campagne e nelle aree montane, e reaLa battag lia per l lizza la rete di trasmissione e interconappr ne della le gge di co ovazionessione a 380 kV. Nel 1972 il grado di stituzione di Enel fu d elettrificazione del 98,9%, mentre le te tra il 1 urissima. La not6 linee elettriche a 380 kV sono oltre 1962, que e il 17 giugno del lla in cui 2.800 km. Nel 1972, secondo Mediovenne rag giunto laccordo banca, Enel la seconda industria tra le forz e politiche fa italiana per fatturato, dopo vor al progett evoli la Fiat.

Quando la soffiata arriva dallo spazio

o, fu addirittura epic Il progett a. o sostenuto fu in Pa rl a m e nto anche dal giovan e Giorgi o Napolitano. La legge fu approv ata qua presentaz ttro mesi dopo la ione: il 12 dicembre.

La sorgente dellindustria idroelettrica sono i ghiacciai e gli accumuli nevosi che, sciogliendosi, alimentano i fiumi e le sorgenti che portano lacqua alle dighe. Fino a qualche anno fa prevederne il comportamento era impossibile; oggi invece grazie ai satelliti si pu fare molto. Appena caduta, la neve inizia modificarsi per metamorfismo: in particolare cambia la sua capacit di riflettere la luce, misurata con una grandezza detta albedo. Con un satellite in orbita a 800 km daltezza relativamente semplice distinguere la neve dalle altre superfici naturali e costruire mappe sempre aggiornate. Da marzo a luglio i dati possono essere usati per prevedere limpatto dello scioglimento dei ghiacciai sulla portata dei fiumi e sulla produttivit degli impianti idroelettrici. Nel periodo invernale invece sono utili per la valutazione del rischio valanghe. La diga di Pra da Sta in Trentino (1969)

Un gruppo di operai legge Illustrazione Enel, il mensile dedicato ai colleghi. Il magazine nacque nel 1964 e per decenni segu lo sviluppo della nostra azienda. In epoca recente stato sostituito da Enel Insieme.

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Prima puntata

La diga di Agaro in Piemonte (1940)

Le radici nellacqua
Le radici dellEnel affondano nellacqua. Non a caso la prima idea di nazionalizzazione legata a un provvedimento di riordino delle acque pubbliche nel lontano 1898, quando si pensava, 13 anni dopo lavviamento del grande impianto idroelettrico di Tivoli, che il futuro dellelettricit fosse indissolubilmente legato allacqua. La produzione di elettricit era considerata unattivit superiore, quasi aristocratica, e lo stile architettonico degli edifici che rappresentano ancora oggi il cuore di diversi impianti dellEnel, ne una chiara testimonianza. Basti pensare a centrali storiche come Crevola Toce, Crevola dOssola, Verampio in Piemonte (progettate dallarchitetto Piero Portaluppi), Trezzo dAdda in Lombardia, Nove in Veneto, Riva del Garda in Trentino, e tante altre lungo la penisola. Oltre allo stile, sono di assoluto rilievo in molti casi le caratteristiche tecniche: impianti da record come la diga di Pian del Fedaia, sulla Marmolada, che lo sbarramento italiano a quota pi elevata. Oppure la diga di Alpe Gera, uno sbarramento cos massiccio che nel corpo di cemento armato potrebbe essere contenuto il Duomo di Milano. O ancora la centrale di Entracque che con i suoi 1.300 MW tra i pi potenti impianti di pompaggio al mondo. E, naturalmente, le peculiarit non sono solo alpine: basti pensare a impianti di rilievo come quelli di Isola Serafini e Bargi in Emilia Romagna, Presenzano in Campania, Ancipa in Sicilia e di Taloro in Sardegna, solo per fare qualche esempio. Questi primati italiani rispecchiano limportanza ricoperta nei decenni passati dalla tecnologia idroelettrica nel nostro Paese. Nel 1963 il 67% dellenergia elettrica italiana era prodotta dalla nostra azienda e la gran parte proveniva da fonte idroelettrica. Ma successivamente, al crescere continuo della domanda denergia, questa quota percentuale progressivamente diminuita fino a scendere allattuale 15% (anche se la quantit prodotta rimasta praticamente costante). Siamo quasi giunti al limite del massimo sfruttamento possibile: si infatti calcolato che il potenziale della risorsa idroelettrica nel nostro Paese utilizzato al 90%. I siti pi favorevoli e convenienti dal punto di vista tecnico ed economico sono gi stati utilizzati e insorgono numerosi ostacoli tecnici, ambientali ed economici alla realizzazione di nuovi grandi invasi e centrali di potenza elevata. Non cos a livello internazionale, come testimoniano i nuovi progetti di Enel in America Latina e non solo.

Piccolo bello
Per anni dighe mastodontiche come quella delle Tre Gole in Cina (che supera i 18mila MW) sono state un modello per la produzione di energia idroelettrica. Ma nel futuro diventer sempre pi difficile realizzare opere di questo tipo per via della mancanza di bacini e la dura opposizione delle popolazioni locali. La soluzione potrebbe arrivare dalla miniaturizzazione: piccoli e piccolissimi impianti idroelettrici che possono essere collegati alle reti di distribuzione elettrica convenzionali. Veri e propri bonsai tecnologici compatti, efficienti e silenziosi che possono trovare posto persino negli acquedotti cittadini, dove grazie a sofisticate tecnologie di produzione e controllo sono in grado di utilizzare salti anche di pochi metri dacqua e portate di qualche litro al secondo. Qualcuno prevede che questi impianti a breve invaderanno le nostre citt, e forse anche le nostre case.

Una microturbina

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Speciale

cinquanta

Prima puntata

IL GUARDIA-DIGHE
Il Regolamento Dighe vigente risale al 1959 e prevede che le dighe siano costantemente presidiate con personale adatto che risieda nelle immediate vicinanze in apposita casa di guardia. Le mansioni che svolgono i guardia-dighe sono tante: innanzitutto le misure fondamentali per il controllo del comportamento dinsieme della diga (come il livello dinvaso e il rilievo delle perdite della diga e delle sponde). Ma anche gli spostamenti di punti significativi della struttura, rilevati generalmente con pendoli e mediante rilievi topografici (generalmente effettuati dai topografi), le sottopressioni in fondazione della struttura, i livelli di falda nel terreno, gli spostamenti delle sponde prospicienti allinvaso. Un tempo queste misure erano soltanto manuali; attualmente molte dighe sono dotate di sistemi di misura automatici. La precisione nelle misure fondamentale. Gli spostamenti di una diga in muratura infatti sono millimetrici ed eventuali trend di spostamento irreversibile sono dellordine di pochi decimi di millimetro allanno. Ma anche se la tecnologia ha dato una mano, luomo che ha la giusta sensibilit per integrare le cose che vede e sente con i dati provenienti dagli strumenti. Paola Manni, che presso lUnit di Ingegneria Civile e Idraulica coordina il settore Sicurezza dighe di Enel, ritiene fondamentale il lavoro di collaborazione tra il personale dellesercizio e quello dellingegneria civile. Unazione coordinata svolta con rigore, dallacquisizione dei dati alla loro analisi. Nellimmaginario collettivo il guardia-diga considerato un uomo misterioso e solitario, apparentemente lontano dal mondo e dalla quotidianit. Ma la realt ben diversa. Questo stralcio tratto da un racconto di Severino Bordet, ambientato qualche anno prima della nazionalizzazione, ci fornisce un quadro preciso di questa normalit inaspettata. Quellestate mio padre Severino fu nominato guardiano della diga di Montestrutto. La nomina non era certo inattesa; da anni pap aspirava a quellincarico. Quel lavoro allaria aperta era un lavoro di grande responsabilit, ma non era un lavoro faticoso. I capi non si vedevano mai. Gli ordini li riceveva per telefono direttamente dai responsabili della centrale idroelettrica di Borgofranco. Bastava alzare od abbassare le paratoie (parate) elettriche che sbarravano il fiume, in modo di mantenere costante il livello dellacqua nel canale che alimentava le centrali di Borgofranco e di Montalto. Tutto l. I due vecchi guardia diga che per tanti anni si erano diviso il lavoro erano finalmente andati in pensione. Pap Severino aveva accettato di fare tutto da solo, era in servizio 24 ore su 24, giorno e notte. Bastava rispondere al telefono, salire sulla passerella che costeggiava il canale per un centinaio di metri, svoltare a sinistra per salire sul ponte in ferro della grande diga (costruita nel 1930) ed alzare od abbassare una delle tre grandi paratoie mosse ciascuna da un potente motore elettrico. Erano delle manovre talmente semplici che anchio e la mamma avevamo in poco tempo imparato a fare con disinvoltura e sicurezza.[] Le situazioni pi pericolose si verificavano durante i periodi di pioggia persistente, quando lacqua della Dora cresceva a vista docchio, trascinando a valle qualsiasi cosa capace di galleggiare, bidoni, legname, tronchi dalbero, ceppi enormi, a volte interi alberi con tutte le fronde. Quasi sempre questo materiale restava impigliato in corrispondenza delle paratoie a mano, adiacenti al cortile della nostra casa, formando barriere a volte alte parecchi metri. Lacqua tracimava. Il vasto territorio compreso tra i canali ed il fiume veniva allagato. Cera il pericolo che lacqua di piena attraversasse la strada provinciale ed allagasse lintero paese. Specialmente di notte la situazione diventava paurosa ed angosciante. Il boato del fiume in piena mi rintrona ancora oggi nel cervello. La povera mamma era la pi spaventata: camminava stravolta per casa con il rosario in mano. Non finiva di fare raccomandazioni a tutti. Tremava dalla paura. Fino alla fine della sua vita, nel sonno, ha continuato a rivivere queste situazioni da incubo. Per fortuna in questi frangenti non eravamo soli: dallo stabilimento di Borgofranco arrivavano le squadre di emergenza, che con potenti gru cercavano di liberare laccesso al canale, ostruito da tonnellate di legname. Gli abitanti di Montestrutto se, come spesso succedeva, veniva a mancare lenergia elettrica necessaria per alzare le enormi paratoie sulla Dora, aiutavano mio padre a sollevare a mano, tramite un complicato sistema di ingranaggi e manovelle, i tre bestioni di acciaio, larghi ciascuno venticinque metri e del peso di oltre trenta tonnellate.

La diga di Neves in Alto Adige (1967)

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Limpegno di Enel e CTS per salvaguardare la biodiversit nel Mediterraneo

Sostenibilit

una splendida mattina assolata nellarea marina protetta delle Isole Pelagie, al largo della Sicilia. Ci troviamo a bordo del gommone del Centro di Recupero delle tartarughe marine di Linosa. Questa struttura, che funziona sei mesi lanno grazie allimpegno di ricercatori, biologi marini e volontari appassionati, sta realizzando il Progetto SOS Delfino Comune, promosso da Enel e dal settore Conservazione Natura del CTS (il Centro Turistico Studentesco e Giovanile). Il mare calmo, di un intenso blu per la profondit dei suoi fondali che, in questo tratto, supera anche i 700 metri. Qui sono frequenti gli incontri con le tartarughe Caretta Caretta che nidificano lungo le coste delle Pelagie. Ogni avvistamento diligentemente catalogato dai biologi su tabulati che riportano tutti i dati dellesemplare avvistato. Ma non sono solo gli anfibi a catturare lattenzione degli scienziati: a una certa distanza si intravede un branco di delfini che, con molta discrezione, si avvicinano al gommone.

UNA SPECIE IN PERICOLO


Il branco composto da dodici esemplari adulti di delfino comune tra cui si infiltrato anche un tursiope giocherellone e spavaldo: la specie pi conosciuta di questi mammiferi, facilmente riconoscibile dal suo caratteristico becco. Il delfino comune una specie di cetaceo di piccole dimensioni distribuita in tutto il mondo. A dispetto del suo nome purtroppo divenuta una specie rara da avvistare. I ricercatori ci dicono che, un tempo, il delfino comune si incontrava frequentemente nel Mediterraneo. Ma da ventanni a questa parte cominciato un drammatico declino che ha ridotto del 50% gli esemplari nelle ultime tre generazioni. Non ci sono dati sufficienti per capire le cause di questa moria, ma lipotesi pi accreditata

linquinamento dellambiente marino.Cos nel 2003 la popolazione mediterranea di delfino comune stata inserita nella lista rossa dellIUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) degli animali in pericolo destinzione. In gioco c la sopravvivenza degli ultimi esemplari presenti nei nostri mari. Per questo motivo la collaborazione fra CTS ed Enel promuove la ricerca scientifica su questi animali e una serie di misure di conservazione e sensibilizzazione. Nel 2011, tra giugno e ottobre, le segnalazioni di cetacei raccolte nellArea Marina Protetta delle Isole Pelagie si sono rivelate di primaria importanza dal punto di vista scientifico: i risultati ottenuti saranno presentati in occasione della 26th Annual Conference of the European Cetacean Society che si terr dal 26 al 28 marzo 2012 a Galway, in Irlanda. Accanto ad azioni prettamente scientifiche, la collaborazione tra Enel e CTS ha prodotto attivit dinformazione e sensibilizzazione del grande pubblico e delle scuole sul territorio. Oltre ad avere unimportanza dal punto di vista conservazionistico, il progetto ha assunto una valenza sociale nellarcipelago delle Pelagie soprattutto a Lampedusa, conosciuta negli ultimi anni per la drammaticit del fenomeno degli sbarchi di immigrati afferma Stefano Di Marco, vicepresidente nazionale di CTS. Le grandi tensioni sociali hanno messo a dura prova leconomia di Lampedusa che si regge principalmente sul turismo. Crediamo dunque che questo progetto che coinvolge attivamente la popolazione e le istituzioni locali, possa contribuire a rilanciare limmagine dellisola favorendo la ripresa del turismo. In primis attraverso il dolphin watching, losservazione dei cetacei in mare con le imbarcazioni dei pescatori che trovano sostentamento da unattivit economica parallela che soprattutto nel periodo estivo risulta essere pi redditizia.

S.O.S. delfino

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Sicurezza

Al Museo dei bambini di Roma Explora un percorso di formazione alternativa per migliorare la cultura della sicurezza

Giocando simpara N
Lunione fa la forza
Lo scorso 23 febbraio stata una giornata importante in ambito sicurezza sul lavoro elettrico. Infatti stato formalizzato lallargamento nel gruppo delle societ firmatarie del Protocollo di Intesa in materia di normativa per la prevenzione del rischio elettrico (PRINT) che ha lobiettivo di unificare lapproccio in materia di sicurezza tra tutte le societ che ne fanno parte. Hanno aderito Acea Distribuzione, Edison e A2A Reti Elettriche, Deval, Cva, Agsm Verona, Hydros, Selnet. Il ruolo di Enel allinterno di PRINT centrale in quanto, come ex monopolista, ha messo da subito a disposizione il know-how necessario per il suo sviluppo. Come ha spiegato Daniele Malagigi dellunita Safety Corporate: Nel futuro sar essenziale coinvolgere anche le altre grandi municipalizzate italiane e le associazioni di consumatori nellottica di raggiungere anche i piccoli produttori di energia che si interfacciano con la rete elettrica nazionale, uniformando i principi fondamentali per lo svolgimento in sicurezza delle attivit lavorative nei punti di confine e di interferenza degli impianti elettrici. on c niente di pi serio che giocare. Lo hanno sperimentato direttamente i colleghi coinvolti nelledizione pilota del percorso di formazione alternativa realizzato in collaborazione con il museo dei bambini di Roma Explora. Si tratta di uniniziativa inserita nellambito del progetto Integrated Nine Points Safety Improvement Plan del team Formazione guidato dallexecutive sponsor Gianfilippo Mancini, direttore della Divisione GEM e Mercato, che punta a rendere maggiormente efficaci gli interventi formativi sulla sicurezza e a perseguire con maggior incisivit lobiettivo Zero Infortuni sul lavoro. Il percorso formativo Play Safe: il gioco una cosa seria utilizza la tecnica del gioco nei suoi aspetti di manualit, manipolazione e interazione con gli oggetti e si basa sullassunto che il gioco la forza motrice dellapprendimento. Una metodologia innovativa e non convenzionale che stata applicata ai corsi di formazione per il personale video-terminalista delle sedi metropolitane. Il progetto nasce dal ripensamento dei metodi di apprendimento. La domanda iniziale stata: ma in quale periodo si apprende di pi? Da bambini e da l nasce tutto. Sfruttando un aspetto ludico abbiamo costruito attorno al gioco le fasi e i processi di comunicazione di regole, procedure e indirizzi della norma ottenendo questo importante risultato su cui puntiamo molto per rafforzare le competenze in materia di sicurezza dei colleghi ha spiegato Stefano Di Pietro, responsabile dellUnit Safety Gem e Mercato.

STRUMENTI INNOVATIVI
Gli adulti imparano divertendosi con semplici strumenti: costruiscono fisicamente il plastico del mio ufficio, creano lidentikit delle figure dedicate alla sicurezza o si cimentano col Gioco del timone nel quale si ragiona di diritti e doveri del lavoratore. Tutti questi sono strumenti utilizzati durante la sessione formativa per entrare nel vivo delle problematiche legate agli aspetti della safety e alla cultura del Gruppo. Ma il percorso non solo divertente. soprattutto molto efficace per comprendere le leggi e la normativa, una metodologia adatta per interiorizzare concetti che in unaula tradizionale alle volte possono non essere compresi nella loro vera natura e importanza. Per Enel la safety una priorit assoluta, per questo importante che tutte le risorse dellazienda siano formate e informate sia sulla normativa di base sia sulla cultura della sicurezza che trasmettiamo in tutto il Gruppo. Il nostro obiettivo stato quello di rendere la formazione sulla safety pi facilmente fruibile per il personale non operativo dando la possibilit ai partecipanti di sperimentare i contenuti della normativa maggiormente legati allattivit lavorativa come ha spiegato la responsabile Safety Improvement di Safety Corporate Victoria Bryushko. La prima edizione pilota ha gi avuto luogo nei mesi scorsi, mentre nei primi di aprile verr inaugurata la prima giornata di formazione.

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Hai in mente un progetto di solidariet? Fino al 16 aprile puoi presentarlo a Enel Cuore. Potrebbe diventare realt

Enel Cuore

Fai volare la tua idea A


lle volte basta anche solo unidea perch la felicit degli altri diventi la nostra. Dalla fine di febbraio, infatti, partito il progetto La tua idea vola in alto dedicato a tutti i colleghi Enel in Italia e nel mondo con lobiettivo di rendere concreta unidea di volontariato. Liniziativa si divide essenzialmente di due fasi: nella prima si presenta lidea progettuale insieme a unassociazione o si promuove uniniziativa dellassociazione in cui si presta servizio di volontariato. Chi vuole, pu anche presentare unidea senza legarla a unassociazione. In questo caso, sar Enel Cuore a sceglierla. Il progetto deve essere pubblicato e votato in Intranet, in un sito dedicato raggiungibile dalla Global inEnel, dal 27 febbraio al 16 aprile. I cinque progetti che riceveranno pi voti saranno valutati dal Comitato di Enel Cuore, dove siederanno anche due colleghi, che sceglier i tre pi meritevoli che saranno presentati al Consiglio direttivo della onlus a fine aprile. Da maggio fino alla fine di settembre, infine, Enel Cuore inizier la fase istruttoria dei tre progetti. I tre vincitori avranno un contributo fino a un massimo di 50mila euro e la possibilit di riceverne uno ulteriore dalle donazioni che i colleghi potranno fare tramite busta paga. Il progetto, descritto al massimo in 1.500 battute anche con foto e video, pu essere redatto in italiano o in inglese o in spagnolo. Assistenza sociale, salute, educazione e sport dovranno essere gli ambiti di intervento del progetto, che dovr riguardare lItalia o i Paesi esteri dove Enel opera, ossia: Europa Orientale (Romania e Slovacchia), Russia, America Latina (Guatemala, Costa Rica, Cile, Brasile, Per, Colombia) e Nord Africa (Algeria, Marocco ed Egitto). Insieme a istituzioni, enti, associazioni e al mondo della partecipazione attiva, con i quali stabilisce un rapporto di stretta collaborazione, la onlus di Enel promuove, in Italia e allestero, iniziative tangibili e concrete, durature nel tempo e misurabili, caratterizzate da urgenza e gravit. Caratteristica imprescindibile dellattivit assistenziale che i benefici dellintervento debbano arrivare direttamente ai soggetti svantaggiati e alle loro famiglie. Nellambito dellassistenza sociale, la onlus sostiene la costruzione e la realizzazione di residenze, centri e luoghi di aggregazione che accolgono tutti quelli che vivono in condizioni di disagio, malattia e povert. Lassistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti un altro campo di intervento per quello che riguarda lassistenza sociale, mentre negli ospedali Enel Cuore realizza spazi a misura di bambino in grado di ricreare latmosfera della casa. Costruzione di scuole, asili e centri di formazione sono gli interventi previsti nel settore delleducazione, mentre nello sport lattenzione e lintervento della onlus va verso la socializzazione delle persone con disabilit. Il consiglio, oltre a quello di leggere con attenzione il regolamento, di pensare in grande e presentare progetti concreti e duraturi nel tempo. Al resto ci penser Enel Cuore.

Leggi il regolamento nella sezione dedicata sulla Intranet

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Prisma

Il contributo femminile alle aziende sempre pi prezioso. Ma le pari opportunit sono tuttaltro che scontate

ono direttori, amministratori delegati, imprenditori, avvocati, commercialisti, consulenti che hanno conquistato i vertici della loro carriera nei settori della finanza, dellindustria e dei servizi professionali. Ma, soprattutto, sono donne. Che hanno e si sono date appuntamento a Roma lo scorso 16 febbraio per il primo convegno organizzato dallassociazione Valore D, lassociazione di 60 imprese impegnate nella valorizzazione dei talenti femminili. Unoccasione per discutere e promuovere un modello di nuova leadership, arricchita dalle differenze, basata sulla collaborazione e sulla meritocrazia, in grado di favorire la crescita del nostro Paese. Quello delle quote rosa un tema controverso afferma Anna Zattoni, direttore generale di Valore D Tutti si dicono daccordo nellintrodurle, ma poi quando dalle parole si passa ai fatti sorge sempre qualche impedimento. Si tratta di un problema essenzialmente culturale, ma anche vero che tra le cause di numeri ancora troppo bassi c anche lo scarso sostegno da parte di governi e amministrazioni ai carichi familiari. E non da sottovalutare anche lapproccio della maggior parte delle donne, che rifiuta di sentirsi una specie protetta. Solo 23 tra le pi grandi imprese europee quotate in borsa hanno sottoscritto limpegno ad accettare volontariamente quote rosa nei loro consigli damministrazione: 30% entro il 2015 e 40% entro il 2020. Intervenuta al convegno romano, iI ministro del Lavoro Elsa Fornero, con delega alle Pari opportunit, sicura che le societ quotate italiane sapranno adeguarsi alle quote di genere che entreranno in vigore dalla prossima estate: Mi rifiuto di credere che in un Paese come lItalia, dove la scolarizzazione delle donne, anche di alto livello, pi alta di quella degli uomini, non si riescano a trovare le professionalit idonee. Per la prossima tornata primaverile di rinnovi degli organi societari la legge non sar ancora entrata in vigore, ma da agosto le societ avranno lobbligo di riservare un quinto dei posti del
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DONNE DI VALORE S
LO STUDIO MCKINSEY

board al genere finora meno rappresentato. Dobbiamo monitorare lattuazione della legge. Con il Ministero delle Pari opportunit stiamo pensando a una commissione che dovr monitorare le quotate spiega Fornero, aggiungendo: per le partecipate pubbliche sar pi complesso e mi aspetto meno compliance. Dovremo vigilare.

Uno studio condotto da Banca Italia e presentato nel corso del convegno ha dimostrato che se 6 italiane su 10 lavorassero, il Pil salirebbe del 7%. E se ci fosse parit di reddito laumento sarebbe del 32%. Quindi, il rispetto dellimpegno preso a Lisbona, ossia il 60 per cento delle donne occupate, porterebbe un aumento della ricchezza nel nostro Paese. Dati che potrebbero indurre allottimismo e che invoglierebbero un deciso cambio di strategia. Ma una ricerca realizzata da McKinsey & Company, che ha coinvolto 234 grandi aziende in Europa dimostra che, nonostante unattenzione crescente al tema del talento femminile negli ultimi cinque anni la presenza di donne nelle posizioni che contano non ha fatto passi avanti. NellEuropa Continentale (escludendo, quindi, i virtuosi Paesi nordici), tra le figure di primo piano di unazienda la rappresentanza femminile rimane inchiodata a un desolante 10%, che raddoppia a circa il 20% tra i secondiriporti e tocca il 25% tra le terze linee. LItalia non si discosta da queste dinamiche. evidente dice lo studio McKinsey che il problema risieda in vari fattori. A cominciare dalla cultura del Paese di riferimento, che continua ad affidare alla donna tutti i carichi familiari. Nella nostra azienda negli ultimi anni si percepito qualche piccolo passo in avanti. Se confrontiamo i dati 2011 con quelli del 1998 notiamo che il numero delle colleghe salito dal 12% al 17% in termini generali. Le dirigenti sono passate dal 3% all11% e le laureate sono passate dal 15% al 33%.

In mostra al Museo Muar di Mosca le opere del pittore italiano Alessandro Papetti.

Prisma

FABBRICHE SU TELA

er anni sono state una delle icone dello Stato sovietico. Oggi, le grandi aree industriali moscovite diventano loggetto di Ritratti di fabbriche, la mostra del pittore italiano Alessandro Papetti che dal 27 aprile al 27 maggio 2012 sar ospitata dal Museo Statale di Architettura Schusev di Mosca, meglio conosciuto Muar. Sponsorizzata da Enel, lesposizione curata dallingegner Umberto Zanetti sotto il patrocinio dellAmbasciata dItalia nella Federazione Russa, dellIstituto Italiano di Cultura a Mosca edella Fondazione Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia.

la Prima Fabbrica dei cuscinetti a sfera ovvero l1 GPZ unopera interamente realizzata dalla FIAT di Torino, attraverso la RIV, e da ingegneri italiani tra il 1928 e il 1933, durante il primo Piano quinquennale sovietico.

TRACCE INDELEBILI DEL TEMPO


Nato a Milano nel 1958, dopo aver compiuto studi classici, Papetti decide di dedicarsi alla pittura. Viene influenzato dallo studio dellarte antica, poi dal movimento espressionista, del quale condivide la passione per le incisioni che accompagnano spesso le tele. A partire dal 1985 si pu gi delineare il raggiungimento di uno stile pittorico personale, basato sulla rappresentazione di interni e figure. proprio un ciclo di ritratti visti dallalto ad attirare lattenzione di Giovanni Testori, che gli dedica un articolo sulle pagine del Corriere della Sera. Agli inizi degli anni Novanta Papetti inizia a focalizzare la propria attenzione sugli effetti che il trascorrere del tempo determina sugli oggetti, lasciando le sue tracce indelebili. Da questo momento lindagine di Papetti comprende scenari di archeologia industriale e interni di ville settecentesche, uniti a vedute di strade di Parigi, citt nella quale lavora a partire dal 1995. proprio a Parigi che incontra James Lord, che scrive su di lui un significante testo critico. Nel 2009 realizza i tre cerchi del Ciclo del Tempo: tre grandi tele, dedicate ad acqua, vento e bosco, che dopo essere state esposte al Palazzo Reale di Milano sono state protagoniste allAuditorium Parco della Musica di Roma nel settembre 2011.

LA MOSTRA
Il Muar considerato da molti critici il primo museo al mondo di architettura. Fondato nel 1934 sotto la spinta dei pi importanti urbanisti sovietici del tempo, le sue sale ospitano il meglio dellarchitettura russa dellultimo secolo. Ed allinterno dello spazio Anfilada che sar possibile ammirare le ventitr tele dellartista italiano. Quadri imponenti e suggestivi, che ritraggono gli scenari di quelle fabbriche attorno alle quali un tempo si sviluppata lideologia della Rivoluzione e dove si data forma a un nuovo stile di vita. Attorno a quei luoghi, che hanno rappresentato una parte della storia del Novecento, oggi prende forma lattualit attraverso la trasformazione dei centri statali in libere aziende private aperte ai mercati internazionali. Fabbriche i cui nomi suonano mitici alle orecchie dei cittadini di Mosca e non solo, come 1 GPZ, ZIL, AZLK, che lopera di Papetti ha colto nel momento in cui non sono ancora totalmente dismesse, ma si trovano alla soglia della loro radicale trasformazione, incalzate dai progetti delle grandi operazioni di disegno della megalopoli. Fabbriche nelle quali c pi Italia di quanto si possa pensare. Perch

www.muar.ru/eng

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Gente Enel

GenteEnel
Ramn Domnguez Grao
Simone Martinelli

Un leader nato
Nella vita di tutti i giorni, Ramn Domnguez Grao lavora a Barcellona come responsabile dei sistemi di telecomunicazione di Endesa. Nei periodi di vacanza, invece, ha un passatempo un po insolito: uno degli ufficiali del reggimento Valencia della Riserva volontari delle forze armate spagnole (che si potrebbe paragonare alla Guardia nazionale degli Stati Uniti). Ramn cresciuto tra uniformi e caserme: figlio di un poliziotto ed nato in un ospedale militare. Secondo quanto racconta, la sua vocazione quindi non frutto di un caso. Terminato il liceo, si iscrive alla facolt di Fisica dove si laurea nel 1993. Dopo aver conseguito un master, nel 1997 parte per il servizio militare e un anno dopo entra in Endesa, andando a lavorare per due anni in Cile e Colombia. Al suo ritorno a Barcellona accetta di lasciare lazienda, dove rientra poi nel 2002. Come dice lui stesso, ho scelto la vita civile perch si guadagna di pi, ma non ho mai perso la passione per quella militare. Cos, quando nel 2008 viene a conoscenza dellesistenza della Riserva, non ci pensa due volte. Ramn ha scelto di prestare servizio nellunit dedicata alla difesa nucleare biologica e chimica, composta da 400 militari professionisti e 60 riservisti. Il ruolo di ufficiale gli piace, perch la migliore posizione per svolgere il ruolo gestionale al quale sono abituato nella vita civile anche se, come ammette lui stesso, a volte per i miei subalterni non facile prendere ordini da uno che viene da fuori. Ma la gerarchia non si discute, e Ramn bravo a farsi apprezzare da tutti. Lo si capisce quando dice che ognuno deve essere consapevole dellimportanza del proprio compito. Non esistono mansioni minori, tutte sono necessarie e tutti devono lavorare allineati. Conoscere lo scopo per cui si lavora molto importante. Solo una volta raggiunto, si analizzer se e come si sarebbe potuto fare di meglio. La leadership non dare ordini, saper guidare . Tanto in Endesa quanto nella Riserva, aggiungiamo noi.

Diritto allarte
Larte una passione diceva Oscar Wilde. E crediamo non ci sia frase migliore per descrivere Simone Martinelli, un collega che si occupa di Pianificazione e Controllo in Enel Green Power. Perch nel tempo libero, Simone impiega ogni minuto nellorganizzare eventi e mostre di arte contemporanea, per farla conoscere anche a chi non ne ha la possibilit. Trentotto anni, laureato in Economia dellarte, ha conseguito anche un dottorato di ricerca in storia economica e, dal 2004, collabora con la facolt di Scienze Politiche dellUniversit La Sapienza di Roma. La storia dellarte, e in particolare larte contemporanea, una passione che mi ha trasmesso la mia famiglia e che, si pu dire, ho da sempre racconta. E lultimo frutto di questa passione si chiama Quadratonomade, un progetto curato con lassociazione 100% Periferia, inaugurato il 29 febbraio scorso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Una sorta di museo itinerante che unisce larte al sociale: Lidea di considerare la cultura come un diritto, portando larte dal centro alle periferie e dalle periferie al centro, attraverso un processo che inverta i consueti flussi culturali cittadini. Quello che ci interessa combattere le periferie mentali, quello scetticismo di fondo che ci fa sospettare di tutto ci che ci appare diverso. Un progetto che durer tre anni, destinato ad allargarsi ad altre citt italiane ed europee, e che va inquadrato anche nellottica della valorizzazione di alcune forme di archeologia industriale e del recupero di spazi architettonici in disuso. Quando gli chiediamo come riesce a conciliare questo impegno con il lavoro in Enel, risponde: Da tre anni non faccio ferie. Poi, durante i week end e la sera dopo cena ho sempre da fare. Insomma, siamo pochi ma molto efficienti. Non sappiamo se tutti i membri di 100% Periferia siano come Simone. Quello che certo, che bastato parlargli per essere contagiati dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di fare. www.centoxcentoperiferia.com

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Canaleaperto

CanaleAperto
Enel Insieme pubblica, in questa rubrica, le domande e i contributi dei lettori. Lindirizzo a cui spedirle : Redazione Enel Insieme - Comunicazione Interna Enel Spa Viale Regina Margherita, 125 00198 Roma Oppure via posta elettronica a: enelinsieme@enel.com

Pedala senza pensieri


Enel Green Power presenta la sua linea di biciclette elettriche disponibili, per chi lavora in azienda, a prezzi scontati sino al 30%. Ci spiega tutti i dettagli Alessandro Pistella, responsabile Marketing e Pianificazione commerciale del segmento Retail di Enel Green Power Perch usare una bici elettrica? Andare in bicicletta, fa bene alla salute, allambiente ed una soluzione economica e divertente. Il fatto che per possa essere faticoso, soprattutto quando si devono affrontare salite o lunghe distanze, spesso fa optare per i veicoli tradizionali che contribuiscono allinquinamento urbano, presentano difficolt di parcheggio e sono sempre pi dispendiosi. Per questo motivo oggi si sta affermando la bici elettrica che, grazie alla pedalata assistita, rende possibile coprire piacevolmente percorsi pi impegnativi. Quali sono i suoi vantaggi? Rispetto a una bicicletta tradizionale

le ecobike diminuiscono sensibilmente lo sforzo nella pedalata, sono semplici da usare e non richiedono tutti gli adempimenti di un ciclomotore come lassicurazione e la patente. Le biciclette elettriche hanno una velocit massima di 25 km/h e una potenza del motore non superiore a 250 Watt, con una spinta meccanica che viene attivata dalla pedalata. Lo sviluppo tecnico sta rendendo sempre pi fruibile il prodotto, migliorandone lestetica e rendendo i modelli sempre pi simili alle bici tradizionali. Quali sono le caratteristiche dellofferta di Enel Green Power? Volendo andare incontro a un numero sempre pi crescente di persone, Enel Green Power offre prodotti che soddisfano tutte le esigenze. I modelli offerti vanno quindi dalle bici pi eleganti a quelle sportive, per uomo e per donna, con un peso medio di 25 kg. I modelli pi performanti superano i duemila euro. Ma anche con circa 700 euro possibile acquistare un modello completo di tutto quello che serve. Le batterie possono essere al litio, pi utilizzate perch pi leggere ed efficienti, o al piombo, che sono pi economi-

che ma pi pesanti. Si ricaricano con una comune presa elettrica, come un telefonino. Lautonomia varia da 40 a 60 km, comunque pi che sufficienti per i normali percorsi cittadini. Sono previsti vantaggi particolari per i colleghi? Naturalmente. A tutti coloro che lavorano in Enel, riservato uno sconto fino al 30% su tutto il catalogo. Per accedere a questa offerta, Enel Green Power in collaborazione con People Care, mette a disposizione uno spazio riservato sul portale della mobilit sostenibile, Mobility Office, dove trovare tutti i dettagli della promozione (link portale: https:// enel.muoversiservizi.net/index.php). Allinterno del portale, dopo la registrazione nella sezione altri servizi, possibile acquistare la bicicletta elettrica in pochi passi: scegliere tra i vari modelli in catalogo con in evidenza lo sconto rispetto al prezzo di listino e ordinare quello pi adatto alle proprie esigenze pagandolo comodamente attraverso 12 rate in busta paga, senza interessi.

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